Salta al contenuto principale



Animated Widgets On Apple Devices via a Neat Backdoor


If you’ve ever looked at widgets on your iPhone, you’ve probably noticed they’re largely static, save for a few first-party apps. By and large, third party developers are not supposed to be able to animate them. However, [Bryce Bostwick] found a workaround.

You might be confused as to the idea of animated widgets, but it’s quite simple. For example, think of a clock app with a widget in which the hands always display the current time, or a calendar app with an icon that shows the current date. Apple’s own apps have long been able to do this, but the functionality has mostly been locked out for third parties.

One way to get around this limitation is by using a timer feature baked into the widget functionality. The timer tool is one of the few ways that third-party apps are allowed to do animation. By running a timer with a custom font, you can display various graphical elements instead of numbers counting down to create a hacky animation that updates every second.

However, there are even more advanced techniques that can get you faster, smoother animations. [Bryce] breaks down the private techniques used to rotate the clock hands on Apple’s own widget, and how to use those tools for your own purposes. It takes some sneaky Xcode tricks and a bit of math to make it fully flexible for doing arbitrary animations, but it works surprisingly well.

Will this backdoor last ? Well, Apple is always updating and changing iOS and its associated software, so don’t expect it to work forever.

youtube.com/embed/NdJ_y1c_j_I?…

Thanks to [gnif] for the tip!


hackaday.com/2025/05/17/animat…



Colombo’s Tunes – La chitarra che stregò Bob Dylan
freezonemagazine.com/news/colo…
Appuntamento esclusivo presso la Galleria d’Arte Antonio Colombo che in questi giorni ospita le meravigliose chitarre Wandrè. Per l’occasione arriverà direttamente da Basilea la Wandrè Rock Oval del 1958, suonata da Lucio Corsi al Festival di Sanremo e all’Eurovision. Chitarre diventate leggenda a partire dalla Brigitte Bardot la cui curve seguono quelle del


L’Italia guardi all’Europa senza dimenticare la Difesa. L’opinione di Nones

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Lo sconquasso provocato nello scenario internazionale dall’amministrazione Trump rende molto più difficile prevedere le sue possibili implicazioni. Questo vale inevitabilmente anche per il processo di integrazione europea nel campo della politica estera e di difesa. Se in




Ieri sera mi sono immerso in "Adriano Olivetti - La forza di un sogno", rimanendo profondamente colpito. Negli anni '50, quando il capitalismo industriale definiva ogni aspetto della società, Olivetti osò immaginare e costruire qualcosa di rivoluzionario: un'impresa dove la tecnologia e la produzione erano al servizio della persona, non viceversa.

Quella visione, in anticipo di decenni, risuona oggi con urgenza rinnovata. In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale promette (o minaccia) di trasformare radicalmente il mondo del lavoro, le intuizioni di Olivetti sulla centralità dell'essere umano sembrano profetiche.

Ispirato da questo pioniere italiano, ho tentato di articolare alcuni principi per un futuro in cui la tecnologia possa liberarci anziché alienarci, in cui il valore umano trascenda la mera produttività economica. Ne è nato questo manifesto per un nuovo rapporto con il lavoro nell'era dell'IA.

Non sono certo di avere tutte le risposte, ma credo fermamente che sia tempo di porsi le domande giuste. Sono curioso di conoscere le vostre riflessioni.


___

OLTRE IL LAVORO
Un Manifesto per l'Era dell'Intelligenza Artificiale
___

INTRODUZIONE
Riscoprire la Nostra Umanità

La trasformazione che stiamo vivendo non è la fine della rilevanza umana. È l'inizio di una nuova definizione di cosa significa essere umani in un'era di automazione avanzata.

Non è più tempo di chiederci se l'intelligenza artificiale sostituirà il nostro lavoro, ma di domandarci chi vogliamo essere in questo nuovo contesto. Il successo, in questa nuova era, non sarà misurato dal potere d'acquisto o dallo status professionale, ma dalla capacità di contribuire con le proprie unicità al bene collettivo, dalla ricchezza delle relazioni create, dalla profondità delle esperienze vissute e dalla bellezza generata.

Come scrisse il filosofo Bertrand Russell nel suo saggio "Elogio dell'ozio" già nel 1932: "La concezione secondo cui ogni tipo di attività deve essere motivata dal profitto è una concezione adatta agli schiavi, non alle persone libere."

Siamo giunti a un punto di svolta storico in cui le macchine possono liberarci non solo dalle fatiche fisiche, ma anche da molte mansioni cognitive ripetitive. Questa non è una minaccia, ma un'opportunità per riscrivere il contratto sociale che lega il nostro valore come esseri umani alla nostra produttività economica.

La Crisi dell'Identità Basata sul Lavoro

"Cosa fai nella vita?" È spesso la seconda domanda che ci viene posta dopo il nostro nome. La risposta, invariabilmente, è la nostra professione. Questa semplice convenzione sociale rivela quanto profondamente la nostra identità sia intrecciata con il nostro ruolo produttivo.

Lo psicologo del lavoro David Blustein descrive questo fenomeno come "l'identità occupazionale", un costrutto che si forma in tenera età e che gradualmente diventa l'architrave della nostra autopercezione. In un'epoca in cui l'automazione e l'intelligenza artificiale stanno riconfigurando interi settori professionali, questo legame profondo tra 'chi siamo' e 'cosa facciamo' diventa problematico.

