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Lancelot: il sistema di apprendimento AI federato e sicuro


Un team di ricercatori di Hong Kong ha reso pubblico un sistema denominato Lancelot, che rappresenta la prima realizzazione pratica di apprendimento federato, risultando al contempo protetto da attacchi di manomissione dei dati e da violazioni della riservatezza.

L’apprendimento federato consente a più partecipanti (client) di addestrare congiuntamente un modello senza rivelare i dati di origine. Questo approccio è particolarmente importante in medicina e finanza, dove le informazioni personali sono strettamente regolamentate.

Tuttavia, questi sistemi sono vulnerabili al data poisoning : un aggressore può caricare aggiornamenti falsi e distorcere i risultati. I metodi di apprendimento federato hanno parzialmente risolto questo problema scartando gli aggiornamenti sospetti, ma non hanno protetto dal possibile recupero di dati crittografati dalla memoria della rete neurale.

Il team ha deciso di combinare sicurezza crittografica e resistenza agli attacchi. Lancelot utilizza la crittografia completamente omomorfica per garantire che tutti gli aggiornamenti del modello locale rimangano crittografati end-to-end.

Il sistema seleziona inoltre gli aggiornamenti client attendibili senza rivelare chi è attendibile. Ciò è possibile grazie a uno speciale meccanismo di “ordinamento mascherato”: un centro chiavi attendibile riceve i dati crittografati, ordina i client in base al livello di attendibilità e restituisce al server solo un elenco crittografato, oscurando i partecipanti alla formazione. In questo modo, il server aggrega solo i dati verificati senza rivelarne l’origine.

Per velocizzare i calcoli, gli sviluppatori hanno implementato due tecniche di ottimizzazione. La “rilinearizzazione lazy” posticipa i costosi passaggi crittografici alla fase finale, riducendo il carico sulla CPU. Il metodo “Dynamic hoisting” raggruppa le operazioni ripetitive e le esegue in parallelo, anche sulle GPU, riducendo significativamente i tempi di addestramento complessivi.

Il risultato è una soluzione che affronta due vulnerabilità dell’apprendimento federato: è resiliente agli attacchi di malintenzionati e al contempo garantisce la completa riservatezza dei dati. I test hanno dimostrato che Lancelot non solo previene fughe di dati e sabotaggi, ma riduce anche significativamente i tempi di addestramento dei modelli ottimizzando le operazioni crittografiche e sfruttando le GPU.

I ricercatori intendono espandere l’architettura Lancelot, rendendola adatta a scenari su larga scala. Le potenziali applicazioni includono l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale in ospedali, banche e altre organizzazioni che gestiscono dati sensibili. Il team sta attualmente testando nuove versioni con supporto per chiavi distribuite (CKKS a soglia e multi-chiave), integrazione di metodi di privacy differenziale e aggregazione asincrona, che consentiranno al sistema di funzionare in modo affidabile anche con connessioni di rete instabili e un’ampia varietà di dispositivi client.

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The Lambda Papers: When LISP Got Turned Into a Microprocessor



The physical layout of the SCHEME-78 LISP-based microprocessor by Steele and Sussman. (Source: ACM, Vol 23, Issue 11, 1980)The physical layout of the SCHEME-78 LISP-based microprocessor by Steele and Sussman. (Source: ACM, Vol 23, Issue 11, 1980)
During the AI research boom of the 1970s, the LISP language – from LISt Processor – saw a major surge in use and development, including many dialects being developed. One of these dialects was Scheme, developed by [Guy L. Steele] and [Gerald Jay Sussman], who wrote a number of articles that were published by the Massachusetts Institute of Technology (MIT) AI Lab as part of the AI Memos. This subset, called the Lambda Papers, cover the ideas from both men about lambda calculus, its application with LISP and ultimately the 1980 paper on the design of a LISP-based microprocessor.

Scheme is notable here because it influenced the development of what would be standardized in 1994 as Common Lisp, which is what can be called ‘modern Lisp’. The idea of creating dedicated LISP machines was not a new one, driven by the processing requirements of AI systems. The mismatch between the S-expressions of LISP and the typical way that assembly uses the CPUs of the era led to the development of CPUs with dedicated hardware support for LISP.

The design described by [Steele] and [Sussman] in their 1980 paper, as featured in the Communications of the ACM, features an instruction set architecture (ISA) that matches the LISP language more closely. As described, it is effectively a hardware-based LISP interpreter, implemented in a VLSI chip, called the SCHEME-78. By moving as much as possible into hardware, obviously performance is much improved. This is somewhat like how today’s AI boom is based around dedicated vector processors that excel at inference, unlike generic CPUs.

