Quando il cloud cade: come un piccolo errore ha messo in ginocchio la rete globale
Quest’autunno, abbiamo avuto un bel po’ di grattacapi con il cloud, non so se ci avete fatto caso. Cioè, AWS, Azure, e dopo Cloudflare. Tutti giù, uno dopo l’altro.
Una sfilza di interruzioni che ci hanno dimostrato una cosa molto seria: oggi, un errore stupido di configurazione interna o un pasticcio coi metadati è l’equivalente moderno di un massiccio blackout.
Sì, proprio così.
Nel giro di quattro settimane, si sono bloccati tutti e tre i giganti, e ogni volta il problema veniva da dentro, dall’infrastruttura stessa dei provider. Non è che c’era troppa gente, o il picco stagionale, o chissà quale attacco alla rete, no.
La cosa assurda, e un po’ inquietante, è che evidenzia quanto sono fragili questi sistemi, giganteschi ma delicati come cristallo, dove una piccola, piccolissima modifica a un componente può scatenare un inferno di conseguenze.
I primi a inciampare: AWS e il DNS
I tecnici AWS sono stati i primi a far partire la catena di eventi, il 20 ottobre. Era un problema del servizio DNS nella regione US-EAST-1 – sempre lei, tra l’altro, chissà perché capita sempre lì, ma vabbè. E da lì, amici, reazione a catena.
Il problema DNS ha scavallato il singolo cluster e si è diffuso. Messaggistica, giochi, piattaforme di streaming… tutto bloccato. L’errore in un componente core ti sbatte in faccia quanto migliaia di aziende, e noi tutti, dipendiamo da come funziona la meccanica interna del cloud. Non è rassicurante, nemmeno un pò.
Il turno di Azure, pochi giorni dopo
Nove giorni dopo, eccoci di nuovo. Tocca ad Azure. Era il 29 ottobre se non ricordo bene. Lì tutto è partito da una modifica sbagliata al sistema di distribuzione dei contenuti. Cloud Microsoft globale in tilt.
Anche i loro servizi, inclusi quelli proprietari tipo lo strumento di automazione 365 Copilot, sono andati a farsi benedire, e ovviamente anche tutte le app di terzi che usano Azure per i calcoli e l’autorizzazione. Una cosa banale nella configurazione ha mandato in avaria l’intera rete distribuita che fa girare un sacco di flussi di lavoro.
Cloudflare: il file che si gonfiava
Ma l’incidente più, non so, forse più eclatante è stato il blackout di Cloudflare. Sempre in autunno, eh. Lì la causa era un file di configurazione. Quello che dovrebbe filtrare il traffico strano, quello sospetto. Questo file, per qualche ragione è divenuto enorme, una cosa fuori scala.
Il modulo interno che gestisce la rete è andato in crash, di fatto. Cloudflare instrada il traffico per un numero immenso di risorse, capite? E se crolla anche solo una sezione, beh… X, ChatGPT, IKEA e Canva. Tutta roba grossa che si è interrotta per ‘sto file. Un errore interno che si è portato dietro mezzo internet.
Entriamo nell’era della “Nuova Interruzione di Corrente”
Il succo di tutta questa storia, il denominatore comune, è che il problema non è venuto fuori da solo. Niente di esterno. Solo cambiamenti interni, che succedono in processi automatizzati, roba di routine.
Internet, oggi, si è trasformato, dicono gli esperti – e hanno ragione, secondo me – in un sistema di sistemi interdipendenti: DNS, piani di controllo cloud, servizi di autenticazione... Tutto opera sulla stessa infrastruttura dei provider.
Se ne salta uno, l’altro ne risente subito. L’effetto cascata lo vedi senza neanche dover aspettare: è istantaneo.
L’automazione spinta, poi, e l’altissima densità di potenza di calcolo che è tutta concentrata in mano a questi giganti (sono pochi, sono pochi!) fa sì che un piccolo intervento, che magari a livello singolo sembra giusto, diventi la miccia per un’interruzione a catena. Tutto va velocissimo, non hai il tempo di intervenire manualmente.
Ecco perché, dicono gli esperti del settore – e questa è una bella immagine – questi errori di configurazione stanno diventando, di fatto, le interruzioni di corrente nell’era del calcolo distribuito: un passo falso, uno solo, e salta tutto, su servizi diversi.
