Stamp: Modular Breakout Boards for SMD Prototyping
[Kalesh Sasidharan] from Sciotronics wrote in to tell us about their project, Stamp: a modular set of template breakout boards designed to make prototyping with SMD components faster, easier, and more affordable. No breadboards, custom PCBs, or tangled jumper wires required. The project has blasted past its Kickstarter goal, and is on track to start shipping in September.
Stamp was created out of frustration with the traditional SMD prototyping workflow. Breadboards don’t support SMD parts directly, and using adapters quickly gets messy, especially when you need to iterate or modify a design. Ordering PCBs for every small revision just adds delay, and cost.
Stamp solves this by offering reusable template boards with commonly used SMD footprints. You place the main component on the front and the supporting components on the back. Many complete circuits, such as buck converters, sensor blocks, microcontrollers, and so on, can fit on a single 17.8 × 17.8 mm board.
Most Stamps feature custom castellated holes, designed for side-by-side or right-angle edge connections, enabling a modular, reconfigurable approach to circuit building. The plan is to make the designs fully open source, so that others can build or adapt them. Although many PCB manufacturers might not have the facilities to make the special castellated edges which are available on some Stamps.
Dave Jones from the EEVblog covered the Stamp on one of his recent Mailbag videos, which you can check out below. This isn’t the first time we’ve seen somebody promise to reinvent the breadboard, but we do appreciate the simplicity of this approach.
youtube.com/embed/Xfs0dglIVOM?…
Croatia in preparation for AI Law: Activists warn of risks to rights and call for safeguards going beyond EU AI Act
EDRi affiliate Politiscope recently hosted an event in Croatia for journalists and activists to discuss human rights impact of Artificial Intelligence (AI), raise awareness about AI related harms, and to influence future national policy to incorporate safeguards for people’s rights.
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freezonemagazine.com/articoli/…
Tornato a far parlare di se giusto un anno fa, prima con la pubblicazione, sempre via New Shot Records, di un live registrato nel corso di un tour nel nostro paese nel 2008, poi con un’apparizione insieme al sodale Tony Wilson al Chiari Music Festival, Lee Fardon rimane uno di quegli artisti che mi ha […]
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Tornato a far parlare di
Sweden further cracks down on sex workers: What it means for digital rights
Despite overwhelming opposition from civil society, academic experts, and sex workers, the Swedish Parliament voted to adopt a law that expand the criminalisation of sex work. This will have have a chilling effect nationally and internationally, and affect digital rights.
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DK 9x30 - Scriviamo al Garante!
il Garante chiede l'opinione degli italiani riguardo al "paga o stacce". DataKnightmare risponde all'appello con risposte che chi vuole può copincollare e fare proprie. Partecipa numeroso!
spreaker.com/episode/dk-9x30-s…
Gli attacchi agli ospedali portano gravi perdite! Shields Healthcare paga 15 milioni nella class-action
Un fornitore di servizi di diagnostica per immagini del Massachusetts con 30 strutture nel New England ha accettato di pagare 15,35 milioni di dollari per chiudere una class action proposta, innescata da un incidente di hacking del 2022 che ha colpito quasi 2,4 milioni di persone.
L’accordo preliminare, approvato martedì da un giudice federale di Boston, risolve due casi consolidati che coinvolgono sette cause legali intentate nel 2022 contro Shields Healthcare Group.
Shields è un’azienda a conduzione familiare che gestisce la più grande rete di strutture del New England che offrono servizi di diagnostica per immagini, inclusi servizi come risonanza magnetica e PET, nonché interventi di chirurgia ambulatoriale. In base all’accordo, Shields si è impegnata a continuare a investire e implementare miglioramenti nella sicurezza dei dati.
La violazione ha coinvolto informazioni sanitarie protette e dati personali, tra cui nomi, indirizzi, date di nascita, numeri di previdenza sociale, informazioni assicurative, informazioni di fatturazione, informazioni mediche e di trattamento, hanno affermato i ricorrenti.
Nella notifica di violazione di Shields relativa all’incidente si afferma che a partire dal 7 marzo 2022 o intorno a tale data, fino al 21 marzo 2022, un attore sconosciuto ha avuto accesso alla sua rete e ha acquisito determinate informazioni durante tale periodo.
“Gli hacker informatici non autorizzati hanno mantenuto un accesso ininterrotto alle informazioni private dei pazienti di Shields, inclusi i querelanti e i membri del gruppo, per almeno due settimane”, si legge nella denuncia unificata. Gli hacker hanno esfiltrato le informazioni dei querelanti e dei membri del gruppo dal sistema informatico di Shields e hanno esposto tali dati per venderli ad altri criminali informatici, si legge nella denuncia.
Nella proposta di accordo, Shields nega tutte le accuse di illecito, tra cui l’inadeguata sicurezza dei dati, la mancata protezione dei dati personali e la mancata comunicazione tempestiva e adeguata. Contesta inoltre che i querelanti abbiano subito danni a seguito dell’incidente.
In base all’accordo proposto, i membri della class action potranno ricevere fino a 2.500 dollari di spese vive sostenute per rispondere all’incidente informatico.
I membri della class action ritengono di aver subito un furto di identità, una frode o altre perdite straordinarie possono presentare una richiesta di risarcimento per “perdite straordinarie e/o tempo attestato straordinario” fino a $ 25.000 a persona.
