Mario Tchou: l’ingegnere cinese che accompagnò l’Olivetti dalle valvole ai transistor
Chi legge della Olivetti, azienda fondata a Ivrea all’inizio del Novecento da Camillo Olivetti, scopre la storia di una delle tante eccellenze del Made in Italy. Camillo si laureò in ingegneria al Politecnico di Torino, nella stessa città dove, nel 1896, fondò la “C. Olivetti & C.” per la produzione di strumenti di misurazione elettrica. Nel 1908, dopo un breve trasferimento a Milano, Camillo decise di tornare a Ivrea per creare la nuova “Ing. C. Olivetti & C.”, questa volta per produrre macchine da scrivere e da calcolo. La filosofia che guidava l’azienda era quella di riuscire a coniugare innovazione, design e attenzione alle esigenze dei suoi dipendenti.
Nel 1932 entrò a far parte della Olivetti il figlio Adriano, anch’egli laureato in ingegneria chimica al Politecnico. Fu proprio lui, dopo la scomparsa di Camillo nel 1943, a condurre l’azienda e a creare la Divisione Elettronica, che ospitò il primo laboratorio di ricerca elettronica in Italia. Dalla Olivetti uscirono macchine come la Lettera 22 (creata da Marcello Nizzoli nel 1950) e la Divisumma 24 (creata da Natale Capellaro), macchine che oggi fanno parte della collezione permanente del MoMA di New York. Ma nonostante il genio esuberante e originale di Camillo e la collaborazione dei suoi due figli Adriano e Massimo, il successo fu raggiunto anche grazie al lavoro e all’ingegno di tanti altri tecnici, il più importante dei quali fu Mario Tchou, un ingegnere italiano di origini cinesi, figlio di Yin Tchou, Segretario a Roma presso l’Ambasciata della Repubblica di Cina.
Intervista
Gaia: Ing. Tchou, Lei è nato a Roma e la sua famiglia è di origini cinesi. Potrebbe dirci qualcosa a proposito?
Ing. Tchou: Certo, sono nato a Roma il 26 giugno 1924, da Evelyn Wang e Yin Tchou. Mio padre Yin nacque in Cina, ad Hangzhou, nel 1889. Per lavoro, arrivò per la prima volta in Italia nel 1915, dove imparò la lingua e si interessò alla struttura industriale del Paese.
Gaia: Tornò subito in Cina?
Ing. Tchou: Sì, tornò in Cina per occuparsi della produzione e del commercio della seta. Successivamente, grazie al fatto che alcuni membri della sua famiglia appartenevano alla “Nomenklatura” e alla sua conoscenza della lingua italiana, gli venne offerto un lavoro presso l’ambasciata cinese a Roma. Quindi, nel 1918, si trasferì a Roma, impiegato come diplomatico. Dopo 3 anni, nel 1921, fu raggiunto dalla sua promessa sposa, mia madre Evelyn, che sposò e dalla quale ebbe tre figli.
Gaia: Sua madre Evelyn, che ricordo ha?
Ing. Tchou: Mia madre, anche lei nata a Hangzhou, fu una donna colta ed emancipata. Venne educata alla McTyeire School, una scuola privata femminile d’élite di Shanghai. Proseguì gli studi a Londra, dove si interessò anche di politica, battendosi per i diritti delle donne. Divenne sostenitrice di alcuni movimenti di indipendenza femminile, tra cui la Women’s Suffrage Society e la Women’s Rights League. Fu anche oratrice a rappresentanza delle donne cinesi al: IX Congresso dell’Alleanza Internazionale per il Suffragio Universale, tenutosi a Roma nel maggio del 1923.
Gaia: La vita della sua famiglia a Roma?
Ing. Tchou: Negli anni tra il 1922 e il 1926, io (Mario) e le mie due sorelle, Maria e Laura, nascemmo a Roma. Crescemmo in un ambiente multiculturale, confrontandoci sia con la cultura cinese che con quella italiana. Nonostante i nostri tratti orientali ci distinguessero dalla maggior parte della popolazione italiana, questo non ci creava nessun disagio e la nostra era una famiglia felice. Conducevamo una vita tranquilla e avevamo tutto quello che potevamo desiderare. Dato lo status di diplomatico, mio padre era spesso invitato a eventi mondani e la nostra famiglia godeva di tutti i benefici a essi riservati.
Gaia: Gli studi?
