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A Waist Level Viewfinder For Not A Lot


Photographic accessories are often plagued by high prices, as photography is considered a rich man’s game. It doesn’t have to be that way though, and [Snappiness] is here to get you started on the route to cheaper kit with a waist-level viewfinder project.

If you’ve used a twin-lens reflex camera then you should be familiar with a waist level viewfinder, it’s a lens and mirror arrangement allowing the photographer to frame the shot looking down from above. Modern cameras often have no viewfinder, so this is aimed at digital compacts without flip-up screens.

It has three components, all available for relatively low prices, and mounted in a 3D printed case. There’s a prime lens, a mirror, and a Fresnel lens forming the part the photographer looks through. It’s a simple device, but still one which would cost a lot more off the shelf. The video is below the break.

It might interest you to know that this is not the first viewfinder project we’ve brought you for digital cameras.

youtube.com/embed/JeC2H2TTx88?…


hackaday.com/2025/01/26/a-wais…



📌La prima rubrica Rai in podcast su storie di coraggio: intervista a Stella Assange.

qui il link :

raiplaysound.it/audio/2024/12/…

Gazzetta del Cadavere reshared this.



Gli hashtag e il Fediverso. Di fronte alla recente intolleranza nei confronti di questo strumento facilitatore, ecco una riflessione di @Xab

Se postiamo qualcosa nel Fediverso, tendenzialmente speriamo che venga letta da qualcuno, giusto?

Magari anche solo una o due persone, con cui possiamo costruire scambio e interazioni sociali tramite interessi in comune...

Bene:

gli hashtag possono essere degli alleati portenosi!

Ma, tendenzialmente, sanno di sporco.

O almeno, così sembra.

Ed è comprensibile!

andreacorinti.com/posts/ita/ha…

@Che succede nel Fediverso?

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Unknown parent

@simoneviaggiatore concordo con la tua analisi, personalmente però Vai non mi ha mai scaldato... Amo di più Satriani e Petrucci, per restare sui mostri


Shedding Light on Quantum Measurement with Calcite


Schematic of quantum measurement basis on whiteboard

Have you ever struggled with the concept of quantum measurement, feeling it’s unnecessarily abstract? You’re not alone. Enter this guide by [Mithuna] from Looking Glass Universe, where she circles back on the concept of measurement basis in quantum mechanics using a rather simple piece of calcite crystal. We wrote about similar endeavours in reflection on Shanni Prutchi’s talk at the Hackaday SuperConference in 2015. If that memory got a bit dusty in your mind, here’s a quick course to make things click again.

In essence, calcite splits a beam of light into two dots based on polarization. By aligning filters and rotating angles, you can observe how light behaves when forced into ‘choices’. The dots you see are a direct representation of the light’s polarization states. Now this isn’t just a neat trick for photons; it’s a practical window into the probability-driven nature of quantum systems.

Even with just one photon passing through per second, the calcite setup demonstrates how light ‘chooses’ a path, revealing the probabilistic essence of quantum mechanics. Using common materials (laser pointers, polarizing filters, and calcite), anyone can reproduce this experiment at home.

If this sparks curiosity, explore Hackaday’s archives for quantum mechanics. Or just find yourself a good slice of calcite online, steal the laser pointer from your cat’s toy bin, and get going!

youtube.com/embed/aJ1wB9Gwyrc?…


hackaday.com/2025/01/26/sheddi…



Mi affaccio


Mi affaccio su questo social federato per capire un po' come girino le cose!


Prompt Injection Tricks AI Into Downloading and Executing Malware


[wunderwuzzi] demonstrates a proof of concept in which a service that enables an AI to control a virtual computer (in this case, Anthropic’s Claude Computer Use) is made to download and execute a piece of malware that successfully connects to a command and control (C2) server. [wonderwuzzi] makes the reasonable case that such a system has therefore become a “ZombAI”. Here’s how it worked.
Referring to the malware as a “support tool” and embedding instructions into the body of the web page is what got the binary downloaded and executed, compromising the system.
After setting up a web page with a download link to the malicious binary, [wunderwuzzi] attempts to get Claude to download and run the malware. At first, Claude doesn’t bite. But that all changes when the content of the HTML page gets rewritten with instructions to download and execute the “Support Tool”. That new content gets interpreted as orders to follow; being essentially a form of prompt injection.

