Salta al contenuto principale



Perplexity AI e il crawling stealth: come eludere le direttive dei siti web


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Secondo un’indagine condotta da Cloudflare, Perplexity sembra utilizzare tecniche di crawling non dichiarate per aggirare le preferenze dei siti web, ignorando deliberatamente file robots.txt e mascherando la propria identità attraverso user agent e IP non



Polemica per il ddl della Lega contro l’antisemitismo: “Vuole punire chi critica Israele”


@Politica interna, europea e internazionale
La Lega ha presentato in Senato una proposta di legge che mira a contrastare l’antisemitismo, ma per una parte delle opposizioni il vero obiettivo del ddl è quello di vietare ogni manifestazione di dissenso rispetto alle politiche dello Stato di Israele. Il testo è



Real-Time Beamforming with Software-Defined Radio


It is perhaps humanity’s most defining trait that we are always striving to build things better, stronger, faster, or bigger than that which came before. Taller skyscrapers, longer bridges, and computers with more processors, all advance thanks to this relentless persistence.

In the world of radio, we might assume that a better signal simply means adding more power, but performance can also improve by adding more antennas. Not only do more antennas increase gain but they can also be electronically steered, and [MAKA] demonstrates how to do this with a software-defined radio (SDR) phased array.

The project comes to us in two parts. In the first part, two ADALM-Pluto SDR modules are used, with one set to transmit and the other to receive. The transmitting SDR has two channels, one of which has the phase angle of the transmitted radio wave fixed while the other is swept from -180° to 180°. These two waves will interfere with each other at various points along this sweep, with one providing much higher gain to the receiver. This information is all provided to the user via a GUI.

The second part works a bit like the first, but in reverse. By using the two antennas as receivers instead of transmitters, the phased array can calculate the precise angle of arrival of a particular radio wave, allowing the user to pinpoint the direction it is being transmitted from. These principles form the basis of things like phased array radar, and if you’d like more visual representations of how these systems work take a look at this post from a few years ago.

youtube.com/embed/L6Dt44zIJ9E?…

youtube.com/embed/RbCKBkX0d7U?…


hackaday.com/2025/08/05/real-t…



Il #GarantePrivacy irlandese lancia un kit di strumenti per la salvaguardia degli adulti per proteggere i dati degli adulti vulnerabili*: molto intressante!

@Etica Digitale (Feddit)

Qui è possibile scaricare l'Adult Safeguarding Toolkit (5 MB, PDF)


La Commissione per la protezione dei dati (DPC) ha lanciato oggi un nuovo kit di strumenti per la tutela degli adulti, per fornire a organizzazioni e individui indicazioni e risorse per proteggere i dati personali degli adulti vulnerabili* . Questa iniziativa mira a garantire il rispetto della legislazione sulla protezione dei dati e a promuovere le migliori pratiche per la salvaguardia delle informazioni sensibili.

* Per adulti a rischio/vulnerabili si intende una persona che, a causa della propria condizione fisica o mentale o di altre particolari caratteristiche personali o circostanze familiari o di vita (permanenti o meno), si trova in una situazione di vulnerabilità e/o a rischio di danni e necessita di supporto per proteggersi da tali danni in un momento specifico. Sebbene non si tratti di un elenco esaustivo, questo termine può includere individui affetti da condizioni fisiche o mentali (come deterioramento cognitivo, demenza, lesioni cerebrali acquisite), minori con esigenze specifiche che raggiungono la maggiore età, individui sottoposti a violenza domestica o controllo coercitivo, individui che si ritrovano senza casa, individui soggetti ad abusi finanziari e individui vittime di tratta.

Il toolkit offre una guida completa su come raccogliere, utilizzare, archiviare e condividere i dati relativi agli adulti vulnerabili, nel rispetto dei principi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e del Data Protection Act 2018. Include consigli pratici, modelli ed esempi per aiutare le organizzazioni a implementare misure efficaci di protezione dei dati.

In occasione del lancio odierno, i Commissari per la protezione dei dati Des Hogan e Dale Sunderland hanno sottolineato l'importanza che la società riconosca le esigenze di tutela degli adulti vulnerabili, affermando:

"La sicurezza dei gruppi vulnerabili è stata riconosciuta come una priorità fondamentale nella strategia di regolamentazione 2022-2027 del DPC. Sappiamo quanto gli adulti vulnerabili possano affrontare sfide particolari nella protezione dei propri dati personali e, con questo nuovo toolkit che siamo lieti di lanciare oggi, le organizzazioni dispongono ora degli strumenti e delle conoscenze necessari per salvaguardare queste informazioni e garantire che i diritti delle persone vulnerabili siano sempre rispettati."

David Murphy, vice commissario del DPC, ha aggiunto:

"Il DPC ha sviluppato questo documento grazie a una stretta e preziosa collaborazione con le parti interessate del settore della tutela, tra cui HSE, Sage Advocacy e Safeguarding Ireland. Il Toolkit aiuterà le organizzazioni che lavorano con adulti a rischio, in particolare in contesti sanitari e di assistenza sociale. Aiuterà il personale a prendere decisioni consapevoli in materia di protezione dei dati, inclusa la condivisione dei dati, sulla base di una valutazione informata del rischio e guidate dalla propria competenza professionale, dai servizi di assistenza sociale e dalle proprie conoscenze."

reshared this



Ecco come l’intelligenza artificiale fa ricca Palantir

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Per la prima volta dalla sua quotazione in Borsa, Palantir supera 1 miliardo di dollari di fatturato: la società di software statunitense ha superato le stime di Wall Street e ha alzato la guidance per l'intero anno grazie al



Bug Critici su NVIDIA Triton consentono agli attaccanti di compromettere e rubare il modello AI


Sono state scoperte vulnerabilità critiche nel Triton Inference Server di NVIDIA, che minacciano la sicurezza dell’infrastruttura di intelligenza artificiale su Windows e Linux. La soluzione open source è progettata per l’implementazione e la manutenzione su larga scala di modelli di apprendimento automatico e ora, a quanto pare, il suo backend Python può essere utilizzato per assumere il controllo completo del server senza autorizzazione.

Triton Inference Server è un software open source per l’inferenza che semplifica l’inferenza dell’IA. Triton Inference Server consente ai team di implementare qualsiasi modello di IA da diversi framework di deep learning e machine learning, tra cui TensorRT, TensorFlow, PyTorch, ONNX, OpenVINO, Python, RAPIDS FIL e altri. Triton supporta l’inferenza su cloud, data center, dispositivi edge ed embedded su GPU NVIDIA, CPU x86 e ARM o AWS Inferentia.

Il team di Wiz ha segnalato tre vulnerabilità che, se combinate correttamente, potrebbero portare all’esecuzione remota di codice arbitrario. La prima, il CVE-2025-23319 con un punteggio CVSS di 8,1, consente a un aggressore di avviare una scrittura fuori dai limiti inviando una richiesta appositamente predisposta. La seconda, CVE-2025-23320 (CVSS 7.5), consente a un aggressore di superare il limite di memoria condivisa inviando una richiesta eccessivamente grande. La terza, CVE-2025-23334 (CVSS 5.9), causa una lettura fuori dai limiti. Sebbene non particolarmente pericolose singolarmente, se combinate, queste vulnerabilità aprono la strada alla compromissione completa del server.

