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Igor - Tyler, the Creator


Spinto dal clamore mediatico sprigionato dall'uscita dell'ultimo album, decido di ascoltare Tyler, the creator. Ma l'ultimo singolo non mi piace molto.
Chiedo allora consiglio, alla mia cerchia di amici online, su come posso approcciarmi a questo artista per me sconosciuto.
La maggior parte consiglia Flower Boy e Igor.
Non sono mancati i veri fan, i quali mi hanno suggerito di ascoltare tutta la discografia in rigoroso ordine cronologico.
Ma non lo farò. Inizio con Igor, perchè mi piace la copertina.

1

IGOR THEME

Parte bello emozionante, molto americano, bello il pianetto in stile Jamiroquai.

2

EARFQUAKE

Sintoni stile Juno appoggiati sulle solide basi di una 808 che boom boboom boom. POP! Però pop un po' a la Justin Timberlake. No me gusta.

3

I THINK

Parte con un beattone uptempo e un bassone sporcone, ma subito sento un flow che mi ricorda Stronger Di (Kan)YE. Credo sia palesemente un omaggio. Proprio molto simile l'idea ma più dirty.Mi piace comunque più di Stronger.Belli i coretti "I think I'm falling in love/This time I think is for real".Bello il bridge jazzoso e pure il finale.

4?

BOYFRIEND

Questa è una traccia che da quello che ho capito c'è solo sul vinile, e su youtube 😁.

Soul del futuro (quindi del presente).
Mi piace molto il Kick.
Questo fino ad ora è il mio pezzo preferito. Anche perché sembrano due tre pezzi diversi e adoro questa schizofrenia. Non so chi rappa però.Chi è che fa sta vocina? Pensavo fosse un feat, invece è lui?!?
Grande!

5

EXACTLY WHAT YOU RUN FROM YOU END UP CHASING

Sarebbe la coda del pezzo precedente ed è una strofa praticamente:

"exactly what you run from, you end up chasing(Say it, say it) like, you can't avoid, but(Hey hey) just chasing it and just like trying (say it, say it)Giving it everything that you can, there's always an obstacle"

True story.

6

RUNNING OUT OF TIME

Traccia arrangiata benissimo per me. Mi piacciono molto i synth e sono un fan degli arpeggi. Poteva durare forse un minuto in più (stile però con questo titolo:) ).

7

NEW MAGIC WAND

Inizia con un beat bello saturo, il rullante è uno sparo e le due note di basso che si ripetono ossessivamente accompagnano una cantilena che sembra parlare di un triangolo amoroso in cui una ragazza ostacola una relazione, che l'autore vorrebbe vivere al 100% :
"Don't call me selfish, I ain't sharin'This 60-40 isn't workin'I want a hundred of your time, you're mine".
GELOSONE!
La secondo strofa droppa duramente e ci ricorda che, in fondo, Tyler è -anche- un rapper.
Bene!
Un mio amico mi ha detto che questo è il disco di Tyler in cui si parla in maniera più aperta del suo essere queer e qui (mi sbaglierò magari) la bacchetta magica non è solo quella che l'autore userebbe per fare sparire questa rivale in amore.
Come le altre tracce fino ad ora, Magic Wand si evolve tra il rap e la canzone pop/soul e in questo caso il lato pop viene coadiuvato dai coretti di Santigold e Jessy Wilson.

8

A BOY IS A GUN*

Campione col vocal in stile Kanye (ancora). Vedo infatti su Wiki che il campione è lo stesso usato per Bound (2). Pezzo che il nostro si dice avesse coprodotto per Ye nell'album Yeezus (assieme ad Hudson Mohawke, ma qui sfociamo quasi nel leggendario).
Stranamente il sound generale però mi ricorda più quello di Mf Doom, non so perchè.Almeno fino a quando arrivano i (soliti) coretti soul.
Sarò io stanco, alla fine di una lunga giornata di lavoro, ma mi sembra ci sia un po' di confusione con tutte ste vocine che si accavallano.
Al momento questa è la traccia che mi è piaciuta meno.
La canzone in parole povere dice che, se anche sei innamorato, fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.
Da dove provenga il titolo "a girl is a gun" invece ve lo andate a vedere su Wikipedia.

9

PUPPET

Sarà merito degli ospiti illustri, ma questa è veramente bella.Ritorna il Soul "de na volta", le armonizzazioni e i coretti che tanto amiamo (cantati ancora dall'attore Jerrod Carmichael).Nel finale le dissonanze aumentano e ci prepariamo al peggio.10

WHAT'S GOOD

Break classicissimo (e abusato), tutto un po' noioso fino a quando non dice "DRACULA! DRACULA!" e parte il bassone distorto.Il mood generale è cambiato ed è tutto più dark, più forzatamente schizofrenico e, io credo, meno ispirato.

11

GONE, GONE / THANK YOU

Dopo tanta sofferenza e oscurità arriva una bella canzoncina con la chitarra.La memoria va subito ad Andre 3000 (quando non suonava il flautino).Una canzone pop allucinata sulla quale tranquillamente puoi cantare sopra:
"My baby don't mess around.
Because she loves me so
And this I know fo sho (uh)" etc etc.
Questi sono due pezzi che il nostro ha voluto unire.
Verso metà ritorna la voce pitchata, che non amo.
verso 5 min e mezzo si apre una coda melodicamente stralunata.

12

I DON'T LOVE YOU ANYMORE

È una traccia carina, con una trovata divertente (la vocina che canta il titolo in maniera un po' schizzata e caricaturale) .Il tono generale è allegro. Un organetto distorto disegna un riff dall'andatura collinare. È TORNATO IL SOLE, ANCHE SE È UN MOMENTO TRISTE.

13

ARE WE STILL FRIENDS?

La bella voce di Pharrell spicca in questa traccia, dove sono le scelte del Tyler produttore a fare la differenza. Un altro pezzo che, se non fosse per i suoni utilizzati, il kick prepotente e il taglio lisergico, potrebbe appartenere a qualche soul man contemporaneo di Otis Redding.
Peccato che si incastri un po' il tutto in una cantilena a tratti troppo ripetitiva e poco sviluppata.
Bello e catartico il finale in crescendo.

Quando è uscito il primo disco di Tyler, The Creator, ascoltavo quasi solo Electro/Maximal/Fidget o roba della Ed Banger Records. Anche roba che se la ascolto adesso mi faccio due risate eh.
Rap ne ascoltavo poco. E quasi solo italiano: prevalentemente roba romana. Ricordo nitidamente che era roba fighissima, tipo Giacomo Cannas e tutto il Truce Klan.Ma anche roba grezzissima, tipo ODEI, Er Gitano etc.
Quando usci Igor stavo in fissa con la roba Dubstep del 2008, che mi ero perso perché nel 2008 ascoltavo Electro (appunto, si chiamava Electro, ma non era quella che ora si chiama Electro).
Mentre ascoltavo questo disco e scrivevo questa recensione, a un certo punto mi sono fermato per fare indigestione di Selected Ambient Work vol II di Aphex, approfittando di una nuova edizione in CD, rilasciata da Warp, per il trentesimo aniversario.
Poi ho ascoltato molto Spira di Daniela Pes (e ho scritto una recensione al volo).
Poi, per festeggiare un altro trentennale, mi sono ascoltato ripetutamente SXM dei Sangue Misto.
Mentre lasciavo in disparte Tyler, per ascoltare questi altri 3 album, ho pensato a quanto mi desse realmente piacere ascoltarli. Cosa che non posso dire, purtroppo, per quanto riguarda IGOR.
Forse questa sensazione è dovuta al fatto che ho iniziato ad ascoltarlo in maniera molto analitica, a volte ascoltando anche solo una traccia alla volta. Forse però è come dice mio padre: "a fine serata rimangono sul tavolo le bottiglie di vino meno buono".
Più probabile ancora che questo sia un disco che inizia molto molto bene e che piano piano tradisca le aspettative dell' ascoltatore.
Comunque l'ho ascoltato tanto.
Voto 7.5


