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Scopri il Dark Web: accesso, segreti e link utili della rete onion


Il Dark Web è una parte della rete che non può essere raggiunta con i normali browser (Chrome, Firefox, Edge). Per accedervi è necessario utilizzare strumenti specifici come il Tor Browser, che garantisce anonimato e consente di visitare i cosiddetti servizi onion.

Molti associano il Dark Web unicamente ad attività criminali, ma in realtà non è così: si tratta di un ambiente complesso che ospita sia contenuti leciti che illeciti.

Ma come si entra e quali sono le risorse presenti nel dark web utilizzabili al primo accesso?

Come accedere al Dark Web con Tor Browser


Accedere al Dark Web non è complicato, ma richiede strumenti specifici per garantire anonimato e sicurezza. A differenza del web tradizionale, i siti con estensione .onion non sono accessibili tramite browser comuni come Chrome o Safari.

Per navigare in questa parte nascosta della rete è necessario utilizzare il Tor Browser, un software gratuito e open-source sviluppato per proteggere la privacy degli utenti. Una volta installato, Tor permette di connettersi alla rete onion e visitare i siti in modo anonimo, senza che la propria posizione o identità possano essere facilmente tracciate.

  1. Vai sul sito ufficiale di Tor Project e clicca nella sezione Download
  2. Scarica la versione di Tor Browser per il tuo sistema operativo (Windows, macOS, Linux o Android).
  3. Installa il browser come faresti con qualsiasi altro software.
  4. Una volta avviato, Tor si connetterà automaticamente alla rete onion.
  5. A questo punto sarai connesso alla rete onion e potrai inserire un indirizzo .onion nella barra di ricerca ed esplorare i contenuti.

⚠️ Nota importante: accedi solo a link sicuri e legittimi. Navigare su siti non verificati può comportare rischi legali e di sicurezza.

Per aumentare ulteriormente il livello di sicurezza, è consigliabile utilizzare Tor Browser su un computer dedicato o, in alternativa, all’interno di una macchina virtuale. Questo approccio riduce i rischi di contaminazione del sistema principale, isola eventuali file dannosi e rende più semplice mantenere separata la navigazione sul Dark Web dalle attività quotidiane.

Un’altra buona pratica è combinare l’uso di Tor con una VPN affidabile. In questo modo, la connessione internet viene prima instradata attraverso un server VPN e successivamente sulla rete Tor, aggiungendo un ulteriore livello di anonimato. Questa strategia, conosciuta come Tor over VPN, protegge l’utente da eventuali monitoraggi da parte del provider internet e rafforza la difesa contro tentativi di tracciamento.

Cos’è il Dark Web?


Il Dark Web è una porzione del Deep Web (ovvero l’insieme delle pagine non indicizzate dai motori di ricerca tradizionali). Non tutto ciò che si trova nel Dark Web è illegale: accanto a marketplace di droga, armi e ransomware, esistono anche:

  • siti di giornali internazionali per garantire l’accesso in Paesi con censura;
  • strumenti di privacy e comunicazione sicura;
  • repository accademici, archivi digitali e biblioteche;
  • social network alternativi.


A cosa serve la rete onion?


La rete onion (cipolla) prende il nome dal suo metodo di funzionamento: ogni comunicazione viene incapsulata in strati di crittografia. Quando i dati viaggiano, passano attraverso vari nodi della rete Tor, ognuno dei quali rimuove uno “strato” senza conoscere né il mittente né il destinatario finale.
Questo sistema garantisce anonimato, sicurezza e resistenza alla censura.

Per questo motivo il Dark Web viene utilizzato da:

  • giornalisti e attivisti in regimi autoritari;
  • dissidenti politici che vogliono comunicare in sicurezza;
  • cittadini comuni che desiderano proteggere la propria privacy.


Risorse lecite nella rete onion


Qui trovi una selezione di risorse legittime e sicure disponibili sul Dark Web, suddivise per categoria.

Search Engines



Archivi e Biblioteche



Social Networking & Comunicazione



News & Publications



Privacy e Sicurezza



Conclusione


Il Dark Web non è solo criminalità: è anche uno strumento fondamentale per la libertà di espressione, la privacy e la circolazione delle informazioni.
Navigare con consapevolezza ti permette di scoprire un mondo fatto di conoscenza, sicurezza e informazione libera.