Cosa fare, in pratica?
Insomma, questi incidenti hanno palesato una cosa semplice ma allo stesso tempo altamente preoccupante: la resilienza dei sistemi cloud non riesce a tenere il passo con quanto sono diventati scalabili. L’infrastruttura assomiglia sempre più a una rete elettrica ad alta tensione, che se superi una soglia, parte la reazione a catena.
Le aziende, dovranno per forza cambiare il modo di costruire le loro architetture.
Usare più provider indipendenti, non uno solo, per bilanciare e salvaguardare il loro “running”. Questi approcci aiutano a evitare situazioni in cui un singolo errore porta all’arresto completo dei processi critici.
E non vogliamo questo, vero? No, non lo vogliamo.
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Campagna di phishing mirato ai danni dell’Università di Padova
Il CERT-AGID ha rilevato recentemente una sofisticata campagna di phishing mirato che sta prendendo di mira gli studenti dell’Università di Padova (UniPd).
L’operazione, ancora in corso, sfrutta tecniche di ingegneria sociale particolarmente insidiose, pensate per colpire un target giovane ma altamente digitalizzato come quello universitario.
La rapidità con cui si è diffusa l’attività fraudolenta ha spinto gli analisti del CERT ad avvertire immediatamente l’Ateneo.
Secondo le prime evidenze, i criminali informatici stanno inviando email contenenti riferimenti a false borse di studio, ideate per attirare l’attenzione delle vittime e stimolare un’interazione rapida.
I messaggi rimandano a una pagina web che replica in maniera quasi identica il portale di Single Sign-On (SSO) dell’Università di Padova. Obiettivo finale: sottrarre le credenziali istituzionali degli studenti, che potrebbero poi essere utilizzate per ulteriori compromissioni o accessi non autorizzati ai servizi accademici.
A seguito dell’individuazione della minaccia, il CERT-AGID ha informato tempestivamente l’Università di Padova, mettendo in moto le procedure di risposta e mitigazione. Contestualmente, il team ha distribuito gli Indicatori di Compromissione (IoC) a tutti gli enti accreditati al feed ufficiale, per consentire un blocco rapido delle infrastrutture malevole e prevenire l’espansione dell’attacco ad altri potenziali bersagli.
Questo episodio conferma come il settore accademico sia sempre più nel mirino delle campagne di phishing, in quanto ricco di dati personali, credenziali e informazioni sensibili. Gli studenti rappresentano un target appetibile, spesso non sufficientemente formato sulle tecniche avanzate di inganno digitale. In questo contesto, la collaborazione tra CERT-AGID e gli atenei rimane un elemento chiave per il contenimento delle minacce.
Nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, riconoscere un’e-mail di phishing è più complesso: i messaggi sono più credibili, privi di errori grammaticali e spesso personalizzati.
Per difendersi è fondamentale adottare alcuni controlli di base: verificare sempre il dominio del mittente, evitare di cliccare link sospetti, controllare che le pagine di login siano realmente quelle ufficiali, attivare l’autenticazione a più fattori e, in caso di dubbi, rivolgersi direttamente agli uffici competenti. L’AI può essere un alleato, ma anche una potente arma nelle mani dei cyber criminali: consapevolezza e verifica restano le migliori difese.
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A Couple Of New DOS PCs Appear
An interesting trend over the last year or two has been the emergence of modern retrocomputer PCs, recreations of classic PC hardware from back in the day taking advantage of modern parts alongside the venerable processors. These machines are usually very well specified for a PC from the 1980s, and represent a credible way to run your DOS or early Windows software on something close to the original. [CNX Software] has news of a couple of new ones from the same manufacturer in China, one sporting a 386sx and the other claiming it can take either an 8088 or an 8086.
Both machines use the same see-through plastic case, screen, and keyboard, and there are plenty of pictures to examine the motherboard. There are even downloadable design files, which is an interesting development. They come with a removable though proprietary looking VGA card bearing a Tseng Labs ET4000, a CF card interface, a USB port which claims to support disk drives, a sound card, the usual array of ports, and an ISA expansion for which a dock is sold separately. The battery appears to be a LiPo pouch cell of some kind.
If you would like one they can be found through the usual channels for a not-outrageous price compared to similar machines. We can see the attraction, though maybe we’ll stick with an emulator for now. If you’d like to check out alternatives we’ve reported in the past on similar 8088 and 386sx computers.