Ing. Tchou: Come molti ragazzi della Roma bene, siamo stati indirizzati a scuole prestigiose. In particolare, Maria si iscrisse al liceo artistico, mentre io (Mario) e Laura optammo per il liceo classico. Al Torquato Tasso conseguii la maturità nel 1942, con un anno di anticipo, presentandomi come privatista. Ero uno studente brillante: mi appassionavano la matematica e la filosofia. Subito dopo il diploma, mi iscrissi alla facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza.
Gaia: Ci dice qualcosa dell’Università?
Ing. Tchou: Nel 1942 ero una matricola all’Università La Sapienza di Roma, facoltà di Ingegneria, corso di Elettrotecnica. Qui ebbi la fortuna di incontrare il prof. Edoardo Amaldi il quale, grazie anche alle insistenze di mio padre, che voleva che io proseguissi gli studi in America, nel 1946 mi suggerì di fare domanda per una borsa di studio alla Catholic University of Washington. Ottenuta la borsa di studio, partii per l’America. Siccome noi cinesi siamo un popolo operoso e laborioso e io non facevo eccezione, capii che era il momento di fare sul serio e di dedicarmi anima e corpo allo studio. Infatti, nel 1947 conseguii la laurea (Bachelor) in ingegneria elettrica.
Gaia: E il lavoro?
Ing Tchou: Una volta laureato, mi trasferii a New York per insegnare al Manhattan College, ma continuai a studiare al Polytechnic Institute of Brooklyn (Politecnico di New York) e nel 1949 conseguii un dottorato in fisica con una tesi sperimentale. In quello stesso anno sposai Mariangela Siracusa, una ragazza colombiana che si trovava anche lei a New York grazie a una borsa di studio. Ma fu nel 1952 che il puzzle iniziò a comporsi: ottenni un incarico alla Columbia University. Il direttore del dipartimento di ingegneria elettronica, John Ragazzini (Progetto Manhattan ndr), specializzato in elettronica, su suggerimento di Enrico Fermi, ex professore di fisica della Columbia, mi propose un incarico di Professore Assistente e di collaboratore del Marcellus Hartley Research Laboratory, laboratorio in cui si stava preparando il terreno per l’era del digitale e del quale successivamente sarei diventato direttore.
Gaia: L’incontro con Olivetti?
Ing Tchou: In quegli anni (1949), Enrico Fermi era in Italia in visita all’opificio di Adriano Olivetti. Ad Adriano parlò dei progressi fatti in America sullo sviluppo dell’elettronica, in particolare nei laboratori della Columbia University, e della corsa alla costruzione di potenti “Cervelli Elettronici” da parte delle maggiori potenze mondiali. In Inghilterra era stato costruito il Mark I, e alla Columbia, grazie anche alla IBM, si portavano avanti studi importantissimi.
Gaia: Quindi Lei era alla Columbia e Adriano Olivetti in Italia…
Ing Tchou: Le parole di Fermi attirarono l’attenzione di Adriano. Ma Olivetti sapeva due cose. La prima: nonostante quello dell’elettronica fosse un settore decisivo, in patria nessuno poteva aveva ancora quelle competenze; la seconda: era già fallito un tentativo di accordo con l’Università di Roma per la progettazione di un “cervello elettronico”. Quindi, su suggerimento del fratello Dino, si decise l’apertura di uno studio di ricerche elettroniche a New Canaan, nel Connecticut. Un ufficio capace di seguire da vicino gli sviluppi delle nuove tecnologie, utili anche per le attività della Olivetti. Ed è proprio in questi uffici che nel 1952 incontrai Dino Olivetti.
Gaia: In che modo sei stato coinvolto nel progetto di costruzione del calcolatore elettronico in Italia e cosa ti ha spinto a tornare a lavorare in Italia?
Ing Tchou: Anche in Italia si iniziò a comprendere l’importanza della ricerca nel nuovo settore dell’elettronica. Su suggerimento di Fermi e grazie alla disponibilità di nuovi fondi pubblici, il rettore dell’Università di Pisa chiese ad Adriano Olivetti di sostenere economicamente e tecnicamente la costruzione di un calcolatore elettronico. Adriano accettò senza esitazione. Tuttavia, non potendo contare su competenze specifiche in Italia, si rivolse al fratello Dino e a Guglielmo Negri, suo collaboratore diretto, per farsi aiutare nella selezione di un tecnico esperto. Entrambi gli suggerirono il mio nome. Nel 1954, a New York, incontrai l’ingegner Olivetti, che mi propose di tornare a lavorare in Italia. Accettai subito la proposta, anche perché mi ero da poco separato da mia moglie.
