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A pochi mesi dalla canonizzazione di San Carlo Acutis, la basilica inferiore di Santa Rita da Cascia ospita la prima mostra interamente dedicata al suo straordinario progetto di evangelizzazione digitale: “Sentieri eucaristici.


“In un Capitolo le illuminazioni più importanti si colgono in ginocchio”. Lo ha detto Leone XIV ricevendo questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, le partecipanti ai Capitoli generali delle Religiose di Gesù-Maria e delle Suore Missionarie di…


È stata inaugurata oggi a Parma, nei locali della Caritas in Borgo San Giuseppe 15, la Lavanderia di San Francesco d’Assisi, nuova struttura al servizio delle persone senza dimora. Alla cerimonia ha partecipato il card.


LIBRI. Da Beirut a Gerusalemme. La memoria che resiste tra le macerie


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La testimonianza della chirurga di Singapore che visse il massacro di Sabra e Shatila e trasformò l’orrore della guerra in un impegno di verità e solidarietà con il popolo palestinese.
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Discorso del Santo Padre Leone XIV al Collegio degli scrittori de «La Civiltà Cattolica»


Udienza di papa Leone XIV a La Civiltà Cattolica, 25 settembre 2025 (© Vatican Media)
Giovedì 25 settembre 2025 papa Leone XIV ha ricevuto in udienza, nella biblioteca privata del Palazzo Apostolico, p. Arturo Sosa S.I., Preposito generale della Compagnia di Gesù, e p. Nuno da Silva Gonçalves S.I., direttore de «La Civiltà Cattolica». Dopo questo colloquio, presso l’Aula del Concistoro, il Pontefice ha incontrato il Collegio degli scrittori insieme agli altri padri della comunità dei gesuiti, alla comunità delle suore del Cenacolo Cuore Addolorato Immacolato di Maria e ai collaboratori della rivista e della comunità. Per l’occasione, il Collegio degli scrittori ha voluto donare al Santo Padre «una raccolta di scritti su Sant’Agostino» apparsi negli ultimi settant’anni sulla rivista.

Ringraziamo papa Leone XIV per l’opportunità di incontrarlo, di ascoltare i suoi orientamenti e di ricevere la sua benedizione e pubblichiamo di seguito il suo discorso.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La pace sia con voi! Buongiorno e grazie per la pazienza!

A pochi mesi dall’inizio del Pontificato, sono contento di accogliere voi, membri del Collegio degli scrittori e collaboratori della rivista «La Civiltà Cattolica». Saluto il Preposito Generale, che gentilmente ci accompagna in questa udienza.

Questo incontro si svolge nel 175° anniversario della fondazione de «La Civiltà Cattolica». Colgo dunque l’occasione per ringraziare tutti voi per il servizio così fedele e generoso che per tanti anni avete prestato alla Sede Apostolica. Il vostro lavoro ha contribuito – e continua a farlo – a rendere la Chiesa presente nel mondo della cultura, in sintonia con gli insegnamenti del Papa e con gli orientamenti della Santa Sede.

Qualcuno ha definito la vostra rivista «una finestra sul mondo», apprezzandone l’apertura, e davvero una sua caratteristica è quella di sapersi accostare all’attualità senza temere di affrontarne le sfide e le contraddizioni.

Potremmo individuare tre aree significative del vostro operato su cui soffermarci: educare le persone a un impegno intelligente e fattivo nel mondo, farsi voce degli ultimi, essere annunciatori di speranza.

