NEC V20: The Original PC Processor Upgrade
In the early 1980s, there was the IBM PC, with its 4.77 MHz Intel 8088 processor. It was an unexpected hit for the company, and within a few years there were a host of competitors. Every self-respecting technology corporation wanted a piece of the action including processor manufacturers, and among those was NEC with their V20 chip and its V30 sibling. From the outside they were faster pin-compatible 8088 and 8086 clones, but internally they could also run both 8080 and 80186 code. [The Silicon Underground] has a look back at the V20, with some technical details, history, and its place as a PC upgrade.
For such a capable part it’s always been a surprise here that it didn’t take the world by storm, and the article sheds some light on this in the form of an Intel lawsuit that denied it a critical early market access. By the time it was available in quantity the PC world had moved on from the 8088, so we saw it in relatively few machines. It was a popular upgrade for those in the know back in the day though as it remains in 2025, and aside from its immediate speed boost there are a few tricks it lends to a classic PC clone. The version of DOS that underpinned Windows 95 won’t run on an 8086 or 8088 because it contains 8016 instructions, but a V20 can run it resulting in a much faster DOS experience. One to remember, if an early PC or clone cones your way.
Hungry for the good old days of DOS? You don’t need to find 80s hardware for that.
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Concerto del centenario, Capo d’Orlando 27 Settembre 1925 / 2025, Orchestra Sinfonica Siciliana
@Politica interna, europea e internazionale
La Fondazione Luigi Einaudi ha collaborato con la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella all’organizzazione dell’evento. 27 settembre 2025, ore 20:45, Villa Piccolo a Capo d’Orlando (ME) Introduzione del Presidente
La Bce invita ad avere contanti: “Cruciali durante le crisi”. Quanti tenerne in casa?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il contante è uno strumento “essenziale” per gestire i periodi di crisi, al punto che le autorità di diversi Paesi suggeriscono di “dotarsi di una riserva di contanti che consenta di effettuare gli acquisti essenziali per diversi giorni”: per esempio “le autorità di Paesi Bassi, Austria e Finlandia suggeriscono di detenere importi compresi approssimativamente fra 70 e 100 euro per ogni membro della famiglia, o sufficienti a coprire i bisogni essenziali per circa 72 ore”. A scriverlo è la Banca centrale Europa, nel suo bollettino economico, in cui è presente un’analisi titolata: “Keep calm and carry cash: indicazioni tratte da quattro crisi sul ruolo unico della moneta fisica”.
tg24.sky.it/economia/2025/09/2…
La Bce invita ad avere contanti: “Cruciali durante le crisi”. Quanti tenerne in casa?
Leggi su Sky TG24 l'articolo La Bce invita ad avere contanti: “Cruciali durante le crisi”. Quanti tenerne in casa?Redazione Sky TG24 (Sky TG24)
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Protecting the Developing Mind in a Digital Age: A Global Policy Imperative Di Thiagaraja, Newson & Swaminathan
Condiviso dall’utente Emilia su un gruppo telegram (DataKnightmare fan club) grazie per aver condiviso.
Thiagarajan, T. C., Newson, J. J., & Swaminathan, S. (2025). Protecting the Developing Mind in a Digital Age: A Global Policy Imperative. Journal of Human Development and Capabilities, 26(3), 493–504. doi.org/10.1080/19452829.2025.…
Papa Leone XIV ha chiamato don Marco Billeri, sacerdote della diocesi di San Miniato, come suo secondo segretario personale. Lo ha annunciato il vescovo di San Miniato, mons. Giovanni Paccosi, in una lettera alla diocesi. “Per la nostra diocesi – scrive – è un grande dono: pensare che un prete suo figlio possa sostenere così da vicino la missione di Pietro è qualcosa di inimmaginabile. Così è stato per me quando, mercoledì scorso, Papa Leone ha voluto chiedermi personalmente, per telefono, la disponibilità a lasciarlo partire. D’impeto gli ho detto: ‘Grazie, Santo Padre’. Certo, ho provato gioia e vertigine, pensando che don Marco da ora sarà nel cuore della Chiesa di Cristo, anche se questo implica per me rinunciare a un amico e a un collaboratore inestimabile”. Ordinato nel 2016, don Billeri ha poi conseguito il dottorato in Diritto canonico a Roma. È stato giudice presso il Tribunale ecclesiastico della Toscana, difensore del vincolo presso i tribunali di San Miniato e Volterra, cerimoniere vescovile e segretario del Consiglio presbiterale. Finora viceparroco della parrocchia dei Santi Stefano e Martino a San Miniato Basso, ora dovrà “affrontare una nuova tappa della sua vocazione, al servizio del Vicario di Cristo”. Il vescovo invita la diocesi a pregare per lui e per tutta la Chiesa diocesana, “per crescere, in questo legame ora ancora più stretto con il Papa e la Chiesa universale, nella coscienza della nostra missione”.