L'economista Guy Standing ha coniato il termine "precariato" per descrivere una nuova classe sociale caratterizzata non solo dall'insicurezza lavorativa, ma anche da una profonda crisi identitaria. Quando il lavoro diventa frammentato, intermittente o semplicemente scompare, cosa rimane della nostra definizione di sé?

Nelle società occidentali, particolarmente in quelle con forti tradizioni manifatturiere come l'Italia, l'artigianato e la maestria professionale non sono solo mezzi di sussistenza, ma pilastri dell'identità culturale. La scomparsa di queste professioni non comporta solo disoccupazione, ma una vera e propria crisi esistenziale collettiva.

La vera sfida che ci attende non è quindi solo tecnologica o economica, ma profondamente filosofica: come definiamo il nostro valore e la nostra identità in un mondo dove il lavoro tradizionale diventa solo una componente marginale dell'equazione umana?

I Rischi di una Transizione Non Governata

La filosofa Hannah Arendt distingueva tra "labor" (il lavoro per la sopravvivenza), "work" (la creazione di artefatti duraturi) e "action" (l'attività politica e sociale). L'intelligenza artificiale potrebbe liberarci dal "labor", ma senza una transizione guidata eticamente, rischiamo di creare nuove forme di disuguaglianza e alienazione.

Un recente studio del McKinsey Global Institute stima che entro il 2030, milioni di lavoratori potrebbero dover cambiare categorie occupazionali. Tale transizione, senza adeguati ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione, potrebbe esacerbare le disuguaglianze esistenti.

Il rischio è amplificato dai bias algoritmici. Studi accademici hanno dimostrato che i sistemi di riconoscimento facciale presentano tassi di errore significativamente superiori nell'identificazione di persone con pelle scura. In ambito sanitario, analisi pubblicate su riviste scientifiche hanno rivelato che algoritmi largamente utilizzati negli ospedali americani sistematicamente sottovalutano i bisogni di cura delle minoranze etniche.

Questi bias non sono bug, ma caratteristiche intrinseche di sistemi addestrati su dati storici che riflettono disuguaglianze strutturali. Come sottolinea Safiya Umoja Noble nel suo libro "Algorithms of Oppression", "gli algoritmi non sono neutri; sono prodotti delle scelte umane e delle priorità sociali."

La diversità di approcci etici tra le principali aziende tecnologiche evidenzia come stiamo assistendo non solo a una rivoluzione tecnologica, ma a una competizione tra diverse visioni del futuro.

Nuovi Modelli Fattibili per il Futuro del Lavoro

La transizione verso un nuovo paradigma lavorativo richiede soluzioni concrete che trascendano sia l'utopismo irrealizzabile che il conservatorismo miope. Ecco alcuni modelli che stanno già emergendo e che potrebbero diventare pilastri della nuova economia:

1. La Settimana Lavorativa Progressivamente Ridotta

La settimana di 4 giorni non è più un esperimento radicale. Aziende come Microsoft Giappone hanno registrato aumenti significativi di produttività dopo la sua implementazione. La Nuova Zelanda, l'Islanda e la Spagna hanno avviato programmi pilota a livello nazionale. La riduzione progressiva dell'orario di lavoro – passando dalle attuali 40 ore a 32, e potenzialmente a 24 nel prossimo decennio – creerebbe spazio per attività di cura, formazione continua e partecipazione civica, distribuendo meglio il lavoro disponibile.

2. Carriere Discontinue e Sabbatici Strutturati

Il modello delle "carriere lineari" è già in declino. Un approccio più sostenibile prevede periodi sabbatici programmati ogni 5-7 anni di attività professionale, supportati da incentivi fiscali e previdenziali. Aziende come Intel e Adobe hanno già implementato programmi sabbatici strutturati, riscontrando miglioramenti in creatività, innovazione e riduzione del burnout. Tali interruzioni pianificate consentirebbero riqualificazione, esplorazione di nuovi interessi o semplicemente recupero psico-fisico.

3. Economia Contributiva e dei Beni Comuni

Ispirata dal lavoro del filosofo Bernard Stiegler, l'economia contributiva valorizza forme di creazione di valore non riconosciute dal mercato. Piattaforme come Decidim a Barcellona o la rete dei Fab Lab dimostrano come sia possibile creare ecosistemi economici ibridi dove contributi non monetizzati (conoscenza, tempo, competenze) vengono riconosciuti attraverso sistemi di crediti sociali o monete complementari. Le cooperative di dati (data cooperatives) consentono agli individui di condividere e valorizzare collettivamente i propri dati, creando valore distribuito anziché estratto.

4. Lavoro Flessibile e Organizzazioni Distribuite

Il modello "Digital Nomad Visa" adottato da paesi come Estonia, Croazia e Portogallo potrebbe evolversi in un sistema più sofisticato di "mobilità del lavoro", dove la localizzazione fisica diventa irrilevante per molte professioni. Piattaforme come Colony.io stanno sperimentando modelli organizzativi completamente distribuiti, dove i contributi vengono riconosciuti attraverso token di partecipazione. Questo approccio consente alle persone di contribuire a progetti diversi in base alle proprie competenze e disponibilità, superando il concetto di "posto di lavoro" fisso.

