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Con la consultazione esplorativa per l’elezione prevista dalle Costituzioni, è iniziato ieri il processo di discernimento per l’elezione del nuovo priore generale dell’Ordine di sant’Agostino.


Multa di 2,95 miliardi di euro per Google per abuso di posizione dominante


La Commissione Europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro, per abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità digitale. L’autorità di regolamentazione ha affermato che Google ha sfruttato la propria influenza per promuovere i propri servizi a scapito dei concorrenti. La Commissione Europea ha inoltre ordinato all’azienda di cessare le azioni anticoncorrenziali e di attuare meccanismi per ridurre il rischio di conflitti di interesse in futuro.

Google non è d’accordo con la Commissione Europea


Google non è d’accordo con la decisione e ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso. Lee-Anne Mulholland, responsabile globale degli affari regolatori dell’azienda, ha definito errato il verdetto della Commissione Europea, sottolineando che la sanzione era ingiustificata e che le modifiche previste avrebbero danneggiato migliaia di aziende europee, rendendo più difficile per loro guadagnare dalla pubblicità. Secondo un rappresentante di Google, non vi sono azioni anticoncorrenziali nella gestione dei servizi e oggi sul mercato ci sono più alternative che mai.

L’indagine è in corso da giugno 2023, quando Google ha ricevuto la notifica dei risultati preliminari. All’epoca, la Commissione Europea aveva dichiarato che l’azienda stava violando le leggi antitrust dell’UE nel settore delle tecnologie pubblicitarie. Google ha risposto sostenendo che la posizione dell’autorità di regolamentazione si basava su un’interpretazione errata dei principi del settore adtech.

Non è la prima multa miliardaria da parte dell’UE a Google


Questa sanzione è la quarta nella storia che l’azienda riceve dalla Commissione Europea per abuso di mercato. Nel giugno 2017, è stata imposta una sanzione record di 4,34 miliardi di euro per pratiche illegali nell’ecosistema Android che hanno rafforzato la posizione del motore di ricerca Google.

Successivamente a luglio 2018 è seguita una nuova sanzione di 2,42 miliardi di euro per aver limitato la concorrenza nel settore dei servizi di ricerca online e di comparazione prodotti.

Nel marzo 2019, la Commissione ha multato l’azienda di altri 1,49 miliardi di euro per aver bloccato le agenzie pubblicitarie concorrenti durante il posizionamento di annunci di ricerca sulle pagine delle risorse partner.

Lo stesso giorno in cui la Commissione Europea ha annunciato la sua nuova sentenza, in Francia è stata annunciata un’ulteriore sanzione. La Commissione Nazionale per l’Informatica e le Libertà (CNIL) ha imposto una multa di 325 milioni di euro. Il motivo era l’inserimento di annunci pubblicitari nell’interfaccia di Gmail senza il consenso degli utenti e la violazione delle norme sull’uso dei cookie .

L'articolo Multa di 2,95 miliardi di euro per Google per abuso di posizione dominante proviene da il blog della sicurezza informatica.



Anker Soundcore Space A40 Earbuds Teardown


A photo of the PCB from the charging case

Wireless earbuds are notoriously tiny. Want to see inside? [MCH170] did and published a Soundcore Space A40 Teardown.

In this teardown, you’ll see inside the charging case and one of the earbuds. Starting with the case, removing the back cover revealed the charging coil and a few screws holding the PCB in place. Removing the screws allows for removing the coil. The main PCB and the magnets that hold the earbuds in place are then visible. The microcontroller is an SS881Q from Sinhmicro. The back side of the main circuit board has a handful of SMD components, including some status LEDs. The battery is a 13450 with a nominal voltage of 3.72V and a capacity of 800mAh or 2.967Wh.

He then goes on to have a look inside one of the earbuds, which were not working prior to disassembly. The earbuds are held together with friction clips. The top of the PCB has two ribbon cables that need to come off. The top ribbon connects to the battery, and the bottom one is for the speaker and charging connections. The three pogo pins connect the touch sensor, which is installed in the outer casing. The back of the PCB is densely populated with SMD components. The main IC is a WQ7033AX Bluetooth audio SoC from WUQI Microelectronics. Under the PCB, we find the battery and the speaker. The battery has a nominal voltage of 3.85V and a capacity of 53mAh, equivalent to 0.204Wh.

