Pong Gets the Boot
You might be surprised to find out that [Akshat Joshi’s] Pong game that fits in a 512-byte boot sector isn’t the first of its kind. But that doesn’t mean it isn’t an accomplishment to shoehorn useful code in that little bitty space.
As you might expect, a game like this uses assembly language. It also can’t use any libraries or operating system functions because there aren’t any at that particular time of the computer startup sequence. Once you remember that the bootloader has to end with two magic bytes (0x55 0xAA), you know you have to get it all done in 510 bytes or less.
This version of Pong uses 80×25 text mode and writes straight into video memory. You can find the code in a single file on GitHub. In the old days, getting something like this working was painful because you had little choice but reboot your computer to test it and hope it went well. Now you can run it in a virtual machine like QEMU and even use that to debug problems in ways that would have made a developer from the 1990s offer up their life savings.
We’ve seen this before, but we still appreciate the challenge. We wonder if you could write Pong in BootBasic?
Veeam lancia Data Platform v13 e ridefinisce lo standard per la cyber resilienza e la protezione avanzata dei dati
Con nuove funzionalità per anticipare le minacce e accelerare il ripristino grazie a sicurezza di nuova generazione, approfondimenti forensi e automazione intelligente, Veeam lancia anche la Universal Hypervisor Integration API, una piattaforma di integrazione flessibile per hypervisor.
Seattle, WA – 19 novembre 2025 – Veeam® Software, leader globale n.1 nella resilienza dei dati, lancia oggi Veeam Data Platform v13 – una release rivoluzionaria che ridefinisce lo standard per la cyber resilienza, la protezione intelligente dei dati e la libertà dei dati nell’era dell’IA. Questa versione rappresenta un’evoluzione fondamentale della piattaforma dati più affidabile del settore. Progettata per un mondo caratterizzato da ransomware incessanti, rapide trasformazioni infrastrutturali e innovazioni nell’intelligenza artificiale, Veeam Data Platform v13 offre una resilienza senza precedenti, flessibilità incomparabile e l’intelligenza necessaria per il futuro guidato dall’IA.
Affidata a più di 550.000 clienti, Veeam Data Platform è una soluzione unificata che garantisce protezione avanzata dei dati, resilienza ai ransomware basata sull’IA e ripristino senza interruzioni su ambienti fisici, virtuali e cloud, assicurando che i dati delle organizzazioni siano sempre sicuri, disponibili e affidabili. Grazie a un’architettura moderna della piattaforma, intelligenza potenziata dall’IA, un ampio modello di integrazione degli hypervisor e nuove funzionalità di sicurezza all’avanguardia nel settore, Veeam Data Platform v13 rappresenta un salto rivoluzionario – aiutando le organizzazioni a rimanere un passo avanti alle minacce, eliminare il lock-in e mantenere i dati sempre disponibili, recuperabili e pronti per i carichi di lavoro del futuro.
Veeam Data Platform v13 introduce la sicurezza intelligente e la protezione dai ransomware più avanzate del settore. Le principali innovazioni includono:
- Recon Scanner 3.0 – Sicurezza Trasformativa, Analisi forense senza eguali: basato su Coveware by Veeam, Recon Scanner 3.0 è ora integrato direttamente in Veeam Data Platform, ridefinendo la visibilità in tempo reale delle minacce operative per le organizzazioni.
- Segnala comportamenti sospetti degli avversari sugli endpoint monitorati, inclusi attacchi brute force, attività file sospette e connessioni di rete inattese.
- Triage Inbox consolidata consente alle organizzazioni di visualizzare, ordinare e gestire tutte le attività sospette in un unico luogo, con valutazioni di gravità e approfondimenti comportamentali.
- Integrazione fluida con Veeam ONE Threat Center fornisce analisi in tempo reale e visualizzazione delle minacce direttamente sui cruscotti di sicurezza.
- Regole di soppressione e risultati contestualizzati aiutano i team a effettuare il triage più rapidamente e a ridurre il sovraccarico di alert.
- Integrazione con Microsoft Sentinel correla le informazioni di Recon Scanner con segnali di minaccia più ampi per un rilevamento, un’investigazione e una risposta unificati.
- Raccolta di dati forensi dagli ambienti Veeam e mappatura dei risultati al framework MITRE ATT&CK, offrendo un contesto sulle minacce senza precedenti.
- Agente AI per l’analisi dei malware basata sull’intelligenza Veeam: l’analisi avanzata guidata dall’IA rileva, classifica e segnala automaticamente malware e attività sospette, fornendo informazioni operative e indicazioni per la remediation, garantendo che i ripristini siano affidabili e privi di contaminazioni.
- Controlli di sicurezza, identità e accesso di livello superiore: l’accesso con privilegi minimi e l’autenticazione centralizzata tramite SSO basato su SAML riducono l’esposizione e semplificano l’accesso sicuro.
- Immutable by Default: i backup sono immutabili per impostazione predefinita, in linea con le best practice per la protezione dai ransomware, proteggendo i punti di ripristino da modifiche non autorizzate.
- Integrazioni leader di settore per sicurezza e ITSM: integrazioni profonde con le principali piattaforme di sicurezza e operazioni IT – tra cui CrowdStrike, Palo Alto Networks, Splunk e ServiceNow – permettono di unificare rilevamento, investigazione e risposta.
