Poi le merde europeiste/atlantiste dicono che non è vero che hanno degli interessi favorevoli con gli Yankees.
Thierry Breton fino a qualche mese fa è stato commissario al mercato interno per l'Unione Europea. Come se fosse il "ministro" per lo sviluppo economico dell'Italia giusto per capirci. Un ruolo importantissimo e allo stesso tempo molto delicato. Adesso, dopo aver finito nella Commissione Europea, se ne va a lavorare per Bank of America. È una roba gravissima, intanto perché è in possesso di informazioni che in teoria dovrebbero rimanere riservate. Poi perché questa è l'ennesima dimostrazione che quando sono al potere, dei cittadini se ne fottono altamente e tutelano altri tipi di interessi. Soprattutto gli interessi statunitensi. Altrimenti pensate che Bank of America lo avrebbe inserito nel suo organico se durante il suo mandato avesse tutelato gli interessi dei cittadini europei? Ne abbiamo già avuta la dimostrazione con Mario Draghi, che dopo essere stato ai vertici del Tesoro italiano e aver svenduto tutto, ha prestato i suoi servizi ben remunerati alla banca d'affari Goldman Sachs. Ma la lista sarebbe lunga. Questo è il fascismo di oggi e si chiama fascismo finanziario. Fino a quando non si metterà un freno alle porte girevoli, la politica non sarà mai dalla parte dei più deboli, bensì sempre da quella dei più forti. E qui non c'è destra o sinistra che tenga, perché nessuno si è mai sognato di affrontare questa piaga. Il fascismo è nato in Europa col braccio alzato e si è evoluto sempre in Europa mettendosi il colletto bianco per cercare di nascondersi meglio. Ma i risultati sono sempre gli stessi!
T.me/GiuseppeSalamone
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Un segnale a Trump. La Lituania alza l’asticella della difesa militare al 6%
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Lituania ha deciso di incrementare la propria spesa per la difesa fino a una quota compresa tra il 5% e il 6% del prodotto interno a partire dal 2026, consolidando la propria posizione come leader globale negli investimenti militari. La decisione, definita “storica” dal presidente Gitanas Nausėda, è stata presa
Germania in allarme. Il nuovo piano contro i droni sospetti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Germania si prepara a intensificare le difese contro un fenomeno sempre più preoccupante: l’attività sospetta di droni sopra infrastrutture critiche e siti militari. Un disegno di legge approvato dal governo federale consentirebbe alle forze armate tedesche, la Bundeswehr, di abbattere questi
JENIN. Accordo tra la Brigata Jenin e l’Autorità Palestinese
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le forze di sicurezza agli ordini di Abu Mazen prenderanno stasera il controllo del centro del campo profughi della città, ponendo fine ad una operazione condannata da gran parte dei palestinesi e che ha provocato almeno 15 morti, tra cui una giornalista
L'articolo JENIN. Accordo tra la
A Field Expedient Welder Only MacGyver Could Love
If you needed to weld something in a pinch, what’s the minimum complement of equipment you could get away with? In [Professor Bardal]’s case, it’s a couple of motorcycle batteries and a roll of flux-core wire, and not much else.
We suspect this one is going to elicit quite a few comments, not least by the welding fans who no doubt will be triggered by just about everything in the video below, especially by characterizing this as MIG welding; it’s FCAW, or flux-core arc welding. But it bears some superficial similarities to MIG, at least insofar as there’s a consumable wire electrode through which a high-current DC supply flows, creating enough heat to melt it and the base metal. In this case, the current is provided by a pair of 12-volt motorcycle batteries hooked together in series. There’s also a torch of sorts — a short length of copper capillary tubing with a 1-mm inside diameter clamped in the jaws of a stick welder stinger, or a pair of locking pliers if you’re really in a pinch. The torch is connected to the negative terminal on the battery with a jumper cable, and the positive terminal is connected to the workpiece.
To create the weld, a piece of 0.8-mm flux-core welding wire is threaded through the capillary and into the joint, and fed by hand as it’s consumed. It’s awkward and awful, but it works. Of course, there’s no control over amperage as there would be with a legit welding machine, which would make it hard to adapt this method to different materials. Weld quality appears poor, too. But we suspect that if you were in a position to need a welder like this, you wouldn’t really care about any of that.
Fabricobbled welding rigs seem to be [Professor Bardal]’s thing — witness this much more professional MIG welder, complete with a baking soda and vinegar shielding gas generator.
youtube.com/embed/Z3cc_ph1Wv4?…
Thanks to [Danjovic] for the tip.
No Crystal Earpiece? No Problem!
