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"Armarci per cosa?"
niente più nato e usa alleati dei russi. secondo te per difendersi da chi? l'indipendenza ha un prezzo. e alla fine nel mondo dei trump e dei putin la deterrenza armata è l'unica prevenzione possibile. e siamo fortunati che francia e uk abbiano le atomiche. altrimenti saremmo nelle peste invece che da domani, da ieri.

Greg_89 reshared this.



questo è il mondo russo. davvero ue e russia se la giocano alla pari in dignità? veramente.... darei ai russi l'ungheria in cambio dell'ucraina.



Recreating A Braun Classic With 3D Printing


Braun was once a mighty pillar of industrial design; a true titan of the mid-century era. Many of the company’s finest works have been forgotten outside of coffee table books and vintage shops. [Distracted by Design] wanted to bring one of the classics back to life—the Braun HL70 desk fan.

The original was quite a neat little device. It made the most of simple round shapes and was able to direct a small but refreshing stream of air across one’s desk on a warm day. In reality, it was probably bought as much for its sleek aesthetics as for its actual cooling ability.

Obviously, you can’t just buy one anymore, so [Distracted by Design] turned to 3D printing to make their own. The core of the build was a mains-powered motor yanked out of a relatively conventional desk fan. However, it was assembled into a far more attractive enclosure that was inspired by the Braun HL70, rather than being a direct copy. We get a look at both the design process and the final assembly, and the results are quite nice. It feels like a 2025 take on the original in a very positive sense.

Files are available on Printables for the curious. It’s not the first time we’ve contemplated fancy fans and their designs. Video after the break.

youtube.com/embed/dhpZZj1WnV4?…


hackaday.com/2025/03/17/recrea…



Repairing a Legendary Elka Synthex Analog Synthesizer



Handy diagnostic LEDs on the side of the tone generator boards. (Credit: Mend it Mark, YouTube)
Somehow, an Elka Synthex analog synthesizer made it onto [Mend it Mark]’s repair bench recently. It had a couple of dud buttons, and some keys produced the wrong tone. Remember, this is a completely analog synthesizer from the 1980s, so we’re talking basic 74LS chips and kin. Fortunately, Elka helped him with the complete repair manual, including schematics.

As usual, [Mark] starts by diagnosing the faults, using the schematics to mark the parts of the circuitry to focus on. Then, the synth’s bonnet is popped open to reveal its absolutely gobsmackingly delightful inner workings, with neatly modular PCBs attached to a central backplane. The entire unit is controlled by a 6502 MPU, with basic counter ICs handling tone generation, controlled by top panel settings.

The Elka Synthex is a polyphonic analog synthesizer produced from 1981 to 1985 and used by famous artists, including Jean-Michel Jarre. Due to its modular nature, [Mark] was quickly able to hunt down the few defective 74LS chips and replace them before testing the instrument by playing some synth tunes from Jean-Michel Jarre’s Oxygène album, as is proper with a 1980s synthesizer.

Looking for something simpler? Or, perhaps, you want something not quite that simple.

youtube.com/embed/EaWjzvzZ6WY?…


hackaday.com/2025/03/17/repair…



Washington caccia l’ambasciatore del Sudafrica: “è razzista”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il governo degli Stati Uniti espelle l'ambasciatore del Sudafrica dopo aver sostenuto che quello di Johannesburg è un governo razzista che perseguita i bianchi e sostiene l'Iran e Hamas
L'articolo Washington caccia pagineesteri.it/2025/03/17/afr…

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un giorno gli storici, di un mondo libero, tornato poco prima in pieno medio evo per un paio di secoli, ricorderanno l'elezione di trump come il momento in cui un mondo traballante ma con possibilità di sviluppi positivi, ha voltato al nuovo medio evo per i secoli successivi. guerre, violenza, un mondo instabile e invivibile, dittature dilaganti, strapotere di lobbi economiche, strapotere di ricconi. questo è il futuro scelto con trump. gli storici ci diranno che per un breve periodo di circa 30-40 anni il mondo ha avuto una chance di arrestare i cambiamenti climatici e di mantenere democrazia e libertà almeno in alcune importanti zone. l'europa è stata l'ultima a cedere alla barbarie. saranno ritrovato alcuni contenuti multimediali di numerosi telefilm che descrivevano un mondo con un buon grado di libertà, ricercati e distrutti per secoli.
in reply to simona

la speranza è che si possa usare qualcosa di tanto negativo come stimolo per tirare fuori le palle e fare qualcosa di buono. l'umanità delude quasi sempre. anche le persone "comuni" sono molto deludenti. le stesse che a una partitina dei figli di 7 anni si picchiano o spingono i figli o reazioni violente se non sono abbastanza competitivi. pessimi genitori. ma a volte, chissà 😀)) spero davvero tanto con tutto il cuore tu abbia colto nel segno.
in reply to simona