During the 1980s LISP machines began to integrate more and more hardware features, with the Symbolics and LMI systems featuring heavily. Later these systems also began to be marketed towards non-AI uses like 3D modelling and computer graphics. As however funding for AI research dried up and commodity hardware began to outpace specialized processors, so too did these systems vanish.

Top image: Symbolics 3620 and LMI Lambda Lisp machines (Credit: Jason Riedy)


hackaday.com/2025/10/20/the-la…



High Performance Motor Control With FOC From the Ground Up



Testing the FOC-based motor controller. (Credit: Excessive Overkill, YouTube)Testing the FOC-based motor controller. (Credit: Excessive Overkill, YouTube)
Vector Control, also known as Field Oriented Control or FOC is an AC motor control scheme that enables fine-grained control over a connected motor, through the precise control of its phases. In a recent video [Excessive Overkill] goes through the basics and then the finer details of how FOC works, as well as how to implement it. These controllers generally uses a proportional integral (PI) loop, capable of measuring and integrating the position of the connected motor, thus allowing for precise adjustments of the applied vector.

If this controller looks familiar, it is because we featured it previously in the context of reviving old industrial robotic arms. Whether you are driving the big motors on an industrial robot, or a much smaller permanent magnet AC (PMAC) motor, FOV is very likely the control mechanism that you want to use for the best results. Of note is that most BLDC motors are actually also PMACs with ESC to provide a DC interface.

The actual driving is done with two MOSFETs per phase, forming a half-bridge, switching between the two rails to create the requisite PWM signal for each phase. Picking the right type of MOSFET was somewhat hard, especially due to the high switching currents and the high frequency at 25 kHz. The latter was picked to prevent audible noise while driving a robot. Ultimately SiC MOSFETs were picked, specially the GeneSiC G3R30MT12K. Of note here are the four legs, with a fourth Kelvin Source pin added. This is to deal with potential gate drive issues that are explained in the video.

With the hardware in place, whether following the [Excessive Overkill] GitHub projects or not, what makes all of it work is the software. This is where the microcontroller aspect is essential, as it has to do all the heavy lifting of calculating the new optimal vector and thus the current levels per phase. In this controller an STM32F413 is used, which generates the PWM signals to drive the half-bridges, while reading the measurements from the motors with its ADC.

As can be seen in the resulting use of this controller with old industrial robots, the FOC controller works quite well, with quiet and smooth operation. This performance is why we’re likely to see FOC and PMAC motors used in applications like 3D printers in the future, though the rule of ‘good enough’ makes the cost of an FOC controller still a tough upsell over a simple open loop stepper-based system.

youtube.com/embed/ujofKWmGChw?…


hackaday.com/2025/10/20/high-p…



RFF20. Hedda, al cinema un Ibsen in chiave moderna


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/rff20-h…
Il film Hedda (2025), presentato alla XX edizione della Festa del Cinema di Roma, diretto da Nia DaCosta e interpretato da una bravissima Tessa Thompson, è l’adattamento cinematografico del celebre dramma teatrale in quattro




Apple e Google sfidate dalla coalizione per i diritti dei genitori sulla tutela della privacy dei giovani

Se vuoi leggere altri nuovi aggiornamenti sulla #privacy poi seguire l'account @Privacy Pride

Il Digital Childhood Institute, che ha presentato un reclamo alla FTC, fa parte di una nuova generazione di gruppi per la sicurezza online, concentrati sulla definizione di politiche tecnologiche in base a convinzioni politiche conservatrici.

Organizzazioni no-profit come il Digital Childhood Institute fanno parte di una nuova generazione di gruppi di orientamento conservatore per la sicurezza e la privacy dei minori, emersi nell'ultimo decennio. Il loro lavoro critica spesso le aziende tecnologiche e dei social media per il loro contributo all'aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani, tra cui depressione, ansia e autolesionismo, e le loro proposte politiche mirano a garantire a genitori e utenti tutele in materia di privacy dei dati e consenso.

cyberscoop.com/digital-childho…

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Trattare la comprensione delle azioni come un problema di sintesi di programmi può rendere i sistemi di IA più efficienti ed efficaci nel prevedere il comportamento umano nel mondo reale.

Se vuoi leggere altri nuovi aggiornamenti sull'intelligenza artificiale poi seguire l'account @Intelligenza Artificiale

ROTE (=Rappresentare le Traiettorie degli Altri come Eseguibili) è un nuovo algoritmo che combina due elementi: LLM per generare un insieme di ipotesi sul comportamento dell'agente e "Inferenza Probabilistica" per valutare l'incertezza su quale di questi programmi stia effettivamente seguendo l'agente.