A staple of starting off in electronics ion years past was the crystal set radio, an extremely simple AM radio receiver with little more than a tuned circuit and a point contact diode as its components. Point contact diodes have become difficult to find but can be replaced with a cats whisker type detector, but what about listening to the resulting audio? These circuits require a very high impedance headphone, which was often supplied by a piezoelectric crystal earpiece. [Tsbrownie] takes a moment to build a replacement for this increasingly hard to find part.
It shouldn’t have come as a surprise, but we were still slightly taken aback to discover that inside these earpieces lies the ubiquitous piezoelectric buzzer element. Thus given a 3D-printed shell to replace the one on the original, it’s a relatively simple task to twist up a set of wires and solder them on. The result is given a test, and found to perform just as well as the real thing, in fact a little louder.
In one sense this is such a simple job, but in another it opens up something non-obvious for anyone who needs a high impedance earpiece. The days of the crystal radios and rudimentary transistor hearing aids these parts were once the main target for may both have passed, but just in case there’s any need for one elsewhere, now we can fill it. Take a look at the video, below the break.
Fancy trying a crystal radio? We’ve got you covered.
youtube.com/embed/ARtfLB0nQ5k?…
Dati come Oro! La Cina Svela il Suo Progetto per l’Infrastruttura Nazionale
Il 31 dicembre 2024, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma, insieme all’Ufficio Nazionale dei Dati e al Ministero dell’Industria e dell’Informatizzazione della Cina, ha pubblicato le “Linee guida per la costruzione dell’infrastruttura nazionale dei dati”.
Questo documento definisce l’infrastruttura dei dati come un nuovo tipo di infrastruttura che fornisce servizi di raccolta, aggregazione, trasmissione, elaborazione, circolazione, utilizzo, gestione e sicurezza dei dati, integrando hardware, software, algoritmi, standard e meccanismi.
Le linee guida mirano a promuovere la condivisione dei dati e a costruire un’infrastruttura che faciliti l’utilizzo efficace dei dati come elemento chiave per lo sviluppo economico e sociale. Questo approccio riflette l’importanza crescente attribuita alla gestione e all’utilizzo dei dati nella strategia nazionale cinese, riconoscendo i dati come una risorsa fondamentale per l’innovazione e la crescita.
L’iniziativa si inserisce nel contesto delle decisioni prese durante la terza sessione plenaria del XX Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, che ha sottolineato la necessità di costruire e gestire un’infrastruttura nazionale dei dati per promuovere la condivisione e l’utilizzo efficiente delle informazioni. Le autorità locali sono invitate ad adattare e implementare queste linee guida in base alle specifiche esigenze regionali, garantendo un’applicazione flessibile e mirata delle direttive nazionali.
La costruzione di un’infrastruttura nazionale dei dati rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei processi decisionali, economici e amministrativi in Cina. Integrando diverse componenti tecnologiche e normative, il paese mira a creare un ecosistema in cui i dati possano essere raccolti, gestiti e utilizzati in modo sicuro ed efficiente, favorendo l’innovazione e la competitività a livello globale.
In conclusione, le “Linee guida per la costruzione dell’infrastruttura nazionale dei dati” delineano una strategia chiara per lo sviluppo di un’infrastruttura integrata e avanzata, essenziale per sostenere la crescita della Cina nell’era digitale.
L’implementazione efficace di queste linee guida richiederà un coordinamento tra le diverse regioni e settori, nonché un impegno continuo nell’aggiornamento delle tecnologie e delle competenze necessarie per gestire e sfruttare al meglio il potenziale dei dati.
L'articolo Dati come Oro! La Cina Svela il Suo Progetto per l’Infrastruttura Nazionale proviene da il blog della sicurezza informatica.
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Il controsenso
- Non ho abbastanza seguito.
- Non ho abbastanza notorietà.
- Non ci sono milioni di persone che potrebbero seguirmi o apprezzarmi.
- Non ho una lista contatti abbastanza lunga o facilmente formata.
- È più diffile da approcciare e capire.
...
Non ho capito: si è sul fediverso per una scelta più etica e per contenuti non casuali ma ricercati o direttamente creati, o per altra pappa pronta insapore, articoli clickbait e una massa di gente che sbircia i fatti vostri senza reale interesse?
Facebook (come altre piattaforme da milioni di utenti) è, per la maggiorparte, per chi si impiccia, non per chi si informa. Per chi copia e si uniforma non per chi crea dal nuovo. Lo dimostrano praticamente tutti i post, soprattutto quelli di articoli, dove le persone si soffermano sul titolo e la immagine prima di avviare liti e non discussioni (differenza importante).
Facebook ha una media di recensioni da 3 su 5 se non meno, non è un buon prodotto.
Quantità non è qualità. Questa frase vale per il numero di persone che scaricano una app, anche per il numero di contatti personali.
