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ma che strano... non l'avrei mai detto


Come direbbe il buon Emilio Fede, che figura di m....da 🤣🤣🤣🤣🤣🤣 Calenda, un inutile al senato. Solo in questo paese gestito da saltimbanchi poteva fare il senatore.


Capite perché uno non crede più alla retorica delle buone intenzioni?


Una mano lava l'altra, aiuta me che poi aiuto te, chiudiamo un occhio di qua, un altro di là, (tanto chi ci rimette sono sempre i cittadini e/o i lavoratori), ed ecco che arriva il premio fedeltà...
ilfattoquotidiano.it/2025/06/1…


L'errore dei Dem Usa è stato non distruggere lo psicopatico arancione in questi 4 anni.
Esattamente lo stesso errore nostro con i fascisti a suo tempo.



Rutte-Meloni, industria e difesa gettano le basi della Nato di domani

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Nato è unita, deve rafforzarsi anche con l’aiuto del suo pilastro atlantico, di cui l’Italia è parte strategica. Mark Rutte non ha, nel suo incontro a Palazzo Chigi con Giorgia Meloni, solo messo l’accento sulle priorità strutturali dell’alleanza atlantica ma in “un’era



ma alla fine l'economicità dell'elettrico dove sarebbe? ricaricare l'auto costa quando il kW consumati in casa (ed era ovvio che fosse così...)
in reply to simona

se poi consideri che per viaggiare da Milano a Bari non trovi facilmente le colonnine di ricarica in autostrada e devi uscire perdendo tempo, io mi tengo il mio benzina.



L’asse Roma-Aia decide la sicurezza euroatlantica

@Notizie dall'Italia e dal mondo

A meno di un mese dal vertice Nato dell’Aia, la capitale è tornata a ospitare un confronto ad alta densità strategica. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte, in una tappa significativa del suo primo giro europeo dopo la




Digital onboarding, quanti rischi: come garantire la sicurezza


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La verifica dell’identità durante il processo di digital onboarding può nascondere insidie ed esporre a rischi: l’uso di soluzioni che sfruttano la biometria permette di svolgere l’accesso a servizi e prodotti in modo semplice e sicuro
L'articolo Digital onboarding,



È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale


@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 13 giugno, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in



Mr Coinbase scippa talenti a Neuralink e punta a un’alternativa ai chip cerebrali

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Neuralink ha un altro rivale. Il co-fondatore di Coinbase sta lavorando a un progetto per realizzare un dispositivo per trattare malattie neurologiche ma anche "per



Una giungla di fenomeni.


Se non riesci a concentrarti su cose serie per più di mezz'ora, è tempo di un post cazzaro.
Può anche non riuscire.
Tanto, sul #Blog, chi ti scova?

noblogo.org/transit/una-giungl…

#blog


Presentazione del canale


Info Note Privacy si pone in opposizione all'attuale sistema del Web commerciale e di internet. Questo è un blog antitetico, anti sistemico, divergente e inconciliabile all’attuale sistema di sfruttamento digitale del Web commerciale.
Il blog è focalizzato sui diritti umani e in particolare sul diritto alla privatezza e la riservatezza in ambito tecnologico, informatico e telematico, ciò che viene chiamato comunemente i-Tech.
In questo angolo del cyberspazio si argomenta la sfuggente, inafferrabile ed ancora incompresa privatezza e riservatezza in relazione al Web ed internet.
Abbiamo constatato che quello che chiamiamo Web è una dimensione che io definisco "Ente", il quale non è un semplice luogo dove si esprime e manifesta un comportamento alla moda e o, una socializzazione come tanti definiscono il "progresso" della tecnologia, ma una vera forma perniciosa di "sistema" di vitadigitalizzato. 
L’ Ente cyberspazio, ha cambiato radicalmente tutti gli aspetti del vivere di interi popoli.
Miliardi di persone parlano lingue diverse, non si capiscono, centinaia di milioni, ancora ad oggi non sanno leggere e scrivere la propria lingua, eppure tutti sanno usare un cellulare smart.
Tutti accumunati dalla unica lingua del “Dio Macchina” di Google e dei conosciuti gerarchi negrieri del potere che ci hanno imposto una prigione digitale come se fosse un premio. Noi tutti sorvegliati nel “pan-ottico” e completamente trasparenti alla vista del padrone onnipotente.