In alternativa al rimborso delle spese ordinarie o straordinarie, i membri aventi diritto all’accordo transattivo possono optare per un pagamento forfettario in contanti di 50 dollari. Gli avvocati che rappresentano i ricorrenti e i membri del gruppo richiederanno l’approvazione del tribunale fino a un terzo del fondo dell’accordo transattivo, ovvero fino a circa 5,1 milioni di dollari, per le spese legali e i relativi onorari.
“Dopo l’incidente, l’imputato ha investito in modo significativo nella bonifica, nel miglioramento della sicurezza informatica e nell’espansione del suo personale IT e si è impegnato a mantenere tali investimenti e misure per il prossimo futuro”, si legge nel documento di conciliazione.
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6 years in court fighting against arbitrary censorship. What about user empowerment promised by the DSA?
Regardless of the final court judgment, this case highlights the urgent need for Poland to implement the DSA. Without its enforcement, users of the largest social media platforms — whether private individuals or CSOs — still stand little chance against the dominance of tech giants.
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Profili fake in aumento (credo)
Ciao, non so se capita solo a me ma vedo un incremento di profili fake.
A volte (ma poche volte) li vedo arrivare da bluesky, ma non è la regola, anzi.
Oggi, comunque, se sei un social e non hai profili fake non sei nessuno, quindi boh, dovrebbe essere buon segno? Mah!
Un esempio, qui sotto: profilo nati da due giorni e senza followers, ma che vuole seguire proprio te, senza nessuna interazione prima: naturalmente la sua lingua non è la tua e l'immagine è...beh, sempre di una bella gnocca (cosa azzeccatissima quando io sono il target, capirai...).
#fake #profilifake #scam
Cima di Medeglia
Domenica, dopo colazione, abbiamo deciso di fare un'escursione breve e vicino a casa.
Come per le vacanze, anche questa #escursione è stata un #compromesso fra: outdoor/divano, corsa/passeggiatina, ecc... 😅
Siamo andati a cima di #Medeglia seguendo l'itinerario di gioia ad alta quota, perché pur essendo ad un quarto d'ora da casa mia, l'ultima volta che sono stata lì era forse alle elementari.
Vista spettacolare a 360° e un pezzo di storia che non ricordavo, le fortificazioni e trincee risalenti alla 1a guerra mondiale!
Ecco qualche foto della nostra giornata:
pixelfed.uno/p/aimee80/8329302…
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L’autorità tedesca per la privacy rinuncia a fermare l’addestramento dell’IA di Meta sui dati personali
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L’autorità per la protezione dei dati di Amburgo ha deciso di archiviare il procedimento avviato per impedire a Meta di
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Starmer come Meloni, vuole deportare i migranti nei Balcani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo il fallimento del progetto dei conservatori, anche il premier laburista britannico Starmer propone ad alcuni paesi balcanici di ospitare dei centri di rimpatrio per immigrati irregolari da deportare nei loro paesi d'origine
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RVTools e Zenmap usati per diffondere Bumblebee: anche Google e Bing nel mirino
È stato recentemente rivelato che il loader Bumblebee è stato distribuito tramite il sito web hackerato RVTools. A quanto pare, gli hacker stanno anche sfruttando la popolarità di Zenmap (un’interfaccia grafica utente per Nmap) e WinMTR (un’utilità per la diagnosi delle connessioni di rete).
Entrambi gli strumenti sono comunemente utilizzati dai professionisti IT per diagnosticare e analizzare il traffico di rete. Tuttavia, alcune funzioni richiedono privilegi di amministratore, rendendo tali utenti un bersaglio comodo per gli aggressori che vogliono infiltrarsi nelle reti aziendali e diffondere malware ad altri dispositivi.
Secondo Bleeping Computer, Bumblebee è stato distribuito tramite almeno due domini: zenmap[.]pro e winmtr[.]org. Se quest’ultimo è già disattivato, il primo funziona ancora e se segui il collegamento diretto, viene visualizzata una pagina di blog falsa su Zenmap, con articoli generati dall’intelligenza artificiale.
Se l’utente viene reindirizzato a zenmap[.]pro dai risultati di ricerca, vede un clone del sito legittimo dell’utilità nmap (Network Mapper).
Si noti che il traffico verso questi siti deriva da un’indicizzazione SEO e che occupano posizioni elevate nei risultati di ricerca di Google e Bing per le query pertinenti.
I payload distribuiti da questi siti ( zenmap-7.97.msi e WinMTR.msi ) non vengono rilevati dalla maggior parte delle soluzioni antivirus su VirusTotal. Gli installer contengono effettivamente l’applicazione promessa, ma questa contiene una DLL dannosa (come nel caso di RVTools) che infetta il dispositivo dell’utente con il caricatore Bumblebee.
Una backdoor di questo tipo può essere utilizzata per raccogliere informazioni sulla vittima e iniettare ulteriori payload, tra cui infostealer, ransomware e altri tipi di malware. Inoltre, i è stato riferito di aver osservato una campagna simile rivolta non solo a chi cercava software open source, ma anche a chi cercava un software per gestire le telecamere di sicurezza WisenetViewer di Hanwha.
