Questo ennesimo articolo “contro” ChatControl sarà assolutamente inutile?
Avevamo già parlato della proposta di regolamento “ChatControl” quasi due anni fa, ma vista la roadmap che è in atto ci troviamo nell’imbarazzo di doverne parlare nuovamente. Sembra però un déjà vu ma al posto del gatto nero nel corridoio assistiamo all’UE che alternando abbondanti dosi di chine fatali e argomenti fantoccio prosegue nell’allineare il proprio desiderio di tecnocontrollo all’esempio statunitense denunciato ai tempi da Snowden. Probabilmente, per quell’ambizione propria del Vecchio Continente che ancora si crede ancora essere il centro del mondo.
Ma veramente possiamo pensare che servirà a qualcosa pubblicare un ennesimo articolo in cui si discetta sull’eccesso di una normativa che, di fatto, mira al controllo generalizzato dei contenuti delle piattaforme di messaggistica, violando sistematicamente la corrispondenza ed imponendo una backdoor di Stato? In pratica, riproponendo metodi per bypassare la crittografia e2e, ritenuta intrinsecamente pericolosa.
Serve davvero spendere parole su questo tema, che peraltro è dibattuto ma solamente all’interno delle bolle di esperti ed appassionati di diritti digitali? Probabilmente è inutile.
Certo, Wilde in una celebre citazione, diceva “Tutta l’arte è perfettamente inutile” e dunque ben venga celebrare l’inutilità piuttosto che improvvisarsi utili idioti eterodiretti. Se un signore da Rotterdam ha elogiato la follia, allora si conceda licenza anche a chi intende omaggiare la sana inutilità.
Di inutilità si parla perché un ennesimo articolo contro ChatControl non porta nulla di nuovo a preoccupazioni emerse ben più di 2 anni fa, non rivela alcuna verità scomoda né può svelare chissà quali altarini o complotti. Tutto è stato ed è perfettamente sotto gli occhi di tutti all’interno dei lavori istituzionali: pubblicamente proposto, annunciato e celebrato.
A differenza della lettera rubata di E. A. Poe non è nulla di nascosto o celato, se non nella parte in cui ci domanderemo un domani come abbiamo fatto ad arrivare a tanto? Capendo anche che parlare di difendere i bambini costituisce un ottimo grimaldello retorico per forzare la mano e far saltare tutti quegli equilibri di proporzionalità che altrimenti garantiscono la convivenza di più diritti fondamentali. Inibendo ogni ulteriore domanda circa adeguatezza ed efficacia, poiché cela veleni fra cui il j’accuse di non aver cura di prevenire la pedopornografia online e altri orrori.
Il paradosso dell’Unione Europea come Paese inadeguato secondo il GDPR.
Quando saltano i canoni di proporzionalità, che ricordiamo essere un principio fondamentale della normativa di matrice europea, ecco che ci si trova di fronte a diritti tiranni. Tali diritti spesso serpeggiano già nelle convinzioni diffuse e, nutriti da paura ed emergenza tendono ad essere indimostrati e dirompenti. Quello della sicurezza pubblica è sempre stato un grande classico, che ha condotto a formulare false dicotomie: privacy o sicurezza? libertà o sicurezza? e insinuazioni quali ma che cosa hai da nascondere che non può essere conosciuto dallo Stato? Distorcendo volutamente il diritto alla privacy che, in verità, non riguarda ciò che vogliamo nascondere ma tutto ciò che invece vogliamo proteggere della nostra sfera individuale e che previene, ad esempio, controlli indiscriminati o intrusioni eccessive persino da parte delle autorità pubbliche.
Con l’approvazione di ChatControl, l’Unione Europea di domani sarebbe un Paese terzo in grado di garantire un livello di protezione adeguato ai sensi dell’art. 45 GDPR? Sì, parliamo di quel tema oggetto di continue querelle con gli Stati Uniti. Come sarebbe vista dall’Unione Europea di oggi in un paradosso in cui eliminiamo per un esercizio mentale la concezione lineare del tempo?
Si potrebbe dire che la CGUE esprimendosi circa una legittimità della raccolta e impiego dei dati da parte delle agenzie di intelligence statunitensi, in qualche modo potrebbe ben giustificare un’analoga attività da parte dell’Unione Europea. A pensar male si potrebbe anche aggiungere che la CGUE abbia rivelato nel tempo l’ambizione d’essere un organismo di politica internazionale più che un presidio di giustizia interna. Pensando male, facendo peccato, errando di poco.
Stabilire un obbligo legale, quale quello che si vorrebbe introdurre nei confronti dei prestatori di servizi online, non è sufficiente per giustificare o rendere lecito ogni trattamento conseguente ai sensi del GDPR. La base giuridica pur normativamente imposta deve infatti contemplare “misure atte a garantire un trattamento lecito e corretto” e superare lo stress test di proporzionalità rispetto all’obiettivo legittimamente perseguito.
Cosa che, per quanto riguarda ChatControl, desta non pochi dubbi. Ma lo fa soprattutto fra esperti, appassionati ed attivisti.
L’importanza di interessarsi alla questione.
Dobbiamo infine porci la domanda più scomoda: a chi interessa la questione della privacy digitale?
Scomodando la metafora dell’ossigeno, ci accorgeremo della sua importanza quando inizierà a venire meno. Peccato che le ferite o le crepe del diritto sono difficili da sanarsi, perché si propagano in quella cultura (o mancanza di cultura) diffusa che in qualche modo giustifica la ragion d’essere di una norma.
Nel momento in cui i media non sono più il cane da guardia della democrazia digitale, ma diventano il cane da compagnia del potere, ecco che forse c’è un problema culturale. Eppure, l’accesso all’informazione è libero. Per ora. Quindi della vicenda di ChatControl i più dovrebbero essere informati o avere desiderio di informarsi a riguardo. Certo, se le narrazioni diffuse però tutt’oggi parlano di fisima della privacy, o presentano le false dicotomie di cui sopra diventa difficile orientarsi.
Questo dibattito vive così nelle bolle informative di chi già sa, si è fatto un’idea e, nella maggior parte dei casi, è contrario. Lasciando gli altri cittadini digitali impermeabili al dubbio.
Nel tempo presente in cui l’irresponsabilità è un palliativo, pensare che cedere sui diritti digitali sia un problema di qualcun altro, perchè non si ha nulla da nascondere, è forse quanto più alimenta la possibilità che prima o poi se non ChatControl futuri attentati alla libertà di Internet abbiano un buon esito.
Sotto gli scroscianti applausi della democratica difesa di qualche elevato valore.
Semplicemente, senza farsi troppe domande.
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When Is Your Pyrex Not The Pyrex You Expect?
It’s not often that Hackaday brings you something from a cooking channel, but [I Want To Cook] has a fascinating look at Pyrex glassware that’s definitely worth watching. If you know anything about Pyrex it’s probably that it’s the glass you’ll see in laboratories and many pieces of cookware, and its special trick is that it can handle high temperatures. The video takes a look at this, and reveals that not all Pyrex is the same.
Pyrex was a Corning product from the early 20th century, and aside from its many laboratory and industrial applications has been the go-to brand for casserole dishes and much more in the kitchen ever since. It’s a borosilicate glass, which is what gives it the special properties, or at least in some cases it used to be a borosilicate glass. It seems that modern-day American Pyrex for the kitchen is instead a soda glass, which while it still makes a fine pie dish, doesn’t quite have the properties of the original.
