Fiducia e attrito: negoziare il flusso di informazioni attraverso i social media decentralizzati
La decentralizzazione consente una maggiore personalizzazione nel modo in cui ogni server viene moderato e gestito, inclusa la gestione della privacy dei dati. Allo stesso tempo, la mancanza di una supervisione centrale implica che nessuno sia realmente "responsabile" dell'ecosistema dei server nel suo complesso.
Nel recente articolo di Sohyeon Hwang, Priyanka Nanayakkara e Yan Shvartzshnaider, Trust and Friction: Negotiating How Information Flows Through Decentralized Social Media (pre-print qui ), abbiamo intervistato amministratori e membri del server (n=23) per esaminare sia ciò che spinge le persone a considerare i server della community come custodi affidabili dei dati delle persone , sia le nuove sfide per la privacy che derivano da un'infrastruttura decentralizzata
Ecco un riassunto;
I protocolli decentralizzati dei social media consentono agli utenti di interagire tra loro su server indipendenti e ospitati dagli utenti (ovvero istanze) mentre si autogovernano. Questo modello di governance dei social media basato sulla comunità apre nuove opportunità per un processo decisionale personalizzato sui flussi di informazioni, ovvero quali dati degli utenti vengono condivisi, con chi e quando, e, di conseguenza, per la protezione della privacy degli utenti. Per comprendere meglio come la governance della comunità modella le aspettative sulla privacy sui social media decentralizzati, abbiamo condotto un'intervista semi-strutturata con 23 utenti di Fediverse, un social network decentralizzato. I nostri risultati illustrano fattori importanti che influenzano la comprensione dei flussi di informazioni da parte di una comunità, come le regole e gli sforzi proattivi degli amministratori percepiti come affidabili. Evidenziamo le "frizioni di governance" tra le comunità che sollevano nuovi rischi per la privacy dovuti a incompatibilità di valori, pratiche di sicurezza e software. I nostri risultati evidenziano le sfide uniche dei social media decentralizzati, suggeriscono opportunità di progettazione per affrontare le frizioni e delineano il ruolo del processo decisionale partecipativo per realizzare il pieno potenziale della decentralizzazione.
dl.acm.org/doi/10.1145/3757516
Questo post è condiviso sulla comunità Lemmy @Che succede nel Fediverso?Se la segui puoi leggere tutte le discussioni italiane sul Fediverso che vengono pubblicate su di essa. Se invece vuoi pubblicare da Mastodon un thread su quella comunità, puoi menzionarla in un nuovo messaggio e la prima riga del tuo post diventerà il titolo della discussione.
reshared this
possibile.com/indicazioni-scuo…
Cinque motivi per cui crediamo che le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 siano inadeguate, a partire dal cambio di paradigma alla base delle Indicazione del 2012 - Cultura, Scuola, Persona - ad un motto che assomiglia ad un altro già sentito: Persona, Scuola, Famiglia.
L'articolo Perché
Broken Phone To Cinema Camera With A Lens Upgrade
The advent of the mobile phone camera has caused a revolution in film making over the last couple of decades, lowering the barrier to entry significantly, and as the cameras have improved, delivering near-professional-grade quality in some cases. Mobile phone manufacturers hire film makers to promote their new flagship models and the results are very impressive, but there is still a limitation when it comes to the lenses. [Evan Monsma] has broken through that barrier, modifying an iPhone to take C-mount cinema lenses.
It’s likely many of us have one or two broken mobile phones around, and even if they aren’t flagship models they’ll still have surprisingly good camera sensors. This one is an iPhone that’s seen better days, with a severely cracked glass back and a dislodged lens cover on one of its cameras. Removing the back and the lens cover reveals the sensor. The video below the break has a lot of woodwork and filing away of the phone, as he modifies a C-to-CS ring to serve as a C-mount. In reality the flange distance makes it a CS mount so his C-mount lenses need an adapter, but as anyone who’s used a Raspberry Pi camera will tell you, that’s no hardship.
The final camera has a thick plywood back with a tripod mount installed, the other two cameras work with their Apple lenses, and the C-mount gives great results with a cinema lens. We’re concerned that the Super Glue he uses to fix it all together might not hold up to the weight of bigger lenses, but we’re here for this project and we love it.
youtube.com/embed/br76WlXVOW4?…
Thanks [Luis Mercado] for the tip.
Lenovo lancia il ThinkBook Plus G6 Rollable 2025 con display arrotolabile
Il colosso tecnologico Lenovo ha ufficialmente avviato la vendita del ThinkBook Plus G6 Rollable 2025, il primo computer portatile al mondo dotato di display arrotolabile, presentato in anteprima al CES 2025.
Il display principale del dispositivo misura 14 pollici con risoluzione 2000 x 1600 pixel, ma può estendersi verticalmente fino a 16,7 pollici in soli 10 secondi, raggiungendo una risoluzione di 2000 x 2350 pixel e incrementando l’area di visualizzazione di quasi il 50%. Questo formato 8:9 consente un’esperienza di lavoro più ampia e ottimale per il multitasking.
Prestazioni e potenza AI
Il notebook integra il processore Intel Core Ultra 7 258V, con 8 core e 8 thread, capace di raggiungere una frequenza turbo fino a 4,8 GHz e dotato di 12 MB di cache L3.
La grafica integrata Arc 140V garantisce prestazioni fluide, mentre la NPU dedicata offre 47 TOPS di potenza computazionale, che salgono a 115 TOPS complessivi per l’elaborazione di funzioni basate sull’intelligenza artificiale.
Multimedialità e connettività
Il ThinkBook Plus G6 Rollable 2025 include una fotocamera RGB a infrarossi da 5 megapixel, doppio microfono con tecnologia Elevoc per la riduzione del rumore, e altoparlanti Harman Kardon compatibili con Dolby Atmos, per un’esperienza audio immersiva.
Sul fronte energetico, Lenovo ha integrato una batteria da 66 Wh abbinata a un alimentatore GaN da 65 W con connessione USB-C. Il portatile supporta inoltre Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e dispone di due porte Thunderbolt 4, garantendo ampia compatibilità con accessori e periferiche di nuova generazione.
