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Send Images to Your Terminal With Rich Pixels


[darrenburns]’ Rich Pixels is a library for sending colorful images to a terminal. Give it an image, and it’ll dump it to your terminal in full color. While it also supports ASCII art, the cool part is how it makes it so easy to display an arbitrary image — a pixel-art rendition of it, anyway — in a terminal window.

How it does this is by cleverly representing two lines of pixels in the source image with a single terminal row of characters. Each vertical pixel pair is represented by a single Unicode ▄ (U+2584 “lower half block”) character. The trick is to set the background color of the half-block to the upper pixel’s RGB value, and the foreground color of the half-block to the lower pixel’s RGB. By doing this, a single half block character represents two vertically-stacked pixels. The only gotcha is that Rich Pixels doesn’t resize the source image; if one’s source image is 600 pixels wide, one’s terminal is going to receive 600 U+2584 characters per line to render the Rich Pixels version.

[Simon WIllison] took things a step further and made show_image.py, which works the same except it resizes the source image to fit one’s terminal first. This makes it much more flexible and intuitive.

The code is here on [Simon]’s tools GitHub, a repository for software tools he finds useful, like the Incomplete JSON Pretty Printer.


hackaday.com/2025/09/13/send-i…



Sto scoprendo F-Droid e ho visto che alcune app sono sia lì che sul Play Store.

Da dove conviene installarle?

C'è differenza in termini di versioni o funzionalità?

#fdroid
#f-droid



Riescono a rigirare qualsiasi cosa a loro vantaggio, temo siano imbattibili.


Nel Regno Unito sono necessari uno "scioglimento del Parlamento" e un "cambio di governo". Lo ha detto Elon Musk in videocollegamento col palco della manifestazione organizzata dall'estrema destra a Londra. "Non si può: non abbiamo altri quattro anni, o quando ci saranno le prossime elezioni, è troppo tempo. Bisogna fare qualcosa", ha dichiarato il tycoon riferendosi all'esecutivo laburista di Keir Starmer con cui in passato è entrato più volte in polemica. Ha poi dichiarato che "la sinistra è il partito della violenza e dell'omicidio", riferendosi all'assassinio di Charlie Kirk negli Usa.


rainews.it/articoli/2025/09/lo…



"L’ex presidente brasiliano è stato condannato a 27 anni di detenzione per il tentato golpe del gennaio 2023. È la rivincita della società civile, in un Brasile diviso e con gli Stati Uniti di Trump pronti a destabilizzare il paese

I fatti che hanno portato alla condanna a 27 anni di Jair Bolsonaro, si riferiscono al tentato golpe dell’8 gennaio 2023, quando fu assaltato il Congresso, il palazzo di Planalto (sede della presidenza) e il Supremo tribunale federale a Brasilia, in un’azione identica all’assalto al Campidoglio di Washington del 6 gennaio 2021, e che prevedeva l’assassinio del presidente Lula Da Silva e del suo vice Geraldo Alckmin.

Bolsonaro, come Trump, non accettava la sconfitta contro un avversario di centrosinistra, contando su masse critiche simili di potere economico, disinformazione e messianismo religioso. Oggi Brasilia condanna dove Washington ha eluso."