The video explains some of the differences, as well as revealing that the American version is branded in lower case as pyrex while the European version is branded uppercase as PYREX and retains the borosilicate formulation. Frustratingly there’s no quick way to definitively tell whether a piece of lower-case pyrex is soda glass or not, because the brand switch happened before the formulation switch.
In all probability in the kitchen it makes little difference which version you own, because most users won’t give it the extreme thermal shock required to break the soda version. But some Hackaday readers do plenty of experiments pushing the limits of their glassware, so it’s as well to know that seeking out an older PYREX dish could be a good move.
If you’d like to know more about glass, we’ve got you covered.
youtube.com/embed/2DKasz4xFC0?…
Azure Functions nel mirino: librerie legittime usate per il DLL Sideloading
Una versione dannosa dell’immagine ISO denominata Servicenow-BNM-Verify.iso è stata identificata su VirusTotal, segnalata come proveniente dalla Malesia con un livello di rilevamento praticamente nullo. All’interno dell’immagine sono presenti quattro file, di cui due visibili e due nascosti, un elemento che suggerisce un confezionamento studiato per ingannare le analisi superficiali.
Tra i file visibili spicca un collegamento di Windows chiamato servicenow-bnm-verify.lnk che avvia PanGpHip.exe, un eseguibile legittimo prodotto da Palo Alto Networks. Nonostante il percorso di destinazione del collegamento punti a una directory inesistente sulle macchine vittima, il file LNK rimanda correttamente alla propria directory, garantendo l’esecuzione di PanGpHip.exe ogni volta che l’ISO viene montata.
Il DLL sideloading è una tecnica usata dagli attaccanti in cui un programma legittimo carica, senza accorgersene, una libreria (DLL) malevola invece di quella autentica. Questo accade perché Windows, nel cercare la DLL richiesta, dà priorità a determinate cartelle (es. quella locale al programma), permettendo al malware di “camuffarsi” come file legittimo.
All’interno dell’ISO sono state trovate due librerie: la genuina OpenSSL identificata come libeay32.dll e una libreria dannosa chiamata libwaapi.dll, quest’ultima caricata lateralmente dall’eseguibile di Palo Alto e indicata come il fulcro dell’attacco.
Libwaapi.dll esporta una sola funzione contenente codice, wa_api_setup, che avvia il suo flusso operativo nascondendo la finestra della console tramite le API dell’interfaccia utente grafica di Windows.
La routine verifica la presenza di un mutex denominato 47c32025: se il mutex non è presente, viene richiamata una funzione interna, rinominata fn_payload_injection, che procede con l’iniezione del payload in memoria.
La funzione di iniezione calcola l’hash SHA-256 della stringa “rdfY*&689uuaijs” e usa il risultato come chiave RC4 per deoffuscare la stringa “chakra.dll”. Successivamente carica la DLL Windows legittima da C:WindowsSystem32, individua la prima sezione eseguibile, la rende scrivibile, azzera il suo contenuto e decodifica in base64 un payload nascosto memorizzato nella sezione .data della DLL.
Dopo la decrittografia con RC4 viene controllata l’integrità del payload tramite un valore SHA-256 codificato; se il controllo è superato, i permessi di memoria vengono ripristinati e l’esecuzione passa al payload iniettato.
Lo shellcode iniettato decomprime una DLL incorporata usando RtlDecompressBuffer con l’algoritmo LZNT1 a massima compressione. La DLL risultante reca un timestamp fabbricato del 5 maggio 1984 e implementa il comportamento dannoso nell’esportazione DllUnload. L’analisi iniziale indica che il modulo si sgancia in modo da eludere il rilevamento.
Il payload finale entra in un ciclo che trasmette i dati della vittima a logsapi.azurewebsites[.]net api logs, sfruttando Azure Functions come backend di comando e controllo. Viene inviato un payload in formato XML contenente metadati di sistema come architettura, tempo di attività, build del sistema operativo, nomi di computer e utenti, processi in esecuzione e altri dettagli. Sebbene le informazioni siano crittografate in transito, esse possono essere ottenute nella forma pre crittografata, rivelando l’intento dell’autore di profilare accuratamente gli host compromessi e l’abuso di un ambiente serverless scalabile basato su eventi.
Un elemento indicativo di una campagna, secondo un rapporto di Researcher, è l’apparizione su VirusTotal di una DLL simile proveniente da Singapore il 5 settembre 2025. Il deoffuscamento è in corso e mira a rivelare ulteriori capacità del payload; analisi di follow up esploreranno i meccanismi di persistenza e le routine di movimento laterale contenute in questa infrastruttura sofisticata supportata da Azure Functions.
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Linux colpito da Sindoor Dropper: infection chain altamente offuscata
I sistemi Linux sono presi di mira da una recente campagna di malware, conosciuta come “Sindoor Dropper”, che si avvale di tecniche di spear-phishing avanzate e di un processo di infezione complesso. Le vittime vengono ingannate con esche legate al conflitto recente tra Pakistan e India, conosciuto come Operazione Sindoor, spingendole a lanciare file nocivi.
Secondo l’analisi del sistema Nextron, una volta eseguito, apre un PDF benigno per mantenere l’illusione di legittimità, mentre avvia silenziosamente in background un processo di infezione complesso e fortemente offuscato. Questo processo è progettato per eludere sia l’analisi statica che quella dinamica: il payload iniziale, al momento della sua scoperta, non ha avuto alcun rilevamento su VirusTotal.
La caratteristica distintiva di questa attività è il suo ricorso a .desktopfile, un metodo precedentemente associato al gruppo APT36, noto anche come Transparent Tribe o Mythic Leopard, che si occupa di minacce persistenti avanzate. L’attacco inizia quando un utente apre un .desktopfile dannoso, denominato “Note_Warfare_Ops_Sindoor.pdf.desktop“, che si spaccia per un normale documento PDF.
Il decryptor, un binario Go compresso con UPX, viene intenzionalmente corrotto rimuovendo i suoi magic byte ELF, probabilmente per bypassare le scansioni di sicurezza su piattaforme come Google Docs. Il .desktopfile ripristina questi byte sul computer della vittima per rendere nuovamente eseguibile il binario. Il .desktopfile scarica diversi componenti, tra cui un decryptor AES ( mayuw) e un downloader crittografato ( shjdfhd).
Il payload finale è una versione riadattata di MeshAgent, uno strumento di amministrazione remota open source legittimo. Una volta implementato, MeshAgent si connette a un server di comando e controllo (C2) ospitato su un’istanza EC2 di Amazon Web Services (AWS) all’indirizzo wss://boss-servers.gov.in.indianbosssystems.ddns[.]net:443/agent.ashx.
Questo avvia un processo in più fasi in cui ogni componente decifra ed esegue il successivo. La catena include controlli anti-macchina virtuale di base, come la verifica dei nomi delle schede e dei fornitori, l’inserimento nella blacklist di specifici prefissi di indirizzi MAC e il controllo del tempo di attività della macchina.
Tutte le stringhe all’interno dei dropper vengono offuscate utilizzando una combinazione di codifica Base64 e crittografia DES-CBC per ostacolare ulteriormente l’analisi. Ciò fornisce all’aggressore l’accesso remoto completo al sistema compromesso, consentendogli di monitorare l’attività dell’utente, spostarsi lateralmente sulla rete ed esfiltrare dati sensibili, ha affermato Nextron .
La campagna Sindoor Dropper evidenzia un’evoluzione nelle tecniche di attacco degli autori delle minacce, dimostrando una chiara attenzione agli ambienti Linux, meno presi di mira dalle campagne di phishing.
