NIS2: La nuova Classificazione “Made In Italy” per gli Incidenti
Autore: Dott. Luca Mella, Cyber Security Expert
In Italia, il Decreto Legislativo del 4 settembre 2024, n. 138, ha recepito tali adeguamenti, richiedendo a pubbliche amministrazioni e aziende private uno sforzo considerevole per conformarsi ai nuovi obblighi. Tra gli adempimenti principali per il 2025, oltre la registrazione, le organizzazioni a perimetro devono prepararsi a rispettare le nuove regole di notifica degli incidenti informatici.
In questo contesto, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha introdotto la Tassonomia Cyber dell’ACN (TC-ACN), uno strumento fondamentale per uniformare la comunicazione degli incidenti e migliorare lo scambio di informazioni.
La “Tassonomia Cyber dell’ACN”
Proprio per facilitare l’adeguamento ai requisiti della NIS2, l’ACN ha rilasciato una nuova linea guida denominata “Tassonomia Cyber dell’ACN” (TC-ACN). L’obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: armonizzare il lessico e rendere più efficaci le segnalazioni e lo scambio informativo in materia di sicurezza cibernetica, il tutto per arrivare al superando delle annose ambiguità con cui tutti, nel settore, siamo abituati combattere per via di più disparati ed eterogenei sistemi di classificazione.
Nata dall’analisi delle principali tassonomie internazionali (in particolare quelle di ENISA, MITRE e MISP) e calibrata sul contesto normativo italiano, la TC-ACN è uno strumento di caratterizzazione di eventi e incidenti che si distingue per:
- Esaustività: infatti, include un catalogo estremamente ampio di attributi (in totale 144) e 22 predicati raggruppati in 4 macrocategorie.
- Espressività: TC-ACN permette di descrivere in modo granulare la natura dell’evento, l’attore responsabile, le tecniche sfruttate per la compromissione e molte altre informazioni utili alla fase di incident response.
- Allineamento con le normative nazionali (PSNC, Codice delle Comunicazioni Elettroniche, ecc.) e con le responsabilità aggiuntive introdotte dalla NIS2.
Per cominciare ad inquadrare la potenza di questo nuovo framework, esploriamo le 4 macrocategorie della TC-ACN, ovvero i suoi elementi strutturali più di alto livello:
- BC (Baseline Characterization): rappresenta il livello introduttivo dell’analisi, in cui si valutano l’entità dei danni, la natura dell’attacco e le componenti organizzative coinvolte.
- TT (Threat Type): approfondisce gli elementi tecnici dell’incidente (ad esempio i vettori di infezione, le vulnerabilità sfruttate, le tipologie di malware).
- TA (Threat Actor): identifica la “mano” dietro l’evento (gruppi criminali, singoli hacker, stati-nazione, insider malintenzionati, ecc.) e ne valuta motivazioni e competenze.
- AC (Additional Context): fornisce ulteriori informazioni contestuali, come la classificazione dei sistemi colpiti, eventuali correlazioni con incidenti passati, strumenti di difesa implementati e possibili scenari di escalation.
Figura. Macrocategorie della TC-ACN
L’approccio della TC-ACN si discosta in modo sostanziale da quello delle precedenti tassonomia, tipicamente basate su categorizzazioni in classi, puntando a una profondità di analisi paragonabile a quella utilizzata per la classificazione delle vulnerabilità (pensiamo al CVSS), basata su vettori.
Questo consente di comporre diversi “pezzi” informativi in un unico “vettore di classificazione”, includendo:
- L’impatto stimato su sistemi e dati (disponibilità, integrità, confidenzialità).
- Le tecniche di attacco adottate (malicious code, phishing, exploit kit, privilege escalation).
- L’attore e le sue motivazioni (es. crimine finanziario, spionaggio industriale, hacktivismo).
- La prospettiva temporale e geografica dell’incidente.
Ad esempio, il vettore TC-ACN “BC:IM-DE BC:RO-MA BC:SE-HI BC:VG-IT” descrive un incidente che ha portato a una grave esposizione di dati sul territorio nazionale (come un data breach) causato da azioni malevole. Questo è solamente un esempio piuttosto semplice e si limita ai soli predicati della macrocategoria “Baseline Characterization”.
Come sfruttare la TC-ACN nella pratica?
L’Agenzia ha pubblicato la linea guida ufficiale sul sito acn.gov.it e la sua adozione diventa cruciale su vari fronti:
- In primis, per ridurre i tempi di reazione, grazie a un linguaggio condiviso, i team di sicurezza riescono a comprendere immediatamente la natura e la gravità dell’evento, accelerando le contromisure;
- per migliorare la comunicazione con l’Autorità, avendo uno standard comune quando si notifica un incidente all’ACN o al CSIRT Italia, i dettagli forniti siano completi e correttamente inquadrati;
- ed infine per aumentare la conformità con la NIS2 e con le normative nazionali che richiedono la notifica degli incidenti in modo puntuale.
