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Harvard, ci siamo sbagliati


Riporto dalla newsletter di Haaretz:

The New York Times reported that the White House's antisemitism task force sent Harvard University its letter demanding reforms by mistake.

Ma perché l'estrema destra non riesce a non essere cialtrona? È una sua caratteristica genetica o hanno semplicemente la sfortuna di trovarsi leader cialtroni ad ogni latitudine?



Hydroplaning RC Jet boat Steers Clear of Convention


HydraJet RC hydroplaning jetboat

[CoraConcepts], who has a background in motorsports, has been busy designing an unconventional radio-controlled watercraft she calls the HydraJet.

There are two key design decisions that make the HydraJet what it is. First, she chose to propel the boat by pushing against the air via an electric ducted fan (EDF) rather than the water via a traditional water propeller. This simplified construction and made it more affordable, partly because she already had the fan on hand.

Her other design choice was to use wings underneath the boat to lift it out of the water. Not as hydrofoils, where the wings ride below the surface of the water, but for hydroplaning where the wings ride on the surface of the water. Lifting the vehicle out of the water, of course, reduces drag, improving performance as we’ve often seen with high speed watercraft (including RC models) as well as slower bicycle-powered ones. The choice to rely on hydroplaning also reduces the complexity of the design. Certain hydrofoil designs need to make adjustments in order to keep the vehicle at a steady level, whereas a hydroplaning wings can use a static angle. Hydrofoils also must overcome challenges to maintain stability.

[CoraConcepts] hopes to eventually scale the HydraJet up large enough to carry human passengers and we’re looking forward to the opportunity to take it for a spin around the lake.

youtube.com/embed/meIueNv_TBg?…

Thanks to [John Little] for the tip!


hackaday.com/2025/04/19/hydrop…




Missione Compiuta (per chi?)


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/04/mission…
Missione compiuta, ci hanno informato commossi i trombettieri del regime. “Trump ha lodato la Meloni” ci raccontano commossi. Cosa avrebbe dovuto fare? Insultarla, cacciarla, riservarle il trattamento usato con Zelensky? Il presidente le ha riservato le parole che spettano ad una a fedele







A document viewed by 404 Media describes ICE's plans to incorporate data from the Department of Labor (DOL), Health and Human Services (HHS), and the Department of Housing and Urban Development (HUD) into a tool called ATrac.

A document viewed by 404 Media describes ICEx27;s plans to incorporate data from the Department of Labor (DOL), Health and Human Services (HHS), and the Department of Housing and Urban Development (HUD) into a tool called ATrac.#News

#News #x27


Le nuove direttrici della difesa britannica passano dall’Artico

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il Regno Unito si appresta a rivedere la propria postura militare con un’attenzione crescente verso l’Artico e il cosiddetto “High North”, alla luce dei cambiamenti geopolitici e climatici in atto. Secondo quanto emerge dalla nuova Defence Review – affidata a un team indipendente guidato dall’ex segretario generale della Nato Lord



Vibing, AI Style


This week, the hackerverse was full of “vibe coding”. If you’re not caught up on your AI buzzwords, this is the catchy name coined by [Andrej Karpathy] that refers to basically just YOLOing it with AI coding assistants. It’s the AI-fueled version of typing in what you want to StackOverflow and picking the top answers. Only, with the current state of LLMs, it’ll probably work after a while of iterating back and forth with the machine.

It’s a tempting vision, and it probably works for a lot of simple applications, in popular languages, or generally where the ground is already well trodden. And where the stakes are low, as [Al Williams] pointed out while we were talking about vibing on the podcast. Can you imagine vibe-coded ATM software that probably gives you the right amount of money? Vibe-coding automotive ECU software?

While vibe coding seems very liberating and hands-off, it really just changes the burden of doing the coding yourself into making sure that the LLM is giving you what you want, and when it doesn’t, refining your prompts until it does. It’s more like editing and auditing code than authoring it. And while we have no doubt that a stellar programmer like [Karpathy] can verify that he’s getting what he wants, write the correct unit tests, and so on, we’re not sure it’s the panacea that is being proclaimed for folks who don’t already know how to code.

