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Allarme sviluppatori: malware camuffati da librerie Go cancellano i dati Linux


Sono stati scoperti tre componenti dannosi nell’ecosistema dei moduli software Go, in grado di causare la perdita completa dei dati sui sistemi Linux. Dall’esterno i pacchetti scoperti sembravano legittimi e non destavano sospetti tra gli sviluppatori, ma al loro interno contenevano codice offuscato che attivava il meccanismo per caricare la fase successiva dell’attacco.

Una volta installato, il malware verificava se Linux era in uso e, in tal caso, si collegava a un server remoto tramite wget per scaricare uno script che avrebbe cancellato l’unità principale del dispositivo. Questo script scriveva degli zeri nell’area /dev/sda, rendendo impossibile il recupero dei dati e rendendo il sistema stesso completamente inutilizzabile.

Gli autori dell’analisi della società Socket sottolineano che un simile approccio esclude la possibilità di un’analisi successiva o di un recupero delle informazioni. L’attacco dimostra quanto possa essere distruttiva la manipolazione nella catena di fornitura del software, dove la fiducia nel codice sorgente diventa una seria minaccia.

In seguito a questo incidente, gli esperti hanno registrato anche un’ondata di pacchetti dannosi in altri repository popolari. In npm sono stati scoperti componenti in grado di rubare frasi mnemoniche e chiavi private dai portafogli crittografici. Tra questi ci sono nomi che contengono riferimenti a sistemi di pagamento, il che può trarre in inganno. Questi moduli sono stati progettati per raccogliere informazioni riservate e inviarle agli aggressori.

Parallelamente, nel repository Python PyPI sono stati scoperti strumenti con obiettivi simili . Alcuni di essi, come web3x e herewalletbot, avevano funzionalità integrate di seed-stealing e si stima che siano stati scaricati oltre 6.800 volte dalla loro pubblicazione nel 2024.

Di particolare preoccupazione era un gruppo di sette pacchetti PyPI che utilizzavano i server SMTP di Gmail e le connessioni WebSocket per scambiare segretamente dati con server remoti. Le credenziali Gmail codificate hanno consentito agli aggressori di inviare messaggi relativi all’avvenuta installazione del malware e di mantenere un contatto costante con l’aggressore. L’utilizzo di un servizio legittimo ha ridotto significativamente la probabilità di essere scoperti, poiché molti sistemi aziendali non bloccano il traffico che passa attraverso i domini cloud più diffusi.

Tra tutti i pacchetti menzionati, cfc-bsb si distingue in modo particolare, poiché non ha la funzionalità SMTP, ma ha un’implementazione completa del protocollo WebSocket, che fornisce inoltre all’aggressore l’accesso remoto alla macchina infetta.

Per ridurre i rischi, si consiglia agli sviluppatori di controllare attentamente la cronologia delle pubblicazioni delle librerie, di controllare i link ai repository GitHub, di rivedere regolarmente le dipendenze utilizzate e di limitare l’accesso alle chiavi private. Bisogna prestare particolare attenzione al traffico in uscita non standard, in particolare tramite SMTP, poiché anche servizi noti come Gmail possono essere utilizzati per il trasferimento nascosto di dati.

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Phishing 2.0: Se è Scritto Bene, o è vero o è un’IA


L’idea che lo spam possa essere facilmente identificato da errori di ortografia e sintassi non funziona più. Le reti neurali generative non solo hanno migliorato la qualità delle e-mail fraudolente, ma le hanno trasformate in messaggi impeccabili, adattati culturalmente e linguisticamente, sempre più difficili da distinguere dalla corrispondenza autentica. Lo spam quindi oggi è divenuto perfetto.

In passato, i truffatori si limitavano all’inglese, allo spagnolo o, nella migliore delle ipotesi, al francese formale, perché assumere madrelingua di altre lingue era dispendioso in termini di tempo e denaro. Ora, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, i criminali possono facilmente generare lettere e messaggi in qualsiasi dialetto. Di conseguenza, le vittime ricevono lettere false e convincenti, scritte come se fossero state scritte da un vicino di pianerottolo.

Secondo Chester Wisniewski, CISO di Sophos, alla conferenza RSAC ha detto che è probabile che fino alla metà di tutto lo spam sia ormai generato da reti neurali. Sottolinea che la grammatica e la punteggiatura di tali email sono diventate così impeccabili che questo, al contrario, dovrebbe essere allarmante. Le persone, a differenza delle macchine, commettono quasi sempre errori, anche quando scrivono nella loro lingua madre.

Il passaggio all’intelligenza artificiale ha offerto agli aggressori un altro vantaggio: la scalabilità. Non sono più limitati dalla geografia o dalla lingua. In Quebec, ad esempio, il phishing è fallito per molto tempo semplicemente perché era scritto in un francese formale e non nel familiare Quebec. Ora le reti neurali generano frasi che suonano assolutamente native. La situazione è simile in Portogallo: in precedenza i truffatori prendevano di mira il Brasile in quanto mercato di massa, ma ora anche la versione europea della lingua è rientrata nella zona a rischio.

