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feddit.it/post/10064249

Il nuovo post di iugin è su feddit.it/c/fediverso

@Che succede nel Fediverso?
Allora… Capisco che sia un commento da #Bimbominkia ma io che sono su #mastodon posto col mio account citando un’istanza di #Feddit sto pubblicando su entr…



the ‘bureau of public secrets’: an astounding (situationist) archive


slowforward.net/2024/08/13/the…



bopsecrets.org/


bopsecrets.org/comics/return.h…

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e ci sono anche…

Testi in Italiano

(Text in Italian)


Riflessioni preliminari sulla Guerra del Vietnam (Ngo Van, 1968)
Sulle lotte del Terzo Mondo (Ngo Van, 1968)
In questo teatro… (1970)
Ode sull’assenza di vera poesia oggi questo pomeriggio (1970)
Doppia riflessione (1974)
Avviso riguardo la società dominante e coloro che la contestano (1974)
I ciechi e l’elefante (1975)
La società del situazionismo (1976)
La realizzazione e la soppressione della religione (1977)
Lettera aperta al gruppo “Libertaire” di Tokio (1977)
La breccia in Iran (1979)
Banalità (1979)
La guerra e lo spettacolo (1991)
Sul film di René Viénet: Può la dialettica spezzare i mattoni? (1992)
Due saggi critici sul buddismo impegnato (1993 & 1999)
Confessioni di un garbato nemico dello stato (1997):
parte 1
parte 2
parte 3
Corrispondenza sulla questione della religione (1997-2000)
Riformismo y politica elettorale (2002)
Introduzione ai film di Guy Debord (2003)
Risposta ad un liberale del Midwest (2003)
Porta d’ingresso ai vasti domini (Introduzione) (2004)
Comprendere Debord dialetticamente (2005/2010)
Riflessioni sulla sollevazione in Francia (2006)
Documenti della sollevazione anti-CPE in Francia (2006)
Opinioni francofone sull’Ufficio dei Segreti Pubblici (2007-2008)
Ken Knabb, l’Internazionale Situazionista e la controcultura nord-americana (Jean-Pierre Depétris, 2008)
Introduzione al libro di Ngo Van In the Crossfire: Adventures of a Vietnamese Revolutionary (2010)
Nota sullo stalinismo e sul trotskismo (2010)
Il risveglio in America (2011)
Al di là del voto (2012/2016)

slowforward.net/2024/08/13/the…

#000000 #anarchy #archive #bureauOfPublicSecrets #dance #durruti #ffffff #internationalSituationist #KennethRexroth #Situationism #situationistInternational #Situazionismo





DIY Gaming Laptop Built Entirely With Desktop Parts


Gaming laptops often tend towards implementing more desktop-like hardware in the pursuit of pure grunt. But what if you were to simply buy desktop hardware yourself, and build your own gaming laptop? That …read more https://hackaday.com/2024/08/13/diy-ga

18141990

Gaming laptops often tend towards implementing more desktop-like hardware in the pursuit of pure grunt. But what if you were to simply buy desktop hardware yourself, and build your own gaming laptop? That would be very cool, as [Socket Science] demonstrates for us all.

The project began with lofty goals. The plan wasn’t to build something rough and vaguely laptop-like. [Socket Science] wanted to build something of genuine quality, that for all intents and purposes, looked and worked like a proper commercial-grade laptop. Getting to that point took a full 14 months, but the final results are impressive.

Under the hood lies an AMD Ryzen 5 5600X and a XFX Radeon RX6600, hooked into an ITX motherboard with some low-profile RAM sticks. Those components were paired with a thin keyboard, a touchpad, and a portable gaming monitor. Getting all that into a thin laptop case, even a custom one, was no mean feat. Ports had to be cut down to size, weird ribbon cables had to be employed, and heatsinks and coolers had to be rearranged. To say nothing of all the work to 3D print a case that was strong and actually worked!

The full journey is quite the ride. If you want to go right back to the start, you can find part one here.

We’ve seen some builds along these lines before, but seldom few that get anywhere near this level of fit and finish. Oftentimes, it’s that kind of physical polish that is most difficult to achieve. All we can say is “Bravo!” Oh, and… video after the break.

youtube.com/embed/SfUCBTpOvCE?…



Attenzione a Google Quick Share! Delle Vulnerabilità Critiche Consentono RCE


Numerose vulnerabilità nell’utilità di trasferimento dati Quick Share possono essere utilizzate per eseguire attacchi MiTM e inviare file a dispositivi Windows senza il permesso del destinatario, hanno affermato gli specialisti di SafeBreach. Quick Share

Numerose vulnerabilità nell’utilità di trasferimento dati Quick Share possono essere utilizzate per eseguire attacchi MiTM e inviare file a dispositivi Windows senza il permesso del destinatario, hanno affermato gli specialisti di SafeBreach.

Quick Share è un’utilità di condivisione file P2P disponibile per gli utenti di dispositivi con Android, Chrome e Windows. Ti consente di inviare file a dispositivi compatibili nelle vicinanze, supportando Bluetooth, Wi-Fi, Wi-Fi Direct, WebRTC e NFC.

Sviluppata originariamente per Android con il nome Nearly Share e rilasciata per Windows nel luglio 2023, l’utilità è stata ribattezzata Quick Share nel gennaio 2024 dopo che Google ha unito la sua tecnologia con Quick Share di Samsung. Google sta inoltre collaborando con LG per preinstallare l’utilità su alcuni dispositivi Windows.

Gli specialisti di SafeBreach hanno studiato il protocollo a livello di applicazione utilizzato da Quick Share per trasferire file tra dispositivi e hanno immediatamente scoperto 10 vulnerabilità, inclusi problemi che consentono l’esecuzione di codice remoto in Windows.

I bug rilevati includono due errori di scrittura di file remoti non autorizzati in Quick Share per Windows e Android, nonché otto problemi in Quick Share per Windows relativi alla connessione Wi-Fi forzata, all’attraversamento di directory remote e al Denial of Service (DoS).

Questi errori consentono la scrittura di file sul dispositivo in remoto (senza l’autorizzazione dell’utente), causano l’arresto anomalo, reindirizzano il traffico a un punto di accesso Wi-Fi specifico.
18141970Catena di attacco sviluppata dai ricercatori
Ora tutte le vulnerabilità sono già state corrette con il rilascio della versione 1.0.1724.0 e agli errori rilevati vengono assegnati due identificatori comuni: CVE-2024-38271 (5,9 punti sulla scala CVSS) e CVE-2024-38272 (7,1 punti sulla scala CVSS ) nella scala CVSS.

Secondo SafeBreach, il protocollo di comunicazione Quick Share è “altamente generico, contiene classi astratte e di base, nonché una classe di gestione per ciascun tipo di pacchetto Inoltre, abbiamo scoperto che funziona in qualsiasi modalità. Pertanto, anche se il dispositivo è configurato per accettare file solo dai contatti dell’utente, possiamo comunque inviargli un file che non richiede conferma”, affermano i ricercatori.

Pertanto, una volta installato, Quick Share crea un’attività pianificata che controlla ogni 15 minuti per vedere se l’applicazione è in esecuzione e la avvia se necessario. Gli esperti hanno utilizzato il CVE-2024-38271 per creare una catena RCE: l’attacco MiTM ha permesso loro di rilevare quando i file eseguibili venivano scaricati tramite il browser, quindi gli esperti hanno sfruttato il problema di path traversal per sovrascrivere il file eseguibile con il proprio file dannoso

Attualmente i ricercatori di SafeBreach hanno già pubblicato informazioni tecniche dettagliate sulle vulnerabilità scoperte e ne hanno anche presentato una presentazione alla recente conferenza DEF CON 32 .

L'articolo Attenzione a Google Quick Share! Delle Vulnerabilità Critiche Consentono RCE proviene da il blog della sicurezza informatica.



Il Passato Segreto di Thomas White: Da Criminale del Dark Web a Fondatore di DDoSecrets


Thomas White, uno dei fondatori dell’organizzazione Distributed Denial of Secrets ( DDoSecrets ), ha recentemente rivelato informazioni sul suo passato criminale. Dopo aver scontato una pena detentiva di cinque anni, White ha condiviso i dettagli delle su

Thomas White, uno dei fondatori dell’organizzazione Distributed Denial of Secrets ( DDoSecrets ), ha recentemente rivelato informazioni sul suo passato criminale. Dopo aver scontato una pena detentiva di cinque anni, White ha condiviso i dettagli delle sue attività con 404 Media.

