Solving Cold Cases With Hacked Together Gear
People go missing without a trace far more commonly than any of us would like to think about. Of course the authorities will conduct a search, but even assuming they have the equipment and personnel necessary, the odds are often stacked against them. A few weeks go by, then months, and eventually there’s yet another “cold case” on the books and a family is left desperate for closure.
But occasionally a small team or an individual, if determined enough, can solve such a case even when the authorities have failed. Some of these people, such as [Antti Suanto] and his brother, have even managed to close the books on multiple missing person cases. In an incredibly engrossing series of blog posts, [Antti] describes how he hacked together a pair of remotely operated vehicles to help search for and ultimately identify sunken cars.
The first he built was intended to perform reconnaissance using a consumer side-scan sonar unit. While these devices are designed to be mounted to a “real” boat, [Antti] didn’t have the room at home for one. So he did some research and eventually settled on an affordable solution that combined a watertight plastic box with pontoons made out of PVC pipes. We’ve seen similar designs before, and have always been impressed with the stability and payload capacity offered by such an arrangement given its low cost and ease of assembly.
In an interesting twist [Antti] decided to outfit his craft with quadcopter motors and propellers to create a sort of airboat, which would keep it from getting tangled up in weeds. We also appreciate the no-nonsense method of viewing the sonar’s output remotely — all they had to do was take an old smartphone, point its camera at the unit, and open up a video calling application.
While having the sonar data would help the brothers identify potential targets on the bottom, it wasn’t enough to make a positive identification. For that, they’d have to go down there and directly image the object being investigated. So the second project was a remotely operated vehicle (ROV). Its PVC frame might look a bit low-tech, but [Antiii] designed the central “dry hull” to survive at depths of up to 100 meters (328 feet). With cameras, lights, a Raspberry Pi, and an Arduino Mega pulling it all together, the finished product is a formidable underwater explorer.
Combined with diligent research on the individuals who went missing and the areas in which they were last seen, the brothers were able to use these vehicles to solve a pair of missing persons cases that had been open for more than a decade. Their work earned them the personal thanks of the President of Finland, and a medal that’s generally only given to police officers.
Our hats off to this intrepid duo — surely there’s no more noble a pursuit than dedicating your skills and free time to help others.
Telcos vs Big Tech, Breton’s future
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Il nuovo stabilimento a Siviglia rafforza la posizione di ALA all’interno dell’Ue
[quote]La logistica integrata per il settore aerospaziale e della difesa (AS&D) è ormai riconosciuta quale aspetto cruciale per la tenuta dell’intero settore. Il mantenimento delle supply chain, infatti, è diventata una delle principali preoccupazioni nella pianificazione
La decisione di Apple di ritirare l’AI dall’UE dimostra il suo comportamento anticoncorrenziale, afferma Vestager
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
La decisione di Apple di non lanciare le proprie funzioni di intelligenza artificiale (AI) nell’UE
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Rimborsi illeciti quando era a Mosca, il generale Vannacci indagato (anche) dalla Procura di Roma
@Politica interna, europea e internazionale
Il generale Roberto Vannaci, neo-eletto eurodeputato nelle liste della Lega, è indagato dalla Procura di Roma per falso in atto pubblico. L’accusa nei suoi confronti è di aver percepito illecitamente alcuni rimborsi e una indennità di servizio durante il
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Ottimi risultati per i green bond italiani. Ma sono davvero utili al clima?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
I green bond sono in crescita. Ma per un vero cambiamento di rotta serve ben più di un nuovo nome per i titoli di Stato
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Parla AzzaSec! RHC intervista gli Hacktivisti Italiani pro Palestina e Russia, affiliati a NoName057(16)
Negli ultimi anni, il mondo della cybersicurezza è stato testimone di un’evoluzione significativa del ruolo degli hacktivisti, gruppi di hacker che utilizzano le loro competenze tecniche per promuovere cause politiche o sociali attraverso attacchi informatici. Uno di questi gruppi emergenti è AzzaSec, un collettivo che ha attirato l’attenzione per le sue audaci incursioni nel cyberspazio e per le sue recenti mosse strategiche.
AzzaSec è noto per i suoi attacchi mirati contro vari paesi e istituzioni, spesso motivati da questioni geopolitiche o per manifestare dissenso contro determinate politiche. Tra le loro attività più recenti, AzzaSec ha annunciato una serie di attacchi contro il Pakistan, evidenziando le vulnerabilità presenti nella cybersicurezza del paese. Questa serie di attacchi ha messo in luce le carenze delle infrastrutture digitali pakistane e la necessità urgente di migliorare le misure di protezione per prevenire future compromissioni di dati sensibili appartenenti a istituzioni governative, aziende e cittadini.
In un recente sviluppo, AzzaSec ha stretto una serie di alleanze, anche con il gruppo di hacktivisti filorussi NoName, noto per le sue incursioni cibernetiche in Italia con attività mirate a destabilizzare il paese e promuovere i loro interessi geopolitici. Questa nuova affiliazione rappresenta un potenziale aumento della portata e dell’efficacia delle azioni di AzzaSec, ampliando le loro capacità operative e strategiche.