C’è da dire però, che la complessità della tassonomia, specie rispetto a metodi di classificazione più semplici (come quelli di ENISA), può creare iniziali difficoltà operative. A tal proposito, l’unità Cyber di Utilia SpA (società del Gruppo Società Gas Rimini) ha sviluppato e condiviso in modo gratuito uno strumento online che consente:
- La generazione guidata dei cosiddetti “vettori incidente” secondo la tassonomia ACN, compilando passo a passo gli attributi richiesti.
- L’esportazione delle informazioni in un formato adatto per la notifica all’ACN e al CSIRT, o per la condivisione interna tra i reparti di sicurezza.
- L’aggiornamento costante dello strumento, integrando eventuali revisioni della tassonomia o nuove specifiche da parte dell’ACN.
In tal modo, le imprese che si apprestano a rispettare le prossime scadenze (dalla registrazione alla notifica obbligatoria) possono disporre di un supporto in grado di limitare il rischio di non conformità e agevolare la gestione degli incidenti.
Figura. Tool di Generazione Vettore TC-ACN (tassonomia-acn.utilia.it/ )
Conclusioni
Con la piena entrata in vigore della Direttiva NIS2, il panorama della cybersicurezza nazionale si appresta a un cambio di marcia. La Tassonomia Cyber dell’ACN funge da fulcro per la standardizzazione delle segnalazioni di incidenti, garantendo:
- Maggiore chiarezza nella comunicazione tra enti, aziende e autorità.
- Riduzione dei tempi di intervento e maggiore tempestività nella risposta agli attacchi.
- Strutturazione e uniformità nel riportare i dati, utili anche per analisi di trend a livello sistemico.
Prepararsi con anticipo, studiando i predicati e i valori della tassonomia, e sfruttando i tool a disposizione, può fare la differenza nell’evitare sanzioni e nell’innalzare concretamente la soglia di sicurezza per gli attori coinvolti.
La TC-ACN rappresenta quindi non solo un adempimento normativo, ma una risorsa strategica per garantire la resilienza del tessuto digitale italiano, consolidando un vero e proprio linguaggio comune in grado di elevare gli standard di sicurezza informatica e di tutela dei servizi essenziali per la collettività.
L'articolo NIS2: La nuova Classificazione “Made In Italy” per gli Incidenti proviene da il blog della sicurezza informatica.
RedCurl APT: Quando il phishing diventa un’arma di spionaggio industriale
Il gruppo di cyber spionaggio RedCurl (noto anche come EarthKapre) è stato individuato nel gennaio 2025 mentre conduceva una sofisticata campagna mirata a studi legali e organizzazioni aziendali, con l’obiettivo di spionaggio industriale.
Gli attaccanti hanno utilizzato una catena di attacco in più fasi che sfrutta strumenti legittimi per l’esfiltrazione dei dati, rendendo le loro attività difficili da rilevare con le misure di sicurezza tradizionali.
L’accesso iniziale è stato ottenuto tramite un’email di phishing a tema Indeed, contenente un PDF con link a un archivio ZIP contenente un file ISO montabile. Una volta montato, la vittima vedeva un unico file SCR mascherato da applicazione CV; eseguendolo, si avviava la catena di attacco.
Questo file era in realtà un eseguibile Adobe legittimo (ADNotificationManager.exe) utilizzato per caricare lateralmente il loader malevolo (netutils.dll).
La catena di attacco multi-stadio includeva tecniche sofisticate di crittografia delle stringhe, utilizzando le API di bcrypt.dll per generare hash SHA256 per la derivazione delle chiavi AES. Ogni stadio comunicava con server di comando e controllo ospitati sull’infrastruttura di Cloudflare Workers, recuperando payload successivi ed esfiltrando i dati rubati.
Per la ricognizione e la raccolta dei dati, RedCurl ha distribuito un file batch nella directory %APPDATA%\Acquisition, eseguendo vari comandi di sistema per raccogliere informazioni sugli account utente, software installati, configurazioni di sistema e risorse di rete.
È particolarmente degno di nota l’uso di Sysinternals Active Directory Explorer per l’enumerazione del dominio, come evidenziato dal comando: “temp7237\ad.exe -accepteula -snapshot “” temp7237\dmn.dat”.
L'articolo RedCurl APT: Quando il phishing diventa un’arma di spionaggio industriale proviene da il blog della sicurezza informatica.
Handheld Console Plays Original Pong With Modern E-Waste
[Simon] wrote in to let us know about DingPong, his handheld portable Pong console. There’s a bit more to it than meets the eye, however. Consider for a moment that back in the 1970s playing Pong required a considerable amount of equipment, not least of which was dedicated electronics and a CRT monitor. What was huge (in more than one way) in the 70s has been shrunk down to handheld, and implemented almost entirely on modern e-waste in the process.The 1970s would be blown away by a handheld version of Pong, made almost entirely from salvaged components.