All in all, an interesting look into some fairly state-of-the-art technology! If you’re interested in earphones, you might like to check out Cheap DIY High Impedance Earphones. Or, perhaps you’d rather convert an old pair to twice as much wireless.


hackaday.com/2025/09/07/anker-…



“Senza amore e misericordia, la legge diventa una fonte di sofferenza e di ingiustizia”. Lo ha detto padre Kosmas Baltazar Asenga, vicario del Vicariato di Tanzania, presiedendo la messa del 6 settembre nella cappella del Collegio Santa Monica, duran…



Perché il mercato europeo degli smartphone rallenta

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Inchiodata nel secondo trimestre dell'anno per il mercato europeo degli smartphone che si conferma un duopolio tra la sudcoreana Samsung e startmag.it/innovazione/perche…


in reply to quinta - Stefano Quintarelli

@quinta - Stefano Quintarelli ho trovato la stessa confusione in diversi lanci di agenzia. In questo caso, però, la cosa strana è che l'errore c'è non solo nel titolo e nel sottotitolo, ma anche nel primo paragrafo. In seguito invece si parla di Tribunale generale dell'UE, Tribunale UE, ma senza comunque spiegare le differenze. Eppure, nel comunicato ufficiale, le cose erano state spiegate bene anche con l'ausilio di paragrafi evidenziati a prova di DSA (non nel senso di Digital Service Act).

Ma si sa che ormai, in tempi di giornaLLMismo succede di tutto...

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Teardown of a Cheapish EBL Multi-Cell NiMH Charger



Bottom of the PCB with most of the ICs. (Credit: Brian Dipert, EDN)Bottom of the PCB with most of the ICs. (Credit: Brian Dipert, EDN)
People think about NiMH cell chargers probably as much as they think about batteries, unless it’s time to replace the cells in whatever device they’re installed in. This doesn’t make a teardown of one of these marvels any less interesting, especially when you can get an 8-bay charger with eight included NiMH cells for a cool $25 brand new. The charger even has USB ports on it, so it’s got to be good. Cue a full teardown by [Brian Dipert] over at EDN to see what lurks inside.

Of note is that [Brian] got the older version of EBL’s charger, which requires that two cells of the same type are installed side-by-side instead of featuring per-bay charging. This is a common feature of cheaper chargers, and perhaps unsurprisingly the charger was struggling with NiMH cells that other chargers would happily charge.

Opening up the unit required hunting for hunting plastic clips, revealing the rather sparse internals. Unsurprisingly, there wasn’t a lot to look at, with the two USB ports apparently wired directly into the AC-to-DC section. There’s a CRE6536 AC-DC power management IC, the full-bridge rectifier and an unmarked 16-pin IC that presumably contains all of the charger logic. On the positive side, the mains-powered charger didn’t catch on fire (yet), but for anyone interested in leaving battery chargers unattended for extended periods of time, perhaps look at a more reputable brand.


hackaday.com/2025/09/06/teardo…



Oltre le sbarre, il fratello


Figura di riferimento e di provocazione per cattolici e non credenti dai tempi dell’antifascismo e della Resistenza, don Primo Mazzolari continua a parlare con voce chiara e profetica. Questo volume, curato da don Bruno Bignami e don Umberto Zanaboni, illumina un aspetto meno noto ma straordinariamente attuale del suo pensiero: la riflessione sul carcere e sulla dignità di chi ha sbagliato. In questi testi – articoli, pubblici interventi e omelie –, don Mazzolari ci guida in un viaggio scomodo, ma necessario: ci invita a guardare oltre le sbarre per riconoscere nei carcerati, prima della colpa, la persona. Non il «detenuto», non il «reo», ma il «fratello», anticipando un tema e un percorso complementare al processo, oggi presente anche nella recente riforma con l’introduzione dei princìpi della giustizia riparativa, nella convinzione che «la giustizia è nelle mani di pochi, la misericordia è nelle mani di tutti» (p. 31).

