Luce e gas, Pichetto: “In arrivo per patto tra Italia e Germania per tagliare i prezzi”
[quote]L'annuncio del ministro al quotidiano Repubblica su un piano per tagliare i prezzi
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Meloni cauta, Salvini spinge: Elon Musk divide il governo
[quote]ROMA – L’ipotesi di un accordo tra il governo italiano e SpaceX per l’utilizzo del sistema satellitare Starlink di Elon Musk alimenta lo scontro politico. Se da un lato il…
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A Piacenza l’evento di aiuto alla compilazione DAT, con la Cellula Coscioni Parma
Casa Clizia APS organizza l’evento COMPILA-DAT, all’interno del quale si aiuteranno le persone presenti a compilare la propria Disposizione Anticipata di Trattamento. Il percorso di compilazione del documento sarà guidato e coadiuvato da Rosella Ferrero, Della Cellula Coscioni Parma.
L’appuntamento è per domenica 19 gennaio alle ore 18.00 presso Spazio Manicomics, in via Scalabrini 19, a Piacenza.
L'articolo A Piacenza l’evento di aiuto alla compilazione DAT, con la Cellula Coscioni Parma proviene da Associazione Luca Coscioni.
Hit parade 2024: Tony Effe in cima alla classifica nonostante le polemiche
[quote]Tony Effe è il primo in classifica con il suo album Icon, seguito da Geolier e Anna Pepe. Nessuna cantante entrava in top tre dal 2018.
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Remotely Controlled Vehicles Over Starlink
Modern remote control (RC) radios are capable of incredible range, but they’re still only made for line-of-sight use. What if you want to control a vehicle that’s 100s of kilometers away, or even on the other side of the planet? Cellular is an option, but is obviously limited by available infrastructure — good luck getting a cell signal in the middle of the ocean.
But what if you could beam your commands down from space? That’s what [Thingify] was looking to test when they put together an experimental RC boat using a Starlink Mini for communications. Physically, there was no question it would work on the boat. After all, it was small, light, and power-efficient enough. But would the network connection be up to the task of controlling the vehicle in real-time?
During early ground testing, the Mini version of the Starlink receiver worked very well. Despite being roughly 1/4 the size of its predecessor, the smaller unit met or exceeded its performance during benchmarks on bandwidth, latency, and signal strength. As expected, it also drew far less power: the Mini’s power consumption peaked at around 33 watts, compared to the monstrous 180 W for the larger receiver.
On the water, there was even more good news. The bandwidth was more than enough to run a high-resolution video feedback to the command center. At the same time, the boat moved autonomously between waypoints, and when [Thingify] switched over to manual control, the latency was low enough not to be a problem. We wouldn’t recommend manually piloting a high-speed aircraft over Starlink, but for a boat that’s cruising along at 4 km/h, the lag didn’t even come into play.
The downside? Starlink is a fairly expensive proposition; you’d need to have a pretty specific mission in mind to justify the cost. The Mini receiver currently costs $599 USD (though it occasionally goes on sale), and you’ll need at least a $50 per month plan to go with it. While this puts it out of the price range for recreational RC, [Thingify] notes that it’s not a bad deal if you’re looking to explore uncharted territory.
