Si va verso un lavoro più qualificato ma serve un nuovo contratto sociale. In Fondazione Einaudi presentato “Tra uomo e macchina”
@Politica interna, europea e internazionale
“Tra uomo e macchina” è il titolo del secondo libro curato dal professor Gianluca Sgueo nell’ambito di un progetto di ricerca triennale, dedicato alle
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Rivoluzione Pre Quantistica: L’Australia dice addio alla crittografia tradizionale
L’Australia ha deciso di eliminare gradualmente le tecnologie crittografiche, che attualmente costituiscono la base della sicurezza Internet, entro il 2030. La mossa arriva tra le preoccupazioni che i progressi nell’informatica quantistica potrebbero rendere inaffidabili gli attuali algoritmi molto prima che altri paesi pianifichino di adottare misure simili.
L’Australian Signals Directorate (ASD) ha pubblicato raccomandazioni per i dispositivi HACE (High Assurance Cryptographic Equipment) che trasmettono e ricevono dati sensibili. Il documento afferma che gli algoritmi SHA-256 , RSA, ECDSA ed ECDH non dovrebbero essere utilizzati dopo il 2030.
Gli esperti hanno già espresso sorpresa per scadenze così ambiziose, soprattutto alla luce della prassi internazionale. Gli esperti hanno notato che gli algoritmi in questione vengono utilizzati in quasi tutte le connessioni web:
- ECDH viene utilizzato per lo scambio di chiavi;
- ECDSA o RSA – per l’autenticazione del server;
- SHA-256 – per garantire l’integrità dei dati trasmessi.
La rimozione di quest’ultimo è contraria alle attuali raccomandazioni internazionali.
La ragione per abbandonare questi algoritmi è legata ai progressi previsti nelle tecnologie quantistiche. I computer quantistici potrebbero rappresentare una seria minaccia per i metodi di crittografia tradizionali a causa della loro capacità di elaborare problemi matematici complessi nel più breve tempo possibile.
Già nel 2016 è iniziato lo sviluppo di algoritmi resistenti agli attacchi quantistici. Nel 2024 sono stati approvati tre algoritmi post-quantistici : ML-KEM, ML-DSA e SLH-DSA. Queste tecnologie dovrebbero garantire la protezione dei dati a fronte della crescente potenza di calcolo.
Le raccomandazioni ASD forniscono tempistiche e requisiti specifici per la sostituzione dei metodi obsoleti:
- AES. Nonostante l’affidabilità di AES-256, gli algoritmi AES-128 e AES-192 saranno vietati dall’uso dopo il 2030 a causa della vulnerabilità dell’algoritmo Grover.
- RSA. Per RSA, la dimensione minima della chiave deve essere 3072 bit (sicurezza a 128 bit), ma si prevede che RSA verrà completamente eliminato entro il 2030.
- Hashing. Sebbene SHA-256 sia attualmente considerato sicuro, ASD consiglia di passare a SHA-384. In particolare, SHA-224 e SHA-256 non saranno approvati dopo il 2030.
- MAC. HMAC-SHA256, HMAC-SHA384 e HMAC-SHA512 sono proposti come metodi di autenticazione, ma è vietato anche HMAC-SHA256.
- DH ed ECDH . Per i metodi di scambio della chiave ellittica, il valore minimo è 224 bit. Tuttavia, verrà escluso anche il P-256, che fornisce sicurezza a 128 bit. ASD consiglia l’uso del P-384.
- ECDSA. Come con l’ECDH, l’algoritmo richiede una curva minima di 224 bit, ma sarà gradualmente eliminato entro il 2030.
Resta aperta la questione della flessibilità nei tempi della transizione.
È possibile che le apparecchiature non HACE ricevano più tempo per l’aggiornamento. Tuttavia, l’impegno dell’Australia a rafforzare la sicurezza crittografica entro il 2030 segna una nuova fase nello sviluppo della sicurezza informatica globale.
Gli esperti sottolineano che un’implementazione così rapida dei nuovi standard sarà un compito difficile. Oggi quasi tutte le connessioni web e gli elementi infrastrutturali sicuri si basano su ECDH e RSA/ECDSA. L’aggiornamento dei sistemi richiederà uno sforzo significativo nei prossimi anni.
L'articolo Rivoluzione Pre Quantistica: L’Australia dice addio alla crittografia tradizionale proviene da il blog della sicurezza informatica.
Gazzetta del Cadavere reshared this.
Con la nuova release 7 PeerTube rinnova completamente l'interfaccia!
Il comunicato di Framasoft:
Con il suo nuovissimo design, la nuova interfaccia di PeerTube non è solo più bella (anche se lo è). È anche più semplice, più facile da usare e da capire e più accessibile. Benvenuti in una nuova era di questo software che consente ai creatori di ottenere, controllare e connettere le proprie piattaforme video.
Riflettiamo sulla crescita dell'ecosistema PeerTube
Sette anni fa, PeerTube era principalmente uno strumento con cui gli appassionati di FOSS esperti di tecnologia erano felici di giocare. Poi è diventato popolare tra i creatori di contenuti che volevano uno specchio auto-ospitato dei loro canali YouTube/Twitch; e tra le comunità che volevano creare e regolamentare il loro spazio sicuro (persone sorde, persone queer, ecc.)
Oggigiorno, PeerTube sta riscuotendo un successo crescente tra i creatori di contenuti che pubblicano contenuti originali (o contenuti esclusivi per la loro comunità), media alternativi e istituzioni: college, ministeri dell'istruzione, archivi televisivi e radiofonici nazionali, ecc.
Le strutture pubbliche hanno spesso bisogno di condividere contenuti video senza meccanismi di cattura dell'attenzione o di sfruttamento dei dati.
Per noi si tratta di un nuovo passo nell'evoluzione del pubblico di PeerTube.
Ecco perché quest'anno abbiamo chiesto a La Coopérative des Internets di condurre una ricerca UX approfondita (completa di interviste, test, ecc.) e di aiutarci ad avviare una riprogettazione completa dell'interfaccia. Il nostro obiettivo era migliorare PeerTube in modo che si adattasse meglio alle esigenze di quel nuovo pubblico. Avevamo chiaro che tutto era sul tavolo: colori, vocabolario, layout...
Bene, siamo orgogliosi di rilasciare questa v7 di PeerTube , che getta le basi per una completa riorganizzazione dell'interfaccia.
Anteprima: temi, nuovi colori e vocabolario
Il design di PeerTube, gli schemi di colori, il vocabolario, ecc. sono stati costruiti in sette anni, mentre andavamo avanti, imparando, ricevendo aiuto dalla comunità. Questo nuovo design è stata un'opportunità per fare un passo indietro e ottenere alcune intenzioni dietro l'interfaccia.
Il nuovo tema predefinito Light/beige è più calmo e piacevole alla vista rispetto all'originale Black & orange. Abbiamo anche aggiunto un tema Dark/brown nel core per gli amanti della modalità scura. Entrambi mirano a facilitare la navigazione video.
Creare quei nuovi temi è stata un'opportunità per ripulire e semplificare il modo in cui è codificata l'interfaccia (in particolare: ripulire il CSS, concentrandosi sulle variabili), limitando al contempo le rotture con temi personalizzati preesistenti. Ora è davvero più facile creare nuovi temi per PeerTube e speriamo che condividerete le vostre creazioni!
Abbiamo anche aggiornato il gergo di PeerTube. C'è un motivo per cui ora stiamo usando il termine "piattaforma(e)" per parlare di tutti i server in cui è stato installato PeerTube.
Sì, chiamarli "istanza(i)" è stata la norma nel mondo esperto di tecnologia degli appassionati di activity-pub. Ma, per coloro che non sono abbastanza privilegiati da conoscere il fediverse e il suo protocollo, la parola piattaforma è autoesplicativa e facilita l'inclusione.
Godetevi layout più semplici e pertinenti
Ci sono molte informazioni da visualizzare su qualsiasi pagina di PeerTube. I layout e i menu sono cresciuti organicamente durante sette anni di sviluppo... e avevano bisogno di qualche potatura! Abbiamo rimodellato quei menu e quelle pagine per portare avanti informazioni rilevanti e presentare un modo più intuitivo per scoprire cosa stai cercando.
Ad esempio, i creatori di contenuti accedevano ai loro canali e caricavano video nella loro libreria (dove qualsiasi utente di PeerTube può accedere alle proprie playlist, cronologia, ecc. dei video guardati). Ora in PeerTube v7, c'è una nuova sezione chiamata "spazio video" specifica per le esigenze di chi carica video.
