"L’ex presidente brasiliano è stato condannato a 27 anni di detenzione per il tentato golpe del gennaio 2023. È la rivincita della società civile, in un Brasile diviso e con gli Stati Uniti di Trump pronti a destabilizzare il paese
I fatti che hanno portato alla condanna a 27 anni di Jair Bolsonaro, si riferiscono al tentato golpe dell’8 gennaio 2023, quando fu assaltato il Congresso, il palazzo di Planalto (sede della presidenza) e il Supremo tribunale federale a Brasilia, in un’azione identica all’assalto al Campidoglio di Washington del 6 gennaio 2021, e che prevedeva l’assassinio del presidente Lula Da Silva e del suo vice Geraldo Alckmin.
Bolsonaro, come Trump, non accettava la sconfitta contro un avversario di centrosinistra, contando su masse critiche simili di potere economico, disinformazione e messianismo religioso. Oggi Brasilia condanna dove Washington ha eluso."
Le guerre invisibili
Fed, la svolta da colomba sui tassi può essere un boomerang. Ecco le attese di mercato e i rischi per Usa ed Eurozona
La banca centrale Usa deve lottare contro i venti di stagflazione e gli attacchi di Trump. Gli analisti prevedono un ciclo di tagli. L’inflazione rischia tuttavia un’impennata. E l’effetto arriverà anche nell’EurozonaFrancesco Ninfole (Milano Finanza)
ESP32 Hosts Functional Minecraft Server
If you haven’t heard of Minecraft, well, we hope you enjoyed your rip-van-winkle nap this past decade or so. For everyone else, you probably at least know that this is a multiplayer, open world game, you may have heard that running a Minecraft server is a good job for maxing out a spare a Raspberry Pi. Which is why we’re hugely impressed that [PortalRunner] managed to squeeze an open world onto an ESP32-C3.
Of course, the trick here is that the MCU isn’t actually running the game — it’s running bareiron, [PortalRunner]’s own C-based Minecraft server implementation. Rewriting the server code in C allows it to be optimized for the ESP32’s hardware, but it also let [PortalRunner] strip his server down to the bare essentials, and tweak everything for performance. For example, instead of the multiple octaves of perlin noise for terrain generation, with every chunk going into RAM, he’s using the x and z of the corners as seeds for the psudorandom rand() function, and interpolating between them. Instead of caves being generated by a separate algorithm (and stored in memory), in bareiron the underground is just a mirror-image of the world above. Biomes are just tiled, and sit separately from one another.
So yes, what you get from bareiron is simpler than a traditional Minecraft world — items are simplified, crafting is simplified, everything is simplified, but it’s also running on an ESP32, so you’ve got to give it a pass. With 200 ms to load each chunk, it’s playable, but the World’s Smallest Minecraft Server is a bit like a dancing bear: it’s not about how well it dances, but that it dances at all.
This isn’t the first time we’ve seen Minecraft’s server code re-written: some masochist did it in COBOL, but at least that ran on an actual computer, not a microcontroller. Speaking of low performance, you can’t play Minecraft on an SNES, but you can hide the game inside a cartridge, which is almost as good.
Thanks to [CodeAsm] for the tip. Please refer any other dancing bears spotted in the wild to our tips line.
youtube.com/embed/p-k5MPhBSjk?…
OpenAI e Microsoft, accordo per trasformazione in società di pubblica utilità
OpenAI ha stipulato un memorandum d’intesa con Microsoft per rivedere la propria partnership, che potrebbe portare alla trasformazione dell’azienda in una P[em]ublic Benefit Corporation (PBC) .[/em] Se la trasformazione verrà approvata dagli enti regolatori, la startup potrà attrarre capitale aggiuntivo e quotarsi in borsa.
Secondo i termini dell’accordo, l’organizzazione no-profit OpenAI continuerà a esistere e a mantenere il controllo sulle attività dell’azienda. Riceverà una partecipazione in PBC per un valore di oltre 100 miliardi di dollari. Altri termini dell’accordo non sono noti. Il documento non ha valore legale, ma registra le intenzioni e le aspettative delle parti.
“Stiamo lavorando attivamente per finalizzare i termini contrattuali in un accordo definitivo”, hanno aggiunto le aziende in una dichiarazione congiunta.
Il promemoria sembra porre fine a mesi di trattative tra OpenAI e Microsoft. In base all’accordo attuale, Microsoft, uno degli investitori chiave di OpenAI, riceverà l’accesso prioritario alla tecnologia ed è il principale fornitore di servizi cloud per la startup.
Tuttavia, dal suo primo investimento nel 2019, l’attività del creatore di ChatGPT è cresciuta in modo significativo. Nell’ultimo anno, l’azienda ha concluso una serie di accordi che hanno ridotto la sua dipendenza da Microsoft.
Secondo il Wall Street Journal, l’azienda ha firmato un contratto da 300 miliardi di dollari con Oracle per cinque anni, a partire dal 2027. OpenAI sta inoltre collaborando con il conglomerato giapponese SoftBank al progetto Stargate.