Le guerre invisibili


Ogni giorno, i titoli di giornale e i notiziari riportano la guerra tra Ucraina e Russia, e la tragedia in Palestina e Israele. Ma mentre l’attenzione globale si concentra su questi teatri di conflitto, centinaia di altre guerre vengono combattute nel silenzio, lontano dai riflettori. Non si tratta solo di guerre tra eserciti, ma di battaglie di natura psicologica, politica, sociale, lotte per i diritti civili. Guerre che quotidianamente mietono vittime, eppure restano invisibili, mai davvero raccontate. Mentre il mondo segue con il fiato sospeso ciò che accade in Ucraina e in Medio Oriente, in molte altre regioni si consumano guerre altrettanto feroci. In paesi come la Repubblica Centrafricana, il Sud Sudan, lo Yemen e l’Etiopia, conflitti etnici e politici stanno decimando intere comunità. La carenza di cibo, l’assenza di assistenza sanitaria e la violenza quotidiana segnano la vita di milioni di persone, immerse in una realtà che il resto del mondo sceglie di ignorare. Queste “piccole” guerre – definite così solo perché ignorate dai grandi media – generano esodi, genocidi e crisi umanitarie di proporzioni immani. Ma perché la loro voce è così flebile? Perché le sofferenze di queste popolazioni sembrano meno rilevanti rispetto a quelle sotto i riflettori dei mass media? Le risposte si intrecciano tra interessi geopolitici, copertura mediatica selettiva e la distanza fisica e culturale che ci separa da quelle terre. Il conflitto in Etiopia, in particolare nella regione del Tigray, rappresenta una delle crisi umanitarie più devastanti degli ultimi anni. Dal novembre 2020, la guerra tra il governo federale etiope e le forze del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray (TPLF) ha causato migliaia di morti e milioni di sfollati. Nonostante un accordo di pace siglato nel 2022, la situazione resta precaria. Milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà, con accesso limitato agli aiuti umanitari e ai servizi essenziali. Eppure, l’attenzione internazionale è stata esigua, spesso oscurata da eventi ritenuti più “rilevanti”. In Repubblica Centrafricana, da anni si combatte un conflitto armato tra milizie, ribelli e forze governative. Nonostante gli accordi di pace firmati nel 2019, il paese vive ancora nel caos. Le milizie controllano vaste porzioni del territorio, e la popolazione civile è costantemente soggetta ad abusi: sfollamenti forzati, violenze sessuali, saccheggi. Anche qui, il silenzio mediatico è assordante. Dopo il colpo di Stato del 2021, il Myanmar è precipitato nel caos. La giunta militare affronta una feroce resistenza da parte di gruppi etnici armati e movimenti pro-democrazia. Le regioni di confine, popolate da minoranze etniche, sono le più colpite. Le proteste nelle grandi città hanno attirato brevemente l’attenzione globale, ma le piccole guerre nelle aree rurali restano nell’ombra. Il Mali, insieme ad altri paesi del Sahel come Burkina Faso e Niger, è teatro di una guerra complessa tra forze governative, gruppi jihadisti e milizie locali. Attacchi terroristici, rapimenti e scontri hanno devastato l’area, provocando una crisi umanitaria senza precedenti. Questi conflitti si alimentano con la tratta di esseri umani, il traffico di armi e il controllo delle rotte migratorie. Nelle province orientali della Repubblica Democratica del Congo, da anni si consumano conflitti armati tra milizie, gruppi ribelli e l’esercito nazionale. Queste guerre, spesso legate allo sfruttamento di risorse come i minerali preziosi, sono segnate da stupri di massa, saccheggi, violenze indiscriminate. Eppure, la copertura internazionale resta frammentaria. Ma le guerre invisibili non si combattono solo lontano da noi. Anche nelle città e nelle nazioni più sviluppate, infuriano conflitti sottili e pervasivi: guerre psicologiche, lotte per i diritti civili, scontri politici. Pensiamo alla battaglia quotidiana delle minoranze per affermare la propria identità, alla solitudine di chi combatte contro la depressione e l’ansia, alle difficoltà di chi cerca di ottenere pari diritti in una società che ancora discrimina. Guerre che non fanno notizia, ma segnano profondamente vite umane. In molte parti del mondo, la lotta per i diritti umani è una guerra continua. Dal diritto all’istruzione a quello di esprimere liberamente la propria opinione, milioni di persone vivono sotto oppressione. Giornalisti incarcerati per aver denunciato la corruzione, attivisti ambientali minacciati, bambini privati del diritto allo studio: tutte queste sono manifestazioni di guerre invisibili, consumate nell’indifferenza globale. Dietro ogni guerra taciuta, si celano dinamiche complesse, interessi economici, poteri occulti. Eppure, comprendere queste battaglie silenziose è essenziale per cogliere la vera portata della condizione umana contemporanea. Solo guardando oltre i riflettori possiamo iniziare a dare voce a chi vive ogni giorno nella morsa del conflitto, senza che il mondo se ne accorga.