Gaia: Quali furono i primi passi?
Ing Tchou: All’Università di Pisa, Adriano Olivetti stipulò un accordo che gli assicurava i futuri diritti commerciali su tutti i brevetti, anticipando capitali, apparecchiature e competenze. A me (Mario) si affidò la direzione di uno dei due gruppi di ricerca formati. Il primo aveva sede a Pisa. Al secondo, venne assegnato il compito di costruire un calcolatore, si trasferì nella provincia di Pisa, dando vita al Laboratorio di Ricerche Elettroniche, con a capo Roberto Olivetti.
Gaia: Il primo progetto del Laboratorio di Elettronica?
Ing Tchou: Mi occupai personalmente del reclutamento delle persone, italiani e stranieri. Un giovane team composto da tecnici che avevano già maturato esperienza nell’elettronica. Venne “arruolato” anche un entusiasta ingegnere canadese, Martin Friedmann, esperto nella progettazione di memorie ed elettronica a transistor. I membri del gruppo si divisero i compiti: progettazione della RAM (a nuclei magnetici), istruzioni e I/O. Nel 1957, il Laboratorio di Ricerche Elettroniche (Barbaricina) presentò con largo anticipo ELEA 9001 o macchina zero, il prototipo di un calcolatore elettronico dalla struttura ingombrante, composto da pannelli, tanti cavi e molte valvole.
Gaia: Poi?
Ing Tchou: Intanto una nuova tecnologia rivoluzionaria, il transistor, si faceva largo per efficienza, dimensioni, velocità e consumi. A questo punto ebbi un’intuizione: abbandonare le valvole e riprogettare ELEA 9001 da zero, con elementi allo stato solido. Per sviluppare in casa anche i componenti elettronici, Olivetti, insieme a Telettra, fondò SGS (Società Generale Semiconduttori) per la costruzione di diodi e transistor. Nel 1958 collaudata una prima versione della nuova macchina, ricostruita a transistor.
Questa nuova macchina leggeva istruzioni lunghe 8 caratteri, ognuno dei quali formato da 6 bit, con una potenza di calcolo pari a 10.000 operazioni al secondo. La memoria centrale era realizzata con nuclei magnetici di ferrite, ognuno dei quali attraversato da fili che servivano per la lettura e la scrittura della memoria. I programmi erano caricati tramite una tastiera presente sulla consolle, che faceva da interfaccia all’operatore. Inoltre, come in un pannello sinottico, erano presenti delle lampadine che segnalavano il corretto funzionamento del calcolatore.
Gaia: L’ELEA era stato accantonato?
Ing Tchou: No, considerata la crescita del gruppo, fummo costretti a trasferire il Laboratorio di Elettronica in provincia di Milano (Borgolombardo). Presentammo alla Fiera Campionaria il nuovo calcolatore ELEA (Elaboratore Elettronico Aritmetico) 9003. Il nostro stand, di fronte a quello della IBM, era il più visitato. Fu un successo. Ero anche ottimista per la realizzazione di una nuova macchina, l’ELEA 6001, avversaria diretta della IBM 1620
Gaia: I successi continuavano?
Ing Tchou: Sì, fino al 27 febbraio del 1960, quando, come un fulmine a ciel sereno, arrivò la notizia della morte di Adriano Olivetti, mentre su un treno si dirigeva in Svizzera. E a poco più di un anno dalla morte di Adriano Olivetti, il destino mi riservò la stessa sorte. Sulla Milano-Torino, nei pressi dello svincolo per Santhià, l’auto sulla quale viaggiavo si schiantò contro un autocarro, guidato da un autista anziano.
Gaia: Una conseguenza diretta della morte di Adriano Olivetti e di Mario Tchou fu l’amputazione dello spirito imprenditoriale e creativo dell’azienda. La Divisione Elettronica fu smembrata e venduta nel 1964 alla concorrenza, gli americani della General Electric. L’Italia perse così la sua occasione di entrare da protagonista nell’era digitale.
L'articolo Mario Tchou: l’ingegnere cinese che accompagnò l’Olivetti dalle valvole ai transistor proviene da il blog della sicurezza informatica.
