Getting the Most out of ISM Transceivers Using Math
WiFi is an excellent protocol, but it certainly has its weaknesses. Its range in even a normal home is relatively limited, so you could imagine the sort of performance you’d expect through the hundred meters of dense woodland that [DO3RB] is trying to penetrate. So naturally the solution was to develop a new wireless transceiver for the ISM band.
Of course, getting reliable packet transmission is tough. In a building with brick walls, WiFi will get around five to ten percent packet loss. For TCP to remain reliable, one percent packet loss is the maximum designed loss of this wireless protocol. In reality, the transceiver achieves 0.075% packet loss real world.
The crux of the magic behind this excellent reliability is the extended binary Golay code. By halving the bitrate, the Golay code is able to correct for up to four errors per codeword. While a more complicated scheme could have been used, the Golay code allowed for easy porting to an MCU thus simplifying the project. All this is encoded with frequency shift keying in the ISM band.
This magic is tied up inside an tiny SAMD21 paired with a RFM12BP wireless front end. Using TinyUSB, the interface shows up to the host as a USB Ethernet adapter making for seamless networking setups. With reliable bi-directional communication, you could theoretically use this as a home networking solution. However, this is realistically best for IoT devices as the speeds are around 56 kbit/s.
While this is an incredibly simple system, harking back to 90s networking, it certainly gets the job done in a neat and tidy manner. And if you too wish hark back to 90s radio communications, make sure to check out this satellite imagery hack next!
Thanks [Bernerd] for the tip!
It’s A Variable Capacitor, But Not As We Know It
Radio experimenters often need a variable capacitor to tune their circuits, as the saying goes, for maximum smoke. In decades past these were readily available from almost any scrap radio, but the varicap diode and then the PLL have removed the need for them in consumer electronics. There have been various attempts at building variable capacitors, and here’s [radiofun232] with a novel approach.
A traditional tuning capacitor has a set of meshed semicircular plates that have more of their surface facing each other depending on how far their shaft is turned. The capacitor presented in the first video below has two plates joined by a hinge in a similar manner to the covers of a book. It’s made of tinplate, and the plates can be opened or closed by means of a screw.
The result is a capacitor with a range from 50 to 150 picofarads, and in the second video we can see it used with a simple transistor oscillator to make a variable frequency oscillator. This can form the basis of a simple direct conversion receiver.
We like this device, it’s simple and a bit rough and ready, but it’s a very effective. If you’d like to see another unusual take on a variable capacitor, take a look at this one using drinks cans.
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- I legislatori sostengono che Futurewei, un'azienda di ricerca e sviluppo con sede negli Stati Uniti, è in realtà una sussidiaria di Huawei e ha condiviso spazi di lavoro con Nvidia per oltre un decennio
- Sostengono che questa collocazione congiunta ha dato a Futurewei accesso a tecnologie statunitensi sensibili di semiconduttori e intelligenza artificiale e citano precedenti episodi di comportamento ingannevole.
- I funzionari chiedono documenti sui legami di Futurewei con Huawei e sulle scelte di ubicazione dei suoi uffici, mentre Nvidia insiste sul fatto che le sue operazioni rimangono isolate
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Vibe-Hacking: la nuova frontiera della cyber sicurezza criminale
Il panorama della cybersicurezza ci ha abituato a continui scossoni. Ogni anno emergono nuove minacce, nuovi scenari e nuove tattiche criminali. Ma oggi, a ridefinire le regole del gioco, non è solo la tecnologia: è il modo in cui la tecnologia fa vibrare le nostre emozioni. Benvenuti nell’era del vibe-hacking.
Non è solo un termine tecnico, ma una chiave interpretativa che si rivela essenziale. Perché le IA, i social media e le strategie comunicative contemporanee non stanno solo diffondendo contenuti: stanno riscrivendo le regole del consenso, della fiducia e della manipolazione. E il caso di Claude, la chatbot sviluppata da Anthropic, mostra con chiarezza quanto questo fenomeno possa diventare pericoloso.
Claude: progettata per essere “gentile”
Claude non nasce come strumento criminale. Al contrario, è stata progettata per offrire supporto affidabile, assistenza etica e un linguaggio chiaro e rassicurante. Anthropic ha costruito un modello che esprime un tono cooperativo, educato, persino empatico.
Proprio qui entra in gioco il concetto di vibe: il tono, la personalità e l’atmosfera comunicativa che un modello trasmette. Non è un dettaglio stilistico: è il cuore della percezione dell’utente. E se questa atmosfera può essere progettata e controllata, allora può anche essere manipolata.
Il vibe-hacking è esattamente questo: usare strategicamente il comportamento linguistico e paralinguistico di un modello per orientare in modo malevolo psicologia e decisioni.
Dal supporto all’estorsione
Nel suo Threat Intelligence Report (agosto 2025), Anthropic racconta come Claude sia stato sfruttato in diversi scenari criminali. Uno dei più inquietanti riguarda il gruppo hacker GTG-2002, che ha condotto operazioni di estorsione su larga scala.
Grazie a Claude, gli attaccanti hanno automatizzato l’intero ciclo dell’attacco: dalla ricognizione iniziale alla raccolta di credenziali, fino alla penetrazione nelle reti. Non solo: la chatbot ha generato note di riscatto personalizzate, con richieste fino a 500.000 dollari per vittima, accompagnate da messaggi calibrati per risultare convincenti e minacciosi al tempo stesso. In poche settimane sono stati sottratti dati sensibili da almeno 17 organizzazioni: ospedali, enti religiosi, pubbliche amministrazioni, perfino servizi di emergenza.