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Un manifesto dopo 72 ore! I Criminali Informatici si ritireranno davvero?
Quindici tra i più noti gruppi di criminali informatici, tra cuiScattered Spider, ShinyHunters e Lapsus$, hanno annunciato la loro chiusura. La loro dichiarazione collettiva, pubblicata su BreachForums, è il messaggio più esplicito proveniente dall’underground degli ultimi anni.
Il gruppo ha sottolineato che il loro obiettivo non era tanto l’estorsione quanto dimostrare la debolezza dei sistemi digitali. Ora, tuttavia, hanno dichiarato di preferire il “silenzio” agli attacchi pubblici.
Il documento, pubblicato sotto diversi pseudonimi di noti hacker, sostiene che la decisione sia stata presa dopo tre giorni di silenzio, dedicati dai partecipanti alle proprie famiglie e alla revisione dei propri piani in caso di persecuzione. Hanno affermato di aver “aspettato a lungo” nelle ultime 72 ore per confermare finalmente la loro strategia di uscita e il loro allineamento interno.
Il testo elenca gli incidenti di alto profilo degli ultimi mesi. Tra questi, la chiusura degli stabilimenti Jaguar, gli attacchi a Google che avrebbero interessato i servizi Workspace, Gmail e Person Finder, e gli attacchi all’infrastruttura di Salesforce e CrowdStrike. Gli autori hanno sottolineato di aver deliberatamente bloccato il progresso di alcuni attacchi informatici, lasciando le aziende nel limbo, e di aver gradualmente abbandonato i propri strumenti, tra cui il servizio di posta elettronica Tutanota.
La dichiarazione contiene anche avvertimenti diretti. Cita Kering, Air France, American Airlines, British Airways e altre grandi aziende che, secondo il gruppo, non hanno ancora ricevuto richieste di riscatto, nonostante la possibilità che i loro dati siano già stati compromessi. Il messaggio sottolinea che i governi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Australia si illudono di avere il controllo della situazione, mentre gli aggressori continuano a monitorarne le attività.
Particolare enfasi è posta sugli arresti. Gli hacker hanno espresso solidarietà per gli otto detenuti, quattro dei quali si trovano nelle carceri francesi, definendoli “capri espiatori”. Hanno affermato che questi individui erano vittime delle indagini, ma non vi erano prove credibili a loro carico. Gli autori hanno affermato di aver intenzionalmente lasciato tracce per depistare le indagini e ridurre i rischi per i veri partecipanti, utilizzando tecniche di ingegneria sociale .
I conflitti con le forze dell’ordine e le agenzie di intelligence sono specificamente menzionati. Il testo afferma che i partecipanti hanno appreso tecniche di distrazione dai “migliori”, citando direttamente l’esperienza della CIA e le “lezioni di Langley”. Sottolineano che, a lungo termine, la pianificazione e l’influenza sono più importanti dell’abilità tecnica.
La parte finale della dichiarazione suona come un addio.
I gruppi di hacker affermano che i loro compiti sono completati ed è ora di sparire. Alcuni intendono “godersi i loro paracaduti d’oro” e accumulare milioni, altri intendono concentrarsi sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico, e altri ancora si ritireranno semplicemente nell’ombra. Gli autori, tuttavia, non hanno escluso la possibilità che i loro nomi continuino a emergere in future pubblicazioni sugli attacchi informatici ai danni di aziende e agenzie governative, ma hanno sottolineato che ciò non significa che continueranno a essere attivi.
Nonostante il roboante manifesto d’addio, gli analisti sono scettici sulla situazione attuale. Black Duck ha avvertito che tali dichiarazioni dovrebbero essere prese con cautela: spesso indicano solo una ritirata temporanea. BeyondTrust ha aggiunto che la storia di GandCrab, che “se n’è andato” nel 2019 ed è tornato come REvil, ha dimostrato che gli annunci clamorosi nel mondo criminale raramente sono definitivi. Bugcrowd ha sottolineato che i criminali si stanno riorganizzando o creando nuove strutture, mentre iCOUNTER ha definito tali processi parte del normale ciclo dell’underground.
Pertanto, la “dipartita” simultanea di quindici gruppi è stata un evento degno di nota nel mondo della criminalità informatica, ma non rappresenta affatto la vera scomparsa della minaccia. Cambiare nomi e ruoli non elimina il fenomeno ransomware in sé ; si limita a mascherarlo, lasciando aziende ed enti governativi esposti agli stessi rischi.
We apologise for our silence and the ambiguities of our message, whose sole destinataries did not understand the profound meaning.
These 72 hours spent in silence have been important for us to speak with our families, our relatives, and to confirm the efficiency of our contingency plans and our intents.
These 72 hours had hoped for a long time.
As you know, the last weeks have been hectic. Whilst we were diverting you, the FBI, Mandiant, and a few others by paralyzing Jaguar factories, (superficially) hacking Google 4 times, blowing up Salesforce and CrowdStrike defences, the final parts of our contingency plans were being activated.
You might or might not have realized, but our behaviour evolved recently. When we entered into Google systems, we decided not to pursue over a certain point. In between others, we willingly left them in wonder of whether Google's Workspace, Person Finder, GMAIL including legacy branches got dominated.
This has been happening more and more, as we decided to progressively abandon some of our tools (Hello, Tutanota) and our correspondents to their own faith.
Will Kering, Air France, American Airlines, British Airlines, and among many other critical infrastructure face THE CONSEQUENCES OF THEIR PUBLIC OR SECRET databreaches? I'd wonder too if I was them, as they know some have yet to receive any demand for ransom - or anything else.
Are their data currently being exploited, whilst US, UK, AU, and French authorities fill themselves with the illusions thinking they have gotten the situation under control?
Do they know that we're observing them as they painfully try to upload their HD logos to the BF servers? As they painfully try to convince judges that they have found, for the second time in a row, the real Hollow? As they pretend to arrest members of the real dark forces, on the other side of the Mediterranean, to better protect the system and its real leaders?
Have they not realized we were everywhere?
Vanity is never but an ephemeral triumph. And manipulation of opinion is never anything else than vanity.
This is why we have decided that silence will now be our strength.
You may see our names in new databreach disclosure reports from the tens of other multi billion dollar companies that have yet to disclose a breach, as well as some governmental agencies, including highly secured ones, that does not mean we are still active.
Judicial decisions will keep on busy police officers, magistrates and journalists.
They will all be dead traces of the past.
We want to share a thought for the eight people that have been raided or arrested in relations to these campaigns, Scattered Spider and/or ShinyHunters groups since beginning on April 2024 and thereafter 2025, and especially to the four who are now in custody in France.
We want to expand our regrets to their relatives, and apologise for their sacrifice. Any State needs its scapegoat. Those carefully selected targets are the last collateral victims of our war on power, and the use of our skills to humiliate those who have humiliated, predate those who have predated. We have ensured that the investigations targeting them will progressively fall apart, and that their mild vanity peccati will not inflict on them, long term consequences.
We have done so by ensuring that enough of our dirty laundry would hint to them, whilst keeping them away from any serious liability. We've learnt this from the best. This fine, funambulist equilibrium, so few are capable of reaching, is taught on an every day basis at Langley.
This is the last lesson we wanted to share with you. Talent and skill is not everything. Planning and power rule the world.
We will not try to help anyone anymore, directly or indirectly, to establish their innocence.
We've decided to let go.
