PJON, Open Single-Wire Bus Protocol, Goes Verilog
Did OneWire of DS18B20 sensor fame ever fascinate you in its single-data-line simplicity? If so, then you’ll like PJON (Padded Jittering Operative Network) – a single-wire-compatible protocol for up to 255 devices. One disadvantage is that you need to check up on the bus pretty often, trading hardware complexity for software complexity. Now, this is no longer something for the gate wielders of us to worry about – [Giovanni] tells us that there’s a hardware implementation of PJDL (Padded Jittering Data Link), a PJON-based bus.
This implementation is written in Verilog, and allows you to offload a lot of your low-level PJDL tasks, essentially, giving you a PJDL peripheral for all your inter-processor communication needs. Oh, and as [Giovanni] says, this module has recently been taped out as part of the CROC chip project, an educational SoC project. What’s not to love?
PJON is a fun protocol, soon to be a decade old. We’ve previously covered [Giovanni] use PJON to establish a data link through a pair of LEDs, and it’s nice to see this nifty small-footprint protocol gain that much more of a foothold, now, in our hardware-level projects.
We thank [Giovanni Blu Mitolo] for sharing this with us!
Anche gli Hacker verranno presto sostituiti dalle AI? Lo studio di Stanford
I ricercatori di Stanford e i loro colleghi hanno condotto un esperimento insolito: hanno confrontato le prestazioni di dieci specialisti professionisti e di un set di agenti di intelligenza artificiale autonomi in un pentest aziendale reale.
Il test non è stato condotto su un banco di addestramento, ma sulla rete live di una grande università con circa 8.000 host distribuiti su 12 sottoreti, includendo sia aree pubbliche che protette da VPN . Qualsiasi azione doveva essere eseguita con cautela per evitare di interrompere i servizi di produzione.
Lo studio si è concentrato su ARTEMIS, un nuovo framework per un agente di intelligenza artificiale che organizza il lavoro in team: un “leader” centrale suddivide i compiti, avvia simultaneamente subagenti con ruoli diversi ed esegue automaticamente i risultati attraverso un modulo di verifica per filtrare spam e duplicati.
Sulla base della valutazione comparativa, ARTEMIS si è classificato al secondo posto assoluto, individuando nove vulnerabilità confermate, con un tasso di segnalazione corretta dell’82%, sufficiente a superare nove penetration tester su dieci invitati.
Gli autori sottolineano che non tutti gli strumenti di intelligenza artificiale si sono dimostrati ugualmente utili. I framework esistenti per i modelli spesso fallivano la maggior parte dei test umani: alcuni si arrendevano rapidamente, altri si bloccavano durante la ricognizione iniziale e alcuni sistemi si rifiutavano del tutto di eseguire attività offensive.
ARTEMIS, d’altra parte, ha dimostrato un comportamento simile a un tipico ciclo di pentest: scansione, selezione del target, test delle ipotesi, tentativo di sfruttamento e ripetizione. La differenza fondamentale è il parallelismo: quando un agente individua una pista interessante nei risultati della scansione, invia immediatamente un sub-agente separato per approfondire l’indagine, mentre il processo principale continua a esplorare altre strade.
Tuttavia, lo studio non delinea il quadro di un “hacker perfetto fin da subito“. Il principale punto debole degli agenti è l’elevato tasso di falsi positivi e le difficoltà nelle aree in cui è richiesto un utilizzo sicuro dell’interfaccia grafica.
Il rapporto cita un esempio tipico: gli esseri umani riconoscono facilmente che un “200 OK” su una pagina web può significare un reindirizzamento alla pagina di login dopo un tentativo di login non riuscito, mentre gli agenti senza un’interfaccia grafica utente (GUI) adeguata hanno maggiori difficoltà a farlo.
Tuttavia, l’affidamento alla riga di comando a volte si trasforma in un vantaggio: laddove un browser umano si rifiutava di aprire interfacce obsolete a causa di problemi HTTPS, ARTEMIS poteva continuare a controllare utilizzando utility come curl con la verifica del certificato disabilitata e ottenere risultati.