Il lancio del ThinkBook Plus G6 Rollable 2025 rappresenta un passo significativo nell’evoluzione dei laptop, segnando l’ingresso della tecnologia rollable display anche nel settore dei personal computer, dopo le prime applicazioni nel mondo degli smartphone.
L'articolo Lenovo lancia il ThinkBook Plus G6 Rollable 2025 con display arrotolabile proviene da Red Hot Cyber.
Fratelli unici
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Fratelli unici proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Perché siamo contrari alle nuove indicazioni nazionali sulla scuola di Valditara
INDICAZIONI NAZIONALI: PEGGIO DELL’INUTILITÀ C’È SOLO L’INADEGUATEZZA
Cinque motivi per cui crediamo che le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 siano inadeguate, a partire dal cambio di paradigma alla base delle Indicazione del 2012 — Cultura, Scuola, Persona — ad un motto che assomiglia ad un altro già sentito: Persona, Scuola, Famiglia.
AUTORITARISMO E NOSTALGIA
Alunni e alunne sono guardati dall’alto in basso, in un misto di paura rispetto alle loro conoscenze e possibili competenze emotive (viste come inutili o comunque non materia di sensibilizzazione) e autoritarismo (meglio punire e stigmatizzare un comportamento non “conforme” che capire insieme e analizzare …)
RITORNO AL PASSATO: RIPARTIZIONE DELLE DISCIPLINE
Quando stavamo quasi per uscire dai compartimenti stagni delle varie discipline, procedendo verso una visione multidimensionale, pluralistica e trasversale, ecco che ci vengono riconsegnate le materie suddivise, “steccati e muri” (cit. Ianes) epistemologici, che ricalcano tristemente le idee chiuse e poco critiche delle destre europee ed internazionali.
LA SUPERIORITÀ DELL’OCCIDENTE E LA PAURA DEL PENSIERO CRITICO
Traspare in diversi passaggi una vera e propria paura dell’altro, specialmente se non-italiano, che va a braccetto con una dichiarata superiorità della cultura occidentale, etichettata come “l’unica” possibile conoscitrice di storia e cultura, denigrando apertamente altre civiltà. Particolare attenzione viene data all’italianità, alle nostre radici, alla nazione. Esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare una scuola aperta al mondo, cioè rendere consapevoli gli studenti e le studentesse della complessità della globalità. Invece leggiamo che è da evitare l’ “obiettivo, del tutto irrealistico, di formare ragazzi (o perfino bambini!) capaci di leggere e interpretare le fonti, per poi valutarle criticamente.”
ATTACCO ALL’AUTONOMIA DI INSEGNAMENTO E SCOLASTICA
Al contrario delle Indicazioni del 2012, aperte e rispettose della professionalità dei e delle docenti, nelle Nuove Indicazioni vengono esplicitati un certo numero di titoli, proposte consigliate e addirittura il suggerimento di non esagerare nella proposta di troppi testi, ma concentrarsi su pochi (meglio se quelli proposti).
L’autonomia scolastica, che dovrebbe essere implementata e studiata nei casi virtuosi, invece viene del tutto ignorata.
DALLA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO ALLO OBLIO DELL’INCLUSIONE
Assenti i riferimenti a insegnanti di sostegno, educatori ed educatrici, mediatori, Piano Educativo Individualizzato, alla valorizzazione delle differenze, al concetto di inclusione, all’attenzione alle diversità (tutte). Viene tutto appiattito ad alunni e alunne “portatori di una qualche forma di disabilità”. Non riusciamo ad aggiungere altro.
EDUCAZIONE SESSUO-AFFETTIVA
Sarà sicuramente un caso, ma non passa inosservato il cattivo gusto della contemporaneità della terribile notizia del femminicidio di Pamela Genini (il settantasettesimo di quest’anno) e l’accettazione della proposta della Lega di proibire l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole secondarie di primo grado.
A questo si aggiunge l’approvazione del cosiddetto “consenso informato” per le scuole secondarie di secondo grado.
È fuori da ogni dubbio che le famiglie abbiano bisogno di supporto, affinché un problema sistemico di portata nazionale possa essere affrontato su larga scala, come solo la scuola può e sa fare. Invece, il Governo per l’ennesima volta decide di togliere la possibilità alla scuola di fare servizio sociale, mentre continua a proibire, nascondendo i problemi sotto lo zerbino della disciplina ferrea.
Flavia Farina
Alla base la scuola
L'articolo Perché siamo contrari alle nuove indicazioni nazionali sulla scuola di Valditara proviene da Possibile.
Tiziano reshared this.
Attacco Informatico agli aereoporti europei: Everest Ransomware rivendica l’attacco
Il 20 settembre scorso abbiamo riportato di un attacco informatico che ha paralizzato diversi aeroporti europei tra cui Bruxelles, Berlino e Londra-Heathrow. Si è trattato di un attacco alla supply chain, che ha sfruttato la compromissione di un fornitore terzo, con effetti a cascata su tutta l’infrastruttura operativa aeroportuale.
Nelle ultime ore, sul portale ufficiale della cyber gang Everest Ransomware, è comparsa una nuova sezione dedicata a Collins Aerospace (RTX) — uno dei principali fornitori mondiali nel settore aerospaziale e difensivo — con accanto a una serie di timer e annunci relativi alla pubblicazione di dati riservati.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Le schermate mostrano riferimenti a “Database da oltre 50 GB” e “FTP Access List”, con countdown che indicano il tempo rimanente prima della diffusione pubblica dei materiali rubati, in caso di mancato pagamento.
Secondo le informazioni finora disponibili, gli attacchi avrebbero interessato sistemi informatici legati alla gestione logistica e alla sicurezza aeroportuale, provocando ritardi e blocchi in diversi scali europei. Gli analisti ritengono che si tratti di un’estensione mirata della campagna di Everest volta a colpire il comparto aerospaziale e della difesa, un settore già nel mirino del gruppo per il suo valore strategico e la sensibilità dei dati trattati.