5. Laboratori Civici e Innovazione Sociale

I "Civic Labs" combinano elementi di co-working, incubazione d'impresa e servizio pubblico. A Seoul, il Social Innovation Park ospita oltre 50 iniziative che affrontano sfide urbane, dalla gestione dei rifiuti all'assistenza agli anziani, creando forme di lavoro ibride tra volontariato, imprenditoria sociale e servizio civico. Questi spazi permettono alle persone di contribuire alla propria comunità mentre sviluppano competenze e reti professionali, riscrivendo il confine tra lavoro retribuito e impegno civico.

6. Formazione Continua Integrata nel Ciclo di Vita

Università come la 42 in Francia e negli USA hanno sviluppato modelli educativi peer-to-peer senza professori, completamente gratuiti e accessibili a qualsiasi età. La Singapore SkillsFuture Initiative fornisce a ogni cittadino crediti formativi da utilizzare nell'arco della vita. Questi approcci riconoscono che nell'era dell'IA, l'apprendimento non può essere confinato ai primi 20-25 anni di vita, ma deve diventare un'attività continua, intrecciata con periodi di lavoro attivo e pause sabbatiche.

7. Contratti Sociali Basati sull'Impatto e non sul Tempo

I "Social Impact Bonds" e i "Pay for Success Contracts" stanno ridefinendo il concetto di lavoro per il settore pubblico e non-profit. Anziché pagare per ore lavorate, questi strumenti remunerano i risultati verificabili in ambito sociale o ambientale. Questo modello potrebbe espandersi, creando un'economia dove non è il tempo dedicato, ma l'impatto generato a determinare la remunerazione, liberando creatività nella risoluzione dei problemi e consentendo maggiore autonomia nella gestione del proprio tempo.

Il Reddito di Base come Fondamento della Transizione

L'economista Guy Standing, tra i fondatori della Basic Income Earth Network, definisce il reddito di base universale non come un semplice sussidio, ma come un "dividendo sociale" derivante dalla ricchezza collettivamente creata.

Diversi esperimenti in tutto il mondo stanno dimostrando che, contrariamente ai timori, un reddito di base garantito non riduce l'attività lavorativa, ma la trasforma. In Finlandia, i beneficiari non hanno lavorato meno, ma hanno migliorato il loro benessere psicologico e la fiducia nelle istituzioni. In Kenya, uno studio a lungo termine ha mostrato aumenti significativi nell'avvio di piccole imprese e nella scolarizzazione.

In un contesto in cui l'automazione potrebbe rendere obsoleti milioni di posti di lavoro, il reddito di base rappresenta non un lusso, ma una necessità strutturale.

In Germania, l'esperimento che ha fornito 1.200 euro mensili a 122 partecipanti ha mostrato risultati promettenti in termini di benessere psicologico, partecipazione civica e iniziativa personale. Risultati simili emergono dal programma Stockton Economic Empowerment Demonstration (SEED) in California, dove un reddito minimo garantito ha portato a migliori risultati occupazionali e ridotto l'ansia finanziaria.

Un Nuovo Manifesto del Lavoro: Sette Principi per l'Era dell'IA

Per navigare questa transizione epocale, propongo un nuovo "manifesto del lavoro" basato su sette principi fondamentali:

1. Dalla Professione all'Identità Multipla

Riconosciamo che siamo più delle nostre professioni. La nostra identità si compone di molteplici dimensioni: i nostri valori, relazioni, interessi, contributi alla comunità. Il lavoro retribuito è solo una delle espressioni del nostro essere, non la sua totalità. Le politiche pubbliche, i sistemi educativi e le norme sociali devono evolvere per riconoscere e valorizzare questa multidimensionalità.

2. Dall'Occupazione al Contributo

Superiamo l'equazione "valore umano = occupazione". Ridefiniamo il contributo sociale per includere attività cruciali ma storicamente non riconosciute: la cura dei familiari, il volontariato, la produzione artistica e culturale, l'innovazione civica, la manutenzione dei beni comuni. Questi contributi meritano riconoscimento non solo simbolico ma anche materiale, attraverso nuovi sistemi di protezione sociale.

3. Dalla Competizione alla Collaborazione

L'idea che l'uomo debba competere con la macchina è un vicolo cieco. Il valore umano non risiede nella velocità di calcolo o nella memorizzazione, ma nella creatività, nell'intelligenza emotiva, nella capacità di connessione e nella comprensione contestuale. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere uno strumento di potenziamento, non di sostituzione. Il modello "essere umano + AI" unisce efficienza e qualità, liberandoci dai compiti ripetitivi.

4. Dalla Scarsità all'Abbondanza Distribuita

L'automazione e la digitalizzazione creano potenzialmente un'economia di abbondanza. Il problema non è la scarsità di risorse, ma la loro distribuzione. Meccanismi come il reddito di base universale, le cooperative di dati, le valute complementari e i modelli di proprietà condivisa possono trasformare i guadagni di produttività dell'IA in prosperità distribuita anziché concentrata.

5. Dalla Rigidità alla Modularità Temporale

Abbandoniamo il modello lineare "educazione-lavoro-pensione" per abbracciare percorsi di vita più fluidi e modulari. Periodi di lavoro intenso si alternano a sabbatici, formazione, cura, esplorazione. Questo richiede nuovi modelli previdenziali, formativi e occupazionali che riconoscano e supportino questa modularità, invece di penalizzarla.

