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Rischio sventato per milioni di utenti Microsoft! La falla critica in Microsoft SharePoint da 9.8


Microsoft ha reso nota una vulnerabilità critica in SharePoint Online (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), identificata come CVE-2025-59245, con un punteggio CVSS v3.1 di 9.8/10.

La falla riguarda la deserializzazione di dati non attendibili (CWE‑502) e permette a un attaccante remoto di ottenere un’elevazione di privilegi senza necessità di credenziali o interazione dell’utente. Se sfruttata attivamente da criminali informatici, questa vulnerabilità potrebbe mettere a rischio milioni di utenti.

L’episodio sottolinea come, dopo gli incidenti su servizi cloud come AWS, Azure e Cloudflare, il cloud stia sempre più diventando un “single point of failure”, dove un singolo bug critico può compromettere enormi quantità di dati aziendali e personali.

Modalità e impatto dell’attacco


La vulnerabilità sfrutta la deserializzazione di dati provenienti da fonti non attendibili. In pratica, un attaccante può manipolare oggetti serializzati che SharePoint Online deserializza in modo insicuro, ottenendo la possibilità di eseguire codice arbitrario o elevare i propri privilegi. Questo rende possibile il controllo amministrativo sulla piattaforma, compromettendo documenti, flussi aziendali e dati sensibili. Il punteggio CVSS riflette sia la facilità di sfruttamento sia l’impatto grave su confidenzialità, integrità e disponibilità.

Diffusione e contesto aziendale


SharePoint Online è un servizio cloud ampiamente utilizzato da aziende, pubbliche amministrazioni e organizzazioni internazionali per gestione documentale e collaborazione. La compromissione di un tenant può portare a accesso non autorizzato ai dati, manipolazione dei documenti e interruzioni operative, con potenziali conseguenze legali e reputazionali. La mancanza di requisiti di autenticazione e interazione utente aumenta ulteriormente il rischio di sfruttamento remoto.

La vulnerabilità è stata riservata su NVD a settembre 2025 e pubblicata ufficialmente il 20 novembre 2025, con aggiornamento il 21 novembre. Microsoft l’ha inclusa nel proprio Security Update Guide, ma al momento della pubblicazione non erano disponibili exploit pubblici né patch. Il servizio essendo cloud-based, la gestione delle mitigazioni e degli aggiornamenti dipende direttamente dal provider, rendendo cruciale il monitoraggio da parte delle organizzazioni.

Misure di protezione consigliate


Anche se SharePoint Online è un servizio cloud e Microsoft applicherà direttamente le patch lato server, le organizzazioni non devono abbassare la guardia. È fondamentale verificare lo stato del proprio tenant, monitorare eventuali attività sospette e assicurarsi che controlli di accesso, privilegi e integrazioni API siano configurati correttamente. Queste misure riducono il rischio residuo derivante da configurazioni errate o da eventuali tentativi di sfruttamento precedenti all’applicazione della patch, garantendo così la sicurezza dei dati aziendali anche in ambienti cloud gestiti.

Conclusione: urgenza e prevenzione


La CVE‑2025‑59245 evidenzia quanto la sicurezza del cloud aziendale sia critica.

Con un punteggio di 9.8, sfruttabile da remoto senza autenticazione, la vulnerabilità rappresenta un pericolo reale per la confidenzialità, integrità e disponibilità dei dati. Organizzazioni e amministratori devono agire subito, implementando controlli, mitigazioni e monitoraggio costante per prevenire accessi non autorizzati e possibili danni operativi o reputazionali.

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Chi ha staccato Cloudflare durante l’interruzione ha messo a rischio la sua infrastruttura


Un’importante interruzione dell’infrastruttura di Cloudflare ha messo inaspettatamente alla prova la solidità del cloud e dei suoi sistemi di sicurezza per molte aziende. Il 18 novembre, le interruzioni del servizio hanno causato la disconnessione di siti web in tutto il mondo più volte e alcuni clienti hanno tentato di abbandonare temporaneamente la piattaforma per mantenere la disponibilità delle risorse.

Questa manovra forzata ha anche comportato la perdita per diverse ore da parte delle applicazioni web del tradizionale filtro del traffico dannoso, che Cloudflare in genere blocca ai margini della rete.

I problemi sono iniziati intorno alle 6:30 EST (11:30 UTC), quando sulla pagina di stato è apparsa una notifica relativa al degrado dei servizi interni. Nelle ore successive, le risorse sono tornate online, per poi tornare nuovamente non disponibili. La situazione è stata complicata dal fatto che il portale di Cloudflare era frequentemente inattivo e molti domini si affidavano anche al servizio DNS dell’azienda , rendendo tecnicamente difficile il passaggio a soluzioni alternative.