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Circa il primo aspetto, ciò che scrivete può aiutare i vostri lettori a comprendere meglio la società complessa in cui viviamo, valutandone potenzialità e debolezze, nella ricerca di quei «segni dei tempi» alla cui attenzione ci ha richiamato il Concilio Vaticano II (cfr Cost. past. Gaudium et spes, 4). E ciò li metterà in grado di dare apporti validi, anche a livello politico, su temi fondamentali come l’equità sociale, la famiglia, l’istruzione, le nuove sfide tecnologiche, la pace. Con i vostri articoli, voi potete offrire a chi legge strumenti ermeneutici e criteri d’azione utili perché ognuno possa contribuire alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno, nella verità e nella libertà. Come diceva san Giovanni Paolo II, il «ruolo della Chiesa, che voi siete chiamati ad amplificare e diffondere, è quello di proclamare il vangelo della carità e della pace, promuovendo la giustizia, lo spirito di fraternità e la consapevolezza del destino comune degli uomini, premesse indispensabili per la costruzione dell’autentica pace tra i popoli» (Discorso alla comunità della rivista «La Civiltà Cattolica», 22 aprile 1999, 4).

Questo ci porta al secondo punto: farsi voce dei più poveri e degli esclusi. Papa Francesco ha scritto che, nell’annuncio del Vangelo, «c’è un segno che non deve mai mancare: l’opzione per gli ultimi, per quelli che la società scarta e getta via» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 24 novembre 2013, 195). Farsi voce dei piccoli è dunque un aspetto fondamentale della vita e della missione di ogni cristiano. Esso richiede prima di tutto una grande e umile capacità di ascoltare, di stare vicino a chi soffre, per riconoscere nel suo grido silenzioso quello del Crocifisso che dice: «Ho sete» (Gv 19,28). Solo così è possibile farsi eco fedele e profetica della voce di chi è nel bisogno, spezzando ogni cerchio di isolamento, di solitudine e di sordità.

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E veniamo al terzo punto: essere messaggeri di speranza. Si tratta di opporsi all’indifferentismo di chi rimane insensibile agli altri e al loro legittimo bisogno di futuro, come pure di vincere la delusione di chi non crede più nella possibilità di intraprendere nuove vie, ma soprattutto di ricordare e annunciare che per noi la speranza ultima è Cristo, nostra via (cfr Gv 14,6). In Lui e con Lui, sul nostro cammino non ci sono più vicoli ciechi, né realtà che, per quanto dure e complicate, possano fermarci e impedirci di amare con fiducia Dio e i fratelli. Come ha scritto Benedetto XVI, al di là di successi e fallimenti, io so che «la mia vita personale e la storia nel suo insieme sono custodite nel potere indistruttibile dell’Amore» (Lett. enc. Spe salvi, 35), e perciò trovo ancora e sempre il coraggio di operare e di proseguire (cfr ivi). È un messaggio importante questo, specialmente in un mondo sempre più ripiegato su sé stesso.

Carissimi, concludendo vorrei ancora ricordare le parole che papa Francesco vi ha indirizzato, poco prima di lasciarci, in occasione dell’inizio ufficiale del vostro «giubileo di fondazione»: «Vi incoraggio – scriveva – a proseguire nel vostro lavoro con gioia, mediante il buon giornalismo, che non aderisce ad altro schieramento se non a quello del Vangelo, ascoltando tutte le voci e incarnando quella docile mitezza che fa bene al cuore» (Messaggio al direttore de «La Civiltà Cattolica» nel 175° di pubblicazione, 17 marzo 2025: L’Osservatore Romano, 2 aprile 2025, p. 5).

E in un’altra occasione disse, riferendosi al nome del vostro periodico: «Una rivista è davvero “cattolica” solo se possiede lo sguardo di Cristo sul mondo, e se lo trasmette e lo testimonia» (Discorso alla comunità de «La Civiltà Cattolica», 9 febbraio 2017). Ecco la vostra missione: cogliere lo sguardo di Cristo sul mondo, coltivarlo, comunicarlo, testimoniarlo.

Condividendo appieno le parole del mio compianto Predecessore, di nuovo vi ringrazio, vi assicuro il mio ricordo nella preghiera e vi benedico di cuore. Grazie!