Daniela Pes - Spira


Mi avevano parlato di questo album, ma io, come spesso accade, avevo ignorato il suggerimento.
Pensavo fosse uno di quei dischi che vengono ascoltati da un determinato tipo di persone. Quali fossero, poi, queste persone, lascio alla fantasia del lettore immaginarlo.
Pensavo la stessa cosa della musica dell'altro protagonista di questo disco: #IOSONOUNCANE. E Chissà che io non recuperi al più presto anche con lui.
Spira, prodotto appunto da IOSONOUNCANE, è un disco meraviglioso.
Credo che, se non fosse un disco italiano, potrebbe avere il risalto che hanno avuto pietre miliari come "Untrue" di Burial o altri gamechanger della musica inglese o americana.
Perchè le canzoni di Spira (complici anche le origini sarde dei due protagonisti) sono simili a tutto quello che c'è stato prima, ma allo stesso tempo rappresentano una piccola rivoluzione nell'indie Italiano (e non solo) e creano quasi un nuovo genere. Che poi sarebbe una specie di trip hop sardo (per chi ha i miei riferimenti culturali) , ma in realtà è qualcosa di più.
La voce di #DanielaPes racconta (con una lingua che potrebbe essere benissimo inventata da quanto è ermetica) di cose piccole, intime, e maestose. A volte droneggia. A volte è ostinata, a volte si apre ad armonie meravigliose, a volte è jazz. Non vi faccio la recensione traccia per traccia per il momento perché me lo sto ascoltando di gusto e ho paura di rovinare l'idillio.
Voto : 8.5 .

@djpanini@mastodon.uno:

Che disco!
trovarobato.bandcamp.com/album…



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Keebin’ with Kristina: the One with the DIY Homing Keys


Illustrated Kristina with an IBM Model M keyboard floating between her hands.

r/keebgirlies Is Totally a Thing Now


When [coral-bells] posted her first build to r/mechanicalkeyboards, she likely felt some trepidation. After all this is reddit we’re talking about, so right away you’ve got two layers of male-domination hobby.

Most of a lovely plant-themed keyboard.Image by [coral-bells] via redditWhat she likely didn’t expect was to be upvoted into the tens of thousands, or to receive such a response from other girlies who came out of the woodwork to share their builds.

And so r/keebgirlies was born, and already has a few thousand members. This is a brand-new subreddit for women and non-binary folks who are into mechanical keyboards. As it says in the sidebar, men are welcome but limited to the comments for now, so don’t go trying to post your builds. The girlies are currently seeking moderators, so give that some thought.

As for [coral-bells]’ lovely build, this is an Epomaker MS68 with MMD Vivian V2 switches, and those flowery keycaps are from Etsy. She is currently waiting for supplies to mod a Yunzii AL66, but wants to build a kit at some point.

Bear In Mind That You Can DIY Homing Keys


Ahh, homing keys. F and J, with their little bumps or lines that home your fingers on the… home row. The Kinesis Advantage doesn’t have them, unfortunately, but makes up for it with deep-dish DSA keycaps on the home row that are bright blue against a sea of black.

A split keyboard with tiny ball bearings on a few keys as homing devices.Image by [theTechRun] via redditI still miss having bumps around because I like to pick at them sometimes when I can’t find the words I want. So there’s a good chance I will try [theTechRun]’s DIY homing key method at some point.

After trying and failing several ways, [theTechRun] came up with this ball bearing method lovingly outlined in the reddit post. Basically, you draw a line across the keycap where you want the bearings to sit, make indentations with a spring-loaded center punch set on the lowest pressure setting, then use an unfolded paperclip to dab super glue in the divots and set 1/16″ bearings in there. Evidently, two bearings feel nicer than one, and they look cooler, too.

This is a great step-by-step with shopping links for everything but the pencil. [theTechRun] offers a lot of tips as well, like erasing the pencil line before you set the bearings, and using a leveler to mark it in the first place.

The Centerfold: the Rainbow Connection


A lovely KBDFans TET with GMK Panels keycaps and some rainbows from nature.Image by [SpockIsMyHomeboy] via redditHappy 8-year cake day to [SpockIsMyHomeboy], proud owner of a bunch of rainbows and a lovely peripheral. This is a KBDFans TET keyboard sporting GMK Panels keycaps on HMX Hyacinth V2U switches. That lovely artisan keycap is none other than a Muad’ib DuneDragon.

Do you rock a sweet set of peripherals on a screamin’ desk pad? Send me a picture along with your handle and all the gory details, and you could be featured here!

Historical Clackers: the Merritt Had Merit


I keep featuring the odd index typewriter here and there because I want you to get the sense of how popular they used to be before the masses had really mastered the keyboard, whatever the layout might have been.
The Merritt index typewriter had an interesting layout -- XCKMVWPLYOFURSATHEINGDBCQZ.Image via The Antikey Chop
The Merritt index typewriter, which was marketed as “The People’s Type-Writer”, went for a cool $15 in the 1890s until the brand’s demise in 1896. That’s around $500 in 2025 money.

All versions of the Merritt were blindwriters that typed in a linear up-striking fashion. Thanks to a double Shift mechanism, the machine could produce 78 characters. The inking was handled with a couple of rollers. I find the layout intriguing and wonder how fast I could get going on the thing, though it seems like a recipe for a repetitive stress injury.

Interestingly, the Antikey Chop found an ad from 1901 that was placed by a department store. Hamburger & Sons claimed to have acquired “an immense quantity” of Merritts and were offering them for $3.98 and $4.98. They chose to market the machines as “typewriters for those who cannot afford typewriters”, “handy typewriters for tourists”, and “ideal machines for boys and girls”.

This Keyboard Charges Itself


Wireless keyboards are cool and all, but they whole keeping-it-charged thing adds a level of stress that many believe isn’t worth it. After all, what are you supposed to do when your keyboard is dead? Use the — gasp — laptop keyboard? Uh, no. I mean, unless you have a ThinkPad or something; those have pretty nice keyboards, or at least they did a few years ago.

A new Lenovo keyboard that charges itself through a photovoltaic panel.Image by [Lenovo] via PC MagazineLenovo is here for you with their Self-Charging Bluetooth Keyboard, which debuted at CES. It uses a photovoltaic panel and supercapacitors to harness and store both solar and ambient artificial light. I don’t have to tell you that supercapacitors last much longer than lithium batteries.

I for one like the paint spatter design, but I wish only three keycaps were green. It’s a nitpick for sure, ignoring the elephant in the room with a sign around its neck that reads ceci n’est pas une ergonomic keyboard.

Bonus: Lenovo also debuted the AdaptX Mouse, a modular affair which appears to be a pretty sweet multi-functional peripheral for those who don’t want to carry too much. It can be a compact mouse, an ergonomic mouse, a travel hub, a memory card holder, and an emergency power bank. Sheesh! Unfortunately, it’s just a proof-of-concept for now. Gauntlet laid?


Got a hot tip that has like, anything to do with keyboards? Help me out by sending in a link or two. Don’t want all the Hackaday scribes to see it? Feel free to email me directly.


hackaday.com/2025/01/28/keebin…



AI: ma che succede adesso?