DingPong is housed in an old video doorbell unit (hence the name) and the screen is a Sony Video Watchman, a portable TV from 1982 with an amazing 4-inch CRT whose guts [Simon] embeds into the enclosure. Nearly everything in the build is either salvaged, or scrounged from the junk bin. Components are in close-enough values, and power comes from nameless lithium-ion batteries that are past their prime but still good enough to provide about an hour of runtime. The paddle controllers? Two pots (again, of not-quite-the-right values) sticking out the sides of the unit, one for each player.
At the heart of DingPong one will not find any flavor of Arduino, Raspberry Pi, or ESP32. Rather, it’s built around an AY-3-8500 “Ball & paddle” (aka ‘Pong’) integrated circuit from 1977, which means DingPong plays the real thing!
We have seen Pong played on a Sony Watchman before, and we’ve also seen a vintage Pong console brought back to life, but we’re pretty sure this is the first time we’ve seen a Sony Watchman running Pong off a chip straight from the 70s. Watch it in action in the video (in German), embedded below.
youtube.com/embed/BKmamKUb-zc?…
Glow In The Dark PCBs Are Pretty Cool
What if circuit boards could glow in the dark? It’s a fun question, and one [Botmatrix] sought to answer when approached by manufacturer PCBWay to run a project together. It turns out that it’s quite possible to make glowing PCBs, with attractive results. (Video after the break.)
Specifically, PCBWay has developed a workable glow-in-the-dark silkscreen material that can be applied to printed circuit boards. As a commercial board house, PCBWay hasn’t rushed to explain how precisely they pulled off this feat, but we don’t imagine that it involved anything more than adding some glow-in-the-dark powder to their usual silkscreen ink, but we can only speculate.
On [Botmatrix]’s end, his video steps through some neat testing of the performance of the boards. They’re tested using sensors to determine how well they glow over time.
It might seem like a visual gimmick, and to an extent, it’s just a bit of fun. But still, [Botmatrix] notes that it could have some practical applications too. For example, glow-in-the-dark silkscreen could be used to highlight specific test points on a board or similar, which could be instantly revealed with the use of a UV flashlight. It’s an edge case, but a compelling one. It’s also likely to be very fun for creating visually reactive conference badges or in other applications where the PCB plays a major cosmetic role.
[Botmatrix] says these are potentially the first commercially-available glow-in-the-dark printed PCBs. We love glow in the dark stuff; we’ve even explored how to make your own glowing material before, too. .
youtube.com/embed/bdmOeqohdNs?…
“Comunque c’è un fatto positivo: dopo decenni pare che quest’anno non abbiano gettato fango sui partigiani con le falsità su via Rasella”, conclude Acerbo.
Fosse Ardeatine, Acerbo (PRC): ANPI ha ragione, Meloni e La Russa rimuovono responsabilità fascisti
"Le critiche che il Presidente nazionale dell'ANPI Pagliarulo ha rivolto a Meloni e La Russa sono più che fondate", scrive sulla sua pagina fb il segretario diRifondazione Comunista
PPS Is The Hottest USB-C Feature You Didn’t Know About
USB Power Delivery is widely considered to be a good thing. It’s become relatively standard, and is a popular way for makers to easily power their projects at a number of specific, useful voltages. However, what you may not know is that it’s possible to get much more variable voltages out of some USB chargers out there. As [GreatScott!] explains, you’ll want to meet USB-C PPS.
PPS stands for Programmable Power Supply. It’s a method by which a USB-C device can request variable voltage and current delivery on demand. Unlike the Power Delivery standard, you’re not limited to set voltages at tiers of 5V, 9V, 15V and 20V. You can have your device request the exact voltage it wants, right from the charger. Commercially, it’s most typically used to allow smartphones to charge as fast as possible by getting the optimum voltage to plumb into the battery. However, with the right techniques, you can use PPS to get a charger to output whatever voltage you want, from 3.3 V to 21 V, for your own nefarious purposes. You can choose a voltage in 20 mV increments, and even set a current limit in 50 mA increments. Don’t go mad with power, now.
However, there’s a hitch. Unlike USB PD, there isn’t yet a whole ecosystem of $2 PPS breakout boards ready to gloop into your own little projects. As [GreatScott!] suggests, if you want to use PPS, you might want to take a look at the AP33772S IC. It’s a USB PD3.1 Sink Controller. You can command it over I2C to ask for the voltage and current you want. If that’s too hard, though, [CentyLab] has a solution on Tindie to get you going faster. It’s also got some exciting additional functionality—like USB-C AVS support. It offers higher voltage and more power, albeit with less resolution, but chargers with this functionality are quite obscure at this stage.
We’ve actually touched on PPS capability before in our exploration of the magic that is USB-C Power Delivery. Video after the break.
youtube.com/embed/kcmpGbR6xZc?…
[Thanks to Keith Olson for the tip!]