Electromagnetic Actuator Mimics Muscle
Most electromagnetic actuators are rotating motors, or some variation on the theme, like servos. However, it’s possible to do linear actuation with electomagnetics, too. [Adrian Perez] demonstrates this with Linette, his design of a linear actuator that he was inspired to build by the structure of our own muscles.
The design uses a coil of copper wire in a 3D-printed plastic housing, surrounded by a claw full of strong magnets. When the coil is activated, the magnets are pulled towards the coil. When the coil is not energized, the magnets fall away. [Adrian] demonstrates the actuator under the control of an Arduino, which switches power to the coil to move it up and down.
He also notes that the design is similar solenoids and voice coil style actuators, though unlike most his uses discrete magnets rather than a single monolithic magnet. It’s possible to get more capacity out of the Linette design through stacking. You can parallelize the actuators to get more pulling force, with neighboring coils sharing the same magnets. Alternatively, you can stack them in series to get longer stroke lengths.
[Adrian] hasn’t put the design to a practical application yet, but we could see multiple uses for robotics or small machines. We’ve seen some other neat DIY magnetic actuators before, too. Video after the break.
Un ex dipendente di Open AI paragona l’azienda alla White Star Line, che realizzò il Titanic.
William Saunders, un ex dipendente di OpenAI che collaborava nel team di sicurezza, ha paragonato la società di intelligenza artificiale alla White Star Line, la società che costruì il Titanic.
Saunders, che ha lavorato per tre anni nel team di superallineamento di OpenAI, ha spiegato in una Recente intervista di essersi dimesso perché non voleva “finire a lavorare per una azienda simile al Titanic”.
Durante il suo periodo in OpenAI, Saunders si è chiesto se l’azienda assomigliasse di più al programma Apollo della NASA o al Titanic. Le sue preoccupazioni erano incentrate sul piano di OpenAI di raggiungere l’ Intelligenza Artificiale Generale (AGI) lanciando prodotti a pagamento.
Secondo Saunders, l’azienda dà priorità alla creazione di nuovi “prodotti scintillanti” invece di concentrarsi sulla sicurezza e sulla valutazione del rischio, rendendola meno simile al programma Apollo.
Saunders ha osservato che il programma Apollo era caratterizzato da un’attenta previsione e valutazione dei rischi , mantenendo una “ridondanza sufficiente” per adattarsi a gravi problemi, come è accaduto con l’Apollo 13.
Al contrario, la White Star Line costruì il Titanic con compartimenti stagni e lo promosse come inaffondabile, non fornì abbastanza scialuppe di salvataggio , il che alla fine si tradusse in tragedia quando si verificò il noto disastro.
L’ex dipendente di OpenAI teme che l’azienda faccia troppo affidamento sulle sue attuali (e presumibilmente insufficienti) misure di sicurezza e ha suggerito che OpenAI dovrebbe ritardare il rilascio di nuovi modelli di IA per indagare sui potenziali pericoli . Saunders, che ha guidato un gruppo incentrato sulla comprensione dei comportamenti dei modelli di linguaggio di IA, ha espresso la necessità di sviluppare tecniche per valutare se questi sistemi “nascondono capacità o motivazioni pericolose”.
Saunders ha anche espresso la sua delusione per le azioni di OpenAI fino a oggi. A febbraio ha lasciato l’azienda e a maggio OpenAI ha sciolto il team di superallineamento poco dopo aver rilasciato GPT-4 , il loro modello di intelligenza artificiale più avanzato.
La risposta di OpenAI alle preoccupazioni sulla sicurezza e il loro ritmo accelerato di sviluppo sono stati criticati da vari dipendenti ed esperti, che hanno messo in guardia sulla necessità di un maggiore controllo governativo per prevenire future catastrofi.
All’inizio di giugno, un gruppo di dipendenti di DeepMind e OpenAI ha pubblicato una lettera aperta , sottolineando che le attuali normative di controllo sono insufficienti per prevenire un disastro per l’umanità. Inoltre, Ilya Sutskever , co-fondatore di OpenAI ed ex scienziato capo, si è dimesso per avviare Safe Superintelligence , una startup che si concentrerà sulla ricerca sull’intelligenza artificiale con priorità sulla sicurezza.
L'articolo Un ex dipendente di Open AI paragona l’azienda alla White Star Line, che realizzò il Titanic. proviene da il blog della sicurezza informatica.