Vibe coding should probably be reserved for people who already are expert coders, and for trivial projects. Just the way you wouldn’t let grade-school kids use calculators until they’ve mastered the basics of math by themselves, you shouldn’t let junior programmers vibe code: It simultaneously demands too much knowledge to corral the LLM, while side-stepping any of the learning that would come from doing it yourself.

And then there’s the security side of vibe coding, which opens up a whole attack surface. If the LLM isn’t up to industry standards on simple things like input sanitization, your vibed code probably shouldn’t be anywhere near the Internet.

So should you be vibing? Sure! If you feel competent overseeing what [Dan] described as “the worst summer intern ever”, and the states are low, then it’s absolutely a fun way to kick the tires and see what the tools are capable of. Just go into it all with reasonable expectations.

This article is part of the Hackaday.com newsletter, delivered every seven days for each of the last 200+ weeks. It also includes our favorite articles from the last seven days that you can see on the web version of the newsletter. Want this type of article to hit your inbox every Friday morning? You should sign up!


hackaday.com/2025/04/19/vibing…



One of the most compelling cases for extraterrestrial life has been found on K2-18b, a planet 124 light years from Earth.#TheAbstract


AI in ospedale: 84 Pazienti Sono Stati Salvati da un Sistema di Monitoraggio Avanzato


L’intelligenza artificiale che monitora i pazienti attraverso gli “occhi” degli infermieri ha mostrato risultati impressionanti: il rischio di morte in ospedale è diminuito del 36%.

Allo stesso tempo, la durata media della degenza ospedaliera è diminuita dell’11%, il che significa che circa 31.000 persone sono tornate a casa quasi 15 ore prima. Gli autori di uno studio condotto in quattro ospedali, il NewYork-Presbyterian e il Mass General Brigham, hanno stimato che 84 pazienti che in precedenza sarebbero tornati a casa sono stati salvati grazie al nuovo sistema.

Tuttavia, i piani di estendere il successo alla pediatria furono improvvisamente ostacolati: un finanziamento del National Institute of Nursing Research per la sperimentazione sui bambini fu annullato. Il motivo è la decisione dell’amministrazione di Donald Trump di tagliare 400 milioni di dollari di finanziamenti alla Columbia University per la sua presunta debole risposta alle proteste antisemite nel campus. Sebbene il coautore Kenrick Caito dell’Università della Pennsylvania e i funzionari della Columbia abbiano alla fine fatto delle concessioni alle autorità, non è chiaro se i ricercatori riavranno indietro i loro fondi.

L’idea del sistema risale all’esperienza di Sarah Rossetti, medico veterano di terapia intensiva e professore associato alla Columbia University. Vent’anni fa, quando era infermiera, notò che quando lei e i suoi colleghi erano preoccupati per un paziente, si recavano più spesso nella stanza e prendevano appunti più dettagliati. Dopo aver completato il dottorato e aver collaborato con Keito Rossetti, ha sintetizzato questa osservazione in un nuovo segnale digitale: il sistema di allerta precoce CONCERN (Communicating Narrative Concerns Entered by RNs).

CONCERN analizza oltre 1.200 modelli che tengono conto non solo dei parametri vitali e dei dati di laboratorio, ma anche dei dettagli delle cartelle cliniche, dell’ora del giorno e del giorno della settimana, dei turni del personale e persino della durata della degenza ospedaliera. È in grado di prevedere il peggioramento delle condizioni due giorni prima che le tradizionali scale di allarme registrino il pericolo.

La chiave per ridurre la mortalità è stata che CONCERN ha formalizzato l’intuizione degli infermieri trasformandola in un segnale concreto su cui i medici potevano agire più rapidamente ed efficacemente. Quando il sistema cambia l’indicatore da verde a giallo o rosso, il paziente viene trasferito più rapidamente in terapia intensiva. Di conseguenza, il numero di trasferimenti imprevisti in terapia intensiva è aumentato e il rischio di sviluppare problemi è diminuito del 7,5%.

Una versione meno avanzata di CONCERN è già stata testata retrospettivamente in più di 200 ospedali e i risultati confermano l’efficacia dell’approccio: il comportamento degli infermieri in materia di documentazione è coerente in tutte le istituzioni.

