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L’Altra Asia – Come sta lo Sri Lanka, a quasi due anni dal default


L’Altra Asia – Come sta lo Sri Lanka, a quasi due anni dal default Sri Lanka Rajapaksa default
Sono passati quasi due anni da quando lo Sri Lanka è andato in default, a maggio del 2022. Il paese è in ripresa ma gran parte della popolazione vive ancora in condizioni drammatiche.

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GAZA. Israele si ritira dallo Shifa. L’ospedale è distrutto, cadaveri ovunque


Resta ben poco di quello che un tempo era il complesso ospedaliero più importante di Gaza, assaltato dalle truppe israeliane il 18 marzo perché ritenuto un "centro operativo di Hamas". L'articolo GAZA. Israele si ritira dallo Shifa. L’ospedale è distrutt

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della redazione

Pagine Esteri, 1 aprile 2024 – Il ministero della Sanità di Gaza riferisce oggi che l’esercito israeliano ha ritirato carri armati e veicoli blindati dall’ospedale Shifa rimasto circondato e occupato dai militari per due settimane. Aggiunge che decine di corpi sono stati trovati dentro e intorno alla struttura ospedaliera. Israele non ha ancora confermato ufficialmente il ritiro.

“Decine di corpi, alcuni dei quali in decomposizione, sono stati recuperati all’interno e nei dintorni del complesso medico”, afferma il ministero in un comunicato. L’esercito israeliano aggiunge, “si è ritirato dopo aver bruciato vari edifici dell’ospedale e averlo messo completamente fuori servizio. La portata della distruzione all’interno del complesso e degli edifici circostanti è molto grande”.

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Un medico ha riferito questa mattina che sono stati recuperati più di 20 corpi e che alcuni erano stati schiacciati dai veicoli in ritirata. Ieri il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva detto che 21 pazienti dello Shifa sono stati uccisi, 107 rimangono in ospedale, tra cui quattro bambini. Ghebreyesus, ha riferito anche che un attacco aereo israeliano ieri ha colpito “una tendopoli” all’interno del complesso dell’ospedale di al-Aqsa di Deir Al Balah uccidendo quattro persone e ferendone 17. Israele sostiene invece di aver “colpito un centro di comando operativo del Jihad islami”.

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L’ospedale Shifa oggi e prima del 7 ottobre

Con centinaia di migliaia di abitanti di Gaza sfollati a causa della guerra, centinaia di famiglie avevano cercato rifugio nel cortile e dentro l’ospedale Shifa prima dell’attacco cominciato il 18 marzo e inizialmente descritto da Israele come un’operazione “mirata” contro militanti di Hamas e Jihad che “avevano stabilito una loro base operativa nello Shifa”. Almeno 200 di questi, secondo il portavoce militare, sarebbero stati uccisi, altre centinaia arrestati. Le truppe israeliane avevano fatto irruzione per la prima volta allo Shifa a novembre.

Anche oggi si sono registrati attacchi aerei con vittime in varie zone di Gaza, mentre i combattimenti infuriano in diversi punti critici a sud come a nord del territorio. Almeno 60 palestinesi sono stati uccisi durante la notte secondo i dati riferiti dal ministero della Sanità. L’offensiva israeliana cominciata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud dello Stato ebraico (1.200 israeliani civili e militari morti e circa 250 presi in ostaggio, 130 dei quali ancora a Gaza), ha ucciso almeno 32.782 palestinesi, per lo più donne e bambini. I dispersi sono migliaia.

L’offensiva israeliana ha devastato gran parte di Gaza, comprese diverse strutture sanitarie, e gettato sull’orlo della carestia la popolazione civile palestinese. Una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 25 marzo ha chiesto un “cessate il fuoco immediato” e il rilascio di tutti gli ostaggi ma non è stata rispettata. Pagine Esteri

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Gli USA inviano altre armi a Israele: più di 2.000 bombe da sganciare su Gaza


Fonti del Pentagono confermano l’ok del presidente Biden all’invio, in questi giorni, di miliardi di dollari in armi a Tel Aviv. Colpita un'auto delle Nazioni Unite nel sud del Libano L'articolo Gli USA inviano altre armi a Israele: più di 2.000 bombe da

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di Eliana Riva –

Pagine Esteri, 30 marzo 2024. Fonti di sicurezza americane hanno rivelato al Washington Post che negli ultimi giorni l’amministrazione Biden ha segretamente autorizzato il trasferimento a Israele di oltre 2.000 bombe e 25 aerei da guerra per miliardi di dollari.

Nonostante gli Stati Uniti critichino il modo in cui Netanyahu sta gestendo la guerra a Gaza e si dicano preoccupati per un attacco su larga scala a Rafah, dove la maggior parte della popolazione palestinese è rifugiata, il sostegno armato non viene assolutamente messo in discussione. Secondo rivelazioni pubblicate a marzo, dal 7 ottobre gli USA hanno inviato 100 carichi di armi a Tel Aviv.

Su richiesta di Biden, alcuni funzionari di sicurezza israeliani avrebbero dovuto recarsi alla Casa Bianca ad ascoltare le proposte americane per limitare il numero dei morti civili. Ma Netanyahu ha annullato la visita in seguito alla decisione degli Stati Uniti di astenersi e non porre il veto sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e il rilascio di ostaggi, senza subordinare la prima istanza alla seconda.

Washington consegnerà 1.800 bombe MK84 da 900 chilogrammi, e 500 bombe MK82 da 225 chilogrammi. Si tratta di armi con una potenza tale da demolire interi isolati e che non vengono più, di norma, utilizzate dagli eserciti su strutture civili o in contesti densamente abitati. Tuttavia, Israele ne ha fatto largo uso sulla Striscia, come nel caso dell’attacco al campo profughi di Jabalya, lo scorso 31 ottobre, che uccise circa 100 persone. Gli Stati Uniti hanno sganciato numerose MK84 durante la guerra del Vietnam e durante l’attacco all’Iraq del 1991, nell’operazione da loro denominata “Desert Storm”. Si tratta di ordigni utilizzati quando gli obiettivi principali sono forza e vastità della deflagrazione piuttosto che precisione nel colpire il bersaglio.

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Foto aerea di una bomba M84 sganciata in Vietnam nel 1972

Dal 7 ottobre l’esercito israeliano ha sganciato 70.000 tonnellate di esplosivo su Gaza, utilizzando armi fornite principalmente da Stati Uniti e Germania.

I 25 caccia F-35A che Washington ha trasferito la scorsa settimana a Tel Aviv hanno un valore di 2,5 miliardi di dollari.

La risposta ufficiale dell’amministrazione USA è che l’accordo di fornitura era stato approvato prima della guerra e che per questo non richiedeva notifica pubblica. Lo stesso varrebbe per il nuovo pacchetto di 2.300 bombe.