Il problema risiede nel meccanismo che elabora i modelli Python, compresi quelli creati con PyTorch e TensorFlow. Questo backend consente di inviare richieste di inferenza utilizzando meccanismi IPC interni, il cui funzionamento è il punto in cui sono associate le vulnerabilità.

Lo scenario di attacco inizia con CVE-2025-23320, che può estrarre il nome univoco dell’area di memoria condivisa in cui avviene l’interazione tra i componenti. Questo nome è pensato per essere nascosto, ma un aggressore può ottenerlo e utilizzarlo come chiave. Successivamente, CVE-2025-23319 e CVE-2025-23334 consentono la scrittura e la lettura di dati in memoria, aggirando le restrizioni. Ciò fornisce il pieno controllo sul processo di inferenza, la possibilità di iniettare codice dannoso, rubare modelli di intelligenza artificiale, modificarne il comportamento e intercettare informazioni sensibili.

Secondo gli esperti, l’attacco hacker a Triton potrebbe diventare il punto di accesso per un attacco più ampio all’intera rete dell’organizzazione, comprese le infrastrutture che svolgono attività critiche.

In un nuovo bollettino di agosto, NVIDIA conferma l’esistenza dei problemi sopra descritti e richiede l’installazione immediata dell’aggiornamento 25.07, che li risolve.

Contemporaneamente, lo sviluppatore ha annunciato la correzione di altri tre bug gravi: CVE-2025-23310 , CVE-2025-23311 e CVE-2025-23317 . Questi errori possono anche causare l’esecuzione di codice, la perdita di dati, l’errore del server e l’interferenza con il contenuto della memoria. Tutti questi bug sono stati risolti nello stesso aggiornamento.

Sebbene non vi siano prove che queste vulnerabilità siano state sfruttate in natura, dato il rischio e la natura dei componenti coinvolti, si consiglia alle organizzazioni che utilizzano Triton di aggiornare e rivedere immediatamente il modello di minaccia associato alla propria infrastruttura di intelligenza artificiale.

L'articolo Bug Critici su NVIDIA Triton consentono agli attaccanti di compromettere e rubare il modello AI proviene da il blog della sicurezza informatica.




Jim Thompson – Colpo di spugna
freezonemagazine.com/articoli/…
“Be’ gente, avrei potuto starmene con le chiappe al calduccio, sistemato a puntino. Eccomi, primo sceriffo di Potts County, e incassavo quasi duemila dollari all’anno – per non parlare di quello che riuscivo a tirar su con lavoretti extra. Per giunta, avevo un alloggio gratis al primo piano del palazzo di Giustizia, il posticino più […]
L'articolo Jim Thompson – Colpo di spugna proviene da FREE


Il più grande aggiornamento di #Ghost mai realizzato: "Milioni di persone possono ora scoprire, mettere "Mi piace" e rispondere ai tuoi post in qualsiasi applicazione web social aperta"

Per molto tempo, le piattaforme di pubblicazione centralizzate hanno avuto un grande vantaggio: una rete integrata che consente alle persone di trovarsi e seguirsi a vicenda, garantendo una maggiore visibilità e crescita per tutti sulla piattaforma.

Ora anche Ghost ne ha uno, ma anziché un'altra rete chiusa in cui puoi seguire solo le persone che usano la tua stessa piattaforma, abbiamo collegato Ghost al social web aperto.

Ciò significa che milioni di persone possono scoprire, seguire, mettere "Mi piace" e rispondere ai tuoi post da qualsiasi client web social supportato, tra cui Bluesky, Mastodon, Threads, Flipboard, Ghost, WordPress, Surf, WriteFreely e molti altri.

Proprio come le persone possono visitare il tuo sito web Ghost da qualsiasi browser, iscriversi con qualsiasi lettore di feed o ricevere newsletter da qualsiasi client di posta elettronica, ora possono seguire la tua pubblicazione Ghost da qualsiasi client di social web.

A differenza delle piattaforme chiuse con algoritmi restrittivi, i protocolli web aperti creano una connessione diretta tra te e i tuoi abbonati, sulla quale hai il pieno controllo.

Nessun algoritmo opaco. Nessuna soppressione dei link. Nessun mechabot squilibrato.

Se sei sul web da un po'... potresti addirittura definirlo il ritorno della blogosfera.

ghost.org/6/


@Che succede nel Fediverso?



Leonardo, la sua autonomia, il suo futuro. L’opinione di Armaro

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Ho aspettato che si chiudessero i giochi e che la vicenda si sedimentasse. Oggi, dopo la conclusione dell’operazione Iveco Defence è opportuno avanzare una riflessione su “Leonardo”, la nostra principale azienda della difesa: sulla sua autonomia, le sue scelte, il suo futuro. Quando nel giugno





In Campania “Coletta”, 44enne affetta da SLA, riceve un diniego dalla ASL e presenta un ricorso urgente in tribunale


Si tratta del terzo caso: “Ho il diritto a non essere condannata a soffrire” commenta “Coletta”

Filomena Gallo commenta: “Sconcertante e inumano: la ASL nega la morte assistita a Coletta, in pieno contrasto le sentenze della Corte costituzionale”. Aggiunge Marco Cappato: “il diritto all’aiuto alla morte volontaria boicottato in Campania dall’ostruzionismo della Giunta De Luca”


“Coletta”, nome scelto dalla stessa persona malata per la tutela della privacy, è una donna campana di 44 anni ed affetta da sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Ha ricevuto dalla propria azienda sanitaria il diniego al suicidio medicalmente assistito. Il motivo sarebbe l’assenza di tre dei quattro requisiti necessari per poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, secondo la sentenza 242/2019 della Corte costituzionale “Cappato-Antoniani”. L’unico requisito riconosciuto è la patologia irreversibile di cui soffre. Mancherebbero, secondo l’azienda sanitaria, la volontà di procedere con la morte volontaria assistita, la dipendenza da trattamento di sostegno vitale e la presenza di sofferenze ritenute intollerabili dalla paziente.

Per questi motivi, nel giugno 2025 la signora “Coletta”, assistita dal collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, si è opposta al diniego della ASL e ha chiesto una rivalutazione urgente delle sue condizioni e la trasmissione del parere del comitato etico. L’azienda sanitaria non ha però dato seguito alle richieste, pertanto “Coletta” ha presentato un ricorso d’urgenza al tribunale di Napoli.

È la terza richiesta in regione dopo Gianpaolo Galietta, 47 enne affetto da atrofia muscolare spinale, di Montano Antilia, che nel marzo 2021 aveva presentato richiesta di verifica delle condizioni, ma a causa della lunga attesa ha deciso di procedere con la sedazione palliativa profonda e dopo 2 giorni è morto.

↓ Approfondimento: l’appello di Gianpaolo Galietta↓


youtube.com/embed/GNyCk3UbKEs?…

Un secondo caso è attualmente in fase di valutazione. “In quanto cittadina consapevole, lucida e determinata – ha dichiarato ‘Coletta’ – non posso accettare che la mia volontà venga schiacciata da valutazioni che sembrano ignorare non solo il mio stato di salute, ma anche il diritto a non essere condannata a una sofferenza che non ha più alcun senso per me. Se in Italia non posso accedere a una scelta legalmente garantita, sto valutando di affrontare l’unica alternativa praticabile: l’espatrio per morire dignitosamente in Svizzera.

