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Direttiva NIS 2 per la sicurezza delle infrastrutture critiche: quando e a chi si applica, le sanzioni


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Direttiva NIS 2 nasce da una profonda revisione della NIS e segna un altro importante passo verso la piena definizione della strategia cyber europea, predisponendo adeguate risposte coordinate e




Alena Mornštajnová – Hana
freezonemagazine.com/articoli/…
In queste ultime settimane ho letto diversi libri che ripercorrono vite familiari reali, romanzi che lavorano sulla memoria collettiva e quella individuale, storie di persone comuni che si sono trovate a subire gli sconvolgimenti degli ingranaggi della Storia, senza alcuna possibilità di sfuggirle. Ho conosciuto, tramite le vicende di Rubens e Eunice Paiva in Sono […]
L'articolo Alena Mornštajnová
In


Inheritance in Python: la chiave per scrivere codice pulito e collaborativo nel Machine Learning


Molte persone che si avvicinano al machine learning non hanno un forte background in ingegneria del software, e quando devono lavorare su un prodotto reale, il loro codice può risultare disordinato e difficile da gestire. Per questo motivo, raccomando sempre vivamente di imparare a usare le coding best practices, che ti permetteranno di lavorare senza problemi all’interno di un team e di migliorare il livello del progetto su cui stai lavorando. Oggi voglio parlare dell’inheritance di Python e mostrare alcuni semplici esempi di come utilizzarla nel campo del machine learning.

Nello sviluppo software e in altri ambiti dell’informatica, il technical debt (noto anche come design debt o code debt) rappresenta il costo implicito di future rielaborazioni dovuto a una soluzione che privilegia la rapidità rispetto a un design a lungo termine.

Se sei interessato a saperne di più sui design patterns, potresti trovare utili alcuni dei miei articoli precedenti.

Python Inheritance


L’Inheritance non è solo un concetto di Python, ma un concetto generale nell’Object Oriented Programming. Quindi, in questo tutorial, dovremo lavorare con classei e oggetti, che rappresentano un paradigma di sviluppo non molto utilizzato in Python rispetto ad altri linguaggi come Java.

Nell’OOP, possiamo definire una classe generale che rappresenta qualcosa nel mondo, ad esempio una Persona, che definiamo semplicemente con un nome, un cognome e un’età nel seguente modo.

class Person:
def __init__(self, name, surname, age):
self.name = name
self.surname = surname
self.age = age

def __str__(self):
return f"Name: {self.name}, surname: {self.surname}, age: {self.age}"

def grow(self):
self.age +=1

In questa classe, abbiamo definito un semplice costruttore (init). Poi abbiamo definito il method str, che si occuperà di stampare l’oggetto nel modo che desideriamo. Infine, abbiamo il method grow() per rendere la persona di un anno più vecchia.

Ora possiamo instanziare un oggetto e utilizzare questa classe.

person = Person("Marcello", "Politi", 28)
person.grow()
print(person)

# output wiil be
# Name: Marcello, surname: Politi, age: 29

E se volessimo definire un particolare tipo di persona, ad esempio un operaio? Possiamo fare la stessa cosa di prima, ma aggiungiamo un’altra variabile di input per aggiungere il suo stipendio.

class Worker:
def __init__(self, name, surname, age, salary):
self.name = name
self.surname = surname
self.age = age
self.salary = salary

def __str__(self):
return f"Name: {self.name}, surname: {self.surname}, age: {self.age}, salary: {self.salary}"

def grow(self):
self.age +=1

Tutto qui. Ma è questo il modo migliore per implementarlo? Vedete che la maggior parte del codice del lavoratore è uguale a quello della persona, perché un lavoratore è una persona particolare e condivide molte cose in comune con una persona.

Quello che possiamo fare è dire a Python che il lavoratore deve ereditare tutto da Persona, e poi aggiungere manualmente tutte le cose di cui abbiamo bisogno, che una persona generica non ha.

class Worker(Person):
def __init__(self, name, surname, age, salary):
super().__init__(name, surname, age)
self.salary = salary

def __str__(self):
text = super().__str__()
return text + f",salary: {self.salary}"

Nella classe worker, il costruttore richiama il costruttore della classe person sfruttando la parola chiave super() e poi aggiunge anche la variabile salary.

La stessa cosa avviene quando si definisce il metodo str. Utilizziamo lo stesso testo restituito da Person usando la parola chiave super e aggiungiamo il salario quando stampiamo l’oggetto.

