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Jwst cattura la drammatica fusione quasar-galassie l MEDIA INAF

«Il nostro studio», spiega Roberto Decarli, ricercatore presso l’Inaf di Bologna e primo autore dell’articolo, «rivela che sia i buchi neri al centro di quasar ad alto redshift, sia le galassie che li ospitano, attraversano una crescita estremamente efficiente e tumultuosa già nel primo miliardo di anni di storia cosmica, coadiuvata dal ricco ambiente galattico in cui queste sorgenti si formano».

media.inaf.it/2024/07/05/jwst-…



Alleanze effimere e resistenti: come qui, come nel cyberspazio


Mentre l’instabilità internazionale aumenta, le provocazioni si moltiplicano e le loro conseguenze non sempre sono controllabili, quanto meno prevedibili e per molti nemmeno plausibili. Soprattutto, da tempo, stanno emergendo, a livello globale, le ferite

Mentre l’instabilità internazionale aumenta, le provocazioni si moltiplicano e le loro conseguenze non sempre sono controllabili, quanto meno prevedibili e per molti nemmeno plausibili. Soprattutto, da tempo, stanno emergendo, a livello globale, le ferite della storia mai riemarginate e naturalmente il mondo nel suo gioco di alleanze, durevoli o meno, si specchia nel mondo cyber, dove si agisce quando necessario: le posizioni politiche diventano obiettivi strategici e nel mezzo del caos, si disegnano le mappe dei prossimi obiettivi.

IN BREVE:

  • Bierlorussia “in Europa”?
  • I Belarus Cyber Partisan e gli attacchi informatici sferrati in Russia
  • Volt Typhoon: false flag?
  • La doppia analisi
  • “Dai fuoco a qualcosa altrimenti ti rubo i soldi dal conto”: una pericolosa tendenza
  • La storia di un paese dalle origini divine tagliato al 38° parallelo
  • Hacking sopra e sotto il 38° parallelo
  • Indovina l’hacker: l’Olympic Destroyer
  • La memoria storica: americani dentro, tedeschi sotto e russi fuori
  • Alleanze effimere e resistenti
  • High society, obiettivo: smantellare la NATO e i suoi alleati europei
  • Qualcosa di sbagliato
  • Qui Germania
  • Qui Francia
  • Un Europa né unita, né armata e senza hacker
  • Territori inesplorati


Bierlorussia “in Europa”?


Mentre la situazione al confine bielorusso-ucraino è caratterizzata da una crescente tensione, con l’esercito birlorusso che dichiara di aver iniziato esercitazioni militari con operazioni simmetriche, anche a causa della “maggiore attività degli UAV ucraini”, secondo Volodymyr Zelensky, che ha stipulato a Bruxelles impegni di sicurezza a lungo termine, un giorno la Bierlorussia ‘dovrebbe’ entrare nell’Unione Europea, insieme a Moldova e Georgia. Ne siamo sicuri?

Ovviamente al momento il presidente Alexander Lukashenko che, al potere ininterrottamente dal 1994, ne percepisce la provocazione, temendo un’invasione, tra la tensione che sale nella regione di Zhytomyr – al confine tra l’Ucraina e la Bierlorussia – e la città di Kobryn – dove Lukashenko infatti sembra aver dichiarato che i membri dell’opposizione – attualmente all’estero – starebbero pensando di impadronirsi della regione lungo le rive del Muchavec e importante snodo del sud-ovest del paese. Fatto da constatare ma quando ci si trova stretti in una morsa, è ovvio pensare di rimanere in qualche modo ingarbugliati. Tuttavia, con l’intero movimento democratico bielorusso a sostegno attivo della lotta per la libertà dell’Ucraina, Lukashenko, probabilmente, non sarebbe riuscito a rimanere al potere se la Russia non lo avesse sostenuto. Soprattutto i due paesi hanno ampliato la cooperazione in materia di difesa (2020), dopo le proteste post-elettorali che sancirono proprio l’esilio delle stesse forze di opposizione. Sono le forze democratiche che nell’agosto del 2023 hanno espresso, in un documento, la Dichiarazione sulla futura adesione della Bierlorussia all’UE. Il futuro della Bielorussia e dell’Ucraina sono così interconnessi? Secondo l’artcolo “It Is High Time for the West to Think About Belarus”, si.

I Belarus Cyber Partisan e gli attacchi informatici sferrati in Russia


Parte del movimento di opposizione sono i Cyber Partisan, forse il primo gruppo di hacktivisti che ho iniziato a seguire assiduamente e la cui fondatrice – Yuliana Shametavets, – vive a New York. Si tratta di un gruppo che dichiara di fare “hacking etico, di non colpire i cittadini quindi ma bensì lo stato” con il sostegno di ex agenti di polizia bielorussi che lavorano contro il governo di Lukashenko per riportare nel paese i principi democratici. Sono comunque stati loro a lanciare l’attacco (gennaio 2022) alle linee di rifornimento ferroviarie per rallentare il movimento delle truppe russe verso il confine. Lo stesso gruppo si sarebbe intrufolato nella nella della principale agenzia di sicurezza del KGB della Bierlorussia, scaricando file personali di oltre 8.600 dipendenti, con tanto di foto.

Lo stesso gruppo viene citato nell’ultimo rapporto della società di information security russa F.A.C.C.T. (ex Group-IB) insieme ad una decina di gruppi controllati da stati stranieri e la cui maggior parte degli attacchi informatici sferrati in Russia nel 2023 – insieme a Bierlorussia, Azerbaigian, Kirghizistan o Kazakistan – ha una motivazione politica e di spionaggio. “Il loro obiettivo non è il guadagno finanziario, ma lo spionaggio, il sabotaggio e la distruzione dei dati” cita l’introduzione insieme agli obiettivi: governo russo, agenzie militari, imprese industriali, società energetiche e telecomunicazioni.

Ma da dove vengono questi gruppi? Considerato che esistono tecniche che riescono a deviare l’attribuzione lasciando dietro di sé le “impronte digitali” dei gruppi a cui sono state rubate le tecniche di attacco, la Russia ha attribuito agli Stati Uniti le principali campagne informatiche (tra cui l’Operazione Triangolazione) dell’ultimo anno, tuttavia vi sono attacchi non attribuiti, come quelli del novo gruppo Hellhounds, che prende di mira le imprese spaziali, logistiche ed energetiche.

Volt Typhoon: false flag?