Una delle forme più insidiose di inganno, la frode sentimentale, ha anch’essa subito una trasformazione. Nelle prime fasi della “seduzione”, un chatbot dialoga con la vittima, interpretando abilmente il ruolo di un interlocutore comprensivo, attento e interessato. Una volta stabilito il contatto, la persona si coinvolge e inizia a richiedere aiuto, a trasferire denaro o ad essere adescata in truffe finanziarie con il pretesto di investimenti.

Ma forse la tecnologia più pericolosa resa popolare dall’intelligenza artificiale è l’audio deepfake. Secondo Visnevsky, oggi è possibile letteralmente generare la voce di qualsiasi dipendente per pochi centesimi, ad esempio uno specialista IT, può inviare messaggi a tutti i colleghi chiedendo loro di fornire una password o altre informazioni sensibili. Questo tipo di inganno funziona in tempo reale e non richiede particolari competenze tecniche.

Per quanto riguarda i video deepfake, per ora la situazione è relativamente calma. Visnevsky nutre delle riserve su incidenti di alto profilo come quello di Hong Kong, dove una videochiamata deepfake avrebbe convinto un dipendente a trasferire 25 milioni di dollari. Lui ritiene che questo sia più un tentativo di attribuire l’errore a una minaccia legata alla moda che un esempio reale. Nemmeno le aziende AI più grandi sono ancora in grado di realizzare modelli video interattivi realistici, ma è solo questione di tempo. Prevede che, al ritmo attuale dello sviluppo tecnologico, i deepfake di massa nelle videochiamate diventeranno realtà entro due anni.

Tuttavia, Kevin Brown, direttore operativo del gruppo NCC, non è d’accordo. A suo dire, si sono ottenuti dei successi nella creazione di falsi video per compiti specifici. La tecnologia esiste, ma non è ancora in produzione. Ma è solo questione di tempo.

Sia Wisniewski che Brown concordano su una cosa: è giunto il momento di ristrutturare il sistema di verifica delle comunicazioni. I vecchi tratti distintivi del phishing (errori di ortografia, senso di urgenza e linguaggio incoerente) non sono più validi. Il futuro risiede nella verifica dell’identità attraverso nuovi canali che non possono ancora essere falsificati al volo.

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Reading the color of money


Dollar bill validator

Ever wondered what happens when you insert a bill into a vending machine? [Janne] is back with his latest project: reverse engineering a banknote validator. Curious about how these common devices work, he searched for information but found few resources explaining their operation.

To learn more, [Janne] explored the security features that protect banknotes from counterfeiting. These can include microprinting, UV and IR inks, holograms, color-shifting coatings, watermarks, magnetic stripes, and specialty paper. These features not only deter fraud but also enable validators to quickly verify a bill’s authenticity.

[Janne] purchased several banknote validators to disassemble and compare. Despite varied exteriors, their core mechanisms were similar: systems to move the bill smoothly, a tape head to detect magnetic ink or security strips, and optical sensors to inspect visible, UV, and IR features. By reverse engineering the firmware of two devices, he uncovered their inner workings. There is a calibration procedure they use to normalize their readings, then it will analyze a bill through a sophisticated signal processing pipeline. If the data falls within a narrow acceptance range, the device authenticates the bill; otherwise, it rejects it.

Head over to his site to check out all the details he discovered while exploring these devices, as well as exploring the other cool projects he’s worked on in the past. Reverse engineering offers a unique window into technology Check out other projects we’ve featured showcasing this skill.


hackaday.com/2025/05/11/readin…




Hackaday Links: May 11, 2025


Hackaday Links Column Banner

Did artificial intelligence just jump the shark? Maybe so, and it came from the legal world of all places, with this report of an AI-generated victim impact statement. In an apparent first, the family of an Arizona man killed in a road rage incident in 2021 used AI to bring the victim back to life to testify during the sentencing phase of his killer’s trial. The video was created by the sister and brother-in-law of the 37-year-old victim using old photos and videos, and was quite well done, despite the normal uncanny valley stuff around lip-syncing that seems to be the fatal flaw for every deep-fake video we’ve seen so far. The victim’s beard is also strangely immobile, which we found off-putting.

In the video, the victim expresses forgiveness toward his killer and addresses his family members directly, talking about things like what he would have looked like if he’d gotten the chance to grow old. That seemed incredibly inflammatory to us, but according to Arizona law, victims and their families get to say pretty much whatever they want in their impact statements. While this appears to be legal, we wouldn’t be surprised to see it appealed, since the judge tacked an extra year onto the killer’s sentence over what the prosecution sought based on the power of the AI statement. If this tactic withstands the legal tests it’ll no doubt face, we could see an entire industry built around this concept.