"Golpisti in chief Il Brasile fa quello che avrebbe dovuto fare Biden il 6 gennaio"

negli stati uniti al contrario se uno fa un colpo di stato lo si nomina ufficialmente.
forse non vorranno la guerra civile, ma temo l'abbiano solo ritardata.



"L’istituzione economica di maggior peso nel pianeta rischia così di virare verso il modello turco, nel quale il presidente chiede e la banca centrale esegue. "


ESP32 Hosts Functional Minecraft Server


If you haven’t heard of Minecraft, well, we hope you enjoyed your rip-van-winkle nap this past decade or so. For everyone else, you probably at least know that this is a multiplayer, open world game, you may have heard that running a Minecraft server is a good job for maxing out a spare a Raspberry Pi. Which is why we’re hugely impressed that [PortalRunner] managed to squeeze an open world onto an ESP32-C3.

Of course, the trick here is that the MCU isn’t actually running the game — it’s running bareiron, [PortalRunner]’s own C-based Minecraft server implementation. Rewriting the server code in C allows it to be optimized for the ESP32’s hardware, but it also let [PortalRunner] strip his server down to the bare essentials, and tweak everything for performance. For example, instead of the multiple octaves of perlin noise for terrain generation, with every chunk going into RAM, he’s using the x and z of the corners as seeds for the psudorandom rand() function, and interpolating between them. Instead of caves being generated by a separate algorithm (and stored in memory), in bareiron the underground is just a mirror-image of the world above. Biomes are just tiled, and sit separately from one another.

So yes, what you get from bareiron is simpler than a traditional Minecraft world — items are simplified, crafting is simplified, everything is simplified, but it’s also running on an ESP32, so you’ve got to give it a pass. With 200 ms to load each chunk, it’s playable, but the World’s Smallest Minecraft Server is a bit like a dancing bear: it’s not about how well it dances, but that it dances at all.

This isn’t the first time we’ve seen Minecraft’s server code re-written: some masochist did it in COBOL, but at least that ran on an actual computer, not a microcontroller. Speaking of low performance, you can’t play Minecraft on an SNES, but you can hide the game inside a cartridge, which is almost as good.

Thanks to [CodeAsm] for the tip. Please refer any other dancing bears spotted in the wild to our tips line.

youtube.com/embed/p-k5MPhBSjk?…


hackaday.com/2025/09/13/esp32-…



OpenAI e Microsoft, accordo per trasformazione in società di pubblica utilità


OpenAI ha stipulato un memorandum d’intesa con Microsoft per rivedere la propria partnership, che potrebbe portare alla trasformazione dell’azienda in una P[em]ublic Benefit Corporation (PBC) .[/em] Se la trasformazione verrà approvata dagli enti regolatori, la startup potrà attrarre capitale aggiuntivo e quotarsi in borsa.

Secondo i termini dell’accordo, l’organizzazione no-profit OpenAI continuerà a esistere e a mantenere il controllo sulle attività dell’azienda. Riceverà una partecipazione in PBC per un valore di oltre 100 miliardi di dollari. Altri termini dell’accordo non sono noti. Il documento non ha valore legale, ma registra le intenzioni e le aspettative delle parti.

“Stiamo lavorando attivamente per finalizzare i termini contrattuali in un accordo definitivo”, hanno aggiunto le aziende in una dichiarazione congiunta.