Copyright © La Civiltà Cattolica 2025
Riproduzione riservata
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L’impegno di promuovere la pace e la giustizia


Guerra e Pace, Picasso. Musée National Picasso, Vallauris (dbrnjhrj/Adobe Stock).
Dall’inizio del suo pontificato, papa Leone XIV ha manifestato grande attenzione alla drammatica situazione internazionale e all’inasprirsi dei conflitti, e non si è risparmiato in costanti e accorati appelli alla pace. Quasi volendo approfondire tali appelli, nell’agosto scorso ha incoraggiato i laici cattolici a santificare il mondo della politica e a lavorare per la pace, sottolineando che essa richiede una conversione basata sulla giustizia e sulla verità. Lo ha fatto in due discorsi: il primo, pronunciato il 23 agosto, ricevendo l’International Catholic Legislators Network, e il secondo, il 28 agosto, rivolgendosi ai fedeli impegnati in politica della diocesi di Créteil, in Francia.

In questi interventi, per riferirsi alle sfide dell’impegno politico, il Papa ha fatto ricorso ai concetti presenti nell’opera La Città di Dio, di sant’Agostino d’Ippona. Così ha posto il cuore umano al centro della vita sociale e pubblica e ha invitato i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a farsi promotori di pace e di giustizia, alla luce del pensiero agostiniano. Inoltre, ha offerto una lezione magistrale sulla Dottrina sociale della Chiesa, in feconda continuità con il suo omonimo e predecessore, Leone XIII.

«Il futuro della prosperità umana – ha affermato Leone XIV nel discorso del 23 agosto – dipende da quale “amore” scegliamo per organizzarvi intorno la nostra società: un amore egoistico, l’amore di sé, o l’amore di Dio e del prossimo». Infatti, il Papa aveva iniziato questo discorso riguardante la politica e l’arte del governo con un tema inaspettato: i desideri del cuore umano. Un punto di partenza senz’altro necessario per sondare le realtà spirituali che sostengono il mondo, perché le più ampie dimensioni politiche sono fondate sui moti più intimi della persona. Questo insegnamento è tra le intuizioni guida di sant’Agostino, ossia la distinzione di «due orientamenti del cuore umano» verso due amori differenti: l’amore di sé fino al disprezzo di Dio e l’amore di Dio (e del prossimo) fino al disprezzo di sé. I due amori si ripercuotono sulla società, perché corrispondono a due «città» o realtà spirituali che trascendono ogni singolo individuo. Vi è dunque un nesso intrinseco tra individuo e comunità, tra l’etico e il politico, tra lo spirituale e il sociale.

Di conseguenza, la fede ha anche una dimensione pubblica. Come ha affermato il Papa rivolgendosi ai pellegrini francesi il 28 agosto, «il cristianesimo non si può ridurre a una semplice devozione privata, perché comporta un modo di vivere in società improntato all’amore di Dio e del prossimo che, in Cristo, non è più un nemico ma un fratello». La questione della «prosperità umana» non può quindi mai essere accantonata: non solo il Vangelo ha necessariamente conseguenze pubbliche, ma il semplice tentativo di metterlo da parte implica una svolta spirituale verso la città terrena, che oscura, se non occulta, le verità più profonde sulla persona umana. Questa, in breve, è l’intuizione delle «due città» di sant’Agostino. E in tale prospettiva, osserva il Pontefice, il compito della Chiesa torna a delinearsi con chiarezza: fungere da «ponte». I cristiani, riconoscendo le due realtà presenti nel mondo, hanno un ruolo speciale nel dar voce ai desideri più profondi della persona umana: guarigione, riconciliazione e, in definitiva, pace; in sostanza, un desiderio che è amore e non si appaga in nulla di meno.

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I cristiani, tuttavia, possono rendere possibile questo servizio – ha precisato Leone XIV ai pellegrini francesi – solo a condizione di unirsi sempre più a Gesù e di testimoniarlo. Di conseguenza, «in un personaggio pubblico, non c’è da una parte l’uomo politico e dall’altra il cristiano. Ma c’è l’uomo politico che, sotto lo sguardo di Dio e della sua coscienza, vive cristianamente i propri impegni e le proprie responsabilità!». Come i grandi conflitti geopolitici trovano in ultima analisi la loro origine nei desideri del cuore, così la conversione che prepara i cristiani a contribuire alla pace e alla giustizia dentro quell’ordine di amori deve toccare anche la loro interiorità spirituale più profonda.

