Dal GDPR al GDPR 2.0: le sfide della privacy digitale moderna
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
In concomitanza con il nono anniversario del GDPR ovvero il settimo dalla sua piena applicazione, si pensa a un restyling del Regolamento anche alla luce di come è stato vissuto in questo quasi decennio. E così la Commissione UE pensa a una nuova versione 2.0. Vediamo meglio
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Nato Intelligence, l’Artico come scelta geopolitica: le 4 aree chiave delle competenze
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'ultimo summit dell'Alleanza atlantica ha messo al centro le difese delle terre artiche attraverso una strategia condivisa con l'Unione europea. Ecco i 4 pilastri della Nato Intelligence Enterprise (NIE) per garantire
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Meta AI: il Tribunale tedesco non ha concesso un'ingiunzione provvisoria. La decisione finale sarà presa nel procedimento principale. Le DPA tedesche hanno avviato la procedura d'urgenza. Oggi, un tribunale della regione tedesca di Colonia ha dovuto decidere su un'ingiunzione provvisoria contro Meta per aver addestrato la sua IA con i dati degli utenti senza chiedere il consenso mr23 May 2025
Banca Etica, per non mettere la polvere sotto il tappeto
L'assemblea del 17 maggio ha eletto a larga maggioranza Aldo Soldi nuovo presidente. L'ex direttore generale Alessandro Messina si è fermato al di sotto del 13%.Duccio Facchini (Altreconomia)
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Rifare il passaporto
E' scaduto il passaporto e ho dovuto rifarlo, ho preso un appuntamento tramite il sito, è stato facilissimo e avevano disponibilità già a partire dal giorno dopo, ho potuto addirittura scegliere l'orario. Ho inserito i miei dati e il sistema mi ha dato la richiesta già compilata.
Stamattina sono andato al commissariato e mi hanno ricevuto 10 minuti prima dell'orario a cui avevo l'appuntamento. Ho fatto tutto in pochi minuti, adesso devo aspettare che mi arrivi l'email (l'email!!!) che mi avvisa che il passaporto è pronto per passare a ritirarlo (avrei persino potuto farmelo spedire a casa pagando una decina di euro in più).
Sono esterrefatto.
L'unica cosa che mi ha ricordato di essere davanti allo Stato sono stati gli ambienti: all'esterno l'erbaccia che cresce tra i gradini della scala di accesso, all'interno la contro-soffittatura rovinata da infiltrazioni, i muri da imbiancare e, appese, delle tristissime foto scolorite dal tempo.
Behold Self-Synchronizing, Air-Flopping Limbs That Hop and Swim
Dutch research institute [AMOLF] shows off a small robot capable of walking, hopping, and swimming without any separate control system. The limbs synchronize thanks to the physical interplay between the robot’s design and its environment. There are some great videos on that project page, so be sure to check it out.A kinked soft tube oscillates when supplied with continuous air.
Powered by a continuous stream of air blown into soft, kinked tubular limbs, the legs oscillate much like the eye-catching “tube man” many of us have seen by roadsides. At first it’s chaotic, but the movements rapidly synchronize into a meaningful rhythm that self-synchronizes and adapts. On land, the robot does a sort of hopping gait. In water, it becomes a paddling motion. The result in both cases is a fast little robot that does it all without any actual control system, relying on physics.
You can watch it in action in the video, embedded below. The full article “Physical synchronization of soft self-oscillating limbs for fast and autonomous locomotion” is also available.