Qui non si guadagnano soldi se si hanno tante persone, non ci sono moderatori automatici fallimentari che permettono la ressa di miliardi di utenti. A meno che si voglia ricreare lo stesso schifo, bisogna creare, invitare, informare chi vuole essere informato e cambiare aria e vita, non concentrarsi sulla gara a chi ha più numeri.
Che un prodotto sia quello di migliore qualità non rende automatico che sia quello più popolare, non vale mai così, le catene di marchi di ristorazione e vestiario ce lo hanno insegnato. Mai dare per scontato che tutte le persone sappiano riconoscere qualcosa di realmente migliore, spesso entrano in gioco diversi fattori come il fatto che fanno le stesse cose da decenni.
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HPE nel mirino: IntelBroker Pubblica una massiccia violazione. Bluff sul Dark Web?
Il panorama della cybersecurity è stato nuovamente scosso da IntelBroker, noto Threat Actor, che ha rivendicato una presunta violazione significativa ai danni di Hewlett Packard Enterprise (HPE).
Secondo quanto dichiarato su un forum nel Dark Web, l’attacco avrebbe esposto dati sensibili interni, tra cui codice sorgente, certificati e credenziali API. Sebbene i dettagli non siano ancora stati confermati ufficialmente, l’evento ha acceso un dibattito su possibili rischi e vulnerabilità per uno dei colossi dell’IT.
Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.
Le presunte prove del compromesso
IntelBroker non si è limitato a rivendicare la violazione, ma ha fornito dettagli per supportare le sue affermazioni. Tuttavia, è lecito chiedersi: le prove condivise sono davvero sufficienti per confermare un attacco di questa portata?
A supporto di queste dichiarazioni, IntelBroker avrebbe condiviso screenshot di sistemi interni (ora non più disponibili), endpoint API e documentazione tecnica, aumentando la credibilità delle sue affermazioni.
Le implicazioni di una possibile violazione
Se confermate, le conseguenze di questo attacco potrebbero essere devastanti per HPE. Ecco i principali rischi evidenziati:
- Abuso di credenziali: Le credenziali esposte potrebbero essere utilizzate per accedere a piattaforme integrate come Salesforce, causando ulteriori violazioni o manipolazioni di sistema.
- Manipolazione dei servizi: Conoscere dettagli operativi come tempi di esecuzione e frequenze di log potrebbe permettere agli attaccanti di alterare le prestazioni dei sistemi o coprire le loro tracce.
- Campagne di phishing mirate: Gli indirizzi email e i nomi associati potrebbero essere sfruttati per ingegneria sociale e campagne di phishing contro dipendenti e partner HPE.
- Danno reputazionale: Oltre ai rischi tecnici, la fiducia di clienti e partner potrebbe essere gravemente compromessa.
Chi è IntelBroker?
IntelBroker si è distinto negli ultimi anni per attacchi mirati contro grandi imprese, sfruttando vulnerabilità nei sistemi interni per massimizzare l’impatto delle sue operazioni. In questa presunta violazione, l’attore ha dimostrato un livello di sofisticazione elevato, mirato non solo all’esfiltrazione di dati, ma anche alla raccolta di informazioni critiche sui sistemi e le operazioni di HPE. Questo attacco, se confermato, rappresenterebbe una delle operazioni più significative attribuite a IntelBroker.
Come dovrebbe rispondere HPE?
HPE, di fronte a queste accuse, deve agire rapidamente per contenere i danni e rafforzare la propria sicurezza. Tra le azioni consigliate:
- Gestione immediata dell’incidente: Bloccare l’accesso residuo e valutare l’ampiezza della violazione.
- Rotazione delle credenziali: Revocare e rigenerare tutte le chiavi API, i certificati e le credenziali compromesse.
- Audit di sicurezza approfondito: Analizzare i controlli nei repository, nei sistemi di sviluppo e nelle integrazioni API.
- Comunicazione ai clienti: Informare tempestivamente i clienti coinvolti e fornire supporto per mitigare i rischi.
- Monitoraggio delle minacce: Sorvegliare i forum nel Dark Web per individuare ulteriori pubblicazioni o transazioni relative ai dati sottratti.
Conclusione
Questa vicenda, anche se ancora in attesa di conferme definitive, mette in evidenza la necessità di un approccio proattivo alla sicurezza informatica. IntelBroker, con le sue azioni, non solo sottolinea le vulnerabilità di grandi organizzazioni come HPE, ma solleva anche dubbi fondamentali:
- Questo è un caso isolato o solo il primo di una serie di attacchi più complessi?
- Stiamo facendo abbastanza per proteggere le infrastrutture critiche?
- Come possiamo migliorare il monitoraggio delle minacce emergenti?
