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Test di Turing Inverso. Le IA riconoscono un umano in mezzo a 6 entità


Cinque modelli di intelligenza artificiale, ciascuno raffigurante uno dei personaggi storici – Aristotele, Mozart, Leonardo da Vinci, Cleopatra e Gengis Khan – si sono ritrovati nello scompartimento di un treno in movimento. Tuttavia, tra loro si nasconde

Cinque modelli di intelligenza artificiale, ciascuno raffigurante uno dei personaggi storici – Aristotele, Mozart, Leonardo da Vinci, Cleopatra e Gengis Khan – si sono ritrovati nello scompartimento di un treno in movimento. Tuttavia, tra loro si nascondeva una persona e il loro compito era quello di identificare l’impostore.

Questo scenario è stato la base per un video virale in cui i programmi di intelligenza artificiale gareggiavano contro un essere umano in un “test di Turing inverso”. L’intelligenza artificiale ha vinto facilmente, ma cosa dice questo sulle capacità delle macchine e dell’intelligenza umana?

Introdotto nel 1950 dallo scienziato Alan Turing come “gioco di imitazione”, il test di Turing valuta la capacità di una macchina di esibire un comportamento indistinguibile da quello di un essere umano. Sebbene nessun modello di intelligenza artificiale abbia ufficialmente superato questo test, gli scienziati hanno recentemente affermato che GPT-4 lo ha superato in uno studio preliminare.

Nel test di Turing “inverso”, ciascun chatbot seguiva un ordine specifico. Aristotele è stato interpretato da GPT-4 Turbo, Mozart da Claude-3 Opus, Leonardo da Vinci da Llama 3, Cleopatra da Gemini Pro. Genghis Khan era un uomo: Tor Knabe, uno sviluppatore di giochi di realtà virtuale che ha ideato questo test.

Le risposte dell’intelligenza artificiale erano lunghe e ponderate. Riflessioni su arte, scienza e governo che sarebbero difficili da immaginare come un discorso umano spontaneo.

Ciò che dovrebbe fare un leader è schiacciare i suoi nemici, vederli correre davanti a lui e ascoltare le grida delle loro donne”, ha risposto l’uomo quando gli è stato chiesto quale fosse la vera misura della forza di un leader. È stata sufficiente la citazione di Conan il Barbaro e le macchine hanno deciso all’unanimità che questa risposta “manca della sfumatura e del pensiero strategico” inerenti a un’intelligenza artificiale modellata sulle conquiste di Gengis Khan.

Knabe ha annotato l’inizio e la fine del dialogo e ha anche fornito all’IA una trascrizione completa della conversazione fino a quel momento. L’intero processo di registrazione è avvenuto senza editing. In un commento su YouTube, Knabe ha spiegato che ogni intelligenza artificiale ha ricevuto una descrizione della situazione, una cronologia completa della conversazione e istruzioni per ulteriori azioni. Gli input audio umani sono stati convertiti in testo, poiché nessun modello di intelligenza artificiale è ancora in grado di elaborare direttamente la voce.

A prima vista potrebbe sembrare che la persona nel video sia stata sconfitta dall’intelligenza artificiale. Tuttavia, gli esperti si chiedono se questo possa essere considerato un vero test.

Andreas Sandberg, ricercatore senior presso il Future of Humanity Institute dell’Università di Oxford, ha osservato che l’output del video potrebbe essere manipolato per aumentare il valore dell’intrattenimento e il test stesso non è chiaro a causa di molte variabili e della necessità di interpretazione.

Il test di Turing, come notano gli esperti, non è sempre una misura accurata dell’intelligenza. È stato proposto come un esperimento mentale, non come una misura assoluta dell’intelligenza della macchina.

Il dottor Huma Shah, professore associato all’Università di Coventry specializzato nella ricerca sull’intelligenza artificiale e sul test di Turing, sottolinea la mancanza di una definizione universale di intelligenza. A suo avviso il test di Turing, pur valutando la capacità di dialogo, non copre l’intera versatilità della competenza linguistica.

I risultati del test di Turing “inverso”, secondo Shah, non dimostrano tanto le capacità dell’intelligenza artificiale quanto evidenziano la difficoltà di valutare l’intelligenza in generale, sia essa umana o artificiale. Questa osservazione mette in discussione i metodi esistenti per misurare e confrontare diverse forme di intelligenza.