Abilmente gli sfruttatori oggi come ieri hanno creato nuove esigenze e nuovi mercati di profitto, nuovi schiavi e soprattutto, questo Ente ora con la quarta rivoluzione industriale, grazie al great reset, sta sostituendosi al nostro mondo il nostro "Ente naturale" in una forma di "contro cultura".
Da ciò sento (e credo che ne abbiamo bisogno tutti) la necessita di comprendere le ragioni e scoprire l'arcano dietro l'apparenza che sta governando il così chiamato progresso tecnologico "Deo Machina".
Partendo da domande semplici e ragionamenti elementari, onesti e chiari si può arrivare a dipanare il tutto.
Il mio intento è:
Analizzare, pubblicare, informare, commentare e promuovere soluzioni. Denunciare i crimini e conservare una copia documentale degli eventi, come testimonianza dei fatti e delle follie di questi tempi.
Le mie dovute avvertenze per chi legge.
Questo blog esprime il pensiero dell'autore, non è in nessun modo neutrale o super partes.
E' esplicitamente partigiano dei principi ispiratori della cultura di origine e provenienza dell'autore.
I presupposti identificabili come i pilastri e le basi di ogni concetto espresso in questo blog sono dedotti dai classici, dalla logica, dalla natura e dalla civiltà e delle radici di provenienza.

in reply to PrivacyArchitect

PrivacyArchitect ha taggato stato di PrivacyArchitect con #tecnologia_diritti_umani_privacy_sicurezza_digitale


Presentazione del canale


Info Note Privacy si pone in opposizione all'attuale sistema del Web commerciale e di internet. Questo è un blog antitetico, anti sistemico, divergente e inconciliabile all’attuale sistema di sfruttamento digitale del Web commerciale.
Il blog è focalizzato sui diritti umani e in particolare sul diritto alla privatezza e la riservatezza in ambito tecnologico, informatico e telematico, ciò che viene chiamato comunemente i-Tech.
In questo angolo del cyberspazio si argomenta la sfuggente, inafferrabile ed ancora incompresa privatezza e riservatezza in relazione al Web ed internet.
Abbiamo constatato che quello che chiamiamo Web è una dimensione che io definisco "Ente", il quale non è un semplice luogo dove si esprime e manifesta un comportamento alla moda e o, una socializzazione come tanti definiscono il "progresso" della tecnologia, ma una vera forma perniciosa di "sistema" di vitadigitalizzato. 
L’ Ente cyberspazio, ha cambiato radicalmente tutti gli aspetti del vivere di interi popoli.
Miliardi di persone parlano lingue diverse, non si capiscono, centinaia di milioni, ancora ad oggi non sanno leggere e scrivere la propria lingua, eppure tutti sanno usare un cellulare smart.
Tutti accumunati dalla unica lingua del “Dio Macchina” di Google e dei conosciuti gerarchi negrieri del potere che ci hanno imposto una prigione digitale come se fosse un premio. Noi tutti sorvegliati nel “pan-ottico” e completamente trasparenti alla vista del padrone onnipotente.