La scelta del linguaggio non è mai neutra; è una dichiarazione teologica e politica che interpella la coscienza credente e quella civile: «Chi non crede alla redimibilità di una creatura umana non è cristiano» (p. 45). Una posizione lineare e per molti aspetti rivoluzionaria, che pone al centro del discorso sulla giustizia non la punizione, bensì la possibilità del pentimento e del riscatto.

Don Mazzolari non era un cappellano delle carceri (il carcere l’aveva conosciuto subendo due arresti nel 1944, con l’accusa di aver favorito l’attività partigiana), eppure il suo sguardo verso chi è detenuto è intriso di empatia e misericordia, radicate nel Vangelo (cfr Mt 25,36) e alimentate dalla consapevolezza che ogni uomo, anche il più lontano, rimane figlio di Dio. Al termine della Seconda guerra mondiale, è emblematica la sua scelta di recarsi a celebrare la Messa in un carcere dove sono rinchiusi molti fascisti, esprimendo «la sua fraternità verso le persone che fino a poche settimane prima sarebbero state disposte ad arrestarlo e a ucciderlo» (p. 15). La giustizia che egli invoca è una giustizia «fraterna», che non si esaurisce nella pena, ma guarda alla possibilità di redenzione, con la consapevolezza che tutto ciò può implicare rischi e impopolarità.

Il libro è in piena sintonia con l’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti, dove la fraternità è proposta come fondamento di ogni relazione sociale e politica. La Chiesa, secondo don Mazzolari, deve essere non solo madre, ma anche casa di riconciliazione, capace di accompagnare chi ha sbagliato verso una nuova possibilità di vita. In questo senso, conserva tutta la sua attualità la riflessione che il parroco di Bozzolo propone sul destino dei detenuti dopo la loro scarcerazione. Una volta scontata la pena, questa sembra proseguire in un contesto sociale in cui risulta molto difficile un reinserimento: «E, se nessuno l’accoglie, quando egli fa ritorno nel mondo, se non gli facciamo posto nella casa, nel lavoro, in chiesa, se lo respingiamo ai margini della società, perché una volta ha sbagliato, poiché nessuno rimane solo quaggiù, dove egli andrà?» (p. 82).

I Curatori del libro offrono una guida chiara alla lettura dei testi, valorizzando l’impatto spirituale e sociale delle parole di don Mazzolari. Parole dirette, profetiche e profondamente umane di un pastore appassionato, che non teme di criticare istituzioni e consuetudini quando queste tradiscono il Vangelo.

Il libro contiene un invito alla conversione dello sguardo: è un appello rivolto a credenti e non credenti a non cedere alla tentazione dell’indifferenza o della condanna definitiva. In un tempo in cui le carceri restano luoghi di sofferenza, marginalità e talvolta di oblio, la testimonianza di don Mazzolari, incentrata su un Vangelo mai edulcorato, si mantiene incisiva e drammaticamente attuale, invitando a tornare a credere nella forza trasformatrice della misericordia.

The post Oltre le sbarre, il fratello first appeared on La Civiltà Cattolica.



Reverse Engineering a (Toy) Fire Engine


Your kid has a toy remote control fire truck. You have an RTL SDR. See where this is going? [Jacob] couldn’t resist tearing into the why and how of the truck’s remote control protocol.

The entire process began with a basic GNU Radio setup to determine the exact frequency of the signal. Then a little analysis suggested that it might be using amplitude shift keying. That is, the information is in the amplitude of the signal, where one possible amplitude is completely off in some cases.

Some FFT decoding started to reveal the coding when someone pressed a remote button. None of the standard GNU Radio blocks would get the right decoding, so that called for a custom Python block.

When you get to the end of the post, don’t forget to scan back up to the top where the final diagram is. It will make more sense after you’ve read the post, although it is reasonably straightforward except for the custom block, of course.