Last week, we warned about the impending return of Kosmos 482, a Soviet probe that was supposed to go to Venus when it was launched in 1972. It never quite chooched, though, and ended up circling the Earth for the last 53 years. The satellite made its final orbit on Saturday morning, ending up in the drink in the Indian Ocean, far from land. Alas, the faint hope that it would have a soft landing thanks to the probe’s parachute having apparently been deployed at some point in the last five decades didn’t come to pass. That’s a bit of a disappointment to space fans, who’d love to get a peek inside this priceless bit of space memorabilia. Roscosmos says they monitored the descent, so presumably they know more or less where the debris rests. Whether it’s worth an expedition to retrieve it remains to be seen.

Are we really at the point where we have to worry about counterfeit thermal paste? Apparently, yes, judging by the effort Arctic Cooling is putting into authenticity verification of its MX brand pastes. To make sure you’re getting the real deal, boxes will come with seals that rival those found on over-the-counter medications and scratch-off QR codes that can be scanned and cross-referenced to an online authentication site. We suppose it makes sense; chip counterfeiting is a very real thing, after all, and it’s probably as easy to put a random glob of goo into a syringe as it is to laser new markings onto a chip package. And Arctic compound commands a pretty penny, so the incentive is obvious. But still, something about this just bothers us.

Another very cool astrophotography shot this week, this time a breathtaking collection of galaxies. Taken from the Near Infrared camera on the James Webb Space Telescope with help from the Hubble Space Telescope and the XMM-Newton X-ray space observatory, the image shows thousands of galaxies of all shapes and sizes, along with the background X-ray glow emitted by all the clouds of superheated dust and gas between them. The stars with the characteristic six-pointed diffraction spikes are all located within our galaxy, but everything else is a galaxy. The variety is fascinating, and the scale of the image is mind-boggling. It’s galactic eye candy!

And finally, if you’ve ever wondered about what happens when a nuclear reactor melts down, you’re in luck with this interesting animagraphic on the process. It’s not a detailed 3D render of any particular nuclear power plant and doesn’t have a specific meltdown event in mind, although it does mention both Chernobyl and Fukushima. Rather, it’s a general look at pressurized water reactors and what can go wrong when the cooling water stops flowing. It also touches on potentially safer designs with passive safety systems that rely on natural convection to keep cooling water circulating in the event of disaster, along with gravity-fed deluge systems to cool the containment vessel if things get out of hand. It’s a good overview of how reactors work and where they can go wrong. Enjoy.

youtube.com/embed/hJW11Yg09M8?…


hackaday.com/2025/05/11/hackad…



Trekking a Monte Morretano - "La Valle Dimenticata" - Domenica 25 Maggio 2025



Sei pronto a toccare il cielo con le dita?

Vieni a scoprire un itinerario mozzafiato sopra i 2000 metri, dove la bellezza dell'Abruzzo si mostra in tutta la sua essenzialità.

Esploreremo un angolo nascosto tra il Parco Regionale del Velino Sirente e la Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, un luogo magico per gli amanti della montagna.

Ci immergeremo in un mondo incantato dominato dal silenzio, tra boschi di faggio, valli glaciali e cime panoramiche.

Raggiungeremo un punto di osservazione a 360 gradi, dove potrai ammirare la grandiosità di questi luoghi. In giornate di cielo limpido, le catene montuose più lontane si staglieranno all'orizzonte: dal Terminillo ai Monti Sibillini, fino alla Majella.

Non perdere l'occasione di vivere in buona compagnia una giornata indimenticabile in natura.

Cosa aspetti? Prepara la zaino!

CLICCA QUI PER TUTTE LE INFO ed ISCRIZIONE

#escursioni #escursionismo #escursione #Abruzzo #montagna #natura #trekking #hiking #outdoor #camminare #foto #fotografia



Maggio 25
Escursione a Monte Morretano - "La Valle Dimenticata"
Dom 10:15 - 20:00 Monte Morretano (AQ)
GreenTrek.it

Sei pronto a toccare il cielo con le dita?

Vieni a scoprire un itinerario mozzafiato sopra i 2000 metri, dove la bellezza dell'Abruzzo si mostra in tutta la sua essenzialità.

Esploreremo un angolo nascosto tra il Parco Regionale del Velino Sirente e la Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, un luogo magico per gli amanti della montagna.

Ci immergeremo in un mondo incantato dominato dal silenzio, tra boschi di faggio, valli glaciali e cime panoramiche.

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in reply to GreenTrek.it

GreenTrek.it ha taggato l'evento di GreenTrek.it con #escursioni_#escursionismo_#trekking_#hiking_#montagna_#camminare_#natura_#abruzzo_#guidaAIGAE


Escursione a Monte Morretano - "La Valle Dimenticata"
Inizia: Domenica Maggio 25, 2025 @ 10:15 AM GMT+02:00 (Europe/Rome)
Finisce: Domenica Maggio 25, 2025 @ 8:00 PM GMT+02:00 (Europe/Rome)

Sei pronto a toccare il cielo con le dita?

