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Watching Radioactive Decay with a Homemade Spinthariscope


A microscope objective is sitting on a spool of solder in a metal tin, in front of a circuit board which has wires running away from it.

Among the many science toys that have fallen out of fashion since we started getting nervous around things like mercury, chlorinated hydrocarbons, and radiation is the spinthariscope, which let people watch the flashes of light on a phosphor screen as a radioactive material decayed behind it. In fact, they hardly expose their viewers to any radiation, which makes [stoppi]’s homemade spinthariscope much safer than it might first seem.

[Stoppi] built the spinthariscope out of the eyepiece of a telescope, a silver-doped zinc sulfide phosphor screen, and the americium-241 capsule from a smoke detector. A bit of epoxy holds the phosphor screen in the lens’s focal plane, and the americium capsule is mounted on a light filter and screwed onto the eyepiece. Since americium is mainly an alpha emitter, almost all of the radiation is contained within the device.

After sitting in a dark room for a few minutes to let one’s eyes adjust, it’s possible to see small flashes of light as alpha particles hit the phosphor screen. The flashes were too faint for a smartphone camera to pick up, so [stoppi] mounted it in a light-tight metal box with a photomultiplier and viewed the signal on an oscilloscope, which revealed many small pulses.

While a spinthariscope is a bit easier to set up, they’re considerably less common among amateurs than are cloud chambers, another way to view radioactive decay. For scientific instruments, though, this project’s scintillator-and-photomultiplier approach is the standard, from tiny gamma ray spectrometers to giant neutrino detectors.

youtube.com/embed/ifEmv3BeM1I?…


hackaday.com/2025/11/17/watchi…



Asus rilascia aggiornamento firmware in emergenza per router DSL vulnerabili


Asus ha rilasciato un aggiornamento firmware di emergenza per diversi modelli di router DSL. La patch corregge una vulnerabilità critica che consente agli aggressori di assumere il controllo completo dei dispositivi senza autenticazione.

La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-59367, riguarda i router DSL-AC51, DSL-N16 e DSL-AC750. Il problema consente ad aggressori remoti di accedere a dispositivi non protetti accessibili tramite Internet. L’attacco non richiede alcuna preparazione o interazione da parte dell’utente: è sufficiente conoscere l’indirizzo IP del router vulnerabile.

“È stata scoperta una vulnerabilità di bypass dell’autenticazione in alcuni router DSL che potrebbe consentire ad aggressori remoti di ottenere un accesso non autorizzato al dispositivo”, avvertono gli sviluppatori Asus .

L’azienda consiglia vivamente ai proprietari dei dispositivi vulnerabili di installare immediatamente gli aggiornamenti del firmware alla versione 1.1.2.3_1010.

Se per qualche motivo non è possibile aggiornare immediatamente il dispositivo, il produttore offre misure di sicurezza temporanee.

Innanzitutto, disabilita tutti i servizi accessibili da Internet: accesso remoto tramite WAN, port forwarding, DDNS, server VPN, DMZ, trigger di porta e FTP.

ASUS ricorda inoltre agli utenti di utilizzare password complesse per il pannello di amministrazione del router e per le reti Wi-Fi, di controllare regolarmente la disponibilità di aggiornamenti del firmware e di evitare di utilizzare le stesse credenziali di accesso per servizi diversi.

L'articolo Asus rilascia aggiornamento firmware in emergenza per router DSL vulnerabili proviene da Red Hot Cyber.



“In questo nostro tempo, attraversato da innumerevoli conflitti, segnato da immani sofferenze, nel quale abbiamo visto rinascere muri di divisione, in cui sperimentiamo atteggiamenti di chiusura e di esclusione spesso indirizzati verso gli ultimi, i …


“È stata fatta molta strada in questi anni, e non abbiamo avuto paura né di iniziarla né di continuare a percorrerla”. È il bilancio della Chiesa italiana sul fronte della prevenzione degli abusi, stilato dal card.



Dal 18 al 20 novembre il #MIM sarà presente al Salone Dello Studente di #Roma con un info point per l'orientamento, spazi per conoscere gli ITS Academy e un'area dedicata al progetto #MadeinMIM. All’evento parteciperà il Ministro Giuseppe Valditara.