Veeam Data Platform v13 rafforza le fondamenta di Veeam, offrendo copertura estesa dei carichi di lavoro e mobilità dei workload rapida, flessibile e affidabile – elementi fondamentali per l’adozione del cloud, il ripristino dai cyber-attacchi e la modernizzazione guidata dall’IA. Le principali innovazioni includono:
- Ripristino istantaneo su Microsoft Azure: vero ripristino istantaneo dei workload critici direttamente su Azure, consentendo un rapido ripristino in un ambiente “cleanroom” sicuro per convalidare la recuperabilità e ridurre al minimo i tempi di inattività.
- Copertura ampliata degli hypervisor: supporto per Scale Computing HyperCore
già disponibile, con ulteriori piattaforme in arrivo, tra cui HPE Morpheus VM Essentials, Citrix XenServer, XCP-ng e altre.
- Ulteriori novità previste per il 2026, tra cui:
- Supporto per OpenShift Virtualization: backup e ripristino nativi delle VM basati sull’host per Red Hat OpenShift Virtualization, ampliando il supporto già esistente tramite Veeam Kasten.
- Universal Hypervisor Integration API: un framework di integrazione senza precedenti che consente a qualsiasi vendor di hypervisor di integrarsi nativamente con le capacità di backup e ripristino di Veeam tramite un’API standardizzata, garantendo la futura compatibilità degli ambienti dei clienti con le nuove tecnologie di virtualizzazione.
Veeam Data Platform v13 amplia l’impegno di Veeam verso semplicità, apertura ed efficienza dei costi – offrendo alta disponibilità, gestione moderna e flessibilità di deployment senza appliance hardware proprietarie o architetture vincolanti. Le principali innovazioni includono:
- Veeam Software Appliance con alta disponibilità: appliance Linux preconfigurata, sicura e pronta all’uso, che si installa in pochi minuti, si aggiorna automaticamente, elimina l’onere della gestione del sistema operativo e ora supporta l’alta disponibilità per operazioni continue – tutto senza vincoli hardware, offrendo significativi risparmi rispetto alle appliance tradizionali dei competitor.
- Console Web Moderna: nuova interfaccia utente basata su browser e ospitata dal cliente, che semplifica la configurazione, riduce i requisiti infrastrutturali e rende più efficiente la gestione quotidiana, offrendo un’esperienza moderna e intuitiva.
“In Veeam, proteggere i dati dei nostri clienti non è solo una promessa: è la nostra missione,” ha dichiarato Anand Eswaran, CEO di Veeam Software. “Con Veeam Data Platform v13 stiamo ridefinendo lo standard per la resilienza dei dati. Offriamo alle organizzazioni l’intelligenza, l’automazione e la flessibilità necessarie per anticipare gli attacchi informatici, eliminare il lock-in e innovare senza timori. v13 rappresenta un momento cruciale per il futuro dei dati e della cyber resilienza, gettando anche le basi tecnologiche per il prossimo capitolo di Veeam: una piattaforma unificata di gestione dati e IA che integra protezione, sicurezza, governance e affidabilità dell’IA in un’unica esperienza intelligente.”
Disponibilità
Veeam Data Platform v13 è disponibile da subito attraverso la rete globale di partner autorizzati, rivenditori e distributori Veeam. Veeam Recon Scanner 3.0 è ora incluso in Veeam Data Platform Premium e sarà presto disponibile anche per i partner Veeam Cloud & Service Provider (VCSP). Per maggiori informazioni, visita www.veeam.com.
VeeamON Global Launch Virtual Event
Non perdere il VeeamON Global Launch Virtual Event il 19 novembre, dove Veeam Data Platform v13 e il nuovo Veeam Recon Scanner saranno mostrati in azione. Interagisci con i leader di Veeam, connettiti con esperti del settore e scopri come le organizzazioni possono raggiungere nuovi livelli di resilienza e sicurezza dei dati. Registrati gratuitamente su www.veeam.com/veeamon-global-launch.
Dichiarazioni e risorse a supporto
“Veeam Data Platform v13, con l’integrazione di Recon Scanner 3.0, trasforma radicalmente la sicurezza e la resilienza per i clienti, offrendo capacità avanzate di rilevamento e intelligence forense per anticipare le minacce informatiche. Questa potente combinazione consente alle organizzazioni di accelerare il ripristino grazie a backup “puliti” e automazione guidata dall’IA, garantendo continuità operativa e conformità. Per i partner, la nuova offerta rappresenta un’opportunità significativa, fornendo una soluzione leader di mercato, ad alto valore aggiunto, che semplifica il deployment e offre ai clienti la fiducia e la sicurezza necessarie nell’era digitale.” – Ron Westfall, Vice President, Infrastructure and Networking, HyperFRAME Research
“Veeam Data Platform v13 ci ha permesso di semplificare e centralizzare tutto. È pronta all’uso fin da subito, il che ha reso l’installazione estremamente semplice, e ha reso il nostro ambiente molto più facile da gestire. Per quanto riguarda la difesa informatica, dobbiamo essere impeccabili al 100%, perché agli attaccanti basta avere successo una sola volta. Il nuovo modello di deployment di Veeam ci aiuta a ottenere una sicurezza solida, ma allo stesso tempo fluida.” – Joe Moffitt, Principle Technical Architect, Darktrace
“La partnership tra Scale Computing e Veeam rappresenta più di una semplice integrazione: sta contribuendo a risolvere il problema delle interruzioni operative. Man mano che le organizzazioni si allontanano dagli hypervisor legacy, richiedono infrastrutture più semplici e autonome che non compromettano la resilienza. Insieme a Veeam, Scale Computing offre un’alternativa moderna che combina la piattaforma di virtualizzazione self-healing di Scale Computing con la protezione dei dati più affidabile del settore, permettendo ai team IT di riconquistare il controllo rispetto a complessità, costi e lock-in.” – Craig Theriac, Vice President of Product Management, Scale Computing
A proposito di Veeam Software
Veeam®, leader globale numero uno nel mercato della resilienza dei dati, ritiene che ogni azienda dovrebbe essere in grado di riprendersi rapidamente dopo una interruzione, con la certezza e il controllo di avere sempre accesso a tutti i propri dati, ovunque e in qualsiasi momento. Veeam definisce questo concetto resilienza radicale, e ci impegniamo costantemente a creare soluzioni innovative per aiutare i nostri clienti a raggiungerla.