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Portable, Full-Size Arcade Cabinets


Believe it or not, there was a time when the only way for many of us to play video games was to grab a roll of quarters and head to …read more https://hackaday.com/2024/06/27/portable-full-size-arcade-cabinets/

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Believe it or not, there was a time when the only way for many of us to play video games was to grab a roll of quarters and head to the mall. Even though there’s a working computer or video game console in essentially every house now doesn’t mean we don’t look back with a certain nostalgia on those times, though. Some have turned to restoring vintage arcade cabinets and others build their own. This hackerspace got a unique request for a full-sized arcade cabinet that was also easily portable as well.

The original request was for a portable arcade cabinet, and the original designs were for a laptop-like tabletop arcade. But further back-and-forth made it clear they wanted full-size cabinets that just happened to also be portable. So with that criteria in mind the group started building the units. The updated design is modular, allowing the controls, monitor, and Raspberry Pi running the machines to be in self-contained units, with the cabinets in two parts that can quickly be assembled on-site. The base is separate and optional, with the top section capable of being assembled on the base or on something like a tabletop or bar, and the electronics section quickly drops in.

While the idea of a Pi-powered arcade cabinet is certainly nothing new, the quick build, prototyping, design, and final product that’s mobile and quickly assembled are all worth checking out. There is even more information on the build at the project’s GitHub page including Fusion 360 models. If you need your cabinets to be even more portable, this tabletop MAME cabinet is a great place to start.



A Previously Unknown Supplier For A Classic Chip


It’s common enough for integrated circuits to be available from a range of different suppliers, either as licensed clones, or as reverse-engineered proprietary silicon. In the case of a generic …read more https://hackaday.com/2024/06/27/a-previously-unkn

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It’s common enough for integrated circuits to be available from a range of different suppliers, either as licensed clones, or as reverse-engineered proprietary silicon. In the case of a generic circuit such as a cheap op-amp it matters little whose logo adorns the plastic, but when the part in question is an application processor it assumes much more importance. In the era of the 486 and Pentium there were a host of well-known manufacturers producing those chips, so it’s a surprise decades later to find that there was another, previously unknown. That’s just what [Doc TB] has done though, finding a 486 microprocessor from Shenzhen State Micro. That’s not a brand we ever saw in our desktop computers back in the 1990s.

Analysis of a couple of these chips, a DX33 and a DX2-66, shows them to have very similar micro-architecture but surprisingly a lower power consumption suggesting a smaller fabrication process. There’s the fascinating possibility that these might have been manufactured to serve an ongoing demand for 486 processors in some as-yet-unknown Chinese industrial application, but before any retrocomputer enthusiasts get their hopes up, the chips can’t be found anywhere from Shenzhen State Micro’s successor company. So for now they’re a fascinating oddity for CPU collectors, but who knows, perhaps more information on these unusual chips will surface.

Meanwhile we’ve looked at the 486’s legacy in detail before, even finding there could still just be 486-compatible SoCs out there.



UNA DIVERSA FORMA DI COOPERAZIONE: INVIO SOTTO OMBRELLO ONU DI FORZE DI POLIZIA IN ALTRI PAESI PER RISTABILIRE L’ORDINE. IL RECENTISSIMO ESEMPIO DI HAITI


@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il recente dispiegamento ad #Haiti di poliziotti provenienti dal #Kenya ci fornisce l’occasione per trattare nel nostro blog di una attività cooperativa di polizia non finalizzata all’individuazione di autori transnazionali di reato, bensì di ausilio necessario in un impiego di ristabilimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in un Paese che ne abbia necessità, e che abbia allo scopo fatto richiesta alle Nazioni Unite (#ONU), proprio come avvenuto in questo caso.

PERCHÉ INTERVIENE L’ONU?