Contemporaneamente, la Columbia ha depositato una domanda di brevetto per ottenere finanziamenti tramite una licenza commerciale per la piena implementazione del sistema, anche in strutture sanitarie con risorse limitate. I ricercatori stanno inoltre pianificando uno studio congiunto con la facoltà di economia dell’università per valutare in che misura la riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri si traduca in risparmi sui costi complessivi e in entrate per gli ospedali.

Nel frattempo, gli ospedali che hanno riposto la loro fiducia in CONCERN continuano a utilizzarlo e i sistemi NewYork-Presbyterian e Mass General Brigham stanno discutendo piani per estenderlo a tutti i loro ospedali.

L'articolo AI in ospedale: 84 Pazienti Sono Stati Salvati da un Sistema di Monitoraggio Avanzato proviene da il blog della sicurezza informatica.

Gazzetta del Cadavere reshared this.



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#27 #29


Come proteggere il tuo telefono e la privacy dei dati al confine degli Stati Uniti

Gli esperti di #privacy affermano che tutti dovrebbero effettuare una valutazione personale dei rischi, che dovrebbe includere il proprio status di #immigrazione, la cronologia dei viaggi e i dati presenti sul telefono.

Non esiste una soluzione valida per tutti, perché i dati che possono sembrare sensibili ad alcuni potrebbero non esserlo ad altri, a seconda delle circostanze.

La misura più importante da adottare prima di partire è quella di crittografare i dati sul dispositivo, a differenza dell'utilizzo di servizi di messaggistica crittografata come #Signal.

theguardian.com/technology/202…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

in reply to Informa Pirata

Io direi che evito di andare in posti come gli Stati Uniti, Israele, la Corea del Nord, l'Iran...
@informatica


Venezia, Anpi ripulisce il Monumento alla partigiana di Murer


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/04/venezia…
ANPI “Sette Martiri” e il Circolo ricreativo culturale “3 agosto” in preparazione dell’80 anniversario della Liberazione organizza hanno dato vita alla pulizia del Monumento alla Partigiana




Will it Run Llama 2? Now DOS Can


Two laptops, side by side, running Llama2 in DOS.

Will a 486 run Crysis? No, of course not. Will it run a large language model (LLM)? Given the huge buildout of compute power to do just that, many people would scoff at the very notion. But [Yeo Kheng Meng] is not many people.

He has set up various DOS computers to run a stripped down version of the Llama 2 LLM, originally from Meta. More specifically, [Yeo Kheng Meng] is implementing [Andreq Karpathy]’s Llama2.c library, which we have seen here before, running on Windows 98.

Llama2.c is a wonderful bit of programming that lets one inference a trained Llama2 model in only seven hundred lines of C. It it is seven hundred lines of modern C, however, so porting to DOS 6.22 and the outdated i386 architecture took some doing. [Yeo Kheng Meng] documents that work, and benchmarks a few retrocomputers. As painful as it may be to say — yes, a 486 or a Pentium 1 can now be counted as “retro”.

The models are not large, of course, with TinyStories-trained 260 kB model churning out a blistering 2.08 tokens per second on a generic 486 box. Newer machines can run larger models faster, of course. Ironically a Pentium M Thinkpad T24 (was that really 21 years ago?) is able to run a larger 110 Mb model faster than [Yeo Kheng Meng]’s modern Ryzen 5 desktop. Not because the Pentium M is going blazing fast, mind you, but because a memory allocation error prevented that model from running on the modern CPU. Slow and steady finishes the race, it seems.

This port will run on any 32-bit i386 hardware, which leaves the 16-bit regime as the next challenge. If one of you can get an Llama 2 hosted locally on an 286 or a 68000-based machine, then we may have to stop asking “Does it run DOOM?” and start asking “Will it run an LLM?”

youtube.com/embed/4241obgG_QI?…


hackaday.com/2025/04/19/will-i…



Vance e la coerenza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/04/vance-e…
Vedere Vance assorto in preghiera durante la sua visita a Roma, fa capire quanto ormai la religione sia diventata un elemento di appartenenza, senza richiedere più la coerenza. Il Vicepresidente degli Usa, che odia gli immigrati, si rivolge a un dio che invece eleva i poveri alla sua stessa dignità. Se si rompe




Nel “Bicycle Day” torniamo a chiedere al Governo e all’Europa di aprire alle terapie e alla ricerca sugli psichedelici


Dal 1985 il 19 aprile è noto come “Bicycle Day”, una celebrazione non ufficiale della rivoluzione psichedelica e del primo “viaggio” psichedelico con l’LSD di Albert Hofmann nel 1943, in concomitanza con il suo viaggio in bicicletta verso casa dai laboratori Sandoz.