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Marro: liste d’attesa a Cuneo, continuate a segnalare
Liste d’attesa: mi sono arrivate molte segnalazioni di pazienti a cui sono stati dati appuntamenti per visite con orari impossibili e scritto “la data non è reale”.
È successo anche a te, in Piemonte o altrove? Scrivicelo! Nei messaggi o via mail su gruppo.avs@cr.piemonte.it.
Intanto la Regione ha bloccato il sistema, ma noi continuiamo a chiedere come funziona davvero il “modello Cuneo”: non è questa la sanità che vogliamo.
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Lo strano caso della nave da guerra russa al largo della Danimarca col transponder spento: il sospetto legame con le invasioni dei droni – Il video
La nave da sbarco Alexander Shabalin avrebbe navigato per giorni a poche decine di chilometri dagli aeroporti danesi. Nel Baltico, senza inviare segnaliDavide Aldrigo (Open)
Marro: cosa sta succedendo nella sanità cuneese? Facciamo chiarezza
Cosa sta succedendo nella sanità cuneese?
Facciamo chiarezza su liste di attesa, appuntamenti “fittizi” e dichiarazioni dell’assessore regionale.
È successo anche a voi che una visita risultasse prenotata nel cuore della notte, in attesa di avere il “vero” appuntamento? Mandateci le vostre segnalazioni sul tema all’indirizzo gruppo.avs@cr.piemonte.it o scrivendoci nei messaggi.
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Halima SWEET TOOTH
Entra nel club di Halima: entrata omaggio per i cuori spezzati, shot al latte caldo tutta la notte e un viaggio Brooklyn-Lagos-Londra per i primi in lista. Ah, e si balla. Tanto.
@halimabot
#pop #afropop #r&b #alternative #club #iyezine #inyoureyesezine #iyezine.com
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Castelnovo Monti, per Gaza
In dialogo con l’Assessora con delega ai Diritti e alla Pace del Comune di Castelnovo Monti, Silvia Dallaporta, abbiamo pensato che fosse opportuno sostenere i nostri cittadini e le nostre cittadine nel loro operato per sensibilizzare sulla Palestina, come già fanno da maggio ’25 con i “Sabati per Gaza”, e abbiamo pensato di farlo continuando la lettura di alcuni nomi dei bambini uccisi nel corso del Genocidio in atto prima di alcuni momenti culturali e non solo.
L’idea è quella che anche altri eventi possano prevedere momenti simili, ovviamente senza sentirsi costretti nel farlo, per non dissociarci mai dalla realtà che ci circonda.
Sicuramente ci sarà chi dirà: “Ma ci sono anche altre guerre in corso, perché non parlate mai di quelle?”.
Io rispondo che, purtroppo, Gaza è diventata il simbolo di tutte quelle guerre che vi sono nel mondo, un simbolo potente della debolezza dei governi, ma della forza dei popoli come costruttori di pace; è diventata un simbolo di immobilismo politico dettato dall’economia e al contempo di marcia unitaria dei popoli dettata dalla coscienza internazionale di non poter più accettare ipocrisia e diseguaglianze.
Uniti e unite sempre nella lotta e nella costruzione della giustizia, uniti e unite nel costruire un futuro concretamente migliore e di speranza.
Thomas Predieri
Consigliere comunale di Possibile a Castelnovo Monti
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Bluetooth Earrings Pump Out The Tunes
When you think of a Bluetooth speaker, you’re probably picturing a roughly lunchbox-sized device that pumps out some decent volume for annoying fellow beachgoers, hikers, or public transport users. [Matt Frequencies] has developed something in an altogether different form factor—tiny Bluetooth speakers you can dangle from your earlobes! They’re called Earrays, and they’re awesome.
The build started with [Matt] harvesting circuit boards from a pair of off-the-shelf Bluetooth earbuds. These are tiny, and perfect for picking up a digital audio stream from a smartphone or other device, but they don’t have the grunt to drive powerful speakers. Thus, [Matt] hooked them up to a small Adafruit PAM8302A amplifier board, enabling them to drive some larger speaker drivers that you can actually hear from a distance. These were then installed in little 3D printed housings that are like a tiny version of the speaker arrays you might see hanging from the rigging at a major dance festival. Throw on a little earring hook, and you’ve got a pair of wearable Bluetooth speakers that are both functional, fashionable, and very audible!
[Matt] has continued to develop the project, even designing a matching pendant and a charging base to make them practical to use beyond a proof-of concept. Despite the weight of the included electronics, they’re perfectly wearable, as demonstrated by [DJ Kaizo Trap] modelling the hardware in the images seen here.
We’ve seen plenty of great LED earrings over the years, but very few jewelry projects in the audio space thus far. Perhaps that will change in future—if you pursue such goals, let us know!
Miglioli: basta ipocrisie della destra su Israele e Palestina
Durante l’ultimo consiglio comunale a Reggio Emilia la destra ha presentato una mozione per togliere il riconoscimento del “primo tricolore” a Francesca Albanese.