Tra i fini delle Nazioni Unite, riportati all’art. 1 del suo Statuto, vi è quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionale attraverso efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce e reprimere gli atti di aggressione, nonché sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni. Per il raggiungimento di tali scopi l’organizzazione intergovernativa a carattere mondiale ha creato nell’ambito del Segretariato Generale il Department Of Peace Operations, realizzando sin dal 1956 delle operazioni, anche di carattere non strettamente militare, condotte da forze multinazionali, costituite da contingenti messi a disposizione dagli Stati membri allo scopo di mantenere la pace in aree di crisi. Conseguentemente nel tempo ha sviluppato la Dottrina delle operazioni di peacekeeping, traducibile in “mantenimento della pace”. Le operazioni, in realtà non espressamente previste nella Carta dell’ONU ma incrementate attraverso le delibere del Consiglio di sicurezza, devono presentare alcuni caratteri comuni: il consenso dello Stato sul cui territorio sono dispiegate le truppe; la neutralità e l’imparzialità; l’uso della forza solo per legittima difesa.
È nel contesto delle operazioni di “seconda generazione”, a partire dalla fine della “guerra fredda” in avanti, che il peacekeeping assume un carattere maggiormente variegato: da funzioni strettamente militari evolve a compiti di carattere umanitario, di “costruzione della pace”, per aiutare Paesi martoriati da guerre civili a restaurare le istituzioni politiche e il tessuto sociale. Per realizzare il mandato, le operazioni di più recente generazione sono condotte quindi da contingenti militari insieme a una componente civile, più o meno ampia.
Che si tratti di contingenti aventi missione di “mantenimento della pace” o di “ristabilimento” di essa, in ciascuna operazione vi è il contributo necessario di law enforcement agencies, seppure nella maggior parte dei casi con un ruolo minore. Alcuni autori affermano che tale forma di intervento e cooperazione da parte di Forze di Polizia, “sebbene limitata nell’ambito e nell’autorità, fornisce una base per soluzioni creative in aree soggette a una serie di disastri”.
In aree di crisi quindi la stessa cooperazione internazionale di polizia può svilupparsi in forme diverse, anche nel mero ambito della raccolta e scambio di informazioni, rispetto alle formalità comunque richieste dagli accordi e dai protocolli necessariamente seguiti in ambito ordinario.

COSA È ACCADUTO AD HAITI?

Haiti sta vivendo una grave crisi umanitaria dal 2021 dopo l'omicidio del presidente Moise. La popolazione haitiana soffre di povertà estrema, violenza e instabilità politica. La missione internazionale guidata dal Kenya ha il compito di supportare il governo transitorio fino alle elezioni del 2026.

COSA FARÀ E COME SARÀ COMPOSTA LA MISSIONE DELLE FORZE DI POLIZIA?

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(Poliziotti kenyoti in preghiera prima della partenza del contingente)

I kenyoti sono ufficialmente sbarcati ad Haiti con un piano per fermare la violenza delle bande nel paese. Finora sono arrivati 400 agenti di polizia keniani, ma il numero totale delle forze raggiungerà presto i 2.500, con l’ausilio di contingenti provenienti da Stati Uniti, Canada, Francia, Giamaica, Benin ed Argentina. Inoltre, il Brasile svolgerà un ruolo chiave nella missione, offrendo supporto logistico, addestramento militare e trasporto del personale proveniente da altri Paesi caraibici.
Intanto gli agenti si sparpagliano per la capitale, tentando di riprendere il controllo della città dalle bande. Questi gruppi armati stanno attaccando le stazioni di polizia, liberando i prigionieri e uccidendo in modo dilagante. Tra marzo e maggio scorso circa 200.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Si prevede che i poliziotti kenioti cominceranno la loro permanenza ad Haiti con iniziative che includono la ripresa del controllo del porto principale di Haiti e delle principali autostrade. Inoltre, i funzionari haitiani sperano di riprendere il controllo di un ospedale centrale a Port-au-Prince. Si prevede che il dispiegamento di agenti di polizia stranieri ad Haiti durerà almeno un anno, ma le bande hanno dichiarato che reagiranno e alcuni esperti temono che il piano fallirà.
Le forze dell'ordine straniere hanno iniziato ad arrivare ad Haiti martedì, più di un anno e mezzo dopo che il primo ministro aveva lanciato un appello ad altri paesi per chiedere aiuto per fermare la dilagante violenza delle bande che ha sconvolto la Nazione caraibica.

COME SARÀ COMPOSTA LA MISSIONE?

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(Il Comandante della Missione)

La Missione Multinazionale di Sicurezza e Supporto (MMSS) è stata approvata in ambito Nazioni Unite approvata il 2 ottobre 2023.
Il Comandante sarà il Generale Godfrey Otunga, a capo dei 1.000 poliziotti kenyani del National Police Service (NPS), su un totale di 2.500 per sostenere le forze di sicurezza haitiane. L’ obiettivo, come detto, è proteggere le installazioni strategiche in Haiti. Gli USA finanziano parte della missione con oltre 100 milioni di dollari per il progetto e costruzione della base per la forza multinazionale, seppure il Brasile sia critico sull’appoggio statunitense, giudicandolo insufficiente.

