Aggiornamento Tesla: Cybertruck Fermi per Ore, Causa Aggiornamento Software. Utenti Infuriati
I proprietari di Tesla Cybertruck segnalano seri problemi dopo l’installazione dell’aggiornamento software 2024.45.25.5. Su un forum specializzato, gli utenti condividono in massa storie su come le loro auto hanno smesso di rispondere ai comandi e si sono addirittura “congelate”, diventando completamente incontrollabili.
Un proprietario ha descritto come, dopo aver installato l’aggiornamento, la sua auto è rimasta inutilizzabile per più di 10 ore finché non ha chiamato un carro attrezzi per consegnare l’auto a un centro di assistenza Tesla. Un altro utente ha riscontrato una situazione simile in cui la batteria da 48 volt del Cybertruck si è esaurita completamente, bloccando le funzioni di base, inclusa la possibilità di aprire il bagagliaio o scollegare il cavo di ricarica.
I centri assistenza Tesla rispondono rapidamente a questi casi inviando tecnici mobili o carri attrezzi. Tuttavia, i tentativi di risolvere il problema in loco non sempre hanno successo. Alcuni utenti notano che dopo aver collegato l’alimentazione esterna, l’auto ripristina parzialmente le funzioni, ma non completamente: il portello di ricarica e le porte rimangono bloccate.
Secondo un proprietario, anche l’utilizzo del meccanismo di rilascio del cavo di ricarica di emergenza non è possibile in quanto richiede l’apertura del bagagliaio, che a sua volta richiede alimentazione. Gli utenti lo definiscono un grave difetto di progettazione.
Si ritiene che la causa di tali guasti sia un malfunzionamento del sistema a bassa tensione che, secondo gli utenti, si scarica durante gli aggiornamenti del firmware.
Tesla non ha ancora rilasciato commenti ufficiali su questa situazione. I proprietari sperano che il problema venga risolto in tempi brevi, soprattutto durante il periodo festivo in cui è necessaria l’auto per gli spostamenti.
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Un Passo Enorme contro il Cybercrime: Ecco la Prima Convenzione Globale sulla Criminalità Informatica
Dopo cinque anni di negoziati, 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato una Convenzione storica e giuridicamente vincolante sulla criminalità informatica, la prima nel suo genere. Il direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, Ghada Wali, ha definito l’evento un “passo epocale”, sottolineando che il documento è stato il primo strumento legale internazionale delle Nazioni Unite su questioni legate alla criminalità in più di 20 anni.
Secondo la Banca Mondiale, nel 2023, il 67,4% della popolazione mondiale ha utilizzato Internet per attività quotidiane come comunicare e fare acquisti, nonché per scopi più complessi tra cui ricerca e innovazione. Tuttavia, tale attività rende più di due terzi della popolazione mondiale vulnerabile alla criminalità informatica. Allo stesso tempo, le persone e i paesi dall’altra parte del divario digitale rimangono ancora meno protetti.
I criminali informatici utilizzano sistemi digitali per distribuire ransomware e rubare denaro, dati e altre informazioni preziose. Le tecnologie dell’informazione vengono utilizzate anche per commettere reati quali il traffico di droga, armi, esseri umani, riciclaggio di denaro, frode e altri reati. Queste minacce interrompono le economie, interrompono le infrastrutture critiche e distruggono la fiducia nel mondo digitale.
La Convenzione adottata consente una risposta più rapida, più coordinata e più efficace alla criminalità informatica, rendendo l’ambiente digitale e fisico più sicuro. Finora non esisteva un testo concordato a livello globale sulla criminalità informatica.
Le indagini sui crimini transnazionali, commessi sia online che offline, richiedono prove elettroniche. Tuttavia, potrebbero trovarsi in giurisdizioni diverse, il che crea difficoltà alle forze dell’ordine. La Convenzione regola l’accesso e lo scambio di tali dati per facilitare le indagini e i procedimenti giudiziari. Gli Stati partecipanti avranno inoltre accesso a una rete di assistenza operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Oltre alla condivisione delle prove elettroniche, la rete sarà utilizzata per facilitare le indagini, l’identificazione, il congelamento, il sequestro e il recupero dei proventi di reato, nonché l’assistenza legale e l’estradizione.
La Convenzione è stata il primo accordo globale volto a proteggere i bambini dalla violenza sessuale commessa attraverso l’uso della tecnologia informatica. La criminalizzazione di tali crimini offre ai governi maggiori strumenti per proteggere i minori.
Il documento comprende anche misure a favore delle vittime della criminalità informatica. Incoraggia la fornitura di sostegno, compreso il ripristino, il risarcimento, la restituzione e la rimozione dei contenuti illegali. Queste azioni saranno svolte in conformità con la legislazione nazionale degli Stati partecipanti.