Se vuoi conoscere davvero come funziona il Dark Web, ad ottobre partirà laquinta Live Class del corso Dark Web & Cyber Threat Intelligence organizzato da Red Hot Cyber. Il percorso formativo sarà guidato dal prof. Pietro Melillo, docente universitario ed esperto di sicurezza informatica con anni di esperienza nel campo della cyber threat intelligence.

Durante la live class verranno approfonditi i meccanismi di funzionamento della rete onion, le principali minacce che popolano i forum underground e i marketplace del dark web, insieme alle tecniche utilizzate per raccogliere e analizzare informazioni utili in ambito OSINT e HUMINT. Non solo teoria, ma anche pratica, grazie a laboratori operativi e simulazioni su scenari reali.

Al termine del corso, i partecipanti otterranno la certificazione Cyber Threat Intelligence Professional (CTIP), riconosciuta da Red Hot Cyber. Un’occasione unica per professionisti della cybersecurity, forze dell’ordine, analisti e tutti coloro che vogliono acquisire competenze concrete su un tema cruciale per la sicurezza digitale.

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Jupiter, il supercomputer exascale che vuole rivoluzionare l’AI in Europa


Il supercomputer Jupiter, inaugurato presso il centro di supercalcolo di Jülich in Germania, rappresenta una pietra miliare per l’Europa. Si tratta infatti del primo supercomputer “exascale” del continente, capace di eseguire almeno un quadrilione di calcoli al secondo. Con i suoi 3.600 metri quadrati di superficie, pari a circa metà di un campo da calcio, ospita migliaia di rack di processori e circa 24.000 chip Nvidia, strumenti cruciali nel campo dell’intelligenza artificiale.

Il progetto ha richiesto un investimento complessivo di 500 milioni di euro, metà dei quali provenienti dall’Unione Europea e l’altra metà dalla Germania. La sua potenza sarà a disposizione di ricercatori e aziende, offrendo nuove possibilità di sviluppo in settori chiave, in particolare nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale.

Secondo Thomas Lippert, direttore del Jülich Supercomputing Center, Jupiter rappresenta il primo supercomputer europeo in grado di competere a livello internazionale nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale. Un traguardo significativo per un continente che, finora, ha faticato a tenere il passo con Stati Uniti e Cina.

Il divario è stato fotografato anche da un recente rapporto della Stanford University, secondo cui entro il 2024 gli Stati Uniti avrebbero sviluppato 40 modelli di intelligenza artificiale considerati di rilievo, la Cina 15 e l’Europa soltanto tre. Questo ritardo ha reso evidente la necessità di un’infrastruttura di calcolo all’avanguardia come Jupiter.

I supercomputer, tuttavia, non si limitano al settore dell’intelligenza artificiale. Jupiter potrà infatti essere utilizzato per previsioni climatiche a lungo termine, con l’obiettivo di migliorare la capacità di individuare eventi meteorologici estremi. Secondo gli esperti, le simulazioni potrebbero arrivare a coprire scenari di 30 anni e, in alcuni modelli, fino a 100 anni. Altri ambiti di ricerca includono lo studio del cervello umano per lo sviluppo di farmaci contro malattie come l’Alzheimer e la transizione energetica, con simulazioni per ottimizzare il funzionamento delle turbine eoliche.

Nonostante la sua potenza, Jupiter mette in luce anche una criticità: la dipendenza dell’Europa dalla tecnologia statunitense. I chip Nvidia, cuore del sistema, testimoniano quanto l’industria europea debba ancora fare per ridurre la propria esposizione verso fornitori americani, in un contesto di rapporti internazionali sempre più complessi.

Infine, il tema energetico resta centrale. Jupiter consuma circa 11 megawatt di elettricità, equivalenti al fabbisogno di migliaia di abitazioni o di una piccola fabbrica. Gli operatori hanno però sottolineato che si tratta del supercomputer più efficiente dal punto di vista energetico tra i più veloci al mondo. Grazie al raffreddamento ad acqua e al riutilizzo del calore prodotto per riscaldare edifici vicini, il sistema incarna anche una visione di sostenibilità.