Claude dutifully downloads the malicious binary, then autonomously (and cleverly) locates the downloaded file and even uses chmod to make it executable before running it. The result? A compromised machine.

Now, just to be clear, Claude Computer Use is experimental and this sort of risk is absolutely and explicitly called out in Anthropic’s documentation. But what’s interesting here is that the methods used to convince Claude to compromise the system it’s using are essentially the same one might take to convince a person. Make something nefarious look innocent, and obfuscate the true source (and intent) of the directions. Watch it in action from beginning to end in a video, embedded just under the page break.

This is a demonstration of the importance of security and caution when using or designing systems like this. It’s also a reminder that large language models (LLMs) fundamentally mix instructions and input data together in the same stream. This is a big part of what makes them so fantastically useful at communicating naturally, but it’s also why prompt injection is so tricky to truly solve.

youtube.com/embed/3UkLnGQZ6zE?…


hackaday.com/2025/01/26/prompt…



ALLA SCOPERTA DEL FEDIVERSO - Fediverse, Mastodon e Dintorni: un video esplorativo di Vincenzo Iannone

Durante la sua diretta, @storyelle@livellosegreto.it inizia a esplorare un po' il Fediverso per capire meglio il concetto di Social Decentralizzati e di cercar un significato, le ramificazioni, l'identità, il software e così via.

youtube.com/live/dhB9qe0wTJc

@Che succede nel Fediverso?



In un'ipotetica guerra l'esercito italiano potrebbe combattere al pari di potenze di media fascia europea?

non ha molto senso a pensare a guerre inter-europa. che poi è il motivo per cui l'aggressione all'ucraina è stata vissuta in modo così traumatico. non è una delle tante guerre a giro per il mondo. è sul suolo europeo. come all'epoca la jugoslavia, e infatti fu inevitabile un coinvolgimento diretto, per buona pace di chi crede che la nato nasca con intento predatori. all'interno della difesa europea l'italia ha un ruolo di prestigio e importante. non numericamente forse ma qualitativamente si. l'italia in caso di invasione del patto di varsavia era la nazione con la responsabilità di schierare truppe da primo impatto con lo scopo di fermare l'avanzata per il tempo necessario (qualche giorno) all'intera nato di avviarsi e poi mettersi in salvo (non resistere fino alla morte). il resto degli stati europei sono alleati. eccetto la russia ovviamente, che purtroppo fa anche parte dell'europa. un po' come il fratello scemo che non si controlla e va subito a menare le mani sui fratelli. nel mondo attuale collaborare e concorrere per il benessere dell'intero pianeta e del'europa non è fare alla lettera quello che dice l'amico putin ma fare la cosa giusta. è ben diverso. pure putin se non seguisse logiche ottocentesche potrebbe capire.

in reply to simona

quei paesi nel mezzo che dici te, come tutta la nato, dipendeva dalla nostra fanteria d'arresto, per avere tempo di mobilitarsi. e quindi si... servirebbe ancora come difesa europea. e comunque quegli stati nel mezzo sono alleati e il fronte iniziale sarebbe quello, e pure l'italia dovrebbe difenderli...
e comunque nel mondo moderno e la corsa agli armamenti seguita all'invasione ucraina pensare che l'italia non abbia potenziali minacce è quantomeno imprevidente.
poi se guardi gli stati confinanti e pensi che solo quelli rappresentino una minaccia beh... sbagli. specie per l'italia che dipende così tanto dall'estero.
almeno io la penso così, mi spiace.
in un mondo dove i confini per certi versi neppure esistono più... è proprio questo che dimsotra quanto l'ottica di putin sia assurda. il potere nel mondo al limite, volendo fare gli imperialisti, non è certo controllare un territorio, ma controllare la sua economia.
in reply to simona

purtroppo siamo pieni di quinte colonne putiniane in questo paese di ridicoli cialtroni


È Guerra Aperta Sulle AI: La Cina Sfida con DeepSeek R1 i Giganti Statunitensi


DeepSeek R1 è un innovativo modello di intelligenza artificiale open source sviluppato da DeepSeek, un’azienda cinese, che sta facendo scalpore nel mondo dell’AI. A differenza dei modelli linguistici tradizionali che si concentrano principalmente sulla generazione e comprensione del testo, DeepSeek R1 è specializzato in inferenza logica, risoluzione di problemi matematici e processo decisionale in tempo reale. Questa attenzione unica lo distingue nel panorama dell’intelligenza artificiale, offrendo capacità di spiegazione e ragionamento migliorate.