Allo stesso modo, le pagine "admin" per gli amministratori delle piattaforme PeerTube sono state ora separate in una pagina Panoramica (per ottenere maggiori informazioni sugli utenti, sui video ospitati, ecc.), una Moderazione (per gestire abusi, blocchi, registrazioni) e una Impostazioni (per accedere a configurazioni, runner, ecc.).
Le diverse pagine che presentavano i video sulla piattaforma PeerTube (Aggiunti di recente, Video locali, Di tendenza) sono state unite in una pagina "Sfoglia video" , che include filtri rapidi per visualizzare le stesse selezioni di contenuti in modo più diretto.
Lo stesso intento ha guidato il nuovo layout della pagina "Scopri video": ci auguriamo che possa dare spunti agli utenti curiosi.
Ovviamente, la barra di sinistra e i menu dell'intestazione sono stati riorganizzati per riflettere tali modifiche e rendere la navigazione ancora più intuitiva. Ora puoi accedere alle impostazioni del tuo account e alle notifiche dal menu dell'intestazione , come è consuetudine su altri siti web.
Visualizzazione di informazioni rilevanti per mostrare la diversità dei video
Uno dei commenti più frequenti dei nuovi utenti è stato che la vecchia interfaccia era confusa, ovvero era difficile per un utente capire dove si trovava e da dove provenivano i video.
Ecco perché, in PeerTube v7, abbiamo aggiunto più modi per consentire ai proprietari di piattaforme di personalizzare e identificare le proprie piattaforme : aggiungere facilmente un banner (utilizzato nelle pagine, nell'esplorazione delle app mobili e nel nostro motore di ricerca SepiaSearch ) e un'icona della piattaforma (utilizzata dall'applicazione mobile). Inoltre, il nome e la descrizione della loro piattaforma vengono ora visualizzati agli utenti non registrati nel menu di sinistra.
Abbiamo anche cambiato il modo in cui le miniature dei video appaiono in tutte le pagine che elencano i video . Gli avatar dei canali sono sempre visualizzati, quindi è più facile identificare i creatori, i titoli sono evidenziati, la data e il numero di visualizzazioni del video sono presenti ma attenuati. Queste modifiche rendono le pagine che elencano i video più facili da leggere e facilitano l'identificazione del video che vuoi guardare.
Accessibilità in prima linea
La riprogettazione è stata anche l'occasione per dare priorità all'accessibilità dell'interfaccia (per le persone con disabilità). Nel 2023, abbiamo preparato il codice e lavorato su ciò che sapevamo ... così l'audit di accessibilità completo pianificato per il 2024 (grazie al consorzio NGI Entrust) avrebbe portato quanti più miglioramenti nuovi e dettagliati possibili.
Grazie all'audit, abbiamo migliorato moltissimi aspetti : abbiamo sistemato i contrasti e i temi dei colori, la barra di avanzamento, diversi componenti e vari problemi con lo screen reader. Abbiamo aggiunto etichette mancanti sugli elementi interattivi, link "salta menu", sottolineatura dei link. Abbiamo anche migliorato la navigazione tramite tastiera e reimplementato componenti di una dipendenza non accessibile.
Crediamo sinceramente che PeerTube abbia risolto i problemi di accessibilità e dovrebbe essere all'altezza degli standard ... ma sappiamo, ora, che c'è sempre spazio per miglioramenti e per imparare direttamente da chi è interessato .
Modifica dei sottotitoli, promozione dei video e molto altro ancora...
Con il nuovissimo strumento di transcodifica remota che abbiamo introdotto l'anno scorso, ottenere una trascrizione o sottotitoli per il tuo video è più facile che mai. Ma lo strumento di modifica dei sottotitoli era... ehm... diciamo "barebone". Ora stiamo introducendo una nuova modalità che rende la modifica dei sottotitoli davvero comoda .
Abbiamo accolto e integrato a monte un contributo della comunità su SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), per aiutare a promuovere i contenuti ospitati da PeerTube sui motori di ricerca. Un avatar della piattaforma ora appare nei tag opengraph, gli account e i canali vuoti sono nascosti dalla mappa del sito, mentre ora sono presenti tag video aggiuntivi.
Infine, PeerTube è stato tradotto in slovacco .
Vorremmo davvero prenderci del tempo per ringraziare la comunità che contribuisce alle traduzioni di PeerTube: non avremmo mai pensato che un giorno il nostro software sarebbe stato disponibile in più di 38 lingue.
Un enorme ringraziamento a tutti voi, persone meravigliose, che avete dedicato tempo e cura per contribuire al nostro strumento di traduzione: siete straordinari.
(grazie ad alephoto85@livellosegreto.it per la segnalazione)
like this
reshared this
Non posso che applaudire all’iniziativa dell’amico e compagno Nicola Fratoianni che ha consegnato a Giorgia Meloni cartoline per la pace in vista del Natale. Condivido ovviamente anche la richiesta di non aumentare le spese militari. Mi permetto di consigliargli che se gli sono avanzate delle cartoline potrebbe donadistribuirle anche agli alleati del PD visto che si avvicina l’ennesima votazione sull’invio di armi all’Ucraina. Sarebbe un fatto positivo se il PD votasse finalmente contro l’invio di armi. Suggerirei anche di mandare una cartolina a Enrico Letta con cui AVS si è alleata alle ultime elezioni politiche invece di partecipare a una coalizione pacifista. Alla festa di Atreju Letta ha sostenuto una proposta gravissima di debito comune e MES per finanziare il riarmo su cui sarebbe doveroso che tutte le forze pacifiste si esprimessero con nettezza.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Acerbo (PRC): Fratoianni consegni cartoline pace anche al PD
Non posso che applaudire all'iniziativa dell'amico e compagno Nicola Fratoianni che ha consegnato a Giorgia Meloni cartoline per la pace in vista del Natale. CoRifondazione Comunista
Tech in Plain Sight: Table Saw Safety
If you ask around a wood shop, most people will agree that the table saw is the most dangerous tool around. There’s ample evidence that this is true. In 2015, over 30,000 ER visits happened because of table saws. However, it isn’t clear how many of those are from blade contact and how many are from other problems like kickback.
We’ve seen a hand contact a blade in a high school shop class, and the results are not pretty. We’ve heard of some people getting off lucky with stitches, reconstructive surgery, and lifelong pain. They are the lucky ones. Many people lose fingers, hands, or have permanent disfiguration and loss of function. Surgeons say that the speed and vigor of the blade means that some of the tissue around the cut vanishes, making reconstruction very difficult.
Modern Tech
These days, there are systems that can help prevent or mitigate these kinds of accidents. The most common in the United States is the patented SawStop system, which is proprietary — that is, to get it, you have to buy a saw from SawStop.
The system assumes the blade is all metal. It can detect your hand making contact with the blade, and if that happens, the saw reacts within 5 milliseconds. The system releases a beefy spring that jams an aluminum block into the saw blade, halting the 4,000 RPM rotation almost instantly. The force also moves the blade under the table. The cartridge that stops the blade and the blade won’t survive the encounter, but your finger will.
youtube.com/embed/7-FZWOYAyUM?…
Tear It Down!
Of course, being Hackaday, we want to see what’s inside the cartridge, and [Spag the Maker] was happy to oblige. As he points out, the sensor sometimes fires when it shouldn’t, but that’s better than not firing when it should.
In this case, the cartridge fired after contact with a metal tape measure. We’ve heard wet wood can also cause false positives. You can see the inside of the dead cartridge in the video below.
youtube.com/embed/ElgK9hFMwIA?…
Patents
A figure from the “840” patent
SawStop owns several patents that prevented other similar systems from entering the market. Although many of the patents are now expired, there is one — known as the 840 patent — that is very broad and won’t expire until 2033. However, the current owners of the patent — TTS Tooltechnic — have claimed that if government regulation mandates table saws to have protection devices, they will release the patent to the public.
However, until that happens, the company continues to defend its patents vigorously. The most famous case was against Bosch, who has a competing system called Reaxx. The systems are superficially similar, but Reaxx does not destroy the blade, which only moves out of the way.
youtube.com/embed/B3JsUGwt_Mg?…
Even this year, SawStop litigated against Felder KG, another competitor. There have been accusations that SawStop won’t reasonably license their technology, either, but we don’t know the whole story. Anyway, they’re no Volvo.