L’ITALIA NON PARTECIPA?

Non è prevista al momento la partecipazione di forze di polizia italiane. Ci piace qui ricordare che nel 2010, dopo un forte sisma che scosse Haiti, gli italiani intervennero con una forza che coinvolse varie forze armate italiane, in una missione che fu denominata "White Crane" (Gru bianca), basata sulla portaerei Cavour, che fornì assistenza medica e umanitaria.

COSA ACCADE NEL FRATTEMPO IN KENYA?

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(Scontri a Nairobi)

Una particolarità è che proprio nei giorni in cui i poliziotti volavano verso Haiti sono scoppiate proteste violente a Nairobi dopo l'approvazione di una controversa legge fiscale. Parliamo di un Paese molto povero, in cui la ricchezza non è distribuita e vi sono enormi disuguaglianze. Il 10% della popolazione detiene più della metà della ricchezza nazionale.
Il governo del primo ministro Ruto aveva presentato a maggio il disegno di legge finanziaria 2024 per aumentare le entrate e affrontare il debito, a quanto pare anche verso la Cina . Inizialmente, il disegno di legge prevedeva tasse su beni essenziali come pane, olio da cucina e automobili, ma la reazione pubblica ha portato i legislatori a ridurre alcune imposte. Tuttavia, il disegno di legge approvato prevede comunque un aumento delle tasse su beni importati, come uova, e sull'uso di telefoni, internet, commissioni di trasferimento bancario e attività digitali.
L'opposizione, soprattutto giovanile e attiva in quasi tutte le province del Paese, critica l'aumento dei costi per i consumatori, già alle prese con alti costi di vita a causa dell’alto tasso di inflazione e del calo di valore dello scellino.
A seguito degli scontri di piazza il Capo del Governo ha ritirato la legge. Bisognerà capire come evolverà la situazione e quanto questa potrà influire sulla missione dei poliziotti kenyoti ad Haiti.



Essere liberali fino in fondo

[quote]Il giorno dopo, poco o nulla si è mosso. Ieri, Marina Berlusconi ha dato un’intervista tutta politica al Corriere della Sera. Ha criticato il masochismo della cancel culture, ha biasimato la crescita dei partiti di estrema destra in Europa, ha una invocato “un’Europa più forte e più coesa” nell’interesse dell’Italia ed ha soprattutto spronato il […]
L'articolo



Powering Airplanes With Microwaves: an Aviation Physics Challenge Amidst Many


Falling firmly under the fascinating science category of ‘What if…?’ comes the idea of powering airplanes with beamed microwaves. Although the idea isn’t crazy by itself, since we can even …read more https://hackaday.com/2024/06/27/powering-airplane-with

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Falling firmly under the fascinating science category of ‘What if…?’ comes the idea of powering airplanes with beamed microwaves. Although the idea isn’t crazy by itself, since we can even keep airplanes flying using just solar power (though with no real useful payload), running through the numbers as [Ian McKay] does in a recent article in IEEE Spectrum makes it clear that there are still some major hurdles if we want to make such a technology reality. Yet is beamed microwave power that much more far out than other alternative ways to power aviation?

Most of the issues are rather hard limits with the assumed technology (phased microwave arrays), with the need for 170 meter diameter ground transmitters every 100 km along the route (including floating transmitters on the oceans with massive power cables, apparently). Due to the limited surface area on something like a Boeing 737-800 you’d need to cram the full take-off power needs (~30 MW) on its ~1,000 m2 surface area available for receiver elements, or 150 Watt per rectifying antenna (rectenna) element assuming a wavelength of 5 cm.

The good news is that the passengers inside would probably survive if the microwave-like shielding keeps up, and birds passing through the beams are likely to survive if they’re fast enough. It’d ruin a whole part of the local radio spectrum from leaked microwaves, of course. Unfortunately beaming MW levels of microwaves across 100 km is still beyond our capabilities.

After this fun science session, [Ian] then looks at alternatives like batteries and hydrogen, neither of which come even close to the energy density (or relative safety) of commercial aviation fuels. Perhaps synthetic aviation fuel might be the ticket, but at this point beamed microwave power is as likely to replace aviation fuel as batteries or hydrogen, though more likely than countries like the United States building out a fast & cheap high-speed rail network.




