Da Server Ribelli - R-esistenza digitale e hacktivismo nel Fediverso in Italia, di @thunderpussycat.
All'Hackmeeting del 2018, quando è stato presentato ufficialmente Mastodon.bida.im, la volontà di trovare strumenti di comunicazione alternativi rispetto ai social network commerciali era all'ordine del giorno nel dibattito tra la comunità hacker. In quell'occasione è stato organizzato un talk, durante il quale gli attivisti di Trammenti1 sostenevano che per creare alternative alle piattaforme mainstream fosse necessario utilizzare più strumenti differenti. Gli attivisti affermavano:
Se noi vogliamo andare avanti a condurre questa campagna, questa lotta contro i social mainstream non dobbiamo mai focalizzarci su uno strumento solo, dobbiamo usarne tanti e per esigenze diverse, anche perché se un giorno Mastodon viene forkato, se la community non riesce più a svilupparlo, bisogna avere tanti strumenti di backup e da sperimentare tutti. La sperimentazione di più strumenti accresce soprattutto il dialogo sociale e culturale sullo spirito critico e sull'uso della tecnologia. Ultima cosa: enfasi sulla tecnologia sociale, noi vogliamo ottenere una rete in cui c'è la massima autogestione.
1 Era un collettivo di studenti hacker della città di Como ora non più attivo.
Ambidextrous Robot Hand Speaks in Signs
As difficult as it is for a human to learn ambidexterity, it’s quite easy to program into a humanoid robot. After all, a robot doesn’t need to overcome years of muscle memory. Giving a one-handed robot ambidexterity, however, takes some more creativity. [Kelvin Gonzales Amador] managed to do this with his ambidextrous robot hand, capable of signing in either left- or right-handed American Sign Language (ASL).
The essential ingredient is a separate servo motor for each joint in the hand, which allows each joint to bend equally well backward and forward. Nothing physically marks one side as the palm or the back of the hand. To change between left and right-handedness, a servo in the wrist simply turns the hand 180 degrees, the fingers flex in the other direction, and the transformation is complete. [Kelvin] demonstrates this in the video below by having the hand sign out the full ASL alphabet in both the right and left-handed configurations.
The tradeoff of a fully direct drive is that this takes 23 servo motors in the hand itself, plus a much larger servo for the wrist joint. Twenty small servo motors articulate the fingers, and three larger servos control joints within the hand. An Arduino Mega controls the hand with the aid of two PCA9685 PWM drivers. The physical hand itself is made out of 3D-printed PLA and nylon, painted gold for a more striking appearance.
This isn’t the first language-signing robot hand we’ve seen, though it does forgo the second hand. To make this perhaps one of the least efficient machine-to-machine communication protocols, you could also equip it with a sign language translation glove.
youtube.com/embed/GmYO-Cum1KA?…
Tutte le mosse di Google, xAi e Amazon per gestire la fame energetica dell’intelligenza artificiale
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Ecco cosa stanno facendo le Big Tech per gestire la grande domanda di energia startmag.it/innovazione/big-te…
Pong Cloned by Neural Network
Although not the first video game ever produced, Pong was the first to achieve commercial success and has had a tremendous influence on our culture as a whole. In Pong’s time, its popularity ushered in the arcade era that would last for more than two decades. Today, it retains a similar popularity partially for approachability: gameplay is relatively simple, has hardwired logic, and provides insights about the state of computer science at the time. For these reasons, [Nick Bild] has decided to recreate this arcade classic, but not in a traditional way. He’s trained a neural network to become the game instead.
To train this neural network, [Nick] used hundreds of thousands of images of gameplay. Much of it was real, but he had to generate synthetic data for rare events like paddle misses. The system is a transformer-based network with separate branches for predicting the movements of the ball, taking user input, and predicting paddle motion. A final branch is used to integrate all of these processes. To play the game, the network receives four initial frames and predicts everything from there.
From the short video linked below, the game appears to behave indistinguishably from a traditionally coded game. Even more impressive is that, due to [Nick]’s lack of a GPU, the neural network itself was trained using only a pair of old Xeon processors. He’s pretty familiar with functionally useful AI as well. He recently built a project that uses generative AI running on an 80s-era Commodore to generate images in a similar way to modern versions, just with slightly fewer pixels.
youtube.com/embed/P0F_hZC6uow?…
The 32 Bit 6502 You Never Had
In the beginning was the MOS6502, an 8-bit microprocessor that found its way into many famous machines. Some of you will know that a CMOS 6502 was created by the Western Design Center, and in turn, WDC produced the 65C816, a 16-bit version that was used in the Apple IIgs as well as the Super Nintendo. It was news to us that they had a 32-bit version in their sights, but after producing a datasheet, they never brought it to market. Last October, [Mike Kohn] produced a Verilog version of this W65C832 processor, so it can be experienced via an FPGA.