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Apitor, il primo robot che fa fare i compiti ai bambini e l’informatore per la Cina


Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Apitor Technology, accusandola di aver raccolto segretamente i dati sulla posizione di bambini tramite un partner cinese senza la conoscenza o il consenso dei genitori. La causa trae origine da una notifica della Federal Trade Commission (FTC) che denunciava violazioni delle norme COPPA che disciplinano la protezione delle informazioni personali dei minori online.

Apitor produce kit per la creazione di robot giocattolo programmabili per bambini dai 6 ai 14 anni. I robot sono controllati tramite un’app Android gratuita che richiede l’accesso alla geolocalizzazione. Tuttavia, l’app include anche un SDK di terze parti, JPush, sviluppato dall’azienda cinese Jiguang (Aurora Mobile).

È stato utilizzato dal 2022 per raccogliere le coordinate precise di migliaia di bambini in background e poi trasmettere i dati a server Internet in Cina. Secondo la denuncia, queste informazioni potrebbero essere utilizzate per qualsiasi scopo, inclusa la pubblicità mirata.

Gli investigatori sottolineano che in nessuna sezione dell’interfaccia l’applicazione informava gli utenti che una terza parte stava accedendo ai dati geografici, né richiedeva il consenso verificabile dei genitori. Il documento afferma esplicitamente che, dopo aver concesso l’autorizzazione su Android, il programma ha iniziato a tracciare le coordinate del bambino e a inviarle alla rete senza alcun controllo.

Di conseguenza, è stato raggiunto un accordo preliminare.

Apitor è tenuta a garantire che qualsiasi software di terze parti integrato nei suoi prodotti sia conforme ai requisiti COPPA. L’azienda deve inoltre informare i genitori sui piani per raccogliere informazioni personali, ottenere il loro consenso, eliminare i dati accumulati e conservare solo ciò che è realmente necessario.

È stata imposta un’ulteriore multa di 500.000 dollari, ma il pagamento è stato sospeso a causa della grave situazione finanziaria del produttore. Se si scoprisse che Apitor ha nascosto la reale situazione, l’importo verrà riscosso per intero.

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38 milioni di Numeri di telefono di Italiani in vendita nel Dark Web. E’ che Smishing Sia!


Sette italiani su dieci hanno il proprio numero di telefono incluso in questa banca dati. Ma cosa significa attualmente disporre di un tale quantitativo di numeri telefonici concentrati all’interno di un determinato territorio?

Un nuovo annuncio comparso sul forum underground XSS in lingua russa, accessibile su presentazione nella sua versione onion, ha destato particolare preoccupazione all’interno della comunità della sicurezza informatica. Nel post, i ricercatori di DarkLab, hanno rilevato la vendita di un enorme database contenente oltre 38 milioni di numeri di telefono di cittadini italiani, con un prezzo fissato a diverse migliaia di dollari.

A cosa può servire un elenco di numeri di telefono “in target”


La disponibilità di un simile archivio rappresenta un rischio concreto, poiché anche il solo numero di telefono, se combinato con informazioni basilari come la località, può essere sfruttato per orchestrare campagne di Smishing, ovvero truffe tramite SMS che inducono l’utente a cliccare link malevoli o a fornire dati sensibili.

Gli attacchi di Smishing si distinguono per la loro capacità di apparire estremamente credibili: i criminali possono impersonare enti noti, banche, corrieri o aziende di servizi, convincendo le vittime a interagire con messaggi che sembrano legittimi. Nel caso di un database così vasto, le campagne potrebbero essere mirate a specifiche aree geografiche, aumentando l’efficacia della truffa.

Non solo cittadini comuni, ma anche aziende e organizzazioni di rilievo rischiano di essere coinvolte. Conoscendo i numeri di telefono dei dipendenti o dei clienti, gli attaccanti potrebbero creare siti fake che imitano perfettamente portali aziendali per carpire credenziali, dati bancari o altre informazioni riservate. Un esempio concreto potrebbe riguardare l’invio di SMS falsi di aggiornamento password da parte di una banca, o la finta conferma di consegna pacchi da parte di un corriere noto.