trump e putin sono fatti della stessa pasta. per "alti ideali" che neppure sono il benessere del proprio popolo, sono capaci di mandare al macello milioni di persone. putin con i propri soldati, e trump con gli ucraini o con la povertà causata al proprio popolo. il giorno in cui un governo serio si installerà negli usa, se ce ne sarà uno, l'operato di trump dovrà essere cancellato integralmente e con precisione chirurgica. il tempo che ha a disposizione probabilmente, non è sufficiente per fare la rivoluzione che pensa, ma i danni di quella rivoluzione invece saranno concreti e immediati. industrializzare un paese richiede politiche fini e a lungo termine, nonché molta pazienza. se siamo fortunati passerà alla storia come il nerone dei tempi moderni. se siamo sfortunati, come il fautore dell'inizio dell'apocalisse mondiale. un autentico demonio. e pure disonesto perché non parla chiaramente. quello a cui punta non è quello che dice.


#Yemen, la guerra di #Trump


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Aforisma di fine giornata


Forse più sciocco dell'amor di patria, c'è solo l'amor per la patria altrui.
in reply to Vincenzo La Monica

Uff... comunque si trattava solo di un aforisma:
Forse più sciocco dell'amor di patria, c'è solo l'amor per la patria altrui.


I miei libri


🌟 I miei scritti su Amazon 🌟
📖 Nei tuoi occhi – Ballata cubana per tamburi e magia
Un viaggio nella Cuba della rumba e delle religioni afrocubane, tra tamburi, mare e disillusioni. Una ballata sullo smarrimento e le rotte necessarie per evitare i fortunali.
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Un memoir di perdita e rinascita. Dal dolore per mia madre a una crescita interiore inevitabile, tra ricordi e foto di famiglia che rivelano Annamaria, una donna solare e piena di vita.
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📖 Venti confusi
Il mio primo scritto, un diario poetico legato ai venti. Parole e immagini che sciolgono i momenti più densi.
“...e mentre cerchi di capire, il vento torna a soffiare, lasciandoti domande sospese.”


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Lupi spiazzati dalle pecore mannare.



- C’era una volta…
- No! Aspetta… ma sei sicuro?
Il lupo è lupo. Corre nel buio, libero, mangia quel che trova e che può, si riproduce e, tutto sommato, convive con tutte quelle favole che l’uomo gli ha appiccicato addosso per trovare un sicuro cattivo.
Poi ci sono le pecore.
La pecora è buona, (l’agnello poi, figuriamoci).
La pecora fa beee. (Lo so! La mucca fa mu e, controintuitivamente il merlo non fa me).
Insomma, tutta la narrazione sulla pecora è chiara.
Suonerebbero diversi per esempio: “La pecora perde il pelo ma non il vizio”, o “ Affamato come una pecora”, “Sbranato da un branco di agnelli”, o il vecchio battaglione italiano dei “Lupi di Toscana” tradotto in “Pecore di Toscana”.
Insomma tutta 'sta retorica del buono, della disponibilità...
E se non fosse così?
La butto lì: quando una cosa è gratis c’è SEMPRE la fregatura.
Nel 1973 lo scultore Richard Serra disse: "If something is free, you're the product." Se è gratis la merce sei tu.
A ripensarci, dietro questa frase ci sono i capisaldi della nostra educazione, tipo: “Non accettare caramelle da uno sconosciuto” o, andando più indietro, “Quando la volpe predica, guardatevi le galline”, o, ancora più indietro, “Attento ai greci anche quando portano doni”…
probabilmente anche i Neanderthal dicevano:
“Mmmm… ‘sti Sapiens…mica lo so!”
Penso alla prima televisione commerciale in Italia (Canale 5… nel cretaceo) eravamo tutti contenti perché GRATIS! (…minchioni!) e anche in quel caso la merce eravamo noi che ci bevevamo le tonnellate di pubblicità che ci hanno trasformato, che ci hanno insegnato a credere al Mulino Bianco e poi alle “discese in campo”, alle “nipoti di Mubarak”, e poi …blablabla…
Gli italiani poi…
A quante cose abbiamo creduto senza sapere cosa nascondevano… Pensate a Cossiga (Gladio, servizi deviati..) , ad Andreotti (doppio stato invisibile, servizi deviati, mafia) e via via salendo fino alle nefandezze del mascellone pelato e più su verso Cadorna l’assassino, o la favoletta dei Savoia “liberatori”…
Insomma:
Quando abbiamo perso la capacità di capire la differenza tra lupo e pecora? Quando la pecora è diventata mannara? E, la domanda delle domande: Non sarebbe il caso di svegliarsi?
Di capire che nell’unione (dei migliori) c’è la forza, che non bisogna perdere nemmeno un momento per esser migliori, che non si deve mai (MAI) smettere di studiare?
Non sarebbe arrivata l’ora di capire che il vero e unico nemico dell’umanità migliore è l’ignoranza? (Che invece, da sempre, è l’alleata più fedele della peggiore…)
Torniamo alle enciclopedie (quelle vere, certificate) e lasciamo gli “esperti”, wikipedia, i “laureati all’università della vita” al loro destino.
Catafottiamo in mare aperto i “noncielodicono”, gli ignoranti che preferiscono esserlo, i manipolatori e… le pecore mannare.
C’è un mondo di persone belle e normali, colte e buone, curiose e sincere intorno a noi. Impariamo a riconoscerci e a fare comunità.
Torniamo insomma a esser Lupi, liberi e intelligenti, belli e indipendenti, lasciando stare le indigeste pecore negli ovili…
Che ne pensate? Non sarebbe il caso?