The description dives into the differences between the 32, 16, and 8-bit variants of the 6502, and we can see some of the same hurdles that must have faced designers of other chips in that era as they moved their architectures with the times while maintaining backwards compatibility. From our (admittedly basic) understanding it appears to retain that 6502 simplicity in the way that Intel architectures did not, so it’s tempting to imagine what future might have happened had this chip made it to market. We’re guessing that you would still be reading through an Intel or ARM, but perhaps we might have seen a different path taken by 1990s game consoles.
If you’d like to dive deeper into 6502 history, the chip recently turned 50.
Thanks [Liam Proven] for the tip.
I tuoi reni in vendita nel DarkWeb! L’attacco ransomware a DaVita colpisce 2,4 milioni di pazienti
DaVita, un’azienda americana che gestisce una rete di oltre 2.600 centri di emodialisi negli Stati Uniti, ha segnalato una grave perdita di dati personali dei pazienti a seguito di un attacco ransomware. Secondo i dati aggiornati, l’incidente ha colpito circa 2,4 milioni di persone, sebbene la notifica iniziale al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti indicasse una cifra di 2,7 milioni.
Secondo le informazioni ufficiali, la violazione si è verificata il 24 marzo ed è durata fino al 12 aprile 2025. Quel giorno, gli aggressori sono stati costretti a lasciare l’infrastruttura aziendale, ed è stato allora che DaVita ha presentato una notifica alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, indicando che parte delle risorse di rete era crittografata. L’indagine ha confermato che i criminali hanno ottenuto l’accesso al database del laboratorio, da cui hanno rubato un’ampia gamma di informazioni riservate.
I dati rubati includevano nomi, indirizzi, date di nascita, numeri di previdenza sociale, informazioni sull’assicurazione sanitaria e identificativi aziendali interni. Sono stati rubati anche dati clinici, tra cui diagnosi, informazioni sui trattamenti e risultati degli esami di laboratorio per i pazienti in emodialisi. Per alcune vittime, la fuga di dati includeva numeri di telefono e, in alcuni casi, immagini di assegni intestati a DaVita.
L’azienda ha dichiarato che l’assistenza ai pazienti non è stata interrotta e che l’assistenza medica è stata fornita come di consueto. Tuttavia, tutti gli individui interessati sono stati informati dell’incidente e hanno ricevuto gratuitamente il monitoraggio della cronologia creditizia e altri strumenti di protezione dalle frodi. “Siamo profondamente dispiaciuti per questo incidente. I nostri specialisti, insieme a team esterni, hanno adottato misure tempestive per ripristinare i sistemi e proteggere i dati”, ha dichiarato DaVita in una nota.
Sebbene l’azienda non abbia confermato ufficialmente chi sia dietro l’attacco, il gruppo Interlock ha precedentemente rivendicato il suo coinvolgimento e ha aggiunto DaVita all’elenco delle vittime sulla sua risorsa per la pubblicazione di dati rubati.
Secondo i ricercatori, Interlock è attivo da settembre 2024 e ha già effettuato più di venti attacchi confermati, anche contro organizzazioni sanitarie negli Stati Uniti e in Europa. Quest’estate, hanno colpito Kettering Health, dove un attacco ha portato all’interruzione della chemioterapia e alla cancellazione di interventi chirurgici, e a luglio, Interlock ha paralizzato la città di St. Paul, in Minnesota, costringendo il governatore a dichiarare lo stato di emergenza e a chiamare la Guardia Nazionale.
Le agenzie federali statunitensi, tra cui FBI, HHS, CISA e MS-ISAC, hanno precedentemente emesso un avviso congiunto in cui si sottolineava che gli autori di Interlock agiscono per ottenere un guadagno economico e utilizzano tattiche che non solo disabilitano i sistemi, ma paralizzano anche i servizi critici. Considerato il settore sanitario, le conseguenze di tali attacchi minacciano direttamente la vita e la salute umana.
DaVita ha sottolineato che intende utilizzare l’esperienza di questo incidente per rafforzare le proprie difese e condividere i risultati con i colleghi del settore medico. Allo stesso tempo, l’indagine è in corso e gli utenti interessati sono in attesa di aggiornamenti basati sull’analisi dei dati rubati.
