Lo scorso 9 aprile il Senato ha approvato all’unanimità la legge che istituisce l’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative costituito dall’albo dei pedagogisti e da quello degli educatori professionali socio-pedagogici.
Educatori e pedagogisti saranno dunque obbligati ad iscriversi ai loro rispettivi albi entro il prossimo 6 agosto per poter esercitare la propria professione.
Come Giovani Comunisti/e contestiamo questa legge (sulla quale maggioranza e opposizione si sono trovati d’accordo) non solo per la sua inutilità in quanto i lavoratori hanno già dimostrato di essere in possesso dei requisiti necessari ad esercitare la professione al momento dell’assunzione, ma anche per i costi che si ripercuoteranno ogni anno sulle loro tasche, come l’iscrizione all’albo, i corsi di formazione e l’assicurazione.
Non è con un albo che si valorizzano due importanti professioni come quelle educative e pedagogiche, ma con il riconoscimento di un salario più dignitoso di quello che viene corrisposto loro attualmente.
Uniamo quindi la nostra voce a quella dei sindacati di base chiedendo il ritiro della legge 55/2024 e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro qualora qualcuno rifiuti d’iscriversi all’albo.
Simone Antonioli, coordinamento nazionale Giovani Comunisti/e
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The NSA Is Defeated By A 1950s Tape Recorder. Can You Help Them?
One of the towering figures in the evolution of computer science was Grace Hopper, an American mathematician, academic, and Naval reservist, whose work gave us the first programming languages, compilers, and much more. Sadly she passed away in 1992, so her wisdom hasn’t directly informed the Internet Age in the manner of some of her surviving contemporaries.
During her life she gave many lectures though, and as [Michael Ravnitzky] discovered, one of them was recorded on video tape and resides in the archives of America’s National Security Agency. With the title “Future Possibilities: Data, Hardware, Software, and People”, it was the subject of a Freedom Of Information request. This in turn was denied, on the grounds that “Without being able to view the tapes, NSA has no way to verify their responsiveness”. In short, the recording lies on Ampex 1″ reel-to-reel video tape, which the NSA claims no longer to be able to read.
It’s fairly obvious from that response that the agency has no desire to oblige, and we’d be very surprised to find that they keep a working Ampex video system to hand on the off-chance that a passing researcher might ask for an archive tape. But at the same time it’s also obvious that a lecture from Rear Admiral Hopper is an artifact of international importance that should be preserved and available for study. It’s an interesting thought exercise to guess how many phone calls Hackaday would have to make to secure access to a working Ampex video recorder, and since we think for us that number would be surprisingly low it’s likely the NSA know exactly who to call if they needed that tape viewed in a hurry. We don’t have influence over secretive government agencies, but if we did we’d be calling shame on them at this point.
If you’re curious about Grace Hopper, we’ve talked about her work here in the past.
Thanks [F4GRX] for the tip.
Ampex image: Telecineguy., Public domain.
Etiopia, corsa all’oro del Tigray, aumento delle violenze e contrabbando verso Dubai
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Il coinvolgimento di gruppi armati e stranieri nel dilagante contrabbando del commercio di oro nella regione del Tigray si sta intensificando in
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La #finale femminile di #Wimbledon non è stata una bella partita, da parte di nessuna delle due. Sprazzi e momenti alti da parte di entrambe, per il resto tanti errori e servizi un po' traballanti.
Rimane comunque pura poesia a paragone con i commenti maschilisti e nazionalisti degli altri spettatori intorno a me.
Chi se ne frega se Barbora non ti piace? Che te ne frega se gioca con una maglietta accollata e a maniche lunge? Perché dici "andiamo al terzo set", "teniamo duro" quando tu non stai facendo una mazza? Che ce ne frega della nazionalità nel #tennis?
Eccheppalle.
Etiopia, Tigray & gruppi armati e aumento violenze per l’oro
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Il coinvolgimento di gruppi armati e stranieri nel dilagante contrabbando del commercio d’oro nella regione del #Tigray si sta trasformando in scontri armati e violenze. Un’indagine condotta da
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Spionaggio Open Source! Il Database di MSpy finisce nel Dark Web pubblicato da un criminale informatico
In questi giorni è circolata la notizia su un famoso forum underground riguardo la presenza di un database appartenente all’azienda MSpy, che si occupa del controllo di dispositivi mobili. Questo database è strutturato in diverse parti e mette a disposizione molti dati aziendali e degli utenti che utilizzano i servizi offerti dalla suddetta azienda.
