Huawei presenta HarmonyOS e il nuovo laptop HM740. Microsoft Office a rischio?
Il 19 novembre Huawei ha presentato i nuovi sviluppi della linea HarmonyOS destinata al settore office, durante un incontro tecnico dedicato ai partner istituzionali e alle imprese. L’azienda ha confermato che i PC basati su HarmonyOS hanno raggiunto l’autonomia completa sull’intera catena di fornitura e ha introdotto due novità rilevanti: l’avvio della fase beta di HarmonyOS Enterprise Edition e l’imminente arrivo del laptop commerciale Huawei HM740.
L’evento, aperto dall’intervento di Zhu Dongdong, presidente della divisione Huawei dedicata a tablet e PC, ha evidenziato la volontà del gruppo di accelerare l’adozione del sistema operativo nel comparto professionale.
Secondo Zhu, il lavoro di sviluppo condotto negli ultimi anni ha permesso a Huawei di costruire una piattaforma competitiva su più livelli – hardware, sistema operativo ed ecosistema applicativo – con l’obiettivo di offrire soluzioni affidabili a enti pubblici e aziende.
HarmonyOS Enterprise Edition, basato su HarmonyOS 6, è stato progettato per rispondere alle esigenze tipiche degli ambienti governativi e corporate. Tra le principali funzionalità si segnala la presenza di due spazi digitali separati, uno professionale e uno personale, gestibili tramite un semplice gesto sullo schermo. L’isolamento fisico tra i due ambienti garantisce la protezione dei dati aziendali senza incidere sull’operatività quotidiana dei dipendenti. Il sistema introduce inoltre un meccanismo di distribuzione a latenza zero, che consente di automatizzare la configurazione dei dispositivi dal primo avvio, riducendo in modo significativo il carico delle attività IT.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, la piattaforma integra una versione avanzata dell’assistente Xiaoyi, che supporta funzioni dedicate al lavoro d’ufficio: annotazioni intelligenti, analisi guidate, gestione della conoscenza interna e assistenza alla produzione documentale. A questo si aggiungono le capacità di collaborazione distribuita tra dispositivi, già validate in ambito consumer, e la compatibilità con oltre un migliaio di periferiche, elemento utile per valorizzare le dotazioni già presenti nelle organizzazioni.
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Parallelamente, il nuovo laptop HM740 si prepara a entrare nel mercato come dispositivo pensato per contesti governativi e professionali. Il modello è frutto di un’integrazione profonda tra hardware e software, con ottimizzazioni dedicate al sistema HarmonyOS per garantire stabilità, sicurezza ed efficienza operativa.
Huawei sottolinea che queste soluzioni mirano a superare la tradizionale competizione basata sulle sole specifiche tecniche dei PC commerciali, puntando invece su un approccio integrato che combina sicurezza di sistema e funzioni intelligenti. L’azienda presenta questa direzione come una possibile ridefinizione del valore del PC professionale: non più soltanto uno strumento da ufficio, ma un componente strategico dei processi di digitalizzazione aziendale.
Secondo i dati condivisi nel corso dell’incontro, Huawei ha fornito servizi a oltre 10.000 imprese, accumulando più di 2.700 brevetti legati allo sviluppo di HarmonyOS. L’esperienza maturata in settori come pubblica amministrazione, finanza e manifattura ha contribuito alla definizione di soluzioni calibrate su esigenze reali, sostenute da cinque anni di ricerca e dal lavoro di oltre 10.000 ingegneri.
Con il lancio della versione enterprise del sistema operativo e l’arrivo del nuovo HM740, Huawei considera aperto un nuovo ciclo di evoluzione del mercato dei PC commerciali, basato su indipendenza tecnologica, collaborazione intelligente e un ecosistema in rapida espansione.
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Online-Verfahren im Zivilrecht: Digitalisierung in der Justiz benachteiligt Menschen
Trump vende gli F35 all’Arabia Saudita, i timori di Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Usa e Arabia Saudita siglano nuovi accordi e Trump dice sì alla vendita dei caccia F35 a Riad. Israele formalmente non si oppone ma teme la fine della sua superiorità aerea in Medio Oriente
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Bastian’s Night #452 November, 20th
Every Thursday of the week, Bastian’s Night is broadcast from 21:30 CEST (new time).
Bastian’s Night is a live talk show in German with lots of music, a weekly round-up of news from around the world, and a glimpse into the host’s crazy week in the pirate movement.
If you want to read more about @BastianBB: –> This way
Meta e Google sospendono la realizzazione di due cavi sottomarini a causa dell’instabilità nel Mar Rosso
Meta e Google sono state costrette a rinviare diversi importanti progetti di cavi internet sottomarini, tra cui 2Africa e Blue-Raman, nel corridoio del Mar Rosso attraverso il quale scorre il 20 percento del traffico internet globale, a causa dei maggiori rischi per la sicurezza.
Questo ritardo ha costretto le aziende a ricorrere ad alternative più costose e ha evidenziato come l’instabilità geopolitica minacci l’infrastruttura digitale globale.
La corsa alla costruzione di infrastrutture internet di nuova generazione ha incontrato un ostacolo importante su una delle rotte marittime più importanti al mondo. Meta e Google hanno confermato che il loro progetto strategico di cavo in fibra ottica attraverso il Mar Rosso è stato sospeso, principalmente a causa dell’escalation del conflitto e delle crescenti minacce alla sicurezza nella regione.