6. Dalla Standardizzazione alla Personalizzazione

I modelli educativi e lavorativi standardizzati del XX secolo sono inadeguati per il XXI. L'IA permette percorsi di apprendimento e contributo altamente personalizzati, adattati alle capacità, interessi e circostanze di ciascuno. Le istituzioni devono evolvere per supportare questa personalizzazione, superando approcci "taglia unica" nell'istruzione e nelle politiche occupazionali.

7. Dalla Crescita alla Rigenerazione

Oltrepassiamo l'ossessione per la crescita economica misurata esclusivamente dal PIL. Adottiamo metriche di successo più olistiche che valorizzino la rigenerazione ambientale, il benessere psicologico, la coesione sociale e la realizzazione personale. Il lavoro nell'era dell'IA dovrebbe contribuire non solo alla creazione di valore economico, ma alla rigenerazione dei sistemi naturali e sociali da cui dipendiamo.

CONCLUSIONE
Prepararsi alla Transizione

La transizione verso questo nuovo paradigma sarà graduale ma irreversibile. Come osservano molti studiosi contemporanei, per la prima volta nella storia possiamo liberare gli esseri umani dalla necessità di lavorare per vivere. La domanda è: cosa faremo con questa libertà?

Economisti come Mariana Mazzucato suggeriscono che dobbiamo "passare da un capitalismo estrattivo a un'economia della missione", orientata verso la risoluzione delle grandi sfide del nostro tempo: cambiamento climatico, disuguaglianza, invecchiamento demografico.

Per affrontare questa transizione, è necessario un nuovo patto sociale tra cittadini, imprese e istituzioni. Non possiamo delegare questa trasformazione né al mercato, che tende a massimizzare il profitto a breve termine, né esclusivamente allo Stato, spesso vincolato da cicli elettorali e visioni limitate.

È necessario un approccio collaborativo, in cui:

- Le istituzioni educative
preparino le nuove generazioni non solo a professioni specifiche, ma a un futuro di apprendimento continuo, adattabilità e creatività.

- Le imprese
riconoscano che il loro successo a lungo termine dipende dal benessere delle persone e del pianeta, non solo dalla massimizzazione del valore per gli azionisti.

- I cittadini
si impegnino attivamente nella ridefinizione del contratto sociale, rivendicando il diritto a una vita dignitosa e significativa al di là del paradigma produttivo tradizionale.

- I sindacati e le organizzazioni della società civile
evolvano per rappresentare non solo i lavoratori tradizionali, ma tutte le forme di contributo sociale.

La vera domanda non è se l'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro, ma se sapremo cogliere questa opportunità per creare una società più giusta, sostenibile e umana.

Il futuro del lavoro non è semplicemente un insieme di nuove professioni o competenze. È una nuova comprensione di cosa significhi contribuire al mondo come esseri umani liberi e creativi. Non è la fine del lavoro umano – è l'inizio della sua trasformazione più profonda!

---
Manifesto sul Lavoro del futuro

"Il 'Lavoro' non è quello che fai, ma il valore che crei"

Andrea Millozzi



Paul Celan
freezonemagazine.com/articoli/…
POETICA Entrare in contatto con la poesia di Paul Celan non è semplice: non lo è per l’importanza della sua opera – siamo di fronte ad una figura apicale della storia poetica, nonostante la breve parabola del suo percorso terreno – e non lo è perché è una sfida intellettualmente impegnativa per la natura della […]
L'articolo Paul Celan proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
POETICA Entrare in contatto con la poesia di Paul Celan non è



L’ONG noyb contro Meta: “Basta addestrare l’IA coi dati degli utenti europei”


I dati che inserisci dentro i social network sono cibo per le intelligenze artificiali.

L’ONG austriaca per la protezione dei dati noyb (non sono affari tuoi) ha inviato una lettera alla sede irlandese di Meta chiedendole di interrompere immediatamente la raccolta dei dati degli utenti per addestrare modelli di intelligenza artificiale senza esplicito consenso. Se le richieste verranno ignorate, gli attivisti per i diritti umani hanno minacciato una class action da parte degli utenti dell’UE.

Il motivo era l’iniziativa di Meta di utilizzare dati pubblici di utenti adulti di Facebook e Instagram nell’Unione Europea per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. L’inizio della campagna è previsto per il 27 maggio 2025. L’azienda aveva già tentato di attuare una pratica simile nel giugno 2024, ma è stata costretta a sospenderla a causa delle richieste dell’autorità irlandese per la protezione dei dati.

Secondo noyb, invece di chiedere il consenso volontario degli utenti (opt-in), Meta fa riferimento a un “interesse legittimo” e offre solo la possibilità di rinunciare, e solo in forma limitata: solo prima dell’inizio del processo di addestramento dell’IA. Tuttavia, secondo gli attivisti, la procedura di opt-out non è trasparente e viola le disposizioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

L’organizzazione ha inoltre sottolineato che anche se solo il 10% degli utenti accettasse di fornire i propri dati, ciò sarebbe sufficiente per addestrare modelli linguistici per tutte le lingue dell’Unione Europea. Meta, da parte sua, afferma di raccogliere i dati per “riflettere la diversità linguistica, geografica e culturale della regione” nei suoi prodotti di intelligenza artificiale. Tuttavia, secondo noyb, tali spiegazioni non fanno altro che mascherare l’estrazione di massa di dati con il pretesto del progresso tecnologico.

noyb ha notato che Meta sta ancora una volta entrando in conflitto diretto difendendo ostinatamente il diritto all’uso “silenzioso” dei dati. Si sottolinea inoltre che altri sviluppatori di intelligenza artificiale riescono a fare a meno di raccogliere dati degli utenti dai social network e comunque creano modelli di qualità superiore. In una dichiarazione, Meta ha respinto le affermazioni di noyb, affermando di aver fornito agli utenti dell’UE una “chiara” opportunità di opporsi all’uso dei loro dati. L’azienda sostiene di operare nel rispetto della legge e di non violare il GDPR.

