Il Tribunale dell’Unione Europea “salva” il trasferimento dei dati personali verso gli Stati Uniti. Per ora
Quello dello scorso 1 aprile non era un pesce d’aprile: la prima udienza del caso Latombe c. Commissione, infatti, rinviava alla data del 3 settembre per un giudizio sul ricorso presentato per l’annullamento della decisione di adeguatezza relativa al Data Privacy Framework.
Una decisione di adeguatezza è lo strumento giuridico previsto dall’art. 45 GDPR attraverso il quale la Commissione riconosce che un paese terzo o un’organizzazione garantisce un livello di protezione adeguato, anche in relazione a un ambito territoriale o settoriale, consentendo così il trasferimento internazionale dei dati personali senza che debbano ricorrere ulteriori autorizzazioni o condizioni.
Con un comunicato stampa la il Tribunale dell’Unione europea ha reso noto l’esito del giudizio, respingendo il ricorso e riconoscendo che il quadro normativo vigente negli Stati Uniti garantisce un livello di protezione “essenzialmente equivalente” a quello garantito dalla normativa europea sulla protezione dei dati personali.
Insomma: al momento è stato evitato un effetto “Schrems III”. Ma c’è ancora la possibilità di un altro grado di giudizio.
Il precedente delle “sentenze Schrems” e la reazione di noyb.
La storia degli accordi fra Stati Uniti e Unione Europea per il trasferimento dei dati personali è particolarmente travagliata: prima il Safe Harbor, poi il Privacy Shield vennero annullati in seguito alle sentenze Schrems I e Schrems II. Motivo per cui nel 2023 è intervenuto il nuovo accordo del Data Privacy Framework.
Le questioni cruciali affrontate anche nel ricorso di Latombe riguardano l’effettività delle tutela giurisdizionale e la legittimità della raccolta e impiego dei dati da parte delle agenzie di intelligence statunitensi.
Nella sentenza si affronta il percorso di rafforzamento delle garanzie fondamentali implementate dagli Stati Uniti in materia di trattamento dei dati personali attraverso l’istituzione e il funzionamento della Data Protection Review Court (DPRC), la corte incaricata del controllo della protezione dei dati. L’indipendenza della DPRC, contestata nel ricorso, è stata confermata constatando che è stata assicurata in forza degli ordini esecutivi presidenziali. Circa il tema della raccolta massiva dei dati personali da parte delle agenzie di intelligence, il Tribunale ha valutato che la tutela giurisdizionale offerta dalla DPRC è equivalente rispetto a quella garantita dal diritto dell’Unione.
La reazione di noyb, l’ONG di Max Schrems di attivisti dei diritti digitali, contesta la decisione del Tribunale e fa intendere che nel caso di differenti argomenti di ricorso, o anche di un’impugnazione della sentenza di fronte alla CGUE, l’esito sarà ben differente. Uno dei punti critici riguarda l’indipendenza, garantita da un ordine presidenziale e non dalla legge, che in relazione all’attuale contesto dell’amministrazione Trump non può certamente dirsi un presidio sufficiente.
Il futuro incerto del Data Privacy Framework.
Le sorti del Data Privacy Framework restano incerte. Elemento che può essere deducibile anche da uno dei passaggi della sentenza, in cui si ricorda che la Commissione deve valutare eventuali mutamenti del contesto normativo nel tempo.
Insomma: non c’è nessun “sempre e per sempre”, ma è possibile che l’adeguatezza venga riesaminata ed essere sospesa, modificata o revocata in tutto o in parte da parte della stessa Commissione. O altrimenti essere annullata per effetto di un intervento della CGUE.
Qualora dovesse venir meno il Data Privacy Framework, è comunque possibile comunque fare ricorso a garanzie adeguate o altrimenti ricevere un’autorizzazione specifica da parte di un’autorità di controllo, come previsto dall’art. 46 GDPR e come avvenuto in precedenza.
Tutto questo è un déjà-vu. Ma più che un glitch della Matrix, esprime l’inevitabile interferenza della politica internazionale sulla stabilità della normativa. Rendendo evidenti e ricorrenti le contrapposte pretese di sovratensione normativa tanto da parte degli Stati Uniti che dell’Unione Europea.
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Android Colabrodo Edition: risolte 120 vulnerabilità e due zero-day
Gli sviluppatori di Google hanno rilasciato aggiornamenti di sicurezza per Android che risolvono 120 vulnerabilità del sistema operativo. Due di queste vulnerabilità, secondo l’azienda, sono già state sfruttate dagli hacker in attacchi mirati.