La sola risposta agli incidenti informatici non è sufficiente. La convenzione impone agli Stati di sviluppare misure per ridurre i rischi e le minacce della criminalità informatica, compresa la formazione per i settori pubblico e privato, programmi di riabilitazione per gli autori di reato, assistenza alle vittime e altro ancora.Il documento sarà disponibile per la firma nel 2025 durante una cerimonia ufficiale ad Hanoi, in Vietnam.
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Oggi, 29 dicembre, nel 2022
Muore all'età di 82 anni la leggenda brasiliana del calcio, Pelé, uno dei più grandi giocatori di questo sport e tra i primi atleti a diventare celebrità globali.
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Lykke.com Crolla! 22 Milioni Persi e BackBox.org a supporto delle Vittime
Il mondo delle criptovalute è stato nuovamente scosso nel giugno 2024 da un grave incidente che ha coinvolto il crypto exchange svizzero Lykke.com. La piattaforma ha subito un furto di circa 22 milioni di dollari in criptovalute e, a distanza di pochi mesi, ha chiuso definitivamente, lasciando migliaia di utenti senza risposte.
In questo contesto, la Community di BackBox.org, guidata dal fondatore Raffaele Forte, ha lanciato una serie di iniziative per supportare le vittime e fare chiarezza su una vicenda dai contorni ancora incerti.
Un attacco hacker o altro? Indagini ancora aperte
Secondo Raffaele Forte, esperto di Offensive Security e fondatore di BackBox.org, l’incidente deve essere definito come “un presunto attacco hacker dai contorni non ben definiti”. Ad oggi al momento non è stata pubblicata una chiara valutazione tecnica. Non sono state pubblicate le vulnerabilità sfruttate dagli attaccanti e non risultano al momento prove di indagini forensi commissionate dall’exchange sui propri sistemi.
“Non possiamo escludere alcuna ipotesi” dichiara Forte, “compreso il possibile coinvolgimento di personale interno o persino una frode orchestrata come strategia per uscire dalla crisi che la società stava affrontando negli ultimi anni”.
Successivamente, sul sito di Lykke è apparso un annuncio che riportava quanto segue “È con profondo rammarico che devo annunciare quanto segue: questa mattina il consiglio di amministrazione della Lykke Corp ha deciso di dichiarare bancarotta per la holding Lykke Corp, decisione che con ogni probabilità avrà ripercussioni anche sulle sue controllate, in quanto non sussistono più i prerequisiti per la continuazione dell’attività.”
Il team di Lykke e il tentativo di occultare le prove
Nonostante l’attacco del 4 giugno, gli utenti di Lykke sono stati tenuti all’oscuro fino al 6 giugno, quando il ricercatore SomaXBT ha reso pubblica la violazione di sicurezza.
Già poche ore dopo l’incidente, numerosi clienti avevano segnalato anomalie sulla piattaforma, ma il team dell’exchange aveva rassicurato gli utenti parlando di un semplice “bug”.
Successivamente, un messaggio sul canale Telegram ufficiale avvertiva di una “manutenzione non programmata del sistema”.
Pur essendo consapevoli del furto, Lykke ha scelto di non fornire dettagli alla propria comunità nel tentativo di guadagnare tempo e preservare la fiducia degli utenti. Tuttavia, questa strategia è durata poco: il 10 giugno, dopo sei giorni di silenzio e crescente pressione, Lykke ha finalmente confermato l’incidente con una comunicazione in cui si scusava per l’accaduto e assicurava che i fondi sarebbero stati rimborsati.
“Ci scusiamo profondamente per l’inconveniente e la preoccupazione che questo attacco ha causato a tutti i clienti e partner interessati” si leggeva nell’email, che prometteva la solidità delle riserve aziendali per coprire le perdite. Tuttavia, queste rassicurazioni non hanno avuto seguito.
Gli attori coinvolti nelle indagini
Per affrontare l’incidente, Lykke ha ingaggiato MatchSystems.com, una società con sede a Dubai specializzata in Blockchain Intelligence. Sebbene MatchSystems abbia dichiarato di aver identificato l’attaccante già a giugno, non ha ancora pubblicato alcun report ufficiale.
Parallelamente, un’altra società, WhiteStream.io di New York, si è interessata al caso ed ha seguito una pista diversa, identificando gli exchange sui quali sarebbero stati trasferiti gli asset. I risultati delle due indagini tra le due società però non coincidono, aumentando l’incertezza attorno al caso.
Raffaele Forte, che è stato in contatto con entrambe le società, ha dichiarato che le discrepanze tra le due indagini non fanno che complicare la situazione, generando confusione e incertezze sull’evoluzione del caso.