Un Libro Bianco sulla Difesa europea per l’autonomia industriale del continente. Ecco i dettagli

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’autonomia, se non strategica almeno industriale, rimane centrale nell’agenda europea. Mentre il tema del riarmo continua a dividere il continente e gli Stati membri dell’Unione europea si preparano a un nuovo giro di




Router Asus RT-AC51U con OpenWrt 24.10.0 - Questo è un post automatico da FediMercatino.it

Prezzo: 14 €

Vendo Asus RT-AC51U con installato OpenWrt 24.10.0 (latest release).
Dispositivo entry level per chi vuole apprendere le basi di Linux, networking, firewall e penetration test. Può essere configurato:
- per creare una rete secondaria dedicata agli ospiti di strutture ricettive;
- per convertire una rete pubblica (cablata/wireless) in una Wi-Fi privata per una navigazione sicura;
- per condividere una connessione 4G/5G tramite uno Smartphone con USB tethering;
- per configurare un MQTT Broker per la domotica.

Per caratteristiche hardware e dimensione fisica il dispositivo rappresenta un'alternativa di fascia più economica rispetto a dispositivi GL.iNet o NanoPi o WiFi Pineapple con consumo energetico molto basso.


OpenWrt è una distribuzione Linux specifica per dispositivi embedded come i router CPE e permette di utilizzare il router come server/client VPN, wifi repeater, filtro contenuti e blocco ads. Supporta WPA3, VLAN, HTTPS, SSH, VPN.

Gestione tramite interfaccia web o terminale SSH.
Il router è venduto resettato alle impostazioni di base e con interfaccia in inglese. (vedi immagine 2). Scatola con segni di usura (vedi immagine 4).


Specifiche tecniche:
Wi-Fi 2.4 e 5 GHz
802.11a : up to 54 Mbps
802.11b : up to 11 Mbps
802.11g : up to 54 Mbps
WiFi 4 (802.11n) : up to 300 Mbps
WiFi 5 (802.11ac) : up to 433 Mbps
4 porte LAN Fast Ethernet 100 Mbps
1 porta WAN Fast Ethernet 100 Mbps

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#Scuola, prosegue il viaggio del Ministro Giuseppe Valditara nelle scuole d’italia.

Oggi si è recato in Lombardia, per una visita istituzionale in alcune scuole del territorio della provincia di Brescia, per incontrare studenti, docenti e amministr…



Postcard from Washington: MAGA on tech


Postcard from Washington: MAGA on tech
WELCOME BACK TO DIGITAL POLITICS. I'm Mark Scott, and the newsletter skews hard toward North America this week. As a counterweight: I'm in Geneva on March 24 to talk about data governance and tech sovereignty — if anyone is in town and wants to say hi.

— The new White House administration is finding its feet on digital policy. Its approach to greater oversight (or lack of it) is not as clear cut as you may think.

— Canada is gearing up for a snap nationwide election. Officials are worried about foreign interference from Russia, China... and the United States.

— The European Union announced a series of 'AI Factories' to jumpstart the bloc's use of artificial intelligence infrastructure to boost growth.

Let's get started:



digitalpolitics.co/postcard-fr…



#NoiSiamoLeScuole, il video racconto di questa settimana è dedicato all’IC di Fino Mornasco (CO).

Grazie al #PNRR la Scuola secondaria di I grado “Scalabrini” dell'istituto comprensivo sarà ricostruita.



