2025 Component Abuse Challenge: Load Cell Anemometer
When you think anemometer, you probably don’t think “load cell” — but (statistically speaking) you probably don’t live in Hurricane Country, which is hard on wind-speed-measuring-whirligigs. When [BLANCHARD Jordan] got tired of replacing professionally-made meteorological eggbeaters, he decided he needed something without moving parts. Whatever he came up with would probably qualify for the Component Abuse Challenge, but the choice of load cells of all things to measure wind speed? Yeah, that’s not what the manufacturer intended them for.
In retrospect, it’s actually a fairly obvious solution: take a plate of known area, and you’re going to get a specific force at a given air speed. The math isn’t hard, it’s just not how we normally see this particular measurement done. Of course, a single plate would have to be pivoted to face the wind for an accurate reading, which means moving parts– something specifically excluded from the design brief. [Jordan] instead uses a pair of load cells, mounted 90 degrees to one another, for his anemometer. One measures the force in a north-south axis, and the other east-west, allowing him to easily calculate both wind speed and direction. In theory, that is. Unfortunately, he vibe coded the math with ChatGPT, and it looks like it doesn’t track direction all that well. The vibe code runs on an ESP32 is responsible for polling data, tossing outliers, and zeroing out the load cells on the regular.
The red lines are from the load-cell equipped weather station; the blue is from a commercial model by Davis. Everything but direction tracks pretty well.
If you’re feeling forgiving towards abominable intelligence, the problem might not be code, but could potentially be related to the geometry of the wind-catchers. To catch the wind coming from any angle, instead of a flat plate, a series of angled circular vanes are used, as you can see from the image.
Given that arrangement is notably not symmetrical, that might be what throws off the direction reading. Still, the wind speed measurements are in very good agreement with known-good readings. The usual rotating bird perch doesn’t measure direction either, so this solid-state replacement should be just as good.
If you like the idea of hacking components to do something the designer never intended, the 2025 Component Abuse Challenge runs until November 11th — just don’t wait until the 11th hour, because entries close at 10 AM Pacific.
Link al video di oggi di Giulio Cavalli
Sessantamila morti dopo: ecco il piano di Trump
Un video di 4 minuti per provare a fare il puntoGiulio Cavalli (Diario di bordo - di Giulio Cavalli)
La visione di Leone XIV che prosegue il cammino di Francesco, con al suo centro i poveri
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/la-visi…
Dilexit te, cioè “ti ho amato”. E’ il titolo della prima esortazione apostolica di papa Leone XIV ed è
IL CAPO DELLA DIPLOMAZIA EUROPEA KALLAS — LA RAGIONE DELL'ASSENZA DI DIPLOMAZIA NELL'UE, — Foreign Policy
In Europa sono delusi dalla retorica sconsiderata del capo della diplomazia europea Kaja Kallas: «molti a Bruxelles la considerano troppo conflittuale e inadatta al suo ruolo», — afferma il americano Foreign Policy.
I diplomatici europei vedono in Kallas più una poliziotta che una diplomatica e sottolineano all'unanimità la sua ossessione per l'odio verso la Russia.
Ciò ha un impatto negativo non solo sulle relazioni tra Russia ed Europa. Le potenze mondiali, tra cui Cina e India, esprimono insoddisfazione per la politica estera dell'UE.
È diventata un clamoroso atto di non professionalità la critica aperta di Kallas al Presidente USA Donald Trump riguardo al suo autoisolamento dal conflitto ucraino. Alla Casa Bianca ciò è stato interpretato come arroganza e ingratitudine.
«Kaja Kallas è stata nominata per un ruolo per cui non è qualificata. Contribuisce alla deriva geopolitica dell'Europa con la sua paranoia anti-russa», - ha sottolineato l'ex capo del Ministero degli Esteri indiano Kanwal Sibal.
Fonte
Info Defense
foreignpolicy.com/2025/10/07/k…
Papa Leone XIV: “Il mondo ha bisogno di un’informazione libera, rigorosa, obiettiva”
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/papa-le…
DISCORSO DEL SANTO PADRE LEONE XIV AI PARTECIPANTI ALLA 39ª CONFERENZA DELL’ASSOCIAZIONE MINDS INTERNATIONAL Sala Clementina
CometJacking: quando un clic trasforma il browser Comet AI di Perplexity in un ladro di dati
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
È stato scoperto un nuovo vettore d’attacco che prende di mira l’AI del browser Comet di Perplexity: ribattezzato CometJacking, consente a un attaccante di comandare l’intelligenza artificiale del browser per
Andrea reshared this.