I progetti interessati includono:
- 2Africa (Meta): si tratta di un gigantesco sistema di cavi che attraversa il continente africano, collegando l’Africa con l’Europa e l’Asia. La costruzione della sezione meridionale del Mar Rosso non è attualmente fattibile.
- Blue-Raman (Google): Il sistema di cavi intercontinentali, la cui entrata in funzione era originariamente prevista per il 2024, è stato rinviato a data da destinarsi.
I conflitti geopolitici, tra cui segnalazioni di attacchi missilistici, hanno reso la regione troppo pericolosa per le navi posacavi e i loro equipaggi. Questa situazione ha costretto l’azienda a sospendere temporaneamente la costruzione di un progetto di cavi dati su larga scala.
Il Mar Rosso svolge un ruolo fondamentale nelle reti di comunicazione globali:
- Diventerà la rotta aerea più diretta ed economica tra Europa, Asia e Africa.
- L’Indonesia rappresenta circa un quinto del traffico Internet mondiale.
I danni ai cavi nella regione hanno avuto un impatto significativo, tra cui la deviazione del traffico in Africa, che ha portato a un aumento della latenza e a una riduzione della velocità di connessione.
Questo ritardo ha avuto un enorme impatto finanziario. Oltre a non essere in grado di monetizzare immediatamente miliardi di dollari di investimenti, Google e Meta hanno anche dovuto acquistare larghezza di banda da percorsi alternativi più lunghi, lenti e spesso più congestionati.
Nonostante la stasi dei lavori nel tratto del Mar Rosso, entrambe le società stanno proseguendo i loro progetti in aree sicure. Ad esempio:
- Google sta ancora costruendo un cavo per collegare il Togo all’Europa attraverso l’Oceano Atlantico.
- Meta continua a sviluppare una vasta rete volta a collegare i cinque continenti.
I ritardi dei progetti 2Africa e Blue-Raman evidenziano una nuova sfida che il mondo si trova ad affrontare: la forte dipendenza da regioni colpite da conflitti rende l’affidabilità della rete Internet globale altamente sensibile alle situazioni politiche. Finché il segmento del cavo sottomarino del Mar Rosso non sarà installato in sicurezza, la stabilità della rete internazionale rimarrà fragile.
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Che la caccia abbia inizio! Il bug critico su 7-Zip mette milioni di utenti a rischio
Milioni di utenti sono esposti al rischio di infezioni da malware e compromissione del sistema a causa dello sfruttamento attivo da parte degli hacker di una vulnerabilità critica di esecuzione di codice remoto (RCE) nel noto software di archiviazione 7-Zip.
Svelata ad ottobre 2025, questa vulnerabilità ha un punteggio CVSS v3 pari a 7,0, ed evidenzia una gravità di sfruttamento locale, ma su larga scala senza richiedere privilegi elevati.
Nello specifico, il CVE-2025-11001, è un bug di sicurezza che coinvolge la gestione non corretta dei collegamenti simbolici all’interno degli archivi ZIP. Ciò permette agli aggressori di eseguire codice a loro scelta sui sistemi deboli, navigando attraverso le directory.
Il 18 novembre 2025, l’NHS England Digital del Regno Unitoha emesso un avviso urgente , confermando lo sfruttamento attivo del bug CVE-2025-11001 e sollecitando aggiornamenti immediati per mitigare i rischi.
La vulnerabilità è stata scoperta da Ryota Shiga di GMO Flatt Security Inc., in collaborazione con il loro strumento AppSec Auditor basato sull’intelligenza artificiale, e segnalata tempestivamente agli sviluppatori di 7-Zip.
Gli esperti di sicurezza della Zero Day Initiative (ZDI) di Trend Micro hanno reso noti i dettagli su come un attaccante potrebbe utilizzare questa vulnerabilità per eludere le restrizioni degli ambienti sandbox, aumentando notevolmente il rischio soprattutto nell’ambito dell’elaborazione automatizzata dei file nelle aziende.
Questo patch traversal, può consentire agli aggressori di sovrascrivere file di sistema critici o di iniettare payload dannosi, portando all’esecuzione completa del codice nel contesto dell’account utente o di servizio che esegue l’applicazione.
E’ stato anche reso pubblico un exploit proof-of-concept (PoC) , che dimostra come un file ZIP dannoso possa abusare della gestione dei collegamenti simbolici per facilitare scritture di file arbitrarie e, in determinati scenari, indirizzare l’RCE.
Il recente PoC ha ridotto la soglia di accesso per gli aggressori, incrementando così il numero degli attacchi effettivi rilevati. Basti pensare che lo sfruttamento della vulnerabilità richiede un’interazione minima da parte dell’utente: semplicemente, l’apertura o l’estrazione di un archivio insidioso è sufficiente a scatenare l’attacco, meccanismo spesso sfruttato nelle operazioni di phishing e nei download drive-by.
Gli autori delle minacce potrebbero utilizzare questo RCE per distribuire ransomware, rubare dati sensibili o creare backdoor persistenti, amplificando il pericolo negli attacchi alla supply chain in cui gli archivi compromessi si diffondono tramite e-mail o unità condivise.