Come di consueto, Everest pubblica progressivamente i dati esfiltrati sul proprio portale del dark web. Se l’azienda colpita non accetterà di pagare il riscatto, il gruppo inizierà a rilasciare documenti riservati, credenziali FTP, archivi di database e comunicazioni interne, rendendoli pubblicamente accessibili.
Questo schema punta a esercitare una pressione mediatica e reputazionale, costringendo la vittima a negoziare. Everest è un gruppo di cybercriminali attivo dal 2020, noto per condurre attacchi ransomware mirati contro aziende di alto profilo, enti pubblici e infrastrutture critiche.
Il loro modus operandi segue lo schema del “double extortion”: dopo aver compromesso le reti informatiche delle vittime, gli attori malevoli cifrano i dati e minacciano di pubblicarli online se il riscatto non viene pagato.
L’episodio evidenzia ancora una volta la vulnerabilità delle infrastrutture digitali europee e la capacità dei gruppi ransomware di colpire obiettivi ad alto impatto operativo.
Gli esperti di sicurezza sottolineano l’urgenza di potenziare i meccanismi di cyber threat intelligence, monitoraggio delle reti e gestione delle crisi digitali, per ridurre i tempi di risposta in caso di attacchi su larga scala.
L'articolo Attacco Informatico agli aereoporti europei: Everest Ransomware rivendica l’attacco proviene da Red Hot Cyber.
A massive black hole feasting on a star outside of a galactic nucleus was observed in bright radio waves for the first time.#TheAbstract
Precision, Imprecision, Intellectual Honesty, and Little Green Men
If you’ve been following the hubbub about 3I/ATLAS, you’re probably either in the camp that thinks it’s just a comet from ridiculously far away that’s managed to find its way into our solar system, or you’re preparing for an alien invasion. (Lukewarm take: it’s just a fast moving comet.) But that doesn’t stop it from being interesting – its relatively fast speed and odd trajectory make astronomers wonder where it’s coming from, and give us clues about how old it is likely to be.
Astronomy is the odd-man-out in the natural sciences. In most branches of physics, chemistry, and even biology, you can run experiments. Even those non-experimental corners of the above fields, like botany, for instance, you can get your hands on the objects you’re talking about. Not so astronomy. When I was studying in college, one of my professors quipped that astronomers were pretty happy when they could hammer down a value within an order of magnitude, and ecstatic when they could get a factor of two or three. The deck is simply stacked against them.
With that background, I love two recent papers about 3I/ATLAS. The first tries to figure out why it’s moving so fast by figuring out if it’s been going that fast since its sun kicked it out, or if it has picked up a gravitational boost along the way. While they can’t go all the way back in time, they’ve worked out whether it has flown by anything close enough to get a significant boost over the last 10 million years. This is impressive that we can calculate the trajectory so far back, but at the same time, 10 million years is peanuts on the cosmic timescale.
According to another paper, there is a weak relationship between interstellar objects’ age and their velocity, with faster-moving rocks being older, they can estimate the age of 3I/ATLAS at between 7.6 and 14 billion years old, assuming no gravitational boosts along the way. While an age range of 7 billion years may seem like a lot, that’s only a factor of two. A winner for astronomy!
Snarkiness aside, its old age does make a testable prediction, namely that it should be relatively full of water ice. So as 3I/ATLAS comes closer to the sun in the next few weeks, we’ll either see it spitting off lots of water vapor, and the age prediction checks out, or we won’t, and they’ll need to figure out why.
Whatever happens, I appreciate how astronomers aren’t afraid to outline what they can’t know – orbital dynamics further back than a certain date, or the precise age of rocks based solely on their velocity. Most have also been cautious about calling the comet a spaceship. On the other hand, if it is, one thing’s for sure: after a longer-than-10-million-year road trip, whoever is on board that thing is going to be hungry.
This article is part of the Hackaday.com newsletter, delivered every seven days for each of the last 200+ weeks. It also includes our favorite articles from the last seven days that you can see on the web version of the newsletter. Want this type of article to hit your inbox every Friday morning? You should sign up!
A Solar Oven for Cloudy Days
Every Boy Scout or Girl Guide probably had the experience of building a simple solar oven: an insulated box, some aluminum foil, and plastic wrap, and voila! On warm, sunny, summer days, you can bake. On cloudy days, well, you need another plan. The redoubtable [Kris De Decker] and [Marie Verdeil] provide one, with this solar-electric oven over on LowTechMagazine.
Now, you might be wondering: what’s special here? Can’t I just plug a full electric range-oven into the inverter hooked to my Powerwall? Well, yes, Moneybags, you could — if you had a large enough solar setup to offset the storage and inverter losses, that is. But if you only have a few panels, you need to make every watt count. Indeed, this build was inspired by [Kris]’ earlier attempt to power his apartment with solar panels on his balcony. His electric oven is one of the things that stymied him at that time. (Not because cooking took too much energy, but because it took too much power for his tiny battery to supply at once.)
The build guide is full featured with photos and diagrams like this one by Marie Verdeil.
That’s why this oven’s element is DC, driven directly from the panel: there are no batteries, no inverter, and no unnecessary losses. The element is hand-made to match the solar setup, avoid an unnecessary electronic thermostat, and is sized to keep the oven from getting too hot. The oven itself is tiny, only large enough for a single casserole pan, but it does cover 90% of their cooking. A smaller oven is obviously going to need less power to heat up, but it also makes it practical to wrap it in oodles of insulation to reduce losses even further.
Indeed, between the 5 cm of insulation and thermal mass from the mortar-and-tile interior, when preheated by the specified 100 W panel, this oven can retain its cooking temperature well after sunset. Instead of needing a battery, the oven is the battery. It’s really quite elegant. That does require a certain mental adjustment as well: “cooking temperature” here is only 120°C (248°F), about a hundred F less than most recipes in our cookbooks. This hack is almost like a solar-powered cross between an oven and a slow cooker.