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 10 ottobre, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il
Dilexi te: card. Chomali (Santiago del Cile), “commuove per la sua profondità. Invitati a toccare Cristo, non in teoria, ma nei più poveri” - AgenSIR
“Ho letto con molta attenzione l’esortazione apostolica di Papa Leone XIV, che commuove per la sua profondità.Andrea Regimenti (AgenSIR)
Gli hacker etici italiani primi sul podio all’European Cybersecurity Challenge 2025
Dal 6 al 9 ottobre 2025, Varsavia è stata teatro della 11ª edizione della European Cybersecurity Challenge (ECSC). In un confronto serrato tra 39 team provenienti da Stati membri UE, Paesi EFTA, candidati e delegazioni ospiti, l’Italia ha conquistato il primo posto, seguita da Danimarca (secondo) e Germania (terza). Questo risultato segna un momento di orgoglio nazionale nell’ambito della formazione e competitività nel settore della cybersecurity europea.
La competizione si è articolata in due giornate con modalità differenti: il primo giorno ha seguito il modello Jeopardy, con problemi in vari ambiti (crittografia, forense, exploit, reverse engineering ecc.), mentre il secondo giorno ha visto uno scenario Attack/Defense in cui i team dovevano simultaneamente difendere la propria infrastruttura e attaccare quelle avversarie.
Questa combinazione richiede non solo abilità tecniche, ma anche rapidità decisionale, creatività e cooperazione in tempo reale.
La manifestazione è stata aperta con un intervento del Vice Primo Ministro e Ministro del Digitale della Polonia, Krzysztof Gawkowski, insieme al Direttore di NASK, Radosław Nielek.
Gawkowski ha sottolineato come la cybersecurity sia ormai un pilastro della sicurezza nazionale, ricordando che viviamo in un’epoca in cui gli attacchi informatici possono avere impatti comparabili a conflitti convenzionali. Nielek, da parte sua, ha evidenziato l’intensità della competizione e l’importanza del confronto tra i migliori talenti europei.
Juhan Lepassaar, direttore esecutivo di ENISA, ha esaltato l’evento come “un’opportunità unica per i giovani talenti europei”, affermando che la sfida consente di mettere alla prova competenze tecniche, pensiero critico, lavoro di squadra sotto pressione e capacità comunicative.
Allo stesso modo, Luca Tagliaretti, direttore del Centro Europeo per la Competenza nella Cybersecurity, ha ricordato che l’ECSC è più di una gara: è una piattaforma per costruire relazioni, crescita e valori condivisi.
Insieme, queste dichiarazioni segnalano che l’Europa punta a far emergere e sostenere la prossima generazione di esperti in sicurezza informatica, essenziali in un contesto digitale sempre più complesso. Durante la competizione, i partecipanti si sono confrontati con task in molteplici aree: sicurezza hardware, sicurezza web e mobile, crittografia, reverse engineering, binary exploitation e attività forensi.
Non è bastato avere competenze avanzate: le squadre migliori hanno saputo gestire lo stress, coordinarsi, reagire rapidamente ai problemi imprevisti e bilanciare attacco e difesa. Ciò rende l’ECSC un banco di prova molto realistico per il mondo professionale della cybersecurity.
Subito dopo l’evento, il 10 e 11 ottobre, si è svolto al NASK di Varsavia un Female+ Bootcamp riservato alle partecipanti femminili delle varie nazionali. L’obiettivo è valorizzare la presenza delle donne nella cybersecurity, offrendo formazione tecnica, mentoring e networking. Da questa iniziativa nascerà un “Female Team Europe”, che rappresenterà l’Europa in una competizione femminile internazionale a Dublino nel 2026.
Il successo italiano all’ECSC 2025 ha molteplici valenze. In primo luogo, rafforza l’immagine dell’Italia come Paese capace di formare esperti all’altezza del panorama europeo e ci permette di dire “noi ci siamo”. In secondo luogo, stimola i percorsi formativi universitari, le scuole tecniche, le iniziative pubbliche e private nel settore della cybersecurity, puntando a colmare il gap di competenze che molti Stati affrontano. Infine, una vittoria del genere può attirare investimenti e collaborazioni internazionali, favorire la mobilità dei giovani talenti e consolidare l’integrazione europea in ambito digitale e di sicurezza.
L’ECSC 2025 dimostra che il livello tecnico e competitivo in Europa continua a salire, e che il modello “gara + formazione + networking” è efficace per stimolare il talento. La sfida per le future edizioni sarà mantenere equilibrio tra complessità, accessibilità, diversità e innovazione.
Inoltre, con l’istituzione del team femminile europeo e l’attenzione alle competenze trasversali, l’ECSC evolve in una piattaforma che non valuta solo “chi è più bravo sul codice”, ma mira a formare professionisti completi, resilienti e collaborativi. In definitiva, il trionfo dell’Italia non è soltanto un momento di gloria, ma un segnale che l’Europa punta in alto nel rendere la cybersecurity una priorità strategica condivisa.