Per scongiurare tale rischio, è necessario che gli utenti e le organizzazioni provvedano ad aggiornare 7-Zip alla versione 25.00 o superiore, reperibile sul sito ufficiale, il quale adotta una canonizzazione dei percorsi più stringente al fine di impedire tentativi di attraversamento.
La nuova patch risolvono due bug, sia il CVE-2025-11001 che il CVE-2025-11002. Sono coinvolte tutte le edizioni di Windows che hanno installato 7-Zip in versione precedente alla 25.00, mentre non sono stati riportati effetti su Linux o macOS.
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Google lancia Gemini 3, il modello di intelligenza artificiale più avanzato
Google ha annunciato il lancio di Gemini 3, la nuova generazione del suo modello di punta di intelligenza artificiale, che l’azienda sta integrando nella ricerca, nell’app Gemini, nei servizi cloud e negli strumenti per sviluppatori. Il management di Google definisce Gemini 3 il modello più intelligente della sua gamma e il prossimo passo verso l’intelligenza artificiale generale (AGI).
Quasi due anni fa, l’azienda ha lanciato la cosiddetta era Gemini e da allora la portata dell’adozione dell’intelligenza artificiale è cresciuta in modo significativo. Secondo Google, la modalità Panoramica AI nella ricerca raggiunge ora circa 2 miliardi di utenti al mese, l’app Gemini sta raggiungendo 650 milioni di utenti attivi al mese, oltre il 70% dei clienti di Google Cloud utilizza già i servizi di intelligenza artificiale dell’azienda e circa 13 milioni di sviluppatori hanno lavorato con modelli generativi.
Risultati entusiasmanti dai test della community AI
Ogni generazione della famiglia Gemini si è basata sulla precedente. La prima versione ha introdotto il supporto per lavorare con vari tipi di dati e contesti estesi, la seconda ha gettato le basi per le cosiddette funzionalità basate su agenti e ha migliorato le capacità di ragionamento del modello, e Gemini 2.5 ha mantenuto il primo posto nella popolare classifica LMArena per diversi mesi. Ora, Gemini 3 combina questi progressi in un unico core e si prevede che comprenderà meglio le query complesse degli utenti, considererà il contesto e l’intento e, in generale, agirà come un conversatore digitale più attento.
Google afferma che Gemini 3 Pro raggiunge risultati record in numerosi benchmark di settore per logica, matematica ed elaborazione dei dati, superando significativamente la generazione precedente, la 2.5 Pro.
In test come GPQA Diamond e Humanity’s Last Exam, il modello dimostra capacità di ragionamento paragonabili a quelle di livello esperto e, in set di problemi matematici specializzati, raggiunge nuovi livelli per i modelli di frontiera. L’azienda sottolinea anche i suoi progressi nei test multimodali, che considerano simultaneamente testo, immagini e video.
Gli sviluppatori mettono l’accento non solo sui “numeri in una tabella”, ma anche sul comportamento del modello in una tipica conversazione. Google afferma che Gemini 3 si impegna a fornire risposte brevi e pertinenti, evitando complimenti vuoti e cliché, e puntando invece a fornire risposte oneste e utili che aiutino a comprendere l’argomento o a vedere il problema da una nuova prospettiva.
Un modello progettato da Zero
Una delle caratteristiche principali di Gemini 3 è legata all’apprendimento. Il modello è stato progettato fin da zero come multimodale: può elaborare simultaneamente testo, immagini, video, audio e codice, e la sua finestra di contesto da un milione di token gli consente di gestire set di dati estremamente lunghi.
Google cita esempi di come Gemini 3 “decifra” vecchie ricette scritte a mano, le traduce da diverse lingue e le compila in un ricettario di famiglia, trasforma articoli scientifici e lezioni lunghe ore in appunti e flashcard interattivi e analizza video di allenamenti sportivi, evidenziando errori comuni e suggerendo un piano di allenamento.
Il secondo principale ambito di applicazione è lo sviluppo software. Gemini 3 si posiziona come il miglior modello di Google fino ad oggi per il cosiddetto vibe coding, in cui lo sviluppatore descrive ciò che vuole ottenere e l’intelligenza artificiale si occupa di una parte significativa della programmazione di routine e dell’assemblaggio dell’interfaccia. Secondo l’azienda, Gemini 3 è in cima a classifiche come WebDev Arena ed è significativamente migliore dei suoi predecessori nella gestione di attività che richiedono non solo la scrittura di codice, ma anche il corretto utilizzo di strumenti, del terminale e delle API esterne.
Un ambiente “multimodale” completo
In concomitanza con il lancio di Gemini 3, Google ha presentato la sua nuova piattaforma, Google Antigravity. Questo ambiente di sviluppo basato su agenti eleva l’intelligenza artificiale dalla “chat laterale” al primo piano, consentendole di accedere direttamente all’editor di codice, al terminale e al browser integrato.
L’agent può pianificare il lavoro, suddividere le attività in fasi, eseguire più processi in parallelo, testare e convalidare il proprio codice e lasciare artefatti dettagliati come piani, log e screenshot in modo che gli utenti possano vedere esattamente cosa ha fatto il sistema. Antigravity utilizza non solo Gemini 3 Pro, ma anche il modello specializzato Gemini 2.5 Computer Use per la gestione del browser, nonché il motore proprietario Nano Banana per la generazione e l’editing delle immagini.