Abbiamo voluto intervistare AzzaSec per conoscerli meglio e comprendere le motivazioni che, in quanto italiani, li spingono a supportare paesi come la Russia e la Palestina, in un contesto geopolitico complesso e prevalentemente orientato agli ideali occidentali.
Post sul canale Telegram di AzzaSec che annuncia la partner con gli hacktivisti filorussi del gruppo NoName057(16)
Post sul canale Telegram di NoName057(16) dove si annuncia la partner con AzzaSec
1 – RHC: Salve ragazzi, intanto grazie per aver preso parte a questa intervista. Potete raccontarci brevemente chi è AzzaSec, l’origine del nome e come è nato il collettivo? Qundo è stato fondato?
AzzaSec: In sostanza, avevo questo gruppo in comune con il proprietario di alixsec e gli ho chiesto se poteva unirsi. Mi ha risposto che lavorava da solo e mi ha suggerito di creare un nuovo gruppo per collaborare insieme. Il nome ‘Azzasec’ è stato un nome astratto inventato per questa occasione. Il gruppo è stato fondato a Febbraio del 2024.
2 – RHC: Quali sono le motivazioni principali che vi spingono a svolgere attività di hacktivismo?
AzzaSec: La determinazione di cercare di aiutare i nostri fratelli palestinesi.
3 – RHC: Qual è il messaggio principale che cercate di trasmettere attraverso i vostri attacchi informatici?
AzzaSec: Che il mondo deve aprire gli occhi e non guardare solamente ai soldi.
4 – RHC: Nella storia dell’hacking, ci sono gruppi di hacktivisti o APT che vi affascinano particolarmente e dai quali traete ispirazione?
AzzaSec: Mi hanno particolarmente affascinato i gruppi Lapsus$, Lizard squad e Anonymous IT.
5 – AzzaSec: Abbiamo visto che avete attaccato diversi obiettivi come il Pakistan. Potreste raccontarci alcune delle vostre operazioni più significative e i loro impatti?
AzzaSec: Le nostre azioni sono riferite solamente agli alleati di Israele. Noi attacchiamo per far capire al governo e al governo e al popolo di quel paese che è sbagliato supportare un paese (se così si può chiamare) che fa genocidi.
6 – RHC: Quali sono le vostre principali competenze tecniche e quali strumenti utilizzate per condurre i vostri attacchi? Il vostro gruppo è aperto a chiunque voglia partecipare oppure è un gruppo chiuso?
AzzaSec: Le competenze dei nostri membri spaziano ampiamente tra il pentesting e la programmazione, comprendendo crittografia avanzata, exploiting, video editing e molto altro. I programmi utilizzati includono strumenti open source come Metasploit e software privati per svolgere attacchi sofisticati mirati alla compromissione dei sistemi. Di conseguenza, il nostro team non accoglie chiunque, ma solo membri capaci di contribuire attivamente e significativamente allo sviluppo complessivo del gruppo.
7 – RHC: Quali misure adottate per garantire la sicurezza dei vostri membri durante le vostre operazioni?AzzaSec: Cerchiamo di motivare i nostri membri mostrando loro che un attacco su un sito importante attira l’attenzione del pubblico, scatenando una reazione sociale significativa.
8 – RHC: Avete tutti un background tecnico? Abbiamo visto che avete realizzato un ransomware. Volete utilizzarlo come rivendita di malware oppure avete intenzione di organizzare un RaaS?
AzzaSec: Vorremmo usarlo come Ransomware-as-a-service e venderlo.
Un post sul canale Telegram di AzzaSec che riporta la messa in vendita del ransomware da loro prodotto.
9 – RHC: In Italia la sicurezza informatica è indietro rispetto agli altri paesi europei. Cosa pensate che manchi in questa nazione per prendere seriamente l’argomento?
AzzaSec: In italia la sicurezza informatica è alla pari degli altri paesi europei. E’ l’Europa che risulta essere indietro. Bisognerebbe investire di più in soluzioni di sicurezza.
10 – RHC: In quanto gruppo italiano, quali sono le ragioni che vi hanno spinto a supportare cause e paesi come la Russia e la Palestina, in un contesto geopolitico dominato dagli ideali occidentali?
AzzaSec: Noi supportiamo la Palestina e la Russia perché non ci sembra corretto quello che sta accadendo in occidente e cerchiamo di aiutare come possiamo questi paesi.
11 – RHC: Cosa significano le alleanze che state creando nell’underground? Credete che saranno durature o condividete solo alcuni obiettivi a tempo? Quale è il massimo livello di fiducia tra i membri all’interno di queste?
AzzaSec: Il livello di fiducia è massimo. I nostri alleati ci aiutano con quello di cui abbiamo bisogno. Siamo alleati principalmente con noname057(16) e il gruppo ora inattivo che era il secondo in Afghanistan, team1916.
12 – RHC: Come vedete il ruolo della Russia nel contesto globale e come la vostra alleanza con gruppi filorussi influenza le vostre operazioni e la vostra reputazione?
AzzaSec: In realtà la Russia sta facendo tutto questo per colpa degli USA che sono sempre in mezzo. La nostra reputazione rimane quella ma noi aiutiamo chi ha ragione.
13 – RHC: Qual è la differenza tra un’alleanza di gruppi di hacktivisti come la vostra e quelle che si stanno sviluppando nel mondo? Ci sono dei parallelismi?