Che esistano queste leggendarie tecniche di deviazione dell’attribuzione lo sottolinea il Ministero degli Affari Esteri cinese, ricordando il Vault 7 di WikiLeaks e il mitico gruppo Equation degli Shadow Brokers, in risposta all’avvertimento lanciato dai Five Eyes contro il cosiddetto gruppo hacker cinese Volt Typhoon. “Gli Stati Uniti devono ancora una spiegazione al mondo” ha evidenziato il ministro aggiungendo “Se l’alleanza Five Eyes vuole davvero salvaguardare la sicurezza informatica, è invitata a unirsi all’Iniziativa globale sulla sicurezza dei dati”. Tale iniziativa mirerebbe alla costruzione congiunta di “un cyberspazio pacifico, sicuro, aperto, cooperativo e ordinato e ad opporsi all’uso della tecnologia dell’informazione per indebolire le infrastrutture critiche di altri paesi, rubare dati importanti, oltre a mettere in pericolo la loro sicurezza nazionale e gli interessi pubblici”.

Naturalmente non torniamo solo al cyber spionaggio, pratica che è largamente tollerata a livello globale, proprio perché tutti la conducono in un modo o nell’altro, come l’intelligence tradizionale. Ma Volt Typhoon – conosciuto anche come Vanguard Panda, Bronze Silhouette, Dev-0391, UNC3236, Voltzite e Insidious Taurus – conduce un tipo di spionaggio offensivo, prendendo di mira le infrastrutture critiche. Sostanzialmente Volt Typhoon funziona in modo simile ai tradizionali operatori botnet, prendendo poi il controllo di dispositivi vulnerabili come router e telecamere di sicurezza per insinuarsi e utilizzare i sistemi per attacchi futuri ad esempio per interrompere l’elettricità e l’acqua alle strutture militari e alle catene di approvvigionamento critiche.

Alla luce delle tensioni tra Cina e Stati Uniti anche sul tema Taiwan, bisogna anche ricordare che nascondersi un in un sistema per poter sferrare al momento giusto un attacco con la capacità di distruggere fisicamente un’infrastruttura diventa utile. Ma per chi è il momento giusto? La faccenda si fa interessante quando si mettono a confronto le analisi americane con quelle cinesi, le quali non escludono l’ipotesi del consistente cyber spionaggio che il governo cinese attua.

La doppia analisi


Citiamo dapprima il rapporto congiunto delle cinesi National Computer Virus Emergency Response Center, del Laboratorio nazionale di ingegneria per la tecnologia di prevenzione dei virus informatici e il 360 Digital Security Group hanno evidenziato una correlazione maggiore di Volt Typhoon con un gruppo ransomware o altri criminali informatici come il gruppo Dark Power (attivo prima del 2023). Mentre sull’avviso rilasciato da Five Eyes in base alle indagini Microsoft da 29 campioni ottenuti, utilizzando VirusTotal, li hanno cercati uno a uno, trovandone solo 13, ciascuno associato a più indirizzi IP e ciascun indirizzo IP si collega a più campioni. 5 di questi indirizzi IP sono correlati ad altri eventi informatici e menzionati da ThreatMon, nel rapporto intitolato “The Rise of Dark Power: A Close Look at the Group and their Ransomware”.

“Dai fuoco a qualcosa altrimenti ti rubo i soldi dal conto”: una pericolosa tendenza


Ultimo ma non meno importante è un problema non da poco che sta emergendo in Russia. Secondo l’agenzia Tass “gli attacchi di hacker politicamente motivati ​​contro la Russia si sono trasformati in atti di terrorismo in quanto comportano intimidazioni e minacce di danni fisici”. Gli attaccanti si fingono membri dell’intelligence e tramite l’ingegneria sociale ordinano “alle persone di “dare fuoco a qualcosa” o “consegnare una borsa” sotto la minaccia di rubare denaro dai loro conti o causare danni fisici ai loro parenti”. Sono queste le parole dette dal capo del centro operativo di sicurezza Solar JSOC, Vladimir Dryukov a margine della conferenza CIPR-2024 dove si è parlato soprattutto di pattern recognition e dei progressi delle tecniche di intelligenza computazionale nel campo del riconoscimento di modelli che nell’uomo è intessuto nei processi cognitivi che guidano le innovazioni.

Così piano piano scopriamo che l’Europa non è sola nel suo disagio informatico, nella corsa all’innovazione e nella poca fiducia alla Nord Corea. Nel rapporto è presente anche l’attacco attribuito al gruppo nordcoreano APT37 contro un’impresa di difesa russa. Questo mi consente di passare al prossimo argomento.

La storia di un paese dalle origini divine tagliato al 38° parallelo


In Nord Corea, Kim Jong-Un durante l’incontro con il presidente russo Valdimir, ha comunicato il pieno sostegno e la sua solidarietà alla Russia, sostenendone incondizionatamente la politica anche in direzione Ucraina.

A questo punto siccome spesso dimentichiamo la storia, vale la pena di ricordarne, seppur brevemente, una importante. La storia di un paese di origini divine e costruito dal d.o Dangun, che vide vari regni, dinastie e dominazioni nei secoli, da quella cinese – passando per il tentativo francese e poi anglossassone – a quella giapponese con l’assasinio della Regina Min che voleva diventare dottore in lettere e cercava la salvezza nell’aiuto cinese e russo. Tuttavia il Giappone uscì duramente sconfitto dalla seconda guerra mondiale e fu allora che la Corea fu tagliata in due al 38° parallelo: la parte Nord fu posta sotto il controllo russo, quella Sud sotto il controllo americano. Al tempo le Nazioni Unite la chiamarono ‘amministrazione fiduciaria’, che presto impose le proprie visioni politiche: quella comunista a Nord, quella democratica a Sud. Chi non accettava la politica dell’una o dell’altra parte si mosse sopra e sotto il parallelo, in attesa del cambio di leadership e dell’invasione del Sud che avvenne nel 1950, ulteriore lacerazione che generò un problema che ad oggi non si può risolvere, soprattutto si creano forti incomprensioni basate da forti diffidenze reciproche. Con il passare del tempo, con un attacco hacker i nomi disertori del Nord furono trafugati alla Sud Corea (si parla di circa 30mila nordcoreani fuggiti in Corea del Sud).

Che ci siano diffidenze reciproche anche vero gli Stati Uniti lo sa bene Donald Trump, che nel 2017 era pronto a riversare sulla Nord Corea “un oceano di fuoco e fiamme” se non fossero terminate le minacce contro gli Stati Uniti, ma non riuscì nel suo intento di trovare un accordo sul programma nucleare nordcoreano, proprio a causa delle forti incomprensioni.

Lo stesso destino della Corea, è toccato al resto dei territori spartiti nel dopoguerra, al Nord Africa e al Medio Oriente e sarebbe toccato anche all’Italia se il piano di partizione di Churchill (Conferenza di Teheran, 1943) fosse stato accettato da Stalin e Roosevelt. (Enrico Cernuschi, “Buona Guardia! Una storia di Etica a difesa dello Stato”, Rivista Marittima, Novembre 2020). L’immagine sotto sintetizza la proposta.

conferenza di teheran

La memoria è una cosa seria, soprattutto la morale di una sola parte non vale quella di un’altra, ovvero, le ragioni – più o meno legittime – appartengono alla fine ad entrambe le parti.