Ma non sono democratici, compresi alcuni alleati del presidente Biden, ritengono che il governo degli Stati Uniti abbia la responsabilità di non consegnare armi fin quando Israele non si impegnerà seriamente a limitare le vittime civili e a far entrare aiuti a Gaza assediata sull’orlo della carestia. E che chiedono maggiore trasparenza e condivisione nelle decisioni sul sostegno militare a Tel Aviv.

Il senatore statunitense Bernie Sanders ha commentato la notizia criticando l’amministrazione Biden: “Non possiamo dire a Netanyahu di smetterla di bombardare civili e il giorno dopo mandargli migliaia di bombe”.

La notizia dell’invio segue una visita a Washington del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, durante la quale ha chiesto all’amministrazione Biden di accelerare la consegna di armi.

In 175 giorni nella Striscia di Gaza sono state uccise 32.600 persone, di cui 8.850 donne e 13.800 bambini.

Questa mattina a Rmeish, nel sud del Libano, è stato colpito un veicolo delle Nazioni Unite appartenente all’UNIFIL, la forza di interposizione ONU. L’esplosione ha causato almeno quattro feriti. Israele nega di aver effettuato il raid. All’inizio del mese, tuttavia, un drone israeliano ha colpito e distrutto un veicolo proprio nell’area di Naqoura, non lontano da Rmeish, uccidendo 3 persone.

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Forze di interposizione ONU presenti in Libano

Sempre a Naqoura, alla fine di ottobre un missile aveva colpito la base militare dell’UNIFIL, senza causare vittime, come nel mese di novembre, quando i colpi di Israele hanno raggiunto invece una delle pattuglie ONU. All’inizio di marzo l’UNIFIL ha presentato la relazione finale dell’inchiesta sull’uccisione in Libano, nell’ottobre 2023, del giornalista di Reuters Issa Abdallah. Il report denuncia la volontà israeliana di colpire deliberatamente i civili presenti lungo il confine, chiaramente identificabili come giornalisti. L’Italia è presente in Libano con un contingente di circa 1.000 soldati. L’UNIFIL è composta da circa 10.000 militari provenienti da 49 diversi Paesi. Pagine Esteri

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io non ho *mai* ricevuto nessun messaggio #ITalert

intorno a me è stato tutto uno squillare, in almeno due occasioni, in ufficio. Nonostante gli abbondanti preavvisi, questo squillo generalizzato ha sempre finito per creare anche un po' di allarme.

Io mi sono però allarmato per il motivo opposto: non ho mai ricevuto nessuno dei messaggi di test. Tra la prima e la seconda occasione ho anche cambiato operatore. Possibile che il mio cellulare non sia, per qualche motivo, "compatibile"? Esiste un modo per essere certi che lo riceverò anch'io, nel caso non si tratti di un test ma di un'emergenza reale?

Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
J. Alfred Prufrock

eh, un po' sì
comunque vorrei capire un po' meglio come funziona

nel sito istituzionale leggo che

Sebbene non sia necessario scaricare alcuna App per ricevere i messaggi IT-alert, in alcuni casi potrebbe essere necessaria una preventiva verifica della configurazione del dispositivo come nel caso sia stato effettuato il ripristino di un back up o se si sta utilizzando una vecchia versione del sistema operativo.

La "verifica della configurazione" è esattamente quella che vorrei fare, se fosse chiarito anche cosa andrebbe verificato 😅

Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
J. Alfred Prufrock
Sì, Android
anch'io fermo alla 9, purtroppo


un "pacifista" moderno, dovrebbe farsi un bel viaggio nel tempo (o immaginare di farlo), andare da un partigiano, di quelli che credeva nella libertà, e dirgli più o meno quello che noi adesso diciamo agli ucraini: voi combattete per un sistema corrotto, in fondo i tedeschi sono sempre uomini, e comunque, come disse un noto saggio, "anche in dittatura un bambino cresce benissimo", quindi perché darvi tanta pena, perdete le vostre vite inutilmente ed esasperata i tedeschi che se la rifanno sulla popolazione civile. salvate le vostre e le nostre vite... smettete di combattere. tanto fra secoli neppure si noterà la differenza tra libertà imperfetta e tirannia perfetta. titolo: "il lamento di un disperato".


Mobilizon gets new ownership. One of the primary suppliers of shared deny lists in the fediverse is spinning down, in favour of IFTAS' new upcoming FediCheck shared deny list project.



raramente l'ignoranza rende le persone migliori... il nozionismo non serve ma studiare si. sopratutto acquisire un metodo di studio è la cosa utile. imparare un metodo che ti permetta di fare tuo qualsiasi contenuto che di volta in volta ti interessa o ti serva apprendere. ma se pensi che i metodi non servano perché dando una struttura al pensiero lo "imbriglino" e "limitino"... non potrai mai progredire. che poi cosa sia e che utilità abbia in realtà un pensiero senza struttura sarei proprio curiosa di saperlo. in natura il crescere dell'entropia e la progressiva rottura di simmetrie va verso una maggiore strutturazione dove la struttura *E'* intelligenza. questo in senso astrofisico. ma è anche una tendenza evoluzionistica per la vita. la vita va verso maggiore complessità, maggiore specializzazione, dove maggiore complessità corrisponde a maggiore struttura, e maggiore struttura è maggiore capacità di pensiero strutturato. il contrario è involuzione, non evoluzione. la destrutturazione NON è progresso. alcune basi credevo fossero almeno "acquisite". invece si riparte sempre da zero e dalle basi. è come un corso base che si ripete all'infinito. senza mai andare avanti e crescere. forse l'umanità non merita l'esistenza. troppo poco consapevole di esistere. un tempo si diceva "penso quindi sono". ma il pensiero non è scontato. se ne desume che chi non pensa non è. e vedo eserciti di persone incapaci a formulare il più basilare dei pensieri, persone per le quali la struttura nel pensiero è addirittura una cosa negativa perché impedisce di arrivare a dio o chissà quale sapienza nascosta, e l'ostilità per un ponte, quello di messina, rende palese questa totale capacità di pensiero. non c'è giustificazione razionale per chi è contrario a un ponte.


🕊️ Il #MIM augura buona Pasqua a tutte e tutti!

🎨 I nostri auguri di quest'anno sono realizzati insieme alle bambine e ai bambini della Scuola Primaria G. Falcone di Taranto, dell’I.C. di Casteggio in provincia di Pavia e dell’I.C. W. A.

#MIM





c'è chi pensa che la malattia non sia un fatto biologico ma sia uno stato della mente. a parte che anche se fosse a volte "correggere" gli stati della mente è comunque una delle cose più difficili da curare, ma comunque l'idea che le malattie non esistono è l'idea più crudele e atroce che si possa portare avanti nei confronti dei malati e di chi sta male. ed è la base di pensiero o la scusa che legittima i medici italiani a non applicarsi nel fare diagnosi.


