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Stand-Up Comedy - Collettivo 190
Serata di stand-up comedy presso il circolo Circolo Culturale Corso Parigi. Ingresso con tessera ARCI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER TAVOLO Prenotazioni: mail corsoparigi2019@gmail.com o WhatsApp (solo messaggi) 3318613851mobilizon.it
#Ucraina, il bluff dei Tomahawk
Ucraina, il bluff dei Tomahawk
La strategia disperata dei governi occidentali per cercare di rimandare il tracollo definitivo del regime di Zelensky sembra basarsi nell’ultimo periodo su due nuovi progetti che, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbero tenere imbrigliata ancora a…www.altrenotizie.org
Medioevo psichiatrico
Questo mio contributo è triste, buio, in contrapposizione alla radiosa fiducia con la quale guardiamo al futuro psichedelico. Volevo descrivere con alcune pennellate, parziali e sintetiche, la situazione attuale della Psichiatria in cui si colloca la rinnovata richiesta psichedelica degli ultimi anni, denominata Rinascimento psichedelico e la pressione che sta portando avanti l’Associazione Luca Coscioni, denominata Illuminismo psichedelico.
L’attuale situazione complessiva in cui si trova la cura della salute mentale assomiglia all’epoca medioevale. Perché ho pensato al Medioevo?
Innanzi tutto perché è un’epoca storica radicata nel nostro passato, agganciata a cose vecchie.
L’uso degli psicofarmaci si basa sui piedistalli della cosiddetta psichiatria biologica. Che questo approccio riduzionista abbia portato scarsi progressi alla definizione delle cause biologiche delle malattie psichiatriche è palese, lo dicono i sacri testi di psicofarmacologia da tempo, come Stahl.1
Le attuali ipotesi che le singole malattie siano sostenute da singole lesioni biochimiche della neuro-trasmissione come causa di uno specifico disturbo è superata, ma, di fatto, gli psicofarmaci prescritti si basano su quelle teorizzazioni, agiscono sulla neuro-trasmissione.
I primi anti-psicotici appaiono negli anni 50 e, dopo il risperidone, capostipite degli atipici di cosiddetta seconda generazione, non ne sono apparsi altri di significativamente nuovi. Le formulazioni long acting anche a lunghissimo deposito non sono certo novità e innovazione. Tra l’altro i vecchi depot sono scomparsi per lasciar spazio ai nuovi farmaci deposito che non hanno dimostrato migliore efficacia dei vecchi. Il risperidone viene approvato dalla FDA nel 1993. (Tra parentesi la spesa consistente della ricerca per queste novità che non sono novità dal risperidone in poi testimoniano proprio il paradosso della loro scarsissima capacità di agire sulla riduzione della prevalenza di psicosi, a fronte di investimenti cospicui).
Il litio, farmaco stabilizzatore dell’umore tutt’ora molto in uso per la sua efficacia è stato approvato da FDA nel 1970. In seguito non sono apparse molecole di efficacia superiore al Litio, ma solo cosiddette seconde scelte. L’azione del sale a grande concentrazione nel cervello agisce quale stabilizzatore in modo non del tutto conosciuto sulla membrana della cellula nervosa, a riprova che l’efficacia dei trattamenti sulla mente, in questo caso sull’umore, non va di pari passo con un preciso conosciuto funzionamento che spieghi la stabilità umorale.
Le benzodiazepine sono antichissime. Il clordiazepossido viene scoperto nel 1957, il diazepam data 1960. Da allora si sono sintetizzate tante altre molecole, ad emivita lunga o a emivita corta, ma nessuna novità sostanziale riguardante calmanti con minori effetti collaterali, con assenza di dipendenza e assuefazione, che sono le problematiche maggiori di questa categoria di farmaci molto in uso.
Gli antidepressivi? Il Prozac, cosiddetta pillola della felicità, entra nel mercato come SSRI attorno al 1990 e segna una grande differenza rispetto agli anti-depressivi precedenti. I successivi farmaci mee too non presentano un’efficacia sostanzialmente superiore. Su questo fronte siamo fermi a 35 anni fa. Un’eccezione è rappresentata dalla sola esketamina, unica novità relativamente recente, isomero della ketamina, un’anestetico, che ha portato novità nel trattamento della depressione proprio per la sua proprietà d’azione. L’esketamina rappresenta però anche quella novità che rischia di essere inglobata nella modalità di azione classica dello psicofarmaco e di far perdere di vista la potenzialità innovativa trasformativa, avendo un’azione sulla mente di tipo parziale psichedelico e quindi non solo in senso di recupero sintomatologico di un umore depresso.
In sintesi abbiamo a che fare con una farmacopea di capostipiti antichi.
In questa assenza di novità farmacologiche vere si apre l’offerta degli psichedelici. Se andiamo a vedere in quali disturbi questa nuova modalità di fare medicina e psicoterapia è più efficace, scopriamo che sono aree di sofferenza in cui ben poco sono stati efficaci i farmaci classici, per non dire per nulla anche se prescritti comunque
Nel disturbo post traumatico da stress non ci sono indicazioni farmacologiche, solo indirizzi di tipo psicologico. L’angoscia del trauma antico ri-attualizzato si spegne, usando farmaci, spegnendo la persona interamente, non esiste una chimica specifica che spenga solo il tasto del trauma pregresso.