AzzaSec: Le nostre alleanze sono principalmente con gruppi di rilievo globalmente. Non crediamo ci siano molti parallelismi, poiché gruppi hacktivisti come il nostro agiscono per motivi politici, mentre altri gruppi potrebbero farlo per guadagnare fama.
14 – RHC: Uno dei gruppi con cui avete istituito un’alleanza è Nonome057. In che modo collaborate con il gruppo nonome057 e altri gruppi simili?
AzzaSec: Ci aiutiamo a vicenda facendo attacchi combinati e defacement insieme.
15 – RHC: siete sicuramente al corrente che questo gruppo (NoName) effettua defacement e attacchi ai website governativi italiani. Siete allineati con le loro idee e motivazioni politiche?
AzzaSec: Si, facciamo questo perché il governo italiano fa schifo. Detto in poche parole i politici dovrebbero prendersi più responsabilità al posto di scaricarle su qualcun’altro.
16 – RHC: Nonostante AzzaSec sia un gruppo dichiaratamente italiano, la maggior parte dei vostri attacchi viene effettuata al di fuori dell’Italia. C’è una ragione specifica per cui evitate target italiani?
AzzaSec: Si cerchiamo di evitare target italiani per non avere ripercussioni penali.
17 – RHC: Dal vostro punto di vista, com’è cambiato il ruolo degli hacktivisti negli ultimi anni?
AzzaSec: Il numero dei gruppi hacktivisti è cresciuto a dismisura e molti sono stati creati con l’avvento della guerra russo/ucraina, israelo/palestina. Cercano di evidenziare il fatto che i “cattivi” sono dalla parte del torto e fanno defacement dove esprimono la loro opinione.
18 – RHC: Anonymous Italia si è schierata a favore dell’Ucraina dall’inizio del conflitto: come si concilia il vostro essere Anon con l’alleanza con NoName057?
AzzaSec: noi abbiamo detto apertamente che supportavano la Russia. Nessuno ci ha dato contro perché comunque è sempre un’idea di gruppo.
19- RHC: Potete parlarci di un caso in cui le vostre azioni hanno portato a un cambiamento positivo o significativo?
AzzaSec: Avevamo fatto un attacco qualche tempo fa al messico facendo più di 20 defacement e li il Messico si è subito allarmato e hanno migliorato le protezioni.
20 – RHC: Come vedete l’evoluzione del panorama del cyber-attivismo nei prossimi anni? Che evoluzione vi aspettate o desiderate?
AzzaSec: Aspettiamo che si formino più gruppi di attivisti che combattono per quello che è giusto. Speriamo che il cyber attivismo non taccia mai.
21 – RHC: Come reagite alle accuse di criminalità informatica e quale messaggio volete trasmettere al pubblico generale?
AzzaSec: Noi non siamo criminali informatici. Noi siamo hacktivisti! Abbiamo una motivazione a quello che facciamo è aiutare i nostri fratelli Palestinesi e Russi.
22 – RHC: Quali sono i limiti e le potenzialità degli attacchi informatici in un mondo dove la guerra cinetica vince tutto? Non mettono più in pericolo i civili che gli eserciti?
AzzaSec: Gli attacchi informatici mirati possono infliggere danni significativi, spesso più gravi agli eserciti che ai civili.
23 – RHC: Vi ringraziamo per questa intervista. C’è qualcosa che vorreste aggiungere o un argomento che avreste voluto trattare e che non abbiamo toccato?
AzzaSec: Grazie a voi per averci invitato.
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RUSSIA-UCRAINA. Mosca minaccia Washington dopo la strage di Sebastopoli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La reazione ufficiale russa si è diretta più che contro l’Ucraina contro gli Stati Uniti, accusati senza mezzi termini di essere i veri responsabili.
pagineesteri.it/2024/06/28/mon…
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TeamViewer: Rilevata un’Irregolarità nell’Ambiente IT Interno
TeamViewer, una delle principali aziende nel settore dei software di accesso remoto e supporto, ha annunciato di aver rilevato un’irregolarità nell’ambiente IT interno aziendale.
Questo avvenimento ha messo in allarme sia l’azienda che i suoi clienti, preoccupati per la sicurezza dei loro dati.
La Scoperta e la Risposta Immediata
La scoperta dell’irregolarità è avvenuta grazie al monitoraggio continuo dei sistemi interni da parte del team di sicurezza di TeamViewer.
Una volta individuato l’anomalo comportamento, l’azienda ha prontamente attivato il suo team di risposta agli incidenti e ha implementato le procedure di emergenza previste.
La Sicurezza dell’Ambiente del Prodotto
Una delle principali preoccupazioni emerse tra i clienti riguarda la possibile compromissione dell’ambiente del prodotto e dei loro dati personali. TeamViewer ha rassicurato i propri utenti dichiarando che l’ambiente IT interno è completamente separato da quello del prodotto. Pertanto, non ci sono indicazioni che suggeriscano un impatto sui dati dei clienti o sull’integrità dei servizi offerti.