Per i compiti più complessi, Google sta sviluppando una modalità Gemini 3 Deep Think dedicata. L’azienda afferma che è ancora più efficace nel gestire problemi non convenzionali che richiedono ragionamento e ricerca di soluzioni in assenza di una risposta corretta ovvia. Deep Think è attualmente sottoposto a ulteriori test di sicurezza ed è disponibile per un numero limitato di tester. In seguito sarà disponibile per gli abbonati a Google AI Ultra.
Una sezione separata dell’annuncio è dedicata alla sicurezza. Google afferma che Gemini 3 è stato sottoposto a test più approfonditi tra tutti i suoi modelli, rendendolo più resiliente ai solleciti malevoli, meno soggetto a induzioni da parte degli utenti e più protetto da scenari come gli attacchi informatici automatizzati. Per valutare i rischi, Google ha coinvolto non solo i propri team, ma anche esperti esterni, tra cui agenzie governative britanniche competenti e società indipendenti che hanno sottoposto a revisione il modello.
Gemini 3 è già in fase di distribuzione
Il modello è disponibile nell’app Gemini, in modalità AI nella ricerca per gli abbonati a pagamento di Google AI Pro e Ultra, negli strumenti di sviluppo dell’API Gemini in AI Studio e nell’utilità di comando Gemini CLI. Per i clienti aziendali, sarà disponibile tramite Vertex AI e il pacchetto Gemini Enterprise. Alcune funzionalità dell’agente, come Gemini Agent per la posta elettronica, sono già disponibili in prova per gli utenti con abbonamenti avanzati, mentre le funzionalità Deep Think verranno aggiunte gradualmente al completamento dei test.
Google ora ha dalla sua non solo nuovi record di benchmark, ma anche una dimensione più ampia: l’azienda implementerà immediatamente il modello nella ricerca e nei prodotti chiave, dove conta miliardi di utenti. La domanda è quanto sarà utile questo aggiornamento per le persone comuni e gli sviluppatori, e quanto velocemente Gemini 3 potrà trasformarsi da una spettacolare dimostrazione di capacità di intelligenza artificiale in uno strumento di lavoro davvero indispensabile.
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Python verso Rust: un futuro più sicuro per il linguaggio di programmazione
Due sviluppatori CPython hanno proposto di aggiungere il linguaggio di programmazione Rust al codice Python. Emma Smith e un suo collega hanno pubblicato una proposta preliminare di miglioramento di Python (Pre-PEP) che giustifica la necessità di questo passaggio. Attualmente, Rust è previsto per essere utilizzato solo per la scrittura di moduli di estensione opzionali, ma in futuro potrebbe diventare una dipendenza obbligatoria.
Il motivo principale per l’adozione di Rust è migliorare la sicurezza della memoria. Il linguaggio previene intere classi di errori a livello di compilazione: accessi fuori dai limiti degli array, accessi alla memoria liberata e conflitti di dati nel codice multithread.
Questo è particolarmente rilevante per Python, che utilizza thread liberi, dove la sicurezza dei thread è fondamentale. Il progetto RustBelt ha persino dimostrato formalmente la correttezza delle garanzie di sicurezza di Rust per il codice privo di costrutti non sicuri.
CPython riscontra regolarmente bug dovuti a una gestione impropria della memoria. Gli autori della proposta ritengono che Rust ridurrà radicalmente tali problemi. Anche se una parte del codice dovesse rimanere non sicura a causa delle interazioni con l’API C, la logica di base dei moduli sarà scritta in Rust, un linguaggio sicuro.
Rust è già attivamente utilizzato da grandi progetti C e C++. Il kernel Linux , Android , Firefox e molti altri sistemi stanno adottando il linguaggio per migliorarne l’affidabilità.
Google ha già segnalato risultati positivi dall’implementazione di Rust in Android. È interessante notare che dal 25% al 33% delle nuove estensioni Python sono scritte in Rust: l’integrazione del linguaggio in CPython potrebbe ulteriormente stimolare questa tendenza.
Oltre alla sicurezza, Rust offre strutture dati ad alte prestazioni provenienti dalla libreria standard . Vettori, tabelle hash e mutex sono tutti implementati con zero overhead e sono ben documentati.
Il sistema di macro di Rust è superiore alle macro del C: le macro dichiarative sono più pulite e non catturano accidentalmente le variabili, mentre le macro procedurali consentono potenti trasformazioni del codice. La libreria PyO3 fa ampio uso di macro procedurali per semplificare l’utilizzo dell’API Python.
Gli sviluppatori hanno già creato un prototipo di modulo _base64che dimostra i miglioramenti delle prestazioni ottenuti utilizzando Rust.
L’integrazione richiederà un nuovo crate cpython-syscon definizioni API C FFI. I binding vengono generati utilizzando bindgen, lo strumento ufficiale di Rust utilizzato anche nei progetti Linux e Android. Cargo può fornire dipendenze pronte all’uso, quindi non è necessario scaricare i pacchetti durante la compilazione.
Rust supporta tutte le piattaforme specificate in PEP 11 e successive. Tutte le piattaforme Python di livello 1 corrispondono alle piattaforme Rust di livello 1 o 2, con un set completo di strumenti di sviluppo. La compilazione incrociata è facile da configurare: basta impostare la destinazione desiderata e specificare il linker.