Gait control is typically a nontrivial problem in robotics, but it doesn’t necessarily require a separate control system. Things like BEAM robotics and even the humble bristlebot demonstrate the ability for relatively complex behavior and locomotion to result from nothing more than the careful arrangement of otherwise simple elements.
youtube.com/embed/oyKnCRqNj84?…
freezonemagazine.com/articoli/…
Poliedrico, non c’è dubbio. Non potrei trovare aggettivo diverso per definire la personalità di Marco Denti. Capace di passare dalla letteratura (mirabile la sua rubrica Books Highway parte integrante e sostanziale del sito Roots Highway creato da Fabio Cerbone), fino ad arrivare al gradito rientro nelle file del Buscadero e la musica che da anni […]
L'articolo Marco Denti – La Terra di Tutti
freezonemagazine.com/news/paol…
In libreria dal 28 Maggio Che cosa spinge tante persone a tornare ogni estate nello stesso luogo, nella stessa stanza, nella stessa ritualità balneare? Paolo Pasi si muove tra queste domande nel suo nuovo romanzo L’albergo del tempo sospeso. Una storia sospesa tra nostalgia e ironia, che racconta mezzo secolo di storia italiana attraverso le […]
L'articolo Paolo Pasi – L’albergo
Alcuni dei più convinti sostenitori di Israele ora usano parole come “genocidio” per descrivere la guerra
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Cresce tra ebrei americani e israeliani il dissenso verso la guerra a Gaza: accuse di genocidio e crimini di guerra rompono vecchi tabù.
L'articolo Alcuni dei più convinti sostenitori di Israele
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Un nuovo modello di lavoro: la tavola rotonda del Parlamento Europeo in collaborazione con TPI | DIRETTA
@Politica interna, europea e internazionale
Il Parlamento Europeo, in collaborazione con The Post Internazionale (TPI), ha organizzato la tavola rotonda “Un nuovo modello di lavoro: la direttiva UE per stage di qualità” per venerdì 23 maggio, alle ore 11,30, presso Esperienza
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“Italia, Vergognati! Paese Mafioso!”. Insulti di Nova all’Italia dopo l’Attacco al Comune di Pisa
I black hacker di NOVA tornano a colpire, e questa volta con insulti all’Italia dopo la pubblicazione dei dati del presunto attacco informatico al Comune di Pisa. Dopo aver rivendicato l’attacco il 10 maggio 2025, il gruppo criminale ha pubblicato i primi dati rubati, esattamente 11 giorni dopo l’annuncio sul loro forum underground.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Immagine dall’home page del sito underground di Nova nella rete onion
Secondo quanto emerso dal sito underground di NOVA, la gang ha reso disponibile un archivio di 100 GB, diviso in diversi file compressi dal titolo “Municipality of Pisa”.
Il contenuto sarebbe stato crittografato il 10 maggio, lo stesso giorno della rivendicazione iniziale.
Immagine del post pubblicato da Nova all’interno del proprio sito
Nessun pagamento, pubblicazione dei dati
Nel messaggio pubblicato dalla gang, si leggono pesanti insulti contro le autorità italiane, accusate di non aver voluto trattare o pagare il “bug bounty” di 2 milioni di dollari richiesto come riscatto. Il tono del messaggio è aggressivo e sessista, con frasi denigratorie e minacce di una “Parte 2”, che lascia presagire ulteriori pubblicazioni.
Italia, vergognati
Paese mafioso, ora è il paese dei pagliacci, non hanno alcuna intenzione di pagare solo un po' (2 milioni di dollari) come taglia, ma cosa ne pensate di un paese sotto il controllo delle donne, [*** omettiamo la traduzione per una questione di rispetto ****] , nessuno ci ha mandato un messaggio per iniziare il riscatto, abbiamo mandato messaggi alla gmail di PISA ma nah, POVERO PAESE FOTTITI, LA PARTE 2 ARRIVERÀ, questo era solo l'inizio, andate a chiedere aiuto all'ACN, divertitevi con i dati
La comunicazione evidenzia anche un fallito tentativo di contatto da parte del gruppo, che afferma di aver cercato di inviare messaggi via Gmail al Comune di Pisa senza ricevere risposta.
ACN allertata, attacco confermato
Ora, con la pubblicazione effettiva dei dati, l’evento si potrebbe configurare come una data breach, con potenziali ripercussioni sulla privacy dei cittadini e sull’infrastruttura digitale dell’amministrazione, anche se il tutto risulta ancora da verificare.