“Coletta” vive una condizione di profonda sofferenza e totale dipendenza da terzi per ogni attività quotidiana. Non è in grado di alimentarsi autonomamente ed è sottoposta a una terapia farmacologica continuativa,” spiega l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale che la assiste. “Negare l’esistenza di un trattamento di sostegno vitale e di una condizione di sofferenza intollerabile è sconcertante. Altrettanto lo è strumentalizzare il significato profondo che “Coletta” attribuisce all’amore per la vita, utilizzandolo per mettere in discussione la sua volontà di accedere alla morte assistita. Questa valutazione contraddice apertamente la giurisprudenza della Corte costituzionale, che ha recentemente confermato — anche con la sentenza n. 135/2024 — che rientrano tra i trattamenti di sostegno vitale tutti gli interventi farmacologici o strumentali la cui interruzione comporterebbe un rapido decesso. La decisione della ASL appare come un rifiuto arbitrario e ostruzionistico, che di fatto si traduce in un trattamento inumano verso una donna costretta ad affrontare il rapido aggravarsi di una malattia gravissima, che le ha sottratto il corpo, la voce, l’autonomia e la possibilità di vivere secondo la propria idea di dignità”.

“In Campania – dichiara Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – la nostra proposta di legge regionale “Liberi subito”, depositata da oltre un anno non è mai stata discussa dall’aula, nonostante il digiuno a staffetta, promosso da Donato Salzano ed effettuato da 75 persone. Lo scorso marzo, fu lo stesso Presidente Vincenzo De Luca a bloccare la legge dichiarando la necessità di aprire un ciclo di consultazioni, a partire dalla Conferenza episcopale. Nessuna consultazione è stato effettivamente organizzata, e la mossa ostruzionistica del Presidente De Luca e della sua maggioranza ha avuto l’effetto di negare tempi e modalità certi di risposta alle richieste delle persone nelle condizioni di “Coletta”.

➡ Approfondimento: La storia di Coletta


A seguito di un decorso molto veloce della grave patologia neurodegenerativa di cui è affetta, diagnosticata a giugno 2024, “Coletta” non riesce più a parlare e deve quindi utilizzare il puntatore oculare. Non riesce nemmeno più a camminare e ha bisogno dell’assistenza continua dei suoi familiari per svolgere qualsiasi tipo di attività. Senza i suoi caregiver non potrebbe alimentarsi, bere, assumere la terapia farmacologica ed espletare le sue funzioni vitali, morirebbe di stenti e in modo atroce e doloroso. A gennaio 2025, “Coletta” ha chiesto alla ASL di verificare i requisiti stabiliti dalla sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale per accedere al suicidio medicalmente assistito. Dopo un primo diniego a cui ha fatto seguito un opposizione con richiesta di nuova valutazione che ad oggi non c’è stata. Di fronte all’inerzia dell’azienda sanitaria, il suo collegio legale ha diffidato la ASL a concludere l’iter, ottenendo solo parzialmente la documentazione necessaria, senza il parere obbligatorio del comitato etico.

Le motivazioni del diniego


Nel parere trasmesso, la ASL ha negato l’accesso alla procedura, sostenendo – in contrasto con quanto dichiarato da “Coletta” e dai suoi familiari, presenti alle visiti domiciliari – che in sede di visite “Coletta” ha affermato di non voler accedere al suicidio assistito e che pertanto non soffrirebbe in modo intollerabile e che non ci sarebbero neanche trattamenti di sostegno vitale.

L'articolo In Campania “Coletta”, 44enne affetta da SLA, riceve un diniego dalla ASL e presenta un ricorso urgente in tribunale proviene da Associazione Luca Coscioni.



Spatial Audio in a Hat


Students from the ECE4760 program at Cornell have been working on a spatial audio system built into a hat. The project from [Anishka Raina], [Arnav Shah], and [Yoon Kang], enables the wearer to get a sense of the direction and proximity of objects in the immediate vicinity with the aid of audio feedback.

The heart of the build is a Raspberry Pi Pico. It’s paired with a TF-Luna LiDAR sensor which is used to identify the range to objects around the wearer. The sensor is mounted on a hat, so the wearer can pan the sensor from side to side to scan the immediate area for obstacles. Head tracking wasn’t implemented in the project, so instead, the wearer uses a potentiometer to indicate to the microcontroller the direction they are facing as they scan. The Pi Pico then takes the LIDAR scan data, determines the range and location of any objects nearby, and creates a stereo audio signal which indicates to the wearer how close those objects are and their relative direction using a spatial audio technique called interaural time difference (ITD).

It’s a neat build that provides some physical sensory augmentation via the human auditory system. We’ve featured similar projects before, too.

youtube.com/embed/l2lWxGuDcH4?…


hackaday.com/2025/08/05/spatia…



Più tempo libero per tutti con l’AI? Meta cambia strategia e rinuncia alla sfida con ChatGPT


Secondo quanto riportato dai media di Fast Technology il 3 agosto, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha recentemente apportato importanti modifiche alla direzione strategica dell’azienda nel campo dell’intelligenza artificiale, attirando grande attenzione da parte del settore. Secondo il suo amico e vicedirettore di The Verge Alex Heath, Meta ha chiaramente rinunciato a competere direttamente con ChatGPT nel campo della produttività.

Un anno prima, Zuckerberg aveva tentato di contrastare la crescita di ChatGPT promuovendo il suo assistente Meta AI, ma con scarso successo. ChatGPT, sfruttando i suoi potenti strumenti di produttività e il vantaggio di essere il primo a muoversi, aveva rapidamente conquistato utenti e consolidato la sua leadership di mercato. Di fronte a questa realtà, Zuckerberg iniziò a riconsiderare il posizionamento di Meta nel settore dell’intelligenza artificiale.

Nel suo “Manifesto della Superintelligenza Personale” pubblicato di recente, Zuckerberg ha delineato una nuova intuizione: con il progresso tecnologico, gli esseri umani dedicheranno meno tempo alle app di produttività e più ad attività creative e sociali. Pertanto, lo strumento più prezioso del futuro sarà una “superintelligenza personale” in grado di comprendere a fondo gli utenti, comprenderne gli obiettivi e fornire assistenza personalizzata.

Sulla base di ciò, l’attenzione strategica di Meta è cambiata in modo significativo: non più ossessionata dal tentativo di recuperare terreno rispetto a ChatGPT in ambito produttività, ma ora focalizzata sul “tempo libero” liberato dagli utenti grazie a una maggiore efficienza. Il Chief Product Officer di Meta, Chris Cox, ha sottolineato internamente che l’azienda si concentrerà sui suoi punti di forza tradizionali: intrattenimento, relazioni sociali e servizi per lo stile di vita degli utenti.

Questo cambiamento strategico è accompagnato da investimenti senza precedenti. Meta ha creato un “Superintelligence Lab” e reclutato i migliori talenti dell’intelligenza artificiale da giganti come Apple, OpenAI e Google. Mark Zuckerberg ha persino partecipato personalmente a questa acquisizione, offrendo ai talenti chiave un pacchetto salariale quadriennale fino a 300 milioni di dollari. L’azienda prevede inoltre di investire centinaia di miliardi di dollari nella costruzione di infrastrutture di superintelligenza.

