L’insediamento di Trump tra bufale e imbarazzi
Il 20 gennaio 2025 si è insediato il 47° Presidente degli Stati Uniti: per la seconda volta c'è Donald Trump alla guida del Paese.maicolengel butac (Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo)
Quale altra potenza militare che non sia una superpotenza infliggerebbe oltre 600 mila perdite alle Forze Armate russe a parte l'Ucraina?
la realtà è che la russia attuale NON è una superpotenza. forse è pure a livello inferiore a paesi come la turchia. dispone di un elevato numero di soldati mal motivati e male addestrati, ma la sua forza finisce qua. semplicemente. è direi quasi ovvio oramai. tolto il ricatto nucleare naturalmente. non so dove derivi l'idea che la russia attuale, dopo 40 anni dalla fine dell'unione sovietica, debba rappresentare per forza una super potenza. sono idee, vecchie, obsolete. aerei obsoleti, carri obsoleti, tutto obsoleto e cadente. il restyling di putin degli ultimi 20 anni è cosa molto superficiale e solo apparenza. i russi non hanno neppure le risorse o un'economia sufficiente ad alimentare una superpotenza. è proprio aritmeticamente impossibile che abbiamo più di quantità industriali di rottami, prodotti nella loro epoca d'oro. quando gli stati uniti faticavano a stare dietro ai loro bluff in areonautica, apparentemente contrari alle leggi della fisica, costruiti in materiali innovativi (alluminio) pensati per reggere l'intenso calore del volo supersonico. adesso pure gli arei russi civili cascano come mosche per mancanza di manutenzione e pezzi. se la russia fosse la superpontenza che dice la guerra in ucraina sarebbe finita davvero in meno di 1 mese. quanto ci ha messo a cadere la polonia durante la seconda guerra mondiale, armata meglio dell'ucraina all'epoca dell'invasione russa. Ma c'è chi per motivi "sentimentali" vive ancora oggi nel mito russo. Ma al mondo neppure potrebbe venire niente di buono da una russia ancora potente. I paesi potenti, storicamente, sono quelli che neppure riconoscono i cambiamenti climatici, figurarsi se possono essere utile a risolvere problemi. il mondo sprofonda e loro si alzano sulle punte per essere gli ultimi ad affondare. a questo tendono. a essere gli ultimi. bella soddisfazione. personalmente credo che se dovesse mai arrivare davvero un'atomica, il puntamento consigliato dovrebbe essere esattamente sopra casa mia. non voglio sofferenze aggiuntive inutile e lente agonie. qualche milelsimo di secondo ed è tutto finito. e per chi rimane sono i cazzi. ah... una consolazione: in caso di blocco della corrente del golfo, si congela probabilmente solo il nord europa. noi continuamo con estati torride e fenomenti estremi. il culo di nascere dove si nasce e non in bangladesh. gli stati uniti? sono pieni di bunker, sopravviveranno. fossi trump io pagherei per un po' di lavori nei bunker di tutti gli stati uniti per renderli pià allegri, solari, e funzionali. tra uragani, incendi, vulcani (eventuali), tempeste e tormente di neve, serviranno. chi affonderà per ultimo vivrà così. e questa *E'* e vuole essere una oscura maledizione: mi sono rotta le sfere. per chi crede alle maledizioni.
Governo slovacco oggi al voto di sfiducia
🇸🇰 La notizia di oggi in questa parte d'Europa è il voto sulla mozione di sfiducia al governo slovacco che si terrà nelle prossime ore. Difficile che passi, ma è il sintomo che per Fico le cose non stanno andando proprio benissimo.
A portare al voto di oggi è stato il viaggio a Mosca prima di Natale, in cui il premier slovacco è andato a chiedere aiuto a Putin a fronte dell'imminente stop al transito del gas russo, deciso da Kyiv, attraverso il territorio ucraino.
La mossa di Fico non è piaciuta a Hlas, il partito del presidente Pellegrini, alleato di governo, che teme una deriva antieuropa e anti NATO. Le opposizioni hanno come si suol dire, fiutato il sangue, e annunciato la mozione di sfiducia.
Una decina di giorni fa una partecipata manifestazione, a Bratislava ma anche in altre città della Slovacchia, aveva manifestato aperto dissenso verso le politiche di Fico, più preoccupato ad accattivarsi il benvolere di Putin che a governare il Paese.
A cavalcare questo momento è Michal Šimečka, leader di Slovacchia Progressista, principale partito di opposizione, che secondo i sondaggi oggi sarebbe il primo partito con il 23,9% delle preferenze. (Smer il partito di Fico è al 18%).
Come detto, è difficile che la mozione di oggi passi. I deputati di Hlas non sembrano intenzionati ad appoggiarla, tuttavia le possibilità non stanno a zero.
Formalmente oggi la maggioranza è di un solo deputato (76 su 150), per quanto i tre ribelli ultranazionalisti continuino comunque a votare in linea col governo.
Insomma, nella piccola Slovacchia non ci si annoia mai.
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Meloni e Trump: nessun bilaterale, paura dei dazi - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/in-edicol…
Meteo. Vortice Polare in allungamento: gelo negli USA, mite in Europa
L'ondata di gelo che sta investendo gli Stati Uniti in questi giorni è legata al vortice polare che si allunga Questo fenomeno, già osservato più volte durante questo inverno, contribuisce all' afflusso gelido su molte aree del Nord America, anche su…Francesco Nucera (3BMeteo)
RFanciola reshared this.
Il cessate il fuoco a Gaza probabilmente non durerà
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Tra poche settimane anche Trump potrebbe non essere in grado di fare pressioni su Netanyahu, ma per motivi diversi da quelli di Biden
L'articolo Il cessate il fuoco a Gaza probabilmente non durerà pagineesteri.it/2025/01/21/med…
Tendo ad affrontare i problemi in modalità panzer, inarrestabile: subito comincio a pensare a soluzioni, a fare piani A, B e C, a stilare liste di cose da fare. Mi aiuta a sentire di avere, se non il controllo, almeno possibilità di agire per risolvere una situazione sgradevole.
Utilissimo, certo, ma va a discapito di un passaggio magari meno produttivo, ma comunque importante: sentire i sentimenti che la situazione sgradevole evoca. Lasciare il tempo e lo spazio di riconoscere che sentimenti ci sono (paura, rabbia, tristezza ecc.), di sentirli. Se c'è una sorta di lutto, elaborarlo. Piangere, se serve. Darsi consolazione, una pacca virtuale sulla spalla, riconoscere che quello che succede è brutto, che è normale reagire sentendosi in un certo modo, che verranno tempi migliori.
E poi fare un piano per farli arrivare davvero e presto, i tempi migliori. Forse, ascoltati e consolati i sentimenti, anche la strategia viene meglio. Più lucida, più disincantata, più realista.
Ci pensavo per i fatti miei, ma forse oggi è un giorno in cui un po' tutti abbiamo bisogno di sentire la tragedia, consolarci prima e poi capire cosa possiamo fare, da soli e tutti insieme.
3D-Printed RC Car Focuses on Performance Fundamentals
There are a huge number of manufacturers building awesome radio-controlled cars these days. However, sometimes you just have to go your own way. That’s what [snamle] did with this awesome 3D-printed RC car—and the results are impressive.