Nei test, ROTE è stato in grado di prevedere i comportamenti umani e delle IA a partire da osservazioni limitate e sparse. Ha superato i metodi di base (come il behavior cloning o i metodi basati solo su LLM) con un miglioramento fino al 50% nell'accuratezza e nella capacità di generalizzare a nuove situazioni.

arxiv.org/html/2510.01272v1

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A Reggio Emilia il salario minimo comunale è finalmente realtà


Il salario minimo comunale è una vittoria per tutta la città, un simbolo forte di come a Reggio Emilia il lavoro — sicuro e di qualità - debba essere una priorità, e di come non debba esserci spazio per chi fa lavorare in condizioni non dignitose le persone. Uno strumento di tutela di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati nell’appalto e negli eventuali subappalti, qualsiasi sia la tipologia di contratto individuale di lavoro.”

Lo dichiara il capogruppo di Verdi e Possibile Alessandro Miglioli, primo firmatario della mozione per il salario minimo comunale approvata durante la seduta di oggi del Consiglio Comunale.

La mozione impegna il Sindaco e la Giunta a perseguire l’inserimento di clausole premiali negli appalti pubblici per chi garantisce migliori trattamenti economici per i lavoratori, pari ad almeno nove euro l’ora, ed è uno strumento di tutela di tutti i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati nell’appalto e negli eventuali subappalti, qualsiasi sia la tipologia di contratto individuale di lavoro.

“Alleanza Verdi e Sinistra, REC e Possibile — continua Miglioli — chiedono da anni a gran voce che il salario minimo venga approvato a livello nazionale. Il primo momento di riflessione fatto a livello locale dal comitato di Possibile Reggio Emilia su questo tema risale al 2021, quando presentammo il libro di Davide Serafin sull’argomento. E continuiamo a chiedere con forza una legge nazionale, che metta una volta per tutte la parola fine a contratti che — pur essendo perfettamente legali — non consentono a lavoratrici e lavoratori di vivere in condizioni dignitose e arrivare alla fine del mese.

Un percorso politico condiviso con convinzione già durante la costruzione del programma elettorale della coalizione di centrosinistra e dalla maggioranza in consiglio comunale e che ha visto la partecipazione di varie figure, dal consigliere Martorana della lista Massari all’assessora regionale Elena Mazzoni dei 5 Stelle e Gianluca Cantergiani del PD.

Anche per mettere pressione per l’approvazione di una legge nazionale è importante che i comuni prendano posizione, come è stato fatto nei mesi scorsi a Napoli, Genova, Firenze, Livorno, Torino: un grande movimento di sindaci, amministratori e soprattutto di comunità che ribadiscono con forza che il lavoro si deve pagare, si deve pagare il giusto e quanto è necessario per coinvolgere l’individuo nelle sorti della società, per la dignità e il rispetto della persona.

Sono fiero — conclude Miglioli — del fatto che ora anche Reggio Emilia sia dalla parte giusta di questa battaglia, e che questo sia uno dei primi comuni in Italia in cui la mozione sul salario minimo abbia come prima firma quella di un consigliere che viene dalle forze politiche che rappresento.

Alessandro Miglioli

Capogruppo Verdi e Possibile al Consiglio Comunale di Reggio Emilia

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Druetti-Davide (Possibile): Regionali Campania, inaccettabili i commenti di Mieli su Souzan Fatayer, candidata AVS

“Tutta la nostra solidarietà a Souzan Fatayer”, dichiarano la Segretaria di Possibile Francesca Druetti e Andrea Davide della Segreteria Nazionale di Possibile e referente di Possibile in Campania, “che ha dovuto sopportare nelle ultime ore una serie di reazioni alla sua candidatura in Campania con AVS che vanno oltre la politica: dei vergognosi attacchi sessisti, che non dovrebbero trovare spazio nel dibattito sano di un paese civile”.

“Durante la trasmissione radiofonica 24 Mattino, Paolo Mieli ha definito Souzan Fatayer “una palestinese in leggerissimo sovrappeso”, che oltre a essere un volgare attacco al corpo di una candidata, è anche un insensato parallelismo con la carestia inflitta da Israele alla popolazione palestinese”, continua Andrea Davide.

“Intanto, la stampa stampa di destra ha iniziato una campagna ignobile sulle origini di Fatayer, a partire dalle insinuazioni de “Il giornale” che definisce il suo impegno per il popolo palestinese “un’esaltazione del terrorismo”: niente di nuovo, ma comunque un attacco becero e di cattivo gusto”, conclude Francesca Druetti.