Nella depressione farmaco-resistente è indicata nelle linee guida quale alternativa l’elettroshock, la stimolazione magnetica transcranica, gli ormoni tiroidei, un mescolamento con altri farmaci e l’esketamina.
L’angoscia di morte nel fine vita viene trattata non come entità a sé, ma coi sedativi a disposizione, minori o maggiori.
Nelle dipendenze e nel craving impulsivo si usa quello che abbiamo secondo sintomatologia astinenziale e prove empiriche. Nei SerD si usano un sacco di farmaci, ma ben sappiamo la difficoltà di distogliere l’attenzione mentale sul contenuto del desiderio compulsivo. Bupropione, un antidepressivo, per il tabacco; valproato di sodio, un anti epilettico, per il craving alimentare; la clonidina, un anti-ipertensivo, per gli oppioidi sono esempi di una varietà di magazzino estremamente ampia.
Come imperava nel Medioevo, abbiamo a che fare nella Psichiatria attuale con una “verità” metafisica, fuori dal mondo, un concetto sospeso per aria che è quello delle malattie mentali. Le malattie mentali non esistono, amici coscioniani. Esistono categorie dove incasellare le forme di espressione della sofferenza e del disagio e questo per motivi di ricerca, per parlare un linguaggio comune tra psichiatri, come ci hanno insegnato. Dicendo che le malattie mentali non esistono sto rischiando l’ennesimo rogo entro il quale sono stati già bruciati anti-psichiatri, sociologi spinti e antropologi vari. Le malattie mentali sono una nostra astrazione, come l’occhio di Dio, la mano di Dio, astrazioni utilissime per guidare il popolo, ma fra di noi, amici, dobbiamo dircelo: secondo la metodologia della scienza in Psichiatria abbiamo a che fare non con quello che chiamiamo patologia, ma con un insieme di segni e sintomi che chiamiamo complesso sindromico, non una vera malattia, come lo è la polmonite da pneumococco, un tumore del cervello o l’infarto del miocardio. Impostare la cosa così non significa negare la sofferenza della mente e attribuire tutte le colpe alla società, sbrigativamente, ma significa proprio nel rigore scientifico: stiamo attenti che quello che vediamo nel cervello non sia qualcosa di parziale, vedi la neurotrasmissione, o l’esito della malfunzione e non la causa, vedi le placche di amiloide nella demenza. Le cause delle cosiddette malattie mentali sono molteplici e integrate fra loro, vedi modello bio psico sociale, concetto che fatica a tradursi nella pratica, come il concetto di complessità non era presente nel medioevo, dove prevaleva invece l’unicità del punto di vista.
La povertà epistemologica fondamentale della Psichiatria, come dice bene Benedetto Saraceno, non ha impedito costruzioni diagnostiche o categorie, che significano cosa fare e come andrà a finire quella persona ammalata di quella malattia, cioè fare terapia e fare prognosi. “La pretesa stabilità e coerenza dei sistemi diagnostici, dice Saraceno2 è un delitto di superbia in quanto scotomizza la fluidità, occulta il dubbio, asserisce la certezza”.
È del 1992 uno studio pionieristico dell’istituto Mario Negri3 dove si evidenziava come in una popolazione di pazienti dimessi da un servizio ospedaliero il più potente determinante di ri-ammissione, di ri-ospedalizzazione, di ricaduta, di necessità di ricovero era la tipologia organizzativa del servizio psichiatrico che aveva in carico il paziente, come dire sono altri i fattori che incidono, non quelli della presunta verità diagnostica.
Se una diagnosi medica non incornicia completamente il processo che spiega la sofferenza mentale e se ci sono altri determinanti, oltre a quelli che abbiamo rintracciato come alterazioni nel cervello sinora, significa che dobbiamo aprirci a conoscere tutto quello che concorre al bene e al male di una mente, ricordandoci che la mente non è il cervello.
Ha a che fare col Medioevo anche un altro aspetto, che ho battezzato col binomio di contrasto: umiltà e potere. Credo che l’epoca medioevale della nostra storia così come ce l’hanno riportata, sia stata costellata da persone piene di umiltà, i santi e non solo, e in netta contrapposizione con loro, i potenti, i Papi ma non solo. Riflettendo sulle buone pratiche in salute mentale, mi è venuta la parola umiltà, in contrapposizione a pratiche prevaricatorie, personalistiche, narcisistiche ahinoi presenti nei contesti organizzati di un Dipartimento di salute mentale.
Non è forse l’umiltà che sta alla base dell’armata quasi cavalleresca che porta avanti la pratica della de-prescrizione psicofarmacologica? Meglio togliere, aiutare le persone a ridurre gli psicofarmaci, a pensare di assumere qualcosa per un periodo limitato, non per tutta la vita, meglio andare in accordo con l’interessato che non li assume volentieri ‘sti farmaci, affrontando assieme la desistenza, contro un accanimento che non è sicuro che dia risultati. Ne ha parlato il dott. Giuseppe Tibaldi, presente al webinar precongressuale del 17 settembre scorso sulla salute mentale.
Non è qualcosa che ha a che fare con umiltà quello che fa dire al dott. Raffaele Barone, presente pure lui al webinar, “gli psichiatri devono non essere più esperti”, togliere cioè loro il camice bianco del sapere potente come nella spoliazione di certi umili; soprattutto di umile ci trovo questo: importare dalla Finlandia, dove è nato il Dialogo aperto, qualcosa che là funziona, studiarlo, formarsi e applicarlo da noi. Tollerare l’incertezza, uno dei principi ispiratori del modello del Dialogo aperto, mi pare molto umile.