This is a great example of how you can reverse engineer something like this. Cheap SDRs and computers make something like this less of a science project and more of an afternoon puzzle to solve. What will he do with it? Our guess is nothing. And we totally get that.

Toys can have sophisticated wireless tech, surprisingly. Not just new ones, either.


hackaday.com/2025/09/06/revers…



Iberian harvester ant queens clone males of a different species in a never-before-seen case of reproduction and domestication.#TheAbstract


The Biological Rulebook Was Just Rewritten—by Ants


Welcome back to the Abstract! Here are the studies this week that transgressed the rules, explored extraterrestrial vistas, and went with the flow.

First, ants are doing really strange things again. I don’t even want to spoil it—you’ll just have to read on! Then, plan your trip to the latest hot exoplanet destination (literally, in the case of the lava planets), and check out Saturn’s new bling on the way. Lastly, all aboard on a trip to the riverboats of the past.

Same mama, different species


Y. Juvé, C. Lutrat, A. Ha, et al. “One mother for two species via obligate cross-species cloning in ants.” Nature.

Scientists have discovered a gnarly reproductive strategy that is unlike anything ever documented in nature: Ant queens that produce offspring from two entirely different species by cloning the “alien genome” of males from another lineage. This unique behavior has been dubbed “xenoparity,” according to a new study.

Researchers were first tipped off to this bizarre adaptation after they kept finding builder harvester ants (Messor structor) in the colonies of Iberian harvester ants (Messor ibericus). Field and laboratory observations revealed that, in addition to mating with males of their own species, M. ibericus queens mate with M structor. The queens store and clone this sperm to produce hybrids with M. structor genomes and M. ibericus mitochondria. Even though these two ant species diverged five million years ago and don’t share the exact same range, the queens rely on M. structor males exclusively for its worker caste, suggesting a “domestication-like process,” the study reports.

“Living organisms are assumed to produce same-species offspring,” said researchers co-led by Y. Juvé, C. Lutrat, and A. Ha of the University of Montpellier. “Here, we report that this rule has been transgressed by Messor ibericus ants, with females producing individuals from two different species.”

M. ibericus queens strictly depend on males of M. structor, which is a well-differentiated, non-sister species,” the team added. “To our knowledge, females needing to clone members of another species have not previously been observed.”
youtube.com/embed/H-Y6-j8FlIQ?…
Iberian harvester queens only produce females when they mate within their own species, which may have prompted this cross-species adaptation. By producing cloned M. structor males, the queens ensure the continuation of a worker caste as well as a supply of male mates for later generations of queens.

“At the intraspecific level, several cases of ants cloning males from their own species’ sperm have been observed,” the researchers noted. “Here, our results imply that this phenomenon has crossed species barriers.”

“Taken together, these results further support the idea that clonal males should be characterized as a domesticated lineage of M. structor,” they continued. “Although matching all criteria of domestication, the relationship we describe is both more intimate and integrated than the most remarkable examples known so far.”

What’s next, dogs giving birth to whales? Probably not, but still, these transgressive queens have rewritten the reproductive rulebook in a truly astonishing way.

In other news…

Vacationing really far abroad


Dovey, Ceridwen. Imagining exoplanets as destinations: a case study of artist-scientist collaborations on NASA's iconic Exoplanet Travel Bureau posters. Journal of Science Communication.

In 2015, NASA released a bunch of splashy retro posters that imagined exoplanets as travel destinations, as part of a collaborative project between scientists and artists. A new study dissects the huge success of that campaign, which engaged the public in the burgeoning field of exoplanet research and helped scientists visualize their distant observational targets.

Exoplanet posters. Image: NASA

The Exoplanet Travel Bureau posters “were not images designed to be understood by the public as objectively ‘real’ or ‘scientific’, yet they were still scientifically informed,” said author Ceridwen Dovey of Macquarie University. “As tourism posters proposing travel to extremely distant exoplanets, they were not pretending to be direct images of astronomical objects, yet they were also not pure speculation or fantasy. They sat very comfortably—and alluringly—somewhere in between.”