DDoSecrets, che White ha co-fondato con Emma Best nel 2018, è diventata una piattaforma chiave per la pubblicazione di fughe di dati su larga scala, riempiendo la nicchia precedentemente occupata da WikiLeaks. Tuttavia, è stato rivelato che prima di fondare DDoSecrets, White era profondamente coinvolto in attività criminali sul dark web.

Alla fine del 2013, dopo che l’FBI ha chiuso il famigerato mercato della droga Silk Road e arrestato il suo creatore Ross Ulbricht, White ha assunto il ruolo del suo successore. Sotto lo pseudonimo di Dread Pirate Roberts 2.0, lui, insieme all’utente Defcon (in seguito identificato come ex dipendente di SpaceX Blake Bentall), ha lanciatoSilk Road 2.0. L’investigatore della National Crime Agency Paul Choles ha detto che White “era il capo” dell’operazione.

Le attività criminali di White non si limitavano al traffico di droga. È stato arrestato nel novembre 2014 e, quando la polizia ha perquisito il suo appartamento di Liverpool, ha trovato un laptop contenente 464 immagini di categoria A di abusi sui minori, la classificazione più grave. Inoltre, si è scoperto che White aveva discusso con l’amministratore di Silk Road 2.0 l’idea di creare un sito web per pedofili, sostenendo che avrebbero potuto ricavarne dei soldi. Successivamente ha chiarito che le sue parole erano state dette più come un processo di pensiero provocatorio e non riflettevano le sue vere intenzioni.

Nonostante i suoi trascorsi criminali, White ha iniziato a collaborare con Emma Best nel 2015, utilizzando lo pseudonimo di The Cthulhu per vari progetti di archiviazione e fuga di dati. Questa collaborazione ha infine portato alla creazione di DDoSecrets nel 2018, con White che si è occupato degli aspetti tecnici, tra cui la registrazione del dominio e la configurazione del server. Ha detto che le forze dell’ordine e le agenzie di intelligence erano probabilmente a conoscenza del suo coinvolgimento perché il server era inizialmente registrato a suo nome.

Emma Best ha confermato che tutti i membri di DDoSecrets conoscevano il passato di Thomas White. Informazioni al riguardo non sono state rese pubbliche in precedenza per garantire la sicurezza del lavoro del team e per evitare possibili problemi legali per White legati alla sua partecipazione al progetto.

Il caso di White è rimasto soggetto a rigide restrizioni sulla copertura mediatica fino alla sua conclusione. Nel 2019 è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere dopo essersi dichiarato colpevole di traffico di droga, riciclaggio di denaro e creazione di immagini indecenti di bambini. Afferma di non aver avuto alcun coinvolgimento diretto nell’operazione DDoSecrets mentre scontava la pena.

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L'Intelligenza artificiale (#AI) offre soluzioni innovative per la polizia dei crimini ambientali, riducendo costi e tempi


@Intelligenza Artificiale
Un interessante studio apparso sul sito dell’ Institute for Securities Studies (ISS) approfondisce gli aspetti relativi all’ausilio che può fornire l’intelligenza artificiale alle forze di polizia impegnate nella lotta ai crimini ambientali, con particolare riguardo al continente africano (l’articolo è qui: issafrica.org/iss-today/ai-can…).
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L'aspetto di maggior interesse è che l’AI può analizzare enormi quantità di dati in tempi brevi, identificando modelli di comportamento criminale e movimenti di beni illeciti.
Quali prima di tutto le sfide per i progetti di Intelligenza Artificiale nella lotta contro i crimini ambientali in Africa?
Innanzitutto, mancanza di dati locali: la disponibilità limitata e la scarsa qualità dei dati locali ostacolano l'efficacia dei modelli di IA, rendendo difficile l'analisi accurata delle attività illecite.
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Quindi le infrastrutture inadeguate: la carenza di infrastrutture di comunicazione e digitali limita la capacità di implementare e gestire tecnologie avanzate in aree remote.
Ancora, risorse e competenze limitate: la mancanza di investimenti in ricerca, sviluppo e formazione tecnica riduce la capacità delle forze dell'ordine di utilizzare efficacemente l'AI nella lotta contro i crimini ambientali.
Quali invece i vantaggi dell'Intelligenza Artificiale nella lotta contro il bracconaggio?
In primis, risparmio di tempo e risorse: l'uso dell'AI consente di risparmiare ore di lavoro per le forze dell'ordine, migliorando l'efficienza operativa.
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Poi il “rilevamento precoce”: l’AI consente un monitoraggio continuo e in tempo reale, identificando attività sospette e facilitando interventi tempestivi.
A seguire, nell’ambito del ciclo intelligence di polizia, l’analisi predittiva: utilizzando modelli predittivi, l'AI può anticipare le rotte di bracconaggio e le aree a rischio, migliorando la pianificazione delle operazioni di pattugliamento e fornendo, di conseguenza, efficienza operativa, poiché automatizzando l'analisi dei dati e il riconoscimento delle immagini, l'AI riduce il carico di lavoro per le forze dell'ordine, permettendo loro di concentrarsi su azioni concrete contro il bracconaggio mediante interventi tempestivi, grazie a tecnologie come TrailGuard (sistemi di telecamere intelligenti che utilizzano modelli per filtrare il 99% delle immagini false e inviare avvisi in tempo reale) permettono risposte rapide a minacce, facilitando l'arresto di criminali e la prevenzione di danni ambientali.
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Ad esempio, progetti impiegano l’AI per riconoscere specie specifiche da immagini catturate, facilitando il monitoraggio della fauna selvatica, come Operation Pangolin lanciata nel 2023 come collaborazione tra università, iniziative di conservazione e l'Agenzia nazionale per i parchi nazionali del Gabon. Raccoglie ed elabora i dati dalle telecamere esistenti, utilizzando l'intelligenza artificiale per riconoscere i pangolini dalle trappole fotografiche e dalle telecamere termiche. Le immagini vengono utilizzate con i dati dello strumento di monitoraggio spaziale e reporting delle pattuglie dei ranger per costruire modelli predittivi per il bracconaggio dei pangolini. L'obiettivo a lungo termine del progetto è quello di sviluppare modelli di intelligenza artificiale separati che aiutino a prevedere le rotte e i mercati della tratta.
Del pari l’analisi dei dati satellitari, attuata mediante piattaforme come Digital Earth Africa e Skylight la utilizzano per analizzare dati geospaziali e identificare attività illecite come l'estrazione mineraria e la pesca illegale. Si tratta del così detto monitoraggio avanzato: questi progetti utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale per analizzare dati da telecamere e strumenti di monitoraggio, migliorando la capacità di rilevare e rispondere a minacce come il bracconaggio.
Focalizzandosi sulla costruzione di capacità locali, questi progetti garantiscono che le tecnologie e i dati rimangano utili anche oltre la loro durata, promuovendo una gestione sostenibile della fauna selvatica.
In conclusione, investimenti in capacità locali e legislazione sull'IA sono necessari per migliorare l'efficacia della lotta contro i crimini organizzati.
Articoli correlati:
poliverso.org/display/0477a01e…
noblogo.org/cooperazione-inter…
#ENDENVCRIME #WILDLIFEtrafficking


'She Turned Ghost White:' How a Ragtag Group of Friends Tracked Down a Sex Trafficking Ringleader

Michael Pratt hid a massive sex trafficking ring in plain sight on PornHub. On the run from the FBI, an unexpected crew of ex-military, ex-intelligence officers and a lawyer tracked him down using his love of rare sneakers and crypto.#girlsdoporn



The Long, Slow Demise of DVD-RAM


While CDs were still fighting for market share against cassettes, and gaming consoles were just starting to switch over to CD from cartridge storage, optical media companies were already thinking …read more https://hackaday.com/2024/08/13/the-long-slow-d

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While CDs were still fighting for market share against cassettes, and gaming consoles were just starting to switch over to CD from cartridge storage, optical media companies were already thinking ahead. Only two years after the introduction of the original PlayStation, the DVD Forum had introduced the DVD-RAM standard: 2.58 GB per side of a disc in a protective caddy. The killer feature? Essentially unlimited re-writeability. In a DVD drive that supports DVD-RAM, they act more like removable hard drive platters. You can even see hard sectors etched into the media at the time of manufacture, giving DVD-RAM its very recognizable pattern.