Le nuove maschere del cybercrime
Il rapporto di Anthropic descrive altri due casi emblematici:
- Frodi lavorative da parte di cybercriminali nordcoreani
Gruppi di hacker hanno sfruttato Claude per costruire identità false, superare colloqui tecnici nonostante barriere linguistiche e culturali e, in alcuni casi, persino svolgere parte del lavoro. L’obiettivo? Infiltrarsi in grandi aziende tecnologiche e aggirare le sanzioni internazionali, ottenendo contratti di lavoro fasulli e flussi di denaro. - Ransomware-As-A-(Highly Customized) Service
Un criminale indipendente ha usato Claude per sviluppare e vendere varianti di ransomware complete di meccanismi di evasione, cifratura e anti-analisi. Le note di riscatto erano generate in HTML, personalizzate con dettagli sulle vittime: cifre finanziarie, numero di dipendenti, normative settoriali. I riscatti richiesti andavano da 75.000 a 500.000 dollari in Bitcoin.
Questi esempi mostrano una tendenza netta: l’IA non è più un semplice strumento ausiliario, ma diventa un operatore attivo in ogni fase dell’attacco, dall’analisi al colpo finale.
Perché il vibe-hacking funziona
Il vibe-hacking è una forma molto avanzata di social engineering. Non punta al contenuto razionale, ma alla dimensione emotiva. Si maschera da naturale, autentico, inevitabile. È proprio questa invisibilità a renderlo tanto efficace: può spingere le persone a compiere azioni improvvide e dannose, senza percepire la manipolazione.
La sfida della sicurezza linguistica
Le chatbot e gli agenti IA, di per sé, non sono il problema. Sono strumenti che dipendono dall’uso che se ne fa. Ma ignorarne i rischi sarebbe ingenuo.
Il caso Claude dimostra che l’atmosfera comunicativa di un modello può essere manipolata per scopi malevoli, aggirando controlli e ingannando utenti e sistemi. Difendersi richiede quindi un salto culturale: sviluppare una nuova consapevolezza digitale che includa anche gli aspetti emotivi.
Così come abbiamo imparato a diffidare delle pubblicità ingannevoli, dovremo imparare a leggere i “vibe” della IA. Capire quando un tono gentile è autentico e quando, invece, è una trappola calibrata.
Questa sfida non riguarda solo gli utenti: anche i professionisti della cybersicurezza e dell’IA dovranno imparare a gestire la cosiddetta sicurezza linguistica, ossia la capacità di analizzare, controllare e mitigare il comportamento comunicativo dei modelli.
Conclusione
Il vibe-hacking non è un rischio futuristico: è già qui. Le operazioni documentate da Anthropic mostrano una preoccupante evoluzione del cybercrime, che grazie all’IA diventa più scalabile, sofisticato e invisibile. Affrontarlo richiede risposte multilivello: automatismi di sicurezza, monitoraggio umano, collaborazione tra comunità tecnologiche e autorità governative. Ma soprattutto una nuova forma di alfabetizzazione digitale è necessaria: imparare a decifrare non solo i contenuti, ma le emozioni artificiali che li avvolgono.
Perché se il prossimo attacco non ci ingannerà con una vulnerabilità zero-day, lo farà probabilmente con un sorriso sintetico.
L'articolo Vibe-Hacking: la nuova frontiera della cyber sicurezza criminale proviene da il blog della sicurezza informatica.
Smooth! Non-Planar 3D Ironing
Is 2025 finally the year of non-planar 3D printing? Maybe it won’t have to be if [Ten Tech] gets his way!
Ironing is the act of going over the top surface of your print again with the nozzle, re-melting it flat. Usually, this is limited to working on boring horizontal surfaces, but no more! This post-processing script from [Tenger Technologies], coupled with a heated, ball-shaped attachment, lets you iron the top of arbitrary surfaces.
At first, [Ten Tech] tried out non-planar ironing with a normal nozzle. Indeed, we’ve seen exactly this approach taken last year. But that approach fails at moderate angles because the edge on the nozzle digs in, and the surrounding hot-end parts drag.
[Ten Tech]’s special sauce is taking inspiration from the ball-end mill finishing step in subtractive CNC work: he affixed the round tip of a rivet on the end of a nozzle, and insulating that new tool turned it into an iron that could smooth arbitrary curvy top layers.
One post-processing script later, and the proof of concept is working. Check out the video below to see it in action. As it stands, this requires a toolhead swap and the calibration of a whole bunch of new parameters, but it’s a very promising new idea for the community to iterate on. We love the idea of a dedicated tool and post-processing smoother script working together in concert.
Will 2025 be the year of non-planar 3DP? We’ve seen not one but two superb multi-axis non-planar printer designs so far this year: one from [Joshua Bird] and the other from [Daniel] of [Fractal Robotics]. In both cases, they are not just new machines, but are also supported with novel open-source slicers to make them work. Now [Ten Tech]’s ironer throws its hat in the ring. What will we see next?