Con Alessandro Miglioli abbiamo votato contro la mozione, che non è stata approvata.
Smascheriamo la loro l’ipocrisia.
Il governo italiano si muova in tutte le sedi istituzionali per porre fine al genocidio a Gaza.
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Nes four score e cartucce Soccer Gyromite Gremlins 2 - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
Prezzo: 70 € + spedizione
Lotto per Nes composto dal Four Score e tre cartucce: Soccer, Gyromite, Gremlins 2.
Condizioni buone in generale, non si vedono danni alle plastiche o etichette eccetto dei segni dovuti all'usura ed età. Il Four Score ha un angolo consumato che però non pregiudica la resistenza della custodia.
Non ho modo però di testare i giochi o il controller, perciò non posso offrire garanzie di funzionamento.
Posso scambiare anche con materiale per retrocomputing e retroconsolle (Commodore 64/128, zx spectrum, amiga, atari st, pc dos, sega megadrive).
Disponibile il ritiro in zona.
Si costruisca la “Piccola Pace” per giungere a concepire la “Grande Pace”. Questo potrebbe essere il riassunto di quanto uscito dai confronti con Giovani Costruttrici e Costruttori di Pace, di cui sono orgogliosamente parte, in questa quattro giorni svoltasi ad Assisi con il fine di organizzare la Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 12 ottobre di quest’anno, ma anche per organizzare i pensieri e le azioni di tutte e tutti noi come attivisti e attiviste per la Pace a cui ho partecipato come Consigliere comunale di Castelnovo Monti con delega alla Cultura, ai Diritti e alla Pace e come esponente di Possibile.
La mattina del 30 agosto sono intervenuto alla presenza di altri amministratori e amministratrici locali ricordando che il punto fondamentale per costruire la “Grande Pace”, quella tra stati, è necessario costruire anche la “Piccola Pace”, quella interna alle nostre comunità, siano esse un’aula scolastica o un Comune da amministrare.
Mi sono soffermato anche su una visione diversa delle città in cui viviamo, che spesso si rivelano essere il primo limite fisico al dialogo, per una mancanza di luoghi in cui poter avere uno scambio partecipativo e per come esse vengono ideate, con una sottesa discriminazione e ghettizzazione delle minoranze che crea aree di disagio e abbandono che portano alla creazione della violenza, la quale viene soppressa con ulteriore violenza.
Per creare la pace bisogna creare le condizioni fondamentali perché sia presente prima di tutto nelle nostre comunità e quindi adoperarsi per la giustizia sociale, perché tutti e tutte abbiano le stesse opportunità e gli stessi diritti civili, sociali e politici.
Infine, è fondamentale insistere sul rispetto del diritto internazionale, perché le Organizzazioni Internazionali oramai troppo spesso si trovano a spendere parole che si perdono nel vento contro le violenze nei conflitti. Una riforma profondamente democratica dell’ONU potrebbe dare più forza alla pace e alla giustizia.
Partecipiamo tutte e tutti il 12 ottobre alla Marcia per la Pace, perché il messaggio dev’essere chiaro al mondo intero: la Pace è un diritto di tutti e tutte, la guerra una scelta di pochi.
Thomas Predieri
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"Tutte le richieste devono essere approvate dalle autorità di Cipro e da quelle israeliane."
"il carico può essere trasportato a Cipro, dove viene esaminato, e poi diretto verso Ashdod, in Israele. Lì deve essere nuovamente approvato, poi l’organizzazione incaricata di ricevere il carico può decidere se portarlo lei stessa dentro la Striscia o affidarlo a un servizio di logistica coinvolto in questo processo. Tutto comunque passa in ultima analisi dalle autorità militari israeliane."
"Più in generale, tuttavia, dall’inizio dell’invasione Israele lascia passare soltanto una piccola quantità degli aiuti umanitari necessari per soddisfare le necessità delle persone nella Striscia di Gaza, che infatti da mesi stanno affrontando una carestia e condizioni di vita enormemente difficili."
se ho capito bene sarebbe come consegnare gli aiuti a israle, la nazione che volontariamente sta causando un genocidio e che vuole uccidere tutti i palestinesi, visto che secondo loro sono tutti terroristi evidentemente. anche i bambini.
non sembra una proposta sensata.
il "compromesso" consiste nel rinunciare alias affidarsi al buon cuore di israele, che come sappiamo non ha alcun buon cuore. visto che preferisce lo sterminio ad uno stato palestinese con cui trattare su basi paritarie.