youtube.com/embed/Fjy1hcLf2_M?…
Meta sospende fact-checking. Zuckerberg accusa Ue: “Basta censura e controllo”
WASHINGTON – Meta sospende il sistema di fact-checking su Facebook e Instagram. La notizia è arrivata nella notte tra il 7 e l’8 gennaio, per mezzo di un post pubblicato…
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Los Angeles brucia, quartieri rasi al suolo e 40mila sfollati
[quote]LOS ANGELES – A solo un mese dal vasto incendio di dicembre, la città di Los Angeles brucia ancora. Interi quartieri sono stati rasi al suolo dalle fiamme e in…
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Venezuela, arrestati 7 “mercenari” per terrorismo. Tra loro un italiano, liberato
[quote]CARACAS – Sono sette i “mercenari” arrestati martedì dai militari venezuelani con l’accusa di voler compiere attentati terroristici contro il governo di Nicolas Maduro. Tra questi anche un italo-venezuelano. L’uomo…
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Varcare le frontiere di Sabino Cassese
@Politica interna, europea e internazionale
«Interrogare la memoria è un esercizio difficile», una sfida, a volte un azzardo. Senz’altro è un’occasione per trarre insegnamenti preziosi, come dimostrano queste pagine nelle quali Sabino Cassese, uno fra i più noti giuristi italiani, ripercorre la sua lunga carriera di studioso, anzi di savant. Non una «ricerca del tempo
La Francia risponde a Trump sulla Groenlandia: “Nessuno violi i confini dell’Ue”
[quote]PARIGI – “Nessuno violi i confini dell’Ue”. La reazione ferma della Francia non ha tardato a farsi sentire. Dopo le minacce di annessione della Groenlandia lanciate dal presidente eletto americano…
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CILE. L’opposizione promette muri, trincee e dinamite per fermare l’immigrazione
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Evelyn Matthei, candidata alla presidenza per la coalizione di opposizione Chile Vamos, ha presentato alla stampa le sue proposte radicali per rafforzare i controlli alle frontiere e bloccare con la forza l'immigrazione che arriva dal nord del
Presentazione del libro “La nuova caccia all’ebreo” di Pierluigi Battista
@Politica interna, europea e internazionale
13 gennaio 2025, ore 18:00 presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi Saluti istituzionali Carlo Nordio, Ministro della Giustizia Introduce Giuseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi Unitamente all’autore interverranno Giulio Terzi di
Cecilia Sala è libera. La giornalista detenuta in Iran sta tornando in Italia – LIVE
[quote]ROMA – Cecilia Sala è libera. Pochi minuti fa il comunicato che annuncia il ritorno della reporter in Italia dopo giorni di reclusione nel carcere di Evin nella capitale iraniana.…
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Cecilia Sala è libera!
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/cecilia…
Cecilia Sala è libera e sta rientrando in Italia. L’annuncio è stato dato da Palazzo Chigi: “intorno alle ore 11:50, è decollato da Teheran un aereo che sta riportando a casa Cecilia Sala. L’aereo della Presidenza del Consiglio atterrerà a Ciampino nel pomeriggio, intorno alle 15:30. “Grazie a un intenso
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“Vittoria” è il quinto caso di suicidio assistito in Italia
72 anni, affetta da sclerosi multipla, il caso è avvenuto in Veneto
La donna ha dovuto attendere 8 mesi prima di ottenere il via libera dalla ASL con la conferma dei requisiti. A causa dei ritardi, la donna aveva attivato un procedimento giudiziario d’urgenza
“Vittoria” (nome di fantasia a tutela della privacy), una donna di 72 anni affetta da sclerosi multipla secondariamente progressiva da 20 anni, è morta nelle scorse settimane nella località dove viveva, in Veneto, a seguito dell’autosomministrazione di un farmaco letale fornito dal Servizio sanitario nazionale.
Il messaggio che ha lasciato “Vittoria”:
Amo la vita ma da troppo tempo la mia non è più davvero vita. La malattia mi ha fatta prigioniera dentro un corpo che mi rende dipendente dagli altri in tutto. Anche per grattarmi il naso. Di notte, in sogno, io camminavo ancora. Ho sempre amato camminare. Ora sono troppo stanca per risvegliarmi ogni mattina e trovarmi bloccata dentro un corpo che non riconosco più e che è diventata una tortura continua. Ho bisogno di liberarmene e avere finalmente pace.
Dopo aver atteso 8 mesi dalla sua richiesta, “Vittoria” è la quinta persona in Italia (la quarta seguita dall’Associazione Luca Coscioni) ad aver completato la procedura prevista dalla Consulta con la sentenza 242/2019 sul caso “Cappato/Antoniani”, con l’assistenza diretta del Servizio sanitario nazionale, che ha fornito il farmaco e ogni strumentazione necessaria. L’azienda sanitaria non ha invece individuato dei medici che, su base volontaria, assistessero “Vittoria” nella procedura di autosomministrazione, che è quindi stata aiutata dal dottor Mario Riccio, medico anestesista, Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, che nel 2006 aveva assistito Piergiorgio Welby e “Gloria”, la paziente oncologica veneta che ottenne il “suicidio assistito” nel 2023.
