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Manufacturing security summit: la NIS 2 è la risposta ai cyber attacchi in aumento


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il settore manifatturiero continua ad essere fra i settori più colpiti. Se il ransomware fosse un'impresa sarebbe fra le più redditizie. Ma per mitigare i rischi, occorre adottare la direttiva NIS 2. Ecco cosa emerge dai dati del Rapporto Clusit




Spectravideo Computers Get A Big Upgrade


Spectravideo is not exactly the most well-known microcomputer company, but they were nevertheless somewhat active in the US market from 1981 to 1988. Their computers still have a fanbase of users and modders. Now, as demonstrated by [electricadventures], you can actually upgrade your ancient Spectravideo machine with some modern hardware.

The upgrade in question is the SVI-3×8 PicoExpander from [fitch]. It’s based on a Raspberry Pi Pico 2W, and is built to work with the Spectravideo 318 and 328 machines. If you’re running a 328, it will offer a full 96kB of additional RAM, while if you’re running a 318, it will add 144 kB more RAM and effectively push the device up to 328 spec. It’s also capable of emulating a pair of disk drives or a cassette drive, with saving and loading images possible over Wi-Fi.

It’s worth noting, though, that the PicoExpander pushes the Pico 2W well beyond design limits, overclocking it to 300 MHz (versus the original 150 MHz clock speed). The makers note it is “bleeding edge” hardware and that it may not last as long as the Spectravideo machines themselves.

Design files are available on Github if you want to spin up your own PicoExpander, or you can just order an assembled version. We’ve seen a lot of other neat retrocomputer upgrades built around modern hardware, too. Video after the break.

youtube.com/embed/ACU958Gl7Ac?…

[Thanks to Stephen Walters for the tip!]


hackaday.com/2025/11/05/spectr…



Cavi sottomarini, la nuova guerra ibrida: l’allarme di Jaroslav Nad’


Taiwan dipende in modo critico dalle proprie infrastrutture sottomarine, essenziali per garantire comunicazioni e fornitura di energia. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrata una serie di episodi di danneggiamento e taglio doloso dei cavi che collegano l’isola con il resto del mondo.

L’ex ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad’ ha definito queste infrastrutture un vero e proprio “campo di battaglia invisibile”, sottolineando che la loro compromissione da parte di un potenziale avversario potrebbe avere conseguenze dirette sulle decisioni militari e sulla sicurezza strategica. Nad’ ha invitato Taiwan e i Paesi europei a collaborare per sviluppare un sistema di responsabilità condiviso in materia di sicurezza sottomarina.

Tasso di danneggiamento record: fino a 50 volte superiore alla media mondiale


L’isola è collegata al mondo da 14 cavi sottomarini internazionali che trasportano oltre il 99% del traffico Internet esterno. Questi collegamenti con Nord America, Nord-est e Sud-est asiatico costituiscono la dorsale digitale di Taiwan.

Secondo Huang Sheng-hsiung, presidente del Taiwan Network Information Center (TWNIC), il tasso di danno ai cavi sottomarini nel Paese supera di 25-50 volte la media globale. Le cause principali includono l‘attività dei pescherecci a strascico, l’estrazione illegale di sabbia e l’aggrovigliamento delle ancore.

Sebbene non vi siano prove dirette che colleghino tali episodi a operazioni orchestrate da Pechino, Huang ha evidenziato che la frequenza anomala degli incidenti intorno a Taiwan lascia intendere un peso significativo del fattore umano.

Il caso del “Tai-Peng n.3”: un cavo reciso e un capitano condannato


Nella notte del 25 febbraio 2025, il cavo “Taiwan-Penghu n.3” è stato completamente tranciato. Chunghwa Telecom ha immediatamente avvertito la Guardia Costiera e il Consiglio per gli Affari Oceanici, che hanno fermato la nave cargo togolese Hong Tai a circa sei miglia nautiche dal porto di Tainan Jiangjun.