A sua volta, il ricercatore di sicurezza informatica Joe Wrieden di Cyjax ha scoperto una versione trojanizzata di Milestone XProtect, che fa parte della stessa campagna: gli installer dannosi sono ospitati su milestonesys[.]org. Vale la pena notare che i domini ufficiali RVTools precedentemente hackerati (Robware.net e RVTools.com) mostrano ancora un avviso che invita gli utenti a non scaricare software da fonti non ufficiali, ma non ci sono link per il download.
Allo stesso tempo, Dell Technologies nega tutte le accuse e afferma che i siti web dell’azienda non distribuivano la versione trojanizzata di RVTools. L’azienda ha segnalato che i siti web ufficiali di RVTools sono stati temporaneamente disattivati perché presi di mira da attacchi DDoS.
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Rivoluzione Made in China: Il Chip C86-5G da 512 Thread Cambia le Regole del Gioco
L’azienda cinese Hygon ha presentato il processore per server C86-5G, il suo sviluppo più potente fino ad oggi. Il nuovo chip ha 128 core e 512 thread, multitasking a quattro thread (SMT4) e supporto per le istruzioni AVX-512, il che lo rende un concorrente diretto delle migliori soluzioni AMD EPYC e Intel Xeon nelle attività con un elevato livello di parallelismo.
Il processore è basato su un’architettura notevolmente riprogettata, derivata da Zen di AMD, ma con una progettazione del chip completamente ripensata. L’azienda sostiene che il C86-5G garantisce un incremento delle prestazioni IPC del 17% rispetto alla generazione precedente. Supporta 16 canali di memoria DDR5-5600, 128 corsie PCIe 5.0, un’interfaccia CXL 2.0 per la scalabilità e include una gestione efficiente dal punto di vista energetico con un modulo di sicurezza dedicato.
Il chip è progettato per funzionare in cluster di intelligenza artificiale, sistemi analitici e infrastrutture virtualizzate. Tra le applicazioni dichiarate rientrano modelli di apprendimento automatico, data center scalabili e ambienti cloud di livello aziendale.
La storia della linea ha inizio con il modello C86-1G, basato su AMD Zen concesso in licenza, che diventa una piattaforma per la formazione di specialisti locali. Include fino a 32 core, DDR4-2666 e PCIe 3.0. Seguì il C86-2G, dotato di una FPU riprogettata, 21 istruzioni di sicurezza e supporto hardware per la crittografia della memoria e la virtualizzazione.
La terza generazione, C86-3G, ha rappresentato un importante passo avanti verso l’indipendenza: core proprietario, nuova struttura SoC, PCIe 4.0 e moduli di rete integrati. Il C86-4G ha raddoppiato la densità di elaborazione (64 core, 128 thread), aumentato l’IPC del 15% e offerto DDR5-4800 pur rimanendo nei limiti dei sistemi a doppio e quadruplo socket.
Attualmente il C86-5G è il progetto interno più maturo dell’azienda, in fase di sviluppo da oltre cinque anni. La sua uscita simboleggia il passaggio dalla copia all’innovazione e dimostra le ambizioni della Cina nel campo del calcolo ad alte prestazioni.
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«Non riconoscete la Palestina» altrimenti, avverte il governo Netanyahu, annetteremo la Cisgiordania. "Giorno di Gerusalemme": insulti e aggressioni agli arabi
ilmanifesto.it/non-riconoscete…
(Michele Giorgio)
Nel "Giorno di Gerusalemme", mentre migliaia di israeliani celebravano l’occupazione dell’intera città avvenuta nel 1967 e sfilavano sventolando bandiere bianche e azzurre nella zona palestinese, il governo Netanyahu ha alzato il livello dello scontro diplomatico con l’Europa. Il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, scriveva ieri Haaretz, ha lanciato un avvertimento diretto a Parigi e Londra: se riconoscerete lo Stato palestinese, Israele risponderà con l’annessione della Cisgiordania. Allo stesso modo, secondo Yisrael HaYom, ha fatto il ministro degli Esteri Gideon Saar inviando un messaggio simile alle controparti del Regno unito.
«Azioni unilaterali contro Israele saranno accolte con azioni unilaterali da parte di Israele», avrebbe minacciato Saar. Tel Aviv lancia così l’offensiva contro l’Europa, in vista del vertice previsto per il prossimo mese a New York, promosso da Francia e Arabia Saudita, dove il presidente francese Macron dovrebbe presentare la proposta di un riconoscimento coordinato dello Stato palestinese.
Riunito nel quartiere occupato di Silwan – nel sito archeologico della cosiddetta "Città di Davide", gestito interamente da un gruppo di coloni israeliani – il governo Netanyahu ha anche approvato una risoluzione per incentivare in vari modi il trasferimento delle ambasciate straniere a Gerusalemme.
Attualmente solo sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno ambasciate nella città. Le Fiji si preparano ad aprirne una a settembre. Il resto del mondo non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele.
Per il resto, il "Giorno di Gerusalemme" si è svolto secondo il solito copione. È stata l’abituale vetrina di suprematismo religioso, intimidazione verso i palestinesi e sfide alla legalità internazionale. Migliaia di manifestanti hanno lungamente scandito per le strade slogan come «Morte agli Arabi» e «Che il tuo villaggio possa bruciare». Quest’ultima invocazione è tristemente reale: ormai non passa notte in Cisgiordania senza che coloni israeliani assaltino villaggi e comunità palestinesi, incendiando case, automobili, frutteti e campi coltivati.