There’s always a fine line to tread when depicting alien exoplanets, given how little we know about what it is really like on these distant worlds. But since interstellar travel does not seem to be coming anytime soon, the NASA posters served as a powerful imaginative stopgap for thinking about these new worlds—even if their amenities remain unknown.

Saturn has ‘strange dark arms’ and beads to match its rings


Stallard, Tom S. et al. “JWST/NIRSpec Detection of Complex Structures in Saturn's Sub-Auroral Ionosphere and Stratosphere.” Geophysical Research Letters.

The James Webb Space Telescope is most famous for peering farther back in space and time than ever before, revealing amazing insights about the early universe. But JWST is also shedding light on planets right in our own backyard, as evidenced by a new study about “dark beads” and “strange dark arms” that showed up in its observations of Saturn.

These features arise from Saturn's stratosphere and ionosphere, which were captured in "unprecedented detail” by JWST’s near-infrared instruments. The “arms” are methane-gas structures that extend down from the poles toward the equator while the beads emerge “in a variety of sizes and shapes” on one side of the ionosphere.

“This stratospheric structure is again unlike anything previously observed at other planets,” said researchers led by Tom Stallard of Northumbria University. “While we do not understand how or why these dark arms are generated, it is perhaps noteworthy that they occur in a region where the underlying atmosphere is also disturbed, suggesting this stratospheric layer might be influenced from below.”

Given its famous rings and now its beads, my prediction is that they will discover a bedazzled bangle on Saturn next.

Up history’s creek without a paddle


Filet, Clara et al. “As the water flows: A method for assessing river navigability in the past.” Journal of Archaeological Science.

Rivers are often employed as metaphors for the passage of time into the future, but a new study is paddling upstream into the past. The goal was to reconstruct the navigability of rivers in ancient times, which is important information for understanding past trade networks, migrations, and social connections. However, it is difficult to pinpoint how ancient peoples traversed these waterways using only archeological sites and historical documents.

“The very notion of a navigable river seems problematic, as the possibilities for navigation on a river are highly dependent on the section considered, the type of boat, the climate and seasonal cycles,” said researchers led by Clara Filet of the Bordeaux Montaigne University.

To address this gap, the researchers developed an algorithm that searched for flat and calm stretches of a river, called “plain sections.” They tested out their approach on dozens of rivers used by cultures in ancient Gaul and Roman and concluded that it “provides a good approximation of navigable sections.”

“Applying this method offers a new perspective on navigable areas in the Roman world, providing a reasonable first guess that could guide future empirical research into the navigability of ancient rivers,” the team concluded.

Thanks for reading! See you next week.




Druetti al corteo del Leoncavallo: vicenda vergognosa, Piantedosi uccide la socialità


“La risposta di Milano allo sgombero del Leoncavallo è stata forte e importante. Uno sgombero organizzato in gran fretta dal governo, un segnale per i propri elettori e per tutti quelli che confondono la sicurezza delle città con la soppressione di ogni spazio di confronto e di discussione libera. Un’idea di città che si basa sulla condivisione e la socialità e non sul profitto.”

Lo dichiara la segretaria nazionale di Possibile Francesca Druetti, oggi in piazza insieme ai comitati locali di Possibile Milano.

“Con lo sgombero voluto da Meloni e Piantedosi — continua Druetti — Milano è diventata più povera. Si è perso un pezzo di vita della città, un presidio di cura delle persone e del territorio. Le persone che erano in piazza oggi hanno dato un segnale di rimando al governo, portando la nostra enorme solidarietà a chi ha animato quello spazio nei suoi decenni di storia, a chi ha organizzato corsi, laboratori, scuole, concerti.”

“La repressione — conclude Druetti — è l’unico vero credo di questo governo, come dimostrano la vicenda del DDL Sicurezza, gli inasprimenti delle pene per chi protesta, la gestione muscolare delle piazze, quello che avviene all’interno delle carceri.