At the time, floppy drives were still popular, and CD-ROM drives were increasingly available pre-installed in new computers. Having what amounted to a hard drive platter with a total of 5 GB per disc should have been a killer feature for consumers. Magneto-optical drives were still very expensive, and by 1998 were only 1.3 GB in size. DVD-RAM had the same verify-after-write data integrity feature that magneto-optical drives were known for, but with larger capacity, and after the introduction of 4.7 GB size discs, no caddy was required.

So why didn’t DVD-RAM completely take over removable storage? The gigabyte-size MO drives in 2002 sold for about $400 in 2001 (roughly $721 today), whereas the first 4.7 GB DVD-RAM drives sold in 1998 for $500-$800, with blank discs costing $30 for single-sided and $45 for double-sided, which would have been 9.4 GB total per disc. Around the same time, MO discs with 1.3 GB capacity were often around $20-$25, though they varied widely. So we can see the up-front cost for a DVD-RAM drive was higher, with the media cost per megabyte lower.

Another benefit of DVD-RAM over MO drives was the ability to do hard-drive-like fast random seeks and support various filesystems, allowing non-contiguous data. MO drives were typically quite a bit slower, though they had a decent continuous write speed if writing large blocks of data contiguously. Around this same time, devices like the LS-120 and ZIP drive were trying to replace floppy drives, but their relatively small media sizes of 120 MB / 240 MB and 100 MB / 250 MB couldn’t do the same things DVD could do. Despite this, the Iomega ZIP in particular did have some breakthrough success. This was mostly because of the relatively low drive cost, and the price per 100 MB ZIP disk being $10-$15 on average. These were more expensive per MB than DVD-RAM or MO, but with lower overall consumer investment. So it really seems like the up-front drive costs for DVD-RAM kept them from becoming ubiquitous, though reviews at the time showed that those who bought and used the drives loved them and felt they were an economical way to store and transfer data.
18139188A DVD-RAM disc, with its distinct hard sector pattern clearly visible

DVD-RAM, What’s It Good For?


One of the killer apps for DVD-RAM ended up being Personal Video Recorders, or PVRs. The TiVo introduced consumers to the idea of easy, high-quality timeshifting without having to faff about with the timer feature on their VCRs. A DVD-RAM-based PVR could easily record many shows in high quality, play them back instantly, and be used an essentially unlimited number of times. With the purchase of 3-4 DVD-RAM discs, you could easily record and store your favourite TV shows and later transfer them to another medium for long-term storage. Similarly, DVD-RAM drives in handheld camcorders made a lot of sense, but for various reasons, DVD-RW and some tape formats continued to dominate in that field.

For archival and backup purposes, CD-R, DVD-R and even LTO tape drives were still much more popular. Despite write-once optical media being single-use, the much lower media cost and the rapidly falling price of CD and then DVD burners meant they were much more popular. Many consumers didn’t even realize that their newly purchased DVD burner could almost certainly also support DVD-RAM discs. And for audio and video, write-once media made more sense for the vast majority of end users. Though CD-RW and DVD-RW weren’t quite as popular as the write-once media, they remained more popular than DVD-RAM despite lacking the extreme write endurance of DVD-RAM. It’s hard to say definitively why this is the case, though consumer confusion about all the different blank media formats likely played a part. People were already confused enough about the difference between DVD-R and DVD+R!

Of course, we can’t talk about DVD-RAM’s downfall without mentioning USB flash drives. First introduced commercially around 1999 in sizes of 8 MB, by 2002 drives in the 1 GB – 2 GB capacity were available. These were much smaller and lighter than optical media and had very fast read/write speeds (comparatively) — especially with USB 2.0 becoming popular. Their cost and ubiquity were the death knell not only for DVD-RAM as a portable storage format, but also floppies, magneto-optical, ZIP drives, and essentially everything except for CD-R and DVD-R for audio and movie burning, respectively. While USB drives didn’t have the write endurance of DVD-RAM drives, for most users this wasn’t a problem — they were just transferring office documents, pictures, and other files back and forth between computers. If one started to wear out, another could be cheaply purchased.

So in 2024, is there any use for DVD-RAM left? I recently purchased a pack of 6 brand-new, Japanese-made Panasonic DVD-RAM discs to test out with my USB DVD burner. Essentially all DVD drives still support DVD-RAM, though as Technology Connections discovered in his rundown on the format, the drive firmware support for DVD-RAM seems to be slapdash and lacking in many ways. Write speeds are nowhere near what they should be. On my Arch Linux laptop, I couldn’t believe how slow copy speeds were. iostat showed utilization of less than 1% of the available bandwidth, and with the disc constantly speeding up and spinning down, I was seeing speeds way under 50 kB/s most of the time. Considering DVD-RAM discs support up to 3x (4140 kB/s), something was clearly wrong.

I connected the drive to my Windows 10 virtual machine and saw mostly similar speeds, except when writing an ISO to the drive. Because this seems to be a firmware issue, the usefulness of DVD-RAM for doing backups of important files depends entirely on the drive you happen to own. My idea was to back up all my code, schematic, and PCB design files as they are the most valuable files on my laptop. If I can find a decent drive, I might still follow through — but with 128GB USB drives being less than the cost of the 6 DVD-RAM discs I bought, I can’t say it’s economical, more just for the nerd cred.



La vergognosa assenza del Governo Meloni alla cerimonia per la strage di Sant’Anna di Stazzema


@Politica interna, europea e internazionale
Con mia moglie Rosalba e il procuratore militare generale Marco De Paolis domenica 12 agosto sono salito a Sant’Anna di Stazzema, il borgo collinare in Versilia dove il 12 agosto 1944 – ottant’anni fa esatti – si consumò una delle più crudeli stragi



APT trends report Q2 2024


The report features the most significant developments relating to APT groups in Q2 2024, including the new backdoor in Linux utility XZ, a new RAT called SalmonQT, and hacktivist activity.

18134565

For over six years now, Kaspersky’s Global Research and Analysis Team (GReAT) has been sharing quarterly updates on advanced persistent threats (APTs). These summaries draw on our threat intelligence research, offering a representative overview of what we’ve published and discussed in more detail in our private APT reports. They’re designed to highlight the key events and findings that we think people should know about.

In this latest installment, we focus on activities that we observed during Q2 2024.

Readers who would like to learn more about our intelligence reports or request more information about a specific report, are encouraged to contact intelreports@kaspersky.com.

Most notable findings


In March, a backdoor was discovered in XZ, a compression utility integrated into many popular distributions of Linux. The backdoored library
liblzma is used by the OpenSSH server process sshd. OpenSSH is patched to use systemd features on a number of systemd-based distributions, including Ubuntu, Debian and RedHat/Fedora Linux, and therefore depends on this library (Arch Linux and Gentoo are not affected). The code was inserted in February and March 2024, mostly by Jia Cheong Tan – probably a fictitious identity. The likely goal of the attack was to introduce exclusive remote code execution capabilities into the sshd process by targeting the XZ build process, and then to push the backdoored code to major Linux distributions as a part of a large-scale supply-chain attack. The attackers used social engineering to gain prolonged access to the source/development environment, and extended that access by faking human interactions in plain sight to build credibility for introducing the malicious code.
There are two levels at which the backdoor in the
liblzma library was introduced. The source code of the build infrastructure that generated the final packages was tweaked slightly (by adding an extra file, build-to-host.m4) to extract the next stage script that was hidden in a test case file (bad-3-corrupt_lzma2.xz). The script then extracted a malicious binary component from another test case file (good-large_compressed.lzma) that was linked with the legitimate library during the compilation process to be shipped to Linux repositories. Some of the big vendors ended up shipping the malicious component in beta and experimental builds without realizing it. The compromise of XZ Utils was given the identifier CVE-2024-3094 and a maximum severity score of 10.
The attackers’ initial goal was to successfully hook one of the functions related to RSA key manipulation. In our analysis of the hook process, we focused on the backdoor’s behavior inside OpenSSH, specifically OpenSSH portable version 9.7p1 (the most recent version). Our analysis revealed a number of interesting details about the functionality of the backdoor.