Lavorare per un'azienda che ha deciso di diventare “full-AI” e fa le conferenze virtuali con il digital twin del boss (il quale ha non-scritto il testo insieme ad una AI e si e' fatto fare le slide da copilot) significa che ieri e' cascato un asteroide (dal sapore fritto che e' tipico degli asteroidi cinesi) per via di deepseek. Ma la cosa peggiore e' che nessuno degli espertoni se lo aspettava


Di @Uriel Fanelli sul suo blog

@Intelligenza Artificiale


AI: ma che succede adesso?


Lavorare per un'azienda che ha deciso di diventare “full-AI” e fa le conferenze virtuali con il digital twin del boss (il quale ha non-scritto il testo insieme ad una AI e si e' fatto fare le slide da copilot) significa che ieri e' cascato un asteroide (dal sapore fritto che e' tipico degli asteroidi cinesi) per via di deepseek. Ma la cosa peggiore e' che nessuno degli espertoni se lo aspettava.

Perche' sia chiaro, se voi dichiarate che la vostra azienda diventa Full-AI, tutti diventano improvvisamente esperti di AI. Ma se anche parliamo di un'azienda di consulenti, chi non si e' mai ma proprio mai occupato di cose simili difficilmente capira' il problema e quindi sapra' cosa aspettarsi.

Chi invece parla di reti neurali da una ventina d'anni sul suo blog e' visto come il Gandalf della situazione, che si' e' un mago, ma sticazzi se capisco cosa dice. Quella roba e' magia nera. E questa e' la mia figura nell'azienda, in cui tutti ma proprio tutti sanno cosa sia l' AI, ma sono pochi a capire che diavolo stiamo facendo.

Provo a spiegarlo. Cosi' vedo se ho capito io.

Tutto sta nella capacita' di trasformare un'insieme di parole in un vettore di numeri. Questo vettore n dimensionale,ovviamente, indica un punto dello spazio. A quel punto, con tecniche tensoriali (o matriciali che dir si voglia, a seconda della formazione) si usano tecniche assolutamente primitive – ma assolutamente algebriche, cioe' geometriche – per cercare i punti vicini al vostro prompt, e generare una risposta.

Il fatto che tutte queste tecniche siano tensoriali e/o geometriche (ok, posso rivelarvelo: algebra astratta e geometria sono la stessa cosa), significa che una GPU, la scheda grafica, che e' specializzata nel fare i conti e produrre cose geometriche (videogiochi, per esempio) funziona benissimo per fare questi calcoli.

qual'e' la trappola? La trappola e' che queste tecniche per generare l'embedding sono estremamente primitive. Almeno sul piano matematico.


Lo so che vi sembrera' strano sentir parlare dello stato dell'arte dell' IT come “primitivo”, ma intendo dire che appena si e' visto che questa roba funzionava... la si e' buttata sul mercato. Per battere la concorrenza.

E non si e' fatto un ENORME lavoro di ottimizzazione degli algoritmi che poteva essere fatto se si fosse aspettato un po'. Ma il TTM (time to market) e' tiranno quindi si e' buttata fuori la cosa cosi'.


Facciamo un esempio: vogliamo calcolare pi greco. Il nostro nuovo prodotto calcola pigreco. Siccome abbiamo fatto il liceo, useremo la serie di Leibniz, nome che piaceva anche al prof di filosofia.

Possiamo proporre tre metodi, in ordine di efficienza.

1. Metodo di Gauss-Legendre (o di Brent-Salamin)

a0 = 1, b0 = 1/√2, t0 = ¼, p0 = 1

an+1 = (an + bn) / 2

bn+1 = √(an · bn)

tn+1 = tn − pn · (an − an+1)2

pn+1 = 2 · pn

π ≈ (an+1 + bn+1)2 / (4 · tn+1)

2. Serie di Ramanujan

La serie di Ramanujan per il calcolo di π è:

1/π = (2√2 / 9801) ∞ Σ k=0 ((4k)! (1103 + 26390k)) / ((k!)4 3964k)

3. Serie di Leibniz

La formula di Leibniz per il calcolo di pi greco in notazione di sommatoria:

π/4 = ∞ Σ k=0 (-1)k/(2k+1)

Qual'e' il migliore?

MetodoEfficienzaConvergenzaQuando usarlo
Gauss-LegendreAltissimaQuadratica (= apre culi)Precisione molto alta, tempi rapidi
Applicazione serie di RamanujanMediaRapidaBuona precisione, non massima efficienza
Serie di LeibnizMolto bassaLentissimaSolo per scopi didattici o bassa precisione

Ma tutti e tre sono metodi validi. Il problema e' che con Gauss-Legendre arriverete subito ad un risultato che congli altri metodi raggiungete piu' lentamente.

Immaginate che il vostro prodotto sia “calcolare pigreco”, e che voi usciate sul mercato, per essere i primi, con una serie di Leibniz. Bello. Ma adesso i concorrenti fanno la stessa cosa, e voi dovete competere. Allora usate l'approccio americano, “tira soldi sul problema sino a quando non e' risolto”, e costruite un intero datacenter con una centrale nucleare dedicata. Andrete piu' veloci degli altri, ma state sempre usando un metodo lento.

Adesso arriva quello che non ha soldi, ma ha letto un sacco di libri. E vi usa Gauss-Legendre (noto anche come Brent-Salamin , ma ragazzi, certe volte i nomi hanno un effetto comico) . Col risultato che su una calcolatrice Texas Instruments da liceo arriva prima del vostro supercomputer nucleare. (in questo esempio, lo fa sul serio!).

Ovviamente, se siete quelli che avevano cercato di risolvere il problema tirandogli addosso dei soldi, ci rimanete male.


Il gandalf maledetto che gira per l'azienda con la felpa “See You in Valhalla”, invece ,(cioe' io) e' cosciente del fatto che stiamo usando un metodo brutale e che quindi prima o poi verra' ottimizzato. Non posso dire in anticipo se verra' ottimizzando usando la tecnica incredibilmente estetica di Ramanujan [1], o con Gauss-Legendre (Brent-Salamin), o usando che so io il metodo di Montecarlo, o altri.

Ma se entrate in una competizione per pigreco col metodo di Leibnitz, qualcuno vi superera' , e superera' anche il vostro superdatacenter nucleare, semplicemente perche' non ha saltato le sue lezioni di matemarica. Questo ve lo posso dire con certezza.


Ed e' quello che e' successo. Mentre gli americani tiravano soldi sul problema, pensando di risolverlo in modo di rendere inarrivabile la soluzione perche' era troppo costosa, i cinesi hanno chiamato dei matematici geometristi e hanno trovato un modo migliore di generare il modello.

E non era difficile, e non siamo ancora alla fine della storia, perche' di algebra astratta ne viene scritta moltissima, quindi c'e' ancora spazio per il geometrista geniale che ha studiato una tecnica numerica in piu'.


Molto spazio.


Perche' gli americani sono andati con la filosofia “lancia soldi sul problema”? Perche' pensavano di mantenere la supremazia dei modelli sfruttando il fatto che gli altri paesi non possono investire cifre simili (per esempio, l' Europa) o che non abbiano le GPU adatte per via di alcuni blocchi commerciali (per esempio, la Cina).

Tenete conto di una cosa. Nel mondo dell' Intelligenza artificiale ci sono due fasi.

  • Apprendimento , o addestramento.
  • Esecuzione.

L'esecuzione di un modello oggi e' relativamente semplice. Se avete un computer adatto a giocare ai videogames professionalmente, non dovrebbe essere difficile scaricare una cosa dall'interfaccia semplice, come GPT4all, e avrete la scelta del modello da installare, potrete usare quello di META, cioe'LLama, e molti altri che diventano opensource.

E capite che se potete farlo in casa, la fase di esecuzione non e' costosa. Potrete cosi' caricare le vostre bollette nella Knowledge base, e chiedere di capire quanto pagate davvero il gas, se usate un modello reasoning, che di solito finiscono per -R1.