“Avviare una riflessione sull’eventuale revisione dello stesso Statuto della Cei, per recepire in tempi rapidi quanto verrà indicato dal gruppo di lavoro istituito da Papa Leone proprio sul tema ‘Lo statuto delle assemblee ecclesiali e dei Concili pa…


“Lo scorso 25 ottobre i delegati – compresi i vescovi – hanno votato il Documento finale. Si è chiusa così una fase importante, avviata quattro anni fa accogliendo l’invito di Papa Francesco, che ha visto una partecipazione a vario titolo di almeno 5…


L’Energia Nucleare tutta in mano alle AI! E se poi scoppia un incidente?


Nell’ambito tecnologico, si sta radicando l’idea che lo sviluppo futuro dei sistemi generativi dipenda inesorabilmente dall’ampliamento della capacità nucleare, spingendo i protagonisti del settore a individuare strategie per velocizzare la costruzione di nuovi reattori.

A questo proposito, sono state recentemente integrate le reti neurali nella predisposizione della documentazione richiesta per l’avvio di nuovi progetti. Tuttavia, gli istituti di ricerca mettono in guardia dalle possibili ripercussioni negative associate a questo metodo.

Secondo un rapporto di AI Now, un’iniziativa di Microsoft e della società energetica americana Westinghouse mira a utilizzare modelli per accelerare il rilascio delle licenze per gli impianti nucleari. Il rapporto sottolinea che gli algoritmi non possono sostituire il processo in più fasi progettato per ridurre al minimo i rischi e prevenire errori che portano a incidenti gravi.

AI Now sottolinea che il rilascio delle licenze non è un semplice insieme di moduli, ma un processo complesso che richiede analisi, discussione delle soluzioni progettuali e giustificazione dell’affidabilità del futuro impianto. Gli autori del rapporto sottolineano che il tentativo di ridurre questo processo alla sola generazione di documenti potrebbe comportare il completamento di alcune fasi di controllo come una formalità.

Microsoft propone di addestrare il modello utilizzando materiali archiviati da agenzie di regolamentazione e dati sui futuri siti degli impianti. L’algoritmo genererà documenti di progettazione, che saranno poi esaminati dai dipendenti dell’azienda. L’Idaho National Laboratory sta già utilizzando un approccio simile, sperando di utilizzare una rete neurale per accelerare la preparazione dei materiali per le richieste di autorizzazione. Lloyd’s Register segue un approccio simile e Westinghouse sta promuovendo il proprio sistema chiamato Bertha, promettendo di ridurre i tempi di preparazione della documentazione da mesi a minuti.

Gli esperti di AI Now considerano questo scenario una minaccia per la sicurezza nucleare. Sottolineano che anche una piccola imprecisione nella versione del software o nelle specifiche delle apparecchiature può portare a conclusioni errate sul comportamento del sistema e innescare una catena di errori. Citano come esempio l’incidente diThree Mile Island del 1979, in cui una combinazione di malfunzionamenti e interpretazioni errate delle letture portò a una fusione parziale del nocciolo. Gli autori del rapporto ritengono che i modelli siano soggetti a errori sottili, quindi il rischio che uno scenario simile si ripeta quando parte del processo di autorizzazione viene automatizzato aumenta.

Oltre ai rischi tecnici, viene sollevata anche la questione della riservatezza nucleare . Secondo AI Now, le richieste delle aziende tecnologiche di accesso a set di dati estesi dimostrano di fatto un interesse per informazioni solitamente non divulgate al pubblico. Queste informazioni potrebbero facilitare la creazione di risorse a duplice uso, pertanto l’accesso ad esse è strettamente regolamentato. Gli autori del rapporto sottolineano che il trasferimento di tali dati ai servizi cloud crea ulteriori minacce.

Il contesto politico è particolarmente preoccupante. L’amministrazione statunitense sta promuovendo una riforma normativa, cercando di ridurre i tempi di revisione dei progetti. I rappresentanti della Nuclear Regulatory Commission hanno già avvertito il Congresso che le decisioni e le riduzioni del personale potrebbero compromettere le capacità di supervisione della sicurezza. Allo stesso tempo, la Casa Bianca sta collegando lo sviluppo delle infrastrutture nucleari alla necessità di fonti energetiche ad alta densità da parte dell’IA , considerando la costruzione accelerata di reattori un imperativo per la sicurezza nazionale.

L’industria nucleare, tuttavia, ha una prospettiva diversa. Alcuni analisti ritengono che l’uso attento di algoritmi per sistematizzare grandi volumi di documenti possa migliorare l’efficienza e facilitare il lavoro degli enti regolatori. Tuttavia, anche i sostenitori di tali tecnologie sottolineano che l’automazione non può sostituire la supervisione umana e che affidarsi ciecamente alle conclusioni dei modelli rappresenta una minaccia per il settore, dove gli errori hanno conseguenze irreversibili.