Il chimico svizzero infatti aveva ingerito 0,25 milligrammi (250 microgrammi) di LSD. Poco tempo dopo, Hofmann sperimentò lenti e graduali cambiamenti nella sua percezione e chiese di accompagnarlo a casa dove la molecola fece effetto. Hofmann avrebbe continuato le sue ricerche ed esperimenti convinto che quanto da lui inventato o scoperto potesse avere efficaci impieghi terapeutici.

Da 40 anni il 19 aprile viene dedicato al ricordo di quel “viaggio”, un viaggio che di recente è tornato a interessare istituti e gruppi di ricerca nel mondo anglosassone per recuperare quanto previsto da Hofmann. L’LSD, come gli altri psichedelici, è al centro di decine di studi e sperimentazioni che ne stanno dimostrando l’efficacia nel trattamento di varie condizioni o dipendenze.

L’Associazione Luca Coscioni, che da anni dedica attenzione e iniziative a favore delle cosiddette psicoterapie assistite da psichedelici, rilancia l’appello al Governo affinché apra alle molecole in questione per le cure palliative, le terapie compassionevoli e il trattamento dello stress post-traumatico e la iniziativa civica europea Psychedelicare che invita la Commissione europea a investire nella ricerca, promuovere linee guida per l’impiego terapeutico degli psichedelici e adoperarsi per riclassificarli a livello internazionale.

L'articolo Nel “Bicycle Day” torniamo a chiedere al Governo e all’Europa di aprire alle terapie e alla ricerca sugli psichedelici proviene da Associazione Luca Coscioni.



Progetto Euromed Justice. Impegno sulla tutela del patrimonio culturale e lotta al traffico illecito.


Il Progetto EuroMed Justice ha recentemente organizzato un'attività di tre giorni del Technical Assistance Facility (TAF) al Cairo, in Egitto, dall'8 al 10 aprile 2025. L'evento ha riunito esperti e funzionari provenienti dall'Europa e dai Paesi Partner del Sud per concentrarsi sulla tutela del patrimonio culturale e sulla lotta al suo traffico illecito. L'attività è stata organizzata su richiesta delle autorità egiziane e cipriote e ha visto la partecipazione di 35 partecipanti in rappresentanza di diversi Paesi, tra cui Algeria, Belgio, Cipro, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Italia, Libia, Marocco, Palestina, Svizzera e Regno Unito.

Il progetto EuroMed Justice mira a sviluppare meccanismi di cooperazione sostenibili per la cooperazione giudiziaria transfrontaliera in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione Europea e i Paesi partner del Sud – Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia. EuroMed Justice riunisce i soggetti interessati più rilevanti nel campo della giustizia penale dei Paesi partner del Sud, degli Stati membri dell'UE partecipanti, dei rappresentanti degli organismi dell'Unione Europea e delle organizzazioni internazionali attive nel campo della giustizia e della sicurezza. Il progetto organizza attività del TAF su richiesta delle autorità partecipanti per fornire un supporto personalizzato alle loro attività e azioni.

L'attività del TAF ha offerto ai partecipanti una piattaforma per condividere strategie e buone pratiche nella lotta al commercio illecito di beni culturali. L'evento è stato inaugurato ufficialmente alla presenza dell'Ambasciatore di Cipro in Egitto, del Vice Capo della Delegazione Europea al Cairo e di rappresentanti di alto livello dell'Egitto. I rappresentanti dei Paesi hanno condiviso casi di studio e storie di successo, evidenziando le sfide e i successi che hanno affrontato nei loro sforzi per la tutela del patrimonio culturale.