Attacchi informatici alla rete ferroviaria francese in occasione delle Olimpiadi
France's rail traffic disrupted by 'malicious acts' on morning of Olympic opening ceremony - Le Monde.fr
The TGV high-speed network has been disrupted by acts including arson attacks, affecting some 800,000 passengers and causing delays ahead of the Paris 2024 opening ceremony. Eurostar trains between Paris and London were also affected.
La tana del bianconiglio digitale dell'odio su tiktok
TikTok’s algorithm is highly sensitive – and could send you down a hate-filled rabbit hole before you know it - the Guardian
TikTok’s highly active recommendation system is designed to keep users clicking on videos, even if they contain racist or homophobic content
Oops GPT
Come volevasi dimostrare il motore di ricerca di Open Al non funziona benissimo. È una demo eh, abbiate fede.
OopsGPT - The Atlantic
OpenAI just announced a new search tool. Its demo already got something wrong.
Annunciato il motore di ricerca di Open Al
Vedremo.....
Il motore di ricerca di OpenAI esiste. Annunciato SearchGPT - DDay.it
È un prototipo, ma OpenAI ormai è lanciata anche in questo settore. Deve rispondere a Google e anche a Microsoft, che recentemente ha integrato l’IA nelle ricerche di Bing
Tentativo di truffa con IA ai danni di Ferrari, sventato all'ultimo momento.
ilpost.it/2024/07/26/truffa-be…
La storia di Ferrari e della truffa fatta con l’intelligenza artificiale - Il Post
L'ha raccontata Bloomberg: qualcuno avrebbe provato a impersonare il CEO Benedetto Vigna, clonandone la voce e parlando di una misteriosa acquisizione
fediverso e condominio
Ask Hackaday: Is Shortwave on Life Support?
A QSL Card from Radio Moscow probably got many 14-year-olds on government watch lists. (Public domain)
Between World War II and Y2K, shortwave listening was quite an education. With a simple receiver, you could listen to the world. Some of it, of course, was entertainment, and much of it was propaganda of one sort or another. But you could learn a lot. Kids with shortwave radios always did great in geography. Getting the news from a different perspective is often illuminating, too. Learning about other cultures and people in such a direct way is priceless. Getting a QSL card in the mail from a faraway land seemed very exciting back then.
Today, the shortwave landscape is a mere shadow of itself. According to a Wikipedia page, there are 235 active shortwave broadcasters from a list of 414, so nearly half are defunct. Not only are there many “dead” shortwave outlets, but many of the ones that are left are either not aimed at the world market or serve a niche group of listeners.
You can argue that with the Internet, you don’t need radio, and that’s probably correct in some ways but misses a few important points. Indeed, many broadcasters still exist as streaming stations or a mix of radio and streaming. I have to admit I listen to the BBC often but rarely on the air. My computer or phone plays it in crystal clarity 24 hours a day.A future Hackaday author in front of an Eico shortwave radio
So, while a 14-year-old in 1975 might be hunched over a radio wearing headphones, straining to hear NHK World Radio, these days, they are likely surfing the popular social media site of the week. You could easily argue that content on YouTube, Instagram, and the like can come from all over the world, so what’s the problem?
The problem is information overload. Faced with a shortwave radio, there were a limited number of options available. What’s more, only a small part of the band might be “open” at any given time. It isn’t like the radio could play games or — unless you were a ham — allow you to chat with your friends. So you found radio stations from Germany to South Africa. From China and Russia, to Canada and Mexico. You knew the capital of Albania. You learned a little Dutch from Radio Nederlands.
Is there an answer? Probably not. Radio isn’t coming back, barring an apocalyptic event. Sure, you can listen to the BBC on your computer, but you probably won’t. You can even listen to a radio over the network, but that isn’t going to draw in people who aren’t already interested in radio, even if it really looks like a radio.
If you made a website with radio stations of the world, would people use it? Something like a software version of this globe or a “world service” version of RadioGarden. Probably not.
Do you listen to shortwave radio? If so, what are you listening to? Do you listen to “world services” at all? Tell us in the comments. Many careers were launched by finding a shortwave radio under the Christmas tree at just the right age. When Internet access is compromised, there’s still no substitute for real radios. If you want to listen to some of those vintage programs, they are — unsurprisingly — on the Internet.