Il promemoria sembra porre fine a mesi di trattative tra OpenAI e Microsoft. In base all’accordo attuale, Microsoft, uno degli investitori chiave di OpenAI, riceverà l’accesso prioritario alla tecnologia ed è il principale fornitore di servizi cloud per la startup.

Tuttavia, dal suo primo investimento nel 2019, l’attività del creatore di ChatGPT è cresciuta in modo significativo. Nell’ultimo anno, l’azienda ha concluso una serie di accordi che hanno ridotto la sua dipendenza da Microsoft.

Secondo il Wall Street Journal, l’azienda ha firmato un contratto da 300 miliardi di dollari con Oracle per cinque anni, a partire dal 2027. OpenAI sta inoltre collaborando con il conglomerato giapponese SoftBank al progetto Stargate.

Ricordiamo che ad agosto Sam Altman annunciò che OpenAI stava lavorando a un nuovo modello, GPT-6, in seguito al controverso rilascio di GPT-5.

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Keep Reading, Keep Watching


I’ve been flying quadcopters a fair bit lately, and trying to learn some new tricks also means crashing them, which inevitably means repairing them. Last weekend, I was working on some wiring that had gotten caught and ripped a pad off of the controller PCB. It wasn’t so bad, because there was a large SMT capacitor nearby, and I could just piggyback on that, but the problem was how to re-route the wires to avoid this happening again.

By luck, I had just watched a video where someone else was building up a new quad, and had elegantly solved the exact same routing problem. I was just watching the video because I was curious about the frame in question, and I had absolutely no idea that it would contain the solution to a problem that I was just about to encounter, but because I was paying attention, it make it all a walk in the park.

I can’t count the number of times that I’ve had this experience: the blind luck of having just read or seen something that solves a problem I’m about to encounter. It’s a great feeling, and it’s one of the reasons that I’ve always read Hackaday – you never know when one hacker’s neat trick is going to be just the one you need next week. Indeed, that’s one of the reasons that we try to feature not just the gonzo hacks that drill down deep on a particular feat, but also the little ones too, that solve something in particular in a neat way. Because reading up on the hacks is free, and particularly cheap insurance against tomorrow’s unexpected dilemmas.

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hackaday.com/2025/09/13/keep-r…



SIEM Satellitare: La difesa USA sviluppa una AI per la difendere i satelliti dagli hacker


Le aziende appaltatrici della difesa statunitense stanno sviluppando uno strumento di intelligenza artificiale chiamato Cyber Resilience On-Orbit (CROO) per rilevare attacchi informatici ai satelliti monitorando direttamente il comportamento e i dati di telemetria dei sistemi satellitari in orbita. L’obiettivo è identificare comportamenti anomali sfruttando apprendimento automatico e intelligenza artificiale, per comprendere il vero stato dei satelliti oltre la semplice protezione dei link di comunicazione.

Lo strumento CROO è stato sviluppato da Proof Labs, una startup di sicurezza informatica spaziale con sede ad Albuquerque, New Mexico, con il contributo di Big Bear AI, azienda di soluzioni di intelligenza artificiale della Virginia, e Redwire Space Systems, impresa aerospaziale e di difesa della Florida. Il modello AI è addestrato usando telemetria satellitare sintetica ad alta fedeltà e altri dati generati da un modello digitale del satellite FireSat costruito da Redwire.

Big Bear AI ha compilato una serie temporale di 1,2 milioni di righe di dati modellando la telemetria di FireSat e altri dati sia in condizioni normali sia in caso di attacchi informatici. I dati includono tutte le informazioni elaborate dal software di volo del satellite, permettendo al modello di apprendere pattern di funzionamento ordinario e anomalie prodotte da scenari ostili.

Proof Labs evidenzia che le soluzioni di sicurezza finora si concentrano soprattutto sul lato terra della rete; la crittografia dei collegamenti satellitari protegge i dati in transito ma non difende il satellite né le funzioni a bordo. CROO mira quindi a rilevare o dedurre attacchi anche attraverso dati generati da dispositivi o sottosistemi non attaccati, con l’intento di prevenire attacchi sofisticati simili a Stuxnet.