This build didn’t just aim to build something that looked vaguely car-like and whizzed around on the ground. Instead, it was intended to give [snamle] the opporunity to explore the world of vehicle dynamics—learning about weight distribution, suspension geometry, and so many other factors—and how these all feed into the handling of a vehicle. The RC side of things is all pretty straightforward—transmitter, receiver, servos, motors, and a differential were all off-the-shelf. But the chassis design, the steering, and suspension are all bespoke—designed by [snamle] to create a car with good on-road handling and grip.
It’s a small scale testbed, to be sure. Regardless, there’s no better way to learn about how a vehicle works on a real, physical level—you can’t beat building one with your own two hands and figuring out how it works.
It’s true, we see a lot of 3D printed RC cars around these parts. Many are built with an eye to robotics experimentation or simply as a learning exercise. This one stands out for its focus on handling and performance, and of course that nicely-designed suspension system. Video after the break.
youtube.com/embed/yxx4tnBufh8?…
NodeBB v4.0.0 — Buon divertimento in federazione, dai!
Oggi è il gran giorno!
Dopo quasi un anno intero di sviluppo, è stata rilasciata la versione 4.0.0 di NodeBB, che porta la federazione tra le istanze di NodeBB (e una connessione al più ampio fediverso dei social media) nel software del forum
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Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ reshared this.
Fediverso: cos’è e come rivoluziona il modo di connettersi
Il Fediverso rappresenta una nuova frontiera nel mondo delle reti sociali, contraddistinta dalla decentralizzazione e da una visione più aperta e libera dell’interazione online. In questa guida gli esperti di Accurate Reviews ti spiegheranno cos’è, quali sono le sue caratteristiche distintive e come si pone rispetto alle piattaforme proprietarie più note.
accuratereviews.com/it/fediver…
Fediverso: cos'è e come rivoluziona il modo di connettersi - Accurate Reviews
In questo articolo gli esperti di Accurate Reviews ti guideranno nella scoperta del Fediverso. Scopri di più.Elisa Debernardi (Accurate Reviews)
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Smallest USB Device… So Far
For better or worse it seems to be human nature to compete with one another, as individuals or teams, rather than experience contentedness while moving to the woods and admiring nature Thoreau-style. On the plus side, competition often results in benefits for all of us, driving down costs for everything from agriculture to medical care to technology. Although perhaps a niche area of competition, the realm of “smallest USB device” seems to have a new champion: this PCB built by [Emma] that’s barely larger than the USB connector pads themselves.
With one side hosting the pads to make contact with a standard USB type-A connector, the other side’s real estate is taken up by a tiny STM32 microcontroller, four phototransistors that can arm or disarm the microcontroller, and a tiny voltage regulator that drops the 5V provided by the USB port to the 3.3V the STM32 needs to operate. This is an impressive amount of computing power for less than three millimeters of vertical space, and can operate as a HID device with a wide variety of possible use cases.
Perhaps the most obvious thing to do with a device like this would be to build a more stealthy version of this handy tool to manage micromanagers, but there are certainly other tasks that a tiny HID can be put to use towards. And, as far as the smallest USB device competition goes, we’d also note that USB-A is not the smallest connector available and, therefore, the competition still has some potential if someone can figure out how to do something similar with an even smaller USB connector.
Thanks to [JohnU] for the tip!
Modulathe Is CNC Ready And Will Machine What You Want
Once upon a time, lathes were big heavy machines driven by massive AC motors, hewn out of cast iron and sheer will. Today, we have machine tools of all shapes and sizes, many of which are compact and tidy DIY creations. [Maxim Kachurovskiy]’s Modulathe fits the latter description nicely.
The concept behind the project was simple—this was to be a modular, digital lathe that was open-source and readily buildable on a DIY level, without sacrificing usability. To that end, Modulathe is kitted out to process metal, wooden, and plastic parts, so you can fabricate in whatever material is most appropriate for your needs.
It features a 125 mm chuck and an MT5 spindle, and relies on 15 mm linear rails, 12 mm ball screws, and NEMA23 stepper motors. Because its modular, much of the rest of the design is up to you. You can set it up with pretty much any practical bed length—just choose the right ball screw and rail to achieve it. It’s also set up to work however you like—you can manually operate it, or use it for CNC machining tasks instead.
If you want a small lathe that’s customizable and CNC-ready, this might be the project you’re looking for. We’ve featured some other similar projects in this space, too. Do your research, and explore! If you come up with new grand machine tools of your own design, don’t hesitate to let us know!
Thanks to [mip] for the tip!
Cortina di Ferro Digitale: Come Le Sanzioni e i Muri Digitali Stanno Spaccando Nuovamente il Mondo
Una volta, internet era libero.
Era un tempo in cui il web rappresentava la frontiera illimitata del sapere e della comunicazione, un mondo senza confini geografici, dove ogni individuo, a prescindere dalla propria nazionalità, razza o religione, poteva sentirsi “cittadino del mondo“.
Tutte le risorse erano accessibili e i siti web di qualsiasi regione del globo si aprivano con un semplice clic. Era il sogno di Tim Berners Lee. Questo senso di libertà digitale ci univa, rendendoci partecipi di un’era in cui la connessione era sinonimo di progresso e di globalizzazione.
Quando in Italia si cominciò a utilizzare internet in modo massiccio, era l’epoca della caduta del muro di Berlino e della Perestrojka. Ci sentivamo più sicuri, lontani dalle ombre di guerre e divisioni. Sembrava che il mondo stesse abbandonando le barriere di cemento, i nazionalismi e l’intransigenza, aprendo la strada a un futuro di connessione e di libertà condivisa.
Era davvero bello!
Ma la storia ci insegna che nulla di prezioso rimane immutato nel tempo e l’essere umano si rivela capace di compromettere qualsiasi innovazione dirompente e democratizzante. Soprattutto quelle che portano uguaglianza e prosperità diffusa. Purtroppo la sete di potere prevale dietro ogni ideale di progresso condiviso e una nuova Cortina Di Ferro Digitale sta calando sul mondo.
Con l’evolversi dell’economia globale, internet è diventato una parte integrante dell’economia di numerose nazioni. La potenza economica degli Stati Uniti, per decenni il faro del web, ha iniziato a vacillare di fronte all’ascesa di nuove superpotenze tecnologiche. Tra queste, la Cina che si è distinta per la sua rapidissima espansione economica e digitale, imponendosi come leader in settori strategici.
E tutto cambiò…
Il Campo di Battaglia Cibernetico e La Cortina Di Ferro Digitale
Con l’emergere di nuove potenze, lo scontro tra stati si è trasferito dalla fredda terra sul terreno digitale. È nata la guerra cibernetica, una nuova forma di conflitto che non si combatte con le armi convenzionali, ma con il codice sfruttando le reti come campo di battaglia e flotte di esercito di hacker.
Si, gli Hacker di stato, che attaccano le infrastrutture critiche di altri stati, effettuano spionaggio per rubare proprietà intellettuale per migliorare le proprie tecnologie e quindi controspionaggio. La guerra cibernetica è diventata uno strumento geopolitica e di influenza. In risposta a questa realtà, le nazioni hanno iniziato a costruire barriere digitali per proteggere i propri interessi e a limitare l’influenza esterna.