Hacking sopra e sotto il 38° parallelo


Oggi le proprie ragioni vengono fatte valere anche attraverso la rete: tra Nord e Sud Corea non manca un arsenale ben fornito di malware tra attacchi alle criptovalute (non ultima la piattaforma Sud Somesing) e ai produttori di semiconduttori sud-coreani, che prendono di mira server esposti a Internet e vulnerabili a difetti noti per l’accesso iniziale alle reti aziendali. Attacchi a settori come chimico, elettronico, manifatturiero, aerospaziale, automobilistico e sanitario sono attribuiti principalmente ad attori nord coreani, con l’intento di raccogliere preziose informazioni per sviluppare il proprio programma di produzione di chip o militare. In questo caso le attività del gruppo APT37 – allineato con Scarcruft e Group123 – sottolinea Madiant, si stanno espandendo in termini di portata e complessità, con un set di strumenti che includono “l’accesso alle vulnerabilità zero-day e al malware wiper”. Fin qui tutto regolare, quel che però non sembra chiaro è la questione legata al provider di servizi Internet sudcoreano Korea Telecom (KT), indagato dalla polizia per aver presumibilmente infettato circa 600.000 dei suoi abbonati con malware. Secondo alcune fonti di KT l’obiettivo infine non sarebbe stato proteggere il copyright ma ridurre la congestione della rete riducendo i costi di gestione, con il risultato di avere interferito anche nei trasferimenti di file privati.

Inoltre l’aumento di attacchi ransomware in Sud Corea non si può sicuramente incolpare solo la Nord Corea: esemplare il caso dei membri chiave di di un’organizzazione criminale internazionale – arrestati tre ucraini e un altro straniero – sospettata di aver effettuato massicci attacchi di hacking ransomware contro aziende e università sudcoreane nel febbraio 2019 e poi di aver di aver distribuito il ransomware Clop che ha paralizzato circa 720 sistemi informatici nel paese, estorcendo un riscatto di 65 bitcoin (3,8 milioni di dollari).

Sebbene Pyongyang abbia sempre negato o taciuto qualsiasi coinvolgimento, rimane il nemico numero uno della sua controparte Sud.

Le “spie sudcoreane” quindi non solo tengono monitorato il cyberspazio ma anche i suoi programmi nucleari che verrebbero finanziati in parte dalle operazioni informatiche. Di quale arsenale stiamo parlando? ApPress afferma: dal fallimento diplomatico con gli Stati Uniti, prima citato, “gli esperti dicono che la Corea del Nord può aggiungere da sei a 18 bombe ogni anno” a cui si aggiungono i missili balistici, quelli anticarro e antiaerei portatili, oltre a fucili, lanciarazzi, mortai e proiettili, un satellite di osservazione militare, e un “sottomarino tattico da attacco nucleare”.

Indovina l’hacker


E in ultimo anche se il panorama lascia l’imbarazzo della scelta, visto che ci avviciniamo alle Olimpiadi di Parigi 2024, non possiamo non ricordare l’Olympic Destroyer del 2019 a Pyeongchang, contro di un’infrastruttura IT con più di 10.000 computer, più di 20.000 dispositivi mobili, 6.300 router Wi-Fi e 300 server in due data center di Seul. Rete che l’Olympic Destroyer mirava ad oscurare, obbligando i tecnici a lavorare tutta la notte per ricostruire l’intero sistema. Tuttavia riconoscere chi fosse dietro all’attacco fu impossibile, il compito più complicato a quel punto era degli informatici forensi. Ovviamente per Seoul l’attaccante arrivava dalla Nord Corea, altre prove suggerirono vagamente la responsabilità della Russia, tuttavia le indagini aprirono numerosissime direzioni nè sembrava esserci una chiara corrispondenza del codice di Olympic Destroyer con un worm come NotPetya: le somiglianze sembravano state ricreate da zero o copiate da altrove. Poi si pensò al gruppo Lazarus, al gruppo APT10 cinese, ma l’unica cosa chiara e cristallina era che il depistaggio era riuscito. Ed ecco una storia vera che insegna una morale importantissima insegnatemi da Carlo Mauceli: fu Igor Soumenkov, ricercatore di Kaspersky, che riconobbe la false flag, qualcuno qualcuno aveva tentato di far sembrare il malware nordcoreano e aveva fallito a causa di un errore, il tentativo di inganno era nascosto dei metadati. Ed ecco una storia vera che insegna una morale importantissima insegnatemi da Carlo Mauceli: fu un ricercatore senior di Kaspersky, Igor Soumenkov, a riconoscere la false flag, tuttavia quando gli chiesero chi fosse stato lui tirò fuori un set di dadi, i famosi leggendari dadi dell’attribuzione. Sulle facce di quei dadi vi erano i nomi dei paesi, oppure nei generali come hacktivisti o cyber terroristi. I dadi rappresentarono bene la questione: chiunque provi ad indovinare da chi arriva l’attacco sta semplicemente tirando ad indovinare.

La memoria storica: americani dentro, tedeschi sotto e russi fuori


Chi ebbe un forte senso della memoria storica fu Lord Hastings Lionel Ismaym, che fu consigliere militare dei governi britannici – uno dei preferiti di Churchill – e il primo segretario generale della Nato. Ismay si rese conto ad un certo punto che più che il nucleare ciò che rendeva pericolosa la Russia erano le sue risorse unite alla sua tendenza ad abbracciare l’assolutismo antidemocratico (sia di sinistra che di destra). Non solo, sapeva che l’Europa stretta tra la Germania e la Russia aveva bisogno di un alleato, sapeva che la Germania viaggiava in due direzioni, da una parte verso gli Stati Uniti, dall’altra verso la Russia. “Lo scopo della NATO è tenere gli americani dentro, i tedeschi sotto e i russi fuori”, queste parole pronunciate da Ismay, tedeschi che hanno visto la Brexit come un affronto intollerabile alla propria leadership e inglesi che pensavano che una Germania divisa sarebbe stata “meno grande”, che poi hanno pensato invece di dover andarsene mentre la situazione era buona.

Bisognerebbe oggi constatare se la formula tripartita di Ismay sia ancora in funzione oppure no tuttavia queste parole acquistano ancora più senso alla luce di una promessa fatta negli anni ‘90 e ricordata dal presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa: “Ci avete promesso negli anni ’90 che la NATO non si sarebbe spostata di un centimetro verso est. Ci avete ingannato spudoratamente” e la testimonianza giace nelle parole di Angela Merkel in un’intervista dello Spiegel.

Eppure ci fu un tempo, non lontano, in cui la Russia era più che mai vicina all’Occidente, e un tempo in cui l’alleanza con la NATO era sul tavolo delle trattative, bypassndo le direttive di Lord Hastings Lionel Ismaym.