Gli autori del rapporto AI Now concludono con un avvertimento: tentare di sottoporre la progettazione nucleare alla logica di una corsa all’intelligenza artificiale e ridurre il livello di controllo per accelerare il processo potrebbe minare la fiducia nella tecnologia nucleare e aumentare contemporaneamente i rischi di proliferazione dei dati necessari per creare risorse a duplice uso.

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12/9: Speak out against surveillance!


The Cambridge Public Safety Committee will review whether to roll out Flock surveillance cameras on December 9, 2025 at noon to 2pm. It will be in the Sullivan Chamber of Cambridge City Hall at 795 Massachusetts Avenue. You can participate in person or via Zoom. After this meeting, the committee’s proposal will go back to the city council.

If you would like to provide public comment, you can use their public comment sign up form to sign up. The meeting can be viewed on the city’s open meeting portal. Cambridge residents may also view on Channel 22-City View Local Access.

We especially encourage Cambridge Pirates to speak out at the meeting.


masspirates.org/blog/2025/11/1…






#Gaza, pace che sembra #genocidio


altrenotizie.org/primo-piano/1…


possibile che in italia tutti siano felici che la corta abbia bloccato la costruzione del ponte ma a nessuno interessi perché? la corte non è neppure minimamente entrata nel merito della legittimità. non ha la corte sostenuto che il ponte non serve. o che non va fatto. è che è pericoloso o inutile. ha fatto dei rilievi tecnici in merito a come gli accordi e i contratti sono stati gestiti. e ci sono delle leggi e regole che non sono state ignorate. e questo denota incapacità tecnica di questo governo. o perlomeno di chi ha seguito le pratiche e gli accordi e di contratti con le ditte.

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in reply to simona

mah, io faccio fatica a credere che non le conoscessero, piuttosto che abbiano finto di non conoscerle dietro "incoraggiamento".
in reply to Zambunny

@Zambunny non ti seguo. immagini un atto di auto-sabotaggio? comunque le leggi e i regolamenti sono complicati. governare in un quasi stato di diritto è più complicato che in dittatura. e poiché questo recenti politici non ascoltano nessuno è normale non sappiano fare le cose. sotto c'è una macchina amministrativa che funziona e che dovrebbero usare.
in reply to simona

Immagino funzionari compiacenti che hanno finto di non sapere.
in reply to Zambunny

@Zambunny e quindi sapevano che non si sarebbe fatto nessun ponte? perché la conseguenza è questa, mica altre. perché mancando ancora il controllo della corte dei conti, che ricordo sono dei ragionieri, non è che potesse passare. un deliberato suicidio del progetto. oltretutto ben prima del pronunciamento la corte dei conti aveva informalmente avvisato il governo che così non andava. quindi sapevano che era la fine del ponte senza rifare un po' di aste per i lavori essendo il costo più che raddoppiato.
in reply to simona

No, io credo che sperassero di evitare o posticipare una parte dei controlli e mettere commissioni e cittadinanza davanti al fatto compiuto, ossia ai lavori già iniziati e/o ai fondi già stanziati e bloccati per l'opera.
In Italia nei decenni passati se si era abbastanza potenti era la prassi.
Ovviamente la mia è solo un'ipotesi. Però hanno tentato di fare passare il ponte come spesa militare, assolutamente ridicolo, quindi cos'è che non tenterebbero?
in reply to simona