L'articolo Più tempo libero per tutti con l’AI? Meta cambia strategia e rinuncia alla sfida con ChatGPT proviene da il blog della sicurezza informatica.

reshared this



Tutti parlano di GPT-5. Nessuno l’ha visto. Ma i meme sono già ovunque


GPT-5 non è ancora apparso e gli internauti hanno iniziato a creare ogni genere di meme per lamentarsi. In effetti, le voci su GPT-5 non si sono fermate negli ultimi giorni. Innanzitutto, alcuni internauti hanno trovato tracce dei modelli GPT-5-Auto e GPT-5-Reasoning nell’applicazione ChatGPT di macOS.

Poi hanno rivelato che anche Microsoft Copilot e Cursor sono stati segretamente collegati per testare GPT-5. Il 1° agosto, The Information ha pubblicato un lungo articolo intitolato “Inside OpenAI’s Rocky Path to GPT-5”, rivelando ulteriori informazioni riservate su GPT-5.

GPT-5 è migliorato, ma il salto di prestazioni non è così grande come prima. Lo scorso dicembre, OpenAI ha presentato i risultati della sua tecnologia Test-Time Scaling, una svolta fondamentale nelle capacità dei modelli di grandi dimensioni nell’era post-pre-addestramento.

Il test ha dimostrato che le prestazioni dell’IA continuano a migliorare quando ha più tempo e potenza di calcolo per elaborare le attività. Questo approccio tecnico ha già dimostrato la sua efficacia nell’applicazione pratica di OpenAI-o1 e DeepSeek-R1. Sembra che gli utenti di ChatGPT rimarranno colpiti dalle potenti capacità di questa nuova IA. Tuttavia, l’entusiasmo non è durato a lungo.

Secondo due persone coinvolte nel suo sviluppo, quando i ricercatori di OpenAI hanno adattato la nuova IA in una versione basata sulla chat, o3, in grado di rispondere ai comandi degli utenti di ChatGPT, i miglioramenti in termini di prestazioni rispetto ai benchmark precedenti sono in gran parte scomparsi.

Questo è solo un esempio delle numerose sfide tecniche che OpenAI ha dovuto affrontare quest’anno. Le crescenti difficoltà stanno rallentando il ritmo dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e potrebbero persino influire sul business di ChatGPT, un’applicazione di intelligenza artificiale di successo.

Con l’imminente rilascio di GPT-5, si dice che i ricercatori di OpenAI abbiano trovato una soluzione. Secondo fonti e ingegneri interni di OpenAI, il prossimo modello di intelligenza artificiale di punta di OpenAI, GPT-5, avrà capacità notevolmente migliorate in programmazione, matematica e altri ambiti.

Una fonte ha affermato che il nuovo modello è più efficace nell’aggiungere funzionalità durante la scrittura del codice applicativo (“vibe coding”), rendendolo più facile da usare e più gradevole esteticamente. Ha inoltre affermato che GPT-5 è migliore del suo predecessore anche nel guidare gli agenti di intelligenza artificiale a gestire attività complesse con una supervisione umana minima. Ad esempio, può seguire istruzioni complesse e un elenco di regole per determinare quando il servizio clienti automatizzato debba emettere un rimborso, mentre i modelli precedenti dovevano prima testare diversi casi complessi (ad esempio, casi limite) prima di poter elaborare tale rimborso.

Un’altra persona a conoscenza della questione ha affermato che i miglioramenti non possono eguagliare i balzi in termini di prestazioni osservati nei precedenti modelli GPT, come i miglioramenti tra GPT-3 nel 2020 e GPT-4 nel 2023. Il rallentamento nei guadagni di prestazioni che OpenAI ha sperimentato negli ultimi 12 mesi suggerisce che potrebbe avere difficoltà a superare il suo principale rivale, almeno in termini di capacità di intelligenza artificiale.

Gli attuali modelli di OpenAI hanno già creato un valore commerciale significativo tramite ChatGPT e varie applicazioni, e anche i miglioramenti incrementali aumenteranno la domanda dei clienti. Questi miglioramenti daranno anche fiducia agli investitori per finanziare il piano di OpenAI di investire 45 miliardi di dollari nei prossimi tre anni e mezzo per l’acquisto di GPU per lo sviluppo e l’esecuzione dei prodotti.

Migliorare le capacità di codifica automatizzata è diventata la massima priorità di OpenAI. I recenti progressi contribuiscono anche a spiegare perché i dirigenti di OpenAI abbiano dichiarato nelle ultime settimane ad alcuni investitori di credere che l’azienda possa raggiungere l’obiettivo “GPT-8”. Questa affermazione è in linea con le dichiarazioni pubbliche del CEO Sam Altman, secondo cui OpenAI, con le sue attuali conoscenze tecniche, è sulla buona strada per creare un’intelligenza artificiale generale (AGI), che rivaleggia con le capacità degli esseri umani più intelligenti.

Sebbene siamo ancora lontani dal raggiungimento dell’AGI, il modello GPT-5, che verrà rilasciato a breve, potrebbe avere un certo fascino, che va oltre una migliore codifica e un ragionamento migliore. Microsoft ha i diritti esclusivi per utilizzare la proprietà intellettuale di OpenAI e alcuni dirigenti dell’azienda hanno detto ai dipendenti che i test del modello hanno dimostrato che GPT-5 è in grado di generare codici di qualità superiore e altre risposte basate su testo senza consumare più risorse di elaborazione, secondo un dipendente Microsoft a conoscenza della questione.

Ciò è dovuto in parte al fatto che, rispetto ai modelli precedenti, è più efficace nel valutare quali attività richiedono relativamente più o meno risorse di elaborazione, ha affermato la persona. La valutazione interna di OpenAI dimostra che il miglioramento della capacità dell’intelligenza artificiale di eseguire automaticamente attività di codifica è diventata la priorità principale di OpenAI dopo che il concorrente Anthropic ha preso l’iniziativa lo scorso anno nello sviluppo e nella vendita di tali modelli a sviluppatori di software e assistenti di codifica come Cursor.

I progressi di OpenAI non sono stati facili, poiché quest’anno i suoi ricercatori e la sua dirigenza hanno dovuto affrontare nuove pressioni. Innanzitutto c’è il delicato rapporto con Microsoft. Sebbene Microsoft sia il maggiore azionista esterno di OpenAI e abbia il diritto di utilizzare alcune delle tecnologie di OpenAI fino al 2030 in base a un accordo contrattuale tra le due parti, alcuni ricercatori senior di OpenAI non sono d’accordo a cedere le loro innovazioni e invenzioni a Microsoft.

Anche in termini finanziari, Microsoft e OpenAI hanno un rapporto di collaborazione molto stretto, ma ci sono controversie sui termini specifici della cooperazione ed entrambe le parti chiedono all’altra parte di fare alcune concessioni. OpenAI spera di prepararsi a una futura IPO ristrutturando la sua divisione a scopo di lucro. Sebbene alcuni dettagli rimangano incerti, entrambe le parti hanno raggiunto un consenso preliminare su alcuni aspetti importanti, come la potenziale acquisizione di circa il 33% del capitale di OpenAI da parte di Microsoft dopo la ristrutturazione.

La seconda è che continua il bracconaggio degli ingegneri. Di recente, Meta ha speso molti soldi per sottrarre più di una dozzina di ricercatori a OpenAI, alcuni dei quali avevano partecipato al recente lavoro di OpenAI sul miglioramento della tecnologia. Queste perdite di talenti e i conseguenti adeguamenti del personale mettono sotto pressione la dirigenza di OpenAI.