“Il nostro primo obiettivo è garantire l’integrità dei nostri sistemi e la sicurezza dei dati dei nostri clienti,” ha sottolineato il portavoce. “Le indagini sono ancora in corso, ma non ci sono evidenze di compromissioni al di fuori del nostro ambiente IT interno.”
Conclusione
L’irregolarità rilevata nell’ambiente IT interno di TeamViewer ha sollevato preoccupazioni, ma l’azienda ha dimostrato un’azione decisa e trasparente per affrontare la situazione. Con le indagini in corso e la collaborazione con esperti di cybersicurezza, TeamViewer si impegna a garantire la massima sicurezza per i propri sistemi e i dati dei clienti. La fiducia dei clienti resta una priorità, e la trasparenza nella comunicazione è una parte essenziale del loro approccio alla gestione di questa crisi.
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Nasce Dark Lab. Il Team di Cyber Threat Intelligence della Community di Red Hot Cyber
Nel panorama in continua evoluzione della sicurezza informatica, la community di Red Hot Cyber ha recentemente annunciato la nascita di un nuovo team dedicato esclusivamente alla Cyber Threat Intelligence (CTI) chiamato “Dark Lab”.
Questo gruppo di esperti provenienti dall’Italia e dall’estero è guidato da Pietro Melillo. Una figura di spicco nel campo della CTI italiana, e si propone come un centro di competenza per professionisti e appassionati all’interno della più vasta community di Red Hot Cyber.
La Missione del RHC Dark Lab
Il RHC Dark Lab nasce con l’obiettivo principale di diffondere la conoscenza sulle minacce informatiche per migliorare la consapevolezza e le difese digitali del paese. La missione del team è chiara: non si tratta solo di proteggere le infrastrutture critiche e le organizzazioni, ma anche di coinvolgere e informare le persone comuni, aumentando così la resilienza complessiva della società contro le minacce cibernetiche.
Per raggiungere questo obiettivo, il Dark Lab esplorerà le profondità del dark web e delle reti underground per ottenere “informazioni” di prima mano sulle minacce in corso oltre che intervistare i Threat Actors per conoscerli meglio e comprendere le loro Tecniche Tattiche e Procedure (TTPs).
Queste “informazioni” saranno poi utilizzate per sensibilizzare il pubblico e diffondere la Cyber Threat Intelligence (CTI) come disciplina chiave – anche se ancora poco conosciuta – nella prevenzione delle minacce.
L’Approccio Dark Lab
Questo metodo distintivo si concentra su diversi aspetti fondamentali per garantire una protezione efficace contro le minacce cibernetiche.
- Monitoraggio delle Minacce: L’identificazione e l’analisi delle minacce emergenti sono al centro dell’attività del Dark Lab. Utilizzando tecniche avanzate di cyber intelligence e strumenti di vario genere, il team esamina costantemente il panorama delle minacce, individuando nuovi attacchi e tendenze pericolose. Questo processo include il monitoraggio delle attività su dark web, forum underground e altre piattaforme utilizzate da attori malevoli per scambiare informazioni e pianificare attacchi. L’obiettivo è rilevare precocemente le minacce, comprendere le loro tecniche e tattiche e sviluppare contromisure adeguate prima che possano causare danni significativi;
- Collaborazione e Condivisione: Un aspetto chiave dell’approccio del Dark Lab è la promozione della collaborazione tra diversi attori del settore, compresi governi, aziende private, istituzioni accademiche, organizzazioni non profit e appassionati. La collaborazione e la condivisione delle informazioni è essenziale per affrontare le minacce in modo efficace e coordinato. Questo network, basato anche sul portale Red Hot Cyber è progettato per facilitare la risposta collettiva agli attacchi e migliorare la capacità di individuazione e mitigazione delle minacce cibernetiche a livello nazionale e internazionale;
- Informazione, Consapevolezza e Formazione: Dark Lab riconosce che la sicurezza informatica non è solo una questione tecnologica, ma anche una questione “culturale”. Per questo motivo, si impegna a promuovere una cultura nelle discipline di sicurezza attraverso una informazione continua delle minacce presenti nell’underground. Questi programmi includono news, articoli, approfondimenti, ma anche workshop e corsi di formazione. L’obiettivo è fornire a tutti gli strumenti necessari per approfondire le tecniche di intelligence delle minacce informatiche e reagire in modo appropriato, contribuendo così a creare una comunità più resiliente e informata.
In sintesi, Dark Lab rappresenta un nuovo paradigma nella sicurezza informatica, combinando le logiche Open Source e l’approccio a Community integrato e collaborativo per proteggere il nostro mondo digitale dalle crescenti minacce cibernetiche. Con una forte enfasi sulla formazione, la collaborazione e la ricerca, il team si propone ad essere un punto di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale sulla cyber threat intelligence.
Ogni minaccia divulgata da Dark Lab può diventare un punto di partenza per attività e processi di intelligence successivi basati sul paradigma CIPP (Collezione, Interpreta, Previeni e Proteggi). Tuttavia, spetta alle singole aziende contestualizzare queste informazioni per adattarle al proprio contesto aziendale specifico.
In conclusione, la nascita del RHC Dark Lab segna un passo importante per la sicurezza informatica in Italia. Con la guida esperta di Pietro Melillo e il supporto della community di Red Hot Cyber, questo team si propone di creare un ambiente digitale più sicuro e consapevole, dove le minacce informatiche possono essere affrontate con competenza e tempestività.