“Solidarietà e vicinanza a Souzan Fatayer, un’amica, una compagna, una palestinese napoletana”.

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Blinking An LED With a Single Transistor


Let’s say you want to blink an LED. You might grab an Arduino and run the Blink sketch, or you might lace up a few components to a 555. But you needn’t go so fancy! [The Design Graveyard] explains how this same effect can be achieved with a single transistor.

The circuit in question is rather odd at first blush. The BC547 NPN transistor is hooked up between an LED and a resistor leading to a 12V DC line, with a capacitor across the emitter and collector. Meanwhile, the base is connected to… nothing! It’s just free-floating in the universe of its own accord. You might expect this circuit to do nothing at all, but if you power it up, the LED will actually start to flash.

The mechanism at play is relatively simple. The capacitor charges to 12 volts via the resistor. At this point, the transistor, which is effectively just acting as a poor diode in this case, undergoes avalanche breakdown at about 8.5 to 9 volts, and starts conducting. This causes the capacitor to discharge via the LED, until the voltage gets low enough that the transistor stops conducting once again. Then, the capacitor begins to charge back up, and the cycle begins again.

It’s a weird way to flash an LED, and it’s not really the normal way to use a transistor—you’re very much running it out of spec. Regardless, it does work for a time! We’ve looked at similar circuits before too. Video after the break.

youtube.com/embed/Yw6L5w4TDxw?…

[Thanks to Vik Olliver for the tip!]


hackaday.com/2025/10/20/blinki…



“Non si può lavorare bene senza pensare bene e avere un cuore ben disposto”. Il card. Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro, ha spiegato così il senso e lo spirito della Scuola delle arti e d…


Fail of the Week: Beaker to Benchy More Bothersome than Believed


Making nylon plastic from raw chemicals used to be a very common demo; depending where and when you grew up, you may well have done it in high school or even earlier. What’s not common is taking that nylon and doing something with it, like, say extruding it into filament to make a benchy. [Startup Chuck] shows us there might be a reason for that. (Video, embedded below.)

It starts out well enough: sebacoyl chloride and hexamethaline diamine mix up and do their polymerizing tango to make some nylon, just like we remember. (Some of us also got to play with mercury bare-handed; safety standards have changed and you’ll want to be very careful if you try this reaction at home). The string of nylon [Chuck] pulls from the beaker even looks a little bit like filament for a second, at least until it breaks and gets tossed into a blobby mess. We wonder if it would be possible to pull nylon directly into 1.75 mm filament with the proper technique, but quality control would be a big issue. Even if you could get a consistent diameter, there’d likely be too much solvent trapped inside to safely print.

Of course, melting the nylon with a blowtorch and trying to manually push the liquid through a die to create filament has its own quality control problems. That’s actually where this ends: no filament, and definitely no benchy. [Chuck] leaves the challenge open to anyone else who wants to take the crown. Perhaps one of you can show him how it’s done. We suspect it would be easiest to dry the homemade nylon and shred it into granules and only then extrude them, like was done with polypropylene in this mask-recycling project. Making filament from granules or pellets is something we’ve seen more than once over the years.

If you really want to make plastic from scratch, ordering monomers from Sigma-Aldrich might not cut it for ultimate bragging rights; other people are starting with pulling CO2 from the atmosphere.

Thanks to [Chaz] for the tip! Remember that the tips line isn’t just for your successes– anything interesting can find its home here.

youtube.com/embed/0DwcGJUcSyE?…


hackaday.com/2025/10/20/fail-o…



È in programma per la mattinata di mercoledì 22 ottobre la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025-2026 del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia.


Si è conclusa con un appello al Venezuela la messa di ringraziamento, nella basilica di San Pietro, per la canonizzazione dei primi due santi del Paese latinoamericano, José Gregorio Hernández Cisneros e Maria Carmen Rendiles Martínez.


Si è concluso ieri, domenica 19 ottobre, con una celebrazione eucaristica al Santuario del Divino Amore, il Giubileo dei Rom, Sinti e Caminanti. A presiedere la liturgia il card.


Community Call: Psychosocial Support & Digital Safety


What does psychosocial support look like in the face of spyware attacks and digital security threats? It can mean adapting care to the context, listening without rushing, and building protocols that protect both dignity and data. But we want to hear what it means to you and to those already integrating psychosocial support into their accompaniments — such as Fundación Acceso in Latin America and Digital Society of Africa during our next community call.

The post Community Call: Psychosocial Support & Digital Safety appeared first on European Digital Rights (EDRi).