Hackaday Links: November 23, 2025
Remember the Key Bridge collapse? With as eventful a year as 2025 has been, we wouldn’t blame anyone for forgetting that in March of 2024, container ship MV Dali plowed into the bridge across Baltimore Harbor, turning it into 18,000 tons of scrap metal in about four seconds, while taking the lives of six very unlucky Maryland transportation workers in the process. Now, more than a year and a half after the disaster, we finally have an idea of what caused the accident. According to the National Transportation Safety Board’s report, a loss of electrical power at just the wrong moment resulted in a cascade of failures, leaving the huge vessel without steerage. However, it was the root cause of the power outage that really got us: a wire with an incorrectly applied label.
Sal Mercogliano, our go-to guy for anything to do with shipping, has a great rundown of the entire cascade of failures, with the electrically interesting part starting around the 8:30 mark. The NTSB apparently examined a control cabinet on the Dali and found one wire with a heat-shrink label overlapping the plastic body of its terminating ferrule. This prevented the wire from being properly inserted into a terminal block, leading to poor electrical contact. Over time, the connection got worse, eventually leading to an undervoltage condition that tripped a circuit breaker and kicked off everything else that led to the collision. It’s a sobering thought that something so mundane and easily overlooked could result in such a tragedy, but there it is.
youtube.com/embed/znWl_TuUPp0?…
We’ve been harping a bit on the Flock situation in this space over the last month or so, but for good reason, or at least it seems to us. Flock’s 80,000-strong network of automated license plate readers (ALPRs), while understandably attractive from a law-and-order perspective, is a little hard to swallow for anyone interested in privacy and against pervasive surveillance. And maybe all of that wouldn’t be so bad if we had an inkling that the security start-up had at least paid passing attention to cybersecurity basics.
But alas, Benn Jordan and a few of his cybersecurity pals have taken a look inside a Flock camera, and the news isn’t good. Granted, this appears to be a first-pass effort, but given that the “hack” is a simple as pressing the button on the back of the camera a few times. Doing so creates a WiFi hotspot on the camera, and from there it’s off to the races. There are plenty of other disturbing findings in the video, so check it out.
youtube.com/embed/uB0gr7Fh6lY?…
Sufficiently annuated readers will no doubt recall classic toys of the ’60s and ’70s, such as Lite-Brite and Rock ‘Em Sock ‘Em Robots, and games like Mouse Trap and Toss Across. We recall owning all of those at one time or another, and surprisingly, they all sprang from the inventive mind of the same man: Burt Meyer, who died on October 30 at the age of 99. We have many fond memories of his inventions, but truth be told, we never much cared for Mouse Trap as a game; we just set up the Rube Goldberg-esque trap and played with that. The rest, though? Quality fun. RIP, Burt.
Last week, we featured the unfortunate story about a Russian humanoid robot that drunk-walked its way into “demo hell” history. And while it’s perhaps a bit too easy to poke fun at something like this, it’s a simple fact of life that the upright human form is inherently unstable, and that any mechanism designed to mimic that form is bound to fall once in a while. With that in mind, Disney Research engineers are teaching their humanoid bots to fall with style. The idea is for the robots to protect their vital parts in the event of a fall, which is something humans (usually) do instinctively. They first did hundreds of falls with virtual robots, rewarding them for correctly ending up in the target pose, and eventually worked the algorithms into real, albeit diminutive, robots. The video in the article shows them all sticking the landing, and even if some of the end poses don’t seem entirely practical, it’s pretty cool tech.
And finally, this week on the Hackaday Podcast was discussed the infuriating story of an EV-enthusiast who had trouble servicing the brakes on his Hyundai Ioniq. Check out the podcast if you want the full rant and the color commentary, but the TL;DL version is that Hyundai has the functions needed to unlock the parking brakes stuck behind a very expensive paywall. Luckily for our hacker hero, a $399 Harbor Freight bidirectional scan tool was up to the task, and the job was completed for far less than what the officially sanctioned tools would have cost. But it turns out there may have been a cheaper and more delightfully hackish way to do the job, with nothing but a 12-volt battery pack and a couple of jumper wires. Lots of vehicles with electric parking brakes use two-wire systems, so i’s a good tip for the shade tree mechanic to keep in mind.