Alleanze effimere e resistenti


La diplomazia delle spie in guanti bianchi non è un’arte dimenticata, viene anche utilizzata per condurre i propri affari nel cyberspazio, creare alleanze o ancora per negoziare un ransomware: questo significa che come nel mondo fisico, anche nella rete affidarsi esclusivamente alla difesa informatica non è quasi mai sufficiente. Le alleanze rappresentano un enorme fonte di vantaggio e forza anche numerica per affrontare chi si percepisce come nemico: ma chi lo dice che durano nel tempo?

Effimere – per chi ha letto Tolkien – sono quelle fondate sulla comune paura, ad esempio quella di una guerra, perché non appena la paura non ha più ragione di esistere muoiono. Tuttavia si fanno sempre più forti se la minaccia aumenta. Terminano se la sicurezza dalla minaccia non è più garantita o se la fiducia o la credibilità vengono a mancare. Un caso nel mondo underground sono quei membri che abbandonano il gruppo poichè non ne condividono le pratiche scorrette per raggiungere benefici economici (ransomware). Così succede quando gli allineamenti internazionali di un governo mutano per divisioni ideologiche, di valori o intenti, oppure quando si fa spazio un mondo multipolare che offre più opzioni che promette di arrivare ai propri intenti (lo abbiamo visto recentemente con l’Armenia – roccaforte russa autosospesa dal CTSO – che cerca di fermare l’Azerbaijan e che ora guarderebbe all’UE). La sicurezza collettiva dell’Europa orientale è probabilmente la più tesa per l’alleanza del CSTO che percepisce un avvicinamento della NATO ai confini occidentali e aumenta quindi – anche in Bierlorussia – le sua capacità di analisi e previsione “al fine di prevenire e neutralizzare preventivamente sfide e minacce”.

Per chiudere questo paragrafo che apre migliaia di questioni in questo momento si aggiungono le alleanze nucleari e quelle multiple in contrasto tra loro. Si tratta di alleanze opportunistiche, citando ad esempio per l’esportazione delle tecnologie nucleari russe che sfidano le sanzioni, o le alleanze contraddittorie dell’india. Mors tua vita mea. Questa frase è soprattutto vera alla luce delle ostilità tra Russia e paesi NATO, entrambi sanno bene di non poter permettersi di perdere la guerra, chi la perde subirà il deterioramento delle proprie alleanze e posizioni di forza.

Solo le alleanze che si fondano su valori comuni o concetti unificanti resistono e tra questi vi è l’hacktivismo e naturalmente l’ideale democratico. Tuttavia in termini di conflitto essere un alleato o un nemico delle nazioni in guerra ha delle conseguenze, ancora sia a livello geopolitico che nel regno informatico, laddove spesso le operazioni ideologiche non vengono monetizzate, almeno in chiaro.

High society, obiettivo: smantellare la NATO e i suoi alleati europei


Una delle ultime alleanze è High Society che con attacchi mirati, motivati ​​ideologicamente o politicamente, promuove gli obiettivi russi e comprende i gruppi: UserSec, KotoBot, Indian CyberForce, Horus Team, CyberHood, Pervoklassniy, GB Anon, Team_R70, Anonymous Arabia, CyberTeam Indonesia, UnderWorld Hacker Group, NASA1788, PPHM, Hunt3rKill3rs, Anonymous Collective, Vampire Networks, Krypton Networks, Spectrum Botnet, BlackDragonSec, Vendetta Networks e in ultimo la Cyber così come rilevato da FalconFeeds.io. Ultima ma non meno importante la Cyber ​​​​Army of Russia attiva con molteplici attacchi informatici contro gli Stati Uniti e i servizi pubblici europei, e in grado di infiltrarsi e nel distruggere sistemi essenziali.

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Alleanze di questo tipo sono potenzialmente in grado di rappresentare una minaccia per le strutture pubbliche o le infrastrutture critiche. Gli hacktivisti soprattutto hanno un ruolo significativo all’interno dei conflitti e delle allenze fisiche in essere, ponendo grandi sfide ai paesi. Spesso gli attacchi, data leaks o data breach fanno parte di campagne di propaganda, che si insinua con le stesse tattiche delle nazioni in conflitto e che spesso riguarda la reputazione o una semplice la compensazione, ovvero ritorcendo contro l’avversario il suo stesso argomento.

Gli USA rimangono un obiettivo primario soprattutto anche perché sostengono Israele. Altra alleanza invece significativa è quella dei gruppi che sostengono la causa palestinese, basata su un’ideologia molto più solida. Dall’latra parte – sottolinea CYFIRMA – sembrano esserci molti meno gruppi che si oppongono alla Palestina, (sarebbe comunque come sparare sulla croce rossa).

Qualcosa di sbagliato


Sembra che l’Europa di oggi non piaccia nemmeno al New York Times. Le sue parole sono schiette: “nessuna delle prime 15 aziende digitali al mondo è europea. Questa non è solo un’umiliazione. Significa anche che l’Europa ha poco da cui costruire una ripresa economica credibile […] La loro politica economica è più transazionale: taglieranno le bollette del riscaldamento”.

Sono parole dure, difficili da leggere eppure, qualche fondo di verità lo possiamo trovare tutti. “ La maggior parte degli europei” continua il New York Times “non sono consapevoli di essere stati arruolati in un progetto che ha come punto finale l’estinzione di Francia, Germania, Italia e del resto delle nazioni storiche europee come unità politiche significative.Bruxelles ha potuto conquistare il consenso al suo progetto solo nascondendone la natura. La generazione più giovane europea sembra aver capito la dissimulazione. Siamo solo all’inizio delle conseguenze”.

“Le preoccupazioni dell’Europa sono più vicine al mondo delle rivolte per il pane del XVIII secolo che a quello del XX secolo di Save the Whales”
_Christopher Caldwell, New York Times, 23 giugno 2024


Qui Germania


Torniamo alla Germania: un paese che – secondo l’ex ambasciatore francese Claude Martin – viene sostenuto in prospettiva anti-russa ma anche anti-cinese e siccome il mercato cinese è indispensabile all’economia tedesca, di seguito è stata colpita la Germania, ma non a caso. La Germania – la più grande economia europa e potenza nelle esportazioni mondiali, seguita da Francia e Italia – sta attraversando, a causa del conflitto russo-ucraino – un grave rallentamento economico che è stato provocato da un calo delle esportazioni verso la Cina, dagli alti prezzi dell’energia e dall’aumento della spesa militare. La chiave di questo problema è nello storytelling di propaganda che modifica le percezioni di una cultura lontana da noi mille anni luce e della quale si vuole contenere l’influenza a costo di danneggiare economie e relazioni.

