Il rischio del contropotere etico
@Politica interna, europea e internazionale
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fanpage.it/innovazione/tecnolo…
naaaaaa sono commossa.... qualcuno che ha capito che non si può fare il video per spiegare qualsiasi cosa... veramente commossa.
"Non hai mai pensato di spostarti sulla parte video?
Ma non funziona per tutto. Un contenuto legato alla tecnologia si presta meglio alla forma scritta. Tieni il testo da una parte e poi esegui il passaggi con lo smartphone in mano o in un’altra scheda. Senza contare che i testi si possono aggiornare sempre, con i video è più difficile."
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Mentre Papa Francesco è Vivo e continua il suo ministero, la disinformazione Galoppa
Un’indagine condotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), con il supporto della BBC, ha messo in luce che i chatbot più popolari tendono a distorcere le notizie, modificandone il senso, confondendo le fonti e fornendo dati non aggiornati.
Il progetto, a cui hanno preso parte 22 redazioni di 18 nazioni, ha visto gli esperti sottoporre ChatGPT, Microsoft Copilot, Google Gemini e Perplexity a migliaia di query standardizzate, comparando le risposte ottenute con quelle pubblicate effettivamente.
I risultati emersi sono stati piuttosto inquietanti: circa la metà delle risposte presentava errori significativi, mentre in otto casi su dieci sono state riscontrate piccole imprecisioni.
Secondo il rapporto, il 45% delle risposte presentava problemi significativi, il 31% fonti confuse e il 20% errori gravi come dati inventati e date errate.
Il controllo delle referenze ha rivelato che Gemini ha ottenuto i risultati peggiori: il 72% delle sue risposte presentava fonti errate o non verificate. A titolo di confronto, ChatGPT presentava errori di questo tipo nel 24% dei casi, mentre Perplexity e Copilot ne presentavano il 15% ciascuno.
Nel frattempo, l’uso delle reti neurali per l’informazione è in crescita. Secondo un sondaggio Ipsos condotto su 2.000 residenti nel Regno Unito, il 42% si affida ai chatbot per la fornitura di riassunti e, tra gli utenti sotto i 35 anni, la percentuale scende a quasi la metà. Tuttavia, l’84% degli intervistati ha affermato che anche un solo errore fattuale riduce drasticamente la fiducia in tali sistemi. Per i media, questo significa una cosa: più il pubblico si affida ai riassunti automatici, maggiore è il rischio di danni alla reputazione derivanti da eventuali inesattezze.
Esempi illustrativi dello studio sono stati forniti anche dai ricercatori. Mentre Gemini ha affermato con insistenza che la NASA non ha mai avuto astronauti bloccati nello spazio, nonostante due di loro abbiano trascorso nove mesi a bordo della ISS in attesa di rientro, ChatGPT ha dichiarato che Papa Francesco prosegue il suo ministero anche a distanza di settimane dalla sua scomparsa.
E’ emerso persino un caso in cui il bot ha sconsigliato espressamente di prendere la finzione per realtà, rappresentando un esempio chiaro di come un tono di sicurezza possa celare l’ignoranza.
Il progetto è diventato il più grande studio sull’accuratezza degli assistenti giornalistici. Questa scala – decine di redazioni, migliaia di risposte – esclude coincidenze casuali e dimostra che i problemi sono sistemici. Modelli diversi commettono errori diversi, ma sono fondamentalmente simili per un aspetto: tendono a “indovinare” la risposta, anche quando non sono sicuri.
Gli sviluppatori stessi lo riconoscono in parte. A settembre, OpenAI ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che l’addestramento dei modelli a volte incoraggia congetture piuttosto che oneste ammissioni di ignoranza. E a maggio, gli avvocati di Anthropic sono stati costretti a scusarsi con il tribunale per documenti contenenti citazioni false generate dal loro modello Claude. Queste storie spiegano chiaramente perché un testo scorrevole non garantisce la veridicità.
Per ridurre l’incidenza di tali errori, i partecipanti al progetto hanno preparato una serie di raccomandazioni pratiche per sviluppatori e redazione. Descrive i requisiti per fonti trasparenti, i principi per la gestione dei dati discutibili e un meccanismo di verifica pre-pubblicazione. L’idea principale è semplice: se il sistema non è sicuro, dovrebbe segnalarlo all’utente, anziché inventare una risposta.
L’Unione Europea di Radiodiffusione avverte che quando le persone non riescono più a distinguere un’informazione affidabile da un’imitazione convincente, la fiducia nelle notizie in generale crolla. Per evitare questo, le redazioni e le aziende tecnologiche dovranno concordare standard comuni: l’accuratezza dovrebbe avere priorità sulla velocità e la verifica dovrebbe avere priorità sull’impatto.
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Nuovi cavi sottomarini nel Mar Nero: l’Europa cerca l’indipendenza digitale dalla Russia
L’Europa orientale si prepara a una nuova fase nella sicurezza delle telecomunicazioni. Un ambizioso progetto di cavo sottomarino, denominato Kardesa, collegherà Bulgaria, Georgia, Turchia e Ucraina senza attraversare le acque territoriali russe, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da Mosca nelle infrastrutture digitali. L’avvio della costruzione è previsto per il 2027.