Ask Hackaday: What Would You Do With the World’s Smallest Microcontroller?


It’s generally pretty easy to spot a microcontroller on a PCB. There are clues aplenty: the more-or-less central location, the nearby crystal oscillator, the maze of supporting passives, and perhaps even an obvious flash chip lurking about. The dead giveaway, though, is all those traces leading to the chip, betraying its primacy in the circuit. As all roads lead to Rome, so it often is with microcontrollers.

It looks like that may be about to change, though, based on Texas Instruments’ recent announcement of a line of incredibly small Arm-based microcontrollers. The video below shows off just how small the MSPM0 line can be, ranging from a relatively gigantic TSSOP-20 case down to an eight-pin BGA package that measures only 1.6 mm by 0.86 mm. That’s essentially the size of an 0603 SMD resistor, a tiny footprint for a 24-MHz Cortex M0+ MCU with 16-kB of flash, 1-kB of SRAM, and a 12-bit ADC. The larger packages obviously have more GPIO brought out to pins, but even the eight-pin versions support six IO lines.

Of course, it’s hard not to write about a specific product without sounding like you’re shilling for the company, but being first to market with an MCU in this size range is certainly newsworthy. We’re sure other manufacturers will follow suit soon enough, but for now, we want to know how you would go about using a microcontroller the size of a resistor. The promo video hints at TI’s target market for these or compact wearables by showing them used in earbuds, but we suspect the Hackaday community will come up with all sorts of creative and fun ways to put these to use — shoutout to [mitxela], whose habit of building impossibly small electronic jewelry might be a good use case for something like this.

There may even be some nefarious use cases for a microcontroller this small. We were skeptical of the story about “spy chips” on PC motherboards, but a microcontroller that can pass for an SMD resistor might change that equation a bit. There’s also the concept of “Oreo construction” that these chips might make a lot easier. A board with a microcontroller embedded within it could be a real security risk, but on the other hand, it could make for some very interesting applications.

What’s your take on this? Can you think of applications where something this small is enabling? Or are microcontrollers that are likely to join the dust motes at the back of your bench after a poorly timed sneeze a bridge too far? Sound off in the comments below.

youtube.com/embed/pPQqsCg6vCQ?…


hackaday.com/2025/03/17/ask-ha…



Build Your Own Air Mouse, Okay?


Are you using a desk mouse like some kind of… normal computer user? Why, beg the heavens? For you could be using an air mouse, of your very own creation! [Misfit Maker] shows the way. Check out what he made in the video below.

An air mouse is a mouse you use in the air—which creates at least one major challenge. Since you’re not sliding along a surface, you can’t track the motion by mechanical friction like a ball mouse or by imaging as in an optical mouse. Instead, this build relies on a gyroscope sensor to track motion and translate that into pointer commands. The build relies on an ESP32-C3 as the microcontroller at the heart of things. It communicates with an MPU6050 gyroscope and accelerometer to track motion in space. It then communicates as a human interface device over Bluetooth, so you can use it with lots of different devices. The mouse buttons—plus media control buttons—are all capacitive touch-sensitive, thanks to an MPR121 touch sensor module.

There’s something neat about building your own tools to interface with the machines, almost like it helps meld the system to your whims. We see a lot of innovative mouse and HID projects around these parts.

youtube.com/embed/-Z1N2IomKbg?…


hackaday.com/2025/03/17/build-…



Il Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista ha proceduto a completare la formazione degli organi dirigenti nazionali con l’elezione della nuova Direzione e della Segreteria. L’assetto definitivo degli organismi andrà perfezionato con la convocazione dei congressi regionali che devono statutariamente tenersi entro tre mesi dalla fine del Congresso nazionale.

La prospettiva politica per la quale tutto il partito è chiamato ad operare, pur nel rispetto della dialettica e della pluralità interna, è quella indicata dal documento che ha prevalso, seppur di poco, nel voto degli iscritti e delle iscritte. La riconquista della piena autonomia strategica, ideale e organizzativa del PRC è l’acquisizione centrale ed irrinunciabile che ci ha consegnato il Congresso. La nostra autonomia costituisce il fondamento necessario sul quale si deve basare la nostra ispirazione unitaria che si concretizza, nell’attuale fase politica e sociale caratterizzata da molteplici elementi di differenziazione e di disorientamento anche nelle classi popolari, nella costruzione di diversi e variamente articolati fronti di lotta e di mobilitazione di massa. La massima unità nella massima chiarezza degli obbiettivi, per la massima efficacia politica: questa deve essere la nostra bussola.