It’s undeniably efficient, but we can only imagine it would take some getting used to. Of course, so does running a solar-powered website, and LowTechMagazine has kept that going since 2018.
GAZA. Israele continua i raid e limita gli aiuti umanitari
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli Stati Uniti respingono le accuse di violazione dei termini del cessate il fuoco mosse da Tel Aviv ad Hamas. I corpi degli ostaggi sono stati consegnati secondo i termini, mentre Israele continua a uccidere palestinesi e tiene chiuso il valico di Rafah
L'articolo GAZA. Israele continua
Perù. Boluarte se ne va, ma in piazza si continua a morire
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La caduta di Boluarte non porta cambiamento: il nuovo presidente, vicino ai militari, risponde alle mobilitazioni con la forza. Un giovane artista è stato ucciso durante le protestehttps://pagineesteri.it/2025/10/18/america-latina/peru-boluarte-se-ne-va-ma-in-piazza-si-continua-a-morire/
“La riscoperta dell’America” – di Ned Blackhawk
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/la-risc…
Un testo imprescindibile per comprendere, con profondità di analisi, una storia finalmente inclusiva dei “primi custodi del giardino” americano. In libreria, con Neri Pozza, per la collana I Colibrì, un saggio di grande impatto sul
ansa.it/sito/notizie/mondo/202…
chissà perché ci avrei scommesso.... alla fine trump è trump. delusa forse ma non stupita. ricordo solo quando trump criticava biden di non aver fatto abbastanza.... perché con uno più deciso come lui sarebbe già dovuta essere finita...
Ucraina, Trump gela Zelensky: 'La guerra finisca senza i Tomahawk' - Mondo - Ansa.it
Alla terza visita del 2025 alla Casa Bianca, il presidente ucraino incassa una nuova delusione. Per il leader americano dare i missili a lungo raggio a Kiev 'sarebbe un'escalation' e rimanda ogni decisione a dopo l'incontro con Putin a Budapest Axios…Agenzia ANSA
Zelensky da Trump, spunta la cravatta 'sospetta' di Hegseth nell'incontro
Il segretario alla Guerra con una cravatta stile bandiera: i colori sono degli Usa, ma anche della Russia...Redazione Adnkronos (Adnkronos)
I rifiuti e la nostra assuefazione
Quand'è che abbiamo iniziato a pensare che vedere rifiuti in giro fosse normale? Ormai non c'è città, paese, spiaggia o bosco dove non se ne trovino. In alcuni casi sono anche tanti.
Per quanto riguarda la mia città, ormai ci avviamo a diventare uno dei centri abitati più luridi d'Italia; non dico che si vedano i mucchi di rifiuti ma ormai in giro si vede di tutto, dal polistirolo a pallini fino ai vestiti.
E' un grave problema a mio avviso, sotto molti punti di vista: anzitutto per l'ambiente, ma anche per l'immagine di una delle amministrazioni la cui corrente qui governa da 80 anni (la sinistra) e che vorrebbe darsi l'immagine di essere "quella giusta", quella che amministra bene.
Io ho l'impressione che ce la cantiamo e ce la suoniamo.
Negli ultimi anni è stata introdotta la raccolta porta a porta, togliendo numerosi bidoni per rifiuti dalla città, e da quel momento le cose sono precipitate. E questo mi porta al secondo punto, la domanda che mi ponevo all'inizio di questa riflessione.
Cosa porta le persone a pensare che va bene gettare a terra i rifiuti a casaccio? Per me c'è un'imbarbarimento collettivo, ma quando cerco di farlo notare, mi si dice a più voci che "i problemi sono altri".
E ignorare il problema che cerco di mettere in luce, nel frattempo, non risolve neanche gli altri.
#rifiuti #inquinamento #spazzatura #inciviltà @Ambiente - Sostenibilità e giustizia climatica
АидяёА ЦZ reshared this.
Simon Perry likes this.
Anche a me. Ormai è diventata la mia abitudine, ogni volta che faccio una passeggiata o quasi porto con me i guanti, un sacco e una pinza per raccogliere i rifiuti (faccio fatica a chinarmi tante volte).
Mai nessuno che dica "ti do una mano", o che l'esempio si diffonda.
Com'era quella faccenda che le persone imparano per emulazione?
RFF20: “La vita va così”: il coraggio di dire “No”
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/rff20-l…
Un inno al tempo lento che salva la terra Il cinema italiano, quello che sa toccare corde civili e al tempo stesso far vibrare l’anima, ha trovato la sua voce in ‘La vita va così’ di Riccardo Milani. Scelto non a caso come film
KW 42: Die Woche, in der dem Innenministerium die Schwungumkehr misslingt
Verhaltensscanner im Mannheim: Hier wird die Überwachung getestet, die so viele Städte wollen
Free-to-play, non chiamateli giochini gratis: fanno guadagnare miliardi
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Nata e confinata su smartphone, la formula dei free-to-play se ben implementata nei videogiochi permette agli editori incassi record anche quando i titoli non hanno particolare diffusione. Sarà questo il futuro dell'industria
RFanciola reshared this.
Ministero dell'Istruzione
#NoiSiamoLeScuole questa settimana è dedicato all’ITS Academy Campania Moda. Grazie ai fondi del #PNRR destinati alla realizzazione di laboratori professionalizzanti e all’ampliamento delle attività didattiche degli ITS, l’Istituto ha potuto migliora…Telegram
How press can survive interactions with police on the skirmish line
As protesters paint signs for another round of “No Kings” demonstrations this Saturday, journalists are getting ready in their own way: Charging camera batteries, notifying emergency contacts, and rinsing old tear gas off their shatter-resistant goggles.
At similar events since June, well over a hundred journalists have been injured, detained, or arrested by police. Now two cities — Los Angeles, California, and Chicago, Illinois — are expecting their largest protests since federal judges issued multiple rulings exempting the press from general dispersal orders and restricting law enforcement use of “less lethal” munitions.
Those are big wins on paper, but only if you know how to use them.