Ricordiamo che ad agosto Sam Altman annunciò che OpenAI stava lavorando a un nuovo modello, GPT-6, in seguito al controverso rilascio di GPT-5.
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Keep Reading, Keep Watching
I’ve been flying quadcopters a fair bit lately, and trying to learn some new tricks also means crashing them, which inevitably means repairing them. Last weekend, I was working on some wiring that had gotten caught and ripped a pad off of the controller PCB. It wasn’t so bad, because there was a large SMT capacitor nearby, and I could just piggyback on that, but the problem was how to re-route the wires to avoid this happening again.
By luck, I had just watched a video where someone else was building up a new quad, and had elegantly solved the exact same routing problem. I was just watching the video because I was curious about the frame in question, and I had absolutely no idea that it would contain the solution to a problem that I was just about to encounter, but because I was paying attention, it make it all a walk in the park.
I can’t count the number of times that I’ve had this experience: the blind luck of having just read or seen something that solves a problem I’m about to encounter. It’s a great feeling, and it’s one of the reasons that I’ve always read Hackaday – you never know when one hacker’s neat trick is going to be just the one you need next week. Indeed, that’s one of the reasons that we try to feature not just the gonzo hacks that drill down deep on a particular feat, but also the little ones too, that solve something in particular in a neat way. Because reading up on the hacks is free, and particularly cheap insurance against tomorrow’s unexpected dilemmas.
Read more Hackaday!
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SIEM Satellitare: La difesa USA sviluppa una AI per la difendere i satelliti dagli hacker
Le aziende appaltatrici della difesa statunitense stanno sviluppando uno strumento di intelligenza artificiale chiamato Cyber Resilience On-Orbit (CROO) per rilevare attacchi informatici ai satelliti monitorando direttamente il comportamento e i dati di telemetria dei sistemi satellitari in orbita. L’obiettivo è identificare comportamenti anomali sfruttando apprendimento automatico e intelligenza artificiale, per comprendere il vero stato dei satelliti oltre la semplice protezione dei link di comunicazione.
Lo strumento CROO è stato sviluppato da Proof Labs, una startup di sicurezza informatica spaziale con sede ad Albuquerque, New Mexico, con il contributo di Big Bear AI, azienda di soluzioni di intelligenza artificiale della Virginia, e Redwire Space Systems, impresa aerospaziale e di difesa della Florida. Il modello AI è addestrato usando telemetria satellitare sintetica ad alta fedeltà e altri dati generati da un modello digitale del satellite FireSat costruito da Redwire.
Big Bear AI ha compilato una serie temporale di 1,2 milioni di righe di dati modellando la telemetria di FireSat e altri dati sia in condizioni normali sia in caso di attacchi informatici. I dati includono tutte le informazioni elaborate dal software di volo del satellite, permettendo al modello di apprendere pattern di funzionamento ordinario e anomalie prodotte da scenari ostili.
Proof Labs evidenzia che le soluzioni di sicurezza finora si concentrano soprattutto sul lato terra della rete; la crittografia dei collegamenti satellitari protegge i dati in transito ma non difende il satellite né le funzioni a bordo. CROO mira quindi a rilevare o dedurre attacchi anche attraverso dati generati da dispositivi o sottosistemi non attaccati, con l’intento di prevenire attacchi sofisticati simili a Stuxnet.
CROO sarà distribuito come software e potrà anche essere implementato come hardware installabile sui satelliti; il lancio è previsto per il prossimo anno. Parte del finanziamento proviene da un contratto di ricerca e innovazione firmato con l’U.S. Air Force Research Laboratory nel 2024, e il cliente previsto dalla Space Force è lo U.S. Space Systems Command. Il software sarà proposto a operatori satellitari sia militari sia commerciali.
Secondo i responsabili tecnici, il set di telemetria include parametri come la velocità della ruota di reazione, la posizione del sensore stellare e l’angolo solare riportato dal sensore solare di bordo. Big Bear ha inoltre dichiarato l’intenzione di condividere i dati come repository su GitHub per permettere ad altri di addestrare propri modelli di intelligenza artificiale.
I progettisti sottolineano l’importanza di comprendere il comportamento reale dei componenti del satellite: attacchi simulati contro FireSat hanno preso di mira principalmente le batterie, scelte perché avrebbero generato rumore evidente nella telemetria. Gli attacchi selezionati e gli scenari simulati sono stati pensati per produrre cambiamenti fisici o digitali tali da essere rilevabili nel flusso di telemetria, permettendo a CROO di intercettare segnali di compromissione anche quando alcuni sottosistemi non sembrano compromessi.
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Nebius, ex Yandex, firma un contratto miliardario con Microsoft per l’AI
Nebius (ex Yandex) ha annunciato un importante accordo con Microsoft Corporation per il leasing di unità di elaborazione grafica (GPU) per l’intelligenza artificiale. L’accordo riguarda la locazione di capacità in un data center nella città americana di Vineland (New Jersey).
