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Guardate attentamente questa foto: quella che sembra una semplice composizione di posate blu... nasconde una rivoluzione! In realtà, non sono posate qualsiasi - lo avrete capito - è una penna trasformata in utensili da tavola! Ecco la genialità che potrebbe salvare il nostro pianeta: oggetti progettati per essere smontati, ricombinati e trasformati in qualcosa di completamente diverso. Una penna che diventa forchetta, coltello e cucchiaio - è come assistere alla vittoria della creatività a discapito della rigidità delle convenzioni!

Il vero problema è che ci siamo abituati a pensare in modo rigido.

“Se l’unico strumento che hai in mano è un martello, ogni cosa inizierà a sembrarti un chiodo”

Un pregiudizio cognitivo nel quale è facile cadere.

Pensaci bene.

Quando hai un particolare strumento che ti ha già portato risultati e che conosci bene, tendi a vedere tutti i problemi come se potessero essere risolti con quel particolare strumento, anche se esistono soluzioni migliori o più appropriate.

In altre parole, se sei abituato a vedere le situazioni da una determinata prospettiva, sarai predisposto a interpretare tutto secondo quella prospettiva, anche se non è la più funzionale.

Ma cosa succederebbe se ogni oggetto fosse come questa penna-posate? Immaginate di applicare questo principio a tutto ciò che ci circonda. Un alimentatore progettato per il vostro laptop potrebbe funzionare anche per lo stereo di casa o per il frullatore, purché abbiano gli stessi requisiti di potenza. Una scheda elettronica di base potrebbe essere usata sia in una lavatrice che in un condizionatore, semplicemente cambiando il software. È come avere un gigantesco kit LEGO con cui costruire qualsiasi cosa!
Come si obbligano giustamente i cittadini a fare la raccolta differenziata o a spendere migliaia di euro per ristrutturare casa per il risparmio energetico, così dovremmo obbligare le aziende a utilizzare un database pubblico di componenti standardizzati. Pensatelo come una biblioteca universale di "ricette" per costruire ogni parte di ogni oggetto. Chiunque - aziende, maker, inventori del garage - dovrebbe accedere a questi progetti e replicarli.

La vera magia inizia quando combiniamo questo sistema con la stampa 3D e le schede elettroniche come Raspberry Pi e Arduino. Vi racconto una storia personale: avevo bisogno di travasare liquidi tra due bottiglie senza sprechi. Qualcuno ha progettato un adattatore con il suo PC, l'ha caricato sul database della community, e ora chiunque nel mondo può scaricare il progetto e replicarlo! Proprio come ho fatto io! È la democratizzazione completa dell'innovazione!

(lascio il link nei commenti)

Quando ogni persona sul pianeta può diventare inventore e produttore, creiamo una rete globale di problem solver. Un pensionato in Giappone progetta un supporto per tablet perfetto per chi ha l'artrite, una studentessa in Brasile crea un adattatore per trasformare bottiglie di plastica in vasi autoirriganti, un ingegnere in Germania sviluppa un modulo universale per riparare elettrodomestici. Tutti questi progetti vengono condivisi gratuitamente, stampati localmente, migliorati collettivamente!

Oggi, quando si rompe un piccolo ingranaggio in un apparecchio, spesso siamo costretti a buttare via tutto perché il produttore non vende pezzi di ricambio o li fa pagare quasi quanto un prodotto nuovo. Con un sistema di componenti standardizzati, finisce il monopolio delle aziende sui ricambi. Non possono più fare cartello - ovvero accordarsi segretamente per tenere i prezzi alti - perché chiunque potrebbe produrre quel pezzo!

Ma ecco la parte affascinante: quando impariamo a pensare in modo fluido e adattabile, diventiamo naturalmente più resistenti alla manipolazione! È come sviluppare un sistema immunitario mentale. Chi pratica il brainstorming quotidiano e abbraccia il pensiero laterale scopre di possedere una bussola interna che lo guida attraverso il rumore mediatico, le pressioni sociali e le narrazioni preconfezionate della politica e dell'economia.

Pensate a come vengono raccontate le storie nelle nostre società: film, libri, serie TV ci propinano gli stessi stereotipi ancora e ancora. Il risultato? Finiamo per recitare questi ruoli nella vita reale, credendo che siano l'unica normalità possibile. È un circolo vizioso che ci imprigiona in schemi comportamentali prefabbricati, alimentando ansie e depressioni che poi curiamo con farmaci che, guarda caso, sono già disponibili sia di marca... che generici! Se lo facciamo con le medicine, perché non con tutto il resto?