Al momento, non possiamo confermare con precisione la veridicità della violazione, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo dovrebbe essere considerato come una ‘fonte di intelligence’.
Immagine del post rinvenuto nel dark web
Dettagli sulla violazione
La violazione potrebbe essere stata postata per la prima volta sul clearnet il 12 giugno 2024, con un post sul forum underground scritto quasi un mese dopo per attirare maggiore attenzione e rendere più visibile l’incidente.
Secondo il post, la violazione potrebbe rendere pubblici i dati di diversi utenti e ticket di supporto (142 GB) e includere una seconda parte di dati contenenti mezzo milione di allegati, 2,4 milioni di indirizzi e-mail unici, indirizzi IP e foto (176 GB). La descrizione indica che i dati specifici includevano ticket per l’installazione dello spyware sui dispositivi target, transazioni finanziarie, foto di carte di credito e selfie di nudo.
Informazioni sull’Obiettivo degli Attori delle Minacce
MSpy è un’azienda nata nel 2010 con il lancio della sua applicazione per il monitoraggio dei dispositivi mobili. L’applicazione, descritta sul sito dell’azienda come un perfetto strumento di parental control, è in grado di monitorare tutte le attività svolte sui dispositivi mobili Apple e Android.
Per l’attività che svolge e i servizi che offre, l’azienda tratta una enorme quantità di dati estremamente sensibili. MSpy non è nuova agli attacchi dei cybercriminali, avendo già subito due fughe di dati, nello specifico negli anni 2015 e 2018.
Implicazioni della Violazione
La divulgazione di informazioni personali, anche in quantità limitata, comporta rischi significativi. I dati condivisi includono informazioni identificabili come indirizzi e-mail, indirizzi IP, posizioni e foto di carte di credito. Tali informazioni possono essere utilizzate per effettuare attacchi di phishing, furti d’identità e altre forme di criminalità informatica.
Questo incidente sottolinea l’importanza di misure di sicurezza robuste e di una vigilanza costante nella protezione dei dati sensibili. Organizzazioni come Mspy, che gestiscono informazioni molto riservate, devono garantire che i loro sistemi di storage siano adeguatamente protetti contro accessi non autorizzati.
Conclusione
Sebbene la presunta violazione dei dati di MSpy riportata su i siti e forum underground rimanga non confermata, serve come un forte promemoria delle minacce persistenti affrontate dalle organizzazioni che gestiscono informazioni sensibili.
Come è nostra abitudine, lasciamo sempre spazio a una dichiarazione da parte dell’azienda qualora desiderasse fornirci aggiornamenti sulla questione. Saremmo lieti di pubblicare tali informazioni con un articolo specifico che evidenzi il problema.
RHC Dark Lab monitorerà l’evoluzione della situazione al fine di pubblicare ulteriori notizie sul blog, qualora ci siano aggiornamenti sostanziali. Se ci sono individui a conoscenza dei fatti che desiderano fornire informazioni in modo anonimo, possono utilizzare l’email crittografata per informatori.
Questo articolo è stato compilato sulla base di informazioni pubbliche che non sono state ancora verificate dalle rispettive organizzazioni. Aggiorneremo i nostri lettori man mano che saranno disponibili ulteriori dettagli.
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It’s Not Unsual to Love Hacking
Most of what we do here at Hackaday is look out for cool projects and then write them up so that you all know about them. Nothing is better than being really stoked about a clever hack and then being able to share it with tens of thousands of like-minded folks. Sure, it’s our job, but we really do it because we love to share. And it’s clear that you all do too! After all, we write up the hacks that you document for us.
We recently featured a hack where the guy who did the work in question said that he didn’t think it was “worthy of Hackaday”. (Of course, it was!) And I don’t like that sentiment at all, honestly, because a hack that you enjoyed doing is a hack worth sharing, even if just for sharing the joy of doing it, and that came across fully.
Of course we gladly feature the ultra-bravado hacks where the nearly impossible is made real. But there’s equal value in the simple hacks that inspire others to pursue one odd path or another. Or even pieces where there’s no hack involved, but simply the sharing of something cool.