La presenza in tutti i contesti di cura della salute mentale degli esperti per esperienza, degli esperti in supporto fra pari, i cosiddetti ESP, sono uno spazio di eccellente umiltà, rosicchiano con gentilezza il marmoreo statuario indiscutibile fare dello strizzacervelli. Il fare-assieme-tutto-attaccato partito da Trento mi pare sia una pratica collaborativa che sta da tutt’altra parte rispetto alla gestione autoritaria o paternalistica o educativa verso chi ha bisogno di aiuto. L’utente alla pari funge da garante di un equilibrio tra chi ha bisogno e chi offre aiuto che deve essere assicurato nel rispetto reciproco di competenza ed esperienza, senza sopraffazione alcuna nelle varie relazioni complementari che il paziente incontra nel suo percorso di cura.
L’elenco di buone pratiche potrebbe continuare perché esistono in Italia, nel senso trasformativo auspicato anche di recente dall’OMS4. Ma la scarsa capillarità, nonostante le società nazionali varie, di queste buone pratiche fa pensare ai castelli medioevali, belle realtà chiuse non diffuse e poco conosciute anche dagli addetti ai lavori.
Note
1Stephen Stahl, Psicofarmacologia essenziale, Centro Scientifico Editore, 2002, pag.102
2 Benedetto Saraceno, Sulla povertà della psichiatria, Ed comunità concrete, 2017
3 Barbato, Terzian, Saraceno, Montero Barquero, Tognoni, Patterns of aftercarefor psychiatric patients discharged after short inpatient treatment: an italian collaborative study, Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, n.27, 1992
4 Luke Taylor, One billion people have mental health conditions, WHO says, BMJ 2025 del 04/09/2025
L'articolo Medioevo psichiatrico proviene da Associazione Luca Coscioni.
Candidarsi e svignarsela. Il nuovo gioco di destra e sinistra: chi perde, fugge
@Politica interna, europea e internazionale
Enrico Michetti, Catello Maresca, Fabio Battistini: chi erano costoro? Occorre un notevole sforzo di memoria per ricordare il nome degli uomini che il centrodestra candidò alla carica di sindaco di Roma, di Napoli e di Bologna alle elezioni
Ask Hackaday: Why is TTL 5 Volts?
The familiar five volts standard from back in the TTL days always struck me as odd. Back when I was just a poor kid trying to cobble together my first circuits from the Forrest Mims Engineer’s Notebook, TTL was always a problem. That narrow 4.75 V to 5.25 V spec for Vcc was hard to hit, thanks to being too poor to buy or build a dedicated 5 V power supply. Yes, I could have wired up four 1.5 V dry cells and used a series diode to drop it down into range, but that was awkward and went through batteries pretty fast once you got past more than a few chips.
As a hobbyist, the five volt TTL standard always seemed a little capricious, but I strongly suspected there had to be a solid reason behind it. To get some insights into the engineering rationale, I did what anyone living in the future would do: I asked ChatGPT. My question was simple: “How did five volts become the standard voltage for TTL logic chips?” And while overall the answers were plausible, like every other time I use the chatbot, they left me wanting more.
Circular Logic
TTL, 5 volts and going strong since 1976 (at least). Source: Audrius Meskauskas, CC BY-SA 3.0.
The least satisfying of ChatGPT’s answers all had a tinge of circular reasoning to them: “IBM and other big computer makers adopted 5 V logic in their designs,” and thanks to their market power, everyone else fell in line with the five volt standard. ChatGPT also blamed “The Cascade Effect” of Texas Instruments’ standardization of five volts for their TTL chips in 1964, which “set the tone for decades” and forced designers to expect chips and power supplies to provide five volt rails. ChatGPT also cited “Compatibility with Existing Power Supplies” as a driver, and that regulated five volt supplies were common in computers and military electronics in the 1960s. It also cited the development of the 7805 linear regulator in the late 1960s as a driver.
All of this seems like nonsense, the equivalent of saying, “Five volts became the standard because the standard was five volts.” What I was after was an engineering reason for five volts, and luckily, an intriguing clue was buried in ChatGPT’s responses along with the drivel: the characteristics of BJT transistors, and the tradeoffs between power dissipation and speed.
The TTL family has been around for a surprisingly long time. Invented in 1961, TTL integrated circuits have been used commercially since 1963, with the popular 7400-series of logic chips being introduced in 1964. All this development occurred long before MOS technology, with its wider supply range, came into broad commercial use, so TTL — as well as all the precursor logic families, like diode-transistor logic (DTL) and resistor-transistor logic (RTL) — used BJTs in all their circuits. Logic circuits need to distinguish between a logical 1 and a logical 0, and using BJTs with a typical base-emitter voltage drop of 0.7 V or so meant that the supply voltage couldn’t be too low, with a five volt supply giving enough space between the high and low levels without being too susceptible to noise.The 1961 patent for TTL never mentions 5 volts; it only specifies a “B+”, which seems like a term held over from the vacuum tube days. Source: U.S. Patent 3283170A.
But, being able to tell your 1s and 0s apart really only sets a minimum for TTL’s supply rail. Why couldn’t it have been higher? It could have, and a higher Vcc, like the 10 V to 15 V used in emitter-coupled logic (ECL), might have improved the margins between logic levels and improved noise immunity. But higher voltage means more power, and power means heat, and heat is generally frowned upon in designs. So five volts must have seemed like a good compromise — enough wiggle room between logic levels, good noise immunity, but not too much power wasted.
