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Forze di polizia europee a statuto militare: nel vertice ospitato dai carabinieri si è parlato di formazione, tutela ambientale, cyber ed AI


L'Arma dei Carabinieri ha organizzato a Vicenza, presso la Caserma Chinotto, sede del Centro di Eccellenza per le Polizie di Stabilità (CoESPU), una conferenza quadripartita di Vertice (G4) tra le Gendarmerie e Forze di Polizia a statuto militare di Italia, Francia, Spagna e Portogallo.

Hanno partecipato il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo, il Direttore Generale della Gendarmeria Nazionale francese, Gen. d'Armata Hubert Bonneau, il Comandante Generale della Guardia Nazionale Repubblicana portoghese, Gen. C.A. Rui Alberto Ribeiro Veloso e il Direttore Aggiunto Operativo della Guardia Civil, Gen. C.A. Manuel Llamas Fernàndez.
L'incontro, ha rappresentato un'importante occasione per rafforzare ulteriormente i legami di cooperazione. Le quattro Istituzioni di polizia a competenza generale fanno parte della FIEP (International Association of Gendarmeries and Polices Forces with Military Status), istituita il 12 maggio del 1994 a Madrid, la cui presidenza è stata ceduta lo scorso anno dall'Arma dei Carabinieri alla Gendarmeria Nazionale Francese.

Nel corso del vertice è stato fornito risalto alle tematiche di maggiore rilevanza strategica, quali: la formazione congiunta, la tutela ambientale, il settore cyber e l'Intelligenza Artificiale.
In riferimento alla formazione congiunta è stata sottolineata l'importanza di valorizzare i percorsi formativi del personale quale processo continuo di crescita umana, valoriale e professionale che caratterizza la vita di ogni militare, fornendogli gli strumenti necessari per svolgere efficacemente i propri compiti istituzionali anche nella dimensione della cooperazione interforze nel contesto europeo.
In relazione alla tutela ambientale, settore in cui l'Arma è impegnata con i suoi oltre 7.000 Carabinieri forestali, si è posto l'accento sulla promozione di una comune visione strategica attraverso lo svolgimento di periodiche riunioni finalizzate a condividere e potenziare le conoscenze tecnico-informatiche di settore.

In occasione della trattazione della tematica cyber è stata confermata l'importanza dello scambio di progetti relativi alla prossimità digitale, ovvero delle pratiche di formazione mirate all'aumento di capacità d'intelligence e d'investigazione sulla criminalità informatica, focalizzando l'attenzione anche sul costante aggiornamento dei punti di contatto (PoC) delle 4 Forze di polizia a statuto militare, quale fattore essenziale per assicurare la piena funzionalità di scambi informativi.

Sull'intelligenza artificiale, invece, è stata manifestata la volontà di favorire la condivisione di piani strategici comuni di impiego dell'AI all'interno dei vari asset delle Gendarmerie, dalla logistica, alle procedure amministrative, alla formazione, fino agli aspetti operativi, sempre nel rispetto delle specificità e dei vincoli legali in ambito nazionale ed europeo.

Il Comandante Generale dell'Arma Luongo, dopo aver salutato e ringraziato le massime autorità delle Gendarmerie estere per la convinta partecipazione all'evento, ha illustrato l'elemento distintivo e condiviso tra le stesse: "è il complesso reticolo territoriale delle nostre Forze, indiscutibile valore aggiunto sia per i flussi informativi, sia per la protezione delle infrastrutture critiche sul territorio, caratteristiche che sono codificate nel nostro DNA e costituiscono i presupposti per il successo del nostro modello, quello della Gendarmeria, nel passato come nel presente".
Il Generale ha messo poi in evidenza la solidità dei valori che accomunano l'Arma dei Carabinieri, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guardia Civil e la Guardia Nazionale Repubblicana portoghese: "valori radicati nella storia, nelle tradizioni e nel quotidiano sacrificio delle nostre donne e dei nostri uomini. È su queste fondamenta indiscutibili che poggia la nostra capacità di affrontare le sfide di oggi e di domani". Nel concludere si è soffermato sull'importanza di saper affrontare le nuove sfide: "abbiamo il dovere di guardare agli scenari futuri non con timore, ma con l'ambizione e la responsabilità di esserne protagonisti non per subirne i cambiamenti, ma per saperli interpretare e guidare".

Le Istituzioni che si sono riunite a Vicenza collaborano da anni per semplificare, nel rispetto degli accordi internazionali vigenti e delle normative nazionali, la reciproca fruizione di informazioni ed esperienze nei settori delle risorse umane, dell'organizzazione di servizi, della tecnologia, della logistica e degli affari internazionali. I vertici delle quattro Istituzioni hanno espresso la loro piena soddisfazione per i risultati raggiunti durante l'incontro di cooperazione internazionale, sottolineando la comune volontà di proseguire e intensificare la collaborazione in tutti i settori strategici di interesse comune. Al termine della conferenza, è stato ribadito l'impegno a dare seguito alle discussioni attraverso la definizione di piani d'azione concreti e la realizzazione di iniziative congiunte, al fine di garantire una maggiore efficienza delle Forze di Polizia nell'ambito della sicurezza per i cittadini dei rispettivi Paesi.