Abilmente gli sfruttatori oggi come ieri hanno creato nuove esigenze e nuovi mercati di profitto, nuovi schiavi e soprattutto, questo Ente ora con la quarta rivoluzione industriale, grazie al great reset, sta sostituendosi al nostro mondo il nostro "Ente naturale" in una forma di "contro cultura".
Da ciò sento (e credo che ne abbiamo bisogno tutti) la necessita di comprendere le ragioni e scoprire l'arcano dietro l'apparenza che sta governando il così chiamato progresso tecnologico "Deo Machina".
Partendo da domande semplici e ragionamenti elementari, onesti e chiari si può arrivare a dipanare il tutto.
Il mio intento è:
Analizzare, pubblicare, informare, commentare e promuovere soluzioni. Denunciare i crimini e conservare una copia documentale degli eventi, come testimonianza dei fatti e delle follie di questi tempi.
Le mie dovute avvertenze per chi legge.
Questo blog esprime il pensiero dell'autore, non è in nessun modo neutrale o super partes.
E' esplicitamente partigiano dei principi ispiratori della cultura di origine e provenienza dell'autore.
I presupposti identificabili come i pilastri e le basi di ogni concetto espresso in questo blog sono dedotti dai classici, dalla logica, dalla natura e dalla civiltà e delle radici di provenienza.


in reply to PrivacyArchitect

Ciao @PrivacyArchitect ,
vorrei condividere con te degli appunti su una questione che riguarda i post Friendica con il titolo

Formattazione post con titolo leggibili da Mastodon

Come forse saprai già, con Friendica possiamo scegliere di scrivere post con il titolo (come su WordPress) e post senza titolo (come su Mastodon). Uno dei problemi più fastidiosi per chi desidera scrivere post con il titolo è il fatto che gli utenti Mastodon leggeranno il tuo post come se fosse costituito dal solo titolo e, due a capi più in basso, dal link al post originale: questo non è di certo il modo miglior per rendere leggibili e interessanti i tuoi post!

Gli utenti Mastodon infatti hanno molti limiti di visualizzazione, ma sono pur sempre la comunità più grande del Fediverso e perciò è importante che vedano correttamente i vostri post: poter contare sulla loro visibilità è un'opportunità per aggiungere ulteriori possibilità di interazioni con altre persone.

Fortunatamente, con le ultime release di Friendica abbiamo la possibilità di modificare un'impostazione per rendere perfettamente leggibili anche i post con il titolo. Ecco come fare:

A) dal proprio account bisogna andare alla pagina delle impostazioni e, da lì, alla voce "Social Network" al link poliverso.org/settings/connect…
B) Selezionando la prima sezione "Impostazione media sociali" e scorrendo in basso si può trovare la voce "Article Mode", con un menu a cascataC) Delle tre voci disponibili bisogna scegliere "Embed the title in the body"

Ecco che adesso i nostri post saranno completamente leggibili da Mastodon!

Altre informazioni utili

Se vuoi sapere cosa succede qui, puoi iniziare da

1) Questo link poliverso.org/community che ti mostra i contenuti prodotti dagli utenti del solo server Poliverso
2) Questo link poliverso.org/community/global che ti mostra i contenuti prodotti dagli utenti di server diversi da Poliverso
3) Questo link poliverso.org/network dove vedrai gli aggiornamenti dei tuoi contatti; e se anche non hai ancora contatti (e quindi non vedrai nulla nella pagina principale), puoi dare un'occhiata ai link a sinistra, dove troverai un filtro sui contenuti, in base alla tua lingua, gli ultimi contenuti pubblicati oppure tag come #Art #Socialmedia e #USA.
4) Questo link poliverso.org/calendar che ti mostra gli eventi federati condivisi da persone del tuo server o dai contatti dei tuoi contatti

Infine ti do il link di un promemoria utile per i nuovi utenti Friendica (ma anche per quelli meno nuovi)


I dieci comandamenti di Friendica. Cosa fare con l’account che abbiamo aperto su Poliverso?