This week, [Arya Voronova] wrote a piece about her experience using MicroPython on embedded devices, and it apparently resonated with a lot of our readers. It’s not a deep-dive into MicroPython, or a mind-bending abuse of the language. Instead, it’s a simple “this is what I love about doing things this way”, and that’s a great perspective that often gets lost when we get deep in the technical weeds.
I had the same realization a few months back at Hackaday Europe. In the lightning talks, most everyone gave talks about cool projects that they are working on, and they’re absolutely worth watching for that. [Jaap Meijers] gave a wonderful talk about making animated QR codes, but it wasn’t about how he invented animated QR codes, because he was just using someone else’s project. Instead, it was about how neat he thought someone else’s work was, and how he really wanted to share it with us. (And now you know too.)
Epic hacks are fantastic, no question. But the simple expression of the love of hacking, whether in words or in the doing, is equally important. Show us your work, but don’t forget to show us your joy along the way.
This article is part of the Hackaday.com newsletter, delivered every seven days for each of the last 200+ weeks. It also includes our favorite articles from the last seven days that you can see on the web version of the newsletter. Want this type of article to hit your inbox every Friday morning? You should sign up!
VIDEO. GAZA. Attacchi aerei israeliani su al Mawasi uccidono almeno 71 persone
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I raid hanno colpito tende. Secondo i media israeliani, obiettivo del raid sarebbe stato Mohammed Deif il capo dell'ala armata di Hamas. Il movimento islamico nega: i morti sono tutti civili.
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La NATO Lancia un Progetto per la Protezione dei Cavi Sottomani in caso di Guerra: L’Italia Assente
La NATO sta finanziando un progetto per garantire il funzionamento ininterrotto di Internet in caso di attacco ai cavi sottomarini che trasportano comunicazioni civili e militari nelle acque europee. Il progetto coinvolge ricercatori provenienti da USA, Islanda, Svezia e Svizzera. Il loro obiettivo è sviluppare un sistema per reindirizzare automaticamente il traffico Internet dai cavi sottomarini ai sistemi satellitari in caso di sabotaggio o disastro naturale.
Il programma NATO Science for Peace and Security ha stanziato per il progetto un finanziamento di 400mila euro. Il costo totale del progetto è stimato a 2,5 milioni di dollari. Oltre alla sovvenzione della NATO, gli istituti di ricerca partecipanti contribuiscono in natura, che comprende l’uso di attrezzature, tempo del personale e altre risorse.
Il progetto è stato recentemente approvato e la sua realizzazione inizierà presto. Si sta sviluppando nel contesto dei crescenti timori che paesi ostili possano minare, rompere o altrimenti danneggiare i cavi sottomarini per interrompere le comunicazioni durante una crisi militare. Ogni giorno attraverso cavi sottomarini transitano circa 10mila miliardi di dollari di transazioni finanziarie, attraverso i quali passa quasi tutto il traffico internet della NATO.
La NATO ha intensificato gli sforzi per proteggere i cavi negli ultimi mesi e l’anno scorso ha istituito un centro per coordinare le migliori pratiche per proteggere le infrastrutture sottomarine in seguito all’esplosione del gasdotto Nord Stream 2 del settembre 2022.
La ricerca è focalizzata sullo sviluppo di metodi per rilevare disturbi sui cavi e accedere automaticamente alla larghezza di banda satellitare per reindirizzare i dati. Per i primi due anni, i ricercatori testeranno i prototipi e svilupperanno un sistema funzionante.
Nel progetto saranno coinvolti anche partner commerciali e governativi. Si prevede che i governi di Svezia e Islanda mostreranno interesse nell’utilizzo del sistema sviluppato nell’ambito del progetto. Ad esempio, la Marina svedese e le agenzie governative islandesi sono interessate a utilizzare questo sistema.
La società satellitare americana Viasat Inc., la società di tecnologia spaziale Sierra Space Corp. e anche la società islandese di sicurezza informatica Syndis sono coinvolte nel progetto. Viasat intende sviluppare tecnologie satellitari e comunicazioni ottiche in grado di reindirizzare i dati in tempo reale in caso di interruzione delle comunicazioni in fibra sottomarina.
Il progetto inizierà con un simposio alla Cornell University di New York alla fine di questo mese. La ricerca sarà effettuata anche in un sito di test sottomarino per cavi ad alta tensione vicino alla più grande base navale svedese.
L’Italia al momento purtroppo non sembra essere stata coinvolta.
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Maronno Winchester reshared this.
youtu.be/B1AEYQSYqpU
FREE ASSANGE Italia
🥂Associazioni ed amici ci hanno da sempre accompagnato in questa lotta. Un ringraziamento a tutti voi da piazza Castello a Torino. https://youtu.be/B1AEYQSYqpUTelegram
Kinmen Rising Project-金門最後才子🇺🇦 reshared this.
Attacco Massiccio alla Korean National Police Agency: IntelBroker Reclama Accesso Non Autorizzato
L’11 luglio 2024, il rinomato IntelBroker sulla piattaforma BreachForums ha fatto rabbrividire gli esperti di cyber security. IntelBroker ha affermato di aver attaccato i sistemi della Korean National Police Agency (KNPA) e di avere accesso al loro portale amministrativo, ai database degli utenti e persino al pannello di comando centrale. Queste informazioni sensibili, se vere, potrebbero essere una miniera d’oro per gli attori malintenzionati.
Il prezzo richiesto per questo presunto accesso? Un bel po’ di $4000 in criptovaluta Monero (XMR), una transazione designata a mantenere l’anonimato. Tuttavia, le affermazioni rimangono non verificate per ora. La KNPA non ha ancora confermato o negato la presunta violazione, lasciando un alone di incertezza sulla situazione.
Dettagli Attacco
Le affermazioni di IntelBroker includono l’accesso a aree sensibili all’interno della KNPA, suggerendo una grave violazione della sicurezza. Il post su BreachForums recita:
“Hello BreachForums Community. Today, I’m selling the access to probably one of the most important South Korean government agencies. Access includes: Internal Access Portal, Web Portal, Users, Command Equipment, Many other different agencies that are under this agency.
If you want to purchase this, please message me on the forum. XMR only. Price: $4,000”.
Nonostante queste affermazioni, l’autenticità delle dichiarazioni di IntelBroker non è stata confermata, poiché al momento non c’è stata alcuna risposta ufficiale da parte della KNPA.
IntelBroker ha elencato i dati rubati a prezzi variabili: $4000 per l’accesso al portale amministrativo, ai database degli utenti e al pannello di comando centrale, mentre altri set di dati sono prezzati rispettivamente a $500 e $800. La scelta di Monero (XMR) come valuta per le transazioni ne rende complicato il tracciamento rispetto a valute come BitCoin o Ethereum.
Immagine del primo post rinvenuto nel Dark Web
Immagine del secondo post rinvenuto nel Dark Web
Immagine del terzo post rinvenuto nel Dark Web
KNPA: Un Bersaglio Frequente
Questo incidente, se vero, non sarebbe la prima volta che la KNPA ha dovuto affrontare minacce informatiche. I dati rivelano che l’agenzia è stata bombardata da oltre 20.000 tentativi di hacking tra il 2019 e il 2023. Questi tentativi si sono concentrati principalmente sul furto di informazioni personali archiviate nei database della KNPA, evidenziando i dati preziosi che possiedono.
Il parlamentare sudcoreano Yang Bu-nam ha ripetutamente sottolineato la necessità per la KNPA di rafforzare le sue difese informatiche. Le fluttuazioni del bilancio per la cybersecurity dell’agenzia hanno sollevato preoccupazioni sulla sua capacità di mantenere difese robuste contro aggressori sempre più sofisticati come IntelBroker.
Conclusione
La situazione relativa al presunto attacco informatico alla KNPA rimane fluida, con sforzi continui per verificare le affermazioni di IntelBroker e valutare l’impatto della presunta violazione.
Mentre la KNPA e altre agenzie governative affrontano crescenti minacce informatiche, la necessità di robusti framework di sicurezza informatica e il miglioramento continuo delle misure difensive non possono essere sottovalutati. Questo incidente serve come un chiaro promemoria della natura persistente ed evolutiva delle minacce informatiche nell’era digitale.
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PODCAST. Summit Washington. Debolezze e pericolose ambizioni della Nato
@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Il comunicato finale oscilla tra preoccupazione ed eccessiva sicurezza", dice l'analista e storico Francesco Dall'Aglio. "La Nato non indica solo la Russia come sua nemica e riafferma il sostegno militare a Kiev. Ora si rivolge ad aree del mondo dove molti dei
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CULTURA. La diaspora palestinese e la parola parlata della poetessa Rafeef Ziadah (Parte 2)
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Seconda parte dell'articolo di Patrizia Zanelli sull'artista, attivista per i diritti umani, femminista e accademica che vive a Londra. Rafeef Ziadah ha scritto poesie che si potrebbero definire profetiche.
L'articolo CULTURA.
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VIDEO. GAZA. Attacchi aerei israeliani su al Mawasi uccidono almeno 50 persone
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I raid hanno colpito tende. Secondo i media israeliani, obiettivo del raid sarebbe stato Mohammed Deif il capo dell'ala armata di Hamas. Il movimento islamico nega: i morti sono tutti civili.
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GAZA. Attacchi aerei israeliani su al Mawasi uccidono almeno 50 persone
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I raid hanno colpito tende. Secondo i media israeliani, obiettivo del raid sarebbe stato Mohammed Deif il capo dell'ala armata di Hamas. Il movimento islamico nega: i morti sono tutti civili.
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Etiopia, report sulla situazione degli IDP, sfollati nella regione dei Somali
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Questo rapporto presenta i risultati sui dati raccolti dall’Unità dati e ricerca dell’OIM (DRU) attraverso la sua metodologia DTM e lo strumento
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Loredana Fraleone*
Quando fu approvata l’autonomia scolastica del ministro Luigi Berlinguer, in applicazione della legge Bassanini del 1997, fummo tra i pochi a considerare quella riforma l’inizio di una deriva aziendalista, che avrebbe snaturato la Scuola della Costituzione, la sua indipendenza e il diritto allo studio. In Parlamento Rifondazione Comunista naturalmente votò contro
Tra i tre regolamenti, che corredavano il provvedimento, vi era quello che consentiva alle scuole di fruire di fondi erogati da privati, quello più pericoloso, paradossalmente proprio per l’autonomia delle scuole.
A distanza di un ventennio, abbiamo la costituzione di una “Fondazione per la Scuola Italiana”, che per ora fruisce del contributo di Leonardo S.p.A., UniCredit, Enel Italia S.p.A, Autostrade per l’Italia, Banco BPM, tutti potentati economici, che lungi da porsi il problema costituzionale del diritto allo studio, intendono mettere le mani su uno dei pochi presidi rimasti, il più importante sicuramente, che conserva una certa indipendenza dal mercato e dall’impresa.
Siamo stati profeti inascoltati, ai tempi della riforma Berlinguer che usando una parola positiva, nel senso comune, come autonomia, abbagliava docenti, sindacati, associazioni, che non vedevano l’inevitabile deriva che il provvedimento avrebbe comportato. Oggi, in una Scuola logorata, deprivata da troppo tempo delle risorse economiche indispensabili, la “Fondazione per la Scuola Italiana”, che si pone l’obiettivo di raccogliere milioni di euro da “offrire” alle scuole attraverso progetti e altro, avrà buon gioco a imporre o semplicemente condizionare l’impianto culturale di un mondo sempre più fragile, guidato da un Ministero dell’Istruzione e del Merito subito disponibile a firmare un protocollo d’intesa con la Fondazione. Tra i promotori, spicca la Leonardo S.P.A, tra le maggiori imprese produttrici di armi, in Europa e nel mondo, in continua crescita economica, i cui affari sono ovviamente legati alla guerra, sulla quale conta molto il capitalismo del settore per accumulare profitti. La Leonardo S.P.A. ha già rapporti col Ministero e con le scuole, lavorando sulla militarizzazione della cultura diffusa, in nome di “valori” che riportano ai primi decenni del Novecento e puntano oggi a un nuovo “credere, obbedire e combattere”.
Se poi si arrivasse a 20 sistemi scolastici differenti con l’autonomia regionale promossa da Calderoli, le fragili barriere della Scuola della Costituzione cadrebbero rovinosamente, insieme a un diritto allo studio da tempo sempre meno tutelato, a vantaggio del “merito” di essere obbedienti, subalterni, acritici e disciplinati.
* Responsabile Scuola Università Ricerca del PRC/SE
MANI POTENTI SULLA SCUOLA
Loredana Fraleone* Quando fu approvata l’autonomia scolastica del ministro Luigi Berlinguer, in applicazione della legge Bassanini delRifondazione Comunista
Deterrenza militare, Ucraina e fianco sud. Cesa spiega l’impegno dell’Italia al Nato Summit
[quote]A poche ore dalla conclusione del summit Nato a Washington, Lorenzo Cesa, presidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato, condivide con Formiche.net il ruolo chiave dell’Italia nel rafforzare la coesione tra i Paesi membri e la centralità dell’Alleanza Atlantica. Come si sta
Ponte sullo Stretto, blitz della Lega: fino a 25 anni a chi contesta. E lo Stato anticiperà le spese legali degli agenti accusati di violenze
In base al combinato disposto di due emendamenti del Carroccio approvati mercoledì, chi protesta in modo "minaccioso o violento" contro le grandi opere sarà colpito da una nuova aggravante al reato di resistenza che farà lievitare le pene. Ma se un membro delle forze dell'ordine finisce sotto processo per averlo malmenato, lo Stato potrà anticipargli le spese legali fino a diecimila euro per ogni grado di giudizio.
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Etiopia, in Tigray l’aumento della violenza porta ad un aumento dei ricoveri ospedalieri
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L’Ayder Referral Hospital ha segnalato un aumento dei ricoveri negli ultimi tre mesi, con 482 persone curate per ferite causate da coltelli, pietre, oggetti https://x.com/WegahtaFacts/status/1811772435378684302
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“Trieste, detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio. (…) Sarebbero cento i partecipanti alla rivolta, iniziata intorno alle 19.00. Alcuni detenuti si sono affacciati alle finestre e attraverso le inferriate hanno fatto cadere degli stracci incendiati. Urla dall’interno della struttura, sia dalla parte degli uomini che delle donne. Libertà, si sente gridare…” Questo è quello che siamo venuti a conoscere dalle agenzie, che segnalano altri momenti di tensione, in Regione FVG, nel CPR di Gradisca d’Isonzo, istituzione criminogena.
Si tratta di una situazione disumana, necessariamente destinata ad esplodere. Sappiamo, infatti, che nel carcere di Trieste “ci sono 260 detenuti per 150 posti” e che “da mesi c’è un clima di tensione (…), ci sono detenuti che dormono anche in 10 in una cella, anche vicino al water. Ci sono persone con problemi psichiatrici che dovrebbero stare da soli e invece sono in due in cella” (così sostiene l’avv. Mascia, delegato della camera penale per il carcere). E’ una situazione di abbrutimento decisamente anticostituzionale se le pene, per la nostra Carta (art. 27), “non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. A Trieste, come altrove, non è così. Lo dice l’elevato numero di suicidi nelle prigioni italiane: 54, finora, nell’anno in corso (nel 2022 se ne registrarono 84; almeno 70 nel 2023). 13 morti, inoltre, nel caos del 2020 (dal 7 al 9 marzo), in piena emergenza covid: morti presto dimenticati, cancellati.
Rifondazione comunista-Sinistra europea, con il meglio delle associazioni di giuristi, ritiene urgente riportare la Costituzione e la CEDU in carcere. Bisogna, in concreto, ridurre i detenuti e le detenute attraverso riti processuali e pene alternative. La giustizia, in Italia, continua invece a proteggere i “colletti bianchi” e a essere garantista a senso unico: delinquenti della razza padrona vengono trattati come “prigionieri politici”, anche se solo messi agli arresti domiciliari; mentre per gli altri si dovrebbe buttar via la chiave per sempre (frase che si sente sempre più spesso).
Il nostro garantismo è diverso da quello oggi purtroppo dominante, ed è indirizzato a tutte e a tutti “qualunque colpa sia” (come scrisse Erri De Luca). E’ necessaria una svolta culturale e politica, anche in questo campo. Ora che la crisi -almeno a Trieste- sembra rientrata, occorre cominciare ad agire avviando riforme di struttura e ripensando alle prigioni con senso di giustizia per il tramite di concreti provvedimenti. Servono a questo, le “crisi”, a segnalare ciò che è intollerabile. Ma dalle carceri si evince il tasso di civiltà di un Paese: quello dell’Italia è bassissimo.