La fase davvero costosa, invece, e' digerire tutta la massa di dati per l'addestramento. Si parlava di cento milioni di dollari per addestrare un modello avanzato. Ma questo usando la tecnica brutale, e un sacco di calcolatori,metodo scelto per tener fuori dalla competizione i povery.

Ma la matematica se ne fotte , e se c'e' un metodo piu' veloce, procede.

Conoscendo di vista il mondo dei geometristi e degli algebristi, e' assolutamente probabile che i cinesi abbiano solo graffiato la superficie del problema. Non so che diavolo di tecnica abbiano inventato, o quale teorema abbiano applicato. Ormai di teoremi se ne dimostrano 150.000 ogni anno, e' impossibile seguirli.

La complessita' di calcolo in quel mondo tende a crescere, nelle condizioni sbagliate, di N^N, per poi crollare semplicemente tenendo conto che, “ma si, in questo caso il determinante e' zero e non dobbiamo fare calcoli”. O roba del genere. E poi dai, che schifo, un isomorfismo!!!!


Le conseguenze. Questo trasforma in merda l'idea che se qualcuno investe di piu', avra' i risultati migliori. Quando la gente giudica il potenziale di crescita di una zona, tipo Cina o Europa o USA, va a vedere “quanto investono nella tal cosa”. Ma probabilmente le ottimizzazioni fatte dai cinesi sono uscite da una lavagna, o da un foglio di carta.

E delle buone menti, ça va sans dire.

Il panico e' dovuto proprio a questo:

  • c'e' consapevolezza che c'e' ancora molto da ottimizzare.
  • c'e' consapevolezza che gettare soldi sul problema non e' garanzia di vittoria sul mercato.

Questo spaventera' principalmente gli investitori. A loro era stato garantito che se partecipavano ad un progetto, piu' grande era e piu' sarebbe stato dominante, e quindi avrebbe reso soldi.

Ma se arriva qualcuno e dice che no, ti fotte chiunque sappia piu' algebra astratta di te, il problema diventa tragedia. Gli americani, con il loro anti-intellettualismo, non riescono a capire come 5,6 milionidi $ valgano piu' di 100 se sono in mano alle menti giuste. Lo considerano una magia nera, e non scommettono soldi sulla magia nera.

E da qui, il panico.

Del resto, i cinesi sono comunisti, i comunisti sono amici di Satana, e quindi se ne deduce che sanno fare stregonerie.

Ma specialmente, potrebbe voler dire che gli sforzi per tenere la AI in mano a pochi giocando sui costi enormi sono destinati a fallire.

[1] Ramanujan accettava solo formule che lui definiva “belle”. In senso estetico. Capire come diavolo e' arrivato alle cose che ha fatto e' difficilissimo.

Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a: @uriel@keinpfusch.net

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  • GNU JAMI: ufanelli


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English below

IT - Da diversi anni ho il piacere di collaborare con Reset DOC Dialogues on Civilizations, che oltre a pubblicare una rivista che raccomando a tutti, organizza periodicamente dibattiti e incontri di alto livello.

Dal 30 gennaio al 1 febbraio alla John Cabot University di Roma si discuterà della crisi delle democrazie liberali, e quali possono essere le strade per riformarle.

Un tema di estrema attualità e un appuntamento che consiglio caldamente, considerando la qualità di chi interverrà.

Sarà tutto in lingua inglese.

Potete seguirlo on line oppure di persona. In entrambi i casi è necessario registrarsi (soprattutto se volete assistere in presenza fatelo prima).


EN - For several years, I've been collaborating with Reset DOC Dialogues on Civilizations, which not only publishes a highly recommended magazine, but also regularly organizes high-level debates and meetings.

From January 30th to February 1st, the John Cabot University in Rome will host a discussion on the crisis of liberal democracies and potential avenues for reform.
This is a highly topical issue, and I highly recommend this event, given the caliber of the speakers.

The entire event will be conducted in English.

You can join us online or in person. Registration is required for both online and in-person attendance, especially if you plan to attend in person.

resetdoc.org/event/liberal-dem…



It’s Raining From the BlueSky


A gif of a BlueSky feed, visualized as Matrix-style digital rain.

Which would you rather feel? The blast of a fire hose, or a cool, digital rain? That’s what we thought. Introducing Blue Rain — the fire hose that is the BlueSky feed, falling semi-cryptically down your screen in Matrix-style letter droplets. Ahh, isn’t that nice?

BlueSky skeets in a cube animation.Now, the rain doesn’t have to be blue. You can change the color, the speed at which it falls, the font, the font size, and other stuff like toggling NSFW, uh, tweets. (Wait, what are we calling BlueSky messages, anyway? Skeets? Really?)

You can even choose between a few fonts for the rain. And if you want to like, actually read one of the skeets, just shoot one carefully with your mouse while it’s still falling.

[Simone] has the project files on GitHub, but you should really read the blog post. Inspired by the lovely firehose3d, [Simone] thought instead of displaying the BlueSky fire hose as digital rain.

First, she collects as many skeets as there are empty columns on a screen from a Jetstream sever. This is calculated based on font style and size. She wrote an algorithm loosely inspired by CodePen, which does digital rain. If the skeet doesn’t fully render by the time it reaches the bottom of the screen, the rest appears at the top of the same column and falls until it’s done displaying. Then the column clears out and waits for a new skeet.

Want to take Matrix-style digital rain on the go? You can cram it onto a Pico, you know.

Thanks for the tip, [FrancisF]!


hackaday.com/2025/01/28/its-ra…




Una “generazione Gcap” di ingegneri per il futuro. Parola di Scarpa (Avio Aero)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Con il Gcap, il sistema Paese Italia avrà l’opportunità di raggiungere nuovi livelli di eccellenza. Pierfederico Scarpa, vice presidente Strategy, marketing e sales di Avio Aero, ha presentato oggi alla Commissione Difesa e affari esteri del Senato un aggiornamento



Oggi al Quirinale, nell’ambito della celebrazione del #GiornodellaMemoria, si è tenuta la premiazione della XXIII edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, organizzato dal #MIM in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italia…



Innovery cambia brand e diventa NEVERHACK. Si consolida la leadership del gruppo nel campo della cybersecurity


Innovery, società di consulenza leader in Italia e in Europa specializzata in soluzioni innovative di ICT e cybersecurity, annuncia il rebranding e assume ufficialmente il nuovo marchio NEVERHACK.

Dopo l’acquisizione, avvenuta a settembre 2024, da parte delgruppo francese NEVERHACK esperto di cybersecurity, il cambio di brand segna la fine di un’era per Innovery, marcando al tempo stesso l’inizio di un nuovo capitolo della sua storia: un nuovo corso che si apre nel solco degli stessi valori che hanno guidato l’attività dell’azienda dalla sua fondazione e che può contare sulle solide competenze e sulla lunga esperienza maturata negli ultimi vent’anni nel campo della sicurezza informatica.
Gianvittorio Abate, Managing Partner NEVERHACK Southern Region
Da oggi adottiamo il nuovo brand NEVERHACK, sancendo ufficialmente il nostro ingresso in un grande gruppo internazionale, leader di mercato nel settore della cybersecurity. Siamo pronti a cogliere nuove opportunità di crescita e sfide sempre più globali, portando avanti un sogno condiviso, che va oltre i confini nazionali, unendo talenti, esperienze e culture dei diversi Paesi che fanno parte del gruppo. Un ulteriore passo in avanti, che ci proietta al futuro, per continuare a garantire ai nostri clienti servizi e soluzioni informatiche per la sicurezza, personalizzate in base alle loro esigenze e con standard qualitativi sempre più elevati”, commenta Gianvittorio Abate, Managing Partner NEVERHACK Southern Region.