"Cari compagni, condividiamo il dolore per il trattamento subito dalla compagna Anna Camposampiero all'aeroporto di Istanbul, mentre si stava dirigendo a sosteg


Alla cortese attenzione dell’opinione pubblica, Abbiamo appreso che Anna Camposampiero, responsabile per le relazioni estere del Partito della Rifondazio


"Sono atterrata questa mattina alle 11:30 a Bergamo - Orio al Serio. Sono stata espulsa dopo essere stata fermata all'areoporto di Istanbul, dove avrei dovuto p


La compagna Anna Camposampiero è stata espulsa dalla Turchia e caricata su un volo per l'Italia. Dovrebbe arrivare all'aeroporto di Bergamo alle 11. Abbiamo a


H di Ho visto un re
Interpretata da Enzo Jannacci «Ho visto un re» (testo composto da Dario Fo, musica di Paolo Ciarchi) fu pubblicata per la prima volta nel 1968. Canzone popolare «finta», scritta appositamente per lo spettacolo teatrale «Ci ragiono e canto», dà voce ad alcuni contadini che spiegano come tutti i potenti, non appena vengono toccati i loro interessi e le loro proprietà, piangono, mentre i villani, nelle stesse condizioni, devono ridere. Jannacci, in finale a Canzonissima, voleva portare questo brano, ma la commissione Rai si oppose. Il cantautore scelse così un’altra canzone, «Gli zingari». In quegli anni «Ho visto un re», insieme a «Vengo anch'io. No, tu no», divenne uno dei brani simbolo della contestazione studentesca.

Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Ah beh, sì beh
Ho visto un re
Sa l'ha vist cus'e'?
Ha visto un re!
Ah beh, sì beh
Un re che piangeva seduto sulla sella
Piangeva tante lacrime
Ma tante che
Bagnava anche il cavallo
Povero re
E povero anche il cavallo
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
È l'imperatore che gli ha portato via
Un bel castello
Ohi che baloss!
Di trentadue che lui ce ne ha
Povero re
E povero anche il cavallo
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Ho visto un vesc
Sa l'ha vist cus'e'?
Ha visto un vescovo
Ah beh, sì beh
Anche lui, lui
Piangeva, faceva un gran baccano
Mordeva anche una mano
La mano di chi?
La mano del sacrestano
Povero vescovo
E povero anche il sacrista
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Conta su, dai
È il cardinale che gli ha portato via
Un'abbazia
Oh poer crist
Di trentadue che lui ce ne ha
Povero vescovo
E povero anche il sacrista
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Conta su
Ho visto un ric
Sa l'ha vist cus'e'?
Ha visto un ricco!
Un sciur!
Sì, ah beh, sì beh
Ah beh, sì beh
Il tapino lacrimava su un calice di vino
Ed ogni go, ed ogni goccia andava
Deren't al vin?
Sì, che tutto l'annacquava!
Pover tapin
E povero anche il vin
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Dai conta su
Il vescovo, il re, l'imperatore
L'han mezzo rovinato
Gli han portato via
Tre case e un caseggiato
Di trentadue che lui ce ne ha
Pover tapin
E povero anche il vin
Sì beh, ah beh, sì beh
Dai conta su
Dai, dai conta su
Ah beh
Dai conta su
Sì sì
Dai conta su, dai
Ho vist un villan
Sa l'ha vist cus'e'?
Un contadino!
Ah beh, sì beh
Ah beh, sì beh
Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore
Perfino il cardinale
L'han mezzo rovinato
Gli han portato via
La casa, il cascinale
La mucca
Il violino
La scatola di kaki
La radio a transistor
I dischi di Little Tony
La moglie
E po', cus'è?
Un figlio militare
Ah beh, sì beh
Gli hanno ammazzato anche il maiale
Pover purscel
Nel senso del maiale
Sì beh, ah beh, sì beh
Ma lui no, lui non piangeva
Anzi ridacchiava
Ah! Ah! Ah!
Ma sa l'e', matt?
No
Il fatto è che noi villan
Noi villan
E sempre allegri bisogna stare
Che il nostro piangere fa male al re
Fa male al ricco e al cardinale
Diventan tristi se noi piangiam
E sempre allegri bisogna stare
Che il nostro piangere fa male al re
Fa male al ricco e al cardinale
Diventan tristi se noi piangiam
Ah beh



Gli USA inviano altre armi a Israele: più di 2.000 bombe da sganciare su Gaza


Fonti del Pentagono confermano l’ok del presidente Biden all’invio, in questi giorni, di miliardi di dollari in armi a Tel Aviv L'articolo Gli USA inviano altre armi a Israele: più di 2.000 bombe da sganciare su Gaza proviene da Pagine Esteri. https://p

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Pagine Esteri, 30 marzo 2024. Fonti di sicurezza americane hanno rivelato al Washington Post che negli ultimi giorni l’amministrazione Biden ha segretamente autorizzato il trasferimento a Israele di oltre 2.000 bombe e 25 aerei da guerra per miliardi di dollari.

Nonostante gli Stati Uniti critichino il modo in cui Netanyahu sta gestendo la guerra a Gaza e si dicano preoccupati per un attacco su larga scala a Rafah, dove la maggior parte della popolazione palestinese è rifugiata, il sostegno armato non viene assolutamente messo in discussione. Secondo rivelazioni pubblicate a marzo gli USA hanno concluso 100 accordi segreti di questo tipo con Tel Aviv.

Washington consegnerà 1.800 bombe MK84 da 900 chilogrammi, e 500 bombe MK82 da 225 chilogrammi. Si tratta di armi con potenza tale da demolire interi isolati e non vengono, di norma, utilizzate dagli eserciti su strutture civili o in contesti densamente abitati. Tuttavia, Israele ne ha fatto largo uso sulla Striscia, come nel caso dell’attacco al campo profughi di Jabalya, lo scorso 31 ottobre, che uccise circa 100 persone.

Dal 7 ottobre Israele ha sganciato 70.000 tonnellate di esplosivo su Gaza, utilizzando armi fornite principalmente da Stati Uniti e Germania.

I 25 caccia F-35A che Washington ha trasferito la scorsa settimana a Tel Aviv hanno un valore di 2,5 miliardi di dollari. La risposta ufficiale dell’amministrazione USA è che l’accordo di fornitura era stato approvato prima della guerra e che per questo non richiedeva notifica pubblica. Lo stesso varrebbe per il nuovo pacchetto di 2.300 bombe.

Ma non sono pochi i democratici, compresi alcuni alleati del presidente Biden, a ritenere che il governo degli Stati Uniti abbia la responsabilità di non consegnare armi fin quando Israele non si impegnerà seriamente a limitare le vittime civili e a far entrare aiuti a Gaza assediata sull’orlo della carestia. E che chiedono maggiore trasparenza e condivisione nelle decisioni sul sostegno militare a Tel Aviv.

Il senatore statunitense Bernie Sanders ha commentato la notizia criticando l’amministrazione Biden: “Non possiamo dire a Netanyahu di smetterla di bombardare civili e il giorno dopo mandargli migliaia di bombe”.