There is no way to know what a buyer will want to do with the reams of genetic information it has collected. Customers, meanwhile, still have no way to change their underlying genetic data.#23andMe #Geneticdatabases
di Francesco Sylos Labini -
Durante la sua audizione alla Camera dei deputati, Mario Draghi ha evidenziato come, nel tempo, si sia sacrificata la spesa pubblica comprimendo la domanda interna, trascurando le infrastrutture e riducendo gli investimenti in ricerca, innovazione tecnologica e clima. Ma chi è il soggetto di questo “abbiamo”? Lui stesso, naturalmente, fin dalla famosa lettera scritta insieme all’allora presidente della Bce, Jean-Claude Trichet—una linea poi seguita dal governo Monti.
C’è però un dettaglio cruciale: ricerca e innovazione tecnologica non si improvvisano in pochi mesi o anni, ma richiedono decenni. Lo dimostra l’esempio della Cina, che ha sviluppato la propria capacità industriale in parallelo a un investimento massiccio nella ricerca. Nel 2000, il paese contribuiva solo per il 6% alla produzione manifatturiera globale; nel 2020, questa quota è salita al 30%, con proiezioni che indicano un possibile raggiungimento del 45% entro il 2030. Oggi, la Cina è la principale potenza manifatturiera mondiale e domina settori strategici come l’energia solare e le batterie elettriche, dove la sua quota di produzione supera già l’80%.
Negli ultimi vent’anni, la produzione automobilistica cinese è passata dall’1% al 39% del totale globale, mentre l’Europa è scesa dal 35% al 15% e gli Stati Uniti dal 15% al 3%. Le esportazioni di automobili dalla Cina sono cresciute esponenzialmente: da 500.000 unità nel 2016 a 4,7 milioni nel 2024,rendendo la Cina il primo esportatore mondiale e superando il Giappone. Nel settore delle auto elettriche, la cinese BYD si è affermata come il principale produttore, con 2,9 milioni di unità vendute nel 2023, seguita dalla statunitense Tesla con 1,8 milioni. Dietro di loro si trovano sei marchi con vendite comprese tra 400.000 e 500.000 unità, equamente divisi tra aziende cinesi e tedesche. Attualmente, in Cina operano ben 32 produttori di veicoli elettrici.
Nel campo della tecnologia e dell’innovazione, la Cina tuttavia domina sempre più il panorama globale e per questo la sua quota di mercato è destinata a crescere mentre quella delle industrie europee a diminuire. Nel 2021 ha depositato il 37,8% dei brevetti mondiali, contro il 17,8% degli Stati Uniti e il 16% del Giappone. Oggi è leader in 29 settori su 36, tra cui informatica, elettronica e telecomunicazioni, mentre l’Europa gioca un ruolo sempre più marginale. Un caso emblematico è quello dell’intelligenza artificiale: nel gennaio 2025, la società cinese DeepSeek ha rilasciato modelli open-source superiori a GPT-4, scuotendo il settore tecnologico e finanziario occidentale. Non è stato un fulmine a ciel sereno: già nel 2022, la Cina deteneva il 61% dei brevetti nell’IA generativa, contro il 21% degli Stati Uniti e appena il 2% dell’Europa (incluso il Regno Unito).
La marginalità dell’Europa nell’automotive, nella manifattura in generale, nell’innovazione tecnologica e nella ricerca scientifica non è un evento accidentale, dovuto a Trump, Musk o Putin/Xi ma il risultato di decenni di assenza di una politica economica ed industriale sia a livello nazionale che comunitario. Il “mercato ”, contrariamente alle aspettative, non ha colmato questa lacuna.
Alla base di questo problema c’è anche una costante riduzione dei finanziamenti destinati all’università e alla formazione, che ha rallentato lo sviluppo di ricerche innovative. Infine, come evidenziato dallo stesso Draghi nel suo rapporto di settembre, la guerra in Ucraina e la conseguente perdita dei gasdotti dalla Russia hanno lasciato le imprese europee alle prese con prezzi del l’elettricità 2-3 volte superiori a quelli degli Stati Uniti e con prezzi del gas naturale 4-5 volte più alti.
Questo combinato disposto ha avuto un effetto devastante sulla manifattura europea, compromettendone la competitività e portando a crisi industriali, chiusure di impianti e licenziamenti, che nel medio-periodo porterà ad un declino economico e sociale. Mentre il dibattito pubblico si avvita su un’idea di Europa sempre più astratta, le scelte concrete di cui dovremmo discutere sono ben altre. La soluzione proposta? Convertire l’industria automobilistica europea alla produzione di armi. L’incapacità di competere sul mercato viene così compensata dalle commesse statali, giustificate dalla necessità di difesa. Così, i motori elettrici delle auto più avanzate vengono rimpiazzati dai motori diesel dei carri armati, mentre il dibattito sul cambiamento climatico scompare dalla scena. Tuttavia, questa è solo una soluzione temporanea, a vantaggio esclusivo delle grandi industrie del comparto militare. Non risolverà né il problema della competitività nell’innovazione tecnologica, né quello della difesa, ma rischia invece di esacerbare le tensioni sociali.