“Il massimo riserbo sembra circondare ogni aspetto tecnico del caso” spiega Forte. “Solo il coinvolgimento di forze di polizia internazionali e organizzazioni specializzate in frodi legate alle criptovalute potrà portare a una vera svolta. Questi enti dispongono delle tecnologie e degli strumenti necessari per perseguire crimini di questa portata.”
La comunità BackBox.org e il supporto alle vittime
“Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo tavolo tecnico per fare il punto della situazione e coordinare le azioni future”, afferma Forte. “Il nostro obiettivo è unire le forze per aumentare le possibilità di una soluzione in tempi ragionevoli”.
“Stiamo anche lavorando per predisporre un supporto legale adeguato. In Italia, lo studio B-RightLawyers.eu si è interessato al caso e, in collaborazione con uno studio svizzero, ha offerto di tutelare i diritti degli utenti italiani e internazionali coinvolti”.
Conclusioni
La vicenda Lykke evidenzia ancora una volta i rischi insiti delle piattaforme di scambio centralizzate, dove gli asset degli utenti rimangono vulnerabili a eventi al di fuori del loro controllo. Tuttavia, il caso è tutt’altro che concluso. Grazie alla crescente attenzione mediatica e legale, si auspica che le indagini portino presto a una soluzione equa per le vittime di questo attacco.
Per chi volesse seguire tutti gli sviluppi della vicenda, è stato creato un portale dedicato: lykke.backbox.org. Se sei un avvocato, un esperto di criptovalute o un professionista dei media, ti invitiamo a unirti ai nostri sforzi per fare la differenza.
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LA NEBBIA SUL PIAN D'ERBA
L'orgoglioso rio,
largo e placido di sé
pure tace, e si contenta nel letto suo di perle
che ‘l primo mattino,
qual dono inatteso dal petroso ponte
Spirito gli dona
e tutt’intorno infonde.
Verde e sana, madida
tremula lieve l'erba del Piano
La raganella celata
nella sodaglia che le fa corona
dà due sillabe di voce
e inascoltata
alla fine poi desiste.
Strie paffute di vapore
nel quadro freddo del Dio Pittore
evolvono, salgono
mano nella mano
salutan liete ‘l giorno
mentre seguon lor cammino
contese strette
tra l'Alserio e l'Eupilino.
Dall’anima
all'aria opaca
un istante di foto sgranata
svapa sul verde prato:
ombra d’antico pueril sentor
disperso, e nel tempo
mai più trovato
The Business Card of DOOM
This account of running DOOM on a PCB business card isn’t really about serving the “Will it DOOM?” meme of getting the classic game to run on improbable hardware. Rather, this project has more to do with getting it done right and leveraging work that’s already been done.
We’ll explain. You may recall [rsheldiii]’s previous DOOM keycap build, which was quite an accomplishment for someone who doesn’t fancy himself a hardware hacker. But he made a fair number of compromises to pull that build off, and rather than letting those mistakes propagate, he decided to build a more general platform to serve as a jumping-off point for the DOOM building community. The card is centered on the RP2040, which keeps things pretty simple. The card has a tiny LCD screen along with USB jacks for power and a keyboard, so you can actually play the game. It also has GPIO lines brought out to pads on the edge of the board, in case you want to do something other than play the game, which is shown in the brief video below.
Pretty standard stuff, right? Perhaps, but where this project stands out for us is that it stresses the importance of relying on reference circuits. We’ve all seen projects that have been derided for pulling the example circuit from the datasheet, but as [rsheldiii] points out, that seems a little wrongheaded. Component manufacturers put a lot of effort into those circuits, and they don’t do it out of the goodness of their hearts. Yes, they want to make it easier for engineers to choose their parts, but in doing so they’ve done a lot of the work for you. Capitalizing on that work wherever possible only makes sense, and in this case the results were perfect for the task at hand.
youtube.com/embed/YhjtOR5cU4k?…
Porting Dragon’s Lair to the Game Boy Color Was a Technical Triumph
If you remember the 80s arcade game Dragon’s Lair, you probably also remember it was strikingly unlike anything else at the time. It didn’t look or play like anything else. So it might come as a surprise that it was ported to Nintendo’s Game Boy Color, and that took some doing!
Dragon’s Lair used LaserDisc technology, and gameplay was a series of what we’d today call quick-time events (QTE). The player essentially navigated a series of brief video clips strung together by QTEs. Generally, if the player chose correctly the narrative would progress. If they chose poorly, well, that’s what extra lives (and a stack of quarters) were for.
More after the break!
Simplifying graphics and reducing frame rate wasn’t enough, and developers needed to get truly clever to hit targets.