Il traffico illecito di beni culturali è diventato un'attività redditizia per la criminalità organizzata, in quanto può essere utilizzato per il riciclaggio di denaro, l'elusione delle sanzioni e il finanziamento del terrorismo, con conseguenze devastanti. Per contrastare questo problema, l'attività del TAF ha facilitato la cooperazione e la condivisione di conoscenze tra le parti interessate. Oltre ai casi di studio e alle storie di successo, i partecipanti hanno anche tratto spunto dalle presentazioni tenute dai rappresentanti del Team Anti-Traffico di Eurojust e da diverse organizzazioni internazionali, tra cui il Consiglio d'Europa, l' #UNICRI e l' #UNODC.

La tutela del patrimonio culturale e la lotta al suo traffico illecito sono sfide complesse e globali che richiedono un approccio multiforme. Il traffico illecito di beni culturali sottrae ai paesi d'origine una parte significativa della loro storia e identità, danneggiando gravemente il patrimonio culturale e causando perdite economiche significative. A tale riguardo, le strategie di tutela ricomprendono la Legislazione Nazionale e Internazionale (convenzioni internazionali come la Convenzione UNESCO del 1970 sul divieto di importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali sono strumenti chiave) e controllo alle Frontiere (un'efficace sorveglianza delle frontiere è essenziale per intercettare il traffico illecito. Questo richiede collaborazione tra le forze dell'ordine, le autorità doganali e gli esperti di beni culturali), oltre che, naturalmente, la collaborazione tra paesi, fondamentale per contrastare il traffico transnazionale. Questo include lo scambio di informazioni, la formazione congiunta delle forze dell'ordine e il supporto reciproco nelle indagini.

Nel corso dell’incontro sono stati organizzati incontri bilaterali parallelamente all'attività principale, aumentando ulteriormente le opportunità di collaborazione e cooperazione. Grazie alla condivisione di conoscenze e competenze, l'incontro ha posto le basi per una migliore cooperazione e collaborazione nella lotta al traffico illecito di beni culturali.

# EuroMedJustice #Eurojust #tutelabeniculturali # cooperazionegiudiziariatransfrontaliera #ConsigliodEuropa



Traffico internazionale di stupefacenti dall’Ecuador all’Europa (Italia compresa) tramite container. Smantellata organizzazione.


La Polizia nazionale Ecuadoriana è riuscita a smantellare un’organizzazione criminale coinvolta nel traffico di droga verso l’Europa. L’indagine è andata avanti per due anni.

Il Ministero dell’Interno ecuadoriano ha riferito che durante l’esecuzione dell’operazione (nota come Gran Fénix 13 e 14), sono state catturate 59 persone: 44 sono state arrestate in Ecuador e 15 in Germania. L’operazione è stata condotta insieme a Europol, Guardia Civil spagnola, DIA italiana, LKA tedesca e sotto la direzione della Procura Generale dell’Ecuador. È stata inoltre supportata dalla Rete ON, finanziata dalla Commissione europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia italiana (DIA). La Polizia nazionale ha dichiarato di essere riuscita a identificare il modus operandi dei criminali coinvolti nel traffico illecito di sostanze illegali. Ha inoltre effettuato 50 perquisizioni, sequestrato 38,646 chilogrammi di cocaina, 32 telefoni cellulari, raccolto documentazione relativa alle indagini, 16 lucchetti e sigilli, 5 dispositivi di stoccaggio e due veicoli privati.

Questo gruppo criminale era coinvolto in due attività: la prima consisteva nella vendita di lucchetti e sigilli di sicurezza per container clonati e adulterati. La seconda struttura è stata identificata come “Los Choneros” e ha gestito un processo logistico per la mobilitazione di container contaminati da alcaloidi nei porti di Guayaquil e Puerto Bolivar. Questi container venivano esportati in Belgio, Germania, Italia e Spagna. L’impatto economico illegale di questa azione è di 966 milioni di dollari.

#Ecuador #Granfenix #Loschoneros # Europol #GuardiaCivil #DIA #LKA #reteON #ONNet #cooperazioneinternazionaledipolizia



Colazione al bar in Veneto, sui tavoli vedo solo spritz. Guardo il menù: cappuccino €3,50 e spritz €3,00.