L’Europa è in crisi? Draghi è tra i primi responsabili
di Francesco Sylos Labini - Durante la sua audizione alla Camera dei deputati, Mario Draghi ha evidenziato come, nel tempo, si sia sacrificata la spesa pubblRifondazione Comunista
di Barbara Spinelli -
Mercoledì alla Camera Giorgia Meloni ha lanciato una bomba che più sporca non potrebbe essere, contro chi sabato scorso ha manifestato per l’Europa. Ha citato alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene in cui si afferma che lo Stato federale europeo sarà di natura socialista, e potrà nascere solo tramite una rivoluzione che aggiri (temporaneamente) le volontà nazionali. Ha trascurato il resto del Manifesto, dedicato alla natura democratica, economica, sociale che secondo i suoi autori (Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni) avrebbe dovuto avere la Federazione.
Meloni ha omesso il luogo in cui il Manifesto fu scritto: il confino a Ventotene dove il regime relegò circa 800 antifascisti (“Mussolini mandava la gente a far vacanza al confino”, Berlusconi 2003). Una parte dei confinati aveva già fatto anni di carcere: dieci nel caso di Spinelli. I padri fondatori di Fratelli d’Italia sono eredi di quel crimine.
Meloni ripete che “è nata dopo”, negando che i neo-fascisti postbellici, con trame nere e golpe falliti, avessero qualcosa a che vedere col Ventennio. Perfino Helmut Kohl, che post-nazista non era, disse un giorno che era venuto al mondo dopo la guerra, ma subito dopo si corresse e ammise che tutti i “nati dopo” erano “corresponsabili”della storia nazista.
Almeno due elementi del discorso governativo andrebbero chiariti. Primo: il bellicismo solo parziale che Meloni può adottare in presenza dell’opposizione della Lega, e dunque l’uso che viene fatto di Ventotene come silenziatore dei dissidi e distrazione parlamentare (a conferma: il leghista Giorgetti ha sorriso con tento, in aula). Secondo: le frasi rivoluzionarie estrapolate dal Manifesto, “spaventose”per la presidente del Consiglio.
Primo elemento: Meloni ha usato Ventotene per sgangherare ogni discussione seria sul Piano Riarmo che la presidente della Commissione Von der Leyen ha annunciato il 4 marzo (ieri ribattezzato Readiness 2030: cioè “Pronti alla guerra ”). Elly Schlein cerca con lodevole fatica di contrastare la chiamata alle armi, cara ai capitribù del Pd (Gentiloni, Bonaccini, ecc), ma quel che suggerisce non è una linea politica alternativa. È un cambio di vocabolario, non di sostanza: meglio Difesa europea anziché 27 eserciti nazionali, dice, se ci si vuole “preparare alla guerra” come reclamato da Von der Leyen. Sia Meloni sia Schlein sanno che nelle condizioni attuali è del tutto inconcepibile una Difesa comune gestita da un’autorità unica come avviene per l’euro.
Né è possibile la deterrenza: fortunatamente non abbiamo 6000 testate atomiche come Mosca, per dissuaderla. Manca uno Stato europeo, manca una comune politica estera, manca un Parlamento vero. Alcune politiche militari potranno essere coordinate e lo saranno, ma coordinamento non è unità di politiche e di intenti. Il Manifesto di Ventotene è disatteso da tutti, in questo campo.
Già l’euro fu costruito senza creare anticipatamente uno Stato unico, ed è il motivo per cui mente chi parla di grandioso successo senza ombre.
L’umiliazione della Grecia e le disuguaglianze sociali innescate negli anni dell ’austerità sono la conferma che la vittoria è come minimo monca.
La difesa europea e l’autonomia dell ’Unione sarebbero certo utili, per rendere gli europei meno dipendenti dal dispositivo militare statunitense e dalle sue attuali involuzioni fascistoidi, visibili nelle politiche di immigrazione, nella repressione delle dissidenze universitarie, nell’appoggio alle guerre di Israele.
Ma visto che i fautori della difesa europea si richiamano al manifesto di Ventotene occorre che sappiano l’essenziale: quel testo nacque nell’agosto 1941, nel mezzo della Seconda guerra mondiale, e aspirava a un’unità politica –un governo federale –non per fare le guerre ma per sormontare gli Stati nazione e dar quindi vita a una potenza di pace. E con chi edificarla? Con la Germania, che nel ’41 stava occupando mezza Europa e aveva iniziato l’invasione della Russia.