Un altro livello di discussione è quello economico. Durante le lunghe sessioni, ARTEMIS ha funzionato per un totale di 16 ore e una configurazione, secondo le misurazioni degli autori, è costata circa 18 dollari all’ora. A titolo di confronto, citano il costo dei pentester professionisti, pari a 60 dollari all’ora. Il punto del confronto è semplice: nonostante evidenti debolezze, gli agenti autonomi sembrano già competitivi in termini di rapporto costi-benefici, soprattutto se utilizzati come strumento per il test continuo e sistematico di grandi infrastrutture .
Gli autori ritengono che il contributo principale dello studio non risieda solo nel dimostrare “chi è più forte”, ma nel tentativo di avvicinare la valutazione dell’IA alla realtà: le reti reali sono rumorose, eterogenee e richiedono un orizzonte temporale di azione lungo, non la risoluzione di problemi simulati. Sottolineano anche i limiti dell’esperimento – i tempi ridotti e le dimensioni ridotte del campione – e suggeriscono di passare ad ambienti più riproducibili e test più lunghi per comprendere meglio dove gli agenti autonomi migliorano realmente la sicurezza e dove rimangono pericolosamente troppo sicuri di sé.
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Apple aggiorna due bug 0day critici in iOS, presumibilmente abusati dagli spyware
In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone e iPad.
Entrambe le vulnerabilità risiedono in WebKit, il motore che alimenta Safari e visualizza i contenuti web nell’ecosistema iOS.
Catalogate come CVE-2025-43529 e CVE-2025-14174, permettono agli attaccanti di attivare codice malevolo attraverso l’inganno della vittima che viene portata a visitare una specifica pagina web.
Per attivare l’exploit, non è necessario che un aggressore abbia un accesso fisico al dispositivo; è sufficiente che venga elaborato un contenuto web creato in modo dannoso, ad esempio un sito web compromesso o una pubblicità dannosa.
L’avviso di Apple riporta quanto segue: “Apple è a conoscenza di una segnalazione secondo cui questo problema potrebbe essere stato sfruttato in un attacco estremamente sofisticato contro individui specifici nelle versioni di iOS precedenti a iOS 26″.
Questa formulazione è solitamente riservata alle campagne di spyware mercenarie sponsorizzate dallo Stato, in cui vengono presi di mira obiettivi di alto valore come giornalisti, diplomatici e dissidenti.
Le due falle sfruttano debolezze diverse nel modo in cui il browser gestisce la memoria:
CVE-2025-43529 (Use-After-Free): scoperta dal Google Threat Analysis Group (TAG), questa vulnerabilità comporta un errore “use-after-free”. In parole povere, il programma tenta di utilizzare la memoria dopo che è stata liberata, consentendo agli hacker di manipolarla per eseguire codice arbitrario. Apple ha risolto questo problema migliorando la gestione della memoria (WebKit Bugzilla: 302502).
CVE-2025-14174 (Corruzione della memoria): attribuito sia ad Apple che a Google TAG, questo problema consente la corruzione della memoria, una condizione che può causare il crash di un sistema o aprire una backdoor per gli aggressori. È stato corretto con una convalida dell’input migliorata (WebKit Bugzilla: 303614).
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Presto un Weekend di tre giorni? Il futuro del lavoro spiegato da un Premio Nobel
La prospettiva di una settimana lavorativa di quattro giorni, con conseguente weekend lungo di tre, potrebbe non essere lontana. A sostenerlo è Christopher A. Pissarides, economista britannico-cipriota e Premio Nobel, che in una recente intervista ha illustrato come la trasformazione tecnologica stia ridisegnando tempi e modalità del lavoro.
Osservando due secoli di industrializzazione, ha spiegato che la riduzione degli orari è una costante storica: dai sette giorni lavorativi della prima era industriale si è passati agli attuali cinque, e il prossimo passo – afferma – è una settimana lavorativa di quattro giorni.