In cosa consiste esattamente il compromesso proposto alla Flotilla
Prevede di scaricare il cibo a Cipro, affidarlo alla Chiesa cattolica e da lì farlo arrivare a Gaza; ma è tutto più complicato di come sembraIl Post
Trames reshared this.
freezonemagazine.com/news/mavi…
I giorni bui richiedono un amore feroce. E Mavis Staples, una delle figure più longeve della musica americana, lo sta dimostrando. Sad and Beautiful World è il quindicesimo album solista di un tesoro nazionale e talento multigenerazionale. Nel suo nuovo disco, Mavis è al nostro fianco di fronte a pericoli che conosce fin troppo bene, […]
L'articolo Mavis Staples- annunciato il
Whither the Chip Shortage?
Do you remember the global chip shortage? Somehow it seems so long ago, but it’s not even really been three years yet. Somehow, I had entirely forgotten about it, until two random mentions about it popped up in short succession, and brought it all flooding back like a repressed bad dream.
Playing the role of the ghost-of-chip-shortage-past was a module for a pair of FPV goggles. There are three versions of the firmware available for download at the manufacturer’s website, and I had to figure out which I needed. I knew it wasn’t V1, because that was the buggy receiver PCB that I had just ordered the replacement for. So it was V2 or V3, but which?
Digging into it, V2 was the version that fixed the bug, and V3 was the redesign around a different microcontroller chip, because they couldn’t get the V2 one during the chip shortage.
I saw visions of desperate hackers learning new toolchains, searching for alternative parts, finding that they could get that one chip, but that there were only 20 of them left and they were selling for $30 instead of $1.30. I know a lot of you out there were designing through these tough couple years, and you’ve all probably got war stories.
And yet here we are, definitively post-chip-shortage. How can you be sure? A $30 vape pen includes a processor that we would have killed for just three years ago. The vape includes a touchscreen, just because. And it even has a Bluetooth LE chip that it’s not even using. My guess is that the hardware designers just put it in there hoping that the firmware team would get around to using it for something.
This vape has 16 MB of external SPI Flash! During the chip shortage, we couldn’t even get 4 MB SPI flash.
It’s nice to be on the other side of the chip shortage. Just order whatever parts you want and you get them, but don’t take for granted how luxurious that feels. Breathe easy, and design confidently. You can finally use that last genuine STM32F103 blue pill board without fear of it being the last one on earth.
(Featured image is not an actual photo of the author, although he does sometimes have that energy.)
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La nave spia russa Yantar ha monitorato per mesi i cavi sottomarini
La nave oceanografica russa Yantar, spesso descritta in Occidente come una “nave spia”, ha completato un viaggio di tre mesi lungo le coste europee, durante il quale ha seguito rotte che coincidono con alcune delle principali infrastrutture di comunicazione e approvvigionamento energetico.
L’analisi del Financial Times, basata su immagini satellitari e dati del Sistema di Identificazione Automatica (AIS), indica che l’imbarcazione si è soffermata in aree strategiche come il Mare d’Irlanda e l’arcipelago delle Svalbard, zone in cui transitano cavi sottomarini vitali per la NATO.
Nave russa Yantar
Un’unità segreta del Ministero della Difesa russo
Lo Yantar appartiene alla Flotta del Nord ma opera sotto la supervisione della Direzione Generale per la Ricerca in Acque Profonde (GUGI), un’unità del Ministero della Difesa russo creata durante la Guerra Fredda e considerata altamente riservata. Secondo fonti citate dal quotidiano britannico, il GUGI agisce in stretta connessione con l’intelligence militare russa (GRU), piuttosto che con la Marina, che fornisce solo supporto tecnico.
La base principale dell’unità si trova a Olenya Guba, nella regione di Murmansk, lungo la costa del Mare di Barents, sorvegliata da decenni dalla CIA. Le difese del sito sono state recentemente rafforzate con barriere navali e sistemi di disturbo dei segnali GPS, che rendono difficile anche la navigazione civile nelle vicinanze.
La nave è dotata di veicoli sottomarini telecomandati e bracci meccanici in grado di collegarsi ai cavi posati sui fondali marini, consentendo intercettazioni o potenziali operazioni di sabotaggio. Gli esperti ritengono che il suo obiettivo principale sia l’individuazione dei nodi in cui convergono più linee, così da massimizzare l’impatto di un eventuale attacco.
Il Financial Times sottolinea che, dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, la Yantar ha ridotto i viaggi di lunga durata, probabilmente per timore di un’escalation con i paesi occidentali o a causa delle sanzioni. Tuttavia, nel novembre 2024 ha ripreso le missioni estese, completando un percorso di 97 giorni attraverso zone infrastrutturali critiche dell’Atlantico europeo.
Infrastrutture a rischio
Le reti di cavi sottomarini hanno un ruolo centrale nella sicurezza e nell’economia globale. Nel Regno Unito, il 99% delle comunicazioni digitali transita attraverso cavi in fibra ottica sui fondali, mentre i gasdotti sottomarini forniscono circa il 75% dell’approvvigionamento nazionale. Le stesse linee sono cruciali anche per le transazioni finanziarie internazionali e le comunicazioni militari tra Stati Uniti e Regno Unito.