La natura ci insegna che nulla è veramente fisso o immutabile. Gli ecosistemi si adattano, evolvono, si trasformano continuamente. Perché allora ci ostiniamo a costruire sistemi sociali ed economici così rigidi? È tempo di imparare dalla biologia: la sopravvivenza sta nell'adattabilità, non nella resistenza al cambiamento.

Questa fluidità di pensiero dovrebbe estendersi a ogni aspetto della nostra esistenza. Nelle relazioni umane, ad esempio, dovremmo smettere di incasellarci in ruoli predefiniti e iniziare a esplorare chi siamo veramente. La società ci ha venduto l'idea che esistano percorsi standard per la felicità, ma la realtà è che ognuno di noi è un ecosistema unico che merita di essere esplorato senza preconcetti.

Quando smettiamo di seguire schemi predefiniti e iniziamo a pensare con la nostra testa, emergono le nostre vere personalità. Sviluppiamo una sorta di "anticorpi mentali" che ci proteggono dalle semplificazioni eccessive e dalle narrazioni preconfezionate. In un mondo dove tutti pensano in modo fluido e creativo, nessuno può più controllare il pensiero collettivo!

Il cambiamento inizia dal modo in cui pensiamo. Se continuiamo a vedere il mondo attraverso schemi rigidi, non faremo altro che replicare gli stessi errori. Ma se iniziamo a pensare in modo fluido, modulare, adattabile, allora sì che possiamo creare un futuro diverso. Un futuro dove ogni oggetto, ogni relazione, ogni idea può essere scomposta e ricomposta in modi infiniti, proprio come quella penna BIC che, nella sua brillante semplicità, si trasforma in posate e ci ricorda che il cambiamento non solo è possibile - è inevitabile quando osiamo immaginarlo!

in reply to Andrea Millozzi

Andrea Millozzi ha taggato stato di Andrea Millozzi con #nuovomondo


Guardate attentamente questa foto: quella che sembra una semplice composizione di posate blu... nasconde una rivoluzione! In realtà, non sono posate qualsiasi - lo avrete capito - è una penna trasformata in utensili da tavola! Ecco la genialità che potrebbe salvare il nostro pianeta: oggetti progettati per essere smontati, ricombinati e trasformati in qualcosa di completamente diverso. Una penna che diventa forchetta, coltello e cucchiaio - è come assistere alla vittoria della creatività a discapito della rigidità delle convenzioni!

Il vero problema è che ci siamo abituati a pensare in modo rigido.

“Se l’unico strumento che hai in mano è un martello, ogni cosa inizierà a sembrarti un chiodo”

Un pregiudizio cognitivo nel quale è facile cadere.

Pensaci bene.

Quando hai un particolare strumento che ti ha già portato risultati e che conosci bene, tendi a vedere tutti i problemi come se potessero essere risolti con quel particolare strumento, anche se esistono soluzioni migliori o più appropriate.

In altre parole, se sei abituato a vedere le situazioni da una determinata prospettiva, sarai predisposto a interpretare tutto secondo quella prospettiva, anche se non è la più funzionale.

Ma cosa succederebbe se ogni oggetto fosse come questa penna-posate? Immaginate di applicare questo principio a tutto ciò che ci circonda. Un alimentatore progettato per il vostro laptop potrebbe funzionare anche per lo stereo di casa o per il frullatore, purché abbiano gli stessi requisiti di potenza. Una scheda elettronica di base potrebbe essere usata sia in una lavatrice che in un condizionatore, semplicemente cambiando il software. È come avere un gigantesco kit LEGO con cui costruire qualsiasi cosa!
Come si obbligano giustamente i cittadini a fare la raccolta differenziata o a spendere migliaia di euro per ristrutturare casa per il risparmio energetico, così dovremmo obbligare le aziende a utilizzare un database pubblico di componenti standardizzati. Pensatelo come una biblioteca universale di "ricette" per costruire ogni parte di ogni oggetto. Chiunque - aziende, maker, inventori del garage - dovrebbe accedere a questi progetti e replicarli.

La vera magia inizia quando combiniamo questo sistema con la stampa 3D e le schede elettroniche come Raspberry Pi e Arduino. Vi racconto una storia personale: avevo bisogno di travasare liquidi tra due bottiglie senza sprechi. Qualcuno ha progettato un adattatore con il suo PC, l'ha caricato sul database della community, e ora chiunque nel mondo può scaricare il progetto e replicarlo! Proprio come ho fatto io! È la democratizzazione completa dell'innovazione!