Gli errori 0-day risolti questo mese sono stati identificati come CVE-2025-38352 (punteggio CVSS 7,4) – una Privilege Escalation nel componente del kernel Linux e il CVE-2025-48543 – Privilege Escalation nel componente Android Runtime.
Google sottolinea che queste vulnerabilità sono già state sfruttate in attacchi mirati e limitati, ma l’azienda non ha divulgato dettagli su questi incidenti. Si dice che le vulnerabilità non richiedano alcuna interazione da parte dell’utente per essere sfruttate.
Il CVE-2025-38352 è una vulnerabilità del kernel Linux scoperta il 22 luglio 2025 e corretta nelle versioni 6.12.35-1 e successive. Il problema è correlato a una race condition nei timer della CPU POSIX e causa errori nella routine di pulizia delle attività, che destabilizzando il kernel e causando crash, denial of service ed escalation dei privilegi.
Invece il CVE-2025-48543, a sua volta, colpisce Android Runtime, dove vengono eseguite le applicazioni Java/Kotlin e i servizi di sistema. Potenzialmente, consente a un’applicazione dannosa di aggirare la protezione sandbox e ottenere l’accesso a funzionalità di sistema di livello superiore.
Oltre ai due bug 0-day sfruttati attivamente, l’aggiornamento di settembre ha corretto quattro bug critici.
Il CVE-2025-48539, un bug di Remote Code Execution (RCE) nel componente di sistema Android, che consente a un aggressore che si trova in prossimità fisica o di rete (ad esempio, nel raggio di azione di Bluetooth o Wi-Fi) di eseguire codice arbitrario sul dispositivo senza alcuna interazione o privilegio da parte dell’utente.
Le vulnerabilità CVE-2025-21450, CVE-2025-21483 e CVE-2025-27034 riguardano componenti proprietari Qualcomm. Secondo i dettagli forniti da Qualcomm nel proprio bollettino sulla sicurezza , la vulnerabilità CVE-2025-21450 riguarda il sistema di controllo GPS, la vulnerabilità CVE-2025-21483 riguarda problemi con gli stack di dati di rete e la vulnerabilità CVE-2025-27034 riguarda un problema nel processore di chiamata multimodale.
Google ha tradizionalmente preparato due livelli di patch: 2025-09-01 e 2025-09-05, per dare ai partner la possibilità di correggere più rapidamente alcune delle vulnerabilità comuni a tutti i dispositivi Android.
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Violazione dati Chess.com! Servizi gratuiti per gli utenti colpiti dal Data Breach
Secondo quanto emerso, Chess.com, il gigante degli scacchi online, ha subito una violazione dei dati che ha messo a rischio le informazioni personali di 4.541 individui, come indicato in una documentazione inviata all’ufficio del procuratore generale dello stato del Maine.
L’incidente informatico è avvenuto il 5 giugno 2025 ed è stato scoperto quasi due settimane dopo, il 19 giugno 2025. Chess.com ha confermato che la violazione è stata il risultato di un attacco informatico esterno, in cui gli aggressori hanno ottenuto l’accesso non autorizzato a dati sensibili.
L’azienda ha riferito che gli hacker sono riusciti a ottenere nomi e dati personali, senza tuttavia fornire un dettaglio completo di tutti gli elementi di dati esposti. La violazione ha interessato utenti di diverse regioni, tra cui un residente del Maine.
Chess.com ha iniziato a informare le persone interessate tramite avvisi scritti il 3 settembre 2025. Per contribuire a proteggere la propria comunità, l’azienda offre 12 mesi di servizi gratuiti di protezione contro il furto di identità.
La notifica è stata presentata formalmente da Elias Colabelli, responsabile del dipartimento legale e responsabile della protezione dei dati di Chess.com, il quale ha sottolineato che l’azienda sta rafforzando i propri sistemi per prevenire incidenti simili in futuro.
Sebbene il numero di utenti interessati possa sembrare basso rispetto ad altre violazioni di dati su larga scala , l’incidente sottolinea come anche le principali piattaforme online rimangano obiettivi per i criminali informatici. Con oltre 150 milioni di utenti in tutto il mondo, Chess.com detiene un’enorme quantità di dati personali, il che lo rende un bersaglio redditizio per gli hacker.
Gli esperti di sicurezza informatica avvertono che violazioni di questo tipo possono aprire la strada a furti di identità, tentativi di phishing e ulteriori frodi se i dati rubati circolano nei mercati clandestini. Chess.com non ha ancora rivelato se le forze dell’ordine siano coinvolte nell’indagine. L’azienda afferma di continuare a lavorare per rafforzare i protocolli di sicurezza e monitorare attentamente i propri sistemi.