  • The attacker set an anti-replay feature to make sure the backdoor communication couldn’t be captured or hijacked.
  • The author hid the public key for backdoor decryption in the x86 code using a custom steganography technique.
  • The backdoor hooks the logging function to hide its logs of unauthorized connections to the SSH server.
  • The backdoor hooks the password authentication function, which allows the attacker to use any username/password to log in to the infected server without any further checks. It also does the same for public key authentication.
  • The backdoor has remote code execution capabilities, which means the attacker can run any system command on the infected server.

You can read our analysis here, here and here.

Chinese-speaking activity


In an earlier report on ToddyCat, we described various tools used to collect and exfiltrate files of interest to this APT threat actor. One of these tools was PcExter, which was initially only used to exfiltrate data previously collected with the help of other tools, such as FileScan. However, we recently found a new version, PcExter 2.0, which has been completely redesigned and rewritten in .NET to be able to collect the data itself, as well as use an improved file search mechanism. We found several versions of this tool, together with a set of special loaders.

In 2021, we published a private report describing the technical details of QSC, a framework that was discovered while investigating an attack on the telecoms industry in South Asia. While our research did not reveal how the framework was deployed, or the threat group behind it, we continued to monitor our telemetry for further detections of the QSC framework. In October 2023, we saw multiple detections of QSC framework files in the West Asia region targeting an ISP. Our investigation revealed that the target machines had already been infected with Quarian Backdoor version 3 (aka Turian) since 2022, and the same attackers used this access to deploy the QSC framework starting from October 10, 2023. In addition to the QSC framework, the attackers also deployed a new backdoor written in Golang, which we named “GoClient”: we saw the first deployment of this GoClient backdoor on October 17, 2023. After analyzing all the artifacts from this campaign, we assess with medium confidence that the CloudComputating threat actor is behind the deployment of the QSC framework and the GoClient backdoor.

Early in 2023, the activities of GOFFEE were discovered when this threat actor used a modified version of a monitored malicious IIS module called Owowa. Since then, GOFFEE has stopped using Owowa, as well as a PowerShell RCE implant VisualTaskel; however, it has continued to conduct intrusions leveraging PowerTaskel, the threat actor’s previous HTA-based infection chain, and has added a new loader, disguised as a legitimate document and distributed via email, to its arsenal.

We recently found a new remote access tool (RAT) with a low detection rate called SalmonQT that was uploaded from a computer in China to a public multi-scanner platform. What caught our attention was that the sample used GitHub’s REST API to accept instructions and upload data, thereby acting as a C2 (command and control) server. At first glance, it appeared that the path to the GitHub repository had been deleted, but on closer inspection, the repository was set to private and the REST API could only be accessed using the correct token. The C2 server was active from early January 2024 up to the completion of our report at the end of June this year. We attribute this newly discovered RAT with low confidence to the threat actor CNC. CNC (aka APT-C-48) is highly focused on Chinese entities.

Middle East


Gaza Cybergang has been active since at least 2012, targeting the Middle East and North Africa. When we first started tracking the group, its attacks were relatively basic in nature, often relying on publicly available malware families such as QuasarRAT. Nevertheless, the group exhibited a particular TTP that we can still see today – going after only a few targets per campaign. At the start of this year we detected several cases involving Gaza Cybergang in which the threat actor adjusted its TTPs slightly. Instead of using
tabcal.exe as a vehicle to sideload its initial access downloader IronWind, the group switched to setup_wm.exe, another legitimate Windows Media Utility file. The lures were also changed to a more generic theme, rather than focusing on a specific geopolitical situation.

Southeast Asia and Korean Peninsula


We discovered Mysterious Elephant in 2023 while investigating attacks using a set of malware families previously associated with other known threat actors, such as SideWinder and Confucius. As we analyzed the infrastructure, we realized that the attacks were not in fact delivered by any of the previously known actors, but by a new threat actor that we dubbed Mysterious Elephant. The threat actor has remained active since then and has launched several attacks since our initial report. We have discovered a wealth of new malware families developed and used by Mysterious Elephant in its recent attacks, as well as recently created infrastructure and updated tools – mostly backdoors and loaders to minimize detection in the early stages of attacks. In our report, we describe the latest attacks delivered by this threat actor and analyze the newly discovered malware samples and associated infrastructure.

Hacktivism


With the start of the Russian-Ukrainian conflict in February 2022, hundreds of different hacktivist groups have emerged on both sides. One such group is -=Twelve=-. This group announced itself in the information sphere by claiming to have hacked various government and industrial enterprises of the Russian Federation. Some of the targets were published on the group’s official channel on its own platform, while others remained in the shadows. While there are several reports on the internet about the Twelve group from various CTI (Cyber Threat Intelligence) vendors that attempt to describe the group’s activities, we have not seen any that detail the tools and techniques used in the attacks. Our report on Twelve provides a detailed overview of the TTPs used by the group, as well as the connections to its infrastructure.

In February, the Institute of Geography and Statistics of Albania (INSTAT) was attacked. The attack was the work of Homeland Justice – a self-described hacktivist group, but suspected of being a state sponsored group – that has been relentlessly attacking Albanian targets, particularly in the government sector, for over three years. The attackers were able to obtain more than 100TB of data, as well as disrupt the official websites and email services of organizations and wipe database servers and backups. One of the main reasons for the attacks is the presence of a Mujahedeen-e-Khalq (MEK) refugee camp on Albanian territory: Homeland Justice considers this group to be a terrorist organization and believes that specific sectors of the Albanian government and certain companies provide them with support and funding. The threat actor conducts ongoing cyber operations aimed at conveying its anti-MEK political message. They are attempting to garner support among the Albanian people for the government to abandon the MEK – their actions are framed within what are known as psychological operations (PsyOps) campaigns.

We have analyzed the group’s campaign history, which spans almost three years of cyberattacks aimed at exerting long-term pressure on the Albanian government and populace. In our report, we cover its main campaigns, ranging from sophisticated operations involving collaboration with allied groups with the same aims, to opportunistic attacks. We also describe the main techniques employed by the group, which range from exploiting internet-facing servers for initial access, lateral movement activities, expanding the attack surface, to using custom wiping malware and ransomware in the final disruptive phase of the cyber operations. Additionally, we examine the group’s persuasion mechanisms, such as amplifying messaging through social networks and news media, sharing stolen data to gain notoriety and advocate for change, and the continual threat of future attacks to induce a state of permanent vigilance among its targets.

Other interesting discoveries


We discovered a new modular malware framework, which we dubbed “Aniseed Vodka”, on a system in East Africa: the system was infected in 2018. The framework consists of a main module, a JSON-formatted configuration file, and a set of plug-ins. The framework is highly configurable, allowing its operator both to specify operating parameters for plug-ins and to schedule plug-in tasks (such as screen capture, webcam capture, and data exfiltration) at specific intervals. The framework employs anti-detection and anti-forensics techniques, enabling it to operate covertly. It uses non-traditional communication channels to evade network detection, using Google Chat as a C2 channel, Gmail to send alerts and Google Drive as an exfiltration channel. The framework we presented in our report is, as far as we know, not publicly known. We have not been able to tie this framework to an existing threat actor.

Our previous report on DinodasRAT showed a wealth of overlaps in features between the Linux backdoor version and its Windows counterpart, as well as additional Linux-specific functionalities such as persistence through systemd or SystemV. In recent months, we were able to collect more relevant samples, giving us a deeper insight into the Linux variant. There are indications that it has been used in campaigns dating back to 2021. Previously identified as XDealer, an ongoing APT campaign using the Windows version of this threat was disclosed by ESET and named “Operation Jacana”. DinodasRAT was also used in a recent APT campaign, which included both its Windows and Linux versions, as described by Trend Micro. In our latest report on the Linux variant of DinodasRAT, we focus on the network communication with the C2 and the operations performed by the malware on the infected machine, beyond establishing persistence and awaiting C2 commands.

In May 2024, we discovered a new APT targeting Russian government entities. The CloudSorcerer malware is a sophisticated cyber-espionage tool used for stealth monitoring, data collection and exfiltration via Microsoft, Yandex and Dropbox cloud infrastructures. The malware uses cloud resources for its C2 servers, accessing them through APIs using authentication tokens. Additionally, CloudSorcerer uses GitHub as its initial C2 server. CloudSorcerer’s modus operandi of is reminiscent of the CloudWizard APT, which we reported on in 2023. However, the malware code is completely different. We believe that CloudSorcerer is a new threat actor that has adopted a similar method of interacting with public cloud services.