Non è ancora chiaro il contenuto specifico degli archivi “d1.7z” e “U.7z”, ma data la dimensione e il target istituzionale, si teme la presenza di dati personali, email, contratti, documenti amministrativi e altre informazioni sensibili.
Conclusioni
L’attacco al Comune di Pisa rappresenta l’ennesimo caso in cui i criminali informatici non si limitano a criptare dati, ma cercano di umiliare pubblicamente le istituzioni, usando un linguaggio volgare, misogino e intimidatorio. Questa tattica serve ad aumentare la pressione psicologica e spingere verso il pagamento del riscatto? Probabilmente no, ma rappresenta un punto di svolta che abbiamo già visto in precedenza con il tema degli “scimpanzè” dell’informatica.
Nonostante ciò, la linea corretta da seguire rimane sempre quella di non pagare i riscatti: cedere al ricatto alimenta un circolo vizioso che finanzia ulteriormente il cybercrime, rafforzando gruppi come NOVA.
Tuttavia, è altrettanto fondamentale investire con decisione nella cybersecurity, sia a livello locale che nazionale. Il caso Pisa dimostra che non c’è più tempo di rimandare, ma è urgente rendere il nostro paese più resiliente, reattivo e preparato ad affrontare minacce sempre più sofisticate e spietate.
E questo è un tema “operativo” e non più un tema “politico”.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione dell’organizzazione qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
L'articolo “Italia, Vergognati! Paese Mafioso!”. Insulti di Nova all’Italia dopo l’Attacco al Comune di Pisa proviene da il blog della sicurezza informatica.
AI Officer: un presidio di legalità per l’uso responsabile dell’AI
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Sebbene nel Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale non ne preveda espressamente la nomina, il profilo dell'AI Officer emerge con competenze che devono toccare sia la sfera legale che quella tecnologica
L'articolo AI Officer: un presidio di legalità per l’uso
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freezonemagazine.com/articoli/…
Chi ancora si domanda se la fotografia sia un‘arte deve obbligatoriamente andare a vedere la mostra allestita a Palazzo Reale a Milano, dal 22 maggio al 7 settembre, su Mario Giacomelli. Così scoprirà anche che Giacomelli non è un fotografo ma un poeta, un poeta che scrive non con la parola ma con la luce. […]
L'articolo Mario Giacomelli proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Chi ancora si domanda se la fotografia sia un‘arte
PODCAST. Astensionismo e sfiducia: il voto argentino premia ancora Milei
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dal crollo del Pro alla debolezza della sinistra, l’Argentina si prepara a un nuovo ciclo politico con Milei ancora protagonista.
pagineesteri.it/2025/05/23/ame…
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Almasri potrebbe essere consegnato alla Corte Penale Internazionale, dai libici
Quello che emerge è che, oltre ad essersi alleato con dei criminali, il nostro governo ha pure scelto la cosca perdente.
freezonemagazine.com/articoli/…
Fabrizio Coppola è un artigiano della parola, uno di quegli artisti abituati a “curvare le parole”, per citare il testo di Dostojevskij, brano di Massimo Bubola, grande poeta e cantautore italiano, che non a caso, richiama il rapporto tra musica e letteratura, accostamento che caratterizza anche l’opera di Coppola, che come Bubola, è a sua […]
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Fabrizio Coppola è un
Tutte le mosse di Google dopo il flop di Google Glass
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Google: il gigante americano torna sul mercato degli occhiali connessi. L’articolo di Le Figaro tratto dalla rassegna di Liturri nel suo canale Telegram.