La scorsa settimana, Jerry Tworek, vicepresidente della ricerca di OpenAI, si è lamentato con il suo capo, Mark Chen, dei cambiamenti nel team in un messaggio interno su Slack, visto da molti colleghi. Tworek ha dichiarato di aver dovuto prendersi una settimana di ferie per rivalutare la situazione, ma in seguito non ha usufruito delle ferie.

Sebbene OpenAI abbia compiuto alcuni progressi commerciali, all’interno dell’azienda persistono ancora alcune preoccupazioni sulla sua capacità di continuare a migliorare l’intelligenza artificiale e mantenere la sua posizione di leadership, soprattutto di fronte a concorrenti ben finanziati.

Nella seconda metà del 2024, OpenAI ha sviluppato un modello chiamato Orion, che inizialmente aveva pianificato di rilasciare come GPT-5, prevedendo che le sue prestazioni sarebbero state superiori a quelle del modello GPT-40 esistente. Tuttavia, Orion non è riuscito a ottenere il miglioramento previsto, quindi OpenAI lo ha rilasciato come GPT-4.5, che alla fine non ha avuto un impatto significativo.

Il fallimento di Orion è dovuto in parte alle limitazioni nella fase di pre-addestramento. Il pre-addestramento è il primo passo nello sviluppo del modello, che richiede l’elaborazione di grandi quantità di dati per comprendere le connessioni tra i concetti. Di fronte alla carenza di dati di alta qualità, OpenAI ha anche scoperto che le ottimizzazioni apportate al modello di Orion, pur essendo efficaci quando il modello era di piccole dimensioni, diventavano inefficaci con l’aumentare delle dimensioni.

L'articolo Tutti parlano di GPT-5. Nessuno l’ha visto. Ma i meme sono già ovunque proviene da il blog della sicurezza informatica.



Apple Sviluppa il proprio Motore di Intelligenza Artificiale per alimentare Siri


Apple sta sviluppando un proprio motore di intelligenza artificiale per rispondere alle domande, simile a ChatGPT, secondo quanto riportato da Bloomberg. Il progetto è gestito da un nuovo team interno chiamato Answers, Knowledge and Information (AKI), guidato da Robbie Walker, che riporta direttamente al responsabile dell’intelligenza artificiale, John Gianandrea.

Gli annunci di lavoro di Apple indicano AKI come sviluppatore di tecnologie per prodotti come Siri, Spotlight, Safari, Messaggi e Lookup. L’azienda è alla ricerca di persone specializzate nello sviluppo di algoritmi e motori di ricerca, e il lavoro del team è descritto come la creazione di “servizi informativi intuitivi” per i prodotti iconici di Apple.

AKI sta lavorando a un “motore di risposte”, una versione semplificata di ChatGPT che sarà in grado di cercare e fornire risposte alle domande provenienti da Internet. Allo stesso tempo, Apple sta sviluppando un’applicazione separata per questo motore e aggiornando l’infrastruttura server, che verrà successivamente integrata in Siri e altri sistemi.

Come sottolinea TechCrunch, nonostante Apple Intelligence venga lanciato nel 2024, l’azienda non ha ancora introdotto un proprio modello linguistico paragonabile a GPT-4 o Claude di Anthropic. Siri attualmente utilizza una connessione a ChatGPT e potrebbe iniziare a interagire con Perplexity in futuro.

Apple è chiaramente in ritardo rispetto ai concorrenti, tra cui Microsoft, Google e Meta, che hanno tutti lanciato potenti prodotti di intelligenza artificiale. Tuttavia, l’azienda continua a intensificare i suoi sforzi. In una recente conference call sui risultati finanziari, il CEO Tim Cook ha annunciato maggiori investimenti nell’intelligenza artificiale: “Consideriamo l’intelligenza artificiale una delle tecnologie più importanti del nostro tempo”.

Secondo lui, Apple punta a integrare l’intelligenza artificiale in tutti i dispositivi e le piattaforme, rendendo le tecnologie “semplici e accessibili a tutti”. Allo stesso tempo, il ritardo nel rilascio delle proprie soluzioni potrebbe essere spiegato non da un ritardo, ma dalla strategia: l’azienda tradizionalmente cerca di offrire un prodotto unico e non si affretta a lanciarlo per il bene della concorrenza.

Una nuova Siri con risposte integrate e logica migliorata potrebbe essere lanciata già nel 2026. Fino ad allora, Apple probabilmente si affiderà a motori di intelligenza artificiale esterni, sviluppando al contempo la propria infrastruttura all’interno di AKI.

L'articolo Apple Sviluppa il proprio Motore di Intelligenza Artificiale per alimentare Siri proviene da il blog della sicurezza informatica.




PoisonSeed: come gli Attacchi di phishing bypassano FIDO con WebAuthn


Gli autori della campagna di phishing PoisonSeed hanno trovato un modo per bypassare FIDO (in questo caso, FIDO2 con WebAuthn) utilizzando il meccanismo di autenticazione cross-device implementato in WebAuthn. Gli aggressori convincono le vittime ad approvare le richieste di accesso provenienti da falsi portali aziendali. Ricordiamo che la campagna PoisonSeed si basa sul phishing, il cui obiettivo finale è la frode finanziaria. In passato, gli aggressori hanno hackerato account aziendali per scopi di email marketing e inviato agli utenti lettere contenenti seed phrase preimpostate per wallet di criptovalute.

Nei nuovi attacchi individuati dagli esperti di Expel, gli aggressori non sfruttano una vulnerabilità nei meccanismi FIDO, ma abusano di una legittima funzione di autenticazione tra dispositivi. Questa funzionalità WebAuthn consente a un utente di autenticarsi su un dispositivo utilizzando una chiave di sicurezza o un’app di autenticazione su un altro. Invece di collegare fisicamente la chiave (ad esempio tramite USB), la richiesta di autenticazione viene trasmessa tramite Bluetooth o un codice QR.

I nuovi attacchi PoisonSeed iniziano reindirizzando la vittima a un sito di phishing che imita un portale di accesso aziendale Okta o Microsoft 365. Una volta che la vittima inserisce le proprie credenziali, l’infrastruttura di phishing le utilizza in tempo reale per accedere al vero portale. Normalmente, la vittima dovrebbe confermare l’accesso utilizzando la propria chiave FIDO. Tuttavia, in questo schema, il server di phishing avvia l’accesso tramite il meccanismo di login di un altro dispositivo. Di conseguenza, il portale reale genera un codice QR, che viene trasmesso alla pagina di phishing e mostrato alla vittima.

Quando un utente scansiona questo codice QR con il proprio smartphone o un’app di autenticazione, sta sostanzialmente approvando l’accesso avviato dall’aggressore. Questo consente di aggirare la sicurezza FIDO passando all’autenticazione da dispositivo a dispositivo, che non richiede una connessione fisica con chiave e può essere approvata da remoto.

I ricercatori sottolineano che l’attacco non sfrutta alcuna vulnerabilità di FIDO. Piuttosto, gli aggressori sfruttano una funzione standard che consente di ridurre il livello di protezione. Per proteggersi da tali attacchi, gli esperti consigliano:

  • Limitare le aree geografiche da cui è consentito l’accesso e implementare una procedura di registrazione per i dipendenti in viaggio di lavoro;
  • controllare regolarmente la presenza di nuove registrazioni di chiavi FIDO provenienti da posizioni geografiche insolite o da produttori poco conosciuti;
  • Se possibile, chiedere ai dipendenti di utilizzare il Bluetooth per l’autenticazione tra dispositivi, il che riduce il rischio di attacchi remoti.