The Session Design Lab


During this lab, you will establish a strong foundation in designing participatory and interactive sessions for both online and face-to-face formats. This will enable you to facilitate sessions that foster co-empowering, learning, and knowledge sharing, thereby advancing your work and that of your participants.

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SplinterCon in Paris


As national and regional efforts around digital sovereignty gain momentum, SplinterCon Paris will bring together technologists, researchers, and policymakers to consider what resilient, interconnected digital societies require today and in the future.

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Hacklab Cosenza - Linux Day Cosenza 2025


hlcs.it/2025/10/20/linux-day-c…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Pubblicato il programma del Linux Day 2025 a Cosenza, parte della giornata nazionale dedicata a Linux, al software libero e open source, e alle tecnologie aperte, rispettose delle libertà digitali.

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Druetti-Davide (Possibile): Regionali Campania, inaccettabili i commenti di Mieli su Souzan Fatayer, candidata AVS
possibile.com/druetti-davide-p…
Tutta la nostra solidarietà a Souzan Fatayer che ha dovuto sopportare nelle ultime ore una


A Reggio Emilia il salario minimo comunale è finalmente realtà
possibile.com/a-reggio-emilia-…
Il salario minimo comunale è una vittoria per tutta la città, un simbolo forte di come a Reggio Emilia il lavoro - sicuro e di qualità - debba essere una priorità, e di come non debba esserci spazio per chi fa lavorare in condizioni non


Sessant’anni fa, il 15 ottobre 1965, Olivetti presentava al pubblico americano la Programma 101, la prima macchina a programma memorizzabile della storia


Accadeva al BEMA Show di New York, dove il colosso di Ivrea svelò un oggetto rivoluzionario, compatto, elegante, studiato proprio per stare su una scrivania e dialogare con l’uomo. Era la nascita del primo “personal computer” italiano, molto prima che il termine diventasse di uso comune.

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hdblog.it/tecnologia/articoli/…

#computerhistory
#storiadelcomputer
@Storia



Ecco come l’Olanda spinge avanti la diplomazia transatlantica dei droni

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’asse transatlantico sullo sviluppo dei Collaborative Combat Aircraft (Cca), altrimenti noti come loyal wingmen o droni gregari, continua a divenire sempre più solido. Negli scorsi giorni l’Olanda, attraverso il suo ambasciatore sottosegretario per la difesa Gijs Tuinman, ha



Qualche giorno fa mi era toccato sentire la fesseria di Meloni sulla somiglianza tra la sinistra e Hamas.

Adesso mi è arrivata la fesseria uguale e contraria di Schlein che parlando dell'attentato a Ranucci non perde l'occasione e indica l'altra parte politica come un rischio per la libertà.

Una specie di principio di azione e reazione ma più che alla Fisica mi fa pensare alla Psichiatra.

Meno male negli anni di piombo non ci siamo trovati con questi politici di serie B altrimenti saremmo ancora alle bombe sui treni e nelle stazioni.



Perché la Cina ferma tutto sulle stablecoin

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le società tecnologiche cinesi si stavano preparando all'emissione di stablecoin a Hong Kong. Ma le autorità centrali della Cina hanno fermato tutto, spaventate dalla perdita di controllo sul settore finanziario e preferendo concentrare gli sforzi sullo



È appena stata rilasciata la versione Android di Delta Chat 2.22.0 🎉

Ora dobbiamo aspettare che venga pubblicata sul Playstore e su F-Droid

download.delta.chat/android/de…

#deltachat #deltachatitalia

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Siccità


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/siccita…
Come i ghiacciai, si sta ritirando anche la partecipazione alle elezioni. Anche la democrazia è un ecosistema, fatto di delicati equilibri tra credibilità, coesione, fiducia dal basso e offerta di risposte ai bisogni dall’alto. Se questa circolarità si spezza per l’inaridimento di uno di questi elementi, la partecipazione va in siccità. Le elezioni

in reply to Antonella Ferrari

la gente deve capire che non si vota per un partito ma per scegliere tra democrazia o dittatura


Guerra birmano–siamese del 1662–1664

@Arte e Cultura

Nella Guerra birmano-siamese del 1662-1664, il Sud-Est asiatico assiste a una delle campagne più complesse e meno note della storia regionale: la guerra tra l’impero Toungoo (grossomodo Birmania) e il regno di Ayutthaya (Siam). Introduzione La Guerra



Cloud Amazon, che succede ad Aws?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Da Canva a Perplexity passando per il social Snapchat fino alle piattaforme di gaming Roblox, Clash Royale, Brawl Stars e Fortnite, un problema tecnico al servizio cloud Aws ha disconnesso alcuni dei siti più visitati al mondo. Difficoltà pure in "casa Bezos" nel

Maronno Winchester reshared this.