The law exists in two separate but unequal places: the court and the street. And you’ll never win a philosophical argument on a skirmish line.
Sure, you’re probably right. You’re armed with the First Amendment. But the average police officer is armed with a baton, handcuffs, body armor, tear gas, and at least a couple of guns. They may also be tired, overwhelmed, hungry, and see you standing between them and a bathroom break.
As they’ve been known to say, “You can beat the rap, but you can’t beat the ride.”
It’s no longer “Listen to me,” it’s ideally “Here’s a signed order from your boss.”
Covering a protest, an immigration raid, or an immigration hearing is no place to give up your rights. Instead, you can learn to invoke them more effectively.
The press is one of two professions (alongside religious practitioners) distinguished by its constitutionally guaranteed freedoms. Policing is the opposite, marked by rigid command structure and a sworn duty to enforce very specific codes and regulations.
But cops are supposed to be trained and held accountable by their department. They shouldn’t need reminding of the law they’re supposed to uphold. And it’s not the job of journalists to train them.
As professional communicators, journalists may find it more productive to translate conversations into the language of law enforcement.
For example, in California, it won’t get you very far to tell an officer you’re exempt from dispersal orders thanks to “Senate Bill 98.” You might be talking to a kid fresh out of the police academy or a detective pulled off desk duty to earn overtime. They have no idea what passed the statehouse four years ago. At best, they’re trained to speak in terms of “penal code.” Mentioning “Penal Code 409.7,” the statute established by that bill, might be your better ticket out of handcuffs. (This state law only applies to local law enforcement, not to federal operations like Immigration or Customs Enforcement or other Department of Homeland Security agencies.)
For journalists in the Chicago and Los Angeles areas, recent court rulings, including one for the LA Press Club in which I’m a plaintiff, have made things much clearer. Ideally you don’t need to print out 80 pages of preliminary injunctions. An officer will likely ignore that anyway, figuring it’s up to department lawyers to interpret. Instead, try to print the version of orders their boss(’s boss’s boss) was required to issue. The following list of PDFs are being updated as those materials are released by each agency, so use your judgment and print what might be applicable to your situation.
- Chicago-area Temporary Restraining Order (Northern District of Illinois)
- As each DHS subsidiary agency provided their own cover sheet to personnel, it may be useful to print each of the following.
- Federal Protective Service Cover Sheet
- Immigration and Customs Enforcement Cover Sheet
- Customs and Border Patrol Cover Sheet
- Department of Justice Cover Sheet
- Los Angeles Police Department’s “Chief’s Notice” to all personnel
- This is an earlier version based on an initial TRO. It will be updated with a newer version based on a more recent preliminary injunction, which is even more favorable to press.
- LA-area Preliminary Injunction (Central District of California)
- DHS has not shared details on how this order was distributed. As a longer document, you may wish to only print the cover page along with pages 43 to 45, which contain the injunction itself.
This puts things in law enforcement terms — from the top of their command structure. It’s no longer “Listen to me,” it’s ideally “Here’s a signed order from your boss.”
You want a printed copy, since your phone could run out of battery, be lost, or shatter. And it’s never a good idea to hand your unlocked phone to police. Also, if you need to pull out these orders (or a press pass), state clearly what you’re reaching for before placing your hand in a pocket or bag. Officers don’t love those sorts of unannounced movements.
A piece of paper isn’t much of a shield from a raging officer swinging a baton and screaming, “Leave the area.” But if you can engage with them, you want to ensure the precious few words that they hear will resonate. And it bears repeating: Everyone has a boss.
Protests involve a lot of turnover on the front line, so you may never see the same officer twice. If possible, communicate early and often. Ask to meet a supervisor or public information officer during a calm moment, and get their name so you can ask for them if you have trouble later on.
Unfortunately, even a signed order from the chief isn’t always a “get out of jail free” card. After a temporary restraining order was issued against the LAPD this summer, officers still put several journalists in zip ties during a protest. Two lawyers who had won the TRO showed up with a copy of official paperwork instructing officers to leave press alone. After they handed it to the incident commander, police still drove two photojournalists away in the back of a squad car.
The LAPD later suggested those photographers were ”pretending to be media.” The pair’s credits include The Atlantic, The New Yorker, Business Insider, The Washington Post, New York Magazine, Rolling Stone, Mother Jones, and even a cover for Time magazine.
A federal judge later wrote of the LAPD, “The Court expresses no approval for this conduct. To the contrary, the evidence presented is disturbing and, at the very least, shows that Defendants violated the spirit if not the letter of the Court’s initial restraining order.”
Of course, the photojournalists beat the rap. But they didn’t beat the ride.
Attending a protest outside of LA or Chicago? You still have First Amendment rights, even if you don’t have a court order. The U.S. Press Freedom Tracker has been investigating and documenting serious violations in cities from New York to Portland, Oregon. If you experience or witness law enforcement violating press rights anywhere in the country, please send us tips and any available evidence to tips@pressfreedomtracker.us.
reshared this
When the law’s on your side but ICE isn’t
Dear Friend of Press Freedom,
It’s been two weeks since Atlanta journalist Mario Guevara was deported and 207 days since Rümeysa Öztürk was arrested for co-writing an op-ed. Read on for more about this weekend’s planned protests, actions you can take to protect journalists, and events you can catch us at this month.
When the law’s on your side but ICE doesn’t care
As protesters paint signs for another round of “No Kings” demonstrations this Saturday, journalists are getting ready in their own way: charging camera batteries, notifying emergency contacts, and rinsing old tear gas residue off their shatter-resistant goggles.
Two cities — Los Angeles, California, and Chicago, Illinois — are expecting their largest protests since federal judges issued multiple rulings exempting the press from general dispersal orders and restricting law enforcement’s use of “less lethal” munitions.
Those are big wins for journalists, but only if they know how to use them. Our new deputy director of advocacy at Freedom of the Press Foundation (FPF), Adam Rose, wrote about how journalists can prepare for the weekend. Read more here.