Le soluzioni Veeam sono progettate appositamente per garantire la resilienza dei dati, offrendo backup, ripristino, portabilità, sicurezza e intelligence dei dati. Grazie a Veeam, i responsabili IT e della sicurezza possono dormire sonni tranquilli, sapendo che le loro applicazioni e i loro dati sono protetti e sempre disponibili, su cloud, ambienti virtuali, fisici, SaaS e Kubernetes.
Con sede a Seattle e uffici in oltre 30 Paesi, Veeam protegge più di 550.000 clienti in tutto il mondo, tra cui il 67% delle aziende Global 2000, che si affidano a Veeam per mantenere in funzione il loro business. La resilienza radicale inizia con Veeam. Scopri di più su www.veeam.com o segui Veeam su LinkedIn @veeam-software e X @veeam.
Per richieste media relative a Veeam, contattare: Veeam.PR.Global@veeam.com.
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Huawei presenta HarmonyOS e il nuovo laptop HM740. Microsoft Office a rischio?
Il 19 novembre Huawei ha presentato i nuovi sviluppi della linea HarmonyOS destinata al settore office, durante un incontro tecnico dedicato ai partner istituzionali e alle imprese. L’azienda ha confermato che i PC basati su HarmonyOS hanno raggiunto l’autonomia completa sull’intera catena di fornitura e ha introdotto due novità rilevanti: l’avvio della fase beta di HarmonyOS Enterprise Edition e l’imminente arrivo del laptop commerciale Huawei HM740.
L’evento, aperto dall’intervento di Zhu Dongdong, presidente della divisione Huawei dedicata a tablet e PC, ha evidenziato la volontà del gruppo di accelerare l’adozione del sistema operativo nel comparto professionale.
Secondo Zhu, il lavoro di sviluppo condotto negli ultimi anni ha permesso a Huawei di costruire una piattaforma competitiva su più livelli – hardware, sistema operativo ed ecosistema applicativo – con l’obiettivo di offrire soluzioni affidabili a enti pubblici e aziende.
HarmonyOS Enterprise Edition, basato su HarmonyOS 6, è stato progettato per rispondere alle esigenze tipiche degli ambienti governativi e corporate. Tra le principali funzionalità si segnala la presenza di due spazi digitali separati, uno professionale e uno personale, gestibili tramite un semplice gesto sullo schermo. L’isolamento fisico tra i due ambienti garantisce la protezione dei dati aziendali senza incidere sull’operatività quotidiana dei dipendenti. Il sistema introduce inoltre un meccanismo di distribuzione a latenza zero, che consente di automatizzare la configurazione dei dispositivi dal primo avvio, riducendo in modo significativo il carico delle attività IT.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, la piattaforma integra una versione avanzata dell’assistente Xiaoyi, che supporta funzioni dedicate al lavoro d’ufficio: annotazioni intelligenti, analisi guidate, gestione della conoscenza interna e assistenza alla produzione documentale. A questo si aggiungono le capacità di collaborazione distribuita tra dispositivi, già validate in ambito consumer, e la compatibilità con oltre un migliaio di periferiche, elemento utile per valorizzare le dotazioni già presenti nelle organizzazioni.
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Parallelamente, il nuovo laptop HM740 si prepara a entrare nel mercato come dispositivo pensato per contesti governativi e professionali. Il modello è frutto di un’integrazione profonda tra hardware e software, con ottimizzazioni dedicate al sistema HarmonyOS per garantire stabilità, sicurezza ed efficienza operativa.
Huawei sottolinea che queste soluzioni mirano a superare la tradizionale competizione basata sulle sole specifiche tecniche dei PC commerciali, puntando invece su un approccio integrato che combina sicurezza di sistema e funzioni intelligenti. L’azienda presenta questa direzione come una possibile ridefinizione del valore del PC professionale: non più soltanto uno strumento da ufficio, ma un componente strategico dei processi di digitalizzazione aziendale.
Secondo i dati condivisi nel corso dell’incontro, Huawei ha fornito servizi a oltre 10.000 imprese, accumulando più di 2.700 brevetti legati allo sviluppo di HarmonyOS. L’esperienza maturata in settori come pubblica amministrazione, finanza e manifattura ha contribuito alla definizione di soluzioni calibrate su esigenze reali, sostenute da cinque anni di ricerca e dal lavoro di oltre 10.000 ingegneri.
Con il lancio della versione enterprise del sistema operativo e l’arrivo del nuovo HM740, Huawei considera aperto un nuovo ciclo di evoluzione del mercato dei PC commerciali, basato su indipendenza tecnologica, collaborazione intelligente e un ecosistema in rapida espansione.