Ecco una sorta di decalogo su Friendica. Ci sono molti link che possono appesantire la lettura, ma speriamo che vi piaccia e soprattutto ci auguriamo che lo troviate utile!

informapirata.it/2025/02/02/i-…

#Fediverse #Fediverso #Friendica

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Cosa c’è dietro le strette francesi a porno e social?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Emmanuel Macron sembra aver intrapreso una crociata contro le principali piattaforme Internet, per lo più statunitensi, minacciando di togliere il traffico generato dai minorenni su social e perfino e-commerce. Un colpo ai



di Laura Tussi e Antonio Mazzeo

Il 28 aprile 2025, tre organizzazioni insignite del Premio Nobel per la Pace – Nihon Hidankyo (2024), ICAN (2017) e IPPNW (1985) – hanno inviato una lettera congiunta ai presidenti Donald Trump e Vladimir Putin, esortandoli a intraprendere azioni decisive per la de-escalation nucleare e a impegnarsi in negoziati significativi per il disarmo.

Nella lettera, i firmatari sottolineano che Stati Uniti e Russia detengono insieme circa il 90% degli arsenali nucleari mondiali, attribuendo a entrambi una responsabilità speciale nel prevenire una catastrofe globale. Rievocando il vertice del 1986 tra Reagan e Gorbaciov a Reykjavík, che segnò un momento storico per il disarmo, gli autori dell’appello invitano i leader attuali a riprendere quello spirito di cooperazione e a compiere passi concreti verso l’eliminazione totale delle armi nucleari.

Terumi Tanaka, sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki e rappresentante di Nihon Hidankyo, ha dichiarato: “Le armi nucleari non devono mai essere usate. Il loro impiego sarebbe un crimine contro l’umanità”. Tanaka ha criticato le minacce nucleari di Putin nel contesto del conflitto in Ucraina, sottolineando la mancanza di comprensione delle devastanti conseguenze umane delle armi nucleari.

Melissa Parke, direttrice esecutiva di ICAN, ha ribadito l’urgenza dell’azione: “Ascoltare Tanaka descrivere gli effetti orribili del bombardamento dovrebbe convincere i leader mondiali a fare di più che semplicemente congratularsi con i hibakusha per questo premio. Devono onorarli eliminando urgentemente le armi nucleari”.

Michael Christ, a nome di IPPNW, ha aggiunto: “Le armi nucleari non sono una forza naturale inevitabile. Sono state costruite da mani umane e possono essere smantellate da mani umane. Tutto ciò che è necessario è la volontà politica”.

L’appello congiunto delle tre organizzazioni Nobel rappresenta un richiamo potente alla responsabilità e alla leadership necessarie per prevenire un conflitto nucleare. In un momento in cui la minaccia nucleare è più alta che mai, la loro voce si leva a favore della pace e della sicurezza globale. E ovviamente non si può che condividerlo pienamente, anche alla luce delle sempre più numerose minacce provenienti dagli stati maggiori di Stati uniti d’America, Russia, paesi NATO, Israele, Cina, India e Pakistan di impiegare le armi nucleari per “chiudere” i conflitti in atto.

Crediamo tuttavia che l’appello alla denuclearizzazione totale debba essere fatto anche a Francia e Regno Unito, due partner NATO dotati di armi di distruzione di massa, anch’essi in piena corsa al riarmo nucleare e all’adozione di strategie sempre più aggressive in ambito militare.

Allo stesso modo non possiamo dimenticare Israele, India e Pakistan, tutti paesi che non hanno firmato il trattato di non proliferazione e che purtroppo, si caratterizzano per la spregiudicatezza, direi meglio la follia, nel considerare l’uso di testate come un’opzione praticabile e “sostenibile” in caso di conflitto.

L’appello dei premi Nobel per la pace incita i movimenti No War a rafforzare il proprio impegno contro ogni sistema nucleare e rilanciare – così come fu negli anni ’80 – grandi campagne internazionali per il disarmo nucleare e la denuclearizzazione, anche attraverso atti concreti di “primo passo” di disarmo unilaterale nel cuore del vecchio continente , a partire dal nostro paese, che ha consentito l’US Air Force a dislocare le famigerate bombe “tattiche” B-61-12 nelle basi di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone), testate che in caso di conflitto o escalation bellica potranno essere montate a bordo dei cacciabombardieri di quarta e quinta generazione nella disponibilità dell’Aeronautica Militare italiana.