Secondo i termini dell’accordo, Nebius fornirà a Microsoft potenza di calcolo in determinate tranche nel corso del 2025 e del 2026. A seconda del volume di energia fornito, il valore del contratto entro il 2031 potrebbe ammontare a 17,4 miliardi di dollari. Microsoft ha inoltre il diritto di acquistare ulteriore energia, il che aumenterebbe il valore del contratto a 19,4 miliardi di dollari.
Secondo i dettagli dell’accordo pubblicati sul sito web della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, se Nebius non riuscirà a fornire la potenza di calcolo richiesta da Microsoft entro determinate date, Microsoft avrà il diritto di recedere dall’accordo.
Inoltre, sia Nebius che Microsoft possono recedere dal presente contratto se l’altra parte commette gravi violazioni sostanziali e non le corregge entro 60 giorni.
Un altro motivo di risoluzione del contratto è la liquidazione o il fallimento della controparte, che non venga risolto entro 30 giorni. Tuttavia, qualora il fallimento venga dichiarato ai sensi dell’Articolo 11 del Codice Fallimentare degli Stati Uniti, che prevede la riorganizzazione della società o il trasferimento dei suoi beni a una terza parte affidabile, questo non costituisce motivo di risoluzione del contratto.
Nebius è una società olandese originariamente chiamata Yandex. Storicamente, la società era proprietaria della società russa Yandex, il cui fondatore, Arkady Volozh, era il principale azionista di Yandex. Nel 2011, Yandex ha effettuato un’IPO (offerta pubblica iniziale) sulla borsa americana Nasdaq.
Nel 2022, il Nasdaq ha sospeso le negoziazioni delle sue azioni. Successivamente, la società ha deciso di lasciare la Russia. La divisione russa dell’azienda, PJSC Yandex, è stata venduta nel 2024.
Le principali attività di Yandex erano in Russia. Dopo l’accordo, Yandex si è ritrovata con solo alcune startup di intelligenza artificiale (IA) : Nebius AI (elaborazione grafica nell’IA), Toloka AI (IA generativa), Andrive (sviluppatore di veicoli senza pilota ) e la piattaforma educativa TripleTen. Yandex è stata rinominata Nebius, il Nasdaq ha ripreso a negoziare le azioni della società e Arkady Volozh è tornato alla guida della società.
Nebius ha deciso di concentrarsi sugli investimenti in infrastrutture di intelligenza artificiale. Nel 2024, l’azienda ha aperto data center per l’elaborazione grafica a Parigi e a Kansas City, Missouri . Nel 2025, un altro data center è stato inaugurato nel Regno Unito. L’azienda ha promesso di investire 1 miliardo di dollari nell’infrastruttura corrispondente in Europa. I data center sono realizzati utilizzando apparecchiature Nvidia.
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Russia, Trump alla Nato: "Nuove sanzioni solo se smetterete di comprare petrolio da Mosca"
per certe cose a volte è da considerare quasi un genio del male. specie considerando che gli usa nutrono ed alimentano le divisioni all'interno dell'europa da decenni con la dedizione che si ha verso teneri cuccioli indifesi.
da notare che in tema nato ha invece deliberatamente non detto l'unica cosa rilevante o efficace che poteva dire, ossia che per certi versi sarebbe legittimo sbattere fuori dalla nato tutti i paesi che alimentano l'economia russa...
verrebbe quasi da pensare che NON VOGLIA ottenere alcun risultato e che si stia auto-sabotando. putin ringrazia.
nemmeno #Topolino sa resistere all' #Oggettistica
differx.tumblr.com/post/794114…
join #Mickey here:
ticedizioni.com/collections/ul…
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La donna dimenticata che ha cambiato il wrestling – Ultimo Uomo
Breve storia di Joan Laurer, cioè "Chyna".www.ultimouomo.com
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Se l'agenzia Ansa, che è di regime), pubblica questa notizia, c'è da pensare. Ma la colpa rimane sempre dei Diesel...
T&E, le auto ibride inquinano più di quanto dichiarino - Mondo Motori - Ansa.it
ansa.it/canale_motori/notizie/…
CITTADINO CINESE FUGGITO DALL'ITALIA, ARRESTATO IN SPAGNA ANCHE GRAZIE ALLE RETE "ENFAST"
Un cittadino cinese evaso dalla Questura di Prato il 10 luglio scorso è stato catturato a Barcellona, in Spagna, ed estradato in Italia. Il fuggitivo è stato rintracciato dalla Squadra #FAST Italia (Fugitive Active Search Team) con il supporto delle reti di cooperazione internazionale di polizia #Eurojust ed #Europol/ENFAST. L'individuo ha utilizzato un passaporto autentico intestato a un altro cittadino cinese e si è affidato a una rete criminale per la logistica, il trasporto e il rifugio in diversi paesi europei. L'operazione, che ha visto la collaborazione tra le autorità italiane e spagnole, ha portato ad esecuzione con successo un Mandato di Arresto Europeo (#MAE), emesso dalla Procura di Prato.