Ereditarietà nel Machine Learning


Non ci sono regole su quando usare l’ereditarietà nell’machine learning . Non so a quale progetto stiate lavorando, né come sia il vostro codice. Voglio solo sottolineare il fatto che dovreste adottare un paradigma OOP nel vostro codice. Tuttavia, vediamo alcuni esempi di utilizzo dell’ereditarietà.

Definire un BaseModel


Sviluppiamo una classe di base per il modello di ML, definita da alcune variabili standard. Questa classe avrà un metodo per caricare i dati, uno per addestrare, un altro per valutare e uno per preelaborare i dati. Tuttavia, ogni modello specifico preelaborerà i dati in modo diverso, quindi le sottoclassi che erediteranno il modello di base dovranno riscrivere il metodo di preelaborazione.
Attenzione, il modello BaseMLModel stesso eredita la classe ABC. Questo è un modo per dire a Python che questa classe è una classe astratta e non deve essere usata, ma è solo un modello per costruire sottoclassi.

Lo stesso vale per il metodo preprocess_train_data, che è contrassegnato come @abstactmethod. Ciò significa che le sottoclassi devono reimplementare questo metodo.

Guardate questo video per saperne di più su classi e metodi astratti:

youtube.com/embed/UDmJGvM-OUw?…

from abc import ABC, abstractmethod
from sklearn.model_selection import train_test_split
from sklearn.metrics import accuracy_score
from sklearn.ensemble import RandomForestClassifier
from sklearn.linear_model import LogisticRegression
from sklearn.datasets import load_iris
import numpy as np

class BaseMLModel(ABC):
def __init__(self, test_size=0.2, random_state=42):
self.model = None # This will be set in subclasses
self.test_size = test_size
self.random_state = random_state
self.X_train = None
self.X_test = None
self.y_train = None
self.y_test = None

def load_data(self, X, y):
self.X_train, self.X_test, self.y_train, self.y_test = train_test_split(
X, y, test_size=self.test_size, random_state=self.random_state
)

@abstractmethod
def preprocess_train_data(self):
"""Each model can define custom preprocessing for training data."""
pass

def train(self):
self.X_train, self.y_train = self.preprocess_train_data()
self.model.fit(self.X_train, self.y_train)

def evaluate(self):
predictions = self.model.predict(self.X_test)
return accuracy_score(self.y_test, predictions)

Vediamo ora come ereditare da questa classe. Per prima cosa, possiamo implementare un LogisticRegressionModel. Che avrà il suo algoritmo di preelaborazione.

class LogisticRegressionModel(BaseMLModel):
def __init__(self, **kwargs):
super().__init__()
self.model = LogisticRegression(**kwargs)

def preprocess_train_data(self):
#Standardize features for Logistic Regression
mean = self.X_train.mean(axis=0)
std = self.X_train.std(axis=0)
X_train_scaled = (self.X_train - mean) / std
return X_train_scaled, self.y_train

Poi possiamo definire tutte le sottoclassi che vogliamo. Qui ne definisco una per una Random Forest.

class RandomForestModel(BaseMLModel):
def __init__(self, n_important_features=2, **kwargs):
super().__init__()
self.model = RandomForestClassifier(**kwargs)
self.n_important_features = n_important_features

def preprocess_train_data(self):
#Select top `n_important_features` features based on variance
feature_variances = np.var(self.X_train, axis=0)
top_features_indices = np.argsort(feature_variances)[-self.n_important_features:]
X_train_selected = self.X_train[:, top_features_indices]
return X_train_selected, self.y_train

Ora usiamo tutto nella funzione main.

if __name__ == "__main__":
# Load dataset
data = load_iris()
X, y = data.data, data.target

# Logistic Regression
log_reg_model = LogisticRegressionModel(max_iter=200)
log_reg_model.load_data(X, y)
log_reg_model.train()
print(f"Logistic Regression Accuracy: {log_reg_model.evaluate()}")

# Random Forest
rf_model = RandomForestModel(n_estimators=100, n_important_features=3)
rf_model.load_data(X, y)
rf_model.train()
print(f"Random Forest Accuracy: {rf_model.evaluate()}")

Conclusioni


Uno dei principali vantaggi dell’ereditarietà di Python nei progetti ML è nella progettazione di codici modulari, mantenibili e scalabili. L’ereditarietà aiuta a evitare codice ridondante, scrivendo la logica comune in una classe base, come BaseMLModel, riducendo quindi la duplicazione del codice. L’inheritance rende anche facile incapsulare comportamenti comuni in una classe base, permettendo alle subclasses di definire dettagli specifici.

