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Cheap Endoscopic Camera Helps Automate Pressure Advance Calibration


The difference between 3D printing and good 3D printing comes down to attention to detail. There are so many settings and so many variables, each of which seems to impact the other to a degree that can make setting things up a maddening process. That makes anything that simplifies the process, such as this computer vision pressure advance attachment, a welcome addition to the printing toolchain.

If you haven’t run into the term “pressure advance” for FDM printing before, fear not; it’s pretty intuitive. It’s just a way to compensate for the elasticity of the molten plastic column in the extruder, which can cause variations in the amount of material deposited when the print head acceleration changes, such as at corners or when starting a new layer.

To automate his pressure advance calibration process, [Marius Wachtler] attached one of those dirt-cheap endoscope cameras to the print head of his modified Ender 3, pointing straight down and square with the bed. A test grid is printed in a corner of the bed, with each arm printed using a slightly different pressure advance setting. The camera takes a photo of the pattern, which is processed by computer vision to remove the background and measure the thickness of each line. The line with the least variation wins, and the pressure advance setting used to print that line is used for the rest of the print — no blubs, no blebs.

We’ve seen other pressure-advanced calibrators before, but we like this one because it seems so cheap and easy to put together. True, it does mean sending images off to the cloud for analysis, but that seems a small price to pay for the convenience. And [Marius] is hopeful that he’ll be able to run the model locally at some point; we’re looking forward to that.

youtube.com/embed/LptiyxAR9nc?…


hackaday.com/2025/03/21/cheap-…



Cisco sotto attacco: sfruttate due vulnerabilità critiche nella Smart Licensing Utility!


Gli attacchi informatici contro Cisco Smart Licensing Utility sono in aumento, con i ricercatori che hanno recentemente identificato campagne attive che sfruttano due vulnerabilità critiche risolte circa sei mesi fa. Queste falle permettono ai cybercriminali di ottenere accesso non autorizzato a dati sensibili relativi alle licenze e a funzionalità amministrative del software.

Le vulnerabilità, CVE-2024-20439 e CVE-2024-20440, sono state rese pubbliche a settembre 2024 e hanno entrambe un punteggio CVSS di 9,8. La prima consente a un utente remoto non autenticato di accedere al software tramite credenziali hardcoded, creando di fatto una backdoor. La seconda riguarda un file di registro di debug che espone informazioni sensibili, come le credenziali API.

Il ricercatore di sicurezza Nicholas Starke di Aruba (Hewlett Packard Enterprise) ha individuato una password amministrativa statica all’interno delle versioni vulnerabili del software (dalla 2.0.0 alla 2.2.0). Questa credenziale, Library4C$LU, è integrata nell’autenticazione API, permettendo a un attaccante di ottenere privilegi amministrativi se sfruttata con successo.

Gli specialisti del SANS Institute hanno individuato che gli hacker inviano richieste HTTP create ad hoc per sfruttare queste debolezze. In particolare, gli aggressori mirano all’endpoint API in /cslu/v1/scheduler/jobs, utilizzando credenziali hardcoded per autenticarsi.

Decodificando la stringa Base64 nell’intestazione Authorization, emerge che viene usata l’identità cslu-windows-client:Library4C$LU, confermando l’uso delle credenziali scoperte da Starke. Se l’attacco ha successo, gli aggressori ottengono il controllo amministrativo dell’utility, con la possibilità di gestire licenze e accedere a dati sensibili.

Questi attacchi non sono limitati ai prodotti Cisco: lo stesso gruppo di cybercriminali sta cercando di sfruttare anche altre vulnerabilità, come CVE-2024-0305, che colpisce alcuni sistemi DVR.

Secondo Johannes Ullrich, responsabile della ricerca presso SANS, il fatto che dispositivi IoT a basso costo e software aziendali avanzati soffrano di problemi di sicurezza simili, come l’uso di credenziali hardcoded, dimostra quanto siano diffuse queste criticità.

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Oh no! Ancora phishing!


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
TL;DR Il phishing rappresenta ancora una strategia di attacco importante per il cybercrimine. La sua efficacia, che fa leva su tecniche di ingnegneria sociale, sta aumentando, anche a fronte delle tante campagne di formazione erogate. Che probabilmente non sono così efficaci come pensiamo.
Source

L'articolo proviene dal blog #ZeroZone di



Cucù, Lo 0day di Graphite non c’è più! Whatsapp risolve il bug usato per colpire gli italiani


Ne avevamo discusso di recente, analizzando il caso Paragon in Italia, che ha portato alla sorveglianza di diversi cittadini italiani. Uno scandalo che, come spesso accade, ha sollevato polemiche per poi finire rapidamente nel dimenticatoio.