Sempre nel loro report, gli analisti di Expel descrivono un altro episodio in cui l’aggressore ha registrato la propria chiave FIDO dopo aver compromesso l’account della vittima (presumibilmente tramite phishing). In questo caso, non è stato necessario nemmeno falsificare un codice QR o interagire con la vittima: l’accesso è stato completato interamente dall’aggressore.

Questo caso evidenzia che anche i metodi di autenticazione resistenti al phishing possono essere aggirati se l’utente viene convinto a completare la procedura di accesso senza interagire fisicamente con la chiave.

L'articolo PoisonSeed: come gli Attacchi di phishing bypassano FIDO con WebAuthn proviene da il blog della sicurezza informatica.



Proxy Trickster: il gruppo di hacker dilettanti che vuole i server di tutto il mondo


Gli specialisti di Solar 4RAYS di Solar Group hanno scoperto un nuovo gruppo di hacker, Proxy Trickster, dedito al mining di criptovalute e al proxyjacking (intercettazione del controllo dei server per la loro conversione e vendita). Nel corso di un anno, gli aggressori hanno attaccato quasi 900 server in 58 paesi. Nel marzo 2025, gli specialisti hanno indagato su un incidente di sicurezza informatica presso un’azienda informatica e hanno scoperto l’attività di un gruppo precedentemente sconosciuto, denominato Proxy Trickster.

Gli hacker ricavano il loro reddito principale dal mining di criptovalute e dal proxyjacking, attività che consiste nell’assumere il controllo di server legittimi sfruttando vulnerabilità note, convertendoli in server proxy e poi vendendoli sul darknet ad altri criminali in modo che possano nascondere le loro attività e i loro indirizzi IP. Le prime tracce di attacchi Proxy Trickster risalgono a maggio 2024 e da allora gli hacker non hanno più interrotto le loro attività.

Nell’attacco studiato dagli esperti, il punto di ingresso non è stato ripristinato, ma gli analisti di Cado Security hanno scritto che il gruppo utilizza vulnerabilità precedentemente scoperte in Selenium Grid. Nel caso studiato da Solar 4RAYS, questo software non è stato utilizzato, quindi è emersa l’ipotesi che il gruppo abbia attaccato diversi servizi pubblici che presentano già vulnerabilità note.

Nel corso di oltre un anno di attività sono stati infettati almeno 874 dispositivi in 58 paesi. Il maggior numero di server attaccati è stato rilevato negli Stati Uniti (16% del numero totale di server infetti), in Germania (6%), in Russia (4%), in Ucraina (4%), in Francia (4%) e in altri paesi. Da ciò, i ricercatori concludono che la geografia degli obiettivi non ha importanza per gli hacker: attaccano qualsiasi server disponibile per guadagnare denaro.

I ricercatori ritengono che il gruppo sia più un gruppo di dilettanti, ma che utilizzi strumenti e tecniche di hacker professionisti che attaccano a fini di spionaggio e azioni distruttive. Proxy Trickster sostituisce le utilità di sistema (ps, pstree, pkill) con script personalizzati che mascherano i processi dannosi (ad esempio, [kworker/u8:1-events_unbound]) agli amministratori di sistema e utilizza anche l’automazione multilivello degli attacchi.ù

Schema generale del funzionamento dello script

Inoltre, il gruppo mantiene l’accesso ai server attaccati, il che, in teoria, consente attacchi più complessi. In altre parole, il gruppo può rappresentare una minaccia per centinaia, se non migliaia, di aziende.

L'articolo Proxy Trickster: il gruppo di hacker dilettanti che vuole i server di tutto il mondo proviene da il blog della sicurezza informatica.



2025 One Hertz Challenge: Analog Clock for Microsoft Windows


Some renderings of shapes made from lines including triangles and a circle.

Our hacker [glgorman] sent in their submission for the One Hertz Challenge: an analog software clock for Microsoft Windows.

I guess we’d have to say that this particular project is a work-in-progress. There is no final clock, yet. But a number of yak’s have been shaved. For instance, we have code for computing geometric objects without using branch instructions, including points and lines and circles and such.

The notes dive deep into various rabbit holes. At one point we find ourselves computing the angle to the sun in the sky, that we may be able to cast the shadow of the clock hands on our clock face. The notes include miscellaneous source code snippets and various screenshots of geometric renderings which have been achieved so far.

We thought it was fun that the geometric software references Euclid’s Elements, which, as you probably know, is the famous geometry book from Ancient Greece, the second most published book of all time, second only to the Bible.

If you’re interested in analog clocks you might like this one which displays the date, not the time or this one which uses colors instead of hands.

2025 Hackaday One Hertz Challenge


hackaday.com/2025/08/04/2025-o…



Brilliant Labs Has New Smart Glasses, With a New Display


Brilliant Labs have been making near-eye display platforms for some time now, and they are one of the few manufacturers making a point of focusing on an open and hacker-friendly approach to their devices. Halo is their newest smart glasses platform, currently in pre-order (299 USD) and boasting some nifty features, including a completely new approach to the display.
Development hardware for the Halo display. The actual production display is color, and integrated into the eyeglasses frame.
Halo is an evolution of the concept of a developer-friendly smart glasses platform intended to make experimentation (or modification) as accessible as possible. Compared to previous hardware, it has some additional sensors and an entirely new approach to the display element.

Whereas previous devices used a microdisplay and beam splitter embedded into a thick lens, Halo has a tiny display module that one looks up and into in the eyeglasses frame. The idea appears to be to provide the user with audio (bone-conduction speakers in the arms of the glasses) as well as a color “glanceable” display for visual data.

Some of you may remember Brilliant Labs’ Monocle, a transparent, self-contained, and wireless clip-on display designed with experimentation in mind. The next device was Frame, which put things into a “smart glasses” form factor, with added features and abilities.

Halo, being in pre-release, doesn’t have full SDK or hardware details shared yet. But given Brilliant Labs’ history of fantastic documentation for their hardware and software, we’re pretty confident Halo will get the same treatment. Want to know more but don’t wish to wait? Checking out the tutorials and documentation for the earlier devices should give you a pretty good idea of what to expect.


hackaday.com/2025/08/04/brilli…



ma è vero che h_mas accoglie un piano di disarmo?


ma è vera questa cosa?

facebook.com/share/p/16vx9ZEpK…

il passaggio sarebbe dunque dal colonialismo militare israeliano a quello economico della "World Bank"? i soldati del genocidio si ritirerebbero da Gaza? siamo sicuri?? e i coloni dalla Cisgiordania??? e poi, se capisco bene... quello palestinese dovrebbe essere l'unico stato al mondo a non avere nemmeno una cerbottana. no? e dovrebbe stare allegro e sereno e fidarsi di un confinante genocida che gli ha mutilato 100mila persone e uccise tra le 60mila e le oltre 300mila? e poi dovrebbe affidare il governo ai collaborazionisti di israele?

scusate lo scetticismo. forse sbaglio io. mi sforzo di capire. la notizia è fondata?

in generale, che ne pensate?