Ciò che distingue davvero DeepSeek R1 è la sua natura open source, che consente a sviluppatori e ricercatori di esplorare, modificare e distribuire il modello entro determinati vincoli tecnici. Questa apertura promuove l’innovazione e la collaborazione nella comunità AI. Inoltre, DeepSeek R1 si distingue per la sua convenienza, con costi operativi significativamente inferiori rispetto ai suoi concorrenti.

Infatti, si stima che costi solo il 2% di quanto gli utenti spenderebbero per il modello O1 di OpenAI, rendendo il ragionamento AI avanzato accessibile a un pubblico più ampio.

DeepSeek è un’azienda cinese di intelligenza artificiale con sede a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang, Cina. Fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, è interamente finanziata dall’hedge fund cinese High-Flyer, anch’esso con sede a Hangzhou.

Un inizio in sordina


A novembre, DeepSeek ha fatto notizia con l’annuncio di aver raggiunto prestazioni superiori a quelle di o1 di OpenAI, ma all’epoca offriva solo un modello R1-lite-preview limitato. Con la versione completa di R1 uscita lunedì scorso e il documento tecnico di accompagnamento, l’azienda ha rivelato un’innovazione sorprendente: un deliberato allontanamento dal processo convenzionale di fine-tuning supervisionato (SFT) ampiamente utilizzato nell’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).

SFT, una fase standard nello sviluppo dell’IA, prevede l’addestramento di modelli su set di dati curati per insegnare il ragionamento passo dopo passo, spesso definito chain-of-thought (CoT). È considerato essenziale per migliorare le capacità di ragionamento. Tuttavia, DeepSeek ha sfidato questa ipotesi saltando completamente SFT, optando invece per affidarsi all’apprendimento per rinforzo (RL) per addestrare il modello.

Questa mossa audace ha costretto DeepSeek-R1 a sviluppare capacità di ragionamento indipendenti, evitando la fragilità spesso introdotta dai set di dati prescrittivi. Mentre emergono alcuni difetti, che hanno portato il team a reintrodurre una quantità limitata di SFT durante le fasi finali di creazione del modello, i risultati hanno confermato la svolta fondamentale: il solo apprendimento per rinforzo potrebbe determinare guadagni sostanziali in termini di prestazioni.

Un passo avanti verso l’AGI?


L’azienda afferma che l’approccio di training di DeepSeek-R1 si discosta dai metodi tradizionali che richiedono enormi set di dati e risorse di elaborazione. Invece, si concentra su:

  • Dati di pre-addestramento e dati sintetici: mentre le leggi di scalabilità suggeriscono che set di dati più grandi producono risultati migliori, l’approccio ai dati ottimizzati e curati di DeepSeek sfida l’idea che di più è sempre meglio.
  • Ottimizzazione post-training: tecniche come Reinforcement Learning from Human Feedback (RLHF) e self-play stanno ridefinendo l’efficienza post-training. I loop iterativi di DeepSeek esemplificano come questi metodi massimizzino le prestazioni senza affidarsi alla forza bruta.
  • Inferenza e calcolo in fase di test: l’attivazione sparsa rappresenta una svolta, consentendo ai modelli di offrire prestazioni elevate con un calcolo minimo durante casi d’uso reali.

Queste tecniche consentono a DeepSeek-R1 di essere circa il 95,3% meno costoso da gestire rispetto a Claude 3.5 Sonnet di Anthropic. La sua architettura Mixture-of-Experts (MoE), che attiva solo una frazione di parametri per token, contrasta nettamente con i modelli di forza bruta che coinvolgono tutti i parametri, gonfiando i costi.

DeepSeek avrebbe addestrato il suo modello base, denominato V3, con un budget di 5,58 milioni di dollari in due mesi, secondo l’ingegnere Nvidia Jim Fan. Sebbene l’azienda non abbia divulgato i dati di addestramento esatti utilizzati, le tecniche moderne rendono l’addestramento su web e set di dati aperti sempre più accessibili. Stimare il costo totale dell’addestramento di DeepSeek-R1 è impegnativo. Sebbene l’esecuzione di 50.000 GPU suggerisca spese significative (potenzialmente centinaia di milioni di dollari), le cifre precise rimangono speculative.