WhatsApp ha corretto una vulnerabilità zero-day sfruttata per installare lo spyware Graphite di Paragon. Lo Sviluppatore di spyware israeliano Paragon Solutions Ltd. è stata fondata nel 2019. Secondo quanto riportato dai media, nel dicembre 2024 la società è stata acquisita dal gruppo di investimento AE Industrial Partners con sede in Florida.

A differenza dei suoi concorrenti (come NSO Group), Paragon afferma di vendere i suoi strumenti di sorveglianza solo alle forze dell’ordine e alle agenzie di intelligence dei paesi democratici che hanno bisogno di rintracciare criminali pericolosi. Il 31 gennaio 2025, dopo aver risolto la vulnerabilità zero-click, i rappresentanti di WhatsApp hanno notificato a circa 90 utenti Android di 20 Paesi (tra cui giornalisti e attivisti italiani) di essere stati vittime di attacchi da parte dello spyware Paragon, progettato per raccogliere dati sensibili e intercettare i loro messaggi privati.

Come hanno ora rivelato gli esperti di Citizen Lab , gli aggressori hanno aggiunto le future vittime ai gruppi WhatsApp e poi hanno inviato loro un file PDF. Il dispositivo della vittima ha elaborato il file dando accesso all’exploit 0-day che ha consentito l’installazione dello spyware Graphite.

Successivamente il malware è fuoriuscito dalla sandbox di Android e ha compromesso altre app sui dispositivi delle vittime. Inoltre, dopo l’installazione, lo spyware forniva ai suoi operatori l’accesso ai messaggi di messaggistica degli utenti. A quanto si dice, lo spyware può essere rilevato sui dispositivi Android con jailbreak tramite un artefatto denominato BIGPRETZEL. È possibile scoprirlo analizzando i registri dei dispositivi hackerati.

Gli esperti di Citizen Lab hanno mappato l’infrastruttura server utilizzata da Paragon per installare Graphite sui dispositivi delle vittime e hanno trovato possibili collegamenti tra l’azienda e diversi clienti governativi, tra cui Australia, Canada, Cipro, Danimarca, Israele e Singapore. In totale, sono stati in grado di identificare 150 certificati digitali associati a decine di indirizzi IP che, secondo i ricercatori, fanno parte dell’infrastruttura di controllo di Paragon.

“L’infrastruttura includeva server cloud che erano probabilmente stati affittati da Paragon o dai suoi clienti, così come server che potrebbero essere stati ubicati nei locali di Paragon e dei suoi clienti governativi. L’infrastruttura scoperta era collegata a pagine web chiamate “Paragon” che venivano restituite da indirizzi IP in Israele (dove ha sede Paragon), nonché a un certificato TLS contenente il nome dell’organizzazione Graphite. Lo stesso nome è dato allo spyware Paragon. È stato trovato anche un nome comune “installerserver”. Il prodotto spyware concorrente Pegasus usa il termine “Installation Server” per riferirsi ai server progettati per infettare i dispositivi con spyware”, scrivono gli esperti.

Secondo i rappresentanti di WhatsApp, questo vettore di attacco è stato risolto alla fine del 2024 e non ha richiesto patch lato client. L’azienda ha affermato di aver deciso di non assegnare un identificatore CVE alla vulnerabilità dopo “aver esaminato le linee guida CVE pubblicate da MITRE e a causa delle politiche interne dell’azienda”.

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Inutili tabù


C’è una parola che è diventata quasi un insulto nel dibattito pubblico: socialismo. Un’altra è addirittura un tabù: comunismo.

Eppure, se togliamo per un attimo le etichette, il pregiudizio instillato in quarant’anni anni di berlusconismo, se distogliamo lo sguardo dall’orrenda poltiglia burocratica e sciatta a cui ci ha abituati la compagine progressista, ci accorgiamo che i principi che questi movimenti hanno portato avanti per oltre un secolo sono esattamente quelli di cui oggi abbiamo disperatamente bisogno.

Non parlo di nostalgie, di falci e martelli sventolati per appartenenza, ma di idee. Idee chiare, necessarie.
Sogni da trasformare in utopie, e utopie da trasformare in Futuro - quello maiuscolo - quello che, come l’amore, non vedi l’ora di vedere.