L’imbarcazione, sospettata di avere legami con investitori cinesi, è stata condotta al porto di Anping. Il capitano Wang, accusato di aver gettato l’ancora in una zona vietata, è stato riconosciuto colpevole di violazione del Telecommunications Management Act e condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale distrettuale di Tainan. Il verdetto è ancora appellabile.

Il presidente del Consiglio per gli Affari Oceanici, Kuan Bi-ling, ha dichiarato che episodi simili si ripetono con navi che restano ferme nelle acque di Taiwan e, approfittando di condizioni marine avverse, tagliano deliberatamente i cavi. Kuan non esclude che dietro tali operazioni si muova la cosiddetta “zona grigia” del Partito Comunista Cinese.

Forum Taiwan-Europa: Nad’ lancia l’allarme sulla sicurezza dei cavi


Il 28 ottobre, durante il “Forum di cooperazione sulla sicurezza dei cavi sottomarini Taiwan-Europa 2025”, organizzato dal Centro per la Scienza, la Democrazia e la Società (DSET), dal Formosa Club e dal Ministero degli Esteri, Jaroslav Nad’ ha ricordato che il 97% delle comunicazioni globali su Internet e circa 10 trilioni di dollari di transazioni finanziarie passano dai cavi sottomarini.

“Se questi cavi vengono danneggiati o intercettati, le operazioni militari, la logistica e la raccolta d’intelligence ne risentono immediatamente. Si tratta di una forma di guerra ibrida difficile da attribuire”, ha spiegato.

L’ex ministro ha evidenziato che gli episodi di sabotaggio si verificano spesso nelle zone economiche esclusive e che molte imbarcazioni coinvolte disattivano i sistemi di identificazione automatica (AIS) per nascondere la propria posizione. “Quando si tratta di atti di aggressione, è pericoloso rimandare la risposta: il rischio aumenta con il tempo”, ha aggiunto.

Una minaccia globale: dagli scenari NATO al Baltico


Nad’ ha ammonito che il sabotaggio di cavi può paralizzare le capacità di comando militare, impedendo ai leader di ricevere dati aggiornati e provocando errori strategici. Ha citato simulazioni della NATO su possibili tagli di cavi transatlantici da parte di sottomarini russi e un documentario cinese che mostra la capacità di operare a profondità di 4.000 metri.

Secondo Nad’, il peggiore scenario possibile è l’intercettazione o la manipolazione dei messaggi militari, che potrebbe causare paralisi operative su larga scala.

L’ex ministro ha invitato Taiwan e l’Europa a costruire meccanismi comuni di responsabilità e trasparenza, suggerendo di denunciare pubblicamente gli autori di sabotaggi, come già avvenuto per le attività russe nel Mar Baltico.

Alla fine del 2024, due cavi sottomarini nel Baltico si ruppero nello stesso punto, suscitando sospetti di sabotaggio. Sebbene le indagini successive abbiano ridimensionato l’ipotesi di una “guerra ibrida”, Nad’ ha spiegato che le navi coinvolte erano riconducibili a società registrate in Asia ma gestite da imprese russe. “È un quadro complesso – ha concluso – ma la frequenza crescente di questi atti suggerisce una strategia deliberata di destabilizzazione”.

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Apache OpenOffice sotto attacco ransomware, ma la fondazione contesta


Il progetto Apache OpenOffice è finito sotto i riflettori dopo che il gruppo ransomware Akira ha affermato di aver effettuato un attacco informatico e di aver rubato 23 gigabyte di dati interni.

Tuttavia, l’organizzazione che supervisiona lo sviluppo della suite per ufficio contesta la veridicità di queste affermazioni, citando la mancanza di prove di una fuga di dati e una discrepanza con la struttura effettiva del progetto.

Informazioni sul presunto attacco sono apparse il 30 ottobre sul sito di Akira leak. Gli aggressori hanno affermato di aver avuto accesso a report interni, documenti finanziari e dati personali, inclusi indirizzi, numeri di telefono, patenti di guida, numeri di previdenza sociale e persino informazioni bancarie.