Administration ignores flotilla abuses
Three U.S. journalists have been abducted from aid flotillas bound for Gaza and detained by Israel. All three reported experiencing or witnessing abuse and even torture.
Photojournalist Noa Avishag Schnall recalled, “I was hung from the metal shackles on my wrists and ankles and beaten in the stomach, back, face, ear and skull by a group of men and women guards, one of whom sat on my neck and face, blocking my airways … Our cell was awoken with threats of rape.”
Jewish Currents reporter Emily Wilder said she “announced … ‘I’m a journalist, I’m press.’ The woman to my left hissed, ‘We don’t give a fuck,’ and the other dug her nails into my scalp and pulled me by my hair across the port.”
In normal times, this would be a major scandal. We joined Defending Rights & Dissent and others in a letter to Secretary of State Marco Rubio explaining what should be obvious — the U.S. shouldn’t sit silently as its ally assaults its journalists. Read it here.
First rule of Qatari jets? Don’t talk about Qatari jets
We sued the Trump administration for refusing to share its legal rationale for approving the president’s acceptance of a $400 million jet from the Qatari government, despite the Constitution saying he can’t do that. Now the administration wants to strike our complaint, claiming the background discussion of the gifted jet is “impertinent” and “scandalous.”
That’s rich, especially weeks after the president’s frivolous defamation lawsuit against The New York Times got dismissed for rambling on about how he was once on WrestleMania and “The Fresh Prince of Bel-Air” (he’s since filed an amended complaint).
Public records expert: ‘We can do better’
If fewer newspapers exist to request public records, does the government become less transparent? That’s the question at the heart of “Dark Deserts,” a new research paper by David Cuillier of the Freedom of Information Project at the Brechner Center for Advancement of the First Amendment and law student Brett Posner-Ferdman.
Cuillier told us about what he and Posner-Ferdman found and what it means for the public’s right to know. Read the interview here.
Standing with student journalists
Last week we told you about the lawsuit filed by The Stanford Daily to stop the Trump administration’s unconstitutional and appalling push to deport foreign students who say or write things it doesn’t like.
This week we joined the American Civil Liberties Union of Northern California, the First Amendment Coalition, and others in a legal brief in support of that important lawsuit.
Congressional secrecy bill advances
The Senate passed Sens. Ted Cruz and Amy Klobuchar’s bill to protect themselves — but not you — from data broker abuses and otherwise allow federal lawmakers to censor the internet.
FPF’s Caitlin Vogus wrote for The Dallas Morning News about how the bill threatens journalism — for example, by stifling reporting on its co-sponsor vacationing while his constituents endure natural disasters. Read more here.
Tell the House to kill the bill.
What we’re reading
Pentagon reporters have now turned in their badges – but plan to keep reporting (The Guardian). Journalists told The Guardian, “the restrictions won’t stop the work, with some even saying they plan to take a more aggressive tack.” Good. The policy is highly unconstitutional, but it’s an opportunity to omit Pentagon lies and spin from reporting.
LAPD wants judge to lift an order restricting use of force against the press (LAist). Rose, who is also press rights chair for the LA Press Club, said that “Instead of holding the department accountable, the city is spending even more money to hire an outside law firm so they can effectively beg a judge for permission to keep assaulting journalists for just doing their job.”
Facebook suspends popular Chicago ICE-sightings group at Trump administration’s request (Chicago Sun-Times). So much for Facebook’s renewed commitment to free speech. And so much for this administration’s condemnation of social media censorship.
Victory: Federal court halts Texas’ ‘no First Amendment after dark’ campus speech ban (FIRE). A federal court blocked a ridiculous law that banned almost all speech on public college campuses in Texas at night, including student journalism. As we explained in the Houston Chronicle, free speech does not have a curfew.
Upcoming FPF events
Oct. 22: Join FPF’s Adam Rose and others on Oct. 22 at 3 p.m. EDT for an online conversation hosted by the American Constitution Society about the impact of federal law enforcement violence on your First Amendment rights. Register here.
Oct. 24: If you’re in Chicago and fortunate enough to not have to hide from ICE invaders, come to Northwestern for a panel on Oct. 24 at 10 a.m. CT featuring FPF Advocacy Director Seth Stern. We’ll discuss the numerous digital and physical challenges journalists are facing. Register here.
Oct. 29: FPF’s Caitlin Vogus will join an online panel of experts to break down how the Federal Communications Commission and Federal Trade Commission are targeting journalists and the First Amendment and how to fight back. Register here for the Center for Democracy and Technology’s Future of Speech 2025, “Working the Refs” panel on Oct. 29 at 12:10 p.m. EDT.
That same day, join us for a conversation about making public records-based reporting free, featuring Vogus as well as our Chair on Government Secrecy Lauren Harper, in conversation with leadership at Wired and 404 Media, including Wired global editorial director and FPF board member Katie Drummond. The event starts at 2 p.m. EDT; RSVP on Zoom here.
Oct. 30: Join an online discussion on Oct. 30 at 1 p.m. EDT about digital safety and legal rights for journalists reporting on immigration in the U.S., featuring FPF Director of Digital Security Harlo Holmes and several other experts from the U.S. Journalist Assistance Network. Register here.
Gazzetta del Cadavere reshared this.
Bundestagsdebatte: Was ist bei der Chatkontrolle unter „anlassbezogen“ zu verstehen?
Il “dopo Gaza”: laboratorio per una nuova democrazia funzionalistica e tecnocratica?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/il-dopo…
Dopo i giorni della svolta a Gaza, col giusto sollievo per la liberazione degli ultimi ostaggi e per la auspicabile cessazione
Aggiungiamo altri blog e newsletter italiani basati su #Ghost alla lista di quelli che già ricondividiamo
Salutiamo i nuovi ingressi @Diario Di Un Analista | Data Science, ML & Analytics @Sottocoperta (Matteo Petrani) @Cronache Digitali @Letter to a gamer @La cantina dell'appartamento al terzo piano (senza ascensore) @Ricette da un altro pianeta @razionalista.it @Il Blog di Vita da Host @Focus America @AISent @Analogic.me - Stile di vita analogico, guide e consigli @Mondo Pesca @Piattaforma sulla post-crescita @The Street Rover @Culture Wars. La newsletter @Morning Tech @Techpertutti @TERAFLOP @Zone di Transizione
Morning Tech likes this.
informapirata ⁂ reshared this.