Abbiamo bisogno di un pensiero che rimetta al centro le persone, la società.
Perché oggi il lavoro e i lavoratori sono tornati a essere una merce, qualcosa da svendere al ribasso. Perché il diritto alla salute, all’istruzione, a una casa sono stati trasformati in privilegi sempre più irraggiungibili.

Perché lo Stato sociale, quello che un tempo era un argine alle disuguaglianze, oggi viene smantellato pezzo dopo pezzo nel nome di un “mercato” che, anziché autoregolarsi, concentra ricchezze e potere nelle mani di pochi scaltri.

Abbiamo bisogno di una visione collettiva. Di partiti veri, di intellettuali e politici veri e preparati. Perché stiamo bruciando le energie e il cuore dei pochi giovani dentro istituzioni vecchie e immobili, pesanti e inadeguate a un futuro libero e migliore.

Perché il mito dell’individuo che si fa da solo è servito solo a giustificare le ingiustizie, a colpevolizzare chi rimane indietro.

E invece no, non siamo soli. Non esistiamo fuori dalla comunità, dalla società. Non esistiamo senza diritti, senza solidarietà, senza coscienza, senza l’idea che il benessere del singolo non possa basarsi sul malessere dei molti.

Abbiamo bisogno di un’alternativa al cinismo. Perché la politica di oggi si fonda sull’ignoranza e sulla paura, fomentando la guerra tra poveri attraverso un nazionalismo da bar e un decisionismo da scadente operetta.

Il socialismo e il comunismo italiani hanno sempre parlato di futuro, di cultura, di emancipazione, di una società più equa, più giusta. E quell’idea non è vecchia: è oggi necessaria.

Vecchi sono quelli che si arrogano il diritto di rappresentarla con linguaggi incomprensibili persino a loro stessi.
Vecchio è questo “io” ingombrante, sempre a favore di telecamera, vecchia è la corruzione e la cancellazione della meritocrazia.
Vecchia è l’incapacità di creare tesi, antitesi e sintesi attraverso la collettività e non attraverso un singolo che le faccia calare dall'alto.
Vecchio è vantarsi di slogan ciclostilati, la spocchia borghese di chi non ha idea della vita degli ultimi e nemmeno dei penultimi, eppure straparla di riformismo e di popolo. Vecchia è l'ignoranza e il qualunquismo, la superficialità che diventa stupidità.

Non si tratta di tornare indietro, ma di guardare avanti.

Svegliamoci.
Credere nella giustizia sociale non è utopia.
Pensare di poterne fare a meno, quella sì, è pura follia.

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Il Dossier Segreto su BlackBasta : Cosa imparare dei retroscena inediti di una Ransomware Gang


Nel libro “l’arte della Guerra” Sun Tzu scrisse “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura“.

Conoscere il nemico è un aspetto fondamentale di qualunque campo di battaglia, compreso quello della sicurezza informatica. Per questo motivo il lavoro di DarkLab, appena pubblicato per Red Hot Cyber, ha una rilevanza senza pari.

Cosa è accaduto: qualche tempo si è realizzato un data leak che ha visto la pubblicazione di moltissime chat e comunicazioni intercorse tra gli affiliati ad una temutissima gang di criminali informatici, specializzata in ransomware. DarkLab ha analizzato questi documenti e ne ha ricavato un dossier (di facile e veloce lettura, che consiglio vivamente).

Questo report è importantissimo poiché ci consente di vedere cosa e come funziona “dall’altra parte”, traendone informazioni utili che qualunque ente e azienda potrebbero convertire in misure di sicurezza. Qui mi interessa evidenziarne alcune, per il resto (struttura, tattiche di negoziazione dei riscatti, ecc…) vi consiglio vivamente di leggere il rapporto che trovate qui

Le VPN sono bersagli particolarmente attenzionati dai criminali informatici, i quali destinano investimenti mirati per lo sfruttamento delle loro vulnerabilità.

Insegnamento: prestare particolare attenzione e investire particolarmente sulla protezione delle VPN

Tecniche di social Engineering avanzate: la gang ha un operatore dedicato, specializzato nel contatto di personale chiave nelle aziende vittime. Una delle tecniche sviluppate è quella di impersonificare un operatore del dipartimento IT per ottenere accesso ai sistemi delle vittime, anche attraverso call center per rendere tutto più credibile.