(lascio il link nei commenti)

Quando ogni persona sul pianeta può diventare inventore e produttore, creiamo una rete globale di problem solver. Un pensionato in Giappone progetta un supporto per tablet perfetto per chi ha l'artrite, una studentessa in Brasile crea un adattatore per trasformare bottiglie di plastica in vasi autoirriganti, un ingegnere in Germania sviluppa un modulo universale per riparare elettrodomestici. Tutti questi progetti vengono condivisi gratuitamente, stampati localmente, migliorati collettivamente!

Oggi, quando si rompe un piccolo ingranaggio in un apparecchio, spesso siamo costretti a buttare via tutto perché il produttore non vende pezzi di ricambio o li fa pagare quasi quanto un prodotto nuovo. Con un sistema di componenti standardizzati, finisce il monopolio delle aziende sui ricambi. Non possono più fare cartello - ovvero accordarsi segretamente per tenere i prezzi alti - perché chiunque potrebbe produrre quel pezzo!

Ma ecco la parte affascinante: quando impariamo a pensare in modo fluido e adattabile, diventiamo naturalmente più resistenti alla manipolazione! È come sviluppare un sistema immunitario mentale. Chi pratica il brainstorming quotidiano e abbraccia il pensiero laterale scopre di possedere una bussola interna che lo guida attraverso il rumore mediatico, le pressioni sociali e le narrazioni preconfezionate della politica e dell'economia.

Pensate a come vengono raccontate le storie nelle nostre società: film, libri, serie TV ci propinano gli stessi stereotipi ancora e ancora. Il risultato? Finiamo per recitare questi ruoli nella vita reale, credendo che siano l'unica normalità possibile. È un circolo vizioso che ci imprigiona in schemi comportamentali prefabbricati, alimentando ansie e depressioni che poi curiamo con farmaci che, guarda caso, sono già disponibili sia di marca... che generici! Se lo facciamo con le medicine, perché non con tutto il resto?

La natura ci insegna che nulla è veramente fisso o immutabile. Gli ecosistemi si adattano, evolvono, si trasformano continuamente. Perché allora ci ostiniamo a costruire sistemi sociali ed economici così rigidi? È tempo di imparare dalla biologia: la sopravvivenza sta nell'adattabilità, non nella resistenza al cambiamento.

Questa fluidità di pensiero dovrebbe estendersi a ogni aspetto della nostra esistenza. Nelle relazioni umane, ad esempio, dovremmo smettere di incasellarci in ruoli predefiniti e iniziare a esplorare chi siamo veramente. La società ci ha venduto l'idea che esistano percorsi standard per la felicità, ma la realtà è che ognuno di noi è un ecosistema unico che merita di essere esplorato senza preconcetti.

Quando smettiamo di seguire schemi predefiniti e iniziamo a pensare con la nostra testa, emergono le nostre vere personalità. Sviluppiamo una sorta di "anticorpi mentali" che ci proteggono dalle semplificazioni eccessive e dalle narrazioni preconfezionate. In un mondo dove tutti pensano in modo fluido e creativo, nessuno può più controllare il pensiero collettivo!

Il cambiamento inizia dal modo in cui pensiamo. Se continuiamo a vedere il mondo attraverso schemi rigidi, non faremo altro che replicare gli stessi errori. Ma se iniziamo a pensare in modo fluido, modulare, adattabile, allora sì che possiamo creare un futuro diverso. Un futuro dove ogni oggetto, ogni relazione, ogni idea può essere scomposta e ricomposta in modi infiniti, proprio come quella penna BIC che, nella sua brillante semplicità, si trasforma in posate e ci ricorda che il cambiamento non solo è possibile - è inevitabile quando osiamo immaginarlo!


in reply to Andrea Millozzi

non servono nuovi oggetti per salvare il pianeta ma nuove persone... Sorry


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Country: Italy
Released: Jul 24, 2018
Genre: Rock
Style: Blues Rock, Psychedelic Rock

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SAP sotto attacco: nuova vulnerabilità 0-day con score 10 potrebbe colpire aziende e governi


SAP ha rilasciato una patch non programmata per una vulnerabilità critica nella piattaforma NetWeaver, che ha ottenuto il punteggio massimo di 10 su 10. Gli esperti sospettano che il bug sia già stato utilizzato dagli hacker come zero-day, ma è impossibile affermarlo con certezza: l’azienda tedesca ha accesso limitato ai dettagli della vulnerabilità, rendendoli disponibili solo per i clienti con un abbonamento a pagamento.

Tuttavia, l’identificatore della vulnerabilità è noto: CVE-2025-31324. Secondo la breve descrizione contenuta nel National Vulnerability Database (NVD) degli Stati Uniti, il problema è correlato al componente di caricamento dei metadati nello strumento di creazione di applicazioni senza codice Visual Composer. Il database NVD afferma che il loader di metadati in SAP NetWeaver Visual Composer non è adeguatamente protetto tramite autorizzazione, consentendo ad aggressori non autenticati di caricare file eseguibili potenzialmente dannosi. Ciò può avere un impatto serio sulla riservatezza, l’integrità e la disponibilità del sistema attaccato.