W #Ghost e #DeleteSubstack!
@blog @index@matteopetrani.com @index@marcogovoni.it @index@letter-to-a-gamer.com @ed @index@ricettario.theia.fit @index@razionalista.it @index@blog.vitadahost.it @info @index@blog.aisent.io @index@analogic.me @index@mondopesca.it @index@postcrescita.it @index@thestreetrover.it @social @index@morningtech.it @index@techpertutti.com @index@teraflop.it @index@blog.tmpmix.dev
Ghost: blog e newsletter italiane likes this.
Ghost: blog e newsletter italiane reshared this.
INCENERITORE ROMA: IL SITO È CONTAMINATO
“Il sito comprato da Ama per realizzare l’inceneritore alla cifra astronomica di sette milioni e mezzo di euro è oggetto di indagini della Procura di Roma e della Corte dei conti è contaminato” è quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
“A metterlo nero su bianco – precisa la nota dell’Unione dei Comitati - sono le indagini di caratterizzazione ambientale del suolo svolte nel primo semestre del 2024 da Acea Infrastrutture che hanno evidenziato molteplici superamenti delle CSC per idrocarburi pesanti e degli IPA.
Appaiono particolarmente gravi – incalzano dall’Unione dei Comitati - le omissioni di Ama e dell’Amministrazione capitolina. La municipalizzata ha omesso di avviare le procedure obbligatorie attuando le misure di prevenzione stabilite dall'articolo 242 del codice dell’ambiente mentre l’amministrazione capitolina guidata da Gualtieri ha proseguito l’iter che ha portato alla validazione del progetto in un sito contaminato. L’amministrazione capitolina ha pertanto ignorato il principio di precauzione di derivazione europea stabilito che avrebbe imposto di indagare, origine, estensione e profondità della contaminazione la cui origine antropica in relazione agli idrocarburi pesanti e agli IPA è fuori discussione.
“Nell’ambito delle osservazioni alla VIA e sulla base del principio di precauzione stabilito dall’ articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea – concludono dall’Unione – abbiamo pertanto chiesto di sospendere la VIA e il PAUR fin quando non fosse completato l’espletamento dell’insieme delle procedure obbligatorie necessarie alla caratterizzazione del sito. Infine, abbiamo sollecitato un intervento in autotutela finalizzato al previo espletamento delle procedure di caratterizzazione del sito accompagnato dalla sospensione della VIA e del PAUR evitando il danno erariale legato ai maggiori costi da sostenere per la bonifica per l’avvio in fasi successive”.
USA, Israele e i paesi arabi rafforzano la collaborazione militare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo un'inchiesta, cinque paesi arabi hanno creato in segreto con Israele una struttura per la sicurezza regionale coordinata dagli Stati Uniti e diretta contro l'Iran
L'articolo USA, pagineesteri.it/2025/10/17/med…
Razionalizzazione e modernizzazione. Ecco il piano Mattei per la difesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La riforma del giugno 2024 ha segnato un punto di svolta nella struttura del ministero della Difesa, separando per la prima volta la figura del segretario generale da quella del direttore nazionale degli armamenti. Una scelta che mira a garantire efficienza e chiarezza di
L’evoluzione dell’intelligence? Non è tutto scontato con l’IA. L’analisi di Teti e Manenti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La trasformazione digitale, quindi l’IA, come metro per capire dove e come le attività di intelligence stanno cambiando passo e strumenti. E al contempo la capacità dei decisori, da un lato di comprendere rapidamente e fino in fondo strategie e
Scattered LAPSUS$ Hunters—one of the latest amalgamations of typically young, reckless, and English-speaking hackers—posted the apparent phone numbers and addresses of hundreds of government officials, including nearly 700 from DHS.#News
“With fewer visits to Wikipedia, fewer volunteers may grow and enrich the content, and fewer individual donors may support this work.”#News
OPSON XIV. 631 persone denunciate alle autorità giudiziarie, 11.566 tonnellate di cibo e 1,4 milioni di litri di bevande ritirate dal mercato
#Europol, #OLAF, #DGSANTE e 31 paesi in tutta Europa e oltre, insieme ai produttori di alimenti e bevande del settore privato, hanno unito le forze nella quattordicesima edizione dell'operazione OPSON.
Questo sforzo annuale si rivolge ai criminali dietro alimenti e bevande contraffatti e scadenti.
Le forze dell'ordine, le dogane e le agenzie di regolamentazione alimentare hanno sequestrato 259.012 pacchi, 1.416.168 litri di bevande e 11.566.958 chilogrammi di cibo, compresi carne e frutti di mare.
Nel complesso, l'operazione OPSON XIV ha conseguito questi risultati:
- 631 persone denunciate all'autorità giudiziaria;
- 101 mandati di arresto emessi;
- 13 gruppi criminali organizzati interrotti;
- sequestrati beni per un valore di circa 95 milioni di euro;
- 31.165 controlli e ispezioni effettuati.
Beni in scadenza reinseriti nella catena di fornitura
Una delle principali tendenze identificate quest’anno sono stati i gruppi criminali organizzati che si sono infiltrati nelle aziende di smaltimento dei rifiuti con l’intento di ottenere l’accesso al cibo scaduto in attesa di distruzione. I criminali rimuovono quindi il "meglio prima" (best before) originale o le date di scadenza utilizzando solventi e stampano nuove date falsificate sui pacchi. Questi prodotti rietichettati vengono poi reintrodotti nella catena di fornitura. In termini di qualità, potrebbero non solo essere scadenti ma spesso rappresentare anche un rischio per la salute, come si è visto nei casi che coinvolgono pesce in scatola. In quanto modus operandi criminale, la pratica di rietichettare il cibo scaduto non è del tutto nuova, ma la sua portata attuale non ha precedenti.