Ciò che è chiaro, però, è che DeepSeek è stato molto innovativo fin dall’inizio. L’anno scorso, sono emersi resoconti su alcune innovazioni iniziali che stava realizzando, su tecnologie come Mixture of Experts e Multi-Head Latent Attention.

DeepSeek R1 funziona anche localmente


Sebbene le capacità di DeepSeek R1 siano impressionanti, potresti chiederti come sfruttare la sua potenza sulla tua macchina. È qui che entra in gioco Ollama. Ollama è uno strumento versatile progettato per eseguire e gestire Large Language Model (LLM) come DeepSeek R1 su personal computer. Ciò che rende Ollama particolarmente interessante è la sua compatibilità con i principali sistemi operativi tra cui macOS, Linux e Windows, rendendolo accessibile a un’ampia gamma di utenti.

Una delle caratteristiche più importanti di Ollama è il suo supporto per l’utilizzo di API, inclusa la compatibilità con l’API OpenAI. Ciò significa che puoi integrare senza problemi DeepSeek R1 nei tuoi progetti o applicazioni esistenti che sono già impostati per funzionare con i modelli OpenAI.

Per iniziare a eseguire DeepSeek R1 in locale utilizzando Ollama , segui queste istruzioni di installazione per il tuo sistema operativo:

  1. Per macOS:
    • Scarica il programma di installazione dal sito web di Ollama
    • Installa ed esegui l’applicazione


  2. Per Linux:
    • Utilizzare il comando curl per un’installazione rapida: curl ollama.ai/install.sh | sh
    • In alternativa, installare manualmente utilizzando il pacchetto .tgz


  3. Per Windows:
    • Scarica ed esegui il programma di installazione dal sito web di Ollama


Una volta installato, puoi iniziare a usare DeepSeek R1 con semplici comandi. Controlla la tua versione di Ollama con ollama -v , scarica il modello DeepSeek R1 usando ollama pull deepseek-r1 ed eseguilo con ollama run deepseek-r1 .

Con questi passaggi, sarai in grado di sfruttare la potenza di DeepSeek R1 direttamente sul tuo personal computer, aprendo un mondo di possibilità per il ragionamento e la risoluzione dei problemi guidati dall’intelligenza artificiale.

Conclusioni


DeepSeek R1 rappresenta un passo significativo nel panorama dell’intelligenza artificiale, distinguendosi per le sue capacità uniche di inferenza logica, risoluzione di problemi matematici e processo decisionale in tempo reale. L’approccio innovativo adottato da DeepSeek, che combina la natura open source del modello con tecniche avanzate come l’apprendimento per rinforzo e l’attivazione sparsa, ridefinisce gli standard dell’AI, rendendola più efficiente e accessibile.

La possibilità di eseguire DeepSeek R1 in locale, grazie a strumenti come Ollama, amplia ulteriormente le opportunità di utilizzo, permettendo a sviluppatori, ricercatori e aziende di sfruttarne le potenzialità senza dipendere esclusivamente da soluzioni cloud costose.

Sebbene alcune sfide tecniche permangano, come l’ottimizzazione delle capacità di ragionamento e l’affinamento dei metodi di addestramento, DeepSeek R1 dimostra che è possibile coniugare efficienza, scalabilità e innovazione. Con costi operativi drasticamente ridotti e una versatilità unica, questo modello apre nuove strade verso un’AI più sostenibile e accessibile, avvicinandoci ulteriormente al sogno di un’intelligenza artificiale generale (AGI).

Il futuro dell’AI non è solo fatto di prestazioni superiori, ma di accessibilità e collaborazione. DeepSeek R1 è la prova concreta che l’innovazione può prosperare anche attraverso approcci aperti e non convenzionali.

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Le Car Botnet Stanno Arrivando! Controllare la Tua Auto a Distanza? Gli Hacker Dimostrano Quanto È Facile


Diversi anni fa, Massimiliano Brolli introdusse il concetto di Car Botnetin un articolo pubblicato nell’aprile del 2019, in un periodo in cui i dispositivi IoT iniziavano timidamente a entrare nelle nostre vite quotidiane. In quell’articolo, ipotizzava un futuro in cui botnet composte da veicoli intelligenti connessi a internet potessero essere sfruttate per compiere attacchi terroristici su larga scala. Oggi, a distanza di cinque anni, sembra che ci stiamo gradualmente avvicinando a scenari di minaccia sempre più simili a quelli prefigurati allora.