la corte dei conti, una delle poche istituzioni "tecniche" che funziona, che poi ripeto è una ragioneria in definitiva, che fa solo calcoli e analizza contratti non ha potere discrezionale nel cosa controllare né quando. il discorso sulla spesa militare è una scelta "politica" che non credo riguardi la corte dei conti. ripeto che la corte fa un controllo da ragioneria. da quando sono state scelte le ditte ed è stato fatto tutto il costo è più che raddoppiato (che poi riguarda tutt'altro che il solo ponte...) e questo implica in pratica indire nuovo appalto. sonno regole. che tu le conosca o meno non è che puoi pensare di farla franca. tu puoi anche pensare di prendere a testate un muro senza farti male ma a me pare un tentativo necessariamente inconcludente con acclusa figura di merda internazionale. il problema è che questa maggioranza non sa fare il suo mestiere. non sanno fare progetti. non li sanno portare avanti. sono "approssimativi". e questo trasforma in merda anche la più utile delle opere. nella logica dell'italiano medio che qualsiasi politico è uguale. ma è una trappola. draghi non avrebbe fatto questo errore. questo non è un ponte che costruisci in una settimana e qundi puoi pensare di mettere il sistema di fronte al fatto compiuto... in passato funzionava perché i progetti, magari sbagliati, ma erano formalmente corretti. come dire... se devi usare la penna nera per firmare un contratto e non una penna rosa nessun governo, per quanto potente, in un sistema istituzionale, (non come in russia) potrà mai non scivolare su un particolare del genere... è questo che non capisce la gente. l'asosluta demenza di chi ci governa che non è neppure capace di gestire un contratto per spese governative e applicare le giuste regole. non si sanno muovere. salvini è totalmente incapace. e non a caso molte delle sue leggi sono talmente scritte male, che o sono inapplicabili, o favoriscono i soggetti diversi da quellli che lui voleva sostenere... non so se a roma ernao riusciti dopo anni a individuare una banda di boeseggiatrici, ma causa le nuove leggi è stata fatta una comunicazione per "convicarle", e quelle si sono dileguate... non so se conosci questa vicenda.

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Video games are more popular than ever, but many of the biggest companies in the business seem like they are struggling to adapt and convert that popularity into stability and sustainability.#Podcast #interview


The Video Game Industry’s Existential Crisis (with Jason Schreier)


The video game industry has had a turbulent few years. The pandemic made people play more and caused a small boom, which then subsided, resulting in wave after wave of massive layoffs. Microsoft, one of the major console manufacturers, is shifting its strategy for Xbox as the company shifts its focus to AI. And now, Electronic Arts, once a load-bearing publisher for the industry with brands like The Sims and Madden, is going private via a leveraged buyout in a deal involving Saudi Arabia’s Public Investment Fund and Jared Kushner.
playlist.megaphone.fm?e=TBIEA8…
Video games are more popular than ever, but many of the biggest companies in the business seem like they are struggling to adapt and convert that popularity into stability and sustainability. To try and understand what the hell is going on, this week we have a conversation between Emanuel and Jason Schreier, who reports about video games for Bloomberg and one of the best journalists on this beat.
youtube.com/embed/6ydF7hD6cFI?…
Jason helps us unpack why Microsoft is now aiming for higher-than-average profit margins at Xbox and why the company is seemingly bowing out of the console business despite a massive acquisition spree. We also talk about what the EA deal tells us about other game publishers, and what all these problems tell us about changing player habits and the future of big budget video games.

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Material viewed by 404 Media shows data giant Thomson Reuters enriches license plate data with marriage, voter, and ownership records. The tool can predict where a car may be in the future.#ICE #Privacy


This App Lets ICE Track Vehicles and Owners Across the Country


Immigration and Customs Enforcement (ICE) recently invited staff to demos of an app that lets officers instantly scan a license plate, adding it to a database of billions of records that shows where else that vehicle has been spotted around the country, according to internal agency material viewed by 404 Media. That data can then be combined with other information such as driver license data, credit header data, marriage records, vehicle ownership, and voter registrations, the material shows.

The capability is powered by both Motorola Solutions and Thomson Reuters, the massive data broker and media conglomerate, which besides running the Reuters news service, also sells masses of personal data to private industry and government agencies. The material notes that the capabilities allow for predicting where a car may travel in the future, and also can collect face scans for facial recognition.

The material shows that ICE continues to buy or source a wealth of personal and sensitive information as part of its mass deportation effort, from medical insurance claims data, to smartphone location data, to housing and labor data. The app, called Mobile Companion, is a tool designed to be used in real time by ICE officials in the field, similar to its facial recognition app but for finding more information about vehicles.

💡
Do you work at ICE or CBP? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at joseph.404 or send me an email at joseph@404media.co.

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Anche a voi è arrivata una richiesta di amicizia da "L'Alchimista Digitale" e quando cliccate sul suo profilo per capire chi sia vi trovate davanti un "errore 404"?


Tutti i numeri e i risultati della ricerca italiana in cyber security


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La ricerca italiana ci ha dato un cyberspazio più sicuro e affidabile e quindi più giusto. Ma c’è di più: progetti materialmente finalizzati, semi di open innovation, contenuti per il trasferimento tecnologico, conoscenza per la formazione specialistica. Tutto ciò



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.