Hanno affermato che la fuga di notizie non riguardava solo materiale aziendale, ma conteneva anche dettagli su problemi relativi al software stesso.

I rappresentanti dell’Apache Software Foundation hanno espresso dubbi sulla veridicità di tali affermazioni. Non possiedono informazioni che potrebbero essere rubate da aggressori, poiché il progetto OpenOffice è creato e gestito esclusivamente da volontari che non sono dipendenti della fondazione.

La struttura del progetto non include posizioni retribuite, il che significa che non vengono raccolti dati relativi al personale o alla contabilità. Lo sviluppo è condotto pubblicamente tramite mailing list aperte e tutte le richieste e le discussioni sono liberamente accessibili.

È stato inoltre sottolineato che non è stata avanzata alcuna richiesta di riscatto alla fondazione e che non sono stati rilevati segni di compromissione dell’infrastruttura del progetto. I rappresentanti dell’organizzazione hanno chiarito che, al momento dell’indagine, non erano stati stabiliti contatti con le forze dell’ordine o con specialisti della sicurezza di terze parti, in quanto non sussistevano i presupposti per farlo.

Nonostante le affermazioni degli hacker, il gruppo Akira non ha ancora pubblicato alcuna prova a sostegno delle proprie affermazioni. All’inizio di novembre, nessun materiale presumibilmente ottenuto dall’attacco era stato reso pubblico.

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LETTERA APERTA, INVIATA A TUTTI, LETTA DA POCHI

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

"A Right to Warn", ovvero “Diritto di mettere in guardia” è un’iniziativa nata dalle parti della Silicon Valley, California, per affrontare le preoccupazioni...
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#TECNOLOGIA



PRESIDIO PER LO STOP AL CANTIERE DI TERRA CONTAMINATA


🔴Praticamente in tempo reale a decine ci avete raggiunto al presidio che abbiamo lanciato per chiedere lo stop alle lavorazioni al sito: li faremo smettere di spargere la terra contaminata.
🔴 Ci vediamo in tantissimi sabato a Pomezia dalle 15.30.


SABATO 8 IN PIAZZA A POMEZIA CONTRO LA VIA FARSA DI GUALTIERI


Sabato 8 novembre porteremo in piazza a Pomezia la nostra contrarietà al mega impianto che abbiamo formalizzato in quaranta osservazioni nella valutazione di impatto ambientale (VIA).

Abbiamo scelto di farne per la prima volta una presentazione pubblica perché siamo al primo "round" della fase procedimentale della valutazione di impatto ambientale e la nostra iniziativa di sicuro non poteva limitarsi al loro invio tramite PEC, ma richiedeva una ripresa della mobilitazione.

Siamo, infatti, in prossimità dell’invio da parte di Acea e soci, inceneritoristi raggruppati, dei riscontri e delle integrazioni e farci trovare in piazza sta a significare tutto il nostro dissenso davanti a un procedimento in cui autorità competente (Gualtieri), committente (Roma capitale cioè Gualtieri) e proponente (ancora Gualtieri in quanto azionista di maggioranza di Acea) coincidono.

Saremo in piazza per manifestare tutto il nostro dissenso rispetto a un procedimento i cui tempi procedurali sono stati dimezzati (da 272 gg. a 139 gg.) attraverso un utilizzo privo di qualsiasi autentica motivazione dei poteri in deroga per autorizzare in tempi di record il mega impianto bruciarifiuti che vorrebbero tenere acceso per oltre trent’anni.

Saremo in piazza perché l’ordinanza che fissa per la Vigilia di Natale l’autorizzazione è qualcosa di assolutamente inaccettabile.



A Pentium In Your Hand


Handheld computers have become very much part of the hardware hacker scene, as the advent of single board computers long on processor power but short on power consumption has given us the tools we need to build them ourselves. Handheld retrocomputers face something of an uphill struggle though, as many of the components are over-sized, and use a lot of power. [Changliang Li] has taken on the task though, putting an industrial Pentium PC in a rather well-designed SLA printed case.