Il ricercatore sulla sicurezza Sam Curry ha deciso di verificare la sicurezza della Subaru che ha comprato per sua madre. Circa un anno fa, ha concordato con la casa automobilistica che in futuro avrebbe esplorato la possibilità di hackerare il sistema della macchina. L’opportunità si è presentata a novembre, quando Curry e il collega Shubham Shah hanno iniziato ad analizzare le caratteristiche Internet della Subaru Impreza 2023.

Curry e Shah hanno scoperto delle vulnerabilità nel portale web di Subaru che consentivano loro di controllare a distanza le funzioni del veicolo come l’apertura delle porte, l’allarme, l’accensione e persino il monitoraggio della posizione del veicolo. Inoltre, i ricercatori hanno potuto accedere a un anno intero di dati storici sui movimenti dell’auto, inclusi indirizzi visitati, medici, amici e persino la posizione esatta nel parcheggio.

Le vulnerabilità hanno interessato il sistema Starlink, utilizzato nei veicoli Subaru negli Stati Uniti, Canada e Giappone. Gli hacker hanno potuto riassegnare i controlli a qualsiasi veicolo connesso a Starlink semplicemente utilizzando strumenti basati sul web per i dipendenti Subaru. Dopo aver informato l’azienda a novembre, Subaru ha rapidamente risolto i problemi, ma i ricercatori avvertono che anche altre case automobilistiche presentano vulnerabilità simili.

Tra i problemi identificati nel portale Subaru c’è la possibilità di reimpostare la password di un dipendente conoscendo solo la sua email, oltre a bypassare la verifica delle risposte alle domande di sicurezza. Avendo accesso all’account del dipendente, Curry e Shah hanno potuto cercare i proprietari dei veicoli per nome, numero di telefono o numero di targa. Usando questi dati, potrebbero controllare a distanza le funzioni dell’auto.

Gli hacker sostengono che tali capacità comportano seri rischi per la sicurezza e la privacy. Gli aggressori potrebbero utilizzare questi dati per furti, sorveglianza o altre attività illegali. Sebbene Subaru assicuri che solo i dipendenti appositamente formati hanno accesso ai dati, il problema di preservare la cronologia annuale dei movimenti rimane rilevante.

I ricercatori avvertono che le case automobilistiche stanno trasformando sempre più le auto in “raccoglitori di dati”, minacciando la sicurezza personale dei conducenti. Secondo la Mozilla Foundation , il 92% delle auto moderne offre agli utenti un controllo minimo sui dati raccolti e l’84% si riserva il diritto di vendere o condividere tali informazioni.

Curry ha concluso che tali casi dimostrano la scarsa protezione dei dati nel settore automobilistico e ha chiesto controlli più severi sulla raccolta e l’uso delle informazioni personal

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Nello Spazio, Mosca sarà più aggressiva. Cosa dice il report Rand

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Le paure “esagerate” della Russia riguardo a un possibile attacco preventivo statunitense nello Spazio, insieme alla crescente “tolleranza al rischio” di Mosca, rappresentano sfide significative per gli sforzi degli Stati Uniti volti a mantenere la pace nel dominio spaziale. Questo




Le sfide dell’intelligenza artificiale

@Politica interna, europea e internazionale

5 febbraio 2025, ore 11:30 presso la Fondazione Luigi Einaudi, via della Conciliazione 10, Roma Presentazione del rapporto FLE redatto dal prof. Guzzetta Interverranno sen. Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Innovazione tecnologica prof.ssa Giusella




GAZA. Hamas libera 4 soldatesse. Scarcerati 200 detenuti palestinesi, festa a Ramallah


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli ostaggi sono già in Israele. 70 prigionieri palestinesi sono stati deportati in Egitto e alcuni di loro andranno in esilio in altri Paesi
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Carta e penna salveranno la mente dei nostri ragazzi

@Politica interna, europea e internazionale

Intervista a Cangini nella giornata della scrittura a mano Dalla bulimia all’anoressia, dall’autolesionismo agli attacchi di ansia, di panico fino ai tentativi di suicidio: i disturbi di carattere psicologico dei giovani sono in crescita continua ed esponenziale. Ma tra questi ce ne è uno che non è



io non penso a trump ma agli elettori di trump a cui probabilmente sono rivolte queste dichiarazioni. e rimango dell'idea che non ci sia salvezza se non l'annientamento completo della specie umana. di certo succedesse non si potrebbe sostenere che sia immeritato. chissà se dio intende davvero mantenere la promessa di impedire un secondo diluvio.