L’entrata di Innovery in NEVERHACK ha consentito di estendere il portfolio di servizi e soluzioni a disposizione dei clienti, con un’offerta di “one-stop-shop” integrata e allargata, nonché di espandere la presenza internazionale del gruppo, consolidandone la leadership sia nei Paesi dove Innovery era già presente (Spagna, Messico e USA), che in nuovi mercati.

Sul mercato italiano, NEVERHACK conserverà la leadership già acquisita da Innovery nell’incident response, espandendola a livello internazionale. Inoltre, continuerà a rappresentare un punto di riferimento nell’ambito della consulenza strategica e nella fornitura di soluzioni innovative per la sicurezza informatica, la definizione e l’integrazione dell’architettura informatica e la progettazione e la gestione dell’infrastruttura ICT, rispondendo con precisione alle esigenze dei propri clienti in materia di network operations center e sicurezza.

L'articolo Innovery cambia brand e diventa NEVERHACK. Si consolida la leadership del gruppo nel campo della cybersecurity proviene da il blog della sicurezza informatica.



Il principio del #governo Meloni secondo il quale per fermare l'#immigrazione bisogna punire gli #immigrati potrebbe avere senso. Peró non hanno tenuto conto di un fattore fondamentale: la disperazione di queste persone.
La disperazione ti porta a fare di tutto, nonostante le conseguenze.
Il concetto di disperazione da parte di persone che hanno sempre vissuto con il culo al caldo non é minimamente concepibile.


Big Chemistry: Catalysts


I was fascinated by the idea of jet packs when I was a kid. They were sci-fi magic, and the idea that you could strap into an oversized backpack wrapped in tinfoil and fly around was very enticing. Better still was when I learned that these things weren’t powered by complicated rockets but by plain hydrogen peroxide, which violently decomposes into water and oxygen when it comes in contact with a metal like silver or platinum. Of course I ran right to the medicine cabinet to fetch a bottle of peroxide to drip on a spoon from my mother’s good silverware set. Needless to say, I was sorely disappointed by the results.

My little impromptu experiment went wrong in many ways, not least because the old bottle of peroxide I used probably had little of the reactive compound left in it. Given enough time, the decomposition of peroxide will happen all by itself. To be useful in a jet pack, this reaction has to proceed much, much faster, which was what the silver was for. The silver (or rather, a coating of samarium nitrate on the silver) acted as a catalyst that vastly increased the rate of peroxide decomposition, enough to produce jets of steam and oxygen with enough thrust to propel the wearer into the air. Using 90% pure peroxide would have helped too.

As it is for jet packs, so it is with industrial chemistry. Bulk chemical processes can rarely be left to their own devices, as some reactions proceed so slowly that they’d be commercially infeasible. Catalysts are the key to the chemistry we need to keep the world running, and reactors full of them are a major feature of many of the processes of Big Chemistry.

Catalysis 101


The high school chemistry description of a catalyst is pretty simple: it’s a substance that helps a reaction to proceed without being consumed in the process. Take the case of the jet pack reaction, or rather a close alternative using another catalyst, manganese dioxide:

2H_{2}O_{2} \xrightarrow{\small{MnO_{2}}} 2 H_{2}O + O_{2}

Manganese dioxide does not appear on either the reactant side of the equation or in the products. It only facilitates the reaction, and no matter how much peroxide you pour on it, the manganese dioxide will still be there — with a few practical caveats, which we’ll discuss below. The usual explanation for how catalysts work is that they lower the activation energy of a reaction, which in turn increases the rate of the reaction. That’s fine as far as it goes, and probably enough of an explanation for the practical needs of bulk chemistry, but diving just a bit deeper into the concepts will help explain the engineering of catalysts and chemical reactors.

youtube.com/embed/S86mL5kEfBE?…

Most of the catalysts used in bulk chemistry processes are heterogenous surface catalysts; heterogenous in that they are in a different physical state from the reactants, usually a solid catalyst with liquid or gaseous reactants, and surface in that the catalysis occurs at the interface between the reactant phase and the solid surface of the catalyst. Reactants can diffuse from their liquid or gaseous phase and adsorb onto the catalyst’s surface in close enough proximity to react with each other. Alternatively, reactants can migrate across the surface of the catalyst so they get close enough to react, but the key concept is that the catalyst acts something like a jig to keep the adsorbed reactants together long enough to do their thing. Once the reaction is complete, the product will release or desorb from the catalyst, freeing up the surface to be used by fresh reactants. This process — diffusion, adsorption, reaction, and desorption — is referred to as the catalytic cycle.

Catalyst Structure


Most catalysts for bulk chemistry rely on elements from the transition metals groups, that block of elements that lives between the “towers” at either side of the periodic table. In addition to silver and manganese, metals from this block commonly used as catalysts include palladium, platinum, rhodium, rhenium, and iridium. Vanadium, used to produce sulfuric acid from sulfur dioxide, is another important transition metal catalyst, as is iron, which catalyzes ammonia synthesis in the Haber-Bosch process. The rare earth elements in this block are also used for some processes.

While it makes for a good demonstration of catalysis, the example above of dripping hydrogen peroxide onto a pile of manganese is a bit simplistic. Practical industrial catalysts are highly engineered to maximize their effectiveness while standing up to reaction conditions, which often require (or create) extreme temperatures and pressures. Most industrial catalysts are classified as supported, which simply means that the active element or elements are applied to a non-catalytic physical structure that provides mechanical stability. Support materials run the gamut, from simple inorganic compounds like magnesium chloride to complex shapes made from silica, ceramics, or even plastics. The catalytic element can either be part of the support matrix or applied to the outer surface of the support, which is common for precious metal catalysts such as palladium or platinum.
Forbidden candies. Supported catalysts for fixed bed reactors take many forms, all optimized for packing, reactant flow, and maximum surface area. Source: Shubhrapdil, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
The size and shape of the catalyst support is critical to its efficiency. A wide range of forms are used, with a tendency to shy away from spherical shapes as these tend to minimize surface area for a given volume. Cylindrical shapes are often used, and many catalysts have one or more holes passing through them, to increase their surface area. The size and shape of the particles also determine the flow characteristics of the catalyst, which is important in continuous chemical processes where the reactants need to pass through a catalyst. Catalytic cracking of crude oil into products like diesel, gasoline, and butane is a good example of a continuous flow catalytic process.

Even though catalysts aren’t used up in a reaction, they still wear out over time. Back in the days when it was still possible to buy leaded gasoline, it was pretty obvious when someone had mistakenly used the wrong gas in a car with a catalytic converter. The tetraethyl lead poisoned the catalysts in the exhaust system by coating the surface with lead compounds, blocking the active surface and leading to a characteristic rotten egg reek. Poisoning is just one way that catalysts become less effective over time; other common catalyst deactivation mechanisms include coking with heavy carbon deposits, fouling with unreacted compounds or contaminants, sintering of catalytic metal into large crystals rather than a smooth layer, and solid-phase transformation, where molecules from the support material migrate through the active layer and block access to it. Catalyst deactivation eventually reduces the efficiency enough that the spent catalyst has to be replaced.

Catalyst Service With a Smile


Containing reactants and the catalyst media requires some sort of vessel. These are generically known as reactors, and while they range widely in size and features, for big chemistry processes like crude oil refining or polymer production, reactors can be among the biggest components of a plant. Reactors often take the form of a large tank or even a tower, many meters high, wrapped in pipes and equipped with catwalks and manholes and bristling with sensors and monitors. Big reactors are often very strong, able to resist high temperatures and pressures, and depending on the corrosivity and reactivity of the reactants, they may be made from materials such as stainless steel or even alloys like Monel or Inconel.