Aside from the motherboard there’s a VGA screen, a CompactFlash card attached to the IDE interface, and a Logitech trackball. As far as we can see the power comes from a USB-C PD board, and there’s a split mechanical keyboard on the top side. It runs Windows 98, and a selection of peak ’90s games are brought out to demonstrate.

We like this project for its beautiful case and effective use of parts, but we’re curious whether instead of the Pentium board it might have been worth finding a later industrial PC to give it a greater breadth of possibilities, there being few x86 SBCs. Either way it would have blown our minds back in ’98, and we can see it’s a ton of fun today. Take a look at the machine in the video below the break.

youtube.com/embed/G7RhMOKQaTs?…

Thanks [Stephen Walters] for the tip.


hackaday.com/2025/11/05/a-pent…




Più lo mandi giù, più ti tira su

@Politica interna, europea e internazionale

Soldi e libertà. È questa la miscela giusta di Lavazza che “più lo mandi giù, più ti tira su”. Non è soltanto una pubblicità ben riuscita: è una filosofia aziendale che oggi diventa esempio concreto, riconosciuto ufficialmente dalla classifica “Best Employers 2026. Prima in Italia, non a caso. Torino, Settimo Torinese e Gattinara non sono





La #NewYork di #Mamdani


altrenotizie.org/primo-piano/1…


#Scuola: firmato oggi il contratto 2022-2024 per il personale scolastico. Il secondo siglato con questo Governo: aumenti medi di 150 euro per i docenti e di 110 euro per gli ATA.


Falcon strike 2025, ad Amendola la Nato si addestra al domani della deterrenza

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La base militare di Amendola torna al centro dello scenario internazionale con Falcon strike 2025, l’esercitazione che riunisce le principali forze aeree della Nato per testare le capacità operative in contesti di alta complessità. Pensata come laboratorio di integrazione tra tecnologie e strategie,



The initial 'Shutdown Guidance' for the US Army Garrison Bavaria included instructions to go to German food banks.

The initial x27;Shutdown Guidancex27; for the US Army Garrison Bavaria included instructions to go to German food banks.#News


US Army Tells Soldiers to Go to German Food Bank, Then Deletes It


A US Army website for its bases in Bavaria, Germany published a list of food banks in the area that could help soldiers and staff as part of its “Shutdown Guidance,” the subtext being that soldiers and base employees might need to obtain free food from German government services during the government shutdown.

The webpage included information about which services are affected by the ongoing shutdown of the federal government, FAQs about how to work during a furlough, and links to apply for emergency loans. After the shutdown guidance’s publication, the Army changed it and removed the list of food banks, but the original has been archived here.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
The shutdown of the American federal government is affecting all its employees, from TSA agents to the troops, and the longer people go without paychecks, the more they’re turning to nonprofits and other services to survive. American military bases are like small cities with their own communities, stores, and schools. The US Army Garrison Bavaria covers four bases spread across the German state of Bavaria and is one of the largest garrisons in the world, hosting around 40,000 troops and civilians.

Like many other American military websites, the Garrison’s has stopped updating, but did publish a page of “Shutdown Guidance” to help the people living on its bases navigate the shutdown. At the very bottom of the page there was a “Running list of German support organizations for your kit bags” that included various local food banks. It listed Tafel Deutschland, which it called an “umbrella organization [that] distributes food to people in poverty through its more than 970 local food banks,” Foodsharing e.V, and Essen für Alle (Food for everyone).
Image via the Wayback Machine.
The guidance also provided a link to the German version of the Too Good to Go App, which it described as a service that sells surprise bags of food to reduce food waste. “These bags contain unsellable but perfectly good food from shops, cafés, and restaurants, which can be picked up at a reduced price. To obtain one of these bags, it must be reserved in the app and picked up at the store during a specified time window, presenting the reservation receipt in the app,” the US Army Garrison Bavaria’s shutdown guidance page said.