Qui già di prima mattina si scoraggia l’uso di caffè, latte e affini, in favore dell'alcolico spritz. Molto bene.



trump, come molti complottisti suoi pari, sta come al solito sovrastimando l'utilità di una leva finanziaria in un campo come quello economico, dove alla fine conta più quello che fai o quello che produci rispetto ad altre baggianate. se vuole più industria manifatturiera e meno terziario, dovrà convincere più concittadini a cambiare lavoro e studi. più istruzione professionale e lavoro manuale, specializzato.



Claudio Sanfilippo – Un armadio di canzoni. Un viaggio di parole e musica
freezonemagazine.com/articoli/…
Questo libro è come un disco, è pieno di voci, storie, canzoni e segreti da scoprire e assaporare lentamente. “Scrivere canzoni è un ecosistema in cui, più o meno consapevolmente, ci si muove a seminare, irrigare, riflettere, tra vapori acquei, precipitazioni, e concimi che tornano alla terra” (Claudio


Open Source DMR Radio


While ham radio operators have been embracing digital mobile radio (DMR), the equipment is most often bought since — at least in early incarnations — it needs a proprietary CODEC to convert speech to digital and vice versa. But [QRadioLink] decided to tackle a homebrew and open source DMR modem.

The setup uses a LimeSDR, GNU Radio, and Codec2. There are some other open DMR projects, such as OpenRTX. So we are hopeful there are going to be more choices. The DMR modem, however, is only a proof-of-concept and reuses the MMDVMHost code to do the data link layer.

[QRadioLink] found several receiver implementations available, but only one other DMR transmitter — actually, a transceiver. Rather than use an AMBE hardware device or the potentially encumbered mbelib codec, the project uses Codec2 which is entirely open source.

There’s a lot of explanation about the data collection to prepare for the project, and then a deep dive into the nuts and bolts of the implementation. You might enjoy the video below to see things in action.

If you just want to listen to DMR, it’s easy. If Codec2 sounds familiar, it is part of M17.

youtube.com/embed/h4YrMieKY3Y?…


hackaday.com/2025/04/19/open-s…

Quoll reshared this.




Tutti i nodi (dell’IA) vengono al pettine

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Ecco perché il 2025 sarà l’anno in cui la bolla dei modelli linguistici di grandi dimensioni dietro l'intelligenza artificiale si sgonfierà. L’analisi del professore Enrico Nardelli dell'università di Roma "Tor Vergata", presidente di “Informatics



Interview: „Wir brauchen eine neue Vision der Digitalisierung“


netzpolitik.org/2025/interview…



La Legge di Moore è ancora attuale dopo 60 anni?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Legge di Moore tra imprenditorialità digitale e capitalismo politico. L'analisi di Alessandro Aresu.

startmag.it/innovazione/legge-…



Il Principato di Monaco entra a far parte della rete internazionale antimafia @ON


Recentemente il Direttore della DIA, Gen. C.A. Michele Carbone, ed il Direttore della Sicurezza Pubblica del Principato di Monaco, Mr. Eric Arella hanno sottoscritto la “partnership declaration” con cui la polizia del Principato è entrata a far parte del network @ON. La cerimonia si è svolta presso la sede della polizia monegasca, alla presenza dell’Ambasciatrice italiana a Monaco e di quella di Monaco in Italia.
Con la firma del Principato di Monaco la rete conta ora 45 paesi partner per 52 forze di Polizia.
La rete @ON vanta ormai una decina di anni di attività. Fu approvata il 4 dicembre 2014, allorquando il Consiglio dell’Unione Europea accolse all’unanimità l’iniziativa italiana della DIA (Direzione Investigativa Antimafia).
La Rete @ON consente ai Paesi partner di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter meglio smantellare le Organizzazioni Criminali di alto livello, comprese le organizzazioni mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.
Grazie ad @ON, è stato possibile accrescere la cooperazione tra le autorità di polizia dei Paesi membri e scambiarsi le prassi migliori, potenziando lo scambio informativo, definire un miglior quadro di intelligence e dispiegare investigatori @ON, specializzati nel fenomeno criminale oggetto d’indagine.