Gli autori hanno abbandonato l’idea di utilizzare la libreria PyO3 esistente all’interno di CPython. Ciò avrebbe creato un ulteriore livello di astrazione e rallentato lo sviluppo: ogni nuova API sarebbe stata prima aggiunta a PyO3, quindi aggiornata in CPython. Con bindgen, le nuove API sono disponibili automaticamente.
C’è un problema di dipendenza: il compilatore Rust usa Python per il bootstrap. Ma ci sono soluzioni. È possibile compilare una versione precedente di Python, poi Rust, quindi il nuovo CPython. Gli script di bootstrap di Rust sono persino compatibili con Python 2, quindi il problema è risolvibile. Le alternative sono usare PyPy o fare in modo che Rust si dissoci da Python durante il processo di compilazione.
Sono disponibili risorse di formazione per gli attuali sviluppatori CPython. Il Rust Book offre un’introduzione completa al linguaggio, oltre a Rust per programmatori C++ e materiali di formazione ufficiali.
Sono in corso i piani per creare un team di esperti Rust e aggiungere un tutorial alla devguide. Lavorare con gli argomenti delle funzioni potrebbe richiedere l’adattamento di Argument Clinic o la creazione di una macro procedurale in Rust.
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Finanza contro economia
@Giornalismo e disordine informativo
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Amintore Fanfani con la Legge 28/02/1949 “Provvedimenti per incrementare l’occupazione operaia…”, poi detta “Piano Casa”, si inimicò la finanza internazionale (USA) perché osò indirizzare verso l’economia reale (e ci fu il boom) le risorse finanziarie del piano Marshall. Wall Street avrebbe voluto che
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Partito Dem: il caso della strage in carcere non può concludersi impunito
La Commissione legale e per i diritti umani del partito DEM ha condannato la gestione del caso del massacro in carcere del 19 dicembre e ha affermato che l’impunità è un risultato inaccettabile. L’operazione condotta il 19 dicembre 2000, pubblicizzata come operazione “Ritorno alla Vita”, ebbe un esito grave e devastante. Persone che lo Stato era tenuto a proteggere furono uccise e ferite. Trentadue persone persero la vita, tra cui due membri delle forze di sicurezza che avevano preso parte all’operazione, e centinaia rimasero gravemente ferite.
Successivi esami forensi hanno stabilito che tutti i decessi causati da ferite da arma da fuoco, compresi quelli degli agenti di sicurezza, erano dovuti ad armi utilizzate dal personale statale. I rapporti hanno confermato che non sono stati sparati colpi dall’interno verso l’esterno. Le armi che hanno causato le morti erano armi da fuoco militari ad alta energia cinetica, armi estremamente potenti e a canna lunga.
I metodi utilizzati nel reparto femminile erano pura barbarie. Vennero aperti dei buchi nel tetto e materiale incendiario fu lanciato nei dormitori. Agenti incendiari a base chimica, proibiti all’uso in spazi chiusi, furono rilasciati in grandi quantità provocando l’incendio dei reparti e rendendo impossibile respirare alle prigioniere. Quando le detenute, rendendosi conto che sarebbero state uccise, tentarono di raggiungere il cortile, furono colpite anche lì. Sei persone persero la vita in questo attacco.
Nonostante le istanze e le denunce presentate, furono avviati procedimenti contro le vittime, mentre non fu concessa alcuna autorizzazione a procedere contro gli agenti coinvolti nell’operazione. L’indagine fu deliberatamente protratta fino al 2010.
Quell’anno furono infine presentate accuse contro 37 coscritti, ma non contro alcun ufficiale di grado superiore. L’avvio tardivo del procedimento contro coloro che avevano comandato l’operazione non ne alterò l’esito. Il tribunale respinse le richieste di audizione personale degli imputati e di deposizione di persona di vittime e testimoni. Le dichiarazioni sono rimaste incomplete per anni. La mancata presentazione dei documenti e delle informazioni richiesti dal tribunale ha intenzionalmente prolungato il processo per molti anni. Alla fine il caso è stato archiviato per prescrizione.
Tuttavia, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), la prescrizione non può essere invocata quando i ritardi sono causati dalle autorità giudiziarie o dai funzionari statali. I crimini che possono essere considerati crimini contro l’umanità non possono essere conclusi impunemente, poiché ciò viola sia la legge sia i principi normativi fondamentali che sostengono i diritti umani.
Per queste ragioni, la CEDU ha stabilito il 15 novembre 2016,nel caso Hamdemir e altri contro la Turchia, che la forza e i metodi utilizzati nel carcere di Bayrampaşa erano sproporzionati e che il diritto alla vita era stato violato. Inoltre, lo Stato non aveva rispettato le Regole minime standard delle Nazioni Unite per il trattamento dei detenuti, di cui è parte.
La perdita di diritti causata dalle politiche carcerarie dello Stato e il fatto che un altro massacro abbia portato all’impunità sono inaccettabili. Respingiamo l’archiviazione dell’ultimo caso riguardante le operazioni simultanee condotte in 20 carceri, il caso del raid nel carcere di Bayrampaşa, attraverso l’applicazione della prescrizione e il conseguente esito di impunità.”