Oggi se si vuole un’Europa che superi la bellicosità congenita degli Stati nazione è con la Russia che urge mettere in piedi una sicurezza comune. Lo prospettò Gorbaciov negli anni 90 del secolo scorso: si rese conto della sconfitta dell’Urss, propose una Casa Comune Europea, e chiese agli occidentali –Usa in testa –di non comportarsi da vincitori e di instaurare assieme a Mosca una pace che escludesse l’espansione atlantica sino ai confini russi. Non fu ascoltato e la Nato s’allargò fino a promettere, nel 2008, l’ingresso di Ucraina e Georgia. Nessun leader russo può accettarlo, e Trump sembra prenderne atto. Non così gli Stati europei, tranne Ungheria e Slovacchia, e lo si può capire.
La sconfitta non solo di Zelensky, ma dell’intero Occidente è fenomenale, e gli europei sono paralizzati, avendo criminalizzato chiunque parlasse con Mosca. Di qui la continuazione degli aiuti all’Ucraina, caldeggiata dal Consiglio europeo e anche dalla Piazza per l’Europa del 15 marzo. Nel suo Parlamento il Cancelliere Merz dichiara che la Russia minaccia la Germania e l’Europa e dunque urge un formidabile riarmo.
L’attore Benigni racconta Ventotene con efficacia, in eurovisione, ma d’un tratto grida che “in Russia esistono fabbriche che sfornano milioni di fake news ogni giorno”. Su Repubblica lo scrittore Antonio Scurati lamenta la svanita combattività delle genti europee e constata che da questo punto di vista il nostro sviluppo postbellico “è stato un avanzare regressivo” (che c’entra con Ventotene?). Nel Parlamento solo 5Stelle e Sinistra Avs si oppongono a invii di armi e chiedono negoziati. Sabato in piazza sventolavano bandiere ucraine e georgiane, non palestinesi. Quelle palestinesi sventolavano in un’altra piazza romana. Tre giorni dopo Netanyahu ricominciava lo sterminio a Gaza con le armi Usa e nostre.
Passiamo al secondo elemento: la rivoluzione che nel Manifesto fa nascere la Federazione. Meloni cita passaggi sconfessati da Spinelli fin dal 1943 e ignora i brani in cui si spiega che vuol dire Europa socialista: “La rivoluzione europea […] dovrà essere socialista, proporsi l’emancipazione delle classi lavoratrici e la creazione di condizioni più umane di vita”. O passaggi tuttora invisi a destra sul reddito minimo: “La solidarietà sociale verso coloro che riescono soccombenti nella lotta economica dovrà perciò manifestarsi non con le forme caritative, sempre avvilenti, e produttrici degli stessi mali alle cui conseguenze cercano di riparare, ma con una serie di provvidenze che garantiscano incondizionatamente a tutti, possano o non possano lavorare, un tenore di vita decente, senza ridurre lo stimolo al lavoro e al risparmio. Così nessuno sarà più costretto dalla miseria ad accettare contratti di lavoro iugulatori”.
Nel 1941 parlare di rivoluzione era d’obbligo: c’era il fascismo. Ma anche oggi le conseguenze logiche del Manifesto (Stato federale, Stato sociale per tutti, Casa Comune con la Russia, disarmo) implicherebbero una rivoluzione delle menti e della politica. Nessuno si sente di farla.
pubblicato su Il Fatto Quotidiano, 22 marzo 2025
Ecco chi usa Ventotene e chi ne abusa
di Barbara Spinelli - Mercoledì alla Camera Giorgia Meloni ha lanciato una bomba che più sporca non potrebbe essere, contro chi sabato scorso ha manifestatRifondazione Comunista
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
Il governo statunitense ha condiviso per sbaglio piani militari segreti con un giornalista
Il direttore dell'Atlantic è stato incluso nella chat operativa per un attacco contro gli Houthi: ha capito che non era uno scherzo quando è avvenuto davveroIl Post
Kiriku, coda da procione, è arrivata malaticcia e in pieno inverno. E' cresciuta dentro casa e, da qualche settimana, sta scoprendo il mondo di fuori. La lunaria, arrivata sola qualche anno fa, la fa da padrona colorando il bosco spoglio. La primavera incombe con tutto il suo twittare. Cince e upupe si fanno sentire più degli altri, Le lucertole sbadigliano mentre i ghiri, per fortuna, ancora se la dormono. (il secondo post è sempre il più difficile......) 😀
Luisella likes this.