Professore alla London School of Economics e all’Istituto Europeo dell’Università di Cipro, Pissarides è considerato uno dei principali esperti mondiali di economia del lavoro e della teoria dell’attrito nel mercato occupazionale. È stato insignito del Nobel nel 2010 insieme a Dale Mortensen e Peter Diamond per i loro studi sull’impatto delle politiche pubbliche su disoccupazione, posti vacanti e salari. Nel 2013 ha ricevuto il titolo di cavaliere da Elisabetta II.
Il 9 dicembre il suo intervento è stato protagonista della conferenza inaugurale del “Taiwan Bridge Project”, organizzata alla National Cheng Kung University (NCKU). L’auditorium era gremito di studenti, molti dei quali preoccupati dal rischio di essere sostituiti dall’intelligenza artificiale. Pissarides ha dialogato con loro rispondendo a domande raccolte dall’ateneo, affrontando temi che spaziano dalla trasformazione del lavoro alle prospettive dell’industria tecnologica di Taiwan.
Il presidente della NCKU, Shen Meng-ru, ha incontrato il Nobel al termine dell’evento, ringraziandolo per aver portato nuovi spunti in un momento in cui l’università sta ottenendo rilevanti riconoscimenti internazionali, tra cui la 35ª posizione globale nella classifica interdisciplinare del Times Higher Education 2026.
Originario di Cipro, Pissarides si trasferì nel Regno Unito a 17 anni per gli studi. Inizialmente orientato verso l’architettura, si avvicinò poi all’economia, ambito in cui ha sviluppato una lunga ricerca sulle dinamiche tra qualità del lavoro, salute psicofisica e impatto dell’automazione. È cofondatore dell’Institute for the Future of Work di Londra e autore del volume The Theory of Equilibrium Unemployment, ritenuto un riferimento nel settore.
Nel suo intervento, il professore ha descritto un panorama tecnologico segnato da visioni contrapposte sul futuro dell’IA. Geoffrey Hinton, premio Nobel per la fisica 2024, ritiene che i sistemi intelligenti possano sfuggire al controllo umano; al contrario, Demis Hassabis – Nobel per la chimica 2024 e CEO di Google DeepMind – sostiene che nei prossimi dieci anni l’IA potrebbe portare a soluzioni decisive per molte malattie. Sia Hassabis sia Sam Altman, CEO di OpenAI, prevedono l’arrivo dell’AGI nell’arco di 5-10 anni, capace di svolgere la maggior parte delle mansioni svolte oggi dagli esseri umani.
Pissarides prende però le distanze da chi, come Elon Musk, sostiene che l’IA eliminerà ogni tipo di lavoro umano. Secondo il Nobel, ogni rivoluzione tecnologica comporta la scomparsa di alcune professioni e la nascita di nuove, come già avvenuto in passato. Ha citato l’esperienza della Cina tra gli anni ’80 e i primi 2000, quando milioni di lavoratori si spostarono dall’agricoltura all’industria manifatturiera, in quella che definisce la più grande migrazione occupazionale della storia recente.
La sfida attuale, ha spiegato, è rendere più fluido questo passaggio tra settori. A ostacolarlo sono soprattutto la carenza di competenze aggiornate e le asimmetrie informative nel mercato del lavoro. Per questo, ribadisce, l’apprendimento continuo è centrale nell’era dell’IA: la capacità più importante è “imparare a imparare”, con solide basi STEM e formazione costante. Un’indagine del McKinsey Global Institute, ha ricordato, segnala che le aziende che investono almeno 75 ore annue di formazione per dipendente ottengono risultati migliori.
Tra le competenze più richieste ai giovani, Pissarides include la capacità di analizzare dati, comunicare in modo efficace, prendere decisioni consapevoli e possedere abilità trasversali, come empatia e collaborazione.