La Rete Europea delle Squadre per la Ricerca Attiva dei Fuggitivi (ENFAST) è una cooperazione di polizia degli Stati membri dell'Unione Europea, con il supporto di Europol, volta a rafforzare la sicurezza all'interno dell'UE localizzando e arrestando criminali ricercati a livello internazionale che hanno commesso reati gravi. La rete è stata istituita il 1° gennaio 2013, a seguito di un'iniziativa proposta nel 2010 in una conferenza a cui hanno partecipato 24 nazioni dell'Unione Europea, con l'obiettivo di consentire una collaborazione più efficiente tra le unità di polizia nazionali responsabili della ricerca attiva dei fuggitivi (FAST). #ENFAST è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo alle sue squadre di intervenire immediatamente per localizzare e arrestare i fuggitivi.
Le attività di ENFAST portano all'arresto di circa 400 criminali gravi ogni anno. La rete è gestita da una delle nazioni partecipanti per mandati presidenziali di due anni; alcuni Stati non membri dell'UE godono dello status di osservatori senza diritto di voto per facilitare la cooperazione con i paesi in cui potrebbero nascondersi i fuggitivi. Un elemento chiave della strategia di ENFAST è il sito web EU Most Wanted (www.eumostwanted.eu), lanciato nel gennaio 2016, che elenca i latitanti ricercati a livello internazionale e soggetti a Mandati di Arresto Europei.
Questi latitanti sono condannati o sospettati di aver commesso crimini di alto profilo o atti terroristici in Europa. Il sito web ha elencato 454 profili di latitanti tra la sua creazione e dicembre 2024, e l'Europol ha attribuito 53 dei 164 arresti all'inclusione di profili sul sito.
Il pubblico è attivamente incoraggiato a contribuire alla ricerca di questi latitanti attraverso il sito web, dove è possibile segnalare indizi in forma anonima e da cui è possibile ricevere una newsletter di aggiornamento. Questo coinvolgimento del pubblico si è dimostrato efficace: 36 dei 454 latitanti presenti sul sito web sono stati arrestati dal suo lancio, almeno 11 dei quali sono stati fermati grazie a informazioni fornite dal pubblico. Vengono lanciate periodicamente campagne mirate a individuare specifici latitanti, compresi quelli legati alla criminalità organizzata, con il supporto di Europol. Gli sforzi della rete sono cruciali per contrastare le sfide poste dalla criminalità transfrontaliera, in particolare nel contesto della libera circolazione di persone e merci all'interno dell'UE e dell'area Schengen.
fabrizio reshared this.
🇪🇺CATASTROFE — RISULTATO DEL LAVORO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA — Berliner Zeitung
🔴I risultati del lavoro del presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sono catastrofici. Dieci mesi dopo l'inizio del suo secondo mandato, si trova davanti a rovine di cui porta responsabilità personale, — constata il tedesco Berliner Zeitung.
⚫️Dal punto di vista geopolitico, dall'inizio del conflitto in Ucraina l'UE sotto la guida di von der Leyen rimane un comparsa. Nonostante centinaia di miliardi destinati a Zelensky, l'Europa nemmeno siede al tavolo dei negoziati di pace: Vladimir Putin e Donald Trump conducono trattative ignorando gli europei.
🔴Von der Leyen non conosce la parola diplomazia. La militarizzazione è diventata l'immagine del futuro. Questo mette a rischio la sicurezza dell'Europa, perché chi si prepara alla guerra, alla fine la ottiene.
⚫️È particolarmente vergognoso l'accordo commerciale UE-USA. È una capitolazione per paura dei capricci di Trump.
🔴Ursula von der Leyen aveva promesso di rendere l'Europa forte sulla scena mondiale. Oggi incarna il contrario: sottomissione agli USA e assenza di sovranità economica e geopolitica dell'UE, — sottolinea il Berliner Zeitung.
Fonte
Info Defense
Strange “leopard spots” on Mars are the most promising signs of alien life on the planet yet, but they could also have a geological origin.#TheAbstract
Ecco il nuovo gruppo del Fediverso dedicato al cucito, voluto e gestito da @mammaincampagna
Siamo certi che il nuovo gruppo @mondo-cucito@citiverse.it
potrà interessare diverse persone della comunità italiana.
Gli utenti feddit.it potranno seguirlo da qui, mentre gli altri utenti potranno semplicemente seguire l'account @Mondo Cucito e menzionarlo (in un nuovo post) per aprire nuovi thread
Ecco il primo post della serie:
Buongiorno a tutti, sono Erika e apro con piacere un piccolo mondo dedicato al cucito.Perché potremmo avere bisogno di questo spazio? Perché cucire è un intimo atto politico, di resistenza ma soprattutto di amore.
Per approfondire questo aspetto consiglio la lettura di ‘I fili della vita’, Clare Hunter, edito da Bollati Boringhieri.