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Misteri berlinesi
Animate da un profondo amore per la Germania e per le «cose tedesche», connotate da una prosa limpida e volte alla ricerca del cuore di Berlino, queste pagine propongono al lettore di procedere a un’appassionata e meticolosa ricognizione della topografia della città: dei luoghi, cioè, che caratterizzano maggiormente la metropoli, una capitale dalla storia unica, considerato che nel corso del Novecento è stata prima distrutta, poi divisa, quindi riunita.
Sebbene intenzionato a seguire le orme dei grandi flâneurs, quali Franz Hessel, Siegfried Krakauer, Walter Benjamin e Hanns Zischler, lo studioso di estetica Flavio Cuniberto trasforma ben presto il proprio vagabondaggio in un itinerario di conoscenza: avvalendosi di un cospicuo numero di citazioni, individua dapprima i simboli più ovvi della nuova Berlino, ne coglie poi la dimensione fiabesca e non manca di riflettere su quella mostruosa, sempre incombente sulle vicende tedesche, che si rivela una negazione violenta della forma.
Il suo sguardo si rivolge in seguito alla città ebraica, che costituisce il primo baricentro, mentre il secondo è formato dalle opere dell’architetto e urbanista Karl Friedrich Schinkel, le quali hanno il proprio fulcro nell’Isola dei Musei. A questo proposito, va osservato come sia proprio la forma-museo a simboleggiare la vocazione profonda di Berlino, che si rivela sempre più un crogiuolo di tradizioni e, in particolare, di quelle più arcaiche, esotiche, cariche di energie primordiali. Fa notare acutamente Cunimberto: «L’apertura al mondo africano non avviene, insomma, nella prospettiva del collezionismo o del semplice apprezzamento estetico (come può accadere in un museo etnologico), ma quasi incoraggiando una vera e propria assimilazione delle culture africane, una immissione di elementi africani nella cultura del Vecchio Mondo» (p. 117).
Accade così che l’indagine dell’A., all’apparenza una sorta di «introduzione alla capitale tedesca», densa di richiami a luoghi noti, debba in realtà essere considerata la ricerca di un centro simbolico in qualche modo assoluto: quell’umbilicus urbis che la città non ha mai avuto, e del quale sembra avvertire la necessità proprio nella fase della sua rifondazione, i cui numi tutelari, in certo qual modo «esoterici», sembrano essere sia il berlinese Schinkel, esponente di un germanesimo che si apre alla totalità delle culture, sia l’ebreoamburghese Aby Warburg, sostenitore delle grandi iniziative museografiche berlinesi. Secondo Cuniberto, l’Isola dei Musei ha trovato il proprio definitivo ampliamento e coronamento nello Schloss («Castello»), che, progettato dal vicentino Franco Stella e inaugurato con il nome di Humboldt-Forum nel dicembre del 2020, ospita le magnifiche raccolte di arte orientale e la non meno bella documentazione relativa alle culture extraeuropee.
Ma va anche rilevato come Misteri berlinesi non si limiti a fornire un’analisi relativa alla metropoli bagnata dalla Sprea e dall’Havel: attorno a questa indagine, che prende in esame l’estetica, l’architettura, la filosofia, la letteratura, l’ermeneutica, si dispongono varie riflessioni che riguardano il carattere di una nazione. Si tratta di pensieri che hanno per oggetto quel quid che costituisce l’innegabile diversità tedesca e che queste «passeggiate» si propongono di osservare, comprendere, cogliere.
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TFINER is an Atompunk Solar Sail Lookalike
It’s not every day we hear of a new space propulsion method. Even rarer to hear of one that actually seems halfway practical. Yet that’s what we have in the case of TFINER, a proposal by [James A. Bickford] we found summarized on Centauri Dreams by [Paul Gilster] .
TFINER stands for Thin-Film Nuclear Engine Rocket Engine, and it’s a hoot. The word “rocket” is in the name, so you know there’s got to be some reaction mass, but this thing looks more like a solar sail. The secret is that the “sail” is the rocket: as the name implies, it hosts a thin film of nuclear materialwhose decay products provide the reaction mass. (In the Phase I study for NASA’s Innovative Advanced Concepts office (NIAC), it’s alpha particles from Thorium-228 or Radium-228.) Alpha particles go pretty quick (about 5% c for these isotopes), so the ISP on this thing is amazing. (1.81 million seconds!)Figure 3-1 From Bickford’s Phase I report shows the basic idea.