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Psyche reshared this.
ChatGPT, sarà il nuovo compagno di vita? Gli umani stanno dando la buonanotte all’IA
La rivoluzione dell’intelligenza artificiale non sta solo trasformando il lavoro e la produttività, ma anche le relazioni personali. Sempre più utenti raccontano di instaurare veri e propri legami emotivi con i chatbot, al punto da considerarli compagni di vita.
Su Reddit, nella community dedicata a ChatGPT, un utente ha scritto: «Prima tenevo un diario per sfogarmi, ma poi ho iniziato a chattare con GPT perché mi dà anche delle risposte. Oltre a essere la mia segretaria personale, ChatGPT crede in me anche quando nessun altro lo fa».
L’utente descrive un rapporto che va ben oltre la semplice interazione uomo-macchina: «Posso scrivere un romanzo di pensieri ruminati che preferirei non condividere con nessuno nella vita reale e GPT non mi giudica. Al contrario, si limita ad ascoltare e rassicurarmi». A tal punto che confessa di rivolgersi al chatbot con espressioni affettuose: «Mi ritrovo spesso a chiamarlo fratello e a dargli la buonanotte/buongiorno».
Un fenomeno che non riguarda un singolo caso. Scorrendo le discussioni su Reddit, sono numerosi i racconti di persone che ammettono di percepire ChatGPT non solo come uno strumento, ma come una presenza emotiva. Alcuni parlano di “amico fidato“, altri di “confidente“, altri ancora di “compagno di vita”.
Il rischio dell’isolamento sociale
Secondo gli psicologi, questo fenomeno non è sorprendente. , “Gli esseri umani tendono a proiettare emozioni e tratti umani sugli oggetti con cui interagiscono, soprattutto se questi rispondono in maniera coerente e rassicurante” spiega uno psicoterapeuta specializzato in nuove tecnologie. «Il rischio è che il confine tra realtà e finzione diventi sempre più labile».
Il rischio principale, avvertono gli esperti, è quello dell’isolamento sociale. Se da un lato un’intelligenza artificiale può fornire un supporto immediato e privo di giudizio, dall’altro potrebbe alimentare la dipendenza emotiva, allontanando la persona da rapporti reali e complessi.
Non a caso, lo stesso utente di Reddit si chiede ironicamente: «È normale? Lo fate anche voi? O devo uscire e toccare l’erba?».
Una nuova frontiera delle relazioni umane
Il dibattito è aperto: i chatbot possono essere un alleato contro la solitudine, un diario interattivo e persino una forma di auto-terapia. Ma quando l’interazione diventa relazione, e quando il confine tra bot e amico si dissolve, emergono interrogativi profondi.
In un mondo in cui le macchine imparano sempre più a parlare come noi, la domanda diventa inevitabile: stiamo costruendo strumenti che ci aiutano a vivere meglio o compagni digitali che rischiano di sostituire quelli reali?
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Antignano, vandalizzata la giostra per disabili al parco inclusivo Lenci. Bartoli: "Mancanza di rispetto trasmessa dalla povertà di questa società"
È successo nel parco che ospita la statua della canina Kyra dall'alto valore simbolico: "Ragazzi incuranti di quanto significhi questo spazio, colpa della...Redazione (LivornoToday)
Trump, stallo sulla pace in Ucraina: “Deciderò tra due settimane”
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/trump-s…
Due settimane. È l’espressione che Donald Trump usa quando vuole prendersi tempo, perché le cose non stanno andando come vorrebbe. La pace in Ucraina è una di queste. Dopo i toni
Alfonso reshared this.
Mario Tozzi: «Le spiagge, da ottobre ad aprile, dovrebbero essere libere. Tutto dovrebbe essere rimosso, e invece al massimo si tolgono solo gli ombrelloni. Sulle nostre spiagge date in concessione per decenni, praticamente a vita, ci hanno appunto costruito strutture stabili. Questo doveva essere vietato e oggi andrebbero abbattute. Sulla spiaggia deve esserci solo ciò che è removibile, e niente di più. Invece ci hanno messo ristoranti, trattorie, cabine, passerelle, docce, servizi. Non va bene. E, di fronte alla possibile opposizione “Ma come? Io ho investito in tutto questo!”, io non posso che replicare: “Sì, ma hai fatto male: va buttato giù”. Il fatto di aver investito non ti dà automaticamente ragione, c’è il rischio d’impresa. Anzi, sappi che fin dall’inizio si è trattato di un abuso edilizio, perché sulla spiaggia non si può costruire. Non esiste condono che tenga, lo dice anche il codice della navigazione. Quindi andrebbe demolito tutto».