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Quattro italiani su dieci rinunciano a curarsi. Siamo alla sanità “per censo” l Contropiano

"Attualmente, già il 42% dei cittadini meno abbienti è costretto a rinunciare alle cure poichè, non riuscendo ad ottenerle nell’ambito del sistema pubblico, non ha i mezzi per rivolgersi alla sanità a pagamento. Anche le fasce economicamente più deboli sono spinte verso il privato non avendo accesso al Servizio Sanitario Nazionale a causa delle lunghe liste di attesa."

contropiano.org/news/politica-…



Fedi Garden to Instance Admins: “Block Threads to Remain Listed”


A community index of servers added a new rule recently, that requires every participant to defederate from Threads. Some admins are unhappy. The post Fedi Garden to Instance Admins: “Block Threads to Remain Listed” appeared first on We Distribute. https

The presence of Threads within the Fediverse remains a polarizing and controversial subject, with a deepening divide between those that want to embrace it, and those who want to keep it out. Recently, these calls seem to be renewed, with community members even demanding that Mastodon’s flagship instance block the server.

A number of instance admins opened their Private Mentions this week to see the following message:

Hi,

Could I ask, has [your instance] now defederated threads.net?
The rules for being listed on fedi.garden will require blocking instances cited in human rights reports on genocide. This would require blocking Threads.

The rules for being listed on fedi.garden will require blocking instances cited in human rights reports on genocide. This would require blocking Threads.

Of course it’s your decision what you do, I’m asking just so I can update the fedi.garden website accurately.”

These admins had been making use of Fedi.Garden, a community index intended to point prospective new members to vetted parts of the network. Reflecting a recent policy change, the service operator began reaching out to their members.

What is Fedi Garden?


Fedi Garden describes itself as “a small, human-curated list of nice, well-run servers on Mastodon and the Wider Fediverse.” As a service, it follows in a long tradition of directories designed to help connect people to individuals or communities based on interest, location, profession, or politics.

For newcomers, an entry point for discovery can be crucial in deciding whether they stay on the network, or go elsewhere. This initial point of contact can set expectations on behaviors, norms, and other points of connection to discover.

A Change in Policy


For the most part, Fedi Garden’s long-standing policy for included instances mirrored the Mastodon Server Covenant, setting basic standards on community stewardship and admin competency. For many instances, it’s a great starting point for providing a consistent quality of life, in terms of what to expect.

Recently, the project announced the addition of a policy that every listed server will be required to block Threads.net. To be clear: the service operator is not going to defederate with instances who federate with Threads, nor are they advocating for admins to treat each other this way.

“I don’t think it’s nice to federate with a company that has been cited in multiple independent reports of massacres/genocides,” FediGarden’s operator tells us, “That’s why I’m adding the rule about not federating with such companies. If servers want to do that it’s their decision, but it doesn’t seem a nice thing to do. I can’t honestly recommend such servers.”

Why Block Threads?


Aside from the fact that Threads is a Meta product, it also appears to have policy issues that stand in stark contrast with the rest of the network: a recent report by GLAAD reveals that homophobia and transphobia have largely flourished within networks stewarded by Meta, and transphobic content still seems to flow freely from accounts like Libs of Tiktok on the platform. Similarly, Facebook’s own moderation practices have exacerbated cultural tensions to the point of promoting violence and genocide.

Threads has also remained problematic with regards to news and politics: according to The Verge, the platform’s head boss doesn’t see politics and hard news as being worth the risk. Given the platform’s aversion to political content, this could raise questions about organic discovery coming from the rest of the Fediverse to Threads.

Community Members React


Many people celebrated the change, citing the protection against vulnerable users as a valuable decision. Not everyone was happy, though: Some admins, like Cliff Wade from All Things Tech, feel uncomfortable about the fact that they hadn’t agreed to additional requirements when they joined, and now feel pressured.

“It wasn’t really about the stupid ‘I want to change the rules’ thing so to speak,” he writes, “It was all about how we as admins were approached with a bullying attitude as that’s what several other admins mentioned, long before I ever mentioned it.”

Cliff and his co-admin Kyle Reddoch are now working on their own alternative index, that doesn’t include this requirement. It’s a massive undertaking, and requires vetting communities asking permission for inclusion, and regularly checking in on community developments. Still, they’re optimistic.

“[We] are making a list on our Wiki of instance that both federate and defederate from Threads,” Kyle writes, “we feel people [should] have the choice themselves and not have someone else choose for them.”

Moving Forward


Fedi Garden’s operator has updated the rules on their site, and adjusted their lists. Various projects have been tracking FediPact adoption, such as the tracker on Veganism Social. One thing that’s important to understand, though, is that Fedi Garden and this FediPact tracker aren’t the only tools for tracking safe spaces in the network.

“FediGarden is a tiny site with a tiny following, its account has about 1% of the follower numbers of FediTips,” FediGarden tell us, “FediGarden isn’t some massive gateway onto the Fediverse, it’s just a small list of servers that are Covenant-compliant but also under a certain size, to encourage decentralisation.”

With the Fediverse being what it is, we’re bound to see more indexes and discovery tools come and go, with their own processes and policies for inclusion and promotion. There is no singular landing page for the network, nor a standard point of discovery to the network.

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Dear @Gargron,

A fediverse server called Threads is violating mastodon.social’s second server rule:

“2. No racism, sexism, homophobia, transphobia…
Transphobic behavior such as intentional misgendering and deadnaming is strictly prohibited.”

glaad.org/smsi/report-meta-fai…

Can you please defederate from this server to protect the trans people on mastodon.social?

Thank you.

PS. It’s run by these guys: techcrunch.com/2024/03/26/face…

#mastodonSocial #fediblock #threads #meta #mastodon #transphobia




La nostra compagna Anna Camposampiero della segreteria nazionale di Rifondazione e dell'esecutivo della Sinistra Europea, candidata alle europee nella lista PAC


Telegram, il Cremlino chiede a Durov di "stare più attento" dopo l'attacco a Mosca

Il Cremlino ha richiesto al proprietario di Telegram, il 39enne russo Pavel Durov, di prestare "maggiore attenzione" dopo che l'applicazione di messaggistica sarebbe stata utilizzata per reclutare gli uomini armati che hanno attaccato il Crocus City Hall, una sala da concerto alla periferia di Mosca

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

hdblog.it/sicurezza/articoli/n…

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Domenica le amministrative in Turchia. Erdogan vuole riprendersi Istanbul


Domenica si vota per le amministrative in Turchia. Erdogan spera di riconquistare Istanbul e Ankara, perse nel 2019 a causa della vittoria repubblicana L'articolo Domenica le amministrative in Turchia. Erdogan vuole riprendersi Istanbul proviene da Pagin

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di Redazione

Pagine Esteri, 29 marzo 2024 – Domenica i cittadini e le cittadine della Turchiatorneranno alle urne per un appuntamento elettorale di grande importanza. Il 31 marzo infatti si terranno le elezioni amministrative, a poco meno di un anno da quelle generali che hanno portato il capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan, al terzo mandato presidenziale e mantenuto al potere l’AKP (Partito Giustizia e Sviluppo), formazione di destra, nazionalista e religiosa.