Now you might be thinking, “nuclear decay is isotropic! The sail will thrust equally in both directions and go nowhere!”– which would be true, if the sail was made of Thorium or Radium. It’s not; the radioisotope is a 9.5 um thin film on a 35 um beryllium back-plane that’s going to absorb any alpha emissions going the wrong way around. 9.5um is thin enough that most of the alphas from the initial isotope and its decay products (lets not forget that most of this decay chain are alpha emitters — 5 in total for both Th and Ra) aimed roughly normal to the surface will make it out.
Since the payload is behind the sail, it’s going to need a touch of shielding or rather long shrouds; the reference design calls for 400 m cables. Playing out or reeling in the cables would allow for some degree of thrust-vectoring, but this thing isn’t going to turn on a dime.
It’s also not going to have oodles of thrust, but the small thrust it does produce is continuous, and will add up to large deltaV over time. After a few years, the thrust is going to fall off (the half-life of Th-228 is 1.91 years, or 5.74 for Ra-228; either way the decay products are too short-lived to matter) but [Bickford]’s paper gives terminal/cruising velocity in either case of ~100 km/s.
Sure, that’s not fast enough to be convenient to measure as a fraction of the speed of light, and maybe it’s not great for a quick trip to Alpha Centauri but that’s plenty fast enough for to reach the furthest reaches of our solar system. For a flyby, anyway: like a solid-fueled rocket, once your burn is done, it’s done. Stopping isn’t really on offer here. The proposal references extra-solar comets like Oumuamua as potential flyby targets. That, and the focus of the Sun’s gravitational lens effect. Said focus is fortunately not a point, but a line, so no worries about a “blink and you miss it” fast-flyby. You can imagine we love both of those ideas.
NASA must have too, since NIAC was interested enough to advance this concept to a Phase II study. As reported at Centauri Dreams, the Phase II study will involve some actual hardware, albeit a ~1 square centimeter demonstrator rather than anything that will fly. We look forward to it. Future work also apparently includes the idea of combining the TFINER concept with an actual solar sail to get maximum possible delta-V from an Oberth-effect sundive. We really look forward to that one.
Repairing a Tektronix 577 Curve Tracer
Over on his YouTube channel our hacker [Jerry Walker] repairs a Tektronix 577 curve tracer.
A curve tracer is a piece of equipment which plots I-V (current vs voltage) curves, among other things. This old bit of Tektronix kit is rocking a CRT, which dates it. According to TekWiki the Tektronix 577 was introduced in 1972.
In this repair video [Jerry] goes to use his Tektronix 577 only to discover that it is nonfunctional. He begins his investigation by popping off the back cover and checking out the voltages across the voltage rails. His investigations suggest a short circuit. He pushes on that which means he has to remove the side panel to follow a lead into the guts of the machine.
Then, in order to find the shorted component he suspect exists, [Jerry] breaks out the old thermal cam. And the thermal cam leads to the fault: a shorted tantalum capacitor, just as he suspected to begin with! After replacing the shorted tantalum capacitor this old workhorse is like new.
There are probably quite a number of repair lessons in this video, but we think that an important takeaway is just how useful a thermal camera can be when it comes time for fault finding. If you’re interested in electronics repair a thermal cam is a good trick to have up your sleeve, it excels at finding short circuits.
If you’re interested in repairing old Tektronix gear be sure to check out Repairing An Old Tektronix TDS8000 Scope.
youtube.com/embed/SI-DL0fU0Pc?…
In sentencing memos and exhibits, Pratt's attorney paints of picture that points at Pratt's abusive father, his ADHD, his co-conspirators, the entire pornography industry, and the victims themselves.
In sentencing memos and exhibits, Prattx27;s attorney paints of picture that points at Prattx27;s abusive father, his ADHD, his co-conspirators, the entire pornography industry, and the victims themselves.#girlsdoporn
Giorgio Armani: la grandezza e l’umiltà
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/giorgio…
Con la scomparsa di Giorgio Armani ci dice addio una certa idea di moda, una certa idea di Milano e anche una certa idea d’Italia. Armani, infatti, era un uomo colto, partito dal basso e rimasto umile per tutta la vita. Piacentino, classe 1934, si è affermato
Dal governo via libera a “scudo penale” per i medici: perseguibili solo per colpa grave
Lo prevede un disegno di legge delega. Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato il nuovo decreto sull'esame di maturitàRedazione di Rainews (RaiNews)
Mauro reshared this.