It is now time to offer you what you have been waiting for. The truth.
We LAPSUS$, Trihash, Yurosh, yaxsh, WyTroZz, N3z0x, Nitroz, TOXIQUEROOT, Prosox, Pertinax, Kurosh, Clown, IntelBroker, Scattered Spider, Yukari, and among many others, have decided to go dark.
Our objectives having been fulfilled, it is now time to say goodbye.
If you worry about us, don't. The most stupid (Yurosh, Intel - say hi, you poor La Santé impersonator) will enjoy our golden parachutes with the millions the group accumulated. Others will keep on studying and improving systems you use in your daily lifes. In silence.
Others finally will just go gentle into that good night.
Thank you to everyone who has watched and stuck around.
Goodbye.
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I tagli al bilancio paralizzano la DPA austriaca: Denuncia delle ONG alla Commissione UE La DPA austriaca ha annunciato una restrizione delle sue attività mickey18 September 2025
Le Basi Genetiche dell’Autismo ad Alto Funzionamento: Correlati Neurobiologici e Neuropsicologici
Le Basi Genetiche dell’Autismo ad Alto Funzionamento: Correlati Neurobiologici e Neuropsicologici
L’autismo ad alto funzionamento si configura come una delle condizioni neurosviluppali più complesse e studiate in ambito scientifico. Con un tasso di ereditabilità stimato tra il 70% e il 90%, rappresenta una delle espressioni più forti dell’interazione tra genetica, epigenetica e neurobiologia.
Il saggio analizza in profondità:
- Architettura genetica ed epigenetica: varianti comuni e rare, delezioni e duplicazioni (CNV), geni ad alta penetranza come SHANK3, MECP2 e CHD8, e i meccanismi di metilazione del DNA come punto di convergenza tra fattori genetici e ambientali.
- Correlati neurobiologici: alterazioni strutturali e funzionali del cervello (amigdala, striato, corteccia prefrontale), squilibri nell’equilibrio eccitatorio/inibitorio e modificazioni della plasticità sinaptica osservate anche tramite neuroimaging avanzato.
- Profili neuropsicologici distintivi: pattern cognitivi “a picchi” con punti di forza visuospaziali e mnemonici, accompagnati da difficoltà nelle funzioni esecutive, nella velocità di elaborazione e nella cognizione sociale.
- Pathway molecolari convergenti: Wnt, Notch, mTOR e altri meccanismi di regolazione dello sviluppo neuronale, che rivelano vulnerabilità condivise e nuove possibilità di intervento.
- Prospettive terapeutiche: medicina di precisione, approcci di riposizionamento farmacologico (come Acamprosate e Briostatin), biotecnologie emergenti (CRISPR-Cas9, cellule staminali), neuromodulazione (TMS, tDCS) e strategie personalizzate basate su biomarcatori.
Questo lavoro si propone di intrecciare genetica, neuroscienze cognitive, neuropsicologia e scienze comportamentali per delineare un modello multidimensionale dell’autismo ad alto funzionamento, utile sia alla ricerca scientifica sia alla definizione di interventi clinici innovativi.
👉 Il testo completo e le pubblicazioni correlate sono disponibili su Academia.edu al profilo autore:
🔗 Salvatore Sinatra – Academia.edu
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Ricostituente, meglio l’Assemblea
@Politica interna, europea e internazionale
24 settembre 2025 ore 16:00, Sala ISMA – Senato della Repubblica, Piazza Capranica 72 Introduce Giuseppe Benedetto Relatori Prof. Stefano Ceccanti Prof. Alfonso Celotto Prof. Giovanni Guzzetta Conclude Carlo Calenda Modera Andrea Cangini
L'articolo Ricostituente, meglio fondazioneluigieinaudi.it/rico…
L’organismo di vigilanza 231 nelle società di capitali: prospettive, esperienze e nuove riflessioni
@Politica interna, europea e internazionale
Mercoledì 24 settembre 2025, ore 18:00, Via della Conciliazione 10, Roma Interverranno Mauro Annibali, Presidente, AITRA Massimiliano Annetta, Partner, Annetta Rossi & Associati, docente universitario e
Il mondo visto da un liberale
@Politica interna, europea e internazionale
Premio della Fondazione Luigi Einaudi a Karl-Heinz Paqué Viviamo nostro malgrado in una fase storica di passaggio, tra un ordine geopolitico evidentemente superato e un nuovo ordine che stenta ad affermarsi. Le regole, le alleanze e i principi che reggevano l’ordine liberale sembrano in crisi,ma non per questo nuove regole, nuove alleanze e nuovi
Mamma mia, senza ritegno e senza vergogna. Hanno subito incolpato la Russia, senza nemmeno fare indagini. Psicopatie Europee, siamo allo sbando totale. Che incapaci.
Confusione totale.
Drone qui, drone là… alla fine si sparano tra loro, mentre la Russia si gode lo spettacolo seduta in prima fila...ridicoli.
#Trump-GB, sudditi e complici
Trump-GB, sudditi e complici
L’accoglienza con tutti gli onori riservata nel Regno Unito al presidente americano Trump contrasta fortemente con le proteste che stanno accompagnando la sua seconda visita di stato in questo paese dopo quella, altrettanto controversa, del 2019.www.altrenotizie.org
Drop charges against Cincinnati journalists before upcoming trial
FOR IMMEDIATE RELEASE:
Jury trials of journalists arrested while reporting news are exceedingly rare in the United States. The U.S. Press Freedom Tracker, a project of Freedom of the Press Foundation (FPF) that maintains data on press freedom violations nationwide, has documented only nine in its history.
The next two are scheduled to take place in Kenton County, Kentucky, in just a couple weeks. Journalists Madeline Fening and Lucas Griffith, both of whom were arrested while covering a protest on July 17 for Cincinnati-based CityBeat (Griffith is a student journalist at the University of Cincinnati who interned at CityBeat), are set to be tried Sept. 30 and Oct. 2, respectively. In an unfortunate irony, the protest was in opposition to the immigration detention of Ayman Soliman, who himself fled Egypt to escape persecution for his journalism.
A coalition of press freedom organizations and Cincinnati journalism professors sent a letter to the prosecutor, County Attorney Stacy Tapke, urging her office to drop the case. As the letter explains, when journalists are mistakenly arrested while covering protests, prosecutors usually decline to bring charges because they recognize that protests and their aftermath are newsworthy and journalists reporting on them are just doing their constitutionally protected jobs.
When prosecutors nonetheless push forward with these kinds of censorial charges, the cases often end in a dismissal and a civil settlement paid to the reporter, and those responsible are forced to explain why they wasted taxpayer funds trying to criminalize journalism.
Below are comments from representatives of several press freedom organizations that signed the letter, as well as from journalism professors at the University of Cincinnati (speaking in their individual capacities).
Comment from press freedom advocates
Seth Stern, director of advocacy at FPF, said, “With no end to civil unrest on the horizon, it’s more important now than ever that journalists are allowed to cover how police respond to protests. Officers engaged in misconduct have every incentive to disperse the press, which is precisely why the Department of Justice and courts have said that they can’t be allowed to do so. Even temporary detainments have a chilling effect, but putting journalists on trial for routine newsgathering is simply un-American. We hope prosecutors do the right thing without further delay.
Mickey Osterreicher, general counsel for the National Press Photographers Association (NPPA), said, “Despite the National Press Photographers Association having spent over a decade providing training to police regarding the First Amendment rights of journalists, it is disturbing that some officers and agencies have not learned to respect those rights. We sincerely hope that the county attorney will remedy this wrong by heeding our request to dismiss the remaining charges and not add insult to injury.”