Insegnamento: redigere delle politiche ad hoc per i contatti dell’ufficio IT con il personale aziendale, e fare in modo che ne siano tutti informati, in modo tale da non dare seguito a richieste effettuate in maniera non proceduralizzata.

per evitare la detection agiscono con molta calma, fino ad arrivare a lanciare solo un comando al giorno. Inoltre, hanno fatto ricorso ad una mail fingendosi il supporto tecnico interno al fine di mascherare talune operazioni.

Insegnamento: ancora una volta emerge come l’impersonificazione del reparto IT sia un vettore chiave per molti attacchi. Proceduralizzare delle modalità di contatto dei servizi IT, da mantenere riservate, costituisce una importante contromisura.

I criminali informatici cercano di evitare attacchi a realtà che implementano la MFA.

Insegnamento: MFA è uno strumento che può essere un forte disincentivo all’attacco criminale.

Una tecnica molto utilizzata era il phishing mediante Microsoft Teams con un “pretext” standard.

Insegnamento: sviluppare politiche interne per qualunque tipo di comunicazione. Queste politiche sono da mantenere riservate e conosciute solo al personale a cui è fatto divieto di diffonderle. Insegnare a riconoscere i messaggi di phishing all’interno dell’azienda elimina uno strumento di attacco ai criminali.

Tutte queste informazioni sono preziosissime per chi si deve difendere, poiché consente di conoscere le metodologie di attacco e di adottare le contromisure più opportune e adeguate.

Conoscere il proprio nemico è fondamentale, ma altrettanto importante è conoscere se stessi, e forse è da questo punto che molte realtà dovrebbero iniziare poiché troppo spesso c’è poca consapevolezza.

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La rappresentazione queer alla Biennale di Venezia 2024.


Faccio un salto nel passato anche qui, alla Biennale Arte 2024 di Venezia, la rappresentazione queer era forte e presente, ed è stato potente vederla.

Alcune opere mi hanno colpito particolarmente. Louis Fratino esplora la tensione tra famiglia e desiderio con immagini viscerali, raccontando come le persone LGBTQ+ socializzano da ‘outsider’ e affrontano la violenza della tradizione. Xiyadie documenta la vita queer in Cina dagli anni ’80, con opere intime che parlano di repressione, desiderio e liberazione. In Sewn, la metafora del cucirsi con un filo fatto di sperma e sangue rende fisico il dolore dell’identità negata. Omar Mismar sfida la censura in Libano con Two Unidentified Lovers in a Mirror, forse il mio preferito, dove la riorganizzazione dei volti di due amanti mette in discussione la negazione dell’intimità queer.
Lauren Halsey non lavora sul tema queer nello specifico, ma con la sua installazione monumentale celebra la diaspora nera, creando un ponte tra passato e presente.

Ognuna di queste opere è un atto di resistenza, un modo per riscrivere narrazioni e spazi.
Semplicemente è stato bello vedere così tanta arte queer alla Biennale, non solo come tema, ma come presenza forte e consapevole.

Il tema della Biennale era "Stranieri ovunque" ed era molto presente con opere sulle migrazioni e sui popoli, con tanta rappresentanza di artisti di popolazioni e entie oppresse e marginalizzate. Il rischio di una cornice così internazionale e istituzionale è quello di essere poco incisivi e di essere manipolati, nel mio caso mi ha aiutato a capire di più e ha creato consapevolezza e curiosità su tante altre situazioni anche lontane da noi.
@Arte e Cultura @Cultura
@lgbtqbookstodon group

#arte #biennalevenezia #artequeer

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#NoiSiamoLeScuole: il video di questa settimana è dedicato a due interventi, uno di edilizia e uno di innovazione didattica.


Una figlia


altrenotizie.org/spalla/10618-…


si può criticare l'unione europea. è tutto meno che perfetta. però onestamente al di fuori di una ue che funzioni che alternative ci sono? farsi unificare e conquistare dalla russia? davvero per alcuni è un'opzione valida?



Northsky is a new cooperative that is building their own space for the trans and queer community on Bluesky/ATProto, multiple apps are starting to work towards financial sustainability, and more.


sono arrivati a espellere cittadini USA perché non trumpiani... ma veramente secondo qualcuno non è cambiato niente negli usa ed è stato sempre così? io rimango dell'idea che abbiano fatto un paio di livelli di gioco... forse 3, sul nuovo gioco steam "simulatore della democrazia USA"...