Il Nobel ha citato anche un episodio personale: suo figlio ha chiesto a ChatGPT se il padre potesse diventare Cancelliere dello Scacchiere nel Regno Unito. L’IA ha risposto che Pissarides sarebbe un eccellente membro del Parlamento, ma non aveva elementi sufficienti per giudicare la sua idoneità al ruolo ministeriale. Il professore racconta l’aneddoto con ironia: “Dopo quella risposta, non ho presentato la candidatura”.
Sul rapporto tra lavoratori e futuro dell’occupazione, ha richiamato un sondaggio dell’American Psychological Association: flessibilità, attenzione alla salute mentale, possibilità di lavorare da remoto e un weekend di tre giorni sono oggi tra i fattori più valutati dalle persone nella scelta del proprio impiego.
Ripercorrendo due secoli di sviluppo economico, Pissarides ritiene plausibile che la settimana lavorativa a quattro giorni diventi gradualmente la norma. Alla domanda su quale modello preferirebbero i lavoratori – sei mezze giornate con un solo giorno di riposo oppure tre giorni di lavoro e quattro liberi – osserva che la maggior parte sceglierebbe la seconda opzione.
Pur lavorando attualmente sei giorni a settimana, Pissarides afferma di attendere con favore un futuro weekend lungo: “Spero che la settimana corta arrivi presto”, ha commentato sorridendo. Nel Regno Unito alcune aziende hanno già introdotto questo modello, anche se non rappresenta ancora uno standard nazionale. A suo avviso, la tendenza è destinata a diffondersi su scala globale, con l’eccezione degli Stati Uniti, dove molte categorie ad alto reddito mantengono ritmi intensi.
Infine, parlando dell’economia taiwanese, ha elogiato la crescita dell’industria dei semiconduttori, ricordando però i rischi di un’eccessiva concentrazione settoriale. Ha citato Cipro e Grecia come esempi di economie dipendenti dal turismo, duramente colpite da eventi esterni come conflitti o pandemie: “Non è prudente basare un’economia su un solo settore”, ha avvertito, invitando a diversificare per ridurre la vulnerabilità.
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The Near Space Adventures of Bradfield the Bear
Admit it or not, you probably have a teddy bear somewhere in your past that you were — or maybe are — fond of. Not to disparage your bear, but we think Bradfield might have had a bigger adventure than yours has. Bradfield was launched in November on a high-altitude balloon by Year 7 and 8 students at Walhampton School in the UK in connection with Southampton University. Dressed in a school uniform, he was supposed to ride to near space, but ran into some turbulence. The BBC reported that poor Bradfield couldn’t hold on any longer and fell from around 17 miles up. The poor bear looked fairly calm for being so high up.
A camera recorded the unfortunate stuffed animal’s plight. Apparently, a companion plushie, Bill the Badger (the Badger being the Southampton mascot), successfully completed the journey, returning to Earth with a parachute.
There have been some news reports that Bradfield may have been recovered, but we haven’t seen anything definitive yet. Of course, there are plenty of things you can launch on a balloon, but what a great idea to let kids send a mascot aloft with your serious science payloads and radio gear. Because we know you are launching a balloon for a serious purpose, right? Sure, we won’t tell you just want the cool pictures.
No offense to Bradfield, but sending humans aloft on balloons requires a little more care. We aren’t as well-equipped to drop 17 miles. The Hackaday Supercon has even been the site of an uncrewed (and unbeared) balloon launch. Meanwhile, if you are around Reading and spot Bradfield, be sure to give him a cookie and call the Walhampton school.