Il principale vantaggio, a mio avviso, è che una codebase ben organizzata e orientata agli oggetti consente a più sviluppatori all’interno di un team di lavorare indipendentemente su parti separate. Nel nostro esempio, un ingegnere capo potrebbe definire il modello base, e poi ogni sviluppatore potrebbe concentrarsi su un singolo algoritmo e scrivere la subclass.
Prima di immergerti in design patterns complessi, concentrati sull’utilizzo delle best practices nell’OOP. Farlo ti renderà un programmatore migliore rispetto a molti altri nel campo dell’AI!

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Zero-day su iPhone, Mac e iPad: Apple corre ai ripari con patch d’emergenza


Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamente sofisticati” contro i possessori di iPhone.

Le vulnerabilità sono state scoperte in CoreAudio (CVE-2025-31200 , punteggio CVSS 7,5) e RPAC ( CVE-2025-31201, punteggio CVSS 6,8) i quali interessano iOS, macOS, tvOS, iPadOS e visionOS.

“Apple è consapevole che queste problematiche potrebbero essere sfruttate per attacchi altamente sofisticati contro singoli utenti iOS”, ha affermato Apple in un bollettino sulla sicurezza.

La vulnerabilità CVE-2025-31200 in CoreAudio è stata scoperta dai ricercatori Apple e da quelli di Google Threat Analysis. Questo bug può essere sfruttato per eseguire da remoto del codice su un dispositivo elaborando un flusso audio in un file multimediale dannoso e appositamente preparato.

La vulnerabilità CVE-2025-31201 è stata scoperta dagli stessi specialisti Apple. Questo bug in RPAC consente agli aggressori con accesso in lettura/scrittura di aggirare Pointer Authentication (PAC), una funzionalità di sicurezza iOS progettata per proteggere dalle vulnerabilità della memoria.

Finora, Apple non ha divulgato dettagli su come queste vulnerabilità siano state sfruttate negli attacchi o su chi ne siano stati i bersagli. I problemi sono stati risolti in iOS 18.4.1, iPadOS 18.4.1, tvOS 18.4.1, macOS Sequoia 15.4.1 e visionOS 2.4.1 .

Le vulnerabilità interessano sia i modelli più vecchi che quelli più nuovi dei dispositivi Apple:

  • iPhone XS e modelli successivi;
  • iPad Pro da 13 pollici, iPad Pro da 12,9 pollici (3a generazione e successive), iPad Pro da 11 pollici (1a generazione e successive), iPad Air di 3a generazione e successive, iPad di 7a generazione e successive e iPad mini di 5a generazione e successive;
  • macOS Sequoia;
  • Apple TV HD e Apple TV 4K (tutti i modelli);
  • Apple Vision Pro.

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Aggiorna e muori: Windows 11 mostra la schermata Blu Della Morte (BSOD) dopo gli update di Aprile


Microsoft avverte gli utenti che potrebbero riscontrare una schermata blu di errore e un errore SECURE_KERNEL_ERROR dopo l’installazione degli aggiornamenti di Windows di marzo e aprile. I problemi si verificano dopo l’installazione dell’aggiornamento cumulativo di aprile KB5055523 e dell’aggiornamento di anteprima di marzo KB5053656 che ha interessano solo i dispositivi che eseguono Windows 11 24H2. Dopo aver installato questi aggiornamenti e riavviato il PC, gli utenti interessati riscontrano un arresto anomalo.

“Dopo aver installato l’aggiornamento e riavviato il dispositivo, potresti visualizzare una schermata blu con codice di errore 0x18B, che indica SECURE_KERNEL_ERROR”, afferma Microsoft.

Finché non verrà distribuita una correzione per questo bug tramite Windows Update, l’azienda ha temporaneamente affrontato il problema tramite Known Issue Rollback (KIR), una funzionalità che ripristina gli aggiornamenti problematici distribuiti tramite Windows Update.

Questa correzione verrà automaticamente distribuita a tutti i dispositivi domestici, aziendali e non gestiti dall’IT entro 24 ore. Per velocizzare la distribuzione, Microsoft consiglia agli utenti interessati di riavviare i propri dispositivi.