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Online-Verfahren im Zivilrecht: Digitalisierung in der Justiz benachteiligt Menschen
Perché c’è baruffa politica in Europa sull’intelligenza artificiale
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Che cosa prevede la proposta della Commissione Ue per semplificare le norme su startmag.it/innovazione/e-arti…
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Trump vende gli F35 all’Arabia Saudita, i timori di Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Usa e Arabia Saudita siglano nuovi accordi e Trump dice sì alla vendita dei caccia F35 a Riad. Israele formalmente non si oppone ma teme la fine della sua superiorità aerea in Medio Oriente
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Bastian’s Night #452 November, 20th
Every Thursday of the week, Bastian’s Night is broadcast from 21:30 CEST (new time).
Bastian’s Night is a live talk show in German with lots of music, a weekly round-up of news from around the world, and a glimpse into the host’s crazy week in the pirate movement.
If you want to read more about @BastianBB: –> This way
Meta e Google sospendono la realizzazione di due cavi sottomarini a causa dell’instabilità nel Mar Rosso
Meta e Google sono state costrette a rinviare diversi importanti progetti di cavi internet sottomarini, tra cui 2Africa e Blue-Raman, nel corridoio del Mar Rosso attraverso il quale scorre il 20 percento del traffico internet globale, a causa dei maggiori rischi per la sicurezza.
Questo ritardo ha costretto le aziende a ricorrere ad alternative più costose e ha evidenziato come l’instabilità geopolitica minacci l’infrastruttura digitale globale.
La corsa alla costruzione di infrastrutture internet di nuova generazione ha incontrato un ostacolo importante su una delle rotte marittime più importanti al mondo. Meta e Google hanno confermato che il loro progetto strategico di cavo in fibra ottica attraverso il Mar Rosso è stato sospeso, principalmente a causa dell’escalation del conflitto e delle crescenti minacce alla sicurezza nella regione.
I progetti interessati includono:
- 2Africa (Meta): si tratta di un gigantesco sistema di cavi che attraversa il continente africano, collegando l’Africa con l’Europa e l’Asia. La costruzione della sezione meridionale del Mar Rosso non è attualmente fattibile.
- Blue-Raman (Google): Il sistema di cavi intercontinentali, la cui entrata in funzione era originariamente prevista per il 2024, è stato rinviato a data da destinarsi.
I conflitti geopolitici, tra cui segnalazioni di attacchi missilistici, hanno reso la regione troppo pericolosa per le navi posacavi e i loro equipaggi. Questa situazione ha costretto l’azienda a sospendere temporaneamente la costruzione di un progetto di cavi dati su larga scala.
Il Mar Rosso svolge un ruolo fondamentale nelle reti di comunicazione globali:
- Diventerà la rotta aerea più diretta ed economica tra Europa, Asia e Africa.
- L’Indonesia rappresenta circa un quinto del traffico Internet mondiale.
I danni ai cavi nella regione hanno avuto un impatto significativo, tra cui la deviazione del traffico in Africa, che ha portato a un aumento della latenza e a una riduzione della velocità di connessione.
Questo ritardo ha avuto un enorme impatto finanziario. Oltre a non essere in grado di monetizzare immediatamente miliardi di dollari di investimenti, Google e Meta hanno anche dovuto acquistare larghezza di banda da percorsi alternativi più lunghi, lenti e spesso più congestionati.
Nonostante la stasi dei lavori nel tratto del Mar Rosso, entrambe le società stanno proseguendo i loro progetti in aree sicure. Ad esempio:
- Google sta ancora costruendo un cavo per collegare il Togo all’Europa attraverso l’Oceano Atlantico.
- Meta continua a sviluppare una vasta rete volta a collegare i cinque continenti.
I ritardi dei progetti 2Africa e Blue-Raman evidenziano una nuova sfida che il mondo si trova ad affrontare: la forte dipendenza da regioni colpite da conflitti rende l’affidabilità della rete Internet globale altamente sensibile alle situazioni politiche. Finché il segmento del cavo sottomarino del Mar Rosso non sarà installato in sicurezza, la stabilità della rete internazionale rimarrà fragile.
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la_r_go* reshared this.
Che la caccia abbia inizio! Il bug critico su 7-Zip mette milioni di utenti a rischio
Milioni di utenti sono esposti al rischio di infezioni da malware e compromissione del sistema a causa dello sfruttamento attivo da parte degli hacker di una vulnerabilità critica di esecuzione di codice remoto (RCE) nel noto software di archiviazione 7-Zip.
Svelata ad ottobre 2025, questa vulnerabilità ha un punteggio CVSS v3 pari a 7,0, ed evidenzia una gravità di sfruttamento locale, ma su larga scala senza richiedere privilegi elevati.
Nello specifico, il CVE-2025-11001, è un bug di sicurezza che coinvolge la gestione non corretta dei collegamenti simbolici all’interno degli archivi ZIP. Ciò permette agli aggressori di eseguire codice a loro scelta sui sistemi deboli, navigando attraverso le directory.
Il 18 novembre 2025, l’NHS England Digital del Regno Unitoha emesso un avviso urgente , confermando lo sfruttamento attivo del bug CVE-2025-11001 e sollecitando aggiornamenti immediati per mitigare i rischi.
La vulnerabilità è stata scoperta da Ryota Shiga di GMO Flatt Security Inc., in collaborazione con il loro strumento AppSec Auditor basato sull’intelligenza artificiale, e segnalata tempestivamente agli sviluppatori di 7-Zip.
Gli esperti di sicurezza della Zero Day Initiative (ZDI) di Trend Micro hanno reso noti i dettagli su come un attaccante potrebbe utilizzare questa vulnerabilità per eludere le restrizioni degli ambienti sandbox, aumentando notevolmente il rischio soprattutto nell’ambito dell’elaborazione automatizzata dei file nelle aziende.