#Noisiamolescuole questa settimana è dedicato alla costruzione della nuova Scuola secondaria di I grado “Giuseppe Ungaretti” a Spinea (VE) e all’IIS “Andrea Gritti” di Venezia che, con i fondi del #PNRR, ha potenziato le competenze #STEM e realizzato…


Il #17novembre è la Giornata internazionale degli studenti. Oggi ricordiamo quei giovani e i loro docenti, vittime dell’eccidio compiuto dai nazisti nell’allora Cecoslovacchia il 17 novembre 1939.


Brussels' digital power grab


Brussels' digital power grab
IT'S MONDAY, AND THIS IS DIGITAL POLITICS. I'm Mark Scott, and am getting a serious case of SAD now that the weather has turned. Luckily, someone created this playlist to make everything just a little bit better.

— The European Commission has big plans for digital. A lot of it means giving more power and control to Brussels.

— Are we reaching the end of an American internet?

— Almost 40 percent of children under 2-years old have access to a smartphone. Here are the figures to prove it.

Let's get started



digitalpolitics.co/newsletter0…



La Weltanschauung promossa da “Frigidaire” conquista anche la nuova generazione di narratori a fumetti adrianomaini.altervista.org/la…


EU adopts Digital Trade Agreement with Singapore despite warnings: a setback for digital rights and democratic oversight


The European Parliament has approved the EU–Singapore Digital Trade Agreement, rejecting a motion to seek a Court of Justice opinion on its legality. This decision weakens the Union’s capacity to safeguard privacy, data protection, and accountability over software systems, at a time when deregulation pressures are increasing across Europe.

The post EU adopts Digital Trade Agreement with Singapore despite warnings: a setback for digital rights and democratic oversight appeared first on European Digital Rights (EDRi).

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Unknown parent

@zipidog

Comunque con le condizioni di detenzione che abbiamo nelle carceri italiane devo dirti che la differenza morale tra chi rapisce e chi incarcera mi sembra sempre più sottile.

Unknown parent

@zipidog

Ma io non discuto sull'errore giudiziario, io parto dall'idea che la persona sia la più colpevole del mondo, e che lo sia al di là di ogni dubbio.

C'è tutta questa differenza tra chi uccide un innocente e chi uccide un mostro? Io credo di no.



butac.it/pod-senzatetto-island…


“La guerra è finita, perché non sono ancora tornati?”: Alla ricerca dei dispersi di Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Oltre 11.000 palestinesi, per lo più donne e bambini, sono scomparsi dal 7 ottobre. I parenti non sanno se siano vivi o morti, se siano sotto le macerie o in prigione.
L'articolo “La guerra è finita, perché non sono ancora tornati?”:



Nessuno stato Palestinese: la via di Netanyahu.


noblogo.org/transit/nessuno-st…


Nessuno stato Palestinese: la via di Netanyahu.


(180)

(P1)

La posizione del primo ministro israeliano Benjamin #Netanyahu e dei suoi governi rispetto alla nascita di uno stato palestinese è stata storicamente e sistematicamente di netta opposizione. Tale linea, consolidata nel corso di più mandati, si fonda su motivazioni di sicurezza, strategie politiche interne e supporto di alleati significativi come gli #USA, con uno specifico ruolo anche dell'Unione Europea, specialmente negli ultimi anni di conflitto e nella fragile tregua in atto.​

Netanyahu si è sempre opposto in modo esplicito alla nascita di uno stato palestinese, sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, sostenendo che la creazione di tale entità comporterebbe gravi rischi per la sicurezza di Israele e porterebbe il territorio sotto l'influenza di Hamas e di altri gruppi considerati terroristici.

Nel corso dei decenni, il leader israeliano ha argomentato che l’origine del conflitto non dipende dall’assenza di uno stato palestinese, ma dall’opposizione all’esistenza stessa di Israele da parte di diverse parti palestinesi e arabe. Tale convinzione ha portato Netanyahu a promuovere politiche di isolamento dell’Autorità Nazionale Palestinese e al rafforzamento di Hamas a Gaza per mantenere la divisione tra i palestinesi: “Chi desidera ostacolare la nascita di uno stato palestinese deve sostenere il rafforzamento di #Hamas”, ha dichiarato in riunioni di partito.​