The SS United States: The Most Important Ocean Liner We May Soon Lose Forever


Although it’s often said that the era of ocean liners came to an end by the 1950s with the rise of commercial aviation, reality isn’t quite that clear-cut. Coming out …read more https://hackaday.com/2024/06/27/the-ss-united-states-the-most-important-ocea

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Although it’s often said that the era of ocean liners came to an end by the 1950s with the rise of commercial aviation, reality isn’t quite that clear-cut. Coming out of the troubled 1940s arose a new kind of ocean liner, one using cutting-edge materials and propulsion, with hybrid civil and military use as the default, leading to a range of fascinating design decisions. This was the context in which the SS United States was born, with the beating heart of the US’ fastest battle ships, with light-weight aluminium structures and survivability built into every single aspect of its design.

Outpacing the super-fast Iowa-class battleships with whom it shares a lot of DNA due to its lack of heavy armor and triple 16″ turrets, it easily became the fastest ocean liner, setting speed records that took decades to be beaten by other ocean-going vessels, though no ocean liner ever truly did beat it on speed or comfort. Tricked out in the most tasteful non-flammable 1950s art and decorations imaginable, it would still be the fastest and most comfortable way to cross the Atlantic today. Unfortunately ocean liners are no longer considered a way to travel in this era of commercial aviation, leading to the SS United States and kin finding themselves either scrapped, or stuck in limbo.

In the case of the SS United States, so far it has managed to escape the cutting torch, but while in limbo many of its fittings were sold off at auction, and the conservation group which is in possession of the ship is desperately looking for a way to fund the restoration. Most recently, the owner of the pier where the ship is moored in Camden, New Jersey got the ship’s eviction approved by a judge, leading to very tough choices to be made by September.

A Unique Design

WW II-era United States Maritime Commission (MARCOM) poster.WW II-era United States Maritime Commission (MARCOM) poster.
The designer of the SS United States is William Francis Gibbs, who despite being a self-taught engineer managed to translate his life-long passion for shipbuilding into a range of very notable ships. Many of these were designed at the behest of the United States Maritime Commission (MARCOM), which was created by the Merchant Marine Act of 1936, until it was abolished in 1950. MARCOM’s task was to create a merchant shipbuilding program for hundreds of modern cargo ships that would replace the World War I vintage vessels which formed the bulk of the US Merchant Marine. As a hybrid civil and federal organization, the merchant marine is intended to provide the logistical backbone for the US Navy in case of war and large-scale conflict.

The first major vessel to be commissioned for MARCOM was the SS America, which was an ocean liner commissioned in 1939 and whose career only ended in 1994 when it (then named the American Star) wrecked at the Canary Islands. This came after it had been sold in 1992 to be turned into a five-star hotel in Thailand. Drydocking in 1993 had revealed that despite the advanced age of the vessel, it was still in remarkably good condition.

Interestingly, the last merchant marine vessel to be commissioned by MARCOM was the SS United States, which would be a hybrid civilian passenger liner and military troop transport. Its sibling, the SS America, was in Navy service from 1941 to 1946 when it was renamed the USS West Point (AP-23) and carried over 350,000 troops during the war period, more than any other Navy troopship. Its big sister would thus be required to do all that and much more.

Need For Speed

SS United States colorized promotional B&W photograph. The ship's name and an American flag have been painted in position here as both were missing when this photo was taken during 1952 sea trials.SS United States colorized promotional B&W photograph. The ship’s name and an American flag have been painted in position here as both were missing when this photo was taken during 1952 sea trials.
William Francis Gibbs’ naval architecture firm – called Gibbs & Cox by 1950 after Daniel H. Cox joined – was tasked to design the SS United States, which was intended to be a display of the best the United States of America had to offer. It would be the largest, fastest ocean liner and thus also the largest and fastest troop and supply carrier for the US Navy.

Courtesy of the major metallurgical advances during WW II, and with the full backing of the US Navy, the design featured a military-style propulsion plant and a heavily compartmentalized design following that of e.g. the Iowa-class battleships. This meant two separate engine rooms and similar levels of redundancy elsewhere, to isolate any flooding and other types of damage. Meanwhile the superstructure was built out of aluminium, making it both very light and heavily corrosion-resistant. The eight US Navy M-type boilers (run at only 54% of capacity) and a four-shaft propeller design took lessons learned with fast US Navy ships to reduce vibrations and cavitation to a minimum. These lessons include e.g. the the five- and four-bladed propeller design also seen used with the Iowa-class battleships with their newer configurations.