Questo patch traversal, può consentire agli aggressori di sovrascrivere file di sistema critici o di iniettare payload dannosi, portando all’esecuzione completa del codice nel contesto dell’account utente o di servizio che esegue l’applicazione.
E’ stato anche reso pubblico un exploit proof-of-concept (PoC) , che dimostra come un file ZIP dannoso possa abusare della gestione dei collegamenti simbolici per facilitare scritture di file arbitrarie e, in determinati scenari, indirizzare l’RCE.
Il recente PoC ha ridotto la soglia di accesso per gli aggressori, incrementando così il numero degli attacchi effettivi rilevati. Basti pensare che lo sfruttamento della vulnerabilità richiede un’interazione minima da parte dell’utente: semplicemente, l’apertura o l’estrazione di un archivio insidioso è sufficiente a scatenare l’attacco, meccanismo spesso sfruttato nelle operazioni di phishing e nei download drive-by.
Gli autori delle minacce potrebbero utilizzare questo RCE per distribuire ransomware, rubare dati sensibili o creare backdoor persistenti, amplificando il pericolo negli attacchi alla supply chain in cui gli archivi compromessi si diffondono tramite e-mail o unità condivise.
Per scongiurare tale rischio, è necessario che gli utenti e le organizzazioni provvedano ad aggiornare 7-Zip alla versione 25.00 o superiore, reperibile sul sito ufficiale, il quale adotta una canonizzazione dei percorsi più stringente al fine di impedire tentativi di attraversamento.
La nuova patch risolvono due bug, sia il CVE-2025-11001 che il CVE-2025-11002. Sono coinvolte tutte le edizioni di Windows che hanno installato 7-Zip in versione precedente alla 25.00, mentre non sono stati riportati effetti su Linux o macOS.
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Finanza contro economia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/finanza…
Amintore Fanfani con la Legge 28/02/1949 “Provvedimenti per incrementare l’occupazione operaia…”, poi detta “Piano Casa”, si inimicò la finanza internazionale (USA) perché osò indirizzare verso l’economia reale (e ci fu il boom) le risorse finanziarie del piano Marshall. Wall Street avrebbe voluto che
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Partito Dem: il caso della strage in carcere non può concludersi impunito
La Commissione legale e per i diritti umani del partito DEM ha condannato la gestione del caso del massacro in carcere del 19 dicembre e ha affermato che l’impunità è un risultato inaccettabile. L’operazione condotta il 19 dicembre 2000, pubblicizzata come operazione “Ritorno alla Vita”, ebbe un esito grave e devastante. Persone che lo Stato era tenuto a proteggere furono uccise e ferite. Trentadue persone persero la vita, tra cui due membri delle forze di sicurezza che avevano preso parte all’operazione, e centinaia rimasero gravemente ferite.
Successivi esami forensi hanno stabilito che tutti i decessi causati da ferite da arma da fuoco, compresi quelli degli agenti di sicurezza, erano dovuti ad armi utilizzate dal personale statale. I rapporti hanno confermato che non sono stati sparati colpi dall’interno verso l’esterno. Le armi che hanno causato le morti erano armi da fuoco militari ad alta energia cinetica, armi estremamente potenti e a canna lunga.
I metodi utilizzati nel reparto femminile erano pura barbarie. Vennero aperti dei buchi nel tetto e materiale incendiario fu lanciato nei dormitori. Agenti incendiari a base chimica, proibiti all’uso in spazi chiusi, furono rilasciati in grandi quantità provocando l’incendio dei reparti e rendendo impossibile respirare alle prigioniere. Quando le detenute, rendendosi conto che sarebbero state uccise, tentarono di raggiungere il cortile, furono colpite anche lì. Sei persone persero la vita in questo attacco.
Nonostante le istanze e le denunce presentate, furono avviati procedimenti contro le vittime, mentre non fu concessa alcuna autorizzazione a procedere contro gli agenti coinvolti nell’operazione. L’indagine fu deliberatamente protratta fino al 2010.
Quell’anno furono infine presentate accuse contro 37 coscritti, ma non contro alcun ufficiale di grado superiore. L’avvio tardivo del procedimento contro coloro che avevano comandato l’operazione non ne alterò l’esito. Il tribunale respinse le richieste di audizione personale degli imputati e di deposizione di persona di vittime e testimoni. Le dichiarazioni sono rimaste incomplete per anni. La mancata presentazione dei documenti e delle informazioni richiesti dal tribunale ha intenzionalmente prolungato il processo per molti anni. Alla fine il caso è stato archiviato per prescrizione.
Tuttavia, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), la prescrizione non può essere invocata quando i ritardi sono causati dalle autorità giudiziarie o dai funzionari statali. I crimini che possono essere considerati crimini contro l’umanità non possono essere conclusi impunemente, poiché ciò viola sia la legge sia i principi normativi fondamentali che sostengono i diritti umani.
Per queste ragioni, la CEDU ha stabilito il 15 novembre 2016,nel caso Hamdemir e altri contro la Turchia, che la forza e i metodi utilizzati nel carcere di Bayrampaşa erano sproporzionati e che il diritto alla vita era stato violato. Inoltre, lo Stato non aveva rispettato le Regole minime standard delle Nazioni Unite per il trattamento dei detenuti, di cui è parte.
La perdita di diritti causata dalle politiche carcerarie dello Stato e il fatto che un altro massacro abbia portato all’impunità sono inaccettabili. Respingiamo l’archiviazione dell’ultimo caso riguardante le operazioni simultanee condotte in 20 carceri, il caso del raid nel carcere di Bayrampaşa, attraverso l’applicazione della prescrizione e il conseguente esito di impunità.”