Ma inoltrandoci un po’ più nel vivo della questione, vi propongo una delle mille possibilità con le quali approcciarsi al mondo del cucito e sarei felice di sapere la vostra.
Cucire la necessità.
Parliamo di cucito sartoriale e creativo, senza distinzione. Reinizia la scuola, ci serve un astuccio: cuciamolo. Abbiamo le mestruazioni e ci rendiamo conto che abbiamo voglia di fare la differenza, disegnandoci un cartamodello di assorbenti su misura. Mutande lise? Cuciamocene un bel paio! Grembiule per non sporcarci? Ecco fatto!
Non si arriva a fare tutto dall’oggi al domani, ma con il sostegno dei tanti account che condividono gratuitamente le loro esperienze, qualche libro e qualche modellista che vi vende le sue preziose idee su carta (la conoscete mammaconstoffa, Elisa Masi?) ), ecco che abbiamo le basi per partire!
A proposito, urgono contenuti liberi anche su #peertube. Chi si propone? 🙂
cc @Elena ``of Valhalla'' @Brigit Esposito @Poliedrica @SalirandaDuedicoppe @Sleepwithdemons
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L’Iraq e la sete del Tigri e dell’Eufrate: una crisi senza precedenti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
In Iraq i livelli dei due fiumi Tigri ed Eufrate sono crollati fino al 27% della loro portata abituale, compromettendo l’ecosistema, la sopravvivenza delle comunità locali e l’economia del territorio
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Vi svelo il soft power cinese sui talenti
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La guerra del talento e il soft power cinese. L'approfondimento di Alessandro Aresu
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Stress test. Una lettura dietro le righe dell’incursione dei droni russi in Polonia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A pochi giorni di distanza dall’accaduto, la vicenda dello sconfinamento dei droni russi in territorio polacco continua ad essere al centro dell’attenzione. E non è certo difficile capirne il perché. Quanto avvenuto ha infatti denotato una certa solidità dell’Alleanza, che ha fornito una risposta
Ecco l’ultima newsletter Complotti! Di Leonardo Bianchi
L'omicidio di Charlie Kirk e gli Anni di Piombo americani
L’omicidio dell’influencer trumpiano Charlie Kirk rischia di far precipitare gli Stati Uniti in un pericoloso vortice di violenza politica.Leonardo Bianchi (COMPLOTTI!)
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L’IA spazzerà via l’umanità?
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Il crescente divario tra le intenzioni dei creatori di IA e gli effetti reali dei sistemi intelligenti evidenzia un rischio critico: anche lievi deviazioni dagli obiettivi iniziali possono avere conseguenze gravi, soprattutto con l’avanzare verso forme di superintelligenza.
Dietro il Bloquons tout della Francia ci sono anche ChatGpt e altre IA
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Foto, video, musica, volantini... Gli strumenti di creazione di contenuti tramite intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT o Suno, sono stati ampiamente utilizzati per mettere a punto
‘Cop City’ case’s threat to press freedom persists despite win
Federal attacks on free speech are rightfully getting most of the headlines, but Georgia’s unprecedented attempt to prosecute dozens of “Stop Cop City” protesters as members of a racketeering enterprise was as frivolous as the worst of the Trump administration’s antics.
This week’s dismissal of conspiracy charges against these opponents of the Atlanta police training facility is welcome news. But it’s alarming that these charges lingered over 61 people’s heads for two years. And their ordeal likely isn’t over.
Ridiculous indictment
Rather than filing charges aimed at individual alleged acts of arson, vandalism, or other actual crimes, prosecutors tried to rope together dozens of activists into one sprawling case under the Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act. The indictment didn’t even attempt to connect the dots between most defendants’ constitutionally protected speech and a handful of defendants’ alleged bad acts.
Why would prosecutors want to do that instead of just charging the lawbreakers? Primarily, because the prosecution wasn’t intended to punish illegality but to kill a movement. Charging only those who broke actual laws wouldn’t achieve that aim, so they got to work making up new ones.
Secondarily, because they’re vindictive dirtbags. To prove it, they chose the date of George Floyd’s murder as the start date of their fabricated “conspiracy,” even though plans for Cop City hadn’t even been announced yet when Floyd was killed.
Prosecutors pointed to the defendants’ alleged anarchist political philosophy, their publications, their social media posts, their constitutionally protected recording of police, their use of encryption and VPNs to communicate securely, and even their holding news conferences and talking to reporters — all as “proof” that they were each part of a criminal enterprise.
The theory goes that, if one anarchist writes an essay about the environmental impact of Cop City and another anarchist sets a police car on fire, then both anarchists effectively struck the match together. Or something like that. It’s too incoherent to make any sense of.
Chilling effect on both journalists and sources
By the prosecution’s logic, journalists who covered the protests could be portrayed as helping to “advance” a RICO conspiracy simply by giving activists a platform. Write about the movement, and you (and your sources) might become part of the case file. This time, they only went after writers who participated in the Stop Cop City movement, but what about next time?