Ciononostante, alcuni proprietari di siti web hanno comunque modificato il routing, ed è stato questo tentativo di garantire la disponibilità senza fare affidamento sul perimetro di sicurezza di Cloudflare a rendere la loro infrastruttura più vulnerabile agli aggressori.

Esperti terzi sottolineano che la piattaforma mitiga efficacemente i tipi più comuni di attacchi a livello applicativo , tra cui attacchi brute-force alle credenziali, attacchi SQL injection, tentativi di bypass dei controlli API e numerosi scenari di traffico automatizzato. Pertanto, l’improvvisa perdita di questo livello ha rivelato vulnerabilità nascoste, nei controlli di sicurezza locali a compromissioni di lunga data nei controlli lato applicazione.

In un caso, l’aumento del volume dei log è stato così significativo che l’azienda sta ancora cercando di determinare quali eventi fossero veri e propri tentativi di intrusione e quali fossero solo rumore.

Gli analisti sottolineano che durante il periodo in cui alcuni importanti siti web sono stati costretti a operare senza Cloudflare, qualsiasi osservatore avrebbe potuto notare cambiamenti nei record DNS e rendersi conto che la linea difensiva era scomparsa.

Per i gruppi criminali, tali periodi rappresentano un’opportunità per lanciare attacchi precedentemente bloccati a livello perimetrale, soprattutto se il bersaglio era già sotto sorveglianza. Pertanto, le organizzazioni che hanno reindirizzato il traffico verso percorsi alternativi devono ora esaminare attentamente i registri eventi per assicurarsi che non siano emerse presenze nascoste di aggressori dopo il ripristino della rete predefinita.

Cloudflare ha successivamente pubblicato un’analisi dell’incidente. L’azienda ha dichiarato che l’interruzione non era correlata ad attacchi o attività dannose. Piuttosto, era stata causata da un errore di autorizzazione in uno dei suoi database interni, che aveva generato un gran numero di voci in un file di configurazione separato per il sistema di gestione dei bot.

Il file ha raddoppiato le sue dimensioni ed è stato quindi propagato automaticamente in tutta la rete, innescando una cascata di errori. Considerando che i servizi Cloudflare sono utilizzati da circa un quinto di Internet, tali incidenti dimostrano quanto i servizi web moderni siano vulnerabili a errori isolati provenienti da un singolo provider.

La questione dell’affidamento su singoli punti di errore sta attirando ulteriore attenzione. I consulenti considerano questo incidente come un ulteriore promemoria della necessità di distribuire le funzioni di sicurezza su più zone e provider. A tal fine, suggeriscono di implementare strumenti di filtraggio, protezione DDoS e manutenzione DNS su diverse piattaforme, segmentare le applicazioni per evitare che un errore sul lato di un provider provochi una reazione a catena e monitorare regolarmente le dipendenze critiche per identificare tempestivamente l’impatto delle reti mono-fornitore.

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FNSI: uno sciopero per lavoro e retribuzioni dignitose 


Il giornalismo è presidio fondamentale per la vita democratica del nostro Paese, ma la qualità dell’informazione si sta deteriorando.

Gli editori non hanno colto le opportunità nei ricavi della trasformazione digitale del settore e davanti alla crisi dei media tradizionali hanno preferito tagliare il costo del lavoro.

La riduzione degli organici delle redazioni e delle retribuzioni dei giornalisti attraverso licenziamenti, ripetuti stati di crisi con le casse integrazioni e migliaia di prepensionamenti, la paralisi contrattuale hanno inaridito l’offerta di notizie con ricadute negative sul pluralismo e sul diritto dei cittadini a essere informati.

Per queste ragioni i giornalisti hanno proclamato lo sciopero nazionale per il 28 novembre per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fnsi-Fieg, scaduto da oltre dieci anni.

Ritengono che per lo sviluppo dell’informazione sia necessario un nuovo accordo con gli editori che tenga conto della perdita del potere d’acquisto degli stipendi eroso dall’inflazione, che favorisca l’ingresso nelle redazioni di giovani, che garantisca diritti e retribuzioni adeguate alle migliaia di collaboratori e corrispondenti – per lo più precari – che tutti i giorni raccontano quanto accade nelle nostre città.

Il nuovo contratto non deve lasciare indietro nessuno, tutelando i diritti acquisiti, contemplando nuove figure professionali e occupandosi di intelligenza artificiale e di equo compenso per la cessione dei contenuti sul web.