youtube.com/embed/SbopO815aek?…
Dopo la nuova marcia su Ravenna
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/dopo-la…
Si è svolta tranquillamente la marcia su Ravenna del “Comitato per la Remigrazione”, in un quieto sabato d’autunno. Fugate le preoccupazioni della vigilia per l’ordine pubblico, i pallidi epigoni di Balbo, poco più di cent’anni dopo, sono sfilati mischiando vecchi e nuovi
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“No other land”, di Bael Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor, Hamdan Ballal, Palestina-Norvegia, 2024
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/no-othe…
Girato nell’arco di quattro anni, dal 2019 al 2023, il documentario del collettivo
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Retrotechtacular: Computers in Schools? 1979 Says Yes
The BBC wanted to show everyone how a computer might be used in schools. A program aired in 1979 asks, “Will Computers Revolutionise Education?” There’s vintage hardware and an appearance of PILOT, made for computer instructions.
Using PILOT looks suspiciously like working with a modern chatbot without as much AI noise. The French teacher in the video likes that schoolboys were practicing their French verb conjugation on the computer instead of playing football.
If you want a better look at hardware, around the five-minute mark, you see schoolkids making printed circuit boards, and some truly vintage oscilloscope close-ups. There are plenty of tiny monitors and large, noisy printing terminals.
You have to wonder where the eight-year-olds who learned about computers in the video are today, and what kind of computer they have. They learned binary and the Towers of Hanoi. Their teacher said the kids now knew more about computers than their parents did.
As a future prediction, [James Bellini] did pretty well. Like many forecasters, he almost didn’t go far enough, as we look back almost 50 years. Sure, Prestel didn’t work out as well as they thought, dying in 1994. But he shouldn’t feel bad. Predicting the future is tough. Unless, of course, you are [Arthur C. Clarke].
youtube.com/embed/2df88qJYYnM?…
Dalla parte di Lei – Tina Anselmi, partigiana della democrazia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/dalla-p…
Ha legato il suo nome a importanti riforme: dallo Statuto dei lavoratori alla legge sul Divorzio, dal Piano quinquennale per l’istituzione di asili nido comunali
L'articolo Dalla parte di Lei
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Fox News si affida a Palantir per portare l’IA in redazione
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La collaborazione di Fox News con Palantir punta a ottimizzare i flussi di lavoro digitali, senza cedere contenuti né delegare la produzione editoriale
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Unanime stupro
@Politica interna, europea e internazionale
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Perché AI Overview di Google è una rovina per tutti?
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Google AI Overview non è solo una catastrofe per gli editori, che in alcuni casi negli Usa hanno già visto crollare del 40-50% il traffico sui siti, ma anche per gli utenti che non si confrontano più con un motore di ricerca ma con “un'opinionista” che elabora
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freezonemagazine.com/articoli/…
Finisce la rassegna autunnale del Black Inside di Lonate Ceppino, la seconda edizione di AUTUNNO VISIONARIO intitolata LA POETICA DEL NORD OVEST, con un super concerto carico di energia e di ottima musica grazie a la Rosa Tatuata, band ligure che che dopo 6 anni si ripresenta live. Fin dal primo brano si è sentita […]
L'articolo La Rosa Tatuata Live al Black Inside proviene da FREE
probabilmente sono io insofferente, ma proprio gli #intellettuali italiani non [...]
continua qui → noblogo.org/differx/probabilme…
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L’Ue sta cambiando idea sulle norme per il digitale? Report Nyt
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Preoccupata per l'impatto della regolazione sulla crescita economica, la Commissione europea sta ridimensionando e semplificando le sue norme sull'intelligenza startmag.it/innovazione/commis…
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The Apostolic Letter on the Nicene Creed: “Begotten, not made”: Pope Leo XIV renews the call for unity among Christian Churches in the Mediterranean - AgenSIR
The 1700th anniversary of the Council of Nicaea offers the Church an opportunity to return to the heart of its faith.Riccardo Benotti (AgenSIR)
La Lettera apostolica sul Credo niceno: “Generato, non creato”, Leone XIV rilancia l’unità delle Chiese cristiane nel Mediterraneo - AgenSIR
Il 1700° anniversario del Concilio di Nicea offre alla Chiesa un’occasione per tornare al cuore della propria fede.Riccardo Benotti (AgenSIR)
Facciamo Pace Tour, tappa a La Sapienza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/facciam…
L’aula magna di Sapienza Università di Roma ha ospitato l’ultima tappa di “Facciamo Pace Tour – Strumenti digitali e processi di Pace”. L’iniziativa è stata promossa dalla presidente Svetlana Celli dell’Assemblea capitolina nell’ambito delle iniziative
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Media, 'Zelensky potrebbe andare in Usa a discutere piano'
sarebbe cadere in una trappola. vista l'ultima volta. sarebbe comunque trattato dall'alto in basso con sufficienza. rischierebbe di "non mostrare rispetto".