CROO sarà distribuito come software e potrà anche essere implementato come hardware installabile sui satelliti; il lancio è previsto per il prossimo anno. Parte del finanziamento proviene da un contratto di ricerca e innovazione firmato con l’U.S. Air Force Research Laboratory nel 2024, e il cliente previsto dalla Space Force è lo U.S. Space Systems Command. Il software sarà proposto a operatori satellitari sia militari sia commerciali.

Secondo i responsabili tecnici, il set di telemetria include parametri come la velocità della ruota di reazione, la posizione del sensore stellare e l’angolo solare riportato dal sensore solare di bordo. Big Bear ha inoltre dichiarato l’intenzione di condividere i dati come repository su GitHub per permettere ad altri di addestrare propri modelli di intelligenza artificiale.

I progettisti sottolineano l’importanza di comprendere il comportamento reale dei componenti del satellite: attacchi simulati contro FireSat hanno preso di mira principalmente le batterie, scelte perché avrebbero generato rumore evidente nella telemetria. Gli attacchi selezionati e gli scenari simulati sono stati pensati per produrre cambiamenti fisici o digitali tali da essere rilevabili nel flusso di telemetria, permettendo a CROO di intercettare segnali di compromissione anche quando alcuni sottosistemi non sembrano compromessi.

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Nebius, ex Yandex, firma un contratto miliardario con Microsoft per l’AI


Nebius (ex Yandex) ha annunciato un importante accordo con Microsoft Corporation per il leasing di unità di elaborazione grafica (GPU) per l’intelligenza artificiale. L’accordo riguarda la locazione di capacità in un data center nella città americana di Vineland (New Jersey).

Secondo i termini dell’accordo, Nebius fornirà a Microsoft potenza di calcolo in determinate tranche nel corso del 2025 e del 2026. A seconda del volume di energia fornito, il valore del contratto entro il 2031 potrebbe ammontare a 17,4 miliardi di dollari. Microsoft ha inoltre il diritto di acquistare ulteriore energia, il che aumenterebbe il valore del contratto a 19,4 miliardi di dollari.

Secondo i dettagli dell’accordo pubblicati sul sito web della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, se Nebius non riuscirà a fornire la potenza di calcolo richiesta da Microsoft entro determinate date, Microsoft avrà il diritto di recedere dall’accordo.

Inoltre, sia Nebius che Microsoft possono recedere dal presente contratto se l’altra parte commette gravi violazioni sostanziali e non le corregge entro 60 giorni.

Un altro motivo di risoluzione del contratto è la liquidazione o il fallimento della controparte, che non venga risolto entro 30 giorni. Tuttavia, qualora il fallimento venga dichiarato ai sensi dell’Articolo 11 del Codice Fallimentare degli Stati Uniti, che prevede la riorganizzazione della società o il trasferimento dei suoi beni a una terza parte affidabile, questo non costituisce motivo di risoluzione del contratto.

Nebius è una società olandese originariamente chiamata Yandex. Storicamente, la società era proprietaria della società russa Yandex, il cui fondatore, Arkady Volozh, era il principale azionista di Yandex. Nel 2011, Yandex ha effettuato un’IPO (offerta pubblica iniziale) sulla borsa americana Nasdaq.

Nel 2022, il Nasdaq ha sospeso le negoziazioni delle sue azioni. Successivamente, la società ha deciso di lasciare la Russia. La divisione russa dell’azienda, PJSC Yandex, è stata venduta nel 2024.