Giorni fa gli abitanti di Mughayer, o almeno una buona parte di essi, sono stati costretti a evacuare a causa di questi attacchi. Un’aggressione simile ha colpito ieri Khallet a Daba, nella zona ad alta tensione di Masafer Yatta (Hebron): 13 coloni, armati di bastoni e armi, hanno costretto due famiglie a fuggire. La nuova strategia dei settler consiste nel costruire avamposti a ridosso dei villaggi palestinesi più isolati, in modo da spingere i residenti a lasciare le loro terre. Nel sud di Israele sono scoppiate proteste contro la demolizione, iniziata la scorsa settimana, di 70 abitazioni beduine nel villaggio non riconosciuto dallo Stato di Qasr El Sir. La polizia ha arrestato due abitanti.
Star del "Giorno di Gerusalemme" anche quest’anno è stato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, leader dell’estrema destra religiosa. Ieri all’alba si è presentato nel complesso della moschea di Al-Aqsa, guidando un’incursione di massa: oltre 1.400 estremisti hanno attraversato i cortili del terzo luogo sacro dell’Islam – per gli ebrei è il Monte del Tempio – issando la bandiera israeliana e recitando preghiere, in violazione dello status quo delle moschee. «Sono venuto a pregare per la vittoria nella guerra a Gaza», ha dichiarato Ben-Gvir, filmato mentre sventolava bandiere e distribuiva adesivi con lo slogan «Gaza è nostra per sempre». Al raid hanno partecipato anche il ministro del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf e i parlamentari Amit Halevi e Zvi Succot. Quest’ultimo, sventolando la bandiera israeliana, ha proclamato: «Il Monte del Tempio è ora nelle nostre mani».
Oltre alle bandiere di Israele, molti hanno issato vessilli con la scritta «Terzo Tempio», per sollecitare la costruzione di un nuovo tempio ebraico sulla Spianata. «Quella che gli arabi – i palestinesi, ndr – chiamano Al Aqsa non è altro che una parte dell’area dove sorgeva fino a duemila anni fa il nostro tempio. È venuto il momento di ricostruirlo, senza indugio», ci ha detto Yedidia Gabai, un manifestante giunto da una colonia in Cisgiordania. Intorno a lui decine di giovani danzato e urlato slogan tutto il tempo.
In quelle stesse ore, la deputata di destra Yulia Malinovsky ha simbolicamente occupato il quartier generale dell’Unrwa a Gerusalemme Est – l’agenzia che assiste i profughi palestinesi – trasformandolo nel suo "ufficio parlamentare".
Nel cuore della Gerusalemme vecchia, con i negozi tutti chiusi e gli abitanti palestinesi rintanati nelle case per evitare il peggio, la tensione è rimasta alta tutto il giorno. La polizia israeliana ha arrestato un palestinese che aveva difeso un commerciante dall’aggressione di giovani estremisti. L’uomo è stato picchiato dagli agenti, mentre gli aggressori si sono allontanati senza conseguenze. Sulla scena, i volontari del movimento arabo-ebraico «Standing Together», con i loro gilet viola, hanno tentato invano di impedire altre aggressioni. Loro stessi, insieme ad altri attivisti israeliani di sinistra, sono stati bersaglio di insulti e provocazioni da parte dei partecipanti alla «Marcia delle Bandiere». Arrivando alla Porta di Damasco della città vecchia, Danny Levy, capo della polizia, ha minimizzato l’accaduto. «Non abbiamo arrestato nessuno, solo qualche fermo tra gruppetti isolati», ha detto, aggiungendo di non aver sentito alcuno slogan anti-arabo. «Sapete, non sento bene, sono stato un artigliere nell’esercito», ha commentato sorridendo. Levy non ha neanche visto i fanatici del gruppo Im Tirzu esporre striscioni con le scritte «Nessuna vittoria senza Nakba» e «1967 – Gerusalemme nelle nostre mani, 2025 – Gaza nelle nostre mani».
A chiusura del «Giorno di Gerusalemme», è intervenuto anche l’altro leader della destra religiosa, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. «Abbiamo paura della vittoria? Abbiamo forse paura della parola occupazione?», ha domandato Smotrich alla folla. Quindi ha insistito: «Stiamo forse colonizzando la Terra d’Israele? No, noi stiamo liberando Gaza. Stiamo trionfando sul nemico».
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Acerbo (PRC): il governo spia i partiti di opposizione, ong, giornalisti. Siamo tornati all’OVRA?
La rivelazione di una maldestra infiltrazione di un agente di polizia denunciata dai compagni di Potere al popolo arriva dopo il caso Paragon - Mediterranea e tRifondazione Comunista
L'Europa e l'illusione #ucraina
L’Europa e l’illusione ucraina
La decisione del neo-cancelliere tedesco, Friedrich Merz, di autorizzare il regime di Zelensky a lanciare missili forniti dall’Occidente in profondità nel territorio russo conferma che tra i governi europei continua a persistere la fantasia di potere…www.altrenotizie.org
Giancarlo De Cataldo – Romanzo criminale
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Giancarlo De Cataldo – Romanzo criminale proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Idee per fermare gli stage-truffa: la tavola rotonda di TPI
@Politica interna, europea e internazionale
Sul sito online del Ministero del Lavoro il «tirocinio» è definito come un «periodo di orientamento e di formazione, svolto in un contesto lavorativo e volto all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro». Orientamento e formazione, dunque. Lo stage, quindi, rimarca il Ministero
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Ministero dell'Istruzione
#GiochiDellaGioventù, dalle 18 allo stadio Olimpico di Roma la cerimonia di premiazione. Parteciperanno il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e il Presidente di Sport e Salute, …Telegram
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Il Mercatino del Fediverso 💵♻️ reshared this.