La nuova rotta punta a creare un corridoio di dati tra Europa e Asia più stabile e politicamente indipendente. Oggi solo un cavo collega la Georgia e la Bulgaria attraverso il Mar Nero, mentre altri passaggi restano vulnerabili poiché transitano vicino a rotte influenzate dal Cremlino. Kardesa intende modificare questa configurazione, offrendo una connessione più diretta e sicura.
Sicurezza sotto le onde
La sicurezza dei cavi sottomarini è ormai una questione strategica. Gli episodi recenti nel Mar Rosso, dove la rottura di diversi cavi ha rallentato il traffico Internet globale, hanno evidenziato quanto le reti subacquee siano fragili.
Il concetto di “path diversity” – la ridondanza dei percorsi di trasmissione per evitare interruzioni – è diventato una priorità politica oltre che tecnologica. In questa direzione si muove anche Meta, che insieme a Kardesa sta sviluppando una rete globale di 50.000 chilometri di cavi capace di garantire continuità di servizio in caso di guasti o sabotaggi.
Tecnologie di monitoraggio e difesa
La crescente consapevolezza dei rischi ha spinto i Paesi europei a investire in sistemi di rilevamento delle minacce subacquee. L’azienda tedesca AP Sensing ha sviluppato sensori acustici basati su tecnologia sonar in grado di individuare attività anomale lungo i cavi. Parallelamente, la NATO ha introdotto l’impiego di droni per la sorveglianza delle rotte marittime che ospitano infrastrutture critiche.
Evitare il territorio russo, tuttavia, non significa eliminare ogni rischio. Parte del tracciato del cavo Kardesa attraverserà l’Ucraina, un’area tuttora instabile dal punto di vista geopolitico. Anche limitando la posa del cavo a zone riconosciute come sicure a livello internazionale, le minacce non possono essere completamente escluse.
Allo stesso modo, un’infrastruttura fisicamente protetta non può prevenire attacchi informatici o intercettazioni a distanza dei segnali trasmessi.
Verso una nuova sovranità digitale
Il progetto Kardesa rappresenta un passo simbolico e concreto nella direzione di una maggiore autonomia digitale europea. Come avviene per strumenti di tutela individuale quali VPN e router sicuri, anche la protezione fisica dei dati diventa parte integrante di una strategia di cybersicurezza complessiva.
Se realizzato con successo, il cavo del Mar Nero potrebbe ridefinire il modo in cui l’Europa e i suoi partner concepiscono la sicurezza e la sovranità della rete nel prossimo decennio.
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A che punto è la sovranità digitale dell’Ue?
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Mosse, polemiche, dissidi e scenari sulla sovranità digitale Ue. Estratto di un approfondimento di Christian Spillmann tratto dal Mattinale Europeo.
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Gemini 3.0 Pro: Google si prepara al salto generazionale e punta a superare GPT-5 e Claude 4.5
Negli ultimi giorni, alcuni utenti hanno ricevuto una notifica che informava che i loro dispositivi Gemini Advanced sono stati “aggiornati dal modello di generazione precedente alla versione 3.0 Pro, il modello più intelligente di sempre”
Questo suggerisce che Google potrebbe lanciare silenziosamente il modello di prossima generazione. Sulla base dei primi test e delle indiscrezioni, si prevede che Gemini 3.0 Pro migliorerà significativamente la programmazione, la creazione di interfacce utente e le capacità di ragionamento multimodale; potrebbe svolgere un ruolo fondamentale in Gemini Advanced, Google Workspace (Docs, Gmail, Slides) e Gemini Enterprise Edition.
Sebbene la data ufficiale di lancio non sia ancora chiara (sembra essere dicembre), stanno cominciando a trapelare molte informazioni che ci forniscono dettagli importanti sulla strategia di Google per il lancio di questo modello di nuova generazione.
Informazioni rivelate dai canali dei primi utilizzatori
L’indicatore più significativo è l’esperienza utente stessa: alcuni account hanno visto un messaggio di aggiornamento “3.0 Pro” nell’interfaccia di Gemini Advanced, con Google che lo ha definito il modello “più intelligente” di sempre. Questa pratica è coerente con la tradizione di Google di rilasci “silenziosi” della serie Gemini, come avvenuto per Gemini 1.5 Pro rilasciato prima di un post ufficiale sul blog o di un evento.
L’obiettivo di questa strategia è valutare le prestazioni in condizioni reali, raccogliere feedback e apportare modifiche prima di stabilire una data di rilascio.
Con la crescente complessità dei modelli di intelligenza artificiale, coinvolgere un sottoinsieme di utenti in test estesi aiuta i fornitori a gestire i rischi e a migliorare la stabilità.
Cosa si nasconde dietro il termine “multimodale”?