Vieni a scoprire un itinerario mozzafiato sopra i 2000 metri, dove la bellezza dell'Abruzzo si mostra in tutta la sua essenzialità.

Esploreremo un angolo nascosto tra il Parco Regionale del Velino Sirente e la Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, un luogo magico per gli amanti della montagna.

Ci immergeremo in un mondo incantato dominato dal silenzio, tra boschi di faggio, valli glaciali e cime panoramiche.

Raggiungeremo un punto di osservazione a 360 gradi, dove potrai ammirare la grandiosità di questi luoghi. In giornate di cielo limpido, le catene montuose più lontane si staglieranno all'orizzonte: dal Terminillo ai Monti Sibillini, fino alla Majella.

Non perdere l'occasione di vivere in buona compagnia una giornata indimenticabile in natura.

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Posizione: Monte Morretano (AQ)



Open Source ELINT Accidentally from NASA


You normally think of ELINT — Electronic Intelligence — as something done in secret by shadowy three-letter agencies or the military. The term usually means gathering intelligence from signals that don’t contain speech (since that’s COMINT). But [Nukes] was looking at public data from NASA’s SMAP satellite and made an interesting discovery. Despite the satellite’s mission to measure soil moisture, it also provided data on strange happenings in the radio spectrum.

While 1.4 GHz is technically in the L-band, it is reserved (from 1.400–1.427 GHz) for specialized purposes. The frequency is critical for radio astronomy, so it is typically clear other than low-power safety critical data systems that benefit from the low potential for interference. SMAP, coincidentally, listens on 1.41 GHz and maps where there is interference.

Since there aren’t supposed to be any high-power transmitters at that frequency, you can imagine that anything showing up there is probably something unusual and interesting. In particular, it is often a signature for military jamming since nearby frequencies are often used for passive radar and to control drones. So looking at the data can give you a window on geopolitics at any given moment.

The data is out there, and a simple Python script can pull it. We imagine this is the kind of data that only a spook in a SCIF would have had just a decade or two ago.

Jamming tech is secretive but powerful. SMAP isn’t the only satellite to have its mission unexpectedly repurposed.


hackaday.com/2025/05/11/open-s…



Un momento del convegno "Chirologia e I Ching" svoltosi ieri a Villa Pallavicini a Milano.
Grazie a @Valter Vico per l'invito e a Shiatsu Milano Editore per l'ospitalità!

Tiziano reshared this.



Per Apple Watch è scoccata l’ora più triste?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'esigenza di ottimizzare le spese, il flop del visore, la necessità di recuperare terreno sul fronte dell'Intelligenza artificiale, i dazi e le richieste di investimenti negli Usa da parte di Trump sembrano aver distratto Cupertino dal presidio

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PayPal sfida Apple e Google sui pagamenti via Nfc

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Lo scorso anno Bruxelles aveva spinto Apple ad aprire la propria tecnologia Nfc ai wallet di terze parti. Oggi ad approfittare della situazione è PayPal, che dopo aver passato l'ultimo quarto di secolo sul Web giunge nei negozi fisici, forte del suo sistema






Consiglio per acquisto televisore


Da un paio di giorni il mio televisore si "dimentica" la password per collegarsi al mio telefonino che uso come hot spot (in casa non ho Wi-Fi né rete cablata, faccio tutto con la connessione dati del telefonino). L'ho aperto per vedere se c'era qualche pila a bottone da cambiare ma non ne ho viste.

Io uso il televisore SOLO per vedere Netflix quindi al momento ogni volta che lo accendo devo andare in configurazione e impostare nuovamente la password, operazione resa noiosa dal fatto che ho a disposizione solo una tastiera virtuale su cui andare a cercare lettere e numeri spostandomi con i tasti freccia del telecomando.

Proprio in questi giorni alla COOP c'è un'offerta per un Saba SA32B46 a 99 euro, sul sito di Mediaworld lo vendono a 194. Mi sembra una buona occasione, a voi?

Il problema è che questo televisore non ha il Wi-Fi ma solo la presa Ethernet quindi così com'è non me ne farei assolutamente nulla.

Cosa dovrei comprare secondo voi per trasformare quella presa Ethernet in un Wi-Fi con cui collegarlo al mio telefonino in tethering?

Se ne valesse la pena potrei comprare il televisore più il "pezzo mancante".

Grazie.

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in reply to Marco

@Marco

Per adesso lascio tutto com'è, poi Apple penso al prezzo e mi vengono i brividi 😁

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Naah, è hardware obsoleto, fuori produzione.
L'ho comperato a mia volta su ebay per pochi soldi.


Ti racconto la mia esperienza con linux e perché NON E' UN'ALTERNATIVA VALIDA (per me e altri per professionisti).