According to snapshots on the Wayback Machine, the list of food banks was up this morning but was removed sometime in the past few hours. The US Army Garrison Bavaria did not respond to 404 Media’s request for comment about the inclusion of the food banks on its shutdown guidance page.

The White House has kept paying America’s troops during the shut down, but not without struggle. At the end of October, the Trump administration accepted a $130 million donation from the billionaire Timothy Mellon to help keep America’s military paid. Though initially anonymous, The New York Times revealed Mellon’s identity. This donation only covered some of the costs,, however, and the White House has had to move money between accounts to keep the cash flowing to its troops.

But the US military isn’t just its soldiers, sailors, Marines, Guardians, and airmen. Every military base is staffed by thousands of civilian workers, many of them veterans, who do all the jobs that keep a base running. In Bavaria, those workers are a mix of German locals and Americans. The German government has approved a $50 million support package to cover the paychecks of its citizens affected by the shutdown. Any non-troop American working on those military bases is a federal employee, however, and they aren’t getting paid at all.


#News #x27



Forza, voglio vedere chi è il primo delle persone che seguo a commentare l'arresto di Al Masri con qualcosa tipo "in Libia sì che rispettano il Diritto mica come qui da noi".

😁







Il Consiglio Nazionale dei giornalisti: reintegrare Nunziati


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/il-cons…
– “Non si può essere di fatto licenziati per aver posto una domanda”: il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti esprime “sconcerto per la vicenda che ha visto suo malgrado, protagonista



Leonardo, crescita sostenibile e nuove alleanze trainano i risultati nel terzo trimestre

@Notizie dall'Italia e dal mondo

I risultati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Leonardo confermano la traiettoria di crescita e la solidità del gruppo lungo le direttrici del Piano Industriale 2025-2029. Nei primi nove mesi dell’anno, il colosso italiano dell’aerospazio e della difesa ha registrato un



“La Charta resta una bussola che orienta il cammino ecumenico. La sua versione aggiornata è un ulteriore incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa e ci conferma nella scelta di rinsaldare il rapporto di conoscenza, amicizia e accoglienza t…


Una mostra per prepararsi al viaggio del Santo Padre a Nicea. Si chiama “Luce da luce. Nicea 1700 anni dopo” e verrà presentata domani, 6 novembre, alle 12 presso la Sala Marconi (Piazza Pia, 3).


Meta thinks its camera glasses, which are often used for harassment, are no different than any other camera.#News #Meta #AI


What’s the Difference Between AI Glasses and an iPhone? A Helpful Guide for Meta PR


Over the last few months 404 Media has covered some concerning but predictable uses for the Ray-Ban Meta glasses, which are equipped with a built-in camera, and for some models, AI. Aftermarket hobbyists have modified the glasses to add a facial recognition feature that could quietly dox whatever face a user is looking at, and they have been worn by CBP agents during the immigration raids that have come to define a new low for human rights in the United States. Most recently, exploitative Instagram users filmed themselves asking workers at massage parlors for sex and shared those videos online, a practice that experts told us put those workers’ lives at risk.

404 Media reached out to Meta for comment for each of these stories, and in each case Meta’s rebuttal was a mind-bending argument: What is the difference between Meta’s Ray-Ban glasses and an iPhone, really, when you think about it?

“Curious, would this have been a story had they used the new iPhone?” a Meta spokesperson asked me in an email when I reached out for comment about the massage parlor story.

Meta’s argument is that our recent stories about its glasses are not newsworthy because we wouldn’t bother writing them if the videos in question were filmed with an iPhone as opposed to a pair of smart glasses. Let’s ignore the fact that I would definitely still write my story about the massage parlor videos if they were filmed with an iPhone and “steelman” Meta’s provocative argument that glasses and a phone are essentially not meaningfully different objects.