Le principali attività di Yandex erano in Russia. Dopo l’accordo, Yandex si è ritrovata con solo alcune startup di intelligenza artificiale (IA) : Nebius AI (elaborazione grafica nell’IA), Toloka AI (IA generativa), Andrive (sviluppatore di veicoli senza pilota ) e la piattaforma educativa TripleTen. Yandex è stata rinominata Nebius, il Nasdaq ha ripreso a negoziare le azioni della società e Arkady Volozh è tornato alla guida della società.

Nebius ha deciso di concentrarsi sugli investimenti in infrastrutture di intelligenza artificiale. Nel 2024, l’azienda ha aperto data center per l’elaborazione grafica a Parigi e a Kansas City, Missouri . Nel 2025, un altro data center è stato inaugurato nel Regno Unito. L’azienda ha promesso di investire 1 miliardo di dollari nell’infrastruttura corrispondente in Europa. I data center sono realizzati utilizzando apparecchiature Nvidia.

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Nell’ambito della Festa del Cantico, nel santuario di San Damiano ad Assisi, il 20 settembre l’evento “Il Cantico ‘ad arte’”. La giornata sarà dedicata all'approfondimento della lauda da un punto di vista letterario, musicale e artistico.


L’infanzia, i legami familiari, le amicizie, gli studi, la formazione, la vocazione, i primi passi nella vita consacrata, l’impegno sociale, le passioni sportive, i gusti alimentari.


Le Acli formulano i migliori auguri a Papa Leone XIV per il suo settantesimo compleanno. "In questi mesi dalla sua elezione - si legge nel messaggio - abbiamo potuto apprezzarne le qualità pastorali ed umane, ed in particolare la sua dedizione al tem…


Dal 19 al 21 settembre si terrà a Roma il Pellegrinaggio giubilare della Federazione nazionale italiana della Società di San Vincenzo De Paoli Odv, un evento che riunirà circa 500 partecipanti provenienti da tutta Italia.


"Nel dialogo con il Santo Padre ho avuto la possibilità di presentargli la situazione dell'arcidiocesi dell'Aquila sottolineando gli aspetti di forza e fragilità di un popolo che sta rinascendo, con vigore e tenacia, dopo le varie calamità che ha sub…


Stamattina nella Sala degli Orazi e Curiazi, in Campidoglio, il card. Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro, ha chiuso i lavori dell’Assemblea dell’Umano, appuntamento finale del World Meeting on Human Fraternity 2025.


Non “vittime”, ma “autrici” di carità. Così, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, Leone XIV definisce le 16 compagne dell’Ordine delle Carmelitane Scalze di Compiègne, martiri, uccise in odium Fidei il 17 luglio…


Russia, Trump alla Nato: "Nuove sanzioni solo se smetterete di comprare petrolio da Mosca"

per certe cose a volte è da considerare quasi un genio del male. specie considerando che gli usa nutrono ed alimentano le divisioni all'interno dell'europa da decenni con la dedizione che si ha verso teneri cuccioli indifesi.

da notare che in tema nato ha invece deliberatamente non detto l'unica cosa rilevante o efficace che poteva dire, ossia che per certi versi sarebbe legittimo sbattere fuori dalla nato tutti i paesi che alimentano l'economia russa...

verrebbe quasi da pensare che NON VOGLIA ottenere alcun risultato e che si stia auto-sabotando. putin ringrazia.



Roma mordi e fuggi, l‘overturismo che consuma la Capitale

[quote]La dolce vita dei turisti è amara per i romani. Negli ultimi anni l’armonia tra chi viaggia e chi vive la Capitale si è incrinata. È in atto una drastica…
L'articolo Roma mordi e fuggi, l‘overturismo che consuma la Capitale su lumsanews.it/roma-mordi-e-fugg…





Se l'agenzia Ansa, che è di regime), pubblica questa notizia, c'è da pensare. Ma la colpa rimane sempre dei Diesel...