I thought perhaps the original patent for TTL would shed some light on the rationale for five volts, but like most inventors, James Buie left things as broad and non-specific as possible in the patent. He refers only to “B+” and “B-” in the schematics and narrative, although he does calculate that the minimum for B+ would be 2.2 V. Later on, he states that “the absolute value of the supply voltage need be greater than the turn-on voltage of the coupling transistor and that of the output transistor,” and in the specific claims section, he refers to “a source of EMF” without specifying a magnitude. As far as I can see, nowhere in the patent does the five volt spec crop up.
Your Turn
The Fender “Champ” guitar amp had a rectifier tube with a 5-volt filament. Perhaps TTL’s Vcc comes from that? Source: SchematicHeaven.net.
If I were to hazard a guess, the five volt spec might be a bit of a leftover from the tube era. A very common value for the heater circuit in vacuum tubes was 6.3 V, itself a somewhat odd figure that probably stems from the days when automobiles used 6 V electrical systems, which were really 6.3 V thanks to using three series-connected lead-acid cells with a nominal cell voltage of 2.1 V each.
Perhaps the early TTL pioneers looked at the supply rail as a bit like the heater circuit, but nudged it down to 5 V when 6.3 V proved a little too hot. There were also some popular tubes with heaters rated at five volts, such as the rectifier tubes found in guitar amplifiers like the classic Fender “Champ” and others. The cathodes on these tubes were often directly connected to a dedicated 5 V winding on the power transformer; granted, that was 5 V AC, but perhaps it served as a design cue once TTL came around.
This is, of course, all conjecture. I have no idea what was on the minds of TTL’s designers; I’m just throwing out a couple of ideas to stir discussion. But what about you? Where do you think the five volt TTL standard came from? Was it arrived at through a stringent engineering process designed to optimize performance? Or was it a leftover from an earlier era that just happened to be a good compromise? Was James Buie an electric guitarist with a thing for Fender? Or was it something else entirely? We’d love to hear your opinions, especially if you’ve got any inside information. Sound off in the comments section below.
Ministero dell'Istruzione
#Sport a #scuola, è stato approvato all’unanimità in prima lettura alla Camera dei Deputati il disegno di legge che modifica la normativa sull’utilizzo degli impianti sportivi scolastici da parte di associazioni o società sportive.Telegram
A Minicomputer Tape Drive Receives Some Love
Taking on a refrigerator-sized minicomputer is not for the faint-hearted, but [Usagi Electric] has done it with a DEC PDP-11/44. He’s not doing it in half measures either, for his machine is tricked out with an impressive array of upgrades. Among them however is no storage, and with two co-processors there’s a meager 3U of rack space left. The plan is to fit a period 8″ hard drive in the space alongside a TU50 tape dive, and it’s this final component that’s the subject of his latest video.
DEC never did anything by halves, and a DECTape II cartridge is more than a simple container for tape reels. Instead it has a capstan of its own that engages with one in the drive, and an internal drive belt that moves the reels. All the rubber parts in both tapes and drive are thoroughly perished, and it’s impressive that he manages to find inexpensive modern polymer alternatives. The original drive is probably intended for a VAX system, thus it has the interesting feature of a second drive mechanism out of sight to hold a tape containing microcode.
Having reconditioned the drive, it goes in behind a custom front panel, and though there’s no useful data to test it with on the tapes he has, it appears all working. You can see it all in the video below the break, and if you’re interested further we’ve covered this machine in the past.
youtube.com/embed/KmZ9xGP6O4s?…
Reshaping Eyeballs With Electricity, No Lasers Or Cutting Required
Glasses are perhaps the most non-invasive method of vision correction, followed by contact lenses. Each have their drawbacks though, and some seek more permanent solutions in the form of laser eye surgeries like LASIK, aiming to reshape their corneas for better visual clarity. However, these methods often involve cutting into the eye itself, and it hardly gets any more invasive than that.
A new surgical method could have benefits in this regard, allowing correction in a single procedure that requires no lasers and no surgical cutting of the eye itself. The idea is to use electricity to help reshape the eye back towards greater optical performance.
The Eyes Have It
Thus far, the research has worked with individual eyeballs. Great amounts of work remain before this is a viable treatment for eyes in living subjects. Credit: research paper
Existing corrective eye surgeries most often aim to fix problems like long-sightedness, short-sightedness, and astigmatism. These issues are generally caused by the shape of the cornea, which works with the lens in the eye to focus light on to the light-sensitive cells in the retina. If the cornea is misshapen, it can be difficult for the eye to focus at close or long ranges, or it can cause visual artifacts in the field of view, depending on the precise nature of the geometry. Technologies like LASIK reshape the cornea for better performance using powerful lasers, but also involve cutting into the cornea. The procedure is thus highly invasive and has a certain recovery time, safety precautions that must be taken afterwards, and some potential side effects. A method for reshaping the eye without cutting into it would thus be ideal to avoid these problems.