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La pace come dovere: prime note in calce alla Critica della ragione bellica
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/la-pace…
I vostri primi doveri, primi non per tempo ma per importanza e perché senza intendere quelli non potete compiere se non imperfettamente gli altri,
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Oggi vi presento la sister!
Piccolo spazio promozionale pre-natalizio per un'artista indipendente e attivista LGBTQ+ (ma per niente "social"... anche se le dico sempre che sul Fediverso si troverebbe bene...)
Cinzia è attrice e speaker/voiceover artist e ha uno shop di prodotti parlanti!
Su PrintedVOICE trovate magliette, felpe, shopper, tazze, borracce... su ognuna delle quali c'è un QR che rimanda a una clip con la sua voce.
I design sono ispirati al contenuto delle clip: le frasi più emozionanti della letteratura italiana, inglese (in inglese) e non solo (ci sono anche il francese e il latino!).
Nelle foto potete vedere qualche esempio interessante... ma vi consiglio di esplorare il sito e provare le combinazioni di colori che preferite!
Qui invece trovate un esempio delle clip che si apriranno inquadrando il QR!
E... vi consiglio di approfittare degli sconti di novembre / black friday: fino a domenica c'è il 20% di sconto, mentre il 28-29 ci sarà uno sconto speciale del 25% su ordini a partire da 70 €
Ricondivisioni molto gradite... Grazie!
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Regno Unito, Laburisti a tutta destra
Regno Unito, Laburisti a tutta destra
Il Partito Laburista britannico sotto la guida del primo ministro, Keir Starmer, sta procedendo a passo spedito verso la trasformazione in un soggetto di (estrema) destra, liquidando anche formalmente riferimenti e principi di carattere progressista.www.altrenotizie.org
Chatbot roleplay and image generator platform SecretDesires.ai left cloud storage containers of nearly two million of images and videos exposed, including photos and full names of women from social media, at their workplaces, graduating from universities, taking selfies on vacation, and more.#AI #AIPorn #Deepfakes #chatbots
We talk the terrible format of the latest Epstein dump; how a contractor is hiring randos on LinkedIn to physically track immigrants for $300; and a new code of conduct in the adult industry.#Podcast
Druetti-Marro (Possibile): Cannabis, il Senato blocca l’esame del DDL di iniziativa popolare in violazione del proprio regolamento. Conferenza stampa il 20 novembre, ore 16.00 – Sala Nassirya
Il 20 novembre alle ore 16.00, presso la Sala Nassirya del Senato, si terrà la conferenza stampa “Io Coltivo: che fine ha fatto la proposta di legge popolare?” dedicata al Disegno di Legge di iniziativa popolare S.1317 – “Depenalizzazione della coltivazione per uso personale e in forma associata della cannabis”, promosso da Meglio Legale, Associazione Coscioni, Forum Droghe e con il sostegno di oltre 70 organizzazioni.
A quasi un anno dal deposito della proposta, sostenuta da 54.000 firme, e a dieci mesi dalla sua assegnazione alle Commissioni Giustizia, Sanità e Lavoro, il Senato non ha ancora avviato l’esame del testo, violando apertamente l’Art. 74 del Regolamento.
Una mancata discussione che svilisce e di fatto denigra lo strumento della proposta di legge di iniziativa popolare, previsto dalla Costituzione per garantire ai cittadini un canale diretto di partecipazione democratica.
“Siamo da anni al fianco della battaglia per la legalizzazione della cannabis e siamo al fianco di Meglio Legale”, dichiara la Segretaria di Possibile Francesca Druetti, “con la convinzione che sia urgente e necessario togliere il mercato della cannabis dalle mani della criminalità organizzata, separarlo da quello delle droghe pesanti, trovare risorse per le casse dello Stato che possono essere investite in una corretta informazione sulle droghe e sulla sanità pubblica. Che il Parlamento non voglia nemmeno discutere una proposta firmata e condivisa da decine di migliaia di persone è un danno che la maggioranza fa non solo a noi, ma alla qualità del rapporto tra istituzioni e cittadinanza”.
In quest’ottica, Druetti ha partecipato alla Controconferenza nazionale sulle Droghe a Roma insieme alla Consigliera Regionale del Piemonte Giulia Marro, che aggiunge: “La Controconferenza è stato un luogo di confronto serio e necessario in un momento in cui le politiche governative procedono a colpi di “tolleranza zero”, senza risultati e senza ascolto.
È emerso con chiarezza quanto queste scelte – dalle oscillazioni continue sulla canapa agli interventi punitivi sulle sostanze – stiano producendo solo danni: non diminuisce l’uso, non si riduce la circolazione delle droghe, che anzi oggi sono più varie e più diffuse che mai.
Si continua a combattere battaglie simboliche, inseguendo un nemico immaginario, invece di confrontarsi con ciò che cinquant’anni di studi e pratiche ci insegnano: la repressione non funziona. Funzionano l’informazione corretta, la comunicazione trasparente, la riduzione del danno, il coinvolgimento delle persone e delle associazioni di consumatori.
Per questo considero grave che il Senato non abbia ancora avviato l’esame del DDL di iniziativa popolare sulla coltivazione domestica.
Rispettare la volontà di migliaia di cittadine e cittadini è un obbligo democratico. Continuare a rinviare la discussione significa lasciare spazio a politiche inefficaci e punitive, mentre avremmo bisogno di responsabilità, dati e prevenzione”.