Hackaday Podcast Episode 281: Metal Clay, Desiccants, Silica Gel, and Keeping Filament Dry
This week on the Podcast, it’s Kristina’s turn to bloviate alongside Editor-in-Chief Elliot Williams. First up in the news: our fresh new contest has drawn three entries already! That’s right, the 2024 Tiny Games Challenge is underway. You have until September 10th to show us your best tiny game, whether that means tiny hardware, tiny code, or a tiny BOM.
Then it’s on to What’s That Sound, which sounded familiar to Kristina, but she couldn’t place it. Can you get it? Can you figure it out? Can you guess what’s making that sound? If you can, and your number comes up, you get a special Hackaday Podcast t-shirt.
Then it’s on to the hacks, beginning with a hack to print metal and a way to weld wood, along with a photo-resistor-based, single-pixel camera. We’ll talk desiccants carbon fiber, and Baron Harkonnen. Finally, we discuss the troubles of keeping hygroscopic materials from degrading, and have a klatch about Keebin’ with Kristina.
Check out the links below if you want to follow along, and as always, tell us what you think about this episode in the comments!
html5-player.libsyn.com/embed/…
Download and savor at your leisure.
Where to Follow Hackaday Podcast
Places to follow Hackaday podcasts:
Episode 281 Show Notes:
News:
What’s that Sound?
- Fill out this form with your best guess, and you might win!
Interesting Hacks of the Week:
- CeraMetal Lets You Print Metal, Cheaply And Easily
- Mechanical Keyboard + Laptop = Clacktop
- Sealed Packs Of Pokémon Cards Give Up Their Secrets Without Opening Them
- 2000-Year Old Charred Manuscripts Reveal Their Secrets
- Vesuvius Challenge 2023 Grand Prize Awarded And 2024’s New Challenge
- Welding Wood Is As Simple As Rubbing Two Sticks Together
- Photoresistor-based Single Pixel Camera
- A Single Pixel Digital Camera With Arduino
- A Very Modern Flying Spot Scanner
- You Can Use LEDs As Sensors, Too
- Desiccants, Tested Side By Side
Quick Hacks:
- Elliot’s Picks:
- Exploring Cheap Tantalum Caps Of Mysterious Provenance
- Ask Hackaday: Should We Teach BASIC?
- Could Carbon Fiber Be The New Asbestos?
- Kristina’s Picks:
- Robot Seeks And Sucks Up Cigarette Butts, With Its Feet
- A Throne For LEGO Baron Harkonnen
- 2024 Tiny Games Challenge: Improving Reaction Time
Can’t-Miss Articles:
- FDM Filament Troubles: Keeping Hygroscopic Materials From Degrading
- Keebin’ With Kristina: The One With The Key Cap Map
Oooh là, ecco qua come mai Vivian non vuol saperne niente del suo caro papà (il signor Elon Musk, che è uno di quegli stronzi che, invece di prendere i figli come vengono, li considerano morti se non sono venuti come se li immaginavano loro).
Vivian Wilson si incazza e parla di papà Musk per la prima volta
Zughy reshared this.
Caccia del futuro. Leonardo fa chiarezza sulla solidità del Gcap
[quote]L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, è tranquillo: il Gcap si farà. Ufficialmente problemi veri non ne sono mai emersi, ma sono sorti dubbi per via delle risposte evasive degli esponenti del governo laburista, che sta conducendo una Strategic Defence Review. Il numero 1 del gigante italiano ha spiegato,
di Giuseppe Salamone, 24 luglio 2024
Quando hai la forza di andare da sola nella direzione opposta rispetto a quella perseguita dal gregge puoi arrivare ovunque, anche in capo al mondo.
Mentre il criminale di guerra al congresso statunitense diceva che chi manifesta per la Palestina è un utile idiota, che i soldati israeliani sono eroi e non dovrebbero essere condannati piuttosto dovrebbero essere lodati, che a Rafah non è stato ucciso nessun civile e un altro milione di bugie criminali e nonostante tutto riceveva standing ovation, a spiccare è stata lei: Rashida Tlaib, rappresentante alla Camera dei rappresentanti Usa per lo Stato del Michigan.
Ho seguito tutto il discorso del criminale di guerra e questa donna mi rimarrà per sempre impressa per il resto dei miei giorni. Per il coraggio e per il suo sguardo che non ha mollato un secondo dal criminale al microfono acclamato da tutti tranne da lei.