Anne Marie Tamburro, press freedom strategist at the Society of Professional Journalists (SPJ), said, “It is inexcusable that journalists in the United States are being put on trial for exercising their First Amendment rights. We urge Kenton County officials to drop all charges and ensure that journalists can do their jobs of keeping the public informed without unwarranted interference from law enforcement.”
Katherine Jacobsen, U.S., Canada, and Caribbean Program Coordinator at the Committee to Protect Journalists (CPJ), said, “It is concerning to see that two journalists are facing jury trials in relation to their reporting activity. Journalism is not a crime, and reporters should not be punished for covering matters of public interest.”
Comment from journalism professors
Alfred J. Cotton III, director of undergraduate studies, associate professor-educator, journalism at the University of Cincinnati, said, “Lucas Griffith is one of the best student journalists on this campus. He’s a former student of mine, and I believe wholeheartedly in his integrity and dedication to pursuing the truth. I stand with the call to drop the charges against him and Madeline Fening.”
Victoria LaPoe, department head of the Department of Journalism at the University of Cincinnati, said, “While I cannot speak on behalf of the university, I can speak for myself and my personal views. As a former journalist — specifically a television producer who would get out of the newsroom and on the ground to cover trials, protests, and breaking news — I witnessed firsthand how quickly situations can turn chaotic. I believe what is truly at risk here are core constitutional freedoms. The precedent this could set is deeply troubling. Journalists serve as the eyes and ears of an event, allowing citizens to be informed and make their own decisions. I hope it is beyond question that, in this situation, a journalist — and a student intern — should not face such severe charges for simply attempting to serve their community.”
Jenny Wohlfarth, a professor-educator in the Department of Journalism at the University of Cincinnati, added, “Newsgathering is a protected right under the First Amendment. What’s at stake here is not just these two reporters’ fates, but also the fundamental constitutional rights of a free press that are protected for all of us under the First Amendment. In helping prepare the journalists of tomorrow, we educators must teach our students the value of a free press, why it’s so critically important in a democracy, and how they must uphold the highest ethical standards in covering news events, both near and far. Without journalists to cover events like this, the public loses access to credible and accurate information that members of a free press routinely provide to help the public stay informed.”
The charges against the journalists originally included felony rioting, but that charge was dropped in July. The remaining misdemeanor charges against Fening includepressfreedomtracker.us/all-inc…disorderly conduct, obstructing an emergency responder, failure to disperse, unlawful assembly, and obstructing a highway or public passage. Griffith is charged with those offenses plus resisting arrest.
You can read the letter here or below. If you have questions or would like further comment, please reach out to FPF at media@freedom.press, NPPA at lawyer@nppa.org, SPJ at chendrie@hq.spj.org, or CPJ at press@cpj.org.
freedom.press/static/pdf.js/we…
L’altra faccia degli allevamenti intensivi: il sospetto della crudeltà
La forca viene imbracciata con forza e, con movimenti rapidi e decisi, le punte non affondano nel terreno agricolo ma nella carne delle mucche da latte. Siamo in un allevamento…
L'articolo L’altra faccia degli allevamenti intensivi: il sospetto della crudeltà su Lumsanews.
Gaza City, 400 mila palestinesi in fuga. Ue: “Pronte sanzioni per Israele”
[quote]GAZA CITY – Alla fine, l’ufficialità, è arrivata. Le azioni di Israele, a Gaza, sono un vero e proprio genocidio. A stabilirlo, questa volta, sono gli investigatori indipendenti delle Nazioni…
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L’appello di Padre Faltas, francescano a Gerusalemme: “A Gaza uno scandalo per l’umanità”
[quote]GERUSALEMME – Mentre il cielo di Gaza City si riempie di fumo per l’ennesimo attacco aereo israeliano, la città si svuota di tutto: ospedali distrutti, comunicazioni interrotte, carenza di medicinali…
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Regeni, presidio per sostenere la famiglia alla ripresa del processo dopo la pausa estiva
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/regeni-…
Dopo la pausa estiva, si riaccendono i riflettori sul processo relativo all’assassinio di Giulio Regeni, il
In Umbria sono state depositate all’Assemblea legislativa le 4.801 firme per “Liberi Subito”
Proprio in Umbria si svolgerà il XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni: appuntamento per il 4 e 5 ottobre ad Orvieto
Nella stessa giornata, la Sardegna è diventata la seconda Regione italiana ad adottare la proposta di legge “Liberi subito”
Sono 4.801 le firme depositate questa mattina a Palazzo Cesaroni, a Perugia, a favore di Liberi Subito, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi di verifica delle condizioni e delle modalità per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria. Presenti Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Matteo Mainardi, responsabile delle iniziative sul fine vita dell’Associazione e Stefano Massoli, marito di Laura Santi e coordinatore Cellula Coscioni Perugia.
Il deposito è avvenuto all’indomani dell’omaggio della città di Perugia a Laura Santi, volto della battaglia sul fine vita a livello nazionale e leader della campagna “Liberi Subito” in Umbria. Era stata proprio lei ad annunciare, il 9 luglio scorso, il raggiungimento della soglia minima delle firme necessarie per poter depositare il testo in Consiglio Regionale. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la raccolta firme era partita infatti il 15 maggio scorso.
↓ IL VIDEO ↓
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La proposta di legge, promossa dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni, si fonda sulla sentenza “Cappato – DJ Fabo” della Corte costituzionale, che ha depenalizzato l’aiuto al suicidio in casi ben determinati.
Approfondimento: Ecco cosa prevede il testo di Liberi Subito
Il testo prevede che il paziente venga preso in carico da una commissione multidisciplinare permanente che entro venti giorni dovrà verificare la presenza dei requisiti stabiliti dalla Corte attraverso una valutazione clinica e il parere del Comitato Etico. Una volta completata la verifica, la Regione dovrà garantire, entro sette giorni, il supporto tecnico e farmacologico necessario. L’intero percorso dovrà essere concluso entro un massimo di trenta giorni dalla richiesta. Inoltre, è garantita la gratuità delle prestazioni sanitarie collegate, senza costi aggiuntivi per il richiedente e senza nuovi oneri per il bilancio regionale.
I prossimi passaggi per arrivare alla discussione della legge in Umbria prevedono:
- Verifica della regolarità delle firme – entro 40 giorni
- Verifica di ammissibilità – entro 45 giorni dalla verbale che accerta la regolarità delle firme
- Discussione in Commissione e in Consiglio – entro 6 mesi
“L’accesso al suicidio medicalmente assistito è già consentito in Italia grazie a una sentenza della Corte costituzionale che ha valore di legge. Come Associazione Luca Coscioni, chiediamo che il Servizio sanitario regionale possa garantire risposte rapide alle richieste delle persone che soffrono, come previsto dalla sentenza costituzionale. In Toscana, la nostra proposta di legge è già stata approvata ed è entrata in vigore il 2 aprile, in Sardegna è stata approvata il 17 settembre, mentre in altre Regioni sono in corso discussioni simili. L’Umbria ha ora l’opportunità di partecipare a questo percorso istituzionale, volto a garantire il diritto alla libera scelta della persona, senza trasferire sui malati o sui tribunali la responsabilità di attuare un diritto già riconosciuto. Chiediamo quindi che la proposta venga inserita all’ordine del giorno e discussa quanto prima”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
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La spinta dell’Europa per costruire una difesa comune efficace
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Agenzia europea per la difesa (Eda) e lo Stato maggiore dell’Ue (Smeu) hanno avviato le consultazioni con i Ventisette per la stesura del prossimo Coordinated annual review on defence (Card). Questo programma, avviato nel 2017, è lo strumento principale con cui l’Agenzia europea per la difesa
Anduril si lancia anche nel dominio spaziale. Nel 2026 il primo test con un veicolo orbitale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Anduril e Impulse Space, startup specializzata nel trasporto orbitale, hanno annunciato che nel 2026 terranno una dimostrazione congiunta in orbita geosincrona con un veicolo spaziale altamente manovrabile. L’obiettivo è quello di testare le capacità di uno spacecraft
An AI-generated show on Russian TV includes Trump singing obnoxious songs and talking about golden toilets.#News
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A massive hack of a popular dashcam company; the sentencing of someone Sam has covered for years; and the mass firings around Charlie Kirk's assassination.