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
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Mi sveglio in piena notte e, come mi succede spesso, decido che non ho sonno.
Il pensiero comincia a vagare, ripenso al mio eccesso di account nel Fediverso.
Eppure mantengo ognuno di essi perché mi consente di fare qualcosa in più rispetto agli altri.
Ripenso a un'istanza che da tempo vorrei provare. Uhm... blocca Threads?
Nella mia app in cui "appunto ogni spunto" dovrei avere un link a una pagina che elenca le istanze spiegando se bloccano Threads.
La apro e ritrovo invece questo vecchio link, dell'ormai lontano 2012.
È un capolavoro dell'immenso e indimenticabile Franco Bomprezzi.
Non sono “diversamente abile”, chiaro?
Ci mancava anche Roberto Saviano. Un monologo in prima serata da Fazio tutto dedicato a celebrare la condizione dei “diversamente abili”. Parte bene, dalla cronaca, dalla evidente ingiustizia sociale dei tagli al welfare mentre è straripante lo scandalo della politica ladrona. Passa poi a magnificare gli atleti delle Paralimpiadi e qui comincia a scricchiolare, perché li ritiene di fatto migliori degli altri campioni, quelli che non esita a chiamare “normodotati”, facendomi aggricciare la pelle. Ma è la seconda parte, il clou emotivo del suo racconto, a sgomentarmi. Parla di Petrucciani, il grande pianista jazz morto a 36 anni, anche lui – come me – massacrato alla nascita dalle fratture conseguenti all’osteogenesi imperfetta. Saviano non fa altro che tirar fuori un capitolo del suo libro, è stato sicuramente molto colpito dalla vicenda umana di Michel Petrucciani, e lo capisco. Alto poco più di un metro, mani grandi e forti, ha trasformato il suo handicap riuscendo, grazie a un talento eccezionale e a un esercizio maniacale, a diventare un virtuoso del pianoforte. Vita sregolata, troppi concerti, troppo alcol e forse non solo. Insomma il classico cliché dell’eroe maledetto, scorrono le foto, dall’infanzia in poi, donne comprese. Tutto molto bello, romantico, commovente. Ecco, Saviano ha chiarito a milioni di italiani che cosa possono fare nella vita i “diversamente abili”.
In tanti, tantissimi, si commuovono e dicono: “Che bello, finalmente in prima serata si parla di loro”. Poi leggono il mio post su Invisibili e cominciano a tentennare, molti si rendono conto che effettivamente le parole hanno un peso e anche alcuni argomenti sono un po’ forzati, per riscuotere l’applauso, la standing ovation finale del grande comunicatore che parla da solo. Io rispondo ai commenti, cerco di spiegare il mio reato di lesa maestà, una lettera aperta a Roberto Saviano che definisco “diversamente bravo”. Il post sta girando molto nei social network e si accendono discussioni, dibattiti accesi, con toni più o meno tolleranti. Ho toccato insomma un nervo scoperto, un tasto sensibile. Bene.
Temo fortemente che l’invasione dei “diversamente abili” sia quasi inarrestabile. Io ci provo a spiegare che la parola giusta è “persona con disabilità”, come dice l’Onu, come dicono le associazioni, come dicono le persone. Ma niente, sono considerato un sofista, che guarda il dito e non vede la luna. Che importa dividersi sulle parole, suvvia? Andiamo alla sostanza. Siete o non siete persone con un sacco di problemi in più? Siete o non siete abili ogni giorno nell’affrontare la vita, anche quando è difficile? E allora, che cosa volete, “voi”? Siete “diversamente abili”. Ecco, tiè.
No. Io non ci sto. Non sono e non sarò mai “diversamente abile”. Durante la giornata posso essere un giornalista, un comunicatore, un consulente, un amico, un fratello, un amante, un compagno, un tifoso, persino un malato (se mi viene la febbre oppure la bronchite), un rompiscatole, un invalido civile (se devo utilizzare le leggi vigenti), ma non riesco a capire in che cosa sarei “diversamente abile”. Faccio fatica a vestirmi da solo, la sedia a rotelle la so usare ma non sono un drago, la pancia rallenta i movimenti, so usare lo smartphone ma faccio fatica con il touch screen, cerco di convivere con la mia disabilità ormai da tanti anni, ma non me ne faccio un vanto. Non voglio essere etichettato per questo. Mi chiamo Franco, penso che basti. E invece è vero: la gente ti guarda e ti etichetta, sempre più. Più di prima, più di dieci anni fa, forse ancor più di trent’anni fa. Forse perché il mondo della disabilità è più organizzato, visibile, combattivo. Forse perché riusciamo a parlarne, a discuterne, anche nelle difficoltà di un welfare che boccheggia.