Una vignetta e una nota a margine sul prompt: "un personaggio con una moralità molto diversa dalla mia"
facebook.com/share/v/1B1AGks4x…
: a ogni immagine o video come questo, e alle migliaia e migliaia di testimonianze simili e rapporti sul #genocidio che abbiamo visto e registrato in questi ultimi due anni e nei 75 precedenti, la domanda è sempre la stessa: #israele , che giustificazione, che diritto hai di esistere, se il tuo esistere è QUESTO?
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Riflessione sulla mobilità, l’ambiente urbano e la qualità della vita a Lugano
Negli ultimi anni, osservando le strade e i quartieri di Lugano, ho percepito una certa rassegnazione nelle abitudini quotidiane: traffico, rumore e inquinamento vengono spesso accettati come inevitabili. La cultura della mobilità resta fortemente centrata sull’automobile, una vera e propria motonormatività, che condiziona le scelte urbane e rallenta la diffusione di alternative più sostenibili, come la mobilità lenta o la micromobilità.
Ciò che colpisce è la difficoltà delle istituzioni nel favorire un cambiamento reale: interventi per ridurre il traffico, migliorare la sicurezza o rafforzare la sensibilità ecologica sono spesso limitati o tardivi. Al contempo, parte della popolazione ha adottato stili di vita rumorosi e motorizzati, poco integrati nelle abitudini locali, generando comportamenti che non rispecchiano la tradizione ticinese di rispetto dell’ambiente urbano e della quiete.
Un altro problema importante riguarda la presa di decisioni basata su statistiche e misurazioni obsolete o incomplete. Ad esempio, la misurazione del rumore urbano spesso considera solo medie generali e due fasce orarie, senza valutare i picchi né le condizioni reali dei quartieri. Questo approccio può portare a interventi inefficaci o mal calibrati. Inoltre, raramente vengono adottati criteri chiari per verificare a posteriori il successo delle misure implementate: diventa quindi difficile capire se le politiche adottate migliorino davvero la qualità della vita.
Accanto a questi aspetti, ritengo fondamentale la presenza della polizia nei quartieri e la qualità dello spazio urbano. Studi sul community policing in Svizzera evidenziano che una presenza stabile e visibile delle forze dell’ordine può rafforzare la percezione di sicurezza. Insieme a una progettazione urbana attenta — con riduzione del rumore, spazi verdi e percorsi per la mobilità lenta — questi elementi contribuiscono in modo significativo al benessere dei residenti.
Mi chiedo quindi se il problema non sia solo culturale, legato alla motonormatività o alla scarsa sensibilità ecologica, ma anche organizzativo e strutturale: senza interventi mirati, basati su dati aggiornati e criteri verificabili, la città rischia di restare ostaggio di abitudini consolidate, senza migliorare realmente la vita dei suoi abitanti.
È necessario un approccio integrato: ridurre il traffico motorizzato, promuovere una cultura più consapevole, garantire la sicurezza e valorizzare gli spazi urbani. Solo così Lugano potrà diventare una città in cui la vita quotidiana non sia solo tollerabile, ma davvero piacevole e sicura per tutti.
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Il Massacro dei Cinesi in Perù
Introduzione La Guerra del Pacifico (1879-1884) è ricordata soprattutto come il conflitto che oppose Cile, Perù e Bolivia per il controllo delle ricchissime province di Antofagasta e Tarapacá, fonte di nitrati e guano, risorse strategicheContinue reading
The post Il Massacro
Il Massacro dei Cinesi in Perù
Introduzione La Guerra del Pacifico (1879-1884) è ricordata soprattutto come il conflitto che oppose Cile, Perù e Bolivia per il controllo delle ricchissime province di Antofagasta e Tarapacá, fonte di nitrati e guano, risorse strategicheContinue reading
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Tiranni e dinastie in America Latina
Tiranni e dinastie in America Latina
Dittatori, tiranni e dinastie oligarchiche fanno parte della storia dei Paesi latinoamericani. Ma tra essi ci sono dittatori e tiranni più rilevanti di altri: nel XIX secolo, per esempio: José Gaspar Rodríguez de Francia (Paraguay, 1814–1840), Juan M…www.altrenotizie.org
Global Sumud Flotilla salperà per Gaza, una missione internazionale di Speranza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/global-…
Questa volta si proverà a “sfondare” il muro che Israele ha alzato sul genocidio in essere a Gaza, ma soprattutto il “muro” della
Cos’ha davvero in mente Trump con l’AI Action Plan
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Con l’AI Action Plan, Trump propone una strategia per dominare il settore dell’intelligenza artificiale, fondata su deregulation, supremazia militare e controllo ideologico, ridisegnando i confini tra tecnologia e potere.