USA, la deriva del dittatore


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Per Cina e Usa il futuro dei conflitti si deciderà nello spazio. Ecco come

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Credo che non si possa ignorare il fatto che il prossimo e più importante dominio del conflitto sarà quello spaziale”. Così il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, durante un summit presso la base aerea di Andrews, in Maryland, a cui hanno preso parte



Il fuorionda della vicepresidente del Senato Ronzulli: “Non me ne frega un ca**o di quello che pensa Renzi” | VIDEO


@Politica interna, europea e internazionale
Gaffe della vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, che durante la seduta in Aula di giovedì 20 marzo, non si è accorta di avere il microfono aperto lasciandosi andare a un commento poco istituzionale nei confronti del senatore di Italia Viva,



ALLA GUERRA SI VA

Il diritto di veto espresso dall'Ungheria è stato aggirato. Tutti gli altri 26 Stati, quindi anche l'Italia, hanno deciso di sostenere politicamente e militarmente l'Ucraina, poichè nessuno crede che vi siano in corso veri e propri accordi.
Si configura il tradimento della rappresentante italiana, che non ha eseguito la risoluzione del Parlamento italiano di ieri e anche il tradimento dell'intero vertice che ha aggirato uno dei diritti fondamentali di ciascuno Stato aderente "il diritto di veto".

Come ho già scritto molte volte, in quel consiglio ci sono dei pazzi pericolosi.
ansa.it/sito/notizie/mondo/202…




Apr 9
"Un anno di Regolamento UE 2016/679. La privacy nel settore privato: spunti e riflessioni con esponenti del Garante per la Protezione dei Dati Personali"
Mer 10:00 - 18:00 Via Carlo Freguglia, 14, Milano
Privacy Pride

"Un anno di Regolamento UE 2016/679. La privacy nel settore privato: spunti e riflessioni con esponenti del Garante per la Protezione dei Dati Personali"

9 aprile, Milano

Partecipa Augusta Iannini

9 aprile 2019 - ore 10,00-18,00


Tribunale di Milano
Sala Valente
Via Carlo Freguglia, 14, Milano

@privacypride@mobilizon.it @informapirata@mastodon.uno

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Netanyahu’s three-front war: Scorched earth for hostages, democracy and Jews


Di Esther Solomon, caporedattrice della versione inglese di Haaretz (quotidiano israeliano)

Esther Solomon, Editor-in-chief, Haaretz English

This week, Israelis woke up to war again, but this time not to the Hamas surprise attack of October 7 but to a conscious decision by their government to restart fighting, against the will of the popular majority, which consistently favors an end to the war and the return of all the hostages. This same week, the Netanyahu government intensified its battles on two other fronts as well: its war on Israeli democracy, and its war on Diaspora Jews.

Prime Minister Netanyahu is baldly exhibiting his 'vision' for the character of his own regime and the principles that govern the Israeli state's behavior at home and abroad. It is a vision that is genuinely revolutionary, in that it rips up and shreds into confetti most of the fundamental values and social contracts that bind the state to its citizens, and the state to the Jewish people outside its borders.

With the Trump administration's backing, but to the consternation of most of the rest of the international community, IDF airstrikes are now raining down on Gaza again. Netanyahu's ministers are using bloodcurdling language, directed at the whole population of Gaza, and not only Hamas.

The declared premise for breaking the cease-fire – that extreme military pressure will force Hamas into capitulation, and will lead to hostages being released alive – is false and illogical. Sixteen months of war has shown that only negotiations bring back significant numbers of hostages alive, that airstrikes kill them, and Hamas, which has repopulated its ranks, has no pangs of conscience to fight to the last Gazan. As Einav Zangauker, warrior mother of hostage Matan, said: "Netanyahu has opened the gates of hell not on Hamas, but on our loved ones."

The real reason for resuming war is to satiate the annexationist warlust of the far right, and win the prime minister more time in power. And both of those reasons factor into the resurgence-on-steroids of the government's judicial coup, now honed to take out the Shin Bet head and the Attorney General, the key remaining gatekeepers of democracy and the rule of law.

There's an urgency to Netanyahu's call to rid himself of these troublesome officials, and it's called Qatargate: the rolling scandal of close aides to Netanyahu allegedly being paid by Doha for positive PR during the war, in which the Shin Bet is a lead investigative agency. In true Trumpist style, and with a nod to his fellow White House populists, Netanyahu took to social media to accuse the "leftist deep state" of conspiring to weaponize the justice system to bring down the right-wing government.