A massive hack of a popular dashcam company; the sentencing of someone Sam has covered for years; and the mass firings around Charlie Kirkx27;s assassination.#Podcast
La Sardegna è la seconda Regione in Italia ad approvare Liberi Subito
Una legge di civiltà, ora la approvino anche le altre Regioni
“Siamo grati alle Consigliere e Consiglieri della Regione Sardegna per avere approvato la nostra legge Liberi Subito, che definisce tempi e procedure per l’aiuto medico alla morte volontaria. La Sardegna è così la seconda Regione, dopo la Toscana, a dotarsi di questa legge di civiltà, volta a impedire il ripetersi di casi di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
“Le regole approvate in Sardegna consentono la piena attuazione della sentenza della Corte costituzionale ‘Cappato-Antoniani’, che ha legalizzato in Italia il cosiddetto ‘aiuto al suicidio’ a determinate condizioni. Il nostro obiettivo è ora quello dell’approvazione della legge ‘Liberi Subito’ in tutte le Regioni italiane, dove il ‘suicidio assistito’ è comunque già legale (in forza delle sentenze della Consulta), ma senza che ci siano garanzie su tempi e sulle procedure per le persone malate e i medici. Continueremo anche a aiutare le persone a fare luce sui diritti alla fine della vita attraverso il nostro Numero Bianco 06 9931 3409, attraverso il quale diamo informazioni anche sul testamento biologico e sulle cure palliative. Proprio sul potenziamento delle cure palliative, sul quale siamo da sempre impegnati, siamo pronti ad allearci anche con chi si è battuto contro la nostra legge, perché il diritto all’autodeterminazione non è in alcun modo in contrasto col diritto alle cure”.
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Davide Licheri reshared this.
Ministero dell'Istruzione
#Scuola, è stato pubblicato oggi l’Avviso da 45 milioni di euro per la dotazione di attrezzature nei Licei scientifici a indirizzo sportivo, con l’obiettivo di favorire la didattica laboratoriale e il miglioramento delle competenze nelle discipline s…Telegram
Stmicroelectronics investe in Francia. E in Italia?
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Stmicroelectronics ha presentato la nuova tecnologia di confezionamento dei semiconduttori che verrà installata a Tours, in Francia. Intanto, lo stabilimento italiano di Catania ha problemi di approvvigionamento idrico e quello di
Engramma 222 - "Copyleft & internauti pirati" - Evento di Venerdì 19/9, h.18 a Palazzo Venezia, Sala del Refettorio
Ingresso libero con prenotazione, sino ad esaurimento posti.
Il numero di Engramma 222 – Copyleft & internauti pirati – pone con urgenza la necessità di individuare i nodi critici della vexata quaestio del copyright, interpellando studiosi e ricercatori amici, sollecitati a una riflessione condivisa su questioni centrali per il presente e il futuro della produzione e della circolazione del sapere: lo stato dell’arte in merito all’accessibilità delle risorse digitali per chi studia e fa ricerca, in un contesto sempre più vincolato da barriere d’accesso; la critica allo statuto economico e giuridico di coloro che gestiscono le infrastrutture della conoscenza, dagli editori accademici alle grandi piattaforme, che spesso operano secondo pure logiche di mercato; la rivendicazione del diritto alla libera disseminazione e condivisione della conoscenza, intesa come principio politico e come condizione necessaria per il sapere.
Per solcare questo mare, abbiamo deliberatamente assunto una postura: quella del pirata.
vive.cultura.gov.it/it/mostre-…
Engramma 222 -
con Filippo Perfetti e Giulia ZanonVenerdì 19 settembre 2025, ore 18:00Palazzo Venezia, Sala del Refettoriovive.cultura.gov.it
Sì UE alle sanzioni contro Israele ma restano fuori le armi.
Perfetto...
rainews.it/maratona/2025/09/ga…
Prosegue l’operazione dell'Idf: “400mila persone hanno lasciato Gaza City". L'Ue sanziona Israele - Idf, nuovi sforzi umanitari a Gaza: ieri entrati 230 camion
Colpito il 37% del commercio con lo Stato ebraico, 227 milioni di euro all'anno. Fonti: escluso l'import delle armi. Hamas: oltre un milione di palestinesi rifiutano di sfollare. La commissaria Onu: "Abbiamo le prove del genocidio"Redazione di Rainews (RaiNews)
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Piratenpartei macht Vorschlag zur Altersverifikation – datensparsamer und einfacher als mit der E-ID
Die Piratenpartei ist beim W3C (World Wide Web Consortium, – dem internationalen Gremium zur Standardisierung von Web-Technologien) mit einem besonders datensparsamen Vorschlag zur Altersverifikation im Internet vorgestellig geworden. Das Verfahren arbeitet dezentral und lokal auf dem Gerät des Nutzers. Dadurch werden keinerlei persönliche Daten an den Betreiber einer Webseite übermittelt, während dieser zugleich vom Aufwand einer aufwendigen Altersprüfung entlastet wird.
Unser Konzept sieht vor, dass im Header des Webseiten-Quelltexts oder in App-Protokollen vermerkt wird, ob eine Altersverifikation erforderlich ist. Browser und Apps prüfen diese Angabe standardmässig und erkennen, ob ein Nutzer die zuvor festgelegte Altersfreigabe erfüllt. Diese Lösung lässt sich auch gerätebasiert umsetzen.
Pascal Fouquet, Vizepräsident der Piratenpartei Bern und ehemaliger Leiter des Referendums gegen das Jugendschutzgesetz (www.auszweiszwang-nein.ch): „Das ist eine klassische Win-win-win-Situation: keine Datensammelei über Nutzer, minimaler Aufwand für Webseitenbetreiber – einfach, sicher und schnell umgesetzt.“
Die Lösung der Piratenpartei unterstreicht ihre führende Expertise an der Schnittstelle von Digitalisierung und Politik. Anstatt sich wie andere allein auf die E-ID als vermeintlich unverzichtbare Lösung für die Altersverifikation im Internet zu fixieren, bietet dieses Konzept eine deutlich einfachere, datensparsame und die Privatsphäre wahrende Alternative. Nutzer benötigen keine E-ID und müssen sich nicht auf jeder Webseite ausweisen. Webseitenbetreiber profitieren von minimalem Aufwand, da eine einzige Zeile Code ausreicht. Durch eine Integration beim W3C werden Browserhersteller nahtlos in die Umsetzung eingebunden, was diesen Vorschlag für alle Beteiligten attraktiv und zukunftsweisend macht.