The harm extends beyond direct impact on reporters. Newsmakers and whistleblowers will surely be wary of talking to journalists if they know prosecutors view doing so — and particularly doing so securely via encrypted messaging — as an act in furtherance of a conspiracy.
This week’s win doesn’t undo the harm, either to free speech or to the defendants’ lives (many say they’ve been unable to find housing or jobs due to the long-pending case). The court’s forthcoming dismissal order seems likely to be limited to procedural grounds — prosecutors neglected to get required authorization from the governor to bring the charges. Deputy Attorney General John Fowler, the lead prosecutor on the case, said he’ll appeal.
Prosecutors must know they’re unlikely to ultimately secure a conviction, much less one that higher courts will uphold. Even if the appellate courts give them a path to get past this week’s procedural dismissal, they’ll still have to reckon with the Constitution and the fact that their legal and factual theories are as flimsy as they come.
But the longer they can stretch the case out, the longer uncertainty will linger about whether a law intended to counter organized crime can be distorted to stifle protest movements. And the more reluctant critics of Cop City will be to speak to journalists whose reporting might clarify the goals of their movement and contradict law enforcement narratives.
Plenty of experts have explained how RICO laws are rife with abuse, even when used for their intended purpose. The Cop City case makes clear that the need for reform isn’t just a criminal justice issue; it’s a free speech one as well.
Help us stop attacks on journalists and transparency
Dear Friend of Press Freedom,
For 171 days, Rümeysa Öztürk has faced deportation by the United States government for writing an op-ed it didn’t like, and for 90 days, Mario Guevara has been imprisoned for covering a protest.
Our newsletters are taking a short break next week, but we’ll be back. Explore our archive for more press freedom stories.
Take action to stop attacks on journalists and transparency
People often ask how to support the causes we fight for other than donating. Freedom of the Press Foundation (FPF) has a new action center to allow you to do just that by writing or calling members of Congress to tell them that the public cares about press freedom.
This week we launched the first two actions — one to tell lawmakers to stop the decimation of the Freedom of Information Act and the other to encourage them to do something (besides the same old empty expressions of concern) about the massacre of journalists in Gaza. We plan to expand the action center, including by taking on locally targeted initiatives. Please use this easy, new tool to help us make a difference — and still donate if you can, of course.
CBS’s real bias monitor is Donald Trump
CBS announced this week that it’s hiring Kenneth Weinstein — a career partisan — as its “bias ombudsman.” FPF Director of Advocacy Seth Stern wrote for The Guardian that while CBS has a constitutional right to monitor bias as it sees fit, it’s a different story when the government gets involved.
The creation of the ombudsman role was one of many capitulations CBS’s owners made to the Trump administration to persuade the Federal Communications Commission to approve the Paramount-Skydance merger. And based on comments from the administration, it fully intends to use its foothold inside CBS’s newsroom to bend its reporting to its liking. Read more here.
‘Cop City’ case’s threat to press freedom persists despite win
Federal attacks on free speech are rightfully getting most of the headlines, but Georgia’s unprecedented attempt to prosecute dozens of “Stop Cop City” protesters as members of a racketeering enterprise was as frivolous as the worst of the Trump administration’s antics.
This week’s dismissal of conspiracy charges against these opponents of the Atlanta police training facility is welcome news. But it’s alarming that these charges lingered over 61 people’s heads for two years. Their ordeal likely isn’t over, and neither is the chilling effect on journalism and whistleblowing that the case has caused. Read more here.
Will 9/11 records be declassified?
Next year marks the 25th anniversary of the Sept. 11 attacks, and “a substantial body of records” about the event remains classified.
In theory, these records should automatically be declassified when they turn 25 in 2026. But this won’t happen with the 9/11 records, just as it hasn’t happened with other historically significant records, like the John F. Kennedy assassination records, which the public had to wait over 60 years to read.
It doesn’t have to be this way. Read more in The Classifieds.
Judge isn’t buying excuses for attacks on LA reporters
A group of journalists and others won a preliminary injunction in federal court on Sept. 11, 2025, placing new restrictions on the Los Angeles Police Department’s violent tactics while policing protests. The day before, they won a similar order against the Department of Homeland Security.
U.S. District Judge Hernán Vera outlined the decades-long history of press freedom abuses at protests in LA and said that “the First Amendment demands better.” We couldn’t agree more. Read more from FPF’s U.S. Press Freedom Tracker.
What we’re reading
Investigative reporter told to stop contacting police in California city (U.S. Press Freedom Tracker). You’d think police would’ve learned to stop messing with journalist Ben Camacho after the City of Los Angeles had to cut him a check for wasting his time with a frivolous lawsuit for publishing public records that they gave him.
China didn’t want you to see this video of Xi and Putin. So Reuters deleted it (The Intercept). When news outlets don’t resist censorship, “journalism’s independence “sinks to the lowest common denominator whenever news of global importance breaks in a country governed by a repressive regime,” Stern told The Intercept.