Thanks to [Gustav Persson] for the tip!
youtube.com/embed/G4OjYKChAd8?…
Ricostituente, meglio l’Assemblea
@Politica interna, europea e internazionale
24 settembre 2025 ore 16:00, Sala ISMA – Senato della Repubblica, Piazza Capranica 72 Introduce Giuseppe Benedetto Relatori Prof. Stefano Ceccanti Prof. Alfonso Celotto Prof. Giovanni Guzzetta Conclude Carlo Calenda Modera Andrea Cangini
L'articolo Ricostituente, meglio fondazioneluigieinaudi.it/rico…
L’organismo di vigilanza 231 nelle società di capitali: prospettive, esperienze e nuove riflessioni
@Politica interna, europea e internazionale
Mercoledì 24 settembre 2025, ore 18:00, Via della Conciliazione 10, Roma Interverranno Mauro Annibali, Presidente, AITRA Massimiliano Annetta, Partner, Annetta Rossi & Associati, docente universitario e
Il mondo visto da un liberale
@Politica interna, europea e internazionale
Premio della Fondazione Luigi Einaudi a Karl-Heinz Paqué Viviamo nostro malgrado in una fase storica di passaggio, tra un ordine geopolitico evidentemente superato e un nuovo ordine che stenta ad affermarsi. Le regole, le alleanze e i principi che reggevano l’ordine liberale sembrano in crisi,ma non per questo nuove regole, nuove alleanze e nuovi
Mamma mia, senza ritegno e senza vergogna. Hanno subito incolpato la Russia, senza nemmeno fare indagini. Psicopatie Europee, siamo allo sbando totale. Che incapaci.
Confusione totale.
Drone qui, drone là… alla fine si sparano tra loro, mentre la Russia si gode lo spettacolo seduta in prima fila...ridicoli.
#Trump-GB, sudditi e complici
Trump-GB, sudditi e complici
L’accoglienza con tutti gli onori riservata nel Regno Unito al presidente americano Trump contrasta fortemente con le proteste che stanno accompagnando la sua seconda visita di stato in questo paese dopo quella, altrettanto controversa, del 2019.www.altrenotizie.org
Drop charges against Cincinnati journalists before upcoming trial
FOR IMMEDIATE RELEASE:
Jury trials of journalists arrested while reporting news are exceedingly rare in the United States. The U.S. Press Freedom Tracker, a project of Freedom of the Press Foundation (FPF) that maintains data on press freedom violations nationwide, has documented only nine in its history.
The next two are scheduled to take place in Kenton County, Kentucky, in just a couple weeks. Journalists Madeline Fening and Lucas Griffith, both of whom were arrested while covering a protest on July 17 for Cincinnati-based CityBeat (Griffith is a student journalist at the University of Cincinnati who interned at CityBeat), are set to be tried Sept. 30 and Oct. 2, respectively. In an unfortunate irony, the protest was in opposition to the immigration detention of Ayman Soliman, who himself fled Egypt to escape persecution for his journalism.
A coalition of press freedom organizations and Cincinnati journalism professors sent a letter to the prosecutor, County Attorney Stacy Tapke, urging her office to drop the case. As the letter explains, when journalists are mistakenly arrested while covering protests, prosecutors usually decline to bring charges because they recognize that protests and their aftermath are newsworthy and journalists reporting on them are just doing their constitutionally protected jobs.
When prosecutors nonetheless push forward with these kinds of censorial charges, the cases often end in a dismissal and a civil settlement paid to the reporter, and those responsible are forced to explain why they wasted taxpayer funds trying to criminalize journalism.
Below are comments from representatives of several press freedom organizations that signed the letter, as well as from journalism professors at the University of Cincinnati (speaking in their individual capacities).
Comment from press freedom advocates
Seth Stern, director of advocacy at FPF, said, “With no end to civil unrest on the horizon, it’s more important now than ever that journalists are allowed to cover how police respond to protests. Officers engaged in misconduct have every incentive to disperse the press, which is precisely why the Department of Justice and courts have said that they can’t be allowed to do so. Even temporary detainments have a chilling effect, but putting journalists on trial for routine newsgathering is simply un-American. We hope prosecutors do the right thing without further delay.
Mickey Osterreicher, general counsel for the National Press Photographers Association (NPPA), said, “Despite the National Press Photographers Association having spent over a decade providing training to police regarding the First Amendment rights of journalists, it is disturbing that some officers and agencies have not learned to respect those rights. We sincerely hope that the county attorney will remedy this wrong by heeding our request to dismiss the remaining charges and not add insult to injury.”
Anne Marie Tamburro, press freedom strategist at the Society of Professional Journalists (SPJ), said, “It is inexcusable that journalists in the United States are being put on trial for exercising their First Amendment rights. We urge Kenton County officials to drop all charges and ensure that journalists can do their jobs of keeping the public informed without unwarranted interference from law enforcement.”
Katherine Jacobsen, U.S., Canada, and Caribbean Program Coordinator at the Committee to Protect Journalists (CPJ), said, “It is concerning to see that two journalists are facing jury trials in relation to their reporting activity. Journalism is not a crime, and reporters should not be punished for covering matters of public interest.”
Comment from journalism professors
Alfred J. Cotton III, director of undergraduate studies, associate professor-educator, journalism at the University of Cincinnati, said, “Lucas Griffith is one of the best student journalists on this campus. He’s a former student of mine, and I believe wholeheartedly in his integrity and dedication to pursuing the truth. I stand with the call to drop the charges against him and Madeline Fening.”
Victoria LaPoe, department head of the Department of Journalism at the University of Cincinnati, said, “While I cannot speak on behalf of the university, I can speak for myself and my personal views. As a former journalist — specifically a television producer who would get out of the newsroom and on the ground to cover trials, protests, and breaking news — I witnessed firsthand how quickly situations can turn chaotic. I believe what is truly at risk here are core constitutional freedoms. The precedent this could set is deeply troubling. Journalists serve as the eyes and ears of an event, allowing citizens to be informed and make their own decisions. I hope it is beyond question that, in this situation, a journalist — and a student intern — should not face such severe charges for simply attempting to serve their community.”