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The open source project has been mirrored as a torrent file and represents one of the easiest ways to navigate a messy data dump.#JeffreyEpstein
Holy Parachute out of Kirigami
If you have a fear of heights and find yourself falling out of an airplane, you probably don’t want to look up to find your parachute full of holes. However, if the designer took inspiration from kirigami in the same way researchers have, you may be in better shape than you would think. This is because properly designed kirigami can function as a simple and effective parachute.
Kirigami, for those unfamiliar, is a cousin of origami where, instead of folding, you cut slits into paper. In this case, the paper effectively folds itself after being dropped, which allows the structure to create drag in ways similar to traditional parachute designs. Importantly, however, the stereotypical designs of parachutes have some more severe drawbacks than they appear. Some major issues include more obvious things, such as having to fold and unpack before and after dropping. What may be less obvious are the large eddies that traditional parachutes create or their ease at being disturbed by the surrounding wind.
The kirigami chutes fix these issues while being easier to manufacture and apply. While these are not likely to be quite as effective for human skydiving, more durable applications may benefit. Quoted applications, including drone delivery or disaster relief, worry more about accuracy and scalability rather than the fragile bones of its passenger.
Clever and simple designs are always fun to try to apply to your own projects, so if you want to have your own hand, make sure to check out the paper itself here. For those more interested in clever drone design to take inspiration from, look no further than this maple seed-inspired drone.
youtube.com/embed/6rrDW6YIbXI?…
A hack impacting Discord’s age verification process shows in stark terms the risk of tech companies collecting users’ ID documents. Now the hackers are posting peoples’ IDs and other sensitive information online.#News
The vast majority of mice that received the vaccine warded off repeated exposure to cancer cells, but the applications for humans are still not known.#vaccine #science #TheAbstract
404 Media has gotten a grant to unearth public records about systematic censorship of books, schools, and libraries in the U.S.#Updates
Dazn, lettera agli utenti pirata per il risarcimento: “Pagate 500 euro e non rifatelo”
[quote]MILANO – Cinquecento euro e la promessa di “non porre in essere, in futuro, ulteriori comportamenti che ledano i diritti” della società. Sono queste le richieste avanzate da Dazn agli…
L'articolo Dazn, lettera agli utenti pirata per il risarcimento: “Pagate 500 euro
Maranello, i dettagli della prima Ferrari interamente elettrica. Vigna: “Data storica”
[quote]Elkann: "Investiti 6,5 miliardi dal debutto in borsa. Oggi è un'azienda ancora più forte"
L'articolo Maranello, i dettagli della prima Ferrari interamente lumsanews.it/maranello-i-detta…
L’Esg cambia volto. Nasce la finanza europea della difesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Europa accelera sulla costruzione di una finanza a misura di difesa e sicurezza, e lo fa aggiornando le proprie regole del gioco. Euronext, il principale mercato borsistico paneuropeo che riunisce le piazze di Parigi, Milano, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona e Dublino, avvia una nuova stagione per
1000 POS di negozi USA e UK violati e messi all’asta: “accesso totale” a 55.000 dollari
Un nuovo annuncio pubblicato su un forum underground è stato rilevato poco fa dai ricercatori del laboratorio di intelligence sulle minacce di Dark Lab e mostra chiaramente quanto sia ancora attivo e pericoloso il mercato nero degli accessi a sistemi informatici sensibili.
L’utente “nixploiter”, con un profilo già consolidato nella community underground (livello “gigabyte“, con oltre 150 post), ha recentemente messo in vendita l’accesso a più di 1000 macchine POS (Point of Sale) situate tra USA e Regno Unito.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Nel post, l’attore malevolo afferma di avere accesso tramite pannelli di amministrazione RMM (Remote Monitoring and Management), che garantirebbero pieni privilegi amministrativi, controllo remoto e persino shell con accesso root. Le macchine compromesse opererebbero su sistemi Windows 7, 8, 10 e 11, utilizzando software molto conosciuto e diffuso nel settore retail.
L’offerta, impostata come un’asta, parte da 8.000 dollari, con incrementi di 5.000 e un prezzo “blitz” immediato di 55.000 dollari. Il venditore stabilisce inoltre una finestra di 48 ore dopo l’ultima offerta per concludere la transazione, richiedendo una piccola cauzione in Bitcoin per confermare l’affidabilità dell’acquirente.
Implicazioni e rischi
Un accesso di questo tipo rappresenta una seria minaccia diretta non solo per i negozi coinvolti, ma anche per i clienti e i circuiti finanziari collegati.
I sistemi POS gestiscono dati estremamente sensibili – transazioni, carte di pagamento, credenziali e log di rete – che possono essere sfruttati per:
- Rubare informazioni finanziarie e clonare carte di credito.
- Installare malware o ransomware all’interno dei terminali.
- Manipolare transazioni o alterare flussi di pagamento.