Candidature
Dark Lab è un gruppo di appassionati di Cyber Threat Intelligence e professionisti nel campo dell’intelligence delle minacce. Se sei interessato a partecipare e a contribuire attivamente alla redazione di articoli, a fornire informazioni di prima mano sulla sicurezza digitale e sei un esperto di Cyber Threat Intelligence (CTI), invia il tuo curriculum a redazione@redhotcyber.com per verificare l’inserimento nel gruppo.
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IRAN. Urne aperte per il nuovo presidente. Si teme una bassa affluenza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Molto dipenderà dalla partecipazione dei giovani che sono i più espliciti nell’esprimere la disillusione generale per l'immobilità dell’Iran. Anche il candidato riformista Massoud Pezeshkian non è ritenuto in grado di introdurre cambiamenti reali e di risolvere la
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Ministero dell'Istruzione
#G7Istruzione: oggi, dalle ore 10, al Palazzo della Regione a Trieste si svolgerà la riunione dei Ministri, presieduta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sulla base di una visione che pone la #scuola al centro della crescit…Telegram
La Francia al voto, spaventata dai fascisti e dal declino
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I sondaggi danno in testa l'estrema destra e seconde le sinistre unite. Molti francesi sono preoccupati per un'eventuale vittoria di Marine Le Pen e altri per l'instabilità politica e il declino della Francia
L'articolo La Francia al voto, spaventata daihttps://pagineesteri.it/2024/06/28/mondo/francia-voto-fascisti-declino/
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SUDAN. A causa della guerra metà della popolazione è alla fame
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Milioni di persone lottano per sopravvivere mentre l'Esercito e le Forze di intervento rapido si combattono senza sosta da oltre un anno.
L'articolo SUDAN. A causa della guerra metà pagineesteri.it/2024/06/28/afr…
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@Signor Amministratore come al solito Friendica mostra tutte le sue fragilità
Sarà il caso di dare un'occhiata al database ? Non possono esserci due account secondari con lo stesso identificativo, ti pare ? Lo segnalerei upsteam ma non potendo guardare nel DB non so quanto sarei utile.
L’Europa è impreparata ad affrontare i costi della crisi climatica
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Incendi, terremoti e alluvioni potrebbero far crollare il PIL del Vecchio Continente. Anche l'Italia deve intervenire subito
L'articolo L’Europa è impreparata ad affrontare i costi della crisi climatica proviene da Valori.
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Bentrovati nel #fediverso !
Questo luogo può anche essere poco ergonomico (a seconda della interfaccia che si utilizza per frequentarlo) ma si respira aria sincera. Stare qui è un po' come avere uno spazio in TV 📺 su #RaiTre di notte 🌛 con maggiore libertà e minori ascolti; ma come diceva Renzo Arbore: "meno siamo, meglio stiamo" 😉
Avanti tutta !
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Se qualcuno di voi ha intenzione di percorrere la rete autostradale italiana ci sentiamo di dare un solo consiglio: portatevi il cibo da casa!!!
E non è un consiglio dettato soltanto dagli aspetti qualitativi dei prodotti venduti negli Autogrill (e affini), ma riguarda anche il nostro portafogli: 8 euro per un panino e/o 7 per una michetta con il salame sono oggettivamente un'esagerazione.
La catena Autogrill è sotto il controllo della famiglia Benetton.
"La pausa pranzo in un’area di servizio della rete autostradale nazionale può rivelarsi piuttosto salata. Con prezzi che arrivano anche a 8 euro, i panini risultano più cari del 70% rispetto a quelli venduti nei normali bar. Non va meglio per cappuccino (+12%) e Brioche (+26%). La gamma di formati differenti presenti nei punti vendita, inoltre, fa sì che i prezzi al chilo o al litro dei prodotti risultino esorbitanti: per i gelati si arriva a 50 euro al chilo, aranciata e cocacola a 8 euro al litro. A confermarlo è l’ultima rilevazione Altroconsumo in 22 aree di servizio tra Milano, Napoli, Roma e Venezia."
lantidiplomatico.it/dettnews-a…
UNA DIVERSA FORMA DI COOPERAZIONE: INVIO SOTTO OMBRELLO ONU DI FORZE DI POLIZIA IN ALTRI PAESI PER RISTABILIRE L’ORDINE. IL RECENTISSIMO ESEMPIO DI HAITI
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il recente dispiegamento ad #Haiti di poliziotti provenienti dal #Kenya ci fornisce l’occasione per trattare nel nostro blog di una attività cooperativa di polizia non finalizzata all’individuazione di autori transnazionali di reato, bensì di ausilio necessario in un impiego di ristabilimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in un Paese che ne abbia necessità, e che abbia allo scopo fatto richiesta alle Nazioni Unite (#ONU), proprio come avvenuto in questo caso.
PERCHÉ INTERVIENE L’ONU?