Lo sciopero, che sarà preceduto il giorno prima, 27 novembre, da una manifestazione di piazza a Roma, non ha motivazioni politiche, ma vuole ribadire che un’informazione di qualità è possibile solo con giornalisti professionali liberi tutelati, come tutti i lavoratori del nostro Paese, nei loro diritti e nelle retribuzioni adeguate dal rinnovo del contratto di lavoro.


dicorinto.it/associazionismo/f…



I frati Servi di Maria hanno un nuovo Priore generale. Si tratta di fra Sergio M. Ziliani che succede alla guida dell’Ordine a fra Gottfried M. Wolff.


Messico: arcidiocesi accoglie le madri dei desaparecidos, “Conforto e ascolto”. 

L’arcidiocesi di Città del Messico ha ricevuto diversi gruppi di famiglie in cerca dei propri cari scomparsi, a causa della violenza strutturale che soffoca il Paese, e in particolare le cosiddette “madres buscadores”, che hanno espresso il desiderio…



“In definitiva, le tre dimensioni, appena richiamate, portano a riaffermare la salus animarum come suprema legge e finalità dei processi matrimoniali nella Chiesa”.


La mozione approvata il 19 novembre dall’81ª Assemblea generale della Cei ad Assisi prende avvio da un ringraziamento “per l’abbondanza dello Spirito che ha accompagnato il Cammino sinodale in questi anni”. I vescovi, riuniti sotto la guida del card.


Nel corso dell’81ª Assemblea generale della Cei, il Consiglio episcopale permanente ha approvato ad experimentum per un anno, dal gennaio 2026, la riforma degli Uffici e dei Servizi della Segreteria generale.


La tutela dei minori e degli adulti vulnerabili è stata un tema centrale dell’81ª Assemblea generale della Cei. Nel comunicato finale si richiama la visita di mons. Thibault Verny e mons.


Papa Leone XIV ha ricevuto oggi nel Palazzo Apostolico Vaticano il presidente della Repubblica Democratica di Timor-Leste, José Manuel Ramos-Horta.


L’81ª Assemblea generale della Cei ha approvato due documenti dedicati alla pace e all’educazione. Come si legge nel comunicato finale, i vescovi hanno accolto l’invito del Papa a rendere ogni comunità “una ‘casa della pace’, dove si impara a disinne…

in reply to The Pirate Post

Ich bin noch ohne Internet aufgewachsen, und mein Vater hat immer versucht, mich mit Pornos zu versorgen, und wollte überhaupt nicht begreifen, daß ich nicht auf Riesentitten stehe. Glücklicherweise war die Erotika-Sammlung von meinem Hippie-Onkel etwas diverser. Hätte ich damals schon Internet gehabt, hätte wohl niemand versucht, mich zu filtern, und stattdessen hätte ich ständig für meinen Vater nach Monster-Eutern suchen müssen.



Why Chat Scanning Is a Problem Hiding in Your Phone


Across Europe, a new concept known as chat scanning has entered the public debate. Supporters claim it will protect children from online harm. Chat control is formally part of the Child Sexual Abuse Regulation (CSAR), aimed at combating CSAM (child sexual abuse material). However, many experts, privacy groups, and digital rights advocates warn that it poses a greater risk for everyone who uses a phone, especially young people who message daily.


What is chat scanning?


In simple terms, it is a system that checks your private messages before or as soon as you send them. The app you use would need to scan your texts, photos, or videos and determine whether they seem suspicious. If the scanner thinks something is “unsafe,” it can report the sender, even if the message was completely innocent.

This means the scanning occurs within your phone, not on a server elsewhere. Every typed or uploaded message is checked before it reaches a friend or family member. It is like having a digital security guard watching over your shoulder every time you write something personal.

For digital rights advocates, including the Pirate Party, this raises a serious concern: privacy is not something that can be switched on and off. Once a system is built to monitor everyone’s conversations, it becomes a permanent gateway to surveillance. It does not take much for such tools to be expanded, misused, or accessed by actors who do not have the public’s interest at heart.


Why Chat Control Is a Real Threat


Chat control systems are not theoretical risks. Automated scanners genuinely make mistakes. They often cannot understand teenage slang, humour, or personal images. A tool meant to protect vulnerable users can easily turn into one that falsely accuses innocent people. Meanwhile, determined bad actors can simply switch to apps that do not follow these rules, while ordinary citizens remain under constant monitoring.

This approach also weakens secure communication. End-to-end encryption is designed to protect everyone from hackers, identity theft, and even misuse of state power. Scanning messages before they are encrypted breaks that protection. Instead of keeping society safe, it exposes activists, families, journalists, and children to new dangers.


The Ripple Effect on Democracy


If chat controls become law with a full majority, the long-term consequences could spread slowly but deeply. The ripple effect would impact multiple pillars of democracy.

Privacy Erosion


What begins as limited scanning to target harmful content can gradually expand to include most users. When every message is subject to scrutiny, personal privacy is the first casualty.