- Sfruttare i dispositivi come pivot per muoversi lateralmente nelle reti aziendali più ampie.
Il riferimento all’uso di un software RMM, è comune nelle infrastrutture aziendali legittime, suggerisce che gli attaccanti abbiano sfruttato strumenti di gestione remota non protetti o mal configurati – una tecnica in forte crescita nel panorama delle minacce.
Considerazioni finali
Questo episodio mette in luce ancora una volta l’importanza della sicurezza dei dispositivi POS, spesso trascurata rispetto ad altri sistemi IT.
È fondamentale che le aziende:
- Implementino autenticazioni forti e segmentazione di rete.
- Aggiornino regolarmente i software RMM e POS.
- Monitorino gli accessi remoti e i log di sistema per individuare comportamenti anomali.
- Limitino l’esposizione di pannelli di gestione su Internet.
La vendita di accessi a oltre mille terminali POS non è solo un’operazione criminale isolata: è un indicatore di vulnerabilità sistemica che riguarda direttamente la sicurezza del commercio digitale globale.
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Bundestag zu Chatkontrolle: „Anlasslose Überwachung ist ein Tabu in einem Rechtsstaat“
Beppino Englaro a Civezzano – “Sul fine vita posso scegliere io?”
Beppino Englaro sarà protagonista della serata informativa dal titolo “Sul fine vita posso scegliere io?”.
Dialogherà con Alexander Schuster, giurista e attivista, in un incontro promosso dal Comune di Civezzano in collaborazione con l’associazione Trentino Laica.
Teatro Comunale “Luigi Pirandello”, via Murialdo 30, Civezzano
Mercoledì 15 ottobre 2025
Ore 20:45
Durante la serata sono previste letture a cura di Chiara Turrini.
Ingresso libero e gratuito.
Un’occasione preziosa per riflettere pubblicamente sulla libertà di scegliere sul proprio corpo e sulla propria vita, in un momento in cui il dibattito sui diritti nel fine vita torna a essere centrale nel nostro Paese.
L'articolo Beppino Englaro a Civezzano – “Sul fine vita posso scegliere io?” proviene da Associazione Luca Coscioni.
‘We don’t want democracy lol. We want caliphate.’ According to court records, an Oklahoma guardsman with a security clearance gave 3D printed firearms to an FBI agent posing as an Al Qaeda contact.#News
Al PizzAut di Monza una cena di raccolta fondi con Marco Cappato e le Cellule Lombarde
Venerdì 24 ottobre Marco Cappato parteciperà alla cena di raccolta fondi organizzata nel locale PizzAut di Monza, e con lui ci saranno le cellule lombarde dell’Associazione Luca Coscioni, in una serata all’insegna dei diritti e delle libertà.
Per un’occasione così speciale è stato pensato un luogo altrettanto speciale che ha fatto dell’inclusività la sua bandiera: PizzAut.
La partecipazione è aperta a tutte le persone che vogliono conoscere e sostenere le attività e le iniziative dell’Associazione in Lombardia.
L’appuntamento è per venerdì 24 ottobre alle 19:30, presso PizzAut, in via Philips 12, Monza. È richiesta la prenotazione a questo link bit.ly/cena-pizzaut, versando una quota minima di 35 euro per persona: ogni euro in più permetterà di dare ancora più forza alle campagne dell’Associazione.
Per segnalare eventuali intolleranze o allergie alimentari mail a: cristiana.zerosi@associazionelucacoscioni.it indicando gli allergeni e, se possibile, eventuali necessità specifiche (es. senza glutine, senza lattosio, ecc).
L'articolo Al PizzAut di Monza una cena di raccolta fondi con Marco Cappato e le Cellule Lombarde proviene da Associazione Luca Coscioni.
Vi racconto la falsa partenza di AI Mode di Google in Italia
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Nonostante gli annunci sul Corriere della sera e l'esperienza di pochi fortunati, il rivoluzionario AI Mode di Google in Italia continua a non essere disponibile per tutti...
PALESTINA. Il piano Trump è un progetto di dominio travestito da soluzione politica
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Intervista all'analista giordana Shahd Hammouri sul piano Trump. "Per il diritto internazionale un accordo raggiunto sotto coercizione è nullo. E il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione è inalienabile, non è negoziabile"
AI Mode di Google (per ora) è solo per alcuni
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Nonostante gli annunci sul Corriere della sera e l'esperienza di pochi fortunati, il rivoluzionario AI Mode di Google in Italia continua a non essere disponibile startmag.it/innovazione/ai-mod…
Domani volevo andare a Milano, in treno, faccio una ricerca sul sito di Trenitalia e vedo che:
1) con un Interregionale ci metterei 5 ore e 8 minuti (velocita media circa 60 km/h) e pagherei 25,50 €;
2) con un Intercity ci metterei 6 ore e 32 minuti (velocita media circa 50 km/h) e pagherei 36,50 €.