Francesca Albanese e le sanzioni Usa: "Chi ha rapporti con me rischia 20 anni di carcere"
La relatrice speciale dell'Onu spiega le ripercussioni delle misureRedazione Adnkronos (Adnkronos)
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A hacker has compromised Nexar, which turns peoples' cars into "virtual CCTV cameras" that organizations can then buy images from. The images include sensitive U.S. military and intelligence facilities.
A hacker has compromised Nexar, which turns peoplesx27; cars into "virtual CCTV cameras" that organizations can then buy images from. The images include sensitive U.S. military and intelligence facilities.#News
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rilanciamo la mobilitazione con una nuova due giorni di raccolta firme
Sabato 6 e domenica 7 torniamo nelle piazze per cancellare i poteri speciali grazie ai quali Gualtieri gioca la partita con un mazzo di carte truccato. Contro l'abuso di potere legalizzato puoi metterci la firma. Nella locandina trovi dove e quando firmare. Massima diffusione 💪🏼
404 Media first revealed ICE’s new app, called Mobile Fortify, in June. Now members of a congressional committee are pressing DHS for more information, including ICE's legal basis for using the app inside the U.S.
404 Media first revealed ICE’s new app, called Mobile Fortify, in June. Now members of a congressional committee are pressing DHS for more information, including ICEx27;s legal basis for using the app inside the U.S.#Impact
Evento precongressuale a La Spezia: “Psichedelici e salute: nuove frontiere della terapia”
In occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, l’Associazione Luca Coscioni, in collaborazione con la Cellula Coscioni La Spezia e SIMEPSI, presenta l’evento
Psichedelici e salute: nuove frontiere della terapia
L’appuntamento è per sabato 27 settembre alle ore 10.00 presso l’Auditorium Beghi, in via del Canaletto 100, a La Spezia. L’evento, ad accesso libero, sarà registrato e poi reso disponibile sul canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni all’interno della playlist “Eventi precongressuali 2025”.
L’evento è in fase di accreditamento ECM per professioni sanitarie.
PROGRAMMA
ore 10 – 13 Prima sessione
moderano: Diego Silvestri e Guido Frosina
Ore 10 – 10.30 Introduzione, saluti vari – Marco Perducaore 10.30-11.50Modulo 1 – Fondamenti teorici “Dalla ricerca alla pratica: protocolli, evidenze e applicazioni cliniche”Dott. Dario Zaccheroni “Stati non ordinari di coscienza e psicoterapia assistita da psichedelici”
Dott.ssa Susanna Lucini Paioni “Medicina Psichedelica e nuovi paradigmi in salute mentale”
Dott. Lorenzo Goppa
“Funghi medicinali, psilocibina e prospettive di ricerca “
Ore 12.00 – 13.00Modulo 2: Applicazioni cliniche “Il cervello psichedelico: meccanismi d’azione e potenzialità”
Proff. Marco Scarselli “Uso terapeutico degli psichedelici: dal meccanismo d’azione alla efficacia clinica” Prof. Ciro Conversano “Uso terapeutico degli psichedelici: dal meccanismo d’azione alla efficacia clinica”
13-14.00 pausa pranzo
dalle ore 14.00 alle ore18.00
seconda sessione
14 – 15.20
Modulo 3 – Cultura, Società e riduzione del danno
Sara Ballotti
Dall’underground alla condivisione dell’esperienza psichedelica: i cerchi di integrazione
di illuminismo Psichedelico
Simone Toneatti e ITARDDservizi di riduzione del danno, rete ITARDD
Dott. Gabriele Marino “Tutte le teste ti porti via: origine e caratteri della psichedelia musicale”
Prof.ssa Teresa Prudente “Sostanze psicoattive, allucinazione e testo letterario: casi studio, forme, implicazioni”
15.30 – 16.30
Modulo 4 – Psichedelici nelle cure palliative Dott. Luca Magnani “Accompagnamento al fine vita: dignità, significato e riduzione della sofferenza”
Ilaria Di LisoPotenzialità degli psichedelici nella malattia cronica e terminale e nel morire.” assistente spirituale
Diego Silvestri Numero Bianco
16.30
pausa caffè
16.45
Modulo 5 – confronto sui temi politici ed istituzionali locali16.45
Voci dal territorio: Spazio riservato alle ASL e agli ordini professionali di psicologi e psichiatri, consiglieri regionali Liguria e domitato di bioetica regionale + Consiglieri regionali Liguria+ comitato di bioetica regionale
17.15
Quadro normativo e prospettive future Claudia Moretti, M. Perduca
17.45
“Innovazione e tradizione in medicina: quali prospettive per la Liguria?”
discussione aperta con i relatori, ripresa del focus sulle esigenze sanitarie specifiche del territoriomodera Marco Perduca
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Berichte über Überwachung in Gaza: Microsoft entlässt Mitarbeitende nach Protesten
Mi hanno sospeso l'account su Facebook, senza spiegare il perché.