“Vittoria” aveva inviato la richiesta della verifica di accesso alle sue condizioni il 21 marzo 2024. Si è giunti alla conclusione della procedura di verifica con esito positivo – dopo 8 mesi dalla richiesta e diversi solleciti dei legali – il 22 novembre 2024 con la conferma della presenza dei requisiti di cui alla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 così come interpretata dalla successiva sentenza della Consulta numero 135/24, e anche con la verifica delle modalità di autosomministrazione insieme alla comunicazione sulla fornitura di tutto quanto necessario. L’udienza in tribunale sul ricorso d’urgenza di “Vittoria”, fissata per il mese di dicembre 2024, non si è tenuta per intervenuto adempimento dell’azienda sanitaria.
Dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato: “Siamo vicini alla famiglia di ‘Vittoria’, che è stata al suo fianco fino all’ultimo momento. La vicenda di questa coraggiosa donna, che abbiamo conosciuto e seguito, è stata carica di dolore e sofferenza, ma anche di determinazione e speranza, che le hanno consentito di resistere durante gli 8 mesi di attesa per il riconoscimento di requisiti previsti dalla Consulta e l’accesso all’aiuto al suicidio da parte del Servizio sanitario nazionale. I
l fattore tempo, per queste persone sottoposte a una sofferenza che considerano intollerabile, dovrebbe richiamare a una assunzione di responsabilità da parte della politica. Per questo, continuiamo a chiedere l’approvazione di norme nazionali e regionali per garantire tempi rapidi e certi di verifica delle condizioni e di risposta alle persone che chiedono di essere aiutate a morire. Nel frattempo, continueremo a fornire assistenza giudiziaria e medica a chi ce lo chiede affinché il diritto stabilito dalla Corte costituzionale sia effettivamente rispettato in tutta Italia.
Per questo è attivo il nostro Numero Bianco (06991313409) per fare luce sui diritti”.
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Tutti i guai di OpenAI
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Malgrado goda ancora di enorme fiducia da parte dei finanziatori, la società sinonimo di ChatGPT deve fronteggiare costi esorbitanti, divisioni interne e possibili, imminenti barriere tecnologiche.
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L'articolo proviene da #GuerreDiRete di guerredirete.it/tutti-i-guai-d…
Trump minaccia Groenlandia, Panama e Canada: “pronti a usare la forza”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Senza freni, Trump accampa pretese su numerosi territori e paesi minacciando l'uso della forza e ritorsioni economiche. Il presidente eletto promette "l'inferno a Gaza" se non saranno liberati gli ostaggi israeliani
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La nuova ondata di “Teoria della minaccia cinese” Degli Stati Uniti: Propaganda o Realtà?
Negli Stati Uniti, una nuova narrativa sulla “teoria della minaccia cinese” sta prendendo piede, mettendo sotto i riflettori attacchi informatici condotti da hacker cinesi contro infrastrutture e aziende americane. Secondo quanto riportato dal China Daily, questa retorica, costruita su accuse che Pechino definisce infondate, rischia di intensificare ulteriormente le tensioni tra le due superpotenze, con ripercussioni globali.
Attacchi informatici da entrambe le parti senza sosta
Il 3 gennaio, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha accusato hacker cinesi di aver colpito i suoi sistemi informatici, e ha imposto sanzioni a una società di sicurezza informatica di Pechino, accusata di facilitare tali attacchi. Parallelamente, il Wall Street Journal ha riferito che il livello degli attacchi contro le telecomunicazioni statunitensi sarebbe ben più elevato di quanto inizialmente percepito. Queste accuse arrivano dopo che il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, avrebbe descritto in un incontro riservato i potenziali danni che tali hacker potrebbero infliggere alle infrastrutture critiche degli Stati Uniti.
Tuttavia, il China Daily evidenzia come queste affermazioni si scontrino con la realtà di un panorama in cui gli Stati Uniti stessi sono accusati di essere la più grande potenza offensiva nel cyberspazio. Un recente rapporto del National Computer Virus Emergency Response Center cinese ha documentato oltre 45 milioni di attacchi informatici attribuibili ad agenzie governative statunitensi contro enti governativi e infrastrutture critiche cinesi tra il 2023 e il 2024. Tali attività sarebbero autorizzate dalla Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA), che consente agli Stati Uniti una vasta sorveglianza su obiettivi stranieri.
Le accuse rivolte alla Cina sembrano più volte essere utilizzate come strumenti di propaganda politica. Secondo Pechino, Washington cerca di distogliere l’attenzione dalle proprie operazioni cibernetiche, spostando il focus sul rivale asiatico per giustificare un aumento delle spese per la sicurezza informatica e per consolidare la sua egemonia digitale. Per il China Daily, questa strategia rappresenta un chiaro tentativo di trasformare bugie in verità, alimentando una percezione distorta delle capacità e delle intenzioni cinesi.