Nel presentare questo invito a partecipare alla missione di Cristo, Leone XIV apre vasti orizzonti sulla Dottrina sociale della Chiesa e sul pensiero di sant’Agostino. Soprattutto, egli collega strettamente la nozione di sviluppo umano integrale con la tradizione della Dottrina sociale cattolica. Radicando questo tema, così caro a san Paolo VI, nell’ordine dei due amori e delle due città e in riferimento alla felicità eterna ottenibile solo in Cristo, il Papa ricorda alla Chiesa che lo sviluppo umano integrale rimanda in definitiva al Vangelo. Egli riecheggia così papa Benedetto XVI, che nell’enciclica Caritas in veritate scriveva: «Non ci sono due tipologie di dottrina sociale, una preconciliare e una postconciliare, diverse tra loro, ma un unico insegnamento, coerente e nello stesso tempo sempre nuovo» (n. 12).

In effetti, con l’aiuto di sant’Agostino, papa Leone XIV collega i desideri del mondo con la missione più profonda della Chiesa. Quella dello sviluppo umano integrale è tutt’altro che una battaglia di retroguardia che la Chiesa combatte per opporsi alle metriche economiche e sociali contemporanee o correggerle, ma esprime e dà risposta alla profonda «fame del Pane del cielo» che muove i cristiani a offrire al mondo «sia il pane materiale sia il pane della Parola», come attestato nel Messaggio pontificio del 4 agosto ai partecipanti alla Settimana sociale in Perù.

Nei suoi interventi, Leone XIV propone il pensiero di sant’Agostino come un tesoro di grande valore per la Chiesa. La dottrina delle «due città» è una delle sue intuizioni più profonde, ma rischia di andare perduta tra i molti altri modelli politici odierni. Il Papa ci aiuta pertanto a rieducare la nostra immaginazione a una politica della speranza – una formazione di cui abbiamo grande bisogno – e ci sollecita a continuare a coltivare il desiderio di quella speranza in una vita abbondante.

Si può aggiungere che egli propone un sant’Agostino accessibile a tutti e che lo fa in modo comprensibile, non solo per la chiarezza e vivacità del suo stile, ma soprattutto per la sua limpida consapevolezza della saggezza che il vescovo di Ippona offre al mondo di oggi e di ogni tempo. Leone XIV percepisce che la «risposta» della Chiesa al mondo deve essere nuovamente collegata al cuore stesso della domanda a cui intende rispondere. E pochi santi, al momento di riformulare tale domanda, possiedono una sapienza migliore di colui che la Chiesa ha definito «il Dottore della Grazia».

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Nei discorsi del Papa che abbiamo voluto ricordare si colgono anche le profonde risonanze del presente pontificato con quello di Leone XIII. In particolare, è la ricerca della natura dell’ordine sociale a caratterizzare la sapienza sulle questioni sociali. Come Leone XIII si impegnò a collocare le «tre società necessarie» – famiglia, comunità politica e Chiesa – all’interno della provvidenza divina, anche di fronte al crollo definitivo della cristianità, così l’attuale Pontefice contestualizza la persona e la famiglia, la famiglia delle nazioni e la Chiesa entro le realtà spirituali delle «due città», che costituiscono un riferimento fondamentale per tutte le altre questioni sociali.

Per entrambi i Leone, la dottrina sociale presuppone l’armonia tra fede e ragione: un’armonia che però va proposta nuovamente a ogni generazione. Nel discorso del 28 agosto, Leone XIV ha esortato i cristiani a rafforzarsi nella fede, «ad approfondire la dottrina – in particolare la dottrina sociale – che Gesù ha insegnato al mondo», la quale, ha precisato, è «sostanzialmente in sintonia con la natura umana, la legge naturale che tutti possono riconoscere, anche i non cristiani, persino i non credenti». Questa sintonia significa che i cristiani non devono «temere di proporla e di difenderla con convinzione: è una dottrina di salvezza che mira al bene di ogni essere umano, all’edificazione di società pacifiche, armoniose, prospere e riconciliate», come ha spiegato il Papa alla delegazione francese. Il dialogo tra fede e ragione fonda infatti il dialogo tra cristiani e tutti gli uomini di buona volontà.