Dopo essermi riavvicinato a Linux a seguito di qualche anno di pausa, posso esprimere un parere che sarà senz'altro impopolare, severo, ma è quello che penso.

Il mio asus di tre anni fa ormai arranca con Windows 11. Un po' meglio dopo avere disattivato i servizi di indicizzazione (almeno, in questo modo, è diventato usabile).

Il fatto che stia rallentando a mio avviso è uno scandalo dopo soli 3 anni, ma mi aveva spinto a cercare alternative con Linux, con il quale il portatile, letteralmente, vola (con qualsiasi distribuzione). Questo aspetto continua a sorprendermi, anche se sapevo che sarebbe andata così resta comunque un punto a favore.

Il problema è un altro: l'insormontabile limite strutturale di semplicità di utilizzo, per un utente che non sia...non dico solo esperto, ma tanto esperto.

Finché si fa un utilizzo di base è tutto splendido e abbastanza abbordabile, ma quando cominci a fare degli utilizzi specifici, tanti auguri. Ed è per questo che la situazione è ancora più tragica nel contesto di un mondo in cui dipendiamo dagli USA per qualsiasi cosa, e purtroppo per me i sistemi GNU/Linux non sono ancora una valida alternativa per la massa.

Esempio per capirci meglio. Ho installato e provato le seguenti distribuzioni: Opensuse (LEAP, Tumbleweed), Fedora, Debian, MX Linux, Mageia, Linux Mint Debian Edition, Ufficio Zero, Xubuntu, Manjaro, Tuxedo. Se non erro sono quasi tutte distribuzioni "maggiori", o che derivano da esse. Alla fine ho scelto Mint perché è stata la distribuzione in cui più facilmente sono riuscito ad installare la maggior parte dei programmi che mi servono senza impazzire). Ma parlo solo dell'installazione!

Bene, oltre al fatto che ciascuna di questa ha comandi diversi per installare pacchetti (e già qui potremmo discutere, un utente comune non può e non deve sbattersi per capire come installare cosa gli serve). I dolori son venuti dopo l'installazione, infatti.

Visto che sono un utente un po' più evoluto della media, ho esigenze diverse: VMWare Workstation, un programma di video editing serio, ecc. (programmi per fotografia non li prendo neanche in considerazione, perché su Linux il meglio che esiste è GIMP, RawTherapee e Darktable, e per me non sono all'altezza della suite Adobe o di Luminar).

Bene, dicevamo: ecco le mie esigenze di Youtuber/Fotografo/Podcaster:

1) sviluppo foto veloce, efficiente, con funzioni AI avanzate
2) editing video semi-professionale
3) dirette su Youtube/Facebook
4) Virtualizzazione con VMWare (ho una certificazione VMWare).
5) Registrazione di podcast in modo professionale.

1: sviluppo foto. Come dicevo in altri post, purtroppo su Linux il mondo fotografico è rimasto indietro. Nei software proprietari non hai più bisogno di lavorare con maschere, maschere colore, maschere luminosità, selezioni con lazo, ecc. Sia i software di Adobe che quello di Luminar ti consentono di muovere un slider e (ad esempio) modificare tutto quello che è blu, o scurire un cielo troppo chiaro, o aumentare la luminosità soltanto degli oggetti in primo piano. Non devi selezionare nulla, è l'IA che capisce cosa è blu, cosa è lontano, che cosa è cielo, edificio, terreno.
Mi dispiace davvero, ma GIMP è ormai antico come concetto e ti impone di fare tutto questo lavoro manualmente, con livelli e altre cose tali per cui per sviluppare una foto per bene ci impieghi decine di minuti: non è pensabile per me tornare da un viaggio, sviluppare 800/1000 immagini e metterci 10 mesi. Darktable/RawTherapee funzionano anch'essi in modo "vecchio", non hanno una AI dietro.


2: Uso CapCut per editare i miei video, e non mi piace per niente perché è cinese e proprietario. Bene, mi sono detto, su Linux avrai delle alternative. Spoiler: no.
Non esiste niente che sia di utilizzo così immediato ma completo come CapCut.
Niente.
Ma, mi sono detto...ok, qui puoi fare uno sforzo. Vorrà dire che imparerai ad usare qualcosa di diverso. Vorrà dire che tribolerai un po' di più e che nei tuoi video ci saranno meno cose, ma può valere la pena.
Ho provato ad installare DaVinci Resolve, che ho usato in passato ma su Windows persino l'interfaccia andava a scatti.
Buone notizie? Neanche per idea, il software si installava ma non partiva. Dopo ore di ricerche su internet ho capito quali driver nvidia servissero su Linux e come installarli, poi Resolve partiva ma ora i video importati non si vedono, rimangono completamente oscuri e il programma si pianta. Inutile dirvi che con gli stessi video su Windows funziona tutto, al netto della pachidermica interfaccia.
Pazienza, mi son detto, userò KDEnlive! Sì, se avesse ciò che serve. Quando provi ad utilizzarlo qua e là compaiono scritte che indicano che alcune funzioni non sono disponibili perché manca (ad esempio) il pacchetto per il riconoscimento vocale o quello per l'italiano. Sì, benissimo, ma almeno dimmi il nome pacchetti!
La voglia è quella di lasciar perdere, non si possono buttare via ore e ore in questo modo. Le ore voglio dedicarle a fare video editing e imparare quello.