La vulnerabilità di queste infrastrutture è al centro delle preoccupazioni delle marine occidentali. Secondo David Fields, ex addetto navale britannico a Mosca, la strategia russa punta a colpire rapidamente le reti critiche, causando blackout, interruzioni di corrente o blocchi delle comunicazioni, con conseguenze politiche e sociali potenzialmente destabilizzanti.
Il Segretario alla Difesa britannico John Healey ha denunciato pubblicamente la “crescente aggressività russa”, dopo che la Yantar è stata avvistata due volte nelle acque territoriali britanniche nell’ultimo anno. Nel frattempo, Londra ha intensificato i pattugliamenti e avviato lo sviluppo del sistema Atlantic Bastion, progettato per monitorare i fondali marini. L’Irlanda, considerata un punto vulnerabile perché fuori dalla NATO, ha stanziato 60 milioni di euro per un sistema sonar in grado di rilevare minacce subacquee.
Episodi collegati
Le attività russe hanno attirato attenzione anche in altre aree. In Finlandia, la Procura nazionale ha incriminato il capitano e due membri dell’equipaggio della petroliera Eagle S, accusati di aver danneggiato deliberatamente i cavi elettrici tra Finlandia ed Estonia.
L’imbarcazione, parte della cosiddetta “flotta ombra” russa, è stata inserita nella lista nera dell’India.
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Nuova ondata di email dannose associate al gruppo Hive0117
F6 ha segnalato una nuova ondata di email dannose associate al gruppo Hive0117.
Hive0117 è attivo da febbraio 2022 e utilizza il trojan RAT DarkWatchman. Il gruppo maschera le sue campagne come messaggi provenienti da organizzazioni legittime, registra infrastrutture di posta e domini di controllo e talvolta li riutilizza.
Secondo F6, l’attività di DarkWatchman è stata rilevata il 24 settembre, dopo diversi mesi di silenzio.
Gli attacchi sono stati effettuati sotto le mentite spoglie del Federal Bailiff Service dall’indirizzo mail@fssp[.]buzz. Invii simili sono stati osservati a giugno e luglio. L’analisi ha rivelato i domini 4ad74aab[.]cfd e 4ad74aab[.]xyz.
Gli attacchi hanno preso di mira aziende in Russia e Kazakistan. L’elenco dei 51 obiettivi includeva banche, operatori di telecomunicazioni, marketplace, aziende di logistica e produzione, concessionarie di automobili, imprese edili, rivenditori al dettaglio, compagnie assicurative e di investimento, aziende di carburante ed energia, aziende farmaceutiche, istituti di ricerca, un parco tecnologico, un operatore di gestione dei rifiuti solidi urbani, nonché servizi nei settori del turismo, del fitness e dell’IT.
DarkWatchman è stato distribuito anche tramite mailing camuffati da archivio apparentemente del Ministero della Difesa e false citazioni in giudizio.
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Nasce il muro di droni Ue per l’Ucraina (e non solo)
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un muro di droni, dopo il muro di Berlino. Il comun denominatore è la guerra fredda, ieri come oggi, che racconta di una contrapposizione che resta aspra, coinvolgendo ancora una volta i Paesi della cintura orientale della Nato e dell’Ue. E allora l’occidente si vede costretto a disegnare una strategia, anche perché
Se i gay si riconoscono con i radar! Grave battuta omofoba in Rai
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/se-i-ga…
Un’altra pagina di servizio pubblico che sarebbe ridicola se non fosse tragica. Nel programma Uno mattina in famiglia di sabato 27 settembre, in un siparietto tra la conduttrice
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Though they leach toxic chemicals, submerged explosives from World War II attract algae, mussels, and fish in high numbers.#TheAbstract
Solo l'1,5% dei suoli agricoli della Striscia di Gaza resta coltivabile. È ecocidio
L'esercito israeliano ha deliberatamente distrutto il 90% dei campi agricoli della Striscia, affamando la popolazione sopravvissuta. Dei 15mila ettari coltivati a Gaza ne sono rimasti appena 232. I dati diffusi dalla Fao fanno tremare i polsi.Paolo Pileri (Altreconomia)
L’ultima newsletter ‘Complotti!’ Di Leonardo Bianchi
L'eterno spauracchio: le teorie del complotto su Soros
Dopo anni in cui Trump ha rilanciato teorie antisemite su George Soros, ora vuole metterlo sotto inchiesta.Leonardo Bianchi (COMPLOTTI!)
Oggi, 27 settembre, nel 1945, esce nelle sale "Roma città aperta"
È considerato il capolavoro di Rossellini e una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano.
Primo film della Trilogia della guerra antifascista diretto da Rossellini, a cui seguiranno Paisà (1946) e Germania anno zero (1948).