Di fatto, ancora una volta, l’establishment tedesco, in sintonia con gli Stati Uniti, è stato uno dei più grandi sostenitori della rottura dei suoi legami energetici con la Russia che forniva il 55% del suo gas. Anche se questo rischia di portare alla totale fine dell’economia e dell’industria tedesca in nome della democrazia. Non solo, si è deciso anche di chiudere anche le ultime tre centrali nucleari del paese (2023), a causa di un odio di lunga data nei confronti dell’energia nucleare. Tuttavia, a causa del rallentamento dell’economia il paese ha registrato una diminuzione del 10% delle emissioni, producendo energia rinnovabile. Questo non ha escluso l’acquisto di gas da altre nazioni con prezzi più alti e, tra l’incertezza che regna tra i cittadini, bisognerà ricalcolare tutto alla fine della recessione. Ma l’idea è che la Germania non cambierà rotta, senza discorsi fattuali all’interno del proprio governo, dato che è stata avviata la pianificazione di un graduale smantellamento della rete di distribuzione del gas del Paese, anche se non scomparirà del tutto.

Qui Francia


Ritornando alla Cina: “Se possiamo rammaricarci del suo regime, che non si evolve nella giusta direzione” afferma Claude Martin in un’intervista del 2018, “dobbiamo tuttavia rispettare la sua sovranità, non cercare di imporgli il nostro sistema politico con la forza e, soprattutto, non commettere l’errore politico che mirerebbe a “contenerlo”, “punirlo” o “costringerlo” a cambiare la sua politica, nell’illusione di poterlo così avvicinare ai nostri “valori”.

“Le sanzioni – continua Martin – non hanno avuto effetto sulla Cina in passato, ma la vendita di armi a Taiwan ha portato a delle serie conseguenze”. La politica delle sanzioni è stata infatti “percepita in Cina come una “politica dell’Occidente”, nella quale l’Europa ha perso ogni visibilità. Da allora, l’Unione non è mai riuscita a convincere Pechino che avevamo la nostra identità e i nostri interessi”.

Con la nostra incapacità di esistere, di parlare e di difenderci da soli, abbiamo facilitato il lavoro della nuova leadership cinese.
_Claude Martin


Un Europa né unita, né armata e senza hacker


A tutto questo si aggiunge ciò lo storico Giulio Sapelli chiama “il fallimento più grande della seconda metà del Novecento”, che porta al “vuoto europeo, che crea l’inevitabile duopolio Usa-Russia, è una forza centrifuga inevitabile provocata dall’assenza di questo specifico dell’Europa, che non è né unita, né armata”.

Per questo probabilmente Macron ha provato a trattare con la Cina come un paese indipendente e sovrano – prendendo distanza dalle politiche americane – senza ostilità, cercando anche di far rispettare gli impegni. L’Italia dalla sua invece, si è rifiutata di portare avanti il progetto delle “Nuove vie della seta”, rifiutandone l’obiettivo, ovvero l’aggiramento delle regole della cooperazione internazionale stabilite anche dall’Unione.

E se l’Europa è senza esercito ha bisogno anche di hacker: ancora nel 2024 si trova sotto attacco e i suoi sistemi sono continuamenti violati da esperti informatici che probabilmente si tengono ben nascosti nei sistemi per diversi mesi senza essere rilevati e questo gli permette di agire indisturbati nel momento più adatto. Sono stati installati spyware (come l’israeliano Pegasus), sono state intercettate conversazioni top secret, che poi gli avversari utilizzano come parte della “guerra dell’informazione”. Non c’è dubbio che la Francia già vittima di un’ondata di attacchi a marzo, debba mettere in sicurezza i suoi sistemi per l’arrivo dei Giochi Olimpici, non vorremmo sperimentare un altro Olympic Destroyer. Dopo Olaf Scholz, vittime sono state anche la Polonia e la Repubblica Ceca, fino a quando un attacco al Ministero della Difesa britannico il 7 maggio ha fatto trapelare i dati personali di migliaia di soldati.

Territori inesplorati


Anche l’Italia ha bisogno di hacker, ma li sa più riconoscere o coltivare? Gli hacker non sono solo stati partoriti al MIT. Negli anni ‘90 l’hacking era abbastanza popolare nel nostro Paese (anni in cui Raoul Chiesa navigava già da tempo in rete), grazie anche alla diffusione della cultura cyberpunk (per chi crede che sia nato con un video game) di cui la rivista milanese “Decoder” si fece portavoce e che raccoglieva personaggi del mondo underground come Franco Bifo Berardi, Tommaso Tozzi e Raf Valvola Scelsi. Il primo Hackmeeting italiano fu tenuto nel 1998 e Internet era un luogo da difendere. Raf Valvola Scelsi, che ho contattato tempo fa mi disse che Bruce Sterling affermò che in quegli anni l’Italia era più avanti di tutti gli altri. Poi, cosa è successo?

Rispondo con le parole di Bruce Sterling,

“È difficile dirlo, ma è ovvio che la società italiana sta invecchiando. La demografia degli anziani è oggi culturalmente dominante in Italia e probabilmente rimarrà tale. Quindi è piuttosto difficile essere giovani, trovare alcuni amici giovani ribelli, impadronirsi di un edificio e dichiarare che il mondo sta andando nella tua direzione”. Ma attenzione, non si tratta solo di dissidenti ma persone “pronte a sporcarsi le mani” data la loro “sensibilità culturale pragmatica e orientata alla sopravvivenza”.

Oggi ad esempio “il cyberpunk tende ad essere chic”, perdendo la sua vera natura, che è un mondo fatto di persone che non si deprimono e si arrendono “sanno come far fronte alle loro vite, non importa quanto tecnicamente strane, annodate e peculiari” siano. Oggi la maggior parte delle persone che stanno davanti ad uno schermo si sentono Superman, tuttavia “lontani dallo schermo sono ciechi”.

Il nostro pregio è quello di saper bene come conservare il passato. Oggi dovremmo anche impegnarci ad immaginare il futuro, senza temere i territori inesplorati.

“Stay away from people who act like a victim in a problem that they have created, spend more time with people with whom you have a common future, instead of a common past”.
_ Bishop Dale C. Bronner

Due libri da leggere sotto l’ombrellone:

  • Utopia Pirata di Bruce Sterling (2015), dove troveremo italiani pirati, negromanti ed inventori.
  • Storie neurali di Primo Levi (1966), che contiene il racconto “Il Versificatore”, una macchina futuristica molto simile a ChatGBT.

L'articolo Alleanze effimere e resistenti: come qui, come nel cyberspazio proviene da il blog della sicurezza informatica.