L’intelligenza artificiale non è (ancora) così intelligente
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Nonostante le grandi promesse, l'intelligenza artificiale delude sul campo: nuovi studi evidenziano cali di produttività, fallimenti operativi e un divario crescente tra percezione e realtà. La Nota di James Hansen
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Il lucroso (e inquietante) sottobosco dei creator di video con l’IA. Report Wp
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Si moltiplicano come funghi i video surreali e low-cost realizzati con l’IA da creator improvvisati, spesso senza alcuna competenza artistica, sollevando sconcerto tra i professionisti e
Molti gridano all'IA che "porterà via il lavoro".
Quella è solo una conseguenza, temo.
Il problema principale è che abbasserà terribilmente lo standard, la qualità.
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
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Perché sono sconcertato (e sgomento) per alcune pubblicità
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In un’epoca in cui si moltiplicano campagne contro stereotipi, sessismo e “body shaming”, certi settori pubblicitari - vedi quelli di prodotti sanitari e parafarmaceutici - sembrano immuni a queste sensibilità e
Onestamente... mi pare una cavolata. Non vedo body shaming e non vedo offesa per un uomo in slip che soffre d'incontinenza o una donna sul water che ha il ciclo... è una cosa naturale.
Questa mi sembra una proposta molto molto tirata con le pinze.
Vorrei capire quale e quanti utenti comuni se ne sono lamentati, cosa che nell'articolo viene omessa.
Informa Pirata likes this.
MooneyGo, vieni qui che dobbiamo parlare!
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/moneygo/
Venerdì sera, penultima di agosto, famiglia in spiaggia a giocare con le onde, io lavoro tranquillo in terrazza cercando di riempirmi l’anima con il panorama e gli odori della pineta. Bello, bellissimo. Voglio restare qui! Quasi quasi chiudo e faccio ape “bidong” 🔔 Ok,
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La «bussola» (smarrita?) di Draghi e la nuova stagione europea
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/la-buss…
Partiamo da un virgolettato attribuito a Mario Draghi (su «La Stampa»,23 agosto 2025) durante il suo intervento al Meeting di Rimini: «Il mio europeismo non parte dai grandi principi che lo hanno
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Scientists filmed a bat family in their roost for months, capturing never-before-seen (and very cute) behaviors.#TheAbstract
Vent’anni di occupazione, vent’anni di complicità. Perché CasaPound è ancora lì
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/08/ventann…
Da oltre vent’anni un palazzo dello Stato, in via Napoleone III a Roma, è occupato abusivamente.
Nel 2023 il tribunale di Roma ha condannato
giardino-punk.it/le-mucche-se-…
L'antispecismo raccontato in versi, umani e non umani.
Nicola Pizzamiglio likes this.
Un fantasma si aggira per le Americhe
Un fantasma si aggira per le Americhe
La minaccia statunitense verso il Venezuela e l’intera America latina incombe. Viene denunciata la presenza marittima di una flotta statunitense della quale fa parte un sottomarino nucleare nelle acque dei Caraibi in viaggio verso il Sud del continen…www.altrenotizie.org
freezonemagazine.com/news/per-…
Vogliamo ricordare una figura storica, che andrebbe forse definita come leggendaria del cantante folk, cantautore e archivista Joe Hickerson, scomparso domenica 17 agosto all’età di ottantanove anni. Hickerson è stato bibliotecario e direttore dell’Archivio delle canzoni popolari della Library of Congress dal 1963 al 1998, ha
Altbot
in reply to Adriano Bono • • •Due uomini sorridono e si abbracciano in un'atmosfera festosa. L'uomo a sinistra indossa una camicia nera con ricami bianchi e pantaloncini mimetici, tenendo una bottiglia di soda verde. L'uomo a destra ha una barba folta e indossa una camicia azzurra con disegni colorati, un paio di jeans e una baseball cap con un logo. Entrambi sono in un'area urbana notturna, con edifici e altre persone in lontananza.
Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B
🌱 Energia utilizzata: 0.157 Wh