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Sicurezza nazionale e IA, il Pentagono aumenta il budget destinato a Palantir
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato l’intenzione di aumentare nuovamente il limite di spesa di 795 milioni di dollari (rispetto a un tetto di 480 milioni di dollari solo un anno fa) per le licenze software nell’ambito del Maven Smart System di
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#USA-#Sudafrica, favole e #genocidio
USA-Sudafrica, favole e genocidio
L’imboscata tesa da Trump al presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, durante l’incontro con la stampa di mercoledì nello Studio Ovale, ha fatto presa soltanto sugli ambienti di estrema destra (“MAGA”) che formano la base di consenso della Casa Bianc…www.altrenotizie.org
""Questa società è uno sciame di locuste. Il loro scopo è avanzare a qualunque costo, conquistando nuovi territori. Ogni giorno a Vovchansk, si fanno avanti in piccoli gruppi di 3-5 persone, scavalcando i cadaveri di coloro che, ore prima, hanno preso d'assalto la stessa posizione. Senza senso, senza ragione, senza successo: solo per ammucchiare cadaveri presso di noi.
Ciò differisce dagli assalti-tritacarne del maresciallo sovietico Zhukov per il solo fatto che ora attaccano in gruppi più piccoli, non per conquistare chilometri, ma una singola posizione di pochi metri quadrati. Giorno dopo giorno, metodicamente, ondata dopo ondata, se perdono terreno, si ritirano, se qualcuno è rimasto per ritirarsi.
Ma con una persistenza folle. L'individuo si dissolve, diventando parte dello sciame, dove la morte di pochi non viene nemmeno registrata. Non riesco a spiegare perché continuino ad arrivare, pur sapendo che li uccideremo.
La mia formazione filosofica mi impedisce di vedere questa routine con gli occhi di un matematico, limitandomi a notare: meno uno, meno cinque, meno quaranta. La mia formazione filosofica e teologica mi spinge a dare un senso al perché questo Homo erectus condizionato ("uomo eretto", perché non posso definirlo biologicamente Homo sapiens, non scorgendo alcuna razionalità nelle sue azioni) si arrampichi sui cadaveri del suo sciame verso una morte certa, tra rovine che ricordano un paesaggio marziano. Per cosa? Qual è la motivazione? Cosa sperano di ottenere?
Quando ho parlato con i prigionieri di guerra, hanno tutti detto di volere soldi dal regime di Putin per migliorare la propria situazione finanziaria. Nessuno ha menzionato motivazioni ideologiche, fede in valori superiori o un obiettivo ambizioso. Solo prestiti, debiti, mutui, povertà, la necessità di crescere i figli.
Sei venuto a uccidere i nostri figli per crescere i tuoi?
Silenzio. Occhi bassi.
Ma questa è la realtà. Ucciderebbero tranquillamente noi e i nostri bambini, ci rubano le case, dormono nei nostri letti, indossano persino i nostri vestiti. Non lo considerano ripugnante o sbagliato. Le loro autorità hanno dato loro il permesso, quindi va bene. Senza esitazione, indosseranno il tuo vestito e mangeranno dal tuo piatto perché il loro zar e la loro chiesa lo hanno benedetto.
Vengono per prendere e divorare le nostre risorse, per popolare la nostra terra con se stessi. Mentre i leader dello sciame cercano di spiegare perché ci attaccano e ci uccidono, i ranghi inferiori vogliono solo arricchirsi assassinando e saccheggiando.""
Personenkontrollen, Victim Blaming: Studie warnt vor Diskriminierung durch Polizei
Golden Dome, lo scudo spaziale Usa costerà oltre 500 miliardi. Tutti i dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Donald Trump ha annunciato ufficialmente l’avvio operativo del programma Golden Dome, il nuovo sistema di difesa missilistico progettato per blindare il territorio statunitense da minacce avanzate, ipersoniche e orbitali. Con un investimento iniziale da 25
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Cannabis light. Arrestato segretario Radicali per disobbedienza
"Questo pomeriggio il nostro segretario Filippo Blengino, è stato arrestato e condotto in Questura dopo essersi autodenunciato per aver aperto un negozio di cannabis light nella nostra sede. Il decreto Sicurezza ha infatti equiparato la cannabis light, sostanza senza effetti psicotropi, che fino a poche settimane fa si vendeva in diversi negozi e tabacchini, alla cannabis con THC. L'obiettivo della disobbedienza civile del nostro segretario, che ora rischia fino a vent'anni di carcere, è quello di smantellare questa norma liberticida innanzi alla Corte costituzionale. Non ci fermeremo di fronte a norme che stanno lentamente rendendo il nostro Paese una democratura, continuando a mettere a disposizione il nostro corpo e la fedina penale per difendere lo Stato di Diritto". Così Radicali Italiani in una nota ufficiale .