L'articolo Partito Dem: il caso della strage in carcere non può concludersi impunito proviene da Retekurdistan.it.
La pace come dovere: prime note in calce alla Critica della ragione bellica
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/la-pace…
I vostri primi doveri, primi non per tempo ma per importanza e perché senza intendere quelli non potete compiere se non imperfettamente gli altri,
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Oggi vi presento la sister!
Piccolo spazio promozionale pre-natalizio per un'artista indipendente e attivista LGBTQ+ (ma per niente "social"... anche se le dico sempre che sul Fediverso si troverebbe bene...)
Cinzia è attrice e speaker/voiceover artist e ha uno shop di prodotti parlanti!
Su PrintedVOICE trovate magliette, felpe, shopper, tazze, borracce... su ognuna delle quali c'è un QR che rimanda a una clip con la sua voce.
I design sono ispirati al contenuto delle clip: le frasi più emozionanti della letteratura italiana, inglese (in inglese) e non solo (ci sono anche il francese e il latino!).
Nelle foto potete vedere qualche esempio interessante... ma vi consiglio di esplorare il sito e provare le combinazioni di colori che preferite!
Qui invece trovate un esempio delle clip che si apriranno inquadrando il QR!
E... vi consiglio di approfittare degli sconti di novembre / black friday: fino a domenica c'è il 20% di sconto, mentre il 28-29 ci sarà uno sconto speciale del 25% su ordini a partire da 70 €
Ricondivisioni molto gradite... Grazie!
Tiziano reshared this.
Regno Unito, Laburisti a tutta destra
Regno Unito, Laburisti a tutta destra
Il Partito Laburista britannico sotto la guida del primo ministro, Keir Starmer, sta procedendo a passo spedito verso la trasformazione in un soggetto di (estrema) destra, liquidando anche formalmente riferimenti e principi di carattere progressista.www.altrenotizie.org
Chatbot roleplay and image generator platform SecretDesires.ai left cloud storage containers of nearly two million of images and videos exposed, including photos and full names of women from social media, at their workplaces, graduating from universities, taking selfies on vacation, and more.#AI #AIPorn #Deepfakes #chatbots
We talk the terrible format of the latest Epstein dump; how a contractor is hiring randos on LinkedIn to physically track immigrants for $300; and a new code of conduct in the adult industry.#Podcast
Druetti-Marro (Possibile): Cannabis, il Senato blocca l’esame del DDL di iniziativa popolare in violazione del proprio regolamento. Conferenza stampa il 20 novembre, ore 16.00 – Sala Nassirya
Il 20 novembre alle ore 16.00, presso la Sala Nassirya del Senato, si terrà la conferenza stampa “Io Coltivo: che fine ha fatto la proposta di legge popolare?” dedicata al Disegno di Legge di iniziativa popolare S.1317 – “Depenalizzazione della coltivazione per uso personale e in forma associata della cannabis”, promosso da Meglio Legale, Associazione Coscioni, Forum Droghe e con il sostegno di oltre 70 organizzazioni.
A quasi un anno dal deposito della proposta, sostenuta da 54.000 firme, e a dieci mesi dalla sua assegnazione alle Commissioni Giustizia, Sanità e Lavoro, il Senato non ha ancora avviato l’esame del testo, violando apertamente l’Art. 74 del Regolamento.
Una mancata discussione che svilisce e di fatto denigra lo strumento della proposta di legge di iniziativa popolare, previsto dalla Costituzione per garantire ai cittadini un canale diretto di partecipazione democratica.
“Siamo da anni al fianco della battaglia per la legalizzazione della cannabis e siamo al fianco di Meglio Legale”, dichiara la Segretaria di Possibile Francesca Druetti, “con la convinzione che sia urgente e necessario togliere il mercato della cannabis dalle mani della criminalità organizzata, separarlo da quello delle droghe pesanti, trovare risorse per le casse dello Stato che possono essere investite in una corretta informazione sulle droghe e sulla sanità pubblica. Che il Parlamento non voglia nemmeno discutere una proposta firmata e condivisa da decine di migliaia di persone è un danno che la maggioranza fa non solo a noi, ma alla qualità del rapporto tra istituzioni e cittadinanza”.
In quest’ottica, Druetti ha partecipato alla Controconferenza nazionale sulle Droghe a Roma insieme alla Consigliera Regionale del Piemonte Giulia Marro, che aggiunge: “La Controconferenza è stato un luogo di confronto serio e necessario in un momento in cui le politiche governative procedono a colpi di “tolleranza zero”, senza risultati e senza ascolto.
È emerso con chiarezza quanto queste scelte – dalle oscillazioni continue sulla canapa agli interventi punitivi sulle sostanze – stiano producendo solo danni: non diminuisce l’uso, non si riduce la circolazione delle droghe, che anzi oggi sono più varie e più diffuse che mai.
Si continua a combattere battaglie simboliche, inseguendo un nemico immaginario, invece di confrontarsi con ciò che cinquant’anni di studi e pratiche ci insegnano: la repressione non funziona. Funzionano l’informazione corretta, la comunicazione trasparente, la riduzione del danno, il coinvolgimento delle persone e delle associazioni di consumatori.
Per questo considero grave che il Senato non abbia ancora avviato l’esame del DDL di iniziativa popolare sulla coltivazione domestica.