credo che possa solo fare finta di niente e sperare che passi con meno danni possibili. è chiaramente una cosa ridicola. con la russia al confine poi l'ucraina non può certo permettersi il disarmo. serve invece la massima deterrenza. ricordo poi che quando l'ucraina accettò il disarmo atomico, grande errore, furono garantite garanzia da usa e paesi europei... poi disattese. trump crede di essere furbo ma è solo in cretino.
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Military Mobility. L’Europa verso uno “Schengen militare” per la Difesa comune
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel contesto di sicurezza globale in rapida evoluzione, la military mobility è un elemento cruciale per garantire la capacità di deterrenza e di risposta dell’Europa. L’invasione russa dell’Ucraina ha fornito un nuovo senso di urgenza per assicurare movimenti
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Campagna “Arance di Natale, arance per la vita”
Partono le prenotazioni della campagna “Arance di natale arance per la vita” 2025. C’e’ tempo fino al 3 dicembre!
La finalita’ e’ la ripresa dei lavori per il completamento dell’ospedale di Duhla, lavori che attualmente sono fermi per mancanza di fondi.
IBAN dell’Associazione Verso il Kurdistan: IT17 Q030 6909 6061 0000 0111 185 Causale: Campagna arance 2025
Prenotazioni entro il 3 dicembre.
Per info: Antonio 335 7564743 – Lucia 333 5627137
Per chi volesse dare un contributo liberale, la causale è: contributo volontario.
Associazione Verso il Kurdistan Odv
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Arattai, il sogno indiano di indipendenza da WhatsApp
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L’autosufficienza tecnologica di Nuova Delhi dalle big tech americane passa anche da Arattai, il WhatsApp made in India sviluppato dalla multinazionale Zoho, che solo nell’ultimo mese è stato scaricato da 12 milioni di utenti.
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Perché non attraversiamo i muri se gli atomi sono vuoti?
Se gli atomi sono vuoti al 99%, perché la materia è solida? La risposta non è nella massa, ma nel Principio di Pauli.Elia Meleleo (Passione Astronomia)
Stanchi di lavorare? Tranquilli, tra poco ci sostituiranno i robot. Parola di Musk
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Se la pensione sembra solo un lontano miraggio è perché non siamo lungimiranti come Elon Musk. Secondo lui infatti “tra 20 anni il lavoro sarà opzionale” e il denaro
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Moby Prince, è morto Loris Rispoli. Una vita dedicata alla ricerca della verità sulla strage
Era il fondatore del Comitato Moby Prince 140. Livorno, commozione e cordoglio in città. Il sindaco Salvetti: “Ciao Loris, sarai per sempre con me”MONICA DOLCIOTTI (La Nazione)
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Il consiglio dell’Autorità garante dei dati personali si dimetta. Non lo chiede la politica, ma la dignità
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/il-cons…
Dopo quello che è successo e ha investito il Garante della
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È l’ora della “Rinascita”: torna la storica rivista che vuole rilanciare il pensiero politico della sinistra
@Politica interna, europea e internazionale
È l’ora della Rinascita! Torna la storica rivista di cultura politica e influenza culturale che per quasi mezzo secolo è stata il più influente organo di confronto interno al PCI. Stamattina, in una sala stracolma di Palazzo Ripetta a Roma, Goffredo
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Il Garante si è giocato anche la trasparenza?
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/traspare…
La bufera mediatica passerà. I consulenti del Garante Privacy sono al lavoro per minimizzare ogni cosa, per abbassare i toni, per disinnescare le polemiche, per distrarre l'attenzione, per cercare di far passare il tempo e uscire da questa shit-storm
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I registri dell'FBI rivelano che il Bureau ha spiato una chat di gruppo Signal di attivisti per l'immigrazione
Il fatto che l'FBI tratti la a partecipazione civica come una minaccia terroristica fa capire il profondo disprezzo del regime di Trump anche per le più elementari libertà democratiche.