Overwhelmed Law Enforcement


A flood of false positives would strain police resources. German experts who reviewed the proposal warned that law enforcement would be unable to handle the volume of inaccurate reports. This waste of time and energy increases the risk of people being wrongly investigated or prosecuted, ultimately making the public less safe.

Chilling of Free Expression


Journalists, activists, and vulnerable groups may start to self-censor because they no longer trust their communication channels. When private conversations feel monitored, open dialogue becomes rare.

Decline in Civic Participation


As trust in institutions weakens, people may disengage from democratic processes. Press freedom declines, and political debate becomes less open.

Shift in Social Norms


Over time, society may begin to accept the idea that monitoring private digital spaces is normal. Such a shift can alter the social contract itself, making surveillance an everyday expectation rather than an exception.

This is how a policy introduced in the name of protection can gradually erode the foundations of democracy.


Are there safer alternatives?


There are better ways to keep communities safe. Targeted investigations, stronger reporting channels, improved child protection services, and investment in digital literacy can genuinely support vulnerable groups without breaking the fundamental right to private communication.

Europe should not accept a future where every phone becomes a checkpoint. Safety should be built on rights, not surveillance. Protecting children and protecting privacy are not opposing goals. With smart policy and responsible technology, the EU can and must do both.


european-pirateparty.eu/why-ch…



Campania, Puglia, Veneto. Si vota: portiamo le nostre battaglie in consiglio regionale!
possibile.com/campania-puglia-…
Il 23 e il 24 di novembre i cittadini e le cittadine di Campania, Puglia e Veneto andranno a votare per il rinnovo del Consiglio Regionale e del Presidente di Regione.

Davide C. reshared this.





Gli USA sull’orlo della bolla dell’IA, il rischio non risparmia nemmeno l’Europa

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
L’isteria di Trump ha a che fare con i decisi segnali di una profonda crisi economica e finanziaria. La bolla dell’Intelligenza Artificiale continua a gonfiarsi,



Berlino stacca gli europei e insegue Cina e Usa nello spazio. Ecco la strategia spaziale tedesca

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Il riarmo tedesco è pronto a procedere anche in verticale. Berlino ha svelato in questi giorni la sua prima strategia nazionale per la sicurezza spaziale. La “Space safety and security strategy”, approvata dai ministeri della




TamperedChef: la fabbrica degli avvelenatori di certificati digitali


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C’è una certa quiete, quasi rassicurante, quando apriamo un installer, nel vedere quella piccola finestra di dialogo di Windows che certifica la validità di una firma digitale. È un sigillo di fiducia, un lasciapassare che ci dice che il software che stiamo per installare è



Acn, a ottobre preoccupa la persistenza di esposizioni di dati in PA, Telco e finanza


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Con la corsa al riarmo Meloni rischia di sacrificare l’economia reale sull’altare della sicurezza


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L’Italia si trova in una posizione paradossale sul fronte economico-militare. Con un rapporto debito/Pl pari al 144% – tra i più alti del mondo sviluppato – dovrebbe concentrare le proprie risorse sulla riduzione del debito e sul rilancio dell’economia reale. Eppure,



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TG del 21 novembre 2025

Conduzione: Vincenzo Cimmino Coordinamento: Iris Venuto Digiwall: Giacomo Basile Collegamento: Alessio Corsaro Ticker: Marco Bertolini Affiancamento ticker: Filippo Saggioro In redazione: Chiara Di Benedetto, Lorenzo Giovanardi, Leonardo Macciocca, Roberto Abela,…
L'articolo TG del 21 novembre 2025 su Lumsanews.

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Così WhatsApp ha spalancato la porta alla raccolta a strascico di 3,5 miliardi di dati


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Un gruppo di ricercatori viennesi ha sfruttato la struttura della chat di messaggistica di Meta per dimostrare che permetteva attività di scraping, raccogliendo miliardi di dati. WhatsApp replica: "Solo informazioni pubbliche". Ma



Arch Linux


Ciò che fino a ieri sembrava impossibile ora invece è realtà. Ho installato Arch Linux sul computer di riserva (sul principale ho Debian), ma la cosa più incredibile è che funziona. Ho avuto qualche problema con CUPS, il demone di stampa, ma cercando in giro ho risolto il problema ed ora va che è una meraviglia. Sarà la quinta volta che ci provo e finalmente eccola qui. Per il momento mi sembra stabile e veloce, ho installato solo i programmi che uso effettivamente senza troppi orpelli. Nei prossimi giorni la testerò meglio.


L’asta da “sogno” di Frida Kahlo, il quadro aggiudicato per 55 milioni di dollari

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[quote]Sarah Snook interpreta Marissa Irvine, nella nuova serie thriller “All her fault”, in onda dal 23 novembre in esclusiva su Sky e in streaming su Now
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