Safety First
If you don’t think a woodshop is that dangerous, have a look at “It Didn’t Have to Happen” from many years ago. This isn’t a new problem.
youtube.com/embed/xxw5gl1Z2Yk?…
The Consumer Product Safety Commission has tried to force protection systems on table saws for many years. The industry, in general, opposes them as unnecessary and expensive. The controversy is heated, with proponents pointing to the 30,000 plus injuries a year and the cost to the injured and society. The opponents talk about free markets and government interference in your shop. We won’t take sides, but having seen an injury of this type, we’ll spend our money on a safer saw even if no one is making us do it.
Then again, no one is stopping you from making your own saw with whatever safety systems you like. We’ve seen many builds based around a circular saw.
Pechino mostra i piani di attacco contro le navi Usa. Ecco perché
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un recente rapporto cinese ha rivelato una lista dettagliata di obiettivi navali statunitensi, tra cui sistemi radar e sensori, che verrebbero attaccati in un potenziale conflitto futuro. La singolarità della pubblicazione di tali informazioni pone interrogativi sulla natura della mossa:
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
I costi della democrazia
@Politica interna, europea e internazionale
18 dicembre 2024, ore 18:00 in diretta sui social della Fondazione Interverranno Anna Paola Concia Giuseppe Benedetto Michele Magno
L'articolo I costi della democrazia proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Nuovi Eurofighter per l’Aeronautica, arriva il via libera dal Parlamento
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Proseguono gli sforzi dell’Italia per mantenere aggiornate le proprie capacità aeree. La commissione Difesa della Camera e la Commissione Affari esteri del Senato hanno dato parere favorevole al decreto ministeriale per l’acquisto di ventiquattro Eurofighter Typhoon, che andranno a sostituire i ventisei in
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
È online un nuovo episodio di Václav Podcast, il podcast di Centrum Report che ogni mese vi aggiorna su quello che succede in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria.
Potete trovarlo sul nostro sito: centrumreport.com/
Oppure potete ascoltarlo direttamente su Spreaker: spreaker.com/episode/17-praga-…
Se fate l'accesso dal sito per noi è un po' meglio perché ci aiutate in termini di indicizzazione, ma se preferite andare direttamente su Spreaker va bene uguale.
In ogni caso, come dice il grande Date Knightmare,
Grazie perché ci ascoltate
17 - Praga aspetta e teme il ritorno di Babiš... e altre storie dall'Europa centrale
Benvenute e benvenuti! Buon ascolto dell'episodio di dicembre 2024 del nostro Václav, il podcast di Centrum Report che ogni mese vi racconta in modo ragionaSpreaker
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
The Last Acorn BBC Computer Wasn’t a BBC Micro
For home computer users, the end of the 1980s was the era of 16-bit computers. The challenge facing manufacturers of 8-bit machines through the middle of the decade was to transfer their range and customers to the new hardware, and the different brands each did this in their own way. Commodore and Atari had 68000-based powerhouses, and Apple had their 16-bit-upgraded IIGS for the middle ground below the Mac, but what about Acorn, makers of the BBC Micro? They had the Archimedes, and [RetroBytes] takes us through how they packaged their 32-bit ARM processor for consumers.
The A3000 was the computer you wanted if you were a geeky British kid at the end of that decade, even if an Amiga or an ST was what you got. Schools had bought a few of the desktop Archimedes’, so if you were lucky you’d got to know Arthur and then RiscOS, so you knew just how fast these things were compared to the competition. The video below the break takes a dive into the decisions behind the design of this first ARM consumer product, and along the way it explains a few things we didn’t know at the time. We all know what happened to Acorn through the 1990s and we all use ARM processors today, so it’s a fascinating watch. If only an extra two hundred quid had been in the kitty back then and we could have bought one ourselves.
If you have never used an Archimedes you can get pretty close today with another Cambridge-designed and ARM-powered computer. RiscOS never went away, and you can run it on a Raspberry Pi. As we found, it’s still pretty useful.
youtube.com/embed/wELAhgbqNzc?…
Von der Leyen e Kaja Kallas, le donne sbagliate nel posto sbagliato al momento sbagliato
Con Ursula von der Leyen riconfermata alla guida della Commissione europea e l’ex premier estone Kaja Kallas promossa al ruolo di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc), l’Ue ha le persone sbagliate al posto sbagliato nel momento sbagliato? Difficile pensare a un combinato disposto di leader per la politica estera del blocco tanto in distonia con le esigenze attuali dell’Europa, in un contesto di grandi crisi geopolitiche che necessitano di attenzione e mediazione. L’esatto opposto di quanto promettono l’Ursula-bis e la sua nuova “ministra degli Esteri”.
Di recente, anche la sempre compassata Politico.eu ha dedicato un ritratto a Kallas, che da premier è stata protagonista del sostegno estone all’Ucraina, della focalizzazione di Tallinn sulla minaccia della Russia e sulle sfide di vario tipo (dalle minacce ibride a quelle d’intelligence) che Mosca porterebbe all’Europa. Kallas è presentata come un’idealista che è pronta a dare una ventata d’aria fresca alla diplomazia europea, mettendo in marcia i ministri degli Esteri dei Ventisette. E, nota la testata paneuropea, “la nuova prima diplomatica dell’Ue è pronta a essere…non diplomatica”, sottolineando che “il suo idealismo, oltre alla sua incrollabile dedizione ai valori della democrazia e dell’apertura, la rendono l’antitesi della politica realista e da uomo forte incarnata dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump”. Ammesso che sia vera questa dicotomia, la diplomazia non può andare di pari passo con l’idealismo spinto. Specie in una fase che impone pragmatismo e praticità, a partire dal rapporto dell’Europa con la guerra in Ucraina.
Del resto, ci sarebbe da sottolineare il fatto che Kallas è la stessa paladina della democrazia che da primo ministro liberale ha di fatto cavalcato il revisionismo storico proprio dell’estrema destra, arrivando a mettere sullo stesso piano Germania nazista e Unione Sovietica e a criticare come atto deliberato contro i civili i bombardamenti che colpirono Tallinn quando l’Armata Rossa nel 1944 si mosse per cacciare la Wehrmacht dalla città. L’obiettivo? Mostrare l’atavica malvagità dei russi. Non la figura che pare più adatta a ridare un ruolo diplomatico all’Europa qualora si arrivasse a parlare di cessate il fuoco.
E Ursula von der Leyen? Per la presidente della Commissione la discussione è simile. Che visione di politica estera credibile può dare una donna nel cui mandato l’Europa ha visto regredire le sue posizioni sullo scacchiere globale? E che leadership può effettuare colei che ha raccontato che i russi rubavano i microchip dalle lavastoviglie per i loro arsenali? O che ha usato l’arma della minaccia bellica alle porte per costruire una Commissione da mobilitazione senza lavorare per dare all’Ue gli strumenti di deterrenza adatti? Domande obbligatorie. A cui va aggiunto l’atteggiamento imprudente tenuto in occasione della prima fase della guerra israeliana a Gaza, dove Von der Leyen ha dato un’apertura di credito sconsiderata a Benjamin Netanyahu che ha danneggiato la diplomazia europea. Insomma, Frau Ursula e la Lady di Ferro estone non sembrano le figure adatte a dare un rilancio diplomatico all’Europa. E anzi potrebbero incarnare semplicemente lo straniamento della realtà della sua classe dirigente. La prima crisi della nuova Commissione, quella siriana, ha visto l’Ue alla prova dei fatti muta e assente, salvo sulla chiusura a profughi e richiedenti asilo. Un triste monito dei tempi che ci aspettano.
-di Andrea Muratore-
Man Overboard Systems Aim To Increase Survival Rates At Sea
When you hear the cry of “Man Overboard!” on a ship, it’s an emergency situation. The sea is unkind to those that fall from their vessel, and survival is never guaranteed—even in the most favorable conditions. Raging swell and the dark of night can only make rescue more impossible.
Over the centuries, naval tradition has included techniques to find and recover the person in the water as quickly and safely as possible. These days, though, technology is playing an ever-greater role in such circumstances. Modern man-overboard (MOB) systems are designed to give crews of modern vessels a fighting chance when rescuing those in peril.
A Hard Task
Man overboard recoveries are challenging to execute, because of the unpredictable and rapidly changing conditions at sea. Once a person enters the water, factors like strong currents, wind, waves, and darkness can make it difficult to keep them in sight and quickly maneuver the vessel to their location. Even in calm weather, a victim can be carried away faster than it appears, and thick clothing or heavy gear may limit their mobility, reducing their ability to stay afloat or attract attention. Additionally, communication can be hindered by engine noise, onboard confusion, or the sheer panic of the moment. All of these elements combine to make man overboard scenarios both time-sensitive and complex operations for the crew.