(agenzia Dire)
Recent leaks reinforce why journalist-source confidentiality needs protecting
When the Trump administration quickly fulfilled our Freedom of Information Act request for a memo belying its own rationales both for mass deporting Venezuelans and for cracking down on leaks to the press, we had plenty of theories about why.
Maybe someone in the FOIA office used our request as an opportunity to blow the whistle. Maybe it was some kind of mistake. But one possibility that never occurred to us was that administration higher-ups somehow thought that the memo made them look good. After all, everyone knows President Donald Trump hires only the “best and most serious people.”
But according to a report in The New York Times, that’s exactly what happened. So who was the poor junior staffer who somehow read a short, straightforward memo wherein intelligence agencies said Venezuela’s government does not control the Tren de Aragua gang, as Trump claims, and took it to mean, well, the complete opposite? The intelligence community had better stop hiring from whatever school gave that kid a degree!
Turns out it wasn’t some kid, though. It was Joe Kent, chief of staff to Director of National Intelligence Tulsi Gabbard. And get this: He’s Trump’s nominee to lead the National Counterterrorism Center. Apparently, after a first memo undermined Trump’s narrative that Venezuelan migrants are actually President Nicolás Maduro’s secret foot soldiers, Kent requested some “rewriting … so this document is not used against the DNI or POTUS.”
The memo released to us was apparently the rewrite — which confirmed the conclusions of the initial memo. It did mention that the FBI believed some Venezuelan government officials might communicate with some members of Tren de Aragua, but no serious legal minds believe that constitutes an invasion that justifies Trump’s invoking of the Alien Enemies Act.
Kent, however, somehow read it (or maybe that’s giving him too much credit) and thought it vindicated the administration. No one else read it that way, including Secretary of State (among other jobs) Marco Rubio. Rubio didn’t even attempt to twist the memo into somehow supporting the administration’s policies — he just said the intelligence community got it wrong.
But the reason Freedom of the Press Foundation (FPF) filed the FOIA in the first place was not to prove whether Maduro has gangbangers on speed dial or whether high-ranking intelligence officials lack intelligence. It was to check whether Attorney General Pam Bondi’s basis for repealing her predecessor’s safeguards against subpoenaing journalists held water.
Bondi, as well as Gabbard, claimed reports from The New York Times and The Washington Post were false when stating that intelligence agencies disbelieved Trump’s claims about Tren de Aragua. The administration, these officials said, needed the ability to investigate the source of the leak, including by subpoenaing journalists, to protect the nation from so-called fake news from the so-called deep state.
The memo, as we’ve written before, confirmed that the Times and Post got it right and the only thing a crackdown on leaks was meant to protect was Trump and his cronies from embarrassment. But the memo has turned into more than that — it’s become Exhibit A on why leaks to the press serve the public interest.
Here’s a non-exhaustive list of news we now know about because of the leaks to the Times and Post, the memo we were able to request as a result of those leaks, and the reporting that followed.
- Kent, the nominee to lead the National Counterterrorism Center, can’t comprehend basic intelligence reports.
- Kent demanded intelligence agencies rewrite their findings to save his bosses from embarrassment and, according to the Times, there are emails to prove it (we have filed requests for those, too).
- There is a major rift between the State Department and the intelligence community about one of the Trump administration’s most significant policies.
- Gabbard requested Bondi initiate a leak investigation based on lies.
- Bondi repealed protections for reporters and their sources based on the same lies.