In April, we discovered a previously unknown campaign targeting organizations in Russia, including the government sector, using the Telemos backdoor. The malware is delivered via spear-phishing emails as a ZIP file containing one of two types of dropper – a PE64 executable with an .SCR extension or a Windows Script File with a .WSF extension. These drop and execute a PowerShell-based script with backdoor functionality. We found several malicious samples associated with these attacks and were able to restore the original source code. The main purpose of this threat is espionage – collecting data from browsers such as login credentials, cookies and browsing history, as well as collecting files of interest from available drives on the affected system. The operation cannot be tied to a known threat actor at this point.

Final thoughts


While some threat actors’ TTPs remain the same, such as a heavy reliance on social engineering to gain entry to a target organization or compromising an individual’s device, others have updated their toolsets and broadened the scope of their activities. Our regular quarterly reports are designed to highlight the most significant developments related to APT groups.

Here are the key trends we saw in Q2 2024:

  • The key highlight this quarter was the backdooring of the XZ compression utility integrated into many popular Linux distributions – in particular, the use of social engineering to gain persistent access to the development environment.
  • This quarter we saw APT campaigns focused on Europe, the Americas, Asia, the Middle East and Africa targeting a range of sectors including government, military, telecoms and judicial systems.
  • The purpose of most APT activities is cyber-espionage, although some campaigns are driven by financial gain.
  • Hacktivist attacks have also been a feature of the threat landscape this quarter. Not all of these attacks are focused on areas of open conflict, as illustrated by the attacks on entities in Albania by the Homeland Justice group.

As always, we would like to point out that our reports are the product of our insight into the threat landscape. However, it is important to remember that while we strive for continuous improvement, there is always the possibility that there are other sophisticated attacks that may go unnoticed.

Disclaimer: when referring to APT groups as Russian-speaking, Chinese-speaking or other-language-speaking, we refer to various artifacts used by the groups (such as malware debugging strings, comments found in scripts, etc.) containing words in these languages, based on the information that we obtained directly or that is otherwise publicly known and widely reported. The use of certain languages does not necessarily indicate a specific geographic relation, but rather points to the languages that the developers behind these APT artifacts use.


securelist.com/apt-trends-repo…



Pensieri d’estate: una rockstar anonima. Cicale, stelle cadenti, infinite sfumature dal blu più profondo al bianco lattiginoso, acqua verde ...


Vannacci: “Egonu è italiana ma non rappresenta l’italianità. Le chiederò un autografo”


@Politica interna, europea e internazionale
“La mia posizione non è cambiata nel corso di quest’anno. Ho sempre detto che la Egonu è una grandissima campionessa, ma non ho mai detto che non è italiana o che non possa rappresentare l’Italia in maglia azzurra”. Così Roberto Vannacci spiega il suo punto

Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Elezioni e Politica 2025
@qwe la mamma degli imbecilli non solo è sempre incinta, è anche immortale



8 anni di GDPR: La carta fedeltà di un supermercato greco non è ancora conforme
noyb ha presentato un reclamo contro il supermercato greco Alfa Vita (AB)
mickey13 August 2024
A person stands at a supermarket check out. She is holding a loyalty card. On the screen before here, there's her purchases listed. Above, there's


noyb.eu/it/8-years-gdpr-greek-…



Elogio dell’equità: quando la manovra finanziaria dell’Italia vale metà del compenso di Elon Musk


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Disuguaglianza alle stelle: il compenso di Musk è quasi un milione di volte quello che guadagna in un anno un dipendente della Tesla
L'articolo Elogio dell’equità: quando la manovra finanziaria dell’Italia vale metà del compenso di Elon Musk proviene da



"tante tante volte v’è occorso di non incontrare il vocabolo che amate, ossia..." --> continua qui: https://t.ly/5B30

#poesia
#postpoesia
#differx
#slowforward
#vocaboli



Gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi hanno assegnato una medaglia speciale a "Repubblica" per come hanno raccontato le Olimpiadi e non solo ..


Si definiscono "antifascisti", ma censurano il pensiero altrui e approvano le limitazioni delle libertà personali.

Si definiscono "antirazzisti", ma sono gli unici a dare peso al colore della pelle, giudicando il prossimo in base ad esso.

Si definiscono "democratici", ma scavalcano le elezioni e sognano la fine delle sovranità nazionali.

Si definiscono "tolleranti", ma attaccano con violenza chiunque non la pensi come loro, dal web alle piazze.

Si definiscono "progressisti", ma stanno cancellando tutte le conquiste in materia di libertà di espressione.

Si definiscono "acculturati", ma vogliono riscrivere la Storia a seconda della loro ideologia.

Si definiscono "rivoluzionari", ma agiscono, parlano e pensano sempre e solo come vogliono i grandi media.

Si definiscono "di sinistra", ma distruggono i diritti sociali dei lavoratori e hanno dalla loro parte le più potenti multinazionali.

Si definiscono "umani", ma sfruttano i migranti come manodopera a basso costo nei campi e santificano gli scafisti.

Si definiscono "competenti", ma a furia di andare loro dietro l'Italia si è impoverita e deindustrializzata.

Si definiscono "cittadini europei", ma dell'Europa disprezzano la Storia, la cultura, le radici e i popoli.

Si definiscono "cittadini del mondo", ma sognano un globo in cui tutto è omologato e appiattito in nome dei mercati.

Sono la parte peggiore dell'umanità e credono di essere l'esatto opposto.

Matteo Brandi
Pro Italia - Segreteria Nazionale



Ci ha lasciato oggi, a 92 anni, il compagno Mario Brunetti, intellettuale calabrese meridionalista, esponente della comunità arbëreshe, socialista e comunista democratico che è rimasto sempre fedele alla lezione di Antonio Gramsci e Rodolfo Morandi.
Mario Brunetti per tre mandati è stato parlamentare di Rifondazione Comunista, dopo una lunga militanza nello Psiup, nel PdUP e in Democrazia Proletaria. Ci ha lasciato, nel lavoro fatto come Presidente del Comitato dei diritti umani della Commissione Esteri della Camera, delle importanti testimonianze scritte.
Nel 1998 seguì Cossutta nella scissione ma tornò dopo alcuni anni a collaborare con Rifondazione per la sua netta opposizione allo stravolgimento della Costituzione – dal contrasto alle famigerate modifiche del Titolo V, all’opposizione ai diversi e pericolosi tentativi di cambiamento avvenuti nel corso degli ultimi decenni. La nostra comune battaglia si è infine rinforzata nel denunciare, insieme e per primi, le pericolosità insite nei propositi leghisti volti ad affermare l’Autonomia differenziata.
Non possiamo dimenticare il suo infaticabile lavoro di meridionalista e di difensore dei diritti e delle peculiarità delle minoranze etniche nonché l’organizzazione ultratrentennale degli Itinerari Gramsciani: in questo quadro, grazie alle sue ricerche ed ai suoi studi, è stato possibile conoscere e datare con precisione le origini arbëreshe, di Plataci (Cs), della famiglia paterna di Antonio Gramsci.
Con Mario perdiamo un intellettuale di assoluto valore, un compagno che ha messo il suo sapere al servizio della sua terra e un militante della sinistra autentica che ha onorato il nostro partito con un lavoro instancabile per la causa della Pace e della giustizia sociale. Il suo esempio di lavoro culturale e politico e i suoi libri rappresentano un’eredità fondamentale.
Domani alle 17:30, alla Villa vecchia di Cosenza gli daremo, insieme ai suoi cari familiari ed ai loro amici, l’ultimo saluto laico con le nostre bandiere rosse al vento.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Mimmo Serrao, segretario regionale Calabria
Gianmaria Milicchio, segretario provinciale Cosenza
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea



Enrico Lai*

Risulterebbe parecchio singolare che la politica si affidi al capitale e al libero mercato per avviare la transizione energetica in Sardegna.

Quello stesso libero mercato e quello stesso capitale che nel sistema di accumulo capitalista, a partire dall’industria fordista dell’900 in poi, ha sfruttato il territorio inquinandolo e mai bonificandolo e ha sfruttato tantissime masse di lavoratrici e lavoratori lasciando sul territorio disoccupazione e malattie. Possono essere quindi loro stessi a porsi alla guida col “placet” della politica di governo nella transizione energetica? Verrebbe da dire spudoratamente “not in my name”.