Enter the technology of Electromechanical Reshaping (EMR). As per a new paper, researchers at the University of California, Irvine, came across the idea by accident, having been looking into the moldable nature of living tissues. As it turns out, collagen-based tissues like the cornea hold their structure thanks to the attractions between oppositely-charged subcomponents. These structures can be altered with the right techniques. For example, since these tissues are laden with water, applying electricity can change the pH through electrolyzation, altering the attraction between components of the tissue and making them pliable and reformable. Once the electric potential is taken away, the tissues can be restored to their original pH balance, and the structure will hold firm in its new form.The untreated lens is visible in section A, and the new shape of the modified lens can be seen in section B. Graphs C and D show the change in radius and refractive power of the lens. Credit: research paper
Researchers first tested this technique out on other tissues before looking to the eye. The team were able to use EMR to reshape ears from rabbits, while also being able to make physical changes to scar tissue in pigs. These efforts proved the basic mechanism worked, and that it could have applicability to the cornea itself.
To actually effectively reshape the cornea using this technique, a sort of mold was required. To that end, researchers created a “contact lens” type device out of platinum, which was formed in the desired final shape of the cornea. A rabbit eyeball was used in testing, doused in a saline solution to mimic the eye’s natural environment. The platinum device was pushed on to the eye, and used as an electrode to apply a small electrical potential across the eyeball. This was controlled carefully to precisely change the pH to the region where the eye became remoldable. After a minute, the cornea of the rabbit eyeball had conformed to the shape of the platinum lens. With the electrical potential removed, the pH of the eyeball was returned to normal and the cornea retained the new shape. The technique was trialled on twelve eyeballs, with ten of those treated for a shortsightedness condition, also known as myopia. In the case of the myopic eyeballs, all ten were successfully corrected the cornea, creating improved focusing power that would correspond to better vision in a living patient’s eye.
While the technique is promising, great development will be required before this is a viable method for vision correction in human patients. Researchers will need to figure out how to properly apply the techniques to eyeballs that are still in living patients, with much work to be done with animal studies prior to any attempts to translate the technique to humans. However, it could be that a decade or two in the future, glasses and LASIK will be increasingly less popular compared to a quick zap from the electrochemical eye remoulder. Time will tell.
Uomo con sclerosi laterale amiotrofica controlla braccio robotico con Neuralink
L’americano Nick Ray, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, ha raccontato di aver trascorso tre giorni a controllare il suo braccio robotico assistito (ARA) utilizzando l’interfaccia neurale Neuralink. L’ha descritta come una delle esperienze più incredibili della sua vita.
Ray ha osservato che, per la prima volta dopo molti anni, era in grado di indossare un cappello, riscaldare il cibo, mangiare, aprire il frigorifero e richiudere i coperchi dei barattoli.
Ha anche provato a guidare una sedia a rotelle e ha stabilito dei record personali: ha spostato 39 cilindri in cinque minuti ed eseguito cinque movimenti precisi in un test di destrezza. Ha promesso di pubblicare un video dei suoi successi .
Ha ringraziato il team di Neuralink e il Fondo Buoniconti per l’opportunità di partecipare al progetto e ha sottolineato che la tecnologia sta ripristinando le opportunità perdute. Ray sta anche lavorando al suo progetto crittografico, che, a suo dire, è diventato un modo per esplorare qualcosa di completamente nuovo e dimostra come le interfacce di comunicazione interconnesse (BCI) possano aiutare non solo con l’attività fisica, ma anche con quella digitale.
Neuralink descrive l’obiettivo dell’esperimento come il ripristino delle capacità motorie di base e dell’indipendenza nelle persone con gravi disturbi del movimento. L’azienda continua a testare l’interfaccia cervello-computer e pubblica i dettagli della sperimentazione sul suo sito web ufficiale.
In precedenza, nel settembre 2024, Neuralink aveva ricevuto l’approvazione della FDA per testare un impianto per il ripristino della vista. Nel novembre dello stesso anno, l’azienda aveva presentato una protesi controllata mentalmente , che consentiva ai pazienti di afferrare e muovere oggetti.
Nell’aprile 2025, Neuralink ha dimostrato come l’impianto potesse ripristinare la parola : il sistema riconosceva le intenzioni e sintetizzava le voci basandosi sui segnali neurali. Uno dei primi passi ha riguardato esperimenti con il controllo del cursore e giochi controllati dalla mente, in cui il paziente controllava un computer senza muoversi.
E nel settembre 2025, l’azienda ha svelato i piani per tradurre i pensieri in testo, consentendo alle persone di comunicare direttamente e controllare i dispositivi attraverso un’interfaccia neurale.
L'articolo Uomo con sclerosi laterale amiotrofica controlla braccio robotico con Neuralink proviene da il blog della sicurezza informatica.
Mass. Pirate News: What did Trump give to get his TikTok deal?
Steve and James discuss The Black Response’s excellent Abolition and Alternatives Conference this weekend and Trump’s TikTok deal and what it could mean. We also discussed ICE and other TLAs attacking an apartment building in Chicago in the middle of the night where they seized and abused the people who lived in it. Finally, we followed up on HorizonMass/BINJ’s reporting on the Boston Police Department’s use of drones at two public events. youtube.com/embed/I-w5-TZR6v4?… Join us at the Boston Anarchist Bookfair Nov. 1-2. Sign up to our newsletter to get notified of new events or volunteer. Join us on:
Check out:
Some links we mentioned:
- The GOP’s Government Shutdown;
- Abolition and Alternatives Conference (AAC) Starts Today;
- TikTok’s algorithm will be overseen by Oracle in the US after the sale is completed;
- TikTok’s U.S. operations may be bought by Oracle, Andreessen Horowitz, Silver Lake and others;
- Trump Makes It Very Clear They’re Going To Turn TikTok Into A Right Wing Propaganda Machine;
- Why Do We Assume TrumpTok Will Succeed?