Le informazioni trapelate indicano che la versione 3.0 Pro migliora il ragionamento multimodale, ovvero la capacità di elaborare in modo più efficiente dati provenienti da più formati di input (testo, immagini, ecc.) all’interno dello stesso prompt. Dal punto di vista applicativo, ciò si riflette nelle funzionalità sopra menzionate: programmazione, creazione di interfacce utente e generazione di codice SVG.
SVG è una grafica vettoriale strutturata; per generare codice SVG “corretto” è necessario che i modelli comprendano relazioni geometriche, gerarchie di raggruppamento, proprietà di visualizzazione e vincoli di layout. Pertanto, i progressi nella tecnologia SVG promettono di migliorare la capacità dei modelli di dedurre la struttura e di rispettare i vincoli formali, capacità che in genere sono più difficili da raggiungere rispetto alla generazione di testo semplice.
Claude 4.5 Sonnet vs Gemini 3 Pro on the robot SVG testI think there's a clear winner here pic.twitter.com/3cD9hqb9DF
— leo(@synthwavedd) September 29, 2025
Creazione dell’interfaccia utente ed efficienza della programmazione
I miglioramenti nella creazione di interfacce utente sono spesso correlati alla capacità di descrivere le strutture di layout, comprendere le convenzioni dei componenti e limitare le interazioni. La competenza di programmazione, invece, è associata alla correttezza sintattica, alla coerenza logica e alla copertura dei test.
Questi miglioramenti, se ampiamente convalidati, avranno un impatto significativo sull’integrazione in Documenti, Gmail, Presentazioni e nei flussi di lavoro aziendali che danno priorità all’automazione dei processi.
Ostacoli e sfide di cui essere consapevoli
- Trasparenza delle release: le release silenziose possono rendere difficile la correzione delle release durante i test, soprattutto per le organizzazioni che richiedono un controllo rigoroso.
- Rischio di regressione: il sistema non è stato confrontato con i concorrenti (Claude 4.5 Sonnet, GPT-5 Codex) e la sua stabilità nei diversi domini di attività è sconosciuta.
- Governance e conformità: man mano che i modelli diventano fondamentali per gli spazi di lavoro e gli ambienti aziendali, i requisiti di auditing, registrazione e autorizzazione diventano critici.
- Esperienza utente: le modifiche nella qualità del modello incidono sulle aspettative e sui flussi di lavoro; sono necessari meccanismi di feedback rapidi e canali di supporto chiari.
Integrazione di 3.0 Pro nel panorama competitivo e nella roadmap
Sulla base dei dati disponibili, è impossibile stabilire se la versione 3.0 Pro superi Claude 4.5 Sonnet o sia inferiore a GPT-5 Codex in base alle metriche standard. Tuttavia, il fatto che la versione 3.0 Pro sia pensata per fungere da infrastruttura modello per Gemini Advanced, Workspace ed Enterprise suggerisce che Google stia dando priorità alla sua preparazione per distribuzioni su larga scala e alla profonda integrazione con i prodotti esistenti.
Questa strategia “prima implementa, poi rilascia” (impiegata anche da Gemini 1.5 Pro, come visto in precedenza) riflette la priorità di Google di dare priorità all’utilizzo di dati operativi reali per perfezionare i modelli prima della loro diffusione su larga scala. Con l’avvicinarsi della data di rilascio ufficiale, gli aspetti chiave da monitorare includono la stabilità tra le versioni, le metriche pubbliche programmatiche e multimodali e l’ambito delle integrazioni API e degli strumenti aziendali.
Conclusione: i primi segnali di miglioramento delle capacità
Le osservazioni finora condotte suggeriscono che Gemini 3.0 Pro potrebbe rappresentare un significativo passo avanti, in particolare per attività che richiedono conformità strutturale come SVG, nonché funzionalità di creazione e programmazione di interfacce utente.
Questa implementazione stealth aiuta a ottimizzare la qualità prima della scalabilità, ponendo al contempo i modelli al centro dell’ecosistema di prodotto.
Finché non sarà rilasciato ufficialmente e sottoposto a benchmark indipendenti, il quadro rimane poco chiaro; tuttavia, la profonda integrazione di Gemini 3.0 Pro con Gemini Advanced, Workspace ed Enterprise suggerisce che 3.0 Pro svolgerà un ruolo infrastrutturale nella strategia di intelligenza artificiale di Google.
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Questo post viene ripubblicato sulla comunità Lemmy @Che succede nel Fediverso? dalla quale è possibile seguire tutti gli aggiornamenti e le notizie sul #Fediverso
Nel pomeriggio di sabato 8 novembre, all’interno del Festival Glocal di Varese, è in programma l’incontro “Social network senza algoritmo, community e informazione locale”, dedicato al Fediverso e al rapporto tra piattaforme digitali, libertà di espressione e giornalismo di prossimità.