Meta’s Ray-Ban glasses and an iPhone are both equipped with a small camera that can record someone secretly. If anything, the iPhone can record more discreetly because unlike Meta’s Ray-Ban glasses it’s not equipped with an LED that lights up to indicate that it’s recording. This, Meta would argue, means that the glasses are by design more respectful of people’s privacy than an iPhone.

Both are small electronic devices. Both can include various implementations of AI tools. Both are often black, and are made by one of the FAANG companies. Both items can be bought at a Best Buy. You get the point: There are too many similarities between the iPhone and Meta’s glasses to name them all here, just as one could strain to name infinite similarities between a table and an elephant if we chose to ignore the context that actually matters to a human being.

Whenever we published one of these stories the response from commenters and on social media has been primarily anger and disgust with Meta’s glasses enabling the behavior we reported on and a rejection of the device as a concept entirely. This is not surprising to anyone who has covered technology long enough to remember the launch and quick collapse of Google Glass, so-called “glassholes,” and the device being banned from bars.

There are two things Meta’s glasses have in common with Google Glass which also make it meaningfully different from an iPhone. The first is that the iPhone might not have a recording light, but in order to record something or take a picture, a user has to take it out of their pocket and hold it out, an awkward gesture all of us have come to recognize in the almost two decades since the launch of the first iPhone. It is an unmistakable signal that someone is recording. That is not the case with Meta’s glasses, which are meant to be worn as a normal pair of glasses, and are always pointing at something or someone if you see someone wearing them in public.

In fact, the entire motivation for building these glasses is that they are discreet and seamlessly integrate into your life. The point of putting a camera in the glasses is that it eliminates the need to take an iPhone out of your pocket. People working in the augmented reality and virtual reality space have talked about this for decades. In Meta’s own promotional video for the Meta Ray-Ban Display glasses, titled “10 years in the making,” the company shows Mark Zuckerberg on stage in 2016 saying that “over the next 10 years, the form factor is just going to keep getting smaller and smaller until, and eventually we’re going to have what looks like normal looking glasses.” And in 2020, “you see something awesome and you want to be able to share it without taking out your phone.” Meta's Ray-Ban glasses have not achieved their final form, but one thing that makes them different from Google Glass is that they are designed to look exactly like an iconic pair of glasses that people immediately recognize. People will probably notice the camera in the glasses, but they have been specifically designed to look like "normal” glasses.

Again, Meta would argue that the LED light solves this problem, but that leads me to the next important difference: Unlike the iPhone and other smartphones, one of the most widely adopted electronics in human history, only a tiny portion of the population has any idea what the fuck these glasses are. I have watched dozens of videos in which someone wearing Meta glasses is recording themselves harassing random people to boost engagement on Instagram or TikTok. Rarely do the people in the videos say anything about being recorded, and it’s very clear the women working at these massage parlors have no idea they’re being recorded. The Meta glasses have an LED light, sure, but these glasses are new, rare, and it’s not safe to assume everyone knows what that light means.

As Joseph and Jason recently reported, there are also cheap ways to modify Meta glasses to prevent the recording light from turning on. Search results, Reddit discussions, and a number of products for sale on Amazon all show that many Meta glasses customers are searching for a way to circumvent the recording light, meaning that many people are buying them to do exactly what Meta claims is not a real issue.

It is possible that in the future Meta glasses and similar devices will become so common that most people will understand that if they see them, they would assume they are being recorded, though that is not a future I hope for. Until then, if it is all helpful to the public relations team at Meta, these are what the glasses look like:

And this is what an iPhone looks like:
person holding space gray iPhone 7Photo by Bagus Hernawan / Unsplash
Feel free to refer to this handy guide when needed.


#ai #News #meta


“La terra non è un possesso, ma un dono. Essa ci precede e ci sarà tolta. È madre che nutre, non materia da sfruttare. Chi la coltiva con rispetto e sapienza partecipa all’opera creatrice di Dio e contribuisce alla pace tra gli uomini”.


“Il compito principale di chi opera presso i Centri di ascolto è quello, delicatissimo, di essere il volto accogliente della Chiesa di fronte a persone che hanno subito abusi o che intendono segnalare abusi in ambito ecclesiale”.