T&E, le auto ibride inquinano più di quanto dichiarino - Mondo Motori - Ansa.it
ansa.it/canale_motori/notizie/…



CITTADINO CINESE FUGGITO DALL'ITALIA, ARRESTATO IN SPAGNA ANCHE GRAZIE ALLE RETE "ENFAST"

Un cittadino cinese evaso dalla Questura di Prato il 10 luglio scorso è stato catturato a Barcellona, in Spagna, ed estradato in Italia. Il fuggitivo è stato rintracciato dalla Squadra #FAST Italia (Fugitive Active Search Team) con il supporto delle reti di cooperazione internazionale di polizia #Eurojust ed #Europol/ENFAST. L'individuo ha utilizzato un passaporto autentico intestato a un altro cittadino cinese e si è affidato a una rete criminale per la logistica, il trasporto e il rifugio in diversi paesi europei. L'operazione, che ha visto la collaborazione tra le autorità italiane e spagnole, ha portato ad esecuzione con successo un Mandato di Arresto Europeo (#MAE), emesso dalla Procura di Prato.

La Rete Europea delle Squadre per la Ricerca Attiva dei Fuggitivi (ENFAST) è una cooperazione di polizia degli Stati membri dell'Unione Europea, con il supporto di Europol, volta a rafforzare la sicurezza all'interno dell'UE localizzando e arrestando criminali ricercati a livello internazionale che hanno commesso reati gravi. La rete è stata istituita il 1° gennaio 2013, a seguito di un'iniziativa proposta nel 2010 in una conferenza a cui hanno partecipato 24 nazioni dell'Unione Europea, con l'obiettivo di consentire una collaborazione più efficiente tra le unità di polizia nazionali responsabili della ricerca attiva dei fuggitivi (FAST). #ENFAST è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo alle sue squadre di intervenire immediatamente per localizzare e arrestare i fuggitivi.
Le attività di ENFAST portano all'arresto di circa 400 criminali gravi ogni anno. La rete è gestita da una delle nazioni partecipanti per mandati presidenziali di due anni; alcuni Stati non membri dell'UE godono dello status di osservatori senza diritto di voto per facilitare la cooperazione con i paesi in cui potrebbero nascondersi i fuggitivi. Un elemento chiave della strategia di ENFAST è il sito web EU Most Wanted (www.eumostwanted.eu), lanciato nel gennaio 2016, che elenca i latitanti ricercati a livello internazionale e soggetti a Mandati di Arresto Europei.

Questi latitanti sono condannati o sospettati di aver commesso crimini di alto profilo o atti terroristici in Europa. Il sito web ha elencato 454 profili di latitanti tra la sua creazione e dicembre 2024, e l'Europol ha attribuito 53 dei 164 arresti all'inclusione di profili sul sito.
Il pubblico è attivamente incoraggiato a contribuire alla ricerca di questi latitanti attraverso il sito web, dove è possibile segnalare indizi in forma anonima e da cui è possibile ricevere una newsletter di aggiornamento. Questo coinvolgimento del pubblico si è dimostrato efficace: 36 dei 454 latitanti presenti sul sito web sono stati arrestati dal suo lancio, almeno 11 dei quali sono stati fermati grazie a informazioni fornite dal pubblico. Vengono lanciate periodicamente campagne mirate a individuare specifici latitanti, compresi quelli legati alla criminalità organizzata, con il supporto di Europol. Gli sforzi della rete sono cruciali per contrastare le sfide poste dalla criminalità transfrontaliera, in particolare nel contesto della libera circolazione di persone e merci all'interno dell'UE e dell'area Schengen.

fabrizio reshared this.



non c'è corrispondenza con il numero degli ostaggi presi dai terroristi. a meno di partire dall'idea che la vita di un palestinese vale meno di un israeliano.


"Il Papa ha riconosciuto ancora una volta come Lampedusa e la Sicilia siano un’icona di umanità". Così la Conferenza episcopale siciliana (Cesi), in una nota, ringrazia Leone XIV per il messaggio e l'auspicio della visita a Lampedusa.