Interverranno:
Antonella Soldo, presidente Meglio Legale e vicesegretaria +Europa
Marco Perduca, Associazione Luca Coscioni
Francesca Druetti, segretaria Possibile
Leonardo Fiorentini, Forum Droghe
Mattia Cusani, Canapa Sativa Italia
Denise Amerini, CGIL
Parlamentari, rappresentanti istituzionali, stampa e organizzazioni sono invitati a partecipare.
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Basta tagli: al presidio AVS contro i tagli agli enti locali
Oggi in piazza a Roma insieme a tanti amministratori e amministratrici da tutta Italia per partecipare al presidio organizzato da Alleanza Verdi e Sinistra che denuncia i tagli agli enti locali fatti dal governo Meloni.
139,5 milioni su 140 tagliati al fondo per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici.
100 milioni su 200 tagliati ai fondi contro il dissesto idrogeologico.
400 milioni su 400 di taglio ai fondi per gli interventi di sviluppo sostenibile.
29,9 milioni su 30 tagliati a opere per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche.
Soldi, tantissimi soldi, tolti all’edilizia scolastica, agli edifici pubblici, al contrasto al dissesto idrogeologico, all’edilizia pubblica.
Tagli che significano la cancellazione o riduzione di servizi essenziali, di politiche per la casa, di interventi sull’efficientamento energetico, della messa in sicurezza di infrastrutture e territorio. In un paese in cui milioni persone vivono in aree a rischio idrogeologico, in cui l’emergenza abitativa dovrebbe essere in cima alle priorità di qualunque governo. Tagli che investono fondi in gran parte destinati al Mezzogiorno e alle Aree interne.
In un paese in cui l’astensionismo alle urne è un dato allarmante, il governo decide tagli che vanno a depotenziare le amministrazioni comunali, le istituzioni più vicine ai cittadini e alle cittadine, quelle che dovrebbero poter garantire servizi essenziali nella vita quotidiana delle persone, che dovrebbero essere la fondazione del rapporto tra cittadinanza e chi in sua rappresentanza amministra la cosa pubblica. Se i Comuni non hanno i mezzi per erogare questi servizi, si incrina ulteriormente la fiducia tra cittadinanza e istituzioni, si infierisce su chi è più fragile, aumentando ulteriormente le disuguaglianze, si mina la tenuta delle città e dei territori di fronte alla crisi economica, sociale, climatica.
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Ahmad Salem libero: la mobilitazione per la Palestina non è reato
Ahmad Salem è un nome che alla maggior parte di noi non dice niente, ed è questo il problema.
Salem è un ragazzo palestinese, da sei mesi detenuto in regime di alta sicurezza in un carcere della nostra regione per aver denunciato il genocidio che il suo popolo stava e sta subendo per mano di Israele.
Durante l’iter per ottenere asilo politico in Italia il suo telefono è stato sequestrato e perquisito: spezzoni decontestualizzati di un video in cui invita la società civile a mobilitarsi per la Palestina sono bastati per accusarlo di “propaganda jihadista”.
Altri filmati presenti sul suo cellulare sono considerati dall’accusa “video istruttivi” di matrice terroristica. I filmati — diffusi in passato dalle principali testate giornalistiche italiane — non contengono però effettive indicazione tecniche o di addestramento.
I reati contestati a Salem — istigazione a delinquere e autoaddestramento con finalità di terrorismo — sono stati introdotti dal DDL Sicurezza, cardine della repressione del dissenso che è l’unico tratto distintivo del governo Meloni. Un provvedimento che, tramite l’introduzione di nuovi reati e l’inasprimento di pene, aggravanti e sanzioni, limita diritti e libertà fondamentali.
Salem ora va sostenuto, come lui ha tentato di fare col popolo palestinese. Dobbiamo diventare la sua voce, amplificare la sua rabbia e aggiungerci la nostra verso un governo sempre più securitario e criminalizzante.
Raccogliendo l’appello delle attiviste e degli attivisti, come @vincenzo23fullone, vi invitiamo a spezzare l’indifferenza che circonda la detenzione di Salem.
Il 21 novembre è stato organizzato un presidio di solidarietà davanti al Tribunale de L’Aquila per altri tre giovani palestinesi — Ahmad, Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh — accusati di terrorismo, in cui manifestare anche la solidarietà ad Ahmad Salem.
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Press-hating president kisses up to press-murdering crown prince
FOR IMMEDIATE RELEASE:
President Donald Trump shamefully welcomed Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman to the White House today. He brushed aside questions about Prince Mohammed’s role in the gruesome murder of Washington Post journalist Jamal Khashoggi, commenting that “things happen” and “You don’t have to embarrass our guest by asking a question like that.”
Freedom of the Press Foundation Director of Advocacy Seth Stern said:
“Somehow calling a female reporter ‘piggy’ was only the second-most offensive anti-press utterance to come out of the president’s mouth in recent days. And somehow Biden’s infamous fist bump is now only the second-most disgusting public display of flattery by a U.S. president to journalist-murderer Mohammed bin Salman.“Scolding a U.S. reporter for asking questions about MBS ordering a fellow journalist to be bonesawed signals to dictators everywhere that they can murder journalists with impunity — as if Trump hadn’t already sent that message clearly enough by bankrolling and arming Israel while it does just that in Gaza.