Jorgo Ananiadis, Präsident der Piratenpartei Schweiz: „Die Piraten haben diese Idee bereits im Rahmen des Referendums gegen den Ausweiszwang im Internet vorgeschlagen. Umso mehr stellt sich die Frage, warum sie bislang niemand aufgegriffen hat. Unsere Lösung ist schlicht besser als jede Altersverifikation mit einer E-ID.“
Renato Sigg, Vorstand Piratenpartei Zürich: „Diese Lösung respektiert unsere liberale Gesellschaft und gibt Eltern gleichzeitig die nötigen Mittel zur Hand, um das Kindeswohl zu schützen. Sie ist eine deutlich datensparsamere und weniger aufwändige Variante einer Alterskontrolle als die E-ID.“
Im Folgenden noch Kontext und einige technische Aspekte:
Das W3C arbeitet an einem einfachen Standard, mit dem jede Website im HTML-Header angeben kann, ob sie altersbeschränkte Inhalte enthält. Dies kann über ein simples Meta-Tag geschehen, das Kurzcodes wie p (Pornografie), v (Gewalt), n (keine Beschränkung) und weitere verwendet.
Auf Nutzerseite ist beispielsweise die Jugendschutzfunktion direkt im Browser integriert. Enthält eine Website eingeschränkte Inhalte, wird blokiert oder vor dem Zugriff ein Passwort abgefragt.
Entscheidend ist, dass dieser Vorgang lokal abläuft: Es werden keine persönlichen Daten an Websites übermittelt und es braucht keine zentrale Behörde. Die volle Kontrolle bleibt beim Nutzer.
Für Browserhersteller bedeutet dies lediglich eine kleine zusätzliche Funktionalität – der Aufwand bleibt überschaubar. Auch der Gesetzgeber könnte anstelle einer verpflichtenden Altersverifikation vorschreiben, dass Anbieter eine solche Kategorisierung im Header einfügen.
Alexis Roussel, ehemaliger Co-Präsident der Piratenpartei Schweiz: „Diese Lösung respektiert die Digitale Integrität der Menschen. Die E-ID nicht.“
Weitere Hintergrundinformationen:
Es gibt bereits einen Tag „Restricted to adults“ (RTA), aber erstens definiert dieser nur, dass die Website für Kinder gesperrt ist, ohne eine detaillierte Kategorie wie Glücksspiel, Pornografie oder Gewalt anzugeben. Zweitens wird dieser Tag hauptsächlich von Kinderschutzsoftware oder Suchmaschinen von Drittanbietern verwendet, um ihre SafeSearch-Funktion zu filtern. Drittens ist „<meta name=“RATING“ content=“RTA-5042-1996-1400-1577-RTA“ />“ viel länger als nötig.
Ebenfalls gibt es meta-tags mit adult oder family_friendly, die aber auch nur von Suchmaschinen verwendet werden.
Der grosse Unterschied zu den bestehenden Systemen ist, dass in diesem Vorschlag einerseits die Kategorien feingranularer und multidimensional sind, andererseits die Umsetzung standardmässig im Browser oder Gerät sichergestellt wird.
Andy Hofmann 🫡 reshared this.
Una scuola agricola al limitare dell’Amazzonia brasiliana
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Annamaria Panegalli ha novant’anni, ma conserva ancora la voglia di fare e la determinazione di quando era più giovane. I suoi occhi scuri sono profondi e la sua voce sicura. La incontro in un pomeriggio di pioggia, in modo inaspettato. Pensavo che fosse in Brasile,
L'articolo Una scuola agricola al
Possiamo mettere da parte anche questo papa, infatti cosa ci potevamo aspettare da un americano?
Bene, benissimo. Anzi no, malissimo: adesso possiamo affermare che Papa Leone XIV ha gettato definitivamente la maschera. Anche se ormai era evidente, visto il suo comportamento su quello che sta combinando israele.
Leggete con attenzione cosa ha appena detto:
"La Nato non ha cominciato nessuna guerra, i polacchi sono preoccupati perché si sentono che il loro spazio è stato invaso, è una situazione molto tesa".
Questo parla senza sapere, o sapendolo benissimo, che la storia dei droni russi in Polonia è una storia totalmente priva di prove e propagandistica.
Però il punto secondo me sta da un'altra parte, ed è sostanzialmente quello che hanno fatto Biden, Ursula, Trump, Rutte, Stoltenberg, Meloni e company: descrivere la Nato in luce positiva. Come la vittima. Come l'aggredito. Come quella che non c'entra assolutamente nulla. Gravissimo. E anche vergognoso!
Papa Francesco parlava di Nato che abbaiava alle porte della Russia. Questo benedice e assolve erga omnes la Nato, che è l'organizzazione più pericolosa, criminale e guerrafondaia mai esistita.
Dopo l'accoglienza riservata a Herzog in Vaticano, direi che tutti i pezzi del puzzle sono andati al loro posto.
GiuseppeSalamone
Come si arrabbiano quando gli si dà torto, in più si nota come FI e PD siano la stessa cosa.
Lombardia, bocciato obbligo vaccinale per virus sinciziale: ira FI e Pd • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/09/17/lombar…
freezonemagazine.com/articoli/…
Segnaliamo volentieri ai nostri lettori di questo splendido volume dedicato all’arte di Stefano Tamburini. Si tratta di un volume imprescindibile per chi ama il fumetto d’autore e la cultura visiva alternativa. Questa antologia definitiva celebra il fumettista, grafico e innovatore radicale Stefano Tamburini, ripercorrendo l’intero arco
Why Europe’s new tech laws have the world on edge
Trump and the global far-right are trying to discredit Europe’s tech laws with misinformation and political pressure, fearing that these regulations might disrupt their ability to undermine democracy. If Europe wants to safeguard its democracy and its credibility as a global regulatory leader in tech, the European Commission needs to enforce these law swiftly and decisively.
The post Why Europe’s new tech laws have the world on edge appeared first on European Digital Rights (EDRi).
Gazzetta del Cadavere reshared this.
SPIKINGBRAIN, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MODELLO CERVELLO CINESE, OFFRESI…
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Presentato il primo LLM (Large Language Model) che lavora come il cervello umano, un sistema di intelligenza artificiale progettato per usare meno energia...