Ecco cosa prevede il pacchetto da 150 miliardi per la difesa europea. Tutti i dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Consiglio europeo ha approvato oggi il pacchetto Safe (Support for ammunition and armaments production framework), aprendo ufficialmente la strada a uno dei più ambiziosi programmi di finanziamento per la difesa nella storia dell’Unione. Con un valore complessivo di 150
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Safe, uno strumento macchinoso ma con il potenziale per una svolta europea. La lettura di Braghini
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato oggi il regolamento Security Action For Europe (Safe) con una controversa procedura di urgenza, utilizzando l’art.122 del Trattato che esclude il Parlamento Europeo, il quale
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La Nato chiama e l’Italia risponde. Raddoppiata la produzione di missili
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Italia raddoppierà la produzione dei suoi missili SampT, in un piano che vedrà protagonista Mbda per un aumento produttivo del 40% per il primo anno ed un incremento del 100% nel secondo anno. Lo ha annunciato ufficialmente il ministro della Difesa Guido Crosetto, precisando che le prime
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Siria e Israele negoziano in segreto di relazioni di sicurezza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La trattativa ormai diretta, di cui riferisce l'agenzia Reuters, sta facendo passi importanti in avanti verso la normalizzazione dei rapporti. Lo indica anche l'improvvisa interruzione degli attacchi aerei israeliani in Siria
L'articolo Siria e Israele negoziano in segreto di
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Dormi poco e non ne risenti? Scoperta un'altra mutazione genetica che aiuta
Chi sopravvive con poco sonno senza patirne ce la fa anche grazie ai geni. Ecco un'altra mutazione che aiuta il cervello a funzionare bene comunque.Focus.it
Relazione della Direzione Investigativa Antimafia sull'attività svolta e i risultati conseguiti nel primo e secondo semestre 2024
La relazione è stata pubblicata il 27 maggio 2025 (è reperibile a questa pagina web direzioneinvestigativaantimafi…) e presentata dal Ministro dell’Interno al Parlamento. Analizza i fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso.
A differenza delle edizioni passate il documento:
- offre un'analisi più ravvicinata nel tempo, coprendo l'intero anno 2024 per garantire un quadro più aggiornato,
- è stato snellito e organizzato attorno alle diverse matrici mafiose, descrivendo la loro operatività a livello territoriale e le strategie di contrasto adottate,
- offre una migliore visualizzazione delle dinamiche criminali per rendere le informazioni più immediate e comprensibili.
Aggiornamenti sulle interdittive antimafia: La relazione dedica particolare attenzione ai provvedimenti delle Prefetture e ai nuovi strumenti giuridici volti a reintegrare le aziende colpite dalla criminalità organizzata nel circuito economico legale.
La dimensione internazionale
Nella relazione 2024 della Direzione Investigativa Antimafia emerge chiaramente come le attività non si siano limitate al solo ambito nazionale, ma abbiano avuto anche una forte dimensione internazionale. In particolare, il documento elenca operazioni condotte sia a livello europeo che internazionale, dimostrando un coordinamento con le autorità di altri paesi e con organismi internazionali. Questo approccio diventa fondamentale per combattere forme di infiltrazione mafiosa che travalicano i confini nazionali e si manifestano in settori strategici, dove il confine tra attività lecite e illecite diventa sempre più labile.
Un esempio evidente riguarda il settore del gioco e delle scommesse online: la relazione evidenzia che, oltre agli interventi a livello locale, sono state realizzate operazioni specifiche che hanno avuto un focus sul mercato americano, riconosciuto come un'area particolarmente vulnerabile alle infiltrazioni e al riciclaggio di denaro. Queste iniziative internazionali prevedono uno scambio costante di informazioni, tecniche investigative e strumenti operativi con partner stranieri, al fine di interrompere le reti criminali e prevenire il consolidamento di rapporti economici illeciti che possano favorire l'espansione delle organizzazioni mafiose.
L'approccio internazionale, dunque, non solo amplia il raggio d'azione della DIA, ma rafforza anche l'efficacia delle misure adottate sul territorio nazionale. La cooperazione transnazionale permette di intercettare flussi finanziari sospetti, monitorare attività economiche a rischio e sviluppare strategie congiunte che rispondano in tempo reale a fenomeni complessi e in rapido mutamento. Queste iniziative sottolineano l'importanza di una risposta globale alla criminalità organizzata, in un contesto in cui i mercati economici e tecnologici rendono il contrasto al crimine organizzato una sfida sempre più articolata.
Vale la pena notare come la Direzione Investigativa Antimafia, oltre a intervenire sul territorio nazionale, stia sviluppando un robusto sistema di cooperazione transnazionale, anche quale leader della rete anti-mafia internazionale @ON. Questo approccio prevede:
- Operazioni congiunte: La collaborazione con le autorità di altri paesi consente lo scambio tempestivo di informazioni e dati investigativi, fondamentale per intercettare e smantellare reti criminali che operano al di là dei confini nazionali.