Per risolvere il problema sui dispositivi Windows aziendali gestiti, gli amministratori di Windows 11 24H2 e Windows Server 2025 devono applicare il Criterio di gruppo KIR KB5053656 250412_03103 .

Vale anche la pena notare che all’inizio di questa settimana Microsoft ha rilasciato aggiornamenti di emergenza per Windows che risolvono un problema diverso che riguarda i criteri di controllo dell’accesso locale nei Criteri di gruppo di Active Directory.

Inoltre, l’azienda ha avvisato gli amministratori di un bug che potrebbe causare la mancata disponibilità dei controller di dominio in Windows Server 2025 dopo un riavvio, con conseguenti errori di servizi e applicazioni.

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15 лет Пиратскому Интернационалу


15 лет назад в Брюсселе на конференции PPI, проходившей с 16 по 18 апреля 2010 году, был официально основан Pirate Parties International aka Пиратский Интернационал, являющийся главной организацией международного движения пиратских партий и существующий для того, чтобы помогать устанавливать, поддерживать и продвигать пиратские идеи, а также поддерживать связь и сотрудничество между пиратскими партиями по всему миру.

Пиратская партия России является членом-учредителем Пиратского Интернационала и неотъемлемой частью международного пиратского движения, что закреплено в нашем Уставе. Наши представители с момента основания активно участвуют в его деятельности и занимают позиции в руководящих структурах.

Поздравляем всех пиратов с этим знаменательным событием и приводим перевод поздравления с сайта PPI:

Отмечая свой день рождения, мы вспоминаем о коллективной силе нашего всемирного движения. За эти годы PPI превратилось в яркое сообщество с членами в более чем 40 странах. Мы работаем на межконтинентальном уровне. Нас признаёт ООН. Мы помогли членам избраться в парламенты во многих странах. Мы представляем международный голос, выступающий за цифровую свободу, прозрачность и права человека в цифровую эпоху.

Всем нашим членам, сторонникам и друзьям по всему миру: спасибо за то, что вы стали частью этого невероятного путешествия.

Желаем вам ещё многих лет!

С Днём Рождения, ПИ!

Призываем всех становиться частью нашей глобальной свободной семьи и вступать в Пиратскую партию России. Только вместе мы можем сделать этот мир лучше.

Сообщение 15 лет Пиратскому Интернационалу появились сначала на Пиратская партия России | PPRU.



Tiny, Hackable Telepresence Robot for under $100? Meet Goby


[Charmed Labs] are responsible for bringing numerous open-source hardware products to fruition over the years, and their latest device is an adorably small robotic camera platform called Goby, currently crowdfunding for its initial release. Goby has a few really clever design features and delivers a capable (and hackable) platform for under 100 USD.

Goby embraces its small size, delivering what its creators dub “tinypresence” — or the feeling of being there, but on a very small scale. Cardboard courses, LEGO arenas, or even tabletop gaming scenery hits different when experienced from a first-person perspective. Goby is entirely reprogrammable with nothing more than a USB cable and the Arduino IDE, while costing less than most Arduino starter kits.
Recharging happens by driving over the charger, then pivoting down so the connectors (the little blunt vampire fangs under and to each side of the camera) come into contact with the charger.
One of the physical features we really like is the tail-like articulated caster at the rear. Flexing this pivots Goby up or down (and can even flip Goby completely over), allowing one to pan and tilt the view without needing to mount the camera on a gimbal. It also comes into play for recharging; Goby simply moves over the disc-shaped charger and pivots down to make contact.

At Goby‘s heart is an ESP32-S3 and OmniVision OV2640 camera sensor streaming a live video feed (and driving controls) with WebRTC. Fitting the WebRTC stack onto an ESP32 wasn’t easy, but opens up possibilities beyond just media streaming.

Goby is set up to make launching an encrypted connection as easy as sharing a URL or scanning a QR code. The link is negotiated between bot and client with the initial help of an external server, and once a peer-to-peer connection is established, the server’s job is done and it is out of the picture. [Charmed Labs]’s code for this functionality — named BitBang — is in beta and destined for an open release as well. While BitBang is being used here to make it effortless to access Goby remotely, it’s more broadly intended to make web access for any ESP32-based device easier to implement.