Uno dei primi esempi di questa segregazione digitale è stato il progetto Runet della Russia, una rete internet sovrana progettata per operare indipendentemente dal web globale. L’idea alla base della Runet è quella di isolare il segmento russo da eventuali interferenze straniere, garantendo al Cremlino un controllo totale su ciò che i cittadini possono vedere e fare online.
Internet quindi iniziò ad essere diviso.
A seguito della guerra in Ucraina e delle tensioni geopolitiche, il fenomeno si è esteso ulteriormente. Sanzioni digitali, blocchi di piattaforme occidentali in Russia e la restrizione di TikTok negli Stati Uniti sono solo alcuni esempi di come internet sia diventato frammentato. Non si tratta più di un’unica rete globale, ma di tante reti nazionali che riflettono la politica, l’economia e le paure dei loro governi.
Le VPN: L’Ultima Frontiera della Libertà Digitale
Di fronte a queste restrizioni, le persone hanno trovato il modo di aggirare i muri digitali. Hanno imparato a utilizzare software come le VPN (Virtual Private Network), strumenti che, grazie all’anonimato, consentono di oltrepassare queste barriere e riconnettersi al mondo. Questi strumenti permettono di connettersi a server in altre nazioni, mascherando la propria posizione reale e consentendo l’accesso ai contenuti bloccati all’interno dei loro segmenti di rete.
In Russia, chi desidera accedere a YouTube, Facebook o altre piattaforme vietate si affida alle VPN. Negli Stati Uniti, per poter accedere a TikTok, si inizia a pensare alle VPN dopo la recente legislazione che ha bandito l’app cinese dal 19 gennaio. E non sono solo questi due paesi: le VPN sono diventate essenziali per milioni di utenti in tutto il mondo, rappresentando un’ancora di salvezza contro la censura.
Tecnologie come le VPN e il TOR Browser, un tempo utilizzate prevalentemente da attivisti, dissidenti e giornalisti in cerca di libertà, oggi si stanno diffondendo a macchia d’olio. Questa crescente adozione non è solo un fenomeno tecnologico, ma un chiaro indicatore di come la censura stia rapidamente dilagando su internet. I muri digitali, un tempo eccezioni, stanno diventando la norma, e tutto lascia presagire che nei prossimi anni internet non sarà più una rete unica e condivisa. Al contrario, rischia di frammentarsi sempre di più, assumendo una struttura partizionata che riflette la geografia politica mondiale.
Il TOR Browser, progettato per garantire una navigazione anonima, è sempre più popolare tra chi cerca di superare queste barriere. Tuttavia, il fatto stesso che strumenti di anonimato e bypass siano diventati necessari per riconquistare anche solo un frammento della libertà originaria di internet è il segnale di un allontanamento drammatico dall’ideale iniziale. Internet, nato come spazio senza confini, sta diventando sempre più un mosaico di reti isolate, plasmato da interessi politici, economici e strategici.
Il Sogno Infranto di Tim Berners-Lee
Quando Tim Berners-Lee concepì il World Wide Web, immaginava un mondo unito, dove la conoscenza e la comunicazione avrebbero abbattuto i confini fisici e culturali. Oggi, invece, internet è segregato, prigioniero di muri digitali costruiti sull’intransigenza, il nazionalismo e la paura.
Storicamente, i muri, siano essi di cemento o digitali, non hanno mai portato a soluzioni durature. Hanno diviso, alimentato l’odio e impedito la cooperazione necessaria per affrontare le sfide globali. La frammentazione del web sta riflettendo un mondo incapace di dialogare, di condividere risorse e di lavorare insieme per il bene comune.
La geopolitica delle VPN racconta una triste storia già conosciuta: quella di un’umanità che, incapace di trovare nuovi equilibri, preferisce costruire nuovi muri anziché superare gli ostacoli costruendo ponti. Ma questi muri, come tutti quelli eretti nel corso della storia, sono destinati a essere abbattuti, spesso al costo di sofferenza, paura e caos. Nell’immediato, costruirli è conveniente senza dubbio, una soluzione rapida per proteggere interessi e consolidare potere. Tuttavia, il peso delle conseguenze viene lasciato sulle spalle delle generazioni future, come se il domani e il futuro dei nostri figli fosse un problema da affrontare in un altro momento.
Finché esisteranno strumenti come le VPN e TOR, il sogno di un internet libero e globale non sarà completamente perduto. Tuttavia, la vera sfida rimane per i potenti del pianeta sempre la stessa: imparare a convivere in un mondo affollato ed interconnesso, superando le divisioni per costruire un futuro migliore e prospero per tutti. Nessuno escluso.
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For months members of the public have been using GeoSpy, a tool trained on millions of images that can find the location a photo was taken based on soil, architecture, and more. It's GeoGuesser at scale.
For months members of the public have been using GeoSpy, a tool trained on millions of images that can find the location a photo was taken based on soil, architecture, and more. Itx27;s GeoGuesser at scale.#News #Privacy
The Powerful AI Tool That Cops (or Stalkers) Can Use to Geolocate Photos in Seconds
For months members of the public have been using GeoSpy, a tool trained on millions of images that can find the location a photo was taken based on soil, architecture, and more. It's GeoGuesser at scale.Joseph Cox (404 Media)
Ministero dell'Istruzione
📣 Da domani partono le #IscrizioniOnline a tutte le classi iniziali della Scuola primaria e secondaria, ai percorsi di istruzione e formazione professionale e alle scuole paritarie che aderiscono alla modalità telematica per l’anno scolastico 2025/20…Telegram
Keebin’ with Kristina: the One with the Hardware-Layered Keyboard
You know (or maybe you didn’t), I get super excited when y’all use the links at the bottom of this round-up we call Keebin’ to communicate with your old pal Kristina about your various labors of love. So just remember that.
Case in point: I was typing up this very issue when I heard from [Jay Crutti] and [Marcel Erz]. Both are out there making replacement keyboards for TRS-80s — [Jay] for Models 3 and 4, and [Marcel] for the Model 1. Oooh, I said to myself. This is going at the top.
A TRS-80 Model 4. Image by [Jay Crutti] via JayCrutti.comRelevant tangent time: I remember in the 90s having a pile of computers in my parents’ basement of various vintages, a TRS-80 Model 2 among them. (Did I ever tell you about the time I got pulled over for speeding with a bunch of different computers in the backseat? I was like no, officer, first of all, those are old machines that no one would really want, and I swear I didn’t steal them.)
I think the TRS-80 is probably the one I miss the most. If I still had it, you can bet I would be using [Jay] and [Marcel]’s work to build my own replacement keyboard, which the 40-year-old machine would likely need at this point if the Model 4 is any indication with its failing keyboard contacts.
To create the replacements, [Jay] used Keyboard Layout Editor (KLE), Plate & Case Builder, and EasyEDA. Using the schematic from the maintenance manual, he matched the row/column wiring of the original matrix with Cherry MX footprints. Be sure to check out [Jay]’s site for a link to the project files, or to purchase parts or an assembled keyboard. On the hunt for TRS-80 parts in general? Look no further than [Marcel]’s site.
Keyboards On the Molekula Level
While some focus aesthetically on keyboards, or on comfort, [zzeneg] is simultaneously rocking both and coming up with new keyboard frameworks. Take the open-source Molekula for example.