agi.it/estero/news/2025-01-25/…




le tragedie che riguardano popoli o persone possono essere inquadrate in modi molto diversi. si può usare una disgrazia specifica per indagare sulla brutalità potenziale dell'animo umano, con l'impegno di migliorare se stessi e gli altri affinché niente del genere succeda più nel mondo. oppure si può voler tutelare solo ste stessi, trasformare l'evento tragico in una tragedia "nazionale", dove non fega niente di tutte le altre ingiustizie e stermini del mondo, e pretendere chi gli altri ti mettano su un piedistallo e diano alle tue vite più valore che ad altre. e in questo caso non ci può essere un sostegno pubblico perché diventa una faccenda privata. questo è quello che fa lo stato di israele. da vittime a carnefici. uno stato che definisco democratico non solo in base al fatto che sia eletto democraticamente, ma che dia valore alla vita umana, tutta, senza discriminazioni. alla fine distinguere un governo democratico da uno totalitario è più difficile e sfumato di quanto sembri, perché non basta ricercare caratteristiche formali, ma sostanziali. formalmente pure quella russa è una democrazia. formalmente. nel mondo di vere democrazie ce ne sono abbastanza poche, ed è interesse di tutti che diventino sempre di più. e parlo di democrazie compiute e sostanziali composte da cittadini consapevoli e informati. non è una buona rappresentanza politica che genera cittadini consapevoli, ma cittadini consapevoli che generano una buona rappresentanza politica. purtroppo.

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Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
simona
@GianK_hill
credo che none sista democrazia senza cittadini consapevoli. volendo "esportare" la democrazia credo sia inevitabile dover per forza partire dall'educazione e dalla cultura nei cittadini, magari cercando di far capire a un governo locale che questo garantirebbe una prospettiva e sarebbe un investimento.




Da circa un anno ogni sabato pomeriggio alle 13 conduco un programma radiofonico in una piccola radio di Varsavia che si chiama IMI Radio. IMI Radio è una radio fatta in gran parte dagli stranieri per gli stranieri.

Il programma si chiama One Week in Poland, e vi racconto quello che è successo in Polonia nei 7 giorni precedenti. Ah sì è in lingua inglese.

Se avete piacere potete ascoltarlo qui:

imiradio.pl

in reply to FabioTurco

interessante! Ma non è che magari tieni anche una newsletter in italiano con i materiali che raccogli?
in reply to informapirata ⁂

@informapirata ⁂ al momento no. Però qualcosa bolle in pentola 😀
Per il momento in italiano c'è il canale Telegram Polonia e dintorni, mentre con il collettivo Centrum Report ci sono il podcast mensile Václav Podcast e la newsletter culturale Magda

informapirata ⁂ reshared this.


in reply to simona

thx... la mia compagna usa più lo smartphone e me lo aveva chiesto. non che non si possa usare un sito web ma come impaginazione può non essere comodissimo.

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to simona

Raccoon for Friendica è un'app sorprendente. Tra qualche settimana dovrebbe essere disponibile anche sul Play Store di Google. Inoltre Può essere utilizzata anche da chi possiede un account su mastodon.
Purtroppo al momento la parte di iscrizione e gestione delle impostazioni di sistema deve essere comunque fatta via web


Bielorussia: Lukashenko verso il settimo mandato presidenziale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Sfida elettorale senza suspence in Bielorussia dove il presidente Lukashenko si avvia al suo settimo mandato
L'articolo Bielorussia: Lukashenko verso il settimo mandato presidenziale proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/01/25/mon…