Ma una cosa è certa: non autorizzo nessuno a pensarmi o a definirmi come “diversamente abile”. Diversamente un corno. Io sono bravissimo per i fatti miei. E lo so. Senza bisogno di concessioni benevole, tanto meno da Roberto Saviano in prima serata.
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Trinteract Mini Space Mouse Does It In 3D
We’re not sure how we managed to miss this one, but better late than never, right? This is Trinteract, a 3-DOF input device that’s both open-source and Arduino compatible. There’s even a neat 3D-printed clip to add it to the side of your laptop.
Imagine navigating 2D and 3D environments, or flying around in Minecraft with ease. [Görkem]’s custom PCB features a Hall effect sensor which picks up readings from the magnet embedded in the bottom of the joystick. You can use any magnetic object as input. In the video below the break, [Görkem] shows a 3D-printed sphere with a disc magnet trapped inside as an alternative. The super-neat part is that the thing moves around entirely on flexures. You know how much we love flexures around here.
[Görkem] has written up a fantastic guide for those who must have one of their own. As a bonus, the guide details the background and thought process behind the design, which we love to see.
Don’t like magnets? This space mouse uses an accelerometer and a spring.
youtube.com/embed/YoGgdORVARs?…
Thanks for the tip, [James]!
TikTok ban weakens First Amendment
Dear Friend of Press Freedom,
If you enjoy reading this newsletter, please support our work. Our impact in 2024 was made possible by supporters like you. If someone has forwarded you this newsletter, please subscribe here.
TikTok ban weakens First Amendment
The Supreme Court today upheld the federal law passed last year to ban TikTok, accepting the government’s arguments that national security threats posed by the foreign ownership of TikTok’s parent company justify the ban.
This is despite U.S. officials acknowledging they have no actual evidence China is using TikTok to spy on Americans, and lawmakers having admitted the real reason for the ban is that they didn’t like what people were saying on TikTok, particularly about the Israel-Gaza war.
Seth Stern, advocacy director at Freedom of the Press Foundation (FPF), said that the Court’s opinion “practically begs foreign governments to ban American apps for the same reasons America banned TikTok. If we don’t like China’s practices on surveillance and censorship we should stop adopting them back home.” Read our full statement on the ruling.
Biden must pardon Julian Assange
President Joe Biden was repeatedly warned that prosecuting WikiLeaks publisher Julian Assange under the Espionage Act posed an existential threat to investigative reporting by criminalizing routine journalistic conduct that the First Amendment has long protected.
Unfortunately, he ignored those warnings and on Monday a new anti-press president will have the opportunity to take advantage of his mistake. We led a coalition of press freedom and civil liberties organizations in urging him to use his pardon power to lessen the damage to press freedom caused by Assange’s 2024 conviction pursuant to a plea deal. Read more here.
Reporter removals a microcosm of Biden administration’s press hypocrisy
Biden’s farewell address emphasized the importance of the free press. That’s nice. But then the next day, two journalists who asked questions about the Israel-Gaza war were removed — one forcibly — from his secretary of state’s parting press conference.
We said in our statement that Biden “handed Trump a gift by normalizing punishing journalists for asking questions officials don’t like,” regardless of whether the reporters breached decorum by not waiting for the Q&A period to ask their questions. “Biden officials have been ducking hard questions about their support for the Israel-Gaza war for over a year. Do they expect journalists to just accept their gibberish answers and thank them?” Read more here.
Investigating the Haditha massacre
In 2005, U.S. Marines slaughtered 25 Iraqi citizens in Haditha, Iraq, and injured others. The New Yorker used Freedom of Information Act requests to discover evidence of the war crimes.
We hosted an X Space conversation this week with New Yorker journalist Parker Yesko to discuss her reporting on the massacre. Yesko was part of the investigative team that uncovered photos of the carnage that the military tried to bury and other records that helped them build a database of 781 possible war crimes committed by the U.S. in Iraq and Afghanistan.
The reporting takes on renewed significance in light of Pete Hegseth’s nomination as secretary of defense. Hegseth has called service members accused of war crimes “heroes” and lobbied President-elect Trump for leniency in their cases. Listen to the conversation here (or if you’d rather not use X, press play below).
Ask us anything
Freedom of the Press Foundation (FPF) hosted two “ask me anything” boards on Reddit this week to help prepare both ourselves and everyone else for Trump 2.0.
First, Advocacy Director Seth Stern fielded questions about the threat Trump poses to press freedom. Then, Stephanie Sugars, senior reporter for our U.S. Press Freedom Tracker, discussed the Tracker’s plans to monitor Trump’s anti-press rhetoric online.
What we’re reading
New bill would seal unproven complaints against officers (City & State New York). Limiting transparency about complaints against police is a recipe for sweeping bad behavior and biased investigation and complaint resolution processes under the rug.