Al voto sono chiamati circa 61 milioni di aventi diritto, di cui un milione di giovani che si recherà ai seggi per la prima volta, per eleggere sindaci, amministratori e consiglieri di 81 province in 30 aree metropolitane e 1.351 distretti.

Questa nuova tornata elettorale rappresenta un test significativo sia per Erdogan e il “suo” Akp che per i partiti di opposizione, frammentati a seguito della sconfitta della variegata coalizione formata da partiti di sinistra, centrosinistra e destra guidata dal Partito repubblicano popolare (Chp) alle elezioni parlamentari e presidenziali del maggio 2023, dopo aver conquistato nel 2019 – quando l’affluenza totale era stata dell’84,52% – le due principali città del paese come Ankara e Istanbul.

Da una parte, il presidente turco e leader dell’Akp misurerà il sostegno al suo governo in un clima dominato ormai da molti anni da una grave crisi economica, con l’inflazione che continua a erodere velocemente il potere d’acquisto di salari e pensioni.

Le amministrative potrebbero anche servire per misurare gli equilibri interni al partito al potere e individuare i possibili eredi del presidente Erdogan il quale, poche settimane fa, ha affermato che quelle di domenica potrebbero essere le sue ultime elezioni prima del ritiro dalla vita politica.

Il voto testerà però anche la capacità del Chp di mantenere il controllo delle città chiave del paese. Se i repubblicani riuscissero nell’intento potrebbero di nuovo presentarsi come principale alternativa all’Akp, condizionando le altre forze politiche di opposizione.

L’attenzione si concentra soprattutto sullo scontro a Istanbul con i suoi 16 milioni di abitanti ufficiali. Cinque anni fa la vittoria era andata a Ekrem Imamoglu, esponente del Partito Popolare Repubblicano, ma il governo aveva annullato la competizione obbligando gli elettori a tornare alle urne. L’Akp era però uscito di nuovo sconfitto dalla competizione. Se dovesse riconfermarsi, Imamoglu – sostenuto anche dalla destra moderata dell’Iyi Parti – potrebbe aspirare a correre per la presidenza alle prossime elezioni generali previste nel 2028.

Contrariamente a quanto era avvenuto nel 2019 e poi alle generali del 2023, questa volta però il movimento curdo non correrà insieme ai repubblicani. A Istanbul il Dem, il Partito per l’uguaglianza e la democrazia, ha presentato un suo candidato che aspira al terzo posto. A sfidare Imamoglu, per conto dell’AKP, ci sarà l’ex ministro dell’ambiente Murat Kurum, sostenuto personalmente da Erdogan oltre che dagli ultranazionalisti di destra dell’Mhp.

«È arrivato il momento di riprendere il lavoro da dove era stato interrotto, porre fine a questo periodo di fango e sporcizia e rimetterci al servizio della popolazione come abbiamo fatto per 30 anni. La città è tornata ai problemi del 1994, questi sono stati 5 anni persi» ha tuonato il presidente della Repubblica in un comizio a sostegno di Kurum pochi giorni fa. – Pagine Esteri

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L'articolo Domenica le amministrative in Turchia. Erdogan vuole riprendersi Istanbul proviene da Pagine Esteri.



L’UE e gli Stati Uniti sono in stretto contatto sui rischi e sulla mitigazione dell’intelligenza artificiale (AI), inclusa una possibile partnership per un quadro sull’IA generativa, secondo una bozza di dichiarazione inedita, visionata da Euractiv, per una riunione congiunta che...


Weekly Chronicles #69


Proibizionismi digitali, pirati incarcerati e placche metalliche

Questo è il numero #69 di Privacy Chronicles, la newsletter che ti spiega l’Era Digitale: sorveglianza di massa e privacy, sicurezza dei dati, nuove tecnologie e molto altro.

Cronache della settimana

  • La Cina dice no al software e hardware statunitense
  • Samourai Wallet decentralizza il Coinjoin
  • L’Unione Europea ha vietato i wallet cripto privati e anonimi, è vero?

Lettere Libertarie

  • Ross ‘Dread Pirate’ Ulbricht compie 40 anni, in carcere

Rubrica OpSec

  • Proteggi le tue seed words con l’acciaio

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La Cina dice no al software e hardware statunitense


La Cina ha recentemente annunciato nuove regole che prevedono il divieto d’utilizzo di processori Intel e AMD su PC e server governativi. Il divieto si estende anche a software come Windows e in generale prodotti da Microsoft, nonché tutti i software per database sviluppati al di fuori della Cina.

Questa è però in realtà una mezza notizia, poiché la Cina già da tempo aveva politiche protezioniste in materia di ICT. Le aziende cinesi già oggi molto spesso usano numerosi strumenti open source per evitare software statunitense. In futuro il fenomeno sarà probabilmente più accentuato.

Da un lato l’interesse cinese è certamente aumentare il controllo sulla propria infrastruttura nazionale e sui dati, considerati dal governo una risorsa strategica, ma anche evitare rischi di spionaggio e accessi abusivi a sistemi governativi da parte dell’intelligence statunitense.

Lo stesso problema, per così dire, lo abbiamo noi europei. Da tempo discutiamo proprio della sorveglianza di massa perpetrata attraverso i software e hardware americani a danno di governi, aziende e cittadini europei, senza però alcun effetto reale. In quanto colonia politica, possiamo lamentarci e battere i piedi, ma non certo evitare l’uso degli strumenti di spionaggio di Madre Patria.

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Samourai Wallet decentralizza il Coinjoin


Continuiamo la rassegna con una notizia più tecnica, ma estremamente interessante anche dal punto di vista politico. Il team di sviluppo di Samourai Wallet ha dichiarato di essere finalmente riusciti a decentralizzare il loro strumento di “coinjoin” di Bitcoin, chiamato Whirpool.

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#69


‘NDRANGHETA IN AUSTRALIA. UNA GUERRA PER LA LEADERSHIP?