Jenny Wohlfarth, a professor-educator in the Department of Journalism at the University of Cincinnati, added, “Newsgathering is a protected right under the First Amendment. What’s at stake here is not just these two reporters’ fates, but also the fundamental constitutional rights of a free press that are protected for all of us under the First Amendment. In helping prepare the journalists of tomorrow, we educators must teach our students the value of a free press, why it’s so critically important in a democracy, and how they must uphold the highest ethical standards in covering news events, both near and far. Without journalists to cover events like this, the public loses access to credible and accurate information that members of a free press routinely provide to help the public stay informed.”
The charges against the journalists originally included felony rioting, but that charge was dropped in July. The remaining misdemeanor charges against Fening includepressfreedomtracker.us/all-inc…disorderly conduct, obstructing an emergency responder, failure to disperse, unlawful assembly, and obstructing a highway or public passage. Griffith is charged with those offenses plus resisting arrest.
You can read the letter here or below. If you have questions or would like further comment, please reach out to FPF at media@freedom.press, NPPA at lawyer@nppa.org, SPJ at chendrie@hq.spj.org, or CPJ at press@cpj.org.
freedom.press/static/pdf.js/we…
L’altra faccia degli allevamenti intensivi: il sospetto della crudeltà
La forca viene imbracciata con forza e, con movimenti rapidi e decisi, le punte non affondano nel terreno agricolo ma nella carne delle mucche da latte. Siamo in un allevamento…
L'articolo L’altra faccia degli allevamenti intensivi: il sospetto della crudeltà su Lumsanews.
Gaza City, 400 mila palestinesi in fuga. Ue: “Pronte sanzioni per Israele”
[quote]GAZA CITY – Alla fine, l’ufficialità, è arrivata. Le azioni di Israele, a Gaza, sono un vero e proprio genocidio. A stabilirlo, questa volta, sono gli investigatori indipendenti delle Nazioni…
L'articolo Gaza City, 400 mila palestinesi in fuga. Ue: “Pronte sanzioni per Israele” su
L’appello di Padre Faltas, francescano a Gerusalemme: “A Gaza uno scandalo per l’umanità”
[quote]GERUSALEMME – Mentre il cielo di Gaza City si riempie di fumo per l’ennesimo attacco aereo israeliano, la città si svuota di tutto: ospedali distrutti, comunicazioni interrotte, carenza di medicinali…
L'articolo L’appello di Padre Faltas, francescano a
Regeni, presidio per sostenere la famiglia alla ripresa del processo dopo la pausa estiva
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/regeni-…
Dopo la pausa estiva, si riaccendono i riflettori sul processo relativo all’assassinio di Giulio Regeni, il
In Umbria sono state depositate all’Assemblea legislativa le 4.801 firme per “Liberi Subito”
Proprio in Umbria si svolgerà il XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni: appuntamento per il 4 e 5 ottobre ad Orvieto
Nella stessa giornata, la Sardegna è diventata la seconda Regione italiana ad adottare la proposta di legge “Liberi subito”
Sono 4.801 le firme depositate questa mattina a Palazzo Cesaroni, a Perugia, a favore di Liberi Subito, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi di verifica delle condizioni e delle modalità per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria. Presenti Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Matteo Mainardi, responsabile delle iniziative sul fine vita dell’Associazione e Stefano Massoli, marito di Laura Santi e coordinatore Cellula Coscioni Perugia.
Il deposito è avvenuto all’indomani dell’omaggio della città di Perugia a Laura Santi, volto della battaglia sul fine vita a livello nazionale e leader della campagna “Liberi Subito” in Umbria. Era stata proprio lei ad annunciare, il 9 luglio scorso, il raggiungimento della soglia minima delle firme necessarie per poter depositare il testo in Consiglio Regionale. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la raccolta firme era partita infatti il 15 maggio scorso.
↓ IL VIDEO ↓
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La proposta di legge, promossa dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni, si fonda sulla sentenza “Cappato – DJ Fabo” della Corte costituzionale, che ha depenalizzato l’aiuto al suicidio in casi ben determinati.
Approfondimento: Ecco cosa prevede il testo di Liberi Subito
Il testo prevede che il paziente venga preso in carico da una commissione multidisciplinare permanente che entro venti giorni dovrà verificare la presenza dei requisiti stabiliti dalla Corte attraverso una valutazione clinica e il parere del Comitato Etico. Una volta completata la verifica, la Regione dovrà garantire, entro sette giorni, il supporto tecnico e farmacologico necessario. L’intero percorso dovrà essere concluso entro un massimo di trenta giorni dalla richiesta. Inoltre, è garantita la gratuità delle prestazioni sanitarie collegate, senza costi aggiuntivi per il richiedente e senza nuovi oneri per il bilancio regionale.
I prossimi passaggi per arrivare alla discussione della legge in Umbria prevedono:
- Verifica della regolarità delle firme – entro 40 giorni
- Verifica di ammissibilità – entro 45 giorni dalla verbale che accerta la regolarità delle firme
- Discussione in Commissione e in Consiglio – entro 6 mesi
“L’accesso al suicidio medicalmente assistito è già consentito in Italia grazie a una sentenza della Corte costituzionale che ha valore di legge. Come Associazione Luca Coscioni, chiediamo che il Servizio sanitario regionale possa garantire risposte rapide alle richieste delle persone che soffrono, come previsto dalla sentenza costituzionale. In Toscana, la nostra proposta di legge è già stata approvata ed è entrata in vigore il 2 aprile, in Sardegna è stata approvata il 17 settembre, mentre in altre Regioni sono in corso discussioni simili. L’Umbria ha ora l’opportunità di partecipare a questo percorso istituzionale, volto a garantire il diritto alla libera scelta della persona, senza trasferire sui malati o sui tribunali la responsabilità di attuare un diritto già riconosciuto. Chiediamo quindi che la proposta venga inserita all’ordine del giorno e discussa quanto prima”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
L'articolo In Umbria sono state depositate all’Assemblea legislativa le 4.801 firme per “Liberi Subito” proviene da Associazione Luca Coscioni.