La linea politica consegnataci dal Congresso nazionale ha trovato una prima ed efficace realizzazione nella nostra iniziativa sul tema della pace e dell’opposizione alla inaccettabile politica bellicista e di riarmo condotta dalla Commissione europea sotto la guida di Ursula von der Leyen. Contestando l’iniziativa di “Repubblica” che in nome di un generico europeismo era finalizzata a sostenere le politiche di ReArmEurope nonché tutto l’assetto neoliberista e antidemocratico sul quale si basa l’Unione Europea reale, abbiamo proposto la convocazione di un’altra piazza, per un’altra Europa che si ponga come obbiettivo la pace e la costruzione di un assetto globale fondato sull’autodeterminazione e la liberazione dei popoli e sulla cooperazione tra gli Stati.

La nostra iniziativa, convergente con l’appello lanciato da Transform! Italia che ha ricevuto migliaia di adesioni in pochissimi giorni ha consentito di realizzare l’appuntamento di Piazza Barberini e portato nel dibattito pubblico, nonostante la censura di gran parte dei media, una posizione chiaramente alternativa che ha aperto contraddizioni nell’operazione tentata da “Repubblica”. Questo si è riflesso anche nella decisione di importanti forze organizzate come la CGIL e l’ANPI (mentre l’ARCI ha scelto di non aderire) a partecipare ma affermando contemporaneamente il proprio rifiuto del progetto di riarmo, consistente in almeno 800 miliardi, proposto dalla Commissione europea.

La nostra impostazione, nel costruire la più ampia convergenza possibile attorno alla piazza pacifista del 15 marzo, è stata di rendere chiara l’impossibilità di tenere insieme chi è contro il piano di riarmo e favorevole alla ricerca di una soluzione diplomatica che metta fine quanto prima al conflitto in Ucraina, con chi invece aderisce alla retorica militarista e all’oltranzismo bellicista.

A partire da questo elemento di chiarezza occorre lavorare per allargare il fronte delle forze che si oppongono al piano di riarmo. Uno schieramento potenziale che deve unire anche parte di coloro che hanno scelto, contraddittoriamente, di partecipare alla piazza di “Repubblica” come coloro che hanno deciso di non scegliere nessuna delle due piazze, in particolare il Movimento 5 Stelle, al quale va riconosciuto di avere assunto una posizione netta nel Parlamento europeo.

Si tratta ora di costruire una mobilitazione che in ogni città coinvolga tutti coloro che si oppongono al piano di riarmo. Non bisogna sottovalutare la gravità delle decisioni politiche assunte a livello europeo, ma nemmeno l’insieme di contraddizioni e di ostacoli con i quali si dovranno confrontare le classi dominanti europee, attraversate al loro interno da interessi economici e politici contrastanti e da una complessiva crisi di legittimità. Queste classi dominanti si affidano al riarmo e al bellicismo per fronteggiare tutte le conseguenze negative prodotte dalle scelte che hanno portato avanti nei decenni scorsi: una globalizzazione subalterna alla grande finanza e alle multinazionali, il progressivo smantellamento dello Stato sociale, le politiche di austerità imposte nella crisi del debito, una visione del contesto globale come terreno di riproposizione della supremazia dell’Occidente.

Per bloccare la deriva bellicista e militarista è indispensabile anche promuovere un’iniziativa a livello europeo resa finora difficile dalle divergenze che si sono espresse tra gli stessi partiti che aderiscono all’eurogruppo “The Left”. Sul tappeto va posta l’accelerazione della crisi della NATO che deve essere sostituita non da “coalizioni di volenterosi” ma da un sistema condiviso di sicurezza europea analogo a quello a suo tempo costruito ad Helsinki.

Per quanto riguarda l’Ucraina, senza farsi illusioni sulle motivazioni di Trump e di Putin, non si può che guardare con favore ad un possibile cessate-il-fuoco ed alla realizzazione di una soluzione politica e diplomatica che, se perseguita già tre anni fa, avrebbe risparmiato morti e distruzioni da entrambe le parti.

Il quadro internazionale come quello politico italiano sono in una fase di movimento, con improvvise e a volte imprevedibili accelerazioni, che richiedono la massima capacità di iniziativa e di intervento del nostro partito, senza spocchia settaria come anche senza subalternità nei confronti di alcuno.

Il riarmo e il pericolo di una estensione della guerra in Europa sono un tema centrale dal quale non si può prescindere ma esso non può essere separato dall’insieme degli altri punti di crisi che si vanno accumulando e intrecciando nell’assetto del capitalismo finanziarizzato e neoliberista che si è imposto dalla fine degli ’80.