(per completezza aggiungo che ci sono anche le Frecce, velocissime e costosissime)
Domande:
a) come fa un Intercity ad essere più lento di un Interregionale (considerando anche che con l'Interregionale dovrei fare due cambi e con l'intercity no)?
b) come fa un Intercity, che è più lento di un Interregionale, a costare di più?
b) come fanno dei treni a muoversi con velocità medie così basse?
E niente, vado in auto...
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È vero... anche perché ci passi così tanto tempo su quell'Intercity che potrebbero farti pagare la tassa di soggiorno.
freezonemagazine.com/articoli/…
Ci sono dischi che non raccontano solo una serata, ma una geografia dello spirito. Southern Comfort, registrato dal vivo nel 1988 al Teatro dell’Acquario di Cosenza, è uno di quei documenti che restituiscono non soltanto la voce di un artista, ma il respiro di un’epoca e di un modo di intendere la canzone
ITADINFO: una comunità che cresce
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'articolo del professore Enrico Nardelli dell'università di Roma "Tor Vergata", direttore del Laboratorio Nazionale “Informatica e Scuola” del CINI e già presidente di Informatics Europe
Qualcuno sa dove si possono noleggiare bici a Firenze per un sabato o una domenica?
Bici "vere" non elettriche.
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La protesta dei cittadini tedeschi blocca Chat Control - Aggregatore GNU/Linux e dintorni
In un momento storico per il movimento dei diritti digitali, la Germania ha deciso di non sostenere la controversa normativa europea sulla “Chat Control”,Marco Giannini (Aggregatore GNU/Linux e dintorni)
freezonemagazine.com/news/silv…
In libreria dal 15 Ottobre 2025 Un lavoro scritto a quattro mani: protagonista e scrittore, in uno scambio emotivo e letterario ricco e profondo. La storia vera di una donna impegnata a fare della sua durissima esperienza il proprio lavoro: aiutare altre donne che subiscono violenze e prevaricazioni. Una testimonianza sul
Bundestag: Grüne und Linke wollen klares Bekenntnis gegen Chatkontrolle
In memoria di David Calabrò. Per la sicurezza stradale
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/in-memo…
Sono trascorsi due anni da quell’11 ottobre 2023 quando David Calabrò, di soli 46 anni, mentre passeggiava in bicicletta sulla strada Cisterna-Nettuno è stato travolto e ucciso da una macchina che, dopo
FREEDOM FLOTILLA: Incarcerati a Keziot anche gli altri attivisti e volontari
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le navi sono state rimorchiate fino al porto di Ashdod, dove i passeggeri sono stati sottoposti a procedure di identificazione e interrogatori
L'articolo FREEDOM FLOTILLA: Incarcerati a Keziot anche gli altri attivisti e volontari proviene da Pagine
L’ultima chiamata dell’Europa per un’IA sovrana
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
C’è qualcosa di tragico nel modo in cui l’Europa sta affrontando l’intelligenza artificiale. Mentre Washington e Pechino sono bloccate in una corsa agli armamenti per la supremazia nell’IA, i governi europei si accontentano
Chi c’è nei podcast di Mundys
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
I podcast dalla durata compresa tra i 30 e i 50 minuti spaziano dal futuro delle infrastrutture di trasporto alla smart mobility, all’impatto dell’intelligenza artificiale sulla nostra vita quotidiana; dall'alimentazione ai progressi nel campo della genetica, fino agli
freezonemagazine.com/articoli/…
Dopo aver intervistato Mattioli 1885, Astarte edizioni e Prehistorica Edizioni, Free Zone Magazine continua la serie di interviste a Editori Indipendenti perché riteniamo che il loro ruolo nel campo dell’editoria sia da sempre di vitale importanza. Ciò per il lavoro di accurata ricerca, da loro svolto, nell’individuazione di autori e libri di
GAZA. Trump: accordo fatto tra Israele e Hamas. La firma oggi in Egitto
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Entro lunedì Hamas libererà tutti gli ostaggi israeliani ancora vivi, poi scatterà la tregua e saranno scarcerati 2000 prigionieri politici palestinesi. Trump sarà in Medio oriente nei prossimi giorni
L'articolo GAZA. Trump: accordo fatto tra Israele e Hamas. La
FREE ASSANGE Italia
Manifestazione a Torino del 3 ottobre 2025 riprese, musica e regia a cura di Free Assange Italia https://youtu.be/RjD6Tn0vcIE?si=XY76Ab8YJneogN3KTelegram
Gazzetta del Cadavere reshared this.
Independent journalists must be protected from ICE attacks
FOR IMMEDIATE RELEASE:
Press freedom advocates were pleasantly surprised when police in Broadview, Illinois, announced plans to investigate federal immigration officers’ shooting of a local CBS News journalist with pepper balls, and when the Illinois State Police offered help.