Secondo Onapsis, azienda specializzata nella sicurezza SAP, la vulnerabilità è stata effettivamente sfruttata in attacchi zero-day. Gli hacker che sfruttano questa vulnerabilità possono ottenere il controllo completo sui dati e sui processi aziendali in SAP, aprendo la strada alla distribuzione di ransomware e al loro spostamento laterale sulla rete. Onapsis consiglia vivamente ai clienti SAP di installare immediatamente la patch di emergenza rilasciata oggi e di analizzare i sistemi vulnerabili per individuare eventuali compromissioni.

Alcuni esperti di sicurezza informatica hanno notato delle somiglianze tra la descrizione della vulnerabilità e una pubblicazione di ReliaQuest di inizio settimana. Ha riferito di aver indagato su “diversi incidenti” di ambienti SAP infettati da webshell basate su JSP. I sistemi interessati erano completamente aggiornati e contenevano tutte le patch installate.

ReliaQuest ha osservato che le webshell scaricate hanno consentito agli aggressori di trasferire file ed eseguire codice sui server. Al momento della pubblicazione, l’azienda aveva ipotizzato che il problema potesse essere correlato a una vecchia vulnerabilità di NetWeaver (CVE-2017-9844, punteggio 9,8) oppure a un nuovo errore, allora sconosciuto. Durante la risposta all’incidente, è stato scoperto che gli hacker utilizzavano lo strumento Brute Ratel, molto diffuso tra i penetration tester, nonché la tecnica Heaven’s Gate per aggirare i sistemi di rilevamento ed eseguire il codice.

ReliaQuest ha inoltre avvertito che eventuali attacchi riusciti sfruttando questa vulnerabilità potrebbero compromettere obiettivi di alto valore. Poiché SAP è ampiamente utilizzato da grandi aziende ed enti governativi in ​​tutto il mondo, compreso il governo del Regno Unito, qualsiasi vulnerabilità zero-day in tali sistemi rappresenta un bersaglio facile per i criminali informatici, soprattutto se consente il lancio di ransomware

L'articolo SAP sotto attacco: nuova vulnerabilità 0-day con score 10 potrebbe colpire aziende e governi proviene da il blog della sicurezza informatica.



Digital Squid’s Behavior Shaped by Neural Network


In the 90s, a video game craze took over the youth of the world — but unlike today’s games that rely on powerful PCs or consoles, these were simple, standalone devices with monochrome screens, each home to a digital pet. Often clipped to a keychain, they could travel everywhere with their owner, which was ideal from the pet’s perspective since, like real animals, they needed attention around the clock. [ViciousSquid] is updating this 90s idea for the 20s with a digital pet squid that uses a neural network to shape its behavior.

The neural network that controls the squid’s behavior takes a large number of variables into account, including whether or not it’s hungry or sleepy, or if it sees food. The neural network adapts as different conditions are encountered, allowing the squid to make decisions and strengthen its algorithms. [ViciousSquid] is using a Hebbian learning algorithm which strengthens connections between neurons which activate often together. Additionally, the squid’s can form both short- and long-term memories, and the neural network can even form new neurons on its own as needed.

[ViciousSquid] is still working on this project, and hopes to eventually implement a management system in the future, allowing the various behavior variables to be tracked over time and overall allow it to act in a way more familiar to the 90s digital pets it’s modeled after. It’s an interesting and fun take on those games, though, and much of the code is available on GitHub for others to experiment with as well. For those looking for the original 90s games, head over to this project where an emulator for Tamagotchis was created using modern microcontroller platforms.


hackaday.com/2025/04/26/digita…



"qualche brava persona esiste". dico ironicamente. quanta spazzatura nel mondo. che poi è pure un coglione se pensa che la russia sia comunista. pensa di essere "alterantivo". ma a volte il karma esiste.


Morto un papa, fatevene un altro e finitela lì


Sono giorni che non si parla altro che del papa morto, anche dal palco del 25 aprile di Milano la prima frase è stata un ricordo del papa.

Ma, praticamente, che ha fatto 'sto papa per meritarsi tutti questi elogi?

Quanto sarebbe bello vivere in un paese dove i cattolici se lo incensano quanto vogliono e tutti gli altri si limitano a dire un "poverino, mi spiace" e a passare oltre, come si farebbe per qualunque altra persona.

E, soprattutto, che ha da incensare la destra?