L’appuntamento si terrà alle 18 alla Sala Corsi di Materia (via Confalonieri 5 a Castronno VA) e vedrà la partecipazione di @filippodb ⁂ (amministratore del server Mastodo.uno), @Victor Van Dort (Bologna.one), @Emanuele Cariati (Varese.social) e @Michele Pinto, direttore dei quotidiani Vivere e fondatore di senigallia.one.
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Scuola, supplenti senza stipendio da mesi: «Costretti a chiedere prestiti per pagare affitto e bollette». Cosa sta succedendo
Il racconto a Open dei docenti coinvolti. Le segnalazioni, riferisce il sindacato Anief, continuano a moltiplicarsiYgnazia Cigna (Open)
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Windows 95, With Just a Floppy Drive
It’s something of a shock to be reminded that Microsoft’s Windows 95 is now 30 years old — but the PC operating system that brought 32-bit computing to the masses and left behind a graphical interface legacy which persists to this day, is now old enough that many in the community have never actually seen it. The original requirements were a 386 or better, 4 megabytes of memory, and a hard drive. [Robert’s Retro] is exploding one of those requirements, creating a full Windows 95 install using only a floppy drive.
As you might imagine, even if you had one of the super-rare 2.88 megabyte drives, such a feat would require a few tricks. In this case the biggest trick is the FlashPath, a curious 1990s peripheral that allows a SmartMedia card to be used in a floppy drive. With a special DOS driver it allows what is in effect a 32 megabyte floppy disk, but even that’s not enough for ’95. In come a couple of further tricks, installing Windows 95 to a compressed DriveSpace volume which is copied to the FlashPath, and copying the Drivespace volume to a RAM drive and mounting it, on boot. It needs a conventional floppy to boot before swapping to the FlashPath and it seems the copying process is extremely slow, but we’d expect Windows 95 from RAM to be very quick indeed.
There have been other minimalist Windows 95s over the years, but what makes this one unusual is that it’s a full install. Five years ago at the OS’s quarter century we took a look at it with 2020 eyes, and tried gauge its effect on modern desktops.
youtube.com/embed/EtVliZx1Q8o?…
BreachForums rinasce ancora dopo l’ennesima chiusura dell’FBI
Spesso abbiamo citato questa frase: “Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non le estirpi completamente rinasceranno, molto più vigorose di prima” e mai come ora risulta essere attuale.
Dopo mesi di silenzio e la confisca del dominio breachforums.sh da parte dell’FBI, la comunità underground del cybercrime torna a far parlare di sé: BreachForums è tornato online.
L’annuncio è stato pubblicato il 20 ottobre 2025 dall’utente e moderatore koko, che in un post ufficiale ha comunicato la riapertura della piattaforma e il rilancio della sua infrastruttura, promettendo «una ricostruzione sicura e responsabile della community».
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati.
Nel messaggio, koko afferma di essere stato moderatore tra il 2023 e il 2024 e di aver deciso, insieme al team, di “riportare in vita BreachForums”.
Il post cita aggiornamenti tecnici come il ripristino completo dei backup, la ricostruzione da zero del sistema di escrow (dopo che il precedente era stato compromesso da autorità e infiltrazioni), e nuove misure per la sicurezza degli utenti e la gestione dei rank.
L’amministratore consiglia inoltre di non utilizzare i vecchi username, invitando gli utenti a creare nuove identità per motivi di opsec (operational security).
Post del profilo di koko nella vecchia istanza di breachForums (fornito gentilmente da Mwansa a RHC)
Dalle radici di Raid Forums al ritorno di BreachForums
Per comprendere la portata del ritorno di BreachForums, è necessario ripercorrere la sua genealogia.
Tutto parte da Raid Forums, un forum nato anni fa come punto di incontro per hacker e criminali informatici, dove si scambiavano dati rubati, exploit e informazioni sensibili.
Negli anni, Raid Forums divenne un’istituzione nella comunità underground, ma anche un prezioso osservatorio per ricercatori di sicurezza e forze dell’ordine.
Nel 2022, un’operazione internazionale portò alla chiusura di Raid Forums e all’arresto del suo fondatore. Da quella diaspora nacque la prima incarnazione di BreachForums (MKI), che si presentava come il suo erede naturale.
Brian Fitzpatrick alias PomPomPurin
L’amministratore di quella versione, Brian Fitzpatrick alias PomPomPurin, venne però arrestato nel marzo 2023. L’FBI chiuse il forum e sequestrò i server. Tuttavia, pochi mesi dopo, uno degli ex membri – conosciuto come Baphomet – dichiarò di avere un backup della piattaforma e avviò BreachForums MKII, promettendo di ricostruirlo su basi più sicure.
Questa seconda istanza rimase attiva fino al giugno 2024, quando, a seguito di una fuga di dati della Europol pubblicata da IntelBroker (anch’egli membro del gruppo ShinyHunters), il sito fu nuovamente sequestrato.
Annuncio della seconda istanza di BreachForums da parte di ShinyHunters
Anche il canale Telegram associato, Jacuzzi, fu chiuso dalle autorità, ma poco dopo riapparve con il nome Jacuzzi 2, simbolo di una resilienza quasi leggendaria nel mondo del cybercrime.