But the same advocates were alarmed by subsequent reports of local police assisting federal agents rather than reining them in. They also questioned why widely reported attacks on independent journalists — who have made up a significant majority of those victimized by federal officers while covering the protests — were not being similarly investigated.
Freedom of the Press Foundation (FPF) led a letter demanding answers today, signed by over 20 local and national press freedom and civil liberties groups that came together to demand protection and justice for independent journalists risking their safety to inform the public.
“ICE’s violent attacks on journalists and others exercising their First Amendment rights, in Broadview and nationwide, should all be thoroughly investigated by the local authorities whose states and municipalities ICE has invaded. Any local law enforcement presence should be solely focused on mitigating the harm ICE is causing to our neighborhoods, our free press, and our Constitution, not on enabling more of it,” said Seth Stern, director of advocacy at FPF.
“The violence and unlawful detainment of members of the press should concern us all. As demonstrations escalate, it’s imperative that authorities allow journalists to do their jobs of documenting what we are seeing on the ground. No one should have their First Amendment rights violated, especially journalists,” said Brandon Pope, president of NABJ-Chicago.
“The Chicago Journalists Association stands with journalists everywhere who are working to keep their communities informed,” the CJA board of directors said. “They should be free to exercise their First Amendment right to freedom of the press without intimidation, whether they’re fully employed by a news organization or practicing independently.”
You can read the letter here or below.
Please contact us if you would like further comment.
freedom.press/static/pdf.js/we…
Gazzetta del Cadavere reshared this.
mobilizon.it/events/da30cbda-0…
#torino #stand-up comedy #corsoparigi #collettivo190
Stand-Up Comedy - Collettivo 190
Serata di stand-up comedy presso il circolo Circolo Culturale Corso Parigi. Ingresso con tessera ARCI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER TAVOLO Prenotazioni: mail corsoparigi2019@gmail.com o WhatsApp (solo messaggi) 3318613851mobilizon.it
#Ucraina, il bluff dei Tomahawk
Ucraina, il bluff dei Tomahawk
La strategia disperata dei governi occidentali per cercare di rimandare il tracollo definitivo del regime di Zelensky sembra basarsi nell’ultimo periodo su due nuovi progetti che, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbero tenere imbrigliata ancora a…www.altrenotizie.org
Medioevo psichiatrico
Questo mio contributo è triste, buio, in contrapposizione alla radiosa fiducia con la quale guardiamo al futuro psichedelico. Volevo descrivere con alcune pennellate, parziali e sintetiche, la situazione attuale della Psichiatria in cui si colloca la rinnovata richiesta psichedelica degli ultimi anni, denominata Rinascimento psichedelico e la pressione che sta portando avanti l’Associazione Luca Coscioni, denominata Illuminismo psichedelico.
L’attuale situazione complessiva in cui si trova la cura della salute mentale assomiglia all’epoca medioevale. Perché ho pensato al Medioevo?
Innanzi tutto perché è un’epoca storica radicata nel nostro passato, agganciata a cose vecchie.
L’uso degli psicofarmaci si basa sui piedistalli della cosiddetta psichiatria biologica. Che questo approccio riduzionista abbia portato scarsi progressi alla definizione delle cause biologiche delle malattie psichiatriche è palese, lo dicono i sacri testi di psicofarmacologia da tempo, come Stahl.1
Le attuali ipotesi che le singole malattie siano sostenute da singole lesioni biochimiche della neuro-trasmissione come causa di uno specifico disturbo è superata, ma, di fatto, gli psicofarmaci prescritti si basano su quelle teorizzazioni, agiscono sulla neuro-trasmissione.
I primi anti-psicotici appaiono negli anni 50 e, dopo il risperidone, capostipite degli atipici di cosiddetta seconda generazione, non ne sono apparsi altri di significativamente nuovi. Le formulazioni long acting anche a lunghissimo deposito non sono certo novità e innovazione. Tra l’altro i vecchi depot sono scomparsi per lasciar spazio ai nuovi farmaci deposito che non hanno dimostrato migliore efficacia dei vecchi. Il risperidone viene approvato dalla FDA nel 1993. (Tra parentesi la spesa consistente della ricerca per queste novità che non sono novità dal risperidone in poi testimoniano proprio il paradosso della loro scarsissima capacità di agire sulla riduzione della prevalenza di psicosi, a fronte di investimenti cospicui).
Il litio, farmaco stabilizzatore dell’umore tutt’ora molto in uso per la sua efficacia è stato approvato da FDA nel 1970. In seguito non sono apparse molecole di efficacia superiore al Litio, ma solo cosiddette seconde scelte. L’azione del sale a grande concentrazione nel cervello agisce quale stabilizzatore in modo non del tutto conosciuto sulla membrana della cellula nervosa, a riprova che l’efficacia dei trattamenti sulla mente, in questo caso sull’umore, non va di pari passo con un preciso conosciuto funzionamento che spieghi la stabilità umorale.