Image by [zzeneg] via reddit[zzeneg] really digs modular keyboards and especially the VIK standard for interfacing data between PCBs, which calls for an FPC 12-pin, 0.5 mm pitch connector.
The big idea with molekula and future keyboards is to have dumb sides and a smart central module that does the braining and the hosting. Additionally, [zzeneg]’s plan is to keep the central PCBs’ footprint under 100 mm² in order to make it more affordable for experimentation. You can see this in the third photo of the gallery.
There are a couple of cool things going on in addition to the modularity — the switch footprints cover pretty much anything you’d want to use, and [zzeneg] left the hot swap sockets exposed around back. This thing is just cool through and through.
Via reddit
The Centerfold: Alice, 1989 Style
Image by [Brooklick] via redditI wouldn’t mind being chained to [Brooklick]’s desk for a while. Would you? What I can tell you is that this is an Alice keyboard, and that those are 1989 keycaps and switches. Don’t get too excited unless you also have an Alice; according to [Brooklick], the Space bars are crap, although they do look good.
Do you rock a sweet set of peripherals on a screamin’ desk pad? Send me a picture along with your handle and all the gory details, and you could be featured here!
Historical Clackers: the Chicago No. 3
At first glance, the Chicago No. 3 looks a bit like a car that’s missing a bumper. But then you look again and see it sitting on round feet firmly planted behind the frame-less keyboard and think, it might be kind of nice to type on this one. And without that extra iron, it’s probably pretty light and portable, too.Image via The Antikey Chop
Given all of that, the No. 3 does have an interesting WERTY layout, with the ‘Q’ appearing on the bottom row. So did the model that sold concurrently, the No. 1 (which did have a frame around the keyboard). The base of the No. 3 was slotted, which made it even lighter to carry around.
Additionally, the two models had different ribbon mechanisms. The No. 3 used a 3/8″ ribbon that fed through those vertically-oriented spools, which is something I haven’t seen before. The No. 3 had two additional keys — a Backspace and a Margin Release. Whereas the No. 1 cost $35, the No. 3 went for $50 in early 1900s money (about $1,600 today).
Functionally speaking, the two were quite similar. In addition to both having a WERTY keyboard, they each used a typesleeve — a cylindrical component that can be swapped out, much like the IBM Selectric’s golf ball type element — and a hammer to print. Interestingly enough, in order to use either model, the typist had to turn the safety off by pulling a “hammer extension arm” on the left side before typing. Hopefully, nothing terrible happened if you forgot to do this.
And What Do We Think of Hardware Layers?
Madden was here. Image via AutoKeybo
Wow. This might actually be a good use of image recognition; I am undecided. It certainly looks cool at first blush, anyway. And I hope it makes a little zhoop! sound in the process of working.
Okay, so, imagine you’re sitting there at your split keyboard and need to mouse or enter some digits real fast. With this number, all you have to do is stretch out your fingers for a second and whoosh — the QWERTY retracts, and in its place comes a 10-key on the left and a mouse on the right.
That’s the power of AutoKeybo. Here, watch the demo video. It’s only nine seconds long.
youtube.com/embed/GXim-IJ4EXc?…
So, let’s start with the obvious. This is supposed to be an ergonomic keyboard, given that you don’t have to move your hand over to mouse. But you do have to rest your arms on a big plastic box that’s two keyboards tall, and that probably isn’t good for you. But it is split, and the sides are angled toward one another, so there’s that.
The cool part is that the trays move independently, so you just stretch out whichever hand is hiding what you need to use real quick. It would be nice to access the mouse without losing the left half of the keyboard. Don’t ask me why, it just would. Just so you wouldn’t have to move both hands.
Okay, so how does it work already? Basically, there’s a built-in camera that detects the splaying of your fingers to trigger the switch. It has a Raspberry Pi 5 doing all of the crunching, which of course you could use as a standalone computer. Here’s a report from someone else who tried it out at CES.
Got a hot tip that has like, anything to do with keyboards? Help me out by sending in a link or two. Don’t want all the Hackaday scribes to see it? Feel free to email me directly.
Autonomia differenziata, la Corte Costituzionale dichiara inammissibile il referendum
@Politica interna, europea e internazionale
La Corte Costituzionale dichiara inammissibile il referendum abrogativo sull’Autonomia differenziata rilevando che “l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari”. La Consulta ha invece ammesso altre cinque consultazioni popolari: quelle
L’Osservatorio fa propria la proposta dello scrittore Alessandro D’Avenia di introdurre nei programmi scolastici la lettura ad alta voce di testi scritti
@Politica interna, europea e internazionale
Scuola: Cangini, ‘calligrafia e lettura, bene proposta D’Avenia’ Scuola: CANGINI, ‘calligrafia e
Titoli di Stato e ISEE: Qual è la strategia dietro?
I titoli di stato non vengono conteggiati nel calcolo dell’ISEE, un vantaggio che sembra fatto su misura per i risparmiatori. Ma cosa si cela dietro questa scelta?
Da un lato, è un chiaro incentivo per finanziare il debito pubblico spingendo i cittadini a investire direttamente nello Stato. Dall’altro, potrebbe indurre molti a concentrare i propri risparmi in un’unica direzione, riducendo la diversificazione.
È davvero una grande opportunità per i risparmiatori o una strategia per esigenze di bilancio statale? Voi cosa ne pensate?
In ricordo del Professore Lorenzo Infantino
@Politica interna, europea e internazionale
Addio a Lorenzo Infantino, maestro del liberalismo. La casa editrice Rubbettino si unisce al cordoglio per la scomparsa di Lorenzo Infantino, filosofo sociale, economista e tra i più importanti e influenti interpreti del liberalismo classico in Italia. Professore emerito alla LUISS Guido Carli di Roma, Infantino ha
L’Italia deve essere pronta a ogni scenario. Crosetto e Portolano tracciano la direzione per le Forze armate
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Difesa italiana deve mettersi nelle condizioni di poter far fronte a qualunque sfida, inclusi veri e propri conflitti. Questo è quanto ha affermato il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, in occasione dell’insediamento del generale
Perché l'Italia vende armi e spende per l'esercito se ripudia la guerra come strumento di offesa?
L'economia italiana è fin troppo assente in numerosi settori portatori di alto PIL all'estero, spesso a causa di carenze strutturali o per l'elevato costo dell'energia, o addirittura per motivi ideologici. In linea puramente ideale sarebbe anche sensato produrre armi solo per uso interno (la pace non si tutela con il disarmo ma con la giustizia) o per gli alleati più stretti e affidabili, ma dubito possiamo permetterci di essere così idealisti. Purtroppo. Casomai qualcuno non se ne fosse già accorto, in assenza di serie riforme strutturali, stiamo già raschiando il fondo del barile. Che poi è un motivo per cui l'inflazione aumenta ma gli stipendi non crescono. Il sistema italia NON funziona. Per certi versi ragioniamo ancora come i nostri padri, 50 anni fa. 2 temi su tutti: i taxi e le concessioni balneari… ma l'italia è tutta così. solo interessi corporativi a danno della collettività e nessuno sviluppo. l'itlaia è l'unico paese dove si riesce a trovare motivi per essere contro a un ponte. preferiamo i muri. è proprio l'impostazione ideologica generale che è carente e inefficace. noi non abbiamo a cure la difesa della persona, delle sue necessità, quali essi siano: noi preferiamo definire dall'alto quali debbano essere le necessità. come si fa nelle dittature. non per il bene della nazione ma del dittatore, figura che a noi piace servire, perché "potente". il ruolo più ambito: giullare di corte.