A parte l'omofobia, quali altri punti di contatto ci sono tra i valori di questo papa e i loro? Sui migranti erano all'opposto, sui detenuti erano all'opposto, sul sostegno agli ultimi erano all'opposto... basta l'aver parlato di "frociaggine" per farlo diventare un papa da 5 giorni di lutto, che neanche se muore un ayatollah in Iran?



Amazing Oscilloscope Demo Scores The Win At Revision 2025


Classic demos from the demoscene are all about showing off one’s technical prowess, with a common side order of a slick banging soundtrack. That’s precisely what [BUS ERROR Collective] members [DJ_Level_3] and [Marv1994] delivered with their prize-winning Primer demo this week.

This demo is a grand example of so-called “oscilloscope music”—where two channels of audio are used to control an oscilloscope in X-Y mode. The sounds played determine the graphics on the screen, as we’ve explored previously.

The real magic is when you create very cool sounds that also draw very cool graphics on the oscilloscope. The Primer demo achieves this goal perfectly. Indeed, it’s intended as a “primer” on the very artform itself, starting out with some simple waveforms and quickly spiraling into a graphical wonderland of spinning shapes and morphing patterns, all to a sweet electronic soundtrack. It was created with a range of tools, including Osci-Render and apparently Ableton 11, and the recording performed on a gorgeous BK Precision Model 2120 oscilloscope in a nice shade of green.

If you think this demo is fully sick, you’re not alone. It took out first place in the Wild category at the Revision 2025 demo party, as well as the Crowd Favorite award. High praise indeed.

We love a good bit of demoscene magic around these parts.

youtube.com/embed/6DifrkaALOg?…

Thanks to [STrRedWolf] for the tip!


hackaday.com/2025/04/26/amazin…



tanto per parlare di cretini assoluti... qualcuno dica a questi deficienti che gli animali non sono giocattoli


Microsoft offre fino a 30.000$ per chi scopre bug AI su Dynamics 365 e Power Platform!


Microsoft ha annunciato che aumenterà il suo programma bug bounty a 30.000 dollari per le vulnerabilità dell’intelligenza artificiale riscontrate nei servizi e nei prodotti Dynamics 365 e Power Platform.

Power Platform contiene app che aiutano le aziende ad analizzare i dati e ad automatizzare i processi, mentre Dynamics 365 è una suite di applicazioni aziendali per la pianificazione delle risorse aziendali (ERP) e la gestione delle relazioni con i clienti (CRM).

“Invitiamo individui e organizzazioni a identificare vulnerabilità nelle applicazioni Dynamics 365 e Power Platform e a condividerle con il nostro team. Le segnalazioni potrebbero essere idonee a ricevere premi da 500 a 30.000 dollari”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato.

Le vulnerabilità legate all’intelligenza artificiale includono lo spoofing dell’output, la manipolazione del modello e la fuga di informazioni sensibili critiche o gravi tramite query.

Per avere diritto a un premio, una vulnerabilità deve essere classificata come critica o grave, secondo il sistema di classificazione delle vulnerabilità dell’intelligenza artificiale di Microsoft, e il problema deve essere riproducibile in uno specifico prodotto o servizio idoneo per il programma.

Allo stesso tempo, la società fa notare che la remunerazione potrebbe addirittura superare l’importo dichiarato dei pagamenti. Tutto dipende dall’entità e dalla gravità delle vulnerabilità riscontrate, nonché dalla qualità della domanda presentata.

Vale la pena notare che l’anno scorso Microsoft ha ampliato il suo programma bug bounty lanciando Zero Day Quest, un evento di hacking dedicato ai prodotti cloud e alle piattaforme di intelligenza artificiale. Come è emerso questa settimana, l’azienda ha finito per pagare più di 1 milione di dollari ai ricercatori che hanno scoperto più di 600 vulnerabilità.

L'articolo Microsoft offre fino a 30.000$ per chi scopre bug AI su Dynamics 365 e Power Platform! proviene da il blog della sicurezza informatica.

in reply to Cybersecurity & cyberwarfare

sembra più un modello di business per la ricerca che una strategia di un’azienda seria 😀


Scoperto un nuovo rootkit per Linux invisibile agli antivirus: la minaccia si chiama Curing


Il problema nel runtime Linux è correlato all’interfaccia io_uring e consente ai rootkit di passare inosservati, aggirando i moderni strumenti di sicurezza aziendale. Questa caratteristica è stata scoperta dai ricercatori di ARMO, che hanno creato unrootkit proof-of-concept chiamato Curing, che dimostra gli attacchi utilizzando io_uring.

io_uring è un’interfaccia del kernel Linux per operazioni di I/O asincrone. È stato introdotto nel 2019 in Linux 5.1 per risolvere i problemi di prestazioni e scalabilità nel sistema I/O tradizionale.