These situations can pose particular difficulties for larger ships. Where a smaller craft might be able to quickly stop to recover a fallen crew member or passenger, larger vessels are much slower to maneuver. Traditional man overboard techniques, such as having crew members point at the victim in the water, can fail to work if the vessel drifts out of visual range. Smaller vessels can have problems, too. With smaller crews, it can be difficult to bring someone back on board while also ensuring the vessel is maneuvered safely.Simple man-overboard systems for small boats rely on fobs or wrist-straps that communicate via radio. Credit: CrewWatcher
Man-overboard systems aim to help improve the likelihood of survival for those that fall into the water. They come in a variety of forms designed to suit different types of vessel, and the different scenarios they operate in.
For small boats, the most basic systems act as simple alarms, which automatically sound when a person falls overboard. These use small wireless fobs or wrist straps, which communicate with a base station on the boat itself. If the short-range radio link between the two is severed, an alarm is sounded, notifying those on board of the man overboard situation. Many models also feature a water immersion sensor, so the alarm can be raised instantly if someone falls into the sea. For small boats operated by individuals, this can be very useful. There is great benefit in receiving an automatic notification if someone falls into the water, even if nobody on the boat notices the incident directly.
Many of these small-scale systems are also set up to work with smartphones or tablets. They instantly log the position at which the man overboard event occurred, and guide the vessel back to the victim in the water. Soem even come with a special “captain’s fob” wherein the system will cut the boat’s engines in the case the skipper falls overboard. This can be valuable for avoiding a runaway boat scenario.The MARSS MOBtronic system uses sensor pods installed across a cruise ship to detect man overboard events. Credit: MARSS
These systems are useful for small boats. When it comes to larger vessels like cruise ships, however, the solutions are more advanced. When duly equipped with a man overboard system, these craft are dotted with sensor packages, including cameras, thermal imagers, and LIDAR scanners, all of which are trained on the perimeter of the vessel. These are set up to detect if a human falls overboard, at which point they raise the alarm. The bridge is notified as to the emergency, and the vessel receives directions to the area where the person fell from the ship.
These systems come with additional benefits, too. The sensors that detect a fall can also be used to track a person’s motion in the water. Essentially acting as a high-tech surveillance system trained on the perimeter of the vessel, they can be used to detect unwelcome boarders trying to gain access to the ship as well. They can also detect if someone might be climbing on the side of the ship—a foolish act that is perhaps likely to precede a fall into the water. Indeed, it’s pretty hard to fall off of most cruise ships—the high railings are designed specifically to prevent that. Misadventure plays a role in a significant proportion of man overboard incidents on cruises.Thermal cameras are particularly useful for detecting man overboard events. Credit: MARSS
This technology is relatively new. It has largely been developed as a result of the The Cruise Vessel Security and Safety Act of 2010, which stated that cruise vessels “shell integrate technology that can be used for capturing images of passengers or detecting passengers who have fallen overboard, to the extent that such technology is available.” At the time, advanced man overboard systems did not exist, so the requirement was effectively optional. As covered by USA Today, workable systems have been developed, but they are not yet ubiquitous, as many cruise lines are yet to deploy them across their fleets. An increasing number of vessels are now sailing with such equipment, though MARSS notes that less than 2% of cruise ships are currently fielding effective systems.
The fact remains that falling overboard from a ship is a fraught situation. Statistics from 2018 indicate that of the 1 or 2 people that fell from cruise ships each month, just 17 to 25% were rescued. The hope is that these automated systems will speed responsiveness to man overboard events, and lead to better outcomes. Indeed, in many cases, crews only respond to man overboard incidents hours after victims fall into the water, when the alarm is raised by concerned fellow travelers. This can make even just finding the individual near-impossible. Automated systems have the potential to cut response times to minutes or better, greatly increasing the chances of spotting a person in the water and executing their rescue.
Ultimately, the advancement of automated detection and response systems offers a clear path to improved safety on vessels small and large alike. By sharply cutting the time to raise an alarm, these technologies can dramatically improve the odds of saving a life. As more vessels adopt these systems and integrate them into their safety protocols, we stand to shift the balance, turning dire emergencies into manageable situations, and ultimately, safeguarding more passengers and crew at sea.
OGGI, 17 DICEMBRE, NEL 1903
I fratelli Wilbur e Orville Wright di Dayton, Ohio, effettuano con successo il primo volo con un equipaggio umano su un aereo a motore nei pressi di Kitty Hawk, nella Carolina del Nord, utilizzando il loro velivolo sperimentale, il Wright Flyer.
like this
Storia reshared this.
Ecco una descrizione del testo alternativo:
La copertina di un libro mostra un biplano dei fratelli Wright in volo, sullo sfondo di un paesaggio semplice con alberi. Il titolo del libro, "17.12.1903", è in rosso su uno sfondo beige. Sotto, il sottotitolo: "GIORNI CHE HANNO FATTO LA STORIA", e poi il titolo principale: "IL PRIMO VOLO DEI FRATELLI WRIGHT". In basso a sinistra, è presente il logo de "La Gazzetta dello Sport". Il nome dell'autore, Marco Truzzi, è scritto sotto il titolo principale.
Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini
Questo è un articolo su un'automobile ibrida incendiata.
ilgiornaledivicenza.it/territo…
Nell'articolo viene specificato che è ibrida.
Questo invece è un articolo su un'altra autovettura incendiata, una Fiat Punto, ovviamente con motore endotermico, ma non viene specificato.
ilgiornaledivicenza.it/territo…
#bev #MobilitaElettrica #disinformazione
Nuovi dati di Cisco nelle Underground. IntelBroker e Soci pubblicano 4,5 TB
Nell’ottobre 2024, Cisco ha subito un incidente di sicurezza significativo a causa di una configurazione errata del loro DevHub, che ha permesso di accedere e scaricare dati sensibili.
L’incidente è stato reso pubblico da IntelBroker su BreachForums il 15 di Ottobre scorso, dove è stato annunciato che una parte del breach era disponibile per il download.
Gli attaccanti, tra cui IntelBroker, @zjj e @EnergyWeaponUser hanno pubblicato nuovi dati, grazie ad un’istanza DevHub aperta di Cisco, scaricando 4.5TB di informazioni. I file coinvolti includevano software critici come:
- Cisco C9800-SW-iosxe-wlc.16.11.01
- Cisco IOS XE & XR
- Cisco ISE
- Cisco SASE
- Cisco Umbrella
- Cisco Webex
La dimensione totale dei file disponibili per il download era di 2.9GB, utilizzata come “preview” per attirare potenziali acquirenti per l’intero databreach.
Tattiche, Tecniche e Procedure (TTPs)
Gli attaccanti hanno utilizzato le seguenti tattiche per eseguire l’attacco:
- Sfruttamento di Configurazioni Errate: L’istanza DevHub di Cisco era pubblicamente accessibile senza adeguate misure di autenticazione e controllo degli accessi.
- Esfiltrazione di Dati: Una volta ottenuto l’accesso, gli attori hanno scaricato una vasta quantità di dati, inclusi software e configurazioni critiche.
Implicazioni per la Sicurezza nel Networking
Questo incidente mette in luce diverse vulnerabilità e lezioni importanti per il settore del networking, dimostrando che anche un colosso come Cisco può commettere degli errori.
Le configurazioni errate, ad esempio, possono esporre dati sensibili e sistemi critici. È essenziale implementare rigorosi controlli di accesso e autenticazione per tutte le risorse pubblicamente accessibili.
Condurre audit di sicurezza regolari e valutazioni di vulnerabilità può aiutare a identificare e correggere tempestivamente le esposizioni potenziali.
Le aziende dovrebbero inoltre avere piani di risposta agli incidenti ben definiti per mitigare rapidamente i danni e proteggere i dati dei clienti.
Azioni Correttive di Cisco
Cisco ha risposto all’incidente disabilitando l’accesso pubblico al DevHub e correggendo l’errore di configurazione. Hanno inoltre notificato i clienti interessati e offerto assistenza per la revisione dei file coinvolti. Cisco continua a valutare i file per identificare ulteriori dati sensibili e garantire la sicurezza delle loro risorse.