L’ascesa globale dell’estrema destra, che ha portato all’affermazione in Italia di una forza politica in diretta continuità con il neofascismo, la crescita deil’AfD in Germania, la vittoria di Trump negli Stati Uniti, non può essere sottovalutata né derubricata ad un semplice cambio di gestione interno alle classi dominanti. Per questo riteniamo che il prossimo appuntamento del 25 aprile deve caratterizzarsi per un’ampia mobilitazione del nostro partito anche in coordinamento con la campagna del Partito della Sinistra Europea: “Fascism=War. Peace is our victory” (Fascismo=Guerra. La pace è la nostra vittoria). Dobbiamo portare in questo appuntamento, con spirito unitario, la connessione tra antifascismo, lotta al razzismo e al patriarcato, rifiuto della guerra e del militarismo, difesa delle libertà democratiche da ogni torsione autoritaria, come quelle messe in campo dal governo Meloni (DL 1660, premierato, utilizzo del sistema scolastico quale strumento di indottrinamento ideologico di cui sono pericoloso esempio le Indicazioni nazionali per l’insegnamento nella primaria e le Linee guida per l’insegnamento di educazione civica, ecc.).

La fissazione della data all’8-9 giugno dei referendum voluti dalla CGIL insieme a quello promosso da noi sul riconoscimento della cittadinanza ai nuovi italiani, volutamente scelta per rendere più difficile il raggiungimento del quorum, costituisce un’altra priorità per l’azione del nostro partito nei prossimi mesi. La confluenza dei diversi referendum dovrà servirci per mettere al centro la questione sociale e la difesa dei diritti delle classi lavoratrici insieme alla unificazione delle lotte tra persone native e migranti contro la volontà convergente delle destre e del padronato di frammentare e dividere le classi popolari. La nostra presenza attiva nei coordinamenti provinciali per i referendum deve costituire un’occasione importante anche per riaffermare e consolidare l’ampiezza delle relazioni politiche e sociali che ci caratterizza e che è stata riscontrata in modo visibile nel nostro Congresso nazionale.

La situazione politica italiana nella quale interverrà l’esito dei referendum è tutt’altro che stabilizzata. La destra al governo mantiene il suo consenso ma non ha affrontato e risolto nessuno dei problemi strutturali del capitalismo italiano (stagnazione, deindustrializzazione, marginalizzazione nelle catene del valore) e in compenso ha aggravato le condizioni preesistenti di povertà e precarietà. Pur con contraddizioni interne, il polo di destra mantiene una sua solidità, mentre appare frammentato il fronte delle opposizioni. Nel PD si è esplicitata l’offensiva della destra interna verso la leadership di Elly Schlein per le sue, pur timide, correzioni di rotta rispetto alle precedenti direzioni di Renzi, Letta, ecc. Il Movimento 5 Stelle cerca di affermare un profilo autonomo che, soprattutto sulla questione del contrasto alla guerra e al riarmo, può favorire la costruzione di una reale opposizione al governo su temi qualificanti. È auspicabile che in questa direzione la manifestazione promossa per il 5 aprile possa essere aperta alla convergenza ad altre forze che ne condividano alcuni punti programmatici di rilievo.

In questa situazione nella quale il “campo largo” in realtà non esiste, l’opposizione alla destra è complessivamente debole e slegata dalle esigenze reali delle classi popolari, la posizione di autonomia e di ispirazione unitaria senza subalternità del nostro partito ci consente di intervenire indicando una nostra idea di alternativa politica e sociale alle destre. Una proposta che possa vedere la confluenza, prima che di forze politiche (che pure è indispensabile), delle mobilitazioni sociali che sono presenti nel Paese, seppure ancora in forma frammentaria e non sufficientemente radicata; dal no all’autonomia differenziata e al DL 1660, ai momenti di conflittualità sociale diffusi e di difesa delle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia, ai movimenti territoriali per l’ambiente e la giustizia sociale, alla solidarietà ai popoli palestinese e curdo, ai movimenti femminista, transfemminista e LGBTQIA+ che hanno promosso lo sciopero e le tante piazze dell’8 marzo. In ognuno di questi ambiti, il PRC intende essere non un elemento residuale o dedito alla mera predicazione quanto una forza indispensabile alla costruzione di un più forte intreccio tra proposta politica e mobilitazione sociale. Siamo e vogliamo essere sempre più il “partito necessario” per unire insieme “alto” e “basso” e per ricostruire la speranza nella possibilità concreta della trasformazione sociale che la crisi del capitalismo rende sempre più impellente.