In entrambi i discorsi dell’agosto scorso emerge inoltre la fiducia che Dio abbia affidato in custodia alla Chiesa un prezioso tesoro di sapienza da condividere con il mondo. Leone XIII era animato dalla stessa convinzione: inaugurando quella che appare come una novità – la Dottrina sociale cattolica –, egli in realtà riportava alla luce qualcosa di molto antico.

Infine, nella presentazione della Dottrina o pensiero sociale della Chiesa da parte del Pontefice si avvertono un meraviglioso equilibrio e una pienezza che completano la sintesi tomista di Leone XIII: felicità terrena e celeste; ragione (la legge naturale) e Vangelo; Chiesa che ascolta e Chiesa che insegna; unità dei cristiani in Cristo e testimonianza di pace nei legami fraterni tra le religioni; peccato e grazia, anche nel pensiero di sant’Agostino; azione e contemplazione; pace come dono di Dio e attività umana; desiderio umano e suo compimento ultimo, che corrisponde alla complementarità, nell’insegnamento di Leone XIII, tra l’esperienza «soggettiva» e la natura «oggettiva» della persona umana, e tra la persona e la comunità. Così la ricerca moderna di integrità del cuore, dell’anima e dello spirito trova il suo completamento nella pienezza dei molti doni che la Chiesa desidera condividere con il mondo, in qualità di amministratrice e non di proprietaria.

La Civiltà Cattolica

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Data Privacy Day is an annual event organized by the Restena Foundation and the Digital Learning Hub – under the umbrella of Cybersecurity Luxembourg – in the framework of the Data Protection Day which is held every year on 28 January.

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EU Open Source Policy Summit 2026


The 2026 edition of the EU Open Source Policy Summit will bring together leaders from the public and private sectors to focus on one clear proposition: open source delivers digital sovereignty.

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39th Chaos Communication Congress (39C3)


The 39th Chaos Communication Congress (39C3) takes place in Hamburg on 27–30 Dec 2025, and is the 2025 edition of the annual four-day conference on technology, society and utopia organized by the Chaos Computer Club (CCC) and volunteers.

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International Digital Rights Days


Digital rights are human rights. In a society increasingly shaped by the digital world, it is essential to emphasize the importance of everyone’s right to access, use, and create digital technologies and content. These rights encompass the protection of privacy, freedom of expression, and the right to access information online. They ensure that individuals can engage with digital platforms, participate in online communities, and share content freely and safely, without facing undue censorship, surveillance, or discrimination.

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World Children’s Day: digital futures for children – children’s rights under pressure in the digital environment


In 2021, the UN Committee on the Rights of the Child introduced General Comment No. 25 on children’s rights in the digital environment, marking a milestone in aligning child rights with the digital age. But what real impact has it had?

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AgCom porta gli "influencer" indietro di 20 anni.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/agcom-fo…
A volte diventa difficile dire ciò che voglio dire senza scomodare numi di ogni luogo e tempo e non vorrei irritare Seth, Baal e Pazuzu e Kali. Ma non è giornata, quindi qualche saracca scapperà Clicca qui per contribuire al mio lavoro

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#Israele, la giustizia dei carnefici


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Stellantis ritira 375.000 suv per rischio incendio. «Non ricaricateli»
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Si mosse immediatamente Sergio Mattarella quando Molinari venne contestato a Napoli e saltò la sua conferenza.

Per prima cosa alzò il telefono per solidarizzare e poi ci fece un comunicato ufficiale dal Quirinale.

Adesso, mentre un giornalista giovane, Gabriele Nunziati, viene licenziato solo per aver fatto bene il suo lavoro, nessuna solidarietà, nessuna telefonata e nessun comunicato ufficiale. Solo silenzio...