L’incidente di sicurezza su Cisco DevHub evidenzia l’importanza di una gestione rigorosa delle configurazioni e della sicurezza nel settore del networking. Le aziende devono adottare misure proattive per proteggere le loro risorse e rispondere efficacemente agli incidenti di sicurezza per salvaguardare i dati sensibili e mantenere la fiducia dei clienti.
L'articolo Nuovi dati di Cisco nelle Underground. IntelBroker e Soci pubblicano 4,5 TB proviene da il blog della sicurezza informatica.
UNA GABBIA DISTOPICA CHIAMATA UE
L'UE sta facendo carte false per impedire a Georgescu di vincere le prossime elezioni rumene dopo aver annullato le precedenti.
Come denuncia lo stesso Georgescu, gli è stato tagliato il riscaldamento e la connessione internet in casa. Stanno progettando di vietare TikTok e di imporre pesanti restrizioni alla piattaforma X. Hanno smesso di trasmettere Realitatea Plus TV, l'unico grande canale che critica la decisione di annullare le elezioni presidenziali.
Deve fare molta paura all'UE l'elezione di un candidato che non può essere telecomandato dalle centrali del governo occulto.
L'UE è diventata la fattoria degli animali orwelliana: messa a tacere e persecuzione di personaggi scomodi del mondo della politica e della libera informazione (Georgescu, Durov, avvocato Füllmich), economia di guerra, pesanti interferenze nelle elezioni democratiche dei paesi membri, digital economy a scapito delle economie locali, transizione green forzata...
Benvenuti all'Inferno.
Federica Francesconi
See What ‘They’ See In Your Photos
Once upon a time, a computer could tell you virtually nothing about an image beyond its file format, size, and color palette. These days, powerful image recognition systems are a part of our everyday lives. They See Your Photos is a simple website that shows you just how much these systems can interpret from a regular photo.
The website simply takes your image submission, runs it through the Google Vision API, and spits back out a description of the image. I tried it out with a photograph of myself, and was pretty impressed with what the vision model saw:
The photo is taken in a lush green forest, with tall trees dominating the background. The foreground features a person, who appears to be the subject of the photograph. The lighting suggests it might be daytime, and the overall color palette is heavily saturated with shades of green, almost artificial in appearance. There’s also some dried vegetation visible to the left, suggesting a natural setting that is possibly a park or woodland area.The subject is a young to middle-aged Caucasian male with shoulder-length, light-colored hair. He seems serious, perhaps pensive or slightly uneasy. His clothing —a green and yellow checkered shirt over a green and black striped shirt—suggests a casual or outdoorsy lifestyle. He might be of middle to lower-middle class economic standing. It looks like he’s crouching slightly, possibly for the picture. The image lacks metadata on the camera device used or the time the photo was taken. He appears to be alone in the photo, indicating an individualistic or solitary experience.
The saturation level of the greens and yellows is unusually high, hinting at possible digital editing post-capture. There is a very slight blur, particularly noticeable in the background which could be from a smaller aperture or shallow depth of field when captured, creating a focus on the subject. The color alteration and seemingly intentional focus on the subject suggest it may not be a candid shot but rather a posed photograph, possibly with an artistic or stylistic goal.
The system doesn’t get satire or memes, though.
The model did very well—easily determining both the vague type of locale , and the fact that my shirt implies I don’t have a Ferrari at home in my garage. It also picks up on the fact that it was a posed photograph with certain artistic intent.
Back in 2014, the webcomic XKCD stated that it would be an inordinately difficult task for a computer to determine if a digital photo contained a bird. These days, a computer model can tell us what’s in a photo down to the intimate details, and even make amusing assertions as to the lives of the subjects in the image and their intentions. We’ve come a long way, to be sure.
Machine vision is still far from perfect—there are ways to fool systems and areas in which they still don’t stack up to real humans. The only thing we know for certain is that these systems will continue to improve.
Flipper e Lily per l’hacking di auto e dispositivi smart! La tecnologia Punk che spaventa il mondo
Siamo in un’era in cui siamo sommersi da un’infinità di segnali e impulsi digitali che, in qualche modo, governano il nostro modo di agire e di interagire con ciò che ci circonda. Ma cosa succederebbe se potessimo hackerare questi segnali e far sì che il mondo risponda ai nostri comandi?
Prendiamo, ad esempio, un dispositivo straordinario come il Flipper Zero: con esso è possibile divertirsi eseguendo attacchi semplici ed efficaci, che nella maggior parte dei casi hanno esito positivo. Ma se ti dicessi che non è necessario possedere un Flipper preconfezionato per riuscire ad aprire la portiera di una Tesla?
Andiamo con ordine. Il Flipper Zero vanta una grande comunità di sviluppatori attivi e competenti, un motivo di orgoglio per chi lo utilizza. Tuttavia, esiste anche un mondo sommerso che si sta sviluppando a ritmi incredibilmente veloci.
In questo mondo, i dispositivi hanno costi ridotti, ma richiedono una maggiore manutenzione e supervisione. È un mondo in cui appassionati e professionisti, con grande entusiasmo, lavorano ogni giorno per sviluppare firmware personalizzati, rendendo utilizzabili anche dispositivi meno noti, ma perfettamente adatti allo scopo.
Un esempio?
Dispositivi come LilyGO T-Embed CC1101, che, con firmware specifici come “Bruce“, possono facilmente eseguire attacchi RF, RFID, IR, NFC, NRF, BLE, WIFI e altri ancora
Una LilyGO T-Embed CC1101
Conclusione
Questi strumenti, con la loro accessibilità e versatilità, stanno ridefinendo il concetto di hacking moderno: non più appannaggio esclusivo degli esperti, ma un fenomeno sempre più alla portata di chiunque abbia la giusta curiosità e competenza.
Tuttavia, questa crescente potenza solleva interrogativi importanti: fino a che punto possiamo spingerci?
E soprattutto, siamo davvero pronti a confrontarci con un mondo in cui ogni segnale può essere intercettato, manipolato o sfruttato?
La tecnologia ‘punk’ è qui per restare, e sta a noi decidere come utilizzarla: come uno strumento di scoperta e innovazione o come un’arma capace di sfidare ogni sistema.
Nascondere queste tecnologie non porta a nulla di buono, ma occorre conoscerle creando consapevolezza. Infatti rimane sempre il concetto “etico” dietro ad ogni device. Ovvero comprendere le minacce per apportare i miglioramenti per rendere il nostro mondo sempre più sicuro
L'articolo Flipper e Lily per l’hacking di auto e dispositivi smart! La tecnologia Punk che spaventa il mondo proviene da il blog della sicurezza informatica.
Mondiali 2034 in Arabia Saudita. Amnesty: “Decisione sconsiderata”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’ONG e altre 20 organizzazioni per i diritti umani condannano la scelta della Fifa: ospitare la World Cup nel Paese di Mohammad Bin Salman è una decisione che “metterà molte vite a rischio”, soprattutto quelle di migliaia di lavoratori che, secondo la denuncia, saranno sfruttati
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
@Politica interna, europea e internazionale
Per certi capitoli di spesa non esistono tagli, anzi per le armi dobbiamo spendere ancora di più. Parola del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in un’intervista a Repubblica ha spiegato perché
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
📌 #Scuola, fino alle 23.59 di lunedì #30dicembre 2024, sarà possibile presentare la domanda di partecipazione per i nuovi concorsi per oltre 19.000 docenti.
Qui tutti i dettagli ▶️ mim.gov.
Ministero dell'Istruzione
📌 #Scuola, fino alle 23.59 di lunedì #30dicembre 2024, sarà possibile presentare la domanda di partecipazione per i nuovi concorsi per oltre 19.000 docenti. Qui tutti i dettagli ▶️ https://www.mim.gov.Telegram
3D Printed Blaster Does it with Compliant Components
The ease of integrating bendy parts into designs is one of 3D printing’s strengths. A great example of this is [uhltimate]’s six-shot blaster which integrates several compliant mechanisms. The main blaster even prints in one piece, so there’s not even any assembly required.The ergonomics are unconventional, but the design is pretty clever.
The blaster itself has three main parts: the trigger, the sear, and the striker. Each of them rely on compliant mechanisms in order to function. The user pulls back the trigger, which hooks into and pulls back the striker. When the trigger is pulled back far enough, the sear releases the striker. This zips forward and slams into a waiting projectile, sending it flying.
The other interesting part is the projectiles and magazine in which they sit. The magazine fits onto the front of the blaster and pulling the trigger allows the magazine to drop down, putting the next projectile into firing position. After the final round is fired, the empty magazine falls away. It’s a pretty clever design, even if the ergonomics are a little unusual and it relies on gravity in order to feed. Tilt it too far sideways or upside down, and it won’t load properly.