Kansas House speaker bans reporters from chamber floor, doesn’t say why (Kansas Reflector). Reporters in Kansas should take this as an invitation to figure out what this guy has to hide that makes him hate the free press so much.
Outgoing FCC chair rejects TV bias complaints that ‘curtail press freedom’ (The Guardian). Good for the FCC for finally dismissing these complaints. But it won’t stop incoming FCC Chair Brendan Carr’s efforts to turn the agency into a censorship machine focused on serving the interests of the new administration.
Biden administration looks for ways to keep TikTok available in the U.S. (NBC News). What Joe Biden might be thinking: “Oops, my censorial political stunt actually became law. Now what?”
All the president’s invective (U.S. Press Freedom Tracker). As Donald Trump returns to the White House, FPF has resumed its tracking of his anti-press rhetoric online, focusing on his new platform of choice: Truth Social.
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Biden administration plays into Trump’s hands by roughing up journalist
FOR IMMEDIATE RELEASE:
Independent journalist Sam Husseini was dragged out of Secretary of State Antony Blinken’s final news conference today after interrupting Blinken’s remarks with questions about the Israel-Gaza war. Another journalist, Max Blumenthal of The Grayzone, was also escorted out.
Seth Stern, director of advocacy at Freedom of the Press Foundation, commented:
“Days before the inauguration of an anti-press president, the Biden administration handed Trump a gift by normalizing punishing journalists for asking questions officials don’t like. Quibbling about whether these journalists breached decorum misses the point. Decorum is a slippery slope that Trump is sure to rely on to retaliate against journalists for so-called ‘nasty’ questions. Plus, ignoring decorum is understandable under the circumstances — Biden officials have been ducking hard questions about their support for the Israel-Gaza war for over a year. Do they expect journalists just to accept their gibberish answers and thank them?”
Please contact us if you would like further comment.
Tante luci contro il buio della paura che sta nel Ddl sicurezza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/tante-l…
Tante piccole luci contro il buio della democrazia a Roma e in tante altre città. Nella capitale il corteo più numeroso cui hanno preso parte molte associazioni, tra cui articolo 21,
Twin Peaks, una metamorfosi narrativa | il manifesto
(Visioni) Addio a David Lynch, il regista morto a 78 anni. La serie culto che rivoluzionò l'immaginario televisivo e non solo. Di Giona A. NazzaroStefano Crippa (il manifesto)
Cure Psichedelice nel fine vita. Evento online Con Marco Perduca e Marco Cappato
Mercoledì 29 gennaio alle ore 16:00 sulla pagina YouTube di Illuminismo Psichedelico a questo link verrà pubblicato un webinar intitolato CURE PSICHEDELICHE NEL FINE VITA. Le opportunità offerte dalla ricerca scientifica in Italia.
Ne discutono: Caterina Bartoli, medico, nonché membro delle associazioni Illuminismo Psichedelico e Simepsi Italia;
Donatella Bosco, medico palliativista, Marco Perduca e Marco Cappato, Associazione Luca Coscioni, Spencer Hawkswell, CEO di Therapsil (la più importante realtà canadese dedicata all’impiego di terapie psichedeliche), Modera Federico di Vita, giornalista (Associazione Illuminismo Psichedelico)
L'articolo Cure Psichedelice nel fine vita. Evento online Con Marco Perduca e Marco Cappato proviene da Associazione Luca Coscioni.
TikTok ban weakens First Amendment
FOR IMMEDIATE RELEASE:
The Supreme Court today upheld the federal law passed last year to ban TikTok, accepting the government’s arguments that national security threats posed by the foreign ownership of TikTok’s parent company justify the ban.
This is despite U.S. officials acknowledging they have no actual evidence China is using TikTok to spy on Americans, and lawmakers have admitted the real reason for the ban is that they didn’t like what people were saying on TikTok, particularly about the Israel-Gaza war.
Seth Stern, director of advocacy at Freedom of the Press Foundation (FPF), commented:
“It’s particularly ironic that the Supreme Court is upholding the ban on national security grounds when both the incoming and outgoing presidents are backtracking from their prior support of the ban. Are they implying that neither administration cares about national security? It appears this ban was a political stunt that the Biden administration didn’t expect would ever become law. But now it has, and it might not even be enforced. All we might be left with at the end of the day is a Supreme Court opinion that weakens First Amendment freedoms on the internet.The Supreme Court cites China’s law requiring Chinese companies to cooperate with government surveillance efforts, but omits that the U.S. Congress passed a law just last year allowing the government to involuntarily enlist U.S. businesses to spy on its behalf. This opinion practically begs foreign governments to ban American apps for the same reasons America banned TikTok. If we don’t like China’s practices on surveillance and censorship we should stop adopting them back home.”