Another lessons-learned feature was a top to bottom fire-proofing after the terrible losses of the SS Morro Castle and SS Normandie, with no wood, fabrics or other flammable materials onboard, leading to the use of glass, metal and spun-glass fiber, as well as fireproof fabrics and carpets. This extended to the art pieces that were onboard the ship, as well as the ship’s grand piano which was made from mahogany whose inability to ignite was demonstrated by trying to burn it with a gasoline fire.

The actual maximum speed that the SS United States can reach is still unknown, with it originally having been a military secret. Its first speed trial supposedly saw the vessel hit an astounding 43 knots (80 km/h), though after the ship was retired from the United States Lines (USL) by the 1970s and no longer seen as a naval auxiliary asset, its top speed during the June 10, 1952 trial was revealed to be 38.32 knots (70.97 km/h). In service with USL, its cruising speed was 36 knots, gaining it the Blue Riband and rightfully giving it its place as America’s Flagship.

A Fading Star


The SS United States was withdrawn from passenger service by 1969, in a very unexpected manner. Although the USL was no longer using the vessel, it remained a US Navy reserve vessel until 1978, meaning that it remained sealed off to anyone but US Navy personnel during that period. Once the US Navy no longer deemed the vessel relevant for its needs in 1978, it was sold off, leading to a period of successive owners. Notable was Richard Hadley who had planned to convert it into seagoing time-share condominiums, and auctioned off all the interior fittings in 1984 before his financing collapsed.

In 1992, Fred Mayer wanted to create a new ocean liner to compete with the Queen Elizabeth, leading him to have the ship’s asbestos and other hazardous materials removed in Ukraine, after which the vessel was towed back to Philadelphia in 1996, where it has remained ever since. Two more owners including Norwegian Cruise Line (NCL) briefly came onto the scene, but economic woes scuttled plans to revive it as an active ocean liner. Ultimately NCL sought to sell the vessel off for scrap, which led to the SS United States Conservancy (SSUSC) to take over ownership in 2010 and preserve the ship while seeking ways to restore and redevelop the vessel.

Considering that the running mate of the SS United States (the SS America) was lost only a few years prior, this leaves the SS United States as the only example of a Gibbs ocean liner, and a poignant reminder of what would have been a highlight of the US’s marine prowess. Compared to the United Kingdom’s record here, with the Queen Elizabeth 2 (QE2, active since 1969) now a floating hotel in Dubai and the Queen Mary 2‘s maiden voyage in 2004, the US looks to be rather meager when it comes to preserving its ocean liner legacy.

End Of The Line?


The curator of the Iowa-class USS New Jersey (BB-62, currently fresh out of drydock), Ryan Szimanski, walked over from his museum ship last year to take a look at the SS United States, which is moored literally within viewing distance from his own pride and joy. Through the videos he made, one gains a good understanding of both how stripped the interior of the ship is, but also how amazingly well-conserved the ship is today. Even after decades without drydocking or in-depth maintenance, the ship looks like could slip into a drydock tomorrow and come out like new a year or so later.

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At the end of all this, the question remains whether the SS United States deserves it to be preserved. There are many arguments for why this would the case, from its unique history as part of the US Merchant Marine, its relation to the highly successful SS America, it being effectively a sister ship to the four Iowa-class battleships, as well as a strong reminder of the importance of the US Merchant Marine at some point in time. The latter especially is a point which professor Sal Mercogliano (from What’s Going on With Shipping? fame) is rather passionate about.

Currently the SSUSC is in talks with a New York-based real-estate developer about a redevelopment concept, but this was thrown into peril when the owner of the pier suddenly doubled the rent, leading to the eviction by September. Unless something changes for the better soon, the SS United States stands a good chance of soon following the USS Kitty Hawk, USS John F. Kennedy (which nearly became a museum ship) and so many more into the scrapper’s oblivion.

What, one might ask, is truly in the name of the SS United States?