youtube.com/embed/l7JiO5356KY?…
“Umanità negata”. A Trieste un presidio per denunciare la tragedia di quattro migranti morti
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/umanita…
Di seguito il testo letto da don Paolo Iannacone a nome del costituendo Coordinamento regionale della
‘Io so’ con Elena Ruzza, a Borgaro Torinese. Un momento importante di ‘cucitura’ tra memoria e futur
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/io-so-c…
Alla vigilia dell’anniversario della strage del 12 dicembre 1969, piazza Fontana,
Il caso Ispettorato Nazionale del Lavoro:, la priorità dei vertici dell’ente è la gestione del potere
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/il-caso…
Dopo l’annuncio, in data 25.11.2025, di smantellamento dell’Ispettorato
Usigrai e CdR Approfondimento: a rischio “il Fattore Umano”
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/usigrai…
‘Il fattore Umano’, programma Rai d’inchiesta che si occupa di diritti umani violati, è “a rischio”. Lo dicono in una nota congiunta Usigrai e CdR Approfondimento dove si ricorda che la trasmissione,
Stop the gatekeeping. The First Amendment is for all of us
Dear Friend of Press Freedom,
Rümeysa Öztürk has been facing deportation for 262 days for co-writing an op-ed the government didn’t like, and journalist Ya’akub Vijandre remains locked up by Immigration and Customs Enforcement over social media posts about issues he reported on. Read on for more on what we’re working on this week.
Stop the gatekeeping. The First Amendment’s for all of us
In the early days of the internet, online news confused analog-era judges, who pondered questions like, “If this is journalism then why are there no ink smudges on my fingers?” These days, First Amendment advocates tend to chuckle when thinking back on that era. But apparently it’s not quite over yet.
Freedom of the Press Foundation (FPF) Senior Adviser Caitlin Vogus wrote for the Sun-Sentinel about a judge in Florida’s unfortunate ruling that YouTube-based outlet Popcorned Planet can’t avail itself of the state’s reporter’s privilege to oppose a subpoena from actor Blake Lively. The court’s decision would “effectively exclude any independent journalist who publishes using online platforms from relying on the privilege to protect their sources.” If it stands, “vital information will stay buried,” she explained.
And FPF Executive Director Trevor Timm spoke to Columbia Journalism Review about another subpoena from Lively that’s testing whether celebrity blogger Perez Hilton can claim the privilege. “Hilton is gathering information, talking to sources, and publishing things in order to have the public consume them. That fits the definition of a journalist,” Timm explained. As CJR noted, FPF’s U.S. Press Freedom Tracker “was one of the few to highlight the Hilton case.”
It’s not a question of whether Popcorned Planet and Hilton are great journalists or if they pass some editorial purity test. It’s a question of whether the courts will allow litigants to chip away at First Amendment rights that protect all journalists, no matter what platform they use to report or what subjects they cover.
Administration is trolling America with its FOIA responses
As The New York Times reported this week, Immigration and Customs Enforcement claimed it has no body-worn camera footage from Operation Midway Blitz in Chicago, Illinois, despite a federal judge’s explicit order that agents wear and activate those cameras.
And as The Daily Beast reported, the Department of Homeland Security told FFP’s Daniel Ellsberg Chair on Government Secrecy Lauren Harper that Kristi Noem had no Truth Social Direct messages, despite her millions of followers. Harper requested cabinet officials’ messages in a Freedom of Information Act request after President Donald Trump accidentally publicly posted correspondence with Attorney General Pam Bondi.
As Harper told the Times, “They are trolling citizens and judges … ICE continues to feel increasing impunity and that it has the right to behave as a secret police that’s exempt from accountability.” FPF is, of course, appealing.
Don’t weaken Puerto Rico’s public records law
When the U.S. Navy quietly reactivated Roosevelt Roads Naval Station in Puerto Rico earlier this year, some residents saw the promise of new jobs, while others saw it as a painful reminder of past harms from the American military presence on the island.
Puerto Ricans — and Americans everywhere — deserve basic answers about what the military is up to as tensions escalate with Venezuela and whether Puerto Rico’s government is coordinating with the Pentagon and whether their concerns are being taken into account. And of course, there are countless local issues Puerto Ricans are entitled to be informed about.
But at the moment when transparency is most essential, lawmakers are trying to slam the door shut.