As far as tiny remote camera platforms go, it might not be as small as rebuilding a Hot Wheels car into a micro RC platform, but it’s definitely more accessible and probably cheaper, to boot. Check it out at the Kickstarter (see the first link in this post) and watch it in action in the video, embedded just below the page break.

youtube.com/embed/iuJ_9_ITKFs?…


hackaday.com/2025/04/17/tiny-h…



oddio... e se la meloni adesso congolasse a nozze, prendesse la cittadinanza usa, e andasse a vivere negli usa? ci pensate? sono già emozionata. per lei naturalmente...


credo che la nostra meloni sia riuscita a prendere Trump al cuore. speriamo che basti.



FLUG - Gli Onion Services di Tor


firenze.linux.it/2025/04/gli-o…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Martedì 22 aprile 2025 alle 21:30, presso l’Officina Informatica del GOLEM, Leandro Noferini presenterà gli Onion Services di Tor. Tor consente l’anonimato su Internet facendo

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When it comes to prior restraints, courts shouldn’t ‘Just Do It’


When journalists at The Oregonian started reporting on a sexual harassment lawsuit against Nike, they knew that sealed documents in the case could provide vital information. Little did they know that going to court to get them could mean undercutting their First Amendment rights.

A recent decision from a federal appellate court related to the Oregonian’s quest for access means that journalists who intervene in court cases to try to unseal court records could subject themselves to “prior restraints,” or judicial orders barring them from reporting news related to the case.

That’s why Freedom of the Press Foundation (FPF) joined a coalition of media companies and press freedom groups to file an amicus brief supporting the Oregonian’s request that the full appeals court reconsider this unprecedented decision.

Fight for access to Nike lawsuit records

In 2022, The Oregonian moved to unseal certain documents from a lawsuit brought by four former female employees at Nike who claimed the sportswear company fostered a “culture of unequal compensation and sexual harassment.” Of central interest to the news outlet were the individuals named in internal company documents about allegations of discrimination and harassment.

Around the same time, an Oregonian journalist met with the lawyer for the plaintiffs as part of their reporting on the case. During the meeting, the lawyer inadvertently sent the reporter confidential documents from the lawsuit.

It can’t be right that journalists who go to court to vindicate the public’s First Amendment right of access to court records have fewer First Amendment protections than journalists who don’t.

Typically, when journalists receive secret documents, they want to report on them—and the First Amendment protects their right to do so. But in this case, the court ordered The Oregonian to return or destroy the documents and prohibited it from publishing any information obtained from them.

The Oregonian objected, but a panel of judges from the U.S. Court of Appeals for the 9th Circuit ruled that the news outlet could be required to return or destroy the documents. The appeals court said that The Oregonian became a party to the case when it intervened in the lawsuit to seek the unsealing of the records and, as a result, it could be restricted from publishing them without violating the First Amendment rights it would enjoy as a nonparty news outlet.

Losing First Amendment rights by exercising them

The Court of Appeals’ decision is yet another example of courts ignoring key precedent on prior restraints. The Supreme Court has made clear time and again that prior restraints can be justified in only the most extreme circumstances.

If the court didn’t approve of a prior restraint on publication of the Pentagon Papers — which the government claims contained national security secrets — it seems obvious that it wouldn’t approve of a prior restraint on documents describing sexual harassment complaints at a shoe company.

But perhaps even more worrying than the court’s ignorance of prior restraint precedent is its position that The Oregonian forfeits its First Amendment right to publish the documents because it intervened in the lawsuit to vindicate another First Amendment right — the right of access to judicial documents.

Journalists move to unseal court records all the time. While the First Amendment gives every member of the public the right to access court records and proceedings, the Supreme Court has specifically noted the special role journalists play in exercising that right and using it to inform the public.

But as the attorneys from Davis Wright Tremaine wrote in the amicus brief we joined, the appeals court’s decision “effectively penalizes news outlets that intervene to unseal court records while also gathering information on the same topic through other reporting methods.”

To understand why this punishes journalists, imagine if The Oregonian had never intervened in the Nike lawsuit to try to unseal documents. If everything else still played out the same — its reporter met with a lawyer and the lawyer inadvertently sent the reporter sealed court records—there would be no question that the reporter would have a First Amendment right to publish those documents.

But if the appeals court’s decision stands, journalists who go to court to unseal documents won’t have the same First Amendment right to publish documents they independently obtain through interviews, public records requests, or even anonymous leaks.

That’s a problem because, as our brief explains, many important news stories, from the Miami Herald’s reporting on the Jeffrey Epstein case to The Boston Globe’s Spotlight investigation of child sexual abuse by the Catholic Church, relied on both unsealing court records and shoe-leather reporting.