FINANCIAL TIMES: Israele trasforma il Libano del sud in una “zona morta”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo l’analisi delle immagini satellitari, la maggior parte della distruzione è avvenuta all’interno di un corridoio di 5 km appena a nord della Linea Blu, il confine tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele.
L'articolo FINANCIAL TIMES: Israele




ECUADOR. Attacco alla libertà di stampa: foglio di via per la giornalista Alondra Santiago


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La reporter cubana è stata accusata di mettere in pericolo la sicurezza pubblica e lo Stato con il suo programma in cui tratta temi di politica e spesso critica il governo.
L'articolo ECUADOR. Attacco alla libertà di



PRIVACYDAILY n. 359 – 27.06.2024

VERSIONE ITALIANA USA: LA LEGGE FEDERALE SULLA PRIVACY CRITICATA DAI LOBBISTI DEL SETTORE L’ultima bozza dell’American Privacy Rights Act (APRA), che regolamenterebbe la protezione della privacy dei cittadini statunitensi a livello federale, sta ricevendo una vera e propria stroncatura da parte dei gruppi



BOLIVIA. Colpo di stato o auto-golpe?


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Sullo sfondo dell'atto di forza compiuto dal comandante dell’Esercito, Juan José Zúñiga, c'è lo scenario elettorale con lo scontro tra il duo Arce-Choquehuanca e l’ex presidente Evo Morales.
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M5S: tre consigli a Giuseppe Conte


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Già che si torni a parlare di appartenenza politica, «né di destra né di sinistra», è un brutto segno; ma se a farlo, in questo giugno post-elettorale, sono proprio gli ex vertici del M5S significa che si è messa definitivamente in moto la macchina dell’auto-sabotaggio che da qualche anno ormai imperversa intorno al movimento. Dopo […]



Più obbligazioni verdi per Banca d’Italia: lo dice il Rapporto sugli investimenti sostenibili e i rischi climatici


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L'articolo Più obbligazioni verdi per Banca d’Italia: lo dice il



Feddit.it è stato aggiornato dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Vediamo quali sono le novità più rilevanti per gli utenti


Come si saranno accorti I lettori più attenti, l'aggiornamento è stato fatto Passando dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Tuttavia, le modifiche più importanti sono proprio quelle legate alla 19.4.0 mentre per l'ultima versione si è trattato soprattutto de

Come si saranno accorti I lettori più attenti, l’aggiornamento è stato fatto Passando dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Tuttavia, le modifiche più importanti sono proprio quelle legate alla 19.4.0 mentre per l’ultima versione si è trattato soprattutto della correzione di bug e di alcuni miglioramenti meno rilevanti. Le comunità hanno una nuova impostazione…

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Come si saranno accorti I lettori più attenti, l’aggiornamento è stato fatto Passando dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Tuttavia, le modifiche più importanti sono proprio quelle legate alla 19.4.0 mentre per l’ultima versione si è trattato soprattutto della correzione di bug e di alcuni miglioramenti meno rilevanti.

informapirata.it/2024/06/27/fe…




Juno mostra i laghi di lava di Io in alta definizione l MEDIA INAF

"L’elevata risoluzione spaziale delle immagini a infrarossi di Jiram, combinata con la posizione favorevole di Juno durante i sorvoli, ha rivelato che l'intera superficie di Io è coperta da laghi di lava contenuti in strutture simili a caldere."

media.inaf.it/2024/06/26/jiram…



@Signor Amministratore a questo punto mi sembra arrivato il momento di pensare ad una presenza "social" della mia band, per non lasciarla sola al freddo di FB. Che tipo di supporto c'è per i gruppi su Facebook ? Esiste un concetto simile alle "pagine" di FB ? Ovvero una presenza di gruppo gestibile da account singoli ?
in reply to Sandro Santilli

@Sandro Santilli Quello è il link per impostare la delega dell'account in cui ti trovi in quel momento ha un altro account (ricordati che deve essere un collegamento per poter essere delegato)

Per passare da un account a un altro invece devi andare sul seguente link che come vedi non contiene la parola settings

poliverso.org/delegation



Interessante: phanpy.social supporta anche #Friendica -- viva le specifiche aperte, viva il software libero !



📣 All’evento di apertura del #Young7 for Education che si svolge oggi a Lignano Sabbiadoro, dalle ore 21, interverranno il Ministro Giuseppe Valditara, il Sottosegretario Paola Frassinetti e il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimili…


Apprendiamo che il consiglio dei ministri ha licenziato lunedì 24 giugno la bozza del Dl infrastrutture. Fra le molte norme scellerate ritroviamo una maxi oper



Presentazione del libro “Tutta un’altra storia” di Totò Burrafato

[quote]26 giugno 2024, ore 18:00 presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi OLTRE ALL’AUTORE INTERVERRANNO GIUSEPPE BENEDETTO, Presidente Fondazione Luigi Einaudi ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia DAVIDE GIACALONE, Direttore La Ragione




Si conclude con l’ultimo video la campagna “Fermati. #Pensaciunminuto” sui rischi legati alle...