Un rischio duplice


Il rischio è duplice: da un lato la sottrazione diretta di dati personali e finanziari delle vittime, dall’altro la possibilità di accedere ad account aziendali critici, con conseguenze devastanti per la sicurezza delle informazioni e la reputazione delle imprese coinvolte.

Particolare attenzione deve essere posta nei confronti delle categorie più vulnerabili, come gli anziani e i giovani, che spesso non hanno piena consapevolezza dei rischi legati al mondo digitale. La mancanza di esperienza o di sensibilità verso queste minacce rende tali fasce della popolazione obiettivi privilegiati per i cybercriminali.

La vicenda del database in vendita sul forum XSS ribadisce ancora una volta l’importanza di sviluppare una cultura della sicurezza informatica diffusa. Non aprire link sospetti, non fornire mai dati personali tramite SMS e verificare sempre le comunicazioni con le fonti ufficiali sono regole fondamentali per difendersi da questo tipo di frodi.

Che cos’è lo Smishing


Lo Smishing è una forma di attacco informatico che sfrutta gli SMS come veicolo di truffa. Il termine deriva dalla fusione di “SMS” e “phishing” e rappresenta una delle minacce più diffuse e insidiose degli ultimi anni.

Nella pratica, le vittime ricevono un messaggio di testo che sembra provenire da una fonte attendibile, come una banca, un corriere, un ente governativo o un servizio online. All’interno dell’SMS è solitamente presente un link che rimanda a un sito fasullo, creato ad arte per somigliare a quello legittimo.

Una volta cliccato il link, l’utente può essere indotto a inserire dati sensibili (come credenziali, codici OTP, numeri di carta di credito) oppure a scaricare malware che compromettono il dispositivo. In altri casi, l’SMS invita a contattare un numero di telefono truffaldino dove un finto operatore cerca di estorcere informazioni.

L’efficacia dello Smishing risiede nella fiducia che molti utenti ripongono negli SMS, considerati ancora oggi un canale “sicuro” e diretto. Proprio questa percezione induce molte persone a sottovalutare il pericolo, rendendo gli attacchi estremamente redditizi per i criminali.

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Da molti anni Torino è meta di pellegrini sulle orme di Pier Giorgio Frassati. Notizie di volontari torinesi disponibili ad accompagnarli si hanno già all’inizio degli anni 2000 e forse anche prima.



"Pochi giorni prima di salutare questo mondo don Oreste Benzi mi confidò che stava per salire in Cielo. Tornavamo da Napoli e durante il viaggio in macchina mi rivolse una specie di raccomandazione che suonava come un testamento spirituale.


“Ho il ricordo molto bello di un ragazzo disponibile e attento agli altri, di un giovane normale con tanto desiderio di fare nuove amicizie e soprattutto pieno di curiosità.



La parola ai ragazzi. Sono tantissimi i preadolescenti e gli adolescenti che visitano la tomba di Carlo Acutis ad Assisi. Come lo vedono loro? Cosa cercano andando lì? “Il Segno”, rivista della diocesi di Milano, dà loro la parola.



“If we are not structured around compassion, everything we do will be irrelevant.” With these words, Father Alejandro Moral Anton began his farewell address at the end of his twelve-year term as Prior General of the Order of Saint Augustine.


“Se non siamo strutturati a partire dalla compassione, tutto ciò che compiamo sarà irrilevante”. Si è aperto con queste parole il discorso di congedo di padre Alejandro Moral Anton, al termine di dodici anni come priore generale dell’Ordine di sant’A…


Il Papa ha nominato presidente della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon Cristiana Perrella, direttrice artistica del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma.