___

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra

reshared this

in reply to emama 🦉

per ora non so cosa pensare, tranne che non credo Israele accetti e Hamas lo sa. Forse è solo una mossa buona a livello internazionale
in reply to emama 🦉

@emama 🦉 Non so se si tratta dello stesso articolo che avevo visto io un paio di giorni fa in rete, se si tratta di quello avevo letto che addirittura si parlava di una ricostruzione di Gaza messa in mano alla banca mondiale, quindi sostanzialmente di un passaggio dal colonialismo militare a quello economico


Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che autorizza le #assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/2026.

Il provvedimento consentirà l’immissione in ruolo di 347 dirigenti scolastici, 48.504 docenti, di cui 13.



How to Design 3D-Printed Parts With Tolerance in Mind


One of the continuing struggles with FDM printing is making sure that parts that should fit together actually do. While adding significant tolerance between parts is an option, often you want to have a friction fit or at least a gap that you cannot drive a truck through. In a video by [Slant 3D] a number of tips and tricks to improve parts design with tolerance in mind are provided.

Starting with the fairly obvious, such as avoiding sharp corners, rounding off edges and using chamfered edges and filets for e.g. lids to make getting started easy, the video then moves into more advanced topics. Material shrinkage is a concern, which is where using thin walls instead of solid blocks of material helps, as does using an appropriate infill type. Another interesting idea is to use a compliant mechanism in the lid to get a friction fit without getting all print parameters just right.

On the opposing side to the lid – or equivalent part – you’d follow many of the same tips, with the addition of e.g. slots that allow for the part to flex somewhat. All of this helps to deal with any variability between prints, with the suggested grip fins at the end of the video being probably the most extreme.

youtube.com/embed/XKrDUnZCmQQ?…


hackaday.com/2025/08/04/how-to…



The Tape Speed Keyboard


For those who experienced any part of the 1960s, even if it’s just experiencing the music from that era here in the future, the sound of the Mellotron is immediately recognizable. The Moody Blues were famous for using the tape-based instrument, and the Beatles and David Bowie produced hits with it as well. It’s haunting sounds are still highly prized today, but the complexity, cost, and maintenance requirement for the tape loops and other moving parts can put many musicians off from owning one. But [Japhy Riddle] has built an instrument without these downsides called the Tape Speed Keyboard.

Unlike the Mellotron which used a tape loop for each of its keys, the Tape Speed Keyboard uses only a single cassette tape. As the name implies, it changes the pitch of the sound by modulating the speed of the single tape housed in its own tape deck. The keyboard itself started off life as a Casio MT-35 but since this is a completely analog instrument, it was rewired so each key is connected to a potentiometer whose output voltage is tuned to a specific tape speed. [Japhy] reports that this is similar to tuning an analog piano and the process can be equally temperamental.

With everything electronic working, [Japhy] turned to making this a more acceptable musical instrument. Predictably, turning the motor on and off for each key press came with a bit of delay, causing the sound to come out goofy and muddy. To solve this problem he changed the design to make the tape play continuously rather than start and stop for a key press, and then modified other keys to be on-off switches for sound output. Since cassette tapes have two sides, he can also play either of two sounds in this way.

With the final polish on, the Tape Speed Keyboard is able to produce completely unique compositions that separate it from even the venerable Mellotron. Be sure to check out the video linked below to hear its sound. There have been plenty of other musical projects based around tape decks as well, including this one inspired by the original Mellotron and this tape deck-based guitar effects pedal.

Thanks to [splashbun] for the tip!

youtube.com/embed/adxlFwIGTfc?…


hackaday.com/2025/08/04/the-ta…



A Simple Simulator For Model Rocket Performance


When building a model rocket, it can be fun to get into the maths of it all—calculating the expected performance of your build, and then seeing how it measures up in the real world. To aid in that task, [Rotislav Persion] has created a simple web-based simulator for charting the potential performance of your own rockets.

The calculator lets you key in the fundamentals of your hobby rocket. Punch in the diameter of your rocket, its mass, the standard rocket engine you’re using, and the diameter and delay time of your parachute, and it will chart the altitude profile expected during flight.

Punch in the details for a small 1-inch diameter rocket with an A8-5 engine, and you’ll find it won’t go very high or very far, and the calculator bears that out. However, upgrade to a C6 engine and you’ll go higher and faster, and drift a lot longer once the parachute is deployed.

Perhaps the only thing missing from the simulator is a wider variety of rocket engines to choose from, and more parameters to tweak for finer simulation. However, for small and basic rockets, it’s an interesting starting point you can use to learn about the basic mathematics and physics behind your rocket’s flight.

We’ve seen some great feats in model rocketry, not least of which was a valiant effort to master vertical landing. If you’ve got your own unique model rocket hacks cooking up in the lab, don’t hesitate to notify the tipsline!


hackaday.com/2025/08/04/a-simp…



Il malware si camuffa in una foto innocente su Dropbox. La strategia steganografica di APT37


Gli specialisti del Genians Security Center hanno scoperto una versione migliorata del malware RoKRAT, associato al gruppo nordcoreano APT37. La nuova versione si distingue per un insolito modo di nascondere il codice dannoso: nel corpo delle normali immagini JPEG. Questo approccio consente di bypassare i sistemi antivirus tradizionali, poiché la funzionalità dannosa non viene scritta direttamente sul disco, ma viene estratta nella RAM.

L’infezione iniziale inizia con l’avvio di un collegamento .LNK dannoso contenuto in un archivio ZIP. Un esempio è un archivio chiamato “National Intelligence and Counterintelligence Manuscript.zip”. La sua struttura include un file .LNK di grandi dimensioni (oltre 50 MB) che contiene documenti esca e componenti codificati: shellcode (ttf01.dat), script PowerShell (ttf02.dat) e file batch (ttf03.bat).

Quando il file viene eseguito, PowerShell viene attivato, utilizzando un XOR a un byte con la chiave 0x33, decrittografando lo shellcode a 32 bit. Il passaggio successivo prevede l’iniezione di un secondo livello di codice crittografato, che viene decrittografato all’offset 0x590 utilizzando la chiave 0xAE. Questo crea un file eseguibile contenente riferimenti a informazioni di debug, come il percorso “D:WorkUtilInjectShellcodeReleaseInjectShellcode.pdb”.

Il frammento decrittografato viene quindi iniettato in processi Windows legittimi come “mspaint.exe” o “notepad.exe” situati nella directory SysWOW64. Questa procedura crea una memoria virtuale in cui vengono scritti blocchi di dati di circa 892.928 byte. Questi vengono nuovamente decrittografati utilizzando XOR, questa volta con la chiave 0xD6. A questo punto, la parte principale di RoKRAT viene attivata.

Il file non viene salvato su disco, rendendo molto più difficile l’analisi post-infezione. I segnali di affiliazione ad APT37 includono timestamp del file, come 21 aprile 2025 alle 00:39:59 UTC, e costrutti univoci come “-wwjaughalvncjwiajs-“.

L’innovazione significativa è l’uso della steganografia. Il loader dannoso RoKRAT è incorporato in un’immagine JPEG, come “Father.jpg”, ospitata su Dropbox. Questo file conserva un’intestazione Exif valida, ma a partire dall’offset 0x4201 contiene uno shellcode codificato. Per estrarlo, viene utilizzata una doppia trasformazione XOR: prima con la chiave 0xAA, poi con 0x29. RoKRAT viene quindi caricato direttamente in memoria ed eseguito senza lasciare traccia sul file system.
Esempio di malware camuffato da file immagine
Per avviare il file DLL dannoso, vengono utilizzate tecniche di sideload tramite utility legittime, come ShellRunas.exe o AccessEnum.exe, incorporate nei documenti HWP. I download vengono effettuati da piattaforme cloud, tra cui Dropbox, pCloud e Yandex.Disk, utilizzando API e token di accesso scaduti, come ad esempio: “hFkFeKn8jJIAAAAAAAAAAZr14zutJmQzoOx-g5k9SV9vy7phb9QiNCIEO7SAp1Ch”.