The Game Boy Color was a fantastic piece of handheld gaming hardware, but it was still quite limited. Porting Dragon’s Lair to the GBC required not only technical cleverness, but quite a few ingenious tricks along the way. Some methods were straightforward. Limiting the frame rate to ten frames per second looked acceptable and saved space, and audio was likewise limited to simple tones and only a few key samples from the original game.
Even so, compression and simplified graphics just wasn’t enough. Cramming everything onto an 8 megabyte cartridge took the form of a custom quantizing tool called the Tile Killer. This tool allowed artists to perform meticulous frame-by-frame optimization of graphics and color palettes in a way that maximized compression savings, squishing animated sequences down to target sizes in a semi-automated way. When steered by an experienced artist who understood constraints and didn’t need sleep, it was a clever and powerful tool.
The end result was a port of Dragon’s Lair that frankly looked impressive as heck, and released to positive reviews. It was a technical triumph, but commercially it made rather less of an impact. Still, it’s really impressive what got pulled off. You can watch it in action in the video embedded below.
The GBC port of Dragon’s Lair may not have been a commercial success, but at least mounds of unsold copies never ended up in a landfill like E.T. for the Atari 2600 did. Console ports aren’t the only task that requires clever developers; upscaling video games brings its own unique technical challenges.
youtube.com/embed/tXdXtEA9QR8?…
Etiopia, ENDF in violazione dell’accordo di tregua per il Tigray nelle zone occupate
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Tigray, stato regionale dell’ Etiopia è stato teatro di una guerra genocida dal novembre 2020 al novembre 2022 in cui i gruppi in conflitto
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Ho da poco completato l'aggiornamento della linea Tiscali, attivando con successo la connessione FTTH a 2500/1000 - di cui sono molto soddisfatto.
Cliente broadband dal 2005 (e cliente email almeno dal 2000), ho iniziato con l'ADSL a 2 Megabit... da allora sono rimasto sempre con Tiscali, di upgrade in upgrade. Sostanzialmente mai una rimodulazione (*), ho sempre avuto la possibilità di aggiornare la tecnologia e le condizioni contrattuali secondo le nuove offerte che via via uscivano... o a volte con offerte ancora migliori. In occasione di quest'ultimo aggiornamento, per esempio, ho potuto usufruire di uno sconto rispetto all'offerta attuale presente sul sito.
Come ho detto anche ad una delle operatrici del 130 - ormai sono così affezionato a un vero contact center interno, a cui rispondono operatori con rigoroso accento sardo, quasi tutti gentilissimi... e alle sue musiche jazz - Tiscali è forse l'unico provider che tratta meglio i già clienti rispetto ai nuovi clienti!
(*) solo una volta in 20 anni Tiscali ha "ribaltato" un aumento del canone di affitto del doppino di Telecom Italia su di noi; si è trattato di 1-2 euro di aumento, durato pochi mesi, fino all'uscita dell'offerta successiva a cui ho potuto aderire!
Il discorso del Generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, pronunciato il 9 novembre 2024, ha suscitato numerosi interrogativi sul futuro dell’esercito italiano e il suo ruolo crescente nella politica interna. Masiello ha affermato che l’esercito non desidera la guerra, ma che la preparazione alla guerra è essenziale per garantire la pace, un concetto che non solo tradisce i principi costituzionali italiani, ma sottolinea una pericolosa visione della forza armata come pilastro della sicurezza e dell’ordine interno. Questo approccio, che implica un esercito sempre pronto ad agire, non solo in scenari di guerra, ma anche per risolvere le crisi interne, segna un cambio di paradigma che merita attenzione.
La proposta di rinominare l’Accademia di Stato Maggiore dell’Esercito in “Scuola di Guerra” è un segnale evidente di un’escalation militare nella visione istituzionale. Non si tratta più solo di una forza di difesa, ma di una forza sempre pronta a rispondere a scenari complessi, interni ed esterni, dove l’esercito potrebbe essere visto come l’attore centrale nel garantire la stabilità. Questo non è solo un cambiamento nell’educazione militare, ma un’apertura a una visione in cui la politica non è più l’unica responsabile nella gestione delle crisi.
Le parole di Masiello, pur non invocando esplicitamente una modifica della Costituzione, rispondono alla logica di un esercito sempre pronto, che va oltre la semplice difesa della patria, con implicazioni che vanno ad intaccare il controllo civile e democratico sulle forze armate. Se l’esercito viene visto come il principale strumento per garantire la sicurezza e la stabilità, è chiaro che si sta minando il ruolo delle istituzioni politiche, sempre più sopraffatte da una crescente influenza militare nelle dinamiche interne. E ciò è tanto più preoccupante se messo in relazione con il rischio di una politicizzazione delle forze armate, che rischia di portare l’Italia verso una deriva autoritaria.