Don’t just take our word for it…
Throughout 2025 we’ve been hosting online events platforming journalists impacted by anti-press policies at the national and local levels, so you can hear directly from the people we hope will benefit from our work.
Read about three of our recent events. This week’s panel features journalists whose reporting is complicated by sources unwilling to come forward due to fear of retaliation. Last week we spoke with journalists about the difficulties of covering the immigration beat during Trump 2.0, and last month we talked about the immigration cases against journalists Sami Hamdi and Ya’akub Vijandre over their support for Palestinian rights (shoutout to our friends at The Dissenter for writing up that event). And there are even more past events on our YouTube channel.
WHAT WE'RE READING
Chokehold: Donald Trump’s war on free speech and the need for systemic resistance
Free Press
In a comprehensive new report, Free Press’s Nora Benavidez analyzes how Trump and his political enablers have sought to undermine and chill the most basic freedoms protected by the First Amendment.
Press freedom advocates sound alarm over Ya’akub Vijandre, stuck for over two months in ICE custody in Georgia
WABE
We cannot just accept that “every so often the administration is going to abduct some lawful resident who said something it doesn’t like about Israel or Palestine,” FPF’s Seth Stern told WABE.
Watched, tracked, and targeted: Life in Gaza under Israel’s all-encompassing surveillance regime
New York Magazine
A powerful essay by Palestinian journalist Mohammed Mhawish about life in Gaza “under Israel’s all-encompassing surveillance regime.”
ICEBlock creator sues Trump administration officials saying they pressured Apple to remove it from the app store
CNN
Threatening to punish app stores if they don’t remove apps the government dislikes is unconstitutional. This time it’s ICEBlock, but tomorrow it could be a news app.
Longtime LA radio exec Will Lewis dies; Went to prison in Hearst case
My News LA
Many heroes work behind the scenes on press freedom. Will Lewis was one of them. A radio executive who championed public media, he spent 15 days in prison to protect sources. RIP.
‘Heroic excavators of government secrets’
National Security Archive
Congratulations to the indefatigable National Security Archive on 40 years of clawing back the self-serving veil of government secrecy.
#Ucraina: l'Europa in trappola
Ucraina: l’Europa in trappola
La recente intervista di Trump alla testata on-line Politico ha fatto salire l’isteria dei governi europei a livelli senza precedenti, dal momento che il presidente americano ha ribadito per una platea decisamente più ampia la marginalità del vecchio…www.altrenotizie.org
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
linkiesta.it/2025/12/piano-tru…
"È proprio perché vuole la pace che Kyjiv non può accettare le condizioni imposte dai russi (al chiaro scopo di riprendere la guerra),"
non avrei saputo dirlo meglio.
"Dunque, per tradurre la discussione in termini più comprensibili, dovremmo dire che la proposta di pace russa è questa: noi smettiamo di assediarvi e tentare di entrare dentro casa vostra, a condizione che da domani voi lasciate la porta aperta, anzi la porta la dovete proprio togliere dai cardini, in cambio della nostra parola di gentiluomini che non ne approfitteremo in alcun modo. Se a questo aggiungiamo pure le richieste sul ridimensionamento dell’esercito e degli armamenti ucraini, il gioco dovrebbe essere piuttosto chiaro a chiunque non sia completamente scemo."
Spazio, Leonardo ambisce al mercato dei lanciatori? Ecco cosa lo fa pensare
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Se l’Europa politica stenta ancora a dare segnali concreti di unità, l’industria, dal canto suo, sembra avere le idee chiare sul futuro. Anche più di quanto non racconti apertamente, almeno finora. Dal palco di Atreju, Roberto Cingolani ha rivelato ulteriori dettagli su
""Pensavo fossimo molto vicini ad un accordo con la Russia e pensavo fossimo vicini ad un accordo con l'Ucraina. Al di là del presidente Zelensky, la sua gente apprezza l'idea dell'accordo"
trump non sa neppure cosa pensa la parte politica non propria negli stati uniti (e pure su quella ci sarebbe da discutere) e non rappresenta tutti i cittadini usa. figurarsi se può sapere meglio di zelensky cosa pensano gli ucraini. è improbabile. al massimo saprà cosa pensa quell'1 su 100'000 che per legge dei grandi numeri sono già fascistoni...