Tra i fini delle Nazioni Unite, riportati all’art. 1 del suo Statuto, vi è quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionale attraverso efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce e reprimere gli atti di aggressione, nonché sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni. Per il raggiungimento di tali scopi l’organizzazione intergovernativa a carattere mondiale ha creato nell’ambito del Segretariato Generale il Department Of Peace Operations, realizzando sin dal 1956 delle operazioni, anche di carattere non strettamente militare, condotte da forze multinazionali, costituite da contingenti messi a disposizione dagli Stati membri allo scopo di mantenere la pace in aree di crisi. Conseguentemente nel tempo ha sviluppato la Dottrina delle operazioni di peacekeeping, traducibile in “mantenimento della pace”. Le operazioni, in realtà non espressamente previste nella Carta dell’ONU ma incrementate attraverso le delibere del Consiglio di sicurezza, devono presentare alcuni caratteri comuni: il consenso dello Stato sul cui territorio sono dispiegate le truppe; la neutralità e l’imparzialità; l’uso della forza solo per legittima difesa.
È nel contesto delle operazioni di “seconda generazione”, a partire dalla fine della “guerra fredda” in avanti, che il peacekeeping assume un carattere maggiormente variegato: da funzioni strettamente militari evolve a compiti di carattere umanitario, di “costruzione della pace”, per aiutare Paesi martoriati da guerre civili a restaurare le istituzioni politiche e il tessuto sociale. Per realizzare il mandato, le operazioni di più recente generazione sono condotte quindi da contingenti militari insieme a una componente civile, più o meno ampia.
Che si tratti di contingenti aventi missione di “mantenimento della pace” o di “ristabilimento” di essa, in ciascuna operazione vi è il contributo necessario di law enforcement agencies, seppure nella maggior parte dei casi con un ruolo minore. Alcuni autori affermano che tale forma di intervento e cooperazione da parte di Forze di Polizia, “sebbene limitata nell’ambito e nell’autorità, fornisce una base per soluzioni creative in aree soggette a una serie di disastri”.
In aree di crisi quindi la stessa cooperazione internazionale di polizia può svilupparsi in forme diverse, anche nel mero ambito della raccolta e scambio di informazioni, rispetto alle formalità comunque richieste dagli accordi e dai protocolli necessariamente seguiti in ambito ordinario.
COSA È ACCADUTO AD HAITI?
Haiti sta vivendo una grave crisi umanitaria dal 2021 dopo l'omicidio del presidente Moise. La popolazione haitiana soffre di povertà estrema, violenza e instabilità politica. La missione internazionale guidata dal Kenya ha il compito di supportare il governo transitorio fino alle elezioni del 2026.
COSA FARÀ E COME SARÀ COMPOSTA LA MISSIONE DELLE FORZE DI POLIZIA?
(Poliziotti kenyoti in preghiera prima della partenza del contingente)
I kenyoti sono ufficialmente sbarcati ad Haiti con un piano per fermare la violenza delle bande nel paese. Finora sono arrivati 400 agenti di polizia keniani, ma il numero totale delle forze raggiungerà presto i 2.500, con l’ausilio di contingenti provenienti da Stati Uniti, Canada, Francia, Giamaica, Benin ed Argentina. Inoltre, il Brasile svolgerà un ruolo chiave nella missione, offrendo supporto logistico, addestramento militare e trasporto del personale proveniente da altri Paesi caraibici.
Intanto gli agenti si sparpagliano per la capitale, tentando di riprendere il controllo della città dalle bande. Questi gruppi armati stanno attaccando le stazioni di polizia, liberando i prigionieri e uccidendo in modo dilagante. Tra marzo e maggio scorso circa 200.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Si prevede che i poliziotti kenioti cominceranno la loro permanenza ad Haiti con iniziative che includono la ripresa del controllo del porto principale di Haiti e delle principali autostrade. Inoltre, i funzionari haitiani sperano di riprendere il controllo di un ospedale centrale a Port-au-Prince. Si prevede che il dispiegamento di agenti di polizia stranieri ad Haiti durerà almeno un anno, ma le bande hanno dichiarato che reagiranno e alcuni esperti temono che il piano fallirà.
Le forze dell'ordine straniere hanno iniziato ad arrivare ad Haiti martedì, più di un anno e mezzo dopo che il primo ministro aveva lanciato un appello ad altri paesi per chiedere aiuto per fermare la dilagante violenza delle bande che ha sconvolto la Nazione caraibica.
COME SARÀ COMPOSTA LA MISSIONE?
(Il Comandante della Missione)
La Missione Multinazionale di Sicurezza e Supporto (MMSS) è stata approvata in ambito Nazioni Unite approvata il 2 ottobre 2023.
Il Comandante sarà il Generale Godfrey Otunga, a capo dei 1.000 poliziotti kenyani del National Police Service (NPS), su un totale di 2.500 per sostenere le forze di sicurezza haitiane. L’ obiettivo, come detto, è proteggere le installazioni strategiche in Haiti. Gli USA finanziano parte della missione con oltre 100 milioni di dollari per il progetto e costruzione della base per la forza multinazionale, seppure il Brasile sia critico sull’appoggio statunitense, giudicandolo insufficiente.
L’ITALIA NON PARTECIPA?
Non è prevista al momento la partecipazione di forze di polizia italiane. Ci piace qui ricordare che nel 2010, dopo un forte sisma che scosse Haiti, gli italiani intervennero con una forza che coinvolse varie forze armate italiane, in una missione che fu denominata "White Crane" (Gru bianca), basata sulla portaerei Cavour, che fornì assistenza medica e umanitaria.