Rispettare la volontà di migliaia di cittadine e cittadini è un obbligo democratico. Continuare a rinviare la discussione significa lasciare spazio a politiche inefficaci e punitive, mentre avremmo bisogno di responsabilità, dati e prevenzione”.
Interverranno:
Antonella Soldo, presidente Meglio Legale e vicesegretaria +Europa
Marco Perduca, Associazione Luca Coscioni
Francesca Druetti, segretaria Possibile
Leonardo Fiorentini, Forum Droghe
Mattia Cusani, Canapa Sativa Italia
Denise Amerini, CGIL
Parlamentari, rappresentanti istituzionali, stampa e organizzazioni sono invitati a partecipare.
L'articolo Druetti-Marro (Possibile): Cannabis, il Senato blocca l’esame del DDL di iniziativa popolare in violazione del proprio regolamento. Conferenza stampa il 20 novembre, ore 16.00 – Sala Nassirya proviene da Possibile.
Basta tagli: al presidio AVS contro i tagli agli enti locali
Oggi in piazza a Roma insieme a tanti amministratori e amministratrici da tutta Italia per partecipare al presidio organizzato da Alleanza Verdi e Sinistra che denuncia i tagli agli enti locali fatti dal governo Meloni.
139,5 milioni su 140 tagliati al fondo per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici.
100 milioni su 200 tagliati ai fondi contro il dissesto idrogeologico.
400 milioni su 400 di taglio ai fondi per gli interventi di sviluppo sostenibile.
29,9 milioni su 30 tagliati a opere per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche.
Soldi, tantissimi soldi, tolti all’edilizia scolastica, agli edifici pubblici, al contrasto al dissesto idrogeologico, all’edilizia pubblica.
Tagli che significano la cancellazione o riduzione di servizi essenziali, di politiche per la casa, di interventi sull’efficientamento energetico, della messa in sicurezza di infrastrutture e territorio. In un paese in cui milioni persone vivono in aree a rischio idrogeologico, in cui l’emergenza abitativa dovrebbe essere in cima alle priorità di qualunque governo. Tagli che investono fondi in gran parte destinati al Mezzogiorno e alle Aree interne.
In un paese in cui l’astensionismo alle urne è un dato allarmante, il governo decide tagli che vanno a depotenziare le amministrazioni comunali, le istituzioni più vicine ai cittadini e alle cittadine, quelle che dovrebbero poter garantire servizi essenziali nella vita quotidiana delle persone, che dovrebbero essere la fondazione del rapporto tra cittadinanza e chi in sua rappresentanza amministra la cosa pubblica. Se i Comuni non hanno i mezzi per erogare questi servizi, si incrina ulteriormente la fiducia tra cittadinanza e istituzioni, si infierisce su chi è più fragile, aumentando ulteriormente le disuguaglianze, si mina la tenuta delle città e dei territori di fronte alla crisi economica, sociale, climatica.
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Ahmad Salem libero: la mobilitazione per la Palestina non è reato
Ahmad Salem è un nome che alla maggior parte di noi non dice niente, ed è questo il problema.
Salem è un ragazzo palestinese, da sei mesi detenuto in regime di alta sicurezza in un carcere della nostra regione per aver denunciato il genocidio che il suo popolo stava e sta subendo per mano di Israele.
Durante l’iter per ottenere asilo politico in Italia il suo telefono è stato sequestrato e perquisito: spezzoni decontestualizzati di un video in cui invita la società civile a mobilitarsi per la Palestina sono bastati per accusarlo di “propaganda jihadista”.
Altri filmati presenti sul suo cellulare sono considerati dall’accusa “video istruttivi” di matrice terroristica. I filmati — diffusi in passato dalle principali testate giornalistiche italiane — non contengono però effettive indicazione tecniche o di addestramento.
I reati contestati a Salem — istigazione a delinquere e autoaddestramento con finalità di terrorismo — sono stati introdotti dal DDL Sicurezza, cardine della repressione del dissenso che è l’unico tratto distintivo del governo Meloni. Un provvedimento che, tramite l’introduzione di nuovi reati e l’inasprimento di pene, aggravanti e sanzioni, limita diritti e libertà fondamentali.
Salem ora va sostenuto, come lui ha tentato di fare col popolo palestinese. Dobbiamo diventare la sua voce, amplificare la sua rabbia e aggiungerci la nostra verso un governo sempre più securitario e criminalizzante.
Raccogliendo l’appello delle attiviste e degli attivisti, come @vincenzo23fullone, vi invitiamo a spezzare l’indifferenza che circonda la detenzione di Salem.
Il 21 novembre è stato organizzato un presidio di solidarietà davanti al Tribunale de L’Aquila per altri tre giovani palestinesi — Ahmad, Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh — accusati di terrorismo, in cui manifestare anche la solidarietà ad Ahmad Salem.
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Press-hating president kisses up to press-murdering crown prince
FOR IMMEDIATE RELEASE:
President Donald Trump shamefully welcomed Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman to the White House today. He brushed aside questions about Prince Mohammed’s role in the gruesome murder of Washington Post journalist Jamal Khashoggi, commenting that “things happen” and “You don’t have to embarrass our guest by asking a question like that.”
Freedom of the Press Foundation Director of Advocacy Seth Stern said:
“Somehow calling a female reporter ‘piggy’ was only the second-most offensive anti-press utterance to come out of the president’s mouth in recent days. And somehow Biden’s infamous fist bump is now only the second-most disgusting public display of flattery by a U.S. president to journalist-murderer Mohammed bin Salman.“Scolding a U.S. reporter for asking questions about MBS ordering a fellow journalist to be bonesawed signals to dictators everywhere that they can murder journalists with impunity — as if Trump hadn’t already sent that message clearly enough by bankrolling and arming Israel while it does just that in Gaza.