La spinta dell’Europa per costruire una difesa comune efficace
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Agenzia europea per la difesa (Eda) e lo Stato maggiore dell’Ue (Smeu) hanno avviato le consultazioni con i Ventisette per la stesura del prossimo Coordinated annual review on defence (Card). Questo programma, avviato nel 2017, è lo strumento principale con cui l’Agenzia europea per la difesa
Anduril si lancia anche nel dominio spaziale. Nel 2026 il primo test con un veicolo orbitale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Anduril e Impulse Space, startup specializzata nel trasporto orbitale, hanno annunciato che nel 2026 terranno una dimostrazione congiunta in orbita geosincrona con un veicolo spaziale altamente manovrabile. L’obiettivo è quello di testare le capacità di uno spacecraft
An AI-generated show on Russian TV includes Trump singing obnoxious songs and talking about golden toilets.#News
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A massive hack of a popular dashcam company; the sentencing of someone Sam has covered for years; and the mass firings around Charlie Kirk's assassination.
A massive hack of a popular dashcam company; the sentencing of someone Sam has covered for years; and the mass firings around Charlie Kirkx27;s assassination.#Podcast
La Sardegna è la seconda Regione in Italia ad approvare Liberi Subito
Una legge di civiltà, ora la approvino anche le altre Regioni
“Siamo grati alle Consigliere e Consiglieri della Regione Sardegna per avere approvato la nostra legge Liberi Subito, che definisce tempi e procedure per l’aiuto medico alla morte volontaria. La Sardegna è così la seconda Regione, dopo la Toscana, a dotarsi di questa legge di civiltà, volta a impedire il ripetersi di casi di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
“Le regole approvate in Sardegna consentono la piena attuazione della sentenza della Corte costituzionale ‘Cappato-Antoniani’, che ha legalizzato in Italia il cosiddetto ‘aiuto al suicidio’ a determinate condizioni. Il nostro obiettivo è ora quello dell’approvazione della legge ‘Liberi Subito’ in tutte le Regioni italiane, dove il ‘suicidio assistito’ è comunque già legale (in forza delle sentenze della Consulta), ma senza che ci siano garanzie su tempi e sulle procedure per le persone malate e i medici. Continueremo anche a aiutare le persone a fare luce sui diritti alla fine della vita attraverso il nostro Numero Bianco 06 9931 3409, attraverso il quale diamo informazioni anche sul testamento biologico e sulle cure palliative. Proprio sul potenziamento delle cure palliative, sul quale siamo da sempre impegnati, siamo pronti ad allearci anche con chi si è battuto contro la nostra legge, perché il diritto all’autodeterminazione non è in alcun modo in contrasto col diritto alle cure”.
L'articolo La Sardegna è la seconda Regione in Italia ad approvare Liberi Subito proviene da Associazione Luca Coscioni.
Davide Licheri reshared this.
Ministero dell'Istruzione
#Scuola, è stato pubblicato oggi l’Avviso da 45 milioni di euro per la dotazione di attrezzature nei Licei scientifici a indirizzo sportivo, con l’obiettivo di favorire la didattica laboratoriale e il miglioramento delle competenze nelle discipline s…Telegram
Stmicroelectronics investe in Francia. E in Italia?
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Stmicroelectronics ha presentato la nuova tecnologia di confezionamento dei semiconduttori che verrà installata a Tours, in Francia. Intanto, lo stabilimento italiano di Catania ha problemi di approvvigionamento idrico e quello di
Engramma 222 - "Copyleft & internauti pirati" - Evento di Venerdì 19/9, h.18 a Palazzo Venezia, Sala del Refettorio
Ingresso libero con prenotazione, sino ad esaurimento posti.
Il numero di Engramma 222 – Copyleft & internauti pirati – pone con urgenza la necessità di individuare i nodi critici della vexata quaestio del copyright, interpellando studiosi e ricercatori amici, sollecitati a una riflessione condivisa su questioni centrali per il presente e il futuro della produzione e della circolazione del sapere: lo stato dell’arte in merito all’accessibilità delle risorse digitali per chi studia e fa ricerca, in un contesto sempre più vincolato da barriere d’accesso; la critica allo statuto economico e giuridico di coloro che gestiscono le infrastrutture della conoscenza, dagli editori accademici alle grandi piattaforme, che spesso operano secondo pure logiche di mercato; la rivendicazione del diritto alla libera disseminazione e condivisione della conoscenza, intesa come principio politico e come condizione necessaria per il sapere.
Per solcare questo mare, abbiamo deliberatamente assunto una postura: quella del pirata.
vive.cultura.gov.it/it/mostre-…
Engramma 222 -
con Filippo Perfetti e Giulia ZanonVenerdì 19 settembre 2025, ore 18:00Palazzo Venezia, Sala del Refettoriovive.cultura.gov.it
Sì UE alle sanzioni contro Israele ma restano fuori le armi.