Affidarsi armi e bagagli a lor signori, ovvero gli stessi che hanno prodotto crisi climatiche, ambientali, sanitarie e occupazionali, è il peggio che possiamo augurarci per il nostro futuro. Quindi il timore che il tema del “pubblico” a limitazione del “laissez faire” liberista e neoliberista non entri con prepotenza nel dibattito politico, così come purtroppo non sta avvenendo, lascia presagire che il “mito della caverna” di Platone sia più che una realtà tangibile.

Ad oggi ho il timore che si guardi e si ragioni su delle ombre proiettate appunto alla fine della caverna e non sulla realtà concreta ed essenziale dei fatti. Basta voltarsi per vedere la luce del sole e la “verità”. In fin dei conti dopo anni di narrazioni sulla dicotomia “privato bello, pubblico brutto” non sorprende che questo motto sia diventato senso comune in diversi strati di popolazione ed egemone nella quasi totalità della classe politica. Oggi più che mai, ritengo, sia indispensabile ribaltare seccamente questo concetto della “mano invisibile” di Adam Smith.

La transizione energetica o la si fa o non la si fa. “Tertium non datur”. Ritengo che adoperarsi a favore sia un obbligo civile e un dovere politico improcrastinabile della classe dirigente per lasciare un mondo migliore, ma soprattutto per salvaguardarlo, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Questo è un punto che deve coinvolgere tutte e tutti. In qualunque ambito lavorativo, istituzionale e sociale a partire dalla conoscenza e dall’istruzione nelle scuole primarie. Purtroppo poco si parla nel dibattito pubblico di ciò. La comunità scientifica da decenni ormai è unanime nel ritenere che i cambiamenti climatici con fenomeni sempre più estremi, frequenti e devastanti in larga misura derivanti dall’uso di combustibili fossili rischiano di lasciarci un mondo completamente differente da come lo conosciamo.

A partire dai mutamenti di flora, fauna e clima fino all’allarme più devastante che è quello dell’immigrazione climatica. L’UNHCR (alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati) stima che all’anno ci siano circa 20 milioni di persone obbligate a emigrare a causa del clima con conseguente destabilizzazione antropologica delle stesse comunità e una mutazione irreversibile della società mondiale con tutti i danni economici prodotti a corollario. Questo perché è indispensabile avere un approccio scientifico e non moralista al tema. E’ lo snodo centrale.

La transizione energetica scollegata da una lettura storica del sistema di accumulo capitalista che non tiene in considerazione la “questione di classe”, sarebbe mero “giardinaggio”. Così come il rifiuto della realtà e del principio “non nel mio giardino” non farebbe altro che produrre una situazione peggiorativa del quadro economico e ambientale. Nel solco di conquista del territorio sardo avviato dalla speculazione delle multinazionali del sole e del vento, ci viene sempre in aiuto Marx. Ad oggi siamo davanti a un attacco colonialista, figlio del capitalismo e nipote della globalizzazione. La transizione energetica va immaginata partecipata, democratica, riconosciuta ma in particolar modo voluta. Soprattutto voluta perché necessaria e non rimandabile.

Nell’ambito di una seppur debole autonomia speciale la Sardegna all’articolo 4 del proprio Statuto Speciale può legiferare in merito alla produzione e alla distribuzione dell’energia elettrica. Esiste quindi uno strumento che ci permetterebbe di limitare fortemente la “deregulation” parafrasando Humphrey Bogart: “è il mercato bellezza, e non puoi farci niente!”. Forse può essere non è esattamente così. E fa vibrare le vene ai polsi il fatto che non lo si riconosca come strumento efficace e utile per avviare delle scelte e una seria programmazione in tal senso.

Già negli anni ‘60 la stessa DC si dichiarava indisponibile alla privatizzazione dell’energia in Italia. Su questo ci tornerò con più precisione e dettaglio. Ad oggi però è utile sottolineare che da parte della giunta regionale non è previsto nessun piano energetico che sappia indicare puntualmente quali tipologie di energie rinnovabili ma solo la ricerca affannosa nell’individuazione di aree idonee all’installazione degli impianti di produzione privata per limitare le giuste preoccupazioni, totalmente fondate, delle sarde e dei sardi.

Faccio notare che nel 2006, anche noi come Partito della Rifondazione Comunista della Sardegna volevamo fortemente, anche a seguito della legge Salvacoste del compianto Luigi Cogodi, votando poi a favore del Piano Paesaggistico Regionale. PPR, costruito di concerto col ministero e le comunità locali, appunto per bloccare la speculazione dei “mattonari” e questo elemento lo rivendichiamo con estremo orgoglio tutt’oggi. Il PPR prevede già su tutti i comuni costieri quelle aree e quei beni individui tutelati che non possono essere alla mercé di nessuno, tantomeno degli autoproclamati “signori del vento”.

Non risulterebbe banale che, uno strumento che ha dato prova positiva e che continua a darla nel suo funzionamento, debba essere recuperato nell’ambito della mappatura delle zone interne invece che demonizzarlo e brandirlo come uno spauracchio solo perché antipatico al centrodestra e allo stesso PD che ha deciso persino di interrompere anticipatamente una legislatura regionale su questo preciso punto. Gli strumenti esistono già, usiamoli, miglioriamoli e adeguiamoli alle nuove esigenze che la fase storica ci pone davanti. Per questo nutro delle perplessità di natura giuridica in merito alla proposta di legge proveniente da più parti chiamata “Pratobello”, sebben sia un’iniziativa nobile e giusta che prova a dare una risposta alla salvaguardia del territorio sardo contro la speculazione arrembante e merita particolare attenzione e riconoscimento da parte di tutte e tutti.

Preciso, essendo utile, che noi fummo tra i pochi che posero all’attenzione del governo i vizi di incostituzionalità dell’ultimo Piano Casa della “giunta Solinas”. E la Corte Costituzionale esprimendosi qualche mese fa confermò l’orientamento giuridico già assunto in precedenza, ovvero il paesaggio e l’ambiente non è appannaggio esclusivo in termini di competenze della Regione di fatto cassandolo praticamente in tutta la sua interezza.

Per questo buttare fumo negli occhi delle sarde e dei sardi evocando la più nota rivolta di Pratobello del 1969, con dispiegamento di vele mediatiche così come sta facendo l’Unione Sarda, rischia di non rendere onore alla storia intrinseca sulla portata culturale di quel movimento, ma soprattutto di non produrre gli effetti sperati da tutti, ovvero arrestare oggi, non domani, ma soprattutto neanche dopodomani la speculazione sul territorio.

Ritengo utile sottolineare che il direttore dell’Unione Sarda in un editoriale del 16 giugno sotto forma di lettera aperta alla presidente Giorgia Meloni e rivolgendosi a lei scriveva: ”Ci eravamo illusi, Cara Giorgia, quando incontrando il presidente algerino nel gennaio 2023 Lei rispolverò il gasdotto Sardegna-Italia. Ma forse avevamo capito male. Ora il disegno è chiarissimo: neppure un atomo di metano”. Una domanda sorge quindi francamente spontanea: la strenua e intransigente difesa del territorio identitario sardo proposto dall’Unione Sarda come si concilia con la metanizzazione attraverso una dorsale del gas che attraversa in lungo e in largo la Sardegna? Ma soprattutto come si concilia con la stessa transizione energetica? Ai posteri l’ardua sentenza.

Alcuni mesi fa, noi insieme ad altre forze, parlavamo di “agenzia sarda pubblica dell’energia”. E in sintonia col già richiamato articolo 4 dello Statuto Speciale oggi assume una connotazione di attualità sorprendente nell’ambito di un reale cambio di paradigma di produzione di beni e servizi. Un cambio che da una situazione di difesa strenua del territorio può passare a una situazione di limpida e cristallina opportunità per le sarde e i sardi.