Una visione a cui ci opponiamo con tutta la nostra forza, mentre lottiamo per una città ospitale, inclusiva, che pensi alla qualità della vita, l’ambiente e l’erogazione di servizi essenziali e non alla speculazione immobiliare e al profitto a tutti i costi.”

L'articolo Druetti al corteo del Leoncavallo: vicenda vergognosa, Piantedosi uccide la socialità proviene da Possibile.



Camera and ChArUco Keep the Skew Out of Your 3D Prints


Do you or a loved one suffer from distorted 3D prints? Does your laser cutter produce parallelograms instead of rectangles? If so, you might be suffering from CNC skew miscalibration, and you could be entitled to significant compensation for your pain and suffering. Or, in the reality-based world, you could simply fix the problem yourself with this machine-vision skew correction system and get back to work.

If you want to put [Marius Wachtler]’s solution to work for you, it’s probably best to review his earlier work on pressure-advance correction. The tool-mounted endoscopic camera he used in that project is key to this one, but rather than monitoring a test print for optimum pressure settings, he’s using it to detect minor differences in the X-Y feed rates, which can turn what’s supposed to be a 90-degree angle into something else.

The key to detecting these problems is the so-called ChArUco board, which is a hybrid of a standard chess board pattern with ArUco markers added to the white squares. ArUco markers are a little like 2D barcodes in that they encode an identifier in an array of black and white pixels. [Marius] provides a PDF of a ChArUco that can be printed and pasted to a board, along with a skew correction program that analyzes the ChArUco pattern and produces Klipper commands to adjust for any skew detected in the X-Y plane. The video below goes over the basics.

For as clever and useful as ChArUco patterns seem to be, we’re surprised we haven’t seen them used for more than this CNC toolpath visualization project (although we do see the occasional appearance of ArUco). We wonder what other applications there might be for these boards. OpenCV supports it, so let us know what you come up with.

youtube.com/embed/WQilddTZJRA?…


hackaday.com/2025/09/06/camera…



Da molti anni Torino è meta di pellegrini sulle orme di Pier Giorgio Frassati. Notizie di volontari torinesi disponibili ad accompagnarli si hanno già all’inizio degli anni 2000 e forse anche prima.


"Pochi giorni prima di salutare questo mondo don Oreste Benzi mi confidò che stava per salire in Cielo. Tornavamo da Napoli e durante il viaggio in macchina mi rivolse una specie di raccomandazione che suonava come un testamento spirituale.




Aylan non abita più qui


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/aylan-n…
Ve lo ricordate il piccolo Aylan Kurdi, il bambino curdo-siriano riverso sulla spiaggia turca di Bodrum? Aveva tre anni, era il settembre 2015 e l’immagine di quel bambino con la magliettina rossa, morto annegato durante uno dei tanti viaggi della speranza e della disperazione cui abbiamo assistito



Enzo Tinarelli, catalogo delle opere


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/enzo-ti…
Ciò che mi aveva colpito di Enzo Tinarelli, nel periodo in cui insegnavamo entrambi all’Accademia di Carrara, ancor prima del suo talento innato era stata la spiccata indole di maestro. Forse suggestionato dalla sua origine ravennate, mi è sempre apparso un




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Il pensiero magico guida l'idiocrazia: il presidente Donald J. Trump ha firmato oggi un ordine esecutivo che modifica il nome secondario del Dipartimento della Difesa in Dipartimento della Guerra

Idiozie per esempio è cambiare nomi per scaramanzia...

Prima di firmare l'ordine esecutivo, Trump ha dichiarato: "È una cosa su cui abbiamo riflettuto a lungo e intensamente; ne abbiamo parlato per mesi".

Ha aggiunto che, sotto il Dipartimento della Guerra originario, gli Stati Uniti hanno ottenuto vittorie militari in entrambe le guerre mondiali; tuttavia, le vittorie si sono trasformate in conflitti più prolungati che spesso hanno portato a una "sorta di pareggio" quando il Dipartimento della Guerra è stato rinominato Dipartimento della Difesa.

war.gov/News/News-Stories/Arti…

@Politica interna, europea e internazionale

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in reply to Informa Pirata

aggiunge che

Hegseth concurred with Trump's contention.