Tuttavia, la gamma di frodi nel settore alimentare e delle bevande non si limita solo alla ristampa di date di scadenza false. La contraffazione di alimenti e bevande e l'abuso di indicazioni geografiche sono tra le tattiche fraudolente più comuni. Per quanto riguarda gli alimenti contraffatti e erroneamente designati, l'olio d'oliva e i vini a denominazione di origine protetta restano tipi di prodotti fortemente colpiti.
Inoltre, le autorità hanno riscontrato diversi casi di carne o prodotti a base di carne venduti a ristoranti o consumatori nonostante fossero stati immagazzinati in condizioni scadenti o con i macellatori che non rispettavano gli standard igienici legali e necessari. Modi operandi simili sono stati visti con i frutti di mare (ad esempio, molluschi bivalvi), che non erano più adatti al consumo di consumo ma comunque venduti.
Controlli dalla materia prima al prodotto finale
Le frodi nel settore alimentare e delle bevande costituiscono un settore criminale grave e significativo che necessita di essere affrontato a livello nazionale e internazionale. L’operazione #OPSON è stata istituita con l’obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza pubblica in tutta l’UE.
L'elenco degli articoli alimentari e delle bevande ritirati dal mercato abbraccia un'ampia gamma. Le autorità hanno sequestrato beni di prima necessità come frutta, verdura, pollame, carne, prodotti a base di carne e frutti di mare. L'elenco dei prodotti alimentari comprende anche dolciumi, grassi e oli, con particolare attenzione all'olio d'oliva. Inoltre, nel corso dell'OPSON XIV sono stati trattati integratori alimentari e additivi.
Punti salienti operativi di OPSON XIV
Europol ha coordinato OPSON XIV e ha sostenuto molti casi individuali inviando esperti con un ufficio mobile alle giornate di azione. Durante questi controlli e raid, gli esperti sul posto potrebbero fornire supporto analitico e di intelligence alle autorità nazionali. Inoltre, Europol ha organizzato riunioni operative per i casi spin-off. Con centinaia di indagini e controlli individuali eseguiti da polizia, dogane e autorità nazionali di regolamentazione alimentare in collaborazione con partner del settore privato, più di alcuni si sono distinti come esempi da evidenziare in dettaglio.
Italia
Un'inchiesta del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità Pubblica (Nuclei Antisofisticazione e Sanità dell'Arma dei Carabinieri, #NAS) ha portato all'emissione di un mandato di cattura per sette allevatori di cavalli e camionisti. Facevano parte di un'organizzazione criminale operante in Umbria e Puglia, che macellava clandestinamente cavalli trattati con prodotti farmaceutici, ponendo un significativo rischio per la salute pubblica. Inoltre, le autorità hanno scoperto e sequestrato un impianto di macellazione clandestino in una fattoria, insieme a un camion contenente parti di animali macellati illegalmente.
fabrizio reshared this.
Carta di Roma: grave atto criminale
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/carta-d…
L’associazione Carta di Roma invia la sua solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla sua famiglia e a tutta la redazione di Report dopo i fatti gravissimi accaduti nella scorsa notte. Un ordigno é stato posto sotto l’auto dell’autore e conduttore di Report e fatto esplodere.
Convocazione del Consiglio di Istituto per mercoledì 22 ottobre dalle 15:30 alle 16:30
Come riportato nella circolare n.100 reperibile sulla sezione "Albo online" del sito web dell'Istituto, è stato convocato un Consiglio di Istituto per mercoledì 22 ottobre dalle 15:30 alle 16:30 .
Chiunque desiderasse assistere come uditore alla seduta, potrà inviare una richiesta all'indirizzo email della scuola avente come oggetto:
Richiesta di partecipazione in qualità di uditore al Consiglio di Istituto del 22 ottobre
Qui un canovaccio del testo:
Alla cortese attenzione della dirigenza dell'Istituto
Con preghiera di diffusione alla presidenza del Consiglio di Istituto,
Buongiorno,
come genitore dell'alunn__ _______________ ___________, desidero assistere in qualità di uditore al consiglio di istituto che si terrà il giorno 22 ottobre.
A tal fine chiedo la possibilità di disporre dei parametri di accesso che mi consentano di accedere alla sessione di videoconferenza in modalità ascoltatore.
Cordiali saluti,
NOME COGNOME
La scuola potrà quindi inviare il link di accesso come spettatore della videoconferenza, cui potrebbe essere necessario accedere con l'account google del proprio figlio.
Questo è l'ordine del giorno provvisorio del Consiglio di Istituto:
- Lettura e approvazione Verbale precedente
- Resoconto occupazione
- Adesione ACCORDO DI RETE TRA SCUOLE PER LO SVOLGIMENTO, IN VIA AGGREGATA, DI UNA PROCEDURA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA con Liceo Tasso di Roma
- Proposta chiusura uffici amministrativi nei giorni prefestivi
- Date Open day e progetto Eureka
- Proposta di accoglienza di un gruppo di studenti e professori da Bratislava per visita alla scuola con partecipazione ad attività scolastiche presumibilmente dal 26 al 29 novembre 2025 (Erasmus)
- Proposta di apertura canale social (instagram) ufficiale della scuola
- Tetto di spesa massimo per viaggi d’istruzione per alunno
- Proposte di iniziative didattiche da parte degli studenti sulla situazione internazionale e in Palestina
- Concessione triennale distributori bevande e generi alimentari
- Variazioni e radiazioni P.A. 2025
- Modalità operative e funzionamento per prossime elezioni Organi Collegiali
Coro di solidarietà dalla Campania, che conta sei giornalisti sotto scorta
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/coro-di…
Anche dalla Campania si alza un coro di solidarietà nei confronti di Sigfrido Ranucci dopo l’attentato subìto a Pomezia. “Abbiamo ricordato, da poco, il
West Bank: Israeli soldiers kill 11-year-old boy playing football with friends
Juan Maria Gomez
in reply to Pëtr Arkad'evič Stolypin • • •