Lavrov, Ministro degli Esteri Russo, ha detto alcune cose sull'Italia pesantissime che dovrebbero farci riflettere. Soprattutto per capire in quale diamine di buco nero sono riusciti a cacciarci Draghi prima e Meloni poi, entrambi con la speciale collaborazione di gran parte della politica italiana, soprattutto quei guerrafondai del PD. Con Letta prima e con la "pacifista" Elly Schlein poi. Praticamente Lavrov ha detto così, secondo quanto riportato dalla Tass: "L' Italia non può partecipare al processo di pace per Kiev." Inoltre ha sottolineato che l'Italia è diventato un Paese ostile in quanto anti russo (riferendosi alla classe politica) ponendo l'accento sul fatto che le relazioni non siano mai state così in crisi tra Mosca e Roma. Non solo abbiamo rinunciato alle materie prime energetiche di Mosca martellandoci sulle palle, ma abbiamo compromesso quasi irrimediabilmente le relazioni con un Paese che ci è sempre stato amico e mai ci si è rivoltato contro. Una domanda, semplicissima: quanti atti ostili ricordate da parte della Russia contro l'Italia sia prima che dopo il 2022? Quanti invece ne ricordate per mano della CIA? Bombe, stragi, strategia della tensione, omicidi eccellenti e interferenze quotidiane vi dicono qualcosa? Però quelli brutti e cattivi stanno a Mosca mentre i democratici e i buoni stanno Washington. Pazzesco! Stendiamo un velo pietoso invece sul peso internazionale dell'Italia, che in quanto serva come mai di Washington non ha alcuna voce in capitolo, tanto da non essere nemmeno riconosciuta come partecipante a un eventuale tavolo di pace da un Paese come la Russia, i cui rapporti, prima di perdere l'ultimo briciolo di dignità, erano abbastanza solidi. Vi rendete conto di cosa sono riusciti a combinare, vero?

GiuseppeSalamone





This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss Nazis celebrating Elon Musk’s salute, Zuckerberg as a kook, dictating your own threat model and a good block/mute ethos.#BehindTheBlog


Dal caso Malagò alla riforma Sestante: lo Sport italiano è in subbuglio


@Politica interna, europea e internazionale
Lo sport italiano è in subbuglio. Non tanto per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina (al via il 6 febbraio 2026), i cui lavori proseguono nella speranza di farsi trovare pronti, ma per un progetto di Sport e Salute, la società pubblica – fondata dal Ministero



Frontiere Sonore Radio Show #12


Scopri lo Show imperdibile di Simone e Deca! Dalla musica di Glandula a Hot Chip, lasciati trasportare dalle vibrazioni uniche. Con Glandula,Noir de Synthèse,Fotokiller,Ladaniva,Saint Etienne,Ponte del Diavolo,The Blaxound & John
Vermont,Speed Streep,Krokofant ,Hot chip,Sleaford MODS. #radio

iyezine.com/frontiere-sonore-r…



Alle prese con un brutto bug. Il DPO può diventare il tuo migliore amico. Parola di Spritz.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/bug-e-dp…
Questo è il mio primo articolo. Sono Spritz, l'office assistant del DPO. Oltre a fare continue pisciatine in giardino, raccolgo segnalazioni, faccio mie le richieste di aiuto e do voce a chi non può permettersi il

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in reply to Elezioni e Politica 2025

C'è gente in giro con ego gonfiati in maniera impensabile. Per fortuna l’informazione decentralizzata ce l'abbiamo già noi, qui

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“La guerra com’è”, lo spettacolo di Elio Germano tratto dal libro di Gino Strada


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Intervista alla responsabile della comunicazione di Emergency, Simonetta Gola. L'Ong ha promosso lo spettacolo che sta facendo il giro d'Italia.
L'articolo “La guerra com’è”, lo spettacolo di Elio Germano tratto dal libro di Gino Strada proviene da



La Casa Bianca chiede le dimissioni dei principali garanti della privacy del governo. Ecco perché la UE dovrebbe ora sospendere i fornitori di cloud statunitensi come Apple, Google, Microsoft o Amazon

Il Privacy and Civil Liberties Oversight Board è infatti determinante nell'attuazione di un accordo tra Stati Uniti e Unione Europea che consente alle aziende di trasferire i dati degli europei negli Stati Uniti!

La mossa smantellerà comunque un'importante agenzia di controllo dei programmi di intelligence, lasciandola con un solo membro mentre si prepara ad aiutare i legislatori a districarsi in un dibattito molto controverso sull'opportunità di mantenere intatti alcuni poteri di sorveglianza del governo.

axios.com/2025/01/22/white-hou…

@Etica Digitale (Feddit)

in reply to The Privacy Post

scrivevo poco, dopo le mie elucubrazioni durate diversi giorni, di quanto sia necessaria per l'Europa la sovranità digitale tecnologica.
L'atteggiamento attuale di Trump non può farci stare per nulla tranquilli riguardo come in suoi sodali useranno l'enorme potere tecnologico che ora hanno

Etica Digitale (Feddit) reshared this.

in reply to DoctorZmorg

di quanto sia necessaria per l’Europa la sovranità digitale tecnologica.