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Nel nostro blog abbiamo già parlato della infiltrazione (storica) della #‘ndrangheta in #Australia (vedi nota a fine pagina).
[Il luogo dell’omicidio]Immagine/foto
Torniamo a farlo poiché è recente il rinnovato interesse degli australiani dopo che un fruttivendolo di Melbourne, John Latorre, è stato ucciso il mese scorso a colpi di arma da fuoco nel suo vialetto mentre usciva nelle prime ore del mattino per andare al lavoro. Egli era indicato come una figura di primo piano del mondo criminale di #Melbourne, legato alla mafia calabrese. È stato ucciso in un'aggressione a colpi di arma da fuoco mentre si trovava nel vialetto di casa sua a Buchanan Place, Greenvale, nella zona nord della città. Gli assassini hanno utilizzato una motocicletta per eseguire l'omicidio in stile esecuzione e per fuggire dalla scena del crimine. Alcuni membri della famiglia di John Latorre sono coinvolti nel settore delle produzioni ortofrutticole, che è considerato sinonimo delle famiglie calabresi-australiane.
Il funerale di Latorre si è tenuto presso la Chiesa cattolica di St Monica a Moonee Ponds a Melbourne. La chiesa non poteva accogliere le centinaia di partecipanti e molti hanno guardato il live streaming della funzione all'esterno.
Secondo la professoressa italiana Anna #Sergi, esperta di fama mondiale della 'Ndrangheta, le voci che l'omicidio sia stato eseguito su ordine di altre figure della criminalità organizzata potrebbero essere una falsa pista per proteggere la leadership. "Non mi fiderei molto del cambio di leadership", ha detto ai media australiani, affermando che la 'Ndrangheta, che si ritiene minacci di morte i membri se rivelassero pubblicamente informazioni sul gruppo, potrebbe cercare di creare deliberatamente confusione su chi agisce come suo padrino.
La direzione del gruppo potrebbe attualmente essere composta da un comitato formato da vari membri senior, il che potrebbe causare tensioni all'interno del trust.
"Se è così, siamo nella posizione di presumere che nuovi gruppi possano sollevarsi e rivendicare un posto al tavolo di comando della 'Ndrangheta", ha detto.
"La 'Ndrangheta non uccide alla leggera. Uccide per tre motivi. Uno è preventivo, per evitare che le cose vengano fuori. Il secondo è vendetta, quindi è punitivo. E il terzo è dimostrativo, quindi è una performance; quindi, devi uccidere qualcuno per mostrare il tuo potere".
[ John Latorre]
Immagine/foto
Colin McLaren, che ha lavorato come agente di polizia sotto copertura cercando di smantellare la 'Ndrangheta nella città di Griffith nel Nuovo Galles del Sud, nonché a Melbourne e Adelaide, ha detto che la polizia spesso rileva che gli uomini all'interno della società sono padri di famiglia devoti ma altamente paranoici.
"Sono così potenti e così pericolosi, e tutti si guardano alle spalle", ha detto.
L'ex detective ha riferito che le forze dell'ordine probabilmente non risolveranno mai l'omicidio di Latorre: "Il codice del silenzio e la paura di essere uccisi in un modo così orribile, tengono le persone in silenzio. Ma le forze dell'ordine devono continuare a impegnarsi."
Nel 2021, la polizia federale ha affermato che l'attività della 'Ndrangheta era diffusa in Australia, sostenendo che il gruppo controllava circa il 70% del mercato mondiale della cocaina.
L'AFP (Australian Police Force) ha affermato che le informazioni sono state raccolte da un'app di messaggistica chiamata ANOM, che i criminali credevano fosse sicura ma che era segretamente monitorata da agenti in Australia e negli Stati Uniti.
McLaren ha affermato che l'operazione della #AFP ha messo in luce la straordinaria scala globale della 'Ndrangheta, che consente all’organizzazione di spostare la droga in tutto il mondo.
noblogo.org/cooperazione-inter…


VERSIONE ITALIANA USA, FTC VALUTA UNA CAUSA CONTRO TIK TOK PER LE VIOLAZIONI PRIVACY La Federal Trade Commission sta investigando su TikTok per presunte violazioni della privacy e della sicurezza dei dati, e potrebbe decidere di intraprendere un’azione. Secondo alcune fonti anonime, l’FTC sta valutando le accuse secondo cui TikTok e la sua società madre, …


FPF Statement on Vice President Harris’ announcement on the OMB Policy to Advance Governance, Innovation, and Risk Management in Federal Agencies’ Use of Artificial Intelligence 


Following the groundbreaking White House Executive Order on AI last fall, which outlined ambitious goals to promote the safe, secure, and trustworthy use and development of AI systems, Vice President Harris has today announced the publication by the Offic

Following the groundbreaking White House Executive Order on AI last fall, which outlined ambitious goals to promote the safe, secure, and trustworthy use and development of AI systems, Vice President Harris has today announced the publication by the Office of Management and Budget of a binding memorandum on “Advancing Governance, Innovation, and Risk Management for Agency Use of Artificial Intelligence,” which indicates the diligent efforts of agencies toward achieving this objective. This commitment is further highlighted by the National Telecommunications and Information Administration (NTIA) publication earlier this week of the“Artificial Intelligence Accountability Policy Report,” which details mechanisms to support the creation and adoption of trustworthy AI.

Although the OMB memorandum primarily focuses on the government’s use of AI, its influence on the private sector will be significant. This is due to not only the requirements for U.S. government vendors and procurement, but also how this framework will create broadly applicable norms and standards for conducting impact assessments, mitigating bias, providing rights to individuals affected by AI systems that impact their rights and safety, and assessing data quality and data privacy in these systems.


“This is a pivotal moment for the development of AI standards when the public sector has a crucial role to play in setting norms for the assessment and procurement of AI systems. We are particularly enthused by the renewed commitment to bring clarity to the development of AI in the public sector and its national utilization. At FPF, we eagerly anticipate contributing to this crucial work through our evidence-based research on Artificial Intelligence.”
– Anne J. Flanagan, FPF Vice President for Artificial Intelligence

fpf.org/blog/fpf-statement-on-…



le ideologie sono uno degli escamotage pensati per dispensare la gente a pensare. sono idee "preconfezionate". prendere o lasciare in blocco. l'ideologia buona quale sarebbe? troviamone una. pure un ideale non è un'ideologia... perché l'ideale è una scelta più consapevole di cui sei partecipate tu al pari dell'idea. non c'è una gerarchia nell'ideale. la pace nel mondo fra i popoli, pari opportunità... non sono ideologie ma ideali. fondamentalmente le ideologie sono strumenti del potere.