COSA ACCADE NEL FRATTEMPO IN KENYA?
(Scontri a Nairobi)
Una particolarità è che proprio nei giorni in cui i poliziotti volavano verso Haiti sono scoppiate proteste violente a Nairobi dopo l'approvazione di una controversa legge fiscale. Parliamo di un Paese molto povero, in cui la ricchezza non è distribuita e vi sono enormi disuguaglianze. Il 10% della popolazione detiene più della metà della ricchezza nazionale.
Il governo del primo ministro Ruto aveva presentato a maggio il disegno di legge finanziaria 2024 per aumentare le entrate e affrontare il debito, a quanto pare anche verso la Cina . Inizialmente, il disegno di legge prevedeva tasse su beni essenziali come pane, olio da cucina e automobili, ma la reazione pubblica ha portato i legislatori a ridurre alcune imposte. Tuttavia, il disegno di legge approvato prevede comunque un aumento delle tasse su beni importati, come uova, e sull'uso di telefoni, internet, commissioni di trasferimento bancario e attività digitali.
L'opposizione, soprattutto giovanile e attiva in quasi tutte le province del Paese, critica l'aumento dei costi per i consumatori, già alle prese con alti costi di vita a causa dell’alto tasso di inflazione e del calo di valore dello scellino.
A seguito degli scontri di piazza il Capo del Governo ha ritirato la legge. Bisognerà capire come evolverà la situazione e quanto questa potrà influire sulla missione dei poliziotti kenyoti ad Haiti.
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Essere liberali fino in fondo
[quote]Il giorno dopo, poco o nulla si è mosso. Ieri, Marina Berlusconi ha dato un’intervista tutta politica al Corriere della Sera. Ha criticato il masochismo della cancel culture, ha biasimato la crescita dei partiti di estrema destra in Europa, ha una invocato “un’Europa più forte e più coesa” nell’interesse dell’Italia ed ha soprattutto spronato il […]
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Medico di base per i senza fissa dimora: approvata la legge. Furfaro a TPI: “Uscire da una condizione di fragilità è possibile”
@Politica interna, europea e internazionale
Anche i senza fissa dimora avranno diritto al medico di base. La proposta di legge avanzata dal Partito Democratico, primo firmatario Marco Furfaro, è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati. Il
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Inchiesta “Gioventù meloniana”, antisemitismo e razzismo tra i giovani di FdI: Pace e Segnini si dimettono
@Politica interna, europea e internazionale
Le esponenti di Fratelli d’Italia (FdI) coinvolte nell’inchiesta di Fanpage sulla sezione giovanile del partito Gioventù nazionale, Flaminia Pace ed Elisa Segnini, si sono entrambe
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FINANCIAL TIMES: Israele trasforma il Libano del sud in una “zona morta”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo l’analisi delle immagini satellitari, la maggior parte della distruzione è avvenuta all’interno di un corridoio di 5 km appena a nord della Linea Blu, il confine tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele.
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PRIVACYDAILY n. 359 – 27.06.2024
VERSIONE ITALIANA USA: LA LEGGE FEDERALE SULLA PRIVACY CRITICATA DAI LOBBISTI DEL SETTORE L’ultima bozza dell’American Privacy Rights Act (APRA), che regolamenterebbe la protezione della privacy dei cittadini statunitensi a livello federale, sta ricevendo una vera e propria stroncatura da parte dei gruppi
M5S: tre consigli a Giuseppe Conte
@Politica interna, europea e internazionale
Già che si torni a parlare di appartenenza politica, «né di destra né di sinistra», è un brutto segno; ma se a farlo, in questo giugno post-elettorale, sono proprio gli ex vertici del M5S significa che si è messa definitivamente in moto la macchina dell’auto-sabotaggio che da qualche anno ormai imperversa intorno al movimento. Dopo […]
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Più obbligazioni verdi per Banca d’Italia: lo dice il Rapporto sugli investimenti sostenibili e i rischi climatici
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Migliorano le performance climatiche dei portafogli di investimenti di Banca d’Italia: è quanto emerge dai dati ufficiali pubblicati a fine giugno
L'articolo Più obbligazioni verdi per Banca d’Italia: lo dice il
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Feddit.it è stato aggiornato dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Vediamo quali sono le novità più rilevanti per gli utenti
Come si saranno accorti I lettori più attenti, l’aggiornamento è stato fatto Passando dalla versione 19.3.0 alla 19.5.0. Tuttavia, le modifiche più importanti sono proprio quelle legate alla 19.4.0 mentre per l’ultima versione si è trattato soprattutto della correzione di bug e di alcuni miglioramenti meno rilevanti. Le comunità hanno una nuova impostazione…
Juno mostra i laghi di lava di Io in alta definizione l MEDIA INAF
"L’elevata risoluzione spaziale delle immagini a infrarossi di Jiram, combinata con la posizione favorevole di Juno durante i sorvoli, ha rivelato che l'intera superficie di Io è coperta da laghi di lava contenuti in strutture simili a caldere."