It can’t be right that journalists who go to court to vindicate the public’s First Amendment right of access to court records have fewer First Amendment protections than journalists who don’t. The full Court of Appeals must reconsider this case and right this backward decision.


freedom.press/issues/when-it-c…



#Libano, fuoco sulla Resistenza


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Pooling public records resources for journalists


This is the first in a series of profiles of independent journalists who use public records to hold local governments accountable.

Lisa Pickoff-White fell in love with — and experienced the hurdles of — records reporting as a journalism graduate student at the University of California, Berkeley, where she participated in a project to investigate and report on the 2007 murder of Oakland Post editor Chauncey Bailey.

The effort brought together newsrooms to finish Bailey’s reporting on violence and fraud in a San Francisco bakery, which the investigation revealed had long-standing ties with local politicians and police.

“That experience really opened up my eyes to both records reporting and data journalism,” Pickoff-White said. “I realized there was this whole other side of journalism that, even though I had been working in it, that I didn't even really know anything about, and it was something that I was excited to pursue. I immediately was like, ‘This is grueling, difficult work, but it’s work I really want to do.’”

Now, 15 years later, that training continues to pay off, as Pickoff-White’s California Reporting Project sends out more than 700 public records requests to law enforcement agencies each year. In fact, since its inception in 2018, the project has surpassed 3,500 records requests. Pickoff-White, the project’s director, doesn't plan on slowing down.

“One of the things that draws me to journalism is those known unknowns,” Pickoff-White said. “Like, making visible what is hard to see. Being able to connect the dots. I think systems reporting is one of the things that I love about reporting and records research. It allows you to take people’s lived experiences, back it up with data and say, this is occurring and it is occurring more than once, and to give people some context on why it might be occurring as well.”

Systems reporting "allows you to take people’s lived experiences, back it up with data and say, this is occurring and it is occurring more than once, and to give people some context."


Lisa Pickoff-White

The California Reporting Project was born after the state’s Right to Know Act was enacted in 2018, allowing the public to request police reports and reports related to law enforcement’s use of violence and other kinds of misconduct. Hosted by UC Berkeley’s Investigative Reporting Program, the project is a collaborative database with records shared from reporters at 40 news organizations across the state.

“One of the real successes of this project is we’ve already published more than 100 stories out of these records,” Pickoff-White said. “Ever since we started sending requests on January 1, 2019, people have had access to these records and have been able to report out of them. And that’s really important to me, because these are public records.”

With newsrooms increasingly cash-strapped, the cost and time it takes to make and appeal public records requests can be prohibitive. The reporting project’s database collects records obtained from records requests. It also monitors pending requests. That way, reporters can avoid duplicating efforts and instead rely on materials other requesters obtain to use for their own coverage.

“It’s really time-consuming and hard and can cost a lot to make a record request,” Pickoff-White said. “I really encourage other reporters to come together to collaborate on this, because together, we’re stronger. If you could find a way to work with people to invest in the time up front pays dividends in the end.”


freedom.press/issues/pooling-p…



Scuola di Liberalismo 2025: Alberto Mingardi – Luigi Einaudi e il liberalismo per l’uomo comune

@Politica interna, europea e internazionale

Alberto Mingardi è Professore Associato di “Storia delle dottrine politiche” all’Università IULM di Milano e, oltre a ciò, ricopre il ruolo di Presidential Fellow in Political Theory presso la Chapman University e



USA: Google deve adottare un approccio rispettoso dei diritti dopo che il tribunale ha dichiarato monopolista la sua funzione AdTech

Rispondendo alla sentenza di un tribunale statunitense che ha dichiarato illegale il monopolio pubblicitario online di Google, Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International, ha dichiarato:

"Una rottura del monopolio di Google nel rispetto dei diritti umani potrebbe essere un primo passo importante verso un mondo online rispettoso dei diritti umani. Erodendo il dominio di una singola azienda e indebolendo il controllo di Google sui nostri dati, si crea uno spazio che deve essere colmato da attori impegnati a tutelare i diritti umani."

amnesty.org/en/latest/news/202…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

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🏆 #EGMO2025: l’Italia conquista l’oro europeo alla quattordicesima edizione dell’Olimpiade Matematica Femminile.