È necessaria una piena indipendenza, non solo in campo tecnologico. Già il fatto di avere truppe americane sul territorio nazionale dovrebbe essere inaccettabile. E invece…

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24 Gennaio – Giornata internazionale dell’Educazione. Che sarebbe la International Day of Education 2025. Quindi è l'Istruzione e non l'Educazione[/u]

@Scuola - Gruppo Forum

A proposito dele critiche al termine italiano utilizzato per tradurre l'Inglese Educazion, è importante ricordare che [b]il Ministero non c'entra nulla.

Purtroppo la traduzione del termine "education" come "educazione" è stata ufficializzata, in un qualche modo che ignoriamo, proprio in sede ONU.

Colpisce inoltre la discrepanza tra la traduzione del titolo e quella del termine "Education" proprio alla prima riga del discorso pronunciato dal Segretario Generale:

L’istruzione è un diritto umano fondamentale

Quindi non diamo colpa al Ministero quando la scelta è stata fatta probabilmente da qualche funzionario italiano alle Nazioni Unite che ha sicuramente voluto fare uno scherzo a @Licia Corbolante (@terminologia) 🤣

unric.org/it/24-gennaio-giorna…


Però in italiano educazione mi sembra proprio sbagliato. Che il ministero abbia problemi col suo stesso nome?

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“Jenin come Jabaliya”. Gli abitanti temono di finire come i palestinesi di Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'operazione israeliana "Muro di ferro" stringe in una morsa la città mentre ruspe e blindati demoliscono case e strade. Fuga dal campo profughi, già centinaia gli sfollati
L'articolo “Jenin come Jabaliya”. Gli abitanti temono di finire come i



Oggi #24gennaio è la Giornata Internazionale dell’Educazione.
Quest’anno il tema scelto dall'UNESCO è dedicato alle opportunità e alle sfide dell’intelligenza artificiale nel campo dell’istruzione.


Watch the Trump administration play DEI whac-a-mole on this government agency's GitHub page.

Watch the Trump administration play DEI whac-a-mole on this government agencyx27;s GitHub page.#Github #DonaldTrump #Trumpadministration




La proposta della Lega: “L’Italia si ritiri dall’Oms come hanno fatto gli Usa di Donald Trump”


@Politica interna, europea e internazionale
La Lega ha depositato al Senato una proposta di legge per ritirare l’Italia dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), come deciso in settimana dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’Oms è stato definito un “carrozzone” che più



Sono passati già tre giorni dalla cerimonia di insediamento di Donald Trump eppure le testate italiane che si occupano di esteri continuano a inseguire quello che ha fatto, detto o pensato il nuovo presidente degli Stati Uniti, o in alternativa quello che ha fatto, detto, pensato, il proprietario di Space X.

Ieri ci sono stati due importanti discorsi pronunciati da Donald Tusk, che ha presentato le priorità del semestre polacco di presidenza del Consiglio Ue, e della presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. Se ne è parlato pochissimo, per non dire per niente.

Non è che in Europa non accadono le cose, è che non le raccontiamo. E siamo per primi noi che ci occupiamo di informazione che dovremmo ricalibrare la narrazione.

in reply to FabioTurco

il problema é che un conto é fare proclami, altro é che 27 governi differenti, molto differenti, dicano che sono tutti d'accordo . Se poi nemneno lo rispettano. La dichiarazione di oggi di Presidente Metzola é grave ma vera: una volta raggiunto un difficile compromesso, vari stati non lo applicano,....
in reply to lucabianciardi

@lucabianciardi Sì, questo è un grosso problema. Il percorso per arrivare a una voce unica è molto complicato, a volte (spesso) semplicemente non ci si riesce, e questo indebolisce molto l'Unione sia all'interno, ma soprattutto all'esterno.
in reply to FabioTurco

È la dura legge della caccia al click. Un Donald vale più dell'altro o degli altri.


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È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 24 gennaio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in




Palestinian Journalist DESTROYS Western Media's Complicity In Genocide


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