Una miccia sempre più calda
Questa escalation aggrava le relazioni sino-americane, ma rappresenta anche una minaccia per la geopolitica mondiale. Il rischio di una guerra cibernetica aperta o di un uso offensivo del cyberspazio da parte degli Stati Uniti è sempre più alto. Per il resto del mondo, e in particolare per l’Europa, questa contrapposizione lascia poco spazio di manovra. Gli europei si trovano in una posizione di impotenza, costretti a osservare il confronto tra i due schieramenti senza avere leve concrete per influire sugli eventi.
In un contesto globale così fragile, è necessario adottare un approccio più collaborativo e basato sui fatti. La Cina ribadisce la propria opposizione a tutte le forme di hacking e invita gli Stati Uniti a cessare la diffusione di informazioni false per scopi politici. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale sarà possibile evitare un’escalation che avrebbe conseguenze devastanti per la sicurezza informatica globale e la stabilità geopolitica.
Concludendo
Nel confronto serrato tra Stati Uniti e Cina sul tema della sicurezza informatica, un dato appare chiaro: entrambe le superpotenze stanno perseguendo i propri interessi strategici, sfruttando la narrazione della “minaccia cibernetica” per giustificare le rispettive azioni. Da un lato, gli Stati Uniti continuano a rafforzare la loro posizione dominante nel cyberspazio, investendo in operazioni offensive e difensive, spesso nascondendo le proprie azioni dietro accuse di propaganda contro la Cina. Dall’altro lato, Pechino respinge con forza le accuse, cercando di mantenere la propria reputazione internazionale e promuovendo un’immagine di vittima delle operazioni americane.
In questo gioco di potere, il vero problema rimane il ruolo marginale dell’Europa. Nonostante sia una potenza economica e un leader in molti settori tecnologici, il Vecchio Continente fatica a emergere come attore significativo nel cyberspazio. Anzi, rischia di essere ulteriormente indebolito, schiacciato tra le strategie egemoniche delle due superpotenze. Le infrastrutture digitali europee, spesso frammentate e meno robuste rispetto a quelle statunitensi o cinesi, diventano vulnerabili non solo agli attacchi informatici ma soprattutto perchè dipendenti da tecnologie straniere.
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Questioni in Oncologia 5. Il costo/beneficio dei nuovi farmaci
Solo al termine di una lunga, costosa ed altamente selettiva ricerca preclinica (su cellule, animali) l’azione antitumorale di un farmaco contro il cancro potrà essere valutata sufficientemente efficace da continuarne lo studio in ambito clinico (sui pazienti). Nonostante quest’ultimo sia anche più lungo, costoso e selettivo di quello preclinico (solo una molecola su trenta arriverà ai pazienti), il numero dei nuovi farmaci oncologici il cui uso viene approvato ogni anno dalla European Medicine Agency (EMA) è in costante aumento: nel 2004-2006 erano 2-5; nel 2020-2022 10-17 (v. Figura). Una volta approvato dall’EMA, il tempo necessario affinché il farmaco completi il suo percorso di rimborsabilità da parte del servizio sanitario nazionale ed entri effettivamente in corsia per essere somministrato ai pazienti varia molto da Paese a Paese: in Germania e Svezia ci vogliono cento giorni, in Lettonia mille. Tra le diverse regioni italiane idem: al Nord quel farmaco diverrà disponibile ai pazienti molto prima che al Sud.