- Focus su settori sensibili: Alcuni interventi sono rivolti a mercati particolarmente vulnerabili, quali il gioco d'azzardo e le scommesse online, dove il riciclaggio di denaro si inserisce in circuiti internazionali complessi.
- Tecnologie e metodologie condivise: L’impiego di strumenti avanzati per la raccolta e l’analisi dei dati permette alle autorità di monitorare in tempo reale flussi finanziari sospetti, integrando così le informazioni provenienti da svariate giurisdizioni.
- Integrazione giuridica: Nuovi istituti e interventi normativi favoriscono non solo il contrasto diretto alle infiltrazioni mafiose, ma anche il reinserimento delle aziende “contaminate” nel circuito economico legale, garantendo un bilanciamento tra rigore nell’applicazione della legge e rispetto delle dinamiche di mercato.
Questi aspetti, sviluppati a livello internazionale, mostrano come l’evoluzione delle tecniche investigative e delle collaborazioni transfrontaliere stia diventando cruciale per contenere fenomeni criminali sempre più sofisticati e globalizzati.
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Flock's automatic license plate reader (ALPR) cameras are in more than 5,000 communities around the U.S. Local police are doing lookups in the nationwide system for ICE.
Flockx27;s automatic license plate reader (ALPR) cameras are in more than 5,000 communities around the U.S. Local police are doing lookups in the nationwide system for ICE.#News #ICE #Surveillance #Flock
ICE Taps into Nationwide AI-Enabled Camera Network, Data Shows
Flock's automatic license plate reader (ALPR) cameras are in more than 5,000 communities around the U.S. Local police are doing lookups in the nationwide system for ICE.Jason Koebler (404 Media)
Ministero dell'Istruzione
Il 28 maggio alle ore 10.30 presso la Sala Aldo Moro il #MIM, in collaborazione con l’INVALSI, ospiterà il seminario dal titolo "Il miglioramento dell’offerta formativa: le sfide per il sistema scolastico nell’epoca della transizione tecnologica e de…Telegram
Schengener Informationssystem: Jeden Tag 41 Millionen Fahndungsabfragen in Europa
ʙwɑnɑ нoɴoʟʊʟʊ reshared this.
In memoria di John Young e Cryptome
Siamo onorati di pubblicare questo contributo, scritto da Jaromil, per ricordare il co-fondatore del leggendario archivio internet Cryptome, morto all’età di 89 anni il 28 marzo scorso. John Young è morto. Aveva ottantanove anni. La sua opera con Cryptome è eminente per molti di coloro che furono attivi agli albori delle reti digitali. Young assieme a sua moglie Deborah Natsios fu il…
Storia del Regno di Diarra: Origini e Sviluppi
Introduzione Il Regno di Diarra, noto anche con i nomi di Kingui, Diafunu o Kaniaga, fu un antico stato dell’Africa occidentale situato nell’odierno Mali nord-occidentale. Fondato nell’XI secolo d.C. dalle popolazioni soninké,
Arte e Cultura reshared this.
Il Consiglio Ue ha dato il via libera al maxi piano SAFE da 150 miliardi per finanziare il riarmo in Europa
@Politica interna, europea e internazionale
L’Unione europea ha compiuto oggi un ulteriore passo avanti verso il riarmo del continente con il via libera definitivo da parte del Consiglio Ue al nuovo fondo Security Action for Europe (SAFE) da 150 miliardi di euro, volto a finanziare gli
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freezonemagazine.com/news/blac…
Lonate Ceppino (Va) ospita la seconda edizione del BLACK INSIDE FESTIVAL JAZZ Il 30 e 31 maggio 2025 – Musica, passione e collaborazioni del territorio Dopo il successo della prima edizione, torna a Lonate Ceppino (VA) il Black Inside Festival Jazz, due giornate interamente dedicate alla grande musica dal vivo, con la
Predatory states
#LatinAmerica #history #counterinsugensy #cupdetat #CondorOp #coldwar #70s #80s
Preface
I WAS A VICTIM OF OPERATION CONDOR and the one who discovered its secret archives in Asunción, Paraguay, in December 1992.
During the night of November 29, 1974, I was abducted by the political police of the dictator Afredo Stroessner and taken directly before a military tribunal in Paraguay made up of the military attachés of Argentina, Brazil, Bolivia, Chile, and Uruguay, also with the presence of Paraguayan civil and military authorities.
A Chilean officer questioned me about my supposed link with Chilean university people because I had taken a course in the sociology of education at Catholic University. The police chief of the province of Córdoba, Argentina, wanted to know of my links to the “subversives” of the University of La Plata, where I had graduated with a doctorate in the science of education.
The interrogation lasted thirty days, with terrible tortures. Finally, they categorized my crime as “intellectual terrorism”: for the so-called subversive content of my doctoral thesis; for having promoted the campaign “A Roof of Your Own” for each Paraguayan educator in my capacity as a unionist fighting in the national teachers association; and for having put into practice the methods of Paulo Freire’s Pedagogy of the Oppressed in the Juan B. Alberdi Institute, where I was director.