Ecco il “nostro” buco nero in luce polarizzata l MEDIA INAF

"Questa nuova immagine ha svelato la presenza di campi magnetici forti e organizzati che si sviluppano a spirale dal margine del buco nero al cuore della Via Lattea. Inoltre, ha rivelato che la loro struttura è sorprendentemente simile a quella dei campi magnetici del buco nero al centro della galassia M87, suggerendo che questi forti campi magnetici possano essere comuni ai buchi neri."

media.inaf.it/2024/03/27/sgr-a…



VERSIONE ITALIANA FRANCIA, LA CNIL PUBBLICA LA NUOVA GUIDA SULLA SICUREZZA DEI DATI PERSONALILa CNIL ha pubblicato la guida alla sicurezza dei dati personali nella versione aggiornata con nuove informazioni relative alle precauzioni da prendere, tra cui l’introduzione di schede informative sull’intelligenza artificiale, le applicazioni mobili, il cloud computing e le interfacce di programmazione delle …


CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E CORRUZIONE. I RISCHI E LA NECESSITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE


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Torniamo a parlare (vedi richiamo a fondo pagina) delle connessioni tra gruppi di criminalità organizzata in ambito globale, la loro capacità corruttiva ed i pericoli e rischi posti dalla corruzione associata ai gruppi di criminalità organizzata, che vanno dalla minaccia alla stabilità e sicurezza delle società, derivante dal disprezzo per le istituzioni democratiche, i valori etici e della giustizia, alla compromissione dello sviluppo sostenibile e dello stato di diritto. Inoltre, vi sono implicazioni economiche e sociali negative legate alle attività criminali organizzate, poiché i collegamenti tra corruzione, criminalità organizzata ed altri reati come il riciclaggio di denaro consentono l’infiltrazione dei gruppi criminali organizzati nei settori pubblico e privato facilitano i reati transnazionali e flussi finanziari illeciti.
Da ciò deriva la necessità di contrastare la corruzione attraverso la cooperazione internazionale, adottando misure che comportino lo sviluppo di approcci comuni per affrontare la corruzione coinvolgente gruppi criminali organizzati e la condivisione delle “migliori pratiche; il rafforzamento della cooperazione investigativa tra Stati, attraverso accordi bilaterali o multilaterali per condurre indagini congiunte e rimuovendo le barriere alla cooperazione legale reciproca e promuovere lo scambio di informazioni tra agenzie di contrasto e unità di intelligence finanziaria; coinvolgere reti internazionali e regionali per lo scambio di informazioni tecniche; promuovere iniziative bilaterali, regionali e multilaterali per prevenire e combattere la corruzione attraverso la cooperazione internazionale fornendo assistenza tecnica e capacità ai paesi in via di sviluppo per contrastare la corruzione coinvolgente gruppi criminali organizzati. Tutto ciò senza dimenticare che la cooperazione internazionale dovrebbe puntare al recupero dei beni derivanti da attività criminali.

Ad un livello più ampio, le prospettive riguardano la promozione della trasparenza, l'integrità e la responsabilità nel settore pubblico e privato, il coinvolgimento della società civile, i media e il settore privato nella lotta alla corruzione e – non ultimo – la protezione dei whistleblower (coloro che segnalano casi di corruzione nel proprio ambito lavorativo).
A livello internazionale la Sezione Corruzione e Crimine Economico (CEB) dell'UNODC nella sede centrale dell’UNODC (l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e crimine, agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1997) e sul campo, supporta nella realtà quotidiana l’implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC, unodc.org/corruption/en/uncac/…), adottata il 31 ottobre 2003 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed entrata in vigore il 14 dicembre 2005 con l’adozione da parte di 190 paesi (al 10 ottobre 2023).
noblogo.org/cooperazione-inter…



#NoiSiamoLeScuole questa settimana è dedicato al Liceo scientifico, linguistico e di scienze applicate “Pitagora” di Rende (CS), che con i fondi del #PNRR “Scuola 4.


spesso sulle pagine di facebook trovo quest'espressione bruttissima: "università della vita". ma perché appare così brutta? certamente intelligenza e capacità di ragionamento non dipendono direttamente dalla quantità di nozioni apprese, ma occorre scoprire nella persona interesse per imparare famelicamente cose nuove e avere una curiosità inestinguibile. personalmente io ho sempre preferito la parola "autodidatta" per indicare tutto quello che ho imparato, con fatica e pazienza, per interesse, al di fuori dei normali percorsi scolastici. e non sempre alla dicitura" università della vita" io ho trovato questa fame assoluta di sapere e curiosità inestinguibile. imparare richiede dedizione e impegno e volontà, non è che ci inciampi per caso mentre "vivi". le informazioni più facili in cui inciampi per caso sono spesso anche le più guidate e strumentalizzate dal potere. è il potere è sempre in agguato per fotterti la testa. il potere fa leva sulla tua tenerezza, sulle tue emozioni, non è che ti sprona ad approfondire e capire bene quello che leggi e che fai. imparare e crescere nella vita è faticoso e richiede impegno, ragione, uno sforzo cosciente e voluto, tanta determinazione, e non è una cosa spontanea. di certo non è seguire la corrente. ma neppure dimenticarsi del metodo e pensare che tutto vada bene. che tutto sia ugualmente utile. è in sostanza un processo estremamente attivo e uno sforzo volontario.


Cristo è resurrezione


Dal dialogo fra Gesù e Marta sorella di Lazzaro, apprendiamo che la vita eterna è donata adesso con il credere in Gesù quale il Cristo, il Signore. È un rinnovamento della mente, che porta alla conversione del cuore e delle prospettive di vita. E la morte diviene solo un momento di passaggio ad un’altra avventura per l’esistenza, non ciò che determina il vivere.
Non tutti però credono. Anzi. Gesù Cristo sarà posto a morte proprio per questo suo segno di signoria sulla morte.
Perché? Ci possono essere varie risposte, ma fermiamoci a pensare che chi decide di metterlo a morte lo faccia proprio per evitare che agisca come Signore della vita. Non vogliono abbandonare tutti i privilegi e le aspettative mondane. Forse non tutti vogliono la vita eterna come ci viene da pensare. Sarebbe come essere rinnovati, ma chi vuole realmente essere nuovo? Se poi c’è potere e ricchezza…
A volte invece facciamo questo salto di fede e Gesù Cristo ci ricorda che la gioia e la beatitudine è alla nostra portata credendo nel nostro Signore: il Signore della vita.


Da oggi #27marzo fino al #31maggio è possibile richiedere le agevolazioni dedicate a viaggi di istruzione e visite didattiche attraverso la piattaforma #Unica.

L'iniziativa è destinata a studentesse e studenti delle scuole statali di secondo grado.



Da oggi #27marzo le lavoratrici madri della #scuola possono presentare la domanda online per l’esonero contributivo sino a 3.000 euro annui.


I partiti della coalizione di governo in Romania propongono di vietare o di regolamentare in modo “rigoroso” TikTok, in seguito ai dati di un sondaggio che suggeriscono una crescente preferenza per l’estrema destra tra i giovani, che sono particolarmente attivi...