Il valore di un farmaco è determinato dal beneficio clinico apportato in rapporto al suo costo. Dal 2015 tale rapporto viene determinato dallo European Society of Medical Oncology Magnitude of Clinical Benefit Scale (ESMO-MCBS). L’ESMO-MCBS attribuisce un punteggio di rimborsabilità ai farmaci di nuova approvazione EMA: i farmaci con il punteggio più alto sono messi in evidenza nelle Linee-guida ESMO per “influenzare” le singole Istituzioni nazionali nella scansione dei tempi di approvazione. Una specie di priority-list per quei farmaci che veramente apportano un beneficio clinico rispetto alle terapie standard e che quindi meritano di essere rimborsati. Ma il compito di ESMO non è per niente semplice. Il calcolo di tale punteggio viene eseguito al meglio solo quando gli studi clinici siano stati randomizzati [i pazienti vengono assegnati a loro insaputa (e meglio ancora anche ad insaputa dei ricercatori che analizzano i dati – studi randomizzati in doppio cieco) al gruppo sperimentale al quale viene somministrato il farmaco o al gruppo di controllo, al quale viene somministrato solo un placebo]. E molti studi, per esempio quando i tumori sono rari come il temibile tumore cerebrale glioblastoma, non vengono randomizzati per insufficiente numero di pazienti. Inoltre, il calcolo del punteggio ESMO-MCBS richiede di analizzare, oltre ai dati elaborati e pubblicati dai ricercatori, anche le cartelle cliniche con i dati originali (dati grezzi) perché in un numero non trascurabile di articoli scientifici i dati pubblicati sono affetti da distorsioni di vario tipo.
Infine, via via che un farmaco viene usato, se ne conosce sempre meglio effetti positivi e negativi ed il suo punteggio di rimborsabilità determinato da ESMO-MCBS può cambiare. Si tratta quindi di una procedura di valutazione complessa che necessita di molte risorse. Che sono comunque di gran lunga inferiori a quelle che andrebbero sprecate rimborsando con fondi pubblici costosi nuovi farmaci oncologici di efficacia limitata.
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Making Sure Your Patch Cables Are Ready for RF Work
How do you know that your patch cables are good? For simple jumper wires, a multimeter is about all you need to know for sure. But things can get weird in the RF world, in which case you might want to keep these coaxial patch cable testing tips in mind.
Of course, no matter how high the frequency, the basics still apply, and [FesZ] points out in the video below that you can still get a lot of mileage out of the Mark 1 eyeball and a simple DMM. Visual inspection of the cable and terminations can reveal a lot, as can continuity measurements on both the inner and outer conductors. Checking for shorts between conductors is important, too. But just because the cable reads good at DC doesn’t mean that problems aren’t still lurking. That’s when [FesZ] recommends breaking out a vector network analyzer like the NanoVNA. This tool will allow you to measure the cable’s attenuation and return loss parameters across the frequency range over which the cable will be used.
For stubborn problems, or just for funsies, there’s also time-domain reflectometry, which can be done with a pulse generator and an oscilloscope to characterize impedance discontinuities in the cable. We’ve covered simple TDR measurement techniques before, but [FesZ] showed a neat trick called time-domain transformation, which uses VNA data to visualize the impedance profile of the whole cable assembly, including its terminations.
youtube.com/embed/LmL1Qj-hGvk?…
WeChat e CATL Nel Mirino Degli USA: Ecco Cosa Sta Accadendo
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha incluso diverse società tecnologiche cinesi, tra cui Tencent e il produttore di batterie CATL, in un elenco di aziende cinesi legate all’esercito. L’ elenco della Sezione 1260H viene aggiornato annualmente e comprende 134 aziende nel 2025.
L’inclusione nella lista non implica sanzioni immediate, ma aumenta la pressione sul Tesoro americano, che potrebbe imporre restrizioni contro le società citate. La decisione degli Stati Uniti si basa sulla preoccupazione che le aziende e gli istituti di ricerca cinesi stiano contribuendo ad aumentare la potenza militare della Cina.
Tencent, proprietario della popolare app WeChat, ha definito l’aggiunta alla lista un errore, sottolineando che non influenzerebbe l’attività dell’azienda. La CATL nega inoltre qualsiasi legame con strutture militari, definendo la decisione di Washington una violazione delle norme economiche internazionali.
L’ambasciata cinese negli Stati Uniti ha condannato l’inclusione delle società nella lista, affermando che ciò mina la fiducia degli investitori stranieri nel mercato americano. Il rappresentante dell’ambasciata Liu Pengyu ha osservato che le azioni degli Stati Uniti contraddicono i principi della libera concorrenza, che gli Stati stessi “promuovono”.
L’interesse per CATL si è intensificato in seguito all’annuncio da parte della casa automobilistica statunitense Ford di un piano di investimento di 2 miliardi di dollari per costruire un impianto di batterie nel Michigan utilizzando la tecnologia CATL.
In questo contesto, le azioni Tencent sono scese del 7% sulla Borsa di Hong Kong e la CATL è scesa del 4%.
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