Solidarietà delle Chiese Evangeliche a Sigfrido Ranucci


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/solidar…
La redazione di Protestantesimo (Rai3), del NEV – Notizie Evangeliche e del culto evangelico (Rai Radio1), servizi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), esprimono profonda solidarietà



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.


butac.it/zelensky-working-visi…

questi filo putiniani rasentano il ridicolo... peccato alcuni si siano intestati la difesa dei palestinesi



Beiruth Livres 2025
freezonemagazine.com/news/beir…
Se c’è una città che nel suo stemma dovrebbe iscrivere il vocabolo “resilienza” questa è Beirut. La capitale del Libano più e più volte, nella sua storia recente, ha passato momenti drammatici, momenti che hanno fatto temere che non si sarebbe rialzata più: la guerra dei sei giorni del 1967 che vide l’arrivo nel paese […]
L'articolo Beiruth Livres 2025 proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Se c’è una città che nel suo


Sapete dove si possono trovare informazioni sull'etica dei siti di vendita online?

Vi spiego il problema, devo comprare una piastra per toast e ne ho trovata una che mi piace parecchio.

Amazon: 30 euro
manomano.it: 35 euro
Mediaworld: 60 euro

Di Amazon sappiamo tutto e quindi la scartiamo ma di manomano.it (per esempio) che si sa?

Considerato che un sito di vendite online non produce nulla di suo mi limiterei a valutazioni su quanto rispetta i diritti dei lavoratori, poi ogni azienda che vende tramite quel sito si assumerà le sue responsabilità in materia di tutela dell'ambiente, diritti umani, ecc.

Grazie.



Criptovalute e cooperazione internazionale. Il ruolo dei Carabinieri Antifalsificazione Monetaria


Il Generale Gianluca Vitagliano (foto) del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, un reparto specializzato in indagini nell'ambito della contraffazione monetaria, del falso documentale e dei crimini digitali connessi all'uso di criptovalute, è recentemente intervenuto al Digital Innovation Forum – ComoLake 2025 a Villa Erba di Cernobbio, sul lago di Como, evento che ha riunito oltre 3.500 partecipanti, 240 relatori, 80 startup e 50 aziende, confermandosi come una delle principali piattaforme europee di confronto tra scienza, economia e istituzioni.

Il Generale Vitagliano

Il Generale Vitagliano ha indicato come il ruolo dei CC Antifalsificazione Monetaria include la tutela del cittadino e del sistema finanziario, con un'azione di contrasto all'uso illecito delle #criptovalute, che sono considerate un mondo in espansione e potenzialmente fertile per la criminalità se non soggette a prevenzione e contrasto.
Il comando traccia le transazioni all'interno della #blockchain tra wallet, seguendo i codici dei wallet per la de-anonimizzazione e la ricostruzione del motivo della transazione.
Per questo scopo, vengono impiegate nuove strumentazioni come il tracciamento basato su open source intelligence e l'analisi dei social media.
Il comandante ha evidenziato che il controllo è particolarmente complesso a causa della natura interconnessa del mondo delle criptovalute, con la ricerca di "paradisi criminali" in paesi come quelli dell'Africa o dell'Asia, o in nazioni non collaboranti con le forze dell'ordine.
Il reparto collabora attivamente con l' #UnioneEuropea e istituzioni accademiche nazionali ed europee, dimostrando una forte vocazione internazionale.

Il Reparto venne costituito sin dal 19 ottobre 1992**, in ottemperanza al D.M. del 22 gennaio 1992 che, nel quadro della ripartizione degli obiettivi tra le varie Forze di Polizia, riconosceva all’Arma dei Carabinieri il consolidato interesse nel settore del falso nummario.

Il 15 giugno 1999, il Nucleo veniva elevato a Comando di Corpo e ridenominato - come attualmente - "Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria".

Il 28 giugno 2021 con il Regolamento del Consiglio Europeo n.138/2001 il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria veniva riconosciuto quale Autorità Nazionale per l’Arma dei Carabinieri (G.U. Unione Europea del 10 marzo 2009).

Con l'istituzione di tale Comando si è voluta assicurare una qualificata presenza dell’Arma dei Carabinieri a livello nazionale ed internazionale nel delicato settore della prevenzione e del contrasto al falso nummario.