Mi hanno sospeso l'account su Facebook, senza spiegare il perché.
Mi danno 180 giorni per fare ricorso, poi lo disattiveranno.
Vogliono informazioni personali, un mio video e altro, che non voglio dare, dato che non mi fido di questa organizzazione, che ho usato, ma vedo che molti la odiano. Tra l'altro, a che diavolo serve un video, se non a schedarti! Non ha senso!
Da quando ho iniziato a parlare di certi problemi, denunciando un'ingiustizia, violenze a volte fisiche, ma soprattutto psichiche e il gaslighting, che ho subito nell'infanzia e da ragazzo, per essere figlio del vicino, e ho parlato della necessità dei bambini di avere entrambi i genitori naturali, sono stato perseguitato, subendo vari blocchi anche per mesi, continue cancellazioni di post che non dicevano niente di offensivo, contro la legge o simili.
Mentre cresceva la mia rabbia anche per fatti recenti legati alla mia situazione, mi sono anche occupato di altro, ma senza mai violare la legge o altro.
Di solito, quando commentavo, venivo pesantemente insultato e deriso da decine di troll, suppongo, che spesso venivano a farlo anche sul mio profilo.
Non mi hanno permesso il backup dei dati, delle foto e altri contenuti per me importanti, ho perso le mie relazioni e i miei contatti (purtroppo vivo isolato ed era l'unico modo per relazionarmi).
Non ho fatto niente di male, anche se capisco che le mie idee davano fastidio.
Siamo ancora in democrazia! Per me questo è nazismo e violenza, negazione dei diritti umani e della libertà di comunicazione e di espressione. Facebook non ha rispetto per le persone. Questo ho capito in questi anni.
@Antonino Di Blasi Facebook è un gigantesco lago di merda, quindi non vedo perché lamentarsi così tanto: in fondo ti sei salvato. Comunque mi dispiace per quello che ti è successo, ma sappi che è un'esperienza comune a tantissime persone.
ho parlato della necessità dei bambini di avere entrambi i genitori naturali, sono stato perseguitato, subendo vari blocchi anche per mesi, continue cancellazioni di post che non dicevano niente di offensivo, contro la legge o simili.
Non so in che modo ne parlavi, ma di solito, chi parla della "necessità dei bambini di avere entrambi i genitori naturali" il 99% delle volte è un bigotto, il 90% delle volte è un omofobo e il 100% delle volte non sa quello che dice.
Di solito, quando commentavo, venivo pesantemente insultato e deriso da decine di troll, suppongo, che spesso venivano a farlo anche sul mio profilo.
Anche a me da fastidio chi dice che i bambini hanno bisogno di genitori naturali. Anzi diciamo che mi sta anche sul cazzo. Perché avere due genitori naturali spesso significa avere una vita di merda. E non me ne frega di quello che dicono gli studi, perché gli studi bisogna saperli leggere: se uno studio dice che i "livelli di soddisfazione" (un indicatore molto difficile da quantificare...) dei bambini che vivono con entrambi i genitori sono più alti degli altri, forse (e dico forse) dipende solo dal fatto che una coppia che ha un figlio e che riesce a non divorziare prima che il figlio diventi grande forse è semplicemente una coppia civile, affiatata e benestante. E quindi, grazie al cazzo che i "livelli di soddisfazione" di un bambino cresciuto da una coppia coppia civile, affiatata e benestante sta mediamente meglio di uno cresciuto da qualcos'altro.
Attento quindi a non leggere gli studi in base alle tue convinzioni e ai tuoi pregiudizi.
Non mi hanno permesso il backup dei dati, delle foto e altri contenuti per me importanti, ho perso le mie relazioni e i miei contatti (purtroppo vivo isolato ed era l'unico modo per relazionarmi).
Se questo ti porta un malessere psicologico, forse dovresti fare causa a Meta Italia. Sono comunque dei bastardi
Non ho fatto niente di male, anche se capisco che le mie idee davano fastidio.
Mi dispiace che tu sia stato aggredito, ma ricordati che spesso le persone che lo hanno fatto e che ti hanno segnalato sono persone che subiscono offese, vessazioni, molestie e violenze da parte di quelli che credono che i figli dovrebbero crescere con i genitori naturali
Siamo ancora in democrazia! Per me questo è nazismo e violenza, negazione dei diritti umani e della libertà di comunicazione e di espressione. Facebook non ha rispetto per le persone. Questo ho capito in questi anni.