This week there were also dramatic developments in the third front: How the government understands its relationship with Diaspora Jews. Amichai Chikli, the minister in charge of Diaspora relations and Israel's antisemitism czar, is organizing a "combating antisemitism" conference stuffed with representatives of European far-right parties whose antisemitic, neo-Nazi, illiberal record is either a fact of their founding and/or an everyday feature of their activists' rhetoric.

It was an ambush for the high-profile representatives of U.S. and European Jewish communities also invited to attend: To show solidarity with Israel at the cost of their own values and safety. One by one, they have cancelled, from the U.K.'s Chief Rabbi to the head of the ADL: Even Israel's President refused to host the far-right politicians. These are rare, brave moves that may well be a milestone in the breakdown of Israel-Diaspora relations, a sign of how infuriated Diaspora Jews are and how arrogant, cynical and fanatic the Israeli government.

Netanyahu's wars have terrible human costs, but they are also designed to reshape language and the space for dissent. To jumpstart the cease-fire, make war. To save the hostages, bomb them. To save democracy, institute autocracy. To confront antisemitism, welcome antisemites.

Despite their deep fatigue, most Israelis aren't buying it. Forty thousand turned out to protest in Tel Aviv on Tuesday; thousands more in Jerusalem the next day. But Netanyahu has formidable weapons at his disposal, and there is no cease-fire pending for the wars outside and inside Israel's borders.



Missioni internazionali, quali impieghi per i militari nel 2025. L’audizione di Iannucci

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Italia sta rafforzando il proprio impegno militare in diversi scenari strategici internazionali, con nuovi schieramenti e iniziative operative mirate a garantire la sicurezza e la stabilità nelle aree di interesse. Nel corso di un’audizione alla Camera, il generale Giovanni



È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale


@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 21 marzo, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in



Bombe israeliane fanno strage di civili a Gaza. Hamas lancia razzi verso Tel Aviv


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Sono oltre 80 i palestinesi uccisi a Gaza nelle ultime ore. 49,617 dal 7 ottobre. Israele taglia di nuovo in due la Striscia
L'articolo Bombe israeliane fanno strage di civili a Gaza. Hamas lancia razzi verso Tel Aviv proviene da Pagine Esteri.



Si chiama Political compact il futuro della Difesa comune e dell’Europa politica

@Politica interna, europea e internazionale

È, ormai, opinione largamente diffusa che l’Europa debba darsi un’anima politica, sì da poter disporre di una Difesa comune ancora tutta da costruire. La tesi rimbalza dalle aule parlamentari ai talk show televisivi, attraversa orizzontalmente i



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De Gasperi e la lezione della storia per l’Europa di oggi. Parla Caruso

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Quando si parla di decisioni storiche che definiscono il destino di una nazione, il confronto tra l’adesione dell’Italia alla Nato nel 1949 e l’attuale dibattito sull’autonomia strategica europea rivela sorprendenti parallelismi. In entrambi i casi, l’Italia si è trovata a un bivio, con una classe




in reply to Rinaldo Giorgetti

@Rinaldo Giorgetti

Adesso... non so che stipendi girino nel settore trasporti ma io su 250 euro di aumento, seppure lordi, non ci sputerei sopra.

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

quindi a cosa devo rinunciare rispetto a 5 anni fa?
Perché io mi aspettvo un aumento di almneo 300€ netti giusto pe rre?
Oppure, a cosa dovrà rinunciare un giovane lavoratore oggi (o più in là nel tempo) rispetto a me che ho iniziato a lavorare 15 anni fa' con stipendio relativamente più alt.


grazie trump


con gli stati uniti che stanno diventando la russia si parla ancora di sogno americano? la california sta avviando consultazioni informali per lasciare gli stati uniti... se (ed è un grosso se) aveva senso aveva senso prima di trump...


#MiStaiACuore, per la campagna di sensibilizzazione e formazione sull’uso del DAE sul sito dedicato si trovano pubblicati nuovi materiali e testimonianze inviate dalle scuole.

Seguiteci e utilizzate l’hashtag #MiStaiACuore.