A partire dal ritorno alla guida di #Israele nel dicembre 2022, il governo Netanyahu ha accentuato la sua opposizione a qualsiasi riconoscimento unilaterale di uno stato palestinese. Nel 2024, la Knesset ha votato formalmente contro la nascita di uno stato palestinese, definendo l’eventuale riconoscimento “un regalo al terrorismo”. Il primo ministro ha ottenuto il sostegno sia dai partiti di destra che da quelli centristi, consolidando una linea che respinge apertamente ogni diktat internazionale su tale questione. Parallelamente, sono state accelerate le operazioni militari a Gaza e l’espansione degli insediamenti in #Cisgiordania, rallentando o impedendo ogni serio negoziato di pace.​

(P2)

Gli Stati Uniti hanno storicamente sostenuto Israele anche rispetto al veto posto contro il riconoscimento di uno stato palestinese presso le Nazioni Unite. Nell’ultimo conflitto a #Gaza, Washington ha ripetutamente bloccato con il proprio veto risoluzioni ONU che chiedevano l’arresto delle ostilità e l’apertura agli aiuti umanitari, dichiarando che tali pressioni pianificate “indebolirebbero la sicurezza israeliana e rafforzerebbero Hamas”.

Tuttavia, segnali recenti indicano un leggero cambiamento: una parte del Congresso USA ha iniziato a proporre la risoluzione per il riconoscimento dello Stato palestinese, seppur senza concreto esito. La tregua attuale rimane estremamente fragile e subordinata alle dinamiche interne israeliane e alle pressioni internazionali, con il governo di Netanyahu che continua a minare la stabilità e i processi negoziali.​

L’Unione Europea si è mostrata maggiormente incline a sostenere la “soluzione a due stati”, criticando apertamente la politica israeliana contemporanea. Tuttavia, la reale capacità d’influenza della #UE sulle scelte del governo israeliano rimane marginale, sia per le profonde divergenze interne alla stessa Europa che per il peso geopolitico degli Stati Uniti nelle politiche israeliane. La posizione della UE si limita spesso a dichiarazioni di principio e pressioni diplomatiche, risultando poco efficace nel condizionare gli sviluppi concreti sul campo.​

L’opposizione di Netanyahu e del suo governo alla creazione di uno stato palestinese appare più radicata che mai nel contesto attuale. Le strategie di divisione interpalestinese, la retorica sulla sicurezza e la gestione della crisi di Gaza sono pilastri di questa immunità ai cambiamenti internazionali. Gli apparati di potere statunitensi e, in misura minore, europei, nonostante alcuni segnali di evoluzione, continuano a garantire una protezione diplomatica che rende difficile qualunque concreta attuazione della “soluzione a due stati”.#Israele vuole essere l’unico stato nella Palestina. Lo dice con le armi e la distruzione di ogni ragionevole ipotesi contraria.

#Blog #Israele #Palestina #USA #UE #Opinioni #Medioriente

Mastodon: @alda7069@mastodon.unoTelegram: t.me/transitblogFriendica: @danmatt@poliverso.orgBlue Sky: bsky.app/profile/mattiolidanie…Bio Site (tutto in un posto solo, diamine): bio.site/danielemattioli

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Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com





Capita anche a voi che vi arrivino richieste di follow, cliccate sul nome per leggere il profilo e vi trovate sulla pagina "errore 404" dell'istanza di provenienza di quell'utente?





De Cataldo torna in libreria con ‘Una storia sbagliata’


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/de-cata…
Un intreccio tra il noir di denuncia e la memoria storica degli anni ’70: un periodo segnato dal terrorismo e culminato nel rapimento Moro. La storia, quella ufficiale, è sbagliata, distorta e in contrasto con




Perché Epstein è un guaio serio per Trump


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/perche-…
Se vi aspettate che dai “file” su Epstein emerga una foto o un video di Trump che fa sesso co una minorenne vi sbagliate, non accadrà. Ma se vi aspettate che Trump riesca con diversivi e minacce a uscire indenne anche da questo scandalo vi



In un paese normale, davanti ad un partito che organizza una manifestazione in auto per protestare contro le piste ciclabili, uno si domanderebbe "ma che problemi hanno?".

Qui sali nei sondaggi...



Pidgin


C'è ancora qualcuno che usa Pidgin, il programmino per chattare in stile retrò?


Due saggi definiscono come terminus a quo il biennio 1967-1968 per cominciare a determinare una connessione tra fotografia e arte adrianomaini.altervista.org/du…

in reply to Antonio Rotelli

@Antonio Rotelli in passato me ne sono arrivate due, palesemente false, italiano approssimativo, origine apparente delle email negli Stati Uniti. Per nostra fortuna la nostra lingua è piuttosto complessa, femminili, maschili, neutri, una sfilza di articoli determinativi e indeterminativi, le H che non si sa mai dove metterle. Basta analizzare il testo ed avere anche solo un'infarinatura di grammatica (che teoricamente dovremmo avere tutti, anche se guardando i social ne dubito fortemente) per accorgersi che sono fake.