I militari effettivi al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, individuati attraverso una preliminare selezione, vengono specializzati nel particolare settore mediante la frequenza di specifici Corsi inerenti in diversi ambiti operativi di competenza, attraverso l’apprendimento del quadro normativo di riferimento e delle migliori prassi operative.

Il 12 luglio 2021, veniva istituita la Sezione Operativa di Napoli.

Il Reparto risultava pertanto articolato su una struttura di Comando e due Sezioni Operative: di Roma, con competenza al Centro-Nord, e di Napoli, con competenza al Centro-Sud.

Il 4 ottobre 2021 è stata infine istituita la Sezione Criptovalute con il compito di contrastare le emergenti dinamiche criminali legate all’utilizzo illecito delle criptovalute e l’uso di piattaforme informatiche illegali per la vendita di valuta ed altri prodotti contraffatti di specifica competenza del Comando (documenti d’identità, dati e supporti relativi a carte di pagamento, assegni e valori bollati) fornendo anche supporto specialistico ai Comandi territoriali dell’Arma e all’ Autorità Giudiziaria in campo nazionale.

#Armadeicarabinieri

#cooperazioneinternazionaledipolizia

@Notizie dall'Italia e dal mondo

fabrizio reshared this.



Benvenuto Debian!


Dopo circa sedici anni di Ubuntu come sistema operativo sul mio PC personale, ho finalmente fatto distro hopping verso #debian (Debian 13 Trixie).

L'ho presa molto comoda, ma finalmente un passo in avanti verso una distro più "comunitaria" e politiche di scelta programmi meno invadenti e vincolanti per l'utente.



GDPR: necessità normativa o ostacolo alla crescita economica

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Nel 2018 l’Europa ha cambiato il mondo, non con un prodotto o un’innovazione, ma con una legge sulla privacy. Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è stata una dichiarazione audace




L'interruzione di AWS di Amazon di oggi ha messo fuori uso Signal in alcune aree

Come ha detto qui Elena Rossini, a proposito dell'interruzione di #Signal

il lato positivo delle interruzioni dei server è che tirano il velo e rivelano alcune dure verità su chi c'è realmente dietro alcuni servizi che utilizziamo... soprattutto quelli che pensiamo siano alternative alle Big Tech (spoiler: forse non lo sono).

Un esempio lampante: l'interruzione di #Microsoft dell'anno scorso ha messo fuori uso #DuckDuckGo

mastodon.world/@Mer__edith/115…


Unpopular opinion: the silver lining in server outages is that they pull the curtain & reveal some hard truths about who is really behind some services we use... especially stuff we think are alternatives to Big Tech (spoiler: maybe they aren't).

Case in point: last year's #Microsoft outage took out #DuckDuckGo (mashable.com/article/microsoft…).

Today's Amazon's AWS outage took out #Signal in some areas: mastodon.world/@Mer__edith/115…

Oh my, is this time to convince my family & friends to move to Matrix? 🥲


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in reply to Informa Pirata

@informapirata

Ecco il perché del seguente post:

chaos.social/@delta/1153908376…

E l' idea di fondo di avere un profilo su più account è importante, soprattutto nelle zone a rischio. 🤔


The last 2-3 days there was a significant slow down with message sending, sometimes 15 seconds, via the default #chatmail relay .... Wasn't a CPU/RAM or other resource problem but a software configuration / implementation problem. After some hours of debugging it was solved by providing the "speed-adjust" proxy option to #postfix. message sending should be back to sub-second. No message was lost. Lesson learned: just search for "speed" in postfix docs first (and fix the offending module later).

Informa Pirata reshared this.



PODCAST. CINA. A Pechino al via il Comitato centrale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da oggi il leader Xi Jinping e altri leader del Partito comunista si riuniscono per definire gli obiettivi per i prossimi cinque anni. La corrispondenza di Shanghai di Michelangelo Cocco
L'articolo PODCAST. CINA. pagineesteri.it/2025/10/20/ori…



UCRAINA. Zelensky spiazzato dall’ennesimo voltafaccia di Trump


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Niente Tomahawk, "causerebbero un'escalation e servono a noi". Zelensky e i leader europei temono una manovra a tenaglia di Trump e Putin, che si incontreranno a Budapest
L'articolo pagineesteri.it/2025/10/20/mon…




Francesca Incudine – il nuovo album
freezonemagazine.com/news/fran…
“RADICA” (Moonlight records/Ird) segna il ritorno di FRANCESCA INCUDINE, cantautrice e percussionista siciliana, che ritorna con un progetto discografico a 7 anni dalla vittoria della Targa Tenco. Radica è la parola siciliana per dire radice, ma anche nel più stretto senso letterale, quell’escrescenza nodosa sul tronco o sui rami che si forma in seguito a […]
L'articolo Francesca Incudine


mi chiedevo quanto ci volesse perché israele si rimangiasse tutti i miseri accordi....