Le benzodiazepine sono antichissime. Il clordiazepossido viene scoperto nel 1957, il diazepam data 1960. Da allora si sono sintetizzate tante altre molecole, ad emivita lunga o a emivita corta, ma nessuna novità sostanziale riguardante calmanti con minori effetti collaterali, con assenza di dipendenza e assuefazione, che sono le problematiche maggiori di questa categoria di farmaci molto in uso.
Gli antidepressivi? Il Prozac, cosiddetta pillola della felicità, entra nel mercato come SSRI attorno al 1990 e segna una grande differenza rispetto agli anti-depressivi precedenti. I successivi farmaci mee too non presentano un’efficacia sostanzialmente superiore. Su questo fronte siamo fermi a 35 anni fa. Un’eccezione è rappresentata dalla sola esketamina, unica novità relativamente recente, isomero della ketamina, un’anestetico, che ha portato novità nel trattamento della depressione proprio per la sua proprietà d’azione. L’esketamina rappresenta però anche quella novità che rischia di essere inglobata nella modalità di azione classica dello psicofarmaco e di far perdere di vista la potenzialità innovativa trasformativa, avendo un’azione sulla mente di tipo parziale psichedelico e quindi non solo in senso di recupero sintomatologico di un umore depresso.
In sintesi abbiamo a che fare con una farmacopea di capostipiti antichi.
In questa assenza di novità farmacologiche vere si apre l’offerta degli psichedelici. Se andiamo a vedere in quali disturbi questa nuova modalità di fare medicina e psicoterapia è più efficace, scopriamo che sono aree di sofferenza in cui ben poco sono stati efficaci i farmaci classici, per non dire per nulla anche se prescritti comunque
Nel disturbo post traumatico da stress non ci sono indicazioni farmacologiche, solo indirizzi di tipo psicologico. L’angoscia del trauma antico ri-attualizzato si spegne, usando farmaci, spegnendo la persona interamente, non esiste una chimica specifica che spenga solo il tasto del trauma pregresso.
Nella depressione farmaco-resistente è indicata nelle linee guida quale alternativa l’elettroshock, la stimolazione magnetica transcranica, gli ormoni tiroidei, un mescolamento con altri farmaci e l’esketamina.
L’angoscia di morte nel fine vita viene trattata non come entità a sé, ma coi sedativi a disposizione, minori o maggiori.
Nelle dipendenze e nel craving impulsivo si usa quello che abbiamo secondo sintomatologia astinenziale e prove empiriche. Nei SerD si usano un sacco di farmaci, ma ben sappiamo la difficoltà di distogliere l’attenzione mentale sul contenuto del desiderio compulsivo. Bupropione, un antidepressivo, per il tabacco; valproato di sodio, un anti epilettico, per il craving alimentare; la clonidina, un anti-ipertensivo, per gli oppioidi sono esempi di una varietà di magazzino estremamente ampia.
Come imperava nel Medioevo, abbiamo a che fare nella Psichiatria attuale con una “verità” metafisica, fuori dal mondo, un concetto sospeso per aria che è quello delle malattie mentali. Le malattie mentali non esistono, amici coscioniani. Esistono categorie dove incasellare le forme di espressione della sofferenza e del disagio e questo per motivi di ricerca, per parlare un linguaggio comune tra psichiatri, come ci hanno insegnato. Dicendo che le malattie mentali non esistono sto rischiando l’ennesimo rogo entro il quale sono stati già bruciati anti-psichiatri, sociologi spinti e antropologi vari. Le malattie mentali sono una nostra astrazione, come l’occhio di Dio, la mano di Dio, astrazioni utilissime per guidare il popolo, ma fra di noi, amici, dobbiamo dircelo: secondo la metodologia della scienza in Psichiatria abbiamo a che fare non con quello che chiamiamo patologia, ma con un insieme di segni e sintomi che chiamiamo complesso sindromico, non una vera malattia, come lo è la polmonite da pneumococco, un tumore del cervello o l’infarto del miocardio. Impostare la cosa così non significa negare la sofferenza della mente e attribuire tutte le colpe alla società, sbrigativamente, ma significa proprio nel rigore scientifico: stiamo attenti che quello che vediamo nel cervello non sia qualcosa di parziale, vedi la neurotrasmissione, o l’esito della malfunzione e non la causa, vedi le placche di amiloide nella demenza. Le cause delle cosiddette malattie mentali sono molteplici e integrate fra loro, vedi modello bio psico sociale, concetto che fatica a tradursi nella pratica, come il concetto di complessità non era presente nel medioevo, dove prevaleva invece l’unicità del punto di vista.