Prior to the TikTok case, the Supreme Court had recognized that Americans are entitled to consume foreign propaganda if they so choose and that hypothetical national security harms are not an adequate justification for censoring speech. The Supreme Court avoided those issues by focusing on data privacy and glossing over free speech concerns.
But Stern said "a ban will not alleviate privacy threats posed by TikTok because the U.S. still does not have a comprehensive data privacy law. It will, however, shut down a platform millions of Americans, including journalists, use to speak freely."
Please contact us if you would like further comment.
Auf den letzten Metern: Biden und Trump wollen TikTok-Sperrung verhindern
netzpolitik.org/2025/auf-den-l…
Parlament und Rat uneins: Nachfolge für EU-Datenschutzbeauftragten bleibt offen
netzpolitik.org/2025/parlament…
San Lorenzo, vandalizzato il quartiere dopo gli scontri
a cura di Tommaso Di Caprio e Irene Di Castelnuovo
L'articolo San Lorenzo, vandalizzato il quartiere dopo gli scontri su Lumsanews.
Roma come New York. Sì ai grattacieli nelle periferie
Servizio a cura di Giacomo Basile e Lorenzo Giovanardi
L'articolo Roma come New York. Sì ai grattacieli nelle periferie su Lumsanews.
Libertà – di Angela Merkel
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/liberta…
Un’autobiografia, ma non solo, che ha l’indiscutibile pregio di avvicinare il lettore, con un linguaggio semplice ed accattivante, ai fatti storici più rilevanti degli ultimi anni, raccontati da una protagonista e testimone diretta. Come è possibile che una donna, dopo aver trascorso i primi
prealpinux likes this.
La società civile europea si mobilita per i diritti umani mentre si avvicina la scadenza del divieto dell’AI Act
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
In una dichiarazione congiunta, le organizzazioni della società civile hanno criticato la stesura
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Aiuti Umanitari in Italia: Verità Scioccanti sull’Africa
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
Questo video esplora le ombre nascoste degli aiuti umanitari e i loro effetti devastanti in Africa. Attraverso dati scioccanti e un’intervista esclusiva a Claudio Scatola, presidente di Operatori
Le prossime sfide della Nato. Cavo Dragone si insedia come nuovo presidente del Comitato militare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il rinnovamento ai vertici della Nato è ora completo. Dopo il recente insediamento di Mark Rutte come nuovo Segretario generale della Nato, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, già capo di Stato maggiore della Difesa italiana, ha assunto ufficialmente la carica di presidente del Comitato
Bologna JS: 7 buoni motivi per usare Elm + live coding
meetup.com/bologna-js-meetup/e…
Segnalato dal calendario eventi di Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy meetup.com/bologna-js-meetup/e…
Droni e innovazione. L’ambizioso progetto di Anduril nell’Ohio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’appaltatore della difesa statunitense Anduril Industries si sta preparando a costruire un enorme impianto di produzione avanzata nell’Ohio, aggiungendo quattromila posti di lavoro al fiorente settore high-tech della zona, come è stato annunciato giovedì 16 gennaio dai funzionari statali. La start-up californiana impegnata settore
In un’iniziativa a Milano Sara Martelli parla di diritto all’IVG, dalla Lombardia all’Europa
Sara Martelli, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, parla di diritto all’IVG, dalla Lombardia all’Europa, all’interno del Convegno sulla Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza: attualità e prospettive, organizzata da Sinistra Italiana Lombardia e Sinistra Italiana Milano.
L’appuntamento è per sabato 25 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 19.00, in Corso di Porta Vittoria 43, a Milano.
L'articolo In un’iniziativa a Milano Sara Martelli parla di diritto all’IVG, dalla Lombardia all’Europa proviene da Associazione Luca Coscioni.
La Cellula Coscioni di Monza aderisce alla manifestazione contro il nuovo codice della strada
La Cellula Coscioni di Monza aderisce alla manifestazione contro il nuovo Codice della Strada.
L’appuntamento è per sabato 18 gennaio alle ore 11.30 presso Piazza Roma.
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Daniela Santanché andrà a processo per il caso Visibilia: rinviata a giudizio per falso in bilancio
@Politica interna, europea e internazionale
Daniela Santanché andrà a processo per il caso Visibilia La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio dalla gup Anna Magelli per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato.
RENASCENCE – Edna St. Vincent Millay
Sabato 25 gennaio ore 16.00
Nuovo appuntamento presso la Biblioteca Universitaria Alessandrina con Silvio Raffo, che reciterà le poesie della grande poetessa americana in Sala Bio-bibliografica.
A seguire tè.