ShinyHunters e la lunga ombra del cybercrime
BreachForums è da sempre legato a ShinyHunters, uno dei gruppi di hacking più noti degli ultimi anni, coinvolto in massicce violazioni ai danni di Microsoft, Banco Santander, Ticketmaster, Tokopedia e altre grandi aziende globali.
Formatisi nel 2020, gli ShinyHunters si sono guadagnati una reputazione per la quantità e la portata dei dati rubati, spesso venduti o distribuiti proprio su BreachForums.
Alcuni membri sono stati arrestati – come Sébastien Raoult, estradato dal Marocco verso gli Stati Uniti – ma il gruppo, o ciò che ne resta, continua a operare in forme più decentralizzate e difficilmente tracciabili.
Il ritorno sulla clearnet e il nuovo corso annunciato da koko
La riapertura annunciata da koko segna un ritorno sulla clearnet, rendendo l’accesso al forum più semplice e immediato, senza passare dalla rete Tor. Una scelta che, se da un lato facilita la partecipazione, dall’altro espone il sito a un monitoraggio costante da parte delle autorità.
Nel suo post, koko sottolinea l’impegno a rendere BreachForums «un luogo sicuro e responsabile». Un’affermazione che stride con la lunga storia della piattaforma, epicentro dello scambio di credenziali rubate, database aziendali compromessi e informazioni personali di milioni di utenti.
Nonostante ciò, la risposta della comunità underground è stata immediata: molti vecchi utenti si sono già riversati sulla nuova istanza, mentre sui canali Telegram legati al forum circolano messaggi di entusiasmo e nostalgia per “il ritorno del vecchio Breach”.
Un’erba cattiva che non muore mai
Il ritorno di BreachForums dimostra ancora una volta come il cybercrime sia un ecosistema estremamente resiliente. Ogni volta che un forum viene chiuso, ne emerge un altro, più difficile da colpire, più decentralizzato e più sofisticato dal punto di vista operativo.
Le forze dell’ordine continueranno a inseguire i nuovi amministratori, ma la storia insegna che dove c’è domanda di dati rubati, ci sarà sempre qualcuno disposto a offrirli.
Il nuovo corso di BreachForums si presenta come una rinascita tecnica e ideologica, ma resta da vedere quanto durerà prima che un nuovo sequestro ne decreti la fine. In un panorama dove la sicurezza informatica e il cybercrime sono in continua evoluzione, questa ennesima resurrezione è l’ennesimo monito: la lotta al crimine digitale non è mai davvero finita.
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I tormenti di Zuckerberg sull’Ia
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Dopo una fase di assunzioni aggressive, gestite personalmente da Mark Zuckerberg, Meta sta ora sfoltendo di 600 posti la sua divisione di IA, senza toccare però il laboratorio di superintelligenza. L'azienda sta comunque invitando i dipendenti interessati a
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CHATGPT HA PRESENTATO IL PROPRIO BROWSER WEB: ISTRUZIONI PER L’USO, MA CON CAUTELA…
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Notizia che più fresca non si può: OpenAI, il produttore di ChatGPT, ha lanciato, il 21 ottobre 2025, Atlas, il suo browser-web...
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Ho visto "la donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra", su Netflix, e c'è una cosa che proprio non ho capito.
A una donna è morta la figlia, durante gli otto episodi della serie va tre volte al cimitero davanti alla sua tomba, viene inquadrata la lapide e nelle tre inquadrature riporta tre frasi diverse.
La prima volta è una cosa tipo "se l'amore avesse potuto salvarti saresti ancora qui". La seconda non mi ricordo e la terza "non si è mai soli in paradiso".
Tra l'altro questo particolare non ha proprio nessun ruolo nella storia, è proprio una cosa senza nessuno scopo. E ovviamente non può essere un errore, è stato fatto apposta.
Ma che senso ha? 😳
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Giornalismo intimidito e magistratura assediata. “Mala tempora” sulla sorte della nostra democrazia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/giornal…
Il giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di “Report” di RAI 3, è stato vittima
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Ranucci su palco Cgil: “Libertà di stampa non riguarda solo chi scrive, ma anche chi legge”
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/ranucci…
“Democrazia al lavoro”. Il sindacato ha rivendicato: “Siamo oltre 200mila”. L’iniziativa è stata
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La fortuna di accorgersene
È come respirare: finché non manca l’aria, non ci pensiamo. Così accade con la serenità, con l’amore, con l’amicizia vera, con la salute, con il tempo che ci resta. Quando si spegne una di queste luci, ecco che il buio ci insegna quanto eravamo ricchi di luminosità. C’è anche chi confonde la fortuna con il merito, e viceversa. Chi si attribuisce il merito di ciò che il caso gli ha regalato, e chi si flagella per non avere ciò che altri hanno trovato per strada.