Facebook non c'entra niente con la democrazia. Facebook è crimine economico, è spionaggio, è droga di pessima qualità.
libramenteblog.blogspot.com/20…
libramenteblog.blogspot.com/20…
Editoria scolastica: pubblicato il rapporto preliminare dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Editoria scolastica: pubblicato il rapporto preliminare dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso nota nel bollettino 30/2025 del 04/08/2025 la pubblicazione di un due provvedimenti sull’editoria scolastica e di un interessante allegato al provvedimento, recante il rapporto preliminare sull’editoria scolastica che analizza in profondità le dinamiche economiche e strutturali del settore.
Il termine per la conclusione del procedimento è stato prorogato al 31 dicembre 2025.
L’indagine nasce esattamente un anno fa dalla necessità di comprendere meglio come vengono adottati, distribuiti e utilizzati i libri di testo nelle scuole italiane, con particolare attenzione ai costi sostenuti dalle famiglie e all’effettiva transizione verso il digitale.
Il mercato dell’editoria scolastica in Italia ha un valore stimato di circa 800 milioni di euro, con pochi grandi gruppi editoriali che dominano l’offerta. Nonostante la crescente disponibilità di contenuti digitali, la modalità più diffusa resta quella mista, che combina il libro cartaceo con contenuti online. Tuttavia, l’utilizzo effettivo delle risorse digitali è ancora molto limitato: solo una piccola percentuale delle licenze viene attivata e gli accessi alle piattaforme sono sporadici. Questo evidenzia una transizione digitale incompleta, ostacolata da carenze infrastrutturali, scarsa formazione del personale docente e da sistemi chiusi che limitano la condivisione e la flessibilità.
Il rapporto sottolinea anche le forti disparità territoriali e sociali. I libri sono gratuiti solo nella scuola primaria, mentre nelle secondarie le spese ricadono interamente sulle famiglie, con costi che possono superare i mille euro l’anno per studente. I tetti di spesa imposti dal Ministero risultano spesso inefficaci e facilmente aggirati, aggravando il peso economico soprattutto nelle regioni del Sud.
Un altro punto critico riguarda il mercato dell’usato, che rappresenta una risorsa importante per molte famiglie ma che viene ostacolato dalle politiche editoriali, in particolare per quanto riguarda i contenuti digitali, che non possono essere riutilizzati o ceduti. Inoltre, il rapporto evidenzia come le risorse educative aperte (OER) e le autoproduzioni didattiche siano ancora marginali, frenate da vincoli normativi e dalla mancanza di incentivi.
In conclusione, l’AGCM invita a ripensare il modello editoriale scolastico, promuovendo maggiore interoperabilità tra piattaforme, incentivando la produzione di contenuti aperti e sostenendo economicamente le famiglie e le scuole. L’obiettivo è rendere l’istruzione più accessibile, equa e al passo con le trasformazioni digitali.
Qui:
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I certificati emessi in modo errato per il servizio DNS 1.1.1.1 rappresentano una minaccia per Internet. I tre certificati sono stati emessi a maggio, ma sono venuti alla luce solo mercoledì.
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Gli addetti ai lavori della sicurezza di Internet stanno lanciando l'allarme in merito al rilascio di tre certificati TLS per 1.1.1.1, un servizio DNS ampiamente utilizzato dalla rete di distribuzione di contenuti Cloudflare e dal registro Internet dell'Asia Pacific Network Information Centre (APNIC).
I certificati, emessi a maggio, possono essere utilizzati per decifrare le query di ricerca di dominio crittografate tramite DNS su HTTPS o DNS su TLS. Entrambi i protocolli forniscono la crittografia end-to-end quando i dispositivi degli utenti finali cercano l'indirizzo IP di un dominio specifico a cui desiderano accedere. Due dei certificati erano ancora validi al momento della pubblicazione di questo post su Ars.
arstechnica.com/security/2025/…
Mis-issued certificates for 1.1.1.1 DNS service pose a threat to the Internet
The three certificates were issued in May but only came to light Wednesday.Dan Goodin (Ars Technica)
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EDRi mette in guardia contro la "semplificazione" del GDPR durante il dialogo con la Commissione UE
Il 16 luglio 2025, EDRi ha partecipato al dialogo sull'implementazione del GDPR della Commissione Europea. Abbiamo difeso il GDPR come pietra angolare del codice digitale dell'UE e ci siamo opposti ad ulteriori tentativi di indebolirlo in nome della "semplificazione". La discussione è stata più divisa di quanto suggerisca la sintesi ufficiale.
edri.org/our-work/edri-warns-a…
Cosa c'è realmente in gioco nella spinta verso la semplificazione?