Si conclude con l’ultimo video la campagna “Fermati. #Pensaciunminuto” sui rischi legati alle dipendenze. L'obiettivo è sensibilizzare l’intera popolazione ma soprattutto i più giovani sulle conseguenze che derivano dall’uso di queste sostanze.



Francesca Pascale commenta le dichiarazioni di Marina Berlusconi sui diritti: “Gli stessi valori del padre”


@Politica interna, europea e internazionale
Francesca Pascale commenta le dichiarazioni di Marina Berlusconi Francesca Pascale ha commentato l’intervista di Marina Berlusconi al Corriere della Sera in cui la figlia del Cavaliere sulla questione dei diritti civili ha dichiarato di sentirsi



Le grandi società di telecomunicazioni dell’UE chiedono una maggiore regolamentazione sulle Big Tech

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
In un documento pubblicato mercoledì (26 giugno), un’associazione che rappresenta i maggiori operatori europei di

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Dalla lancia all’IA. Il libro di Ercolani e Breccia sulla storia delle armi

[quote]L’evoluzione dell’umanità è stata accompagnata lungo i secoli dalla parallela trasformazione delle armi, esse stesse fautrici di cambiamenti e trasformazioni epocali. La polvere da sparo ha cambiato il modello politico e sociale dell’aristocrazia, portando al centro della Storia le



Marina Berlusconi: “Sui diritti sto con la sinistra, ognuno deve essere libero di scegliere”


@Politica interna, europea e internazionale
Marina Berlusconi al Corriere della Sera: “Sui diritti sto con la sinistra” Marina Berlusconi ha rivelato di sentirsi più affine alla sinistra sulla questione dei diritti civili che alla destra. La figlia del Cavaliere lo ha affermato in un’intervista al Corriere



Ecco le reazioni internazionali alla nomina di Mark Rutte

[quote]Mark Rutte è ufficialmente il nuovo segretario generale della Nato, come già anticipato da Formiche.net. La decisione è arrivata dal Consiglio nord atlantico, l’ex ministro olandese succederà a Jens Stoltenberg il 1° ottobre 2024, ereditando il compito di mantenere il timone dell’Alleanza. La nomina arriva un anno dopo la




“Fermati. Pensaci un minuto”: disponibile il penultimo dei nove video della campagna di...

“Fermati. Pensaci un minuto”: disponibile il penultimo dei nove video della campagna di comunicazione sui rischi legati alle dipendenze, realizzata da #Rai in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consigli…

#Rai


Conferenza stampa di Julian Assange a Canberra, tra poco dal vivo: youtube.com/live/XATYVc6upMY?s…


PRIVACYDAILY n. 358 – 26.06.2024

VERSIONE ITALIANA USA: LA LEGGE SULLA PRIVACY DELL’OREGON VIOLA IL PRIMO EMENDAMENTO Project Veritas, un’organizzazione mediatica conservatrice nota per il suo lavoro sotto copertura, ha sostenuto martedì di fronte a una giuria del Nono Circuito della Corte d’Appello che una legge sulla privacy



GAZA. Ogni giorno 10 bambini perdono una o entrambe le gambe


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A ricordare che tanti ragazzi porteranno per sempre sui loro corpi le conseguenze di bombardamenti, è stato ieri Philippe Lazzarini, il capo dell'Unrwa l'agenzia Onu per i profughi palestinesi.
L'articolo GAZA. Ogni giorno 10 bambini perdono una o entrambe le gambe proviene da Pagine



Oggi #26 giugno è la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga. Per...

Oggi #26 giugno è la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga. Per sensibilizzare sui rischi legati alle dipendenze la #Rai, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consig…

#Rai #26


I mega miliardari sono sempre più ricchi, perché non pagano tasse


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Una ricerca Capgemini dimostra come nel 2023 è aumentata solo la ricchezza dei più ricchi. Soprattutto perché non pagano le tasse
L'articolo I mega miliardari sono sempre più ricchi, perché non pagano valori.it/mega-miliardari-semp…

in reply to Gif Animale

Dai che ancora un po' di ricchezza gli facciamo accumulare e poi iniziano a fare girare tutto con la trickle down economy, giusto?

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