#Erdogan, repressione a orologeria
Erdogan, repressione a orologeria
L’utilizzo della giustizia a scopi politici e la repressione somministrata ai propri rivali non è esattamente una novità per il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.www.altrenotizie.org
Autonomia digitale e difesa. L’Europa alla prova della cybersicurezza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La cybersicurezza è diventata una delle sfide più urgenti per l’Europa, tra minacce crescenti e la necessità di rafforzare la propria autonomia strategica. Se ne è discusso durante l’evento “Cyber-sicurezza europea. Sfide e strategie per il futuro”, che si è svolto presso l’Europa
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Navi, difesa e subacquea. La rotta di Fincantieri nel 2024
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Fincantieri ha approvato il bilancio 2024, chiudendo un anno segnato da una performance solida e in netta crescita. Il ritorno all’utile, l’accelerazione nella riduzione dell’indebitamento e l’acquisizione record di nuovi ordini testimoniano l’efficacia della traiettoria tracciata dal gruppo guidato da
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Mattarella contro Trump: “I dazi sono inaccettabili per noi. Ma l’Ue non vede temere”
@Politica interna, europea e internazionale
“I dazi ostacolano la libertà di commercio, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità e tutelano quelli di minore qualità. Questo per noi è inaccettabile”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si schiera con parole nettissime contro la politica delle barriere
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
like this
reshared this
freezonemagazine.com/news/marc…
In libreria dal 28 marzo 2025 Jimenez pubblica La terra di tutti, il nuovo libro di Marco Denti, scrittore e critico musicale, e quarto volume della collana Turning Point. In questo caso, il turning point – quel momento imprevedibile che cambia la prospettiva – è l’esperienza di servizio civile in una cascina a
Quanti siete? Cosa portate? ... in galera!
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/confini/
Heei! Chi siete? Cosa portate? Si, ma quanti siete? Un fiorino! È sempre bello tornare con la memoria al surreale e mitico dialogo tra Benigni e Troisi alle prese con il gabelliere. Solo l'ironia e l'arte dei maestri può trasformare in sorriso ciò che, a…
reshared this
Trump attacca George Clooney: "È solo una star di serie B"
Ricordo che nel 2021 Meloni aveva detto qualcosa di simile ("è un attore in cerca di visibilità") di Richard Gere che aveva testimoniato al processo OpenArms.
Direi che ad un ipotetico campionato mondiale di ridicolaggine potrebbero condividere il primo posto.
Europa slegata in movimento. La Marina francese grande protagonista nell’Indo-Pacifico
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Francia ha molti territori d’oltremare nella regione indo-pacifica ed è una vera e propria potenza residente nella regione. Attualmente, più di 1,6 milioni di cittadini vivono nei territori francesi nell’oceano Pacifico e Indiano. I territori francesi nell’oceano indo-pacifico hanno una zona economica
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Alimentatore per portatile hp - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
Prezzo: 18 €
Vendo alimentatore funzionante perfettamente per notebook hp.
Piccolo e leggero, usato un paio di volte.
Price: 18 € :: Questo è un articolo disponibile su FediMercatino.it
Si prega di rispondere con un messaggio diretto/privato al promotore dell'annuncio.
Per informazioni su: Fedimercatino: Chi siamo
Seguici su @FediMercatino - flohmarkt e sul gruppo @Il Mercatino del Fediverso 💵♻️
like this
Il Mercatino del Fediverso 💵♻️ reshared this.
Ont gpon ZTE fibra 2.5 gbit - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
Prezzo: 20 €
Ont per fibra a 2,5 GB, comprensivo di alimentatore originale.
Modello zte FiberTwist G2110C
Price: 20 € :: Questo è un articolo disponibile su FediMercatino.it
Si prega di rispondere con un messaggio diretto/privato al promotore dell'annuncio.
Per informazioni su: Fedimercatino: Chi siamo
Seguici su @FediMercatino - flohmarkt e sul gruppo @Il Mercatino del Fediverso 💵♻️
Il Mercatino del Fediverso 💵♻️ reshared this.
L'istruzione in Finlandia...
“In Finlandia gli studenti non competono sui voti”. Paola, docente italiana in viaggio nella scuola finlandese: “Tecnologia intelligente e zero pressione, fiducia reciproca e benessere emotivo”
Libia: centinaia di giudici, avvocati e dissidenti detenuti illegalmente
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un rapporto della missione dell'Onu in Libia denuncia la presenza di centinaia di persone detenute illegalmente e torturate
L'articolo Libia: centinaia di giudici, avvocati e dissidenti detenuti pagineesteri.it/2025/03/24/afr…
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Danilo Dolci, Trappeto, Borgo di Dio: un’opportunità per preservarlo
🌟Vota per Borgo Danilo Dolci!🌟
Ciao, ho bisogno del tuo aiuto!
Visita il link qui sotto e vota per Borgo Danilo Dolci come Luogo del Cuore FAI. Il tuo voto può aiutare a preservare e valorizzare questo luogo storico e culturale, centro delle attività di Danilo Dolci già dagli anni Settanta.
Ogni voto conta per mantenere viva la memoria e l'importanza di questo borgo per le generazioni future. 💚
👉 fondoambiente.it/luoghi/borgo-…
Grazie mille per il tuo supporto!