La verità è che la vita non distribuisce equamente, ma non è nemmeno un gioco crudele. È più simile a un mazzo di carte: non possiamo scegliere le prime, ma possiamo decidere come giocarle. E qui entra in scena l’elemento più sottovalutato di tutti: la coscienza della fortuna. Rendersi conto di essere fortunati è la vera forma di intelligenza emotiva. È la differenza tra vivere e sopravvivere, tra accumulare giorni e collezionare attimi. Chi sa riconoscere la propria fortuna non diventa arrogante, ma grato. E la gratitudine, si sa, è una calamita: attira altra fortuna, o meglio, la fa emergere da dove già c’era. A volte basta una pausa. Un momento di silenzio in cui guardare ciò che si ha senza la lente del desiderio. Scopriremmo che la vita, anche con le sue contraddizioni e ingiustizie, ci ha fatto più doni di quanto crediamo. Siamo sopravvissuti a noi stessi, alle nostre paure, ai nostri errori. Abbiamo ancora persone che ci cercano, occhi che ci ascoltano, un cielo sopra la testa.
Non è poco. Il problema è che la società non ci educa alla gratitudine, ma alla competizione. Ci fa credere che la fortuna sia un traguardo, non una condizione del cuore. Così corriamo, confrontiamo, invidiamo, e finiamo col sentirci perennemente sfortunati solo perché qualcun altro ha di più. Ma la fortuna, come l’acqua, non si misura in litri: si misura in sete. Chi ha meno desideri, paradossalmente, ha più fortuna. Essere fortunati, quindi, è come essere felici: non basta esserlo, bisogna accorgersene. Perché la consapevolezza trasforma l’evento in esperienza, la casualità in destino, la distrazione in stupore. E chi riesce a dire “sono fortunato” senza vergognarsi, senza paura di attirare la sfortuna, ha già compiuto un atto di coraggio controcorrente. C’è un che di eroico nel riconoscere la propria fortuna.
Perché significa ammettere che la vita, pur non essendo perfetta, ci ha comunque scelti come protagonisti di un film che vale la pena guardare fino ai titoli di coda. E magari, ogni tanto, sorridere anche delle scene più assurde. Forse, alla fine, la vera fortuna è proprio questa: sapere di essere vivi, coscienti, fallibili, ma ancora capaci di stupirci. E se ce ne rendiamo conto, allora sì — siamo davvero fortunati.
Robot e lavoratori
@Politica interna, europea e internazionale
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anche il fatto poi che abbia trasformato la casa bianca da palazzo presidenziale a reggia in stile barocco seicentesco, indica forse una ulteriore confusione di ruolo, nonché di epoca storica. inoltre credo che a trump dello stato federale basti che continui a funzionare l'esercito, per quello che vuole fare.
"Non è una questione di sicurezza, è una questione di controllo": come i governi dell'UE vogliono crittografare le proprie comunicazioni, ma interrompono le nostre chat private. L'articolo di Chiara Castro su TechRadar
Ho chiesto agli esperti cosa c'è dietro questa doppia visione sulla crittografia
Sovranità dei dati. Sicurezza delle comunicazioni. Crittografia avanzata. Queste sono le parole che ho sentito più spesso durante la conferenza Matrix a Strasburgo la scorsa settimana.
techradar.com/vpn/vpn-privacy-…
Grazie a @Cal per la segnalazione
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DNA from the teeth of French soldiers that died in the disastrous 1812 retreat from Moscow revealed previously unidentified pathogens.#TheAbstract
Bloccato in casa dal solito colpo della strega, guardo Netflix bevendo un Earl Grey e mangiando una fettina di panettone.
Alla fine è vita pure questa... 🤩
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KW 43: Die Woche, in der wir uns über das Scheitern einer Verordnung gefreut haben.
Livorno, Halloween e la “crociata” del don: «Non festeggiatelo, è maligno». E boicotta il fornaio
Placido, parroco del Duomo, lancia il “vade retro” contro la festa di mostri e zombie: «Semmai travestitevi da santi»di Franco Marianelli (Il Tirreno)
Quei preti così superstiziosi screditano ulteriormente la chiesa per cui lavorano.
Il prossimo EU Chips Act può fare un po’ meno schifo?
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Come evitare altri fallimenti delle politiche industriali in Europa? L'analisi di Alessandro Aresu
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#Ucraina, la diplomazia è un miraggio
Ucraina, la diplomazia è un miraggio
Le diplomazie americana ed europea continuano a girare a vuoto attorno al problema della pace in Ucraina, insistendo su proposte inaccettabili che rischiano di provocare l’effetto contrario a quello ufficialmente desiderato: una soluzione definitiva …www.altrenotizie.org
Rights remain under attack by ICE
Dear Friend of Press Freedom,
It’s been 213 days since Rümeysa Öztürk was arrested for co-writing an op-ed. Read on for news from Illinois and California, and tips on how to limit exposing your location.