European Parliament backs Europol expansion: “A dangerous step towards mass surveillance in the EU”


Today, the European Parliament’s Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs (LIBE) voted in favour of a new Europol Regulation, part of the EU’s so-called Facilitators Package, despite widespread warnings from civil society and the European Data Protection Supervisor. The vote was voted for by 59 MEPs, whilst 10 voted against and 4 abstained.

The post European Parliament backs Europol expansion: “A dangerous step towards mass surveillance in the EU” appeared first on European Digital Rights (EDRi).



We talk all about our articles on Meta's Ray-Ban smart glasses, and AI-generated ads personalized just for you.

We talk all about our articles on Metax27;s Ray-Ban smart glasses, and AI-generated ads personalized just for you.#Podcast


Podcast: People Are Modding Meta Ray-Bans to Spy On You


We have something of a Meta Ray-Bans smart glasses bumper episode this week. We start with Joseph and Jason’s piece on a $60 mod that disables the privacy-protecting recording light in the smart glasses. After the break, Emanuel tells us how some people are abusing the glasses to film massage workers, and he explains the difference between a phone and a pair of smartglasses, if you need that spelled out for you. In the subscribers-only section, Jason tells us about the future of advertising: AI-generated ads personalized directly to you.
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Mamdani a New York: vittoria simbolo, sfida per la sinistra italiana.


noblogo.org/transit/mamdani-a-…


Mamdani a New York: vittoria simbolo, sfida per la sinistra italiana.


(177)

(Mam)

Nota: non voglio, e non ne ho facoltà, minimizzare la vittoria di Mamdani, nè pormi in contrasto con chi ne gioisce. Diciamo che non amo molto che le vittorie della sinistra all'estero siano prese come esempio in questo paese, che deve, comunque, fare i conti con la sua, di politica.

#ZohranMamdani, eletto sindaco di New York a soli 34 anni, rappresenta una svolta storica per la politica americana. Primo sindaco musulmano della città, Mamdani ha sconfitto l’ex governatore Andrew Cuomo con il 50,4% dei voti, conquistando consenso soprattutto tra giovani, immigrati e lavoratori grazie a una piattaforma basata su trasporti pubblici gratuiti, edilizia popolare e giustizia sociale.

Già nel suo discorso di vittoria, Mamdani ha lanciato una sfida diretta a #DonaldTrump, definendolo un “despota” e affermando che “...la città che lo ha creato può anche sconfiggerlo”.​ Da parte sua, Trump ha risposto con sarcasmo, minimizzando la sconfitta: «Io non ero sulla scheda elettorale» e accusando le tensioni a Washington di aver danneggiato il movimento repubblicano. A Mamdani ha rivolto l’epiteto di “Comunista” e ha minacciato tagli ai fondi federali: “Se vince un comunista, pronti a tagliare miliardi a New York”. Questa contrapposizione incarna uno scontro tra due visioni opposte, ma con un comune uso di retorica fortemente polarizzante.​

Le vittorie parallele di Abigail Spanberger in Virginia e Mikie Sherrill nel New Jersey consolidano il successo dei democratici in territori chiave, ponendo un ulteriore freno alla spinta trumpiana e segnando un chiaro avvertimento verso la leadership repubblicana.​

(Mam2)

In Italia, il successo di Mamdani è stato accolto con entusiasmo da settori della sinistra, ma la realtà politica appare ben diversa rispetto a quella statunitense. Qui la sinistra è dilaniata da una cronica divisione tra anime moderata e radicale, che impedisce la costruzione di un progetto unitario e coerente. L’assenza di una leadership convincente che sappia parlare ai bisogni concreti della società limita molto la capacità di mobilitazione e di creare un’alternativa credibile al governo Meloni.

L’opposizione italiana tende spesso a rifugiarsi in tentativi di emulazione di modelli esteri senza riuscire a tradurli nel contesto nazionale, rimanendo così frammentata e marginale. Manca, inoltre, un dialogo autentico con le nuove generazioni e con i settori più vulnerabili, fattori che in America invece hanno fatto la differenza per Mamdani.