- Chicago And The End Of American Liberty;
- Boston Police Deployed 71 Drone Flights Over Caribbean Carnival;
- Did The BPD Fly A Surveillance Drone Over The Dominican Parade? They Won’t Tell Us.
Image Credit: Fair use of TikTok‘s logo for commentary on news about the company. We reserve no rights on the image we creat
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- Batteria: durata con schermo attivo 45 minuti con rapido scaricamento al di sotto del 50% di batteria
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- Display: 13.3", 1280 x 800, 60Hz
- Altoparlanti/Microfono: High Definition Audio
- Webcam: USB2.0 UVC WebCam
- Tastiera: QWERTY Italian
- Dimensioni: 320 x 230 x 35 mm
- Peso: 2 kg
- Link specifiche tecniche (prodotto simile)
- Anno di acquisto: 2009
- Sistema operativo: Ufficio Zero Linux Minimal 5.1 64-bit (kernel Debian 6.1.0-40)
- Software aggiuntivi: abiword (documenti), gnumeric (fogli di calcolo)
- Batteria: durata con schermo attivo 2 ore e 30
- Stato: a livello software le funzionalità di base (ambiente desktop, connessione a internet, browser e motore di ricerca, gestione file, modifica documenti) girano perfettamente. A livello hardware: non funziona la cassa sinistra; lasco ma funzionante il tasto sinistro della touchpad; ventola rumorosa
- Prestazioni: avvio in 80s, primo avvio browser in 25s, apertura programma fogli di calcolo 10s
- Note: inclusi alimentatore originale funzionante e borsa a tracolla per il trasporto
Assemblea dell’Onu dei Popoli. Dal 9 al 12 ottobre a Perugia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/assembl…
A 80 anni dalla fondazione dell’Onu A 10 anni dalla diffusione della Laudato sì di Papa Francesco A 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature di San Francesco Verso il 2030 per
Conflitto di interessi, dalla tragedia alla farsa
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/conflit…
Al Senato si discute un incredibile disegno di legge (AS 1277) firmato dalla destra (Iannone, Cantalamessa, Gasparri, e così via) intitolato «Modifica alla legge 2 marzo 2023, n.22, in materia di conflitto di interesse
Vendo laptop Acer TravelMate 5730 - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
Prezzo: 15 €
Vendo laptop Acer TravelMate 5730 come da specifiche seguenti. Consegna brevi manu in zona Pavia (PV) o Udine (UD).
- Modello: Acer TravelMate 5730-6B4G25MN
- Processore: Intel Core 2 Duo CPU T5870 @2.00GHz (2 CPUs)
- Architettura: 64-bit
- Memoria: 250 GB HDD SATA 5400rpm
- RAM: 4 GB DDR2-SDRAM (2 x 2 GB)
- Scheda grafica (dedicata): Intel GMA X4500HD
- Display: 15.4", 1280 x 800, 60Hz, 16:10
- Altoparlanti/Microfono: Realtek High Definition Audio
- Webcam: Acer Crystal Eye webcam
- Tastiera: QWERTY Italian
- Dimensioni: 360 x 267 x 43 mm
- Peso: 2,88 Kg
- Link specifiche tecniche: icecat.biz/it-ch/p/acer/lx.tqh…
- Anno di acquisto: 2008
- Sistema operativo: Ufficio Zero Linux Minimal 5.1 64-bit (kernel Debian 6.1.0-40)
- Software aggiuntivi: abiword (documenti), gnumeric (fogli di calcolo)
- Batteria: non tiene la carica, il computer può essere utilizzato solo con alimentazione. Su Amazon si trovano batterie per questo modello a 25 euro
- Stato: a livello software le funzionalità di base (ambiente desktop, connessione a internet, browser e motore di ricerca, gestione file, modifica documenti) girano perfettamente. A livello hardware: batteria non funzionante; qualche macchia poco visibile sulla scocca posteriore; qualche graffio leggero vicino alla touchpad
- Prestazioni: avvio in 90s, primo avvio browser in 20s, apertura programma fogli di calcolo 10/15s
- Note: inclusi alimentatore originale funzionante, borsa a tracolla per il trasporto e panno in microfibra per pulizia e separazione schermo/tastiera
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Piantedosi perde in Tribunale, a Trapani sospesa la detenzione di Mediterranea
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/pianted…
“Il ministro dell’Interno aveva voluto costruire una pesante speculazione politica sul nostro caso, ma questa volta il diritto è più forte
Parte da Milano il Nazra Festival. Cortometraggi che raccontano la Palestina
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con 80 opere in concorso, 20 finalisti e 4 vincitori, il festival itinerante presenta un programma denso di eventi e ospiti in quattro giornate inaugurali, dal 9 al 12 ottobre
L'articolo Parte da Milano il Nazra Festival. Cortometraggi che raccontano la
Difesa Ue, il Consiglio apre ai fondi comuni
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da mesi, nei corridoi di Bruxelles, si avverte la sensazione che qualcosa stia cambiando. Tra discussioni su bilanci, vincoli e priorità comuni, la difesa europea inizia a trasformarsi da esercizio diplomatico a progetto economico concreto. Oggi il Consiglio ha approvato la propria posizione sul pacchetto che incentiva gli
Il partito e il popolo: la resistenza del Pkk come fucina identitaria ad Amed
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il seguente reportage si basa su diversi viaggi in Bakur tra l’ottobre 2023 e l’aprile 2025 Con lo scioglimento ufficiale del Partito dei lavoratori del Kurdistan (annunciato lunedì 12 maggio 2025 dalla stessa organizzazione) è terminata un’esperienza storica di
Pordenone Linux User Group aps – PNLUG - Linux Day 2025
pnlug.it/2025/10/07/linux-day-…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Ciao a tutti gli appassionati di tecnologia, agli sviluppatori, ai curiosi e a chiunque sia interessato al futuro digitale! Siamo […]
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We talk all about Sora 2, Apple and Google removing ICE-spotting apps, and a massive update to our Flock reporting.#Podcast
New leaked documents show how the FBI convinced a judge to let its partners collect a mass of encrypted messages from thousands of phones around the world.#News
#NextGenAI, a Napoli da oggi fino a lunedì 13 ottobre!