Ho scoperto che #AIMP ha un tag editor che ti permette di caricare anche un'immagine.

Adesso la mia vita non avrà più senso finché non avrò messo le copertine degli album di provenienza a tutti i miei mp3.

😍

#AIMP



The newly sequenced RNA is 25,000 years older than the previous record-holder, opening a new window into genetic evolution and revealing a surprise about a famous mammoth mummy.#TheAbstract


Scientists Make Genetic Breakthrough with 39,000-Year-Old Mammoth RNA


Welcome back to the Abstract! These are the studies this week that reached back through time, flooded the zone, counted the stars, scored science goals, and topped it all off with a ten-course meal.

First, scientists make a major breakthrough thanks to a very cute mammoth mummy. Then: the climate case for busy beavers; how to reconnect with 3,000 estranged siblings; this is your brain on football; and last, what Queen Elizabeth II had for lunch on February 20, 1957.

As always, for more of my work, check out my book First Contact: The Story of Our Obsession with Aliens, or subscribe to my personal newsletter the BeX Files.

The long afterlife of Yuka the mammoth


Mármol Sánchez, Emilio et al. “Ancient RNA expression profiles from the extinct woolly mammoth.” Cell.

Scientists have sequenced RNA—a key ingredient of life as we know it—from the remains of a mammoth that lived 39,000 years ago during the Pleistocene “Ice Age” period, making it by far the oldest RNA on record.

The previous record holder for oldest RNA was sourced from a puppy that lived in Siberia 14,300 years ago. The new study has now pushed that timeline back by an extraordinary 25,000 years, opening a new window into ancient genetics and revealing a surprise about a famous mammoth mummy called Yuka.

“Ancient DNA has revolutionized the study of extinct and extant organisms that lived up to 2 million years ago, enabling the reconstruction of genomes from multiple extinct species, as well as the ecosystems where they once thrived,” said researchers led by Emilio Mármol Sánchez of the Globe Institute in Copenhagen, who completed the study while at Stockholm University.

“However, current DNA sequencing techniques alone cannot directly provide insights into tissue identity, gene expression dynamics, or transcriptional regulation, as these are encoded in the RNA fraction.”

“Here, we report transcriptional profiles from 10 late Pleistocene woolly mammoths,” the team continued. “One of these, dated to be ∼39,000 years old, yielded sufficient detail to recover…the oldest ancient RNA sequences recorded to date.”

DNA, the double-stranded “blueprint” molecule that stores genetic information, is far sturdier than RNA, which is why it can be traced back for millions of years instead of thousands. Single-stranded RNA, a “messenger” molecule that carries out the orders of DNA, is more fragile and rare in the paleontological record.

In addition to proving that RNA can survive much longer than previously known, the team discovered that Yuka—the mammoth that died 39,000 years ago—has been misgendered for years (yes, I realize gender is a social construct that does not apply to extremely dead mammoths, but mis-sexed just doesn’t have the same ring).

Yuka was originally deemed female according to a 2021 study that observed the “presence of skin folds in the genital area compatible with labia vulvae structures in modern elephants and the absence of male-specific muscle structures.” Mármol Sánchez and his colleagues have now overturned this anatomical judgement by probing the genetic remnants of Yuka’s Y chromosome.

In fact, as I write this on Thursday, November 13—a day before the embargo on this study lifts on Friday—Yuka is still listed as female on Wikipedia.

Just a day until you can live your truth, buddy.

In other news…

Leave it to beavers


Burgher, Jesse A. S. et al. “Beaver-related restoration and freshwater climate resilience across western North America.” Restoration Ecology.

Every era has a champion; in our warming world, eager beavers may rise to claim this lofty title.

These enterprising rodents are textbook “ecosystem engineers” that reshape environments with sturdy dams that create biodiverse havens that are resistant to climate change. To better assess the role of beavers in the climate crisis, researchers reviewed the reported behavioral beaver-related restoration (BRR) projects across North America.

“Climate change is projected to impact streamflow patterns in western North America, reducing aquatic habitat quantity and quality and harming native species, but BRR has the potential to ameliorate some of these impacts,” said researchers led by Jesse A. S. Burgher of Washington State University.