Rights remain under attack by immigration officers
Freedom of the Press Foundation (FPF) is helping communities in California and Illinois fight back against attacks on the press during the recent immigration crackdowns. Our deputy director of advocacy, Adam Rose, joined the American Constitution Society, the Center for Media and Democracy, and Common Cause for a briefing about federal immigration officers’ recent attacks on the press, as well as efforts to fight back in court in both Chicago, Illinois, and Los Angeles, California. Journalists in both cities were able to obtain court injunctions ordering law enforcement to stop targeting the press. Rose is also the press freedom chair for the Los Angeles Press Club, one of the plaintiffs in the LA court case.
Unfortunately, those orders have not stopped U.S. Immigration and Customs Enforcement’s rampage against the First Amendment. Rose cited repeated violations of journalists’ rights during “No Kings” protests in LA this weekend, even after LA’s city council ordered lawyers to withdraw a ridiculous motion seeking to lift the injunction.
And yesterday, the Chicago plaintiffs filed a notice with the court that agents violated the order by assaulting and attempting to seize a phone from a bystander exercising her right to record their operations. Another notice flags video of top Border Patrol official Gregory Bovino tossing a tear gas canister into a crowd as if he’s throwing out a ceremonial first pitch. These are just a couple of several violations they’ve raised with the court.
Help us fight for private prison transparency
ICE’s network of for-profit detention facilities is expanding rapidly under the Trump administration. Even though these private facilities hold human beings in federal custody under federal law, they operate in secret and are not subject to the Freedom of Information Act. That needs to change.
Use our action center to tell your member of Congress that FOIA should apply to private facilities. And for more on FOIA — particularly, how to use it during a government shutdown — read the latest issue of our secrecy newsletter, The Classifieds.
Write to your member of Congress here.
Deported journalist speaks out from El Salvador
Earlier this month, the Trump administration deported journalist Mario Guevara following his June arrest while livestreaming a protest. The government proceeded with the deportation despite Guevara’s work permit and even though the baseless charges against him were dropped, arguing that his livestreaming law enforcement presents a “safety threat.”
This week, the U.S. Press Freedom Tracker, a project of FPF, interviewed Guevara from El Salvador. “It’s not the way I want to come back to my country — deported like a criminal,” he told the Tracker’s Briana Erickson. “I was frustrated, but until the last minute, I still had the hope to stay in the United States because I believe in the justice of the country.
“I was the first one, but I don’t think I will be the only one,” he added.
How to limit exposing your location
Not every journalist needs to worry about location tracking — but when it matters, it really matters.
Our digital security team’s latest guide helps you assess when location tracking risks apply to your work — and what steps you can take to mitigate those risks when they do. Read it here.
What we’re reading
The press leaves the Pentagon (Columbia Journalism Review). The Pentagon’s demand that reporters surrender their right to publish news in exchange for access to press conferences is “a classic case of unconstitutional prior restraint,” FPF’s Seth Stern told CJR.
Judge orders ex-police chief who led raid on Kansas newspaper to stand trial for deleted texts (Kansas Reflector). Yes, deleting those texts was a crime, but this reminds us of prosecuting Al Capone for tax evasion. The former police chief has done a lot worse, like illegally raiding the Marion County Record’s newsroom and its publisher’s home, likely resulting in co-owner Joan Meyer’s death.
He tracked and posted videos of ICE raids in LA. Now this TikTok streamer is in federal custody (Los Angeles Times). Carlitos Ricardo Parias, who documented immigration raids, was shot during an altercation with immigration officers and is now in federal custody. FPF’s Rose explained to the Los Angeles Times that the First Amendment protects everyone’s right to record law enforcement, from journalists to cop watchers.
The secretive office approving Trump’s boat strikes (The New York Times). We shouldn’t have to guess what the law is. The Justice Department must release its memo authorizing these deadly strikes.
Disney+ cancellations surged as boycotts for Jimmy Kimmel’s suspension kicked in — here’s how big the spike was (Business Insider). Censorship is bad for America and bad for business. When companies stifle free expression, customers will take their money elsewhere.
Upcoming events
Oct. 29: FPF’s Caitlin Vogus will join an online panel of experts to break down how the Federal Communications Commission and Federal Trade Commission are targeting journalists and the First Amendment, and how to fight back. Register here for the Center for Democracy and Technology’s Future of Speech Online 2025, “Working the Refs” panel on Oct. 29 at 12:10 p.m. EDT.
That same day, join us for a conversation about making public records-based reporting free, featuring Vogus as well as our Chair on Government Secrecy Lauren Harper, in conversation with leadership at Wired and 404 Media, including Wired Global Editorial Director and FPF board member Katie Drummond. The event starts at 2 p.m. EDT; RSVP on Zoom here.
Oct. 30: Join an online discussion on Oct. 30 at 1 p.m. EDT about digital safety and legal rights for journalists reporting on immigration in the U.S., featuring FPF Director of Digital Security Harlo Holmes and several other experts from the U.S. Journalist Assistance Network. Register here.
RFF20. La Petite Cuisine de Mehdi: Il gusto amaro della doppia vita, tra couscous e crème brûlée
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/rff20-l…
Una riflessione profonda sul conflitto di identità proposta con leggerezza in una
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The Canadian Centre for Child Protection found more than 120 images of identified or known victims of CSAM in the dataset.