Aylan non abita più qui


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/aylan-n…
Ve lo ricordate il piccolo Aylan Kurdi, il bambino curdo-siriano riverso sulla spiaggia turca di Bodrum? Aveva tre anni, era il settembre 2015 e l’immagine di quel bambino con la magliettina rossa, morto annegato durante uno dei tanti viaggi della speranza e della disperazione cui abbiamo assistito



Enzo Tinarelli, catalogo delle opere


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/enzo-ti…
Ciò che mi aveva colpito di Enzo Tinarelli, nel periodo in cui insegnavamo entrambi all’Accademia di Carrara, ancor prima del suo talento innato era stata la spiccata indole di maestro. Forse suggestionato dalla sua origine ravennate, mi è sempre apparso un






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Il pensiero magico guida l'idiocrazia: il presidente Donald J. Trump ha firmato oggi un ordine esecutivo che modifica il nome secondario del Dipartimento della Difesa in Dipartimento della Guerra

Idiozie per esempio è cambiare nomi per scaramanzia...

Prima di firmare l'ordine esecutivo, Trump ha dichiarato: "È una cosa su cui abbiamo riflettuto a lungo e intensamente; ne abbiamo parlato per mesi".

Ha aggiunto che, sotto il Dipartimento della Guerra originario, gli Stati Uniti hanno ottenuto vittorie militari in entrambe le guerre mondiali; tuttavia, le vittorie si sono trasformate in conflitti più prolungati che spesso hanno portato a una "sorta di pareggio" quando il Dipartimento della Guerra è stato rinominato Dipartimento della Difesa.

war.gov/News/News-Stories/Arti…

@Politica interna, europea e internazionale

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in reply to Informa Pirata

aggiunge che

Hegseth concurred with Trump's contention.

"We changed the name after World War II from the Department of War to the Department of Defense and … we haven't won a major war since," Hegseth said.

"And that's not to disparage our warfighters … That's to recognize that this name change is not just about renaming, it's about restoring; words matter," he continued.

#MAGiA: make america great idiot again

informapirata ⁂ reshared this.



PAPA LEONE XIV: “L’UNICO COLPEVOLE DELLA GUERRA È PUTIN”


naaaaa un papa non diplomatico ma onesto.... sono commossa.



Roberto Vannacci ha ragione dicendoci che noi italiani da Nord a Sud dobbiamo essere uniti e che dobbiamo difenderci dagli immigrati subsahariani, magrebini e mediorientali che vengono ogni giorno coi barconi sulle nostre coste? Io dico si.

probabilmente sarebbe saggio che ognuno rimanesse solo nel suo quartiere. il resto deve essere tabù. niente viaggi fuori dal quartiere. e la pelle deve avere un colore preciso. canoni precisi per tutto. anche l'altezza deve essere italica o regionale. dobbiamo essere tutti più ariani: la perfezione.

P.S. ad andare al mare si diventa marocchini quindi non va bene.




Anna Foa a Latina con Articolo 21 e Lievito


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/anna-fo…
La presentazione del nuovo libro di Anna Foa, già docente associata di Storia Moderna alla Sapienza Università di Roma e autrice di numerosi studi sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia, sarà un’occasione preziosa per approfondire le



Volenterosi, l’Ucraina e il peso dell’Europa per il cessate il fuoco. Parla Graziano (Pd)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il summit dei Volenterosi, riunitosi questa settimana, ha evidenziato ancora una volta le divisioni tra gli Stati europei sul sostegno all’Ucraina. Francia e Regno Unito, principali promotori della Coalizione, si dicono pronti a impegnarsi boots




Per l'Occidente è un lavoro sporco per suo conto


Il lavoro sporco per ora sembra all'Occidente un'operazione per il suo interesse, ma potremmo risvegliarci con lavori sporchi di altri (alleati o nemici) contro di noi se non combattiamo subito i crimini di guerra: fanrivista.it/2025/08/soldato-…


Druetti al corteo del Leoncavallo: vicenda vergognosa, Piantedosi uccide la socialità
possibile.com/druetti-al-corte…
"La repressione è l'unico vero credo di questo governo, come dimostrano la vicenda del DDL Sicurezza, gli inasprimenti delle pene per chi protesta, la gestione muscolare



I soliti quattro gatti ma almeno noi c'eravamo.

E comunque posso capire che la gente non avesse tempo, in fondo era solo un presidio contro un genocidio...