Quel cartello tenuto in alto per tutto il tempo dice molto di più rispetto al veleno uscito dalla bocca di Netanyahu. Perché "quando l'ignoranza urla, l'intelligenza tace, e sorride in silenzio. È questione di stile: signori si nasce".
E alla lunga l'intelligenza non può che vincere. E vincerà!
Apparentemente, cara Rashida eri sola in mezzo a quei carnefici. Ma in realtà quel cartello era sorretto da centinaia di milioni di mani. Grazie Rashida!
T.me/GiuseppeSalamone
la storia di
MUHAMMED BHAR
Ragazzo Palestinese di 24 anni, affetto dalla sindrome di Down, fatto sbranare nella sua casa da un cane addestrato per l'attacco dell'esercito israeliano, lasciato solo e agonizzante fino alla sua morte.
Un pugno nello stomaco, una storia che fa capire il livello di barbarie e atrocità del quale sono capaci questi macellai.
Mentre il capo dei macellai viene accolto dal congresso americano con un tripudio di applausi.
Una vergogna assoluta!
canaleTelegram
t.me/ilDissonante
youtube.com/watch?v=e9gHJPne2c…
Cosa pensa Kamala Harris della crisi climatica?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Harris si è opposta al fracking e ha indagato Big Oil. Ma da vicepresidente ha fatto poco per il clima. Come si comporterà se sarà eletta?
L'articolo Cosa pensa Kamala Harris della crisi climatica? proviene da Valori.
Giovanni Toti si è dimesso dalla presidenza della Regione Liguria
@Politica interna, europea e internazionale
Giovanni Toti si è dimesso dalla carica di presidente della Regione Liguria. L’annuncio è arrivato nel mattino di oggi, venerdì 26 luglio, con il governatore agli arresti domiciliari da ottanta giorni, indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. “Giovanni Toti – si
INDIA. Prosegue la protesta degli agricoltori del Punjab
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da oltre cinque mesi, 25mila braccianti e contadini chiedono migliori condizioni di lavoro e prezzi.
L'articolo INDIA. Prosegue la protesta degli agricoltori del Punjab proviene da Pagine Esteri.
un vaccino contro il fuoco di sant'antonio sembra prevenire la demenza senile
newscientist.com/article/24415…
Evidence mounts that shingles vaccines protect against dementia
Being immunised against shingles has been linked to a reduced dementia risk before and now a study suggests that the newer vaccine wards off the condition more effectively than an older oneChrista Lesté-Lasserre (New Scientist)
Due ergastoli all’attivista comunista Ayten Öztürk
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo 13 anni di carcere e due ai domiciliari, è stata riarrestata lo scorso febbraio insieme a musicisti, attivisti, avvocati
L'articolo Due ergastoli all’attivista comunista Ayten Öztürk proviene da Pagine pagineesteri.it/2024/07/26/med…
Cade anche l’ultimo tabù: due banche dichiarano di investire in armi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Per adesso hanno dichiarato di investire in armi Crédit Agricole e BNP Paribas, colossi francesi che controllano diverse banche italiane
L'articolo Cade anche l’ultimo tabù: due banche dichiarano di investire in armi proviene da Valori.
Inedito picco d’energia nel più intenso dei Grb l MEDIA INAF
"Un team di giovani ricercatrici e ricercatori di istituti europei, tra cui gli italiani Gssi, Inaf e Infn, ha identificato una particolare caratteristica del lampo di raggi gamma conosciuto come Boat: una riga di emissione, dovuta forse all’annichilimento di materia e antimateria all’interno del getto del Grb."
Oggi in Italia è andata in onda la normalizzazione del genocidio. Il Presidente di Israele Herzog è in visita ufficiale e l’Italia si limita a confermare l’amicizia tra i due paesi.
Da quel che si legge sulle agenzie la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha chiesto al Presidente israeliano Herzog di fermare il genocidio a Gaza. Né pare che sia stata espressa contrarietà per il voto del parlamento israeliano che ha esplicitamente rifiutato ogni soluzione due popoli due stati.
Nemmeno sarebbe stata avanzata la richiesta di ottemperare alla sentenza della Corte di Giustizia Internazionale delle Nazioni Unite ritirandosi dai Territori Palestinesi occupati illegalmente, smantellando gli insediamenti illegali di coloni e ponendo fine alla pulizia etnica e all’apartheid.