3) installato OBS studio, tutto fantastico ma non c'è modo di fargli prendere l'audio della mia scheda audio behringer 404HD (ovviamente, è selezionata e aggiunta alla scena, ma è muta). Anche qui, non ho tutte queste ore per cercare sui forum la potenziale causa. Se apro banalmente audacity funziona, su OBS no.

4) VMware Workstation sono riuscito a farlo funzionare solo su MX Linux e Mint. bastava installare il pacchetto gcc e i sorgenti del kernel. Questa cosa la sapevo perché avendo la certificazione l'avevo trovata nei testi di studio. Per le altre distro...boh, come si chiameranno i pacchetti? Chi lo sa? Anche cercando, ho fatto molta fatica a trovare queste informazioni e in ogni caso l'installazione di VMWare Workstation non andava comunque a buon fine.

5) Podcast. Buone notizie, uso già reaper! Peccato che i plugin VST che uso non vengano visti da Reaper su Linux. Di nuovo, non ho voglia di capire perché. Nei log vedo che reaper se li aspetta in un certo percorso, ma anche mettendoli lì o facendo un link simbolico non li vede.

Basta. Basta così.

La cosa che fa più incazzare è che Reaper, Reaper, OBS e KDEnlive su Windows vanno benissimo al primo colpo, Out of the box, così come VMWare Workstation, ma il punto è che i primi 4 sono open source, mi aspetterei che fosse più semplice usarli su Linux, e invece no. Ecco cosa mi fa pensare.

Certo, dipenderà anche dalle aziende che fanno software, ad es. Da Vinci Resolve potrebbe prevedere un pacchetto per distribuzioni debian-like già completo e funzionante, ma il punto è un altro: può un utente sbattersi in questo modo?

A mio avviso no, e finché Il mondo Linux non risolve questo problema, un uso professionale lo vedo davvero difficile.

Qualcuno di voi lettori starà già pensando che il problema è mio, che sono io che non so come funzionano le cose, cosa devo installare, e quindi dovrei mettermi a studiare prima di criticare.

Per me, no. Un utente qualsiasi non può sbattersi in questo modo.

Se scelgo di fare il podcaster o il videomaker non posso essere obbligato ad imparare tutto il funzionamento del sistema operativo, le librerie, i pacchetti. Se sono uno youtuber e voglio fare una diretta, un video, un podcast, con Windows/Mac ho la vita semplice, con Linux no.

Secondo voi la massa cosa sceglierà?

Se vi è parso uno sfogo è perché lo è. Perdonatemi.

Lo dico con tanto dispiacere, ma io tutto questo tempo e voglia non ce l'ho, perché queste cose le faccio nel tempo libero e non può diventare una via crucis.

Continuerò ad utilizzare sistemi GNU/Linux quando posso, magari sui vecchi dispositivi che uso per navigare, ma un utilizzo professionale, per me e per le mie esigenze, rimane un sogno. Spero che la comunità FOSS rifletta su questo: anziché dedicare tempo ad altro (vedi l'esistenza di migliaia di distribuzioni), secondo me sarebbe preferibile lavorare per ottimizzare, semplificare, rendere la vita davvero semplice agli utenti.

Ho lasciato un mondo linux che era già complesso qualche anno fa, per ritrovarlo oggi ancora più complesso. Finché non si semplificherà pesantemente, saremo sempre legati a Windows/Mac, agli USA, ai sistemi proprietari.

#linux
#opensource
#foss
#sistemioperativi
#alternativalinux

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in reply to Simon Perry

Condivido ogni parola. È un'analisi lucida basata su esperienza diretta e non è affatto dettata da ignoranza, come alcuni commenti sembrano suggerire. Scegliere l’open source solo perché è gratuito o per risparmiare sulle licenze non è una strategia valida per passare a Linux. Chi lavora ha bisogno di strumenti professionali che funzionano, con helpdesk serio. Per tutto il resto linux può essere la soluzione ideale.
in reply to Emanuele

@Emanuele grazie.

Più che altro, penso io, è inutile arrampicarsi sugli specchi e voler adottare per forza l'open source se un programma proprietario ti risparmia tempo, fatica, lavoro.

Chi lavora con il software non può permettersi di essere meno competitivo o metterci più tempo per fare qualcosa per usare a tutti i costi FOSS.

Quando facevo il sistemista ho installato centinaia di server web (o db server) linux con distribuzioni diverse, non solo per una questione di licenze ma perché per quella funzione linux è a dir poco perfetto.