Perfetto...
rainews.it/maratona/2025/09/ga…
Prosegue l’operazione dell'Idf: “400mila persone hanno lasciato Gaza City". L'Ue sanziona Israele - Idf, nuovi sforzi umanitari a Gaza: ieri entrati 230 camion
Colpito il 37% del commercio con lo Stato ebraico, 227 milioni di euro all'anno. Fonti: escluso l'import delle armi. Hamas: oltre un milione di palestinesi rifiutano di sfollare. La commissaria Onu: "Abbiamo le prove del genocidio"Redazione di Rainews (RaiNews)
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Piratenpartei macht Vorschlag zur Altersverifikation – datensparsamer und einfacher als mit der E-ID
Die Piratenpartei ist beim W3C (World Wide Web Consortium, – dem internationalen Gremium zur Standardisierung von Web-Technologien) mit einem besonders datensparsamen Vorschlag zur Altersverifikation im Internet vorgestellig geworden. Das Verfahren arbeitet dezentral und lokal auf dem Gerät des Nutzers. Dadurch werden keinerlei persönliche Daten an den Betreiber einer Webseite übermittelt, während dieser zugleich vom Aufwand einer aufwendigen Altersprüfung entlastet wird.
Unser Konzept sieht vor, dass im Header des Webseiten-Quelltexts oder in App-Protokollen vermerkt wird, ob eine Altersverifikation erforderlich ist. Browser und Apps prüfen diese Angabe standardmässig und erkennen, ob ein Nutzer die zuvor festgelegte Altersfreigabe erfüllt. Diese Lösung lässt sich auch gerätebasiert umsetzen.
Pascal Fouquet, Vizepräsident der Piratenpartei Bern und ehemaliger Leiter des Referendums gegen das Jugendschutzgesetz (www.auszweiszwang-nein.ch): „Das ist eine klassische Win-win-win-Situation: keine Datensammelei über Nutzer, minimaler Aufwand für Webseitenbetreiber – einfach, sicher und schnell umgesetzt.“
Die Lösung der Piratenpartei unterstreicht ihre führende Expertise an der Schnittstelle von Digitalisierung und Politik. Anstatt sich wie andere allein auf die E-ID als vermeintlich unverzichtbare Lösung für die Altersverifikation im Internet zu fixieren, bietet dieses Konzept eine deutlich einfachere, datensparsame und die Privatsphäre wahrende Alternative. Nutzer benötigen keine E-ID und müssen sich nicht auf jeder Webseite ausweisen. Webseitenbetreiber profitieren von minimalem Aufwand, da eine einzige Zeile Code ausreicht. Durch eine Integration beim W3C werden Browserhersteller nahtlos in die Umsetzung eingebunden, was diesen Vorschlag für alle Beteiligten attraktiv und zukunftsweisend macht.
Jorgo Ananiadis, Präsident der Piratenpartei Schweiz: „Die Piraten haben diese Idee bereits im Rahmen des Referendums gegen den Ausweiszwang im Internet vorgeschlagen. Umso mehr stellt sich die Frage, warum sie bislang niemand aufgegriffen hat. Unsere Lösung ist schlicht besser als jede Altersverifikation mit einer E-ID.“
Renato Sigg, Vorstand Piratenpartei Zürich: „Diese Lösung respektiert unsere liberale Gesellschaft und gibt Eltern gleichzeitig die nötigen Mittel zur Hand, um das Kindeswohl zu schützen. Sie ist eine deutlich datensparsamere und weniger aufwändige Variante einer Alterskontrolle als die E-ID.“
Im Folgenden noch Kontext und einige technische Aspekte:
Das W3C arbeitet an einem einfachen Standard, mit dem jede Website im HTML-Header angeben kann, ob sie altersbeschränkte Inhalte enthält. Dies kann über ein simples Meta-Tag geschehen, das Kurzcodes wie p (Pornografie), v (Gewalt), n (keine Beschränkung) und weitere verwendet.
Auf Nutzerseite ist beispielsweise die Jugendschutzfunktion direkt im Browser integriert. Enthält eine Website eingeschränkte Inhalte, wird blokiert oder vor dem Zugriff ein Passwort abgefragt.
Entscheidend ist, dass dieser Vorgang lokal abläuft: Es werden keine persönlichen Daten an Websites übermittelt und es braucht keine zentrale Behörde. Die volle Kontrolle bleibt beim Nutzer.
Für Browserhersteller bedeutet dies lediglich eine kleine zusätzliche Funktionalität – der Aufwand bleibt überschaubar. Auch der Gesetzgeber könnte anstelle einer verpflichtenden Altersverifikation vorschreiben, dass Anbieter eine solche Kategorisierung im Header einfügen.
Alexis Roussel, ehemaliger Co-Präsident der Piratenpartei Schweiz: „Diese Lösung respektiert die Digitale Integrität der Menschen. Die E-ID nicht.“
Weitere Hintergrundinformationen:
Es gibt bereits einen Tag „Restricted to adults“ (RTA), aber erstens definiert dieser nur, dass die Website für Kinder gesperrt ist, ohne eine detaillierte Kategorie wie Glücksspiel, Pornografie oder Gewalt anzugeben. Zweitens wird dieser Tag hauptsächlich von Kinderschutzsoftware oder Suchmaschinen von Drittanbietern verwendet, um ihre SafeSearch-Funktion zu filtern. Drittens ist „<meta name=“RATING“ content=“RTA-5042-1996-1400-1577-RTA“ />“ viel länger als nötig.
Ebenfalls gibt es meta-tags mit adult oder family_friendly, die aber auch nur von Suchmaschinen verwendet werden.
Der grosse Unterschied zu den bestehenden Systemen ist, dass in diesem Vorschlag einerseits die Kategorien feingranularer und multidimensional sind, andererseits die Umsetzung standardmässig im Browser oder Gerät sichergestellt wird.