My wife, the educator Celestina Pérez, died as a consequence of the psychological tortures to which she was subjected, being forced to listen on the telephone, systematically for ten days, to my cries and screams from the torture chamber. On the tenth day, at midnight, she received a call announcing my death, with someone asking her “to come to retrieve the cadaver of the subversive educator.” The call provoked a heart attack, and she died of pain.
I was transferred among various police stations for “bad conduct,” eventually ending up at the concentration camp called Emboscada. In Police Station No. 1, the headquarters of INTERPOL, I learned of the existence of Operation Condor for the first time, seven months before the intelligence conference promoted by the Chileans Augusto Pinochet and Manuel Contreras in Santiago in November 1975. My informant was a police officer who was imprisoned with us for not having denounced his son, also a student at the University of La Plata, who had been a member of the rebellious Centro de Estudiantes (Student Center). This policeman became aware of Plan Condor because he worked in the telecommunications office of the police.
In my prison in Police Station No. 3, “Tomb of the Living,” I shared a cell with the Argentine Amilcar Latino Santucho, who told me that he and Jorge Fuentes Alarcón, a Chilean leader of MIR (Movimiento de la Izquierda Revolucionaria, Movement of the Revolutionary Left of Chile) also had been taken before a military tribunal composed of military attachés of the Southern Cone countries of South America.
In September 1976, I was transferred to the concentration camp Emboscada, where I met the Paraguayan doctor Gladys M. De Sannemann, who told me that she was a victim of Operation Condor. She was abducted by the Paraguayan police in Argentine territory, in Misiones, Posadas.
After completing three years of prison I began a hunger strike, which lasted for thirty days, and thanks to the urgent action campaign by Amnesty International, I recovered my freedom in September 1977.
I went into exile in Panama. There, the United Nations Educational, Scientific, and Cultural Organization (UNESCO) in Paris, contracted me to be a consultant of UNESCO for Latin America, a position I held from 1978 to 1992.
For almost fifteen years, I carried out an investigative project on Operation Condor, based on the testimonies of my prison companions and on the Revista Policial Paraguaya (Paraguayan Police Magazine).
For these reasons, I value the research investigation on Operation Condor, Predatory States, realized by J. Patrice McSherry. She presents the U.S. and Latin American scenario in which this criminal pact developed and shows us how the Southern Cone countries were strongly politicized, with the rise of social mobilization after the triumph of the Cuban revolution. Professor McSherry also portrays the energetic response of the United States via the Pentagon, the CIA, and other security agencies, especially under the charge of National Security Advisor and Secretary of State Henry Kissinger in the 1970s. “No more Cubas” was the official policy underlying Washington’s unconditional support for the military coup against the constitutional government of Salvador Allende in Chile on September 11, 1973.
This book is a serious historical work with abundant documentation.
Professor McSherry shows us the dynamics of Operation Condor, with the interchange of intelligence information among the member states, the targeting of the “subversive” or “terrorist” element, and the torture, execution, or transfer of the subversives to any other signatory country. She also sheds light on the consequences of U.S. military intervention in the region: the era of state terrorism; the reduction of spaces for democratic participation; the physical elimination of militants and leaders of revolutionary movements; the control of civil society; and the disarticulation of political society.
Using documents declassified by the U.S. State Department, the author points out that U.S. officials regarded Operation Condor as a legitimate counterinsurgency organization. She shows that the state terrorists of Condor counted on Washington for technical assistance in torture, for financing, and even for a system of telecommunications.
Thanks to this important work of historical investigation, we learn of the magnitude of the violations of human rights committed in this epoch against Latin American societies that had aspirations for freedom. Another important element of Professor McSherry’s analysis is the contribution of French military officers, based on their counter-revolutionary experience in Algeria as well as Vietnam, to the training of U.S. soldiers in torture and other grave violations of human rights. This occurred under the administration of President John F. Kennedy.
Shortly before the publication of Predatory States, Paraguay established, through a law passed by Congress (Law 2225 of 2004), the Commission of Truth and Justice, to investigate enforced disappearances, extrajudicial executions, torture and other serious abuses, involuntary exile, and other grave violations of human rights. I am sure that Professor McSherry’s work will bring valuable clues to the Commission of Truth and Justice for the clarification of so many crimes against humanity.
Recovering the past is a significant undertaking, indispensable for countering the impunity that continues to reign and for ensuring that justice is made effective in the face of the appalling violations of human rights committed in the decade of the 1970s. The importance of not forgetting what happened has nothing to do with a thirst for revenge. On the contrary, the act of remembering serves the need to keep historical memory alive and allows us to analyze, with some distance, how an organized and deliberate plan existed to do the greatest possible harm to defenseless Latin American societies. In fact, Professor McSherry demonstrates that there was such a plan, systematic, organized, and planned in order to prepare the ground for the critical economic and political situation in which we find ourselves today, with the imposition of neoliberalism, political domination, and an unpayable external debt.
Predatory States is a genuine scientific addition to the clarification of a history that never should have befallen Latin America and an invaluable contribution to the culture of peace.