Tuttavia, vale la pena ricordare che Meta ha già dovuto affrontare accuse simili. Nell’agosto 2023, l’azienda ha accettato di modificare la base giuridica per la raccolta di dati a fini pubblicitari mirati, passando dal “legittimo interesse” al consenso dell’utente. La decisione è stata presa sotto la pressione delle autorità di regolamentazione europee preoccupate per le violazioni dei diritti digitali.

Sulla scia del conflitto Meta, cresce l’attenzione verso gli aspetti legali dell’elaborazione dei dati. Una recente sentenza della Corte d’appello belga ha stabilito che il Transparency and Consent Framework, ampiamente utilizzato in Europa da Google, Microsoft, Amazon e altri per ottenere il consenso degli utenti per la pubblicità mirata, è illegale. Il tribunale ha evidenziato la non conformità agli standard del GDPR e la violazione dei principi di trasparenza.

Nel frattempo, secondo noyb, le autorità di regolamentazione nazionali dell’UE rimangono in silenzio sulla questione dell’utilizzo dei dati dei social media per addestrare l’intelligenza artificiale senza esplicito consenso. Questo, secondo gli attivisti, consente a Meta di attuare i suoi piani senza ostacoli, nonostante le possibili conseguenze legali e la violazione dei diritti di milioni di utenti.

L'articolo L’ONG noyb contro Meta: “Basta addestrare l’IA coi dati degli utenti europei” proviene da il blog della sicurezza informatica.

reshared this



Oggi, #17Maggio, è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007.

Qui la nota inviata alle scuole in occasione della Giornata ▶️ mim.gov.



Making Sure the Basement Stays Dry with an ESP8266


A high level pictorial schematic of the basement monitor.

The hack we have for you today is among our most favorite types of hack: a good, honest, simple, and well documented implementation that meets a real need. Our hacker [Solo Pilot] has sent in a link to their basement monitor.

The documentation is quite good. It’s terse but comprehensive with links to related information. It covers the background, requirements, hardware design, sensors, email and SMS alerts, software details, and even has some credits at the end.

Implementing this project would be a good activity for someone who has already made an LED flash and wants to take their skills to the next level by sourcing and assembling the hardware and then configuring, compiling, deploying, and testing the software for this real-world project.

To make this project work you will need to know your way around the Arduino IDE in order to build the software from the src.zip file included with the documentation (hint: extract the files from src.zip into a directory called AHT20_BMP280 before opening AHT20_BMP280.ino and make sure you add necessary boards and libraries).

One feature of the basement monitor that we would like to see is a periodic “everything’s okay” signal from the device, just so we can confirm that the reason we’re not getting an alarm about flooding in the basement is because there is no flood, and not because the battery ran dead or the WiFi went offline.

If you’ve recently started on your journey into where electronics meets software a project such as this one is a really great place to go next. And of course once you are proficient with the ESP8266 there are a thousand such projects here at Hackaday that you can cut your teeth on. Such as this clock and this fault injection device.


hackaday.com/2025/05/17/making…



Difesa Ue, conventio ad escludendum per l’Italia? L’accusa di Gambino (Ecr)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

FdI e FI sono contrari al nuovo regolamento Edip, il programma per rafforzare la base industriale e tecnologica della Difesa Ue, che è stato approvato dalle commissioni Industria e Difesa dell’Europarlamento e che mette alcuni paletti all’Italia. Paletti che potrebbero



Lenovo, Dell, HP bloccati dal bug BitLocker di Windows: ecco cosa sta succedendo


All’inizio di questo mese, è stato segnalato su Windows 11 24H2 un bug di sicurezza che ha portato alla perdita di dati da parte di utenti ignari. Tuttavia, i problemi di BitLocker hanno ora colpito anche Windows 10. In seguito agli ultimi aggiornamenti del Patch Tuesday rilasciati all’inizio di questa settimana per il mese di maggio 2025 (KB5058379/ KB5058392/ KB5058383/ KB5058387), gli utenti segnalano che i loro sistemi visualizzano la schermata di ripristino di BitLocker al riavvio dopo l’installazione.

Il problema è diffuso tra gli OEM hardware, poiché gli utenti Lenovo, Dell e HP segnalano tutti lo stesso problema. Si tratta di un bug che colpisce i PC aziendali gestiti tramite Intune, WSUS e SCCM ed è il secondo bug importante correlato alle aziende a colpire tali dispositivi questo mese, dopo il precedente che ha bloccato l’aggiornamento di Windows 11 2024 sui dispositivi 22H2/23H2.

Un utente mersongeorge su un forum Microsoft ha aperto una discussione intitolata “13 maggio – KB5058379 Windows 10 causa danneggiamenti e gli endpoint richiedono la chiave BitLocker…”. L’utente descrive il problema così: “L’ultimo aggiornamento di qualità KB5058379 , rilasciato il 13 maggio, non funziona sui dispositivi Windows 10. In alcuni dispositivi, causava l’attivazione della finestra della chiave BitLocker dopo il riavvio. L’aggiornamento sembra comunque fallire. Alcuni dispositivi si bloccano in un ciclo di riavvii. Questo problema riguarda principalmente i dispositivi gestiti da Intune. Lenovo Thinkpad. In alcuni casi, la tastiera viene disabilitata e l’utente non riesce a passare la chiave BitLocker.”