RFanciola reshared this.

in reply to simona

Dal giorno prima dell'accordo Netanyahu &Co dicevano che Hamas lo stava violando, per cui davverp nessuna sorpresa!


LA DIFFERENZIATA A ROMA


Siamo all'Alessandrino in via del Grano alle ore 18.00 di oggi. Guardate il risultato della raccolta stradale con i cassonetti. A Roma non differenziano: nei cassonetti per l'indifferenziato sversano di tutto, compresi tanti materiali facilmente riciclabili.
A Roma, insomma, voto zero in raccolta differenziata.
Il sostegno a Gualtieri nella gestione del ciclo dei rifiuti equivale a essere partecipi di un fallimento, complici di un crimine ambientale e corresponsabili per danno erariale.




Le parole: piccole bombe a orologeria del pensiero


Nasce, oggi più che mai, l’esigenza di dare senso alle parole, alle cose, ai rapporti umani, alla politica — intesa nel suo significato più nobile, quello dell’agire collettivo consapevole. Le parole, ormai, sembrano stanche, logore, a volte persino annoiate di noi. Le abbiamo usate così tanto, così male e così spesso, che si sono svuotate di significato come una vecchia batteria del telefono che non regge più la carica. Le nostre parole non sono più strumenti di comunicazione, ma spesso rumore di fondo. Per tornare a raccontare davvero, dobbiamo imparare a rigenerarle, a farle respirare di nuovo. E per farlo serve un atto coraggioso e quasi chirurgico: fare a pezzi le parole per ricostruirle. Questo processo si chiama manomissione — termine dal doppio volto. Da un lato significa alterazione, gesto “violativo” nei confronti del linguaggio. Dall’altro, dal latino manumissio, indica la liberazione di uno schiavo. E forse è proprio questo il punto: dobbiamo liberare le parole da ciò che le imprigiona, da significati abusati, da slogan vuoti e dal chiacchiericcio sterile dei social. Siamo legati a parole che spesso non corrispondono a ciò che vorremmo davvero dire. Ci autocensuriamo per paura dell’indifferenza o per quella fastidiosa insicurezza che ci spinge a cercare parole “giuste” anziché parole vere. Ma una parola, anche la più semplice, esprime un pensiero, un mondo interiore, un punto di vista. Se cambio la parola, cambio il pensiero. E se cambio il pensiero, inevitabilmente, cambia anche la mia percezione del mondo. Ecco perché il linguaggio non è mai neutro. È un atto di potere, un atto di creazione. Le parole costruiscono o distruggono, uniscono o separano, fanno nascere sogni o scavano abissi. Non c’è bisogno di essere poeti per capirlo: basta una discussione di coppia o un commento affrettato in riunione per rendersi conto che una sola parola può scatenare l’apocalisse o salvare la giornata. Il linguaggio, quindi, ha un impatto profondo sulla vita quotidiana. È necessario intervenire sul modo in cui lo usiamo, dosandolo come un farmaco: la giusta misura fa bene, l’eccesso può essere tossico. Imparare a misurare le parole non significa parlare meno, ma parlare meglio. Come ricordava Louise Hay: “Le parole sono un’arma molto potente perché influenzano il nostro stato d’animo, la nostra percezione del mondo e le nostre scelte. Proprio come scegliamo con cura il cibo, il nutrimento per il nostro corpo, occorre prestare attenzione anche alle parole che utilizziamo per il nostro dialogo interiore e per le interazioni con gli altri. Esse sono la base per la nostra forza e serenità interiore. Nelle parole è racchiuso il seme della felicità.” E allora forse dovremmo iniziare ogni mattina scegliendo con cura le parole da “indossare”, come facciamo con i vestiti. Alcune sono scomode, altre eleganti, altre ancora così leggere che ci fanno sentire più vivi. Dopotutto, una parola gentile costa meno di un caffè, ma può risvegliare un’anima addormentata. Con le parole, dunque, bisogna stare attenti: sono creature vive, capricciose, a volte dispettose. Più le misuriamo, più impariamo ad ascoltarle, e più riusciremo a farci ascoltare a nostra volta. Perché il vero dialogo non nasce dal parlare tanto, ma dal parlare bene — con cuore, misura e un pizzico di ironia. E ricordiamolo: le parole non sono solo quello che diciamo, ma anche quello che diventiamo dopo averle dette.