Invece di affidarsi a chiamate di sistema che causano carichi pesanti e portano al blocco dei processi, io_uring utilizza buffer ad anello condivisi tra i programmi e il kernel di sistema e mette in coda le richieste di I/O in modo che possano essere elaborate in modo asincrono.

Secondo i ricercatori, il problema si verifica perché la maggior parte degli strumenti di sicurezza monitora le chiamate di sistema e gli hook sospetti (come ptrace o seccomp), ma ignora completamente tutto ciò che riguarda io_uring, creando un pericoloso “punto cieco” nel sistema.

Gli esperti spiegano che io_uring supporta un’ampia gamma di operazioni, tra cui la lettura e la scrittura di file, la creazione e l’accettazione di connessioni di rete, l’avvio di processi, la modifica dei permessi dei file e la lettura del contenuto delle directory, il che lo rende uno strumento potente, soprattutto quando si tratta di rootkit. I rischi erano così grandi che gli sviluppatori di Google decisero di disabilitare io_uring di default su Android e ChromeOS.

Per mettere alla prova la loro teoria, ARMO ha sviluppato Curing, un rootkit che utilizza io_uring per ricevere comandi da un server remoto ed eseguire operazioni arbitrarie senza richiamare chiamate di sistema. I test di Curing con diverse soluzioni di sicurezza note hanno dimostrato che la maggior parte di esse non era in grado di rilevarne l’attività.

Inoltre, ARMO riferisce di aver testato strumenti commerciali e di aver confermato la loro incapacità di rilevare malware tramite io_uring. Tuttavia, i ricercatori non hanno rivelato quali soluzioni commerciali sono state testate. Per coloro che desiderano testare la resilienza dei propri ambienti contro tali minacce, ARMO ha già ospitato Curing su GitHub .

I ricercatori ritengono che il problema possa essere risolto utilizzando Kernel Runtime Security Instrumentation (KRSI), che consentirà di collegare i programmi eBPF agli eventi del kernel correlati alla sicurezza.

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Scuola di Liberalismo 2025: Sofia Ventura – Guerra e Public diplomacy, il caso ucraino

@Politica interna, europea e internazionale

Sofia Ventura è professoressa associata al Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna. È anche editorialista per La Stampa e L’Espresso. Nel 2022 ha pubblicato il libro Come nasce un leader. Volodymyr Zelensky:



This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss cheating in job interviews, "scary good" surveillance tech, and prudes in payment processing.#BehindTheBlog



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Dire "liberazione" oggi presuppone capire da chi e da che cosa ci dobbiamo liberare. Dire "fascismo" oggi presuppone riconoscerlo, e non è banale. Ciò che ci tiene legati oggi, che blocca la nostra liberazione, sono le abitudini, le comodità a cui ci hanno colpevolmente abituati. Il fascismo di oggi passa attraverso quelle.
Creare una moda, che diventa un'abitudine collettiva, significa creare un bisogno che non c'era (che non aveva ragione d'essere), rendendolo un aspetto irrinunciabile della vita di tutti. E allora cercare di liberarsene diventa un'impresa.
Ho sentito poco fa in televisione una ragazza ventenne affermare che essere antifascista oggi è una fatica, che comporta molta più vigilanza che in passato perché le nostre libertà, le nostre conquiste sono sempre più minacciate.
Mi è piaciuta, ovviamente, tantissimo. Poi ho pensato che, con ogni probabilità, anche lei stasera aprirà Instagram e scorrerà qualche video, o seguirà i suoi personaggi di riferimento su X.
Quando si inizia un percorso di terapia, il primo scoglio è vedere, riconoscere. Acquisire consapevolezza del problema. Me lo ricordo bene, mi ci sono voluti diversi anni.
Io stasera sento tante persone di buona volontà che dicono cose meravigliose sulla lotta, sul fatto che in tempi come questi bisogna essere pronti a muoversi dal divano, a rinunciare all'inerzia, a mettersi in una posizione scomoda. Verissimo.
Seguite la nostra trasmissione dove parliamo della necessità della lotta e della scomodità! Condividete su Facebook e Instagram! Seguiteci su X! Mandateci messaggi su Whatsapp che li leggiamo in diretta!
Oggi ho letto un commento (stavolta era nel Fediverso) di un utente che aveva provato un'app alternativa alle solite mainstream per fare qualcosa e che lamentava che l'app era scadente e non ancora pronta a un uso quotidiano: a caricarsi ci aveva messo ben 5 secondi!
Eh sì, è proprio una fatica.
#25aprile