“Vi scriviamo come vincitori del Premio Nobel per la Pace impegnati nell’eliminazione delle armi nucleari. In questo momento di estremo pericolo nucleare, vi invitiamo a prendere misure urgenti per la de-escalation delle tensioni e impegnarvi in negoziati significativi per il disarmo nucleare”, si legge nella lettera congiunta delle Organizzazione Premi Nobel per la pace indirizzata a Putin e a Trump.

E’ un messaggio importante questo documento a firma di tre Premi Nobel per la Pace rappresentanti rispettivamente le Organizzazioni Nihon Hidankyo, ICAN e IPPNW. Perché “come leader di stati armati nucleari che possiedono il 90% degli arsenali mondiali, i presidenti Putin e Trump hanno l’obbligo speciale di agire con l’urgenza che questo momento di immenso pericolo richiede.”

Ancora una volta, e questa volta direttamente ai leader di Russia e Stati Uniti, viene rammentato il rischio sempre più alto di una escalation nucleare e di un conflitto atomico; oltretutto accentuato dai voluti processi di modernizzazione degli arsenali e dall’abbandono di storici trattati che, pur insufficienti per assicurare un disarmo concreto, erano comunque segno di seppur tiepida intenzione di accordo tra le superpotenze.

“Come hanno dichiarato gli Stati parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) al loro recente incontro a New York: “L’architettura di lunga data del disarmo e della non proliferazione viene erosa, gli accordi sul controllo degli armamenti abbandonati e le posizioni militari si sono indurite, indebolendo ulteriormente l’architettura di sicurezza globale esistente. Un ambiente di sicurezza internazionale teso e sempre più polarizzato, combinato con una mancanza di fiducia e comunicazione, esacerba i pericoli esistenti dell’uso di armi nucleari.”

“Ricostruire il dialogo, ripristinare la fiducia, impegnarsi nuovamente nel disarmo nucleare.” L’invito dei Nobel aggiunge nuovamente l’esperienza degli Hibakusha, testimoni concreti dell’orrore di quanto l’atomica genera. Perché: “Sanno, per esperienza diretta, che nessuno dovrebbe mai sopportare la sofferenza che queste armi causano. Questo 21 giugno un gruppo di hibakusha arriverà a Reykjavík a bordo della Peace Boat dove visiteranno Höfði House, il sito di uno dei momenti più promettenti nella storia del disarmo nucleare.”

Ricordando infatti che “il vertice del 1986 tra i presidenti Reagan e Gorbaciov a Reykjavík ha aperto la strada a significative riduzioni di armi” e al quasi totale smantellamento dei missili nucleari. “Hanno quasi raggiunto una svolta storica per l’eliminazione di tutte le armi nucleari. Quel momento ha dimostrato che la volontà politica può superare divisioni apparentemente insormontabili.”

“Ora avete l’opportunità di riconquistare quello spirito e di andare oltre e ottenere ciò che i presidenti Reagan e Gorbaciov non sono riusciti a fare: l’eliminazione totale delle armi nucleari. Come premi Nobel per la pace, vi invitiamo a incontrarvi l’un l’altro per raggiungere un accordo sul disarmo nucleare totale.”

Ma, “nessuno dei nove paesi che possiedono armi nucleari – Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, India, Pakistan, Israele e Corea del Nord – sembra attualmente interessato al disarmo nucleare e al controllo degli armamenti.”

“Questo è il momento di mostrare al mondo la leadership coraggiosa e visionaria necessaria. Le armi nucleari non sono una forza naturale inevitabile che deve essere sopportata. Sono stati costruiti da mani umane e possono essere smantellati da mani umane. Tutto ciò che è necessario è la volontà politica. È nel vostro potere, come presidenti dei paesi nucleari più potenti del mondo, porre fine alle armi nucleari prima che finiscano noi”, afferma infine il documento a firma di Terumi Tanaka, Shigemitsu Tanaka, and Toshiyuki Mimaki, on behalf of Nihon Hidankyo, Nobel Peace Prize 2024, Melissa Parke and Akira Kawasaki, on behalf of ICAN, Nobel Peace Prize 2017, Michael Christ, on behalf of International Physicians for the Prevention of Nuclear War, Nobel Peace Prize 1985.