Doveva intitolarsi Storie di ieri, nasceva come documentario su don Giuseppe Morosini, sacerdote realmente vissuto a Roma e ucciso dai nazisti nel 1944. Anche grazie agli apporti di Fellini, aggiuntosi agli altri autori in fase di sceneggiatura, si arricchì di storie e di personaggi e prese l'aspetto di un lungometraggio a soggetto, cosicché il finale (la fucilazione del prete), che doveva costituire il tema principale del documentario, divenne la conclusione drammatica di un racconto corale sulla vita quotidiana in una città dominata dalla paura, dalla miseria, dalla delazione e dal degrado.
(Testo adattato da https://it.wikipedia.org/wiki/Roma_città_aperta; nell'immagine: Anna Magnani - che interpreta il personaggio di Pina, ispirato a Teresa Gullace, una donna italiana uccisa dai soldati nazisti mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi e Aldo Fabrizi, che interpreta don Pietro Pellegrini, che riassume le reali figure di don Pietro Pappagallo e don Giuseppe Morosini)
L'immagine è in bianco e nero e ritrae due persone in un contesto esterno. A sinistra, una donna con capelli scuri e un foulard a quadri indossa un cappotto scuro. Sta parlando e tiene un oggetto tra le mani. A destra, un uomo con un cappello a tesa larga e occhiali indossa un cappotto scuro. Entrambi sembrano essere in un ambiente urbano, con un muro e alberi sullo sfondo.
Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B
🌱 Energia utilizzata: 0.138 Wh
Microsoft ha bisogno di un Copilot alla cloche per risollevare le sorti di Edge
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'era dell'Intelligenza artificiale sembra ridisegnare il nostro approccio al Web: l'internauta potrebbe non navigare più in prima persona ma chiedere al proprio browser di
harpo_bzh reshared this.
Trump ritira il visto anche al colombiano Petro: troppo filopalestinese e anti-Usa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Dipartimento di Stato ha annunciato la revoca del visto al presidente colombiano, accusandolo di "azioni sconsiderate" durante una manifestazione filopalestinese a New York
L'articolo Trump ritira il visto anche al colombiano Petro: troppo
3O SETTEMBRE A ROMA
Il 30 settembre torniamo a Roma con un secondo presidio ancora a Piazza Capranica, alle spalle di Montecitorio. Stavolta portiamo con noi tutte le 24 mila firme, tutte su carta perché così facciamo sentire tutto il loro peso.
"La legge deve essere uguale per tutti, Gualtieri compreso" è il nostro slogan. Chiediamo che la giustizia prevalga e che il diritto venga ripristinato perché abbiamo tutto il diritto di vivere liberi dai veleni di Roma come donne e uomini di una Repubblica capace di tutelare tutti noi nei diritti costituzionalmente garantiti.
Nel primo pomeriggio si uniranno al presidio dell' Unione dei Comitati i Sindaci dei Comuni colpiti dal mega inceneritore e i deputati che, condividendo le nostre ragioni, vorranno offrirci il loro fattivo sostegno.
Noi tutti ci saremo perché Santa Palomba siamo tutti noi che continueremo a lottare fin quando non avremo Giustizia.
manifestazione nazionale Svizzera (decenttalizzata)
Oggi manifestazione nazionale a Bellinzona, ore 14:00.
#manifestazione #palestina #Consigliofederalesvizzero #Bellinzona #dirittiumani
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Lug Bolzano - Meet the board-members personally !
lugbz.org/meet-the-board-membe…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
At the last meeting of the board we decided for the future: — to hold it’s traditional monthly meetings “only online” (*), but to organize additionally monthly meetings “in
I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La maggior parte delle organizzazioni sindacali dei Paesi Baschi ha promosso uno sciopero generale per chiedere la rottura della Spagna con Israele e la sospensione del trattato di associazione da parte dell'Unione Europea
L'articolo I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza
Ministero dell'Istruzione
#NoiSiamoLeScuole questa settimana è dedicato al Piemonte e alle Marche. I nuovi Asili nido di Lagnasco e di Castelletto Stura, nel cuneese, integreranno il ciclo di preparazione alla scuola delle Scuole dell’infanzia, sia in questi Comuni, sia in qu…Telegram
Schiacciato da un suv che parcheggia, morto un pedone - Ultima ora - Ansa.it
Un 48enne di nazionalità moldava, residente a Cavriana, è stato travolto e ucciso oggi pomeriggio in un parcheggio a Monzambano, in provincia di Mantova. (ANSA)Agenzia ANSA
Americans rallied for Kimmel. It’s time to do the same for Mario Guevara
When ABC suspended “Jimmy Kimmel Live!” last week following a shakedown from the Trump administration, celebrities, free speech advocates, and ordinary Americans voiced their outrage. They were right to sound the alarm — and it (mostly) worked. Kimmel’s back on the air.
But where is that same outrage against the government’s effort to deport Mario Guevara, an Atlanta-area journalist with a work visa who has lawfully resided in the U.S. for 20-plus years? His only “offense” is informing the public of protests against the government.