Prime riflessioni sul DDL “Scudo Democratico”
@Politica interna, europea e internazionale
“Tutela della democrazia” o minaccia alla libertà? Il Disegno di Legge “Scudo Democratico”, proposto dai senatori Lombardo, Calenda, Richetti e Rosato, tutti di Azione, si propone di difendere il sistema elettorale italiano da interferenze esterne e campagne di disinformazione. Un proposito nobile sulla carta, ma
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Luigi Einaudi teorizzò gli Stati Uniti d’Europa 44 anni prima del Manifesto di Ventotene (che senza il suo magistero non sarebbe nato), eppure…
@Politica interna, europea e internazionale
Diceva il professor Lorenzo Infantino, compianto gigante della filosofia liberale, che “senza il magistero di Luigi Einaudi
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
freezonemagazine.com/news/fati…
In libreria dal 28 marzo 2025 Secondo volume della collana afterwords, dedicata ai giovani intellettuali africani e della diaspora, Black Time è una meditazione profonda e originale che nasce dal contatto tra una scrittrice afrodiscendente e la città di Venezia. Nel susseguirsi di calli, isole, chiese e mostre, Venezia diventa un portale attraverso cui Fatin […]
freezonemagazine.com/news/dire…
Uno degli album più venduti al mondo, Brothers In Arms dei Dire Straits, celebra il suo 40° anniversario con un’edizione in 5LP deluxe. Il cofanetto 5LP deluxe contiene l’intero album in studio e un inedito concerto dal vivo dal Municipal Auditorium di San Antonio, tappa del tour della band nel 1985. Il Live In 85 […]
L'articolo Dire Straits – Brothers In Arms
freezonemagazine.com/articoli/…
Ci sono voluti dodici anni prima che Patterson Hood arrivasse a regalarci un gioiello come questo Exploding tree & airplane screams. Un periodo piuttosto lungo dal precedente Heat Lightning rumbles in the distance che ricordo esser stato una colonna sonora irrinunciabile durante i lunghi viaggi di lavoro che caratterizzavano la mia vita al tempo. Sarà […]
freezonemagazine.com/news/will…
In libreria del 26 marzo 2025 “Sonetti“, uno dei punti più alti e densi della poesia di tutti i tempi: canzoniere d’amore e libro filosofico, meditazione su tempo, morte, mutevolezza delle forme. Su forza e durata imperitura di arte e poesia; poema a tratti peccaminoso, a tratti metafisico, ha scatenato mille letture, diatribe, interpretazioni. Ancora […]
L'articolo William Shakespeare – Sonetti p
La violenza dei coloni israeliani sta rapidamente svuotando la Valle del Giordano dai palestinesi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Khirbet Samra è una delle ultime comunità di pastori palestinesi nel versante orientale della Cisgiordania. Le milizie dei coloni sostenute dallo Stato li stanno cacciando
L'articolo La violenza dei coloni
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Gli stivali tedeschi sull'Europa
Gli stivali tedeschi sull’Europa
Gli 800 miliardi di euro del piano di riarmo europeo, ribattezzato per esigenze di comunicazione positiva “Readiness 2030”, sembrano una misura dagli effetti pratici limitati, ma con ampie ripercussioni politiche ed economiche sulla struttura del Vec…www.altrenotizie.org
Mi sovviene un dubbio atroce: nel tentativo (a vuoto) di cancellare il profilo loggandomi dietro VPN (freeopenvpn, Germania e USA), ho dovuto validare l'accesso con un codice ricevuto via email.
Nell'email che usavo con FB ho quindi trovato un'email datata ieri: "Bentornato/a su Facebook" - "L'account Facebook è stato riattivato".
Non è che la procedura va a buon fine nonostante il messaggio d'errore?
Per scoprirlo però devo evitare di fare altri tentativi per almeno 30 giorni, altrimenti rischio di riattivare tutto a ogni nuovo tentativo.
Ovviamente ho anche tentato la carta dello strumento di segnalazione errori di Facebook, molto ben fatto tecnicamente: per far cadere i tuoi ticket nel vuoto, ma con stile!
reshared this
CE L'HO FATTA!!
Grazie a tutti per gli incoraggiamenti
Scrivo cosa impediva la cancellazione da #facebook , nel caso possa tornare utile ad altri nella mia situazione.
Nel riepilogo prima del "pulsantone" finale, quello che andava in errore, mi sono saltate all'occhio delle "App" di cui risultavo unico amministratore. Il problema è che non ho mai sviluppato o usato app. Ho aperto la gestione di queste app, che riportavano il nome di alcune vecch(issime) pagine facebook. Le ho rimosse una ad una.
Una volta rimosse le "app" (qualsiasi cosa fossero), la procedura di eliminazione è andata a buon fine.
Adesso: 30 giorni di attesa e il mio account smetterà di esistere! 🍾
like this
Leo reshared this.
UE alla Turchia: "rispettare i valori democratici"
(come in Romania?)😡
Luisella
in reply to Hiya • •Hiya
in reply to Luisella • •Luisella
in reply to Hiya • •Hiya likes this.