Oltre a raccogliere informazioni e documenti di sistema, RoKRAT acquisisce screenshot e li invia a server esterni. Gli ultimi campioni, datati luglio 2025, sono distribuiti tramite scorciatoie come “Academy Operation for Successful Resettlement of North Korean Defectors in South Korea.lnk”. Queste versioni utilizzano già “notepad.exe” come processo di destinazione per l’iniezione e nuovi percorsi come “D:WorkWeapon” sono specificati all’interno del codice, a indicare il continuo perfezionamento del toolkit.

I sistemi di rilevamento e risposta agli endpoint (EDR) svolgono un ruolo importante nella protezione da tali attacchi. Queste soluzioni monitorano le attività insolite, tra cui iniezioni di codice e connessioni di rete alle API cloud. La visualizzazione tramite EDR consente di ricostruire l’intera catena di attacco, dall’avvio di LNK alla trasmissione dei dati al server di comando, nonché di isolare rapidamente la minaccia utilizzando la metodologia MITRE ATT&CK.

Con i metodi sempre più sofisticati dei gruppi APT basati sul diniego di accesso ai file e sul trasferimento occulto di dati, è chiaro che le tradizionali difese basate sulle firme non sono più sufficienti. Soprattutto quando vengono presi di mira i sistemi Windows in Corea del Sud e in altri paesi della regione.

L'articolo Il malware si camuffa in una foto innocente su Dropbox. La strategia steganografica di APT37 proviene da il blog della sicurezza informatica.



Google ha annunciato che il suo cacciatore di bug basato sull'intelligenza artificiale Big Sleep ha trovato le sue prime 20 vulnerabilità, per lo più in progetti open source.

Un dirigente dell'azienda ha definito lo sviluppo "una nuova frontiera nella scoperta automatizzata delle vulnerabilità". Ma è importante sottolineare che è stato comunque coinvolto un essere umano, come ci ha detto Google.

"Prima di segnalare la situazione, abbiamo un esperto umano nel nostro team, ma ogni vulnerabilità è stata individuata e riprodotta dall'agente AI senza l'intervento umano", ha affermato un portavoce.

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

L'articolo di @Lorenzo Franceschi-Bicchierai su @TechCrunch

techcrunch.com/2025/08/04/goog…


NEW: Google announced that its AI-powered bug hunter Big Sleep found its first 20 vulnerabilities, mostly in open source projects.

A company executive called the development "a new frontier in automated vulnerability discovery." But it's important to note that there was still a human involved, as Google told us.

"We have a human expert in the loop before reporting, but each vulnerability was found and reproduced by the AI agent without human intervention,” a spokesperson said.

techcrunch.com/2025/08/04/goog…




A Roma il Corso CEPOL di formazione-per-formatori per lo scambio di informazioni dell'UE

Il Corso CEPOL Train-the-Trainer 54/2025/ONS sugli sstrumenti per lo scambio di informazioni dell'UE si è svolto recentemente a Roma; l'attività è stata ospitata dalla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, che è l'Unità Nazionale Italiana CEPOL.

Il corso, dal portfolio del Centro di conoscenza CEPOL sulla cooperazione tra le forze dell'ordine (CEPOL CKC), sullo scambio di informazioni e sull'interoperabilità, è stato incentrato sul dotare i professionisti della formazione delle forze dell'ordine degli strumenti necessari per progettare e svolgere la formazione nazionale, trasmettere conoscenze e sviluppare competenze degli utenti finali confrontati con lo scambio di informazioni e l'uso dei rispettivi strumenti e strumenti dell'UE. In totale, 24 partecipanti provenienti da 15 Stati membri dell'UE e 1 paese associato sono stati formati da esperti della Commissione europea, Polonia, Europol, eu-LISA e CEPOL.

Il corso è iniziato con un'intera giornata di sessioni che hanno riguardato gli strumenti, gli strumenti e i meccanismi per lo scambio di informazioni tra le forze dell'ordine disponibili a livello europeo. Comprendeva inoltre un corso di aggiornamento sulla base giuridica per la cooperazione nell'ambito della componente di scambio di informazioni, compreso il ruolo delle agenzie GAI, la qualità e la protezione dei dati e la tutela dei diritti fondamentali. Nei giorni successivi, il programma di attività si è arricchito di conferenze e numerose esercitazioni pratiche relative alle metodologie di progettazione dei prodotti formativi in conformità con principi chiave, approcci e un processo che è alla base di un'efficace progettazione ed erogazione della formazione.

#CEPOL è l'Agenzia dell'Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto, è un'agenzia dell'UE istituita nel 2005
1 per offrire corsi di formazione alle forze di polizia e altri funzionari delle autorità di contrasto.
La sua missione è migliorare la sicurezza dell'UE attraverso attività di formazione e condivisione delle conoscenze.
Il CEPOL CKC (Centro di conoscenza sulla cooperazione tra le forze dell'ordine, sullo scambio di informazioni e sull'interoperabilità) riunisce esperti degli Stati membri e degli organismi competenti dell'UE per progettare il portafoglio di formazione di CEPOL in questo settore specifico. Ciò include il curriculum per ciascuna attività di apprendimento, i risultati dell'apprendimento, una descrizione dei gruppi target nonché il profilo dei formatori che svolgono le attività. Il CEPOL Knowledge Center (CKC) fornisce inoltre consulenza sui risultati della ricerca scientifica e su particolari approcci metodologici per ciascuna attività di formazione. Il portafoglio di formazione è pluriennale e viene rivisto su base annuale per rispondere alle minacce emergenti e ai nuovi sviluppi a livello strategico e operativo e per soddisfare le esigenze di formazione in evoluzione.

fabrizio reshared this.




Un post su Reddit: Ecco cosa succede in Italia quando si segnala una vulnerabilità in un'app di uso comune

Ho scoperto delle vulnerabilità in un'app, ne ho discusso qui su reddit (senza fare nomi) e ho segnalato a ACN, GPDP e azienda. Oggi ricevo una PEC di richiesta risarcimento danni da un avvocato. Cosa fare?
Buongiorno. L'altro ieri ho chiesto dei chiarimenti su r/ItalyInformatica (link: qui ) su delle potenziali vulnerabilità che avevo scoperto in un'app di mobility sharing. Come suggerito nei commenti, visto che una delle vulnerabilità lì presenti pare grave, ho fatto segnalazione ad Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Garante per la Protezione dei Dati Personali e all'azienda che sviluppa la piattaforma su cui si basa quell'app.

reddit.com/r/Avvocati/comments…

@Etica Digitale (Feddit)

Sabrina Web 📎 reshared this.



Lo studioso più temuto della Svizzera SMASCHERA le bugie di guerra della Nato | Dr. Daniele Ganseri

Dr. Daniele Ganser Storico e ricercatore per la pace

Switzerland’s Most Feared Academic EXPOSES Nato War Lies | Dr. Daniele G...
youtube.com/watch?v=BySxF6eDu0…