Europe’s quest for critical raw materials


The EU has set ambitious goals for securing its supply of critical raw materials, which are key to the digital and green transitions. Today we talk to Chad Blewitt, managing director of the Jadar Project, a highly-anticipated and highly-delayed lithium mining site in Serbia. Jadar is operated by Rio Tinto, the world’s second largest mining company.


euractiv.com/section/digital/p…



A Bruxelles sono bravi a fare la guerra col C..o degli altri. Ci vadano i vari Macron, Ursula, Crosetto, Letta, Kallas, Borrell, Sunak, Stoltemberg, Rutt e tutta la fuffa atlantista/europeista.
imolaoggi.it/2024/07/05/ucrain…


E quando il capo dello stato rispetterà i suoi cittadini?
imolaoggi.it/2024/07/04/tajani…


Il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato oggi il decreto che definisce i criteri per l’attribuzione degli incarichi di sostituzione dei direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) nelle scuole.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.



How To Turn Cheap Speakers Into Something A Little Better


[Adam Francis] bought some cheap speaker drivers from AliExpress. Are they any good? Difficult to tell without a set of enclosures for them, so he made a set of transmission …read more https://hackaday.com/2024/07/05/how-to-turn-cheap-speakers-into-somet

17059443

[Adam Francis] bought some cheap speaker drivers from AliExpress. Are they any good? Difficult to tell without a set of enclosures for them, so he made a set of transmission line cabinets. The resulting video proves that a decent sounding set of speakers shouldn’t have to cost the earth, and is quite entertaining to watch.

The design he’s going for is a transmission line, in effect a folded half-wave resonant tube terminated at one end and open at the other, with the speaker close to half way along. There is a lot of nuance to perfecting a speaker cabinet, but this basic recipe doesn’t have to be optimum to give a good result.

So after having some MDF cut to shape and glueing it all together, he ends up with some semi decent speakers for not a lot of money. The video is entertaining, with plenty of Britishisms, but the underlying project is sound. We’d have a pair on our bench.

youtube.com/embed/VuRDoNCRyRo?…



Avviso di Sicurezza: Vulnerabilità critica nel server HFS di Rejetto sotto attacco


AhnLab riferisce che gli hacker stanno prendendo di mira le versioni precedenti del file server HTTP (HFS) di Rejetto per iniettare malware e minatori di criptovaluta. Tuttavia, Rejetto ha messo in guardia gli utenti dall’utilizzare le versioni da 2.3m a

AhnLab riferisce che gli hacker stanno prendendo di mira le versioni precedenti del file server HTTP (HFS) di Rejetto per iniettare malware e minatori di criptovaluta.

Tuttavia, Rejetto ha messo in guardia gli utenti dall’utilizzare le versioni da 2.3m a 2.4 a causa di un bug. La versione 2.3m è popolare tra singoli individui, piccoli team, istituti scolastici e sviluppatori che testano la condivisione di file in rete.

Il CVE-2024-23692 (punteggio CVSS: 9,8) è una vulnerabilità SSTI (Server Side Template Injection ) che consente a un utente malintenzionato remoto non autenticato di inviare richieste HTTP appositamente predisposte per eseguire comandi arbitrari su un sistema interessato. Il bug è stato scoperto per la prima volta nell’agosto 2023 e reso pubblico in un rapporto tecnico nel maggio di quest’anno.

Subito dopo la divulgazione delle informazioni, sono diventati disponibili il modulo Metasploit e l’exploit PoC della vulnerabilità. Secondo AhnLab a questo punto sono iniziati casi di vero e proprio sfruttamento. Durante gli attacchi, gli hacker raccolgono informazioni sul sistema, installano backdoor e vari tipi di malware. Durante gli attacchi, gli hacker raccolgono informazioni sul sistema e sull’utente corrente, oltre a cercare i dispositivi collegati e pianificare le azioni successive.

In molti casi, gli aggressori interrompono il processo HFS dopo aver aggiunto un nuovo utente al gruppo Administrators, impedendo ad altri aggressori di sfruttare la falla.

Nelle fasi successive degli attacchi, viene installato lo strumento XMRig per minare la criptovaluta Monero. XMRig è stato utilizzato in almeno quattro attacchi. Uno di questi è attribuito al gruppo LemonDuck.

Altri malware consegnati a un computer compromesso includono:

  • XenoRAT – installato con XMRig per l’accesso e la gestione remota;
  • Gh0stRAT – utilizzato per il controllo remoto e il furto di dati da sistemi hackerati;
  • PlugX : una backdoor molto spesso associata ad hacker di lingua cinese, utilizzata per ottenere un accesso persistente;
  • GoThief è un ladro di informazioni che utilizza Amazon AWS per rubare dati. Acquisisce screenshot, raccoglie informazioni sui file sul desktop e invia dati al server C2.

AhnLab continua a rilevare attacchi alla versione 2.3m. Poiché il server deve essere accessibile su Internet per la condivisione dei file, gli hacker continueranno a cercare versioni vulnerabili da attaccare.

Attualmente la versione del prodotto consigliata è 0.52.10. Nonostante il numero inferiore, questa è la versione più recente di HFS dello sviluppatore. AhnLab fornisce una serie di indicatori di compromissione nel suo rapporto, che includono hash di malware, indirizzi IP di server C2 e URL di download di malware.

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Il ministro Sangiuliano contestato, ma su Rai 1 i fischi si trasformano in applausi: i video a confronto


@Politica interna, europea e internazionale
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano viene contestato dal pubblico, ma su Rai Uno i fischi si trasformano magicamente in applausi. È accaduto alla serata di gala di “Taobuk”, il Taormina Book Festiva. E ora è




GRAN BRETAGNA. Elezioni. Batosta per i Conservatori. Ex laburista Corbyn rieletto da indipendente


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Cacciato da Starmer, l'ex leader ha superato il candidato ufficiale laburista di quasi 8000 voti. Eletto anche l'estremista di destra Farage
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IRAN. Oggi il ballottaggio per il nuovo presidente. Sullo sfondo c’è la crisi economica


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il voto segue quello del 28 giugno, segnato da un calo record dell’affluenza: il 60% degli elettori iraniani si è astenuto una settimana fa dalle votazioni volte a nominare il successore di Ebrahim Raisi morto in un incidente aereo.



I giornali che sembrano liberi e invece ricevono soldi dalle pubblicità fossili


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Parlare di crisi climatica vuol dire indicarne i responsabili, ma come si fa quando le pubblicità fossili finanziano i principali giornali?
L'articolo I giornali che sembrano liberi e invece ricevono soldi dalle pubblicità fossili valori.it/pubblicita-fossili-g…



Aperitivo con Burt, Hal, Carol, Elton, Stevie e tutti gli altri echi degli anni '60 del secolo scorso. Oggi alle 18:00 a Ronciglione (VT)

#BurtBacharach #Musica #LiveMusic #Tuscia #Viterbo

mobilizon.it/events/dd0010b1-c…


Tributo a Burt Bacharach - concerto dei Flavio To The Moon


Tributo a Burt Bacharach - concerto dei Flavio To The Moon
Inizia: Venerdì Luglio 05, 2024 @ 6:00 PM GMT+02:00 (Europe/Rome)
Finisce: Venerdì Luglio 05, 2024 @ 7:30 PM GMT+02:00 (Europe/Rome)
Concerto dei Flavio To The Moon nei borghi di Ronciglione.</p><p>I migliori brani di Burt Bacharach eseguiti con voce, tromba, chitarra e basso.</p><p> Partecipazione gratuita

in reply to Flavio To The Moon

Grazie a tutti per la partecipazione. Un estratto del concerto è qui:

makertube.net/w/q2bh55kk5gAYjf…

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Domani mattina alle 10 depositeremo in Cassazione il quesito referendario per l'abrogazione della legge di Calderoli per l'attuazione dell'autonomia differenzia


Alla fine sotto l'ombrellone ho deciso di cominciare a leggere la serie di #Discworld di #TerryPratchett.
Arrivo tardi, lo so.