Stefano Andaloro reshared this.



Cultura della Difesa e spesa militare sostenibile. Crosetto e Giorgetti a confronto

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Autorità dello Stato, rappresentanti delle istituzioni e militari, Pmi e colossi della Difesa si sono riuniti nel IV Forum sulla Difesa organizzato del Centro Studi Machiavelli, presso l’università Link di Roma, per discutere sulle priorità strategiche e sulle necessità stringenti per la



Open Source CAD in the Browser


Some people love tools in their browsers. Others hate them. We certainly do like to see just how far people can push the browser and version 0.6 of CHILI3D, a browser-based CAD program, certainly pushes.

If you click the link, you might want to find the top right corner to change the language (although a few messages stubbornly refuse to use English). From there, click New Document and you’ll see an impressive slate of features in the menus and toolbars.

The export button is one of those stubborn features. If you draw something and select export, you’ll see a dialog in Chinese. Translated it has the title: Select and a checkmark for “Determined” and a red X for “Cancelled.” If you select some things in the drawing and click the green checkmark, it will export a brep file. That file format is common with CAD programs, but you’ll need to convert, probably, if you want to 3D print your design.

The project’s GitHub repository shows an impressive slate of features, but also notes that things are changing as this is alpha software. The CAD kernel is a common one brought in via WebAssembly, so there shouldn’t be many simple bugs involving geometry.

We’ve seen a number of browser-based tools that do some kind of CAD. CADmium is a recent entry into the list. Or, stick with OpenSCAD. We sometimes go low-tech for schematics.


hackaday.com/2025/06/12/open-s…



Censura globale: dai palchi europei alle sale di Hollywood


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Lo scenario di libertà cambia e impone nuove regole alla cultura pop internazionale. Quest’anno l’Eurovision ha vietato qualsiasi tema politico o di attualità. Tutti gli artisti in gara hanno dovuto firmare un documento ufficiale in cui si sono impegnati a rispettare una serie di comportamenti,



Smartphone Android sotto assedio, e noi ancora convinti che “tanto è solo un telefono”


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Gli smartphone sono il nuovo campo di battaglia della cyber security. Ma in molti ancora non se ne sono accorti. Oppure fanno finta di niente. E l’aumento del 36% di attacchi conferma che il problema e anche culturale, non solo





Israele-Germania. Più stretta la collaborazione militare, Berlino acquista l’Arrow 3


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Entro la fine del 2025 Berlino riceverà il sistema di “difesa aerea” israeliano di ultima generazione. Costo: 3,5 miliardi di dollari
L'articolo Israele-Germania. Più stretta la collaborazione militare, Berlino acquista l’Arrow 3 proviene

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Cancellarsi dal dark web: come verificare la propria esposizione e mitigare il rischio


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Sebbene sia virtualmente impossibile eliminare completamente le informazioni una volta che sono entrate nei circuiti del dark web, è doveroso adottare misure concrete per circoscrivere il danno e prevenire ulteriori abusi. Ecco



Nuova utenza


@Signor Amministratore ⁂
Salve, ho letto nella guida che è cosa buona presentarsi.
Il mio soprannome è Echo.
Cordialmente
in reply to Echo

Ciao @Echo e benvenuto nel Poliverso!