#principatodimonaco #rete@ON #DIA #Direzioneinvestigativaantimafia #UE #cooperazioneinternazionaledipolizia






Acknowledging important local journalism


Dear Friend of Press Freedom,

Here are this week’s top press freedom stories, plus updates on our work at Freedom of the Press Foundation (FPF).

A series to spotlight public-records-based local journalism


A major reason why politicians are able to attack the press without much resistance is that the public distrusts the media. And one of the reasons for that distrust is that when people think “journalist,” they often think of partisan cable news pundits rather than the thousands of local investigative reporters serving communities across the country.

We’re hoping to play a small part in changing that by profiling local journalists who use public records laws to hold local governments accountable (as well as other noteworthy reporters whose work flies under the radar). We’re starting the series this week with a profile of Lisa Pickoff-White, director of the California Reporting Project. CRP pools public records resources so California journalists can benefit from each other’s public records hauls. Read the profile here.

Unjust law helps muzzle incarcerated journalists


With the Trump administration throwing abductees in shady jails and prisons from Louisiana to El Salvador, it’s essential that incarcerated journalists can expose the conditions they’re dealing with.

But as incarcerated journalist Jeremy Busby explains in his latest article for FPF, not only do imprisoned journalists face relentless retaliation, they’re also systemically obstructed from seeking recourse from the courts by the Prison Litigation Reform Act. Read more here.

When it comes to issuing prior restraints, courts ‘just do it’


A recent decision from a federal appellate court related to the Oregonian’s quest for access to court records in a sexual harassment lawsuit against Nike means journalists who intervene in litigation to unseal court records could subject themselves to “prior restraints,” or judicial orders barring them from reporting news related to the case.

That’s why FPF joined a coalition of media companies and press freedom groups represented by attorneys at Davis Wright Tremaine to file an amicus brief supporting the Oregonian’s request that the full appeals court reconsider this unprecedented decision. Read more here.

An existential threat to congressional investigative powers


Secretary of Homeland Security Kristi Noem and Secretary of State Marco Rubio are just two of the officials ignoring congressional requests for information about their agencies. This stonewalling, combined with the mass firings at executive branch Freedom of Information Act offices, represents an existential threat to Congress’ investigative and oversight powers.

Every member should vocally defend FOIA offices. Not doing so could undermine the entire legislative process. Read more here from our Daniel Ellsberg Chair on Government Secrecy Lauren Harper.

What we’re reading


El Salvador’s president says he won’t return mistakenly deported man to US (NBC News). This is the authoritarian ratchet. If Trump can arbitrarily “disappear” non-citizens in El Salvador, anyone else could be next — including journalists who report on his administration.

No evidence linking Tufts student to antisemitism or terrorism, State Department office found (The Washington Post). Congress must demand the full release of this memo. The administration can’t be allowed to justify abductions and deportations of op-ed writers with vague claims of antisemitism.

White House moves to limit newswire access after AP lawsuit win (Bloomberg). This will harm local news outlets everywhere, but particularly in rural areas where Trump is popular and cash-strapped newspapers rely on wire services for national stories.

State terror (Thinking About…). “The first part of controlling the language is inverting the meaning: whatever the government does is good, because by definition then its victims are the ‘criminals’ and the ‘terrorists.’ The second part is deterring the press.”

Trump’s FCC chairman is sporting a gold Trump-head pin, and it’s eerily similar to historical pins from world dictators (Buzzfeed). Trump keeps making ridiculous, illegal demands for the Federal Communications Commission to help him punish his enemies. Don’t hold your breath for the FCC chair to push back — he’s wearing a golden bust of Trump as a lapel pin.

Mahmoud Khalil’s battle is not over (Jacobin). An immigration judge’s ruling that Mahmoud Khalil can be deported for his pro-Palestinian political speech — during a hearing in which journalists were once again shut out of the virtual room — sets a dangerous precedent.

A key fight over the most infamous police project in the country is coming to a head (Slate). A slush fund for corporations to secretly bankroll police projects is arguing against transparency because it might turn people against those projects. That’s absurd. There should be no tolerance for shell games to duck open records obligations.

Five Colorado Springs news outlets scrub their websites of an article about the arrest of former GOP council member (Colorado Times Recorder). Sealing arrest records doesn’t change the fact that someone was arrested. Good for the Colorado Times Recorder for standing up to a former city council member who tried to pressure it into removing an accurate story about her past arrest.