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
Oggi #20gennaio si celebra per la prima volta la Giornata del Rispetto.
Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: "Oggi, 20 gennaio 2025, celebriamo la Giornata del Rispetto, istituita per sensibilizzare contro ogni forma di bullismo e discrimin…
Ministero dell'Istruzione
Oggi #20gennaio si celebra per la prima volta la Giornata del Rispetto. Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: "Oggi, 20 gennaio 2025, celebriamo la Giornata del Rispetto, istituita per sensibilizzare contro ogni forma di bullismo e discrimin…Telegram
Quale potrebbe essere il problema di mostrare i "like" che la gente ha messo... se sono già pubblici?
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/likeig/
Il problema c'è, abbastanza chiaro per chiunque si occupi di protezione dei dati personali, ma pare che oltre oceano siano troppo miopi o troppo stupidi per accorgersene. Si può serenamente dire che di problemi
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Come coniugare innovazione, integrazione europea e cooperazione transatlantica. Scrive Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le crescenti tensioni geopolitiche, dall’Europa al Medio Oriente, hanno riportato l’industria della difesa al centro delle priorità economiche e politiche globali. Per i paesi Nato e l’Occidente, la sfida è duplice: modernizzare i
FAUNA SELVATICA: I PROGRESSI DEL MALAWI NELLA PROTEZIONE. MA LA BATTAGLIA E' ANCORA LUNGA. ED E' NECESSARIA LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
In passato abbiamo parlato nel nostro blog della protezione della fauna selvatica e della necessaria cooperazione internazionale in tema di contrasto alla criminalità che si basa sui traffici di specie animali e di loro parti pregiate.
Oggi parliamo di uno Stato africano che soffre molto della ingerenza del crimine in questo delicato settore: il Malawi. Si tratta di uno stato dell'Africa meridionale, senza sbocco sul mare, confinante con Zambia, Mozambico e Tanzania, che vanta Parchi nazionali e riserve naturali, come il Parco Nazionale di Liwonde e il Parco Nazionale di Nyika.
La notizia positiva è che il Malawi ha fatto passi da gigante nella lotta contro la criminalità della fauna selvatica negli ultimi dieci anni.
Secondo un nuovo rapporto del Dipartimento dei Parchi Nazionali e della fauna selvatica e del Lilongwe Wildlife Trust, oltre 600 arresti sono stati effettuati tra il 2017 e il 2023, con oltre 500 condanne e il sequestro di oltre due tonnellate di avorio.
Il numero di casi giudiziari riguardanti il furto e la illecita commercializzazione di avorio è diminuito di anno in anno, con il numero più basso nel 2023, che rappresenta un calo del 67% rispetto al picco del 2017.
I progressi del Malawi sono particolarmente degni di nota data la portata globale del traffico illegale di specie selvatiche, che colpisce ecosistemi, economie e società. L’UNODC World Wildlife Crime Report (2024) (reperibile qui unodc.org/documents/data-and-a…) ha riportato 13 milioni di sequestri di circa 4.000 specie vegetali e animali tra il 2015-2021.
Il Report di UNODC è la Terza edizione del rapporto che analizza il commercio illegale di fauna selvatica. I crimini faunistici danneggiano la conservazione, gli ecosistemi e i diritti delle comunità locali. Nonostante i progressi, il commercio illegale rimane vasto, coinvolgendo oltre 160 paesi. Viene sottolineata l'importanza del coinvolgimento delle comunità locali e dell'evidenza scientifica per affrontare il problema, con l'obiettivo di generare maggiore attenzione e interventi efficaci contro questa industria criminale.
Il "National Parks & Wildlife Act" modificato del Malawi, approvato nel 2017, fornisce maggiori protezioni per la fauna selvatica e sanzioni più forti per i criminali della fauna selvatica, comprese pene detentive fino a 30 anni. Il tasso medio di condanne per le offese di elefante e rinoceronti nel 2023 era del 93%, con il 90% di questi casi che si traduce in una pena detentiva. La pena detentiva media emessa è di 5,5 anni e la pena massima fino ad oggi è di 18 anni.
Tuttavia, la battaglia contro la criminalità della fauna selvatica non è ancora stata vinta. Il traffico di pangolini e il bracconaggio degli elefanti rimangono preoccupazioni, ed è fondamentale che gli animali sequestrati ricevano cure veterinarie e riabilitate.
Il progresso del Malawi nella protezione del suo patrimonio naturale è un viaggio notevole, che comporta il sostegno del governo e di tutti i partner impegnati.
Cripto Trump
A pochi giorni di distanza dall'annuncio di $Trump, memecoin di Donald Trump, anche la prossima first lady americana lancia la sua criptovaluta, la $MELANIA. Basata sulla blockchain di Solana, ha aumentato il suo valore del 188% nelle prime 10 ore.
Tra poche ore Trump giurerà come presidente degli Stati Uniti.
Lascio a voi le vostre conclusioni.
Come nota personale constato che la sezione commenti del mio canale Telegram è bombardata di spam di queste due criptovalute.
rp.pl/waluty/art41701131-melan…
Melania Trump wyemitowała memiczną kryptowalutę
Melania Trump, przyszła (i zarazem była) pierwsza dama USA, wyemitowała własną, "memiczną" kryptowalutę o nazwie $MELANIA.Hubert Kozieł (Rzeczpospolita)
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A Complete Guide to LLM Benchmarks: Understanding Model Performance and Evaluation - Galileo AI
Master LLM evaluation with comprehensive benchmarking frameworks, monitoring tools, and best practices. Learn to measure AI model performance effectivelyGalileo AI
TREGUA A GAZA. Liberati 90 prigionieri politici palestinesi, tra di loro Khalida Jarrar
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nella notte sono stati scarcerati 90 detenuti politici palestinesi, tra di essi 69 donne e 21 minori. Tra i rilasciati anche la deputata del Fronte popolare e leader femminista Khalida Jarrar
L'articolo TREGUA A GAZA. Liberati 90
Somalia, Scandalo del furto di armi egiziane a Mogadiscio
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Scandalo del furto di armi egiziane a Mogadiscio e l’incontro al Ministero della Difesa somalo: Hassan Sheikh ha trascorso la notte da sabato a domenica (ieri) presso la sede del Ministero della
Conti pubblici, debito in soli 12 anni cresciuto di 1.000 miliardi: in 30 anni +200%
Conti pubblici, debito cresciuto di 1.000 miliardi in 12 anni: in 30 anni +200%
adnkronos.com/economia/conti-p…
Era il 2012 quando la 'red line' era di 2.000 miliardi
Recensione : Recensione di “Jumping the Gun” di Hope Tala
Con il singolo “Jumping the Gun”, Hope Tala si conferma una delle voci più intriganti e promettenti della scena indie-pop contemporanea. La giovane cantante inglese, originaria di Londra ma attualmente di base a Los Angeles, ci trasporta in un mondo musicale che fonde delicatamente Indie-Pop, R&B contemporaneo e sfumature alternative. @Musica Agorà
iyezine.com/recensione-di-jump…
Recensione di “Jumping the Gun” di Hope Tala
Recensione di “Jumping the Gun” di Hope Tala - Hope Tala si conferma una delle voci più intriganti e promettenti della scena indie-pop contemporanea. - Hope TalaMargherita Zanin (In Your Eyes ezine)
USA in Somalia, commissione della Camera chiede un ufficio per contrastare la Cina nel #Somaliland
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Un’influente sottocommissione USA-Cina della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti chiede al Dipartimento di
GAZA. È cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso altri 14 palestinesi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il cessate il fuoco è scattato con ritardo. Israele ha continuato a bombardare sino all'ultimo facendo altri 14 morti
L'articolo GAZA. È cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso altri 14 palestinesi proviene da Pagine Esteri.