"We changed the name after World War II from the Department of War to the Department of Defense and … we haven't won a major war since," Hegseth said.

"And that's not to disparage our warfighters … That's to recognize that this name change is not just about renaming, it's about restoring; words matter," he continued.

#MAGiA: make america great idiot again

informapirata ⁂ reshared this.



PAPA LEONE XIV: “L’UNICO COLPEVOLE DELLA GUERRA È PUTIN”


naaaaa un papa non diplomatico ma onesto.... sono commossa.



Roberto Vannacci ha ragione dicendoci che noi italiani da Nord a Sud dobbiamo essere uniti e che dobbiamo difenderci dagli immigrati subsahariani, magrebini e mediorientali che vengono ogni giorno coi barconi sulle nostre coste? Io dico si.

probabilmente sarebbe saggio che ognuno rimanesse solo nel suo quartiere. il resto deve essere tabù. niente viaggi fuori dal quartiere. e la pelle deve avere un colore preciso. canoni precisi per tutto. anche l'altezza deve essere italica o regionale. dobbiamo essere tutti più ariani: la perfezione.

P.S. ad andare al mare si diventa marocchini quindi non va bene.




Volenterosi, l’Ucraina e il peso dell’Europa per il cessate il fuoco. Parla Graziano (Pd)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il summit dei Volenterosi, riunitosi questa settimana, ha evidenziato ancora una volta le divisioni tra gli Stati europei sul sostegno all’Ucraina. Francia e Regno Unito, principali promotori della Coalizione, si dicono pronti a impegnarsi boots




Per l'Occidente è un lavoro sporco per suo conto


Il lavoro sporco per ora sembra all'Occidente un'operazione per il suo interesse, ma potremmo risvegliarci con lavori sporchi di altri (alleati o nemici) contro di noi se non combattiamo subito i crimini di guerra: fanrivista.it/2025/08/soldato-…


Druetti al corteo del Leoncavallo: vicenda vergognosa, Piantedosi uccide la socialità
possibile.com/druetti-al-corte…
"La repressione è l'unico vero credo di questo governo, come dimostrano la vicenda del DDL Sicurezza, gli inasprimenti delle pene per chi protesta, la gestione muscolare



I soliti quattro gatti ma almeno noi c'eravamo.

E comunque posso capire che la gente non avesse tempo, in fondo era solo un presidio contro un genocidio...

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Da Palo Alto al Pentagono, Trump porta i vertici delle Big Tech nelle Forze armate

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Che la supremazia strategica sia una diretta conseguenza di quella tecnologica è una costante della storia militare. Dall’invenzione della ruota all’avvento dell’intelligenza artificiale, la componente tecnologica ha sempre rivestito un ruolo di primo



Tutto su Broadcom, il gigante che vale più di Piazza Affari

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La capitalizzazione di Broadcom è superiore a quella dell'intera borsa italiana. Ciononostante, risulta difficile per molti capire perché startmag.it/innovazione/broadc…



Forza Uria: bulldozer, scudi umani e distruzioni a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Coloni israeliani volontari, spesso senza la supervisione dei militari, abbattono le case dei palestinesi per conto di una società privata al servizio dell'esercito
L'articolo Forza Uria: pagineesteri.it/2025/09/06/med…



GAZA. Inchiesta dell’AP sull’attacco israeliano al Nasser: uccisi giornalisti e medici


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'indagine dell'agenzia di stampa rivela che le forze israeliane hanno utilizzato proiettili di carri armati ad alto potenziale per colpire il complesso ospedaliero di Khan Yunis, prendendolo di mira quattro volte, il tutto senza



Dopo i mercati, la Cina invade anche i campi di battaglia con i suoi droni

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nonostante Pechino si sia sempre dichiarata neutrale rispetto al conflitto in Ucraina, le evidenze emerse recentemente dimostrano un coinvolgimento ben più concreto nella guerra di Vladimir Putin. La Cina, infatti, fornisce a Mosca componentistica e materiali essenziali