- The United States mass deported people to a dangerous prison in El Salvador to perform slave labor for a Trump-friendly authoritarian — all based on the same lies.
Virtually every time the government has cracked down on leaks claiming some kind of threat to the homeland, the real threat has been to its own reputation. Usually it takes years to confirm the obvious. It took decades for Nixon officials who once argued that releasing the Pentagon Papers would gravely endanger national security to admit that was nonsense all along. But this time we know the truth almost immediately, thanks to leaks.
Bondi was right about one thing — the leaks undermined the administration’s policies. But she left out that they were policies that needed undermining because they were built on lies — the kinds of lies that the drafters of the Constitution intended journalists to expose when they wrote the First Amendment’s press clause. That’s what the Times, Post, and their sources did, and it’s exactly why journalist-source confidentiality needs protecting.
Tutte le mosse dell’Italia nell’Indo-Pacifico, tra naval diplomacy e accordi industriali
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Durante la Langkawi International Maritime and Aerospace Exhibition (Lima), Fincantieri ed Enra energy solutions hanno firmato un accordo di collaborazione tecnica in favore del programma strategico “15 to 5” per il rafforzamento delle capacità navali operative
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Gaza. Entrati un po’ di aiuti umanitari: “una goccia nell’oceano dei bisogni”.
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Intanto proseguono i raid israeliani. Oggi 45 palestinesi uccisi da bombe e cannonate
L'articolo Gaza. Entrati un po’ di aiuti umanitari:pagineesteri.it/2025/05/22/med…
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Difesa europea, il nodo politico che frena l’integrazione. L’analisi di Caruso
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel contesto di crescente instabilità geopolitica, l’Unione europea sta accelerando il processo di rafforzamento della propria architettura di difesa collettiva. Lo scorso 15 maggio, durante la riunione del Comitato militare dell’Ue (Eumc) a livello di capi di Stato
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June PPI Meetings
Ahoy Pirates,
Our next PPI board meeting will take place on 03.06.2025 at 14:00 UTC / 16:00 CEST.
Prior to that meeting we will hold a SCENE and SCUBA working groups meeting in the same Jitsi room a week later, 10.06.2025 at 19:00 UTC / 21:00 CEST.
All official PPI proceedings, Board meetings included, are open to the public. Feel free to stop by. We’ll be happy to have you.
Where:jitsi.pirati.cz/PPI-BoardAgenda: etherpad.pp-international.net/…
All of our meetings are posted to our calendar: pp-international.net/calendar/
We look forward to seeing visitors.
Thank you for your support,
The Board of PPI
Un nuovo modello di lavoro: la tavola rotonda del Parlamento Europeo in collaborazione con TPI
@Politica interna, europea e internazionale
Venerdì 23 maggio, alle ore 11,30, presso Esperienza Europa – David Sassoli il Parlamento Europeo, in collaborazione con The Post Internazionale (TPI), organizza la tavola rotonda “Un nuovo modello di lavoro: la direttiva UE per stage di qualità“. Un
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Poliverso & Poliversity reshared this.
Sulle spallucce degli altri.
Una parte dell'Italia di oggi si regge sulle spallucce di chi non ha a cuore diritti e giustizia.
oggi su RadioTre Fahrenheit: dialogo sul numero de "La scuola delle cose" dedicato alle scritture di ricerca, sperimentali, complesse
oggi, alle 17:30, Rai RadioTre Fahrenheit: dialogo su "La scuola delle cose" (Lyceum/Mudima) n. 19 - SCRITTURA DI RICERCA
slowforward.net/2025/05/22/22m…
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OpenAI con io Products minaccia Apple?