Continua la ricerca della prossima pandeminchia. Certo che non si stancano di prendere in giro la gente, ma finché ci sono i creduloni. Secondo me ci vuole un bel vaccino...
"La malattia del cervo zombie potrebbe presto contagiare gli esseri umani": lo dice il dottor Michael Osterholm. Cos'è e quali sono i rischi - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/2025/01/1…
ROGOZIN SULLA NECESSITÀ DI DISTRUGGERE ZELENSKY E I LEADER DEL REGIME NAZISTA A KIEV
Dmitry Rogozin è un politico e statista russo, Senatore della Federazione Russa, ex-Direttore generale dell'ente statale per le attività spaziali "Roscosmos"
A sostegno della mia posizione vi farò diversi esempi.
Il primo è l’attacco della NATO alla Jugoslavia nel 1999. Da cosa hanno iniziato? Dagli attacchi alle autorità politiche e militari, alla distruzione di tutti i ponti sul Danubio, alla distruzione di tutte le sottostazioni elettriche e persino all'attacco della torre della televisione per zittire i giornalisti serbi. Hanno disorganizzato le autorità politiche e militari del Paese, poi hanno deposto il Presidente Milosevic, assicurato il suo arresto e la successiva morte all'Aia.
Il secondo esempio è come si comporta Israele. Il mondo intero grida, l'ONU prende delle decisioni, il Segretario Generale batte i piedi. Ma a loro non importa nulla.
Uccidono in successione tutti i leader di Hezbollah o Hamas. Uno, l'altro, terzo. Cioè, chiunque affermi di guidare questi movimenti diventa automaticamente un bersaglio e diventa in anticipo un attentatore suicida. E gli israeliani non tengono conto di eventuali sacrifici collaterali. Che si tratti di bambini, donne o anziani. Ciò, ovviamente, non si adatta in alcun modo ai postulati della moralità cristiana e neanche quelli universali. Ma da un punto di vista militare si tratta di azioni assolutamente efficaci per raggiungere l’obiettivo.
E il terzo esempio è il conflitto Iran-Iraq. Ricordate, un numero enorme di soldati di entrambe le parti sono morti sui campi di battaglia. Ma la guerra è finita quando entrambe le parti hanno acquisito armi missilistiche a lungo raggio, che hanno consentito loro di colpire le capitali dei due Stati. E le élites si sono subito allarmate.
Sto parlando proprio di questo. Era necessario far temere a Zelensky la nostra ritorsione, in modo che galoppasse come una lepre, si nascondesse nei bunker come un topo e avesse paura di mettere il naso fuori all’aria aperta, per non parlare di fare i viaggi all’estero. Tutta la colpa dell’attuale conflitto ricade interamente su di lui. È un mascalzone e un criminale di guerra.
La denazificazione non è la liquidazione di decine di migliaia, centinaia di migliaia di soldati dell'esercito ucraino, la maggior parte dei quali è finita al fronte contro la propria volontà. Molti di loro sono "russi stregati", cioè il loro carattere è russo, persistente e il loro cervello è avvelenato da 30 anni di propaganda di Bandera. Gli anglosassoni hanno raggiunto il loro obiettivo: i russi uccidono i russi, pensando che non siano russi.
E la feccia fascista e i bandera occidentali come il bastardo e sadico Robert “Magyar” Brody stanno conducendo questo massacro da accoglienti rifugi antiaerei.
La denazificazione è, prima di tutto, la distruzione di coloro che diffondono questo spirito misantropico russofobo, che ha trasformato una repubblica fraterna con un numero enorme di famiglie miste nel nostro feroce nemico.
Fonte
Info Defense
Lorenzo Infantino, il rigore di un filosofo liberale
@Politica interna, europea e internazionale
Il professore Lorenzo Infantino ci ha lasciati, inaspettatamente, il 18 gennaio. L’Università e la Fondazione Luigi Einaudi hanno perso uno scienziato sociale di grandissimo valore, un punto di riferimento intellettuale fondamentale nel mondo liberale, un amico carissimo. Professore emerito di
Africa, i governi e i gruppi armati intensificano gli abusi [Report HRW]
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Human Rights Watch ha scoperto che i governi africani continuano a reprimere e ad arrestare ingiustamente oppositori politici, critici, attivisti e giornalisti. Il gruppo
GAZA. E’ cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso altri 13 palestinesi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il cessate il fuoco è scattato con ritardo per la mancata consegna dei nomi degli ostaggi che saranno liberati. Israele ha continuato a bombardare sino all'ultimo
L'articolo GAZA. E’ cominciata la tregua, prima i raid aerei hanno ucciso
## IL PROGETTO ASSET DI EUROPOL, SEQUESTRARE I BENI CRIMINALI A LIVELLO GLOBALE (COMPRESE LE CRIPTOVALUTE)
Europol ha dato il benvenuto nella sua sede oltre 80 esperti finanziari provenienti da tutto il mondo per partecipare al Progetto A.S.S.E.T. (Asset Search & Seize Enforcement Taskforce), un'iniziativa volta a migliorare il numero di beni criminali sequestrati a livello globale.
In totale, 43 forze dell'ordine di 28 paesi hanno aderito all'operazione, olte ad autorità di organizzazioni internazionali, tra cui Eurojust e Interpol.
Dal 13 al 17 gennaio 2035 scorsi, gli specialisti hanno messo insieme le loro conoscenze e competenze per stabilire un nuovo flusso di lavoro organizzativo per identificare, congelare e sequestrare beni criminali attraverso tutti i mezzi possibili disponibili, inclusa la condivisione delle competenze nell'identificazione delle persone e le nuove modifiche operative emerse negli schemi di riciclaggio di denaro e la pianificazione di azioni congiunte per impadronirsi delle risorse.
Durante l'operazione, gli esperti hanno identificato:
53 immobili, 8 dei quali sono stati valutati 38,5 milioni di EUR;
Oltre 220 conti bancari, di cui uno con un saldo statunitense $5,6 milioni;
15 aziende, oltre 20 yacht e veicoli di lusso, 4 delle quali sono state valutate oltre 600.000 EUR;
83 indirizzi e portafogli per criptovaluta.
Un altro risultato chiave dell'operazione è stato il congelamento di 200 000 EUR in criptovalute.