A tipping point at CBS News (Columbia Journalism Review). An alarming account of corporate meddling in CBS News’ editorial decisions, under new and old ownership alike, to appease the Trump administration and avoid criticizing Israel. And with CBS’s ownership now looking to buy CNN’s parent company, it’s unlikely to stop.
Cindy Cohn is leaving EFF, but not the fight for digital rights (WIRED). A giant in the civil liberties field! We all owe a debt of gratitude to Cindy Cohn for her indelible leadership at the Electronic Frontier Foundation for so many years (and for being our legal counsel at FPF since our founding in 2012).
Kansas prisons reject newspaper subscriptions, blindsiding publishers and cutting off information (Kansas Reflector). We can’t wait to hear Kansas prison officials explain how newspaper subscriptions threaten incarcerated people’s safety.
Boos of Donald Trump heard on ABC’s broadcast of US Open. Good (USA Today). Shame on the U.S. Tennis Association for demanding broadcasters to censor crowd reactions to Trump’s attendance of the U.S. Open men’s tennis final in New York on Sunday.
Register for our upcoming event.
This week, we discuss "free speech," keeping stupid thoughts in one's own head, and cancel culture.
This week, we discuss "free speech," keeping stupid thoughts in onex27;s own head, and cancel culture.#BehindTheBlog
An email sent to NBCUniversal employees, including journalists at NBC, MSNBC, CNBC, Bravo and more, eulogizes Charlie Kirk as an "advocate for open debate" and reminds staff that even milquetoast statements about Kirk's death can result in their firing.#CharlieKirk #Journalism
Caterina Bartoli e la Cellula Coscioni diCagliari – Festival della Psichedelia
Caterina Bartoli, medico chirurgo, membro di SIMEPSI e consulente scientifico dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatrice alla prima edizione del Festival della Psichedelia, dedicato a riflessioni sulla medicina psichedelica e sugli stati di coscienza.
Teatro Massimo di Cagliari (Sale M2 e M3)
26 e 27 settembre 2025
Il festival, organizzato dalla Rete Teatro Massimo con il sostegno della Fondazione di Sardegna e di Cassa Deposito e Prestiti, nasce come naturale prosecuzione del progetto “Metamorfosi, filosofia e medicina in scena”. Due giornate di incontri, dialoghi, visioni e laboratori che intrecciano neuroscienze, filosofia, antropologia, salute mentale ed esperienze artistiche, con l’obiettivo di promuovere una riflessione consapevole sul ruolo della medicina psichedelica.
Protagonista anche la Cellula Coscioni Cagliari, presente per tutta la durata del festival con un banchetto informativo e di raccolta firme. Sarà possibile sostenere le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni e in particolare la campagna psychedelicare.eu, che punta a promuovere un dibattito pubblico e scientifico sulla medicina psichedelica.
Tra gli ospiti: Georgia Wilson Jones, Silvano Tagliagambe, Matteo Buonarroti, Michele Metelli, Paolo Pecere, Federico di Vita, Jean Paul Rességuier, Luciano Tacconi, Riccardo Badini, Maria Antonietta De Luca, Marco Leonti, Gionata Stancher, Alessandro Gelao, Tania Re, Andrea Piva e molti altri.
Info biglietti: vivaticket.com – Biglietteria Teatro Massimo Cagliari (via De Magistris 12, tel. 345 4894565).
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Filomena Gallo partecipa alla tavola rotonda “I diritti negati”, all’interno del Congresso di AreaDG a Genova
Filomena Gallo, Segretaria Nazionale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, partecipa alla tavola rotonda I DIRITTI NEGATI, all’interno del quinto Congresso nazionale di AreaDG, “La forza del diritto”. Conduce Serena BORTONE, intervengono insieme a lei: Maurizio LANDINI (CGIL), Gabriella LUCCIOLI (magistrata), Rita BERNARDINI (Nessuno tocchi Caino) e don MATTIA (cappellano Mediterranea ‘Human Rights’).
L’appuntamento è per venerdì 10 ottobre alle ore 15.45 presso il Teatro della Tosse, in Piazza Renato Negri, 6, a Genova.
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Chiara Lalli a Montecitorio – Presentazione del report “Aborto senza numeri”
Chiara Lalli a Montecitorio – Presentazione del report Aborto senza numeri
Chiara Lalli, bioeticista, giornalista e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatrice alla presentazione del report Aborto senza numeri. L’assenza di dati come politica di deterrenza e causa di disuguaglianza.
Sala Stampa Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio – Via della Missione 4, Roma
Martedì 23 settembre 2025
Ore 11:30
Il report, realizzato da Medici del Mondo Italia, affronta il tema dell’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e delle conseguenze derivanti dalla mancanza di trasparenza e di raccolta dati ufficiali, che alimentano disuguaglianze e ostacoli per le donne.