La cerimonia di presentazione, del primo summit internazionale sull’Intelligenza Artificiale nella #scuola, si terrà oggi 8 ottobre, dalle ore 16.
Ministero dell'Istruzione
#NextGenAI, a Napoli da oggi fino a lunedì 13 ottobre! La cerimonia di presentazione, del primo summit internazionale sull’Intelligenza Artificiale nella #scuola, si terrà oggi 8 ottobre, dalle ore 16.Telegram
Ondata di attacchi contro Palo Alto Networks: oltre 2.200 IP coinvolti nella nuova campagna
A partire dal 7 ottobre 2025, si è verificata un’intensificazione su larga scala di attacchi specifici contro i portali di accesso GlobalProtect di Palo Alto Networks, PAN-OS. Oltre 2.200 indirizzi IP unici sono stati coinvolti in attività di ricognizione.
Un notevole incremento è stato rilevato rispetto ai 1.300 indirizzi IP iniziali rilevati solo pochi giorni prima. Secondo il monitoraggio di GreyNoise Intelligence, questo rappresenta l’attività di scansione più intensa degli ultimi 90 giorni.
Il 3 ottobre 2025, un’impennata significativa dell’attività di scansione, pari al 500%, ha contrassegnato l’inizio della campagna di ricognizione. In quel giorno, sono stati rilevati circa 1.300 indirizzi IP unici che stavano esplorando i portali di accesso di Palo Alto. Rispetto ai tre mesi precedenti, questo picco iniziale di attività ha costituito il più alto livello di scansioni registrate.
Nei 90 giorni che hanno preceduto tale evento, i volumi giornalieri di scansioni non avevano quasi mai raggiunto la soglia dei 200 IP.
L’analisi condotta da GreyNoise ha messo in luce che una quota preponderante degli indirizzi IP nocivi, ben il 91%, risulta essere ubicata negli Stati Uniti. Si rilevano inoltre altri nuclei concentrati di tali indirizzi rispettivamente nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Canada e nella Russia.
Un sostanziale investimento infrastrutturale per tale operazione è evidenziato dal fatto che gli specialisti della sicurezza hanno individuato intorno al 12% delle subnet ASN11878 complessivamente dedicate alla scansione dei gate di accesso Palo. E’ probabile che gli artefici della minaccia stiano esaminando in modo sistematico ampi database di credenziali, visti i pattern di autenticazione falliti che fanno supporre l’utilizzo di operazioni automatizzate brute-force nei confronti dei portali GlobalProtect SSL VPN.
GreyNoise ha reso pubblico un dataset esaustivo che include nomi utente e password univoci ricavati dai tentativi di login a Palo monitorati, in modo da permettere ai team per la sicurezza di stimare l’eventuale esposizione delle credenziali. Dall’analisi tecnica emerge che il 93% degli indirizzi IP coinvolti è stato etichettato come sospetto, mentre un 7% è stato giudicato dannoso.
L’esame delle attività di scansione rivela la presenza di diversi pattern di aggregazione a livello regionale contraddistinti da impronte TCP uniche, il che fa supporre l’esistenza di vari gruppi di minacce organizzate che agiscono in concomitanza. Gli studiosi nel campo della sicurezza hanno rilevato possibili legami tra la serie di scansioni registrata a Palo Alto e le operazioni di esplorazione condotte simultaneamente contro dispositivi Cisco ASA.
Entrambe le campagne di attacco condividono impronte TCP dominanti legate all’infrastruttura nei Paesi Bassi, insieme a comportamenti di clustering regionale e caratteristiche degli strumenti simili. L’attacco multitecnologico suggerisce una campagna di ricognizione più ampia contro le soluzioni di accesso remoto aziendale.
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Digital Services Act: Wie Wikimedia es schafft, die Vorgaben der EU zu erfüllen
Autarchia? Vi spiego il senso della scelta italiana sui blindati
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ieri il Corriere della Sera, nell’annunciare la scelta di Krauss-Maffei di lasciare il progetto del carro franco-tedesco e di procedere in autonomia verso un Leopard 3, sottolineava in chiusura la scelta “autarchica” dell’Italia. In realtà, la scelta italiana circa l’indispensabile
La ASL conferma che Ada ha i requisiti per l’accesso al suicidio assistito previsti dalla sentenza della Corte costituzionale
Il commento di Ada: “Da oggi sono padrona della mia vita e del mio corpo”
A seguito di una nuova verifica delle condizioni di salute da parte dell’ASL competente, Ada, 44enne campana affetta da SLA, ha ricevuto in data 7 ottobre la conferma di possedere tutti i requisiti previsti dalla sentenza “Cappato” della Corte costituzionale n. 242/2019 e dalle successive pronunce n. 135/2024 e n. 66/2025.