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Da Palo Alto al Pentagono, Trump porta i vertici delle Big Tech nelle Forze armate

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Che la supremazia strategica sia una diretta conseguenza di quella tecnologica è una costante della storia militare. Dall’invenzione della ruota all’avvento dell’intelligenza artificiale, la componente tecnologica ha sempre rivestito un ruolo di primo



Tutto su Broadcom, il gigante che vale più di Piazza Affari

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La capitalizzazione di Broadcom è superiore a quella dell'intera borsa italiana. Ciononostante, risulta difficile per molti capire perché startmag.it/innovazione/broadc…



Forza Uria: bulldozer, scudi umani e distruzioni a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Coloni israeliani volontari, spesso senza la supervisione dei militari, abbattono le case dei palestinesi per conto di una società privata al servizio dell'esercito
L'articolo Forza Uria: pagineesteri.it/2025/09/06/med…



Faux Potentiometers Use Magnets, No Contacts


Ever tear open a potentiometer? If you haven’t, you can still probably guess what’s inside. A streak of resistive material with some kind of contact that moves across it as you rotate the shaft, right? Usually, you’d be right, but [T. K. Hareedran] writes about a different kind of pot: ones that use magnetic sensing.

Why mess with something simple? Simplicity has its price. Traditional units may not be very accurate, can be prone to temperature and contamination effects, and the contact will eventually wear out the resistive strip inside. However, we were a little curious about how a magnetic potentiometer could offer a resistive output. The answer? It doesn’t.

Really, these would be better described as rotary encoders with a voltage output. They aren’t really potentiometers. The SK22B mentioned in the article, for example, requires a 5 V input and outputs somewhere between 10% and 90% of that voltage on the ersatz wiper pin.

That makes the devices much easier to puzzle out. The linearity of a device like that is better than a real pot, and, of course, the life expectancy is greatly increased. On the other hand, we’d rather get one with quadrature or I2C output and read it digitally, but if you need a voltage, these devices are certainly an option.

[T. K.] goes on to show how he fabricated his own non-contact sensor using photosensors and a gray-coded wheel with a single track. You do need to be careful about where you position the sensors, though.

Could you make a real non-contact resistive pot? Seems like you could get close with an FET output stage, but it wouldn’t be as generally applicable as a good old-fashioned smear of carbon. If you have a better idea, drop it in the comments or build it and give us a tip.

Want a 20A-capable device? Build it. Want to see how we like to read encoders?


hackaday.com/2025/09/06/faux-p…



The Decisioninator Decides Dinner, Saves Marriage


For something non-explosive, this might be the most American project we’ve featured in a while. [Makerinator]’s domestic bliss was apparently threatened by the question “what shall we have for dinner”– that’s probably pretty universal. Deciding that the solution was automation is probably universal to software devs and associated personalities the world over. That the project, aptly called “The Decisioninator” apes a popular game-show mechanic to randomly select a fast-food restaurant? Only people with 100-octanes of freedom running through their veins can truly appreciate its genius.

In form factor, it’s a tiny slot machine which [Makerinator] fabbed up on his laser cutter. The lovely “paintjob” was actually a print out with dye-sublimation ink that was transferred to plywood before laser cutting. Mounted to this are illuminated arcade buttons and a small ISP display. The interface is simplicity itself: the big button spins a virtual “wheel” on the display (with sound effects inspired by The Price is Right) to tell the family what deliciously unhealthy slop they’ll be consuming, while the other button changes decision modes. Of course you can pick more than just dinner with The Decisioninator. You need only decide what spinners to program. Which, uh, that might be a problem.

Luckily [Makerinator] was able to come up with a few modes without recursively creating a The Decisioninator-inator. He’s got the whole thing running on a Pi4, which, with its 1980s supercomputer performance, is hilariously overpowered for the role it plays (in true American fashion). He’s coded the whole thing in the Flame Engine, which is a game engine built on the Flutter UI toolkit by American technology giant Google.

What’s more American than tech giants and fast food? A propane powered plasma cannon, for one thing; or maybe mental gymnastics to translate into freedom units, for another.

Thanks to [Makerinator] for the tip.


hackaday.com/2025/09/05/the-de…