Alla luce dei generali in politica, di questo genere di esternazioni,dei venti di guerra che soffiano forti e della presidenza trump che invita al bilateralismo cercando di affossare, ancora più di quanto non sia già , il rapporto multilaterale delle politica estera USA, impongono una riflessione profonda su quali siano i rischi che stiamo correndo, del destino dei sistemi democratici , del ruolo dell’Unione Europea come possibile rete di protezione. Ricordo le riflessioni di Fabio Mini, che nel suo articolo La Rivincita di Sparta del 2012 evidenziava come il crescente potere militare potesse minacciare la democrazia. Mini parlava di vere e proprie “pulsioni” autoritarie all’interno dell’esercito, e delle pericolose interazioni con le oligarchie economiche, che avrebbero potuto sfociare in un pericoloso intervento militare nella gestione politica del paese. Secondo Mini, le forze armate, pur essendo strutturalmente autoritarie e gerarchiche, sono in grado di farsi protagoniste in tempi di crisi, soprattutto quando la politica civile fallisce nel garantire la stabilità o non sa rispondere ai propri impegni sulla scena internazionale. Mini non metteva in dubbio che l’esercito potesse essere necessario in determinati scenari, ma avvertiva della pericolosità di una politicizzazione delle forze armate, le cui “pulsioni” autoritarie avrebbero potuto emergere se la politica civile avesse perso la sua capacità di governare efficacemente. In un contesto come quello che stiamo vivendo, dove l’esercito sembra acquistare sempre più visibilità e potere, le sue parole risultano estremamente attuali.
Da Vannacci alle parole di Masiello, passando per il DDL Sicurezza, tutti i segnali sembrano indicarci una tendenza inquietante, che va ben oltre la semplice necessità di prepararsi a conflitti esterni. La crescita della militarizzazione della politica interna, insieme all’inasprimento delle pene per chi partecipa a manifestazioni pubbliche e alla possibilità di un intervento delle forze armate nell’ordine pubblico, segnalano un mutamento pericoloso. Questo scenario potrebbe sfociare in un sistema in cui l’esercito e la polizia non sono più semplicemente separati ma diventano strumenti complementari di controllo sociale, mettendo a rischio la libertà di espressione e i diritti civili.
Il DDL Sicurezza 2024, infatti, va nella direzione di un’ulteriore militarizzazione della vita civile. L’introduzione di misure che permettono l’impiego delle forze armate per operazioni di ordine pubblico, oltre alla crescente sorveglianza sociale tramite l’uso dei servizi segreti, ampliano il rischio che il dissenso venga represso con la forza, piuttosto che con il dialogo e la mediazione. L’inasprimento delle pene per i reati commessi durante le manifestazioni, insieme all’espansione dei poteri dei servizi segreti, rappresentano una vera e propria minaccia alla libertà di espressione e alla protezione dei diritti civili. La possibilità che gruppi sociali o politici di opposizione possano essere considerati minacce alla sicurezza è un segnale allarmante, che potrebbe portare alla repressione delle opinioni divergenti e all’imbavagliamento delle voci critiche.
Tutti questi sviluppi si intrecciano con le dichiarazioni del Generale Masiello, che ha affermato la necessità di una preparazione alla guerra per garantire la pace, indicando implicitamente che le forze armate devono essere pronte non solo a difendere il paese ma a intervenire attivamente in scenari di conflitto interno. In altre parole, la crescente enfasi sulla prontezza militare potrebbe aprire la porta a una politicizzazione delle forze armate, con il rischio che queste diventino l’unico strumento per affrontare le crisi politiche e sociali, ignorando i principi costituzionali che separano la politica civile dall’intervento militare.
Da un lato, si promuove una visione bellica delle forze armate, come se la preparazione alla guerra fosse l’unica strada per raggiungere la pace. Dall’altro, il contesto legislativo del DDL Sicurezza fa emergere il rischio di una deriva autoritaria, in cui le forze militari e di polizia si sostituiscono alla politica democratica, reprimendo ogni forma di opposizione.
Le forze democratiche non possono più ignorare questi segnali. La combinazione tra politica e militari, con la crescente centralità delle forze armate nelle scelte politiche interne, costituisce una vera minaccia per la tenuta democratica del paese. Non è più possibile trattare questi sviluppi come se fossero semplici adattamenti alle necessità della sicurezza. Sono i segnali preoccupanti di un cambiamento più profondo, che rischia di minare le basi democratiche e il nostro impegno per una società pacifica e giusta.