“Today’s fiasco felt like the nail in the coffin for whatever was left of the U.S.’s global standing as a leader on press freedom. The next president is going to have their work cut out for them in rebuilding that credibility. In the meantime, judges, lawmakers, and everyone else in a position to slow the backslide need to step up and rise to the moment before more journalists get killed.”
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Press Release: Commission’s Digital Omnibus is a major rollback of EU digital protections
Today the European Commission has published two Digital Omnibus proposals, reopening the EU’s core protections against harm in the digital age. This step risks dismantling the rules-based system that was hard-won over decades, endangering the very foundation of human rights and tech policy in the EU.
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Piantedosi, faccia votare i fuorisede
Nella giornata di ieri, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha rivolto un appello alla partecipazione al voto. Un invito che ogni rappresentante delle istituzioni ha il dovere di fare, ma che rischia di apparire contraddittorio se non accompagnato dalle misure necessarie a rendere realmente possibile l’esercizio del diritto di voto per tutte e tutti.
Ancora ad oggi, infatti, il Governo non ha introdotto una norma che consenta ai fuorisede di votare senza dover affrontare costi e disagi significativi. Sono migliaia di persone che, pur volendo partecipare, vengono di fatto ostacolate da un sistema che non tiene conto dei problemi. Studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori che vivono lontano dal proprio comune. Parliamo anche di persone temporaneamente domiciliate fuori sede per motivi di cura.
Il diritto di voto deve essere garantito pienamente, senza discriminazioni territoriali o economiche. È necessario introdurre subito una legge sul voto dei fuorisede: una misura di civiltà, di democrazia e di rispetto verso chi studia, lavora e contribuisce al Paese.
Chiediamo che il Governo abbandoni rinvii e ambiguità e si assuma la responsabilità di rendere l’Italia una democrazia più accessibile e inclusiva. Invitare al voto è importante; permettere davvero a tutte e tutti di votare lo è ancora di più.
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Alberto Trentini, dal governo un anno di silenzio intollerabile
È passato un anno dall’arresto di Alberto Trentini, non si è mosso nulla.
“Sono qui dopo 365 giorni a esprimere indignazione. Per Alberto non si è fatto ciò che era doveroso fare. Sono stata troppo paziente ed educata ma ora la pazienza è finita”.
Sono le parole di Armanda Colusso, mamma dell’operatore umanitario detenuto in Venezuela da un anno senza un’accusa formale a suo carico.
L’immobilismo del governo Meloni non può essere tollerato, facciamo pressione, chiediamo che si attivi e adoperi ogni strumento diplomatico necessario alla sua liberazione.
Facciamolo per Alberto e la sua famiglia, facciamolo per la giustizia che perde valore ogni minuto che Alberto passa nella cella in cui è detenuto senza colpa.
Insistiamo.
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Omnibus digitale: La Commissione UE vuole distruggere i principi fondamentali del GDPR
La Commissione europea ha pubblicato la sua proposta per il "Digital Omnibus". Le modifiche previste al GDPR ridurrebbero le tutele per i cittadini europei
mickey19 November 2025
I Paesi Bassi fanno dietrofront: la crisi di Nexperia è davvero finita?
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il governo dei Paesi Bassi ha restituito Nexperia al legittimo proprietario, il gruppo cinese Wingtech. La crisi con la Cina che ha gettato nel panico le case automobilistiche si avvia verso la risoluzione, ma
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
In fondo, Nordio è stato sincero!
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/in-fond…
Un grazie sincero al ministro Nordio che, mai come questa volta, ha parlato in modo sobrio, puntuale, senza ambiguità alcuna. Cosa c ‘é di male, ci ha fatto sapere a riprendere e attuare le cose buone del progetto di Licio Gelli, promotore di quella loggia che aveva tra i suoi
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Allarmi cyber, 80 attacchi al giorno contro l’Italia. Serve più difesa digitale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Non è più il tempo di soli sistemi anti missile o bunker sotto terra. La nuova guerra si combatte a colpi di attacchi ibridi al fine di destabilizzare le infrastrutture sociali di un Paese, per questa ragione va approntata una difesa digitale a 360 gradi non più
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Mattarella sotto attacco, Gelli riabilitato da Nordio. Come reagire?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/mattare…
Ripetitività ossessiva di Teleradio Meloni sul cosiddetto ‘Caso Mattarella’, liquidato come ‘ridicolo’ dal Quirinale. Al contrario passata sotto silenzio l’incredibile,
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L’UE lancia il pacchetto per la semplificazione digitale con risparmi fino a 1 miliardo di euro all’anno
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Mercoledì la Commissione europea ha presentato un piano per ridurre la burocrazia nelle leggi sulla privacy e sul
Intelligenza Artificiale reshared this.
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
per chi si domandasse cos'è la scrittura asemica, due link rapidissimi:
it.wikipedia.org/wiki/Scrittur…
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Danimarca: crollano i socialdemocratici, a Copenaghen vince la sinistra
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A Copenaghen ed in altre città della Danimarca crollano i socialdemocratici, puniti per la loro svolta a destra, e avanzano diversi partiti di sinistra più o meno radicale
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La P2 continua ad accompagnare le sorti della nostra democrazia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/la-p2-c…
Probabilmente il ministro della Giustizia Carlo Nordio è l’unico magistrato a non conoscere il Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli. Eppure tra i tanti incarichi ricoperti da
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Tiziano
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