Di fatto l’Italia, al seguito di Stati Uniti e Unione Europea, continua a essere complice dei crimini israeliani.
Lo stesso Presidente della Repubblica Mattarella non sembra che si sia distinto nell’esprimere riprovazione per i crimini che sta subendo il popolo palestinese.
Emerge un doppiopesismo ignobile: inviamo armi all’Ucraina e aderiamo a sanzioni contro la Russia in nome del diritto internazionale ma si fa finta che non esista quando a violarlo sono i nostri alleati.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Rifondazione: Italia complice del genocidio a Gaza
Oggi in Italia è andata in onda la normalizzazione del genocidio. Il Presidente di Israele Herzog è in visita ufficiale e l'Italia si limita a confermare l'amRifondazione Comunista
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Anche San Marino entra nella Rete Internazionale Antimafia @ONNET
La Rete internazionale anti-mafia @ON (ONNET) è un un progetto europeo, con cui la Commissione europea ha inteso agevolare lo sforzo delle diverse forze di polizia, degli Stati Membri e di quanti intendono associarsi, che devono confrontarsi con le organizzazioni mafiose, per loro stessa natura dal profilo internazionale e globalizzato.
Project leader è la nostra DIA (Direzione Investigativa Antimafia), il cui Direttore, il Generale di Corpo d'Armata della Guardia di Finanza Michele Carbone, a San Marino ha sottoscritto la Partnership Declaration, propedeutica all’ingresso dello Stato estero nella Rete @ON.
A siglare l’intesa, a Palazzo Begni, il Comandante della Gendarmeria Maurizio Faraone, il quale ha dichiarato che da oggi si rafforza la collaborazione tra i due Stati ed i relativi corpi di polizia nella lotta alla criminalità organizzata.
Durante il colloquio bilaterale tra la delegazione della DIA ed il Segretario degli Affari Esteri Luca Beccari sono state approfondite le caratteristiche del fenomeno delle infiltrazioni mafiose, che “nel tempo si è evoluto grazie alle nuove tecnologie, divenendo molto sofisticato e fuori dagli schemi; intercettare la minaccia è diventato sempre più complesso e per questo non si può più prescindere dalla cooperazione internazionale”, ha commentato il Segretario Beccari.
#dia #SanMarino #ONNET #commissioneeuropea
software to archive small files
!datahoarder
a few days ago i saw a post on the reddit datahoarder community asking how to backup keys and other small files for a long time.
it reminded me of a script i made some time ago to save my otp secrets in case of loss of device or a reenactment of the raivo otp incident,
so i decided to make it public on github, hope someone here finds it useful
the density is not great, about 1kB per A4 page, but it can recover from losing up to half of the printed surface and, if stored properly, paper should last very long
La Russa: “Mio padre diceva che il fascismo non fu solo ombre, forse non aveva torto. Le frasi sul giornalista aggredito? A volte sono incauto, ma dico quello che penso”
@Politica interna, europea e internazionale
“C’è una persona a me cara che mi dice spesso: perché non sei più cauto? Ma io sono così, dico quello che penso. Però, certo, capisco quando me lo dicono, mi interrogo, sono contrastato, a volte
Giovanni reshared this.
Pioggia di finanziamenti per le colonie israeliane che violano il diritto internazionale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo l'ONG israeliana Peace Now una parte consistente dei fondi è utilizzata per la costruzione di nuove strade a uso esclusivo dei coloni, per facilitarne i movimenti verso i villaggi palestinesi, dove sempre più spesso
PODCAST. Netanyahu al Congresso: più armi a Israele per continuare l’attacco a Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il leader israeliano ha respinto le critiche all'offensiva che ucciso più di 39.000 palestinesi, tra cui migliaia di bambini. Il servizio è di Michele Giorgio
L'articolo PODCAST. Netanyahu al Congresso: più armi a Israele per continuare
Chi è Jamie Dimon, da boss di JPMorgan al Tesoro con Trump
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Il banchiere, da sempre sostenitore democratico, potrebbe essere l'alfiere delle politiche fiscali espansive della presidenza repubblicana
L'articolo Chi è Jamie Dimon, da boss di JPMorgan al Tesoro con Trump proviene da Valori.
Fabio Tavano
in reply to Informa Pirata • • •Franc Mac likes this.
Franc Mac reshared this.