Fortunatamente, Microsoft è a conoscenza del bug presente nell’aggiornamento KB5058379 e di come questo causi loop di riavvio, errori di aggiornamento e richieste di ripristino di BitLocker. L’azienda ha anche fornito una soluzione alternativa. Il problema è stato convalidato sui modelli Dell Precision 5570 e 5680 basati su Intel. Un utente Callum Hargreaves2 sullo stesso thread lo ha confermato. L’azienda ha suggerito che il problema sia correlato alla tecnologia Trusted Execution Technology (TXT) di Intel, ma sono in corso ulteriori indagini. Pertanto, disabilitare la funzionalità TXT nel BIOS potrebbe potenzialmente risolvere il problema. L’utente ha scritto quanto segue:

Prossimi passi e raccomandazioni:
  • Continua a tenere sospesi i dispositivi interessati con l’installazione degli aggiornamenti.
  • Per i dispositivi già interessati e che necessitano del ripristino di BitLocker, la misura provvisoria consigliata è l’applicazione della chiave di ripristino e il ripristino dell’aggiornamento come descritto.
  • Un’altra possibile soluzione alternativa è la disattivazione di TXT nel BIOS, ma, come hai notato, potrebbe richiedere l’intervento di personale remoto e non è la soluzione ideale per distribuzioni di grandi dimensioni.
  • Microsoft sta lavorando per documentare il problema su Windows Release Health e MicrosoftPortali del Centro di amministrazione 365; gli aggiornamenti saranno forniti non appena saranno disponibili nuove informazioni.

Per chi non lo sapesse, Intel TXT è una funzionalità di sicurezza integrata nei processori e nei chipset Intel. Aiuta a proteggere i computer dagli attacchi software garantendo che le applicazioni vengano eseguite in uno spazio sicuro e isolato. TXT utilizza la sicurezza basata su hardware per proteggere i dati e integra funzionalità come Intel PTT (o comunemente chiamato TPM) e Secure Boot.

L'articolo Lenovo, Dell, HP bloccati dal bug BitLocker di Windows: ecco cosa sta succedendo proviene da il blog della sicurezza informatica.



AI? Rischi e opportunità nel settore bio

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’intelligenza artificiale può creare farmaci salvavita, ma anche virus letali. Su Nature, gli esperti propongono sistemi di sicurezza per impedirne usi pericolosi nelle startmag.it/innovazione/ai-ris…

reshared this



Microsoft licenzia 6000 persone e la Direttrice dell’IA: “Ho dato tutto, ma non è bastato”


Microsoft ha iniziato a licenziare circa 6.000 dipendenti martedì, quasi il 3% della sua forza lavoro globale, nel più grande ciclo di tagli di posti di lavoro degli ultimi due anni. La decisione arriva mentre il colosso della tecnologia raddoppia gli investimenti nell’intelligenza artificialee mira a semplificare le operazioni riducendo i livelli di gestione.

Tra le persone colpite c’era Gabriela de Queiroz, Direttore dell’IA di Microsoft. De Queiroz ha condiviso un sentito messaggio su LinkedIn, esprimendo la sua tristezza e il suo shock per essere stata licenziata, nonostante il suo importante contributo all’azienda.

I licenziamenti riguardano dipendenti di tutti i team, livelli e aree geografiche; sono già stati emessi avvisi di licenziamento. Nonostante abbia registrato ricavi e profitti elevati per il trimestre gennaio-marzo, superando le aspettative di Wall Street, Microsoft si è unita ad altre importanti aziende tecnologiche nel tagliare posti di lavoro a causa della crescente incertezza economica. Di seguito la traduzione del post su Linkedin di Gabriela de Queiroz, Direttore dell’IA di Microsoft.
💔 Notizia agrodolce da condividere: sono stato colpito dall'ultimo round di licenziamenti di Microsoft.

Me lo aspettavo? Forse.

Al giorno d'oggi, non importa quanto duramente lavori, quanto sostieni la tua azienda o quanti risultati e visibilità porti, che si tratti di aiutare Microsoft a diventare un nome di fiducia tra le startup di intelligenza artificiale o di promuovere iniziative per renderla un posto migliore in cui lavorare per centinaia di persone, niente di tutto ciò ti rende immune alla ristrutturazione.

Sono triste? Assolutamente. Ho il cuore spezzato nel vedere così tante persone di talento con cui ho avuto l'onore di lavorare essere lasciate andare. Queste sono persone che si sono preoccupate profondamente, sono andate ben oltre e hanno davvero fatto la differenza. 💙

Ma se mi conoscete, sapete che guardo sempre il lato positivo. ✨

Sono un ottimista nel cuore. Questo non è cambiato. Il mio sorriso, la mia gratitudine, la mia convinzione che ogni giorno è un dono: tutto questo è ancora qui.

Ci è stato chiesto di interrompere immediatamente il lavoro e di fissare un'assenza dall'ufficio. Ma ho scelto di rimanere un po' più a lungo, presentandomi alle riunioni, salutandomi, impacchettando quello che potevo. Mi sembrava giusto.