We’ve seen compliant mechanisms used for projectile firing before, but this design really raises the bar in the way it does more than just firing the striker.
3D printing allows rapid iteration of designs, which makes devices that rely on compliant mechanisms much easier to develop and fine-tune.
youtube.com/embed/7Y1OKlcw78g?…
Decadimento Mentale: La Tecnologia Sta Rovinando le Nostre Menti?
Recentemente, questa espressione è diventata la parola dell’anno secondo la Oxford University Press. Questo termine si riferisce a “un sospetto deterioramento della condizione mentale o intellettuale associato al consumo eccessivo di materiali considerati minori o non stimolanti il pensiero”.
Se la frase “decadimento mentale” veniva originariamente utilizzata per criticare il disinteresse verso idee complesse, oggi viene rievocata per esprimere un fenomeno che si manifesta quotidianamente nel consumo di contenuti digitali.
Ma di cosa si tratta?
L’uso del termine “decadimento mentale” è aumentato del 230% dal 2023 al 2024. Il primo uso documentato della frase risale al 1854, quando Henry David Thoreau, nel suo libro Walden, criticò la tendenza della società a svalutare idee complesse.
Benvenuti nell’era del Decadimento mentale
Nell’era dell’Intelligenza Artificiale generativa, dei social media e delle piattaforme di streaming, siamo circondati da contenuti facili e veloci. Questo ambiente favorisce la velocità e la semplicità, a discapito della riflessione profonda. Ciò che un tempo era visto come un rischio, oggi è diventato un problema concreto. Il dibattito sulla qualità del pensiero umano e sulla salute mentale è più vivo che mai.
Il termine “decadimento mentale” non si limita a descrivere la qualità del contenuto che consumiamo, ma allude anche alla nostra capacità di impegnarci con esso. La psicologia suggerisce che il nostro cervello è naturalmente incline a cercare gratificazione immediata, una tendenza che trova terreno fertile nelle forme brevi di contenuti digitali, come i video di TikTok o i post di Instagram. Questo tipo di stimolazione immediata può ridurre la nostra capacità di concentrarci per periodi prolungati, contribuendo a una “decadimento” della nostra attenzione e della nostra capacità di analizzare in profondità le informazioni.
Inoltre, il consumo di contenuti facilmente fruibili può ridurre l’inclinazione a sviluppare competenze cognitive complesse, come il pensiero critico e la riflessione profonda. In una società sempre più connessa, dominata dall’Intelligenza Artificiale, dove le informazioni si accumulano a ritmi vertiginosi, l’abilità di selezionare, filtrare e riflettere sulle informazioni diventa sempre più rara.
L’impatto della cultura digitale sulle generazioni Z e Alpha
Le generazioni più giovani sono particolarmente vulnerabili agli effetti del “decadimento mentale”. Essendo cresciute in un ambiente dove la tecnologia permea ogni aspetto della vita quotidiana, i ragazzi della Generazione Z e Alpha hanno un rapporto ambivalente con i media digitali. Da un lato, sono consapevoli dei pericoli legati al consumo passivo di contenuti, ma dall’altro, sono anche i maggiori consumatori di questi contenuti. Questo paradosso crea una frattura tra il desiderio di esplorare idee complesse e l’influenza delle piattaforme digitali che spesso promuovono una cultura del “clic veloce” e del “divertimento immediato”.
Le discussioni sul “decadimento mentale” potrebbero rappresentare un campanello d’allarme per queste generazioni, portandole a riflettere sulle loro abitudini digitali e sull’impatto che queste hanno sul loro sviluppo cognitivo e sociale.
Ritorno alla qualità: Come contrastare il “decadimento mentale”
Per contrastare gli effetti negativi del “decadimento mentale”, è fondamentale riscoprire l’importanza di contenuti che stimolino un pensiero più profondo e complesso. La promozione di letture più lunghe, la valorizzazione di contenuti educativi e la creazione di esperienze digitali che incoraggino l’interazione autentica, piuttosto che il consumo passivo, sono passi cruciali per invertire questa tendenza.
Inoltre, è essenziale educare le nuove generazioni alla consapevolezza digitale, insegnando loro a riconoscere e a districarsi tra contenuti di qualità e materiale superficiale. Solo così potremo mantenere un equilibrio tra il mondo virtuale e quello reale, favorendo la crescita intellettuale e il benessere mentale.
Conclusione
In definitiva, il “decadimento mentale” non è solo una riflessione sulla superficialità dei contenuti che consumiamo, ma una sfida culturale che invita ciascuno di noi a riflettere su come la tecnologia influisce sulla nostra vita quotidiana.
Se da un lato la tecnologia offre innumerevoli opportunità di apprendimento e connessione e facilità il lavoro quotidiano (vediamo ad esempio le AI Generative), dall’altro, richiede anche una maggiore consapevolezza e responsabilità nel suo utilizzo.
Le nuove generazioni, in particolare, devono trovare il giusto equilibrio che consenta loro di utilizzare il digitale in modo sano, con una mente attenta e critica, pronta ad affrontare le sfide del futuro, perché nel bene o nel male, ce ne saranno tante da affrontare.
L'articolo Decadimento Mentale: La Tecnologia Sta Rovinando le Nostre Menti? proviene da il blog della sicurezza informatica.
Download a banker to track your parcel
In late October 2024, a new scheme for distributing a certain Android banking Trojan called “Mamont” was uncovered. The victim would receive an instant message from an unknown sender asking to identify a person in a photo. The attackers would then send what appeared to be the photo itself but was actually a malware installer. Shortly after, reports surfaced of Mamont being disseminated through neighborhood chat groups. Cybercriminals were touting an app to track a parcel containing household appliances they said they were offering for free. In reality, this was malware with no parcel-tracking functionality whatsoever. Both scams targeted individual users only. Recently, however, we noticed a number of websites promoting a variety of bulk-priced goods that could attract both individual bargain hunters and businesses. A closer look revealed a previously unknown Mamont dissemination pattern.
How we tried to save some cash on a purchase
As we began our investigation, our attention was drawn to websites that offered various products at wholesale prices. We decided to place an order to see if there was a catch. The contact details for one of the stores contained a link to a dedicated private Telegram chat that instructed users to DM their manager to place an order.
Reach out to the agent to place an order
We did just that, checked the details, and made an order. They told us we could pay on delivery with no advance payment whatsoever. This was likely a way for the criminals to avoid arousing suspicions.
The agent requests shipping details
We were notified the following day that our order had shipped and could be tracked with a special mobile app linked in a message from the manager. The link directed users to a phishing site offering to download Mamont for Android (12936056e8895e6a662731c798b27333). The link came with a tracking number that had to be entered in the app. We reported the scam accounts and channels to Telegram, but the messaging service had done nothing to block them at the time of writing this.
The phishing link sent by the manager
We have to give it to the operators: the scam was quite convincing. The private channel was full of users asking questions, no prepayment was necessary, and the “shipping” took a credible length of time. We can’t rule out, however, that some of the group members were, in fact, bots keeping potential victims distracted. Our security products detect the malware spreading via this scam as Trojan-Banker.AndroidOS.Mamont.
The inner workings of the “tracker app”
When launched, the Trojan requests permission to run in the background, and access to push notifications, text messaging, and calls. It then asks the victim to enter the tracking number previously received from the scammers, and sends a POST request containing device information along with the number to the C2 server. We believe the scam operators use that number for victim identification. If the POST request returns a 200 code, the Trojan opens a window that supposedly downloads order details.
The app also starts two malicious services. The first one hijacks all push notifications and forwards them to the attackers’ server. The other one sets up a connection with the attackers’ WebSocket server. The server responds with JSON-formatted commands. The “type” field in the object contains the command name. The object may also contain other fields with command arguments. The full list of commands with their descriptions is given in the table below.