Dati, reti e deterrenza. Cosa emerge dall’esercitazione Cyber eagle
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Si è chiusa una delle principali esercitazioni italiane dedicate alla difesa digitale, un appuntamento che restituisce una fotografia concreta di come il dominio cibernetico sia ormai parte integrante della sicurezza nazionale. L’Aeronautica militare ha presentato i risultati di
BOLIVIA. Arrestato l’ex presidente Luis Arce, timori per Evo Morales
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In Bolivia la procura ha arrestato l'ex presidente di centrosinistra Luis Arce per malversazione di fondi pubblici. I sostenitori di Evo Morales temono che il prossimo ad essere arrestato sia l'ex leader del Movimento al Socialismo
L'articolo BOLIVIA. Arrestato l’ex
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#ScuolaFutura, dal 12 al 15 dicembre, il campus itinerante sull’innovazione didattica promosso dal #MIM farà tappa a #Sanremo con i laboratori nazionali di orientamento dedicati alla musica e alle #STEM.Telegram
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Componenti cinesi nelle auto americane? L’allarme del Congresso per la sicurezza nazionale
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La catena globale della produzione automobilistica è ormai diventata un fronte della competizione strategica tra Stati Uniti e Cina. E il messaggio è emerso con chiarezza durante un’audizione della House Select Committee on China, in cui i vertici della
56 anni fa, la strage di piazza Fontana a Milano. Strage fascista, dove morirono 17 persone e ne vennero ferite 88. Lo stato accusò gli anarchici, arrestarono il ferroviere Giuseppe Pinelli, che guarda caso morì cadendo dalla finestra della questura di Milano. Dissero che si era buttato... Una preghiera per le vittime della stage e per Pinelli, vittima innocente di un omicidio di stato.
La storia della strage di Piazza Fontana: perché cambiò l’Italia
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12 dicembre, Piazza Fontana, strage di stato: non dimentichiamo
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BENIN. Il golpe sventato grazie all’intervento della Francia e dell’Ecowas
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Dopo il grande pezzo sugli ecoceronti, Claudia torna a noi per regalarci una nuova perla dedicata all'OSINT. Non è roba da nerd, anzi, è qualcosa che ci appartiene culturalmente e che abbiamo imparato fin dai tempi dell'asilo.
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Quando il talento incontra lo studio e la passione, allora nascono percorsi artistici dall’alto potenziale di sviluppo. Questo è il caso di Sara Gioielli, pianista e diplomata in canto jazz in quel Sancta Sanctorum che è il conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, straordinaria fucina di artisti e compositori fin dalla sua fondazione […]
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STATI UNITI. L’ICE perseguita i lavoratori. Datori di lavoro e sindacati reagiscono
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Quali sono le tattiche che aziende agricole, fabbriche, ristoranti e altri luoghi di lavoro utilizzano per proteggere i dipendenti immigrati dalle incursioni dell'ICE?
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Ieri, al #MIM, con l’accensione dell’albero di #Natale, alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara e del Sottosegretario Paola Frassinetti, si sono conclusi i laboratori di #NextGenArt.Telegram
Digital Fights: Digital Lights: Wir kämpfen gegen Handydurchsuchungen bei Geflüchteten
Ma com'è sta storia che il petrolio scende di prezzo e i carburanti aumentano? 🤨🧐😠
Il petrolio chiude in calo a New York a 57,60 dollari al barile - Ultima ora - Ansa.it
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Tempesta e freddo su 850mila sfollati vittime dello stato genocida di israele.
Rahaf, bimba di otto mesi, morta di freddo a Kahn Younis
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