Universale
Nel 2024 sono state 359 le persone viventi che si sono private di un loro organo (quasi sempre un rene o parte del fegato) per donarle a qualcun altro (grafico a sinistra). Negli ultimi dieci anni (nel 2015 le donazioni furono 325) questi eventi sono gradualmente aumentati.
Chi sono queste persone così straordinariamente generose? La tabella a destra, relativa alle donazioni di rene, ci dice che si tratta di consanguinei (madri, fratelli, sorelle…) e non consanguinei (mogli, mariti, conoscenti…).
C’è addirittura chi un proprio rene lo mette a disposizione di un centro trapianti perché lo utilizzi per salvare la vita a chiunque ne abbia bisogno (donazione “samaritana” ).
L’attività di trapianto da donatore vivente in Italia è regolata da una legge di oltre mezzo secolo fa (Legge 26 giugno 1967, n. 458 ).
Essa prevede che, in ogni caso, la donazione avvenga a titolo gratuito.
Come penso di poter immaginare, la decisione di donare un rene o un pezzo di fegato non deve essere banale, anche perché irreversibile. Se le cose dovessero andare male per il donatore, non sarebbe semplice “restituirglieli”.
Forse leggermente meno impegnativo potrebbe essere per una donna donare, sempre a titolo gratuito, a qualcuno che per varie ragioni non può procreare, la gioia di avere un figlio, sostenendone per lei/lui la gravidanza (maternità surrogata).
E dopo nove mesi, tornare alla propria vita con la felicità di avere dato felicità.
Ma questo, anziché essere considerato un atto di generosità, da incentivare e normare è ora un reato universale per il quale chiunque lo metta in atto, anche in paesi in cui ciò sia permesso, viene punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro.
Perché questa differenza?
Forse perché si teme che i casi di maternità surrogata “commerciale” (dietro compenso) con la mercificazione del corpo delle gestanti sarebbero ben di più dei casi di cessione di un organo.
Ma controllare che non vi siano pratiche commerciali sottostanti è forse più difficile per la maternità surrogata che per la cessione di un rene?
Secondo alcune mie amiche, la differenza maggiore consisterebbe nel fatto che un rene, una volta donato è fuori di te per sempre mentre un bimbo rimane nel ventre di una madre surrogata per nove mesi.
Durante i quali un profondo rapporto affettivo può instaurarsi. Dovrebbe quindi essere esteso il termine entro il quale la madre surrogata possa revocare il consenso al trasferimento del nascituro alla coppia infertile.
Secondo altre mie amiche, una legge che normi questa materia non potrebbe e non dovrebbe essere così rigida e puntuale ma rimanere sufficientemente elastica (legge cosiddetta “gentile”) affinché il giudice eventualmente chiamato a valutare il caso, possa essere libero di decidere nel migliore interesse di tutte le parti (in primis del nascituro).
In ogni caso, con una legge, questo percorso sarebbe ben più sicuro, controllato e regolamentato di come lo sia adesso.
L’Associazione Luca Coscioni, insieme a esperti e altre associazioni, ha elaborato una proposta di legge, depositata lo scorso anno al Senato dal senatore Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e alla Camera dei deputati dall’onorevole Riccardo Magi (+Europa), per regolamentare la gravidanza per altri solidale, contro ogni forma di sfruttamento e abuso.
Come per quasi tutte le questioni sui diritti civili (fine vita, aborto, disabilità ed altri) non si dovrebbe prendere posizione solo su base ideologica ma dibattere con sufficiente serenità tutti i risvolti di una pratica che, se da un lato può comportare un qualche rischio di mercificazione del corpo delle donne (ben inferiore tuttavia in termini numerici a quello della prostituzione di cui nessuno in questo governo si preoccupa), dall’altro permetta di sostenere la solidarietà di una sorella, di un’amica, perfino di una sconosciuta.
Proprio come quando si dona un rene.
Altrimenti, di universale resta solo l’intolleranza.
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Buongiorno, tra i dati che fornite per le scuole superiori, dove sono disponibili cioè oltre 1300 in Italia, fornite anche le informazioni , sicuramente interessanti alle famiglie e agli scolari, dei risultati all' università e nel trovare lavoro per i diplomati dai singoli istituti? Intendo i dati che derivano dal progetto Eduscopio (e non solo)?
m.eduscopio.it/
Altbot
in reply to storiaweb • • •A screenshot of a National Geographic Storica article webpage in Italian. The headline reads "Rosa Luxemburg, rivoluzionaria" (Rosa Luxemburg, revolutionary). Below, a short paragraph in Italian describes her assassination in Berlin on January 15, 1919, by nationalist paramilitaries. The National Geographic and Storica logos are visible at the top.
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