Andy Hofmann 🫡 reshared this.
Una scuola agricola al limitare dell’Amazzonia brasiliana
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Annamaria Panegalli ha novant’anni, ma conserva ancora la voglia di fare e la determinazione di quando era più giovane. I suoi occhi scuri sono profondi e la sua voce sicura. La incontro in un pomeriggio di pioggia, in modo inaspettato. Pensavo che fosse in Brasile,
L'articolo Una scuola agricola al
Possiamo mettere da parte anche questo papa, infatti cosa ci potevamo aspettare da un americano?
Bene, benissimo. Anzi no, malissimo: adesso possiamo affermare che Papa Leone XIV ha gettato definitivamente la maschera. Anche se ormai era evidente, visto il suo comportamento su quello che sta combinando israele.
Leggete con attenzione cosa ha appena detto:
"La Nato non ha cominciato nessuna guerra, i polacchi sono preoccupati perché si sentono che il loro spazio è stato invaso, è una situazione molto tesa".
Questo parla senza sapere, o sapendolo benissimo, che la storia dei droni russi in Polonia è una storia totalmente priva di prove e propagandistica.
Però il punto secondo me sta da un'altra parte, ed è sostanzialmente quello che hanno fatto Biden, Ursula, Trump, Rutte, Stoltenberg, Meloni e company: descrivere la Nato in luce positiva. Come la vittima. Come l'aggredito. Come quella che non c'entra assolutamente nulla. Gravissimo. E anche vergognoso!
Papa Francesco parlava di Nato che abbaiava alle porte della Russia. Questo benedice e assolve erga omnes la Nato, che è l'organizzazione più pericolosa, criminale e guerrafondaia mai esistita.
Dopo l'accoglienza riservata a Herzog in Vaticano, direi che tutti i pezzi del puzzle sono andati al loro posto.
GiuseppeSalamone
Come si arrabbiano quando gli si dà torto, in più si nota come FI e PD siano la stessa cosa.
Lombardia, bocciato obbligo vaccinale per virus sinciziale: ira FI e Pd • Imola Oggi
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Segnaliamo volentieri ai nostri lettori di questo splendido volume dedicato all’arte di Stefano Tamburini. Si tratta di un volume imprescindibile per chi ama il fumetto d’autore e la cultura visiva alternativa. Questa antologia definitiva celebra il fumettista, grafico e innovatore radicale Stefano Tamburini, ripercorrendo l’intero arco
Why Europe’s new tech laws have the world on edge
Trump and the global far-right are trying to discredit Europe’s tech laws with misinformation and political pressure, fearing that these regulations might disrupt their ability to undermine democracy. If Europe wants to safeguard its democracy and its credibility as a global regulatory leader in tech, the European Commission needs to enforce these law swiftly and decisively.
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SPIKINGBRAIN, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MODELLO CERVELLO CINESE, OFFRESI…
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Presentato il primo LLM (Large Language Model) che lavora come il cervello umano, un sistema di intelligenza artificiale progettato per usare meno energia...
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Biometrische Gangerkennung: Zeige mir, wie du gehst, und ich sage dir, wer du bist
Pordenone Linux User Group aps – PNLUG - Corso Self-Hosting
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Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Desideri riappropriarti della tua sovranità digitale, gestendo in autonomia i tuoi servizi online, proprio come un vero sysadmin? Allora, abbiamo […]
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Un paio di mesi fa avevamo parlato su Free Zone Magazine di Lo-Fi, l’ultimo album di Valerio Billeri, e sottolineavamo come la sua musica sia un fiume con molteplici affluenti. Questo ricco scambio di battute, avvenuto un po’ dopo, conferma questa immagine del cantautore romano… Sai Valerio, mi piacerebbe cominciare parlando un po’ di Lo-Fi. […]
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Il frontman Evan Dando ha co-scritto il brano con l’ex compagno di band dei Blake Babies John Strohm. Il brano cattura il classico sound dei Lemonheads – chitarre graffianti e l’inconfondibile voce baritonale di Dando – ma con una maturità che deriva dai 20 anni trascorsi dall’ultimo disco. Love
PODCAST. Sabra e Shatila. “Un filo lega il massacro del 1982 alla distruzione di Gaza”
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Intervista a Flavio Novara presidente del “Comitato per non dimenticare Sabra e Shatila” in questi giorni a Beirut nell'anniversario del massacro
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L’ultima prova sul genicidio a Gaza arriva dall’Onu. Ecco il rapporto indipendente
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Israele sta commettendo un genocidio afferma un rapporto Onu diffuso oggi redatto da una Commissione indipendente stabilita dal
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The "Anticorruption of Public Morals Act" proposes a total ban on porn in the state, and also targets the existence of trans people online, content like erotic ASMR, and selling VPNs in the state.#porn #ageverification #laws #lawsuits
OpenAI introduces new age prediction and verification methods after wave of teen suicide stories involving chatbots.#News
Stezzano – Incontro informativo sulle DAT: “Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere”
Giovedì 30 ottobre 2025 alle ore 20:30, presso la Sala Multimediale Cascinetto di Stezzano (BG), si terrà l’incontro informativo dal titolo:
“Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere”, un momento di approfondimento dedicato alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
Ad intervenire Marzio Remus, avvocato e coordinatore della Cellula Coscioni Brescia.
L’iniziativa, promossa da Croce Oro Stezzano con il patrocinio del Comune di Stezzano, si propone di fornire strumenti concreti per orientarsi nel delicato ambito del fine vita, dando valore alla libertà di scelta e alla pianificazione anticipata delle cure.