Here’s how to share sensitive leaks with the press.


freedom.press/issues/acknowled…




Ucraina, spese militari, dazi: cosa dice la dichiarazione congiunta Trump-Meloni dopo il faccia a faccia alla Casa Bianca


@Politica interna, europea e internazionale
Nell’incontro alla Casa Bianca di ieri, giovedì 17 aprile il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “hanno confermato la loro determinazione a promuovere una relazione reciprocamente vantaggiosa e a




Onde radio contro i droni. Com’è andato il test di Rapid Destroyer

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministero della Difesa britannico ha recentemente annunciato il successo di un nuovo sistema d’arma elettronico pensato per contrastare la crescente minaccia rappresentata dai droni sul campo di battaglia. Il dispositivo, chiamato RapidDestroyer, è in grado di neutralizzare più



40° Anniversario della Vittoria di Ayrton Senna all'Estoril. La locale squadra di calcio la onora con una maglia speciale.

Il 21 aprile si celebra il 40° anniversario della prima vittoria di Ayrton Senna in Formula 1, che avvenne - sotto la pioggia - all'Estoril (Portogallo) nel 1985 con la Lotus.

L'Estoril Praia, squadra di calcio del posto, onorerà Senna con una maglia speciale durante la partita contro il Braga. La maglia riproduce i colori del casco di Senna e il design della sua Lotus 97T.

#senna #estoril #formula1 #lotus #storiadellaformula1 #formulaonehistory

in reply to storiaweb

L'immagine mostra un giovane uomo in piedi su un campo da calcio, con un gesto di saluto alzando la mano destra. Indossa una polo nera con strisce orizzontali di verde, giallo e blu, che richiamano i colori della bandiera brasiliana. Sullo sfondo si vede un'arena con gradinate blu e gialle, e la scritta "ESTORIL" è visibile, indicando che si trova probabilmente in un campo di calcio in Portogallo. L'uomo ha un'espressione seria e un tatuaggio sul braccio destro.

L'immagine mostra una monoposto di Formula 1, con il numero 12, che corre su un circuito bagnato. La vettura è nera con dettagli dorati e presenta il logo "John Player Special" e "Lotus" sul lato. Il pilota, con un casco giallo, è visibile al volante. La pista è scivolosa, con acqua che si spruzza intorno alle gomme, indicando condizioni di pista umida. Sullo sfondo, si vedono spettatori in tribune, con cartelloni pubblicitari di "Olivetti", "Shell" e "Champion" visibili. La scena è ambientata in un circuito di corsa, con una barriera di protezione blu e verde lungo il lato della pista.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.722 Wh



Come arriveremo al 2% del Pil nella Difesa. I dubbi di Nones

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Durante la sua visita a Washington DC, Giorgia Meloni ha affermato che, entro il 2025, l’Italia raggiungerà l’obiettivo Nato del 2% del Pil investito nella Difesa, così come richiesto dall’alleato statunitense. Nel frattempo, in Italia, si discute di come raggiungere tale obiettivo in così poco tempo, tra ipotesi




La Procura Europea – EPPO persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Attività investigativa in Sicilia

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea (EPPO) – ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’U.E., riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.
L’indagine ha avuto origine da una serie accertamenti e di attività info-investigative eseguite dal Centro Operativo DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno.
La Procura Europea (EPPO) è un'istituzione indipendente dell'Unione europea, operativa dal 1° giugno 2021 con sede in Lussemburgo e con competenza a indagare e perseguire reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.
L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di EPPO, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali nonché dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”.
All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di 4 indagati, tra i quali 2 coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi AG.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche.
Infine un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi la fattispecie illecita del riciclaggio.
A conclusione delle attività di indagine delegate da EPPO è stato possibile riscontrare la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e della stessa AGEA, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’ISMEA. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’AGEA sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati nonché in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola nonché di un altro fondo.

Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle predette risorse finanziare al reato presupposto in frode all’AGEA ed all’ISMEA.
Le attività investigative hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 11O e 640 bis cp) nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio (art. 11O e 648 ter cp) nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio (art. 648 bis cp) nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa.

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