Qual è il prossimo passo? Non lo so ancora. È troppo presto per dirlo. Ma confido che ne verrà fuori qualcosa di buono.

A coloro che ne sono stati colpiti: non siete soli. Siamo almeno in 6.000.

E a coloro che ci hanno contattato, grazie. La tua gentilezza significa tutto in questo momento. ❤️
Ha rivelato che, nonostante ai dipendenti fosse stato chiesto di interrompere immediatamente il lavoro, lei ha scelto di rimanere brevemente per salutare e concludere le attività in corso. De Queiroz, pur mantenendo un atteggiamento ottimista, ha affermato di non sapere ancora cosa le riserva il futuro, ma di confida che dalla transizione scaturirà qualcosa di buono.

Ha anche riconosciuto l’entità dei licenziamenti e ha offerto solidarietà alle altre persone colpite: “A chi è stato colpito: non siete soli. Siamo almeno 6.000”. Microsoft non ha rilasciato dichiarazioni sui singoli licenziamenti, ma ha confermato che i tagli al personale rientrano in un più ampio processo di aggiustamento strutturale.

L'articolo Microsoft licenzia 6000 persone e la Direttrice dell’IA: “Ho dato tutto, ma non è bastato” proviene da il blog della sicurezza informatica.



precedente #31 ––– successivo #33 di Enrico Nardelli Come abbiamo discusso nel post “ Si fa presto a dire digitale ”, la dimensione dig...
#31 #33


GAZA. Iniziata l’offensiva “Carri di Gedeone”. Trump vuole deportare i palestinesi in Libia


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'annuncio è stato dato dall'esercito israeliano mentre la tv americana Nbc riferiva che l'amministrazione Usa lavora per trasferire in modo permanente in Libia un milione di abitanti di Gaza
L'articolo GAZA. Iniziata



Vi racconto la storia di Zhao Weiguo, il re dei chip condannato a morte in Cina

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Zhao Weiguo, ex leader di Tsinghua Unigroup, ha ricevuto una condanna a morte per la corruzione e gli altri crimini di cui è stato ritenuto colpevole dalle autorità cinesi. Perché la sua figura è così importante? L'analisi di Alessandro




Riarmo e rapporti con Israele, l’equivoco spagnolo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante le dichiarazioni del premier Sánchez, la Spagna non ha mai commerciato tante armi con Israele ed ha dato un nuovo impulso al riarmo con un aumento di 10.5 miliardi di euro
L'articolo Riarmo e rapporti con Israele, l’equivoco spagnolo proviene pagineesteri.it/2025/05/17/mon…





Il ministero della Giustizia sta limitando il lavoro di “Ristretti Orizzonti”


Da qualche settimana nella redazione di Ristretti Orizzonti, storica rivista del carcere di Padova scritta da persone detenute, lavorano otto detenuti in meno, su una quarantina in totale. Sono quelli provenienti dall’Alta Sicurezza, la sezione del carcere riservata a persone condannate per alcuni tipi di reati associativi in cui si è normalmente sottoposti a una sorveglianza più stretta: non lavorano più in redazione per via di una recente circolare sulla gestione di questa categoria di detenuti diffusa dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP), l’ufficio del ministero della Giustizia che si occupa di carceri

ilpost.it/2025/05/16/ristretti…

Ma Gianluca reshared this.





All’Aia, l’Italia porterà il 2% come prova di lealtà atlantica. Parla Minardo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Alla vigilia del vertice Nato dell’Aia, l’Italia si presenta con i conti in ordine e un risultato politico importante, avendo raggiunto l’obiettivo del 2% del Pil da destinare alla Difesa. Ne abbiamo parlato con Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della



This week, we discuss Star Wars' weird little guys, catharticles, and spectacular views.

This week, we discuss Star Warsx27; weird little guys, catharticles, and spectacular views.#BehindTheBlog



#ForumPA2025, anche quest’anno il #MIM partecipa al principale evento nazionale dedicato all’innovazione nella Pubblica Amministrazione in programma dal 19 al 21 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma.


L’appello ai giovani di Pier Luigi Bersani su TPI: “Ribellarsi è giusto, anche da soli”


@Politica interna, europea e internazionale
«Se c’è qualcosa che vi urta nel profondo, non state lì a pettinare le bambole. Non importa in quanti sarete, se in tanti o in pochi o da soli. Impegnatevi, e collegate l’impegno a un pensiero. Magari con l’aiuto di chi ha frequentato la politica per tutta una vita e dovrebbe dedicarsi a

in reply to Elezioni e Politica 2025

Anche i giovani votano dei rappresentanti in parlamento che dovrebbero agire nei loro interessi, forse Bersani dovrebbe ascoltare i suoi stessi consigli.
in reply to Elezioni e Politica 2025

Non so, Bersani, ribellandosi da solo, si è fatto venire un aneurisma celebrale. Forse è più efficace ribellarsi insieme alle altre persone che stanno avendo i nostri stessi problemi, cosa che veniva chiamata lotta di classe.


Il Ministro Giuseppe Valditara, ha firmato un decreto che autorizza lo scorrimento delle graduatorie per la realizzazione e messa in sicurezza di mense scolastiche, nell’ambito del #PNRR.
#pnrr


Bello schifo, invece di investire soldi su educazione, sanità e benessere sociale, si sputtanano soldi in armi...