La povertà epistemologica fondamentale della Psichiatria, come dice bene Benedetto Saraceno, non ha impedito costruzioni diagnostiche o categorie, che significano cosa fare e come andrà a finire quella persona ammalata di quella malattia, cioè fare terapia e fare prognosi. “La pretesa stabilità e coerenza dei sistemi diagnostici, dice Saraceno2 è un delitto di superbia in quanto scotomizza la fluidità, occulta il dubbio, asserisce la certezza”.
È del 1992 uno studio pionieristico dell’istituto Mario Negri3 dove si evidenziava come in una popolazione di pazienti dimessi da un servizio ospedaliero il più potente determinante di ri-ammissione, di ri-ospedalizzazione, di ricaduta, di necessità di ricovero era la tipologia organizzativa del servizio psichiatrico che aveva in carico il paziente, come dire sono altri i fattori che incidono, non quelli della presunta verità diagnostica.
Se una diagnosi medica non incornicia completamente il processo che spiega la sofferenza mentale e se ci sono altri determinanti, oltre a quelli che abbiamo rintracciato come alterazioni nel cervello sinora, significa che dobbiamo aprirci a conoscere tutto quello che concorre al bene e al male di una mente, ricordandoci che la mente non è il cervello.
Ha a che fare col Medioevo anche un altro aspetto, che ho battezzato col binomio di contrasto: umiltà e potere. Credo che l’epoca medioevale della nostra storia così come ce l’hanno riportata, sia stata costellata da persone piene di umiltà, i santi e non solo, e in netta contrapposizione con loro, i potenti, i Papi ma non solo. Riflettendo sulle buone pratiche in salute mentale, mi è venuta la parola umiltà, in contrapposizione a pratiche prevaricatorie, personalistiche, narcisistiche ahinoi presenti nei contesti organizzati di un Dipartimento di salute mentale.
Non è forse l’umiltà che sta alla base dell’armata quasi cavalleresca che porta avanti la pratica della de-prescrizione psicofarmacologica? Meglio togliere, aiutare le persone a ridurre gli psicofarmaci, a pensare di assumere qualcosa per un periodo limitato, non per tutta la vita, meglio andare in accordo con l’interessato che non li assume volentieri ‘sti farmaci, affrontando assieme la desistenza, contro un accanimento che non è sicuro che dia risultati. Ne ha parlato il dott. Giuseppe Tibaldi, presente al webinar precongressuale del 17 settembre scorso sulla salute mentale.
Non è qualcosa che ha a che fare con umiltà quello che fa dire al dott. Raffaele Barone, presente pure lui al webinar, “gli psichiatri devono non essere più esperti”, togliere cioè loro il camice bianco del sapere potente come nella spoliazione di certi umili; soprattutto di umile ci trovo questo: importare dalla Finlandia, dove è nato il Dialogo aperto, qualcosa che là funziona, studiarlo, formarsi e applicarlo da noi. Tollerare l’incertezza, uno dei principi ispiratori del modello del Dialogo aperto, mi pare molto umile.
La presenza in tutti i contesti di cura della salute mentale degli esperti per esperienza, degli esperti in supporto fra pari, i cosiddetti ESP, sono uno spazio di eccellente umiltà, rosicchiano con gentilezza il marmoreo statuario indiscutibile fare dello strizzacervelli. Il fare-assieme-tutto-attaccato partito da Trento mi pare sia una pratica collaborativa che sta da tutt’altra parte rispetto alla gestione autoritaria o paternalistica o educativa verso chi ha bisogno di aiuto. L’utente alla pari funge da garante di un equilibrio tra chi ha bisogno e chi offre aiuto che deve essere assicurato nel rispetto reciproco di competenza ed esperienza, senza sopraffazione alcuna nelle varie relazioni complementari che il paziente incontra nel suo percorso di cura.
L’elenco di buone pratiche potrebbe continuare perché esistono in Italia, nel senso trasformativo auspicato anche di recente dall’OMS4. Ma la scarsa capillarità, nonostante le società nazionali varie, di queste buone pratiche fa pensare ai castelli medioevali, belle realtà chiuse non diffuse e poco conosciute anche dagli addetti ai lavori.
Note
1Stephen Stahl, Psicofarmacologia essenziale, Centro Scientifico Editore, 2002, pag.102
2 Benedetto Saraceno, Sulla povertà della psichiatria, Ed comunità concrete, 2017
3 Barbato, Terzian, Saraceno, Montero Barquero, Tognoni, Patterns of aftercarefor psychiatric patients discharged after short inpatient treatment: an italian collaborative study, Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, n.27, 1992
4 Luke Taylor, One billion people have mental health conditions, WHO says, BMJ 2025 del 04/09/2025
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