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OPERAZIONE OPSON 2024. UNO SFORZO CONGIUNTO


Europol, OLAF, DG SANTE, DG AGRI e 29 paesi in tutta Europa, nonché produttori di alimenti e bevande del settore privato, hanno unito le forze nell’edizione 2024 dell’operazione OPSON. Questa operazione annuale, giunta alla sua tredicesima edizione, prende di mira cibi e bevande contraffatti e di scarsa qualità. Forze dell'ordine, dogane, e le agenzie di regolamentazione alimentare hanno sequestrato circa 22.000 tonnellate di cibo e circa 850.000 litri di bevande (per lo più alcoliche).

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La frode alimentare, la contraffazione di alimenti e bevande e l'abuso di indicazioni geografiche costituiscono un'area criminale significativa e grave che deve essere affrontata a livello internazionale.
L’obiettivo dell’operazione OPSON è proteggere la salute e la sicurezza pubblica e, in definitiva, smantellare le reti criminali organizzate coinvolte. Europol e tutti i partner coinvolti combattono su tutti i fronti contro questa area criminale, che comprende attività nei mercati fisici e online – come le piattaforme di commercio elettronico – e l’intera filiera alimentare, dalle materie prime al prodotto finale.

Le tendenze della criminalità alimentare di quest’anno

Gli investigatori di tutta Europa hanno notato una continua tendenza dei truffatori a vendere alimenti scaduti. Infiltrandosi nelle aziende di smaltimento rifiuti, mettono le mani su masse di cibo scaduto che dovrebbero essere distrutte. Dopo aver semplicemente cancellato e ri-stampando le date di scadenza o stampando e attaccando nuove etichette, reimmettono nella filiera i prodotti scaduti. Per quanto riguarda gli alimenti contraffatti e erroneamente designati, l'olio d'oliva e i vini a denominazione di origine protetta (DOP) sono le tipologie di prodotti più colpiti.

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Highlights da tutta Europa

La Guardia Civil spagnola, in collaborazione con i Carabinieri italiani e Europol, ha arrestato quattro persone e sequestrato circa 120.000 scatolette di tonno e 45.000 litri di olio. I proprietari arrestati di un'azienda conserviera a La Rioja (Logroño) preparavano i prodotti in scatola con tonno di qualità inferiore a quella indicata sull'etichetta, così come con olio di girasole o sansa etichettata come olio di oliva, riuscendo così a commercializzare i prodotti a prezzi molto inferiori rispetto ai concorrenti.

In tutta la Spagna, la Guardia Civil è intervenuta contro i contraffattori di prodotti come olio, prosciutto o formaggio. A Valencia, un'azienda produttrice di sottaceti è stata indagata per aver venduto prodotti non idonei al consumo a causa dell'aggiunta di coloranti e conservanti illegali. Sono state sequestrate 80 tonnellate di prodotto, gran parte del quale pronto per la vendita e il consumo.

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L'Arma dei Carabinieri

I Nuclei Antisofisticazione e Sanità dell’Arma dei Carabinieri, NAS, in collaborazione con altre autorità, hanno identificato e sequestrato circa 42 tonnellate di olio adulterato. Il prodotto, commercializzato come olio extra vergine di oliva italiano, era pronto per la distribuzione, oppure -in alcuni casi – erano già entrati nel mercato. Gli agenti sequestrati hanno perquisito diversi luoghi quali magazzini e hanno sequestrato anche 71 tonnellate di sostanze oleose, contenute in vaschette e taniche di plastica di varie dimensioni nonché 623 litri di clorofilla utilizzata per la adulterazione degli oli. Il valore totale degli oggetti sequestrati, che comprende attrezzature per l'imballaggio, etichette, un veicolo da trasporto, carrelli elevatori ed elettronica per un importo di 900.000 euro.

Anche in Italia i Carabinieri hanno smantellato una rete criminale dedita alla contraffazione di vini a denominazione di origine protetta (DOP) o indicazione geografica protetta (IGP).
I criminali hanno falsificato i registri elettronici delle cantine di un organismo di certificazione della qualità del vino etichettando erroneamente i vini con un certificato DOC. A seguito dell'indagine sono stati sequestrati circa 60.000 litri di vino contraffatto.

Come riportato in precedenza da Europol, un'indagine condotta dalla gendarmeria francese (Gendarmerie Nationale), che coinvolge i Carabinieri italiani e la Polizia Federale Svizzera, con il supporto di Europol ed Eurojust, ha portato allo smantellamento di una rete criminale che contraffava i vini francesi a Denominazione di Origine Protetta (DOP) in Italia. La rete criminale falsificava il vino rosso francese, facendo pagare fino a 15.000 euro a bottiglia.
Il vino falso è stato contraffatto in Italia, poi consegnato a un aeroporto italiano ed esportato per la vendita a valore di mercato in tutto il mondo da onesti commercianti di vino. L'operazione ha portato a sei arresti e sequestri per un valore di 1,4 milioni di euro, oltre a oltre 100mila euro in contanti e documenti.

Risultati OPSON XIII:
11 reti criminali smantellate,
emessi 104 mandati di arresto,
184 mandati di perquisizione emessi,
278 persone denunciate all'autorità giudiziaria,
5 821 controlli e ispezioni effettuati.
In totale sono state ritirate dal mercato merci per un valore di oltre 91 milioni di euro.

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