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1) Questo link poliverso.org/community che ti mostra i contenuti prodotti dagli utenti del solo server Poliverso
2) Questo link poliverso.org/community/global che ti mostra i contenuti prodotti dagli utenti di server diversi da Poliverso3) Questo link poliverso.org/network dove vedrai gli aggiornamenti dei tuoi contatti; e se anche non hai ancora contatti (e quindi non vedrai nulla nella pagina principale), puoi dare un'occhiata ai link a sinistra, dove troverai un filtro sui contenuti, in base alla tua lingua, gli ultimi contenuti pubblicati oppure tag come #Art #Socialmedia e #USA.
4) Questo link poliverso.org/calendar che ti mostra gli eventi federati condivisi da persone del tuo server o dai contatti dei tuoi contatti

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#Fediverse #Fediverso #Friendica

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European security program: i tre pilastri della strategia Microsoft per la difesa UE


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Microsoft ridefinisce i confini del mercato della sicurezza in Europa, offrendo ai governi UE strumenti prima riservati a poche istituzioni e consolidando così la propria posizione quale pilastro infrastrutturale della



Il 58% delle aziende italiane ha subito un incidente cyber a causa di asset non gestiti correttamente


L’ultima ricerca Trend Micro rivela che solo il 40% delle organizzazioni utilizza un approccio proattivo nella gestione del rischio sulla superficie d’attacco, mentre il 29% interviene solo dopo un incidente.

Milano, 12 giugno 2025 – Il 58% delle aziende italiane ha subito un incidente cyber a causa di un asset sconosciuto o non gestito correttamente. Il dato emerge da “AI is accelerating Cyber Risk Exposure”, l’ultima ricerca Trend Micro, leader globale di cybersecurity.

La diffusione dell’intelligenza artificiale generativa ha determinato la proliferazione di asset o risorse sconosciuti e non gestiti, come i dispositivi IoT utilizzati negli uffici e nelle abitazioni dei dipendenti. Questo scenario ha introdotto ulteriori complessità, tuttavia, come evidenzia la recente ricerca di Trend Micro, nonostante una crescente consapevolezza dei rischi, molte aziende non hanno ancora adottato strumenti adeguati per affrontare le nuove sfide della moderna superficie d’attacco.

I dati principali dello studio


L’87% degli intervistati riconosce che la gestione della superficie d’attacco è strettamente legata al business risk della propria organizzazione, e la mancata gestione del rischio relativo agli asset esposti può generare impatti negativi significativi. Oltre ai rischi immediati per la sicurezza, eventuali incidenti possono compromettere aree strategiche come:

  • Continuità operativa (34%)
  • Competitività sul mercato (34%)
  • Produttività dei dipendenti (32%)
  • Fiducia dei clienti e reputazione del brand (29%)
  • Relazioni con i fornitori (25%)
  • Performance finanziarie (21%)

Tuttavia, nonostante questa consapevolezza diffusa, solo il 40% delle organizzazioni adotta strumenti specifici per una gestione proattiva della superficie d’attacco, mentre il 29% continua a intervenire soltanto a seguito di un incidente.

Dal punto di vista degli investimenti, la situazione è altrettanto critica: in media, solo il 25% del budget dedicato alla cybersecurity viene destinato alla gestione del rischio della superficie d’attacco, il 75% dei responsabili IT ritiene che le attuali risorse siano sufficienti ad affrontare le sfide.

“Già nel 2022, molte organizzazioni temevano che la propria superficie d’attacco informatico stesse sfuggendo al controllo. Oggi, questa sfida è ancora più urgente: nonostante una maggior consapevolezza dei rischi per il business, sono ancora poche le aziende che adottano misure di sicurezza proattive e continue per mitigare le criticità. La gestione dell’esposizione al rischio informatico dovrebbe rappresentare una priorità assoluta per ogni organizzazione”. Dichiara Salvatore Marcis, Country Manager di Trend Micro Italia.

Metodologia e campione della ricerca


La ricerca, commissionata da Trend Micro e condotta da Sapio Research, ha coinvolto 2.250 professionisti con responsabilità in ambito IT e/o cybersecurity, proveniente da aziende di diverse dimensioni e settori verticali, distribuite in 21 Paesi tra Europa, Nord America e area APAC. Per l’Italia il campione ha incluso 100 intervistati.

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link

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