Infine, quello che in questo scenario è ancora più preoccupante, è la spinta a ulteriore divisione e frazionamento di quello che a quanto pare dovrebbe invece essere un fronte unito a difesa del difendibile, a salvare quanto ancora è salvabile, e anche in quel caso , che sembra ormai utopico, la battaglia di difesa del sistema democratico sarebbe difficile da combattere . Questo dovrebbe urlare a tutti che è necessario unire tutte le forze sinceramente democratiche per contrastare questa pericolosa evoluzione. L’esercito non deve diventare attore politico, né le forze di polizia e i servizi segreti devono avere il potere di reprimere il dissenso e limitare le libertà civili e non si deve permettere la separazione delle carriere in magistratura fondamento della separazione dei poteri proprio di un sistema pienamente democratico. Se non si interviene ora, potremmo trovarci in un futuro non troppo lontano , in una condizione esistenziale dove la libertà sarà sacrificata sull’altare della sicurezza e dove la democrazia sarà definitivamente sostituita dal controllo autoritario.
IL discorso del Generale Masiello fa eco agli avvertimenti, inascoltati , del Generale Mini in “ la Rivincita di Sparta”, pubblicato su LIMES nel 2012 .
Il discorso del Generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, pronunciato il 9 novembre 2024, ha suscitato numerosi interrogatRifondazione Comunista
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Oltre agli annunci ed editoriali, ci sono anche articoli di attualità.
Nel numero di dicembre c'è un articolo che mi ha lasciato senza parole: una elencazione dei vari tipi di #pedoni che attraversano sulle striscie pedonali.
Riassumendo: l'#automobilista è vittima di questi pedoni scriteriati.
Qui dovreste trovare l'articolo in questione, a firma del direttore Stefano Tomasoni.
issuu.com/pubblistudio/docs/li…
La svolta strategica dell’Ue. Sicurezza e industria al centro dell’agenda 2025
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Sicurezza (globale e difesa) e Industria (competitività, energia) sono emerse come le priorità dell’Ue nella nuova legislatura quinquennale, riorientate rispetto a clima, sostenibilità e recovery e resilience. Siamo di fronte a una svolta per affrontare la perdita di competitività nella
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La contraddizione
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo La contraddizione proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Un gruppo di ricercatori di intelligenza artificiale (AI) e matematici appartenenti a diverse istituzioni ha sviluppato un benchmark matematico che consente di testare la capacità dei sistemi di AI per risolvere problemi matematici eccezionalmente difficili.
Gli attuali modelli di AI all'avanguardia risolvono meno del 2% dei problemi matematici più complessi, rivelando il divario tra le capacità dell'AI e le capacità della comunità matematica.
Un grazie al nostro governo, barzelletta vivente, incapaci, sottomessi e incompetenti totali.
Natale in cassa integrazione, le storie di chi non fa festa dall'auto alle concerie: "Stiamo bruciando i risparmi per badare alla sussistenza" - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/2024/12/2…
Rubare tecnologia militare di potenze avversarie, può essere un reato?
Spotlight 2024 - Tracciamenti - Premio Morrione 13a edizione - Video - RaiPlay
raiplay.it/video/2024/11/Premi…
Trascorriamo sempre più tempo online e ci affidiamo al web anche per la cura della salute mentale. Oggi le piattaforme di telepsicologia contano centinaia di migliaia di utenti e fatturano milioni di euro. Ma qual è il segreto del loro successo? Tracciamenti s vela l'uso spregiudicato che le aziende di psicologia online fanno del marketing digitale, monitorando le attività dei pazienti perfino durante la seduta di terapia.
Il paladino della democrazia, quello che doveva difendere l'Europa, ovvero quell'imbecille di Zelensky, è intenzionato a chiudere i rubinetti del gas Russo che arriva in Europa attraverso l'Ucraina. Non vuole sentire ragioni e dal primo gennaio molto probabilmente bloccherà tutto.
Questo perché ha messo come unica condizione il fatto che quel gas non venga pagato alla Russia. Sostanzialmente Mosca dovrebbe fare beneficenza affinché quel gas arrivi in Europa. Un pretesto per ricattare i paesi dell'Unione Europea perché la Casa Bianca gli ha detto di fare così.
È un dramma perché si verificherà quello che abbiamo già visto nel 2022, ovvero prezzi delle bollette alle stelle, inflazione, impoverimento delle famiglie e colpo di grazia alla deindustrializzazione.
Un fantoccio che si è pappato centinaia di miliardi di euro di soldi delle nostre tasse per portare avanti una guerra per procura imposta da Washington, adesso si permette di decidere per l'Europa. E lo lasciano fare tranquillamente. Ma la colpa non è la sua, la colpa è di quei miserabili sottosviluppati come Von der Leyen, Draghi e compagnia. Traditori dei Popoli che dovrebbero rappresentare e tutelare perché hanno scelto di servire Washington fino alla morte.