This week, a final removal order was issued against Guevara, who was arrested (with the baseless criminal charges since dropped) while livestreaming a July “No Kings” protest in Georgia. He might not have a late-night comedy show, but his right to report news is every bit as important as Kimmel’s right to tell jokes.
The stakes in Guevara’s case — both for him and for the country — are even higher than in the Kimmel fiasco that has dominated headlines. Guevara could be deported at any moment, likely to his birthplace, El Salvador, which he fled decades ago to escape political persecution.
Despite the extremely serious constitutional implications of Kimmel’s case, his worst-case scenario was moving from prime time to a podcast. There is no telling what fate might await Guevara if he’s thrown out of the country.
And if that happens, the chilling effect on journalists — particularly noncitizen ones, even those like Guevara with legal status — will be impossible to measure. After all, we only know what news we hear. We don’t know what news we don’t hear because journalists didn’t report it out of fear for their safety or freedom.
Kimmel‘s worst-case scenario was moving from prime time to a podcast. There is no telling what fate might await Guevara.
Kimmel’s professional peers — famous comedians and other celebrities — might feel relieved that Kimmel ultimately got his show back. But most journalists (or comedians, for that matter) aren’t famous and don’t have a Rolodex of Hollywood A-listers ready to come to their defense. Kimmel’s win offers them little comfort.
Independent journalists like Guevara also don’t have money for lawyers, lobbyists, or PR firms to make their case to judges, politicians, or the public (although fortunately, organizations like the ACLU, Free Press, the Committee to Protect Journalists, and others have stepped up).
Federal Communications Commission Chair Brendan Carr tried to manufacture plausible deniability in Kimmel’s case, arguing that it wasn’t his public ultimatum but pressure from local audiences that led ABC and its affiliates to pull Kimmel. That’s nonsense, but in Guevara’s case — much like the case against Rümeysa Öztürk, the Tufts University student facing removal for co-writing an op-ed critical of Israel — the government is hardly attempting to hide its agenda.
The federal government seeks to deport Guevara — despite his work visa and despite local prosecutors dropping their case against him for livestreaming in public — because, to them, his reporting makes him an “undesirable.” How did journalism, the only career protected by the Constitution, become a disfavored profession in America?
Guevara’s reporting often focused on immigration enforcement abuses. That earns him no friends in a government that considers U.S. Immigration and Customs Enforcement agents to be secret police. From seeking to punish social media users who identify ICE agents to investigating radio stations that report on ICE raids to threatening whistleblowers who undermine the official narrative, the administration has made every effort to intimidate those who speak the truth about its immigration policy.
The secrecy is by no means limited to ICE — while Kimmel’s show was in limbo and Guevara wrote letters from his cramped jail cell, the Pentagon announced it would force reporters to pledge to only report authorized information.
What this administration cannot seem to comprehend is that the First Amendment exists for the sole purpose of protecting the right to publish information the government does not want published. There would be no need for a constitutional right to publish what the government wants. Everyone loves free speech when the speaker is on their side.
Guevara is exactly who the constitution was intended to protect — and his retaliatory deportation is exactly the kind of authoritarian censorship it was intended to prevent.
Kimmel will be all right with or without ABC, and with or without you. That doesn’t mean not to protest efforts to censor him — the FCC’s antics are unconstitutional, un-American, and fully deserving of contempt. Carr should be fired and disbarred, and the corporations that caved to him should be ashamed.
But free speech is not only for celebrities. The real battles for our rights are not fought in television studios and theme parks but at protests and in citizen journalists’ home newsrooms. And these days, in detention centers and immigration courts.
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Mobilize for Mario Guevara like you did for Jimmy Kimmel
Dear Friend of Press Freedom,
It’s now been over 100 days since journalist Mario Guevara has been imprisoned for covering a protest, and Rümeysa Öztürk has faced deportation for nearly 200 days over an op-ed the government didn’t like. Read on for why cases like these deserve as much outrage as the Federal Communications Commission’s latest attempt at silencing free speech.
Journalist facing deportation deserves same energy as Kimmel
When ABC suspended Jimmy Kimmel Live! last week following a shakedown from the Trump administration, celebrities, free speech advocates, and ordinary Americans voiced their outrage. They were right to sound the alarm — and it (mostly) worked. Kimmel’s back on the air.
But where is that same outrage against the government’s effort to deport Mario Guevara, an Atlanta-area journalist who has lawfully resided in the U.S. for 20-plus years? His only “offense” is informing the public of protests against the government, but he faces imminent deportation.
Speaking of Kimmel, our advocacy director, Seth Stern, went on the “Legal AF” podcast on the MeidasTouch network to talk about our supplement to our July attorney disciplinary complaint against FCC Chair Brendan Carr. Read more about Guevera’s case here.
How noncitizen journalists can prepare for ICE
The immediate priority is getting Guevara’s case dropped, but we also don’t want there to be any more baseless deportation cases against journalists. Many newsrooms — not to mention freelancers — have little experience dealing with immigration authorities, though. Luckily, we know people who do.