J. Alfred Prufrock reshared this.






Newsletter - Tech e Privacy - III settimana di aprile 2025 di Claudia Giulia Ferraùto

Questa settimana vi porto dentro storie piuttosto scottanti: conversazioni registrate senza consenso su Lyft a Toronto, l’evasione fiscale dei colossi tech, e poi l’impegno di Apple per la sostenibilità all’AI, fino a Palantir che si mette al servizio della Nato. Chiudiamo poi con le crescenti tensioni transatlantiche sui protocolli anti-spionaggio. Di cosa parliamo?

claudiagiulia.substack.com/p/n…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)




Guerra e algoritmi: la nuova frontiera di Israele nella sperimentazione militare a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il costo umano è stato pesantissimo, scrive il New York Times. L’uso di questi strumenti ha condotto a numerosi casi di identificazioni errate e, soprattutto, all'uccisione di civili
L'articolo Guerra e algoritmi: la nuova frontiera





Questa è una foto dal futuro che ritrae me e il mio vecchio amico Bobby Roots durante la festa che si terrà questa domenica 27 Aprile dal pranzo in poi presso la sua fattoria in località segreta dalle parti di Orte, in aperta campagna non lontano da Roma. I pranzi alla fattoria di Bobby Roots sono leggendari perché si mangia, si beve, si fa baldoria, poi si mangia di nuovo (merenda) poi si beve di nuovo, poi si balla e avanti così fino al tramonto. Io suono live and direct verso l'ora della merenda fino al tramonto, per tutto il resto c'è il Dj. Il pranzo è 100% vegetariano, come Bobby Roots stesso, e sarà tutto (udite udite!) a base di...tartufo. I posti a tavola non sono illimitati quindi affrettatevi a prenotare chiedendo al mitico Bobby o se non ci state in contatto chiedete a me che vi giro suo contatto 👍😋


secondo me salvini tutte le settimane spedisce la paghetta dei genitori a putin...
in reply to simona

Vorrai forse dire che tutte le settimane riceve la paghetta da Putin
in reply to simona

non credo che putin possa più fornire paghette. ha avuto anche bisogno dei soldati della corea del nord...


per la libertà e contro tutti i totalitarismi


il messaggio del 25 aprile e dei partigiani è il coraggio di ribellarsi per la libertà. una libertà magari imperfetta, come tutto quello che è umano, ma un percorso in divenire. ma fascisti, putinitisti e trumpiani non ci arrivano. Mattarella è una grande persona. l'espressione di quello che è una politica coerente e saggia. sicuramente mattarella è una di quelle persone che varrebbe la pena di conoscere. se non altro per mostrargli vedere che ci sono anche italiani che lo rispettano e apprezzano, per il suo senso del dovere e servizio. quell'ìdea di politica ormai scomparsa dove se una cosa è giusta e serve va fatta.


Ue contro Apple e Meta: botta e risposta

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le multe dell’Antitrust Ue a Apple e Meta. E le reazioni dei due colossi americani. Estratto dal Mattinale Europeo La Commissione di Ursula von der Leyen nega che la decisione annunciata il 23 aprile di sanzionare Apple e Meta per violazione del Digital





In viaggio con mio figlio


altrenotizie.org/spalla/10660-…


Perché costerebbe un salasso l’iPhone Made in Usa

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Se vince la linea Trump un iPhone “Made in Usa” verrebbe a costare una cifra insostenibile: 3.500 dollari. Estratto del Settimanale "Tech e Privacy", startmag.it/innovazione/perche…



NUCLEARE. Ombre sulla trattativa tra Usa e Iran (parte 2)


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Teheran cerca un accordo con gli Stati Uniti. Ma le variabili sono molteplici, a cominciare dalle vere intenzioni di Trump che nessuno realmente conosce. Tel Aviv pronta a giocare le sue carte
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Alessandro Sallusti dichiara il falso