L’agenzia, in cui il pubblico detiene la proprietà dell’energia prodotta, avrebbe la possibilità non solo di creazione di nuovi posti di lavoro ma soprattutto di realizzare parecchi utili da reinvestire sullo stato sociale come politiche attive del lavoro, sanità e scuola pubblica. Far passare, seduti sulla riva del fiume, questa opportunità sarebbe francamente deleterio, così come consegnarla ai privati. Con ogni evidenza nell’ambito della mappatura delle aree, di concerto con le comunità locali, nell’ambito della programmazione di quali e quante energie si debbano installare è imprescindibile trovare il giusto equilibrio. Non può esserci giustizia climatica senza giustizia sociale.

Il combinato disposto di PPR con l’Agenzia Sarda Pubblica dell’Energia è una delle soluzioni a parer mio più credibili che possono sottrarre dalla speculazione il territorio da una parte e avviare un effetto volano di natura economica per il benessere delle sarde e dei sardi dall’altra.

*Segretario regionale Sardegna, PRC-S.E. da “Il Manifesto sardo



Giovanni Russo Spena

Quest’anno “Itinerari gramsciani” a Plataci non si terrà, purtroppo. Il suo ideatore, il suo appassionato organizzatore , Mario Brunetti, poche ore fa, è morto. Ho conosciuto Mario nel 1972, quando fummo, insieme a Vittorio Foa, Pino Ferraris, , Silvano Miniati, Domenico Jervolino, Giangiacomo Migone , tra le altre e gli altri, fondatori del Nuovo Psiup/Sinistra Mpl e, poi, del Pdup, con le compagne e i compagni de “il manifesto”. Sini al percorso che portò a Democrazia Proletaria. Mario è stato, per me, un fratello maggiore; mi ha insegnato tanto. La sua splendida famiglia è stata (ed è) la mia famiglia. Evito qui elogi funebri, che Mario, sempre così sobrio, non amava. Ricordo solo che è stato un parlamentare importante, un coerente partigiano della Costituzione. Ha interpretato la sua funzione non solo come raffinato conoscitore e studioso delle aule e delle commissioni parlamentari, ma, soprattutto, nelle strade, nei luoghi di lavoro e della mancanza di lavoro, nei villaggi sperduti della globalizzazione, in Italia, come nell’America Latina, come nel Medio Oriente.

Nei luoghi delle ingiustizie e delle diseguaglianze, nei meandri del dolore, negli spazi delle lotte , delle rivolte, delle ribellioni. Abbiamo scritto insieme articoli, saggi per Sinistra Meridionale, che è l’amata creatura editoriale di Mario. Rigoroso e lucidissimo intellettuale, arbereshe. Stavamo, in questi giorni, discutendo di un convegno per sottolineare i danni che l’”autonomia differenziata” avrebbe prodotto per il Sud : una sorta di discussione /inchiesta popolare , come facemmo, guidati da Pino Ferraris, all’epoca della “rivolta” di Reggio Calabria. Mario è, infatti, un padre del meridionalismo contemporaneo. Un meridionalismo gramsciano, come ripeteva con convinzione. E si arrabbiava con noi, donne e uomini di sinistra, perché avevamo, sosteneva, sostanzialmente rimosso il Mezzogiorno dalle nostre strategie. “Il Sud non è un orpello; è centrale per pensare la rivoluzione”, ci ripeteva con accorata testardaggine. Mario ha formato, culturalmente e politicamente, tante ragazze e tanti giovani che saranno i nuovi meridionalisti. Intanto, mi sento (ci sentiamo), oggi, spaesati, molto soli. Senza Mario, orgogliosamente e liberamente comunista



Il controverso accordo delle Nazioni Unite (ONU) sulla lotta contro la criminalità informatica è stato pubblicato.

Il comitato ad hoc dell'ONU ha approvato il progetto di convenzione dopo circa tre anni di trattative.



Per la tragicomica saga di Twitter
NoyB fa partire 9 denunce contro Elmo e il suo social per diverse violazioni della privacy, in particolare legate al training della IA di Musk



🔁 **L'Italia mette i paletti a Dongfeng su #Infotainment e #cybersicurezza: utilizzare componenti "locali"** feddit.it/post/10056392 Il nuo...

**L'Italia mette i paletti a Dongfeng su #Infotainment e #cybersicurezza: utilizzare componenti "locali"**
feddit.it/post/10056392

Il nuovo post di francal è su feddit.



nuova pagina su slowforward: podcast


slowforward.net/2024/08/12/nuo…


su slowforward da oggi si attiva una pagina-archivio dedicata ai soli audio comparsi sul sito, con link ai post usciti fin qui, e ai loro mirror su Archive.org: archive.org/details/@slowforwa…

la pagina è a questo indirizzo e per ora contiene “solo” i 36 podcast di Pod al popolo. si arricchirà di volta in volta con le ulteriori uscite dello stesso podcast e audio inseriti in altre occasioni e con altri titoli.

gli argomenti principali sono ovviamente quelli del sito: scritture di ricerca, cambio di paradigma, prosa, prosa in prosa, postpoesia, letteralismo, poesia, assertività, non assertività, testi, letture, critica letteraria, politica, Palestina, vicende italiane, editoria e distribuzione, trasformazioni antropologiche, disastro italiano, ironia, scrittura asemica (asemic writing), glitch, flarf, sperimentazione in senso ampio, arte, musica sperimentale, musica contemporanea, musica d’improvvisazione, musica concreta, materiali verbovisivi, registrazioni sul campo, interviste, reading, frammenti audio, voci d’archivio, estratti da film e video, riflessioni di poetica, prose brevi, prose brevissime, segnalazioni editoriali, recensioni, scritture e operazioni concettuali, scritture installative, derive testuali e testuali-politiche, politica frontale, anarchia, antirazzismo, antifascismo, fluxus, azioni incongrue, loose writing, neodadaismo, cut-up, googlism, avanguardie storiche, art brut / arte irregolare, fotografia, disegno, disseminazioni, marginalia e poco altro.

enjoy!


slowforward.net/2024/08/12/nuo…

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GAZA. 100 uccisi nel bombardamento della scuola Al Tabin. Evacuazioni a Khan Yunis


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Tra le vittime donne e bambini. Decine i feriti sono alcuni in fin di vita. L'ennesimo attacco a una scuola palestinese piena di sfollati è stato spiegato da Israele come il bombardamento di un "centro di comando di Hamas". Nuova incursione a



Einaudi: il pensiero e l’azione – “Il buongoverno” con Paolo Silvestri

[quote]Il buongoverno nel pensiero di Einaudi e la sua concezione del liberalismo. Rubrica “Einaudi: il pensiero e l’azione”
L'articolo Einaudi: il pensiero e l’azione – “Il buongoverno” con fondazioneluigieinaudi.it/eina…



Tre obiettori dell’esercito israeliano: “Non parteciperemo al genocidio”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli obiettori di coscienza Yuval Moav, Itamar Greenberg e Oryan Mueller spiegano perché sono disposti ad andare in prigione pur di opporsi alla guerra.
L'articolo Tre obiettori dell’esercito israeliano: “Non parteciperemo al genocidio” proviene da Pagine Esteri.



Corruzione nello sport, le linee guida delle Nazioni Unite per Mondiali di calcio e prossime Olimpiadi