Mi ricorda tantissimo la #GuidaGalattica, stessa matrice umoristica britannica. Però, al contrario della guida, mi sta piacendo.

Se tutto va bene, ho letture serali garantite per qualche mese, via (non garantita, purtroppo, una #vacanza altrettanto lunga).

#lettura #Libri #fedibook



La Commissione cultura sollecita il Governo a valorizzare lettura su carta e scrittura a mano

[quote]La commissione Cultura della Camera dei Deputati ha recepito ieri il Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura per gli anni 2024-2026, promosso dal governo. Ci fa piacere notare che nel testo sono stati inseriti



SCOPERTO COMMERCIO ILLEGALE TRA ROMANIA ED ITALIA DI PESTICIDI E FERTILIZZANTI CONTRAFFATTI


Immagine/foto

Un sistema di commercio illegale di pesticidi e fertilizzanti contraffatti e vietati, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, è stato fermato dalle autorità rumene e italiane.
#Eurojust ed #Europol hanno favorito la costituzione e supportato la squadra investigativa comune formata da Forze di Poliza dei due Stati (#JIT). Nel corso di una serie di azioni in entrambi i paesi sono state raccolte prove di frode su larga scala, falsificazione ed evasione fiscale e un sospettato è stato arrestato.
Il commercio di tutte le sostanze è stato vietato nell'Unione europea (#UE) perché potrebbero essere pericolose per gli utilizzatori e i consumatori in quanto contengono dosi elevate di sostanze attive.
I sospettati importavano illegalmente i prodotti dalla Cina e da Singapore, ma li vendevano come fertilizzanti e pesticidi bio o organici, utilizzando etichette false. I sospettati vendevano anche prodotti contraffatti fingendo che fossero prodotti biologici legittimi.
Tra febbraio e maggio 2023, le autorità doganali rumene hanno individuato tre spedizioni sospette provenienti da paesi terzi. Successivi controlli da parte delle autorità fitosanitarie hanno confermato che si trattava di prodotti contraffatti o vietati, utilizzando etichette falsificate. Ulteriori indagini e perquisizioni in #Romania hanno dimostrato che dietro le attività illegali c'era un gruppo criminale organizzato, composto da cittadini rumeni e italiani che hanno rilevato aziende esistenti in Romania o registrato nuove società commerciali per la vendita dei prodotti in Italia. A questo scopo sono stati utilizzati moduli di dichiarazione falsificati.
L'Autorità giudiziaria italiana ha raccolto numerose prove sulla destinazione al mercato interno delle merci illegalmente introdotte in Romania e ha individuato gli indagati che avevano favorito il traffico illecito di prodotti agricoli provenienti dall'Italia.
Su richiesta delle autorità coinvolte, all’inizio di quest’anno Eurojust ha contribuito alla creazione e al finanziamento di una squadra #SIC .
Durante le attività operative, Europol ha inviato un esperto sul campo per effettuare un controllo incrociato delle informazioni operative in tempo reale e fornire agli esperti eventuali orientamenti e supporto tecnico. Questo sostegno ha portato a una serie di azioni coordinate in Romania e Italia, durante le quali sono state perquisite dieci località tra Arad, Bucarest, Verona e Napoli, raccogliendo ulteriori prove dei crimini.
Nel corso delle attività, l'Autorità Giudiziaria rumena ha arrestato anche uno degli indagati.
Le operazioni sono state effettuate da:
- Romania: Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e sul terrorismo, Ufficio territoriale di Costanza; Direzione delle operazioni speciali (DOS); Brigata per la lotta alla criminalità organizzata – Servizio dei porti marittimi per la lotta alla criminalità organizzata; Uffici doganali di frontiera Constanta e Constanta Sud
- Italia: Procura della Repubblica di Verona; #NAS #ArmadeiCarabinieri Padova; #Guardiadifinanza Verona



Difesa Europea. Nuova alleanza tra Bei e Fondo Nato per sostenere le Pmi del settore

[quote]La Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Fondo per l’innovazione della Nato hanno firmato un memorandum d’intesa per supportare le piccole e medie imprese europee operanti nei settori della Sicurezza e Difesa. L’accordo, annunciato in settimana, prevede una stretta collaborazione tra le due istituzioni, con



Rifondazione comunista esprime la più totale solidarietà a Serena Bortone “sanzionata” dalla Rai con 6 giorni di sospensione per avere svolto con grande p


Israele approva la più grande annessione di terre palestinesi dai tempi di Oslo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministro Smotrich promette che è solo l'inizio: "quest'anno gli espropri saranno in media dieci volte superiori agli anni precedenti"
L'articolo Israele approva la più grande annessione di terre palestinesi dai tempi di Oslo proviene da Pagine



L’Italia fa il pieno di tank tedeschi. La spesa? 20 miliardi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
I colossi delle armi Leonardo e Rheinmetall hanno firmato un accordo per la vendita all'Italia di migliaia di mezzi blindati per una spesa di 20 miliardi di euro
L'articolo L’Italia fa il pieno pagineesteri.it/2024/07/04/mon…




#Maturità2024, sul sito del #MIM è disponibile la chiave ministeriale per aprire il testo della seconda prova della Sessione Suppletiva.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



Austria, Ultima Generazione “altera” Google Maps per illustrare la crisi climatica


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Un collettivo austriaco ha modificato le immagini di Google Maps per mostrare gli impatti dei cambiamenti climatici, proiettandosi nel 2070
L'articolo Austria, Ultima Generazione “altera” Google Maps per illustrare la crisi climatica proviene da



Ho provato a cambiare la foto del profilo ma niente... Secondo me gli sviluppatori della UX di Friendica sono degli esperti steganografi (oppure dei sadici).

Grazie comunque eh, apprezzo il grande lavoro che c'è dietro e tutto il tempo donato alla comunità, però la frustrazione resta...

Qualche buon'anima sa dirmi da dove si cambia la foto del profilo ?