The team reports “substantial evidence that BRR increases climate resiliency…by reducing summer water temperatures, increasing water storage, and enhancing floodplain connectivity” while also creating “fire-resistant habitat patches.”

So go forth and get busy, beavers! May we survive this crisis in part through the skin of your teeth.

One big happy stellar family


Boyle, Andrew W. et al. “Lost Sisters Found: TESS and Gaia Reveal a Dissolving Pleiades Complex.” The Astrophysical Journal.

Visible from both the Northern and Southern Hemispheres, the Pleiades is the most widely recognized and culturally significant star cluster in the night sky. While this asterism is defined by a handful of especially radiant stars, known as the Seven Sisters, scientists have now tracked down thousands of other stellar siblings born from the same clutch scattered across some 2,000 light years.
Wide-field shot of Pleiades. Image Antonio Ferretti & Attilio Bruzzone
“We find that the Pleiades constitutes the bound core of a much larger, coeval structure” and “we refer to this structure as the Greater Pleiades Complex,” said researchers led by Andrew W. Boyle of the University of North Carolina at Chapel Hill. “On the basis of uniform ages, coherent space velocities, detailed elemental abundances, and traceback histories, we conclude that most stars in this complex originated from the same giant molecular cloud.”

The work “further cements the Pleiades as a cornerstone of stellar astrophysics” and adds new allure to a cluster that first exploded into the skies during the Cretaceous age. (For more on the Pleiades, check out this piece I wrote earlier this year about the deep roots of its lore).

Getting inside your head(er)


Zamorano, Francisco et al. “Brain Mechanisms across the Spectrum of Engagement in Football Fans: A Functional Neuroimaging Study.” Radiology.

Scientists have peered into a place I would never dare to visit—the minds of football fans during high-stakes plays. To tap into the neural side of fanaticism, researchers enlisted 60 healthy male fans from the ages of 20 to 45 to witness dozens of goal sequences from matches involving their favorite teams, rival teams, and “neutral” teams while their brains were scanned by an fMRI machine.

The participants were rated according to a “Football Supporters Fanaticism Scale (FSFS)” with criteria like “violent thought and/or action tendencies” and “institutional belonging and/or identification.” The scale divided the group up into 38 casual spectators, 19 committed fans, and four deranged fanatics (adjectives are mine for flourish).
Rendering of the negative effect of significant defeat. Image: Radiological Society of North America (RSNA)
“Our key findings revealed that scoring against rivals activated the reward system…while conceding to rivals triggered the mentalization network and inhibited the dorsal anterior cingulate cortex (dACC)”—a region responsible for cognitive control and decision-making—said researchers led by Francisco Zamorano of the Universidad San Sebastián in Chile. “Higher Football Supporters Fanaticism Scale scores correlated with reduced dACC activation during defeats, suggesting impaired emotional regulation in highly engaged fans.”

In other words, it is now scientifically confirmed that football fanatics are Messi bitches who love drama.

Diplomacy served up fresh


Cabral, Óscar et al “Power for dinner. Culinary diplomacy and geopolitical aspects in Portuguese diplomatic tables (1910-2023).”

We’ll close, as all things should, with a century of fine Portuguese dining. In yet another edition of “yes, this can be a job,” researchers collected 457 menus served at various diplomatic meals in Portugal from 1910 to 2023 to probe “how Portuguese gastronomic culture has been leveraged as a culinary diplomacy and geopolitical rapprochement strategy.”

As a lover of both food and geopolitical bureaucracy, this study really hit the spot. Highlights include a 1957 “regional lunch” for Queen Elizabeth II that aimed to channel “Portugality” through dishes like lobster and fruit tarts from the cities of Peniche and Alcobaça. The study is also filled with amazing asides like “the inclusion of imperial ice cream in the European Free Trade Association official luncheon (ID45, 1960) seems to transmit a sense of geopolitical greatness and vast governing capacity.” Ice cream just tastes so much better when it’s a symbol of international power.
Menu of the “Luncheon in honour of her Majesty Queen Elizabeth II and his Royal Highness the Duke of Edinburgh” held in Alcobaça (Portugal) on February 20th, 1957. Image: Cabral et al., 2025.
The team also unearthed a possible faux pas: Indian president Ramaswamy Venkataraman, a vegetarian who was raised Hindu, was served roast beef in 1990. In a footnote, Cabral and his colleagues concluded that “further investigation is deemed necessary to understand the context of ‘roast beef’ service to the Indian President in 1990.” Talk about juicy gossip!

Thanks for reading! See you next week.




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