L'iniziativa è stata organizzata dall'European Financial and Economic Crime Center (EFECC) e supportata dagli specialisti e analisti di Europol in strumenti di recupero patrimoniale, criptovalute, intelligence open source e innovazione.
Burkhard Mühl, il Capo del Centro europeo per il crimine finanziario ed economico (EFECC) ha diciarato: "Questa settimana, la task force Asset Search & Seize Enforcement ha presentato Europol al suo meglio. Riunendo oltre 80 massimi esperti delle forze dell'ordine e del settore privato, abbiamo lavorato come uno per rintracciare, congelare e cogliere i profitti della criminalità organizzata. Insieme, stiamo colpendo i criminali dove fa più male – ai loro portafogli. Mentre avanziamo uniti, il successo è inevitabile".
Obiettivo: sequestrare beni criminali ...
Il sequestro di beni acquisiti penalmente è estremamente basso in tutto il mondo. Si stima che le forze dell'ordine riescano a togliere solo un frammento di beni criminali dalle mani dei criminali, inferiore al 2% dei proventi annuali stimati della criminalità organizzata. Il restante 98% fornisce il carburante per il proseguimento e l'espansione delle attività criminali organizzate. Negli immobili in particolare sono riciclati i profitti illeciti –e non tassati – (41%).
Le forze dell'ordine in tutti gli Stati membri dell'UE e oltre stanno già istituendo azioni comuni per aumentare il numero di beni criminali recuperati. Recenti operazioni importanti sono buoni esempi di questa cooperazione internazionale per l'applicazione della legge per aumentare i sequestri.
Sulla base dei risultati di recenti indagini, Europol ha sostenuto le autorità di sei paesi nel reprimere i banchieri sotterranei che stavano riciclando i proventi del traffico di droga su larga scala e altri reati gravi. Uno dei risultati di maggior successo di questa operazione è stato il sequestro di 27 milioni di euro nelle sole criptovalute.
... attraverso un'azione comune
Il progetto A.S.S.E.T è un passo decisivo compiuto dagli Stati membri dell'UE e da altri terzi verso la definizione delle priorità delle indagini finanziarie, una delle aree in cui Europol si sta concentrando per affrontare con successo i migliori criminali.
Inoltre, la nuova direttiva sul recupero e la confisca dei beni, entrata in vigore nel 2024 (eur-lex.europa.eu/legal-conten…), diventerà uno strumento importante nella confisca di questi beni criminali. Fornisce nuovi poteri agli Uffici di recupero delle attività per congelare in modo efficiente le risorse quando richiesto e per agire immediatamente per preservare la proprietà fino a quando non viene emesso un ordine di congelamento. La direttiva è stata accolta con favore da molti, in quanto si ritiene possa contribuire a indebolire le organizzazioni criminali privandole dei loro proventi illeciti. Tuttavia, ci sono state anche alcune critiche, in particolare sulla necessità di garantire adeguate tutele dei diritti individuali durante i procedimenti di confisca. (Approfondisci qui sistemapenale.it/it/scheda/fin…)
L'iniziativa esemplifica il modo in cui Europol mira a rafforzare la lotta contro ogni forma di grave criminalità internazionale e organizzata riunendo i partner pertinenti. A questo proposito, un elemento cruciale del Progetto A.S.S.E.T. è la partecipazione di attori finanziari del settore privato, in particolare organizzazioni del settore bancario e di scambi di criptovaluta.
Il partenariato pubblico-privato tra Europol e il settore finanziario è una priorità per le forze dell'ordine: a dicembre Europol ha ospitato una pietra miliare plenaria affrontare le questioni chiave in materia di criminalità finanziaria e intelligence, che si è conclusa con il lancio di un nuovo flusso di lavoro.
Il Progetto A.S.S.E.T. è supportato dalla rete @ON , finanziata dalle Commissioni dell'UE, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana (DIA).
#ProjectASSET #EUROPOL #Rete@ON #RETEONNET #dia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Oggi, 19 gennaio, nel 1940
Nasce a Palermo Paolo Borsellino.
A ventitré anni vince il concorso in magistratura e diventa il più giovane magistrato d’Italia.
Nel 1980 inizia a collaborare con Rocco Chinnici, capo dei Giudici Istruttori di Palermo. Nasce il pool antimafia per combattere l'organizzazione mafiosa di origini siciliane Cosa Nostra.
Borsellino verrà assassinato il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, a Palermo.
Ecco una descrizione del testo alternativo per l'immagine:
Immagine in bianco e nero di un uomo di mezza età con i capelli scuri, seduto a una scrivania. Indossa una giacca scura e una cravatta. Le sue mani sono giunte davanti a lui. Sullo sfondo si intravedono delle carte e un armadio.
Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini
OGGI, 19 GENNAIO, NEL 1809
Nasce a Boston, Massachusetts, Edgar Allan Poe, poeta, scrittore di racconti e critico letterario americano, scomparso nel 1849.
Conosciuto come il pioniere del romanzo poliziesco moderno e per il suo lavoro pionieristico nel genere dei racconti, in particolare nei generi gotico e misterioso.
La scrittura di Poe era caratterizzata da un'interazione dinamica tra realismo e fantasia, nonché da un'attenzione al macabro e alla psicologia dei suoi personaggi.
Nonostante l'iniziale mancanza di riconoscimento negli Stati Uniti, il lavoro di Poe ottenne un'immensa popolarità in Europa, in particolare in Francia grazie al lavoro di Charles Baudelaire.
L'influenza di Poe può essere vista nei movimenti letterari simbolisti e decadenti, e il suo lavoro è considerato altamente moderno e influente sulla letteratura contemporanea.
Giuseppe Brutti - Il capostazione di Amandola che salvò dai tedeschi una famiglia ebrea
da anpifermo.it/wp-content/upload…
Un gruppo di esuli ebrei in fuga dai Balcani arriva in Italia proprio
nell’anno 1943 e, per una serie di circostanze dovute non si sa se al caso o a un
destino fortunato, capita in quel di Amandola, alle pendici dei monti Sibillini.
Qui i fuggiaschi trovano accoglienza, aiuto e una protezione ad oltranza non
solo per opera di una famiglia di quella cittadina, la famiglia Brutti, ma anche a
seguito di una vera e propria gara di solidarietà di tutta la comunità amandolese.
Giuseppe Brutti era dal 1939 capostazione in Amandola, capolinea della
ferrovia Adriatico-Appennino. Della sua famiglia facevano parte la moglie
Lucci Elvira e i figli Maria Luisa, Mario e Giancarlo. Maria Luisa era fidanzata
con Ferdinando Farina (Nando), suo compagno di scuola. Questi, nel 1943,
aiutava spesso il capostazione nel suo lavoro estremamente oneroso. Nel mese
di settembre del 1943 Nando stava facendo i conteggi degli incassi per i
biglietti viaggiatori e per trasporto merci quando il capostazione Brutti lo
avvertì che doveva salire al piano superiore della stazione perché nella sala
d’aspetto c’erano vecchi, donne e bambini. Si trattava di una donna anziana con
tre figlie, un genero e tre nipoti. Il senso d’ospitalità della famiglia Brutti non
fece difetto. A tutti i nuovi arrivati, che non sapevano se e come proseguire il
viaggio, fu offerta una cena e la possibilità di passare la note al riparo. Ricorda
Giancarlo Brutti, uno dei figli del capostazione: “La persona più anziana del
gruppo, nel ringraziare il Signore e i miei genitori, rivela che da tre mesi non
mangiavano un piatto caldo. A questo punto il gruppo capisce di trovarsi di
fronte a persone amiche e confidano le loro origini e le loro paure”.