Command (type) | Description | Arguments (field name and content) |
call | Sends a USSD request. The result of the request is forwarded to the C2. | number: request code. |
callTwo | Sends a USSD request from the secondary SIM card. The result of the request is forwarded to the C2. | number: request code. |
changeIcon | Changes the app icon. | useAlternativeIcon: a flag that changes the app icon to transparent if set to true, or restores the original icon if set to false. This is set to false by default. |
custom | Runs an activity that displays a custom message. | text: the text of the message shown to the user. |
hide | Hides the app icon. | N/A |
oldsms | Sends all incoming text messages received in the last three days. | N/A |
photo | Runs an activity that uploads a photo from the gallery. | text: the text of the message shown to the user. |
show | Restores the original app icon. | N/A |
sms | Sends a text message. | text: message text; number: recipient. |
smsTwo | Sends a text message from the secondary SIM card. | text: message text; number: recipient. |
The “custom” and “photo” commands, designed to trick the user into giving away data, call for special attention. The “custom” command can be used to manipulate the victim into giving up various login details. When the app receives that command, the user sees a window with a text box for entering data, which is then sent to the command-and-control server. The “photo” command is similar to “custom”, but instead of a text box, it displays an image upload window. It appears that the attackers do this to harvest data for further social engineering scams like posing as law enforcement or a regulatory agency to trick users into sending money. Additionally, cybercriminals can leverage the banker’s capabilities to directly extract data from victims during this manipulation for added credibility.
Victims
The Mamont campaign exclusively targets Android phone users in Russia as highlighted by the operators themselves.
According to Kaspersky Security Network (KSN) anonymized telemetry data consensually provided by users, our security products blocked more than 31,000 Mamont attacks under the guise of a parcel-tracking app in October and November 2024.
Conclusion
What makes the scam detailed above notable is that both individual users and businesses may take the bait. The attackers lure victims with bulk-priced offers, spreading malware disguised as parcel-tracking apps. Admittedly, the scam is highly convincing and may well look like a bona fide offer to the victim. Besides, the scammers get the victim to contact them first, which boosts the level of trust.
Simple as it may be, the Trojan possesses the essential feature set for stealing login credentials through windows with customizable text elements and controlling SMS banking. We recommend following a few simple rules to avoid getting infected with this and other malware.
- Don’t click links in messages you get from strangers.
- Be wary of overly generous offers you come across online.
- Avoid downloading apps from anywhere but official sources.
- Use a reliable security solution to keep malware away from your device.
Indicators of compromise
C2 server
apisys003[.]com
MD5
12936056e8895e6a662731c798b27333
Bomba uccide a Mosca il comandante della difesa nucleare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Una bomba nascosta in uno scooter elettrico ha ucciso un alto funzionario russo responsabile delle forze di difesa nucleare di Mosca. Il tenente generale Igor Kirillov, comandante delle forze di difesa nucleare, biologica e chimica della Russia, è stato ucciso la mattina di martedì 17 dicembre
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
DK 9x13 - Instagram per boomer
Avete notato anche voi che il social nato per i "contatti professionali" ultimamente è diventato un Instagram per boomer?
spreaker.com/episode/dk-9x13-i…
DIFENDERE LE SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE. LA CONVENZIONE CITES ED I CARABINIERI FORESTALI
##
La recente presentazione del Calendario CITES dei carabinieri Forestali che si occupano di tale materia, fornisce l'occasione per tornare a parlare di questo particolare servizio, non conosciuto da molti, che ha importanti ricadute in ambito di cooperazione internazionale tra forze di polizia.
Nel 1973, nell'ambito delle attività dell'ONU per l'ambiente, 80 paesi firmarono a Washington la Convenzione CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) per la tutela della biodiversità, attraverso il controllo del commercio di specie di flora e fauna, rischio di estinzione o particolarmente vulnerabili.
Entrata in vigore il 1° luglio 1975, oggi conta ben 183 paesi, quasi la totalità dei componenti della comunità internazionale. Anche l'Italia quale paese membro, si è dotata di una specifica normativa, che è la legge 150 del 1999.
L’Arma dei carabinieri ha un ruolo da protagonista, quale co–Autorità di gestione.
Il commercio illegale delle specie selvatiche (wildlife traffic) è uno dei traffici illeciti più importanti al mondo, dopo quello di droga, armi ed esseri umani, ed è un fenomeno per sua natura transnazionale, che per essere contrastato richiede la collaborazione di organismi, autorità, organizzazioni governative e non–governative (ONG), per la raccolta delle informazioni, la loro disseminazione, lo scambio di esperienze, di tecniche investigative e di intelligence. Per questa ragione, su tutto il territorio nazionale sono dislocati oltre 50 uffici CITES che rilasciano mediamente circa 80.000 certificati che consentono l'importazione dopo verifiche all'anno, riguardanti animali riprodotti in cattività, ma anche zanne ed oggetti in avorio di elefante, articoli in pelle di rettile, tessuti e pellicce pregiati, piante ornamentali, legname e prodotti derivati dal legno.
Un’altra importante funzione del Servizio CITES è quello di educare alla legalità e sensibilizzare i cittadini, tra i quali vi sono anche viaggiatori e turisti.
L’Italia è un Paese di destinazione, si pensi ad esempio alla importazione illegale di pappagalli tropicali, ma va al riguardo sottolineato come sia anche Paese di origine del traffico: vi sono gruppi criminali coinvolti nella raccolta di nidi e nel traffico di specie di uccelli in via di estinzione (cardellini, verzellini ed altri), il cui mercato principale sono i Paesi europei. Cavallucci marini e i cetrioli di mare invece, raccolti lungo gli habitat costieri italiani, sono specie trafficate verso mercati cinesi.
Il video di presentazione del Calendario si può vedere qui
materialious.nadeko.net/search…
Minaccia Dal Dark Web: Un Bug RCE 0-Day per Chrome ed Edge in Vendita nelle Underground
Un post allarmante è stato recentemente individuato nel Dark Web, dove un Threat Actor sta promuovendo una presunta vulnerabilità 0-day Remote Code Execution (RCE), in grado di compromettere i due browser più diffusi al mondo: Google Chrome e Microsoft Edge.
Questa segnalazione solleva serie preoccupazioni all’interno della comunità della sicurezza informatica, evidenziando il potenziale rischio di sfruttamento di una falla non ancora divulgata, con implicazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza di milioni di utenti a livello globale.
L’offerta dell’hacker: bug bounty o vendita diretta
Secondo quanto dichiarato nel post, il Threat Actor afferma di aver scoperto la vulnerabilità, ma di non averla ancora resa pubblica. Il Cybercriminale ha avanzato due opzioni:
- Trovare un programma di bug bounty che accetti pagamenti in criptovaluta e non richieda procedure di identificazione personale.
- Vendere direttamente la vulnerabilità, limitando la transazione a compratori in grado di fornire prove di fondi o che possiedano uno status di “acquirente fidato”.
Il prezzo di partenza richiesto è di 100.000 dollari, con transazioni esclusivamente in criptovaluta, un dettaglio che sottolinea la volontà di mantenere l’anonimato e rende difficile rintracciare le operazioni.
Potenziali rischi della vulnerabilità
Se autentica, questa vulnerabilità rappresenta una minaccia significativa sia per gli utenti individuali che per le aziende. Una falla RCE consente agli attaccanti di eseguire codice arbitrario da remoto, aprendo la strada a diverse tipologie di attacco:
- Compromissione dei dispositivi, utilizzando exploit specifici.
- Furto di dati sensibili, incluse credenziali e informazioni personali.
- Distribuzione di malware, come ransomware o spyware, con impatti potenzialmente estesi e dannosi.
La gravità di una vulnerabilità 0-day risiede nella sua natura: essendo sconosciuta al pubblico e ai fornitori, non esistono patch o misure di difesa immediate, lasciando gli utenti esposti a possibili attacchi.
Conclusione
L’episodio sottolinea ancora una volta il ruolo cruciale della cybersecurity in un panorama digitale sempre più complesso e minaccioso. Il Dark Web continua a essere un punto di scambio per falle di alto profilo, mettendo in evidenza la necessità di un monitoraggio costante e di una risposta rapida alle minacce emergenti. La prevenzione e l’adozione di misure proattive restano le armi più efficaci per contrastare un ambiente in cui ogni vulnerabilità rappresenta un’opportunità per i Cybercriminali e un potenziale disastro per utenti e organizzazioni.
L'articolo Minaccia Dal Dark Web: Un Bug RCE 0-Day per Chrome ed Edge in Vendita nelle Underground proviene da il blog della sicurezza informatica.
Badbox Malware: Più di 30.000 dispositivi Android compromessi in Supply-Chain
L’Ufficio federale per la sicurezza dell’informazione (BSI) della Germania ha interrotto la botnet Badbox. Il malware con lo stesso nome è preinstallato sui dispositivi Android e sono stati scoperti più di 30.000 dispositivi infetti. Tra questi cornici per foto digitali, lettori multimediali, set-top box TV e probabilmente smartphone e tablet nel paese.