Infatti saremo obbligati ad andare col cappello in mano dagli Usa a chiedere il GNL, gas più costoso e più inquinante. Ma in questo caso anche la tanto sbandierata lotta per la tutela dell'ambiente può attendere. Davanti agli interessi statunitensi tutto passa in secondo piano. Anche il mettere alla fame le famiglie e far fallire le aziende. Incredibile!
T.me/GiuseppeSalamone
@mro effettivamente ho trovato questo:
"La produzione di GNL può avere impatti ambientali negativi, soprattutto se non gestita in modo sostenibile. Ecco alcuni dei principali inquinanti associati alla produzione di GNL:
- Emissioni di gas serra: Il processo di liquefazione del gas naturale richiede energia e può generare emissioni di gas serra, come il metano e il carbonio.
- Uso di acqua: La produzione di GNL richiede grandi quantità di acqua, che può essere sottratta alle risorse naturali e causare impatti sulla biodiversità.
- Inquinamento del suolo e dell'acqua: Le attività di estrazione e produzione di GNL possono causare inquinamento del suolo e dell'acqua, soprattutto se non gestite in modo adeguato.
- Impatti sulla salute umana: L'esposizione a sostanze chimiche e gas inquinanti durante la produzione di GNL può avere impatti sulla salute umana, come problemi respiratori e cancro.
Tuttavia, è importante notare che la produzione di GNL può anche essere gestita in modo sostenibile, ad esempio:
- Utilizzo di fonti di energia rinnovabile: Utilizzare fonti di energia rinnovabile, come l'energia eolica o solare, per alimentare il processo di liquefazione del gas naturale.
- Implementazione di tecnologie di recupero: Implementare tecnologie di recupero per ridurre le emissioni di gas serra e minimizzare gli impatti ambientali.
- Gestione sostenibile delle risorse: Gestire le risorse naturali, come l'acqua, in modo sostenibile per minimizzare gli impatti ambientali.
In sintesi, la produzione di GNL può avere impatti ambientali negativi, ma può anche essere gestita in modo sostenibile per ridurre gli impatti e minimizzare gli effetti negativi."
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Sondaggio europeo sul ruolo della donna nel XXi secolo
La donna? Deve stare a casa. Ecco l'Ue del XXI secolo secondo Eurobarometro
Il sondaggio di fresca pubblicazione mostra un problema culturale per il modo di pensare la donna. Lahbib: "Nell'Ue ancora tanta strada da fare"Emanuele Bonini emanuelebonini (Eunews)
Caricabatteria unico
Caricabatterie unico: da domani non ci sarà altro standard che USB-C
La svolta tanto attesa coinvolgerà anche i laptop, ma solo dal 2026Giuseppe Biondo (HDblog.it)
Forse non tutti sanno che...
Proprio a Monte Sacro, nelle vicinanze di dove faremo il Reggae Circus a #Capodannno, nel lontano 1929 in una cava di ghiaia di proprietà del Duca Mario Grazioli furono ritrovati i resti dei più antichi #Neanderthal di cui si abbia testimonianza in Italia, pensa che roba.
Si tratta di ben due teschi, un uomo e una donna (per par condicio), risalenti a qualcosa come 250.000 anni fa, anno più anno meno. Questi resti, insieme anche al ritrovamento di numerosi rudimentali attrezzi di pietra, hanno fatto pensare a un possibile insediamento paleolitico in quest'ansa del fiume Aniene.
A quel tempo lunga la Via #Nomentana oltre ai Neanderthal di #Saccopastore vivevano anche moltissimi elefanti, ippopotami e perfino rinoceronti, visto che il clima in Europa durante il Pleistocene era più simile a quello odierno dell'Africa piuttosto che a quello (sempre meno temperato) attuale. Questi grandi animali dovevano risultare presenze piuttosto ingombrati per i Neanderthal dell'epoca, certo, ma comunque sempre meno ingombranti delle troppissime automobili dei giorni nostri, non credete?! 😛
Quindi insomma, la morale è sempre quella: più biciclette, più car sharing, meno macchine private! (Y) 😀
Seguitemi per altri cenni di storia sul quartiere #MonteSacro, dove faremo Reggae Circus Mercoledì prossimo per Capodanno, in un'area 100% pedonale. Yeeeeh ❤
GAZA. L’esercito israeliano occupa l’ospedale Kamal Adwan. 50 morti in raid aerei
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'Unicef riporta che quattro tra neonati e bimbi sono morti per ipotermia nell’ultima settimana
L'articolo GAZA. pagineesteri.it/2024/12/27/med…
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JENIN. Prosegue l’operazione della polizia di Abu Mazen: morti e feriti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Per gran parte della popolazione, l'azione dell'Autorità Nazionale di fatto è il proseguimento dell’offensiva lanciata da Israele la scorsa estate contro la città. Tra gli uccisi anche tre poliziotti
L'articolo JENIN. Prosegue l’operazione della polizia di Abu
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Ngad, quale futuro per la sesta generazione Usa?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Quando si parla del futuro delle proprie Forze armate, gli Stati Uniti non intendono commettere errori. La decisione definitiva sul programma di sesta generazione Ngad (Next generation air dominance) avrà effetti di lungo termine che riguarderanno l’intera configurazione futura delle Us Armed forces per i decenni a venire. Recentemente,
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Il futuro dei conflitti sarà nello spazio. La militarizzazione spaziale tra fantascienza e realtà
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La militarizzazione dello spazio è un concetto ancora poco chiaro. L’umanità si trova agli albori dell’era spaziale, eppure la pervasività delle attività extra-atmosferiche è rintracciabile nella vita di tutti i giorni, dall’utilizzo del Gps quando ci si muove in auto
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Nel frattempo sul The Telegraph...