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OpenAI acquisterà io Products, la startup dell'ex super designer di Apple Jony Ive. Sam Altman assicura che il loro primo prodotto non farà sparire lo smartphone eppure c'è chi vede questa nuova avventura come "un cattivo presagio" per il produttore di
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@DataKnightmare @Informa Pirata
Applausi! 👏👏👏
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STUPEFACENTI DALL'ALBANIA ALL'ITALIA. Tra le fonti di prova le chat criptate della piattaforma SKYECC
Le autorità in Italia e in Albania hanno inferto un duro colpo a tre gruppi di criminalità organizzata legati nel traffico di droga su larga scala e nel riciclaggio di denaro. Durante una giornata di azione congiunta, i mandati di arresto sono stati emessi contro 52 sospetti, compresi gli individui che si ritiene siano ai massimi livelli nelle gerarchie dei gruppi. Eurojust ha sostenuto la cooperazione tra le autorità italiane e albanesi creando un team di indagine congiunto (JIT/SIC Squadra Investigativa Comune). Durante il giorno dell'azione, le autorità di entrambi i paesi hanno sequestrato attività per un valore di almeno diversi milioni di euro, Compresi appartamenti e aziende, nonché vari veicoli di lusso. Sono state anche sequestrate grandi quantità di denaro e quantità di cocaina ed eroina.
Le reti criminali erano coinvolte nei pagamenti, spesso in contanti, di quasi 5 milioni di euro e il traffico di almeno 1 800 chili di cocaina ed eroina.
La Direzione Investigativa Antimafia di Bari e le Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune, hanno eseguito, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma, due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari e dal Giudice presso il Tribunale Speciale di Primo Grado Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana nei confronti, complessivamente, di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.
I provvedimenti cautelari, emessi nell’ambito dell’Operazione URA a fronte delle indagini effettuate dalla DIA di Bari tra settembre 2021 e giugno 2022, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, albanesi ed italiani, appartenenti in Italia a due associazioni criminali – riconosciute tali dal G.I.P. di Bari – stanziate nello stesso capoluogo pugliese (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) nonché, in Albania, facenti parte di un potente gruppo criminale organizzato – riconosciuto tale dal Giudice di Tirana – stanziato a Durazzo.
La DIA, relativamente agli ingenti quantitativi di eroina e cocaina movimentati, a decorrere dal 2016, tra i Balcani, il Nord Europa, il Sud America e la Puglia, ha documentato l’esistenza di una comunanza d’interessi tra il gruppo criminale in Albania, deputato – a livello transnazionale – alla commercializzazione ed al trasferimento dello stupefacente, e le due associazioni criminali operanti a Bari le quali, a loro volta, effettuate le operazioni di “taglio” e confezionamento in panetti, rifornivano all’ingrosso le organizzazioni baresi, brindisine e leccesi interessate a ricevere l’eroina e la cocaina – di qualità – proveniente rispettivamente dalla Turchia e dall’America Latina.
Le complesse indagini, effettuate con intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, avvalorate dall’estrapolazione e dall’analisi delle chat criptate acquisite dalla piattaforma SKYECC, nonché dalle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia (di cui ne è stata accertata la credibilità e l’attendibilità), hanno permesso, tra l’altro, di documentare, in relazione alla sostanza stupefacente inviata a Bari principalmente dall’Albania e dal Nord Europa, innumerevoli rifornimenti (255 chili di eroina “pura” e cocaina “pura”) effettuati tramite corrieri internazionali. Nel medesimo contesto è stato ricostruito un “flusso” ininterrotto di denaro contante dalla Puglia all’Albania, a pagamento dello stupefacente commercializzato all’“ingrosso”, avvenuto tramite autisti di autobus di linea internazionali, le cui illegali transazioni, per un importo complessivo di 4,5 milioni di euro, hanno consentito alle Autorità Albanesi di contestare il reato di riciclaggio.
In tale ambito sono stati inoltre ricostruite: diverse consegne di denaro contante a pagamento della droga, avvenute a Bari, per importi superiori anche a mezzo milione di euro; il trasferimento di oltre 500 mila dollari dall’Albania all’America Latina, versati quale anticipo per l’acquisto di una partita di 500 chili di cocaina spedita da Guayaquil (Ecuador); episodi di abuso d’ufficio verificatisi in territorio albanese.