L'Italia ha già raggiunto il 2% del PIL per spesa in difesa e sicurezza Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/2025/05/1…



GAZA. 250 palestinesi uccisi tra ieri e oggi. Sta per scattare nuova offensiva israeliana


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Netanyahu ha escluso concessioni, nonostante l’invio di una delegazione a Doha per partecipare ai colloqui per una tregua. E sta per lanciare la nuova offensiva
L'articolo GAZA. 250 palestinesi uccisi tra ieri e oggi. Sta per



OPERE FINALISTE del PREMIO DI POESIA PAGLIARANI 2025:
slowforward.net/2025/05/15/ope…
(comunicato stampa corretto)

GIORNATA PAGLIARANI (convegno + incontro + videoproiezione + SERATA DI PREMIAZIONE):
slowforward.net/2025/05/05/25-…

#poesia #premiopagliarani



📚 Nello spazio espositivo del #MIM, al Salone Internazionale del Libro, si svolgeranno due seminari su “La rianimazione cardiopolmonare nelle scuole” a cura di Inail per #MiStaiACuore, la campagna di sensibilizzazione e informazione sull’uso del defi…


Nordio: “Il braccialetto elettronico dà l’alert, ma sono le donne a dover trovare rifugio”


@Politica interna, europea e internazionale
Il braccialetto elettronico “dà un’allerta alla vittima”, ma “le donne devono rifugiarsi in luoghi sicuri”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il question time al Senato di ieri, giovedì 15 maggio. La frase del guardasigilli



Non solo GlobalWafers: tutte le aziende taiwanesi che investono negli Usa

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
GlobalWafers ha intenzione di alzare i suoi investimenti negli Stati Uniti a 7,5 miliardi di dollari. Non è l'unica azienda taiwanese di elettronica a voler aprire stabilimenti sul suolo americano: ci sono



REPORTAGE. Yarmouk, la piccola Palestina in Siria


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ridare piena vita al campo profughi sarà difficile, i problemi sono numerosi, a cominciare dall’estrema povertà che rende complicato reperire i fondi necessari per la ricostruzione; a questo si aggiunge la mancanza di servizi essenziali, come l’acqua corrente e l’energia elettrica
L'articolo REPORTAGE.



Clara Dupont-Monod – Adattarsi
freezonemagazine.com/articoli/…
Adattarsi è un romanzo quasi immobile, in cui accadono pochissimi fatti, la cui storia si concentra in pochi anni e che si snoda soprattutto nella mente e nell’anima dei differenti personaggi. Ci troviamo in un paese sulle montagne francesi. In una famiglia nasce, dopo un figlio maggiore e una minore, un bambino molto bello che, […]
L'articolo Clara Dupont-Monod – Adattarsi proviene da FREE ZONE





Un casino di dimensioni enormi: prima ci dicevano che Putin non voleva negoziare e non andava bene. Adesso li ha costretti a sedersi a negoziare e non va bene lo stesso. Questa è stata la narrazione trasmessa dalla stampa occidentale.

Ma il punto dove sta? Sta nel fatto che, con quello che è successo oggi, dovrebbe essere chiaro a tutti che le condizioni le detta il Cremlino semplicemente perché ha il coltello dalla parte del manico.

Zelensky si è presentato a Istanbul pensando di poter trascinare lì Putin. Questo era l'unico obiettivo e l'unica carta da poter giocare da parte dei vari "volenterosi". Ma da che mondo è mondo, quando si inizia a negoziare, lo fanno sempre le delegazioni.

In ogni caso ci sono due evidenze che non possono essere negate: la prima è che a Zelensky e a chi gli muove i fili non è rimasto nulla da poter giocare se non buttarla ogni volta in caciara. Infatti il fantoccio si è presentato chiedendo una tregua di 30 giorni e insultando financo la delegazione russa. L'ha definita una farsa, ed è una roba gravissima quando si è in procinto di intavolare trattative. Cosa doveva andarci a fare Putin, se questo era l'unico obiettivo di Zelensky e company?

La seconda è che, come detto prima, le condizioni le detta la Russia, e sono le seguenti: si parte dagli accordi di Istanbul del 2022 e si discute non di una tregua pretestuosa, ma di una cessazione definitiva tenendo conto di tutto quanto ruoti attorno a questa situazione. E le condizioni non le ha imposte solo a Zelensky e ai "volenterosi", le ha imposte anche agli Stati Uniti d’America, che pensavano di uscirne indenni e magari in 24 ore.

Questo succede quando vai a rompere le scatole alla Russia, e lo fai da decenni. Succede che, quando ne hanno abbastanza, ti mettono all'angolo. Come fecero con Hitler, come fecero con Napoleone e come stanno facendo oggi con la Nato. C’è una piccola differenza: loro dalla storia hanno imparato, e infatti lo sbaglio che fecero con Hitler non lo hanno ripetuto con la Nato. Noi no!

m.youtube.com/@giuseppesalamon…

GiuseppeSalamone



Se avete i contatti, fate giungere questi pochi minuti di Francesca Albanese ai vari Mattarella, Segre e compagnia così forse capiscono cosa sia un genocidio. E soprattutto che la smettano o di tacere o di continuare a farci lezioni sul diritto internazionale che evidentemente o non hanno letto, o se hanno letto non ci hanno capito una beata mazza!

youtu.be/hfKPQa9aQdM?si=kkfg35…

GiuseppeSalamone