Martín Almada
The Right Livelihood Award (Alternative Nobel Prize) Laureate,
2002 Asunción, Paraguay, 2004
GAZA. Cominciata la distribuzione militarizzata del cibo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ghf, la fondazione americana con sede in Svizzera, ha annunciato oggi di aver cominciato le proprie operazioni di distribuzione di cibo nella Striscia. Con solo 4 punti di smistamento, l'estromissione delle Nazioni unite e la protezione di società private piene di contractor statunitensi
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La tutela del patrimonio culturale oltre i confini nazionali, assume una dimensione internazionale strategica. L'attività dei carabinieri impegnati in questa particolare attività
I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) hanno - in ambito nazionale e locale - reso noti i risultati della loro attività operativa nel 2024. Un comunicato stampa del Ministero della Cultura (da cui questi carabinieri funzionalmente dipendono) riporta tali risultati. Ecco i punti principali:
- Recupero di beni culturali: Sono stati recuperati 80.437 beni d’arte, con un valore stimato di circa 130 milioni di euro.
- Sequestri di opere contraffatte: Sono stati sequestrati 2.804 falsi, di cui la maggior parte opere d'arte contemporanea, con un valore stimato di 311 milioni di euro.
- Attività investigativa e repressione: Incremento delle operazioni, con un aumento dei controlli su musei, biblioteche, siti archeologici e mercati antiquariali. Sono state effettuate 505 perquisizioni, denunciate 1.356 persone e arrestate 2 persone.
- Monitoraggio online: Controllati 696 siti web, recuperati 6.346 beni culturali e deferiti 122 soggetti.
- Restituzione internazionale: Rimpatriati 882 beni culturali e restituiti 550 beni a Paesi esteri, tra cui Canada, Colombia, Ecuador, Messico e Iraq.
- Tecnologia e innovazione: Sviluppo del sistema S.W.O.A.D.S. per il monitoraggio automatico delle opere d’arte rubate attraverso l’intelligenza artificiale.
Oltre i confini nazionali
Il lavoro svolto dai Carabinieri TPC continua a essere fondamentale per la tutela del patrimonio culturale italiano e internazionale.
Il Comando TPC ha dimostrato come la tutela del patrimonio culturale vada ben oltre i confini nazionali, assumendo una dimensione internazionale strategica. I Carabinieri hanno effettuato operazioni che hanno portato al rimpatrio di 882 beni culturali e alla restituzione di 550 opere alle ambasciate e istituzioni straniere. Tra gli interventi, spiccano quelle volte in cui oggetti di inestimabile valore sono stati riconsegnati a paesi come il Canada, la Colombia, l'Ecuador, El Salvador, il Guatemala, l'Iraq e il Messico, con una stretta collaborazione con le autorità diplomatiche e culturali dei rispettivi Paesi.
I caschi blu della cultura
Parallelamente alle tipiche operazioni di contrasto al traffico illecito, il Comando TPC si è impegnato anche nella condivisione delle competenze a livello internazionale. Un esempio emblematico è rappresentato dal corso "I Caschi Blu della Cultura" tenutosi a Rio de Janeiro, che ha coinvolto rappresentanti di Brasile, Cile, Colombia e Paraguay. Questa iniziativa formativa mira non solo a trasferire il know-how specifico in materia di tutela e intervento in situazioni di crisi, ma anche a creare un network strutturato per contrastare il traffico illecito dei beni culturali su scala globale.
La piattaforma informatica SWOADSnet
Un ulteriore tassello dell’approccio internazionale è l’avvio delle attività di sviluppo del sistema SWOADSnet. Quest’innovativa piattaforma è studiata per facilitare lo scambio di dati e metadati relativi alle opere d’arte con altri Paesi europei, in modo da monitorare in tempo reale i flussi illeciti e intervenire tempestivamente. La sinergia tra tecnologie avanzate e cooperazione internazionale permette così di creare una rete di sicurezza globale per il patrimonio artistico e culturale.
Questi risultati e iniziative evidenziano come le attività internazionali del Comando TPC siano parte integrante di una strategia più ampia: quella di salvaguardare il patrimonio non solo italiano, ma universale, promuovendo collaborazione, formazione e innovazione tecnologica.
Il documento riportante l'attività operativa del 2024 è reperibile a questa pagina web tpcweb.carabinieri.it/SitoPubb…
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Grecia e Turchia alleate nella repressione. L’avvocato Günay Dağ in sciopero della fame
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il caso del legale svela una cooperazione politica che calpesta il diritto d’asilo e rafforza la repressione transnazionale.
L'articolo Grecia e Turchia alleate nella repressione. L’avvocato Günay Dağ in sciopero della fame proviene
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Pd, M5S e Avs lavorano a una manifestazione per Gaza. E il 21 giugno a Roma scendono in piazza le associazioni
@Politica interna, europea e internazionale
Una cosa è certa: nelle prossime settimane in Italia ci sarà almeno una manifestazione per chiedere di porre fine al massacro perpetrato da Israele sulla Striscia di Gaza. Ma con ogni probabilità i cortei saranno due. Da una parte ci sono i
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Governi privati e intelligenza artificiale. Il preprint dell'articolo di Daniela Tafani
A chi inquini il dibattito pubblico con inapplicabili linee guida, anemici standard tecnici e fantasie sulla moralizzazione di inesistenti menti artificiali, convogliando le istanze democratiche in qualche ininfluente consultazione pubblica, occorre ricordare che gli unici agenti artificiali esistenti sono le corporations, come Louis Brandeis osservava, e l'unico approccio democratico all'intelligenza artificiale è quello anti-monopolistico.
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