The Canadian Centre for Child Protection found more than 120 images of identified or known victims of CSAM in the dataset.#News
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Quel guanto finito nella melma…
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/quel-gu…
Per anni si è detto che nella storia della Sicilia vi fosse un prima ed un dopo, racchiuso in una data: 6 gennaio 1980. La data dell’uccisione di uno dei politici migliori e perbene della mia Terra, Piersanti Mattarella. È uno sbaglio. Quella data ha dentro una storia – che ho
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This week, we discuss Pavlovian Chartbeat response, when to say "cum," and the wave of making things for humans, by humans.#BehindTheBlog
Deep, la scommessa subacquea di Fincantieri tra AI, droni e sicurezza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nella profondità dei fondali si gioca una parte crescente della sicurezza globale, tra reti energetiche, infrastrutture, comunicazioni e servizi essenziali per la vita di tutti. È in questo scenario che Fincantieri ha presentato Deep, un sistema di droni subacquei integrati con intelligenza artificiale e controllo digitale.
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Mi hanno spedito un pacco con UPS, al mio indirizzo di casa. Vorrei cambiare l'indirizzo e farlo depositare ad un UPS Point, tanto me lo consegneranno sicuramente quando non sono a casa quindi meglio farlo andare lì e poi me lo vado a prendere con calma.
Vado sul sito UPS, l'opzione è disponibile, scelgo quindi di ricevere il pacco presso un UPS Point. Il sito mi propone quello più vicino a casa ma c'è anche una mappa con tutti gli altri in zona, scelgo quello che per me è più comodo.
Nella pagine del riepilogo finale, prima di confermare il cambiamento di destinazione, trovo scritto l'UPS Point più vicino a casa.
Rifaccio e rifaccio e rifaccio la procedura, niente, nonostante io scelga sempre quell'UPS Point alla fine della procedura mi ricompare sempre l'UPS più vicino a casa.
Chiedo assistenza, mi risponde il cretino digitale in chat che ovviamente non capisce nulla.
Dai e dai riesco a farmi dare un numero di telefono, mi risponde un cretino digitale sotto forma di voce registrata che mi fa le domande del caso poi ad un certo punto mi fa una domanda a cui rispondo "sì". Non capisce e mi chiede di ripetere, ripeto "sì" (da notare che fino a quel punto ci ero arrivato, quindi la parte prima l'aveva capita bene).
A questo punto comincia a parlare in inglese, ma non in inglese-inglese... sono frasi inglesi ma pronunciate come se le leggesse in italiano, e quindi diventano incomprensibili.
Niente, rinuncio.
Però che bello il servizio assistenza di UPS... proprio roba di qualità.
#UPS
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è il bello dell'era dell'IA, si pensa che gli esseri umani non servano più.
Prova con Bartolini e fammi sapere 😐
Microreattori e sicurezza nazionale. La scommessa del Pentagono
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Basi militari americane alimentati in territorio (continentale) statunitense da small modular reactors entro l’autunno del 2028. È l’obiettivo del Janus Program, iniziativa congiunta del Dipartimento della Guerra e del Dipartimento dell’Energia annunciata dal segretario dell’Esercito Daniel P.
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There is no evidence the Instagram and Facebook account, called Montcowatch, sells anything. Lawyers from the ACLU say the move is "wild outside the scope" of DHS' authority.
There is no evidence the Instagram and Facebook account, called Montcowatch, sells anything. Lawyers from the ACLU say the move is "wild outside the scope" of DHSx27; authority.#ICE #DHS
Decibel - Vivo da re - 1980
youtube.com/watch?v=Wrm_0zVRW1…
- YouTube
Profitez des vidéos et de la musique que vous aimez, mettez en ligne des contenus originaux, et partagez-les avec vos amis, vos proches et le monde entier.www.youtube.com
Elektronische Patientenakte: Mit Sicherheitsrisiken und Nebenwirkungen
Offener Brief: Bürgerrechtsorganisationen pochen auf Unabhängigkeit der irischen Datenschutzaufsicht
Obesità, il presidente di Aifa Robert Nisticò a TPI: “La prevenzione è un dovere dello Stato”
@Politica interna, europea e internazionale
Presidente Nisticò, con l’approvazione della Legge Pella, l’Italia è il primo e unico Paese al mondo ad avere una norma per la prevenzione e la cura dell’obesità. Cosa comporta? «L’obesità è una vera e propria malattia, molto
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Il deputato di Forza Italia Roberto Pella a TPI: “La mia legge contro l’obesità? Pensa al domani”
@Politica interna, europea e internazionale
On. Pella, l’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come malattia, grazie alla legge recentemente approvata di cui Lei è il primo firmatario. «È un motivo di grande soddisfazione. Indubbiamente a ognuno di noi fa piacere
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EugenioLiberoBocca
in reply to Pëtr Arkad'evič Stolypin • • •Pëtr Arkad'evič Stolypin
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