A large refinery or chemical plant may have dozens or even hundreds of reactors, all of which will require service at some point. Changing out spent catalyst is a challenging and dangerous job, so chemical operators usually outsource the job to specialist firms that do nothing but service reactors. They employ catalyst technicians who are trained for confined-space entry so they can safely get inside the reactor to inspect or clean it. Even with the proper training and safety equipment such as hazmat suits that are just this side of legitimate space suits, confined-space entry is very dangerous and can be terrifying; claustrophobiacs need not apply.

Unloading a reactor is a slow and deliberate process. Reactors tend to run very hot, so operators have to plan ahead and leave plenty of time for the reactor to cool down before unloading. Consideration also has to be given to any physical or chemical changes that occurred to the catalyst during its life, which could present a dangerous situation. Some catalysts may have accumulated metal oxides which would react violently if exposed to air, releasing deadly gasses like sulfur dioxide. In such cases, the reactor may be filled with nitrogen, which complicates technician access. Alternatively, a protective resin can be added to the reactor to coat the catalyst particles and lock away the reactive oxides, making them safer to handle.

With some reactors holding tons of catalyst, removing the spent media can be a challenge. Some reactors have dump gates at the bottom, allowing the spent material to flow out under gravity. Other reactors only have a manhole at the top, meaning that the spent catalyst has to be vacuumed out. Large, powerful vacuum trucks are used for this job, often with confined-entry techs guiding the hose inside the reactor.

The spent catalyst presents a disposal problem. In days past, spent material was either landfilled or sometimes ground up and used as a replacement for sand or gravel in concrete. This isn’t terribly sustainable, though, and when the active material of the catalyst is something like platinum, downright wasteful. Catalyst recycling is a big industry now, with companies specializing in the process. Spent catalyst is trucked off to facilities where it is classified and graded before being stripped of any remaining reactants, which are recovered and recycled where possible. Stripped catalyst is roasted in a rotary kiln to oxidize the active metal, with sulfur dioxide and particulates captured by electrostatic precipitators and filters. The roasted media, known as calcine, is ground and leached with acids to solubilize the metals, and the leachate goes through a series of pyrometallurgical processes to recover the metals.

Once a reactor has been unloaded and inspected and any necessary repairs made, it needs to be refilled with fresh catalyst. There are two main methods for this. Sock loading is where catalyst service techs enter the reactor wearing full protective suits with breath apparatus. They often need to wear special shoes to distribute their weight — think snowshoes — and prevent crushing the catalyst bed. A long flexible tube, traditionally made of canvas and hence the name of the method, is lowered to the bottom of the reactor. Catalyst particles flow down the sock from a hopper while the techs guide the sock around to make an even bed. The sock is withdrawn as the bed rises, and the techs often use rakes and shovels to evenly distribute the material.

youtube.com/embed/iHyBIT_mdd0?…

Another method is called dense loading. No technicians are required in the reactor; rather, a specialized dense loading tool in inserted into the tank through a central manhole at the top. The tool has a series of platforms that spin, distributing catalyst particles that are fed into the center of the tool from a hopper above. The gentle rain of catalyst particles free-falls in the reactor until it reaches the rising bed, where the particles bounce around until they settle into their lowest energy state. As the name suggests, dense loading yields a denser, more homogeneous catalyst bed, which allows more material to be packed into the same volume. This tends to make the reactor more efficient overall and increases catalyst life by decreasing hot spots.


hackaday.com/2025/01/28/big-ch…




Lituania ed Estonia: “dal 2026 le spese militari oltre il 5%”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Per rispondere alle richieste di Trump e aumentare le proprie capacità di combattimento, Estonia e Lituania aumentano le spese militari
L'articolo Lituania ed Estonia: “dal 2026 le spese pagineesteri.it/2025/01/28/mon…





EGITTO. Amnesty: “Aumenta la repressione contro il dissenso pacifico”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Amnesty International denuncia l'aumento della repressione contro il dissenso pacifico in Egitto, che si prepara alla Revisione periodica universale delle Nazioni Unite, prevista per il 28 gennaio.
L'articolo EGITTO. Amnesty: “Aumenta la repressione contro il dissenso



Carte segrete alle aziende della Difesa. La mossa della Nato

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Nato ha avviato un processo per condividere alcuni dei suoi segretissimi obiettivi di capacità – che determinano il tipo di armi ed equipaggiamenti che i Paesi membri devono produrre – con l’industria della difesa, secondo quanto riferito da alcune fonti di Bloomberg. La decisione rientra nell’ambito degli sforzi degli



I gazawi in lutto estraggono i corpi dalle rovine delle città per dare loro una sepoltura


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nelle comunità musulmane e arabe le sepolture vengono solitamente effettuate entro poche ore dalla morte, e il mancato recupero dei corpi e la mancata garanzia di sepolture dignitose sono un'agonia per le famiglie in lutto



Hubzilla è la piattaforma federata più avanzata in circolazione, ma è anche una delle meno facili da capire. La recensione di Accurate Reviews

[quote]Hubzilla è una soluzione estremamente versatile, ideale per chi cerca una piattaforma in grado di aggregare diversi protocolli e di fornire strumenti avanzati di gestione e comunicazione. Sebbene richieda una certa familiarità iniziale per sfruttarne appieno le potenzialità, rappresenta una scelta eccellente per utenti avanzati e comunità organizzate che desiderano il massimo controllo sui propri dati e sulle proprie interazioni

Pro

- Decentralizzazione avanzata
- Supporto per più protocolli
- Controllo granulare sulla privacy
- Ottima gestione collaborativa

Contro

- Curva di apprendimento ripida
- Interfaccia utente poco intuitiva

accuratereviews.com/it/gestion…

@Che succede nel Fediverso?



Clone of Giornata della protezione dei dati: Solo l'1,3% dei casi sottoposti alle autorità di protezione dei dati dell'UE si conclude con una multa


Clone of Giornata della protezione dei dati: Solo l039;1,3% dei casi sottoposti alle autorità di protezione dei dati dell039;UE si conclude con una multa
Le autorità europee per la protezione dei dati non comminano quasi mai multe per le violazioni del GDPR
mickey28 January 2025
Mountain of documents


noyb.eu/it/data-protection-day…

#039


Giornata della protezione dei dati: Solo l'1,3% dei casi sottoposti alle autorità di protezione dei dati dell'UE si conclude con una multa
Le autorità europee per la protezione dei dati non comminano quasi mai multe per le violazioni del GDPR
mickey28 January 2025
Mountain of documents


noyb.eu/it/data-protection-day…




Hackers behind the breach of “nearly all” of AT&T customers’ metadata searched for records associated with members of the Trump family, Kamala Harris, and Marco Rubio’s wife.#News #Hacking


In memoria di….

Guardare Auschwitz.
Sentirsi le budella ritorcersi
nel vedere
corpi rigidi ridotti a non più
di congegni meccanici inservibili,
mischiati al fango e ormai già fango.
Scheletri nudi,
con braccia lignificate;
cataste di figli, di madri,
di uomini inermi
che la morte soltanto accomuna.
Tutti avvolti, ieri,
da una sola, grande speranza,
riparo dalle atrocità: la vita!
Capelli lunghi intatti
pendono a coprire il volto ignoto
di una madre strappata a suo figlio
anche nella morte.
Mani crudeli,
con maschere antigas
per non morire soffocate
dal fetore da loro stessi prodotto
con folle determinazione,
profanano ancora una volta
quei corpi umili,
da lungo tempo
annientati da menti cattive.
E vedere sorrisi intorno a tanta paura
fa rabbrividire.
Ma il rimorso non li prende;
il pentimento
è un’isola per pochi naufraghi,
che pur vivono male
senza un’ombra dietro
in cui riconoscersi
e dieci, cento, mille ombre di morti
che dilaniano i loro corpi
con ferite senza sangue, insanabili.
Riecheggia, così,
l’odio
che mi era sempre sembrato
lontano millenni?
Questa parte oscura
della dimensione uomo
si staglia ben netta
agli occhi di un individuo
che “vede” la vita,
e pesante su di lui
si fa l’eredità
della bestia che fu!