Per questo occorre rimettere al centro l’estensione delle nostre forze organizzate e dei nostri legami di massa, soprattutto aprendoci a tutte quelle realtà che faticano a vedere nella vita concreta del nostro partito una risposta al loro bisogno di essere socialmente attive e politicamente influenti. La ripresa della Linke tedesca, senza che si possa pensare ad una superficiale trasposizione di esperienze in contesti diversi, ci dice come sia certamente importante essere presenti in modo innovativo e comprensibile sui media sociali ma altrettanto indispensabile sia il rapporto diretto, “fisico”, sui territori, nei quartieri, nelle zone spesso quasi totalmente abbandonate dalla desertificazione della politica. Occorre invertire radicalmente la tendenza alla riduzione o alla stagnazione del numero degli iscritti e delle iscritte (unitamente alla sperimentazione di nuove forme di autofinanziamento), a partire dalla nostra presenza che pure resta, oltre che umanamente ricca, anche più estesa e radicata di altre forze che, magari rappresentate nelle istituzioni, al di fuori di quelle restano largamente virtuali.

Il Comitato Politico Nazionale dovrà trovare forme di gestione del proprio lavoro al fine di orientarsi sempre di più all’analisi concreta della situazione concreta, alla indicazione e verifica degli obbiettivi, alla individuazione di tutti gli strumenti per il rafforzamento ideale e organizzativo del partito, evitando che ogni riunione diventi oggetto di dibattito generico o, peggio ancora, la stantia ed immodificabile riproposizione di un permanente dibattito congressuale.

Il CPN impegna tutto il partito per i prossimi mesi su questi obiettivi prioritari di impegno:

campagna contro la guerra e contro il “ReArm Europe”

Nell’anno dell’80° della fine della Seconda guerra mondiale e della Liberazione del nostro paese, risuona in noi il monito del Presidente Partigiano Sandro Pertini: “Si svuotino gli arsenali e si riempiano i granai”.

Come Partito della Rifondazione Comunista, rivolgiamo un appello, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, ai tanti e tante, che non si sentono di essere “intruppati” nella retorica del “ReArm Europe”, affinché si costruiscano insieme in tutto il paese, centinaia di piazze “Contro il Riarmo e per la Pace” e si lavori per una grande manifestazione nazionale e per una mobilitazione europea da promuovere in relazione con i movimenti e il Partito della Sinistra Europea.

Vanno proseguite la mobilitazione contro la guerra in Ucraina, il genocidio in Palestina, per la liberazione di Ocalan e contro il blocco a Cuba.

Campagna referendaria lavoro e cittadinanza

I referendum sul lavoro promossi dalla CGIL e quello sulla Cittadinanza, sui cui forte è il nostro sostegno per il SI all’abrogazione, che si svolgeranno l’8 e 9 giugno in concomitanza con il secondo turno delle elezioni amministrative, rappresentano la sfida politica per ridare nuovo protagonismo politico ai lavoratori e lavoratrici e mettono in discussione la stagione neoliberista che depreda e impoverisce i molti e arricchisce i pochi.

Tutte le nostre strutture territoriali sono impegnate a partecipare con forza ai Comitati Unitari a sostegno della campagna referendaria e nelle iniziative che autonomamente assumeremo, affiancandovi la riproposizione della nostra proposta di legge sul salario minimo e la necessità di introdurre una legge contro gli omicidi sul lavoro e l’abrogazione della Bossi-Fini.

Presentato dal Segretario Maurizio Acerbo e approvato a maggioranza dal Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista in data 16 marzo 2025



Asili nido, il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato il decreto che avvia la procedura per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte degli enti locali, finalizzata alla costruzione di nuovi asili nido e alla riconversione di edifici p…


#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

🔸 Firmato il Protocollo di Intesa tra #MIM, Ministro dello Sport e Sport e Salute S.p.



Oggi #17marzo è il 164° anniversario dell’Unità d’Italia! 🇮🇹

In questa occasione celebriamo la Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera.

Qui la dichiarazione del Ministro Valditara▶mim.gov.





Dall’IA ai sottomarini, così Italia e India insieme potrebbero dominare l’Indo-Mediterraneo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’industria navale italiana e quella indiana si trovano su rotte convergenti. A sottolinearlo è Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, che in un’intervista ha delineato le opportunità di collaborazione tra i due Paesi in un settore strategico



inquietante come l'universo distopico di un film di fantascienza, in cui siamo precipitati. e qualcuno sostiene che l'europa non dovrebbe armarsi... follia.



YEMEN SOTTO ATTACCO. La risposta degli Houthi contro le portaerei Usa


@Notizie dall'Italia e dal mondo
I combattenti yemeniti affermano di aver colpito la USS Harry S. Truman con missili balistici. Washington non conferma e i suoi raid hanno causato almeno 53 morti
L'articolo YEMEN SOTTO ATTACCO. La risposta degli Houthi contro le portaerei Usa proviene da Pagine Esteri.