Nella mia esperienza non ho mai visto un'operazione così riuscita. #Pokemon Oro e Argento originali hanno dato una spinta pazzesca, ludicamente parlando, e anche narrativamente parlando, ai predecessori Rosso e Blu. Il remake li ha modernizzati aggiungendo tutti i dettagli che per ovvie ragioni tecniche non potevano essere sul Game Boy originale, già spremuto al limite ma sfruttato con maestria. È la generazione alla quale continuo a essere affezionato, forse anche per l'esperienza di scoperta graduale che ho vissuto: con qualche immagine degli starter sulle riviste giapponippiche del 2000/2001, l'aver messo le mani in anteprima rispetto all'Italia su una rom tradotta in inglese così e così, ma che mi ha riempito di meraviglia. E soprattutto, alla faccia di tutti, #Chikorita rulez!
in reply to Maurizio Carnago

non siamo esperti di pokemon ma... hai mai provato Unbound?

pokeharbor.com/2022/08/pokemon…



VERSIONE ITALIANA EUROPA, BRUXELLES APRE UNA INCHIESTA AI SENSI DEL DMA SUI GIGANTI BIG TECH La Commissione ha notificato di avere avviato un’indagine di non conformità, ai sensi del Digital Markets Act, sulle regole di Alphabet in materia di “steering” in Google Play e di “self-preferencing” in Google Search, sulle regole di Apple in materia …


SEACOP, il progetto di cooperazione dei porti marittimi in collaborazione con le agenzie dell'UE


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Il traffico di beni illeciti, inclusa la droga, è un fenomeno internazionale con un impatto devastante sullo sviluppo sociale ed economico, nonché sulla salute pubblica. L’asse transatlantico, che si estende dall’America Latina attraverso i Caraibi e l’Africa occidentale fino all’Europa, è una delle rotte principali per questi flussi illeciti. Orchestrato da gruppi criminali transnazionali che operano in diversi continenti e spesso coinvolti in altre attività criminali, il traffico illecito di beni è fonte di instabilità. La maggior parte delle merci illecite viene trasportata via mare, per lo più nascosta tra i carichi legittimi all’interno di container o su navi mercantili, nonché su pescherecci e yacht.
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Controlli portuali inadeguati e debolezza istituzionale generale facilitano l’attività criminale e consentono l’intersezione di flussi illeciti che collegano i porti del Sud America ai porti dell’Africa e dell’Europa che promuovono le reti criminali.
Questa flessibilità nel traffico marittimo transatlantico è una ragione fondamentale per cui è necessario prendere di mira le rotte del traffico transregionale tra l’America Latina, i Caraibi, l’Africa occidentale e l’Europa in modo coerente, coerente e simultaneo. Nell'ambito del Programma globale sui flussi illeciti (#GIFP) dell' #UE, il progetto di cooperazione dei porti marittimi collabora con le autorità competenti in queste regioni, in stretta collaborazione con le agenzie dell'UE che combattono la criminalità transnazionale e garantiscono la sicurezza delle frontiere. Il #SEACOP mira a contribuire alla lotta contro il commercio illecito marittimo e le reti criminali associate nei paesi e nelle regioni target dell’America Latina, dei Caraibi e dell’Africa occidentale, nel rispetto dei diritti umani, al fine di attenuarne l’impatto negativo sulla sicurezza, sulla salute pubblica e sul piano socio-economico.
Lo fa rafforzando geograficamente e tecnicamente l’efficacia dell’intelligence marittima SEACOP e della rete di controllo marittimo/fluviale Integrando in modo sostenibile conoscenze e know-how sulle minacce e le interdizioni marittime provenienti dalle rotte transatlantiche del traffico illecito nei programmi di studio nazionali e regionali. Migliorando la cooperazione e la condivisione delle informazioni a livello nazionale, a livello regionale e transregionale, anche con #EUROPOL e #FRONTEX.
Il progetto è implementato da un consorzio di Stati membri dell'UE guidato da Expertise France (l'agenzia pubblica francese per la progettazione e l'attuazione di progetti di cooperazione tecnica internazionale).


Approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge di Semplificazione con una serie di misure che intervengono sull’istruzione.


Youth Privacy in Immersive Technologies: Regulatory Guidance, Lessons Learned, and Remaining Uncertainties


As young people adopt immersive technologies like extended reality (XR) and virtual world applications, companies are expanding their presence in digital spaces, launching brand experiences, advertisements, and digital products. While virtual worlds may i

As young people adopt immersive technologies like extended reality (XR) and virtual world applications, companies are expanding their presence in digital spaces, launching brand experiences, advertisements, and digital products. While virtual worlds may in some ways resemble traditional social media and gaming experiences, they may also collect more data and raise potential manipulation risks, particularly for vulnerable and impressionable young people.

This policy brief analyzes recent regulatory and self-regulatory actions and guidance related to youth privacy, safety, and advertising in immersive spaces, pulling out key lessons for organizations building experiences in virtual worlds.

Recent FTC Enforcement Actions and Guidance


The Federal Trade Commission (FTC) has shown a strong interest in using its consumer protection authority to bring enforcement actions against a wide range of digital companies for alleged “unfair and deceptive” practices, rule violations, and other unlawful conduct. The Commission has also issued several policy statements and guidance documents relevant to organizations building immersive technologies, touching on issues such as biometric data and advertising to children. It is clear the agency is thinking seriously about how its authority could apply in emerging sectors like AI, and organizations working on immersive technologies should take heed. Lessons from recent FTC privacy cases and guidance include:


Self-Regulatory Cases and Safe Harbor Guidance


Self-regulatory bodies also have an essential role in ensuring privacy and safety in child-directed applications and providing guidance to companies operating in the space. For example, organizations designated as COPPA Safe Harbors can guide companies toward compliant, developmentally appropriate, and privacy-protecting practices. Lessons from recent self-regulatory cases and Safe Harbor guidance include:

  • Advertising disclosures in immersive environments should be designed to be as clear and conspicuous as possible and provided in an age-appropriate manner.
  • Platforms that allow advertisements to children should ensure that developers, brands, and content creators have the necessary tools and guidance to clearly and conspicuously disclose the presence of advertising to children.
  • Privacy by design and by default demonstrate to regulatory and self-regulatory bodies that an organization takes youth privacy seriously.
  • Privacy and advertising practices for teens should take into account the unique considerations relevant to teen privacy and safety, compared to child and adult guidance.
  • Organizations with a robust privacy culture that demonstrate good faith efforts to follow the law are more likely to be given the benefit of the doubt.


Remaining Areas of Uncertainty


Because immersive technologies are relatively new and evolve rapidly, much of the existing regulatory and self-regulatory guidance is pulled from other contexts. Therefore, questions remain about how regulations apply in immersive environments and how to operationalize best practices. These questions include:

  • How age-appropriate design principles will best fit into an immersive technology context, such as how best to ensure strong default privacy settings for underage users; the best methods for clarity and transparency regarding data practices notices and advertising disclosures; and whether an immersive experience should require unique, additional safeguards.
  • What novel data collection and analysis methods in the immersive technology space will require discerning data practices surrounding its safeguarding and use, such as what kinds of inferences are appropriate to make from body-based data or to what extent avatars not derived from a child’s data are considered personal information.
  • How immersive technologyimpacts children and teens; more research is needed to understand whether certain kinds of experiences and privacy practices are harmful for children and teens, if there are unique risks to children’s privacy and mental health, and how organizations, parents, schools, and other stakeholders can address potential issues.


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