(by ant58ore - 1978)




I BRICS si allargano ancora: anche la Nigeria nell’alleanza che sfida l’egemonia USA - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/01/2…


PFAS nell'acqua minerale in bottiglia: un test conferma l'allarme - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/01/2…


CARNEVALATE NORDICHE
Il primo ministro danese Mette Frederiksen ha ospitato una cena informale con i leader di Finlandia, Svezia e Norvegia.
L'argomento principale è stato quello di creare un'unità nordica per proteggere la Groenlandia da una potenziale annessione degli Stati Uniti.

E SI SONO UNITI ALLA NATO PERCHE' IL PERICOLO ERA PUTIN?🤣

Il Politico Web su X: "🇩🇰🇸🇪🇳🇴 Il primo ministro danese Mette Frederiksen ha ospitato una cena informale con i leader di Finlandia, Svezia e Norvegia. L'argomento principale è stato quello di creare un'unità nordica per proteggere la Groenlandia da una potenziale annessione degli Stati Uniti. https://t.co/OrQHs8QGoJ" / X
https://x.com/ilpolitico_web/status/1883774591816048679



In a slate of several bills restricting reproductive rights and divorce, Oklahoma senator Dusty Deevers suggests anyone making anything even vaguely pornographic should go to jail.#porn
#porn


Gaza, l’Ue riattiva la missione umanitaria a Rafah con il coordinamento italiano

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il Consiglio affari esteri dell’Unione europea ha annunciato una mossa per supportare il cessate il fuoco a Gaza e ha disposto la riattivazione della missione EU Border Assistance Mission (Eubam) a Rafah. La missione, che avrà luogo presso il valico di Rafah,





Meloni: “Le dimissioni di Santanchè? Bisogna valutare con lei”. E la ministra: “Non mi dimetto”


@Politica interna, europea e internazionale
“Non mi dimetto e vado avanti”. Lo dice la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, allontanando le voci su un suo possibile passo indietro a causa dei problemi giudiziari che la riguardano. Santanchè – che lo scorso 7 gennaio è stata rinviata a

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Mettiamo una croce su "X".


noblogo.org/transit/mettiamo-u…


Mettiamo una croce su "X"


(163)

(X)

“X” non è più un #socialmedia. Ci sono voluti molti mesi dopo la fine di “Twitter” e l’acquisizione da parte di #Musk. Per arrivarci è stato necessario sopportare una campagna elettorale americana (di cui ci si potrebbe tranquillamente fregare) e la rielezione di uno come #Trump. Vedere il “paron del vapore” scodinzolare affettuoso con il nuovo Presidente, in compagnia di tutti gli altri miliardari della ex “Silicon Valley”, è stato il terzo ed ultimo atto della parabola discendente di questa piattaforma. Durante i mesi che hanno preceduto le urne, Musk ha donato soldi e fango a piene mani: tutto pur di compiacere un anziano “tycoon”, pregiudicato, scapestrato, ignorante e razzista. Non deve essere parso vero al fabbricante d’auto quando un tale soggetto, eletto da milioni di fenomeni uguali a lui, lo ha chiamato addirittura a far parte del governo. Sembra un film di quelli per la TV, sciatto e con una sceneggiatura ridicola.

(X1)

Eppure è così. Trump vuole ridare il diritto di parola, che nessuno ha mai tolto, all’America e un megafono come il social di Musk è lì, pronto e praticamente gratis. Via i controlli sulle fake news, via le restrizioni al linguaggio volgare, sessista e offensivo, via le moderazioni sulle vagonate di scemenze che scrive la gente: avanti con la libertà totale di insulto, con i contenuti pornografici e con un algoritmo talmente invasivo da diventare il vero gestore del tutto.

Quando “#Twitter” cambiò nome e dirigenza, molti se ne andarono perché non vedevano più quel social che avevano imparato ad usare (e amare?), quello vero, quello iniziale. Ancora più utenti resistettero, eroici, alle prime avvisaglie di disfacimento, arrivate con la personalità strabordante e cafona di Musk. Ma dopo il Novembre del 2024 tantissime persone hanno veramente raggiunto il limite di sopportazione ed hanno abbandonato la nave, che da allora batte decisamente la bandiera del “Non c’è nessun controllo.”

Dapprima gente famosa, poi moltissimi giornali, tanti attivisti e tante ONG hanno chiuso i loro account, seguiti dai profili della gente “comune”, stanca di continuare ad essere offesa, di non trovare più i post degli amici e di non uscire mai e poi mai sulla TL. Ormai conti, se l’algoritmo decide che sei utile allo sforzo propagandistico del vate o se, al contrario, sei talmente offensivo e razzista da veicolare un traffico importante. Il resto non serve a nulla: ci si illude per qualche giorno, magari con riscontri che appaiono gratificanti, per poi tornare a scrivere quasi solo per se stessi.

(X2)

Portiamo noi come esempio. Abbiamo perso più di trecento follower nel giro di tre mesi, ed eravamo a quota 7000: ogni giorno continua una lenta emorragia, che a volte si ferma e la rotta si inverte, ma non dura mai. I post sono visti al massimo 500 volte: le interazioni sono praticamente nulle e i commenti raramente raggiungono la decina. Questi sono gli aridi numeri, che, comunque, sono relativi. Non siamo su “X” per la fama e la gloria (magari i soldi…), ma per veicolare la nostra opinione su cose che riteniamo importanti. Anche per cazzeggiare, ovvio: è lo scopo esiziale di un social.

La cosa che fa propendere per la chiusura è che non si riesce ad interagire più. A parte fare decine di post al giorno per uscire, prerogativa di quegli sfigati degli influencer o di chi non ha altri impegni, dovresti commentare ogni tre secondi da qualche parte per avere un minimo di contraddittorio. Ma non era questo lo scopo dei social? Non era discutere, confrontarsi, anche incazzarsi? Se una formula matematica si mette contro questa cosa, il social non è più quello per cui è stato pensato: è solo un enorme frullatore di cose, alcune validissime, la maggior parte pessime, in cui si gira a vuoto senza alcun approdo. Ci ripetiamo: alcuni continuano bellamente a fare “numeri” enormi, ma sono sempre gli stessi e la maggior parte è schierata decisamente con Musk e il suo enorme conflitto di interessi.

Il tempo scorre sempre e solo in avanti (l'abbiamo già detto) e perderne troppo in rete è abbastanza stupido. Poi, per amor del cielo, ognuno è libero di fare e dire ciò che gli pare, ma davvero ha ancora senso stare su “X”? Non apriamo il capitolo delle alternative, perché resta nel campo delle scelte personali e proporre un social più di un altro è veramente assurdo. Però è arrivato il momento, anche per noi (Ale è silente da molti mesi, ma l’account è il suo), di dire “Stop.”

“X” è diventato politica e quella che a noi non piace, quella di una nazione che vediamo allo sbando, sempre più arrogante, cinica, spietata, esattamente come i suoi rappresentanti. E’ il covo di una informazione fatta di dichiarazioni rocambolesche, di gesti plateali, di offese continue a chi non si allinea, di razzismo evidente, di violenza verbale e non, di sdoganamento dell’inutile a sfavore della profondità.