Un’asse Londra-Tokyo per i droni gregari del Gcap? Ecco perché l’Italia potrebbe fare da sé

@Notizie dall'Italia e dal mondo

BAE Systems, la prima azienda della Difesa in Europa, starebbe valutando di avviare delle collaborazioni con le industrie giapponesi nel campo dei droni, con l’obiettivo di sviluppare velivoli gregari destinati ad affiancare il caccia di sesta generazione del Global combat air



opinione scottante


se ti da fastidio rispondere alle domande degli studenti e spiegare gli errori non dovresti essere un'insegnante


Idaho Teacher Speaks Out After She's Forced To Remove 'Everyone Is Welcome Here' Signs From Classroom


Marcus Myers, the school district’s chief academic officer, told KTVB that the problem with the poster is that it does not respect differing opinions.


That poster does not respect differing opinions?!?!

Is a school now supposed to respect the opinion that not all children are welcome there?

😳😳😳😳😳😳

comicsands.com/idaho-teacher-w…



Un milione di posti di lavoro in più. FdI si prende il merito. Ma è il Gol del Conte 2


@Politica interna, europea e internazionale
Secondo i dati del monitoraggio del programma Garanzia occupabilità lavoratori (Gol): su 3,3 milioni di disoccupati iscritti, circa un milione (il 31,8 per cento) ha trovato lavoro dopo la presa in carico del servizio. Un risultato di



Rispetta te stesso: butta via Alexa. Rispetta l'ambiente: smaltisci Alexa correttamente.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/alexamer…
28 marzo 2025: si scegliere chi vive e chi muore: se vive Alexa, muore la Privacy se vive la privacy, Alexa deve morire. Se conviviamo con Alexa, stiamo avvelenando la nostra vita privata e la nostra riservatezza:

Privacy Pride reshared this.




Su Narciso e lo specchio


massimogiuliani.it/blog/2025/0…


ARMI. L’esercito brasiliano addestrato in Puglia sui blindati italiani


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il cacciacarri “Centauro II”, sviluppato dalle industrie militari italiane, e verrà acquistato in un centinaio di unità dalle forze terrestri brasiliane, in addestramento a Lecce
L'articolo ARMI. L’esercito brasiliano addestrato in Puglia sui blindati italiani




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MacBook Late 2007, bianco, schermo da 13.3" 1280 x 800 px, tastiera con layout US, CPU Intel Core 2 Duo da 2.0 o 2.2 GHz, RAM probabilmente 4GB, alimentatore 60W MagSafe, lettore di DVD, privo di SSD (ci va un SSD/HDD da 2.5"), privo di batteria (ma funzionante con il cavo di alimentazione). Non lo uso da anni. Preferisco regalarlo piuttosto che buttarlo. Ho a disposizione il service manual ufficiale di Apple (329 pagine) + un manuale di Powerbook Medic.
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Ma è vero che a Trump i Danesi hanno ricordato che dovrebbe lasciare libera la Casa Bianca entro un mese?

Sì, perché, siccome l' America è stata scoperta e occupata da Leif Eriksson (che, essendo norreno, era al tempo di nazionalità danese, come anche suo padre Erik il Rosso, scopritore della Groenlandia), gli Usa sono una loro proprietà (come la Groenlandia).
E che se non ottemperasse potrebbe dover intervenire la NATO...



Benvenuta @CriCat anche su #Pixelfed !

Sono molto felice di poter vedere i lavori che decidi di condividere senza essere costretto ad utilizzare un software in particolare, e senza nemmeno dovermi per forza creare un account da qualche parte !

pixelfed.social/CriCat



Negli Svizzeri - F. Soldini


Oggi al rientro da una lunga passeggiata, mi sono fermata a curiosare nella #bibliocabina in piazza del mio paese. Fra i diversi libri, palesemente "svuota cantina" (tipo riviste di cucina degli anni 90, libri di giardinaggio in tedesco, calendari religiosi del 2018) ho trovato questo interessante volume:

"Il volume propone un insolito viaggio letterario tra le pagine di una settantina di scrittori italiani che negli ultimi due secoli hanno parlato della Svizzera e degli svizzeri.
Componimenti poetici, racconti o romanzi, note diaristiche o percorsi eterogenei di scritture.
#FabioSoldini
In co-edizione con Marsilio Editori, Venezia."

Sarà interessante anche per l'altra breve formazione che sto seguendo, dove si parla di #migrazione e #interculturalità 🙃




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