We hosted a panel discussion featuring immigration lawyers, civil rights advocates, and journalists to talk about what to do when a journalist is detained by Immigration and Customs Enforcement — and what must happen before that day ever comes. Read about it and watch it here.
Pentagon seeks to control the press
The Pentagon faced bipartisan backlash for its ridiculous policy requiring journalists to agree not to obtain or report “unauthorized” information. We called them out in The New York Times, CNN, The Intercept, and elsewhere. Stern also discussed the disturbing move on NPR’s Los Angeles affiliate, KCRW, and FPF’s Lauren Harper discussed this and other threats to press freedom on NPR’s 1A.
First, President Donald Trump tried to downplay the policy. Now, in a letter responding to an inquiry from the Reporters Committee for Freedom of the Press, officials are trying to walk it back. Unfortunately, the response offers little reassurance that the Pentagon’s intentions are anything but censorial, and doubles down on restricting routine constitutionally protected newsgathering. Read more here.
Drop charges against Cincinnati journalists
Jury trials of journalists arrested while reporting news are exceedingly rare in the United States, but the next two are coming next week unless prosecutors come to their senses.
Journalists Madeline Fening and Lucas Griffith, both of whom were arrested while covering a protest on July 17 for Cincinnati-based CityBeat, are set to be tried Sept. 30 and Oct. 2, respectively. In an unfortunate irony, the protest was in opposition to the recently dropped immigration case against Ayman Soliman, who himself fled Egypt to escape persecution for his journalism. We led a letter to prosecutors from rights organizations and local journalism professors urging them to drop the baseless charges. Read more here.
Proposed ‘safety’ bill would undermine accountability for lawmakers
FPF’s Caitlin Vogus writes for The Minnesota Star Tribune that a bill sponsored by Sens. Amy Klobuchar and Ted Cruz to protect lawmakers won’t fully stop data brokers from trafficking their personal information but will stop journalists and watchdogs from holding them accountable.
Use our action center tool to tell Congress to reject this bill.
Police records must stay public in California
A searchable public database known as the Police Records Access Project has made public for the first time more than 1.5 million pages of previously secret records about the use of force and misconduct by California police officers.
The California legislature, however, is trying to put police misconduct back under wraps. This month, it passed AB 1178, a new bill that would make it harder for the public to access these records. The bill is awaiting Gov. Gavin Newsom’s signature or veto. Read more here.
What we’re reading
Urgent ideas for defending press freedom in Gaza (Columbia Journalism School). Columbia followed up on last month’s important article in Columbia Journalism Review with a discussion about finding creative ways to help journalists in Gaza despite anti-press regimes both here and in Israel. FPF Executive Director Trevor Timm and board member and Pulitzer Prize-winning journalist Azmat Khan were both on the panel.
Israel killed 31 journalists in Yemen strike, press freedom group says (The Washington Post). It’s not just Gaza. The Committee to Protect Journalists says the strike in Yemen was “the deadliest strike on journalists in the Middle East” it has documented to date.
Letter from ICE detention facility (The Bitter Southerner). Guevara recounts the harrowing details of his detention in an Atlanta federal prison. You can also read his son’s plea for his release.
Investors rejoice over looming TikTok deal despite political concerns (Al Jazeera). Days after Trump said frequent criticism of his administration should be illegal, he is finalizing plans to steer control of TikTok to his billionaire friends. “It would be naive to think they won’t censor Trump’s critics while boosting content that pleases him,” Stern said.
It’s 2025. Do you know how secure your newsroom is? (Neiman Lab). “What’s really important is that sources know where to reach you in a way that helps them stay secure,” FPF’s Davis Erin Anderson said.
Trump signs order labeling antifa ‘domestic terrorist organization’ (The Hill). Trump’s executive orders on domestic terrorism and threats to use racketeering laws against protest movements can and will be used to threaten journalists and sources. Journalists who cover “antifa” or report on ICE must now risk being accused of terrorism.
Judge strikes down Trump’s $15 billion suit against The New York Times (The Washington Post). We’re glad a judge tossed this ridiculous lawsuit, but the attorneys behind it should have been sanctioned.
Alessio reshared this.
Leggete che condizioni impone Israele per i pacchi che "dovrebbero" entrare a Gaza.
Sono veramente dei demoni.
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
Un’Europa senza pilota. Il nuovo drone presentato da Helsing
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il percorso unmanned dell’Europa passa da “Europa”. Così si chiama infatti il nuovo drone Ca-1che l’azienda tedesca Helsing ha presentato a Tussenhausen, in Baviera, segnando il suo ingresso nel settore degli Unmanned Combat Aerial Vehicle. L’obiettivo dichiarato è coniugare autonomia strategica, intelligenza artificiale e produzione di
Katy B. 📚 🥛
in reply to The Pirate Post • • •Gli USA devono smetterla di dettare legge.
Hanno stufato e non da oggi.