Solo un’analisi critica e profonda di queste difficoltà interne potrà avviare un processo di rinnovamento e rilancio della sinistra in Italia, partendo dalla concretezza e non dall’astrazione.​

Mamdani e i successi democratici statunitensi mostrano dunque un modello efficace di politica progressista da cui trarre ispirazione, ma la sinistra italiana deve affrontare le proprie contraddizioni interne per poter davvero sognare una rinascita simile.

#Blog #USA #Mamdani #Trump #Politica #Italia #Sinistra #Opinioni

Mastodon: @alda7069@mastodon.unoTelegram: t.me/transitblogFriendica: @danmatt@poliverso.orgBio Site (tutto in un posto solo, diamine): bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com




Marwan Barghouti, da simbolo a mito per la Palestina


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A seguito del fragile cessate il fuoco imposto a Israele da Donald Trump, gli scambi di prigionieri previsti dal piano statunitense si sono conclusi. Gli ostaggi israeliani ancora in vita sono tornati alle loro case, mentre molti dei palestinesi arrestati durante il genocidio a Gaza
L'articolo Marwan Barghouti, da




Leonardo-Rheinmetall, primo contratto per la nuova difesa terrestre italiana

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall segna il primo passo concreto verso la modernizzazione dei mezzi corazzati dell’Esercito italiano. Con la firma del contratto per la fornitura dei primi 21 veicoli A2cs Combat, Roma consolida la sua posizione nel panorama



Il Perù rompe le relazioni diplomatiche con il Messico


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il governo del Perù ha deciso di rompere con il Messico dopo che la presidente Sheinbaum ha concesso l'asilo politico alla ex premier Betssy Chavez, accusata di aver partecipato al "golpe" guidato da Pedro Castillo
L'articolo Il Perù rompe le relazioni diplomatiche con il Messico proviene da




un'intervista di 15 anni fa che per certi aspetti anche oggi ha un tot di senso
qui:
slowforward.net/2010/06/20/tes…
(anche se in effetti la situazione è assai assai peggiorata)

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PNLUG di nuovo a Punto D’Incontro

pnlug.it/2025/11/05/pnlug-di-n…

Segnalato dal Grupo Linux di #Pordenone e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia

Cari studenti e futuri professionisti, Preparatevi, perché anche quest'anno, Pordenone Linux User Group (PNLUG) sbarca a Punto D'Incontro! Sì, proprio […]

GNU/Linux Italia reshared this.



Il mondo selvaggio dei numeri sulla mania dello sviluppo dell’IA

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
L’UE e i governi nazionali sono determinati a migliorare la posizione dell’Europa nella corsa globale all’IA, ma non è chiaro contro cosa si stanno scontrando. La Commissione ha stanziato

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“Lasciatemi morire ridendo” – Proiezione a Roma con Stefano Massoli


📍 Cinema Barberini, – Roma, Piazza Barberini 25🗓 Martedì 19 novembre 2025🕕 Ore 18:45


In occasione della distribuzione nazionale del docufilm “Lasciatemi morire ridendo”, la Cellula Coscioni di Roma invita alla proiezione presso il Cinema Barberini.

🎬 Il documentario di Massimiliano Fumagalli racconta la storia di Stefano Gheller, giovane affetto da distrofia muscolare e primo in Veneto ad ottenere dalla ASL l’autorizzazione alla morte volontaria medicalmente assistita, come previsto dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.

🎤 Al termine della proiezione seguirà un dibattito con:
Stefano Massoli, coordinatore della Cellula Coscioni Perugia e marito di Laura Santi, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni e giornalista, prima persona in Umbria ad accedere alla morte medicalmente assistita.

L'articolo “Lasciatemi morire ridendo” – Proiezione a Roma con Stefano Massoli proviene da Associazione Luca Coscioni.