I riscontri utilizzati per dimostrare l’operatività delle tre associazioni criminali transnazionali hanno riguardato un precedente sequestro di 3 milioni di euro in denaro contante a Durazzo (Albania) nonché i sequestri di stupefacente effettuati, in circostanze diverse: di oltre 30 chili di eroina ed alcuni “laboratori artigianali” adibiti, a Bari e provincia, al taglio e confezionamento della droga in panetti; di 2 tonnellate di cocaina al porto di Rotterdam (Olanda); di 932 chili di cocaina al porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria); di 400 chili di Hashish a Noicattaro (Bari).
Novità di questa indagine è rappresentata dall’utilizzo, tra le fonti di prova, delle chat criptate della piattaforma SKYECC, acquisite con Ordini Europei d’Indagine presso il Tribunale di Parigi. I messaggi, una volta decodificati dagli investigatori della Dia di Bari e condivisi con gli Ufficiali della S.P.A.K. di Tirana, sono stati minuziosamente analizzati e incrociati con le altre risultanze d’indagine, consentendo le contestazioni di reato sia alla D.D.A. di Bari che all’Autorità Giudiziaria albanese.
Il G.I.P. del Tribunale di Bari, dott. Francesco Vittorio Rinaldi, accogliendo le risultanze investigative della locale DDA, (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) ha riconosciuto il “salto di qualità”, soprattutto dal punto di vista dell’utilizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia, il “know-how” e la “capacità imprenditoriale” dei narcotrafficanti albanesi, capaci di gestire vere e proprie “holding criminali” ed in grado di rifornire gruppi mafiosi egemoni nella città di Bari.
I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice presso il Tribunale di Tirana hanno riguardato, tra gli altri, i vertici di una potente famiglia egemone nella città di Durazzo, un Comandante e un Agente della Polizia albanese, un Avvocato e 6 autisti di autobus di linea internazionale.
Le misure cautelari patrimoniali, (allo stato, salvo ulteriore verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa), hanno riguardato in Italia il sequestro preventivo funzionale alla confisca di beni mobili ed immobili tra i quali 9 appartamenti, 4 Società, 7 conti correnti e 3 autovetture e, in Albania, il sequestro di diversi immobili, 2 Società di costruzioni, 4 ristoranti di lusso, 1 Agenzia Immobiliare, 1 rete Televisiva, il cui valore complessivo è stimato in diversi milioni di euro.
L’esecuzione dell’operazione internazionale è stata resa possibile grazie alla Squadra Investigativa Comune, strumento di cooperazione giudiziaria istituito tra la D.D.A. di Bari, la S.P.A.K. di Tirana ed Eurojust (Organismo che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale), che ha consentito al personale della DIA di Bari ed alle Autorità Albanesi di effettuare approfondimenti investigativi congiunti, avvalendosi del fondamentale ruolo di coordinamento assicurato dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
L’operazione si incardina nel più ampio progetto investigativo della DDA di Bari e della SPAK di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi. In tale contesto, in esito alle precedenti operazioni “Shefi”, “Kulmi” e “Shpirti”, tra il 2018 e il 2021 la DIA di Bari ha già dato esecuzione complessivamente a 118 misure cautelari, al sequestro di beni mobili ed immobili per diversi milioni di euro e al rinvenimento di oltre sei tonnellate di droga tra marijuana, cocaina e hashish, permettendo, nei vari gradi di giudizio, di comminare pene, per ciascun imputato, fino a 20 anni di reclusione.
L'operazione è stata eseguita su richiesta e da:
Italia: Ufficio della pubblica procuratore Bari - Direzione anti-Mafia distrettuale; Direzione Investigativa Antimafia di Bari, con il sostegno dell'ufficio dell'esperto di sicurezza presso l'ambasciata italiana di Tirana Albania: speciale procuratore anticorruzione e procura del crimine organizzato (SPAK) di Tirana; Polizia albanese
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@Politica interna, europea e internazionale
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Alberto V
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Firenze.