Con una comunicazione ufficiale inviata ai suoi legali e alla stessa Ada, l’azienda sanitaria ha reso noto che procederà ora con le fasi consequenziali previste dalla sentenza n. 242/2019, ovvero con l’individuazione del farmaco e delle modalità di autosomministrazione. Ada, quando e se lo vorrà, potrà quindi procedere con l’aiuto alla morte volontaria, nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e delle pronunce della Corte.
Dichiara Ada:
“Dopo mesi di attesa e di battaglie, il Comitato etico ha espresso parere favorevole alla mia richiesta. Non ci sono parole adatte a descrivere il mio stato d’animo, ma proverò a rendere l’idea. Quando ho letto le parole “parere favorevole”, ho sentito letteralmente un peso scivolare dalle mie spalle.La SLA ha perso, io ho vinto. Non trascorrerò nemmeno un minuto in più ad avere paura di ciò che può farmi. Da oggi esiste solo il presente, e ogni giorno è prezioso. Da oggi sono legalmente padrona della mia vita e del mio corpo. Auspico la stessa serenità per tutte le persone che affrontano la mia stessa condizione, e che ogni essere umano possa un giorno esercitare questo diritto senza dover lottare fino all’ultimo respiro. Grazie a chi mi ha ascoltata, sostenuta e accompagnata in questo percorso”.
Dichiara l’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale di studio e difesa (composto anche dagli avvocati Angioletto Calandrini, Francesca Re, Alessia Cicatelli e Rocco Berardo):
“Oggi Ada non riceve semplicemente un parere favorevole: ottiene il pieno riconoscimento del suo diritto costituzionale a decidere sul proprio corpo e sulla propria vita.L’ASL, dopo l’accordo raggiunto in Tribunale di Napoli, ha applicato in modo corretto e completo la sentenza Cappato e le successive decisioni della Corte, procedendo con le verifiche previste e avviando le fasi successive. Questo percorso dimostra che, quando le istituzioni rispettano la legge, è possibile garantire alle persone malate un diritto che non è un privilegio, ma una scelta libera e consapevole, riconosciuta dal nostro ordinamento.”
Dopo il diniego da parte della ASL, Ada, aveva presentato, tramite il collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, un ricorso d’urgenza al tribunale di Napoli. Durante l’ultima udienza con l’azienda sanitaria si era concordata una nuova valutazione delle sue condizioni.
Negli scorsi giorni, Ada, inizialmente conosciuta col nome “Coletta”, aveva deciso di uscire dall’anonimato, raccontando la propria situazione in un video. A leggere le sue parole, la sorella Celeste poiché Ada, colpita dalla SLA diagnosticata lo scorso anno, non riesce più a parlare. A seguito di un decorso molto veloce della grave patologia neurodegenerativa di cui è affetta, diagnosticata a giugno 2024, “Coletta” non riesce più a parlare e deve quindi utilizzare il puntatore oculare. Non riesce nemmeno più a camminare e ha bisogno dell’assistenza continua dei suoi familiari per svolgere qualsiasi tipo di attività. Senza i suoi caregiver non potrebbe alimentarsi, bere, assumere la terapia farmacologica ed espletare le sue funzioni vitali, morirebbe di stenti e in modo atroce e doloroso.
L'articolo La ASL conferma che Ada ha i requisiti per l’accesso al suicidio assistito previsti dalla sentenza della Corte costituzionale proviene da Associazione Luca Coscioni.
San Francesco, Mattarella promulga la legge ma scrive alle Camere: servono correttivi
Il Capo dello Stato a La Russa e Fontana: 'La medesima giornata – il 4 ottobre - non può essere qualificata, al contempo, sia festività nazionale sia solennità civile. Chiarire se c'è anche Santa Caterina'Redazione Adnkronos (Adnkronos)
L’UE accelera sull’intelligenza artificiale: due strategie per industria e scienza
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
L’Unione europea vuole “mettere l’intelligenza artificiale al centro” del proprio modello di crescita e innovazione. La Commissione europea ha presentato oggi
USB (Unione Sindacati di Base) ha aperto un CAF vicino alla mensa, stanno facendo volantinaggio per avvisare della cosa.
Uno ha preso il volantino e ha detto "USB che è, CGIL?".
Per dire come stiamo messi...
Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 reshared this.
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FREE ASSANGE Italia
ORRIPILANTE!!! Sono state bloccate 9 barche della Sumud con a bordo medici, infermieri e medicinali https://www.ilfattoquotidiano.Telegram
Kinmen Rising Project-金門最後才子🇺🇦 reshared this.
Il Popolo sovrano è il vero vincitore
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Il Popolo sovrano è il vero vincitore proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Fragilità
@Politica interna, europea e internazionale
Le democrazie non sono deboli, sono fragili. La loro fragilità è preziosità e delicatezza, rientrano fra le cose umane che devono essere volute – meglio se amate – ma non imposte. Si può fermare, anche con la forza, chi voglia aggredire la libertà, ma non si può imporla a chi non la desidera e non […]
L'articolo Fragilità proviene da fondazioneluigieinaudi.it/frag…