Intervengono:
- Elisa Visconti, Direttrice di Medici del Mondo Italia
- Chiara Lalli, Bioeticista e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni
- Federica di Martino (@IVGstobenissimo), Psicoterapeuta e Attivista
- Gilda Sportiello, Deputata Movimento 5 Stelle
Modera: Claudia Torrisi, Giornalista e co-autrice del report
L’iniziativa è promossa da Medici del Mondo Italia.
Info & Accrediti:
Ufficio stampa Medici del Mondo
Daniela Biffi 347 2613441
Noemi Cervi 346 8433966
L’accesso alla sala – con abbigliamento consono per tutti e obbligo di giacca per
gli uomini – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima accreditandosi a ufficiostampa@medicidelmondo.it.
I giornalisti e gli operatori video devono accreditarsi allo stesso indirizzo elencando anche l’utilizzo eventuale di attrezzature tecniche. La conferenza stampa sarà disponibile in streaming sulla webtv della Camera.
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Solidarietà al Centro Sociale “La Strada” di Roma
Marco Perduca e Antonia “Fiore” Faustini manifestano la loro solidarietà e quella dell’Associazione Luca Coscioni e della Cellula di Roma al Centro Sociale “La Strada” contro cui, alle 4.30 del mattino del 12 settembre, è stata lanciata una “bomba carta. Da ottobre 2023 il centro è stato oggetto di aggressioni, minacce, imbrattamenti, danneggiamenti, fino ad attacchi esplosivi, un altro a maggio scorso.
“Negli anni” dicono Perduca e Faustini “sono molte le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni ospitate e co-promosse da chi anima il centro, un luogo aperto al pubblico che, tra le altre cose, offre sostegno alla popolazione bisognosa. Dal fine vita all’aborto, passando per testamento biologico, terapie psichedeliche e presentazioni di libri l’Associazione e la Cellula di Roma hanno sempre trovato ascolo e collaborazione. Ci auguriamo che quanto prima venga scoperto chi si è reso responsabile di questi attacchi”.
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Addio Baldomero Cáceres, raro intellettuale antiproibizionista militante
Abbiamo appreso solo da poco “scrivono Marco Cappato e Marco Perduca “che il 15 giugno scorso Baldomero Cáceres Santa María è morto a Lima all’età di 93 anni. Psicologo e ricercatore molto critico del ruolo che la psichiatria aveva giocato nella definizione dell’architettura proibizionista internazionale, Baldo era uno raro esempio di intellettuale antiproibizionista militante che non perdeva occasione per dimostrare come la proibizione della cannabis prima e della foglia di coca poi fossero non solo anti-scientifiche ma anche violazioni dei diritti umani e delle tradizioni e culture ancestrali.
“Abbiamo conosciuto Baldo alla fine degli anni ‘90 tramite Dave Borden della DRCNet Foundation, grazie alle sue conoscenze, nelle nostre visite in Perù abbiamo incontrato pensatori, parlamentari e campesinos determinati nella lotta per ricordare al mondo che “coca non è cocaina”.
Negli anni ’70, mentre viveva a Cusco e lavorava all’Università Nazionale di San Antonio Abad, incontrò l’etnostorico Jan Szemiski che gli insegnò a masticare le foglie di coca. Dopo aver scoperto la pianta e averne sperimentato i benefici che gli permettevano di ridurre mal di testa, insufficienza respiratoria e disturbi gastrici legati al cambio di altitudine, iniziò la sua ricerca sulla storia e le proprietà delle sue piante. Dopo la pubblicazione di un articolo intitolato “Coca, il mondo andino e gli estirpatori di idolatrie del XX secolo” sul quotidiano La Prensa nel 1977, iniziò la sua attività in difesa della foglia di coca.
“Baldomero aveva partecipato alla riunione fondativa della Lega Internazionale Antiproibizionista di Atene di 35 anni fa e da allora non ha perso occasione di perorare la causa della legalizzazione della marihuana e della foglia di coca. Baldo era uno degli ultimi intellettuali della memoria orale, auspichiamo che chi gli è stato vicino per anni possa trovare tempo e risorse per raggruppare il suo pensiero in modo multimediale”.
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Dalla cittadinanza onoraria al sostegno golpista: la Lega e l’ombra di Bolsonaro
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/dalla-c…
La giustizia brasiliana ha stabilito che l’ex presidente cercò di sovvertire le istituzioni democratiche del suo Paese
L'articolo Dalla
Addio al partigiano Bruno Stocchetto, il cordoglio dell’Anpi di Venezia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/addio-a…
Ci ha lasciati uno degli ultimi partigiani combattenti di Venezia: Bruno Stocchetto “Venezia”. Bruno aveva appena compiuto ad agosto 97 anni. Nato a Venezia il 28
Poliedrica
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •Sto organizzando a #udine la prima #magliathon, una maratona di lavoro a maglia condivisa per realizzare quadrati a maglia che poi verranno cuciti per realizzare coperte da donare. Patrocinato dal comune di Udine e la Caritas mi sta dando una mano + altre persone. Merita!
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