La proposta di modifica dell'articolo 30(5) può sembrare limitata, ma segnala un cambiamento più ampio: un tentativo deliberato di spostare la finestra di Overton verificando se le garanzie fondamentali del GDPR siano negoziabili. La proposta è priva di prove, aggira una valutazione d'impatto e contraddice apertamente la valutazione della Commissione stessa.Non si tratta di migliorare la conformità o di aiutare le PMI. Riflette piuttosto una narrazione politica più ampia, plasmata dal Rapporto Draghi sulla competitività dell'UE e da più ampi programmi di deregolamentazione che riformulano i diritti come ostacoli alla crescita.
La cosiddetta crisi di competitività è una crisi artificiale: costruita per giustificare l'indebolimento delle tutele conquistate a fatica, non per affrontare gli ostacoli reali alla performance economica. Non ci sono prove credibili che il GDPR sia responsabile delle sfide economiche dell'UE. Al contrario, la posta in gioco è se la governance dei dati rimarrà fondata sui diritti o verrà rimodellata su modelli di business estrattivi.
Come abbiamo sottolineato durante il dialogo, la semplificazione non è neutrale. La domanda deve sempre essere: semplificazione per chi e a spese di chi?
Invece di indebolire i diritti, l'attenzione dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento dell'applicazione delle norme e sul miglioramento dell'ecosistema normativo. Gli strumenti esistono già.
EDRi warns against GDPR ‘simplification’ at EU Commission dialogue - European Digital Rights (EDRi)
EDRi participated in the European Commission’s GDPR Implementation Dialogue. We defended the GDPR as a cornerstone of the EU’s digital rulebook and opposed further attempts to weaken it under the banner of ‘simplification’.European Digital Rights (EDRi)
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Tlc, Gsma e Connect Europe invocano riforma globale del regolamento Ue sulle concentrazioni
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Le associazioni Gsma, che riunisce gli operatori di rete mobile, e Connect Europe, che rappresenta i principali fornitori di connettività in Europa,
A Pechino la People’s Liberation Army mostra le sue punte di diamante
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La parata militare svoltasi a Pechino per celebrare l’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale è stata un’occasione preziosa per la Repubblica Popolare. Da una parte, la Cina ha potuto mostrare al mondo intero la solidità del blocco euroasiatico, radunando nella capitale del Celeste Impero leader
Proteste in Indonesia: crescita della rabbia sociale e solidarietà regionale
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Druetti: su Gaza e Israele i potenti sono muti, parole di Ceferin confermano quanto sapevamo
“Le parole del Presidente UEFA Ceferin sui motivi per cui Israele non viene esclusa dalle competizioni internazionali confermano quello che già sapevamo: su Gaza e il genocidio messo in atto da Israele i potenti del mondo sono muti.”
Lo dichiara la Segretaria Nazionale di Possibile Francesca Druetti, che insieme ad Andrea di Lenardo ha lanciato nelle scorse settimane una petizione, Stop The Game, che chiede che Italia-Israele (in programma il 14 ottobre a Udine) non si giochi e che ha raggiunto più di 20.000 firme. La petizione può essere firmata su www.possibile.com/unafirmaper.
“Ceferin — continua Druetti — sostiene che la Russia sia stata esclusa dalle competizioni internazionali per una forte pressione politica, mentre con Israele non sta avvenendo la stessa cosa, c’è solo una pressione della società civile. È una dichiarazione pavida, perché la UEFA potrebbe decidere in autonomia di sospendere almeno le squadre di club israeliane dalle sue competizioni, ma è una dichiarazione che descrive perfettamente i motivi per cui le bombe su scuole e ospedali, la carestia imposta alla popolazione palestinese, l’occupazione del territorio palestinese proseguono indisturbati da tanto tempo.”
“Con Possibile — conclude Druetti — siamo al fianco della società civile che continua a insistere perché Israele venga escluso dai Mondiali di Calcio e dalle altre competizioni. Continuiamo a insistere perché la Federazione Italiana Gioco Calcio raccolga l’appello di Renzo Ulivieri e della Associazione Italiana Allenatori Calcio, perché vengano ascoltate le decine di migliaia di persone che hanno firmato la nostra petizione. Di fronte a questo sta accadendo, c’è bisogno di una presa di posizione forte da parte di tutti i mondi, compreso quello dello sport.”
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Snow
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simona
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