Giovedì 30 ottobre 2025 – Ore 20:30
Sala Multimediale Cascinetto, Via Mascagni 13 – Stezzano (BG)
Per info e prenotazioni: 353 4887505
segreteria@croceorostezzano.org
www.croceorostezzano.org
L'articolo Stezzano – Incontro informativo sulle DAT: “Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere” proviene da Associazione Luca Coscioni.
Solidarietà ad Antonella Bundu: basta odio, basta razzismo
Esprimiamo piena solidarietà ad Antonella Bundu, candidata presidente della Regione Toscana per Toscana Rossa, destinataria di un attacco ignobile e razzista su X. Con Antonella ci legano anni di attivismo e battaglie comuni portate avanti a Firenze, nel solco dei diritti, della giustizia sociale e dell’uguaglianza.
Quello che Antonella denuncia è l’ennesima dimostrazione di quanto in Italia persista un linguaggio d’odio che attinge a stereotipi coloniali, xenofobi, sessisti, omolesbobitrasfobici, alimentando un clima tossico che mina la nostra democrazia.
Quando una donna, nata e cresciuta a Firenze, viene definita “non italiana” o destinataria di insulti come “torna in Africa”, non siamo di fronte solo a un’offesa personale, ma a un attacco alla cittadinanza, alla Costituzione e ai valori antifascisti su cui la nostra Repubblica è fondata.
Non è tollerabile che nel nostro Paese trovino ancora spazio politico e mediatico formazioni, simboli e linguaggi che richiamano direttamente al fascismo. Lo ribadiamo con chiarezza, come fatto in tutti questi anni e unendoci ad Antonella: ogni organizzazione che si richiami al fascismo deve essere sciolta, così come previsto dalla Costituzione e dalle leggi vigenti.
Come Possibile abbiamo scelto di sostenere Antonella e la lista Toscana Rossa, e denunciamo con forza questo clima di violenza politica e razzista e rilanciamo la necessità di un impegno comune, istituzionale e sociale, contro l’odio e contro ogni forma di discriminazione. Non esistono più vie di mezzo, scuse o alibi, o ci si dichiara tuttә antifasciste o non lo si è.
Difendere Antonella significa difendere la Toscana e l’Italia che credono nella dignità di tuttә, nella giustizia sociale, nell’uguaglianza. È una responsabilità collettiva che riguarda ogni cittadina e cittadino, e in primo luogo le istituzioni.
Francesca Druetti, Gianmarco Capogna, Toscana Possibile
L'articolo Solidarietà ad Antonella Bundu: basta odio, basta razzismo proviene da Possibile.
Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹 • • •peccato ci fosse già uno sciopero generale previsto per lunedì 22 dai Cobas. Puzza tanto di ego più grande del genocidio in atto.
#cgil #cobas #sciopero #SumudFlottila
Arnold Knijn reshared this.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Oppure può essere che ci sono grandi divergenze sul tema e nessuno dei due si sente a suo agio a manifestare con l'altro.
Magari uno vorrebbe gridare slogan tipo "Palestina dal fiume al mare" e l'altro ritiene che Israele abbia il diritto di esistere.
E non sono dei "magari" retorici, è che sono abbastanza sicuro ci sia una certa divergenza di opinioni su alcuni temi.
Comunque, un annetto fa in occasione di un pestaggio di sindacalisti SUDD COBAS di Prato c'è stato un presidio di solidarietà a cui ha partecipato in forze anche la CGIL.
Ci sono differenze, altrimenti saremmo tutti iscritti allo stesso sindacato, ma pensare che l'unico motivo per cui ci si divide sia il narcisismo lo trovo ingeneroso.
Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹 • • •forse hai ragione, ma a Genova per la manifestazione di qualche settimana fa c'erano tante identità diverse, unite da un unico scopo, fermare il genocidio. Se non impariamo in casi così ad essere uniti nonostante le differenze, quando vogliamo esserlo?
Anche io non ho cantato tutti gli slogan, né condiviso le idee di tutti i relatori, ma ho imparato qualcosa da tutti, come minimo i confini di dove siamo d'accordo e di dove dovremo mediare.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • — (Firenze) •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Ma siamo tutti uniti nel voler fermare il genocidio, tutti manifestiamo contro l'aggressione di Israele, ci dividiamo su altri aspetti.
Che senso ha marciare insieme se io ho un cartello che dice "due popoli due stati" e un altro "Palestina libera dal fiume al mare"?
Daremo l'idea di essere uniti? Secondo me daremmo solo l'idea di essere un'armata Brancaleone.
Poi su iniziative molto particolari, come esprimere la propria vicinanza alla Global Flotilla che parte, trovarsi dalla stessa parte è molto più facile.
Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹 • • •ho letto le motivazioni dello sciopero USB (non era Cobas come dicevo nel primo messaggio). Non trovo niente di divisivo. E chi trovi in piazza non lo puoi sapere prima, neache se organizzi tu. Più mi informo, più mi convinco che CIGL ha fatto una porcata, e spero che lo sciopero sia partecipato nonostante loro.
La situazione chiede a chiunque sia nella possibilità di fare qualcosa di farlo, sia per sé che per chi non può farlo.
#ScioperoGenerale #GlobalSumudFlotilla #Gaza
Arnold Knijn reshared this.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Mi informerò, perché vorrei capire meglio anche io.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • — (Firenze) •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Mi sono informato, la ragione è quella che scrivevo qui sopra, c'è il timore che in questa manifestazione possano essere espresse posizioni o ci possano essere comportamenti che non sono in linea con i valori della CGIL.