GAZA. Eyal Zamir, il capo di stato maggiore che desiderava la destra israeliana


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo capo delle forze armate è sulla stessa linea dell'attacco ad oltranza contro Gaza del premier Netanyahu e dei ministri più estremisti
L'articolo GAZA. Eyal Zamir, il capo di stato maggiore che desiderava la destra israeliana proviene da



Allucinazioni dell'intelligenza artificiale: ChatGPT ha creato un falso assassino di bambini ChatGPT ha creato una storia falsa su un uomo norvegese, sostenendo che aveva ucciso i suoi due figli ed era finito in prigione. Questo non è mai accaduto mickey20 March 2025


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🖼️Peinture avec une vue du Ponte Molle (Milvio) Rome ; bas-relief gravé sur plaque d'argent et d'or.
🖼️Painting with View of Ponte Molle (Milvio) Rome; bas-relief engraved on silver and gold plate.
🖼️Schilderen met uitzicht op Ponte Molle (Milvio) Rome; bas-reliëf gegraveerd op zilver en goud.
🖼️Molerei mat Vue op Ponte Molle (Milvio) Roum; Bas-Relief gravéiert op Sëlwer a Goldplack.
🖼️Gemälde mit Blick auf die Ponte Molle (Milvio) in Rom; Flachrelief auf Silber- und Goldplatte eingraviert.
🖼️Cuadro con vista al Ponte Molle (Milvio) Roma; Bajorrelieve grabado sobre placa de plata y oro.
🖼️Pintura com vista para a Ponte Molle (Milvio) Roma; baixo-relevo gravado em placa de prata e ouro.
🖼️Obraz z widokiem na Ponte Molle (Milvio) Rzym; płaskorzeźba grawerowana na srebrnej i złotej płycie.
🖼️Måla med utsikt över Ponte Molle (Milvio) Rom; basrelief graverad på silver och guldplåt.
🖼️Pictură cu vedere la Ponte Molle (Milvio) Roma; basorelief gravat pe placa de argint si aur.
🖼️Slika s pogledom na Ponte Molle (Milvio) Rim; reljef ugraviran na srebrnoj i zlatnoj ploči.
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Non comprendo le polemiche sulle parole di Giorgia Meloni che questa volta ha il merito di aver detto alcune verità incontrovertibili. La prima naturalmente è quella che lei, essendo erede politica del regime fascista che mandò al confino Spinelli, Colorni e Rossi con il Manifesto di Ventotene non c’entra nulla trattandosi di un documento dell’antifascismo militante. La seconda, implicita nelle citazioni lette, è che con il Manifesto non c’entrano nulla neanche Ursula von der Leyen, Mario Draghi, Renzi, Calenda, il Pd e gli esponenti del centrosinistra e centristi che in queste ore contestano le parole della premier. Il manifesto di Ventotene era un manifesto per la rivoluzione socialista europea e questo è incontrovertibile. Contiene principi socialisti che saranno fatti propri dalla nostra Costituzione nata da quella rivoluzione antifascista europea che fu la Resistenza e che saranno alla base dell’azione dei partiti del movimento operaio dopo la sconfitta del nazifascismo in tutta l’Europa occidentale. Per il Manifesto di Ventotene come per la nostra Costituzione la proprietà privata non è sacra e i diritti delle classi lavoratrici e delle persone vengono prima del profitto e del mercato. Il modello sociale europeo con il welfare è stato il risultato della forza e della legittimazione che ebbe in Europa occidentale il movimento operaio e socialista nel dopoguerra e fino alla controrivoluzione neoliberista degli anni ’80 di Reagan e Thatcher. L’Unione Europea è nata con il trattato di Maastricht che ha posto invece il mercato al primo posto con conseguenze devastanti compreso il risorgere dell’estrema destra. Non a caso nel 2014 denunciammo, presentando la lista l’Altra Europa con Barbara Spinelli, che l’Unione Europea dei trattati ordoliberisti era la negazione dell’ispirazione originaria del Manifesto di Ventotene. Insomma con Ventotene non c’entrano nulla neanche gli editorialisti di Repubblica e Corriere e quelli come Renzi, Calenda o Bonaccini che ora strepitano. L’unica cosa positiva della manifestazione di Michele Serra è che Repubblica ha ristampato il manifesto e forse sarà letto da tanti che si renderanno conto della truffa che va avanti da trent’anni. Come Rifondazione Comunista pensiamo che vada rilanciato il Manifesto e la rivendicazione degli Stati Uniti socialisti d’Europa perchè il capitalismo neoliberista porta la guerra come le nuvole la tempesta.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea