Revolver Rabbit: La Nuova Minaccia Cyber supportata da 500.000 Domini di primo livello
I ricercatori di Infoblox hanno scoperto il gruppo Revolver Rabbit, che ha registrato più di 500.000 domini per le sue campagne dannose rivolte agli utenti Windows e macOS.
Gli esperti affermano che gli hacker utilizzano algoritmi per generare domini (RDGA), ovvero registrare automaticamente nomi di dominio in un breve periodo di tempo.
L’essenza di RDGA è simile al metodo DGA, utilizzato dal malware per creare elenchi di possibili posizioni per i server di controllo. La differenza è che DGA è integrato direttamente nel codice del malware e registra solo alcuni dei domini generati, mentre RDGA lavora dalla parte degli aggressori e registra tutti i domini generati.
E mentre i ricercatori possono scoprire un DGA e poi decodificare gli indirizzi di eventuali server di comando e controllo, con un RDGA tutto è segreto, e trovare un modello per generare domini diventa un compito più difficile.
Confronto tra DGA e RDGA
Secondo l’azienda, il gruppo controlla più di 500.000 domini di primo livello .BOND, che vengono utilizzati per creare server di controllo sia falsi che reali per il malware. Allo stesso tempo, Infoblox osserva che i domini nella zona .BOND sono semplicemente i più facili da rilevare, ma in totale gli hacker hanno già registrato più di 700.000 domini in una varietà di zone.
I ricercatori stimano che Revolver Rabbit utilizzi RDGA per acquistare centinaia di migliaia di domini e che la sua spesa abbia già superato 1 milione di dollari, dato che un singolo dominio .BOND costa circa 2 dollari.
Nelle loro operazioni, gli hacker distribuiscono il malware XLoader, in grado di rubare informazioni riservate ed eseguire file dannosi sui sistemi che eseguono Windows e macOS. “Il modello RDGA più comune utilizzato da questo gruppo è una serie di una o più parole del dizionario seguite da un numero di cinque cifre, con ogni parola o numero separato da un trattino”, hanno detto gli analisti di Infoblox.
I domini tendono a concentrarsi su un argomento o una regione specifica e hanno molta varietà. Ecco alcuni esempi:
- usa-online-laurea-29o[.]bond
- reggiseno-condizionatore-portatile-9o[.]bond
- crociere-fluviali-uk-8n[.]bond
- ai-courses-17621[.]bond
- app-sviluppo-software-formazione-52686[.]bond
- assistenza-alla-vita-11607[.]bond
- lavori-online-42681[.]bond
- profumi-76753[.]bond
- telecamere-di-sorveglianza-di-sicurezza-42345[.]bond
- lezioni-di-yoga-35904[.]bond
I ricercatori scrivono di aver monitorato Revolver Rabbit per circa un anno, ma l’uso di RDGA ha nascosto gli obiettivi degli aggressori fino a poco tempo fa.
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Etiopia, i pasti scolastici nel Tigray sono un’ancora di salvezza
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Perché così pochi li offrono? Nella regione devastata dalla guerra in Etiopia settentrionale, l’apprendimento ha sofferto mentre la fame è aumentata. Ecco come alcune organizzazioni
Etiopia, Suor Medhin Tesfay combatte contro la fame nel Tigray
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Per tre decenni, suor Medhin Tesfay ha aiutato migliaia di persone che vivono in povertà nella devex.com/news/sister-in-arms-…
Attacco israeliano in Yemen dopo il drone su Tel Aviv. Gli Houthi: “Molte vittime, risponderemo”
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Il giorno seguente all'incursione con drone che ha causato una vittima a Tel Aviv, Israele bombarda il porto di Hodeidah distruggendo un deposito di carburante. Diverse le vittime.
L'articolo Attacco israeliano in
Risolta Vulnerabilità Critica in Cisco SSM On-Prem: Aggiorna Subito!
Cisco ha risolto una vulnerabilità critica che poteva consentire agli aggressori di modificare la password di qualsiasi utente sui server vulnerabili Cisco Smart Software Manager On-Prem (Cisco SSM On-Prem), comprese le password di amministratore.
La vulnerabilità colpisce le versioni 8-202206 e precedenti, nonché le versioni precedenti di SSM On-Prem (precedenti alla versione 7.0), precedentemente note come Cisco Smart Software Manager Satellite (SSM Satellite).
Il bug critico viene tracciato con l’identificatore CVE-2024-20419 e ha ricevuto un punteggio di 10 su 10 sulla scala CVSS. È stato segnalato che è correlato a un bug nel processo di modifica della password nel sistema di autenticazione SSM On-Prem. Uno sfruttamento riuscito consente agli aggressori remoti e non autenticati di impostare nuove password per gli utenti senza conoscere le credenziali originali.
“La vulnerabilità è dovuta all’errata implementazione del processo di modifica della password. Un utente malintenzionato può sfruttare questo problema inviando richieste HTTP appositamente predisposte a un dispositivo vulnerabile, afferma Cisco. “Lo sfruttamento riuscito consente l’accesso a un’interfaccia web o API con i privilegi di un utente compromesso.”
Si consiglia ora a tutti gli amministratori di aggiornare Cisco SSM On-Prem alla versione 8-202212 o alla versione 9, che non è affatto interessata da questo problema, il prima possibile.
Vale anche la pena notare che questa settimana gli sviluppatori Cisco hanno risolto un’altra vulnerabilità critica nel Secure Email Gateway (SEG), che consentiva di aggiungere nuovi utenti con privilegi di root e disabilitare i dispositivi.
Questo problema, identificato come CVE-2024-20401 (punteggio CVSS 9.8), è dovuto alla scrittura arbitraria di file e alla gestione impropria degli allegati e-mail durante la scansione del contenuto e-mail e il filtraggio dei messaggi. In effetti, questo bug di attraversamento del percorso ne ha consentito la sostituzione in qualsiasi file del sistema operativo.
“La vulnerabilità è dovuta all’elaborazione errata degli allegati e-mail quando sono abilitati l’analisi dei file e i filtri dei contenuti. Uno sfruttamento riuscito potrebbe consentire a un utente malintenzionato di sostituire qualsiasi file nel file system, hanno scritto gli sviluppatori. “L’aggressore potrebbe quindi eseguire una delle seguenti operazioni: aggiungere utenti con privilegi root, modificare le impostazioni del dispositivo, eseguire codice arbitrario o causare un rifiuto di servizio permanente (DoS) sul dispositivo interessato.”
CVE-2024-20401 colpisce i dispositivi SEG se eseguono una versione vulnerabile di Cisco AsyncOS e sono soddisfatte le seguenti condizioni:
- La funzionalità di analisi dei file (parte di Cisco Advanced Malware Protection) o la funzionalità di filtro dei contenuti è abilitata e utilizzata per la posta in arrivo;
- Content Scanner Tools ha una versione fino alla 23.3.0.4823.
Il problema è stato risolto in Content Scanner Tools versione 23.3.0.4823 e successive. La versione aggiornata è inclusa per impostazione predefinita con Cisco AsyncOS per il software Cisco Secure Email versione 15.5.1-055 e successive.
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Rifondazione Comunista oggi 20 luglio, che in tante e tanti ricordano con rabbia e dolore, sarà in Piazza Alimonda, quella che per noi è da quel giorno del 2001 “Piazza Carlo Giuliani, ragazzo”. Non è memoria retorica, è giustizia mancata, sono i colpevoli dei giorni della Diaz, di Bolzaneto, della repressione nei cortei, che hanno soltanto fatto carriera, che non hanno pagato per i loro crimini. È parte della nostra storia che non dimentica chi c’era e che ormai appartiene anche a chi se ne sente raccontare. A chi rammenta come, contro le zone rosse che proteggevano i potenti del G8, centinaia di migliaia di persone accorsero a dire che il mondo era da un’altra parte, che la globalizzazione dei mercati, fondata sull’esclusione dai diritti, ci avrebbe visto sempre strenui oppositori. E, per la prima volta, in questo 20 luglio, non sarà con noi il compagno Arnaldo Cestaro, recentemente venuto a mancare. Torturato come tante e tanti alla scuola Diaz, si deve alla sua tenacia la sentenza con cui la Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU) ha condannato, tardivamente, l’Italia, per quegli infami pestaggi. 23 anni dopo gli stessi Stati protagonisti di quella repressione, stanno trascinando il pianeta verso la follia di una guerra che potrebbe rivelarsi senza fine. Carlo che ha pagato con la sua giovane vita, la volontà di opporsi al potere dei dominatori del pianeta, Arnaldo come le tante e i tanti che non hanno dimenticato, ci ricordano che oggi più che ieri è importante restare dalla parte giusta della barricata.
Maurizio Acerbo: Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista
Claudia Rancati e Jacopo Ricciardi Co- Segretari Regionali di Rifondazione Comunista Liguria
di LAURA TUSSI*
Un’alleanza della società civile invita la capitale svizzera Berna ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e a vietare gli ordigni di distruzione di massa atomici
La Svizzera deve aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, ossia il TPNW/TPAN. È quanto chiede un’iniziativa lanciata martedì scorso a Berna, capitale svizzera, il cui centro storico è patrimonio mondiale Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Questa iniziativa della società civile è anche sostenuta da diverse personalità celebri e conosciute nell’ambito dell’attivismo per la pace e della politica e anche vari rappresentanti della rete e campagna internazionale ICAN che si è spesa – e tuttora si dedica – moltissimo per la proibizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari.
Un Trattato Onu che rappresenta una autentica rivoluzione nel mondo del pacifismo e un importante principio di salvezza e riscatto per l’umanità nel suo complesso
Il TPNW è stato negoziato nell’ottobre del 2017 a Palazzo di Vetro, a New York, la sede delle Nazioni Unite alla presenza di 122 nazioni e della società civile organizzata nella rete e campagna internazionale ICAN che si è tanto spesa e prodigata per il disarmo nucleare universale così da conseguire il Premio Nobel per la pace nel dicembre 2017. In questo consesso, per la firma e l’approvazione del TPNW erano presenti prestigiosi nomi e personalità del pacifismo italiano e internazionale.
La Svizzera importante stato depositario del diritto storico internazionale e umanitario, anche per le Convenzioni di Ginevra
La Svizzera ha svolto un ruolo importante in questa trattativa per la firma del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, prima di decidere di non firmarlo nel 2018. La trattativa per il disarmo nucleare contiene un divieto esplicito e completo e paradigmatico di questi ordigni: il loro impiego, la minaccia di impiego, la fabbricazione, lo stoccaggio, l’acquisizione, il possesso, lo stazionamento, la trasmissione e la sperimentazione.
L’entrata in vigore del TPAN/TPNW con la ratifica di ben 70 Paesi
Entrato in vigore nel 2021, il TPNW/TPAN è stato ratificato da 70 Stati, tra cui per esempio Irlanda e Austria, ma non dalle potenze nucleari né dalla maggior parte dei loro alleati europei od occidentali, naturalmente sotto il controllo e l’egida Nato/Usa. Alla fine di marzo, il Consiglio federale della Svizzera ha rifiutato di riconsiderare la sua posizione, sostenendo e approvando il fatto che non è nell’interesse della Svizzera aderire al TPAN.
Allo stato Svizzero spetta la decisione di promuovere la pace universale con la ratifica del Trattato Onu
Alimentare e non vietare la promozione della pace, in quanto, durante una conferenza stampa di qualche giorno fa, il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga ha ricordato la sua mozione a favore dell’adesione al trattato, adottata dal Parlamento nel 2018. Allo stato attuale, spetta al popolo votare per superare il rifiuto del Consiglio federale di attuare la volontà del Parlamento.
La campagna internazionale ICAN si è espressa a Berna per la ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi nucleari
In un momento e soprattutto nella tragica congiuntura attuale di violenza, odio, morte e guerra, in cui il disarmo nucleare continua a essere una priorità della politica estera svizzera, “chiediamo che alle parole seguano finalmente i fatti”, ha aggiunto e proclamato Annette Willi, della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), la coalizione di Ong che è stata insignita del premio nobel per la pace collettivo in cui sono coinvolti i pacifisti a livello mondiale e sono chiamati in causa nella testimonianza di disarmo e invitati all’azione nonviolenta e alla nonviolenza in azione per suffragare ulteriormente il Premio Nobel per la pace.
La minaccia delle armi nucleari è reale e non era così immane da molto tempo
In questo contesto, il TPNW annuncia un cambiamento di paradigma necessario e urgente nel campo del disarmo nucleare. Più Stati sosterranno, il TPNW, ossia il Trattato emanato dall’ONU e dal mondo pacifista e che rappresenta una vera rivoluzione per l’umanità intera, maggiore sarà la pressione sulle potenze nucleari.
La Svizzera depositaria delle Convenzioni di Ginevra è ulteriormente chiamata in causa per la ratifica del Trattato Onu e per proibire e vietare le armi nucleari
Il consigliere nazionale della Svizzera Marc Jostha da parte sua nettamente sottolineato che la Svizzera è depositaria delle Convenzioni di Ginevra del 1949, che costituiscono il nucleo del diritto storico e internazionale umanitario.
L’impiego delle armi nucleari contrasta nettamente con i dettami e i principi del Diritto Internazionale e ogni Nazione in possesso degli ordigni nucleari, secondo il Trattato Onu, è considerata criminale
Le armi nucleari, per la minaccia di cui sono portatrici e per l’emergenza umanistica ancor prima che umanitaria che costituiscono, sono per loro stessa natura contrarie ai principi del diritto storico internazionale, in quanto uccidono indiscriminatamente, causano sofferenze inutili e violano i più fondamentali diritti umani alla vita e alla sicurezza e potrebbero cancellare la storia dell’intero genere umano dall’infinità dell’universo.
La Svizzera ha un grande peso e un importante ruolo nella promozione della pace e nello svolgimento della diplomazia internazionale
La Svizzera dovrebbe svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace e della sicurezza a lungo termine, e, pur essendo un piccolo Paese, ha un grande peso e un importante ruolo nella diplomazia internazionale.
Secondo il comitato promotore, la mancata adesione al trattato rompe con la tradizione della Svizzera e mina la sua credibilità in termini di neutralità e aiuto umanitario e impegno storico per il disarmo nucleare universale.
Berna città nodale per la proibizione degli ordigni nucleari, in quanto capitale svizzera, il cui centro storico è patrimonio mondiale Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura
Berna deve svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace e della sicurezza a lungo termine. E per sempre. Il nostro proclama, in qualità di pacifisti e nel ruolo della società civile e dei cittadini dal basso, si basa proprio sulla proibizione delle armi nucleari.
Il ruolo delle capitali europee e mondiali al fine di disarmare dal nucleare tutto l’ecosistema terrestre ha inoltre validità effettiva e schiacciante con la possibile capacità di travalicare e porre fine alla prepotenza Usa/Nato e alla viralità e recrudescenza e crudeltà delle guerre in corso e dei genocidi in atto ovunque su tutto il nostro pianeta.
* da www.transform.it
Berna e l’adesione al Trattato di Proibizione delle armi nucleari su invito della società civile
di LAURA TUSSI* Un'alleanza della società civile invita la capitale svizzera Berna ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari eRifondazione Comunista
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Do Your Research
We were talking about a sweet hack this week, wherein [Alex] busts the encryption for his IP web cam firmware so that he can modify it later. He got a number of lucky breaks, including getting root on the device just by soldering on a serial terminal, but was faced with having to reverse-engineer a binary that implemented RSA encryption and decryption.
Especially when they’re done right, and written to avoid side-channel attacks, encryption routines aren’t intuitive, even when you’re looking at the C source. Reversing it from the binary would be a tremendous hurdle.
That’s when [Alex] started plugging in strings he found in the binary into a search engine. And that’s when he found exactly the open source project that the webcam used, which gave him the understanding he needed to crack the rest of the nut.
Never forget! When you’re doing some reverse engineering, whether hardware or software, do a search for every part number and every string you find in memory. If you’re like me, it might feel like cheating a little bit, but it’s just being efficient. It’s what all your hacker heroes say they do, and if you’re lucky, it might just be the break you need too.
Sealed Packs of Pokémon Cards Give Up Their Secrets Without Opening Them
[Ahron Wayne] succeeded in something he’s been trying to accomplish for some time: figuring out what’s inside a sealed Pokémon card packet without opening it. There’s a catch, however. It took buying an X-ray CT scanner off eBay, refurbishing and calibrating it, then putting a load of work into testing and scanning techniques. Then finally combining the data with machine learning in order to make useful decisions. It’s a load of work but [Ahron] succeeded by developing some genuinely novel techniques.
While using an X-ray machine to peek inside a sealed package seems conceptually straightforward, there are in fact all kinds of challenges in actually pulling it off. There’s loads of noise. So much that the resulting images give a human eyeball very little to work with. Luckily, there are also some things that make the job a little easier.
For example, it’s not actually necessary to image an entire card in order to positively identify it. Teasing out the individual features such as a fist, a tentacle, or a symbol are all useful to eliminate possibilities. Interestingly, as a side effect the system can easily spot counterfeit cards; the scans show up completely different.
When we first covered [Ahron]’s fascinating journey of bringing CT scanners back to life, he was able to scan cards but made it clear he wasn’t able to scan sealed packages. We’re delighted that he ultimately succeeded, and also documented the process. Check it out in the video below.
Errore istituzionale
L'articolo Errore istituzionale proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Turchia, dispiegamento marina militare nelle acque della Somalia
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Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha presentato una mozione al parlamento turco venerdì, chiedendo l’autorizzazione per il dispiegamento di truppe turche nelle acque territoriali
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I nuovi iPhone non possono essere hackerati da Cellebrite
Nell’aprile 2024, la società Cellebrite ha dovuto affrontare un problema. Secondo i documenti trapelati e confermati da 404 Media, una parte significativa dei moderni iPhone era inaccessibile ai loro strumenti di jailbreak.
I documenti mostrano a quali smartphone Android e versioni del sistema operativo Cellebrite può accedere e fornisce uno sguardo dettagliato sullo stato attuale della tecnologia forense mobile.
L’analisi dei documenti è stata effettuata dopo che l’FBI ha annunciato di essere riuscita ad avere accesso al cellulare di Thomas Matthew Crooks, sospettato dell’attentato a Donald Trump. L’FBI non ha specificato quale marca di telefono utilizzasse Crooks o come fosse stato sbloccato il dispositivo.
I documenti, intitolati “Cellebrite iOS Support Matrix” e “Cellebrite Android Support Matrix“, sono stati inviati a 404 Media da una fonte anonima. A maggio, GrapheneOS, un sistema operativo basato su Android incentrato sulla privacy e sulla sicurezza, aveva precedentemente pubblicato screenshot degli stessi documenti, ma non avevano ricevuto un’attenzione diffusa al di fuori della comunità forense mobile.
Tabella delle versioni di iPhone e iOS supportate
Tutti gli iPhone bloccati con iOS 17.4 e versioni successive sono elencati come “In ricerca” nei documenti di Cellebrite, il che significa che i modelli che eseguono quella versione non possono essere sbloccati utilizzando gli strumenti dell’azienda.
Per le versioni precedenti di iOS 17 (da 17.1 a 17.3.1), sono supportati i modelli iPhone XR e iPhone 11. Tuttavia, per iPhone 12 e versioni successive da 17.1 a 17.3.1, è contrassegnato come “Prossimamente“, il che significa che. il supporto “arriverà presto”. Queste versioni di iOS hanno recentemente aggiunto anche il supporto per Supersonic BF (forza bruta), che consente un rapido accesso ai telefoni, afferma l’azienda .
Secondo i dati di giugno di Apple , la maggior parte degli utenti iPhone ha effettuato l’aggiornamento a iOS 17: il 77% di tutti gli iPhone e l’87% degli iPhone rilasciati negli ultimi 4 anni utilizzano iOS 17.
Cellebrite offre una varietà di strumenti forensi mobili, tra cui UFED, un dispositivo hardware in grado di estrarre dati da uno smartphone fisicamente connesso. L’UFED è ampiamente utilizzato dalla polizia. Cellebrite vende anche Cellebrite Premium, un servizio che offre ai clienti UFED più opzioni, viene elaborato nel cloud Cellebrite o viene offerto come soluzione autonoma.
Cellebrite afferma che Cellebrite Premium è in grado di recuperare la password per “quasi tutti i dispositivi mobili moderni, comprese le ultime versioni di iOS e Android”. Tuttavia, i documenti trapelati non supportano questa affermazione, dimostrando che ad aprile 2024 Cellebrite non era in grado di accedere agli iPhone bloccati con iOS 17.4.
Il secondo documento mostra che Cellebrite non ha il supporto completo per i dispositivi Android bloccati, sebbene copra la maggior parte di quelli elencati. Ad esempio, Cellebrite non può forzare i Google Pixel 6, 7 o 8 se sono spenti.
Tabella dei dispositivi Android supportati
Cellebrite ha confermato l’autenticità dei documenti in un’e-mail a 404 Media. Un portavoce dell’azienda ha affermato che i documenti hanno lo scopo di aiutare i clienti a comprendere le capacità delle tecnologie Cellebrite nella conduzione di indagini etiche e legali. Il rappresentante ha inoltre osservato che l’azienda non vende i suoi prodotti a paesi soggetti a sanzioni da parte di Stati Uniti, UE, Regno Unito o Israele.
Cellebrite non è l’unica azienda forense mobile. Grayshift realizza un prodotto chiamato GrayKey, inizialmente focalizzato sui dispositivi iOS e successivamente esteso ad Android. Le attuali capacità di GrayKey non sono chiare.
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Il mio sogno europeo di una Fdp italiana
L'articolo Il mio sogno europeo di una Fdp italiana proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Come la tecnologia cambia l’uso dell’artiglieria. La lezione dell’ammiraglio Agostini
[quote]Oggi, il panorama dei conflitti è in continua evoluzione ed è ovviamente è plasmato dalle innovazioni tecnologiche: l’integrazione di sistemi avanzati di guida, i sistemi a pilotaggio remoto, l’evoluzione dei sistemi informativi, l’uso di munizioni intelligenti e
La Corte dell’Aja afferma l’illegalità dell’occupazione israeliana e delle colonie
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il parere consultivo della Corte di giustizia delle Nazioni Unite non è vincolante, ma ha un forte valore ai sensi del diritto internazionale
L'articolo La Corte dell’Aja afferma l’illegalità dell’occupazione israeliana e delle colonie proviene
Dopo lo storico pronunciamento della Corte di Giustizia Internazionale sarebbe doveroso imporre subito sanzioni a Israele come a suo tempo al Sud Africa dell’apartheid.
Gli Usa, l’UE e governo Meloni smettano di essere complici dell’occupazione illegale dei territori palestinesi, del regime di apartheid e del genocidio del popolo palestinese.
Si rispetti la legalità internazionale e la si smetta di accusare di antisemitismo chi è solidale con il popolo palestinese. E si lanci subito un segnale. Come giustamente si fece a suo tempo con il Sudafrica, si impedisca ad Israele di partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi.
Purtoppo l’UE, con l’elezione di Frau Genocide Von der Leyen e di Roberta Metzola, ha confermato alla sua guida due complici silenti del genocidio e dell’occupazione, due campionesse della doppia morale e del doppio standard coloniale occidentale.
Fermare la guerre e il genocidio del popolo palestinese sarà possibile solo grazie alla mobilitazione dei popoli, per obbligare governi succubi e parlamentari ipocriti e complici ad agire, come quelli che a parole sostengono il popolo palestinese e poi votano Von der Leyen.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Acerbo (Prc): basta complicità con Israele
Dopo lo storico pronunciamento della Corte di Giustizia Internazionale sarebbe doveroso imporre subito sanzioni a Israele come a suo tempo al Sud Africa dell'apRifondazione Comunista
🥂🍾🍻 Ecco il nostro video riepilogativo della Festa per il compleanno e per la liberazione...
🥂🍾🍻 Ecco il nostro video riepilogativo della Festa per il compleanno e per la liberazione di Julian Assange e Roma, presso Latte Bookstore, Città dell’Altra Economia.
Kinmen Rising Project-金門最後才子🇺🇦 reshared this.
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youtu.be/Al9-LW3H9_M?si=H2BxmJ…
Innovazione e tecnologia. Così Torino diventa un hub per il settore dell’aerospazio e della difesa
[quote]L’industria dell’aerospazio e della difesa si trova ad affrontare una serie di sfide strategiche per il prossimo futuro, tra la necessità di accelerare l’innovazione tecnologica, migliorare l’efficienza dei sistemi e delle operazioni, rimanendo però entro parametri di sostenibilità economica
Cambiare gli schemi col Fianco Sud. Polemica Nato-Italia sulla nomina di Colomina
[quote]La decisione di nominare lo spagnolo Javier Colomina come rappresentante speciale della Nato per il vicinato meridionale, il cosiddetto “Fianco Sud”, ha prodotto una forte reazione dall’Italia. Marco Peronaci, ambasciatore italiano presso la Nato, in una lettera
Rifondazione Comunista sostiene la scelta del Sindaco De Toni
Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Udine di non concedere il patrocinio alla partita Italia – Israele.
Sappiamo bene che le motivazioni profonde di questa scelta, che riteniamo tanto coraggiosa quanto giusta, forse non sono del tutto sovrapponibili alle posizioni del Partito della Rifondazione Comunista, che legge nell’azione del governo israeliano un chiaro ed esplicito intento di genocidio nei confronti del popolo palestinese, a cui va da sempre tutta la nostra solidarietà.
E tuttavia esprimiamo con fermezza la nostra piena adesione alla posizione del Sindaco De Toni, in particolare apprezziamo le sue parole riportate dalla stampa:
Mi chiedo perché, invece di fare sterili polemiche su questo patrocinio, non si colga l’occasione – tutti insieme – per sollecitare il Governo italiano a chiedere un cessate il fuoco per mettere fine ad una tragedia che ha già causato troppi morti”.
Riteniamo infatti che le polemiche intorno al patrocinio negato siano strumentali a dare fuoco alle polveri delle tensioni politiche e sociali che, su tutti i fronti, una certa destra fomenta in questa città.
E condividiamo il fatto che il sostegno alla pace debba coinvolgere tutti e tutte, dalle istituzioni alla cittadinanza.
Non ci stupisce che al diniego di Udine risponda la ex sindaca di Monfalcone, oggi parlamentare europea, Anna Maria Cisint, offrendo la disponibilità della città a ospitare l’evento o, quantomeno, la nazionale di Israele.
Dichiara la Cisint: “La città di Monfalcone sarebbe sommamente onorata ad ospitare l’incontro Italia-Israele e si rende disponibile a offrire patrocinio e strutture per celebrare questo importante appuntamento sportivo” La crociata di Anna Cisint, ex sindaca leghista di Monfalcone, contro la comunità islamica non si ferma e passa anche da qui.
Al Sindaco De Toni, in questo frangente, va il nostro appoggio.
Anna Manfredi
Segretaria circolo di Udine Rifondazione Comunista
Negare il patrocinio alla partita Italia Israele è giusto
Rifondazione Comunista sostiene la scelta del Sindaco De Toni Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di Udine di non concedere il patrocinio alRifondazione Comunista
Ministero dell'Istruzione
Oggi, #19luglio, ricorre il 32° anniversario della strage di Via d’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Paolo #Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.Telegram
Bolivia. Scoperto il più grande giacimento di gas degli ultimi 20 anni
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La scoperta di vaste riserve di gas promette di risollevare la disastrata economia del paese andino
L'articolo Bolivia. Scoperto il più grande pagineesteri.it/2024/07/19/ame…
Etiopia, dialogo nazionale rallentato da problemi di sicurezza e scadenza
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
La Commissione Nazionale di Dialogo (#NDC) corre contro il tempo a soli nove mesi per finalizzare le fasi preliminari del dialogo nazionale. Tuttavia, i problemi di
Il Parlamento europeo riflette sul gruppo di monitoraggio per l’attuazione dell’AI Act
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Il Parlamento europeo sta discutendo l’istituzione di un gruppo di monitoraggio per l’attuazione della legge sull’intelligenza artificiale (IA), che
Una biblioteca per il prestito delle attrezzature sportive: le Fritidsbanken
Su basta!, un media indipendente francese, c’è un interessante articolo che presenta l’esperienza delle “banche del tempo libero“ (Fritidsbanken), in particolare la sede di Malmoe, nel sud della Svezia: basta.media/Suede-recycleries-…
La sede si trova in un centro commerciale eha l’aspetto di un normale negozio di articoli sportivi, ma lì sci, pattini in linea, racchette da tennis, palloni, tende e altri articoli sportivi sono di seconda mano e non si vendono, ma si prestano gratuitamente per due settimane, basta lasciare il proprio nome e il proprio numero di telefono.
Nella sede di Malmoe c’è spazio anche per accese partite ai due tavoli da ping pong e non mancano le attività per la riparazione delle attrezzature, secondo la responsabile al momento nel negozio si prestano circa 150 oggetti al giorno, d’inverno, il doppio.
L’associazione delle Fritidsbanken è nata nel 2013 ed ora è diffusa in molti centri del paese, ha come scopo dare nuova vita ad attrezzature sportive usate, prestandole gratuitamente per promuovere l'attività sportiva e all'aria aperta. Le “banche del tempo libero” vengono finanziate dalle amministrazioni locali da associazioni per la promozione dello sport, da fondazioni e da alcune regioni.
L’associazione ha un suo sito con una versione anche in inglese dove spiega che cosa sono e come funzionano le Fritidsbanken: fritidsbanken.se/en/how-it-wor…
Un grand merci, un grosso grazie a @Basta! per la segnalazione di questa bella iniziativa.
#EconomiaCircolare #biblioteche #Svezia #sport #ambiente #condivisione #BancheDelTempoLibero @macfranc
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Ciao @nilocram
hai avuto modo di guardare questa guida a Friendica?
informapirata.it/2024/07/25/w-…
Mi farebbe piacere avere un tuo riscontro in merito: se ci sono cose poco chiare, se ci sono miglioramenti da fare e se secondo te ci sono cose che mancano.
Un saluto e a presto,
l'amministratore
𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 likes this.
Interpol ed Europol: nell'operazione annuale contro il traffico internazionale di opere d'arte 85 arresti e oltre 6.400 oggetti recuperati
Investigatori di 25 paesi nella lotta contro i criminali che sfruttano il patrimonio culturale dell’umanità
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’ottava edizione dell’operazione contro il traffico internazionale di opere d’arte, nome in codice “Pandora”, ha visto il coinvolgimento delle autorità doganali e di polizia di 25 paesi. Guidata dalla Spagna (Guardia Civil), con il sostegno di Europol e INTERPOL, l'operazione ha portato complessivamente all'arresto di 85 persone e al recupero di oltre 6 400 beni culturali.
Durante Pandora VIII sono stati effettuati diverse migliaia di controlli in aeroporti, porti e valichi di frontiera, nonché in case d'asta, musei e residenze private. Le forze dell'ordine hanno inoltre “pattugliato” il web ed effettuato oltre 6mila controlli online, che hanno portato al recupero di 580 beni rubati. Nei paesi coinvolti sono ancora in corso circa 113 procedimenti penali e 137 amministrativi, con la previsione di ulteriori arresti e sequestri.
Punti salienti operativi
Con riguardo alla sola Italia, Pandora VIII ha portato al recupero dei seguenti manufatti rubati:
- Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (#TPC) è riuscito a identificare e successivamente sequestrare un dipinto contemporaneo venduto online. Se autenticato, il dipinto avrebbe un valore di circa 150.000 euro. Durante la perquisizione gli agenti hanno rinvenuto anche diversi oggetti contraffatti.
- In un'indagine separata, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 2.000 frammenti di manufatti ceramici e litici come punte di freccia e punte di lancia. Gli oggetti antichi risalenti al Neolitico e all'età del bronzo erano stati messi in vendita online.
Cooperazione internazionale tra paesi e agenzie
In qualità di co-leader di questa operazione, #Europol ha svolto un ruolo chiave facilitando lo scambio di informazioni e fornendo supporto analitico e operativo alle singole indagini nazionali.
L' #INTERPOL ha sostenuto #PandoraVIII facilitando lo scambio di informazioni tra i paesi partecipanti, in particolare con i paesi dei Balcani. Un funzionario dedicato è stato inoltre disponibile durante tutta l’operazione al fine di verificare i sequestri in prima linea rispetto al database delle opere d’arte rubate dell’INTERPOL e supportare gli agenti sul campo nell’uso dell’app #ID-Art.
L’operazione Pandora, lanciata per la prima volta nel 2016, è un’operazione annuale delle forze dell’ordine.
Paesi partecipanti:
Albania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Malta, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Serbia, Svezia, Ucraina, Regno Unito
ATA, al via da oggi alle ore 12 i termini per partecipare alla procedura valutativa di progressione all’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, finalizzata alla copertura di 1.435 posti.
Qui tutti i dettagli ▶ miur.gov.
Ministero dell'Istruzione
ATA, al via da oggi alle ore 12 i termini per partecipare alla procedura valutativa di progressione all’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, finalizzata alla copertura di 1.435 posti. Qui tutti i dettagli ▶ https://www.miur.gov.Telegram
Bangladesh. Continuano le proteste degli studenti, i morti sono decine
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Gli studenti protestano contro il sistema delle quote che limita l'accesso all'amministrazione pubblica. Mano dura contro le manifestazioni
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Parte la raccolta firme per il Referendum sull’abrogazione parziale della legge elettorale Rosatellum: “I cittadini tornino a scegliere i propri rappresentanti”
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La calda estate 2024 sarà ricordata come quella dei referendum, sicuramente da parte di chi li promuove e cerca di ottenere l’attenzione della gente che, ormai, sembra allergica
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Cassa Depositi e Prestiti investe nelle energie rinnovabili in Italia, in quelle fossili all’estero
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Elezioni Usa, ai grandi fondi non importa chi sarà il nuovo presidente
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L’impennata borsistica americana ha poco a che vedere con l’attentato a Trump, e molto con i guadagni dei grandi fondi finanziari
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Carlo Gubitosa
in reply to Andrea Russo • • •mi spiace contraddirti, ma a quanto pare le decisioni della Corte hanno effetti vincolanti per le parti in lite e in relazione al caso in questione.
Il governo di Israele può scegliere se confermare la più grande democrazia del Medio Oriente come uno stato canaglia che non rispetta il diritto internazionale o agire in conformità alle risoluzioni dell’ONU e alle sentenze della Corte Internazionale di Giustizia.