Il liberalismo europeo e l’idea d’Europa

@Politica interna, europea e internazionale

Una riflessione a partire da Giovanni Malagodi (1904-1991). Di Renata Gravina (ricercatrice FLE). Un ciclo di seminari in modalità webinar, dal 12 al 30 maggio 2025, per gli istituti e le scuole secondarie superiori. Liceo Mangino Pagani (Salerno), Liceo Vanoni Vimercate (Monza-Brianza), Facoltà di Scienze Politiche,



Giovanni Malagodi, il rigore di un liberale

@Politica interna, europea e internazionale

19 maggio 2025, ore 18:00 In diretta sui canali social della Fondazione. Interverranno Giammarco Brenelli Enzo Palumbo Nicola Rossi Modera Andrea Cangini
L'articolo Giovanni Malagodi, il rigore di un liberale proviene da Fondazione Luigi fondazioneluigieinaudi.it/giov…



La ragazza di Gaza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/04/la-raga…
Aveva molti sogni, come tutte le ragazze della sua età. Amava i libri e la fotografia. Negli ultimi mesi intorno a lei non c’era più traccia della città nella quale era nata e dalla quale non era mai uscita. E allora, girando con la sua macchina fotografica tra le macerie e schivando le bombe assassine, […]



Musk punta al Golden dome, lo scudo spaziale Usa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il progetto Golden Dome, l’ambizioso scudo missilistico promosso da Donald Trump, inizia a prendere forma. Secondo quanto riportato da Reuters, SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk, sarebbe in una posizione di vantaggio per assumere un ruolo primario nello sviluppo della componente spaziale del futuro sistema di



Nel Mediterraneo i migranti si respingono con droni ed aerei

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

L’agenzia europea Frontex ha messo in piedi un sistema che taglia fuori le ONG e permette alla Libia e alla Tunisia di ilpost.it/2025/04/17/mediterra…

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Internal Palantir Slack chats and message boards obtained by 404 Media show the contracting giant is helping find the location of people flagged for deportation, that Palantir is now a “more mature partner to ICE,” and how Palantir is addressing employee concerns with discussion groups on ethics.#News
#News


Il Municipio Roma III ospita l’incontro “Liberi di vivere, liberi di scegliere” – con Alessia Cicatelli


Il Municipio Roma III ospita l’incontro “Liberi di vivere, liberi di scegliere”
29 Aprile 2025 – 18.00 – 20.00

Alessia Cicatelli, membro di Giunta e parte del team legale dell’ Associazione Luca Coscioni, interviene all’incontro organizzato dal Municipio Roma III “Liberi di vivere, liberi di scegliere – Una battaglia di civiltà che riguarda tutti e tutte”, un appuntamento pubblico dedicato al tema dei diritti civili e della libertà di scelta. Interverranno anche:

  • Marietta Tidei
  • Claudio Marotta
  • Marta Marziali, Consigliera Municipio III
  • Michela Frappetta
  • Simone Filomena, Consigliere Municipio III

Porterà i saluti istituzionali Paolo Marchionne, Presidente del Municipio Roma III.

Modera l’incontro Paolo Cento.

L’appuntamento è per martedì 29 aprile alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Municipio Roma III, in Piazza Sempione, Roma.


L'articolo Il Municipio Roma III ospita l’incontro “Liberi di vivere, liberi di scegliere” – con Alessia Cicatelli proviene da Associazione Luca Coscioni.



Gli Usa non abbandoneranno la Nato, ma l’Europa deve fare di più. L’intervento di Cavo Dragone

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Non sappiamo ancora dove il Pendolo della Storia interromperà le sue oscillazioni. Ma è sempre importante ribadire alcuni elementi fattuali per evitare che il proliferare di narrative e strategie di disinformazione ne possano alterare




ma si... mettiamo anche alla banca centrale usa un economista creativo, tipo erdogan... l'ultima cosa usa sana potrebbe saltare a breve... e al diavolo l'indipendenza della banca centrale con l'esecutivo...


i nuovi stati uniti. i talenti non servono. praticamente il modello italiano pluridecennale. ma del resto con un presidente così privo di talenti cosa ci si poteva aspettare? considerando che trump è stato eletto per volontà delle lobby più ricche (anche se votato dalla fasce più povere e ignoranti) io mi chiedo quanto sia stato stupido negli stati uniti pure chi ha soldi e magari ha sfruttato l'intelligenza per farli (non come trump) a votarlo. tutto questo al massimo fa gli interessi russi. trump non è pragmatico: non è proprio niente.