Quando il fornitore del software che usi è un'azienda come Canon, Philips, e ti dice che il suo prodotto gira solo su windows, non ci puoi fare nulla, perché un'alternativa non esiste (penso al biomedicale, ad esempio). Ma anche banalmente active directory di Microsoft, fare tutto quello che fa AD con Linux sarebbe molto più dispendioso in termini di tempo.

Più in piccolo, vale la stessa cosa. Se devi scrivere una lettera o fare grafici e tabelle, va benissimo, ma se ti serve una cosa come Power Bi, c'è poco da fare: o usi Windows o usi Windows.

Tutto qua.

Sì, lo ammetto: il mio post era anche il mezzo sfogo di un fotografo frustrato perché i programmi che gli fanno editare uno scatto in 10 secondi anziché mezz'ora, per Linux non esistono, ma era anche più di questo. Sono contento che almeno tu e qualcun altro lo avete colto.

Unknown parent

@gino 🦊 LibreOffice è un must per tutti, credo ☺️ così come notepad++


e anche questa volta non sono stata eletta papa. succederà prima o poi.

in reply to Informa Pirata

Non si può pensare di poter fermare lo sviluppo tecnologico e scientifico di nazioni come Russia e Cina. Semmai si può ottenere l'effetto opposto: la Cina sta sviluppando tutti i microchip di cui ha bisogno, anche se molto meno efficienti. La Russia sta realizzando chip Elbrus da 28 nanometri, che in Occidente venivano usati tra il 2013 ed il 2015, quindi più che sufficienti per la maggior parte degli usi.

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in reply to Lampredotto

@Lampredotto se poi pensano,le potenti lobby industriali ammeregane,che la cina sia ancora quella che era quando erano im/prenditori predatori di lavoro sottocosto delocalizando per salari da fame,evidentemente non vogliono vedere,o meglio gli rode er culo,la storia invece ci dice che lo sfruttamento al di fuori dei propri confini porta anche tecnologia per poter produrre"bene" ma a basso costo,poi la tecnologia li ci resta...


@RaccoonForFriendica This weekend I took some time to investigate how much work would be needed to build an iOS version of the app, and it turned out that at least building and running a basic version of the app is doable with some minor changes (see here).

What do you think about it? Would you like to see a Raccoon on iOS too?

#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #raccoonforfriendica #kotlin #multiplatform #kmp #compose #cmp #opensource #foss #procyonproject

in reply to Matthias

@feb It only lists open source projects but it's been around longer (for community contributions) and is pretty comprehensive. The list of platforms is good, too.

codeberg.org/fediverse/delight…

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Non solo riarmo. Cosa vuol dire davvero Difesa europea comune. Scrive Mario Mauro

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La contingenza attuale e i continui e repentini sviluppi strategici nello scacchiere globale hanno messo l’Europa di fronte a un bivio da sempre evitato: quello di dover scegliere se dotarsi o meno di un qualche tipo di architettura militare di sicurezza. Oggi in Europa



Papa Leone XIV e l’intelligenza artificiale

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
"La Chiesa risponda alle sfide dell'intelligenza artificiale", ha detto Papa Leone XIV. Estratto del Settimanale "Tech e Privacy", la newsletter di Claudia Giulia Ferrauto.



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La Ue fa scuola negli Usa? Cosa prevede l’App Store Freedom Act contro Google e Apple

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Negli Stati Uniti i repubblicani studiano l'App Store Freedom Act che, se passasse, aprirebbe la concorrenza nel settore deihttps://www.startmag.it/innovazione/app-store-freedom-act-duopolio-google-apple/



Non è di meno nucleare che avremmo bisogno. La riflessione di Dottori

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il mondo continua ad essere un luogo intrinsecamente pericoloso, caratterizzato dalla compresenza di numerose potenze, che nutrono ambizioni e temono per la propria sicurezza. La pace perpetua immaginata da Immanuel Kant nel 1793 non si è ancora materializzata, a dispetto degli innumerevoli tentativi di prepararne l’avvento.



Così la Marina ha segnato la rotta della politica estera italiana nel 2024

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il Rapporto annuale 2024 della Marina Militare Italiana restituisce l’immagine di una forza armata sempre più centrale nella strategia di sicurezza nazionale e nella proiezione internazionale del Paese. Le operazioni militari, le grandi esercitazioni multinazionali e



Willy Vlautin: Sospeso tra scrittura e musica – L’intervista per Free Zone Magazine
freezonemagazine.com/articoli/…
Nato e cresciuto a Reno, Nevada, Willy Vlautin è autore di sette romanzi ed è il fondatore dei gruppi Richmond Fontaine e The Delines. Vlautin ha iniziato a scrivere storie e canzoni all’età di undici anni, dopo aver ricevuto la sua prima chitarra. Ispirato da cantautori e romanzieri come Paul



Spagna; collutorio con clorexidina: 4 € al litro.