@Sandro Santilli Quello è il link per impostare la delega dell'account in cui ti trovi in quel momento ha un altro account (ricordati che deve essere un collegamento per poter essere delegato)
Per passare da un account a un altro invece devi andare sul seguente link che come vedi non contiene la parola settings
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Ministero dell'Istruzione
📣 All’evento di apertura del #Young7 for Education che si svolge oggi a Lignano Sabbiadoro, dalle ore 21, interverranno il Ministro Giuseppe Valditara, il Sottosegretario Paola Frassinetti e il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimili…Telegram
Presentato in Fondazione Luigi Einaudi “Tutta un’altra storia” di Burrafato. Delmastro: “Con nostra riforma arriviamo a un giusto processo”
[quote]“Sento e vivo l’orgoglio di essere il figlio del maresciallo, ucciso dalla mafia, ma vivo il presente nel ricordo di chi lo ha amato ed ha imparato a
Presentazione del libro “Tutta un’altra storia” di Totò Burrafato
[quote]26 giugno 2024, ore 18:00 presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi OLTRE ALL’AUTORE INTERVERRANNO GIUSEPPE BENEDETTO, Presidente Fondazione Luigi Einaudi ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia DAVIDE GIACALONE, Direttore La Ragione
Sandro Santilli
in reply to Sandro Santilli • •Signor Amministratore ⁂
in reply to Sandro Santilli • •@Sandro Santilli sì, capisco... adesso ti spiego come fare e in effetti questa è una cosa un po' macchinosa, ma capirai che ha senso.
In primo luogo è giusto che le impostazioni principali possano essere gestite solo dal titolare dell'account e non da qualcuno dei suoi delegati.
Gli account, come hai potuto vedere, possono essere creati in due modi:
1) da zero, quando crei un nuovo account dalla pagina di registrazione
2) dalla pagina "gestione account" del tuo account, quando crei un account secondario
Detto questo, non puoi modificare un account in qualità di delegato, ma devi entrare nell'account attraverso la pagina di login.
Se l'account che hai creato è "nativo" (quello di tipo 1), allora già conosci id (per esempio "flaviotothemoon") e la relativa password; se l'account è secondario (quello di tipo 2), allora l'id sarà il nome account (nel tuo caso quindi "flaviotothemoon") e la password sarà la stessa dellìaccount con cui l'hai creato (cioè la password di "strk").
Sandro Santilli
in reply to Signor Amministratore ⁂ • •Signor Amministratore ⁂
in reply to Sandro Santilli • •@Sandro Santilli Friendica non è oggettivamente ergonomica ma è altrettanto oggettivamente il software più potente del fediverso: possibilità di formattare i post, calendario, gruppi, accanto secondari, integrazione con Blue Sky, possibilità di seguire i Feed RSS, possibilità di ricondividere in maniera automatica altri account e altri feed.
Pleroma è interessante solo se sei amministratore. Misskey invece è poco più di un giocattolone. Se hai conosciuto mastodon non puoi trovare nulla di più veloce ed ergonomico; se hai conosciuto Friendica non puoi trovare nulla di più potente.
Ecco perché continuo a usare soprattutto questi due software (oltre a Lemmy che però utilizzo soprattutto con Mastodon e Friendica).
Quello che manca a Friendica è solo una cosa: una app ben fatta
Sandro Santilli
in reply to Signor Amministratore ⁂ • •@Signor Amministratore quello che mancava a Friendica quando ci ho guardato da vicino è una infrastruttura di test che faccia stare tranquilli quelli che vogliono contribuire, perchè perdere giorni per aggiustare qualcosa e trovarlo rotto due giorni dopo non aiuta a la stabilità del progetto. Poi gli servono delle API più stabili per evitare di avere ennemila temi diversi tutti rotti in un modo o nell'altro ma piuttosto consentire la sviluppo esterno di UI (come avviene ad esempio con Mastodon: sto scrivendo da "toot", client da console, su web uso phanpy.social e tutto questo "alice" non lo deve nemmeno sapere).
Sono effettivamente d'accordo che Friendica fa molte cose. E' un po' il contrario della "unix philosophy": fa tante cose ma un po' male.
Vero è che seguire gli RSS da Friendica e' comodo ma con una API stabile puoi leggere gli RSS su mastodon attraverso dei bot, io ne ho configurati tanti, si configurano soltanto menzionandoli assieme ad una URL da cui si evince un feed... estremamente ergonomico!
Signor Amministratore ⁂
in reply to Sandro Santilli • •Non sono due account secondari, Ma si tratta semplicemente dello stesso account che visualizzi due volte, in un caso in quanto account secondario, nel secondo caso in quanto account delegante
Sandro Santilli
in reply to Sandro Santilli • •Signor Amministratore ⁂
in reply to Sandro Santilli • •@Sandro Santilli
Anche secondo me lo è e non escludo che sia stato già segnalato. Purtroppo l'interfaccia è (per sopraggiunta mancanza di sviluppatori) il punto debole di Friendica
Probabile 🤣
Mastodon ha successo perché è più semplice, perché è uguale a Twitter, perché ha un sacco di soldi e, soprattutto, perché ha un'app ufficiale e una manciata di app eccellenti di terze parti. Friendica è una nicchia numericamente insignificante nel fediverso