James McMurtry torna con un nuovo album in uscita il prossimo 20 giugno
freezonemagazine.com/news/jame…
Quando suo padre morì nel 2021, James McMurtry frugò tra i suoi effetti personali e scoprì uno schizzo a matita di se stesso da bambino. “Sapevo che era mio, ma non avevo capito chi l’avesse disegnato. Ho dovuto chiedere alla mia matrigna, e lei mi ha detto che assomigliava al lavoro di Ken Kesey negli […]
L'articolo


The widespread use of AI, particularly generative AI, in modern businesses creates new network security risks for complex enterprise workloads across various locations.

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Sudan, inizia il 3° anno di guerra & la più grande crisi umanitaria dimenticata

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

Sudan, i milioni di persone stanno vivendo e subendo ancora oggi, 27 aprile 2025, la guerra iniziata 2 anni fa, il 15 aprile 2023. Metà del Paese, 25 milioni

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Tech e Privacy, la I settimana di Aprile newsletter di @Claudia Giulia

Cinque storie che intrecciano IA, giornalismo, medicina, criptovalute e sicurezza: un viaggio nel futuro che è già qui. L’intelligenza artificiale scuote il giornalismo, si insinua nella medicina tra rischi e promesse, si distilla in versioni più agili tra innovazione e guerre di potere, si trasforma in dollari digitali mentre inciampa su Signal rivelando segreti di guerra. Cinque articoli che raccontano un mondo in bilico tra progresso e fragilità.

claudiagiulia.substack.com/p/n…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)



Sudan, incendio nel campo profughi di Tunaydbah distrugge rifugi e attività commerciali

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Un incendio è scoppiato nel campo profughi di Tunaydbah, nel Sudan orientale, distruggendo decine di rifugi e piccole attività commerciali



la vergognosa "sinistra italiana per israele"


Ed ecco a voi Sinistra per Israele (come già noto prezzolata da Netanyahu)

Cronaca. Ieri in un dibattito in Senato si è riunita la cosiddetta “Sinistra per Israele” con Ivan Scalfarotto (Iv), Lucio Malan e Piero Fassino, Sensi e Delrio, Alfredo Bazoli e Walter Verini, Lia Quartapelle e Marianna Madia, Enza Rando e Antonio Nicita, Simona Malpezzi e Sandra Zampa; Marco Carrai, da sempre vicino a Matteo Renzi, e console onorario di Israele e Raffaella Paita, Luciano Nobili, Silvia Fregolent di IV.
L’iniziativa voleva contrastare la mozione contro Israele di Conte del giorno prima che ha visto anche la partecipazione della Shlein.
Fassino, oltre a ricordare ai presenti con orgoglio che viene definito “il sionista di sinistra”, ha ricordato anche “che va bene dire due popoli due Stati, ma che la soluzione ad ora non è praticabile”, dicendo inoltre che molte delle strutture operative di Hamas sono costruite vicino a luoghi come gli ospedali, e dunque risultano “fatali” le vittime civili. Fatali, ha usato questo termine per giustificare le conseguenze genocidiarie delle bombe israeliane. Per la cronaca - leggo da un articolo di oggi sul FQ- “una donna dal pubblico è pure intervenuta per rivendicare il fatto che l’esercito israeliano “avverte sempre dei suoi obiettivi”. Fassino l’ha rassicurata sulle sue posizioni, la sala ha applaudito”.
Cosa dire? Niente di più, se non che nella sala non aleggiava profumo di Chanel, ma di carne umana bruciata.

(Cosimo Minervini)

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KENYA. I residenti occupano piantagioni di tè gestite da stranieri dall’epoca coloniale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Diverse comunità chiedono da tempo giustizia per le terre che furono loro sottratte durante la colonizzazione britannica e rivendicano compensazioni per le occupazioni e gli espropri
L'articolo KENYA. I residenti occupano piantagioni di

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Detenuto palestinese morto in un carcere israeliano. Oggi la Giornata dei Prigionieri Politici


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con la sua morte, il numero dei palestinesi deceduti nelle carceri israeliane sale a 64 dal 7 ottobre 2023. Sono 10mila i prigionieri politici palestinesi
L'articolo Detenuto palestinese morto in un carcere israeliano.



Massive Blue is helping cops deploy AI-powered social media bots to talk to people they suspect are anything from violent sex criminals all the way to vaguely defined “protesters.”#FOIA #MassiveBlue