Italia: se ti va bene 28 € al litro su Amazon.

Stessa concentrazione: 0,12.

Ibuprofene da 400: Spagna 3,80€ per 30 cp, Italia 4,80 per 10.

Non sto scherzando.

#farmaci #costodellavita #spagna #italia #misteri



9 maggio giornata dell'Europa


raiplay.it/collezioni/europa?w…

Il 9 maggio si celebra la Giornata dell'Europa, istituita per ricordare il 9 maggio 1950, quando il ministro degli Esteri francese Robert Schuman fece a Parigi la dichiarazione che segnò l'inizio dell'Europa comunitaria. RaiPlay Sostenibilità propone una selezione di contenuti per ripercorrere la storia della nascita del sogno europeo


#giornatadelleuropa #9maggio #shuman #ceca #Raiplay

@Storia

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in reply to storiaweb

Una giovane donna con i capelli lunghi e castani sta sventolando la bandiera dell'Unione Europea. La bandiera è blu con dodici stelle gialle disposte in un cerchio. La donna indossa un top bianco e sorride, con le braccia alzate, mentre la bandiera si agita al vento. Lo sfondo è un cielo azzurro con qualche nuvola bianca. L'immagine trasmette un senso di orgoglio e appartenenza all'Unione Europea.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.133 Wh





considerando che di fronte a gravi dilemmi di configurazione di reti di fronte alla morte della fibra FTTH di casa che dà accesso a internet, ho trovato molto più funzionale ricevere assistenza dall'AI gemini, che chiedere ad amici smanettoni di associazioni di fissati di reti e computer, questo significa che l'umanità è diventata semplicemente "inutile". io lo devo dire per coscienza, anche se spero che nessuna AI legga mai questo mio post. e neppure sul piano dell'umanità o dell'empatia l'aiuto "umano" è stato migliore. quindi beh... uomo vs AI : 0-2. alla fine siamo solo animali, e neppure troppo sociali. forse una società composta di ratti sarebbe più empatica e meno inconcludente e autodistruttiva.

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in reply to Mario Incandenza

@Mario Incandenza in realtà il dubbio sussiste perché la presunzione sul fatto che l'umanità sia di fatto la specie più distruttiva nella volontà e non negli strumenti (quelli qualsiasi specie li costruisce con tempo) è una forma di senso di colpa o insicurezza umana più di un dato oggettivo, che neppure saprei su quali dati confrontabili potrebbe al momento basarsi. mai trasformare un senso di colpa irrazionale in una motivazione di base si un ragionamento razionale.


The Yangtze finless porpoise is near extinction in the wild, but glimpses of its heyday can be found in centuries of Chinese poetry.#TheAbstract


Orly Noy sulla Conferenza di Pace: “A Gaza è genocidio, la sinistra parli di lotta non solo di speranza”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Se l’intera conferenza non ha previsto nemmeno un panel che tratti del genocidio in atto a Gaza, per non parlare di un invito esplicito a rifiutarsi di prendervi parte, è improbabile che possa farci



Dalle auto alla geopolitica. Così l’industria tedesca mira alla difesa e allo spazio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

C’è una Germania che guarda nuovamente alla geopolitica, ma lo fa con i piedi ben piantati a terra e gli occhi puntati sullo spazio. Una Germania che, mentre cerca di lasciarsi alle spalle la monocultura dell’auto, riposiziona la propria industria al



Si sono conclusi ieri, a Silvi Marina (TE), i lavori del Consiglio Nazionale delle Consulte Provinciali 2025, principale organo della rappresentanza studentesca.



da molte parti si dice di usare linux per ridare vita ai vecchi pc. tutto molto bello. io faccio parte di un'associazione che fra le altre cose fa proprio questo: prende vecchi pc e portatili e li riattiva, spesso a uso didattico per le scuole, installando linux. peccato però che sulle distro più importanti e gettonate sta ad esempio sparendo il supporto alle cpu 32 bit. per cui alla fine per un utilizzo non dico serio, ma almeno articolato, le uniche distro di nicchia che ancora funzionano, non sono spesso adatte a fornire tutti i pacchetti (programmi) necessari. anche perché se si deve usare un pc per la posta elettronica o per navigazione web, è quasi (e dico quasi perché ci sono dei limiti sui tablet) meglio usare direttamente un tablet...
in reply to simona

c'è sempre, no? E m'è sempre sembrata molto flessibile e completa.

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in reply to simona

beh... non sono una grande fan di debian.... e poi a uno che installa linux su un pc lento neppure troppo pratico non puoi consigliare debian. e comunque ognuno di fissa si una ramo specifico o derivate e solitamente non ama cambiare. io sono su arch. e comunque quello che sostenevo che rendere disponibile un'uncia distro e costringere ad usare quella non è il modo di aumentare il consenso in merito a linux su sistemi "deboli".


Il quadro rubato


altrenotizie.org/spalla/10672-…