“Today’s fiasco felt like the nail in the coffin for whatever was left of the U.S.’s global standing as a leader on press freedom. The next president is going to have their work cut out for them in rebuilding that credibility. In the meantime, judges, lawmakers, and everyone else in a position to slow the backslide need to step up and rise to the moment before more journalists get killed.”
Please contact us if you would like further comment.
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Press Release: Commission’s Digital Omnibus is a major rollback of EU digital protections
Today the European Commission has published two Digital Omnibus proposals, reopening the EU’s core protections against harm in the digital age. This step risks dismantling the rules-based system that was hard-won over decades, endangering the very foundation of human rights and tech policy in the EU.
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Piantedosi, faccia votare i fuorisede
Nella giornata di ieri, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha rivolto un appello alla partecipazione al voto. Un invito che ogni rappresentante delle istituzioni ha il dovere di fare, ma che rischia di apparire contraddittorio se non accompagnato dalle misure necessarie a rendere realmente possibile l’esercizio del diritto di voto per tutte e tutti.
Ancora ad oggi, infatti, il Governo non ha introdotto una norma che consenta ai fuorisede di votare senza dover affrontare costi e disagi significativi. Sono migliaia di persone che, pur volendo partecipare, vengono di fatto ostacolate da un sistema che non tiene conto dei problemi. Studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori che vivono lontano dal proprio comune. Parliamo anche di persone temporaneamente domiciliate fuori sede per motivi di cura.
Il diritto di voto deve essere garantito pienamente, senza discriminazioni territoriali o economiche. È necessario introdurre subito una legge sul voto dei fuorisede: una misura di civiltà, di democrazia e di rispetto verso chi studia, lavora e contribuisce al Paese.
Chiediamo che il Governo abbandoni rinvii e ambiguità e si assuma la responsabilità di rendere l’Italia una democrazia più accessibile e inclusiva. Invitare al voto è importante; permettere davvero a tutte e tutti di votare lo è ancora di più.
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Alberto Trentini, dal governo un anno di silenzio intollerabile
È passato un anno dall’arresto di Alberto Trentini, non si è mosso nulla.
“Sono qui dopo 365 giorni a esprimere indignazione. Per Alberto non si è fatto ciò che era doveroso fare. Sono stata troppo paziente ed educata ma ora la pazienza è finita”.
Sono le parole di Armanda Colusso, mamma dell’operatore umanitario detenuto in Venezuela da un anno senza un’accusa formale a suo carico.
L’immobilismo del governo Meloni non può essere tollerato, facciamo pressione, chiediamo che si attivi e adoperi ogni strumento diplomatico necessario alla sua liberazione.
Facciamolo per Alberto e la sua famiglia, facciamolo per la giustizia che perde valore ogni minuto che Alberto passa nella cella in cui è detenuto senza colpa.
Insistiamo.
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Omnibus digitale: La Commissione UE vuole distruggere i principi fondamentali del GDPR
La Commissione europea ha pubblicato la sua proposta per il "Digital Omnibus". Le modifiche previste al GDPR ridurrebbero le tutele per i cittadini europei
mickey19 November 2025
In fondo, Nordio è stato sincero!
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/in-fond…
Un grazie sincero al ministro Nordio che, mai come questa volta, ha parlato in modo sobrio, puntuale, senza ambiguità alcuna. Cosa c ‘é di male, ci ha fatto sapere a riprendere e attuare le cose buone del progetto di Licio Gelli, promotore di quella loggia che aveva tra i suoi
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Allarmi cyber, 80 attacchi al giorno contro l’Italia. Serve più difesa digitale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Non è più il tempo di soli sistemi anti missile o bunker sotto terra. La nuova guerra si combatte a colpi di attacchi ibridi al fine di destabilizzare le infrastrutture sociali di un Paese, per questa ragione va approntata una difesa digitale a 360 gradi non più
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Mattarella sotto attacco, Gelli riabilitato da Nordio. Come reagire?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/mattare…
Ripetitività ossessiva di Teleradio Meloni sul cosiddetto ‘Caso Mattarella’, liquidato come ‘ridicolo’ dal Quirinale. Al contrario passata sotto silenzio l’incredibile,
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Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
per chi si domandasse cos'è la scrittura asemica, due link rapidissimi:
it.wikipedia.org/wiki/Scrittur…
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Danimarca: crollano i socialdemocratici, a Copenaghen vince la sinistra
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A Copenaghen ed in altre città della Danimarca crollano i socialdemocratici, puniti per la loro svolta a destra, e avanzano diversi partiti di sinistra più o meno radicale
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La P2 continua ad accompagnare le sorti della nostra democrazia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/la-p2-c…
Probabilmente il ministro della Giustizia Carlo Nordio è l’unico magistrato a non conoscere il Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli. Eppure tra i tanti incarichi ricoperti da
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Cloudflare si scusa e spiega cos'è successo ieri: il peggior down dal 2019
Cloudflare ha spiegato la causa della grave interruzione globale dei servizi: una modifica alle autorizzazioni di un database ha generato file di configurazione corrotti nel sistema di Bot Management, mandando in crash i proxy e rendendo irraggiungib…Hardware Upgrade
Tiziano
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