L'articolo SPIKINGBRAIN, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MODELLO CERVELLO CINESE, OFFRESI… proviene da GIANO
Biometrische Gangerkennung: Zeige mir, wie du gehst, und ich sage dir, wer du bist
Pordenone Linux User Group aps – PNLUG - Corso Self-Hosting
pnlug.it/2025/09/17/corso-self…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Desideri riappropriarti della tua sovranità digitale, gestendo in autonomia i tuoi servizi online, proprio come un vero sysadmin? Allora, abbiamo […]
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
freezonemagazine.com/articoli/…
Un paio di mesi fa avevamo parlato su Free Zone Magazine di Lo-Fi, l’ultimo album di Valerio Billeri, e sottolineavamo come la sua musica sia un fiume con molteplici affluenti. Questo ricco scambio di battute, avvenuto un po’ dopo, conferma questa immagine del cantautore romano… Sai Valerio, mi piacerebbe cominciare parlando un po’ di Lo-Fi. […]
L'articolo Valerio Billeri, fra Roma
freezonemagazine.com/news/lemo…
Il frontman Evan Dando ha co-scritto il brano con l’ex compagno di band dei Blake Babies John Strohm. Il brano cattura il classico sound dei Lemonheads – chitarre graffianti e l’inconfondibile voce baritonale di Dando – ma con una maturità che deriva dai 20 anni trascorsi dall’ultimo disco. Love
PODCAST. Sabra e Shatila. “Un filo lega il massacro del 1982 alla distruzione di Gaza”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Intervista a Flavio Novara presidente del “Comitato per non dimenticare Sabra e Shatila” in questi giorni a Beirut nell'anniversario del massacro
L'articolo PODCAST. Sabra e Shatila. “Un filo lega il massacro del 1982 alla distruzione di
L’ultima prova sul genicidio a Gaza arriva dall’Onu. Ecco il rapporto indipendente
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/lultima…
Israele sta commettendo un genocidio afferma un rapporto Onu diffuso oggi redatto da una Commissione indipendente stabilita dal
Following Charlie Kirk’s assassination and the Trump administration’s promise to go after the “radical left” a study showing most domestic terrosim is far-right was disappeared.#News
The "Anticorruption of Public Morals Act" proposes a total ban on porn in the state, and also targets the existence of trans people online, content like erotic ASMR, and selling VPNs in the state.#porn #ageverification #laws #lawsuits
OpenAI introduces new age prediction and verification methods after wave of teen suicide stories involving chatbots.#News
Stezzano – Incontro informativo sulle DAT: “Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere”
Giovedì 30 ottobre 2025 alle ore 20:30, presso la Sala Multimediale Cascinetto di Stezzano (BG), si terrà l’incontro informativo dal titolo:
“Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere”, un momento di approfondimento dedicato alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
Ad intervenire Marzio Remus, avvocato e coordinatore della Cellula Coscioni Brescia.
L’iniziativa, promossa da Croce Oro Stezzano con il patrocinio del Comune di Stezzano, si propone di fornire strumenti concreti per orientarsi nel delicato ambito del fine vita, dando valore alla libertà di scelta e alla pianificazione anticipata delle cure.
Giovedì 30 ottobre 2025 – Ore 20:30
Sala Multimediale Cascinetto, Via Mascagni 13 – Stezzano (BG)
Per info e prenotazioni: 353 4887505
segreteria@croceorostezzano.org
www.croceorostezzano.org
L'articolo Stezzano – Incontro informativo sulle DAT: “Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere” proviene da Associazione Luca Coscioni.
Solidarietà ad Antonella Bundu: basta odio, basta razzismo
Esprimiamo piena solidarietà ad Antonella Bundu, candidata presidente della Regione Toscana per Toscana Rossa, destinataria di un attacco ignobile e razzista su X. Con Antonella ci legano anni di attivismo e battaglie comuni portate avanti a Firenze, nel solco dei diritti, della giustizia sociale e dell’uguaglianza.
Quello che Antonella denuncia è l’ennesima dimostrazione di quanto in Italia persista un linguaggio d’odio che attinge a stereotipi coloniali, xenofobi, sessisti, omolesbobitrasfobici, alimentando un clima tossico che mina la nostra democrazia.
Quando una donna, nata e cresciuta a Firenze, viene definita “non italiana” o destinataria di insulti come “torna in Africa”, non siamo di fronte solo a un’offesa personale, ma a un attacco alla cittadinanza, alla Costituzione e ai valori antifascisti su cui la nostra Repubblica è fondata.
Non è tollerabile che nel nostro Paese trovino ancora spazio politico e mediatico formazioni, simboli e linguaggi che richiamano direttamente al fascismo. Lo ribadiamo con chiarezza, come fatto in tutti questi anni e unendoci ad Antonella: ogni organizzazione che si richiami al fascismo deve essere sciolta, così come previsto dalla Costituzione e dalle leggi vigenti.
Come Possibile abbiamo scelto di sostenere Antonella e la lista Toscana Rossa, e denunciamo con forza questo clima di violenza politica e razzista e rilanciamo la necessità di un impegno comune, istituzionale e sociale, contro l’odio e contro ogni forma di discriminazione. Non esistono più vie di mezzo, scuse o alibi, o ci si dichiara tuttә antifasciste o non lo si è.
Difendere Antonella significa difendere la Toscana e l’Italia che credono nella dignità di tuttә, nella giustizia sociale, nell’uguaglianza. È una responsabilità collettiva che riguarda ogni cittadina e cittadino, e in primo luogo le istituzioni.
Francesca Druetti, Gianmarco Capogna, Toscana Possibile
L'articolo Solidarietà ad Antonella Bundu: basta odio, basta razzismo proviene da Possibile.
Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹 • • •peccato ci fosse già uno sciopero generale previsto per lunedì 22 dai Cobas. Puzza tanto di ego più grande del genocidio in atto.
#cgil #cobas #sciopero #SumudFlottila
Arnold Knijn reshared this.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Oppure può essere che ci sono grandi divergenze sul tema e nessuno dei due si sente a suo agio a manifestare con l'altro.
Magari uno vorrebbe gridare slogan tipo "Palestina dal fiume al mare" e l'altro ritiene che Israele abbia il diritto di esistere.
E non sono dei "magari" retorici, è che sono abbastanza sicuro ci sia una certa divergenza di opinioni su alcuni temi.
Comunque, un annetto fa in occasione di un pestaggio di sindacalisti SUDD COBAS di Prato c'è stato un presidio di solidarietà a cui ha partecipato in forze anche la CGIL.
Ci sono differenze, altrimenti saremmo tutti iscritti allo stesso sindacato, ma pensare che l'unico motivo per cui ci si divide sia il narcisismo lo trovo ingeneroso.
Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹 • • •forse hai ragione, ma a Genova per la manifestazione di qualche settimana fa c'erano tante identità diverse, unite da un unico scopo, fermare il genocidio. Se non impariamo in casi così ad essere uniti nonostante le differenze, quando vogliamo esserlo?
Anche io non ho cantato tutti gli slogan, né condiviso le idee di tutti i relatori, ma ho imparato qualcosa da tutti, come minimo i confini di dove siamo d'accordo e di dove dovremo mediare.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • — (Firenze) •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Ma siamo tutti uniti nel voler fermare il genocidio, tutti manifestiamo contro l'aggressione di Israele, ci dividiamo su altri aspetti.
Che senso ha marciare insieme se io ho un cartello che dice "due popoli due stati" e un altro "Palestina libera dal fiume al mare"?
Daremo l'idea di essere uniti? Secondo me daremmo solo l'idea di essere un'armata Brancaleone.
Poi su iniziative molto particolari, come esprimere la propria vicinanza alla Global Flotilla che parte, trovarsi dalla stessa parte è molto più facile.
Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹 • • •ho letto le motivazioni dello sciopero USB (non era Cobas come dicevo nel primo messaggio). Non trovo niente di divisivo. E chi trovi in piazza non lo puoi sapere prima, neache se organizzi tu. Più mi informo, più mi convinco che CIGL ha fatto una porcata, e spero che lo sciopero sia partecipato nonostante loro.
La situazione chiede a chiunque sia nella possibilità di fare qualcosa di farlo, sia per sé che per chi non può farlo.
#ScioperoGenerale #GlobalSumudFlotilla #Gaza
Arnold Knijn reshared this.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Mi informerò, perché vorrei capire meglio anche io.
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
in reply to Matteo Bertini 🇮🇹 🌈 • — (Firenze) •@Matteo Bertini 🇮🇹 🌈
Mi sono informato, la ragione è quella che scrivevo qui sopra, c'è il timore che in questa manifestazione possano essere espresse posizioni o ci possano essere comportamenti che non sono in linea con i valori della CGIL.