Immagine/foto

Le Olimpiadi di Parigi sono appena terminate, e già l’ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (#UNODC, United Nations Office on Drugs and Crime) è proiettato verso le prossime manifestazioni sportive di maggior interesse internazionale, ovvero il FIFA World Cup 2026 (Mondiali di calcio in Canada (2 città), Messico (3 città) e Stati Uniti (11 città)) e le Olimpiadi 2028 di Los Angeles.
Lo fa attraverso una pubblicazione che è un Rapporto sulla Corruzione nello Sport (Safeguarding Sport from Corruption: Focus on the FIFA World Cup 2026 and the 2028 Summer Olympics in Los Angeles), nel quale analizza la rilevante tematica (che con ogni evidenza interessa anche aspetti di cooperazione tra le Forze di polizia degli Stati) e fornisce alcune linee guida.
Secondo UNODC prima di tutto le città ospitanti per il FIFA World Cup 2026 e le Olimpiadi 2028 dovranno rispettare i principi sui diritti umani. Importante che la FIFA abbia migliorato il processo organizzativo con misure di integrità e audit indipendenti.
Sono elevati rischi di corruzione e infiltrazione di gruppi criminali organizzati.
Di conseguenza le raccomandazioni delle #NazioniUnite includono la creazione di punti di coordinamento tra autorità e stakeholder. Ciò implicherà necessariamente valutazioni dei rischi e piani di prevenzione per il movimento di persone.
Quali misure possono quindi essere adottate per prevenire la corruzione durante eventi sportivi di grande rilevanza come la FIFA World Cup 2026 e le Olimpiadi estive del 2028?
Si va dalla Cooperazione Interagenzia per promuovere la collaborazione tra autorità giudiziarie, agenzie anti-corruzione e organizzazioni sportive, sì da facilitare lo scambio di informazioni e coordinare le azioni contro la corruzione, alla mappatura dei Meccanismi di Segnalazione: ovvero condurre un'analisi dei meccanismi esistenti per la segnalazione e la prevenzione della corruzione, migliorando la loro applicazione e comprensione, per infine sviluppare le competenze di investigatori e funzionari per indagare e perseguire casi di corruzione, attraverso attività di sensibilizzazione e formazione su buone pratiche.
Tutto ciò perché sussistono rischi di corruzione associati alla FIFA World Cup 2026 e alle Olimpiadi del 2028, legati a conflitti di interesse e pratiche di corruzione durante la selezione delle città ospitanti, utilizzo di fondi pubblici per lo sviluppo di infrastrutture legate agli eventi, con possibilità di corruzione e appropriazione indebita ed aumento del rischio di manipolazione delle competizioni a causa della liberalizzazione dei mercati delle scommesse in Canada e Stati Uniti.
Con riguardo in particolare ai Mondiali di Calcio, come abbiamo accennato la FIFA ha previsto misure specifiche per prevenire la corruzione nella World Cup 2026, consistenti in audit Indipendenti, introduzione di misure di integrità per monitorare i mercati delle scommesse legali e prevenire la manipolazione delle competizioni e sviluppo di meccanismi di segnalazione per la prevenzione e la rilevazione della corruzione, coinvolgendo autorità competenti e organismi sportivi. I principali Rischi di Corruzione nell'Organizzazione del FIFA World Cup 2026 risiedono nella manipolazione dei processi di offerta e selezione degli host, spesso influenzata da interessi personali o politici, nella Corruzione nei Contratti, legati all'assegnazione di contratti per infrastrutture, beni e servizi e nella Rivendita di Biglietti, potendosi porre in atto Pratiche illecite da parte degli organizzatori che rivendono biglietti per profitto personale, compromettendo l'integrità dell'evento.

La pubblicazione è reperibile qui: unodc.org/documents/Safeguardi…

# CorruzionenelloSport #SafeguardingSportfromCorruption



pod al popolo #036, da giulia niccolai, “frisebees (poesie da lanciare)”, 1982-1985


slowforward.net/2024/08/12/pod…


Un minuto e trenta secondi di Frisbees di Giulia Niccolai. Su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
annotazione di Milli Graffi, dalla sua introduzione a Poemi & Oggetti, Le Lettere, 2012
slowforward.net/2024/08/12/pod…

#audio #audioArchive #frisbees #GiuliaNiccolai #MilliGraffi #PAP #pap036 #podAlPopolo #poemaOggetto #PoemiOggetti #poesia #poesie_




Conte mette il veto su Renzi nel campo largo: “Rischia di far perdere voti anziché portarne”


@Politica interna, europea e internazionale
Giuseppe Conte chiude le porte all’eventuale ingresso di Matteo Renzi e della sua Italia Viva nel cosiddetto “campo largo” del centrosinistra: “Impossibile offrire spazio a chi, negli anni, non ha mai mostrato vocazione unitaria ma solo capacità demolitoria e ricattatoria”, dice il

in reply to Elezioni e Politica 2025

favorevole a lasciare fuori Renzi da un campo largo a sinistra, perché, a mio parere, Renzi non é di sinistra


Neal Agarwalx27;s eyes-only video chat sets you up with a strangerx27;s eyes only.#fun #videochatting


Thomas White ran the Silk Road 2.0 drug marketplace and was convicted of child abuse imagery-related crimes. He was also a co-founder of transparency activist organization Distributed Denial of Secrets.#News
#News


Gasparri attacca Vannacci per le parole su Paola Egonu: “Scatola cranica vuota”


@Politica interna, europea e internazionale
Gasparri attacca Vannacci per le parole su Paola Egonu Maurizio Gasparri si scaglia contro Roberto Vannacci dopo le parole di quest’ultimo su Paola Egonu, pronunciate poche ore dopo la vittoria dell’oro della nazionale femminile di pallavolo alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’ex generale ed



Alì Agamet: il Gigante con due volti e quattro braccia

[quote]L’incredibile storia di un capitano inglese, Alimberto Valdames, che, durante un viaggio verso Algeri, si trova ad affrontare una feroce battaglia navale contro una banda di corsari ottimani provenienti da Cipro. Tra i



Amo le Olimpiadi, per me hanno sempre qualcosa di più rispetto agli altri meeting e eventi sportivi.

Anche Paris 2024 mi sembra sia riuscita a trasmettere la "magia" della Ville Lumière, sorvolando (ma proprio in alta quota) sulle acque marroni della Senna.

Ci sono stati forse pochi record, perlomeno nell'ambito dell'atletica.
Mi hanno emozionato:
- la vittoria di Djokovic, per cui provo una grande antipatia ma ancor più grande rispetto per la carriera;
- la partita Italia-Giappone di volley maschile;
- quella Serbia-USA di basket
moltissimi altri momenti li ho persi e spero di poterli recuperare.

Confesso che anch'io mi sono goduto l'onda di meme su Kim Yeji e Yusuf Dikeç, adorando soprattutto quelli in chiave manga.

Mi spiace sapere che oggi non potrò accendere la tv e trovare le Olimpiadi.
Non mi spiace, invece, la fine delle pessime interviste, degli articoli scritti alla Cazzullo e delle crociate politico-cromosomiche.

Ho tifato ogni azzurro in gara, ma il tifo più grande l'ho fatto alla celebrazione di chiusura: dopo essermi esaltato su If I Ever Feel Better dei Phoenix, sorpreso su Nightcall di Kavinsky e deliziato su Playground Love degli AIR, a casa mia tutti abbiamo sperato di veder comparire sul palco Daft Punk o Justice. Non è successo, ma non posso dirmi deluso.

Adesso metto su Moon Safari per lasciarmi accompagnare verso la fine di questa estate.



Il 12 agosto di 80 anni fa, soldati nazisti tedeschi, guidati da vigliacchi italiani fascisti, sterminarono 560 civili inermi (tra cui molti bambini) a Sant'Anna di #Stazzema.
Noi non dimentichiamo, così come non dimentichiamo che le radici di chi è al governo affondano nel crimine chiamato #fascismo
Nessuna #pacificazione. MAI.
Ora e sempre, Resistenza.


Settimana prossima proverò l'ebbrezza del nomadismo digitale: ho prenotato un appartamentino a Waren-Müritz, dove lavorerò da remoto e il resto del tempo farò la turista.
Prevedo di avere grossomodo il pomeriggio libero dalle 15:00-15:30 in poi, visto che mi sto svegliando prestissimo e comincio a lavorare di conseguenza (oggi ho avviato il timer alle 6:56, per dire. E sono in ufficio, a 40 minuti da casa. Fate vobis).
Se tutto funziona bene come spero conto di farlo più spesso. Come disse di recente un ex-collega: cosa sto a Berlino a fare?
#DigitalNomad #Workation


la noyb porta in tribunale la DPA svedese per essersi rifiutata di gestire correttamente i reclami
noyb sta portando l'IMY in tribunale per assicurarsi che finalmente rispetti i suoi obblighi
mickey12 August 2024
The IMY doesn't properly deal with complaints


noyb.eu/it/noyb-takes-swedish-…



I piani di intelligenza artificiale di Twitter colpiti da altri 9 reclami per il GDPR
Twitter non ha informato gli utenti dell'utilizzo dei dati personali per l'addestramento dell'intelligenza artificiale e non ha chiesto il consenso.
ms11 August 2024
Screen showing Twitter's Grok logo


noyb.eu/it/twitters-ai-plans-h…

in reply to The Privacy Post

non c'è da meravigliarsi dal patron di #X che appoggia spudoratamente #Trump e amico di #Giorgia


In Indonesia il nichel è un problema


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Il nichel è centrale per l'acciaio e le batterie. Ma l'estrazione in Indonesia mette a rischio ambiente e diritti umani
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