Gianluca Schiavon, responsabile nazionale giustizia PRC-SE
Gianluca Paciucci, segretario provinciale PRC (Trieste)
PRC, comunicato stampa (aggiornamento): rivolta nel carcere di Trieste
"Trieste, detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio. (...) Sarebbero cento i partecipanti alla rivolta, iniziataRifondazione Comunista
La cultura della sicurezza è la base della democrazia. L’impegno italiano
[quote]Nuove sfide e opportunità nel campo della sicurezza, la necessità di un dialogo strutturato tra istituzioni, forze armate e industria, e l’importanza di una visione integrata che coinvolga anche la società civile. Questi sono stati i temi centrali del convegno “Cultura della Sicurezza: l’impegno
Innovation pipelines e velocizzare il procurement. A lezione di innovazione dalla Nato
[quote]Come ricordato più volte dai vertici della Nato, l’Alleanza assicura la pace esercitando la deterrenza con successo, cosa che può fare solo attraverso uno strumento militare più forte degli avversari. Molto di questo passa dal mantenimento del vantaggio
La Nato oggi è più indispensabile che mai. Le parole di Geoană
[quote]Nel contesto di un mondo in rapido mutamento e in costante evoluzione, Mircea Geoană, vice segretario generale della Nato, ha recentemente condiviso le sue riflessioni e analisi durante un’intervista con Andrea Kendall-Taylor, Senior Fellow e Direttore del Transatlantic Security Program al Center for a New American Security. L’evento,
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Ucraina, minacce ibride e Sahel. Borrell spiega il contributo Ue alla Nato
[quote]Nel corso del secondo giorno del Nato Public Forum (di cui Formiche è stato media partner per l’Italia: potete trovare le repliche a partire da questo link) si è tenuto l’intervento di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vice Presidente della Commissione europea,
Forum sulle migrazioni, nuove proposte dalla Libia alla UE
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
I delegati dell’UE si incontreranno con i funzionari libici del Governo di Unità Nazionale per parlare della migrazione trans-mediterranea. Nel corso degli anni l’UE ha donato decine/centinaia di
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Sei grandi banche accusate di fare il doppio gioco in Amazzonia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Sei tra le maggiori banche dicono di proteggere la foresta pluviale, ma solo a parole, stando all’ultimo rapporto di Stand.earth
L'articolo Sei grandi banche accusate di fare il doppio gioco in Amazzonia proviene da Valori.
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Molto interessante, grazie per la condivisione.
Possiamo aggiungere almeno Bradesco e Goldman Sachs; e Mizuha Financial, Grupo XP, Banco do Brasil, BMO Financial Group, Royal Bank of Canada, BTG Pactual.
Solo due settimane fa, il governo di Perù ha concesso il diritto esclusivo alla Cina di gestire il porto di Chanchay in Peru.
Ora vari gruppi d'affari stanno spingendo per la costruzione di una strada tra il porto e lo stato brasiliano di Acri attraverso l'Amazzonia, per accelerare l'accesso al commercio marittimo con la Cina, al costo di più danni alla foresta pluviale amazzonica. Probabilmente questo significa che presto potremo aggiungere almeno una banca cinese alla lista.
JBS: Climate chaos and exploitation in the Amazon - Forests & Finance
JBS is financed by major banks from Brazil, the US, Europe, and Japan. Since 2019, these banks have enabled JBS’s unacceptable business practices in Brazil by providing over US$ 718 million in forest-risk beef credit.Rebecca Lumbantobing (Forests & Finance)
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Venerdì prossimo io ed @elif torniamo a suonare 🎺 e cantare 🎤 i brani di Burt Bacharach nella #Tuscia viterbese.
Questa volta sul Lago di Vico ⛱️, coi cinghiali 🐗 a fare i cori. E questa volta con il piano 🎹 al posto della chitarra.
mobilizon.it/events/48570642-3…
#BurtBacharach #Viterbo #Ronciglione #LagoDiVico #HelloBurt #Tromba #Basso
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«Quanto vale una balena?» Le illusioni del capitalismo verde
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Le soluzioni proposte dal capitalismo verde sono troppo spesso influenzate dalla logica finanziaria. Un'intervista ad Adrienne Buller
L'articolo «Quanto vale una balena?» Le illusioni del capitalismo verde proviene da Valori.
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Marie_Odile_Morandi
in reply to Franc Mac • • •vadeker.net/humanite/apercu/su…
Le syndrome de la grenouille cuite, la mtaphore, le paradoxe et la moralit
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Politica interna, europea e internazionale e Franc Mac reshared this.