It's time to become the 51st state of the US
We need to get Brexit done properly. Let’s finally face up to reality and put our Maga hats onPoppy Coburn (The Telegraph)
Quando il no di Franca Viola cambiò l’Italia delle donne
Rapita e violentata, Franca Viola fu la prima in Italia a rifiutare le nozze con il suo stupratore, diventando protagonista di un processo che servì a riscrivere la legge e la storia dei diritti delle donne
Lidia Gallanti da StoricaNG
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storicang.it/a/quando-il-no-di…
Quando il no di Franca Viola cambiò l’Italia delle donne
Franca disse di no . Quando le chiesero di sposare l’uomo che l’aveva violentata, scelse sé stessa. Un atto di rispetto e dignità, sostenuto dalla famiglia, che cambiò la legge e il corso della storia .Lidia Gallanti (National Geographic Storica)
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Verso una società illetterata: i dati OCSE sono desolanti. L'avanzata della società illetterata: tra social media e video brevi, le competenze di lettura sono in forte declino in 11 paesi su 31.
SULLE NUVOLE
Lo so, lo sento; lo sono.
Ci provo a dare amore
Lento pesante ma senza far rumore
oggi si trascina il tempo mio; qual vecchio treno
fuori orario che ansa controvoglia
su binari da cambiare
Il telefono
ormai fuori uso
pure, sembra dir qualcosa
ma era falso allarme
La carrozza del pensiero
oggi davvero non parte
L’apparenza bugiarda riveste le cose
L’essenza rivela molto di più
La paranoia
nei volti delusi si rimira
e poi ancorara;
piega le labbra della gente all'ingiù
Io rimugino fantasie
mi fosse toccata un’altra sorte
Ho perso a carte con mezz’ora di pc
Oggi ho poca fame
e del resto
se non posso averti qui
La vita come Penelope
tesse e disfa una tela di notte
Talvolta s’eclissa, vile come ombra
all'accendersi del giorno. E per la strada
un’ombra
col biglietto già timbrato
per un’avventura
senza garanzia di ritorno
che mi faccia sentire ancora
Il grande gatto immobile della volta azzurra
Lo Spirito dell’Essere
prende a calci il tempo
Ciao Giorgio e benvenuto nel poliverso!
Come sicuramente saprai, Friendica è integrata con mastodon ma Ci sono alcuni accorgimenti che possono essere utili per migliorare la visibilità dei post Friendica per gli utenti mastodon
Ti riporto quindi le istruzioni che ho dato in un messaggio di poche ore fa:
Come saprete, con Friendica possiamo scegliere di scrivere post con il titolo (come su WordPress) e post senza titolo (come su Mastodon). Uno dei problemi più fastidiosi per chi desidera scrivere post con il titolo è il fatto che gli utenti Mastodon leggeranno il vostro post come se fosse costituito dal solo titolo e, due a capi più in basso, dal link al post originale: questo non è di certo il modo miglior per rendere leggibili e interessanti i vostri post!
Con le ultime release di Friendica abbiamo però la possibilità di modificar un'impostazione per rendere perfettamente leggibili anche i post con il titolo. Ecco come fare:A) dal proprio account bisogna andare alla pagina delle impostazioni e, da lì, alla voce "Social Network" al link poliverso.org/settings/connect…
B) Selezionando la prima sezione "Impostazione media sociali" e scorrendo in basso si può trovare la voce "Article Mode", con un menu a cascata
C) Delle tre voci disponibili bisogna scegliere "Embed the title in the body"Ecco, ora i nostri post saranno completamente leggibili da Mastodon!
Andreacazzola90
in reply to Alberto V • • •