Sempre più in basso!

Giuseppe Salamone



Sulle case popolari in Piemonte l’assessore Marrone difende una norma discriminatoria
possibile.com/sulle-case-popol…
È una strategia politica coerente, che punta a dividere, individuare un nemico, far credere che alcuni abbiano più diritto di altri di accedere ai servizi e alle tutele


L’era dei malware AI-driven è iniziata: ecco i rischi cyber per aziende e PMI


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Per la prima volta Google ha rilevato cinque famiglie di malware che sfruttano gli LLM in esecuzione. Ecco di cosa si tratta e quali sono i rischi cyber per tutti, a partire dagli attacchi just-in-time mediante malware AI
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Horizon cambia rotta. La ricerca europea guarda alla sicurezza

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L’Unione europea prepara la prossima fase della ricerca scientifica con l’obiettivo preciso di rendere più stretto il legame tra innovazione, sicurezza e competitività tecnologica. Il dibattito sul futuro programma Horizon, successore dell’attuale Horizon europe, apre la strada a una maggiore



Intelligenza artificiale nel settore Finance: rischi e accorgimenti del “journey to AI”


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Le tecnologie di nuova generazione sono da sempre sinonimo di innovazione, ma la fretta di adottarle non dovrebbe far dimenticare un’adeguata e bilanciata strategia di adozione. Considerazioni vere soprattutto per il settore finanziario



È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale


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È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 7 novembre, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere



poi si dice che le persone di chiesa dovrebbero essere migliori... qua accanto a casa mia ho una chiesa. spesso accende per giornate un macchinario. e te stai tutto il giorno che senti tipo vibrazione / rumore sordo basso simile tipo camion acceso... avete mai provato a sentire un camion lasciato acceso al minimo? a me dà fastidio non poco. è come l'impressione di qualcosa in perenne saltellamento o vibrazione.

in reply to Antonella Ferrari

@Antonella Ferrari @Giornalismo e disordine informativo
Sì, ma solo con i giornalisti veri, quelli che mettono in piazza le varie porcate commesse da sedicenti "onorevoli". I loro squallidi cartolai tirapiedi invece sono intoccabili, con tanto di scorta pagata dai cittadini! (Vedi sallusti feltri. .. ecc ecc)
Questa voce è stata modificata (4 giorni fa)

Antonella Ferrari reshared this.



Caro ministro, l'Italia succede ultimamente sta sempre dalla parte sbagliata per colpa vostra, non per i cittadini a cui non ascoltate mai z se non in campagna elettorale permettendo bugie che mai mantenete una volta appoggiato il didietro sugli scranni.


Prevenire la minaccia cyber nel settore sanitario: le raccomandazioni di ACN


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L'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale meglio ha aggiornato il report sul rischio nel settore sanitario, analizzando il periodo temporale compreso tra gennaio 2023 e settembre 2025. Nuovi dati, analisi e raccomandazioni. Scopriamo quali



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La stretta sullo stretto. Quasi un dietro-front


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Nel fatidico 1968 vinsi le elezioni promettendo il “ponte sullo stretto”. Ma erano le elezioni a capoclasse ai salesiani, alle medie. Da quasi un secolo in Sicilia aspettiamo il ponte, ma non sappiamo cosa sarà. Oggi abbiamo il

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La Norvegia revoca l’esclusione delle imprese israeliane dal suo fondo sovrano


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Ad agosto il fondo sovrano della Norvegia aveva escluso varie imprese israeliane dai suoi investimenti per motivi etici. Su spinta di Jens Stoltenberg il parlamento di Oslo ha revocato la misura
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Dopo la caduta di El Fasher e le atrocità compiute nel Darfur, le Forze di supporto rapido puntano alla conquista del Kordofan settentrionale. Villaggi incendiati, civili uccisi e una nuova catastrofe umanitaria che rischia di travolgere il cuore del Sudan.
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Europa, il diritto all’aborto sotto attacco: allarmanti segnali di arretramento


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