#Friendica-Aiuto



La richiesta di ingresso del M5S nel gruppo parlamentare europeo The Left è un fatto positivo, come abbiamo comunicato oggi a Conte. 5 anni fa ci opponemmo pe



Alleanza Atlantica: i polacchi i più entusiasti per la Nato


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo un sondaggio, il 91% dei polacchi ha un'opinione positiva della Nato, condivisa solo dal 37% dei greci e dal 42% dei turchi. Scende la fiducia in Zelensky
L'articolo Alleanza Atlantica: pagineesteri.it/2024/07/03/mon…



Se le sfide aumentano più del budget della Difesa, la risposta è anche digitalizzazione

[quote]Tra i pochi alleati Nato che non hanno ancora raggiunto la soglia del 2% del Pil per la difesa, l’Italia è senz’altro il principale, nonostante, dal summit del Galles del 2014, le sfide siano aumentate vertiginosamente: non solo la guerra in Europa e in Medio Oriente, ma anche la competizione internazionale serrata e le



Leonardo con Rheinmetall per i corazzati italiani. Occhi sul carro europeo del futuro

[quote]Leonardo e Rheinmetall, ci siamo. Come già ipotizzato, i due giganti europei hanno siglato un accordo strategico per una joint venture (Jv) paritetica atta allo sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre, con un ampio respiro europeo. Si



Città contro campagna e il fattore banlieues: la mappa del voto in Francia


@Politica interna, europea e internazionale
Se l’esito del voto legislativo francese è in gran parte delegato ai ballottaggi di domenica prossima, nonostante dal primo turno escano numerosi dati interessanti, la mappa di queste elezioni mostra ancora una volta la ripetizione di una serie di fattori consolidati nella geografia



Rifondazione Comunista ha immediatamente aderito all'appello lanciato dalla Cgil per la manifestazione nazionale sabato 6 luglio a Latina, contro sfruttamento e


Viaggio tra la chimica e la fisica del futuro

[quote]La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di patrocinare l’evento nazionale sul tema dello sviluppo sostenibile nell’ambito della Road Map organizzata dalla Federazione Nazionale dei Chimici e dei Fisici che avrà luogo al Mangia’S Resort di Brucoli, caratteristico borgo marinaro nel territorio della città di Augusta (SR). Ai lavori del





PRIVACYDAILY n. 363 – 03.07.2024

VERSIONE ITALIANA USA: L’OREGON CONSUMER PRIVACY ACT ENTRA IN VIGORE L’Oregon Consumer Privacy Act (OCPA) è stato firmato nel luglio 2023, ma è entrato in vigore solo ora. La nuova legge è il risultato degli sforzi della Attorney General’s Consumer Privacy Task Force, un gruppo di oltre 150 esperti e



La lettera di Meloni a FdI: “Noi abbiamo fatto i conti con il fascismo, non c’è spazio per i nostalgici”


@Politica interna, europea e internazionale
“Non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore”. Lo scrive Giorgia Meloni in una lettera inviata ai

in reply to Elezioni e Politica 2025

Qualche giornalista che le chiede come si conciliano queste dichiarazioni con La Russa seconda carica dello stato?


#Maturità2024, sul sito del #MIM è disponibile la chiave ministeriale per aprire il testo della prima prova della Sessione Suppletiva.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



Il contrabbando di oro africano cresce. E passa per Dubai


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Nel 2022 sono state contrabbandate 435 tonnellate d’oro africano. Pronto a raggiungere il resto del mondo, spesso dopo una tappa a Dubai
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valori.it/contrabbando-oro-afr…



SGOMINATA IN ABRUZZO ORGANIZZAZIONE CHE TRAFFICAVA HASCISC E COCAINA


@Notizie dall'Italia e dal mondo
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In Abruzzo di un’organizzazione criminale (svincolata da contesti di criminalità organizzata di tipo mafioso) formata da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, era dedita al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina.

Le sostanze stupefacenti, approvvigionate in Spagna da alcuni indagati residenti nel Paese iberico, venivano trasportate, via gomma, in Italia da corrieri che lo occultavano all’interno di autotreni nella disponibilità dell’organizzazione, per poi essere stoccati in Abruzzo a favore delle piazze di spaccio abruzzesi e marchigiane.

Il sodalizio criminale con vertice, uomini di fiducia e sodali sul territorio nazionale ed estero, poteva contare su punti di riferimento in Spagna e Germania.
Gli inquirenti, durante il lungo periodo d’indagine, hanno posto in essere diversi sequestri, per un totale di circa 100 chili di hashish e 1 chilo di cocaina, riuscendo a ricostruire i vari ruoli degli associati.

Oltre 12 arresti e 2 ulteriori misure cautelari, sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri indagati, residenti in Spagna.

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Ad operare sono stati i I Carabinieri del #ROS, che hanno avuto la collaborazione dei militari dei Comandi provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia, e in coordinamento con il #Landeskriminalamt del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della #PoliciaNacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il Dipartimento Anti-Narcotici della Polizia Nazionale dell’Ucraina, hanno eseguito 14 misure cautelari (10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria) – emesse dai GIP dei Tribunale de L’Aquila e Teramo, su richiesta rispettivamente della Direzione Distettuale Antimafia de L’Aquila e della Procura Ordinaria di Teramo.

Tutte le persone interessate dal provvedimento sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (artt. 74 e 73 D.P.R. 309/1990).

L’attività investigativa, avviata nel dicembre 2021 dalla Sezione del ROS de L’Aquila e condotta con numerose e impegnative attività tecniche e dinamiche, è stata sviluppata in coordinamento con la #DCSA (Direzione Centrale per I Servizi Antidroga) anche attraverso la collaborazione di #EUROJUST e #EUROPOL, nonché col supporto della Rete @ON, a guida italiana della #DIA (Direzione Investigativa Antimafia), finanziata dalla Commissione UE.

#rete@ON #PoliceJudiciaireFédérale #НаціональнаполіціяУкраїни



La lotta delle aziende contro la deforestazione è ancora in alto mare


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Un report di CDP fotografa la capacità delle aziende di contrastare la deforestazione nella supply chain. Pochissime riescono a farlo
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valori.it/aziende-deforestazio…




Ho creato un sito web per persone che hanno a cuore la libertà nell'informatica, nella scienza e nella società.


Eccoci qui. Dopo aver trascorso gli ultimi anni leggendo tra il fediverso e il web alternativo, ho deciso di creare il mio posto dove le persone orientate alla libertà possano discutere di libertà nell'informatica e nella società. Lo scopo generale è ricreare le vibrazioni familiari dell'era BBS mettendo insieme strumenti vecchi e moderni, da IRC a Mastodon. Ecco dove spiego tutto:

- [ENG] dmi.unict.it/nfarceri/articles…
- [ITA] dmi.unict.it/nfarceri/articles…



La corsa della Commissione europea per creare codici di condotta per l’intelligenza artificiale

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
La Commissione europea prevede di consentire ai fornitori di modelli di intelligenza artificiale (IA) simili a ChatGPT di scrivere

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