Basterebbe questo a rendere la nostra decisione dovuta. Aggiungiamo anche che il fatto di non leggere mai le persone che abbiamo a cuore (ve lo ricordate, sì, l’algoritmo?), quelle a cui ci siamo affezionati e che stimiamo, rende tutto più frustrante. Ecco, è per loro che siamo rimasti finora: per quelle risposte, per le loro domande, per le nostre domande, per il sostenerci nei nostri ideali e nelle tante utopie. Mancheranno, tanto, ma proprio per la coerenza che dovrebbe sempre muovere le azioni di tutti, dobbiamo andarcene.

Le vie del web sono infinite. Magari percorrendone una meno battuta ci si ritroverà.

[Alessandra & Daniele]

#SocialMedia #X #Blog #Personal #Opinioni #Opinion

Mastodon: @alda7069@mastodon.unoTelegram: t.me/transitblogFriendica: @danmatt@poliverso.orgBio Site (tutto in un posto solo, diamine): bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com




Chi è Anna Clementina Veclani nuova responsabile italiana di Boeing per il sud Europa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Boeing ha recentemente nominato Anna Clementina Veclani come nuova managing director per l’Italia e il sud Europa. In questo ruolo, Veclani avrà il compito di supervisionare tutte le operazioni di Boeing in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Inoltre, gestirà le relazioni con



quello che è successo agli ebrei è terribile e ingiustificabile, come ogni genere di sopruso o violenza verso individui o popoli. ricordo anche la situazione attuale dei curdi. la storia dell'umanità è tristemente piena di violenze e soprusi. ed è un problema attuale e neppure un ricordo. e posso anche essere d'accordo che se necessario israele abbia un proprio stato (anche se ho ricordi truci di quello che ha rappresentato la chiesa con il suo stato e quanto ha ostacolato l'unità d'italia). ma questo dovrebbe giustificare l'attuale comportamento di israele contro i palestinesi, che non rimane nei propri confini ma invade i territori limitrofi, come fatto da putin o hitler o gli USA ai danni dei nativi americani? e parlo della fascia di gaza e della cisgiordania nello specifico... gli insediamenti dei cosiddetti "coloni israeliani" sono illegali e non esiste alcuna giustificazione per la loro presenza. uno stato palestinese potrebbe ospitarli al limite ma lo stato e il controllo deve essere palestinese e non israeliano. di fatto è un'occupazione militare illegale. se tu per primo usi la forza e la violenza, puoi sentirti la vittima per reazioni violente?



Meloni: “La Shoah fu un abominio nazista con la complicità del fascismo”


@Politica interna, europea e internazionale
L’Olocausto fu un piano “condotto dal regime hitleriano, che in Italia trovò anche la complicità di quello fascista”. Lo sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo messaggio in occasione del Giorno della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah.



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.


La Colombia si arrende alle minacce di Trump e alla deportazione dei migranti


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Casa Bianca aveva minacciato pesanti dazi commerciali e la sospensione dei visti se Bogotà non avesse accettato gli aerei americani carichi di migranti. Dopo un'iniziale opposizione, Petro ha accettato tutte le condizioni
L'articolo La Colombia

in reply to Andrea Russo

Era un chiaro bluff da parte di trump.

La colombia esporta verso gli usa principalmente petrolio, carbone e banane, i dazi avrebbero penalizzato esclusivamente i consumatori statunitensi, quelle quote di petrolio e banane sarebbe potuta andare tranquillamente in europa e il carbone verso altri paesi in via di sviluppo

edit: ma FAFO l'ha postato lui??? LOL perché sarebbe stato il contrario!

Questa voce è stata modificata (7 mesi fa)


Palestinesi tornano al Nord di Gaza. Strage nel Libano del sud


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Questa mattina Israele ha aperto i posti di blocco. Hamas e Jihad hanno accettato di liberare giovedì Arbel Yehud e altri due ostaggi israeliani. Il fuoco dell'esercito israeliano ieri ha ucciso 22 libanesi
L'articolo Palestinesi tornano al Nord di Gaza. Strage nel Libano del sud




difendere l'ucraina è difendere noi stessi. tanto per cominciare perché chi ragiona con ottica ottocentesca alla napoleone non può pensare che avere successo per una nazione, sia invadere i vicini e conquistare nuovo territori. e comunque oggigiorno le conquiste utili sono sul piano economico. putin ha sbagliato tutto nella sua vita, ed è anche la rovina del suo paese. c'è chi pensa che abbia avuto successo, perché è stato preceduto da una fase di anarchia (di cui sarebbe colpevole l'occidente peraltro…), ma personalmente credo che avrebbe potuto fare scelte comunque ben diverse. non si può assolvere a cuor leggero. le industrie statali ex URSS non dovevano essere regalate. e comunque io avrei visto anche bene un azionariato diffuso tipo cooperativa dove la proprietà, almeno inizialmente, poteva essere in mano a chi ci lavorava. qualcuno ha sbagliato, ma non è l'occidente.
Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
simona
@Il Simone Viaggiatore si, purtroppo non si vuole filtrare un minimo l'informazione. e non si tratta di opinioni ma proprio di informazioni palesemente false. e così assisti al complottista medio che pensa che ci siano informazioni "ufficiali" e informazioni "corrette", dove il senso critico non aiuta e l'NFC è uno strumento di controllo delle menti.
per quel che so io, gli unici irrigidimenti verso la comunità russofona (che poi parlare russo non è che significhi neppure automaticamente essere russi), sono "errori" nati dall'aggressività russa. putin non è che abbia mai fatto gli interessi dei russi in russia, o di quelli che chiama russi, fuori dalla russia. un po' come hitler ai suoi tempi.
in reply to simona

si è triste. con gli strumenti che abbiamo. fantascienza solo per 30 anni fa. purtroppo l'umanità è tutto meno che razionale. 3/4 dei danni e degli errori non avverrebbero se si pensasse razionalmente. non è neppure questione di qualcuno che ci guadagna, ma che tutti di solito perdono, incluso chi crede di essere furbo. oppure pensare che sia un problema di sistema economico piuttosto che di comportamento delle persone. la civiltà è nelle persone e nei popoli, non nei governi.


Oggi è il #GiornodellaMemoria istituito, con la legge 211 del 20 luglio 2000, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.


Facciamo che oggi preserviamo la salute mentale e cerchiamo di evitare il doomscrolling e le news, va'.
Altrimenti faccio pensieri che mai e poi mai avrei immaginato di dover fare.

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Giorno della memoria, gli atlatisti, europeisti, sionisti ipocriti e criminali a fare il teatrino contro l'antisemitismo; pero poi fan finta di niente, (anzi aiutano Israele), davanti al massacro del popolo palestinese. Maledetti criminali ipocriti, maledetti!


DOMENICA MATTINA


C'è un chiacchierio di campane
Più giù nella valle
ma si confonde
con lo stormir del vento
che carezza l'erba alta
Rifugio per cose ronzanti
Puntini di giallo
di viola e d'arancione
Profumo di legna antica
Scherzan le cornacchie non viste
oltre un arco di blu
Un'ombra percorre senza fatica
l'erto sentiero che punta all'insù
La vecchia cascina
ritrova le sue fronde

Tacciono i grilli un istante
Corre un bimbetto
e allegro mena strilli.
Respira, la natura;
In un refolo di vento repentino
comincia davvero a scaldare
il pigro sole del mattino -
Ti porge l'omaggio
di un volo di stormo
e richiama nel tempo passato
un ricordo vago speziato
S'apre un bivio,
nel folto del bosco
stampato su un tronco
un messaggio d’amore



Atterrato


Salve a tutti. Da qualche giorno faccio parte della comunità di poliverso per apprendere un realtà alternativa al mainstream.