I documenti sono stati ottenuti da Property of the People , un'organizzazione governativa senza scopo di lucro per la trasparenza, tramite richieste di documenti pubblici.
theguardian.com/us-news/2025/n…
@Politica interna, europea e internazionale
The FBI spied on a Signal group chat of immigration activists, records reveal
Exclusive: Agency accessed private conversations of New York ‘courtwatch’ group that was observing public hearingsSam Levin (The Guardian)
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Riceviamo e pubblichiamo: *Appello Umanitario ai Politici, alle Istituzioni Internazionali e alla Comunità Sanitaria*
La situazione sociosanitaria a Gaza ha superato ogni soglia di emergenza. Le evidenze più recenti, tra cui il drastico aumento dei casi di anemia grave nei bambini — che in alcuni rapporti supera l’80% nei minori di un anno — mostrano un quadro di malnutrizione acuta, collasso del sistema sanitario e rischi elevatissimi per la sopravvivenza di un’intera popolazione civile.
La combinazione di fattori critici — insicurezza alimentare estrema, scarsità di acqua potabile, interruzione dei servizi sanitari di base, sovraffollamento nei rifugi, diffusione di malattie infettive e impossibilità di accedere a cure salvavita — sta generando una crisi umanitaria senza precedenti nella regione.
Bambini, donne, anziani, persone con disabilità e malati cronici sono oggi esposti a condizioni incompatibili con la dignità umana e con i più elementari diritti alla salute e alla protezione.
Per queste ragioni, rivolgiamo un appello urgente:
1. Ai politici e alle istituzioni internazionali:
adottare misure immediate per garantire la protezione dei civili, facilitare un cessate il fuoco sostenibile e assicurare l’ingresso rapido, sicuro e senza restrizioni degli aiuti umanitari, in particolare alimenti terapeutici, farmaci essenziali, acqua potabile, carburante per le strutture sanitarie e dispositivi di emergenza.
2. Alla comunità sanitaria nazionale e internazionale:
rafforzare gli sforzi di risposta umanitaria attraverso équipe mediche, telemedicina, supporto psicologico, gestione della malnutrizione infantile, riabilitazione, monitoraggio epidemiologico e ricostruzione funzionale dei servizi primari di cura.
3. Alle organizzazioni umanitarie e alle reti professionali:
coordinare interventi basati su standard OMS per emergenze complesse, garantire continuità dell’assistenza e documentare con rigore scientifico l’impatto sanitario della crisi per orientare decisioni basate su evidenze.
Siamo di fronte a una crisi prevenibile e affrontabile, se supportata da volontà politica, interventi tempestivi e collaborazione internazionale.
La tutela della vita, della salute pubblica e della dignità umana deve essere una priorità assoluta, immediata e condivisa.
19 novembre 2025
Associazione dei Palestinesi in Italia (API)
FREE ASSANGE Italia
Riceviamo e pubblichiamo: *Appello Umanitario ai Politici, alle Istituzioni Internazionali e alla Comunità Sanitaria* La situazione sociosanitaria a Gaza ha superato ogni soglia di emergenza.Telegram
gothant reshared this.
The remains of Theia are scattered deep inside the Earth and its satellite. By analyzing these remnants, scientists have proposed an origin.#TheAbstract
Omnibus digitale - Prima analisi legale
Il team noyb ha effettuato una prima analisi del Digital Omnibus, concentrandosi sui problemi della proposta nella pratica e per gli utenti e le aziende.
ms22 November 2025
L’epocale migrazione della gendarmeria francese a GendUbuntu: centomila PC portati al software libero
softwareliberoliguria.org/lepo…
Segnalato [url=https://softwareliberoliguria.org/]dall'Associazione Software Libero
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Una celebrazione che offre un'importante occasione di sensibilizzazione sul tema della sicurezza negli istituti.
Ministero dell'Istruzione
Il #22novembre ricorre la Giornata nazionale per la #sicurezza nelle #scuole, istituita dal Parlamento italiano il 13 luglio 2015. Una celebrazione che offre un'importante occasione di sensibilizzazione sul tema della sicurezza negli istituti.Telegram
RFanciola
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