Ricordiamo che l’anno scorso gli specialisti di Human Security e il ricercatore indipendente sulla sicurezza informatica Daniel Milisic hanno avvertito che migliaia di dispositivi IoT sono infettati da Badbox e tale botnet viene venduta con il malware pre-installato. È stato poi riferito che le backdoor contenevano almeno sette set-top box e un tablet e che anche più di 200 modelli di altri dispositivi Android mostravano segni di infezione.
Tuttavia, i ricercatori non sono riusciti a scoprire in quale fase della catena di approvvigionamento si verifica la compromissione. Il fatto è che i dispositivi sono prodotti in Cina e, prima che cadano nelle mani dei rivenditori, al loro firmware viene aggiunta una backdoor. Ad esempio, i set-top box Android economici per lo streaming video (di solito costano meno di 50 dollari) sono risultati infetti. Spesso venduti con marchi diversi o senza alcun marchio, quindi è difficile tracciarne l’origine e la catena di fornitura;
Badbox è un malware Android che viene utilizzato per rubare dati. Inoltre installa malware aggiuntivo e consentire agli aggressori di ottenere l’accesso remoto alla rete su cui si trova il gadget infetto.
Quando un dispositivo infetto si connette per la prima volta a Internet, il malware contatta il suo server di comando e controllo. Comunica quindi a Badbox quali servizi dannosi eseguire e riceve anche tutti i dati rubati dalla rete della vittima.
Secondo gli esperti, il malware è in grado di rubare codici di autenticazione a due fattori, installare altri programmi dannosi e creare nuovi account di posta elettronica e di messaggistica per diffondere notizie false. Inoltre, come notato nel 2023, gli operatori Badbox possono essere associati a frodi pubblicitarie e i gadget infetti che vengono talvolta utilizzati come proxy residenziali.
BSI ha ora riferito di essere riuscito a bloccare le comunicazioni tra i dispositivi infetti da Badbox e la loro infrastruttura di gestione tramite il sinkhole delle query DNS. Tutti i fornitori Internet del Paese che servono più di 100.000 abbonati hanno ricevuto istruzioni adeguate.
Di conseguenza, il malware comunica invece che con i server di controllo degli aggressori, con server controllati dalla polizia. Ciò impedisce al malware di trasmettere dati rubati agli hacker e di ricevere nuovi comandi da eseguire sui dispositivi infetti.
Ora tutti i possessori di dispositivi infetti riceveranno notifiche dai propri provider Internet (a seconda dell’indirizzo IP). Le forze dell’ordine sottolineano che chiunque riceva tali notifiche dovrebbe immediatamente disconnettere i dispositivi infetti da Badbox dalla propria rete. Oppure, meglio ancora, smettere del tutto di utilizzarli.
L'articolo Badbox Malware: Più di 30.000 dispositivi Android compromessi in Supply-Chain proviene da il blog della sicurezza informatica.
Robot Air Hockey Player Predicts Your Next Move
Air hockey is a fun game, but it’s one you can’t play by yourself. That is, unless you have a smart robot hockey player to act as your rival. [Zeroshot] built exactly that.
The build is based around a small 27-inch air hockey table—not exactly arcade-spec, but big enough to demonstrate the concepts at play. The robot player moves its mallet in the X and Y axes using a pair of NEMA17 stepper motors and an H-belt configuration. To analyze the game state, there’s a Raspberry Pi 3B fitted with a camera, and it has a top-down view of the board. The Pi gives the stepper motors commands on how to move the mallet via an Arduino that communicates with the stepper drivers. The Pi doesn’t just aim for the puck itself, either. With Python and OpenCV, it tries to predict your own moves by tracking your mallet, and the puck, too. It predicts the very-predictable path of the puck, and moves itself to the right position for effective defence.
Believe it or not, we’ve featured quite a few projects in this vein before. They’ve all got their similarities, and their own unique quirks. Video after the break.
youtube.com/embed/VZdKkK-lPW4?…
[Thanks to hari wiguna for the tip!]
Versatile, yet Grounded: The Rotodyne Revisited
When it comes to aviation curiosities, few machines captivate the imagination like the Fairey Rotodyne. This British hybrid aircraft was a daring attempt to combine helicopter and fixed-wing efficiency into a single vehicle. A bold experiment in aeronautical design, the Rotodyne promised vertical takeoffs and landings in cramped urban spaces while offering the speed and range of a regional airliner. First flown in 1957, it captured the world’s attention but ultimately failed to realize its potential. Despite featured before, new footage keeps fascinating us. If you have never heard about this jet, keep reading.
The Rotodyne’s innovative design centered around a massive, powered rotor that utilized a unique tip-jet system. Compressed air, mixed with fuel and ignited at the rotor tips, created lift without the need for a tail rotor. The result: a smoother transition between vertical and forward flight modes. Inside, it offered spacious seating for 50 passengers and even had clamshell doors for cargo. Yet its futuristic approach wasn’t without drawbacks—most notably, the thunderous noise produced by its rotor jets, earning complaints from both city planners and residents.
Despite these hurdles, the helicopter plane crossover demonstrated its versatility, setting a world speed record and performing groundbreaking intercity flights. Airlines and militaries expressed interest, but escalating development costs and noise concerns grounded this ambitious project.
To this day, the Rotodyne remains a symbol of what could have been—a marvel of engineering ahead of its time. Interested in more retro-futuristic aircraft tales? Read our previous story on it, or watch the original footage below and share your thoughts.
youtube.com/embed/Xa0G6brh420?…
WPForms, una falla compromette la sicurezza del plug-in per WordPress: come proteggersi
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La falla in WPForms, un plugin per WordPress, permette il rimborso di Stripe su milioni di siti realizzati con il Cms. Si tratta di un vettore di attacco privilegiato per campagne massive. Come mitigare il rischio
L'articolo WPForms,
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Evoluzione del panorama delle cyber minacce: cosa abbiamo imparato nel 2024
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dati i cambiamenti fondamentali del panorama delle minacce degli ultimi anni, è necessario adattare approcci, modelli e framework tradizionali di cyber security. Quasi giunti alla fine del 2024 possiamo analizzare come si è evoluto il panorama
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Qianfan, la Cina risponde a Starlink: nuovi equilibri nel controllo delle infrastrutture spaziali
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Cina risponde a Starlink con il lancio del terzo lotto di satelliti Qianfan. Una corsa alle mega-costellazioni che va oltre l’innovazione tecnica: si tratta di una competizione per il controllo delle
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Operazione PowerOFF, smantellate 27 piattaforme DDoS: un duro colpo per il cybercrime
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le forze dell’ordine di 15 paesi hanno smantellato 27 piattaforme di DDoS a pagamento, note come “booters” o “stressers”, arrestando gli amministratori e identificando un ingente numero di clienti utilizzatori
L'articolo Operazione
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Emulating The Battery Controller In An Ancient Acer PDA
[Mark B] had a problem. He’d come into possession of an Acer N30 PDA, sans batteries. He couldn’t just throw any old cells in, since the unit expected to communicate with an onboard controller chip in the original pack. What ensued was his effort to emulate the original battery controller hardware. This is classic Hackaday right here, folks.
Just wiring in typical Li-Ion voltages to the PDAs battery pins wasn’t enough to make this Windows CE device happy. The device kept fleeing to sleep mode, thinking the battery was faulty or very low. Eventually, inspecting the motherboard revealed the PDA hosted a BQ24025 charger IC from Texas Instruments. [Mark] surmised it was trying to communciate with a BQ26500 “gas gauge” IC from the original battery pack. Armed with that knowledge, he then set about programming an STM32 chip to emulate its behavior. He then successfully ported the functionality over to a CH32V003 microcontroller as well. Paired with a Nokia BL-5CT battery, he had a working portable power solution for his PDA.
It’s great to see ancient hardware brought back to functionality with some good old fashioned hacking. I’d hoped to do the same with my Apple Newton before someone nicked it from my lounge room, more’s the pity. If you’re rescuing your own beleaguered battery-powered portables, don’t hesitate to let us know!
@RaccoonForFriendica Finally we have a Weblate project for the translations of the app UI, changelogs and metadata. Hope this will help us all create a better user experience and correct some localization mistakes!
#raccoonforfriendica #procyonproject #foss #opensource #friendica #fediverseapp
like this
reshared this
Cătă likes this.
RaccoonForFriendica reshared this.
FabioTurco
in reply to Rifondazione Comunista • •