COMUNICATO STAMPA

“L’intervista rilasciata da Alessandro Sallusti ad Aldo Cazzullo al Corriere della Sera del 14 aprile 2025 contiene una serie di falsità lesive dell’onore dei combattenti della Resistenza. Il tenente colonnello Biagio Sallusti non era un militare sprovveduto ma il comandante del distretto militare di Como, aderente al partito fascista repubblicano e primo seniore della milizia fascista. Aveva il compito di assistere i familiari dei prigionieri e la sua “ assistenza” consisteva, come ampiamente dimostrato nel dibattimento processuale, in continue e reiterate vessazioni, violenze,percosse,insulti e minacce ai prigionieri. Nel dicembre 1943 presiede il tribunale, poi dichiarato illegittimo dalla stessa RSI, che condannerà a morte Giancarlo Puecher in un processo farsa. In nessun modo favorisce l’attenuazione delle condanne degli imputati come dichiarato. Gli unici ad intercedere a favore degli imputati sono l’avvocato difensore Gianfranco Beltramini e in parte il podestà Airoldi. Resta fedele fino all’epilogo al fascismo repubblicano e all’alleato nazista.
Biagio Sallusti non è stato fucilato dai partigiani bensì come esecuzione della sentenza di un regolare processo, emessa dalla Corte d’Assise straordinaria di Como, regolarmente costituita, oltre tutto dopo un ricorso respinto, e infatti la fucilazione avviene non all’indomani della Liberazione ma l’8 febbraio 1946. Ancora una volta il tentativo è evidentemente quello di distorcere la verità storica e processuale, dando in pasto all’opinione pubblica, grazie ad un’intervista dai toni vagamente colloquiali, una versione dei fatti totalmente inverosimile. Inoltre utilizzare l’ultima lettera di Giancarlo Puecher, martire della libertà e medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, per accostarla volgarmente e subdolamente a quella di Biagio Sallusti, con lo scopo di porre sullo stesso piano due vite, due modi di pensare e di agire diametralmente opposti, come lo sono stati Puecher e la lotta resistenziale per la Liberazione da un lato, e Sallusti e la violenta e opprimente azione dell’apparato repressivo repubblichino dall’altro, ci si permetta di affermare con forza che è inaccettabile, oltraggioso e vergognoso. Così come riteniamo vergognoso il modo in cui le affermazioni contenute nell’intervista non siano state verificate prima della loro pubblicazione.”

Manuel Guzzon. Presidente provinciale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Como.

Sergio Simone. Presidente del Comitato comasco per le celebrazioni 80mo anniversario della liberazione dal nazifascismo.

Lauretta Minoretti. Presidente dell’istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” Como.

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Oggi, nel mio interminabile percorso in auto per recarmi in visita da un amico, ho ascoltato tanti bei #podcast, uno dei quali è "altre storie americane", di Chora Media. Se siete una di quelle persone sempre allegre allora potete ascoltarlo; diversamente vi deprimereste ascoltando tutte le porcate che sta facendo #Trump, spiegate bene. (In sostanza ha la pericolosità di un pazzo dittatore, gli USA di fatto assomigliano sempre meno ad una democrazia).

Bene, sull'onda dell'entusiasmo io ci sto provando, ad utilizzare strumenti non statunitensi, e nel farlo mi sono imbattuto, ad esempio, nel navigatore "here we go", che ha sede nei Paesi bassi, e nell'app di open street map. Il primo è appena usabile e abbastanza carente, il secondo non trovava neppure la casa del mio amico che vive in una città grande, e poi non ha i dati del traffico, né le segnalazioni sugli autovelox.

Altro esempio, stamattina ho tentato di installare VMware workstation su Suse. Tutto bello, il software libero, ma ci ho messo un'ora e mezzo tra pacchetti da installare, moduli del kernel che non c'erano, permessi sbagliati da reimpostare. Onestamente, con Windows ci avrei messo 5 minuti.

Vengo al punto: così come ero d'accordo a non volere utilizzare il gas russo e/o a fare affari con quella dittatura, mi sto preparando per il momento in cui non vorrò più usare software statunitensi, perché temo che avverrà a breve.

Ma sono anche consapevole che, almeno all'inizio, bisognerà rinunciare a tanto, tantissimo, perché noi europei non abbiamo quasi nulla, e che ci ritroveremo catapultati all'improvviso nel 2005 sotto molti aspetti, tra cui quello che ho citato. Allora usavo OVI Maps di Nokia, che poi è diventato here we go, ma la differenza rispetto ad oggi è che allora #Google Maps funzionava malissimo. Oggi la situazione è pressoché ribaltata.

Io sono pronto a fare quel passo, ma in quanti saranno disposti a farlo? Me lo chiedo.

Fino a che punto siamo davvero liberi di svincolarci da quella dittatura? Io credo, purtroppo, che non li siamo per niente.

#usa #StatiUniti #dazi #DaziAmari #foss #opensoirce

Matteo Zenatti reshared this.

in reply to Simon Perry

@Simon Perry Ah ok, perché hai scritto "l'app di OpenStreetMap" e non mi pare abbia un'affiliazione ufficiale. Anche Magic Earth usa le mappe di OpenStreetMap (con aggiunte). Io finora gli indirizzi comunque li sto sempre trovando (questione di q-lo probabilmente) XD