Ed ecco il resoconto stilato in via ufficiale a firma di due delle giovani di
quel gruppo, le figlie Ena e Alisa Benarojo Almuli in occasione del
conferimento alla famiglia Brutti del titolo di “Giusti tra le nazioni” da parte
delle autorità israeliane nel 2004. E’ il titolo riconosciuto a coloro che in vari
modi si sono opposti al progetto di sterminio degli ebrei, che hanno salvato le
loro vite e protetto i perseguitati.
“La nostra famiglia scappò da Belgrado, in Jugoslavia, nel Novembre
1941. Dopo un lungo e pericoloso viaggio fummo trasportati in Italia e internati
in un villaggio chiamato Cison in Valmarino, in provincia di Treviso (nella
regione Veneto). Rimanemmo lì fino all’invasione tedesca, nel Settembre 1943.
Con falsi documenti lasciammo Cison diretti verso sud nella direzione delle
Forze Armate Alleate. La nostra famiglia era formata dalla più anziana, la
nonna Reuna Davico Almuli, nostro zio, Dottor Isak Eskenazi, sua moglie Ela
Almuli Eskenazi e la figlia Vera, la nostra altra zia Lea Almuli, nostra madre
Reli Benarojo Almuli e noi due, allora di 6 anni e mezzo e otto. Viaggiammo
per parecchi giorni usando vari mezzi di trasporto. L’ultimo di questi fu un
treno, verso sud, che si fermò in una città chiamata Amandola, in provincia di
Ascoli Piceno (nella regione delle Marche) dove, esausti, decidemmo di passare
la notte.
Il capostazione, il sig.Giuseppe Brutti, che viveva sopra la stazione con la
sua famiglia, notò il nostro arrivo, ci aiutò a sistemarci nella stazione, ci diede
informazioni sul treno successivo verso sud. Era sera quando il sig.Brutti se ne
andò per raggiungere la sua famiglia per la cena; ma poi tornò indietro
insistendo che noi tutti e otto raggiungessimo lui e la sua famiglia per dividere
insieme la cena. E’ proprio qui, in questa stazione, che la storia che vogliamo
dirvi comincia.
Questo fu l’inizio di una relazione durevole con la famiglia davvero
speciale di Elvira e Giuseppe Brutti, che in molti altri modi dimostrava di avere
le stesse virtù di molte altre famiglie della città di Amandola. E’ la loro umanità,
generosità, altruismo a scapito della loro salvezza che vogliamo ufficialmente
riconoscere. Dopo che fummo nutriti, ci furono date delle brandine, materassi e
coperte per dormire. Il mattino dopo, capendo che eravamo incerti se continuare
il viaggio verso sud, il sig.Brutti organizzò una riunione con alcune persone
fidate della città, Monsignor Eugenio Verdini e il Dottor Cesare Apolloni. Fu
detta loro la nostra storia di ebrei che scappavano dai nazisti e allora,
pienamente consapevoli della nostra situazione, incluse le nostre magre risorse
finanziarie, fu raggiunta la decisione che la nostra famiglia poteva rimanere al
sicuro in Amandola. Il sig.Brutti, Monsignor Verdini e il dottor Apolloni
velocemente ci trovarono un alloggio. Essi organizzarono pure un ‘comitato’ di
interscambio e le persone della città ci fornirono miracolosamente di tutte le
cose di base per la nostra sopravvivenza in Amandola. Alcuni comprarono cibo,
altri letti e coperte e lenzuola. Altri raccolsero vestiti, pentole e padelle, piatti,
argenteria, sapone fatto a casa, etc.
Nessun compenso materiale fu mai richiesto o pagato e noi continuammo
ad approfittare della loro generosità e di quella di altre persone per tutto il
tempo in cui ne avemmo bisogno.
Amandola era sotto l’occupazione tedesca durante questo periodo. Se i
tedeschi avessero scoperto che i Brutti così come altri avevano dato riparo e si
erano presi cura di una famiglia di ebrei rifugiati con false identità, le
conseguenze sarebbero state estremamente severe: prigionia, tortura o
esecuzione (essi si erano assicurati che tutti nella città fossero consapevoli di
questo con la tortura pubblica e l’esecuzione di un uomo innocente, tale
Biondi). Mentre potremmo nominare numerosi individui che vennero in nostro
aiuto, i Brutti furono i primi e rimasero coinvolti in modo considerevole con le
nostre vite mentre eravamo in Amandola.
Accadde che un collaboratore, un calzolaio di Genova, denunciò la nostra
presenza ai tedeschi. Prima che fossero in grado di venire a prenderci, i nostri
salvatori, mettendo ulteriormente a rischio le loro stesse vite, organizzarono la
nostra veloce e sicura fuga a San Cristoforo, un piccolo paese nelle colline
vicine. Lì stemmo nascosti per ancora un po’ di tempo, finché le Forze armate
alleate liberarono la città di Amandola. Le motivazioni dei nostri salvatori, per
quanto accertabili, furono amicizia, altruismo, credo religioso, spirito
umanitario e altro. Crediamo che i forti principi umanitari sostenuti da una pari
fede religiosa furono i principali fattori motivanti. Non abbiamo altra prova che
la nostra stessa esperienza e la sopravvivenza della nostra famiglia. Se i Brutti e
altri nella città non si fossero presi la responsabilità di accoglierci, di metterci al
sicuro, di darci un riparo a rischio stesso delle loro vite, noi non saremmo
sopravvissuti alla guerra. Come abbiamo sottolineato sopra, molti individui
vennero in nostro aiuto, tutti degni del riconoscimento che Voi patrocinate. Più
o meno tutti i nostri salvatori sono morti. Noi ci siamo tenuti in contatto con i
figli dei Brutti che crebbero con noi. Sono diventati la nostra famiglia estesa.
Abbiamo indicato i Brutti come gli autori più rilevanti della nostra salvezza.
Essi furono i primi a darci riparo e cibo, essi furono coloro che coinvolsero gli
altri in Amandola per metterci al sicuro e salvarci in quell’anno.
Il Settembre scorso passammo una settimana in Amandola con i nostri
cari amici Brutti. Ricordammo insieme i tragici eventi e l’indiscutibile
generosità dei cittadini di Amandola. Abbiamo capito che siamo in ritardo di 55
anni nel riconoscere il merito dei nostri salvatori.”
E’ una bella storia di solidarietà che fa onore non solo a tutta la famiglia
Brutti, ma all’intera comunità dei cittadini amandolesi, che assicurarono una
protezione unanime alla sfortunata famiglia di esuli ebrei nonostante il clima di
paura che la presenza in città di un presidio tedesco aveva ormai imposto.
Biglietti di sola andata
Allora il futuro sarà buio pesto.
Biglietti di sola andata
Una campagna razzista di AfD rievoca le pagine più buie della storia tedesca, mentre la “remigrazione” sbarca anche in Italia.open.substack.com
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RFanciola
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